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ATAC e Trenitalia… Perché non seguiamo l’esempio di BIP Torino?

BIP a Torino è il sistema di Bigliettazione Integrata del Piemonte. Praticamente come la Metrebus nel Lazio che fa si che con un unico abbonamento si possa viaggiare su mezzi pubblici appartenenti a diverse società di trasporti. Il 16 di questo mese è partita a Torino una sperimentazione targata Trenitalia per integrarsi con il consorzio BIP.




Alternativa al contante: anche in questo, ultimi in Europa

Sicuramente sarà capitato a tutti voi di andare all’estero almeno una volta, magari una vacanza, magari un week end; e sicuramente sarà capitato a tutti voi almeno una volta di prendere una metropolitana, magari in qualche città del vecchio continente: ebbene, immaginiamo che non abbiate avuto nessun problema nel reperimento dei biglietti, abbonamenti o mappe delle linee. Questo perché in tutte le grandi città d’Europa (e del mondo), le società che gestiscono il trasporto pubblico danno la possibilità ai propri utenti di acquistare i titoli di viaggio con qualsiasi mezzo di pagamento (a qualsiasi ora e ovunque, a casa, nelle stazioni e non solo).




Quando avremo una oyster card?

In questi giorni si parla della recessione di Atac dal consorzio metrebus in modo da disintegrare l’integrazione tariffaria del trasporto pubblico che dal 1995 esiste nel Lazio. Come capita spesso negli ultimi tempi si decide di andare contro corrente, ripercorrendo i propri passi fino alla posizione di partenza. Una scelta, a questo punto è il caso di dirlo, antistorica di cui questa amministrazione non si potrebbe certo vantare. Quando invece dovrebbe muoversi in direzione contraria e promuovere PIU’ integrazione, PIU’ accessibilità, PIU’ flessibilità. Magari seguendo i positivi esempi di Hong Kong e Londra dove tecnologia e intelligenti politiche hanno condotto all’uso generalizzato delle smart-card invece dei biglietti cartacei.




Bisogna saperla comunicare la mobilità

Riceviamo da un lettore e molto condividiamo: Gentile MxR, volevo chiedervi di valutare la mia proposta. Come sappiamo ogni fermata della metropolitana è ben segnalata dalla famosa M bianca su sfondo rosso. Per quanto riguarda però le linee FR è assente in gran parte delle stazione una grafica coordinata e univoca. Il problema secondo me è pressante soprattutto sulle linee FR più “metropolitane” (quindi FR1 e FR3). Allo stesso modo trovo erroneo identificare tutte le linee come FR. Infatti ci sono differenza (sostanziali!) di servizio tra le varie linee: pertanto sarebbe utile e funzionale abbandonare la denominazione di linee FR e utilizzare le sigle S e R. Infine la Roma-Lido dovrebbe finalmente essere identificata dalla sigla M (Metro E?, Metro D?). Riassumendo propongo:




Come a Genova si combatte la doppia fila

Noi di MetroxRoma, oltre ad essere fervidi sostenitori della realizzazione e costruzione di nuove linee metropolitane in citta’, abbiamo ovviamente come obiettivo piu’ generale quello di ottenere una semplificazione e dunque una migliore organizzazione del traffico di superficie. Pertanto la nostra attenzione non puo’ non essere rivolta a tutti quegli strumenti, infrastrutturali e tecnologici, che consentano un miglioramento verso la direzione di cui sopra. Attraverso metroxroma.it cercheremo di proporre alla vostra attenzione soluzioni virtuose messe in campo da amministrazioni italiane e straniere per la risoluzione di problemi concreti. Uno dei problemi maggiormente patiti da tutti in citta’ è quello dei parcheggi in doppia fila.