Gualtieri ha confermato che non vuole più il tram a via Ottaviano
A domanda diretta degli amici di Odissea Quotidiana il Sindaco Gualtieri ha confermato che il tram non tornerà a via Ottaviano.
A domanda diretta degli amici di Odissea Quotidiana il Sindaco Gualtieri ha confermato che il tram non tornerà a via Ottaviano.
Due indizi non fanno una prova, ma tre sì. Sono troppi gli allarmi in queste settimane che ci fanno pensare che non solo il 19 non verrà più riattivato il 20 gennaio, ma che si arriverà ad un prossimo smantellamento della rete tranviaria nel quartiere Prati.
Nella giornata di ieri, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha annunciato quali saranno le opere inserite nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. relative al trasporto rapido di massa.
Alle ore 17:00 di oggi, Roma Servizi per la Mobilità, società partecipata di Roma Capitale, ha bandito una maxi gara di progettazione preliminare, con opzioni per la progettazione definitiva ed esecutiva, per ben sette progetti tranviari, divisi in 5 lotti, dal valore di 3,8 mln complessivi per la sola progettazione di fattibilità tecnico economica.
Come nelle antiche città romane, la tranvia Termini-Vaticano-Aurelio si inserisce a formare un decumano EST-OVEST. Manca però un passante che intercetti, invece, le relazioni NORD-SUD, il cosiddetto cardo. È questo il tram di Corso Rinascimento.
Il tram Cavour, ovvero la tratta da costruire della nuova linea tra piazza Vittorio e largo Corrado Ricci, potrebbe vedere la luce tra il 2020 e il 2021. I cantieri dovrebbero aprirsi a maggio del 2019 e durare 12-16 mesi (al netto dei ritardi e dei sempre possibili ricorsi in fase di appalto). Ma il Comune non ha ancora in cassa i 20 milioni necessari per finanziare l’opera. Li dovrà chiedere al ministero dei Trasporti dopo la chiusra della conferenza dei servizi. Quindi in realtà resta ancora incertezza sul cronoprogramma.
L’amministrazione comunale di Virginia Raggi ha presentato oggi una sintesi del Pums, il Piano urbano per la mobilità sostenibile. Nel comunicato che gira nelle redazioni in queste ore vengono indicati quelli che sono chiamati i “punti fermi” del progetto: la funivia Battistini, il nuovo minimetrò a fune Jonio-Bufalotta, la funivia Magliana-Eur, e alcuni nuovi tram già in parte annunciati nel corso degli scorsi mesi: le linee Piazza Vittorio-Fori, Togliatti, tram della Musica e Subaugusta-Ponte Mammolo con due novità: una linea tra Marconi e Subaugusta e la Risorgimento-Venezia-Termini (parte del progetto della Tva). Cosa manca? Ovviamente le metropolitane, da sempre invise ai grillini della prima ora. Una dimenticanza voluta che secondo noi trasforma i “punti fermi” in “punti incerti” visto che l’unica certezza infrastrutturale attualmente in corso di realizzazione e parzialmente finanziata a Roma, ovvero la linea C, è stata nuovamente lasciata fuori. Al contrario nessuna tra le nuove linee tram e tra le funivie, ad oggi, è dotata di un finanziamento in grado di fare aprire a breve i cantieri.
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