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Troppi stop alla Linea C, occorre intervenire

Inchieste approssimative, dati errati, incredibili imprecisioni,  notizie riportate in modo parziale, paragoni che fanno sorridere, continue sponde ad associazioni /comitati del “no a tutto”, del “no a prescindere”. Certa stampa fa inspiegabilmente sponda a chi inveisce contro la terza linea metropolitana di Roma con pretesti assurdi.




chi non vuole il bene della città

Meglio il traffico di migliaia di automobili ogni ora che lo spostamento di un collettore sotterraneo che impedisce la realizzazione di un tunnel. Meglio un ingorgo di lamiere e lo sbuffo di velenosi vapori di scarico che corrodono i monumenti antichi che una moderna linea di metropolitana con la quale si potrebbe abbattere l’utilizzo del mezzo privato. C’è qualcuno a Roma, da anni, che sta cercando sistematicamente di boicottare il diritto di un’intera generazione di cittadini a spostarsi su una moderna rete di metropolitane. C’è qualcuno a Roma che per non meglio identificate crociate personali vuole togliere il futuro ad una città che ha un bisogno disperato di mezzi di trasporto in sotterranea per non morire soffocata di inquinamento e lamiere. Questi signori hanno nomi e cognomi ben precisi che potete leggere in questo articolo del corriere della sera di qualche giorno fa.




comunicato

NO AGLI EGOISMI DI QUARTIERE, METRO C FINO A FARNESINA LA TERZA LINEA SIA REALIZZATA CON FONDI CIPE SENZA REGALI AI PALAZZINARI PIUTTOSTO CHE FERMARE LE TALPE A SAN GIOVANNI SAREBBE UTILE UNA FERMATA NEL QUARTIERE CELIO La linea C deve essere realizzata tutta, fino al capolinea Farnesina, con fondi Cipe. Basta con i regali ai palazzinari romani, basta con l’aumento dei costi, ma basta anche agli egoismi dei comitati di quartiere, come il Progetto Celio, che trincerandosi dietro la più classica delle paure, quella della stabilità dei condomini dei suoi illustri cittadini, rischia di compromettere un’opera fondamentale per l’intera città di Roma.  E’ quanto chiede in una nota, all’amministrazione comunale il Comitato MetroXRoma. Due, in particolare, sono i punti a cuore del comitato. 1) Nonostante la bocciatura della candidatura olimpica di Roma 2020, come anche sottolineato dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, la Capitale d’Italia deve sviluppare la sua rete infrastrutturale metropolitana. Il Governo ha finanziato le linee 4 e 5 di Milano in previsione dell’Expò 2015. E’ necessario fare lo stesso a Roma, partendo almeno dalla copertura con fondi pubblici della tratta Colosseo-Farnesina della linea C, un’opera strategica per la mobilità di tutta la città ma anche in vista del Giubileo del 2025 grazie alla fermata San Pietro. Questo deve avvenire con un rigoroso controllo dei costi da parte dello stesso Governo. Se, invece, l’amministrazione comunale dovesse continuare ad insistere sulla strada del project financing che almeno questo avvenga con un bando aperto a più aziende che imponga, tassativamente, di realizzare tutte le fermate oggi previste nella tratta: Venezia, Chiesa nuova, San Pietro, Ottaviano, Clodio/Oslavia, Auditorium, Farnesina. 2) Il Comitato MetroXRoma ritiene che sia giusto ascoltare la voce dei residenti dei vari territori, i loro suggerimenti, i loro timori e quindi anche le critiche del comitato Celio. Ma non si possono accettare fantomatici progetti alternativi come tram o filobus veloci sui lungotevere, che bloccherebbero l’intera circolazione stradale, come proposto da Celio. Invece di pretendere un’impossibile stop dei lavori a San Giovanni, il comitato MetroXRoma si chiede provocatoriamente se non sia più utile per tutti, a partire dagli stessi residenti del quartiere Celio, realizzare una fermata della linea C proprio nel quartiere Celio, davanti all’ospedale militare. Sarebbe una fermata strategica per l’intera area.