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BENE APERTURA DELLA LINEA B1 ORA TROVARE FONDI PER LINEA C ALEMANNO DEVE OTTENERE DA CIPE RISORSE PER TRATTA COLOSSEO-FARNESINA L’apertura al pubblico della linea B1, seppur avvenuta con un anno e mezzo di ritardo rispetto al cronoprogramma del 2005, non può che lasciare estremamente soddisfatti tutti i cittadini che, come noi, sognano un incremento sempre più ampio della rete metropolitana romana. Ma nonostante oggi sia un giorno di festa vogliamo chiedere ancora di più: il sindaco si impegni a trovare tutte le risorse necessarie per avviare al più presto i lavori sulla tratta Colosseo-Farnesina della metro C. In particolare chiediamo ad Alemanno di approfittare della difficile congiuntura economica per ottenere quelle risorse che il Cipe, per bocca del ministro Passera, metterà presto a disposizione degli enti locali con l’obiettivo di far ripartire l’economia, sfruttando magari i fondi europei o quelli che potrebbero derivare dai tanto annunciati project bond. Solo con la chiusura della terza linea della metropolitana Roma potrà fare un vero salto di livello e risolvere parte dei suoi guai legati al traffico.




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NO AGLI EGOISMI DI QUARTIERE, METRO C FINO A FARNESINA LA TERZA LINEA SIA REALIZZATA CON FONDI CIPE SENZA REGALI AI PALAZZINARI PIUTTOSTO CHE FERMARE LE TALPE A SAN GIOVANNI SAREBBE UTILE UNA FERMATA NEL QUARTIERE CELIO La linea C deve essere realizzata tutta, fino al capolinea Farnesina, con fondi Cipe. Basta con i regali ai palazzinari romani, basta con l’aumento dei costi, ma basta anche agli egoismi dei comitati di quartiere, come il Progetto Celio, che trincerandosi dietro la più classica delle paure, quella della stabilità dei condomini dei suoi illustri cittadini, rischia di compromettere un’opera fondamentale per l’intera città di Roma.  E’ quanto chiede in una nota, all’amministrazione comunale il Comitato MetroXRoma. Due, in particolare, sono i punti a cuore del comitato. 1) Nonostante la bocciatura della candidatura olimpica di Roma 2020, come anche sottolineato dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, la Capitale d’Italia deve sviluppare la sua rete infrastrutturale metropolitana. Il Governo ha finanziato le linee 4 e 5 di Milano in previsione dell’Expò 2015. E’ necessario fare lo stesso a Roma, partendo almeno dalla copertura con fondi pubblici della tratta Colosseo-Farnesina della linea C, un’opera strategica per la mobilità di tutta la città ma anche in vista del Giubileo del 2025 grazie alla fermata San Pietro. Questo deve avvenire con un rigoroso controllo dei costi da parte dello stesso Governo. Se, invece, l’amministrazione comunale dovesse continuare ad insistere sulla strada del project financing che almeno questo avvenga con un bando aperto a più aziende che imponga, tassativamente, di realizzare tutte le fermate oggi previste nella tratta: Venezia, Chiesa nuova, San Pietro, Ottaviano, Clodio/Oslavia, Auditorium, Farnesina. 2) Il Comitato MetroXRoma ritiene che sia giusto ascoltare la voce dei residenti dei vari territori, i loro suggerimenti, i loro timori e quindi anche le critiche del comitato Celio. Ma non si possono accettare fantomatici progetti alternativi come tram o filobus veloci sui lungotevere, che bloccherebbero l’intera circolazione stradale, come proposto da Celio. Invece di pretendere un’impossibile stop dei lavori a San Giovanni, il comitato MetroXRoma si chiede provocatoriamente se non sia più utile per tutti, a partire dagli stessi residenti del quartiere Celio, realizzare una fermata della linea C proprio nel quartiere Celio, davanti all’ospedale militare. Sarebbe una fermata strategica per l’intera area.




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GOVERNO E LEGA DEVONO FINANZIARE LA METRO C DI ROMA E’ UN OPERA INDISPENSABILE PER LE OLIMPIADI COME LE M4 ED M5 DI MILANO PER L’EXPO’ Le Olimpiadi del 2020 sono un’occasione irripetibile per dare una svolta alla realizzazione della metro C, dalla stazione Colosseo fino al capolinea Farnesina, a due passi dallo Stadio Olimpico. Il Governo, su spinta della Lega, ha giustamente stanziato risorse per finanziare le linee M4 ed M5 di Milano, necessarie all’Expò. Ora deve fare la stessa cosa con la Capitale con linea C, metro D e prolungamenti. E’ quanto afferma il Comitato MetroXRoma in un comunicato. Le odierne parole del presidente di Roma 2020, Mario Pescante, nonostante la smentita del sindaco sono preoccupanti: non si può non inserire la metro C nel dossier olimpico, definendo l’opera non indispensabile, per paura di una bocciatura della Lega. E non è vero che non servono risorse pubbliche per la tratta Colosseo-Farnesina, come affermato dal primo cittadino. Il sindaco sa bene che la tratta in questione, da realizzare in project financing, prevede comunque un 40% di costi a carico del pubblico. Servono dunque risposte finanziarie ora, perché il 2020 non è così lontano ed un cantiere della metro può durare diversi anni.




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NIENTE METRO D A SAN SILVESTRO? ALTRA OCCASIONE PERSA Accogliamo con amarezza, ma non con sorpresa, la notizia della soppressione, questa volta ufficiale, della stazione della futura metro D a piazza San Silvestro. I motivi? Il ritrovamento parziale di preesistenze archeologiche. Dopo quella della linea C a largo Argentina il centro storico perde un’altra fermata fondamentale della futura rete metropolitana. Un grave danno alla città visto l’efficienza di una rete metropolitana è data soprattutto dalla possibilità di portare passeggeri in ogni zona del centro, non solo dalla necessità di lenire il traffico lungo le grandi arterie della viabilità periferica. I cittadini che vogliono le metropolitane esprimono amarezza soprattutto perché i lavori a piazza San Silvestro, interessata ad una riqualificazione di superficie, avrebbero potuto rappresentare un momento importante per effettuare carotaggi esplorativi e per predisporre la piazza ad un futuro intervento. Senza dimenticare che le tanto temute uscite sotterranee, spauracchio di ogni intervento nel sottosuolo del centro, erano state prudentemente già realizzate da decenni ed ospitano oggi due librerie: la prima all’incrocio tra via del Tritone via del Corso, la seconda all’incrocio con via del Tritone, via dei due Macelli e via del Traforo. In attesa dell’avvio dei lavori, con un po’ più di coraggio, l’amministrazione avrebbe potuto realizzare un progetto mettendo insieme la tutela archeologica e una moderna rete di trasporto pubblico sotterraneo.




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LA REGIONE AMA ROMA? FUORI I SOLDI PER LA METRO C IL COMITATO METROXROMA CHIEDE CHE IL PRESIDENTE POLVERINI MANTENGA GLI IMPEGNI PER LA TERZA LINEA DELLA CAPITALE La notizia della mancata erogazione delle risorse regionali per il lavori della metro C di Roma non rappresenta un fulmine a ciel sereno, i ritardi dell’attuale amministrazione non sono una svista dell’ultimo momento. La Regione si è infatti impegnata, ormai, oltre dieci anni fa a finanziare il 12% della terza linea della Capitale. Ed il presidente Polverini in campagna elettorale ha promesso di non lasciare solo il Comune nel finanziamento di questa opera strategica. Eppure oggi all’appello mancano circa 135 milioni per la tratta Pantano-San Giovanni ed 80 per San Giovanni-Colosseo, i cui lavori si sarebbero potuti già aprire ma che inizieranno, Regione permettendo, a dicembre 2011. Cogliamo favorevolmente quanto annunciato dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, sulle garanzie date dal presidente Polverini circa lo sblocco dei fondi. Ma le parole non ci bastano, servono i fatti. I cittadini di Roma vogliono la metro C e non tollerano ulteriori ritardi. Conosciamo i problemi finanziari ereditati dall’attuale amministrazione regionale. Ma oltre alla sanità esiste anche il settore della mobilità. Se, dunque, il presidente ­Polverini ama Roma, come il comitato METROXROMA crede, mantenga gli impegni e sblocchi i fondi promessi a breve, prima del prossimo bilancio di dicembre.