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Chiesa Nuova si deve fare. A breve un flash mob in piazza.

Chiesa Nuova si deve realizzare senza se e senza ma; Piazza Navona, Campo de’ Fiori, Via Giulia, Via del Governo Vecchio: alcuni dei luoghi a poche centinaia di metri dalla stazione, zone turistiche tra le più famose e frequentate del centro, mete indiscusse della movida notturna; Ebbene, proprio qui, si vuole rinunciare a una stazione della metropolitana. Arrivare a Ottaviano è indispensabile per chiudere la maglia del centro storico e creare una nuova direttrice che riorganizzi i flussi di tutta la rete metropolitana, ma altrettanto indispensabile è la realizzazione di almeno una stazione a servizio dell’asse di Corso Vittorio Emanuele, senza la quale tutta la Linea C perderebbe una parte rilevante delle potenzialità per le quali è stata concepita. Questo lo capirebbe anche un bambino e sarebbe ridicolo credere che non lo capiscano anche ai piani alti dell’amministrazione comunale ma nei fatti si sta deliberatamente agendo nel verso contrario.




Dibattito sul trasporto pubblico a Roma – Ecco il video con i rappresentanti di MXR

Martedì 24 marzo si è tenuto un dibattito sul tema del trasporto pubblico a Roma sull’emittente Teleroma 56; presente in studio un rappresentante del Comitato Metro X Roma insieme a un esponente di Legambiente Lazio.  




Chiesa Nuova è indispensabile: lettera aperta ai soggetti coinvolti e appello ai lettori

“Su detta tratta [T2 Fori Imperiali – Clodio/Mazzini] si deve rilevare con una certa preoccupazione, che si va configurando una soluzione progettuale per l’attraversamento del centro storico che implicherebbe l’eliminazione della stazione Chiesa Nuova […], che porterebbe ad una tratta senza stazioni intermedie da Venezia a San Pietro. Tale circostanza oltreché preoccupare in termini di fruibilità futura dell’infrastruttura, dà origine a serie preoccupazioni riguardo le tempistiche.” Così si esprimeva il Commissario straordinario del sistema metropolitano romano nel 2010 e le sue parole, sottolineate e riprese anche dalla Corte dei Conti nel 2011 possono essere riproposte ora, tali e quali. Effettivamente questa proposta della tratta T2 che vede la realizzazione di sole tre stazioni (Venezia, San pietro e Ottaviano) non è sicuramente cosa nuova ma, semplicemente, una riproposizione dell’indirizzo progettuale sviluppato allora e poi rimasto bloccato per mancanza di decisioni (le tempistiche a cui allude il Commissario). Oggi sicuramente la volontà e la forza decisionale in tal senso non mancano: è ormai evidente come ci sia la determinata volontà politica di andare oltre Fori Imperiali e Venezia. Questo a noi fa molto piacere, tanto più perché ci siamo schierati in prima fila ad appoggiare una decisione in tal senso quando, due mesi fa, non era per nulla scontata e rivendichiamo con orgoglio la condivisione da parte dell’amministrazione dell’importanza e inderogabilità ulteriore di realizzazione della tratta T2 fino a Ottaviano. Quello che invece continua a mancare è un serio ragionamento sui problemi di fruibilità della linea che, innegabilmente, insorgeranno continuando con la sciagurata idea di non realizzare neanche Chiesa Nuova.