Proponi una idea per il trasporto a Roma

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965 commenti a Proponi una idea per il trasporto a Roma

  1. alexalex ha detto:

    La mia proposta è la trasformazione della B1 da diramazione della linea B a nuova linea a sé stante che da Jonio a Bologna segua il tracciato odierno, per poi svincolarsi da esso e proseguire per: Verano, Porta Maggione, Lodi (scambio con MC), Re di Roma (scambio con MA), Porta Latina, per poi ripiegare verso la Cristoforo Colombo e proseguire lungo l’arteria, con diverse fermate, fino a Tor Marancia, e da lì ripiegare per Montagnola, Tintoretto, Vigna Murata e oltre.
    Mi rendo conto che è un puro esercizio mentale e che una cosa simile non riuscirei a vederla neanche in una prossima vita, ma visto che c’è questo spazio perché non usarlo?

  2. Pasquale ha detto:

    Andrebbe realizzata una metropolitana parallela al raccordo sopraelevata su monopilone e a lievitazione magnetica che proceda in una sola di direzione. Dovrebbero essere create delle stazioni all’altezza dei capolinea delle metro e all’incrocio con alcune linee dei treni locali. In prossimità delle stazioni andrebbero realizzati dei mega parcheggi. Il tutto attingendo a parte di fondi concessi dall’Unione Europea.

  3. Damiano ha detto:

    Io propongo che ci sia più trasparenza sullo stato delle metro in tempo reale. Sarebbe utile avere un’idea precisa di quando passa la metro. In questo modo ci si può organizzare e andare al binario qualche minuto prima che passi e non trovarsi ad aspettare magari 10 minuti.
    Inoltre sarebbe utile migliorare anche la precisione della valutazione dei tempi di attesa alle fermate metro. Se c’è scritto 2 minuti di attesa dovrebbero essere 2 e non 5.
    Infine alle stazioni metro il prossimo arrivo dovrebbe essere sempre visibile.

  4. Emanuele Leo ha detto:

    mi chiedevo se si sa qualcosa su una possibile riapertura della stazione di roma casilina, perché nel pums metropolitano risulta un punto di scambio fra varie linee regionali e comunque sarebbe un ottimo servizio per il quartiere di Torpignattara e, con un’adeguata ristrutturazione ed un ampliamento del corpo di stazione, si potrebbero fare dei passaggi ciclopedonali interrati per connettere anche il quartiere tuscolano, nella zona del mandrione, di nocera umbra.

  5. Emanuele ha detto:

    Salve,
    vorrei chiedere un approfondimento sul recentemente redatto ed approvato PUMS della città metropolitana di Roma, che presenta varie differenze con il PUMS comunale e anche col PGTU.
    Vorrei sapere quanto sia un documento propositivo, quanto sia attuativo, quali sono le reali possibili tempistiche concrete, gli aspetti di copertura finanziaria.
    Ci sono molti aspetti interessanti su cui discutere, come il sistema proposto delle line S passanti sull’anello ferroviario, le varie diramazioni delle linee metropolitane, una estensione considerevole del sistema tranviario, il biciplan, nuovi scambi, collegamenti bici-gomma-ferro, insomma…
    Ci sono davvero tante cose di cui parlare e anche da capire, perché io non sono un esperto e faccio fatica a comprendere determinati stralci dei vari testi e delle varie tavole proposte nel piano.

    • fabio ha detto:

      Chiedo a tutti ed in particolare ai responsabili di Metroxroma se sia possibile rivendicare l’importanza della fermata Navona sulla metro c così come proposta su Metrovia, al fine di dare forza a questa soluzione in quanto la fermata prevista Chiesa Nuova é totalmente sbilanciata verso Castel Sant’Angelo .

  6. Ren ha detto:

    Idea geniale! Continuate così!

    • sergio ha detto:

      Io vedo necessaria una linea o diramazione che serva tutta la Portuense fino al centro, passando per Largo la Loggia, Circonvallazione Gianicolense, Ospedale San Camillo, Viale trastevere.

    • fabio ha detto:

      Realizzare un tratto di metro C ( magari denominata C1) tra centocelle e le Laziali, limitando la prevista tramvia appunto alla satzione di Centocelle. Il tratto in sotterranea consentirebbe di decongestionare e recuperare aree di grande interesse storico/archeologico lungo la via Casilina , l’ intera zona di Porta Maggiore ed il tempio di Minerva Medica .

    • Roberto pesetti ha detto:

      Linea metro ostia termini senza cambio a piramide o magliana.

  7. megalodon ha detto:

    Io proporrei un qualche collegamento su ferro a monte stallonara/consiglio regione lazio. È una zona molto isolata, collegata solo da bus e la stazione ferroviaria più vicina (ponte galeria) va raggiunta in auto.

  8. Davide Fiorini ha detto:

    Una diramazione della linea C che da Chiesa Nuova arrivi fino alla stazione FS San Pietro e si allunghi fino a Forte Bravetta e quel quadrante

  9. Marco C. ha detto:

    Buongiorno a tutti dalla vibrante Centocelle.
    Vibrante in tutti sensi, perché le linee 19 e 5 del tram che arrivano fino a Piazza dei Mirti passano a ridosso di palazzi costruiti negli anni ’50, spesso con garage sottostanti e creano enormi vibrazioni al loro passaggio.
    Senza contare che, questi stessi Tram invadano l’intera carreggiata e puntualmente, più volte al giorno ci sono blocchi dovuti a incivili che parcheggiano in doppia fila.
    Dei tram che passano in mezzo a dei palazzi di una zona caotica come la parte iniziale di via dei Castani, è pura follia.
    Lo è perché la linea potrebbe essere facilmente (salvo problemi geologici o tecnici) spostata su via Tor de Schiavi, la parallela, dove esiste al momento uno spartitraffico largo dove si parcheggia selvaggiamente, ma ci sono due corsie larghe per senso di marcia e altri parcheggi laterali.
    Spostandola su questa strada i tram, oltre a essere molto distanti dai palazzi traccerebbero una linea di congiunzione diretta con la metro C alla fermata Gardenie e pensando in grande potrebbe arrivare a congiungersi con la futura Linea G (oggi ancora attiva Laziali-Centocelle) alla fermata Centocelle.

  10. Paolo ha detto:

    Vi ho girato una mail con una proposta per una monorotaia all’Eur.

  11. Luigi A, ha detto:

    Buonasera Comitato ed a tutti i lettori,
    rivolgo una domanda a voi del comitato nella speranza che sappiate darmi risposta in merito alla seguente osservazione: relativamente alla stazione ferroviaria di Vigna Clara oltre che conoscere lo stato dell’arte circa la ventilata apertura prevista in questi giorni .
    Ma in realtà il quesito nasce dal fatto che ho avuto modo di vedere attraverso alcuni varchi venutisi a creare tra le paratie poste a difesa della stazione che al momento esiste un solo binario .
    A questo punto come mai si è scritto e detto in queste settimane di un prossimo collegamento tra questa stazione e la stazione Ostiense? Non voglio pensare che il servizio verrebbe garantito da un solo convoglio che va avanti ed indietro di continuo, o si?
    Ringrazio sin d’ora per la vostra cortese risposta. Un saluto.

  12. Metro City ha detto:

    Sarebbe pure ora di fare un A1 che parte da Lucio Sestio, Appia Nuova, Quarto Miglio fino alla metro Laurentina che in linea d’aria è dritta prendendo zone molto congestionate da un traffico assurdo, Appia e Tor Carbone!!!

    • antonio ha detto:

      Le diramazioni delle metropolitane causano un rallentamento sulla linea principale. Basta vedere il caos della B1. Da Jonio parte una metro ogni 20 / 25 minuti. Questo perchè la B serve molti più utenti.

      • Piero ha detto:

        No: questo perché la Metro B1 è stata aperta a suo tempo con un numero insufficiente di treni e con attrezzaggi tecnologici inadatti.
        Le metro con diramazioni possono funzionare benissimo e sarebbero una ottima soluzione per Roma, in cui è complicato scavare altre tratte centrali.
        Sviluppare diramazioni adeguatamente servite e attrezzate nei due sensi sulle tre metro A B e C e in senso periferico su Lido E e Nord F doterebbe Roma di 10 metropolitane.

  13. Felix ha detto:

    Qualcuno può spiegarmi perché a Roma gli autobus non accostano alla fermata e rimangono invece in mezzo alla strada bloccando il traffico? Vi rendete conto quante ore di traffico aggiuntivo queste brevi soste ingiustificate creano ai romani? Non venite a dirmi che queste soste sono causate dell’impossibilità degli autisti di accostare a causa delle auto parcheggiate davanti alle piazzole delle fermate perché vivo tutti i giorni questo incubo e, tranne qualche eccezione, le fermata sono libere. Credo piuttosto che, con questa scusa, gli autisti degli autobus abbiano deciso di prendere questa scorciatoia per evitare la fatica di accostare ad ogni fermata. Tutto questo è inaccettabile! Un altro segnale di inciviltà di cui questa città ne è piena!
    Come possiamo risolvere questo problema?

  14. Giovanni ha detto:

    Perchè non fare una metro sopraelevata stile parigi al posto della funivia casalotti/battistini? Potrebbe essere un buon test e sicuramente funzionerebbe meglio della funivia.

    • Andrea ha detto:

      Magari Un idea migliore sarebbe prolungare la metropolitana anche per servire i quartieri casalotti, casal lumbroso, e ponte galeria.

    • Massimo ha detto:

      Buongiorno rispondo dicendo che basterebbe copiare Perugia e il suo centro con la sua piccola metro sopraelevata, funzionale ed ecologica e soprattutto costruita velocemente

  15. Francesco ha detto:

    Salve
    Due questioni:

    1) La gestione della Roma-Lido passerà alla regionale Cotral a breve e, stando alle ultime notizie, la nuova linea si chiamerà “Metromare”. Sui binari correranno nuovi treni ad alta frequenza, treni in livrea richiamante i colori Cotral (tipicamente rosa, giallo, blu sfumati).
    La notizia del cambio di gestione è sicuramente positiva, ma a mio avviso è assolutamente negativa la decisione del nome e dei colori dei treni. Vengono accantonati il previsto nome “Metro E” nonché le classiche livree della metro romana (i semplici bianco e rosso amaranto) in favore di un nome e colori totalmente difformi che non inseriscono la linea nella rete delle linee metropolitane romane, anzi la pongono su un piano totalmente distaccato ed alternativo.
    Possibile non riuscire ad integrarla? La gestione da parte di un’altra azienda non dovrebbe compromettere la coordinazione della rete del trasporto pubblico. Si crea solo inutile caos.

    2) E’ prevista la riqualificazione della ferrovia leggera Roma-Giardinetti e la messa in esercizio di nuovi e moderni tram. Davvero un ottimo progetto se non fosse per l’ipotesi di chiamare la linea “Metro G”, nome totalmente fuori luogo per una semplice linea di tram non isolata, con banchine strette direttamente accessibili dalla strada e tratti promiscui alla circolazione su gomma. Non si tratta assolutamente di una linea metro e questa ipotesi non farebbe che sembrare quella che è una necessaria riqualificazione, come il goffo tentativo di camuffare una tranvia in qualcosa che non è.
    Non si potrebbe, piuttosto, integrarla alla rete tranviaria? Magari con dei mezzi con livrea simile ai tram attualmente in esercizio o al colore rosso amaranto tipico del trasporto pubblico romano (invece che il totalmente estraneo giallo canarino proposto)?

  16. Francesco ha detto:

    Salve
    Nell’articolo “Metro C Fori Imperiali? No, chiamatela Colosseo” ho letto una proposta riguardante la creazione di una graphic identity coordinata nella segnaletica di tutte le linee metro della capitale. Questo tema è a mio avviso sacrosanto per creare ordine visivo e una facilità di orientamento ad oggi inesistente per l’utente nel trasporto pubblico romano.

    Nell’articolo veniva richiesto di adeguare la segnaletica metro C, diversa in font e in colori (viene utilizzato il colore della linea, il verde), a quella comunemente utilizzata nel resto delle stazioni delle linee recentemente realizzate/ammodernate (font Urbs display e colore rosso amaranto).
    Sono d’accordo per quanto riguarda le indicazioni negli spazi di ingresso o transito delle stazioni (che devono utilizzare il colore della città e il font universale), quegli spazi che nelle stazioni di interscambio saranno comuni a più linee e quindi non potranno certo prevedere indicazioni di molti colori diversi.

    Il punto è che il riconoscimento delle linee attraverso il relativo colore è molto importante. Mantenere solo la segnaletica generica che le indichi esclusivamente attraverso le icone colorate con lettera renderebbe più difficile individuarle. Tutte le grandi città (da Parigi a Londra fino a Milano) hanno integrato alle indicazioni generiche delle altre più specifiche che riprendono i colori delle linee.
    Questa strategia si potrebbe applicare anche a Roma mantenendo in tutti gli spazi delle stazioni la segnaletica con colori e font convenzionali (magari spostando la barra colorata dalla parte alta verso la parte bassa del cartello, come sulla linea c), ma facendo eccezione per le banchine, i binari e gli spazi attigui, dove i colori potrebbero essere quelli relativi alla specifica linea. Si potrebbe correggere solo il font nei pannelli con il nome della stazione sulla linea C. Chiaramente tutte le scritte nella stazione sarebbero di colore nero.
    C’è da dire inoltre che le stazioni riportanti la segnaletica convenzionale sono davvero poche rispetto alle nuove stazioni metro c.

    In questo modo si avrebbero indicazioni coordinate su tutta la rete, ma indicazioni più specifiche (pur sempre coordinate su modello linea colorata in basso+ scritta nera a font unico) per individuare meglio le singole linee e fare capire al passeggero, una volta arrivato alla banchina, su quale linea si trovi.

  17. Fabio ha detto:

    Ciao a tutti,
    sono anni che penso che a Roma manca un mmetro stile circle di Londra, con la chiusura dell’anello ferroviario,
    esisterà per il centro di Roma, ma perchè non farne una circolare per il gra che collega tutti i teni e metro con le consolari?

    • Pietro ha detto:

      Esatto Paolo, ben detto! Una Grande Metro Anulare.

      Recentemente ho anche scritto a Metrovia una mail in merito ma non ho avuto riposta.
      Ho pensato a qualcosa di diverso, che sfrutta queste idee contando di dover stanziare i soldi della D su un’altra linea, che conierei GMA (Grande Metro Anulare). Se si vuole svuotare il GRA dalle auto, bisogna pensare ad una linea che ne ricalchi (più o meno) il percorso, semplice e, circolarmente, lineare. Idealmente modellata su una RER o sul Grand Paris Express, o sul Metro Sur a Madrid (Linea 12), o ancora sulla recente Linea Elisabeth: una linea veloce sia in metropolitana che in superficie.

      Parto dalla mappa comprensiva di tutte le estensioni del sito di Robert Schwandl di Urbanrail, supponendo che la A arrivi a Ciampino e considerando il progetto di biforcazione di questa verso Monte Mario. L’idea consiste principalmente nel collegamento dei vari capolinea, senza fermate intermedie.

      https://www.urbanrail.net/eu/it/rom/roma-map-proj.png

      Dunque, da Ciampino, in senso antiorario, Giardinetti (o Torrenova); poi la Rustica, poi Casal Monastero, poi Ojetti (senza linea D); Bufalotta GRA, Centro Rai sulla F, per trovare la FM3 e la A a Monte Mario. Da qui ci sarebbe un lungo salto per fermarsi sulla FL5, credo Massimina, e questa sezione del GMA è probabile che scorra in superficie. Poi una sosta sulla FL1 (o Fiumicino) ed una sulla Lido, di seguito Eur Laurentina, Torricola (o Capannelle) ed infine di nuovo Ciampino.

    • Pietro ha detto:

      Esatto Paolo!
      Ho pensato a qualcosa di diverso, che sfrutta queste idee contando di dover stanziare i soldi della D su un’altra linea, che conierei GMA (Grande Metro Anulare). Se si vuole svuotare il GRA dalle auto, bisogna pensare ad una linea che ne ricalchi (più o meno) il percorso, semplice e, circolarmente, lineare. Idealmente modellata su una RER o sul Grand Paris Express, o sul Metro Sur a Madrid (Linea 12), o ancora sulla recente Linea Elisabeth: una linea veloce sia in metropolitana che in superficie.

      Parto dalla mappa comprensiva di tutte le estensioni del sito di Robert Schwandl di Urbanrail, supponendo che la A arrivi a Ciampino e considerando il progetto di biforcazione di questa verso Monte Mario. L’idea consiste principalmente nel collegamento dei vari capolinea, senza fermate intermedie.

      https://www.urbanrail.net/eu/it/rom/roma-map-proj.png

      Dunque, da Ciampino, in senso antiorario, Giardinetti (o Torrenova); poi la Rustica, poi Casal Monastero, poi Ojetti (senza linea D); Bufalotta GRA, Centro Rai sulla F, per trovare la FM3 e la A a Monte Mario. Da qui ci sarebbe un lungo salto per fermarsi sulla FL5, credo Massimina, e questa sezione del GMA è probabile che scorra in superficie. Poi una sosta sulla FL1 (o Fiumicino) ed una sulla Lido, di seguito Eur Laurentina, Torricola (o Capannelle) ed infine di nuovo Ciampino.

  18. Mauro ha detto:

    Da poco tempo mi sono trasferito a Torvaianica pur continuando a lavorare a Roma. Qui la tragedia ..collegamenti da Torvaianica alla stazione di Cristoforo Colombo. In inverno assurdo i collegamenti con intervalli pazzeschi anche 1 ora e mezza…ma perché non proseguire la tratta del trenino da Cristoforo Colombo a Torvaianica? Non solo si toglierebbe il traffico e l’inquinamento almeno del 50% ma in estate ci sarebbero meno incidenti, meno morti meno traffico, sucuramente aiutare chi lavora a Roma a non dover fare salti mortali per aspettare l autobus 061. In pratica so che l’ambiente la macchia mediterranea ecc ecc ma credo che sarebbero più gli effetti positivi che quelli negativi. Non pensate così anche voi? Se non vi credete provate a prendere lo 061 un paio di volte e vi renderete conto che è veramente una cosa pazzesca. Grazie

    • alexalex ha detto:

      Del prolungamento della Roma-lido oltre Cristoforo Colombo si parla da moltissimi anni, ma purtroppo la realtà è un’altra: https://www.ilfaroonline.it/2021/09/03/la-roma-lido-dice-addio-a-tre-stazioni-almeno-fino-alla-primavera-del-2022/435341/

      Da Ostiense posso testimoniare il declino costante di questa linea, che dall’inizio della pandemia di covid-19 si è trasformato in vero e proprio tracollo: La linea è stata scientemente lasciata all’abbandono, con la scusa della pandemia, con frequenze passate da un treno ogni 10 minuti la mattina (salvo salti di corse) prima del marzo 2020 agli attuali 20 minuti quando va bene!
      Ora ci prepariamo alla soppressione delle tre fermate di Ostia come da articolo linkato, soppressione che temiamo sarà “sine die” (giardinetti insegna).

    • Francesco ha detto:

      Io credo che si possano eliminare autobus che inquinano, oggi la tecnologia ci offre tante soluzioni, dovrebbero investire su l’ energia alternativa creando, magari, dei minitaxi che si possano prenotare da apps.. ecc.. e oggi non è fantascienza, nessuno dovrebbe comprare un auto che inquina, la mobilità dovrebbe essere una sicurezza e accontentare tutte le esigenze.

  19. Luca ha detto:

    Una metro ai parioli sarebbe fattibile?
    immagino una linea ovest-est che passa per i parioli che è piena di uffici e aziende in particolare la immagino cosi:
    partirebbe da casal del marmo per poi per andare verso largo donaggio, poi montemario (quresto sarebbe il tratto del prolungamento della A che cosi potrebbe andare verso boccea-aurelia), fermata igea (dove passa l’anello ferroviario) poi auditorium( linea C) e da qui si passerebbe o da Euclide o da Piazza Don Minzoni per risalire verso piazza Ungheria, piazza Buonos Aires, Policlinico (o in alternativa spostare verso la Stazione Tibutina il tracciato) per poi preseguire verso la zona est fino all raccordo, intersecado cosi la ferrovia per tivoli e toccando zone molto abitate.

    • Giulia ha detto:

      bella idea forse un po troppo futuristica ma linea ovest-est sarà fondamentale anche per collegare zone piene di punti in interesse dove non si sa più dove mettere le macchine.

    • antonio ha detto:

      Ai Parioli (Piazza Euclide) è in finzione la Linea Flaminio-Saxa Rubra-Prima Porta. Andrebbe ristrutturata tutta per garantire una frequenza intorno ai 6/7 minuti. Invece è in completo abbandono.

  20. Marco ha detto:

    Io propongo di creare una ferrovia urbana sul tracciato della metro H, in questo modo potrà connettere la fermata della linea A Subaugusta a quella della linea B Ponte Mammolo. Così si verrà a creare una vera e propria S-bahn che collega le diverse linee e allo stesso tempo i diversi quartieri del quadrante Est che sono altamente popolati ma mal collegati. E magari in futuro ampliare la linea a Nord verso Rebibbia o San Basilio e a Sud collegarla, come da progetto originale della linea H, al capolinea della B Laurentina, in questo modo avremo creato un sistema a ragnatela che collega perfettamente il centro con tutte le zone più popolate ad Est.

  21. Roberto ha detto:

    Roma è complicata e difficile. Il sottosuolo è per il 40% NON adatto ad essere perforato per nuove linee della metropolitana. Ma le idee ci sono. Basta applicarsi e applicarle. Io le ho proposte già varie volte al comune, al mio municipio e le ho inviate a rappresentanti del governo. Ma le risposte sono state decisamente evasive. Da qualche giorno ho deciso di creare una petizione per dare ai nostri governanti l’idea che i cittadini pensano, e lo fanno in grande. E prima di publicarla se volete accetto contributi per variazioni.
    La proposte consiste in pochi punti:
    1- creare servizi di autobos-tram che raccolgano gruppi di cittadini in punti studiati e le trasportino verso le fermate della metropolitana e dei treni. In questo modo ogni giorno le città avrebbero meno auto private che circolano. Con tutti i vantaggi che ne derivano.
    2- obbligare per legge tutte le società con più di 30 dipendenti a implementare un servizio navetta che raccolga i suoi dipendenti in punti di snodo.
    3-obbligare per legge tutte le società con più sedi a disporre i lori dipendenti in relazione alla vicinanza al luogo di lavoro. Ho avuto l’idea per aver lavorato per Telecom per anni e la mia sede era a 40 km da casa pur avendone una a meno di 3 km.
    4- creare leggi per rendere obbligatorio lo smart working per tutte le società che ne hanno la possibilità.
    5- Creare leggi per la tutela di ciclisti e affini. In modo che le città possano diventare più virtuose.
    Credo che questi pochi punti permettano di snellire il flusso di auto in circolazione.
    Accetto consigli di ogni tipo.
    ciao a tutti

  22. CESARE MATTEI ha detto:

    UN SOLO MODO PER SALVARE LA ROMA-GIARDINETTI: VIA DAL COMUNE ROMA (ATAC) !!!! VA BENE TUTTO: RFI (TRENITALIA); COTRAL; ASSOCIAZIONI PRIVATE (Es. FMSC= Ferrovia Museo Stazione di Colonna od altre come si fa nel Regno Unito trasformando i “rami secchi” in macchine da soldi!); UNESCO (ciò che resta della Roma-Fiuggi-Frosinone E’ un bene culturale!!! – La Tirano-Coira, a scartamento ridotto, è un bene dell’UNESCO!!) La Roma-Fiuggi, inaugurata il 12 Giugno 1916, ha rotto l’isolamento dei comuni montani della Ciociaria esclusi da sempre dalle grandi direttrici verso Roma e Frosinone). La tratta esistente è in coma profondo, resta, oramai, pochissimo tempo. VIA DAL COMUNE DI ROMA, CHE, AL MASSIMO, RIUSCIREBBE AD IMPARTIRE GLI ULTIMI SACRAMENTI.

  23. Unochepassava ha detto:

    Già tempo addietro, avevo postato un link con un possibile progetto da me ideato per il futuro del trasporto pubblico a Roma. Ho deciso di ripostarlo includendo anche un breve descrizione del sistema metropolitano così da poter favorire una discussione anche in questa sede.
    Ho lavorato per anni per ultimare questo progetto, e dato il ruolo centrale che il trasporto pubblico dovrà (o per lo meno dovrebbe) avere per i futuri sviluppi della mobilità a Roma credo sia importante ricevere feedback anche da altri utenti interessati all’argomento.
    Mappa dell’intero sistema di trasporto pubblico su rotaia: https://www.deviantart.com/unochepassava/art/Trasporto-Pubblico-su-Rotaia-di-Roma-815708412
    Mappa del solo sistema metropolitano: https://www.deviantart.com/unochepassava/art/Metropolitana-di-Roma-822287146
    Mappa satellitare interattiva: https://www.google.com/maps/d/embed?mid=1V8GtOdU5CEP3PJyWPr9CJIcEuCjE0_cw
    Linea A: prolungamento da Battistini a Casalotti con fermate intermedie a Bembo, Torrevecchia e Boccea, e con diramazione A1 da Torrevecchia verso Andersen e Torresina. Prolungamento da Anagnina fino all’aeroporto di Ciampino.
    Linea B: prolungamento da Rebibbia a Casal Monastero passando per S.Basilio e Torraccia Sud. Prolungamento da Laurentina alla zona residenziale della Cecchignola passando per Fonte Meravigliosa.
    Linea C: prolungamento fino a Clodio-Mazzini come da progetto; poi invece di attraversare nuovamente il fiume, rimane sulla sponda destra del Tevere servendo Maresciallo Giardini, Foro Italico e Ponte Milvio, per poi seguire l’asse della Cassia fino alla Giustiniana. All’altezza di Tomba di Nerone diramazione C1 verso il S.Andrea.
    Linea D: cambiamento radicale rispetto al progetto del comune. Il capolinea è spostato da Ojetti a Torraccia Nord. Prosegue lungo il percorso del progetto originale fino a Verbano, da lì si dirige verso ovest attraversando il quartiere Flaminio incontrandosi con la linea C a Maresciallo Giardino; prosegue ad ovest e poi piega a sud verso la Balduina ed incontra la linea A a Valle Aurelia; continua verso sud seguendo l’asse Olimpica-Colli Portuensi fino a Largo La Loggia; si dirige poi verso il Trullo e la Magliana per seguire poi in parallelo il percorso ferroviario fino all’aeroporto di Fiumicino.
    Linea E (ex Roma-Lido): aggiunta della diramazione E1 da Acilia verso l’aeroporto di Fiumicino. Prolungamento oltre piazzale Ostiense verso Venezia (scambio linea C) e Spagna (scambio linea A); prosegue poi fino a Bologna dove si riunisce alla linea B e ne condivide il tracciato fino a Tiburtina; da lì si dirige verso sud-est fino alla via Prenestina, della quale seguirà l’asse fino a Castel Verde.
    Linea F (metro leggera, ex tratto urbano della RCV): diramazione F1 all’altezza di Saxa Rubra verso il S.Andrea (scambio con linea C1). Proseguimento oltre Flaminio verso piazza Cavour e poi Castel S.Angelo (scambio con metro C); da lì segue l’asse di via Gregorio VII e poi di via Aurelia fino alla stazione omonima; da lì prosegue a sud-ovest fino a via del Pescaccio (questo prolungamento sarebbe l’ultimissima parte da costruire del progetto vista la sua difficile realizzazione dovuta al fatto che il nuovo capolinea a Flaminio sarà allo stesso livello della metro A; inoltre un’eventuale abolizione definitiva del prolungamento non costituirebbe un problema dato che la zona urbana interessata sarebbe già sufficientemente servita da tram e altri mezzi.)
    Linea G: partendo dall’ex ramo B1, prolungamento verso da Jonio fino a Castel Giubileo passando per Tufello, Serpentara, Fidene e Colle Salario. Sempre da Jonio si distaccherebbe il ramo G1 verso Porta di Roma. Da Bologna proseguirebbe verso Provincie, Verano e S.Lorenzo fino Poirta Maggiore; da lì verso Lodi (scambio linea C) e poi Ponte Lungo (scambio linea A); poi servendo l’Appio Latino si dirigerebbe verso Navigatori, e da lì Tormarancia, Grotta Perfetta fino a Laurentina (scambio linea B); proseguimento poi verso Fonte Ostiense, poi Mostacciano, Spinaceto e Tor de’ Cenci; da lì seguirebbe l’asse della Colombo fino alla costa per poi dirigersi verso l’aeroporto di Fiumicino condividendo parte del tracciato della linea E e attraversando il centro abitato di Fiumicino.
    Linea H: linea circolare intorno al centro storico e alla zona Parioli-Flaminio-Vittoria. Partendo dalla Stazione Trastevere segue il percorso ferroviario fino a piazza Zama. Da lì si dirige verso S.Giovanni (scambio linee A e C) per poi condividere i binari con la linea E fino al Verano; prosegue poi lungo l’asse di viale Regina Margherita fino a piazza Ungheria, incontrando la linea B all’Umberto I e la linea E a piazza Regina Margherita; da Ungheria a Maresciallo Giardino condivide il tracciato con la linea D e da lì fino a Risorgimento con la linea C; prosegue verso sud incontrando la linea F a Cavalleggeri per poi continuare verso sud attraverso il Gianicolo e Monteverde fino alla Stazione Trastevere.
    Linea I: partendo dalla fermata Torrevecchia (scambio linea A) si dirige verso sud attraverso Montespaccato fino alla stazione Aurelia (scambio linea F) servire Aldobrandeschi, Vignaccia e Pisana proseguendo poi fino al Casaletto (scambio linea D); da lì attraversa Monteverde Nuova fino alla stazione Trastevere; condivide la tratta con la linea H fino a Zama per poi incontrare la linea G ad Appio Latino e la linea A a Furio Camillo; prosegue verso nord-est fino a Malatesta (scambio linea C) per poi incontrare la linea E a piazza Crivelli e la linea B a Monti Tiburtini; continua poi verso nord fino ad incontrare la linea D a largo Pugliese per poi dirigersi verso via della Bufalotta per seguirne poi l’asse fino alla zona Tor S.Giovanni-Cesarina. Da via della Bufalotta si diparte la tratta I1 che si sovrappone con la tratta G1 all’altezza di largo Visconti.
    Linea L: Partendo da Fonte Laurentina si dirige a nord fino via dell’Umanesimo (scambio linea G), viale America (scambio linea B), Nazioni Unite e poi via di Val Fiorita (scambio con linee B ed E); da lì attraversa il fiume, passa per Villa Bonelli ed incrocia la linea D in via Lenin; va poi verso ovest servendo Monte Cucco, Monte delle Capre, Vigne Portuensi, fino a Corviale; da lì segue l’asse Casetta Mattei-Bravetta verso nord, incontrando la linea I al Buon Pastore e la linea F in piazza Carpegna; da Cornelia fino a Bembo condivide il tracciato con la linea A per poi dirigersi a nord attraverso la zona di Primavalle fino alla stazione Monte Mario; prosegue poi in parallelo al percorso ferroviario fino ad Ottavia per poi deviare a sud-ovest seguendo via di Casal del Marmo fino a Selva Candida. All’altezza del complesso abitativo di Primavalle si diparte la tratta L1 che si dirige verso il Gemelli per poi servire Cortina d’Ampezzo e Camilluccia fino ad incontrare la linea C a Giuochi Delfici e, passando per Vigna Clara, terminare incontrando la linea F presso Tor di Quinto.
    Linea M (metro leggera): parte da Valle Bagnata (scambio linea E) e si dirige verso sud attraversando Tor Bella Monaca fino a Torre Angela (scambio linea C); passa poi per Tor Vergata e Romanina fino ad incontrare la linea A presso Torre di Mezzavia; da lì si dirige verso ovest attraverso Capannelle, Statuario ed Appio Pignatelli, attraversa il parco dell’Appia Antica e raggiunge la zona Grottone-Roma 70; piega poi verso sud-ovest verso Colle di Mezzo (scambio linea B) e via Silone (scambio linea L); incontra poi la linea G presso Fonte Ostiense e ne condivide brevemente il tracciato per poi dirigersi verso nord-ovest, attraversando il Torrino fino a Tor di Valle (scambio linea E) per poi terminare presso via della Magliana (scambio linea D).
    Questo sistema metropolitano sarebbe ovviamente integrato da una rete tramviaria superficiale e dalla chiusura dell’anello ferroviario.
    Questo progetto ha l’obiettivo di stimolare una conversazione sul trasporto pubblico romano, ed ogni critica e suggerimento sono bene accetti.

    • Federico ha detto:

      Ciao il progetto della metro è molto interessante, ma si scontra con dei problemi seri, che non hai considerato. La metro che arriva a Casalotti, verrà bloccata, perchè nella zona è presente una o più ville Romane, di cui abbiamo memoria per i resti presenti proprio in via di Casalotti, onestamente non so come abbiamo fatto a fare l’allargamento ed il supermercato, avranno nascosto tutto. Stessa cosa anche verso Tomba di Nerone, Giustiniana.

      • Unochepassava ha detto:

        Grazie per il feedback.
        So che Casalotti potrebbe essere complicata come zona per la metro ma esistono soluzioni al problema archeologico. Il tracciato effettivo della metropolitana sarebbe sufficientemente profondo da evitare di disturbare lo strato archeologico; l’unica difficoltà effettiva sarebbe la realizzazione dei pozzi di areazione e soprattutto delle trombe per il collegamento con la superficie, che dovrebbero per forza di cose incrociare lo strato archeologico. Tuttavia, data la limitata ampiezza di queste aperture, sarebbe possibile, previa indagine archeologica (fatta bene, non come hanno fatto per la metro c), individuare aree in cui far passare queste aperture senza intaccare le opere romane.
        Ovviamente tutto a livello molto teorico, dato che in questa città sembra che le metro le improvvisiamo una fermata alla volta invece di seguire un progetto su larga scala.

    • Daniele ha detto:

      Sarebbe fantastico. Farei solo un’integrazione: Inserirei la linea B1 da Rebibbia fino a settecamini o al polo tecnologico. Anche solo in orari di lavoro quella zona alleggerirebbe tantissimo il traffico consentendo ai molti lavoratori di prendere la metro vista la presenza di molte aziende

      • Unochepassava ha detto:

        Sarebbe effettivamente utile collegare quella zona alla rete metropolitana, ed eviterebbe la nascita di un numero non insignificante di ingorghi e problemi di circolazione.
        Tuttavia, data la poca densità abitative della zona e il fato che la linea sarebbe effettivamente di interesse solo in specifici orari della giornata, forse sarebbe più funzionale un servizio di bus-navetta rafforzato negli orari di interesse che possa collegare rapidamente la zona con la fermata metro più vicina, ossia Casal Monastero.

    • lp ha detto:

      Permetterebbe un collegamento più immediato con le università romane, tutte (tranne roma3 e sapienza) estremamente lontane da una fermata metro.
      Bisogna vedere se qualcuno sia effettivamente disposto a realizzarlo

    • Francesco ha detto:

      Ciao, il tuo progetto è molto bello e interessante e vorrei rispondere al tuo appello suggerendoti qualche modifica. Nell’area nord della città hai messo numerose diramazioni (I1, G1, F1, C1, L1, A1) che io unificherei in una sola linea: partirei da Bufalotta (utilizzando la tua I1 ed eliminando la G1 che mi sembra un po’ superflua), Visconti, Casale Nei, Porta di Roma, Parco delle Sabine, Stia (interscambio G), Fidene FS (interscambio ferrovia), Centro Rai (interscambio F qui e non a Saxa Rubra per rendere il tracciato un po’ più lineare), S. Andrea, Tomba di Nerone, Insugherata Parco (servirebbe il parco, magari riqualificato), Ottavia (interscambio L), Lucchina, Casal del Marmo, Palmarola, Selva Candida (le ultime 5 stazioni farebbero parte della tua linea L, che io invece propongo di prolungare da Ottavia a Giustiniana FS, con fermate intermedie a GRA – Ipogeo degli Ottavi FS e Tagliaferri), Villaggio S. Giuseppe, Selva Nera, Santa Gemma, Pantan Monastero (interscambio A, che io prolungherei da Casalotti a Pantan Monastero senza fermate intermedie), Casale Selce, Aurelia, Massimina, Casal Lumbroso nord, Casal Lumbroso sud (interscambio F, prolungata da Pescaccio a Casal Lumbroso sud con senza fermate intermedie, potrebbe servire Hydromania), Lazio (magari una fermata davanti alla sede del Consiglio Regionale li potrebbe stimolare ad approvarla celermente 🙂 ), Spallette (interscambio D), Acilia (interscambio E), Dragona, Stagni di Ostia, Ostia Antica, Lido nord (capolinea e interscambio G). Le ultime 5 fermate le ho prese dalla linea E, che avrebbe una diramazione in meno e finirebbe unicamente a Fiumicino Aeroporto. Inoltre propongo una leggera modifica alla linea B e alla linea D: a Casal Monastero farei fare capolinea alla gialla e non alla blu, la quale secondo me dovrebbe essere deviata da Torraccia sud a Torraccia nord per far fare un interscambio tra le 2 metro. Un ultima cosa: ingloberei la diramazione A1 nella linea I. Per il resto mi piace molto il tuo progetto e spero che magari qualcuno che conta lo veda!
      P.S.: la colorazione della linea sceglila pure tu!

    • Fra ha detto:

      Ciao, il tuo progetto è molto bello. Avrei però dei suggerimenti da darti per renderlo perfetto:
      – Farei passare la linea I, nella sua parte centrale, più a sud: da Ponte Bianco proseguirei su via Majorana, con fermate a Portuense, Edison, Basilica S. Paolo (interscambio B ed E), Caravaggio (Interscambio G), Lotto, Ardeatina, Massenzio, Parco della Caffarella, Almone, Arco di Travertino (interscambio A), Tor Pignattara, Filarete. Poi mi ricongiungerei al tuo percorso. Inoltre congiungerei la linea alla tua diramazione A1, che diventerebbe la parte terminale della linea I.
      – Prolungherei verso sud la linea F con fermate a: Casale Lumbroso, Regione Lazio (magari una fermata davanti alla sede del Consiglio Regionale aiuterebbe a far approvare l’opera ), Spallette (interscambio D), Acilia (interscambio E), Dragona, Stagni di Ostia, Ostia Antica, Lido Nord. Come si può notare, le ultime 5 stazioni sarebbero della linea E, che invece io farei proseguire unicamente e senza diramazione, ora occupata dalla linea F, fino ad Arti (interscambio D), utilizzando le tue stazioni, e magari prolungandola verso un ipotetico Fiumicino 2, con l’aerostazione che sarebbe a nord della pista più settentrionale, con fermate a Piana del Sole, Muratella, Fiumicino 2.
      – Farei diventare la linea M una circle line: da Valle Bagnata, proseguirei verso nord con fermate a Collatina, La Rustica FS (interscambio ferrovia), Salone, Settecamini, Casal Monastero (interscambio B), Torraccia Nord, Sora Lella, Ojetti (interscambio D, che farebbe capolinea come voluto dal Comune, cedendo le ultime tre stazioni alla M), Bufalotta (interscambio I), Visconti, Casale Nei, Porta di Roma (eliminerei la diramazione G1, ora diventata inutile, e ovviamente la I1, ora inglobata nella M), Parco delle Sabine, Stia (interscambio G), Fidene FS (interscambio ferrovia), Centro Rai (interscambio F), S. Andrea (eliminerei la diramazione F1, ora inutile poiché il collegamento viene assicurato dalla M), Tomba di Nerone (interscambio C, la linea C1 è stata inglobata nella M), Parco dell’Insugherata (costruirei la fermata a condizione di una riqualificazione del parco), Ottavia (interscambio L), Lucchini, Casal del Marmo, Palmarola, Selva Candida (come si può notare ho usato le ultime 5 fermate della linea L, che farei invece passare da Ottavia a La Giustiniana FS, con fermate a Ipogeo degli Ottavi FS (interscambio ferrovia), Tagliaferri, La Giustiniana FS (interscambio ferrovia e C)), Villaggio S. Giuseppe, Selva Nera, Santa Gemma, Pantan Monastero (interscambio A, prolungata senza fermate intermedie da Casalotti), Casale Selce, Aurelia, La Massimina, Casal Lumbroso (interscambio F), La Pisana, Mazzacurati – Corviale (interscambio L), Magliana (interscambio D). Per il restante tratto proseguirei con il tuo progetto.
      Il tuo progetto mi piace molto, fatemi sapere tu e il comitato di cosa ne pensate…

  24. Calogero Vinagra ha detto:

    Non solo metro.
    Una proposta semplice: nuova linea bus circolare “CO-PV”.
    La CO-PV è una navetta che collega piazza Venezia e la fermata “Colosseo” della metro B, attiva solo nelle fasce orarie 8.00-10.00/15.00-18.00, alimentata da mezzi “stornati” temporaneamente dal percorso della linea 51, con due sole fermate: metro Colosseo e piazza Venezia.
    Una proposta semplice che allevierebbe la sofferenza quotidiana di centinaia e centinaia di persone che devono battersi all’arma bianca ogni santa mattina lavorativa, per salire su un 51, un 85 o un 87 alla fermata Colosseo, e ripetere la lotta la sera alla fermata piazza Venezia (dove non c’è nemmeno l’87).

  25. Aisha Sadat ha detto:

    Hai bisogno di aiuto nella tua relazione come riavere il tuo uomo, moglie, fidanzato, fidanzata, vincere lotterie, cure a base di erbe per malattie, HIV, malattie sessualmente trasmissibili, asma, artrite, Fybroid, Ictus o qualsiasi tipo di malattia, problemi spirituali , Promozione del lavoro, Gli spettatori che leggono il mio post che ha bisogno di aiuto in merito a qualsiasi difficoltà della vita devono contattare PROPHET NOSA UGO e sarai felice di averlo fatto.

    Email: nosaugotemple@gmail.com
    WhatsApp: +37258031247

  26. edc ha detto:

    Salve, parlo da studentessa dell’Università Tor Vergata, che però non abita in zona università.
    Mi chiedevo; come mai per arrivare dalla stazione Tiburtina all’università tor vergata ci metta 20 minuti di conto in macchina, mentre con in mezzi pubblici, non solo devo cambiare due metro e prendere un autobus, ma ci metto un’ora?????
    Sarebbe troppo complicato creare un collegamento diretto per l’università, che partisse da Termini o Tiburtina e, con poche fermate, arrivasse dritto dritto all’università????????

  27. Unochepassava ha detto:

    Salve
    Diversi anni fa, quando fu annunciato il progetto per la linea D (che a me non piaceva per niente) avevo realizzato una mia variante, che in breve, tramite esperienze e studi personali, si era evoluta in un progetto riguardante l’intero sistema di trasporto pubblico su rotaie.
    Lascio qui il link nel caso vogliate dargli un’occhiata: https://www.deviantart.com/unochepassava/art/Trasporto-pubblico-su-rotaia-di-Roma-old-version-813599828?ga_submit_new=10%3A1568899048&ga_type=edit&ga_changes=1
    Il progetto è stato realizzato molti anni fa, perciò nel prossimo futuro ho intenzione di rimetterci pesantemente mano (specialmente su alcune linee periferiche che ritengo, col senno di adesso, poco pratiche o persino inattuabili). Qualsiasi commento o suggerimento è bene accetto.

  28. Vincenzo ha detto:

    Prché gli autobus provenienti da via casilina( deviati per lavori in viale alessandrino) dopo
    aver percorso via Palmiro Togliatti non si fanno rientrare tutti sulla stessa strada da via degli olmi ed una volta raggiunta viale alessandrino voltare a destra per poi voltare a sinistra effettuando la fermata al capolinea del 450 per poi proseguire ogni autobus per il proprio percorso. Nell’altro senso dopo effettuato la fermata alessandrino/meli gli stessi autobus dovrebbero percorre viale alessandrino e per evitare il tratto interrotto, voltare a sinistra prima di via del campo fare la fermata al capolinea del 450 quindi proseguire fino a via degli olmi poi voltare a sinistra per via delle spighe e tramite via della bella villa raggiungere viale alessandrino da dove ogni autobus inizierebbe il proprio percorso normale. In questo modo diminuirebbero i sacrifici degli utenti della zona.

  29. Gianluca Crisafi ha detto:

    Premesso che:
    – per la metro C è insostenibile l’aumento del cadenzamento fino a 3 minuti per l’intera tratta fino a Pantano (avrebbe più senso una frequenza maggiore nel centro storico e inferiore nella tratta periferica)
    – con l’attivazione della metro B1, la stazione Tiburtina è diventata un incubo per i pendolari (che giungono a Roma con Regionali, Frecce Trenitalia, Italo e autobus) a causa della riduzione della frequenza tra Bologna e Rebibbia

    Vorrei sottoporre alla vostra attenzione una proposta di diramazione della linea C (ovvero una C1) tra Malatesta/Teano e Tiburtina, passando per Casal Bruciato.
    In tal modo i treni della C in partenza da Colosseo proseguirebbero alternativamente per Pantano o per Tiburtina, e quest’ultima riuscirebbe a ripartire i pendolari diretti in centro tra la linea B e la linea C, alleggerendo anche l’interscambio nel nodo di Termini tra linea B e linea A .

    Cosa ne pensate?

  30. Renato ha detto:

    maurizio ha detto:

    27 Giugno 2014 @ 12:27

    Salve, ho visto recentemente un progetto dell’università di architettura de “La Sapienza” denominato Urban Green Line, risalente al 2012. Il progetto, in breve, sfrutta il tracciato della metropolitana che era stata pensata dal governo Mussolini e di cui sono già presenti parte delle infrastrutture. Il percorso approssimatamente è si snoda dalla stazione parco di centocelle attraverso un fossato presente nel parco per entrare in un tunnel sotto via di porta furba e uscire in zona villa Lais. Il progetto finalmente aiuterebbe a riconnettere due territori adiacenti ma sostanzialmente non collegati, quindi realizzerebbe un’unità necessaria per il quadrante sud est appena sotto l’anello ferroviario. Vorrei sapere se questo progetto è puramente un lavoro accademico oppure c’è stato un punto di contatto con l’amministrazione comunale. Grazie per l’attenzione.

    Credo che sia una rielaborazione accademica. Da quanto ne so e letto su documenti, il progetto è del dopoguerra (quindi nessun tunnel di Mussolini) ed iniziato piu’ per alleviare la disoccupazione che per reale convinzione. Doveva eliminare la parte urbana della Roma-Fiuggi, trasferendo a S.Croce in Gerusalemme il capolinea. Partiva dall’attuale Via del Grano (i terreni sono ancora liberi!) entrando in galleria in corrispondenza del recinto dell’Aereoporto di Centocelle e di un ex distributore Agip (oggi occupato!), ove era ubicata la prima Stazione in sotterranea, tuttora esistente,scale comprese, ance se al rustico: vi passa sopra la carreggiata verso l’esterno della Via Casilina (corrispondente all’attuale capolinea di Centocelle della sfortunata linea). Dopo un proseguimento in trincea tagliava Via degli Angeli per poi imboccare la galleria sotto la Stazione Casilina ed uscire in corrispondenza di Via Nocera Umbra.

    https://www.google.it/maps/place/Municipio+Roma+VII,+Roma+RM/@41.8737303,12.5558923,617m/data=!3m1!1e3!4m5!3m4!1s0x132f621da7e28e29:0x1da7aaa8654d748d!8m2!3d41.85011!4d12.5642261

    Il progetto, se portato avanti, avrebbe reso non piu’ necessari i rilevanti lavori di unificazione del tracciato sulla Via Casilina ed il sottopasso di Ponte Casilino. Non conosco i motivi dell’abbandono delle strutture, utilizzate, recentemente, anche per scopi illegali.

  31. Michele ha detto:

    Un’ipotesi interessante potrebbe essere quella di prolungare l’attuale Roma Giardinetti oltre Termini, interrandola e facendole oltrepassare il nodo della Stazione alla stessa altezza della Metro A (sotto la B). Proseguendo verso nord si potrebbero ipotizzare le seguenti fermate:
    Termini (A e B),
    Indipendenza,
    Fiume (D?),
    Piazza Ungheria,
    Euclide (F?),
    Auditorium,
    MAXXI

    In questo modo ci sarebbero ulteriori collegamenti con le eventuali future metro, anche in zone densamente popolate come quelle di quel quadrante. Si ridarebbe inoltre dignità alla Roma Giardinetti.

  32. Anonimo ha detto:

    Proponendo tutte le seguenti, da farsi contemporaneamente:
    1) Colombo – Ionio come Metro E col salto di montone ad Eur Magliana, come proposto da MxR.
    2) Metro Fbis Flaminio – Piramide – Eur Magliana sfruttando i binari dell’attuale Lido (con i binari della RL di Eur Magliana resi capolinea!) e aggiungendo eventuali fermate nuove, attestandosi nei pressi dell’attuale Flaminio per evitare problemi con l’alimentazione e l’adeguamento necessari alla Roma Nord, ma almeno facendo lo scambio; cosi c’è un alternativa al passaggio lungo le attuali metropolitane e alleggerirebbe le ore di punta.
    3) Fare la TVA
    4) Completare le metro C, passando per il percorso attuale (non a Flaminio) fino a Grottarossa.
    5) Iniziare la costruzione del Tram Togliatti, costruendo la tratta da Ponte Mammolo a Subagusta con due fermate intermedie (e solo quelle) per gli scambi con FR2 e MC, usando una tecnologia che però permetta di inserire fermate intermedie e spostare i capolinea in futuro, sicché si potrà fare la Saxa Rubra – Laurentina più in là.
    6) Gettare le basi per la costruzione della Metro F Montebello – Flaminio, eventualmente riprendendo iòl discorso al punto 2 quando sarà completata (per fare una metro Flaminio – Eur Magliana quando sarà).
    7) Collegare il lato Est meglio, con un certo gusto balneare/turistico pensare a un collegamento Fregene – Cornelia MA – Corviale (magari una metro),
    con eventuali fermate intermedie e uno scambio da qualche parte con la TVA.

    Che ne pensa il comitato?

    Inoltre vorrei sapere, visto che il deposito di Piazza Bainsizza è andato, essendo stato ceduto a terzi, la faccenda del Tram su Corso Rinascimento (bellissimo, nei sogni) di cui vostro articolo del 02/11/2018, dobbiamo considerarla persa per sempre?

    • Davide ha detto:

      Concordo con i punti 3, 4 e 5, ma instradare la metro E a Eur Magliana sulla B è inutile! Bisogna realizzare il collegamento che proponi al punto 2, ma non come parte della Roma Nord ma come prosecuzione della Roma Lido (come nel progetto METROVIA). Infine fondere quest’ultima con parte del tracciato della Metro D, dal centro storico fino a via Ojetti, poichè la restante tratta da Spagna ad Agricoltura la ritengo inutile, oltre che faraonica. I motivi sono i seguenti:
      1) scavare nel centro storico sotto tre linee di metropolitana, e si è visto la C che fine ha fatto;
      2) la tratta è quasi parallela alla linea B;
      3) lungo viale Marconi si può costruire una linea tranviaria (consiglio di visitare l’apposita pagina del sito metrovia.it);
      4) lungo viale Trastevere invece il tram è già presente con la linea 8 e basterebbe solo dargli la precedenza semaforica, così come su tutta la rete tranviaria.
      riguardo al punto 7 è preferibile una metrotamvia poiché meno onerosa e adeguata al bacino d’utenza interessato.

  33. GIUSEPPE ha detto:

    INVECE IO PROPONGO UNA METRO COME A wuppertal UNA METROPOLITANA SOSPESA COME LA METRO DI CHICAGO MA CON I TRENI CHE VIAGGIANNO SOTTOSOPRA SAREBBE INTERESSANTE CE UN DOCUMENTARIO SU DPLAY SEZ< MEGAFERROVVIE IL PRIMO EPISODIO CHEFA VEDERE QUESTO TIPO DI TRASPORTO

    • Davide ha detto:

      Vorrei farti notare che Chicago è larga e non ha un centro storico come Roma: se metti la sopraelevata a piazza Venezia i turisti scappano

      • Francesco ha detto:

        Roma non è mica solo piazza Vebezia e centro storico; ci sono strade larghe e in cui si potrebbe mettere tranquillamente come la Colombo, Nomentana, Togliatti, etc… li i disagi visivi sarebbero incommensurabilmente minori ai vantaggi pratici

  34. Lorenzo Filippini ha detto:

    Io trovo le proposte di metrovia fantastiche, però vorrei aggiungere qualche altro progetto. Quindi oltre a riutilizzare le 8 ferrovie regionali + la Roma-lido, la Roma nord e trasformarle in metropolitane, avrei in mente qualche altra soluzione.
    Prima di tutto di continuare la linea c fino a Tomba di Nerone. Inoltre la metro d la farei partire dal corviale. Da lì la farei passare sotto via portuense fino alla stazione Roma Trastevere che diventerebbe un centro di interscambio. Di qui in avanti proseguerei con il progetto attuale. Inoltre creerei la linea g riutilizzando la Roma-giardinetti. Da giardinetto la prolungarsi fino al capolinea della linea A. Poi realizzerei un tram lungo via Cristoforo Colombo, il tram lungo viale Marconi, il tram della musica, quello dei fori imperiali, un tram tra Venezia e Flaminio poi uno lungo via dei colli portuensi fino all eur e quello tra i fiori imperiali e piazza Vittorio Emanuele II.

    • Renato ha detto:

      Metrovia, tra l’altro in continuo miglioramento, ha un grosso limite, come d’altronde altri progetti.

      Non sono limiti tecnici o economici, ma organizzativi/gestionali.

      Non è che cambiando nome da ferrovia a metropolitana che il servizio migliori. Mao sosteneva che non era importante di che colore fosse il gatto, ma che acchiappasse i topi…..ed il “gatto cinese” ne sta acchiappando tanti!!!

      In concreto senza una gestione unitaria e centralizzata, il miglior vettore offrirà servizi scadenti.

      Tutti ricorderanno le polemiche sui bus che partivano da orario pochi minuti prima dell’arrivo del treno, spesso in ritardo; col che i passeggeri tornavano all’uso della propria auto.

      Esempi non ne mancano (RATP a Parigi, BVG a Berlino ove, nonostante la divisione operata dal Muro, la gestione rimase unitaria); copiare, migliorando se possibile!

      Solo le gestioni tecniche vanno tenute separate (bus, filobus, tram, metro), ma per l’operatività è necessaria una gestione unica ed integrata (orari, frequenze, costi).

      • Davide ha detto:

        Gestione tecnica separata?
        È proprio grazie ai subappalti che l’atac è fallita

        • Renato ha detto:

          L’Atac è fallita (magari lo fosse giuridicamente) per incapacità. Quando metro e ferrovie erano gestite dalla Stefer i problemi erano contenuti.

          Se capisci (bene) di bus, forse avrai problemi a gestire tram o metro.

  35. Luca Allulli ha detto:

    Propongo una soluzione per aumentare la frequenza dei treni della linea C, in attesa del completamento del tronchino che consentirà l’inversione di marcia dei treni che raggiungono il capolinea di San Giovanni sull’altro binario.

    I treni in direzione San Giovanni, superato l’ultimo scambio tra Malatesta e Teano, potrebbero procedere direttamente fino capolinea, saltando tutte le stazioni intermedie. Arrivato a San Giovanni il treno, dopo la breve sosta, ripartirebbe in direzione Pantano, fermando stavolta presso tutte le stazioni. In questo modo con un disagio minimo (i viaggiatori diretti ad es. a Pigneto potrebbero arrivare a San Giovanni, rimanere sul treno e poi scendere a Pigneto) si guadagnerebbero minuti preziosissimi per aumentare la frequenza dei treni.

  36. Battagliese Giuseppe ha detto:

    Propongo,per l’usura e la geometria ruote/binari dei metrò(ma per tutti i treni)le sospensioni auto-livellanti a controllo elettronico anche in rapporto a rendere i pantografi più stabili nel posizionamento.
    E chiaro che i due software (sospensione/pantografo)devono dialogare,come chiaro che le ruote e le usure/geometrie dei binari così si tamponano ma non si risolvono se non esiste poi un intervento/i strutturali.

  37. Euti ha detto:

    Sarebbe opportuno ripristinare la linea 926 che collegava i Parioli a Piazza Cavour.
    Questa linea era diretta e molto frequentata.
    Adesso, per andare a Piazza Cavour dai Parioli, occorre prendere il trenino a Euclide fino a Flaminio. Da Flaminio, bisogna prendere la metro A fino a Lepanto. Da Lepanto, per arrivare a Piazza Cavour, o si va a piedi (circa quindici minuti di cammino) o si prende un terzo mezzo. Lo stesso avviene per fare il percorso inverso, con notevole perdita di tempo e aggravio di fatica.
    A Piazza Cavour, c’è la Corte di Cassazione che ospita, tra l’altro, una fornitissima biblioteca giuridica.

  38. alessandro ha detto:

    qualcuno sa darmi novità sulla vignaclara valle aurelia?

  39. Alfredo Parente ha detto:

    Un sistema efficiente non può che passare attraverso un potenziamento delle infrastrutture ferroviarie esistenti:
    https://www.pumsroma.it/partecipa/proposte-cittadini/stazione-fl5-massimina-casal-lombroso/#comment-6227
    La realizzazione della fermata “Massimina” sulla FL5 è uno di questi interventi. Basso costo ma elevata utilità, peraltro già presente sul sito del comune.

  40. Daniel ha detto:

    Essendo interessato molto sugli sviluppi del trasporto pubblico Romano, ho trovato ieri una notizia suggerita che mostrava un’idea di trasporto pubblico rivisitato a Roma:
    http://www.romatoday.it/green/metrovia-progetto-approda-pums.html
    Può interessarvi? Io credo che sia una notizia da tenere in considerazione

  41. Mario ha detto:

    Fare dalla metro Quintiliani all Sandro Pertini dei tapirulan fino ad esso (come hanno fatto alla metro spagna per villa borghese) aiuterbbe molto per il traffico a su via monti tiburtini che la mattina c’è molto traffico, e la costruzione di questo tunnel sotteraneo di poche paia di km, aiuterebbe a valorizzare la metro Quintiliani.

  42. eureka ha detto:

    Linee METRO SOPRAELEVATE sistemate sulle ampie strade di Roma: niente conflitti archeologici, niente allagamenti, niente aria fetida che ristagna nel sottosuolo, niente tempi biblici per realizzarle, costi bassissimi rispetto a scavare sottoterra, zero impatto ambientale (percorsi modulari smontabili e rimontabili a piacimento), percorsi panoramici per gli utenti, monitoraggio dei lavori sotto gli occhi di tutti, silenziosità garantita e moltissimi altri vantaggi. Video di esempio su Milano https://www.youtube.com/watch?v=wlpCohwVtzc

    • Gianluca ha detto:

      Buongiorno, la soluzione sembra interessante ma io (da chi Roma la vede come la caput mundi, la porta d’ingresso in Italia, dove con i turisti dovremmo fare le scarpe a Parigi, e vengo raramente in sede per lavoro) preferirei la soluzione sopraelevata forse fuori le mura. Poi non è vero che la realizzazione di tale opera non causerà problematiche alla cittadinanza. La verità è che adesso con la tecnologia che avanza, le TBM o talpe che realizzano il tunnel, posso affrontare delle sfide più interessanti (vedasi le slurry, o le variable density) andando in profondità considerevoli (sotto i 40/50 mt) evitando i siti archeologici e realizzando delle opere d’avanguardia. La verità per noi italiani è che dovremmo essere più patriottici e tenere al patrimonio che abbiamo, smettendo di essere troppo bastian contrari su tutto. A livello di tecnica, inventiva, operatività non ci manca nulla..credetemi…

  43. Francesco La Vigna ha detto:

    Buongiorno a tutti.
    Volevo segnalarvi la mia proposta che ho sottomesso sul sito del PUMS relativo alla Cabinovia di Monte Mario.
    https://www.pumsroma.it/partecipa/proposte-cittadini/cabinovia-di-monte-mario/
    Ho condotto un’analisi sotto diversi punti di vista, confrontato l’orografia e le esigenze che a mio avviso ha il quartiere Balduina di aumentare le possibilità di connessioni (oggi legate principalmente alla linea bus 913 e alle fermate della linea FS FL3) verso un sistema leggermente più ridondante e che punti anche verso Piazzale Clodio e il Flaminio.
    Ho anche consultato i tecnici delle due ditte leader nella costruzione di questi impianti e mi sono fatto valutare fattibilità tecnica, costi verosimili e tempi di realizzazione.
    L’opera, per come l’ho ipotizzata, ha una valenza trasportistica non indifferente, perchè avrebbe una portata di 2400 persone/ora per direzione, che sono valori di tutto rispetto per un’opera ovviamente di adduzione verso altri sistemi (oggi capolinea BUS, domani tramvia e capolinea metro C); non è però da sottovalutare la sua valenza turistica e ricreativo-culturale, infatti favorirebbe un buon transito turistico per i panorami unici che si godono dal Parco di Monte Mario, e permetterebbe sia ai residenti in prati e flaminio di salire e godere del parco, sia ai residenti di balduina di recarsi verso il polo sportivo-culturale del foro italico e del flaminio (Auditorium, MAAXI etc.).
    Un opera quindi che verrebbe sfruttata tutti i giorni e che ovviamente dovrebbe essere inserita nel sistema integrato di trasporto.
    Per chi volesse maggiori dettagli al link seguente è possibile scaricare la proposta completa con tanto di analisi della vincolistica che si dovrebbe affrontare per realizzare l’opera.
    https://drive.google.com/drive/folders/0B7DhfhCsA2GdSHFqem5GNk9RWG8?usp=sharing

  44. Stefano ha detto:

    Volevo proporre diverse idee realizzate non focalizzandomi su una singola linea ma tentando di avere una visione d’insieme della rete metropolitana romana

    Linea A
    Prolungamento da Battistini a Casalotti, da Anagnina all’aeroporto di Ciampino passando per la Romanina.

    Linea B
    Prolungamento da Laurentina a Trigoria e da Rebibbia a Casal monastero, scorporamento del ramo B1 per creazione linea H.

    Linea C
    Costruzione fino a Grottarossa, nel tratto sotto corso Vittorio con utilizzo del modello proposto da metro x Roma ma con costruzione della fermata Chiesa Nuova.

    Linea D
    Costruzione come da progetto approvato dal piano regolatore.

    Linea E\F
    Costruzione di tratta in galleria sotterranea tra Piramide e Flaminio, con fermate Emporio-Porta Portese, Sonnino, Trilussa, Chiesa Nuova o Navona, Altemps, Augusto Imperatore. Spostamento del capolinea linea E(Roma lido) a Flaminio e diramazione da Ostia in direzione aeroporto di Fiumicino con passaggio nel centro del comune. Spostamento del capolinea della linea F(Flaminio-Montebello) a Piramide con prolungamento fino a Sacrofano con raddoppiamento dei binari e costruzione fermata Thorvaldsen. Trasformazione servizio extraurbano in FL9 Roma-Civitacastellana-Viterbo.

    Linea G
    Trasformazione della Roma Giardinetti in metropolitana da Centocelle fino a Termini utilizzando parte del tracciato esistente e con la realizzazione di una galleria sotterranea. Da Termini proseguimento in direzione Porta Pia e Buenos Aires(linea D), piazza Ungheria e Parioli con interscambio linea F a Euclide. Da qui proseguimento verso Auditorium e lungo la direttirce Corso Francia e via Flaminia fino all’Inviolatella. Da Centocelle, costruzione in direzione Tor Vergata e poi Romanina per interscambio linea A. Da qui proseguire verso Frascati passando per Vermicino.
    Prolungare il tram 19 fino a Giardinetti utilizzando il tratto della Roma Giardinetti rimasto inutilizzato.

    Linea H
    Prolungamento ex ramo B1 verso Bufalotta. Da Bologna, costruzione verso il Verano passando sotto Viale delle provincie e da qui proseguire verso San Giovanni passando per San Lorenzo e Porta Maggiore(interscambio linea G). Da San Giovanni seguire la direttrice Via Magna Grecia\via Cilicia\via Marco Polo fino a Piramide (con costruzione fermata Zama per interscambio con anello ferroviario). Da Piramide proseguire verso stazione Trastevere passando per Testaccio e seguire la portuense fino al Corviale.

    Linea I
    Partendo dalla stazione Torricola, giungere, passando per Capannelle,
    fino a Subaugusta. Da qui seguire viale Palmiro Togliatti giungendo a Ponte Mammolo e proseguire fino a Ojetti.

    • fabio ha detto:

      Io aggiungerei a ciò che dici sulla linea “I” il tratto torricola – laurentina con magari una fermata intermedia a fonte meravigliosa e capolinea a laurentina, per avere lo scambio con la B.

    • massimiliano ha detto:

      Sono anni che propongo l’idea di trasformare la linea B1 in una linea autonoma, le uniche osservazioni che ti faccio è che facendo passare la linea per la stazione tiburtina sarebbe molto meglio per gli utenti che una stazione di scambio a Bologna dove oggi non esiste e sarebbe comunque da costruire. Inoltre se dopo il Verano la linea passasse sotto l’anello ferroviario invece che a San Giovanni con una stazione al Pigneto (linea C) e una a Ponte lungo (linea A) si risparmierebbero soldi e tempo per la realizzazione

  45. Lorenzo ha detto:

    Tra lìaltro io non ho quasi mai visto ne semafori intelligenti a Roma ne semafori pedonali a chiamata funzionanti a Roma…

    • Andrea ha detto:

      Io punterei nell’immediato (in attesa che vengano costruite le metropolitane tanto sbandierate negli ultimi decenni) ad ammodernare e costruire nuove stazioni sulle FL, che sono un grande patrimonio sottoutilizzato. In particolare punterei sulla FL4 ovvero quella linea che da Termini passa per Ciampino e poi si divide in tre tratte una per Frascati, una per Albano e una per Velletri. Sebbene a parte Frascati i luoghi dove si attesta sono abbastanza lontani dal centro città per poter parlare di una conversione in metro, ciò non toglie che si potrebbe potenziare il tratto fino a Ciampino magari mettendo qualche stazione in più della sola Capannelle.

      • Piero ha detto:

        Sacrosanto.

        Da Termini a Ciampino la linea potrebbe avere:
        -Termini**
        -Termini Laziali**
        -Porta Maggiore (scambio tram e trenino)*
        -Ponte Casilino (scambio trenino, MC)*
        -Pigneto (scambio trenino, MC e FL1)*
        -Casilina**
        -Porta Furba (scambio MA)*
        -Selinunte*
        -Statuario-Appio Claudio*
        -Capannelle
        -Ciampino Aeroporto (con collegamento interno per aeroporto)*
        -Ciampino

        Questa linea scambierebbe con due metro, con il trenino, i tram e le FL, attraversando quartieri popolosi come Tuscolano e San Lorenzo, zone sprovviste di tpl su ferro come Statuario e Certosa, servirebbe l’aeroporto di Ciampino e i Castelli.

        In poche parole, dodici fermate, attrattori, pendolari e un potenziale da metro, peraltro di realizzazione relativamente agevole.

        Poi, si potrebbe pensare ad una integrazione alla Roma Nord realizzando una penetrazione urbana di circa 4-5 km con fermate a Piazza Fiume e Piazza Ungheria fino a Campi Sportivi e poi fino a Montebello, realizzando un passante Nord-Sud che sarebbe una Metro di enorme carico ed utilità.

        * fermate da realizzare
        ** fermate esistenti da adeguare

  46. Lorenzo ha detto:

    Seondo me la Metrovia risolve tutto assieme ai prolungamenti, ma mi dicono che è un progetto privato (forse Trenitalia) e quindi avoglia a mettersi daccordo col Comune…

  47. diego ha detto:

    Ciao,
    alcuni progetti che ho letto sono molto belli ma ancor più futuristici.
    Le soluzioni semplici non possono risolvere il problema ma possono aiutare a migliorare leggermente la situazione attuale.
    Visto il traffico e la difficoltà di movimento degli autobus bisognerebbe:
    1 dove possibile creare delle corsie preferenziali, soluzione detta e ridetta ma non cosi banale da progettare. E’ facile da fare, basta disegnare una striscia gialla per terra ma è difficile da progettare
    2 creare delle line di autobus di zona per portare le persone alla più vicina fermata metro o treno (dove ovviamente esiste un treno o una metro),
    3 creare delle fermate dove si incrociano treno e metro, ad esempio una stazione dei treni in prossimità della fermata Pigneto, per migliorare e sfruttare al massimo le poche linee su ferro che abbiamo
    4 creare delle linee autobus con un tragitto lungo (ma solo se per la maggior parte su corsia preferenziale) che taglino Roma per unire fermate di treno e metro tra loro

    in via definitiva gli autobus in una città come Roma non riescono a muoversi e quindi sono troppo lenti per fare tragitti lunghi. Se in macchina per fare 10km ci vuole 1h, un autobus quanto ci mette? l’unica soluzione è spostare il più possibile il trasporto su metro e treno per le lunghe distanze e gli autobus per arrivare in modo capillare all’interno delle zone.

  48. Fabiano Tiberti ha detto:

    Buonasera, potete visionare la mia proposta completa all’indirizzo: https://drive.google.com/open?id=1FiMs3hgD1qDnYsbLMEA9oXgR3Bg&usp=sharing

    La proposta riguarda principalmente le linee metropolitane e quelle tranviarie. In particolare:

    METROPOLITANE
    – completamento della linea C almeno fino alla stazione Farnesina, secondo tracciato originale. Propongo inoltre la realizzazione della diramazione Teano – Ponte Mammolo prevista.

    – riprogettazione e realizzazione della “nuova” linea D. Propongo una linea circolare, sul modello della Circle Line di Londra, che, partendo dalla periferia sud-ovest della Magliana e del Trullo vada a servire dapprima zone della città molto densamente abitate e ancora “scoperte” (quartieri Portuense, Gianicolense e Monteverde), collegandosi al resto della rete esistente nella stazione Piramide, per poi proseguire verso est scambiando con le linee A e C a San Giovanni, creando così un nuovo fondamentale nodo di scambio ferro-ferro e ferro-gomma, servendo poi ancora le zone più a nord del Policlinico, Parioli, l’Auditorium, il quartiere Della Vittoria, scambiando ancora con le linee A e C ad Ottaviano, proseguendo poi verso sud passando per S. Pietro, Trastevere e ricollegandosi ad anello nuovamente alla stazione di Piramide. La linea nasce con lo scopo di alleggerire le linee esistenti, soprattutto le linee A e B, permettendo un percorso fuori dal centro storico per chi ha la necessità di raggiungere le semiperiferie e periferie servite dalla linea.

    – trasformazione della ferrovia urbana Roma-Lido in linea metropolitana, ridenominata linea E. Propongo un servizio che unifichi il tracciato dal litorale fino a nord, alla attuale stazione Jonio, ora della linea B1, che propongo di “sopprimere” in favore anche di una maggiore efficienza della linea B che ritornerebbe al servizio originale solo sul ramo verso Rebibbia. Propongo poi il prolungamento della “nuova” linea E fino a Porta di Roma, come da proposta originale per la “vecchia” linea B1. La linea nasce per offrire un servizio diretto tra il litorale romano e il centro storico, senza più la rottura di carico che avviene ora alla stazione Piramide, e per alleggerire il servizio della attuale linea B/B1.

    – trasformazione del tratto urbano della ferrovia Roma-Viterbo, dalla stazione Montebello a quella di Flaminio in linea metropolitana, ridenominata linea F. Propongo un servizio parallelo a quello extraurbano, con l’aggiunta della nuova stazione Thorwaldsen a servizio della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e del Bioparco e il prolungamento della linea nel centro storico raggiungendo la linea C alla stazione Venezia. La linea nasce per offrire un veloce collegamento tra le zone periferiche e ultraperiferiche a nord e il centro storico.

    – progettazione e realizzazione della nuova linea G. Corrisponde al ramo nord della “vecchia” linea D, accantonata, con la variante di raggiungere il nodo di Termini per attestarsi a Piazza Venezia. Possibile un prolungamento verso sud, ricoprendo in parte il tracciato della “vecchia” linea D accantonata. La linea nasce per servire le zone a nord di Nuovo Salario, Tufello e Montesacro non ancora servite dalla metropolitana.

    Prolungamenti delle linee esistenti:
    – linea A: a nord verso Casalotti e a sud-est fino all’aeroporto di Ciampino.
    – linea B: a nord fino a Casal Monastero, come previsto, e a sud verso Via Ardeatina. Propongo inoltre una diramazione a sud fino a Tor di Valle da mettere in servizio speciale solo in occasione degli eventi che si terranno nel futuro stadio della AS Roma.
    – linea C: a nord fino a Cassia/Grottarossa come previsto.

    Opere integrative: le funivie. Con lo scopo di aumentare l’utenza e la raggiungibilità del servizio metropolitano, propongo:
    – la funivia Magliana – EUR Magliana – Agricoltura, a servizio delle linee B ed E, di collegamento di queste con il quartiere della Magliana nuova.
    – la funivia Monte Mario – Stadio Olimpico – Reni, a servizio della linea D, di collegamento di questa con i quartieri di Monte Mario e Balduina.
    – la funivia Tor di Quinto – Nuovo Salario, di collegamento fra le vicine linee F e G.

    TRANVIE
    Sono state pensate come una rete di linee a supporto e integrazione della rete metropolitana. Partendo dalle linee esistenti, propongo la realizzazione di 6 linee ex-novo e la modifica di tracciato delle 6 linee esistenti, per un totale di 12 linee. In particolare:

    – linea 2: propongo il prolungamento verso sud che da P.le Flaminio si immetta sul lungotevere fino a connettersi con la linea 3 su via Marmorata, raggiungendo P.le Ostiense, proseguendo dunque su via Ostiense, C.ne Ostiense e attestandosi in prossimità della nuova stazione Capitan Bavastro della linea D.

    – linea 3: propongo una limitazione-deviazione del tracciato che, da P.le del Verano, raggiunga la stazione Tiburtina.

    – linea 4: linea ex-novo circolare, che segue grossomodo l’andamento delle mura Aureliane, connettendo tutte le altre linee tranviarie e metropolitane, con attestamento a Villa Borghese, nei pressi di P.le Flaminio.

    – linea 5: propongo la modifica del tracciato attuale, instradando la linea dopo Via Prenestina su Via di Tor de’ Schiavi e Via delle Gardenie, anziché su Via Bresadola e Via dei Castani, in modo da creare uno scambio diretto con la stazione Gardenie della linea C.

    – linea 6: linea ex-novo tra la stazione Termini e il quartiere della Bufalotta, con percorso sulla Nomentana. Linea concepita a sostegno della filovia 90 express per l’asse nomentano.

    – linea 7: linea ex-novo trasversale alla città, in parte derivata dalla famosa TVA, che mette in collegamento il quartiere a ovest di Boccea con Via Gregorio VII, San Pietro, il lungotevere, Villa Borghese, Corso d’Italia, Porta Pia, il quartiere Nomentano e la stazione Tiburtina a est, proseguendo poi su Via Tiburtina e attestandosi alla stazione Pietralata della linea B.

    – linea 7/: servizio limitato e deviato della linea 7 tra la stazione Tiburtina e P.za Risorgimento-S. Pietro.

    – linea 8: propongo il prolungamento verso est fino alla stazione Termini, passando per Via dei Fori Imperiali e Via Cavour.

    – linea 9: linea ex-novo pensata per collegare i popolosi quartieri “scoperti” di Marconi e Colombo con le linee metropolitane B, D ed E e con il centro storico. Partendo da Via C. Colombo a sud, la linea passa per la Basilica di S. Paolo, viene instradata su V.le Marconi, raggiunge la stazione Trastevere e si immette poi sull’omonimo viale, passa per Piazza Venezia, Via del Corso, Via Tomaselli, Piazza Cavour, Via M. Colonna, Piazza Mazzini per attestarsi a P.le Clodio.

    – linea 14: propongo la modifica del tracciato attuale, abbandonando il breve percorso su Via P. Togliatti e proseguendo invece su Via Prenestina e Viale De Chirico, attestandosi nei pressi della stazione Tor Sapienza della FM2.

    – linea 17: linea ex-novo, concepita come servizio periferico tangenziale e prolungamento della linea 19. Da L.go Preneste e Via Prenestina, la linea si immette su V.le P. Togliatti fino a raggiungere la stazione Subaugusta della linea A.

    – linea 19: propongo la limitazione del percorso attuale a L.go Preneste.

    METROTRANVIE
    Propongo la riqualificazione della linea esistente Laziali-Giardinetti con parziale modifica del tracciato. A nord propongo il prolungamento e attestamento a Termini nei pressi dell’incrocio tra Via Giolitti e Via Gioberti, mentre a sud-est, dopo lo scambio con la linea C a Parco di Centocelle, propongo l’instradamento della linea su V.le P. Togliatti, V.le dei Romanisti, Via di Torre Maura e V.le della Sorbona a servizio del Policlinico e dell’università di Tor Vergata.
    Propongo inoltre una seconda linea metrotranviaria ex-novo, su modello della metropolitana leggera Anagnina – Torre Angela, poi accantonata, che colleghi la linea A con il quartiere di Tor Bella Monaca.

    FILOVIE
    Oltre alle linee esistenti e/o in costruzione, sono state concepite sempre con lo scopo di supportare e integrare la rete metropolitana e in particolare sono pensate laddove l’instradamento di una linea tranviaria richiederebbe maggiore sforzo tecnico e applicativo.
    In particolare, oltre alla linea 90 express e alle linee dei corridoi a sud (EUR – Tor Pagnotta – Trigoria e EUR – Tor de’ Cenci) propongo:

    – una filovia che colleghi la zona del Corviale a sud-ovest con P.le Ostiense, passando quasi interamente su Via Portuense. La linea nasce come sostegno e integrazione al ramo sud della nuova linea D.

    – la filoviarizzazione della attuale linea 781, importante linea tra il popoloso quartiere della Magliana Nuova, non servito attualmente né da tranvie né da metropolitane, e il centro storico.

    – una filovia che serva interamente l’asse di Via C. Colombo tra l’EUR e le terme di Caracalla, raggiungendo poi il Circo Massimo per attestarsi a P.za Venezia.

    – una filovia che colleghi i quartieri “scoperti” Medaglie d’Oro e Balduina con il quartiere Trionfale e la stazione Monte Mario della FM3 a nord e con il centro storico a sud.

    ULTERIORI PROPOSTE: LA SEGNALETICA
    Propongo il rifacimento totale della segnaletica verticale, orizzontale e di stazione dell’intera rete metropolitana e tranviaria, nonché filoviaria e metrotranviaria. L’obiettivo è quello di unificare l’immagine del trasporto pubblico romano, sul modello della metropolitana di Milano, utilizzando caratteri, colori, forme, font e disegni uguali su tutte le linee e vetture. In particolare:

    – per la rete metropolitana: rifacimento delle paline indicatori degli accessi alle stazioni, ristrutturazione unificata degli interni delle stazioni (verosimilmente su modello di quelle della linea C di recente realizzazione), utilizzazione dello stesso font di scrittura, utilizzazione di colori differenti in base alle linee.

    ULTERIORI PROPOSTE: LA COMUNICAZIONE
    Propongo l’inserimento di ulteriori e nuovi pannelli informativi sulle banchine e fermate, con i tempi di arrivo previsti espressi in minuti (e non in fermate mancanti come avviene ora per esempio per i bus) e l’inserimento a video o su pannello delle linee bus, tram e metropolitane di scambio nelle stazioni metropolitane.
    Propongo la differenziazione di colore per l’indicazione delle diverse linee di trasporto: blu per tutte le linee di bus, eliminando la poco chiara differenziazione tra urbano, esatto, express, ecc ecc), verde scuro per le linee tranviarie, petrolio per le linee filoviarie e arancione per le metrotranvie. Propongo quindi la redazione di nuove mappe della rete dei trasporti utilizzando i colori sopracitati, sia di tipo geografico che schematico.
    Propongo il rifacimento delle paline di fermata, distinguendole in due tipi: paline per le semiperiferie, periferie e ultraperiferie, standard, e paline per l’area del centro storico, caratteristiche e più adatte al contesto storico della città.

    • Piero ha detto:

      Ottime proposte per i tram e le filovie. Tra le filovie, quella sulla Colombo potrebbe essere una metrotramvia

      Per le metro, mi focalizzerei più realisticamente sulla conversione della Roma Lido in metro. Utilizzerei alcuni pezzi della tua Circle linea per realizzare metro passanti: il lato verso Ottaviano, potrebbe essere una penetrazione urbana proprio della Roma Lido. Inoltre, utilizzerei il segmento nord-est della Metro D verso Talenti come diramazione della Roma Nord trasformata in metro. Le metro passanti centrali assorbono troppe risorse finanziarie, tecniche e in termini di cantierizzazione per essere sostenibili.invece sul pieno utilizzo della rete ferroviaria, con alcune linee da trasformare in metro.

    • francesco ha detto:

      PER QUANTO RIGUARDA LA LINEA E è tutto fatto per me basta solo cambiare il nome nella prima fase non costa niente

    • Marco Gallini ha detto:

      Complimenti Fabiano, ritengo che la tua proposta sia pragmatica, sistemica e sostenibile.

  49. dino ha detto:

    Posso suggerire?
    1) aumentare le linee tram di superficie ed automatizzarle;
    2) creare una metro che tocchi tutti i capolinea delle metro attuali in modo da creare un cerchio intorno alla città andando a smaltire alcune linee e aumentare il bacino d’utenza;
    3) trasformare le attuali linne ferroviarie in metro (roma-lido; roma-nord);
    4) portare le frequenze delle metro a 2 minuti negli orari di punta;
    5) automatizzare il più possibile le linee metro.

  50. Sandro ha detto:

    Credo che il grande problema di Roma, sia la presenza dei ministeri al centro. Al loro posto metterei i musei e costruirei una cittadella ministeriale di grattacieli(con parcheggi multipiano sotterranei) fuori Roma, ben collegata con i l trasporto pubblico. Inoltre sposterei il capolinea del Tram laziali, alla fermata antistante la fermata Linea C parco di centocelle.

    • Battagliese Giuseppe ha detto:

      Sui ministeri,la vedo difficile,però quei 500 palazzi per la politica a centro di Roma andrebbero appunto
      decentrati come dici,ma la cittadella che dici (anche con alberghi e ristoranti aggiuntivi)la farei vicino Ciampino (a pochi km.)ma fuori il gra.
      Con una nuova metrò che servirebbe entrambi le strutture e un allargamento delle 2(+ 2 corsie d’emergenza + corsia ciclabile) corsie dell’attuale direttrice stradale che serve Ciampino dal centro di Roma.
      Avere a questo punto i 500 palazzi storici svuotati e scelti in precise finalità ma nel progetto, si potrebbero non solo fare nuovi musei(ma a svuotare ed esporre tante casse dei beni culturali con ali di musei lasciati vuoti per le scoperte future da scavi).
      Ma anche aiutare i municipi centrali per le loro precise esigenze economiche e per usi culturali(un centro restauro internazionale)(pinacoteche private)(sedi di ambasciate)(fondazioni culturali)(sedi di case di moda o gioielli)(sedi del made in ITALY in genere)(una sede grande per il cinema il teatro e la lirica)ecc.ecc.

  51. Diramazione ferroviara e stazione FS Laurentina ha detto:

    Termini è diventata impossibile: discesa e salita in ora di punta può arrivare ormai a 3-4 minuti, con metà dei passeggeri che non riescono a salire e problemi di sicurezza e disagio nel viaggio stipati.

    SONO NECESSARI INTERVENTI DI BREVE E MEDIO PERIODO

    Da qui la proposta:
    brevissimo periodo: istituire corse dei treni provenienti da Latina-Nettuno-Castelli-Ciociaria dirette a Ostiense, con futuro servizio fino a Vigna Clara (costo zero!)

    medio periodo: diramazione delle linee ferroviarie da Torricola verso Ardeatina-Vigna Murata, con stazione terminale a Laurentina.

    Con questa proposta, i pendolari che vengono dal Lazio meridionale e da Pomezia-Aprilia-Nettuno e sono diretti all’EUR o a Roma Tre non sarebbero più costretti al lungo e stancante scambio a Termini, riuscendo ad arrivare in pochi minuti a Laurentina dove prenderebbero la metro B (con un risparmio di almeno 20-30 minuti sul tragitto complessivo).

    L’effetto sarebbe di:
    – scaricare Termini
    – ridurre i tempi per i pendolari diretti a EUR e Roma Tre

    L’intervento sarebbe relativamente agevole, in buona parte su terreni agricoli mentre lungo via di Vigna Murata si potrebbe procedere di fianco alla strada dove c’è molto spazio. Potrebbe essere realizzato a binario unico, dal momento che sarebbero necessari non più di tre-quattro treni/ora lungo un tragitto davvero breve, massimo 10 minuti.

    In un secondo momento, si potrebbe prevedere anche una diramazione da Ciampino che si riconnetta a Torricola, in modo da connettere all’EUR in modo diretto anche i pendolari della Ciociaria e dei Castelli.

    In alternativa, si potrebbe pensare ad una metrotramvia da Ciampino con fermate Aeroporto-Torricola-Ardeatina-Vigna Murata-Laurentina che, perché no, potrebbe entrare dentro EUR fino a viale Europa. Si otterrebbe così anche il collegamento diretto tra EUR e il secondo aerporto di Roma.

    Ferrovia o metrotramvia, sarebbero opere con costi sostenibili e che avrebbero impatto trasportistico davvero rilevante, capace di “liberare” parecchio i carichi delle metro e ridurre i tempi per i pendolari, oggi costretti ad arrivare a Termini.

    CHE NE PENSATE, COMITATO?

    • Riccardo ha detto:

      E’ il motivo secondo me per cui aprire la Linea C solamente a San Giovanni sia assolutamente deleterio, senza la CONTEMPORANEA apertura di Colosseo.
      Tutti i pendolari della C che devono prendere la B passerebbero SEMPRE per Termini, portandola al collasso finale.

    • Paolo M. ha detto:

      Si mi ripeto, una giunta che dopo un anno non ha ancora deciso che fare della C, chiede i soldi per la D? Solo chiacchiere in libertà!

      • Anonimo ha detto:

        Al momento credo tu abbia ragione. Solo che la metro non si fa in un giorno, quindi immagino s’inizia con le chiacchiere. Se ho ragione io intorno al 2020 o giù di li cominceranno a parlare di progetti delle stazioni e nel 2025 a scavare.

        • Paolo M. ha detto:

          La metro D era stata già appaltata, con un project financing, quindi se non se ne fa più nulla, il comune e quindi noi cittadini, dovremo pagare una sostanziosa penale!

    • Piero ha detto:

      Per la D utilizzerei la Roma Lido.

      1) trasformazione della tratta Ostia-Piramide in metro;

      2) realizzazione del segmento Nord da Talenti a Acqua Acetosa, che corre sotto via Ojetti e via Prati Fiscali e poi in parallelo all’aperto alla Roma Nord da Monte Antenne a Acqu acetosa;

      3) realizzazione della penetrazione urbana Piramide-Trastevere-Ottaviano-Auditorium-Acqua Acetosa

      La linea D sarebbe quindi Ostia-Eur-Piramide-Trastevere-Ottaviano-Prati Fiscali-Talenti.

      Lo scavo sarebbe limitato a circa 10 km in area non centrale.

      La congiunzione tra il tratto 2) e il tratto 3) ad Acqua Acetosa viene realizzata all’aperto così che le due tratte possano essere lavorate in parallelo ed unite una volta terminato il 3).

      Si potrebbe poi pensare ad una diramazione a sud, per esempio da Tor di Valle per Fiumicino (integrazione con la FL aMuratella) o da Eur Magliana per Newton-Portuense-Corviale o dopo Tor di Valle per Mostacciano Spinaceto.

      • Angelo V. ha detto:

        Ciao Piero, sono abbastanza d’accordo con te, soprattutto per la trasformazione della Roma Lido in eventuale Linea D, ma dopo Piramide cambierei percorso, introducendo queste fermate: Piazza Dell’Emporio/marmorata, Trastevere/Min.P.Istruzione , per poi riprendere da Piazza Sonnino la tratta originale prevista in progetto, fino ad Ojetti. Invece la tratta prevista da Trastevere ad Agricoltura, potrebbe benissimo essere sostituita, visto che in gran parte la ricalca, dal futuro tram su Viale Marconi. Molto interessante la tua proposta di diramazione a Sud da Eur/magliana per Newton, portuense- corviale e dopo tor di Valle per Mostacciano Spinaceto

    • Claudio C ha detto:

      Vorrei suggerire un cambio di paradigma da infrastrutture onerose ad alto impatto sulla città a infrastrutture con basso impatto e poco onerose come i tram. Roma è una bellissima città che vale la pena mostrare e utilizzare dei tram di superficie per la mobilità cittadina consentirebbe di ridurre il traffico e l’inquinamendo rendendo più semplice la vita ai cittadini e la fruizione ai visitatori.

    • Cag ha detto:

      Vorrei suggerire un cambio di paradigma da infrastrutture onerose ad alto impatto sulla città a infrastrutture con basso impatto e poco onerose come i tram. Roma è una bellissima città che vale la pena mostrare e utilizzare dei tram di superficie per la mobilità cittadina consentirebbe di ridurre il traffico e l’inquinamendo rendendo più semplice la vita ai cittadini e la fruizione ai visitatori.

      • eureka ha detto:

        E’ vero quello che dici. A Londra, che è Londra, hanno usato trenini sotterranei molto più piccoli dei megatreni usati a Roma. Qua meglio tram e LINEE SOPRELEVATE come questa https://www.youtube.com/watch?v=wlpCohwVtzc
        costi bassissimi, zero impatto ambientale perché è tutto smontabile e rimontabile, zero allagamenti, zero scavi, zero conflitti archeologici, aria pulita (mentre nelle stazioni sotterranee ristagna aria inquinatissima), percorsi panoramici, silenziosità e moltissimi altri vantaggi. Proposta audace e rivoluzionaria

    • Cag ha detto:

      Vorrei suggerire un cambio di paradigma da infrastrutture onerose ad alto impatto sulla città a infrastrutture con basso impatto e poco onerose come i tram. Roma è una bellissima città che vale la pena mostrare e utilizzare dei tram di superficie per la mobilità cittadina consentirebbe di ridurre il traffico e l’inquinamendo rendendo più semplice la vita ai cittadini e la fruizione ai visitatori.

    • francesco ha detto:

      LA linea E di cui si è parlato potrebbe giò esserci adesso visto che non costa niente per momento cambiare il nome

  52. Simone C. ha detto:

    Buon pomeriggio Comitato.
    Sono sicuro che molti di voi abbiano già presente quello di cui sto per parlarvi su questo post ma, essendo nuovo di questo interessantissimo blog, non so cosa ne pensiate del progetto MetroVia (http://metroviaroma.it/).
    Ho scoperto, per caso, pochi giorni fa di questa idea dell’architetto Arsena ed io, dal basso della mia ignoranza in materia, lo trovo davvero interessante e potenzialmente risolutivo di tantissime problematiche della nostra bellissima città.
    Ovviamente, al progetto stesso, io apporterei alcune modifiche e migliorie, come ad esempio il fatto che in esso non sono menzionati i prolungamenti delle metro attualmente esistenti, prolungamenti che secondo me invece sono più che necessari per portare il traffico delle auto il più possibile al di fuori del GRA ed in più non cambierei la nomenclatura delle metro con i numeri (M1, M2 ecc) ma lascerei le lettere (MA, MB ecc), in modo da creare meno confusione possibile.
    Un cordiale saluto a tutti e grazie mille in anticipo
    Simone

  53. Danilo Di Mambro ha detto:

    MetroVia. Un progetto che prevede l’utilizzo di stazioni e binari ferroviari all’interno della città, per i treni della Metropolitana. https://www.facebook.com/metroviaroma/

  54. Lulio ha detto:

    Come migliorare il servizio sulla MC? Ragioniamo:
    Ad oggi ci dovrebbero essere 13 treni composti da 6 vagoni con capacità di 1200 persone, 13×1200=15600 posti disponibili.
    Se si acquistassero 13 coppie di “vagoni motrici” (la testa e la coda dei treni), si può ottenere una flotta di 26 treni da quattro vagoni (basta sottrarre due vagoni da ogni treno attuale ed inserirli in quelli nuovi), in questo scenario si otterrebbe:
    26 treni da 800 posti circa: 26×800= 20800 posti offerti.
    Quindi riconfigurando la MC come se fosse una metro leggera si potrebbe con una relativamente spesa limitata, migliorare il servizio.
    La mia considerazione è che tanto la MC anche quando arriverà al Colosseo è una metro monca, diventerà una vera metro solo quando raggiungerà Ottaviano, ovviamente con le fermate del centro storico costruiti.
    Concludo dicendo che è meglio che venga fatto un progetto serio dal Colosseo fino a :
    1) La Giustiniana o in alternativa Ipogeo degli Ottavi, compreso capolinea dei Cotral.
    2) Alla Farnesina predisporre una diramazione in direzione Tor di Quinto e Ojetti (lasciando perdere la metro D, inglobandola nella C) .
    2bis) Se non piace il punto 2, propongo la diramazione da Clodio fino alla stazione di Monte Mario.
    In entrambi i casi La stazione dove si effettuerà la diramazione deve essere di stile Parigi, ovvero di 4 banchine, in modo da creare le coincidenze fisse nelle ore notturne. (Uno abita a La giustiniana, un altro abita a Talenti, entrambi sono a Venezia, con la diramazione nelle ore notturne dovrebbero aspettare tipo 20/30min, prima che passi il loro treno diretto. Invece con una Stazione alla Parigina posso prendere lo stesso treno da venezia alla Farnesina, e in quest’ultima stazione uno dei 2 scende, attraversa la banchina e prende l’altro treno che parte dopo 60 secondi. )

    • Piero ha detto:

      Per Ojetti io farei una diramazione da Campi Sportivi della Roma Nord trasformata in Metro D. Sarebbe realizzata senza scavo fino a Prati Fiscali e realizzabile rapidamente

  55. patrizi ha detto:

    perche’ sulla cristoforo colombo su 4 corsie ,una per lato non la riservate ai mezzi pubblici?e’ mai possibile che le corsie sono riservate tutte alle auto?in questo modo i bus saranno sempre lenti.

    • Piero ha detto:

      Verissimo. Ci si potrebbe fare molto facilmente una busvia o una metrotramvia con fermate alle corrispondenze con i principali incroci.

  56. patrizi ha detto:

    perche’ non prolungate la metro b dalla stazione laurentina fino ad anagnina?Magari anche con metro di superficie,si eviterebbe di fare 25 fermate totali tra a e b,risparmiando anche parecchio tempo.inoltre di deve partire esempio dal tintoretto o da via da piazzale dell umanesimo,sarebbe piu’ agevolato. facendo questa linea si andrebbe a colmare quella parte di roma sud ,dove in quel tratto sussiste solo qualche autobus che pratica strade statali piene di traffico,

    • Antonio ha detto:

      Ottima idea sarebbe. Io aggiungerei di prolungare o fare una linea che unisca la stazione Laurentina a quella dell’anagnina con fermate intermedie, per poi proseguire con una fermata di interscambio con la metro c, come ad esempio Giardinetti, per poi congiungersi e terminare a Casal Monastero dove si spera dovrebbe arrivare la metro b prolungandola da Rebibbia a Casal Monastero.

  57. GUALTIERO ha detto:

    PROPORREI PROLUNGAMENTO METRO B DA STAZIONE LAURENTINA FINO AD ANAGNINA .SE VEDETE LA MAPPA,LA METRO PASSEREBBE IN PERIFERIA IN MODO CIRCOLARE COPRENDO QUELLA PARTE DI ROMA ,DOVE E’ SPROVVISTO DI MEZZI PUBBLICI VELOCI.

  58. Michele ha detto:

    Ma è stata mai fatta una valutazione per un prolungamento della Roma-Giardinetti… nell’altra direzione? Mi spiego. Oggi la tratta è breve e rischia di essere poco competititva. Secondo voi con un investimento “relativo” non potrebbe avere senso una prosecuzione interrata oltre Termini? Guardando la mappa una prosecuzione in direzione nord ovest potrebbe essere relativamente poco onerosa (sicuramente meno di costruire ex novo una metro interamente sotterranea in centro) e aiuterebbe un pezzo di centro oggi in gravi condizioni di traffico. Un esempio di fermate potrebbe essere (dopo Termini):
    Piazza Fiume
    Piazza Verdi
    Piazza Santiago del Cile
    Euclide
    Auditorium

    5 fermate che rappresenterebbero una svolta per quell’area e un collegamento rapido con A, B e C.

    Ovvio che siamo nella categoria fantametro… però la domanda è seria. Perché non si è mai pensato ad allungarsi nell’altra direzione?

    • Piero ha detto:

      In una area analoga, io farei piuttosto un passante ferroviario, da Termini alla Moschea, passando sotto piazza Fiume e piazza Ungheria, che sarebbero le fermate intermedie, con congiunzione alla Roma Nord a Campi Sportivi.

  59. cristiano c ha detto:

    Buongiorno,
    avrei il piacere di condividere con voi una mia idea relativamente il prolungamento della linea A dopo Anagnina.
    Premetto che non sono un ingegnere ma abitando nel quadrante sud-est della città ho discreta conoscenza del territorio e vivo con quotidianità le problematiche del traffico.
    Giungo a questa mia proposta dopo aver vissuto le enormi criticità del capolinea dell’Anagnina (Metro A) e del Policlinico Tor Vergata. I parcheggi di questi due luoghi alle ore 8,30 sono ormai saturi (a proposito perché non aumentarne le disponibilità visti i terreni liberi e non ancora edificati contigui sia alla stazione dell’Anagnina che al parcheggio del Policlinico PTV?).
    Pertanto il prolungamento di sole 4 fermate è così composto:
    1) dopo Anagnina si vira verso la borgata Romanina – Via Bernardino Alimena, sede di Cotral e di vari centri commerciali, per una lunghezza di 1200 metri;
    2) si continua verso Tor Vergata – Via Columbia, sede dell’Agenzia Spaziale Italiana e della Facoltà di Economia di Tor Vergata, per una lunghezza di 700 metri;
    3) si continua verso il Policlinico Tor Vergata – Via Heidelberg, per una lunghezza di 600 metri;
    4) si continua e si chiude a Grotte Celoni con intersezione della Linea C/stazione Grotte Celoni, via Casilina/parcheggio Grotte Celoni/ capolinea di molteplici linee Atac, per una lunghezza di 950 metri.
    Tutto sottoterra naturalmente, al contrario della proposta di Roma Metropolitane ( http://www.romametropolitane.it/articolo.asp?CodMenu=4&CodArt=108 ) che prevede una metro leggera di superficie tra Anagnina (Linea A) e Torre Angela (Linea C), che a me personalmente non piace, perché costringerebbe a prendere 3 linee per arrivare in centro.
    Vorrei portare tre esempi:
    . la signora anziana che abita in Prati o Piazza di Spagna o Colli Albani che deve fare una visita di controllo, può andare al Policlinico di Tor Vergata con 45 min e un solo mezzo;
    . la giovane studentessa che abita come sopra che deve studiare alla facoltà di Economia, può andare alla Università di Tor Vergata con 42 min e un solo mezzo;
    . la signora che deve comprare la lavatrice in offerta al centro commerciale della Romanina, può andare in 40 min.
    Senza dimenticare che prima o poi le finiranno queste benedette vele di Calatrava, quindi tanti sportivi romani potranno fruire della Linea A.
    Saluti
    Cristiano C

  60. Emiliano Cavicchi ha detto:

    Salve a tutti,

    e complimenti innanzitutto per il vostro lavoro e sito.

    Ho preso giusto ieri la FR1 per tornare da Parco Leonardo alla Stazione Termini, quindi sono sceso alla stazione Ostiense e poi ho preso la metro B fino a Termini, imiegandoci più o meno mezz’ora, seduto e in tranquillità e pagando giusto un 1,50 € di biglietto, in macchina ci sarebbe voluto circa il doppio. Non sarà il primo, ma vorrei quindi far riflettere sull’importanza del nostro trasporto su ferro già esistente In particolare la FR1, se diventasse una linea per esempio D, avrebbe dei meriti incalcolabili, con un tracciato già pronto, che connetterebbe un abitante del quadrante sud-ovest, per esempio zona Portuense o Trastevere, olte alle zone ancor più periferiche, di arrivare dall’altro capo della città come quartiere Africano, Nuovo Salario, passando per Tuscolana, Pigneto, Tiburtina. Da Fidene potrei scendere con un passaggio di Metro fino a Trastevere appunto. Se diventasse la Metro D, significherebbe naturalmente orari e passaggi intensificati (la FR1 è dotata di vagoni a due piani, quindi non avrebbe problemi per capienza passeggeri), e soprattutto si tratterebbe di migliorare le connessioni, come un aggancio alla line A (Tuscolana con Ponte Lungo e Furio Camillo) e con la Linea B1 (Conca d’ora o Jonio), che diventerebbe automaticamente un’ottima conessione tra la linea B e la A. Come è possibile non si valorizzi un patrimonio del genere, tra l altro già pronto ?

    Lo stesso discorso per la FR1, trasformazone di una rete ferroviaria esistente in una Metro pubblica (da regionale a comunale, almeno per le tratte all’interno raccordo) lo farei sia per FR5, la FR2 e La Flaminio-Roma Nord.

    Invece un discorso a parte per la Roma Lido. Ho letto il vostro articolo circa la trasformazione della B1, connettendola con la Roma-Lido, diventando un’eventuale metro la E. Il progetto è naturalmente interessantissimo, però trovo che le connessione tra Roma Nord e il la zona Sud giò ci siano, dirette e fruibili, grazie all B. Perchè non connettere invece la Roma-Lido (che già per come semplicemente è adesso trasformandola in metro sarebbe un’ottima Linea a sè, per come è preziosa e funzionale), alla FR3, Ostiense-Viterbo, facendola diventare la Linea E ? Tra i suoi meriti questa linea gioverebbe agli abitanti di Trastevere e Monteverde, che sono quartieri si raggiunti ovviamente da autobus e tram, ma non connessi facilemente con zone distanti, se non tramite appunto le ferrovie, comuqnue delle risorse ma ancora non fruibili come delle metro. In più la connessione già esistente della stazione di Valle Aurelia con la stazione della FR3 e Metro A, permetterebbe al quadrante Nord-Ovest (Battistini) di raggiungere quello Sud-Ovest con facilità e viceversa.

    Per quanto riguarda la FR8, FR7 e FR4, non avendo esse molte fermate intermediarie, sono forse per adesso meno pronte ad essere possili Metro, invece che come le precenti: punterei quindi lavori e risorse nell’aumentare il numero di stazioni/fermate intermediarie, in vista un giorno di trasformarle completamente in Metro.

    Il principio sarebbe Trasformazione e Inclusione Ammodernata, senza scavo e problemi derivanti, e penso quindi con un notevole risparmio economico.
    FR1 -> Metro D
    Roma-Lido+ FR3 -> Metro E
    FR5 -> Metro F
    Flaminio-Roma Nord -> Metro G
    FR2 -> Metro H

    Lo scavo vero e proprio (che sappiamo comunque essere una cosa particolarmente delicata e difficile data la complessità e l’unicità del sottosuolo archeologico di Roma), sarebbe invece riservato per progetti di linee totalmente nuove come la Linea C, e per allungare le linee già esistenti (la B1 verso Nord, la A da Anagnina in poi per fare degli esempi) e soprattutto per lo sviluppo di raccordi e collegamenti sotterranei, sia semplici tunnel (ho abitato a New York, ce ne sono diversi, molto lunghi e da camminare, ma comunque preziosi, perchè non devi uscire in superficie e riscendere poi) o tram/filobus in superficie, o per metro con tratte limitate (come l’enorme zona non coperta tra Aurelia e stazione Trastevere/Muratella, o Muratella e Vitinia/Tor di valle, o Euclide e Clodio o Euclide e Conca d’Oro/Jonio).

    Che ne pensate ?

    • Piero ha detto:

      Avevo già scritto di una proposta per integrare la Roma-Lido e la Roma-Cesano, oppure la Roma-Fiumicino e la Roma-Lido! Sarebbe necessario in entrambi i casi creare stazioni aggiuntive lungo le FL e una stazione nei pressi di Eataly per la Nuova linea e per la B, andando peraltro a semplificare lo scambio proprio con la B che oggi invece tra Ostiense e Piramide e molto dispendioso come tempo.

      Le FL, con il progressivo miglioramento del servizio iniziano ad essere sempre piu cariche in area urbana!

  61. peppino ha detto:

    Propongo un metrò sottoterra pesante che sia parallelo alla circonvallazione stradale ,dotato di almeno 4 grandi stazioni multifunzione di interscambio ferro/strada,con parcheggi sotterranei e grandi aree di parcheggio merci in superficie con aree di spostamento merci ferro/strada.
    Chiaramente è un opera a beneficio indiretto cioè finalizzata a gestire meglio sia i flussi stradali che i flussi metrò esistenti e futuri.
    Come si noterà le attuali metrò(ma anche le future) si dovranno allacciare a questa che ho spiegato.
    E altrettanto palese che le stazioni (a tre incroci)sottoterra devono essere corrisposte da stazioni di superficie collegate al grande raccordo anulare/stradale.
    Ma queste a loro volta faranno da aree camion/pullman(oltre alle auto),con motel e aree di ristorazione e supermercati,ecc.ecc. ma da stabilire prima.
    Il tutto in funzione antisismica,chiaramente.

    • Stefano ha detto:

      Signori,
      il Comitato “Un anello per Roma” ha organizzato, in collaborazione con il Municipio XV, una manifestazione per la riapertura della linea Vigna Clara – Valle Aurelia sabato 8 aprile 2017 alle ore 11.00 in PIazza Diodati presso la stazione di Vigna Clara, per sensibilizzare gli Enti preposti e la popolazione residente e raccogliere le firme su carta.
      La petizione su WWW:CHANGE:ORG ha superato oggi le 1000 firme!
      Partecipate numerosi e firmate on line o su carta, perchè la buracrazia più ceca non possa vincere!

  62. alessandro ha detto:

    https://www.youtube.com/watch?v=UCmnq7irQvg
    guardate questo video è una vergogna

  63. Piero ha detto:

    Un piano di breve, medio e lungo periodo per realizzare 50km di nuove linee metro, con accordi di programma e impegno finanziario per arrivare al seguente assetto al 2030-2040:

    Metro A: Anagnina-Cornelia-Casalotti/Torrevecchia
    (realizzazione di due prolungamenti)

    Metro B: Eur-Bufalotta
    (realizzazione del prolungamento da Jonio; il segmento Bologna-Rebibbia passa alla metro E descritta sotto)

    Metro C: Pantano-Flaminio-Cassia
    (dopo Venezia si prosegue verso Flaminio e Ponte Milvio, da lì verso Vigna Clara, Cassia e Tomba di Nerone)

    Metro D: Flaminio-Campi Sportivi-Montebello/Ojetti
    (trasformazione della Roma Nord in metro, con diramazione a Campi Sportivi verso Prati Fiscali e sotto viale Ojetti)

    Metro E1-E2: Fiumicino/Ostia – Tor di Valle – Piramide – Ottaviano – Vigna Clara/Rebibbia-San Basilio
    (trasformazione della Roma Lido in metro; integrazione del tratto FL1 Fiumicino-Muratella in questa linea, con diramazione sud a Tor di Valle; penetrazione urbana Piramide-Ottaviano sotto lungotevere; diramazione nord verso Vigna Clara, ed est verso Bologna; integrazione del tratto attuale B Bologna-Rebibbia prolungato a San Basilio; il tratto di ferrovia Trastevere-Muratella da adibire a metrotranvia circolare prolungata a Corviale e via Portuense con 4-5 km interrati sotto la consolare)

    Che ne pensate? 🙂 a Madrid non avevano non molti chilometri di metro a fine anni Settanta, oggi ne hanno quasi trecento su 16 linee tra leggere e pesanti…non mi pare qualcosa di impensabile, se c’è volontà, spesa e pianificazione

    • alessandro ha detto:

      concordo e io aggiungo anche linea F anello ferroviario.
      io cmq la vorrei cosi e utilizzando il materiale esistente forse forse si potrebbe fare
      http://www.luoghisingolari.net/immaginario/2012/02/05/metrotopie/

    • Valentino Ballerini ha detto:

      Si tutto bello, ma l’onestà dei nostri amministratori e la burocrazia sono i più grandi nemici per completare una complessa ed efficace rete di metropolitane a Roma. Per ora è indispensabile migliorare e potenziare l’esistente. Le linee FL sono di ottima qualità e sono pochi i romani che le utilizzano, sopratutto chi risiede in città.

      • Piero ha detto:

        Verissimo per le FL. Le condizioni di servizio sono migliorate tantissimo negli ultimi anni, questo è un importante punto di partenza.Ad esempio, oggi come oggi è molto più agevole in ora di punta prendere una FL in anello Sud che la Metro A.

        sarebbe bene potenziare ove possibile anche l’adduzione con tramvie che portino alle stazioni ferroviarie nei quartieri non serviti da metro.

        E chiaramente realizzare il prima possibile fermate ferroviarie in aree a alta densità, come a Porta Maggiore, Pigneto, Zama, Lanciani, Portuense, Testaccio-Porto Fluviale, Porta Furba, Selinunte, Casilina. Questo implicherebbe ulteriori investimenti nella rete e nei treni – per arrivare a vere e proprie ferrovie metropolitane – ma i risultati sarebbero ripagati da un maggiore utilizzo da parte dei cittadini dell’area urbana.

    • Davide ha detto:

      Per accellerare i tempi è meglio evitare di attraversare il Tevere. La Roma – Lido è meglio lasciarla così (ovviamente rimessa a nuovo!), la C farla passare sotto via del Corso con 2 fermate a Montecitorio e Ara pacis e integrarla con la Roma – Nord. Di questa, rifare la stazione di Flaminio, costruirne un’altra a Valle Giulia e da li fare una diramazione verso Ojetti con la fermata a piazza Ungheria e magari sopprimere fermate inutili come Monte Antenne e Tor di Quinto e anche Grottarossa. poi diramerei la A dopo Ottaviano verso la Cassia, con fermate a Clodio, Stadio, Ponte Milvio, Giuochi Delfici, Villa San Pietro, Grottarossa e capolinea a La Giustiniana, interscambiandosi con la FL3. I prolungamenti farli tutti, anche quello verso Casal Monastero. Per il corridoio laurentino bisogna vedere se si decide su o giù, e comunque i tram sono utili solo se sulle preferenziali, e a Roma ce ne sono poche: si rischia di sovrapporre le linee senza diramarle, basta guardare la Prenestina (la 5 è inutile perchè a porta maggiore c’è il 19 e la 14 è sprecata se non la prolungato su viale Palmiro Togliatti). Trasformare la Termini – Centocelle in tram e creare la preferenziale sulla Casilina.

    • michaelvebe ha detto:

      alcune idee le trovo molto valide
      io propongo invece in economia e ristrettezze ( si fa x dire )
      A primavalle – anagnina (Romanina)
      B san basilio-laurentina (Trigoria)
      C pantano – clodio (Farnesina)……. via (Venezia) (S.Pietro)
      D bufalotta (ex B1) – ostia …. via bologna – spagna (o flaminio) – trastevere – portuense –
      -v.bonelli – eur magliana – Roma Lido.
      E Circle line (suburbano ferrovia passante con scambi cn linee)

      interessante doppio capolinea fiumicino/ostia x me sarebbe pienamente D

      metro in periferia necessrie ma il centro è fondamentale , poco piu’ di 140.000 abitanti solo municipio I ( tra i centri storici piu’ estesi al mondo su circa 3 milioni ) centro si va spopolando , riportiamo residenti non solo turisti anche grazie ad una metro molto piu’ efficente e regole migliori sul traffico veicolare.

  64. Anonimo ha detto:

    Io proporrei un tram con queste fermate (la X è un incrocio stradale esistente):
    1)Ospedale israelitico (I binari transitano su Via Fulda, Via Catacombe di Generosa, Via Elio Olimpio e via tempio di Dia per fare una rotatoria e si congiungono a Via del Trullo)
    2)Via del Trullo X Portuense
    3)Via Casa Mattei X Portuense
    4)Via Bravetta X Via della Pisana
    5)Via Mattia Battistini X Via Pineta Sacchetti
    6)Gemelli (FL3)
    7)Galleria Giovanni XXIII X Trionfale (Rotatoria per tornare indietro)

    • dario ha detto:

      Più che un tram sarebbe una cremagliera.Le strade da te indicate sono strette e ripidissime.

      • Anonimo ha detto:

        Lo so che sono strette, ovviamente sarebbero riservate al tram o al limite con una corsia a senso unico vicino.
        Non credo che la pendenza sia un problema con una buona progettazione si puo ovviare a tutto.

  65. Ferrovia metropolitana Roma-Ciampino-Castelli ha detto:

    Realizzare, a seguito del quadruplicamento dei binari Casilina-Ciampino, del raddoppio dei binari Ciampino-Frascati e Ciampino-Albano, e dell’adeguamento dei relativi sistemi, una ferrovia metropolitana a frequenze 7′ e orari da metro con le seguenti fermate:

    Roma Termini
    Termini Laziali
    Porta Maggiore (scambio linee tram)
    Pigneto (scambio metro C e FL)
    Casilina
    Porta Furba (prossimità scambio metro A)
    Selinunte
    Appio Claudio (futuro scambio con tramvia Saxa Rubra-Togliatti-Eur)
    Capannelle
    Ciampino Aeroporto (link per l’aeroporto)
    Ciampino Città

    quindi diramazione per Frascati ed Albano con fermate esistenti e capilinea nelle due località dei Castelli.

    Questa linea avrebbe un enorme impatto, a fronte di opere da realizzare relativamente contenute, rispetto al potenziale della linea. Servirebbe quartieri sprovvisti di metro come San Lorenzo, Certosa, Quadraretto, Morena, Appio Claudio; servirebbe centralità come Capannelle (ormai meta di concerti ed eventi), il Parco degli Acquedotti e l’aeroporto di Ciampino; permetterebbe di scaricare la metro A e in futuro la B con la linea Togliatti; connetterebbe Roma a diverse località importanti dei Castelli (Marino, Frascati, Castel Gandolfo, Albano), oggi servite da intasatissimi treni che non fermano nel tessuto urbano della Capitale, con relative conseguenze sui tempi di spostamento dei pendolari; e connetterebbe i Castelli all’aeroporto, con forte impatto per i flussi turistici verso i Castelli provenienti sia dallo scalo, che da Roma.

  66. Valeria ha detto:

    Che bella iniziativa!
    C’e’ molto da fare per migliorare i trasporti pubblici a Roma, ma si puo’ fare.
    – Metro: Se volessimo essere al pari delle altre capitali europee, sicuramente dovremmo aggiungere linee di trasporti metropolitani. Cio’ diminuirebbe il traffico, a allieterebbe la nostra vita. Le linee che dobbiamo fare, devono essere fatte come quelle di Copenhagen/Barcellona/Seul, ossia automatiche, senza guidatore, e con le porte anti suicidio. CIo’ permetterebbe di avere un servizio sicuro TUTTA LA NOTTE.
    – Bus: Abito da anni all’estero e una cosa che ho notato e’ che in Italia il biglietto sul bus “non si fa”. Perche’ quando si sale sui bus il guidatore non controlla chi entra e fa timbrare la “oyster card” (come a Londra) all’ingresso? Si dovrebbe poter entrare solo da una porta, che va controllata dal conducente o dalla figura che non esiste piu’ del “bigliettaio”.
    – Sicurezza e pulizia: Telecamere devono essere messe ovunque nei mezzi per sicurezza, inclusi i taxi. I soldi die biglietti in piu’ che si venderebbero farebbero comodo per pagare gli stipendi di personale assunto per pulire o per la sicurezza. Meglio che pagare i sussidi di disoccupazione.

    • Davide ha detto:

      Cara Valeria siamo in italia! La gente se ne frega, i controlli non ci sono e i dirigenti magnano. Se fossimo in un paese normale, almeno ci sarebbero i controllori

  67. claudio53 ha detto:

    Io avrei tante idee e progetti per Roma, sia tratte tranviarie che filobus e metropolitane; posso iniziare con uno dei progetti di tratta tranviaria, ovvio si potrà rivedere e correggere in qualsiasi momento:
    una volta espropriato il sedime di via Camposampiero, le FS proseguono l’anello ferroviario, facendo i vari ponti, sia sul Tevere che sulla Salaria, l’atac, o meglio il Comune di Roma, potrebbe realizzare una tranvia partendo proprio dalla stazione Tor di Quinto della Roma-Viterbo e percorrendo parallelamente i binari delle FS per poter attraversare il Tevere e la Salaria, poi nello spartitraffico centrale di via dei Prati Fiscali, poi viale Jonio,via Ugo Ojetti,via Sora Lella e via Ave Ninchi, fino ad arrivare sulla via Nomentana; lungo questo tracciato, predisponendo degli sdoppiamenti e cioè: il primo da Prati Fiscali su per via Val d’Ala, che poi proseguirà fino a Ponte Tazio per proseguire sulla Nomentana fino a Termini; un altro, a piazzale Jonio, dove con un quadrifoglio di binari per poter andare verso viale Tirreno e dall’altra parte per via di Val Melaina ecc…: un altro a piazza Primoli, dove potrà andare su via Arturo Graf per poter prendere a Ponte Mammolo la Palmiro Togliatti, mentre nel senso contrario per via Luigi Capuana per percorrere il viadotto dei Presidenti ed arrivare fino alla stazione FS di Fidene.
    Questo è uno dei tanti progetti.

  68. Niccolò ha detto:

    Trasformare le linee Roma-Lido, Roma-Giardinetti e Roma-Civitacastellana (tratto urbano) nelle linee metropolitane E, F e G. ma soprattutto realizzare la linea D e completare il prima possibile il collegamento linea C da San Giovanni a Ottaviano

    • Fabio Vasques ha detto:

      Sono pienamente d’accordo. Occorre cominciare finalmente con la D, assente da troppo tempo, e fare pressioni sul neo sindaco. Gli scandali non giustificano l’abnegazione di compiti e responsabilità.
      Roma è una città che deve muoversi su ferro, sotterraneo e di superficie

  69. Decalogo per il nuovo Sindaco ha detto:

    Dieci Milestones di breve periodo per il nuovo Sindaco di Roma:

    1) GESTIONE – aumentare la quota di personale Atac operativo in strada, stazioni, sui mezzi, riallocando l’eccesso attuale di impiegati dell’azienda;
    2) GESTIONE – definire e adottare un piano finanziario e gestionale di Atac al 2019;
    3) BUS – piano manutenzione e incremento flotta esistente;
    4) BUS – incremento del 50% delle corsie preferenziali al 2019;
    5) TRAMVIE – studi di fattibilità, progettazione e affidamento lavori per tre progetti-chiave di tramvie (es. indicativo Nomentana-Termini-Vaticano-Aurelio; Trastevere-Marconi-EUR; Ostiense-Colombo-Caravaggio-Grottaperfetta);
    6) METROTRANVIE – studi di fattibilità, progettazione e affidamento per tre progetti-chiave: Termini-Giardinetti-Tor Vergata-Anagnina; Togliatti-Subaugusta-EUR; EUR-Colli Portuensi-Aurelio;
    7) METRO – accordo di programma con Governo e Regione per completamento metro C e trasformazione Rm Lido e RmNord in metro, con progetti definitivi e aggiudicazione contratti;
    8) FERROVIE – accordo di programma con Governo, Regione e FS per potenziamento rete, con progetti di breve termine per fermate aggiuntive (es. Zama,Lanciani, Testaccio, Pigneto completa, Porta Maggiore, Portuense), incremento orari e tornelli di ingresso nelle tratte urbane;
    9) CICLABILITA’ – completamento Grab, studio di fattibilità, progettazione e aggiudicazione contratti per la previsione di 50 km di ciclabili aggiuntive in area urbana, con programma di parcheggi di scambio per bici, videosorvegliati, presso le principali stazioni metro-ferro-tram;
    10) PROGRAMMAZIONE – gara internazionale per il Master Plan del trasporto romano, con successiva adozione per Delibera dello stesso e del relativo Programma di investimenti per linee metropolitane e tranviarie da realizzare al 2030.

    • mina ha detto:

      Ottimo progetto. Aggiungo pure una tratta di cui si parlava tanti anni fa: prolungare la fermata Cristoforo Colombo fino a Torvajanica

    • angela ha detto:

      La metro di superficie era il programma più facile e meno costoso utilizzando il R.A .di Roma e ad ogni via principale della città che incrocia il R.A. una stazione con navette elettriche che entrano nella città . Forse così si poteva evitare smog e milioni di euro spesi male perché poi i lavori per le metro a Roma sono state Odissee….

  70. sandro notari ha detto:

    Sono un abituale utente della linea FL2, nel tratto urbano da Togliatti a Tiburtina.
    Vivo a Roma nel quartiere Collatino e, come me, molti altri utenti gradirebbero un numero di corse maggiore da e verso Termini. Al momento sono solo 2 al giorno. Non vi sono ragioni tecniche che impediscono l’attivazione di questo servizio, che sarebbe un’alternativa al vetusto tram della Prenestina. Al potenziamento delle corse per Termini è interessata anche l’utenza suburbana, proveniente da Tivoli e dalle altre località sulla tratta, con la quale parlo abitualmente.

    Se siete interessati sottoponete l’istanza alla dott.ssa. mmanetti@regione.lazio.it.
    Sandro Notari

    • Lorenzo ha detto:

      Al contrario, invece, bisognerebbe ridurre il numero di treni regionali che arrivano a Termini al fine di diminuire il sovraffollamento alla stazione Termini e di potenziare le altre stazioni come Tiburtina, Ostiense ecc. Come già avviene a Milano

      • sn ha detto:

        Gentile Lorenzo,
        il problema non è di potenziare le stazioni “periferiche”, ma di favorire un flusso ordinato e razionale degli utenti, e una diminuzione dei tempi per raggiungere il posto di lavoro in città. In ipotesi, se l’ultimo tratto di FL2 si trasformasse in servizio semimetropolitano, potrebbe convogliare su Termini gran parte del traffico in arrivo dal settore Est della città, veicolare e non veicolare. Basterebbe far terminare le corse FS provenienti da Avezzano-Pescara in una stazione intermedia (es. Lunghezza) dove convogliare anche il traffico veicolare su Roma, con parcheggio di scambio. Diminuirebbero le vetture circolanti in città e anche il numero delle corse su Termini; mentre aumenterebbe il numero dei passeggeri su ferro ((#curadelferroromaest). Ma forse sarebbe necessario un adeguamento dei servizi sulla linea. Saluti SN

        • Stefano ha detto:

          Ma fammi capire una cosa, Sandro: lavorate tutti a Termini? A Tiburtina ci sono: metro B (che peraltro passa per Termini), che collega con Esquilino, Monti, Garbatella, Ostiense, Eur. Da Colosseo con 2 fermate di bus arrivate a piazza Venezia senza fare la transumanza con 64 da Termini. Da Tiburtina passa anche la FL1 che vi collega con Tuscolano, ancora Ostiense, Trastevere e Aeroporto. Da Trastevere FS trovate la FL3 che vi porta in molti quartieri di Roma Ovest e Nord Ovest. Che cosa c’è di tanto importante da andare per forza a Termini? Fammi un esempio di destinazione finale per cui sia fondamentale passare da lì.

          • sn ha detto:

            Non comprendo la tua avversità. A questo punto potresti proporre anche la chiusura di Termini, visto che non è essenziale passare di lì per nessuna destinazione su Roma. La realizzazione di nuovi parcheggi nella ristrutturazione degli edifici della stazione mi pare che dica l’esatto opposto.
            Comunque, se guadagnare un’ora di vita tutti i giorni per andare, ad esempio, dal mio quartiere a via XX settembre, ti pare poco, fai pure. A me sembra che diversificare e razionalizzare A COSTO ZERO l’offerta, sia meglio che concentrarla su un’unica destinazione. Distinti saluti

  71. Viviana ha detto:

    Siamo arrivati al ballottaggio e appare chiaro che nessuno dei candidati a sindaco di Roma ha mai fatto tesoro dei duemila suggerimenti e delle diecimila idee espresse in queste pagine da cittadini disinteressati. Sono disinteressati pure i politici, nel senso che non se ne interessano.

  72. alessandro ha detto:

    qualcuno ha notizie dello stato dei lavori della vigna clara valle aurelia?

  73. Valorizzare il Trasporto ferroviario metropolitano ha detto:

    Roma ha una discreta rete ferroviaria metropolitana, fortemente sottoutilizzata.

    Gli orari di esercizio sono limitati, le frequenze sono basse, le linee stesse, molte e che in molti casi si sovrappongono, disorientano l’utenza. Inoltre, moltissimi quartieri attraversati dalla rete sono sprovvisti di stazioni, che potrebbero essere facilmente realizzate senza pregiudicare le condizioni di esercizio. Questo è vero soprattutto per l’anello sud, in cui inoltre il sovraccarico della linea spesso genera lunghe soste dei treni tra una fermata e l’altra.

    Sull’anello sud il servizio negli ultimi tempi è fortemente migliorato, soprattutto grazie al facile quanto prezioso prolungamento della Fr3 Viterbo-Roma fino a Tiburtina. Ma la frammentarietà delle linee continua a rendere il servizio problematico, specie per chi si sposta lungo il semi-anello ovest-sud-est e avrebbe bisogno di un servizio davvero metropolitano, con frequenze a 5′ certe e senza dover intercettare ogni volta le diverse linee che passano. Spesso poi i ritardi di una linea, e la concomitanza del passaggio di un’altra, generano il paradosso di lunghe attese per treni che viaggiano a distanze ravvicinate, con il primo in genere stracolmo, ed il secondo scarico.

    La proposta è la seguente: realizzare gli adeguamenti della rete già in programma, aumentare frequenze e orari di servizio, integrare e razionalizzare le Fr 1 (Orte-Fiumicino), 2 (Termini-Civitavecchia) e 3 (Ostiense/Tiburtina-Cesano/Viterbo) e Leonardo Express per avere due linee ferroviarie metropolitane, creando inoltre fermate aggiuntive come segue:

    – Linea 1: Roma Termini-Fiumicino.
    Ospiterebbe una linea Espressa (l’attuale Leonardo, per il quale si potrebbe prevedere una fermata a Ostiense) e una linea metropolitana. Questa avrebbe il ruolo vero e proprio di ferrovia metropolitana, con frequenza minima ogni 7′.
    La partenza dovrebbe essere portata ai binari centrali di Termini (per ridurre il lungo trasbordo verso la metro e piazza Cinquecento), e si dovrebbero realizzare le seguenti stazioni aggiuntive: Termini Laziali; Porta Maggiore (già esistono edifici di servizio FS con facile accesso alla strada); Ponte Casilino-Piazza Lodi; Piazza Zama; Testaccio-Porto Fluviale; Portuense (es piazza Meucci).
    Si avrebbe una preziosa linea con oltre quindici fermate , di cui dieci in area fortemente urbana, che sarebbe un’utile alternativa a metro A e B per tanti utenti, avendo nodi di scambio importanti a Termini, Porta Maggiore, Tuscolana, Ostiense, Trastevere. Andrebbero attrezzati vagoni per destinazione aeroporto, per evitare la problematica ( oggi molto frequente sulla fr1) di viaggiatori diretti a Fiumicino in ora di punta con grandi bagagli che ostruiscono la fruizione all’utenza.

    -Linea 2: Orte-Roma-Viterbo, e linea 2bis Orte-Roma-Civitavecchia.
    Nascerebbe dell’integrazione delle Fr 2, fr 3 e del tratto Trastevere-Tiburtina-Orte dell’attuale Fr1.
    Sarebbe una linea gancio tra Roma e l’area nord del territorio della Città Metropolitana, che permetterebbe una semplificazione del servizio urbano.
    Si dovrebbero prevedere frequenze compessive di 5′, con corse alternate verso Cesano-Viterbo (linea 2) e Civitavecchia (linea 2 bis). Possibilità di limitare alcune corse (es. una ogni 15′) alla tratta urbana, per assicurare con certezza condizioni di servizio metropolitano tra Aurelia/Cesano e Settebagni, secondo la domanda.
    Oltre a quella di piazza Zama, da realizzare una stazione in zona tiburtino-Nomentano a Lanciani e quella in corso di realizzazione a Pigneto, con possibilità di prevedere anche una stazione a Casal Bertone.

    • Viviana ha detto:

      Vero ! le ferrovie urbane sono sottoutilizzate anche perchè le stazioni (spesso fatiscenti) sono poco visibili (non hanno lo stesso riconoscibile logo M della Metro e la numerazione è diversa da quella delle Linee Metropolitane).
      E sono poco pubblicizzate (ad esempio le mappe distribuite dagli hotel non la ricomprendono quasi mai). Sul sito Atac c’è una mappa integrata metro ferrovie e tram. Ottima, peccato che cittadini e turisti NON possano stamparla ! La funzione stampa infatti è incredibilmente disabilitata
      http://www.atac.roma.it/files/doc.asp?r=4

    • ld ha detto:

      chiedete ai candidati sindaco se fosse pensabile unire il treno montebello-flaminio con la roma ostia, unirebbe i quadranti sud e nord della città, permetterebbe di arrivare al centro facilmente e unirebbe linea a e linea b. con poche fermate si potrebbe creare un notevole effetto rete

      https://www.google.com/maps/d/u/0/viewer?mid=1dfwgaxfhx6PbntFhbbpOakmo9Ow&hl=en_US

      • Stefano ha detto:

        Io valuterei anche una fermata a Piazza Testaccio, al centro dell’omonimo quartiere, confidando nel consenso dei residenti e del comitato di quartiere.

  74. Viviana ha detto:

    Propongo di connettere tra loro con tram tutte le stazioni di metro e ferrovie dentro la città.

    • Piero ha detto:

      Sarebbe molto importante. A prescindere dal discorso metro, avere qualche tram in più è imprescindibile per ridurre gli autobus a lunga percorrenza, abbassare i costi di esercizio del trasporto di superficie e migliorare la qualità e i tempi degli spostamenti dentro l’anello ferroviario. Ad esempio, la stazione FS Trastevere in combinata con il tram 8 e’ una modalità per raggiungere Trastevere, largo Argentina e piazza Venezia rapida e comoda. Lo stesso con il tram 3 da Ostiense FS verso via Merulana o Testaccio. Altrettanto andrebbe fatto connettendo le altre stazioni FS centrali, come San Pietro e Termini, attraverso tram su via Nazionale, via Cavour e Corso Vittorio.

  75. Alessandro ha detto:

    Voglio approfittare del vostro bel sito per proporre un suggerimento “piccolo” ma facilmente attuabile e che potrebbe fornire numerosi vantaggi a tanti utenti del trasporto pubblico romano. Le linee tramviarie 19 e 3 su Viale Regina Margherita in corrispondenza dell’incrocio del viale con Via Savoia sono soggette ad un semaforo introdotto per far girare le macchine su Via Savoia: di fatto quando una macchina da Viale Regina Margherita deve girare su Via Savoia si mette sulla corsia del tram che viene regolata da un semaforo che di fatto finisce per bloccare significativamente il mezzo pubblico e vanificarne la preferenziale. Sottolineo che 80 m dopo (andando verso Piazza Buenos Aires) c’è un’altro semaforo che combinato con il primo finesce per bloccare ulteriormente i tram del 19 o del 3. Vorrei proporre che si rimuova la possibilità per le macchine di girare da Viale Regina Margherita verso via Savoia lasciando solo il semaforo per le strisce pedonali. Questo permetterebbe di evitare fastidiosi rallentamenti sulle due linee di tram più lunghe della città in una zona fortemente congestionata come quella di Viale Regina Margherita.

  76. gabriele ha detto:

    secondo me la linea roma lido dovrebbe diventare linea d e arrivare fino a rebbibia o jonio e far arrivare la linea b1 fino a porta di roma

  77. CIRCLE LINE ha detto:

    Una proposta di linea metropolitana circolare Tiburtina-Bologna-Ottaviano-Colli Portuensi-EUR-Togliatti-Tiburtina.

    Circa 40 km, di cui fino a 10 senza scavo.

    Dettaglio possibile percorso:

    Bologna-Valle Giulia-Belle Arti-Mazzini-Ottaviano-San Pietro FS-Colli Portuensi-Isacco Newton-EUR-Vigna Murata-Tor Carbone-Appio Claudio-Togliatti-Tiburtina-Bologna.

    Punti di forza:

    Interscambio con tutte le metro e tutte le FS; collegamento rapido sud ovest-sud-sud est che è l’area a più denso traffico sul GRA; possibilità di scaricare le linee dei pendolari provenienti da sud e diretti a EUR liberando metro A e Termini; per buona parte del tracciato, una minore complessità rispetto agli scavi per linee passanti in centro; grande potenziale di carico, con costi da tramvia nei tratti all’aperto.

    A Madrid per realizzare una circolare periferica di 40 km si sono impiegati tre anni, questa a Roma sarebbe realizzabile in sei-sette.

    • candida ha detto:

      condivido! avevo immaginato qualcosa di simile ma con solo alcune fermate differenti. Un altro vantaggio è il non essere una linea centripeta con scarico dell’utenza verso il centro città e renderebbe possibile utilizzare un mezzo pubblico veloce per trasferimenti tra quartieri contigui trasversali

    • Dario ha detto:

      Io propongo che la roma lido diventi una nuova linea d diventando una biforcazione della B si creerebbe in un attimo una nuova linea D che farebbe ionio-stella polare e la linea B rimane rebbebia- laurentina queste con 6 min di frequenza che nella parte centrale diventano 3 perché si sovrappongono alternandosi. Mi sembra così semplice da realizzare …

  78. Viviana ha detto:

    la proposta che avanzo è di badare alle priorità e non agire con ottica cittadina ma metropolitana. A Roma arriva gente dalle cittadine laziali per motivi di pendolarismo. Il Sindaco di Roma – Città Metropolitana deve avere la completa regia del trasporto che passa dentro e intorno alla città, unificando in questa autorità tutte le diverse competenze (regione, ferrovie etc)
    Quindi :
    1) lavorare sui prolungamenti delle linee metro esistenti verso l’esterno (per evitare che chi abita fuori città pensi di arrivare con la macchina)
    2) Portare la C a piazza Venezia dove potrà incrociare il tram. Far partire una diramazione della linea A da Lepanto a Clodio alla Cassia
    3) ripristinare la rete tram smantellata, perchè era un gioiello che consentiva di arrivare persino ai Castelli
    4) collegare tutte le stazioni metro ed FS esistenti con tramvie leggere
    5) Chiusura al traffico privato (auto blu comprese) e pedonalizzazione di tutto il centro, una volta realizzati tram in via del Corso, via del Tritone, via Petroselli, via Nazionale, Corso Vittorio.
    6) recuperare le stazioni esistenti, in particolare San Pietro, Tuscolana, Trastevere, Ostiense ed Euclide Parioli, oggi ridotte a ben poca cosa.

    • Alessandro ha detto:

      Non sono d’accordo sul punto 2. Tra gli obiettivi del prolungamento della MC da Colosseo a Clodio/Cassia vi è quello di liberare il pesante flusso della MA tra Termini e Ottaviano, oltre a quello di portare la metropolitana in una zona che ne è sprovvista, ovverosia Corso Vittorio Emanuele II e dintorni, e ovviamente rendere meno isolata tutta l’area da Clodio a Cassia, collegandola direttamente al centro storico, evitando però di aggravare la già intasata Termini e quindi aumentando gli interscambi esterni

      • Piero ha detto:

        Non credo sia un must il passaggio sotto Corso Vittorio se comporta i problemi tecnici, di tempi e costi palesati. Preferibile portare la linea C a Ostiense, e far arrivare la Roma Lido, trasformata in linea metro, a piazza Venezia e oltre, con percorso Piramide-Colosseo-Venezia-Flaminio-Mazzini-Ponte Milvio-Cassia. A parità di chilometri, potenziale di passeggeri anche maggiore della C completa, perché si avrebbe un asse Nord-Sud con collegamento diretto di Cassia, Prati, Flaminio e centro storico a Garbatella ed EUR, con un interscambio in più rispetto alla C (quello con la Roma Nord) e meno carico sulla B. Più felici i cittadini che vanno a lavoro, un po’ meno pellegrini e turisti (che però non hanno problemi di stress quotidiano per andare a lavoro e di raccordo!) e gli esercenti dell’ansa barocca.

        • Alessandro ha detto:

          Chi dice che da Piramide a Flaminio non ci siano problemi tecnici e costi elevati?
          Non sono in disaccordo con un asse Nord-Sud (anche se, secondo me, ha più senso un percorso Flaminio-Ponte Milvio-Cassia, senza Mazzini, e comunque lavoratori e turisti continuerebbero ad ingolfare la MA), ma va migliorata anche la mobilità nel quadrante occidentale, attualmente privo di rilevanti mezzi di trasporto, ossia metropolitane, ferrovie metropolitane e tranvie (se si eccettua il tram 8), e nell’area occidentale del centro storico (quella orientale è già lambita da alcune fermate, come Flaminio, Spagna, Barberini, Repubblica).
          Non capisco perché poi dirottare la MC da Fori Imperiali verso Ostiense, sarebbe un doppione della MB…
          Meglio allora realizzare la MD, che raggiungerebbe il popoloso quartiere di Montesacro (intercettando già qui la MB1) e la zona Talenti, nonché le importanti zone semi centrali di piazza Fiume, piazza Buenos Aires e piazza Verbano (ricche di uffici e attualmente attraversate da inefficienti autobus), il rione Trastevere e l’area sud-ovest. E meglio inoltre valorizzare il sistema ferroviario metropolitano, completando la chiusura dell’anello ferroviario, migliorando la qualità e la frequenza dei treni e realizzando alcune stazioni, che possano costituire rilevanti interscambi con altre modalità di trasporto (ad esempio Pigneto). Infine è opportuno realizzare assi trasversali, tanto a ovest quanto a est

          • Piero ha detto:

            Assolutamente d’accordo sul discorso del quadrante occidentale e su quello delle ferrovie. A proposito, a me per coprire la zona tra Salario e Pinciano piacerebbe un passante Campi Sportivi-Piazza Fiume-Piazza Ungheria-Termini, per integrare la Roma Nord con le ferrovie dirette ai Castelli. Si tratta di appena 4 km di grande utilità, che permetterebbero di sfruttare al meglio tutta la rete esistente e darebbero un futuro alla vecchia ferrovia per Civita Castellana, con un passante urbano ferroviario a grande potenziale. La tratta tra Campi Sportivi e Flaminio potrebbe essere invece prolungata verso Prati Fiscali e Ojetti, per realizzare una metro.

          • Alessandro ha detto:

            Va bene anche un passante, purché si risolva il deficit (in termini di qualità) del TPL nella zona piazza Fiume/piazza Buenos Aires/piazza Ungheria. La ferrovia Roma Nord, se fosse ammodernata e connessa con le FL ma anche con i tram 3 e 19 (tramite una futura stazione Valle Giulia) e con un’eventuale metrotranvia Saxa Rubra-Laurentina, sarebbe sicuramente un’ottima modalità di trasporto. Non dimentichiamo che tale ferrovia, pur attraversando zone poco popolate (nella tratta urbana), è tuttavia molto frequentata dai pendolari provenienti da paesi vicini, alcuni dei quali raggiungibili da autobus extraurbani che fanno capolinea a Saxa Rubra, altri direttamente dalle stazioni della tratta extraurbana. Segno che a Roma bisogna tener conto anche dei numerosi pendolari (ma anche dei turisti) che ogni giorno si riversano soprattutto nelle zone centrali, semi centrali e all’Eur, e per i quali diventa necessario attestare i capilinea delle metropolitane a ridosso del GRA, (con parcheggi e altrettanti capilinea di autobus extraurbani, in modo da evitare che altre automobili vadano ad ‘ingolfare’ il già intasato traffico al di qua dello stesso GRA), ma anche creare degli interscambi tangenziali (vedi Saxa Rubra-Laurentina), in modo da evitare che tutti siano diretti a Termini…

  79. alessandro ha detto:

    ho appena letto il dossier dell’ing. Spinosa dal sito cityrailways sul trenino giallo con proposta di tasformazione in linea G della metro di roma.
    Ho letto con attenzione in quanto ildossier è davvero analitico anche per quanto riguarda i costi. mi sembra un’ottima idea anche perchè il parto rotabile è quasi tutto esistente. davvero davvero interessante.

  80. alessandro ha detto:

    carissimi scorrendo questo post che pubblico, troverete una fantamappa della metro di roma.
    Ma è davvero cosi impossibile arrivare a quel punto? secondo me no. scorrete in basso con il cursore e la vedete

    http://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1449792&page=85

  81. Antonio Alei ha detto:

    Antonio Alei scrive:
    10 FEBBRAIO 2016 ALLE 09:50
    Cosa manca a Roma?

    1) Ufficio di pianificazione dell’area metropolitana (edilizia, infrastrutture, trasporti) sul modello degli “Oberbaurat” (ufficio pianificazione costruzioni) tedeschi che si occupi dello sviluppo organico della città e del suo hinterland, interfacciandosi con le grandi infrastrutture regionali, nazionali e internazionali (autostrade, porti, aeroporti, ferrovie, ecc.); tale ufficio deve essere indipendente da interferenze di qualsiasi natura (politiche, lobbistiche, locali, ecc.); una sezione della pianificazione dovrebbe essere dedicata allo studio, sviluppo e progettazione delle nuove infrastrutture di trasporto, ivi compresi nuovi concetti di mobilità, veicoli e sistemi;
    2) Poli di scambio sufficienti e/o efficienti fra i diversi sistemi di trasporto;
    3) Riscossione certa delle tariffe di trasporto;
    4) Efficiente manutenzione dei mezzi e degli impianti;
    5) Contrasto alle forme di degrado e agli atti vandalici;
    6) Controllo dei costi operativi e organizzazione centralizzata dei ricambi;
    7) Standardizzazione dei veicoli, degli impianti e delle scorte;
    8) Parcheggi di scambio centrali e periferici;
    9) Corridoi prioritari dedicati al servizio pubblico;
    10) Priorità semaforica per i veicoli di superficie;
    11) Repressione della sosta selvaggia;
    12) Maggiore produttività degli addetti;
    13) Carenza di personale in settori strategici, esubero in altri;
    14) Cittadini più educati, rispettosi delle regole e della civile convivenza;
    15) Formazione professionale degli addetti alla programmazione/organizzazione, all’esercizio e alla manutenzione, lingue comprese;

    La carenza di fondi e dei tempi di attuazione prevederebbe per Roma:

    (prima fase)
    I) maggior coinvolgimento della dirigenza nelle attività dei dipendenti (uffici, condotta mezzi, officine, impianti tecnologici, ecc.); il dirigente non deve scaldare la sedia, ma coinvolgere il personale nella risoluzione dei problemi, creare sinergie e ascoltare i suggerimenti dal basso; solo le persone a contatto diretto con la realtà quotidiana conoscono le cose che non vanno veramente;
    II) maggior coinvolgimento, responsabilizzazione dei singoli, spirito di corpo e forte motivazione del personale; valorizzazione dei meriti soggettivi; riorganizzazione dei centri di manutenzione;
    III) aumento della produttività del personale a tutti i livelli aziendali;
    IV) i nuovi progetti per il miglioramento della mobilità e dei sistemi di trasporto debbono essere affidati a veri esperti del settore; risultare essenziali, funzionali e spartani, ossia privi di inutili fronzoli; in tempi di vacche magre non è più il caso di rivolgersi ai costosi “Archistar”;
    a) una suddivisione della città e dell’area metropolitana in quadranti o isole;
    b) una riorganizzazione del trasporto all’interno del quadrante (distribuzione: bus, minibus);
    c) il collegamento dei vari quadranti con linee di forza di superficie elettriche (tram, filobus);
    d) la realizzazione di “traslatori” ettometrici a servizio di poli attrattori “sensibili” (es. aree archeologiche, centro storico, ecc.) collegati con le linee metro attuali;
    e) l’istituzione di corridoi preferenziali ad alto scorrimento;
    f) la realizzazione di banchine bus/tram rialzate rispetto al piano stradale (sistemi BRT) per facilitare lo scambio fra i diversi sistemi;
    g) il blocco dell’espansione urbana incontrollata e a macchia di leopardo;
    h) l’implementazione di cespiti complementari alla tariffazione (pubblicità, affitto di spazi e locali, parcheggi, bar, rivendite giornali, servizi sussidiari, isole culturali, centri commerciali, ecc.);
    i) controlli e sanzioni per il personale inadempiente e gli utenti non paganti o vandali.

    (seconda fase)
    j) trasformazione urbanistica delle periferie disperse in città satelliti autonome sul modello svedese;
    k) riorganizzazione e potenziamento delle linee ferroviarie urbane ex concesse;
    l) pianificazione di nuove linee di metropolitana laddove la domanda di mobilità lo richieda;
    m) recupero delle volumetrie disponibili nelle aree centrali ai fini residenziali;
    n) potenziamento e la velocizzazione delle ferrovie regionali (FL);
    o) realizzazione del “passante ferroviario romano” con l’unione fra la Roma Nord e la Lido attraversando il centro storico in profondità con stazioni sotterranee e risalite con ascensori veloci (stazioni ad impatto “zero”);
    p) potenziamento e realizzazione di nuove linee suburbane nell’area dei Castelli e del quadrante Sud (Velletri, Frascati, Albano, Rocca di Papa, Genzano, Grottaferrata, Pomezia, Ardea, Torvaianica, Latina, ecc.)
    q) drastica riduzione del parco auto privato.

    Non dimentichiamoci che Roma aveva fino al 1929 una rete su ferro di circa 150 km con oltre 400 km di linee tranviarie, dapprima ridotta fra il ’30 e il ’40 e poi inopinatamente smantellata a partire dagli anni ’50.

    • Piero ha detto:

      Fondamentale costituire una Agenzia di sviluppo urbano e redarre il suo Master Plan, partecipato, e fatto proprio e finanziato da Comune, Regione e Governo.

      Occorre in sintesi dare una visione a breve, medio e lungo periodo dell’area urbana, ed in questa convogliare i piani di sviluppo per le attività commerciali, residenziali, turistiche, ricreative, servizi e trasporti, ed i relativi finanziamenti e procedimenti autorizzatori.

      Valorizzare il patrimonio urbano, come demanio inutilizzato e come volumi edificabili, in sinergia con lo sviluppo dei trasporti, sia in termini di nuovi indispensabili progetti di linee metro-ferro-tranviarie, sia di sviluppo dell’esistente.

      A tal riguardo necessario un pieno utilizzo dell’anello già nel medio periodo, con nuove stazioni di scambio sul modello Pigneto, e nuove fermate, e lo sviluppo di Roma Lido e Roma Nord con possibile unificazione attraverso il passaggio per il centro (es. Piramide-Circo Massimo-Colosseo-Flaminio)

      In tale ottica, inoltre, perché non utilizzare per una linea metropolitana il tratto di ferrovia regionale Gemelli-Valle Aurelia che verrà duplicato dal futuro anello (su cui far transitare da Gemelli l’odierna Roma-Cesano)? In sintesi, dico, se l’anello passerà da Gemelli a Valle Aurelia passando per il tracciato oggi inutilizzato di Pineto, perché non si può usare il tratto Gemelli-Valle Aurelia oggi esistente e in utilizzo come parte di una nuova metropolitana?

      Questo tratto potrebbe ospitare una diramazione della metro A da Ottaviano o da Cipro, oppure diventare sull’odierna Ostiense-Gemelli una metro a corsia dedicata sul modello della overground londinese, prolungata da Gemelli fino a oltre Torrevecchia. Questa metro Ostiense-Gemelli-Torrevecchia potrebbe anche diventare un possibile proseguimento della metro C, se si scegliesse di far deviare questa da San Giovanni a sud (su questo chiedo un parere ai tecnici che leggono il blog, la mia è solo una idea). Oppure diventare la parte nord di una metropolitana diretta alla zona della Colombo, della Montagnola e dell’Eur.

  82. Bicio ha detto:

    Condivido tutte le idee di persone propositive per il miglioramento dei servizi di trasporto romani. Chiedo se qualcuno ha mai pensato, ammesso si possa realizzare, (anche in seguito alla costruzione nuova stazione di Piazzale Flaminio) di unire con un tratto sotterraneo le due linee per Lido e per Viterbo, anche con un’unica stazione intermedia a Piazza Venezia, in modo da formare un’unica linea che attraverserebbe il centro storico velocemente con sole 3 stazioni, Flamimio, Venezia e Piramide, che incrocerebbe le linee A,B e C e che si spingerebbe oltre il GRA. Insomma una RER romana. Inoltre, dato che la linea B ha 2 capolinea a nord, non si potrebbe crearono 2 anche a sud? Uno c’è già. L’altro si potrebbe creare con una diramazione della linea B sotto Piazza Albania, verso Testaccio, Trastevere FS, gli Ospedali e il quartiere Portuense. Con 4 capolinea, la linea B sarebbe di fatto raddoppiata, sulla falsariga delle linee metro di Monaco di Baviera. Salutoni

    • Massimo ha detto:

      Dell’unificazione di Nord e Lido se ne è parlato e straparlato, ma non nelle alte sfere. In quanto ai doppi capilinea mi trova assolutamente d’accordo, anche per le altre metro.

  83. Alfredo P ha detto:

    Non che parlare di linea C sia di per se negativo, ma sarebbe ora di ritornare a fare programmazione: pensare alla città del futuro e rappresentarla, come vorremmo che fosse fra 15 o 20 anni. In questo modo potremmo orientare le scelte di oggi verso un sistema integrato, sostenibile, sia da un punto finanziario che ambientale.
    Ora stiamo discutendo se si farà o meno una fermata. Una linea che è già entrata in funzione non sappiamo se proseguirà oltre Colosseo, dove arriverà, quali fermate avrà. Ed è costata già oltre 3 miliardi di euro. Fra dieci anni avremo tre o quattro fermate in più sulla linea C, e poi? Il deserto totale del trasporto collettivo. Per avere una città migliore fra 15 anni, dobbiamo immaginarla ora e cercare di indirizzare le scelte dei futuri amministratori verso questo ideale.
    Ripeto: Roma ha bisogno di un sistema integrato, sostenibile, che punti al riuso delle infrastrutture dismesse, valorizzi quelle esistenti e le metta “in rete”, per favorire l’intermodalità, anche con parcheggi di scambio e il ritorno alla bicicletta, come mezzo complementare al TC.
    Non invento nulla. La base per lo sviluppo dell’idea è rappresentata dagli ottimi studi pubblicati su http://www.cityrailways.net (MXL).
    L’obiettivo è aprire un dibattito affinché si possa ripensare lo sviluppo urbano della città, da un punto di vista trasportistico, con un orizzonte al 2030.
    Nel dettaglio.
    Linea C (M3): fino a piazza Venezia. Esistono soluzioni tecniche per collegare Venezia con Flaminio, al fine di ricongiungere la C con la A (M1).
    Linea D (M4): è l’attuale Roma – Lido, ovviamente ammodernata, con più treni e nuove fermate, da anni in progetto (Torrino sud e Mezzocammino) o in via di realizzazione (Acilia sud). Da realizzare una diramazione poco prima di Tor di Valle verso via di Decima, che attraversi il quartiere Torrino in direzione Pontina.
    Linea E (M5): è il tratto urbano della Roma Viterbo, però con diramazione da Monte Antenne verso via Prati Fiscali, viale Jonio fino a via Ugo Ojetti.
    Linea F (M6): metropolitana leggera da Ostiense – Piramide fino a Cassia. Il percorso, inizialmente, costeggia e risale il Tevere lungo la riva sinistra, poi lo attraversa a Castel Sant’Angelo e prosegue il percorso che oggi è sulla carta la linea C, quindi Ottaviano, Clodio, infine tratta T1.
    Linea G (M7): metropolitana leggera da Tiburtina a Ospedale Sant’Andrea. Percorso: via Catania, Porta Pia, Parioli per poi congiungersi con la linea E a Campi sportivi e condividerne il percorso fino al Centro RAI, dove si diramerà verso il capolinea (ospedale).
    E veniamo alle metrotranvie, o premetro, o ferrovie urbane che identificheremo con la lettera U (come le U-Bahn tedesche).
    U1: non può che essere la Termini – Giardinetti, ora Centocelle. Attualmente sembra che il suo destino sia un investimento di qualche decina di milioni di euro per essere riconvertita in tram. Ovvero, spendere soldi per perdere capacità trasportistica. Al contrario, credo che la metrotranvia possa avere un ruolo importante nella città del futuro: occorre ripristinare il capolinea a Termini, anche su binario unico (sono 700 metri fondamentali per massimizzare l’effetto rete tra i diversi mezzi di trasporto). Considerato il sovrapporsi della linea C dopo Centocelle, il suo prolungamento potrebbe essere utilmente indirizzato verso viale dei Romanisti, Torre Maura, con capolinea a Tor Vergata, dove troviamo l’Università e il Policlinico.
    U2: Corviale – Tor di Quinto. La prima tratta segue la Portuense (vedi http://www.cityraylways.net linea N) e dalla stazione Ostiense segue il tracciato dell’anello ferroviario verso nord est con nuove fermate come Zama, Casal Bertone, Ponte Lanciani e Stazione Salaria dove dovrà essere chiuso l’anello nord con Vigna Clara.
    U3: Laurentino 38 – Monte Antenne. Altro passante ferroviario, stavolta da sud est verso nord ovest. L’anello tra Valle Aurelia e Vigna Clara è già in via di realizzazione; occorrerà poi proseguire verso Tor di Quinto. La prima tratta, presa sempre da http://www.cityraylways.net dopo aver incrociato la linea B (M2) a Eur Fermi, segue la via Cristoforo Colombo fino alla Stazione Ostiense, poi percorrerà l’anello ferroviario ovest (S. Pietro, Valle Aurelia, ecc.)
    U4: metrotranvia da Laurentina a Saxa Rubra. Ideata già da tempo, più volte promessa, sarebbe ora di cominciare. Attraversa e connette tutte le tre linee metro attualmente esistenti, oltre all’attuale Roma Viterbo con altre ferrovie suburbane (FL1 a Fidene – FL2 a Togliatti), oltre che incrociare le linee ferroviarie dirette a sud, dove si potrebbe ipotizzare una stazione di scambio.
    E poi ci sarebbero le linee tramviarie, anch’esse promesse ma mai mantenute, solo per esempio: Tiburtina, viale Marconi, Gregorio VII, corso Francia, ma soprattutto la Termini Vaticano (T1).

    • Fabrizio ha detto:

      Buongiorno;
      mi domando se in tempi non biblici sarebbe realizzabile un percorso alternativo per la linea C, da Piazza Venezia lungo Via del Corso, puntando verso Piazzale Flaminio ed ivi saldandosi con la Roma Nord, i cui costi per l’ammodernamento probabilmente sarebbero inferiori a quelli di una realizzazione ex novo, con un’unica stazione tra venezia e Flaminio da collocare in Piazza San Silvestro/Largo Chigi.
      Sarebbe inoltre simpatico che la FR Roma Viterbo, oltrepassata la stazione Gemelli, creasse un anello per “girare su sé stessa” e scendere di quota per inserirsi nella galleria Cassia del famigerato Anello Ferroviario, così da creare quella linea circolare che in tal modo sarebbe di fatto già tutta realizzata, da implementare con fermate in Piazza Walter Rossi, Farneto e Giochi Istmici oltre che dal ponte dopo Tor Di Quinto (corrispondenza con il nuovo percorso della linea C). Ciò che residuerebbe della FR Roma Viterbo potrebbe essere instradato in direzione Battistini e diventare di fatto il prolungamento della metro A.

      • Piero ha detto:

        Riguardo le Fr, condivido sul fatto che si potrebbe instradare la Roma-Viterbo da Gemelli in direzione Pineto-Valle Aurelia lungo il nuovo tratto di anello ferroviario. Così il tragitto verso Ostiense sarebbe più rapido, l’anello ferroviario potrebbe essere coperto da un minor numero di linee e la tratta di ferrovia liberata potrebbe essere utilizzata per prolungamenti della metro. Ad esempio, Appiano-Balduina-Gemelli potrebbe ospitare una diramazione della metro A da Cipro, prolungata oltre Gemelli verso Torrevecchia e Torresina.

    • Piero ha detto:

      Condivido la necessità di pensare ad una proposta programmatica, uno scenario a medio e lungo termine in cui inquadrare gli investimenti. A tal proposito segnalo l’interessante contributo di cityrailways

      http://issuu.com/andreaspinosa/docs/022_proposta_per_roma_tavole/0

      lo studio propone di utilizzare i segmenti esistenti, quali la Roma Lido, la Roma Viterbo, le diramazioni linea B, per arrivare a cinque linee metro così definite nel lungo periodo

      Linea A Ciampino-Ottaviano-Cassia – è la linea A esistente, prolungata a Ciampino a sud, e a nord oltre Ottaviano lungo il segmento Ottaviano-Cassia previsto per la linea C

      Linea B Bufalotta-Eur-Grottaperfetta – l’attuale B1 prolungata a nord e a sud

      Linea C – Pantano-Venezia

      Linea D Rebibbia-Bologna-Ottaviano-Casalotti – integra le tratte periferiche della linea A Ottaviano-Battistini e della linea B Bologna-Rebibbia, con la realizzazione di un tratto centrale da Bologna a Ottaviano e di prolungamento fino a Casalotti e San Basilio

      Linea E Ostia-Montebello – integra le ferrovie concesse Roma Lido e Roma Nord, con la realizzazione di un tratto centrale da Circo Massimo a Flamino

      Con questi interventi, realizzando su più cantieri un totale di km analogo a quello previsto dall’attuale progetto metro C e dai prolungamenti A e B previsti, si otterrebbe un sistema con cinque linee che coprirebbero zone oggi come oggi non servite.

      Lo studio propone inoltre un assetto per le ferrovie urbane basato sull’anello ferroviario e un sistema di ganci e circolari per i collegamenti suburbani, è un assetto per i tram.

    • Francesco C. ha detto:

      Caro Alfredo,
      la tua è una proposta intelligente: prima di spendere molto per costruire il nuovo facciamo funzionare bene il vecchio con un costo marginale minimo.
      In linea con questa filosofia espongo la mia proposta.

      Io abito a Villa Gordiani sulla via Prenestina, zona storicamente servita dal tram (5 e 14) per raggiungere il centro.
      Recentemente è arrivata la metro C con la fermata Teano ma è poco utile perché attualmete porta solo fino a Lodi (Via La Spezia) e poi da lì o prosegui con gli autobus o bici.
      L’area è molto popolosa e infatti nelle ore di punta il tram è veramente affollato e quasi impraticabile.
      Allora mi chiedo ma perché i treni che passano per la Stazione Prenestina (FL2) vanno quasi tutti alla Stazione Tiburtina? Non si potrebbero prevedere 2/3 treni all’ora da e per la stazione Termini?
      Una soluzione del genere sarebbe realizzabile praticamente a costo 0: i treni ci sono, i binari pure; basta riprogrammare le linee e spostare qualche treno da Tiburtina a Termini, dando un po’ di sollievo alle linee del tram.

      Cordiali saluti,
      Francesco

    • giancarlo ha detto:

      Buongiorno a tutti volevo sapere cosa ne pensate delle forti resistenze del mondo politico romano e nazionale alla cessione della ferrovia roma lido ai privati, parlo della società francese rtp, non vi sembra un atto di folle miopia non consentire l’ingresso di capitali e soggetti privati che vogliono investire cifre importanti non a carico della collettività nel trasporto pubblico Romano come tra l’altro avviene in tutti i paesi civili nel trasporto pubblico, in Italia si parla sempre di attrarre capitali stranieri poi quando si presentano non li favoriamo ed è quel punto naturale immaginare i motivi. E’ forse preferibile aprire un cantiere finanziato dallo Stato che lasciare che un privato si assuma i rischi contando sul profitto di un futuro buon servizio dato ai cittadini? è così o ci sono altre ragioni?

  84. Ciro ha detto:

    Secondo me andrebbe messa una linea ferroviaria circolare a fianco al raccordo anulare, magari allargando la carreggiata ed aggiungendo una corsia per senso con relativi binari. Le linee circolari (destra e sinistra) potrebbero interscambiare con fl e metropolitane (metro A Anagnina, metro C Giardinetti, FL2 La Rustica, FL1 Fidene, Labaro, Ipogeo, Aurelia, Muratella etc), oltre ad avere parcheggi di interscambio. In tal modo avremmo un sistema di trasporti veloci periferia per periferia, dato che tuttora se, ad esempio, da Acilia volessi andare a Ponte Galeria su ferro dovrei passare addirittura per Piramide. Tra l’altro credo che l’opera non comporterebbe neanche grossissime spese (considerata anche la vastità), perchè non sarebbe da interrare (almeno nella maggior parte del percorso) ed avrebbe parte del tracciato solo da adeguare, non da costruire ex novo.

    • mario ha detto:

      si potrebbe fare sul raccordo treni a 4 carrozze che portano gente intorno a roma senza prendere le auto e mtee tram che ti portvippo i soldi vanno via per altri mo

    • marco t. ha detto:

      bravoooooo!!!!
      da quando facevo i primi anni di universita a valle giulia che sostenevo questa teoria
      da ragazzo la citta era piu piccola e bastava la mitica circolare rossa che faceva l’intero anello cittadino.
      la proposta della circolare sul gra che intercetta nei nodi di scambio tutte le viabilita afferenti dimezzerebbe il flusso di chi entra a roma per lavoro e ne deve uscire poco dopo evitando congestioni inutili.
      solo cosi chi si trovera ad avere un vantaggio in trmini di tempi e di costi sara’ incentivato a lasciare definitivamente il mezzo privato.

  85. Fabio ha detto:

    Caro X municipio,vorrei proporre un vecchio progetto mai realizzato della metro A , il prolungamento da Fermata Battistini a Torrevecchia o Torresina,visto che la zona è molto traffica,e assai popolata!spero che questo progetto venga realizzato x un bene dei cittadini di Roma Capitale.

  86. alessandro ha detto:

    Carissimi leggevo che il 5 novembre si è tenuta una riunione per la messa in esercizio della tratta vigna clara valle aurelia che ha destato preoccupazione ai comitati dei cittadini ivi presenti.
    Faccio presente che RFI non si è nemmeno presentata.
    Il Comitato può cortesemente darci delle informazioni su questa tratta cosi importante e sulla definitiva futura chiusura?

  87. Massimiliano Carosi ha detto:

    Egregi signori, un’idea.
    Seguo da anni, costantemente, l’evolversi della mobilità romana, gli annunci dei politici e assessori di turno, i prolungamenti studiati progettati e previsti per la metro B da laurentina a fonte laurentina, poi risoltasi con un corridoio per gli autobus, la linea D, annunciata, andata in gara, poi annullata per vari motivi e non ancora ripartita, il tracciato della metro C, che una volta arriva a prati, poi si allunga fino all’ospedale S.Andrea, poi si riaccorcia, e poi si attesta a piazza Venezia.
    L’idea è questa: se il problema è il reperimento dei fondi pubblici, che sono sempre pochi e sempre di meno per questa città, perché non sponsorizzare le fermate, cambiandogli e affittando il nome?
    Mi spiego, ci sono un’infinità di multinazionali a cui si potrebbe affittare il nome della fermata, ad esempio subaugusta/Fiat, pontemammolo/samsung e via discorrendo, per un cospicuo numero di anni, in modo da incassare soldi aggiuntivi da destinate costantemente allo sviluppo dell’intera linea, completando quei prolungamenti evidenziati sul sito di Roma metropolitane.
    Addirittura si potrebbero progettare nuove diramazioni da quelle già esistenti, in modo da renderle più fruibili per una maggiore fetta della popolazione, disincentivando l’uso delle autovetture e permettendo un rapido trasporto.
    L’idea potrebbe essere innovativa, ma di sicuro se realizzata con intelligenza permetterebbe di contare su un cospicuo gruzzolo aggiuntivo di denaro per rendere più vivibile la città?
    Grazie per l’attenzione.
    MC

  88. alessandro ha detto:

    caro comitato ci sono notizie in merito alla chiusura dell’anello ferroviario?

  89. Filippo Cerini ha detto:

    PROLUNGAMENTO TRAM 2 ALLA STAZIONE TERMINI

    Da piazzale Flaminio, posare i binari attraverso Villa Borghese (Viale Washington), Via Veneto, Via Bissolati, Via V.E. Orlando (da trasformare in strada esclusivamente tranviaria nel breve tratto tra Largo S. Susanna e via Barbieri), Piazza Esedra, Via Einaudi, Termini.

  90. Viviana ha detto:

    Vorrei proporre al Comitato Metro X Roma di chiedere espressamente a tutti i candidati sindaci per le prossime elezioni del maggio (o giugno) 2016 un programma chiaro sulla metropolitana a Roma, eventualmente iniziando ad intervistare sin da ora le liste già presenti in Campidoglio. Sono o non sono per dotare Roma di una rete metro come Londra, Parigi, Berlino o Barcellona ?
    Sono o non sono per trasformare le ferrovie metropolitane (oggi semiclandestine) in vere e proprie ferrovie leggere urbane gestite dal Comune di Roma/Città Metropolitana di Roma ?
    Sono o non sono per far arrivare la metropolitana in tutti gli aeroporti ? Il fatto che Ciampino sia fuori dal Comune di Roma (ammesso che il sito aeroportuale sia interamente fuori da Roma) conta poco o nulla perchè il sindaco di Roma è anche sindaco della Città metropolitana.
    Si deve poter arrivare da Roma al suo Porto (Civitavecchia) ai suoi aeroporti (Urbe, Fiumicino, Ciampino, Pratica di mare etc) al suo lido (da Santa Marinella ad Anzio) ai suoi colli (Albani) ai suoi monti (non dico il Terminillo ma almeno quelli di Subiaco) con una stessa unica rete, gestita con tempi, costi e sistemi europei. Una buona parte di rete già ora esiste, va gestita e rilanciata.
    Se i candidati non fanno ciò non meritano il voto, a mio parere…. la battaglia per la metro a Roma, ora che si riaprono i giochi in Campidoglio, si fa appassionante.
    Sarebbe il caso di dire “ora o mai più” !
    Viviana.

  91. Alessandro ha detto:

    Questa era la rete tranviaria esistente a Roma nel 1926, una delle più estese del mondo all’epoca…

    http://www.tramroma.com/images/articoli/tt/tram1926.jpg

    Non pretendo che attualmente vengano ripristinate circa sessanta linee tranviarie, ma che vengano però realizzate (o ripristinate, in chiave ovviamente moderna) tranvie su importanti e spesso ampie arterie, sottoposte ad un intenso traffico di veicoli privati e frequentate da un consistente bacino di utenza. Ad esempio: La tranvia TVA (Termini-Vaticano-Aurelio), la metrotranvia Saxa Rubra-Laurentina, una tranvia su via Nomentana, su via Tiburtina, su via Ostiense, su viale Marconi, etc.
    Fermo restando, ci tengo a precisarlo, che le tranvie non debbano costituire un ripiego là dove esistono già dei progetti di linee metropolitane o prolungamenti di metropolitane già esistenti

  92. Stefano ha detto:

    Caro Comitato vorrei proporre una modifica alla linea 51 circolare che attualmente collega la metro C con le linee A e B arrivando fino a Piazza San Silvestro e viceversa.
    Considerato l’elevato numero di fermate (circa 30) nonché il numero altrettanto elevato di incroci lungo il tragitto, ad oggi un 51 per completare una corsa impiega un tempo particolarmente elevato (oltre 1 ora). Pertanto propongo che la linea 51 venga trasformata da linea urbana a linea espressa riducendo il numero delle fermate ai punti di scambio strategici come segue:
    • Capolinea Via La Spezia (Metro C);
    • Via Appia Nuova n.70422 (Metro A);
    • Piazza San Giovanni in Laterano n.70424 (Ospedale S.Giovanni);
    • Via Labicana n.70863 (dopo via Merulana);
    • Piazza del Colosseo n.70340 (Metro B);
    • Via dei Fori Imperiali n.70342 (Campidoglio);
    • Via del Corso n.73888 (altezza Via Minghetti);
    • Largo Chigi n.70600;
    • Via del Corso n.77307 (altezza Via del Caravita);
    • Piazza Venezia n.70387;
    • Via dei Fori Imperiali n.72104 (Campidoglio);
    • Piazza del Colosseo n.70479 (Metro B);
    • Via Labicana n.70369 (prima di Via Merulana);
    • Via Appia Nuova n.70372 (Metro A);
    • Capolinea Via La Spezia (Metro C).
    Ciò consentirebbe di ottimizzare di molto i tempi di percorrenza della linea.

  93. vincenzo ha detto:

    il parcheggio di scambio sotto il capolinea Laurentina della Metro B, già alle 8 di mattina è completo!
    questo perchè tanti lo usano per la lunga sosta (a un costo ridicolo); così chi lo potrebbe usare per il tragitto casa/lavoro resta fregato e deve parcheggiare nei dintorni. All’ATAC e agli utenti conviene limitare la sosta nelle ore di apertura della giornata e casomai consentire a tutti (abbonati e no) la sosta oltre le 24H solo dietro pagamento di una tariffa pari a quella dei parcheggi privati! Ci si trovano pure i pulmini degli ambulanti…e poi su TripAdvisor si legge questo: http://www.tripadvisor.it/ShowTopic-g187791-i22-k8317598-Parcheggio_laurentina_metro-Rome_Lazio.html

  94. alessandro ha detto:

    caro comitato potete darmi notizie in merito allo stato dei lavori della chiusura dell’anello ferroviario?

  95. ALESSANDRO ha detto:

    Comitato potete aggiornarci sullo stato dei lavori per la chiusura dell’anello ferroviario?

  96. Luca ha detto:

    Salve, più che una proposta è una domanda.
    Sento spesso parlare nei commenti di completamento dell’anello ferroviario ma mi chiedo perché non “fondere” le ferrovie regionali che passano per Roma in una unica grande metro.
    Fondendo infatti FR1, FR2 e FR3 si avrebbe una lunga metropolitana (chiamiamola F) con due diramazioni F2 e F3.
    La linea F avrebbe come capolinea urbani Settebagni e Fiera di Roma, la diramazione F2 avrebbe come capolinea Lunghezza e la F3 Cesano di Roma.
    Ovviamente alcuni convogli dovranno proseguire verso le destinazione delle attuali ferrovie regionali.
    Per realizzare questa infrastruttura basterebbe una gestione automatizzata degli scambi ferroviari e l’istallazione di tornelli in ingresso e uscita ai binari delle attuali ferrovie regionali.
    Per trasformazione in metropolitana intendo treni automatizzati in stile metro, frequenze inferiori ai 4min di punta (8 min per le diramazioni).
    La metro si incrocerebbe (prevedendo in alcuni casi nuovi passaggi pedonali) con la B in Nomentana, Tiburtina e Ostiense; con la C a Pigneto; con la A a Tuscolana e Valle Aurelia e con la D (se mai esisterà) a Trastevere.
    C’è un motivo tecnico per cui tale soluzione non è spesso considerata?

  97. michele ha detto:

    Ho letto stamani che per lo stadio di Tor di Valle Atac scarta il prolungamento della B. Tra le proposte c’è il potenziamento della Roma Lido. Ma qualcuno conosce le altre ipotesi/soluzioni proposte da Atac?

  98. Davide ha detto:

    Buongiorno, si potrebbe fare in modo che il 50 Express ,che da Pigneto va a Termini invece di girare senza soluzione di continuità, possa partire dalla stazione Pigneto in abbinamento agli orari della Metro C (un po’ come succedeva al vecchio capolinea di Parco di Centocelle)?
    Allo stato attuale si perdono molti minuti in attesa di tale Bus.
    Grazie e buona giornata.

  99. Marco ha detto:

    Vorrei proporre di allungare l’orario di apertura della Metro C per il venerdì e sabato sera, fino alla 1:30 così come succede per le altre due linee di metropolitane.

  100. Silvio Bruno ha detto:

    Vorrei proporre un prolungamento a nord della linea che, attualmente, va da Centocelle a Via Giolitti.
    Proporrei di deviare il percorso nel tunnel di Santa Bibiana, per poi svoltare a destra e percorrere viale Pretoriano, per poi proseguire, con svolta a sinistra, verso Porta Pia, percorrere Piazza Fiume, via del Muro Torto e, a piazzale Brasile, andare in viale San Paolo/Fiorello La Guardia/Washington fino a piazzale Flaminio dove potrebbe allocarsi un capolinea nello spazio antistante l’accesso alla linea Roma-Nord.
    In percorso sarebbe a servizio di una maggiore integrazione del trasporto su ferro, con la possibilità di interscambio a Castro Pretorio con la linea B, a piazzale Flaminio con la A e Ferrovia Roma Nord.
    Inoltre durante il tracciato, interseco o lambisce molti luoghi importanti della città, come la Biblioteca Nazionale, la Direzione delle Ferrovie, il Ministero Lavori Pubblici, il Ministero della Difesa Aeronautica, l’Università La Sapienza, la sede del CNR, che sono luoghi attrattori di mobilità.
    Grazie.
    Silvio BRUNO

  101. Roberto ha detto:

    http://www.romafaschifo.com/2013/12/lincredibile-situazione-del-deposito.html

    Perché non occuparsi anche delle condizioni di fatiscenza del deposito della Metro B? Recintare e custodire (soprattutto dai writers) pure i nuovi (e costosi) acquisti a monte, potrebbe evitare elevati costi di pulizia esterna a valle (cifre peraltro già sborsate di recente e che a poco sono servite, visto che i vagoni sono di nuovo come prima). Che ne pensate? Grazie.

  102. David ha detto:

    Forse esco un po’ fuori tema, perché non parlo di metropolitana. Ma perché in qualità di Comitato non ripresentate al Sindaco il progetto tranviario di Tocci?
    Poi pensavo, non sarebbe utile trasformare la linea 3 in una circolare? Passerebbe sul lungotevere, andando a collegare Piramide con Piazza Risorgimento, dando modo ai cittadini di raggiungere il centro in un altro modo (Campo dei Fiori, via Giulia, Piazza Navona, ecc.) e sarebbe utile anche per il Giubileo.
    Il tram è anche poco costoso e la vedo più utile di un tram a Viale Marconi o a viale Giustiniano Imperatore per andare alla ex Fiera di Roma.

    • Alessandro ha detto:

      Io invece direi che in questo modo si avrebbe un TPL capillare, interconnesso (svariati interscambi metro/treno/tranvia), con infrastrutture che attraversano il centro storico e zone semi-centrali, altre circolari, altre ancora semi-circolari che collegano le periferie. Non mi sembra poco…

      • alessandro ha detto:

        si ale hai ragione, ma se guadi le mappe che ho messo, all’interno dell’area raccordo non sarebbe coperta tutta la città. concordo con te con quanto detto ma io credo che una città in cui solo di abitanti siamo di poco sotto i 3 milioni ma che con l’interland e i pendolari, i turisti ecc…arriviamo abbondantemente sopra i 5, una rete di metro che copra quanto meno tutto l’interno del GRa sia auspicabile. Dobbiamo anche riattivare l’economia romana . cioè non dobbiamo trasferiric a milano perche è capitale economica. dobbiamo diventare anche noi la seconda capitale economica a mio parere. se no non avrebbe nemmeno senso fare il nuovo fiumicino 2 che ne dici?

        • Alessandro ha detto:

          Non posso che essere d’accordo con te sul fatto che debba ripartire l’economia a Roma: pensa che la nostra città potrebbe vivere di solo turismo se questo venisse valorizzato in maniera più incisiva, dato l’immenso potenziale storico-archeologico-culturale…
          Riguardo al discorso su un TPL che copra tutto l’interno del GRA, già alcuni accorgimenti potrebbero risolvere questo problema e di fatto la maggior parte di questi sono indicati nella mappa:

          – prolungamento della MC fino a Grottarossa od Ospedale S.Andrea;
          – prolungamento della MA fino a Casalotti (a nord), fino a Ciampino Aeroporto (a sud);
          – prolungamento della MB fino a Torraccia;
          – prolungamento della MB1 fino a Bufalotta;
          – MD da Ojetti fino a Corviale (con un tracciato meridionale che da Nievo sia diretto verso Monteverde/Colli Portuensi/Portuense anziché verso Marconi/Eur);
          – trasformazione della ferrovia Roma Lido in metropolitana (ME);
          – trasformazione della ferrovia Roma Nord in metropolitana (MF) con una fermata in più, Valle Giulia;
          – completamento dell’anello ferroviario (Valle Aurelia-Pineto-Vigna Clara-Tor di Quinto-Nomentana) e alcune nuove fermate come Pigneto e Zama, ad esempio;
          – miglioramento delle frequenze dei treni metropolitani, almeno ogni 10 minuti nei giorni feriali e ogni 20 minuti nei giorni festivi;
          – metrotranvia Saxa Rubra-Laurentina (a est);
          – metrotranvia Cornelia-Eur (a ovest);
          – una serie di tranvie (moderne) su arterie importanti (Cristoforo Colombo, Marconi, Nomentana, Tiburtina);
          – tranvia TVA (Termini-Vaticano-Aurelio);

          Aggiungo poi:
          – ultima corsa delle metropolitane (tutte indistintamente, MA, MB, MC) alle 00.30 da domenica a giovedì (provare il N1 per credere…) e alle 01.30 o 02.00 venerdì e sabato;
          – miglioramento delle frequenze della MC nel tratto Pantano-Parco di Centocelle (corse ogni 12 minuti non sono degne di una metropolitana, a parte forse in orari notturni…);
          – necessità di un più rapido ed economico collegamento tra Roma e Fiumicino Aeroporto.

          Certamente si potrebbe fare ancora di più, ma credimi tutto ciò sarebbe già una rivoluzione

          • alessandro ha detto:

            allora cosi ci sto. è chiaro che la trasformazione delle roma lido e roma nord in metro E ed F sarebbe già tantissimo e le metrotramvie pure.
            L’unica mia perplessità restano solo le fermate della roma nord poichè alcune sono davvero nella terra di nessuno.
            Ma se si potessero realizzare questi progetti da te suggeriti metto non una ma 100 firme.
            Ps sulle metrotramvie hai qualche sito dove andare a vedere o sono frutto dei tuoi pensieri?

          • Alessandro ha detto:

            La metrotranvia Saxa Rubra-Laurentina è un vecchio progetto, tra l’altro già approvato dal Consiglio comunale nel 2006, e iniziato in alcuni punti (viadotto dei presidenti e un tratto dopo la Stazione Togliatti verso Ponte Mammolo). Tale progetto ogni tanto viene rimenzionato da questa o quella amministrazione di turno ma poi di nuovo lasciato nell’oblio…Quanto alla metrotranvia occidentale da Cornelia-Eur, risulta in parte sulla mappa. Anzi, se fosse per me la farei partire dal Policlinico Gemelli, passando per viale della Pineta Sacchetti. Comunque secondo me il percorso dovrebbe essere questo: Eur-Isacco Newton-Colli Portuensi-Gianicolense/Gasparri-Leone XIII-Gregorio VII-Cornelia

          • Alessandro ha detto:

            Riguardo alla ferrovia Roma Nord, secondo me la stazione più importante è Saxa Rubra, per la presenza di numerosi capilinea di autobus diretti in altre città e perché, in quanto vicina al GRA, rappresenta un’area di parcheggio per coloro che provengono con la macchina da fuori Roma. Non solo, ma diventerebbe un interscambio con la metrotranvia orientale, qualora quest’ultima dovesse venire alla luce…Una seconda stazione importante potrebbe essere Tor di Quinto come interscambio con l’Anello ferroviario, qualora verrà mai chiuso…Infine una terza stazione importante potrebbe essere proprio una futura Valle Giulia, come interscambio con le tranvie 3 e 19

          • nicola ha detto:

            grazie sono daccordissimo questo è il libro dei sogni di amministrazioni passate. Il problema oltre alle ruberie è il non riconoscimento anche economico di Roma come capitale.

    • Andrea P. ha detto:

      ho passato un paio d’ore a divertirmi a leggere possibili scenari del TPL a roma… vedendo roma fino alla linea t ho avuto un “orgasmo” (passatemi il termine), altri scenari in cui parte delle linea a e b diventeranno linea d e la linea e da montebello fino a cristoforo colombo… però devo dire che questa è pura fantascienza manco nel prossimo secolo si vedranno ste cose!!

  103. Viviana ha detto:

    Buongiorno , vorrei portare una proposta di tipo generale. Poichè è stata istituita la Città Metropolitana, mi sembra ovvio che la metro a Roma, ma anche i tram e le ferrovie, dovrebbero avere un respiro sovracomunale, come accade in tutte le parti del mondo ma anche a Milano e Napoli. La gestione di tutte le linee in un ampio raggio che coinvolga Civitavecchia, Viterbo e la zona dei Laghi, Tivoli, Subiaco, I Castelli e il litorale (da Fregene ad Anzio) dovrebbe avere una singola regia, superando la frammentazione attuale.
    Di modo che Roma sia direttamente collegata a tutti i suoi aeroporti, alle zone portuali, alle spiagge (avendo la fortuna di essere una delle poche capitali sul mare, oggi in stato di semi abbandono) ai Colli e persino ai Monti nelle immediate vicinanze.
    Su tutte le vie consolari o a ridosso dei viali più ampi dovrebbe correre il Tram. In questo senso si potrebbe partire da subito con la via Colombo e la Ostiense, la Prenestina, via Aurelia. In tal modo si avrebbero delle unilinee (eventualmente anche filobus) per collegare perfieria e centro, incrociando le stazioni metro o ferroviarie .
    A ridosso di ciascuna stazione dovrebbero essere collocati i capolinea di bus aventi il compito di collegare le varie linee su ferro nelle vicinanze, in modo da consentire lo scambio più velocemente possibile con tracciati corti.

  104. Massimo ha detto:

    Buongiorno a tutti, vorrei portare alla vostra attenzione questa mia idea. Premesso che sono contrario da sempre al percorso ipotizzato per la linea D (assolutamente da spostare verso Ovest), come ho ribadito più volte nei vostri articoli, ho pensato che per ridurre drasticamente il costo di scavo di una metropolitana, forse si potrebbe sfruttare quello che è, a tutti gli effetti, un percorso già bello e fatto che taglia Roma da NordEst a SudOvest ed addirittura fino al mare, ovvero il Tevere! Si potrebbe realizzare un servizio di navette ed imputarlo in capo a Roma Metropolitane in modo da poterla definire, a tutti gli effetti, una linea Metro (con una corsia dedicata che più di così non si può). Gradirei sapere da Voi tutti ma sopratutto dal Comitato se fosse mai una idea proponibile. Personalmente penso che non sfruttare il percorso del Tevere è un delitto.

  105. Lorenzo ha detto:

    Buongiorno, a mio parere il Comune dovrebbe pensare, di concerto con AMA, Polizia Municipale e ATAC, la possibilità di rimuovere le auto parcheggiate gratuitamente lungo i marciapiedi di alcune grandi strade di Roma. Liberando i bordi delle strade si possono creare corsie preferenziali utili a velocizzare il passaggio degli autobus., assimilandole così a linee di tram. Limitandomi all’area EST della città, alcuni esempi sono via Tuscolana tra Subaugusta e Porta Furba, via Appia Nuova e di nuovo via Tuscolana tra Colli Albani e San Giovanni. Queste strade appaiono molto larghe e quindi potenzialmente adatte per un traffico agevolato degli autobus. Un altro esempio è viale della Primavera in zona Centocelle, che secondo me è strategica per collegare la metro A da Numidio Quadrato alla metro C (Gardenie) e perfino alla metro B (Pietralata o S. Maria del Soccorso). La mia proposta può apparire impopolare per molti cittadini, ma può dare dei benefici in termini sia di viabilità sia di decoro urbano. Inoltre, tale iniziativa può nel corso del tempo scoraggiare i cittadini dall’uso dell’auto privata, rendendo Roma una città meno motorizzata.

  106. Alessio ha detto:

    Propongo che sulla linea B e B1 i treni passino più spesso nell’ora di punta, la mattina dal capolinea jonio ci vogliono anche 25 minuti per lasciare la stazione, e la sera succede più o meno lo stesso rendendo impraticabile il treno per troppo affollamento, il risultato è viaggiare stipati come animali senza nemmeno aria condizionata alle volte.
    Non pretendo un treno ogni 2 minuti, ma almeno ogni 5 minuti, è una metropolitana non un treno regionale, a questo punto dateci gli orari.

  107. letizia ha detto:

    ho inserito il sito http://www.metroxroma.it nel questionario “roma resiliente” dove ogni cittadino può esprimere i punti di forza e di debolezza della città. ovviamente tra i punti di debolezza ho segnalato l’assenza di una rete di metro che coprano tutta la città, oltre al prolungamento della metro b a casal monastero, a me particolarmente caro. credo che la compilazione del questionario da parte di chi frequenta questo sito potrebbe dare gran voce alle nostre richieste! http://www.urbanistica.comune.roma.it/roma-resiliente.html

  108. Giuliano Stefer 77 ha detto:

    Propongo in Vista del GIUBILEO 2015 questi Interventi Rapidi , forse poco dispendiosi e Fattibili a mio Parere :
    1 – Collegamento TRAM da Piazza Venezia > Via Fori Imperiali > Via Cavour > TERMINI dove realizzare anche una Tramvia Dedicata in Sede Propria da TERMINI a SAN PIETRO passando per LARGO ARGENTINA

    2 – Collegamento TRAM da Largo Argentina > Corso VIttorio Chiesa Nuova > San Pietro Piazza Pia > Piazza Risorgimento in modo da Chiudere a Cerchio Finalmente la Rete Tramviaria.

    3 – da queste due Tratte si Creano 2 Nuove Potenziali CIrcolari :
    Nuova Circolare Esterna ossia Pza Risorgimento > Flaminio > Parioli > Policlinico > Porta Maggiore > Colosseo > Piramide > Trastevere > Largo Argentina > Corso Vittorio > San Pietro > Pza Risorgimento
    Nuova Circolare Interna ossia Termini > Cavour > Piazza Venezia > Corso Vittorio > San Pietro Piazza Pia > Pza Risorgimento > Flaminio > Parioli > Policlinico > Porta Maggiore > Pza Vittorio > Termini
    4 – Premessa la Messa in Sicurezza necessaria , Creare un Treno-Navetta della Metro C da Lodi a San Giovanni con i Controlli Automatici di Uomo Morto e Moorgate a San Giovanni su Singolo Treno e Singolo Binario . Tutto Coadiuvato e Controllato dal Deposito di Granitti.

    5 – Posa Binari Anello Ferroviario da Valle Aurelia a Vigna Clara (Area Nuova di Scambio con la Cassia , assente nel Giubileo 2000) con Servizio Ferroviario Vigna Clara – San Pietro – Termini.
    Se Fattibile Posa dei Ponti , rimozioni caseggiati Tor di Quinto e posa Binari e ponti su Tevere da Congiungere anche dopo Giubileo Vigna Clara a Nomentana FS

    6 – Linea Tramviaria con Ponte su Tevere e passaggio per Appia da Saxa Rubra Roma Nord > Fidene FS > Viadotto Gronchi e Saragat > Via Fucini > Casal De Pazzi > Ponte Mammolo Linea B > VIA TOGLIATTI tutta > Parco Appia Antica > Roma 70 > Laurentina Linea B , in sede propria

    • Lorenzo ha detto:

      Ciao Giuliano, mi intrigano molto i punti 1 e 2, soprattutto per attenuare il problema del sovraffollamento degli autobus 40 e 64, che sono stati anche purtroppo oggetto di discussione all’estero per via dei borseggi.

  109. Dan ha detto:

    Io propongo di collegare con un tram o metro leggera il piazzale del verano sino a settecamini o un po’ prima, togliendo così un po’ di autobus, e velocizzando il percorso a causa del costante traffico su via tiburtina. Proporrei anche di fare dove è possibile tutte corsie preferenziali degli autobus, per velocizzare i tempi.

  110. alex69alex ha detto:

    La linea C della metropolitana è attualmente l’opera pubblica più costosa dopo TAV Torino-Lione e Mose. Un investimento di tale portata, sobbarcato dalla totalità del Popolo Italiano, esige che sia stata fatta almeno una seria analisi costi-benefici. Questa analisi NON esiste, o meglio non esiste in riferimento a quello che è il tracciato che vorrebbero proporci oggi per la tratta T2, che non è neanche lontano parente di quello scaturito dal progetto del 2002: sono saltate infatti ben cinque fermate fra Venezia e Farnesina, le tre più centrali e strategiche (Argentina, Chiesa Nuova, Risorgimento) e le due del quartiere Flaminio, che non verrà più servito (Vignola e Auditorium), mentre sono lievitati i costi iniziali e i tempi di realizzazione (da progetto preliminare, ad oggi la linea sarebbe dovuta già essere ad un anno dalla piena fruibilità fino a Clodio: http://www.camera.it/temiap/temi16/2011scheda%5B105%5D.pdf documento UFFICIALE della camera dei deputati). Una metro che sottopassa il centro Storico lungo l’asse di Corso Vittorio, senza effettuare nemmeno una fermata per tutto il percorso (di chilometri); che effettuerà tre fermate (San Pietro, Ottaviano, Clodio), al costo di UN MILIARDO E TRECENTO MILIONI DI EURO: è questo ciò di cui ha bisogno la città? Siamo proprio sicuri che non ci siano altri modi per spendere una cifra così importante (pari al tesoretto di Renzi!), anche volendola destinare interamente agli investimenti sul TPL della Capitale? Roma avrà risolto i suoi problemi con questa infrastruttura COSI’ CONCEPITA, oppure una tal cifra potrebbe essere investita in un progetto più generale, su più vasta scala, che apporti benefici alla viabilità di zone più ampie, senza la pretesa di costituire un “panacea” per la mobilità romana, ma con l’intento di migliorare la qualità della vita a un numero maggiore di cittadini? Siamo sicuri che una metro senza fermate in centro sia proprio quello che serve alla città e ai suoi abitanti, o piuttosto non è una manovra a beneficio di potentati e lobbies che vogliono accaparrarsi i finanziamenti per le Olimnpiadi? Già, le Olimpiadi… siamo sicuri che Roma abbia bisogno di un “grande evento” come questo? Non sono bastati i recenti Mondiali di nuoto, che hanno lasciato sul territorio i fossili di cemento come le piscine del Salario e le vele di Calatrava? Perché dovremmo illuderci che, questa volta, il malaffare non approfitterebbe di una occasione cos’ ghiotta, quando non c’è mai fine agli scandali? Ancora era fresca la cronaca dei fatti di mafiacapitale, ed è arrivato come un nuovo macigno sulle macerie l’affare Incalza… Ma non ci basta come lezione? E soprattutto: E’ LECITO OPPURE NO FARSI QUESTE DOMANDE? Oppure dobbiamo tifare per le metro “a tutti i costi”?
    Se c’è anche una sola persona qui che ritiene legittimo avere dei dubbi, la invito a leggere e magari firmare la petizione che ho lanciato su change.org e a farsene cassa di risonanza: https://www.change.org/p/sindaco-di-roma-on-ignazio-marino-e-assessore-alla-mobilit%C3%A0-di-roma-capitale-on-guido-improta-rivedere-il-progetto-della-linea-c-della-metropolitana-di-roma-oltre-piazza-venezia

    • fabrizio ha detto:

      andrebbe fatta una seria lotta alla corruzione e non rinunciare alle opere pubbliche. Le olimpiadi possiamo non organizzarle, ma rafforzare la rete metropolitana ritengo sia imprescindibile. L’alternativa è impedire l’utilizzo dell’automobile privata dentro roma

      • alex69alex ha detto:

        Caro Fabrizio, la pensiamo esattamente allo stesso modo. Il rafforzamento della rete metropolitana, esigenza che anch’io considero imprescindibile, non si realizza certo costruendo un lungo e costosissimo passante che scavalca a piè pari il cuore del centro storico. Se il motivo della rinuncia ad una stazione fondamentale come Chiesa Nuova (dopo aver già rinunciato ad Argentina e Risorgimento) è che “non bastano i soldi”, allora meglio fermarsi fin dove i soldi ci sono, oppure studiare alternative per spendere meglio quelli che ci sono, piuttosto che buttarli così, perché, è evidente, il sol scopo è spartirsi una torta che si chiama finanziamenti del CIO, per aggiudicarsi la quale è fondamentale presentare un progetto che porti la metropolitana a ridosso dello Stadio Olimpico, non importa affatto come. E questo, permettimi, NON è ciò di cui ha bisogno la città

    • Rosella ha detto:

      Sono daccordo con quanto scriveva Emanuele, a proposito del prolungamento della B finoa Casal Monosterio:

      Sarebbe un grave errore realizzare tale opera, tanto cemento e case e centri commerciali che colpiranno l’economia della nostra città.
      Invece andrebbe fatta l’opera della metropolitana in superficie di Settecamini, qui http://settecamini.blogspot.it/2015/05/metropolitana-settecamini-il-progetto.html il progetto, con costi di gran lunga inferiore (costo complessivo di soli 77 milioni contro i 600 del prolungamento) e tempi molto meno.
      Queste sono opere per una mobilità intelligente.

      Rosella

  111. Marco ha detto:

    5 linee di metropolitana , chiudere anello ferroviario , solo bus elettrici , basterebbe smetterla con gli sprechi , tutti i dipendenti pubblici con un contratto ad un anno rinnovabile , solo chi gli va di lavorare e conosce il valore dei soldi che gli vengono dati si rinnova , aumenterebbe efficienza e ci sarebbero molti meno sprechi , con quei risparmi si potrebbero fare le metropolitane con un costo giusto , senza che chi controlla prende i soldi dalle società che le costruiscono , i costi al km diminuirebbero vertiginosamente , ultima considerazione la cura del verde intorno alle stazioni metro , veramente non pervenuto

    • fabrizio ha detto:

      non capisco cosa centrano i dipendenti pubblici e i loro contratti. Allora possiamo proporre che tutti i dipendenti privati lavorino gratis perchè non erogano nessun servizio alla collettività e che tutte le partite iva vengano messe sotto vigilanza fiscale perchè evadono le tasse

  112. alex69alex ha detto:

    Ribadisco anche qui, come scritto più e più volte, che il futuro che si sta delineando per la linea C (vera voraggine inghiottimiliardi per le povere casse dello Stato) non mi piace proprio per niente. Tutte le stazioni lungo Corso Vittorio sono definitivamente saltate, da Piazza Venezia a San Pietro non verrà realizzata NESSUNA fermata per un percorso di due chilometri, nessuna fermata a piazza Risorgimento, Stazione San Pietro che, per come viene gestita SEMPRE la sicurezza a Roma (vd. concertone primo maggio, via Crucis, Rolling Stones, moda…) verrà tenuta CHIUSA quando più servirà, e un possibile prolungamento a Fernesina, rinunciando definitivamente ad Auditorium (dopo che si è già rinunciato a Vignola), con la fermata che in tutta certezza verrà tenuta CHIUSA tutte le domeniche sempre per motivi di “sicurezza”, vanificandone completamente lo scopo. Il tutto, udite udite, alla modica cifra di ulteriori 1,3 miliardi di euro, se basteranno, nonché cantieri in giro per la città per i prossimi dieci anni, sempre se basteranno. Alla luce di tutto ciò, io dico: BASTA! Dovevano fare una metro con 7 fermate da venezia a farnesina, ne faranno sì e no 3, due delle quali, già lo sappiamo, lasciate spesso chiuse. A un costo, lo ribadisco, di un miliardo e mezzo. NON CI STO! Preferisco che si FERMI questo mostro a Piazza Venezia e che si ripensi TUTTO il TPL romano guardando non a parigi o Londra o Madrid, realtà lontane anni luce dalla nostra, ma ad altri siti che hanno risolto diversamente con soluzioni sostenibili nel tempo e nelle finanze, e compatibili con la città: con umiltà e senza sogni di gloria. Algeri, Bogotà, Porto, sono realtà da cui Roma potrebbe trarre spunto per implementare il suo TPL, che per come è la nostra città non può che essere DI SUPERFICIE (basta con le gallerie: non le possiamo fare, facciamocene una ragione)

    • Emanuele ha detto:

      Ma in sostanza si può sapere quando l’appalto è stato aggiudicato quali obblighi aveva il costruttore? Qui non si capisce più niente, sembra quasi che invece di un progetto con tot stazioni per tot miliardi e tot anni di lavoro si siano accordati alla viva il parroco decidendo volta per volta come andare avanti.

  113. Alessandro ha detto:

    Se non è possibile fare una linea ex novo si potrebbe fare una A1 da Lepanto in direzione Nord, clodio – mazzini – musica/foro italico – milvio – giuochi delfici.

  114. Alessandro ha detto:

    A parer mio le cose piu semplici sarebbero:

    attuare i progetti della B1, cercare di terminare il piu possibile la linea C nel suo progetto completo fino almeno ai Giuochi Delfici, e della D. Se non possibile inventarsi linee tram analoghe, almeno spezzare le tratte tipo

    Ojetti – Prati fscali – moschea – auditorium
    Eur – Trastevere

  115. Federico ha detto:

    Quarta linea, ovvero l’ipotetica D, assolutamente a Roma Nord!!!!
    Da La Storta in giù, passando per Giustiniana e Cassia, almeno fino a Prati!!!!
    Questo dovrebbero fare, dopo il prolungamento della B fino a Casal Monastero e della A fino a Casalotti!

  116. michele ha detto:

    Salve, più che per proporre vi scrivo per capire meglio lo stato di quanto fin qui previsto.
    Abitando in zona Lucio Sestio mi son sempre chiesto perché non sfruttare lo spazio della Palmiro Togliatti per creare una metro leggera? Un tram? Insomma uno straccio di trasporto decente che unisce la linea A con la C e la B. Lo troverei utilissimo ma non capisco se sia previsto qualcosa in tal senso o meno e in caso positivo che ordine di priorità abbia.
    Il massimo poi sarebbe se dalla Tuscolana si proseguire verso l’EUR, un passante del genere secondo me accorgerete i tempi di viaggio di molti e libererebbe lo snodo di Termini. È previsto niente in tal senso?
    Una domanda tecnica, leggevo dell’ipotesi di trasformare la Ostia-Roma in metro, ma questo non potrebbe essere pensato per tutte le FL che attraversano Roma? Fare un pò come le RER di Parigi? È soli un problema di costi o ci sarebbero problemi tecnici da superare?
    Ultima domanda sul Pigneto, leggevo della proposta di realizzare una stazione FS, questo permetterebbe di allacciati ai treni che passano da Roma Tuscolana?
    Grazie in anticipo per le vostre risposte

    • Alessandro ha detto:

      Già da vent’anni esiste un progetto di metrotranvia Saxa Rubra-Laurentina, che attraversa tutta la Togliatti. Tale progetto, avviato sul viadotto dei presidenti e nell’area attorno alla stazione Togliatti, è stato abbandonato, lasciato nel più totale degrado e mai più ripreso seriamente in considerazione. Esiste comunque una petizione in rete (https://www.change.org/p/marino-ignazio-realizzazione-della-metrotramvia-saxa-rubra-laurentina-e-realizzazione-della-stazione-valle-giulia-don-minzoni-lungo-la-linea-roma-nord), alla quale ti consiglio di aderire.
      Attualmente nel tratto da Fidene a Eur bisogna prendere tre autobus (341, 451 e 789), impiegando, se tutto va bene, quasi due ore, calcolando anche le attese ai capilinea…
      Inoltre il traffico automobilistico da Cinecittà all’Eur, nelle ore di punta, è intolerabile, si impiega anche un’ora per fare 11/12 km…

      • Michele ha detto:

        Grazie Alessandro per l’informazione.
        In effetti avere un’opera del genere sarebbe davvero una gran cosa, cambierebbe di molto la connessione e vivibilità dei quartieri interessati e agevolerebbe di non poco gli spostamenti senza dover per forza passare da Termini.
        Trovo assurdo che dalla Tuscolana per raggiungere l’EUR si impieghi un’ora per una distanza che in linea d’aria sarà di circa 10 Km.
        Ho sottoscritto la petizione segnalata e spero vivamente che questo progetto possa essere sbloccato e realizzato.

        • Paoletto63 ha detto:

          …pensa che oggi per raggiungere l’EUR dal quartiere Portuense bisogna fare 10 km, per una distanza che in linea d’aria è di circa 2-3 km…………

          • Michele ha detto:

            È il mio attuale cruccio, visto che ad oggi per lavoro devo raggiungere la zona della Magliana. A due passi dall’EUR e senza collegamenti.
            L’unico collegamento che c’è e si salva è il treno per Fiumicino che a mio avviso dovrebbero potenziare e trasformarlo in Metro come le RER di Parigi.

      • fabrizio ha detto:

        da fidene invece di tre bus ti consiglio fm1 e poi metro b da tiburtina o da ostiense

        • Alessandro ha detto:

          Sì sono d’accordo con te che da Fidene per arrivare all’Eur convenga prendere la FL1 e poi la metro B, anche se comunque la FL1 passa ogni 15 minuti nei giorni feriali e ogni 30 minuti nei giorni festivi (e i ritardi e i guasti non sono così infrequenti…) e il tragitto comunque è di circa un’ora…Il concetto che volevo esprimere è che su tutto il quadrante orientale (ma anche su quello occidentale) manca un unico mezzo pubblico di una certa rilevanza (metropolitana, metrotranvia/tram, treno) che metta in comunicazione, ad esempio, Cinecittà con l’Eur, Cinecittà con Ponte Mammolo, Ponte Mammolo con Talenti/Montesacro, etc., senza passare per Termini…E aggiungo che si tratta di quartieri molto popolati…

  117. Massimo ha detto:

    Ciao a tutti, potrebbe essere utile collegare la stazione Tiburtina con la fermata della metro c Malatesta per liberare il traffico su via di portonaccio

  118. Paoletto63 ha detto:

    Ciao a tutti! Segnalo alla vs. attenzione la necessità di prolungare la metro A fino a Casalotti, liberando dal traffico cronico tutta la via Boccea in entrambe le direzioni, negli orari di punta ma non solo; necessiterebbe una sola fermata intermedia, da realizzare all’altezza di via Torrevecchia / Via Cornelia. Credo che ciò rappresenterebbe un colpo strategico, di estrema utilità per tutto il quadrante nord-ovest.
    Leggo di tante ipotesi che si vanno più o meno a sovrapporre ai tracciati già esistenti, mentre invece ritengo che un altro “colpo geniale” sarebbe quello di collegare i quartieri Monteverde/Portuense con le linee esistenti A/B, rispettivamente verso nord e sud, dotando di metropolitana quartieri ad oggi totalmente sprovvisti, nei quali si viaggia esclusivamente in superficie. Grazie!

    • Maurizio ha detto:

      Ciao a tutti! Concordo con te che è necessario il prolungamento verso Casalotti, ma forse, e suppongo che ti sia capitato di passare la mattina a via Torrevecchia , credo sia ancor più necessario un prolungamento della linea A verso Monte Mario. Vorrei far presente che ogni mattina a via Torrevecchia direzione Monte Mario non c’è del traffico ma c’è una fila bloccata di automobili. Grazie.

    • Massimo ha detto:

      Purtroppo si tende a dimenticare innanzitutto che nel resto del mondo si fanno le infrastrutture poi le case arrivano, inoltre che un bel capolinea fuori Casalotti, dove di spazio ce ne è ancora in abbondanza attirerebbe utenti da tutto il circondario (l’hinterland per i milanoidi) dal tredicesimo dell’Aurelia, fino a Bracciano passando per Castel di Guido, Aranova, Tragliatella, Testa di Lepre ed Anguillara. Proprio non capisco perché a MonteCompatri SI ed a Casalotti NO.
      Verso Torrevecchia invece basterebbe far sparire tutte le auto parcheggiate nonché i furgoni delle maledette bancarelle e piazzarci un bel tram di collegamento tra la fermata della metro Torrevecchia e della F3 MonteMario, anche se in realtà basterebbe togliere auto e furgoni.

      • Maurizio ha detto:

        Concordo con Massimo riguardo auto e furgoni. La soluzione tram mi piacerebbe molto ma credo che la larghezza della careggiata non sia sufficiente per il passaggio di un tram. In tutto questo stasera uscendo dalla stazione Battistini ho atteso più di 20 minuti l’arrivo del 46 per giungere a Torrevecchia ; del 907 nemmeno l’ombra… Ah già oggi è domenica!
        P.S. Nelle altre capitali i treni viaggiano dall’aeroporto al centro città anche di notte ….

  119. lordalfred ha detto:

    ecco un’idea semplice semplice e non troppo costosa ma assai vantaggiosa. colleghiamo anagnina con la stazione laurentina in tale mondo si svuoterebbe l’ardeatina e parte del GRA. Le fermate sarebbero poche e la metro quinndi ci metterebbe un attimo ad arrivare. Ecco le fermate da me proposte: ANAGNINA (collegamento con la linea A), CAPANNELLE, STATUARIO, GROTTA PERFETTA, VIGNA MURATA E LAURENTINA (collegamento con la linea B).
    Oppure ritorniamo a tirare fuori dalle carte impolverate la proposta di collegare TORRE ANGELA CON LA STAZIONE ANAGNINA PASSANDO PER L’UNIVERSITA’ TOR VERGATA.

    • antonio ha detto:

      Dopo un’infinità di tempo intanto hanno istaurato questa nuova linea atac. se può esserti utile vedi la linea 789 elenco fermate

      1 78617 VIALE AMERICA CAPOLINEA 789 AMERICA (MB)
      2 70911 VIALE EUROPA 60 M. DOPO VIA COLOMBO – PRIMA CIVICO 242 EUROPA/COLOMBO
      3 74425 VIALE EUROPA 35 M. DOPO VIALE BOSTON EUROPA/BOSTON
      4 70727 VIALE DELL’ ARTE 70 M. DOPO VIALE EUROPA – PRIMA CIVICO 66 ARTE/AMERICA
      5 70728 VIALE DELL’ ARTE 90 M. DOPO VIALE DELL’AEREONAUTICA – FRONTE CIVICO 87 ARTE/AERONAUTICA
      6 74426 VIALE DELL’ UMANESIMO 25 M. DOPO PIAZZALE DELL’UMANESIMO UMANESIMO/S. EUGENIO (H)
      7 74504 VIALE DELL’ UMANESIMO 50 M. PRIMA FRONTE CIVICO 36 UMANESIMO
      8 74505 VIALE DELL’ UMANESIMO 25 M. DOPO PIAZZA CARLO VITA FINZI UMANESIMO/OCEANO ATLANTICO
      9 82256 VIA LAURENTINA 40 M.DOPO VIALE UMANESIMO LAURENTINA/UMANESIMO
      10 72894 VIALE DELL’ ESERCITO 95 M. DOPO VIA LAURENTINA – ALTEZZA CIVICO 28 ESERCITO/CECCHIGNOLA
      11 72897 VIALE DELL’ ESERCITO 30 M. PRIMA VIA DEI MITRAGLIERI – ALTEZZA CIVICO 66/F ESERCITO/MITRAGLIERI
      12 74896 VIALE DELL’ ESERCITO 100 M. DOPO VIA DEGLI ARDITI – ALTEZZA CIVICO 84 ESERCITO/ARDITI
      viale America – LINEA 789 piazza di Cinecittà
      13 72898 VIALE DELL’ ESERCITO 30 M. PRIMA PIAZZA DEGLI ARTIGLIERI – PRIMA CIVICO 102 ESERCITO/ARTIGLIERI
      14 72899 VIALE DELL’ ESERCITO 40 M. PRIMA DI VIA DELLA CHIESA DEL PRESIDIO ESERCITO/CHIESA DEL PRESIDIO
      15 72901 VIALE DELL’ ESERCITO 25 M. DOPO VIA DEI FUCILIERI ESERCITO/FUCILIERI
      16 72902 VIALE DELL’ ESERCITO 25 M. PRIMA PIAZZA DEI CARABINIERI ESERCITO/CARABINIERI
      17 77661 VIA DI TOR PAGNOTTA 50 M. DOPO VIA DELLA CECCHIGNOLA – PRIMA CIVICO 302 TOR PAGNOTTA/CECCHIGNOLA
      18 77662 VIA DI TOR PAGNOTTA 10 M. DOPO CIVICO 306 TOR PAGNOTTA/CIVICO 304
      19 73621 VIA ARDEATINA 30 M. DOPO VIA TOR PAGNOTTA – DOPO CIVICO 786 ARDEATINA/TOR PAGNOTTA
      20 PIAZZA DELLA STAZIONE DI TORRICOLA STAZIONE DI TORRICOLA
      21 VIA DELLA STAZIONE DI TORRICOLA 10 M. PRIMA DI VIA DI TORRICOLA STAZIONE TORRICOLA/TORRICOLA
      22 72708 VIA DELLE CAPANNELLE 115 M. DOPO VIA APPIA NUOVA CAPANNELLE/APPIA NUOVA
      23 72709 VIA DELLE CAPANNELLE 70 M. DOPO PIAZZA SCILLA – FRONTE CIVICO 33 CAPANNELLE/SCILLA
      24 72710 VIA DELLE CAPANNELLE 40 M. DOPO VIA DEL CALICE – FRONTE CIVICO 63 CAPANNELLE/CALICE
      25 72711 VIA DELLE CAPANNELLE 40 M. PRIMA VIA DELLA STAZIONE CAPANNELLE CAPANNELLE/CASTROREGIO
      26 72712 VIA DELLE CAPANNELLE 65 M. DOPO VICOLO DELLE CAPANNELLE – PRIMA CIVIVO 134 CAPANNELLE/GAMIANA
      27 72713 VIA DELLE CAPANNELLE 70 M. PRIMA VIA LUCREZIA ROMANA – PRIMA CIVICO 178 CAPANNELLE/LUCREZIA ROMANA
      28 72714 VIA DELLE CAPANNELLE 25 M. DOPO CIVICO 200 CAPANNELLE/CIV. 200
      29 72715 VIA DELLE CAPANNELLE 250 M. PRIMA VIA ROMA VECCHIA – FRONTE CIVICO 217 CAPANNELLE/CIV. 217
      30 74671 VIA TUSCOLANA 25 M. PRIMA CIVICO 1057 – ALTEZZA STUDI CINECITTA’ TUSCOLANA/CINECITTA’ (MA)
      31 76701 CIRCONVALLAZIONE TUSCOLANA 20 M. DOPO PIAZZA CINECITTA’ TUSCOLANA/CINECITTA’ (MA)
      32 76702 VIALE ANICIO GALLO 15 M. DOPO VIA ANTISTIO ANICIO GALLO/ANTISTIO
      33 78131 PIAZZA DI CINECITTA’ CAPOLINEA 789 CINECITTA’ (MA)

      • Alessandro ha detto:

        Ho utilizzato questa linea due volte. Sicuramente negli orari non di punta è leggermente più vantaggiosa delle due metropolitane: ho impiegato 35 minuti da un capolinea all’altro, senza cambiare mezzo pubblico, con tanti posti disponibili a sedere, strada scorrevole, pochissimi semafori (perlopiù all’Eur). Tuttavia negli orari di punta risente dei rallentamenti su via delle Capannelle e prima di incrociare la via Ardeatina, direzione Cinecittà. C’è una corsa ogni 30 minuti circa. Interessanti gli interscambi con le FL4, FL6 a Capannelle e con le FL7, FL8 a Torricola. Tuttavia sarebbe molto più competitivo il progetto di metrotranvia Saxa Rubra-Laurentina, semmai lo prenderanno finalmente in considerazione

      • lordalfred ha detto:

        ok ma ha una corsia riservata come bus oppure è uno dei tanti autobus a lungo raggio che però si incaglia inesorabilmente nel traffico? che frequenza ha poi?

        • Alessandro ha detto:

          E’ quello il problema, non essendoci corsia riservata (tranne nel piccolo tratto su via Laurentina, tra viale dell’Esercito e viale dell’Umanesimo, e nel tratto su via Tuscolana prima di via delle Capannelle), il tragitto di questo autobus è soggetto al traffico automobilistico negli orari di punta, in particolare via delle Capannelle, via di Tor Pagnotta verso via Ardeatina, e in parte l’ultimo tratto di via di Torricola in prossimità dell’incrocio Capannelle…
          Per questo sarebbe molto più utile, efficiente e rapida la metrotranvia…
          Le frequenze sono basse, ogni 30 minuti, e l’autobus non circola nei giorni festivi

  120. Massimo ha detto:

    Insisto che il tracciato della linea D va rivisto “a specchio”

  121. daniele borchi ha detto:

    Lo studio pubblicato da City Railwais sui possibili sviluppi delle metro A e B dimostra come con risorse tutto sommato accettabili sia possibile migliorare non di poco la situazione attuale. Il tutto senza nulla togliere allo lo sviluppo delle altre linee, metro C in primis, che, senza raggiungere almeno la connessione con Ottaviano senza saltare nessuna delle stazioni previste, perderebbe buona parte del suo significato. Per quanto riguarda il possibile finanziamento della proposta oggetto dello studio proporrei una tassa di scopo di 3/4 euro per ogni passeggero in partenza/arrivo dagli aeroporti romani. Questa tassa frutterebbe dai 120 ai 160 milioni di euro all’anno destinati ad aumentare in funzione della crescita del trasporto aereo. Sarebbero ampiamente sufficienti a coprire i costi della proposta nel giro di pochi anni senza alcun onere per le casse di Comune, Regione, Stato.

  122. alex ha detto:

    ma un collegamento tram tra casaletto e giardinetti passando x termini?

  123. Raffaele ha detto:

    Salve, vivo una situazione assurda per andare da Torre Angela alla Magliana ci impiego circa 2,5 ore (150 minuti), non ho la macchina che con essa trovando libero il G.R.A. non ci vogliono più di 20 minuti, ma la gravità è che per andare col bus 20, da Torre Angela all’Anagnina ci impiego circa 40 minuti. Come si potrebbe fare per accorciare un pò il tempo di tragitto, visto che non esiste una linea veloce che da Torre Angela collega la linea B oppure la linea A della Metrò?

  124. Massimo ha detto:

    Buongiorno, in questa sezione si fanno molte proposte più o meno interessanti, però non ci è mai dato sapere se a queste viene dato, in qualche modo, un seguito.
    Io stesso ho fatto proposte, mi piace dibattere di questioni che riguardano la vita della mia Città, che amo, e mi piacerebbe sapere almeno le opinioni del Comitato, in fondo potrebbe venire una buona idea ad ognuno di noi, credo.
    Recentemente si è parlato di un incontro del Sindaco con alcuni comitati locali, ma non so se siate stati contattati anche voi o meno, inoltre credo piacerebbe un po’ a tutti sapere se avete qualche forma di contatto con l’Amministrazione oppure no.
    Detto questo, vorrei fare una proposta un po’ indiretta alle metro, ovvero di una linea tram. Si è parlato della metro A fino a Casal Selce, poi della metro fino a Torrevecchia, non so se si farà o meno, la mia opinione in merito è che tutte le metro dovrebbero biforcarsi e superare i confini del GRA, ma a questo tratto di linea, possibile che nessuno abbia mai pensato, sfruttando i lavori di allargamento della Via Boccea fino a Casalotti, di piazzare una bella linea tram lungo tutta la Boccea, dalla nuova piazza fino al capolinea bus di Cornelia? Premesso che quando vedo strade larghissime intasate da auto in prima seconda e terza file, mi viene il magone e sogno che ognuna di queste strade presentasse bei marciapiedi, zero auto parcheggiate, pista ciclabile e linea tram, ammetto che in questo caso sono un po’ di parte in quanto abito a Casalotti, ma credo che un’opera del genere sarebbe un valido aiuto alla metro ed andrebbe forse fatto in tutte le zone che presentano tratti simili.
    In zona c’è un fantomatico comitato che da anni cerca di far passare l’idea di una funivia, Gondolina per chi sa di che parlo, ma sinceramente non vedo come si possa pensare di ottenere risultato con una navicella da forse 10 posti, mentre un tram di raccordo con il terminale metro ed il capolinea bus secondo me riuscirebbe nell’intento. Che ne pensate?

    • Battagliese Giuseppe ha detto:

      Vedi per me farei un metrò nuovo e parallelo,sotto via boccea,una scelta dettata sia dalla lunghezza delle linea e sia dai tanti quartieri(da fare stazioni metrò in corrispondenza dei quartieri) collegati appunto a via boccea che si riverserebbero appuntò sul metrò,per una questione di costi.
      Ecco come si scoraggia l’uso dell’auto privata,offrendo vere alternative.
      Certo poi su via boccea potrai sviluppare una pista ciclabile(allargando la carregiata) + una corsia preferenziale,ma significa anche ristrutturare e riqualificare(senza escludere le rotonde proposte nel pums)una diversa via boccea con un traffico più accettabile e flessibile(metrò).
      Il tram sarebbe inutile con il metrò sottoterra,ottimo invece sarebbe usare i bus piccoli nei quartieri collegati da un lato al metrò(stazioni) e dall’altra ad aree di scambio su via boccea per i bus grandi e per bus piccoli di quartieri adiacenti o bus di quartieri non serviti dal metrò.

  125. Luca ha detto:

    Premetto che è solo un’idea che non so quanto tecnicamente sia fattibile/conveniente, ma guardando la cartina delle linee metropolitane mi sono chiesto se sarebbe possibile unire la linea roma-lido con la linea roma nord che arriva a flaminio (nuove fermate al centro storico e interscambio a piazza venezia con la C e la D)dato che queste due linee andrebbero t ristrutturate portandole alla frequenza di una vera metropolitana .

    • Massimo ha detto:

      Caro amico, è una storia che va avanti già da un po’ e secondo me chiunque guardi la piantina con un po’ di buon senso si renderebbe conto di quale risultato si otterrebbe con un costo molto più basso di qualunque linea ex-novo. Una amministrazione di buon occhio avrebbe potuto vantarsi di aver realizzato in poco tempo un collegamento importantissimo. Invece NO. Stanno ristrutturando il capolinea a Flaminio della Nord in modo terminale. Poco male, si potrebbe ancora prolungare la Lido fino a lì e si otterrebbe lo stesso risultato ma a quanto pare, a parte qualche utente qua e là, tipo me e te, questa opera non interessa a nessuno, forse nemmeno al comitato.
      Per quanto mi riguarda firmerei oggi stesso.

      • Paul ha detto:

        In realta’ pure io ho sempre sognato questo tipo di collegamento tra la ROMA NORD e la ROMA LIDO, anche se conosco le problematiche riguardanti le banchine la diversa larghexzza dei treni (problemi risolvibilissimi ma con disagi per utenti).
        Sarebbe un sogno straordinario.

        Allo stesso tempo potrebbero creare una biforcazione della linea C usando i binari preesistenti lungo l’anello verso ovest e connettersi anch’essa sulla Roma-Lido. In questo modo si collegherebbaro i limiti NORD-EST-OVEST della capitale.

        Andrebbe chiuso l’anello ferroviario e possibilmente create due corsie in sede per una line metropolitana circolare lungo l’intero Raccordo Anulare. Cosi’ facendo, la linea C e i futuri capolinea delle linee A, B, e B1 avrebbeto collegamenti diretti con questa circolare. Inoltre si intreccerebbe con tutte le linee FL (che andrebbero nuovamente chiamate FM) con tutti i parcheggi di scambio.

        Eviterei la linea D (costosissima ed inutile) e baserei il tutto su tram leggeri.
        Quindi ci sarebbero una LINEA A, B, B1, B2 (verso EUR), C, C1 (Lodi/Ostia), D (Roma Nord/Ostia), PRIMA CIRCOLARE (ANELLO FERROVIARIO), SECONDA CIRCOLARE (GRA).
        Rimarrebbero solo le LINEE METROPOLITANE e le LINEE FM come un 4X8.

        Un dettaglio: toglierei TUTTI I CARTELLI DI INDICAZIONE VERSO QUELLE LOCALITA’/QUARTIERI SATELLITE CHE SONO ALL’INTERNO DEL COMUNE. Ovvero, metterei dei grandi nuovi cartelli di entrata per ROMA al limite del territorio comunale (togliendo Ostia, Acilia, Vitinia, Lunghezza, Prima Porta, etc). L’intero interland comunale deve essere ufficialmente sotto ROMA.

        • Massimo ha detto:

          Magari!

        • Marina ha detto:

          Sono tutte belle idee, ma non capisco perché non venga mai presa in considerazione la zona di Roma nord-ovest. La fermata di Vigna Clara che con il Giubileo vorrebbero attivare è lontana da tutto! Non si parla di Ponte Milvio, Corso Francia, Via di Vigna Stelluti, Piazza Dei Giuochi Delfici, via Cassia (che è sempre trafficata) e Tomba di Nerone. Una volta mi sembrava che ci fosse un progetto per queste zone, forse sarebbe utile una metro che finisse per intersecarsi con la FM3 a Ipogeo degli Ottavi.
          Possibile che chi risiede in questa zona sia tagliato fuori dal circuito metro?

          • Paul ha detto:

            Cara Marina, hai proprio ragione sul discorso di Vigna Clara. Ma siccome, invece, la realizzeranno (si spera) allora andrebbero spesi altri soldi e fare le cose in modo piu’ europeo: ovvero offrire un collegamento soterraneo con tepirulan da Vigna Clara ad un punto strategico tra quelli da te gia’ menzionati.
            Un tunnel, pero’, sorvegliato e mantenuto pulito 24 ore su 24 con telecamere a circuito chiuso.

            Il problema e’ portare la metropolitana fino a Tomba di Nerone in quanto alle spese e ai tempi eterni. Pero’ la citta’ a nord-ovest si e’ sviluppata a tal punto da essere quasi un unicum urbano. Quindi la metro dovrebbe arrivare fino ai limiti a nord.
            Un’alternativa potrebbe essere un tram modernissimo e molto rapido in sede propria che dall’Olgiata sfreccia fino a Monte Mario-MAXXI-Auditorium-Corso Francia per giungere fino a Piazza Venezia. Qui il capolinea del tram potrebbe essere una sorta di mini stazione di pregiata qualita’ architettonica in stile contemporaneo (una struttura leggera di vetro) con scale mobili e ascensori che conducono direttamente al capolinea della linea C. In questo modo lo scambio in sede propria sarebbe veloce e comodissimo. Potrebbero chiamare questa linea il TRAM C.

            Forse sto fantasticando, per’ invece di fare i mega musei o le grandi vele o le mega nuvole che servono a poco, sarebbe meglio investissero nel trasporto pubblico, nella pulizia straordinaria della citta’ e nel riordino dell’intero disegno planometrico di Roma.

    • Massimo ha detto:

      Buongiorno a tutti, due righe per una mia proposta molto semplice, ovvero la realizzazione di biforcazioni su tutti i capolinea delle metropolitane, ovvio che di cose da fare ce ne sarebbero molte, una è questa. In modo da allargare i bacini di utenza verso le periferie e meno auto verso dentro Roma.

    • bandrea ha detto:

      parlando di collegamenti, mi chiedo – e chiedo al Comitato MXR – perché non sia stata mai nominata né prevista una stazione di interscambio “NOMENTANA” tra le FS e la linea B nel tratto Libia – Conca d’Oro. Mi sembra una svista madornale, che mostra ancora una volta che la pianificazione a Roma è parola sconosciuta. Se con Rutelli si parlava di cura del ferro e si era iniziato un disegno concreto di rete metropolitana, da Veltroni in poi mi sembra tutto sia andato disfacendosi lentamente nonostante i numerosi progetti in corso…

      Saluti. Andrea

  126. Mauro ha detto:

    Oltre alle proposte più o meno note e tutte interessantissime, tra le quali darei la priorità alla chiusura dell’anello ferroviario, tram Saxa Rubra-Togliatti-Laurentina, tram Tiburtina e, ovviamente, ai vari prolungamenti delle Metro attuali B-B1 e C e trasformazione in linee metropolitane della Roma-Lido, Roma-Fiumicino, tratto urbano Roma-Viterbo (FL3 e FC3) e tutto l’anello ferroviario con un servizio circolare come avviene anche a Berlino, avrei da segnalare i seguenti collegamenti su ferro:
    1) Prolungamento dell’8 oltre piazza Venezia fino a Termini, passando per via Nazionale e P.zza della Repubblica e trasformazione di Via Nazionale in boulevard alberato con chiusura (almeno parziale) del traffico
    2) Prolungamento del 14 da Termini fino a largo Corrado Ricci, passando per via Cavour (già proposto dall’Amm.ne Comunale
    3) Prolungamento del 2 oltre piazzale Flaminio fino alla connessione con l’attuale rete a Piazza del Colosseo: qui il sogno sarebbe il passaggio sotterraneo della linea da piazzale Flaminio fino a P.zza Venezia lungo Via del Corso (2 km) e poi fuori terra da Piazza Venezia al Colosseo, altrimenti, con la chiusura al traffico di Via del Corso si potrebbe ipotizzare il capolinea a Piazza del Popolo con il passaggio a binario unico nei tratti più stretti di Via del Corso e con raddoppio solo in prossimità delle fermate e ovviamente l’allargamento dei marciapiedi con panchine e alberi in tutta la via completamente pedonale, come del resto in tutte le strade del centro di tutte le città del mondo
    4) Prolungamento della Metro A oltre Anagnina fino a Ponte Linari (2 Km) ed interconnessione con metro leggera da Aeroporto di Ciampino a Tor Bella Monaca, passando per Stazione di Ciampino, Morena, (da qui possibile anche una diramazione con tram da un lato per Campus Tor Vergata, Città dello Sport, Banca d’Italia e Via di Vermicino fino a Borghesiana e dall’altro percorrendo l’attuale tracciato dell’autobus 20 con il corridoio della mobilità fino ad Anagnina), Università Tor Vergata, Policlinico Tor Vergata e Metro C Torre Angela. Questo ovviamente al posto del progetto della metro leggera Anagnina-Torre Angela, che non garantirebbe lo stesso effetto rete e pregiudicherebbe la possibilità di un possibile prolungamento futuro (ed utopistico) verso Frascati.
    5) Prolungamento Metro B oltre Magliana fino alla Stazione Magliana FS, passando per Tor di Valle e Stadio della Roma con la possibilità di continuare il percorso fuori terra attestandosi dall’altra parte del Tevere rispetto alla Stazione Magliana FS e comunicando con essa attraverso il ponte pedonale, peraltro già previsto dal progetto

    I tram ovviamente devono essere quelli di nuova generazione, privi di rete aerea di alimentazione, perché altrimenti ne comprometterebbe l’estetica del centro città.
    Spero che capiscano presto che la città deve investire sul trasporto su ferro, solo allora molti utenti abbandoneranno la macchina a vantaggio di tutti.

  127. alex69alex ha detto:

    Riallacciandomi a una discussione sul post dedicato al pozzo di ventilazione del Celio, faccio mia e rilancio una proposta di Luigi A. Si paventa la possibilità di realizzare, per la linea C, la tratta T2 e oarte della T1 fino a Farnesina, saltando la maggior parte delle stazioni. Con quelle già cassate, la possibilità di avere un lungo tunnel di 6-7 km con sole 3 stazioni intermedie è più che reale; per di più, questo tunnel sottopasserebbe corso Vittorio senza effettuare neanche una fermata, con buona pace di chi ausipica una pedonalizzazione dell’ansa barocca. Insomma, Corso Vittorio e il Campo Marzio continueranno, negli anni a venire, a essere strangolati dal traffico di auto e bus, turistici e non. Tutto questo perché si vuole arrivare assolutamente alla Farnesina entro il 2024, passando sopra tutto e tutti e rimuovendo ogni solo *possibile* intralcio semplicemente evitando di fare le stazioni. Uno scempio inutile, costoso (perché questo scherzetto costerebbe 1,5 miliardi di euro, mica cotica!) e irreparabile per il futuro. La proposta di Luigi A., che qui rilancio, rielaborandola, era: se proprio l’obiettivo deve essere quello di raggiungere la Farnesina, collegando la zona alla rete, allora accantoniamo per il momento la linea C e pensiamo a una minitratta Risorgimento – Clodio – Bainsizza – Maresciallo Giardino – Olimpico-Farnesina (con TUTTE le 5 fermate citate e con collegamento mediante tapis roulant tra le banchine di Risorgimento e Ottaviano della linea A). Sono stazioni che non presentano particolari rischi costruttivi (al di là del fatto che a Roma scavi e non sai cosa trovi ovunque), e che potrebbero essere ultimati nei 9 anni che ci separano dal possibile evento (compresa la gara d’appalto, che spero sia aperta ad aziende straniere e condotta in modo trasparente e con criterio). Questa minitratta sarebbe collegata alla rete tramite lo scambio Risorgimento – Ottaviano e sarebbe una predisposizione per un eventuale futuro ricongiungimento alla linea C a Venezia, quando tempi migliori e una Giunta più coraggiosa saprà metterci la faccia. Pernquesto bisognerebbe convincere quei signori che purtroppo comandano oggi questa sciagurata città che una metro senza fermate in centro non esiste in nessuna parte del mondo, e che è meglio non farla per niente piuttosto che farla passare sotto al centro senza fermate

    • Emanuele ha detto:

      Naturalmente ci vorrebbe una centrale di controllo, un deposito treni e dei treni per questa minilinea. Con chissà quanti dirigenti appositi e dei tapis roulant di qualche centinaio di metri (in una città dove scale mobili e tapis roulant sono fermi una volta su due)

    • Ing.GMari ha detto:

      Oltre alle giustissime osservazioni di Emanuele, relative alla problematica gestione di una linea “monca”, vorrei rimarcare che tale scelta non consentirebbe di conseguire uno dei principali atout da far valere per conseguire la canditatura olimpica ROMA 2024, e cioè la rapida interconnessione tra le strutture olimpiche principali, che gravitano attorno al Foro Italico, e quelle del polo di Tor Vergata che, una volta ultimate (come si spera in caso di assegnazione dei giochi), rappresenterebbero un’altro nucleo molto rilevante in cui localizzare le gare per molte discipline (Palasport, Polo natatorio, ecc.).
      La linea C completa (da Pantano fino a Farnesina per intenderci) costituirebbe indubbiamente il sistema trasportistico più rapido ed efficiente (anche in termini di numero di pax) per interconnettere i due poli.
      Se proprio si teme di non riuscire a completare i lavori, paventando grosse difficoltà e lungaggini nella costruzione delle stazioni dell’Ansa barocca, il male minore sarebbe a questo punto quello di rinviare a tempi successivi la costruzione di qualcuna di esse (es. Chiesa Nuova).
      Sono consapevole di dire una mezza eresia, e di attirarmi i giustificati strali degli utenti, ma ribadisco che questa soluzione debba essere considerata come una “extrema ratio” e non come una scelta valida.
      E’ evidente che la stazione di Chiesa Nuova è fondamentale per la futura linea C, che altrimenti perderebbe gran parte la sua funzione trasportistica per cui è stata concepita (ma sarebbe comunque efficiente per collegare i due poli olimpici).
      Però, considerato che nella tratta centrale le TBM saranno di sezione maggiorata, scavando i tunnel di larghezza tale da inglobare le future banchine di stazione (il cosiddetto “Metodo Roma”), siamo sicuri che non si possa intervenire, in tempi successivi, alla costruzione di atrio e discenderie e perciò all’ultimazione della stazione di Chiesa Nuova ?

      • alex69alex ha detto:

        La vedo poco informata sull’argomento: il cosiddetto “metodo Roma” è stato abbandonato, pertanto, se non si predispone almeno il rustico delle stazioni, queste non potranno più eseere realizzate in un secondo momento, come più e più volte ribadito in questo Forum. Premesso che sono personalmente contrarissimo alla candidatura olimpica, il terrorebche ho, io come molti altri frequentatori assidui di quest’area, è che la fretta di arrivarevalla Farnesina faccia optare per la cancellazione della stazione Chiesa Nuova. Avendo definitivamente rinunciato a Risorgimentobe cassato Argentina, ci ritroveremmo ad avere, caso UNICO AL MONDO, una metro che farebbe più di 2 km in centro senza nessuna fermata: uno scempio inutile, costosissimo e irreparabile, che io, talebano quale mi onoro di essere, NON VOGLIO A NESSUN COSTO! Tutto questo per riuscire a spendere i soldi per le Olimpiadi, che spero, ribadisco, NON SI FACCIANO A ROMA!

  128. Ugo ha detto:

    sono sempre più convinto che qui a Roma, viste le caratteristiche e i vastissimi reperti archeologici, di un servizio tram che viaggi su tutte le vie consolari in sede protetta, che colleghi la periferia con il centro e metro due anelli sempre tranviari di collegamento tram/metro che girano al centro storico, sicuramente non si risolverà il problema del traffico, fronte a tempi di trasferimento periferia/centro centro/periferia, si scoraggerà l’uso dell’automobile.

    • Ing.GMari ha detto:

      E’ indispensabile e fondamentale la presenza di alcune linee di metropolitane pesanti, almeno 4 (quindi le linee A, B-B1, C completata ed anche la D) ben interconnesse fra di loro e con le FL, al fine di movimentare un’utenza ben superiore al milione di pax al giorno, come avviene in tutte le metropoli della dimensione di Roma. Anzi, molte città anche più piccole dispongono di una rete di linee metropolitane ben maggiore.
      A sua volta, un capillare e ben concepito servizio di linee di superficie (tram in sede protetta, ecc.), unitamente ai parcheggi di interscambio, è anch’esso molto utile – ma complementare – per generare l’effetto rete di trasporto pubblico locale degno di una metropoli avanzata.
      In altre parole, le metro pesanti rappresentano l’ossatura indispensabile, le linee di superficie capillarizzano il servizio canalizzando i flussi verso le linee metro.
      Altre soluzioni non ce ne sono, pena il declino, il sottosviluppo, il “rimanere indietro”. Una prospettiva che noi rifiutiamo e che invece molti, a mio avviso, stanno sistematicamente perseguendo (da italia nostra ai vari comitati del no, dagli ambientalisti agli antagonisti, ecc. ecc.)

      • alex69alex ha detto:

        Scusate la riflessione che potrebbe essere considerata provocatoria, ma che nei fatti non vuole esserlo: le idee più rivoluzionarie non sono forse state sempre partorite da una *minoranza* costituita da *una sola persona*, come scrisse bene Padre Tony De Mello, un gesuita di origini indiane? Un solo nome: Gesù! Minoranza costituita da una sola persona. Tutti dicevano e sostenevano il contrario di quello che diceva e sosteneva lui. Ebbene, la mia proposta-provocazione, che da tempo vado sostenendo, è: m,a perché mai, invece di ostinarci a voler rendere Roma quello che, per volere di dio, non è e mai sarà, e cioè una moderna metropoli Capitale di un moderno Stato, non accettiamo, da Cattolici, il fatto che questo *non è* il volere di Domine Iddio, che invece l’ha voluta Capitale mondiale della Cristianità? Ruolo che ha svolto nei secoli, e potrebbe continuare a svolgere, nella sua dimensione terrena di piccolo borgo di appena un centinaio di migliaio di abitanti, essendo la sua grandezza di natura Spirituale, per Grazia di Dio, che l’ha scelta come sede terrena del Suo vicario Sua Santità il Papa? Chiedo scusa se la mia fede, politica e religiosa, potrebbe urtare la sensibilità di qualche laicista sinistrorso, ma ricordo a costoro che siamo la Capitale del Cattolicesimo nel Mondo, e ogni tanto, mettendo da parte le nostre idiosincrasie politiche, dovremmo ricordarlo con orgoglio. Ebbene, da Cattolico, credo fermamente che la “breccia di Porta Pia” abbia costituito uno sfregio a Dio, che ci ha punito rendendo la vita di questa città impossibile a tutti i suoi abitanti. Città che, apunto, NON HA la vocazione di metropoli di milioni di abitanti, essendo Torino e Milano più inclini ad assolvere a questo ruolo assegnato loro dalla Storia, la prima per il periodo monarchico, la seconda per l’era contemporanea, che l’ha eletta Capitale “de facto”. Ergo passo alla proposta: un piano (Renzi nel suo interventismo potrebbe esserne promotore) da attuare nel corso di un mezzo secolo, di spostamento della capitale da roma a Milano, con un ritorno graduale alla sua dimensione umana dell’Urbe, e la sua restituzione definitiva, al termine di questo lungo periodo di transizione, allo Stato Pontificio, estromettendo lo Stato Italiano che l’ha annessa in quel fatidico 20 settembre 1870.

        • Alessandro ha detto:

          Secondo me gli errori commessi sono stati due: l’Italia unificata e Roma Capitale. Quindi, visto che dopo oltre 150 anni risulta evidente che l’Italia, anche unificata, sia estremamente debole e corrotta, propongo una soluzione ancora più radicale: cinque Stati indipendenti (Nord, Toscana, Centro, Sud, Sardegna), cessione del Südtirol all’Austria e della Val d’Aosta alla Francia (beate quelle due regioni…). Quindi ogni Stato si sceglierà la sua Capitale. Oppure, visto che, come diceva Napoleone, gli italiani sono inadatti alla libertà, tutta la penisola tornerà ad essere gestita da altri…Comunque la Capitale dovrebbe tornare ad essere eventualmente Torino, l’originaria vera Capitale di questo inutile Stato…

          • alex69alex ha detto:

            A va bene tutto, purché Roma torni al Papa, per Grazia di Dio

        • fabrizio ha detto:

          credo che in contesti come questo, leggere commenti di fondamentalisti religiosi e di carattere politico da campagna elettorale siano completamente fuori luogo. Forse la redazione dovrebbe moderare i messaggi, a partire da questo, che sono off topic

    • bandrea ha detto:

      una risposta che vale per tutti i sostenitori delle linee tram al posto delle metropolitane: parliamo di mezzi completamente diversi, con una portata di passeggeri completamente diversa; i tram in particolare non sono mezzi ad alta frequentazione, non coprono i grandi spostamenti di persone da un capo all’altro della città, servono ad integrare il sistema di trasporto pubblico, implicano anch’essi enormi investimenti e stravolgimenti della città; in poche parole non servono a migliorare il sistema – rete su ferro, che solo treni e ferrovie ‘moderne’ possono dare.

      Andrea

  129. Ulderico ha detto:

    -unificare i nomi delle stazioni Ostiense-Piramide-P.ta San Paolo in Ostiense – Piramide (tipo Ottaviano–Musei vaticani)
    -collegare la fermata Libia con Nomentana spostando l’ultima all’altezza del ponte delle Valli
    -collegare internamente la stazione Pigneto della metro con la futura fermata del FL1
    -dare priorità assoluta alla conclusione della B1 in direzione Porta di Roma
    -Coinvolgere l’associazione RE-TAKE anche per la pulizia di stazioni e treni vandalizzati
    -rifacimento fermata Tiburtina
    -Al posto del tornello che fa timbrare anche l’uscita metterei in tutte le fermate (dove possibile) i tornelli tipo stadio o metropolitana NYC

  130. RENATO ha detto:

    Ciao, una idea semplicissima e a costo quasi 0 per atac.
    Ma perchè nel tunnel di Spagna non si mette un corrimano centrale che divide chi esce e chi entra?
    Questo contribuirebbe molto a far defluire le persone in maniera civile.
    L’unico impedimenti a questa banale modifica potrebbe essere rintracciato in questioni legate alla sicurezza. Vedi passaggio di mezzo di soccorso, tipo macchine elettriche etc… Ma credo che anche questo possa essere risolto facendo dei corrimano alternati che prevedano il passaggio delle persone da un lato all’altro in caso di emergenza.

  131. Stefano ha detto:

    Guidonia è il comune più popoloso della provincia di Roma (dopo la capitale, ovviamente) e – vista la distanza striminzita che la separa dal centro – è davvero ridicolo che non sia provvisto di almeno una stazione metropolitana, che si ponga come prolungamento dopo Rebibbia.

    • carlotta ha detto:

      caro Stefano,perchè una persona che vive a 60 km da Monaco in Germania, riesce , nonostante le gelate permanenti e abbondanti nevicate a raggiungere di notte e di giorno il centro città in 20 minuti?Anche lì esistono casi di corruzione ma qui ci rivoltiamo proprio in una palude di incompetenza ,mafie e mafiette!!
      In Italia secondo me non c’è proprio nulla di etico che muove a migliorare la funzionalità di vita del cittadino. Ci passano di cappio in cappio e quando ci hanno finto di spolpare cambiano il target e giù a perpretare la loro logica del profitto. La metro C dopo anni partirà Forse in direzione fermata Lodi? e poi da lì che facciamo? passo lungo e molto ben disteso fino alla metro A? daremo l’assalto dopo esacerbanti attese a una “navetta di collegamento”??? io spero tanto che non siano soppressi il 105 e il trenino che fanno la stessa strada ma almeno fino a Termini ci arrivano. Come vedi siamo tutti nella stessa barca di una Voluta approssimazione. A nessuno pare doveroso render conto delle proprie azioni e si ciurla il manico in una brodaglia di latitanza intellettuale.
      io sono per riunirci, e muoverci alfine di avere chiarificazioni di cosa stà accadendo al riguardo. in altre parole vorrei tanto capire quanto voi e con voi tutti: tutta stà gente ammanicata coi lavori Metro (tanta gente ) per dirlo alla romana “che c…o stà a fà” ???????

      • alex69alex ha detto:

        🙂 a carlo’, me sei proprio piaciuta!!! Io mi domando perché dopo lo scandalo di mafiacapitale non sia stato sciolto Giunta e Consiglio Comunale (è stato fatto in piccoli e medi Comuni del Nord per molto, ma molto molto meno, solo perché qualche consigliere era stato amico di qualche signore che parlava con accento calabrese), cazzo, dico ma qui è stato scoperto un sistema radicato di malaffare, ma cosa altro deve servire per fare piazza pulita? Per mandare A CASA tutta sta gentaglia e votare una Giunta 100% 5stelle?

        • alex69alex ha detto:

          ?..se con mafiacapitale qualcuno pensava che avessimo toccato il fondo, ecco che è arrivata l’inchiestabsu Incalza e Lupi. Questo Paese è marcio fin nel midollo, e Rome ne è la degna capitale. Spero che questo stato corrotto si dissolva presto e Sua Santità il vicario di Cristo in Terra possa tornare a governare legittimamente la Città Eterna.

          • Anonimo ha detto:

            Ti è sfuggito un particolare: Città del vaticano è un altro stato.
            Già il papa dovrebbe baciare le chiappe a tutti i romani che con le loro tasse gli forniscono luce ed acqua, gli hanno costruito Via della Conciliazione, Metro Ottaviano e depuratore, gli forniscono pubblicità gratis per i turisti convinti di stare in Italia.
            Quindi si accontentasse.

  132. Alfredo ha detto:

    Un efficiente sistema di trasporto pubblico di una moderna metropoli si fonda su un’adeguata rete di linee su ferro: ferrovie, metropolitane, tram, lasciando agli autobus principalmente l’attività di adduzione al sistema metroferrotranviario. Se a Roma le linee ferroviarie possono essere considerate appena sufficienti, altrettanto non si può dire delle metro e dei tram. Il sistema romano soffre, inoltre, di un altro male: la scarsa connessione fra le diverse reti di trasporto, peraltro gestite da enti diversi. Spesso treni e metropolitane si sono ignorati (vedi Nomentana/Libia oppure Tuscolana/Ponte lungo); i tram, purtroppo scarsi, spesso lambiscono importanti snodi, senza creare una vera connessione; le ferrovie in concessione non hanno mai fatto il “salto di qualità” come vere e proprie metro, pur avendone le potenzialità, restando ai margini del sistema di trasporto.
    Partendo dalla consapevolezza che nessuno su questa Terra ha la bacchetta magica, proverò a immaginare un futuro trasportistico sostenibile, quindi realizzabile, quantomeno nel lungo termine, cui tendere con sforzi e programmazione fin da subito.
    Andiamo con ordine e partiamo dalle ferrovie. Cose da fare ce ne sono anche qui e la prima cosa che viene in mente è la chiusura dell’anello ferroviario a nord, non solo fino a Vigna Clara, ma chiudendo il cerchio all’altezza della Salaria/via dei Prati Fiscali (con una fermata proprio qui). Ci sono alcuni colli di bottiglia da allargare, come a Lunghezza verso Tivoli, tra Capannelle e Ciampino, ma anche la stessa Roma Fiumicino con due soli binari, non regge. Nell’opera di miglioramento del sistema ferroviario non possono mancare nuove fermate: abbiamo detto Salaria, ma anche Pigneto (se ne parla molto, speriamo bene), mi viene in mente anche Massimina, sull’Aurelia, appena fuori il Raccordo, considerando che c’è parecchia distanza fra le fermate Aurelia (dentro il GRA) e Maccarese; ma anche piazza Zama, Tor di Quinto, scambiando con la Roma – Viterbo.
    Le metropolitane, nota dolente. Se tutto va bene al 2024 avremo la linea C fino a piazza Venezia. E poi? Mi sembra un po’ poco. Il rischio della mega opera “Linea C” è che da sola catalizza speranze, aspettative, ma anche gli enormi costi di realizzazione che sono sotto gli occhi di tutti. La linea C è un’opera fondamentale per Roma, ma rischia di distogliere l’attenzione (e le risorse) da tanti altri interventi, comunque importanti e relativamente più economici. La linea C è l’emblema della scarsa progettualità in materia di trasporti, che sembra attanagliare la città. Quindi: spediti fino a piazza Venezia, ma poi apriamo un dibattito, il più aperto possibile sul futuro dell’intero sistema di trasporto collettivo della Capitale e della sua area metropolitana. Trovo che proseguire il tracciato, fino a p.le Clodio senza fare fermate in centro sia inutile, oltre che troppo svantaggioso in termini di rapporto costi/benefici, quindi valuterei di ricongiungermi con la linea A a Flaminio (ci sono studi interessanti al riguardo). Oltre la modesta rete metropolitana esistente, ci sono le tre ferrovie cosiddette in concessione che hanno notevoli potenzialità. Quella che più di tutte assomiglia a una metropolitana è la Roma-lido. Gli interventi da fare riguardano anzitutto il materiale rotabile, assolutamente scarso e vetusto. Ma un ammodernamento, con qualche fermata in più la renderebbe sicuramente molto efficiente. Le stazioni da realizzare sono la nota Acilia sud, ma anche una all’altezza del GRA (Torrino/Mezzocammino). Infine trovo molto interessante la proposta di una diramazione prima di Tor di Valle, provenendo dal centro, che punti verso la Pontina all’altezza del GRA, passando per Torrino, una zona di grande espansione negli ultimi anni (centro commerciale Euroma 2 – i grattaceli).
    La Termini – Giardinetti sarebbe un peccato buttarla via; ha il pregio di essere un asse di penetrazione in centro dal quadrante sud-est, molto popoloso. Il tracciato da Centocelle direzione Roma non si sovrappone con la costruenda linea C e la scelta attuale di potenziare gli autobus, proprio al capolinea della metro C verso la stazione la dice lunga sull’attenzione degli amministratori al trasporto su ferro. Nuovi treni, miglioramento degli attraversamenti in superficie e, possibilmente, capolinea a Termini (piazza dei Cinquecento e non Laziali a 700 metri), la renderebbero una metropolitana di superficie, poco costosa, ma efficiente e integrata. Non trascurerei di valutare studi interessanti che prevedono un tracciato diverso: all’altezza di Pigneto la linea dovrebbe costeggiare la ferrovia in direzione nord, con scambi proprio a Pigneto (linea C e ferrovia), Tiburtina (metro B e ferrovia), Nomentana fino alla nuova stazione Salaria, con possibilità di arrivare fino a Tor di Quinto (nuova stazione + Roma Viterbo), oppure piegare in direzione est lungo Prati Fiscali, viale Jonio, via Ugo Ojetti, nel tracciato terminale che sarebbe dovuto essere della linea D. Ovviamente ci sarebbero delle fermate intermedie, come Casal Bertone e Ponte Lanciani. Direi ipotesi interessanti su cui discutere. Comunque, “retrocedere” la Roma Giardinetti a tram circolare, quindi con diverso tracciato, con minor capacità e senza penetrazione urbana, trovo sia un’occasione persa (e anche denari persi).
    È vero che la ferrovia Roma- Civita Castellana- Viterbo è un treno extraurbano, ma è innegabile che nel tratto cittadino svolga una funzione di metropolitana: già il capolinea a ridosso di piazza del Popolo è una grande risorsa, poi c’è piazza Euclide. Magari servirebbe una nuova fermata all’altezza di Valle Giulia, poi c’è Acqua Acetosa: avete notato quanto siano vicine piazza delle Muse o viale Parioli? 200 metri in linea d’aria. Troppo poco per non sfruttare questo vantaggio. Poi un vero parcheggio di scambio all’altezza del raccordo? In ultimo, ma non per importanza, trovo geniale l’ipotesi di creare una diramazione all’altezza di Monte Antenne verso Prati Fiscali – Jonio – Ojetti (ovviamente alternativa alla precedente). Metà tracciato già esistente e solo 5 km nuovi per percorrere tutto un quadrante oggi scarsamente servito e connetterlo finalmente al resto della rete.
    E poi ci sarebbero i tram, tram dappertutto. Mesi fa, lessi con piacere, proprio qui, dei progetti di 7 nuove linee: viale Marconi, viale Parioli, via Tiburtina, eccetera. Benissimo, che si facciano. Direi un buon inizio, ma potenzialmente se ne potrebbero fare di più. Perché non su via Nomentana, oppure su via Cristoforo Colombo, partendo dalla stazione Ostiense oltre il Palasport; mi viene in mente Corso Francia, oppure il prolungamento su via Prenestina, infine via Gregorio VII. In linea di principio, su ogni strada con due corsie per senso di marcia si potrebbe fare una linea. Attenzione a far si che le sedi siano effettivamente riservate; l’esempio negativo di viale Regina Margherita è emblematico.
    I tram non sono la panacea, ma offrono soluzioni efficaci a costi contenuti. La tanto utile quanto agognata linea “orientale” tra Cinecittà e Fidene costerebbe un terzo del prolungamento della B per due fermate, ma con un’utilità sicuramente maggiore: collegare le periferie fra loro senza passare per il centro e connetterle alla rete esistente (FL1 – metro B – FL2 – metro C e metro A). Più di così…

    • Alessandro ha detto:

      Assolutamente d’accordo con te, in particolare mi sta particolarmente a cuore la ormai dimenticata linea ‘orientale’ (Metrotranvia Laurentina-Saxa Rubra), i cui interscambi potrebbero coinvolgere anche altri treni metropolitani (FL4, FL6, FL7, FL8) qualora fossero previste fermate a Capannelle e Torricola (o nuova fermata più a nord).
      Secondo me sarebbe necessaria anche una linea ‘occidentale’ (un’altra metrotranvia per esempio) col seguente tracciato:
      – Policlinico Gemelli (interscambio FL3);
      – Viale della Pineta Sacchetti;
      – Cornelia (interscambio Metro A);
      – Via Gregorio VII;
      – Via Leone XIII;
      – Via Gasparri/Gianicolense (interscambio Tram 8);
      – Viale dei Colli Portuensi;
      – Villa Bonelli (interscambio FL1);
      – Eur Magliana (interscambio Metro B e Lido).

      Infine modificherei il tracciato meridionale di una futura Metro D, spostandolo più a ovest:

      – Quattro Venti (interscambio FL3);
      – Gianicolense (interscambio Tram 8 ed eventuale linea ‘occidentale’);
      – Casetta Mattei;
      – Corviale.

      Questo per evitare che la Metro D diventi parallela alla Metro B e per portare la metropolitana nella zona sud-ovest di Roma, che ne è totalmente priva. Il collegamento con l’Eur sarebbe garantito a ovest dalla linea ‘occidentale’ e a nord-est dalla Metro B1

    • alex69alex ha detto:

      Condivido tutto, ma proprio tutto! Anche la linea C a Flaminio, piuttosto che l’obrobrio che vogliono fare senza fermate in centro. Ma per far questo è assolitamente necessario che arrivino i pentastellati, questa Amministrazione è troppo intenta a promuovere la candidatura di Roma alle Olimpuadi, vero magnamagna per tutti, che sancirebbe la morte di nou cittadini e la gioia dei soliti magnaccia mafie e mafiette. Quindi: NO alle Olimpiadi a Roma, A CASA questa Giunra di corrotti e incompetenti, NUOVE 3LEZIONI e TUTTI PER GRILLO!!!

  133. Alessandro ha detto:

    Si sa qualcosa del progetto ‘Metrotranvia Laurentina-Saxa Rubra’? E’ stato definitivamente accantonato o ci sono ancora delle speranze per poterlo attuare?

  134. bruno ha detto:

    Vorrei essere realistico, lasciando per un attimo da parte le sorti ed i tempi della neonata linea C, mi sembra che saltino immediatamente agli occhi alcune priorità, e due sono particolarmente vistose, essendo di proprietà ATAC e non condividendo la linea con altre percorrenze:
    1) Il rimodernamento della Roma-Lido, con l’aggiunta di alcune necessarie stazioni non è più rinviabile, troppo largo il bacino di utenza e troppo grande il disagio, visto che il trasporto pubblico su gomma risente della enorme pressione sulla Colombo e sulla Via del Mare durante le ore di punta. Ottimo rapporto costo-beneficio.
    2) La rivisitazione della linea Piazzale Flaminio-Montebello, con ristrutturazione totale delle stazioni, inaccessibili ai disabili e dal sapore ottocentesco. Da prevedere una o due nuove fermate urbane e la realizzazione del collegamento con la stazione Flaminio della MA. Anche qui costi relativamente bassi.

    a seguire con le priorità:

    3) Trasformazione della linea Ostiense-Viterbo con rimodernamento di alcune stazioni (un buon numero sono abbastanza adeguate) rivedendo, in base al traffico previsto, il tipo di convoglio e di alimentazione elettrica. Aggiunta di una stazione a Dunant e una a Monteverde tra Piazza Cucchi e S. Pancrazio. Anche in questo caso si tratta di un investimento abbastanza conveniente visto che le stazioni da Balduina ad Ottavia sono decenti.
    4) Irrinunciabile la riprogettazione della linea da Fiumicino Aeroporto, per ovvi motivi. Qui due solini andranno pur spesi, bisognerebbe che i signori di Ethiad tenessero fede ad alcune promesse che mi pare di aver colto quando si chiarì l’accordo. Qui il problema è conciliare le necessità dello scalo con quelle di una linea Metro urbana, ma ci sono vasti esempi in questo senso. Se si realizzasse questa linea si riproporrebbe inevitabilmente il nodo di scambio Ostiense, abbandonato a i soli usi di intrattenimento alimentare e si fornirebbe anche una valida alternativa alla evanescente Metro D, aggiungendo stazioni in vari tratti: lungo la Magliana, nell’area Appia Antica-Caffarella e poi tra Pigneto, Nomentana e Fidene.

    Se si riuscisse anche a rimettere mano a tre o quattro linee di tram riprendendo un modello simile a quello di Istanbul, che su una linea simile ai nostri 8 o 3, prevede i tornelli alle fermate e qualche ostacolo in meno (almeno come il nostro 2).

    Ho 62 anni ed ho cominciato a viaggiare presto, quindi sin da bambino ho sognato una vera Metro per Roma, mi sto rassegnando invece all’idea di non vederla mai realizzata (spero lo faranno i miei figli). Ho dovuto lavorare tutta la vita costretto ad usare l’auto, cosa che detesto e che mi ha reso sicuramente più gravoso il lavoro. Sogno anche la pedonalizzazione del centro e so che che questi due sogni sono interdipendenti, ma vedere città di gran lunga meno belle ed entusiasmanti lasciarsi percorrere con facilità e velocità, avere centri storici sgombri dalle auto e regalati alla gente, tanto da sembrare più belle di quel che sono (non faccio nomi, tanto Roma non ha concorrenti) mi rende livido di rabbia. A me, che so’ nato a Piazza der Gesù.

    • Mary ha detto:

      Ha esposto molto bene tante problematiche della città. infatti, la linea roma-lido ha bisogna di più fermate. Da Malafede si impiega 40 min per arrivare a casal bernocchi. C’è un solo autobus 013 che non rispetta mai i orari, il parcheggio della stazione e troppo piccolo e a piedi e quasi tutto una salita difficilissima. A Malafede c’è tutto il spazio per la costruzione di una fermata. Ho sentito che era già in progetto. Sa qualcuno se verramente sarà fatta una fermata a malafede e quando? Grazie

  135. Alberto ha detto:

    Invece di costruire tutta la metro c fino a Grottarossa e Ponte Mammolo fate un tram (che sarebbe la continuazione della metro c ) da parco di Centocelle a ponte Mammolo e Grottarossa (che si ferma alle fermate della metro c) che passa in superficie invece che sottoterra così evitate i problemi degli scavi

    • Alessandro ha detto:

      Se proprio si rifiutassero di prolungare la Linea C fino a Grottarossa (ma speriamo di no!), in realtà basterebbe prolungare il tram 2 (piazzale Flaminio-piazza Mancini), con i dovuti accorgimenti (minor numero di fermate, asservimento semaforico, corsia riservata), a Corso Francia, Villa San Pietro, fino a Grottarossa. Mia nonna mi racconta che negli anni ’30/’40 tale tram passava su Ponte Milvio. Quanto a Ponte Mammolo, ribadisco la necessità di un tram/metrotranvia nel quadrante est (da Eur a Saxa Rubra, passando per Cinecittà, Casilina, Ponte Mammolo, Talenti), nonché nel quadrante ovest (Eur, Magliana, Colli Portuensi, Gregorio VII, etc.)

    • carlotta ha detto:

      sarebbe una soluzione più semplice ma forse …poco costosa !!???

  136. Luca ha detto:

    Ciao ragazzi,

    vi ho scritto anche da FB per segnalarvi quanto scritto da VignaClaraBlog al seguente articolo:
    http://www.vignaclarablog.it/2014121931358/si-lavora-per-riattivare-tratta-ferroviaria-vigna-clara-valle-aurelia/#comment-154117

    Per la riapertura della stazione di Vigna Clara e chiudere così l’anello ferroviario. Penso sia la cosa+semplice e celere per dare una vera svolta alla mobilità del quadrante Nord di Roma, con un investimento “ridotto” vs tutte le altre soluzioni.
    Vi chiedo un supporto per pushare l’amministrazione e Improta nel iniziare i lavori il prima possibile.

    Grazie,

    Luca.

    • alex69alex ha detto:

      Speriamo che si affrettino a mettere le basi per il definitivo completamento dell’anello

    • Alessandro ha detto:

      Andrebbero aperte/riaperte anche Pineto, Farneto, Pigneto, etc.

    • Lorenzo ha detto:

      http://www.nicolazingaretti.it ci comunica che l’Anello FS verrà chiuso entro questa legislatura. Si stanno reperendo i fondi, gli occupatori di quella sezione di suolo pubblico sono stati già traslati in altra zona da quello che si sa, rimane solo Area 19 sita illegalmente dentro STZ. Olimpico-Farneto da buttar fuori. Qualcuno dice che quella stazione non verrà attivata, ma io chiedo che invece torni in vita.

  137. alex69alex ha detto:

    Tranvia sulla Nomentana! Smantellare il filobus (tanto ne sono rimasti solo quattro in croce!) che farebbe capolinea a Conca d’Oro; da lì partirebbe la nuova tranvia, per viale Tirreno verso corso Sempione, quindi tutta la Nomentana fino a Porta pia, XX Settembre, passando sotto gli archi (chissene della Sovraintendenza! Si faccia lo stesso!), via Goito, piazza Indipendenza, Termini. Da lì potrebbe partire il percorso della TVA per Terme di Diocleziano, via Nazionale, piazza Venezia, via Plebiscito, Corso Vittorio ecc

  138. alex69alex ha detto:

    Riallacciandomi al commento di Antonella, la mia proposta (che so non verrà mai realizzata) è di rendere la B1 una nuova linea svincolata dalla B, dopo aver realizzato le stazioni XXI Aprile e Val d’Aosta (a costo di tenerla chiusa per 6-7 anni, ma tanto così com’è non serve a nessuno). Da XXI Aprile le gallerie di linea prenderebbero una nuova strada, passando sotto alla stazione Bologna (dove verrebbe realizzata la nuova fermata) e deviando quindi verso il Verano, dopo aver fermato a Piazzale delle Province. Dal Verano la nuova linea farebbe un percorso semicircolare fermando a San Lorenzo, lodi (scambio con la C), Re di Roma (scambio con A), una fermata a via Latina, ina all’inizio della Colombo, una a Piramide, una a Testaccio, quindi sottopassando il Tevere verso Villa Sciarra, Quattro Venti (scambio con FL3), Monteverde e capolinea a Piazza S. Giovanni di Dio. Il raccordo con la linea B a Bologna potrebbe essere mantenuto, per permettere ai nuovi treni di utilizzare lo stesso deposito della Magliana immettendosi nel percorso della B

    • mary ha detto:

      Riguardo la B1,non solo andrebbero realizzate le fermate di XXI Aprile e Val d’Aosta(utilissima per lo scambio con la stazione FR1 Nomentana),ma inoltre mi chiedo perche’sia caduto nel dimenticatoio il progetto di proseguire la linea,una volta realizzato finalmente il capolinea Jonio,verso Bufalotta.

      • Alessandro ha detto:

        Il problema è che troppi progetti sono caduti nel dimenticatoio e che in alcuni casi sono passati decenni senza che nessuno avesse il coraggio di smuovere le acque…Assolutamente d’accordo sul ruolo di Val d’Aosta e sul prolungamento fino a Bufalotta. Il mio pensiero è sfruttare, migliorare e integrare almeno quello che si ha già (A, B, B1, treni metropolitani, eventuali metrotranvie dove non si è mai voluto costruire metropolitane, etc.)

  139. alex69alex ha detto:

    La mia proposta andrebbe rigirata a Governo e Parlamento: CAMBIARE QUESTA LEGGE SUGLI APPALTI CHE È LA MADRE DI TUTTE LE CORRUZIONI E DEI LAVORI INFINITI. Chi vince una gara su un’offerta fatta, NON POTRÀ PIÙ CHIEDERE UNA RIMODULAZIONE DELLA STESSA OFFERTA. BASTA CON LE VARIANTI IN CORSO D’OPERA, DEVONO ESSERE PROIBITE PER LEGGE! Oggi ogni scusa è buona per chiedere altri soldi, invece quando una ditta prende un’imoegno dovrà rispettare tempi e costi, accollandosi il rischio di eventuali imprevisti, come accade in TUTTO IL MONDO. Anzi, se non finisce i lavori entro il tempo stabilito, penali! Si smetterebbe di assegnare appalti alle ditte truffaldine, come si fa nelle aziende private, si scarterebbero le offerte più bassa e più alta, valutando quelle intermedie, e allora sì che anche ditte tedesche si potrebbero affacciare, interessate ad investire nel nostro Paese

  140. Antonella ha detto:

    Vi chiedo riguardo la B1: ma vi sembra normale che abbiano creato una specie di diramazione della B che non si collega direttamente a stazione Tiburtina (forse non sapevano che è capolinea di svariati autobus, stazione di arrivo di numerosi treni di pendolari, oltre che fermata di metro ovviamente), o sono solo io a vederla una cosa assurda? La B1 ha di fatto rallentato la frequenza della B proprio a partire dalla stazione Tiburtina. C’è un motivo logico che non riesco a vedere? Se qualcuno lo conosce me lo dica per favore, così evito di augurare cose poco piacevoli ogni mattina a chi l’ha progettata, dato che mi farebbe comodo arrivare a conca d’oro. Propongo di portare il capolinea di alcuni autobus, come il 409 che raccoglie moltissima gente, a Piazza Bologna dopo essere passati per Tiburtina, dato che il cambio di metro o l’attesa del 309 sul piazzale richiede molto più tempo che andare a piedi (una decina di minuti). Assurdo! ma chi li pensa questi progetti?

    • alex69alex ha detto:

      Cara Antonella, con me sfondi una porta aperta. La B1 è stato uno spredo di soldi, ha apportato più danni che benefici e così come è stata realizzata, non sarebbe mai dovuta nascere. Era meglio fare due tranvie per servire degnamente Monte Sacro e viale Libia, sarebbero costate meno di quell’inutile spreco. A cosa sia servita è cronaca di questi giorni: ingrassarevcosa nostra capitale. Con una gara vinta dalla sola partecipante, tanto era stata assegnata al massimo ribasso, così basso che nessun altro si era presentato. Poi come succede sempre in questo paese, al primo inotppo scatta la variante, e i costi lievitano. Alla fine i soldi stanziati finiscono, i tempi si allungano, e che si fa? Si cancellano le stazioni. Così le mafie ringraziano e i cittadini si ritrovano con un’opera inutile e dannosa costata svariate centinaia di milioni di euro. Alla faccia della crisi

  141. Emanuele ha detto:

    Ne avevo già accennato in altri post ma vorrei chiederlo una volta per tutte a chi conosce l’argomento: perché quando si ha a che fare con lo strato archeologico non si costruiscono gli atri delle stazioni in profondità invece che sotto il livello stradale? Ci sono motivi che mi sfuggono di sicurezza o costi o si tratta semplicemente di una “tradizione” e non si è mai pensato a cambiare metodo?
    E’ inutile girarci intorno, Roma ha nel sottosuolo una concentrazione di resti archeologici che non ha eguali al mondo. Se esistesse un indice internazionale con cui misurare questa concentrazione, da 0 (niente) a 1 (massima concentrazione), nella zona occupata dalla città imperiale si avrebbe 1 fisso.
    E allora perché non ridurre al minimo i danni, sia allo strato archeologico che alle finanze pubbliche e ai tempi di realizzazione, limitando gli scavi al minimo indispensabile come scale mobili, ascensori e pozzi di areazione invece di dover muovere centinaia di metri cubi di terra per gli atri?

  142. lordalfred ha detto:

    io proporrei una linea tram (dato che le metropolitane sono troppo costose). una linea tram che vada dalla attuale stazione anagnina, passando per capannelle, l’appia pignatelli, grotta perfetta , fonte meravigliosa, cecchignola alla fine arrivasse a laurentina. Lo scopo sfoltire il raccordo e la laurentina da coloro che viaggiano dal quadrato sud-est appio/tuscolano alla zona della laurentina/eur. questo collegamento potrebbe molto agevolare la mobilità dei lavoratori pendolari e di tutti gli utenti della linea a e della linea b. un tram simile permetterebbe di raggiungere dalla stazione anagnina la zona eur evitando di lo scambio a termini e ansie connesse

    • Alessandro ha detto:

      Accolgo a braccia aperte la tua proposta, meglio una metrotranvia però, più veloce, con un minor numero di fermate e con corsia esclusivamente riservata. Oltre ad essere più logico (non si capisce perché per andare da Cinecittà all’Eur debba passare per Termini…) tale collegamento è necessario per i lavoratori che hanno esigenze più immediate, ma anche per i turisti, che spesso sono scoraggiati dal visitare la zona dell’Appia antica, perché abbastanza inaccessibile col trasporto pubblico

    • alex69alex ha detto:

      Accolgo anch’io la proposta e potrebbe essere l’embrione della linea della Saxa Rubra-Laurentina se arrivata ad Anagnina percorresse il tratto della Tuscolana fino a Subaugusta, per poi proseguire lungo la Togliatti

      • Alessandro ha detto:

        Concordo, cosa darei per avere un simile collegamento circolare…La Togliatti è infatti sottoutilizzata, poiché l’attuale autobus 451 è assolutamente poco competitivo con una metrotranvia e peraltro il suo tracciato è fortemente limitato (Subaugusta-Ponte Mammolo). La metrotranvia Laurentina-Saxa Rubra consentirebbe invece un ottimo collegamento Eur/sud-est/nord-est senza passare per il centro, e produrrebbe numerosi interscambi (B- Laurentina, A – Subaugusta, C – Casilina, Tram 14 – Prenestina, FL2 – Collatina, B – Ponte Mammolo, Eventuale D – Ojetti, FL1 – Fidene, Ferrovia Roma Nord – Saxa Rubra). Qualora dovessero essere previste anche le fermate Torricola e Capannelle, ci sarebbero altri due interscambi (rispettivamente con FL7/FL8 e FL4/FL6). Non penso sia un lavoro dispendioso, anche perché una parte del tracciato è già predisposta

  143. Claudio ha detto:

    Io penso che nell’immediato una innovazione da apportare sarebbe quella di stabilire un’area a ingresso controllato e a pedaggio anche per i residenti. Diciamo l’aerea compresa nell’anello ferroviario. Per entrare si pagherebbe un ticket da 5 euro valido 24h(vere) e magari si potrebbe anche pensare a una forma di abbonamento, tipo 700-900 euro l’anno per chi deve entrare nella zona giornalmente. Come ho detto anche i residenti dovrebbero pagare il prezzo pieno

    • alex69alex ha detto:

      Far pagare i residenti la ritengo una follia e potrebbe avere addirittura ricadute negative sulla mobilità, sortendo l’effetto opposto a quello voluto. Mi spiego. Una delle cause dell’aggravarsi della situazione mobilità in tutte ke nistre grandi città (Roma e Milano in testa) è da ricercare nel progressivo, continuo ed inesorabile spopolamento dei centri urbani. Col passare degli anni, la gente si è allontanata sempre di più dal centro delle città, finendo, nel caso di Roma, oltre il raccordo anulare e sempre più distante; mentre i palazzinari sono stati al passo, spesso addirittura provocando questo esodo, con nuovi quartieri residenziali a bassissimo valore aggiunto, i servizi, mobilità inclusa, sono arrivati (quando sono arrivati) sempre dopo, e il TPL sempre per ultimo. La conseguenza è la congestione delle consolari, penetrazioni urbane autostradali e tutto quanto porti dalle periferie al centro, che ben conisciamo. Ora, la causa principale di questo spopolamento è stata ed è tuttora il prezzo degli immobile, che è salito, fino agli anni recenti della crisi, di un ritmo inesorabile, che non ha paragoni con l’aumento dei prezzi di tutti gli altri beni e servizi. Soprattutto attorno agpi anni 2000 von l’avvento dell’Euro su cui hanno tutti speculato, si è visto nel giro di una notte un aumento del 100 per cento del valore degli immobili. Ora, detto ciò, io penso che ogni intervento che induca al ripopolamento dei centri urbani sarebbe il benvenuto, e quel che proponi tu, di mettere un balzello addirittura a chi abita entro l’anello ferroviario, neanche le mura aureliane, andrebbe proprio nella direzione opposta

  144. alex69alex ha detto:

    La mia proposta è lapidaria: CHIUDERE la diramaziine B1. È l’emblema di come NON deve essere concepito il trasporto pubblico. Opera inutile, costosissima, con tratte mediamente di 1,5km a fermata, non ferma dove servorebbe, frequenze da treno dei pendolari, treni sporchi, stazioni incompiute (vd i parcheggi di Annibaliano e Conca d’oro), non ha tolto una sola auto dalla strada, né ha svuotato un solo autobus, che resta per tutto il quartiere Montesacro l’unico mezzo alternativo alla macchina. Inoltre ha danneggiato la linea B sottraendo corse alla tratta Bologna-Rebibbia, nella quale viene attraversata la stazione Tiburtina nuovo hib dell’AV, e costa ogni giorno dieci volte quanto introita. Insomma un bilancio nettamente negativo su tutti i fronti. Non voglio vedere più opere fatte così, quindi (seconda proposta): FERMARE LA C DEFINITIVAMENTE AL COLOSSEO e puntare sui tram, unica vera alternativa sostenibile per questa città all’uso dell’auto. Marino ha ragione e ho cambiato idea radicalmente sui suoi confronti: meglio sette tram oggi che una metro mal fatta dopodomani

  145. Vincenzo ha detto:

    Salve volevo chiedere una cosa il 50 Express messo a disposizione per sopperire alle fermate di Metro c mancanti fa poche fermate e mi sembra giusto perchè già ci pensa il 105 a farle tutte ma secondo me una fermata che gli manca sul percorso e che gli verrebbe gratis come si suol dire è quella al semaforo Via Napoleone III angolo via Gioberti.
    Vi spiego perchè li si devono fermare per forza in quanto è una fermata del tram JUMBO che occupa molto spazio inoltre ha anche il semaforo che blocca sempre e comunque il traffico.
    Allora visto che quell’incrocio è strategico e ci sono già le banchine protettive per far scendere la gente in sicurezza, perchè non sfruttarla. Tanto l’ultima è Termini ma prima che uno supera quel pezzetto ci sta tanto allora diamo la possibilità a chi se la vuole fare a piedi di scendere li e velocizzare l’arrivo in stazione.

  146. dav ha detto:

    Se ce una cosa che proprio non mi va giù della metro romana è: quell’immonda inutile e stupida stazione Quintiliani, la più grande beffa del trasporto Romano ma a nessuno, cioè tutti gli espertoni che parlano della metro in rete sembra interessare. ebbene è uno scandalo che con la penuria di metro a Roma ci sia una stazione fantasma utile a NESSUNO!! oltre il danno, la beffa poi: Che fà la metro dalla stazione Tiburtina? invece di puntare sul popolosissimo quartiere Tiburtino se ne va in mezzo ai prati abbandonati tra sfaciacarozze e topi, nel nulla più assoluto, facendo passare la metro sotto il naso degli abitanti del Tiburtino che ne avrebbero bisogno come il pane, beffandoli deviando invece nel nulla. ASSURDO!!! Un enorme presa per il culo!! ed in più non riesco a capire perchè nessuno abbia mai fatto proposte in merito a ristabilire una situazione contorta tipicamente romana. Ebbene la mia proposta è: Dalla stazione Tiburtina far deviare la Metro con una variante, verso il quartiere con la costruzione di una sola fermata all’ altezza dell’incrocio con Galla Placidia o giù di li per poi ritornare ad unirsi al tracciato a Monti Tiburtini, e chiudere per sempre quello scandalo di stazione, simbolo di INCURIA, INCOPETENZA, CORRUZIONE e STUPIDITA.

    • alex69alex ha detto:

      Hai ragione su Quintiliani e purtroppo non è l’unico esempio del genere. Non ci sarebbe bisogno neanche di andare lontano per imparare come si devono fare le cose: Milano, città da 5 linee di metropolitana, ha ogni linea con una distanza media tra le stazioni in città di 200mt, non un chilometro e mezzo/2; le stazioni sono dove servono, cioè lungo le strade principali e nelle piazze; il percorso per quanto possibile realizzato sotto gli assi viari principali, cosa che potrebbe benissimo essere fatta a Roma, dove sicuramente non ci sarebbero problemi di stabilità né di “archeologia”: se da piazza Bologna la metro avesse ripiegato per la Nomentana, verso piazza Sempione, non ci sarebbe stato bisogno di quella stupida, inutile, costosa e dannosa diramazione

    • Stefano ha detto:

      A parte i risvolti tecnici, economici e morali di fare un nuovo tratto di metro come dici tu, ci sarebbe una soluzione più rapida e meno costosa.

      Due bei tapis roulant che da Quintilliani collegano da una parte l’ospedale Sandro Pertini (400 metri in linea d’aria) e dall’altra parte la Tiburtina all’altezza della ex De Paolis (700 metri in linea d’aria). Sicuramente aumenterebbe l’area di cattura e l’utilità.

      E’ una soluzione che dove possibile applicherei a tutte le stazioni.

      • alex69alex ha detto:

        Non capisco il risvolto “morale” ma sui tapis roulant sono d’accordo

        • Emanuele ha detto:

          Ma se non funzionano quasi mai. A Ostiense nel collegamento tra metro e stazione erano più le volte che ne trovavo uno fermo, se non due, che quelle in cui erano entrambi in movimento. Invece i due tapis roulant più corti e sollevati dal pavimento (ma perché sollevati?) che dal sottopassaggio della stazione portano alla galleria verso la metro non li ho mai visti in funzione in questi anni.

          • Stefano ha detto:

            L’idea sarebbe per l’appunto di farli funzionare. Quelli a piazza di Spagna funzionano.

            Quelli ad Ostiense c’è probabilmente una volontà politica di non farli funzionare. Sono gestiti infatti dalle ferrovie e collegano la stazione con i binari di Italo…

  147. paolo ha detto:

    Ciao a tutti,
    ho vissuto a Berlino e so cosa vuol dire viaggiare sui mezzi pubblici e sentirsi liberi di andare dove si vuole in città. La Germania è ricca ma Berlino per via della sua storia è una delle città più indebitate della Germania. Allora perché il loro servizio di trasporti è anni luce meglio del nostro? Perché non si guarda all’estero quando si costruiscono opere pubbliche che non si sanno fare? Perché si continuano a fare buche a piazza Venezia, la zona con la concentrazione di reperti archelogici più alta al mondo? Perché non si è mai pensato di fare come a Berlino, appunto, una metro circolare che serve veramente i cittadini ed è possibile costruire perché non ci sono mille ostacoli? Avrebbe decongestionato la città da anni, i pendolari si sarebbero fermati all’anello del raccordo e non vivremmo in questa kasbah….complimenti

    • Massimo ha detto:

      Condivido in pieno l’idea della metro circolare basterebbe cominciare chiudendo il famigerato anello e poi realizzarne un altro più esterno, a ridosso del gra si potrebbe fare in superficie, ma a metà strada credo sarebbe meglio. Ovviamente sognare è sempre lecito.
      Non conosco la metro di Berlino, ma il mio ideale è la metro di Mosca.

  148. alessandrocas ha detto:

    Carissimi,
    chiedo al comitato di voler approfondire il discorso lasciato in sospeso sulla chiusura dell’anello ferroviario e il ripristino della stazione vigna clara. da quando la giunta alemanno ha detto che lo avrebbero chiuso non è più andato avanti nulla. anche perche se non ricordo male, ove mai costruissero la linea C2 non doveva arrivare alla stazione di tor di quinto? .
    Vi prego di proporre una sollevazione di intenti per ripristinare quella importantissima opera che è l’anello ferroviario che avrebbe dato un senso a tutta la rete metropolitana di roma. anche per il ripristino della stazione farneto stadio olimpico.

  149. ANDREA MELE ha detto:

    CIRCLE LINE a ROMA sfruttando la METRO C.
    La metro C dispone già di una predisposizione per una diramazione a Teano (si prevede di portare la linea fino a Ponte Mammolo, ma non ci sono alternative migliori?). Si potrebbe predisporre un’altra diramazione subito dopo la “futurissima” fermata “Auditorium” (lì è auspicabile un collegamento con la stazione Euclide della ferrovia Roma-Viterbo) in modo tale da formare un anello che passi per i seguenti punti: Piazza Buenos Aires (collegamento con tram); Piazza Bologna (collegamento con B); Stazione Tiburtina (secondo collegamento con linea B e collegamento con la stazione AV); Via Tiburtina (altezza Via Tiburno); Palmiro Togliatti (collegamento con FL2 e futuro tram).
    Sarebbe un’opera che pur non passando nelle zone “super critiche” dal punto di vista archeologico creerebbe un formidabile “effetto rete”

    • alex69alex ha detto:

      Ma tra piazza Buenos Aires e piazza Bologna una fermata all’incrocio con la Nomentana no, eh? Ma che vi ha fatto mai sta Nomentana per volerla snobbare da tutte le metro che la attraversano? 🙂

    • Luigi A. ha detto:

      Non vorrei dire ma il quartiere Tiburtino e’ gia servito da una linea metro. No fosse altro che per equita’ bisognerebbe concedere anche ai residenti di altre zone la stessa possibilita’ . Senza contare che meglio sarebbe impegnarsi a fondo nel realizzare costi quel che costi brevi linee centrali con non piu’ di sei/ sette fermate . Da li verso le periferie occorrono linee bus Express e tram.

    • fabrizio ha detto:

      l’idea di fare rete tra le metro è ottima e far rete anche all’altezza del raccordo permetterebbe la mobilità interquartiere senza dover passare, come accade ora, per forza per l’affollatissima termini ed inoltre si eviterebbero i lavori dispendiosissimi degli scavi al di sotto del centro storico di roma.
      altro fattore fondamentale sarebbe portare tutti i capolinea delle metro al di fuori del raccordo: da laurentina a pomezia; da rebibbia a tivoli; da anagnina a frascati o grottaferrata; da battistini verso l’aurelia o addirittura la cassia: linea b1 da jonio a mentana.
      le macchine dei pendolari a roma non ci devono arrivare i parcheggi di scambio facciamoli fuori in questo modo eviteremo le file chilometriche che quotidianamente si formano alle porte di roma. che la metro c sia ad esempio in questo, il capolinea pantano si trova praticamente a frosinone….

  150. Alessandro ha detto:

    Oggi ho viaggiato per la prima volta sulla Metro C, da Parco di Centocelle all’altro capolinea Pantano/Monte compatri e viceversa. Non ci sono stati ritardi, i vagoni e le stazioni (almeno per il momento) sembrano nuovi e puliti, il sistema di aerazione gradevole. Tuttavia vorrei fare alcune precisazioni in merito al capolinea Pantano/Monte compatri.
    Di solito il capolinea di una linea metropolitana dovrebbe essere un importante nodo di scambio con altre zone della città e soprattutto con altre città (vedi Anagnina, Laurentina, Rebibbia, etc.). Pertanto dovrebbero essere presenti, nel caso in esame, autobus o simili diretti ai Castelli Romani (Monte compatri, Monteporzio, Frascati, etc.), a Colonna, Zagarolo, Palestrina, etc. Ho ritenuto invece la fermata Pantano/Monte compatri un po’ abbandonata a sé stessa in tal senso: gli unici due autobus presenti sono diretti verso l’interno in zone già attraversate dalla Linea C.
    In più sarebbero necessari un bar/tabacchi, un posto di ristoro, una biglietteria (con personale preposto), una stazione dei taxi, eventualmente un ufficio informazioni, giacché ci si trova in un altro comune, diverso da quello di Roma, a ridosso dei Castelli Romani, e quindi in un territorio suscettibile di essere visitato anche da turisti, che, arrivati al capolinea, non saprebbero come raggiungere e cosa vedere in tali luoghi…
    Ultima cosa: da migliorare assolutamente l’attraversamento pedonale, appena usciti dalla stazione. Le strisce pedonali si vedono a malapena e risultano particolarmente pericolose considerando che da quello che ho visto la velocità delle automobili è parecchio elevata. Propongo quanto prima un semaforo e una segnaletica più ‘umana’…
    Detto ciò, auspico altre future metro C (il sistema senza conducente dovrebbe garantire una maggiore sicurezza, per esempio sulla distanza tra un treno e l’altro, minori ritardi dovuti altrimenti ad errori ‘umani’, una migliore prestazione della marcia dei treni) in altre zone di Roma e un miglioramento qualitativo delle linee metropolitane già esistenti (A e soprattutto B)

  151. Luca ha detto:

    Vorrei fare una proposta alla metro di Roma.
    Premetto che prendo quotidianamente la metro, e altrettanto quotidianamente appena arrivo a destinazione resto amareggiato. Non perchè sia arrivato 5 o 10 min in ritardo…. no non è questo. Quello che mi da veramente disgusto è la condizione in cui siamo costretti a viaggiare, carrozze sporche maleodoranti, Rom ovunque e soprattutto carrozze completamente inguardabili! con scritte ovunque! persino la nuova metro con le carrozze nuove non è stata immune da questo scempio! Sono una persona che prende la metro in tante altre città d’Europa e non riesco a capire perchè lì non esistano treni imbrattati… però forse un idea ce l’ho…. molte città d’Europa, oltre a ben sorvegliare i treni fanno una cosa molto interessante, ovvero fanno delle pellicole da attaccare sulle carrozze dove possono mettere la pubblicità (quindi soldi!) e nel momento in cui vedono che una di queste pellicole viene imbrattata, immediatamente viene sostituita! così che il treno sembri sempre nuovo, mai sporco… Sono sicuro che a tutto ciò sarete arrivati da soli, però mi piacerebbe per favore sapere perchè non può avvenire? Se io fossi a capo della metro di Roma probabilmente cercherei di farci guadagnare tutti, dando tantissimo spazio ai cartelloni pubblicitari e rendendo la metro un posto decente. Grazie

    • alex69alex ha detto:

      Metto la firma a tutto quel che hai scritto. Anch’io sono un utilizzatore quotidiano della linea B e provo un gran disgusto a dover salire tutti i giorni su quei treni sporchi all’inverosimile, anche se una certa cultura di sinistra considera quello scempio una forma d’arte (sic!). Aggiungo che la stessa sensazione di stupore mista a schifo è provata dalle migliaia di turisti di tutto il mondo, abituati, come tu giustamente fai osservare, a ben altri standard, e i cui commenti poi si possono facilmente leggere sulla rete, e tutto ciònproduce una ricaduta d’immagine negativavoer Roma e l’Italia intera. Concludo con una considerazione: gli autori di questi capolavori, che si credono tanto fichi, finscono per apparire dei matusa, perché questa moda a New York andava negli anni ’70: roba da vecchi!

  152. And. ha detto:

    La mia proposta per il trasporto pubblico romano, che posto qui perchè sono curioso di sapere il parere in proposito di persone indubbiamente molto più competenti di me in materia e che conoscono molto meglio la città, si basa su un paio di presupposti fondamentali: il primo è utilizzare le linee ferroviarie esistenti piuttosto che scavare o costruire ex-novo. Non tanto perchè creda nell’idiozia secondo cui a Roma non si può scavare per la questione dei reperti archeologici, ma piuttosto per una professione di realismo e pragmaticità: adeguare linee ferroviarie è meno costoso e più rapido di costruire intere linee metropolitane nuove. Detto questo, il modello a cui dovrebbero ispirarsi tutti i processi di adeguamento che vado tra poco a descrivervi, dovrebbe essere quello della ferrovia Roma Nord: binari riservati per i treni che percorrono la tratta propriamente metropolitana (ad esempio, da Flaminio a Montebello), affiancati dai binari del servizio dei treni regionali di Trenitalia. Ovviamente, perchè una ferrovia come la Roma Nord diventi una metro a tutti gli effetti, sono necessari alcuni adeguamenti, soprattutto per quanto riguarda la frequenza dei convogli; ma sono interventi a mio parere relativamente semplici e poco dispendiosi. Così come credo sia operazione doverosa che un ente come Roma metropolitane o ATAC si prenda in carico la gestione della tratta urbana di tutte queste linee ferroviarie destinate a diventare metropolitane.
    Il secondo presupposto fondamentale è il completamento dell’anello ferroviario, che può anche non essere trasformato in metro, ma deve garantire corse almeno ogni 15 minuti per un servizio di collegamento efficiente tra le varie linee.
    Detto questo, passo alla descrizione della rete che mi piacerebbe servisse la città, linea per linea:
    Linea A: Da Torre Angela a Casal selce, tramite il completamento di tutti i progetti di ampliamento già esistenti;
    Linea B: Da Trigoria a Casal Monastero, idem come sopra;
    Linea B1: Fino a Bufalotta.
    Linea C: fino a Grottarossa. Interscambio con l’anello ferroviario tra Farnesina e Giuochi Istmici grazie alla fermata di Vigna Clara; Collegamento con la linea B grazie alle quattro fermate sulla Togliatti già studiate;
    Linea D: Da Grotta perfetta a Ojetti;
    Linea E: La Roma Lido, con lavori di adeguamento: aumento della frequenza dei treni e costruzione delle nuove stazioni di Casal Grottone, Mezzocammino, Malafede, Acilia Sud.
    Linea F: La attuale Roma Nord, interscambio con la A a Flaminio, con la C e l’anello ferroviario a Tor di Quinto; riapertura della stazione di Monte Antenne.
    Linea G: Questo è forse l’adeguamento più ambizioso e laborioso: quello della Roma-Fiumicino. La linea arriverebbe dall’aeroporto a Piramide con l’aggiunta delle nuove stazioni di Newton e Portuense, interscambi con la D a Trastvere e con la E/B/H(vedi sotto)/Anello ferroviario a Piramide; proseguirebbe poi seguendo il tracciato dell’Anello fermando a Zama, Tuscolana, Pigneto, Tiburtina, Nomentana (interscambio con B1 a Libia), Val d’Ala e la nuova stazione Salario, eventualmente con una fermata intermedia tra Pigneto e Tiburtina nella zona di Piazzale del Verano; Da qui punterebbe verso Nord sfruttando la Roma-Orte opportunamente adeguata e fornita di nuove stazioni per la tratta urbana, fermandosi a Serpentara, Villa Spada, Fidene, Castel Giubileo, Monte di casa e facendo capolinea a Settebagni.
    Linea G1: Da Portuense una diramazione della G dovrebbe servire i quartieri sud-ovest della città, arrivando fino alla stazione Aurelia FS e fermando a Spallanzani, Colli Portuensi, Casetta Mattei, Corviale, Pisana, Vignaccia e Aldobrandeschi.
    Linea H: Adeguamento della Roma-Viterbo, con capolinea per quanto riguarda la linea metropolitana a Cesano di Roma. La Linea interscambierebbe con la A e l’Anello a Valle Aurelia, con la D, la G e l’Anello a Trastevere e con E, B, G e Anello a Piramide.
    Linea I: Adeguamento della Roma-Tivoli da Tiburtina con aggiunta delle fermate di Casal Bertone e Portonaccio prima di Prenestina Fs; di Collatina tra Serenissima e Togliatti; di Balla tra Tor Sapienza e Rustica Città; riapertura della fermata di Salone; aggiunta di Ponte di Nona tra Salone e Lunghezza; dopo Lunghezza, creazione di una nuova ferrovia che si staccherebbe dal tracciato della Roma-Tivoli già esistente per raggiungere il quartiere di Corcolle con le due fermate intermedie di Castel Verde e Fosso San Giuliano.
    Anello Ferroviario: Come già detto, a fronte di una rete di nove linee metropolitane l’anello potrebbe tranquillamente essere una ferrovia urbana ad alta frequenza modello RER o Passante milanese, più che una metro vera e propria come a Mosca, Pechino o Berlino. Con una frequenza di quattro treni l’ora nei due sensi di marcia si garantirebbe agevolmente un collegamento tra le varie linee.

    • Alessandro Spavarotti ha detto:

      Ottima idea! Anche io penso che adeguando le attuali linee ferroviarie, Roma potrebbe avere un servizio di trasporto su ferro di livello.

    • Angelo ha detto:

      Anch’io sono comletamente d’accordo ed é un pensiero fisso nella testa ogni volta che vedo la mappa delle ferrovie di roma in metro. Sarebbe una cosa fantastica, utile,molto praticabile e poco dispendiosa. Alleggerirebbe il carico del trasporto su gomma che vedrebbe miglioramenti pure sul traffico! Il fatto è: come si può presentare un’idea del genere e farla diventare realtá?

    • Massimo ha detto:

      Complimenti, quoto in tutto, tranne per il capolinea della C al Sant’Andrea e per il congiungimento della Nord e della Lido a Linea unica. Detto questo il tuo pensiero rispecchia al 100% il mio, ovvero che il Comune prenda in carico tutte le linee su ferro che passano internamente al proprio territorio e le trasformi in metropolitane vere e proprie. Costerebbe molto meno che realizzare ex-novo una linea sola ed il risultato sarebbe grandioso in relativamente poco tempo. È possibile fare qualcosa in tal senso tipo raccolta di firme o petizioni o quello che sia per poter far arrivare questa voce in Campidoglio?

    • Tarak ha detto:

      Totalmente d’accordo, io stesso ci penso spesso ogni volta che torno a roma in visita ai parenti: mi sembra una soluzione ottimale per ciò che concerne risorse, tempi e costi!

    • mary ha detto:

      La trasformazione del tratto urbano della FR3 Cesano-Ostiense in Metropolitana tradizionale (mettiamo appunto una possibile futura linea H,ma il nome identificativo sarebbe l’ultima cosa a cui pensare) sarebbe la realizzazione di una linea pari o addirittura piu’importante della Metro C, con una miriade di quartieri (vedi La Storta,Balduina,Ottavia,Monteverde,Trastevere) oggi totalmente privi di collegamenti metropolitani con il resto della citta.Inoltre, a differenza della Metro C,non si dovrebbe neanche partire da zero,essendo l’infrastruttura ferroviaria gia’ esistente;quindi si dovrebbero soltanto rifare le stazioni(alcune stazioni,come Quattro Venti,hanno gia’dei connotati da stazioni di metropolitana) e sostituire gli attuali convogli,tipici da linea ferroviara regionale,con quelli di una moderna linea metropolitana.

      • bruno ha detto:

        sono d’accordo, una stazione a Dunant, una a S.Pancrazio/Cucchi, migliorare il collegamento (scale mobili, ascensori ecc.) con la A a Valle Aurelia ed è bella e fatta fino ad Olgiata. Stessa cosa per la Fiumicino-Orte.

  153. fabrizio ha detto:

    ritengo che per ogni nuova elezione del sindaco questo durante il suo mandato debba essere costretto a mettere in cantiere una nuova linea della metropolitana. Roma ne ha veramente bisogno, magari non solo linee che vanno in direzione centro storico ma anche linee più esterne che colleghino le periferie e le linee di metro già esistenti ma in zone meno centrali per iniziare a costruire una vera rete.
    Inoltre le linee già presenti A-B-B1 e C devono assolutamente essere portate oltre il raccordo. Le macchine devono rimanere fuori dal raccordo. Tram, viadotti di mobilità, filobus, piste ciclabili e bike sharing sono tutte cose ottime a supporto di una rete metropolitana efficiente e non in sostituzione.
    Inoltre andrebbero utilizzate le strutture della FS che oramai non utilizza inserendole nella rete metropolitana un esempio potrebbe essere la stazione di vigna clara.

  154. il proponente ha detto:

    la mia proposta e molto semplice a rm la metropolitana e fatta un po a cavolo di cane .. nel senso che in molte citta la rete metro prima si parte da nord a sud o est ovest o tutt’e due … poi si sovrappongono ne-so e no-se … in modo tale da coprire con 4 linee tutta la citta ( piu o meno ) … visto che siamo italiani e romani questo è stato impossibile .. come rimediare ? … una soluzione temporanea sarebbe quella in stile Dubai … dove da ogni stazione della metropolitana coincide con il capolina ( unico ) degli autobus e che percorrono giri di massimo 5/6 km , in modo tale di averne piu frequenti quando servono … magari coinvolgendo non solo le stazioni metro ma anche quelle di trenitalia .. si avrebbero 2 risultai , una copertura piu capillare degli autobus ( che avrebbero come capolinea unico la fermata della metro ), si sposterebbe il traffico da auto a metro o treno .. l’unico problema e che finche non verranno aperte e la linea c da centocelle alla fermata metro di san giovanni e prolungata a porte di roma la metro b1 … ci sara da potenziare i bus per sopperire a questo problema

  155. alex69alex ha detto:

    Lo so, sono un disco rotto, ma la Nomentana è un’emergenza trasportistica che va assolutamente affrontata: il sistema di tpl basato fondamentalmente su bus e (pochi) filobus superstiti sulla linea 90, è assolitamente inadeguato. I mezzi arrivano a Batteria Nomentana la mattkna dalle 7 già sovraccarichi e imprendibili, per noi lavoratori e per gli studenti è una lotta quotidiana riuscire a salirvi facendosi largo tra carne umana. In quarant’anni il problema non è stato MAI affrontato seriamente ed è ora di porvi rimedio perché non ce la facciamo veramentebpiù a sopportarlo. Pare che ce l’abbiano con noi, ma la metto ci ha snobbati, passandoci a destra e sinistra tra diramazioni e controdiramazioni senza degnarsi di riservarci lo straccio di una fermata, e dobremo rassegnarci a non avere metro né pesanti né leggere, perché non sono state mai nei sogni di nessuna Giunta. Quindi la mia proposta è almeno di dotare il percorso della Nomentana di una tranvia sul modello del 2, con piazza Conca d’Oro alla stregua di piazza Mancini, che diventi capolinea dei filobus della 90, del 60 e dei vari mezzi di adduzione, la metro e una tranvia che partendo dalla piazza percorra via di Conca d’Oro (viale Tirreno al ritorno), corso Sempione, via Nomentana nuova e quindi si immetta nella corsia preferenziale di via Nomentana fino a porta Pia, quindi via XX Settembre E STAVOLTA I FILI SI METTANO IN BARBA AI PARERI DELLE VARIE SOVRAINTENDENZE (ma è scritto sulle Tavole della Legge che si debbano sempre rispettare, anche quando sull’altro piatto della bilancia ci sono i bisogni della collettività?), Ministero delle Finanze, piazza Repubblica e capolinea a Termini. Con frequenze simili alla linea 2 (un tram ogni minuto)

  156. Gabbo84 ha detto:

    Le mia proposta per poter migliorare il trasporto con mezzi pubblici per Roma sarebbe quello di implementare le linee tram, considerato il fatto che a Roma come fai un buco trovi un reperto archeologico, includendo anche un un controllo sia davanti che dietro ad ogni tram cosicché da arginare anche l’abuso dei mezzi pubblici( in Europa fanno tutti cosi).

  157. Emanuele ha detto:

    Con le notizie più recenti pare che la T2 della C venga realizzata sul percorso Venezia-Ottaviano, dunque aggiorno la mia proposta del 26 settembre ore 13.33.
    RER1 in viola
    RER2 in marrone
    Per la descrizione rimando al post precendete.
    http://i39.servimg.com/u/f39/16/45/54/24/retero10.jpg

  158. Paoletto ha detto:

    …dimenticavo! Piccola proposta per contribuire alla lotta all’evasione (portoghesi): Fidelizzare la clientela, un po’ come avviene nei supermercati, con bonus ottenibili al raggiungimento di X punti… oppure, per i non abbonati, ogni 10 biglietti usati te ne do 1/2 in omaggio… sono piccole cose ma poi sono queste che messe assieme ti fanno ottenere grandi risultati.

  159. Paoletto ha detto:

    Invece di accentrare sforzi e risorse economiche su tratte bene o male già servite, invito a riflettere su possibili (sebbene ahimè futuristiche) nuove linee al servizio di fette di città molto lontane dalle attuali linee della metro (ad esempio l’intero quadrante di sud-ovest, Monteverde – Portuense – Trullo – Casetta Mattei – Pisana). Un saluto a tutti.

    • alex69alex ha detto:

      Una tranvia lungo l’asse via Newton-via Colli Portuensi, che si innesti poi sul percorso dell’8 magari fino alla stazione trastevere, non la vedrei affatto male, ci sarebbe anche lo spazio per realizzarla in sede protetta

  160. claudio ha detto:

    Ciao ragazzi, come state?comitato, come va?

    domanda curiosita:quanto tempo ci vuole per costruire un vagone della metropolitana?o meglio i 5/6 vagoni che costuituiscono una batteria di metropolitana?..e quanto costa piu o meno?

    cio..buona giornata a tutti

  161. Emanuele ha detto:

    Ecco la mia proposta:
    http://i39.servimg.com/u/f39/16/45/54/24/wiiwm11.jpg
    Capisco che un comitato dal nome “MetroxRoma” concentri la propria attenzione sulle metropolitane, ma nei post che ho letto ho notato un’eccessiva focalizzazione su questo tipo di infrastruttura. Qui si fa passare il sistema metro come l’unica salvezza possibile per la nostra città ed ogni sistema alternativo viene giudicato con sufficienza ed infine cassato perché “Metro è meglio”.
    Non ho scritto questa premessa per creare polemiche, vorrei bensì aprire un dibattito più ampio e più aperto sul tema del TPL a Roma.

    Vediamo nel dettaglio la mia proposta (Non sono presenti tutte le stazioni):

    – Completamento della Metro C
    Il disegno è stato realizzato prima che fosse resa pubblica l’idea di proseguire con la C verso Flaminio. Va da sé che io sia d’accordo con quanto previsto per la T2 alternativa con l’aggiunta, ovviamente, di una stazione in via del Corso. Giunti a Flaminio la linea proseguirebbe sul percorso della Nord fino a Tor di Quinto da dove giungerebbe, affiancandosi all’anello ferroviario, a Vigna Clara.

    – RER (Rete Espressa Romana)
    La mia RER prende spunto da quanto è già stato fatto da decenni in varie città d’Europa e del mondo. Mi riferisco ad esempio alle varie S-Bahn, alle RER dei paesi francofoni, alla ESKO di Praga etc…
    Si tratta di linee ferroviarie che, il più delle volte, sono collegate tra di loro da passanti ferroviari che sottopassano la città. La frequenza su queste linee può essere molto alta, nelle tratte centrali si può arrivare anche a due minuti e mezzo grazie all’implementazione di adeguati apparati tecnologici.
    In questo caso abbiamo:
    Una RER 0, ovvero la famosa Circle Line che sfruttando l’anello ferroviario completato garantirebbe una distribuzione dei flussi bypassando il centro.
    Una RER 1 all’interno della quale sarebbero incluse due linee distinte, FARA-SABINA FIUMICINO (1.1) e MONTEBELLO-OSTIA (1.2) con frequenza pari a 10’ minuti sulle tratte singole e di 5’ sulla tratta in comune.
    Una RER 2 all’interno della quale sarebbero incluse due linee distinte, CESANO-CIAMPINO (2.1) e MASSIMINA-LUNGHEZZA (2.2) con frequenza pari a 10’ minuti sulle tratte singole e di 5’ sulla tratta in comune.
    I percorsi dei due passanti possono essere desunti facilmente dalla mappa che ho allegato.

    RER 1: Alcuni di voi potrebbero reputare inattuabile il collegamento tra la Roma-Lido e le altre linee interessate. In realtà tale considerazione (che ho visto ripetuta come un mantra più e più volte tra i post del sito) è errata in quanto sarebbe sufficiente acquisire del materiale rotabile d’interconnessione in grado di superare la differenza di altezza delle banchine (550 mm sul piano del ferro per quanto riguarda le linee ferroviarie classiche, banchine di tipo metropolitano per la Lido e parte della Nord) attraverso l’impiego di gradini ad espulsione, gli stessi che sono già oggi impiegati sulla Nord. Lo stesso materiale d’interconnessione, progettato adeguatamente, può funzionare sia alla tensione di 1500V che a quella di 3000V. Nel lungo periodo sarebbe comunque auspicabile il progressivo abbassamento delle banchine della Nord e della Lido così come l’adeguamento della tensione di quest’ultima allo standard ferroviario italiano. Al termine dell’adeguamento su tutte le RER sarebbero in servizio solo treni a piano ribassato come gli odierni TSR in servizio sulle linee S di Milano.

    RER 2: Non presenterebbe alcun problema da un punto di vista degli standard ferroviari impiegati anche se sarebbe necessario un adeguamento delle sezioni di blocco e degli impianti di segnalamento.

    • Emanuele ha detto:

      Il “lungo periodo” per l’abbassamento delle banchine della Nord sarebbe veramente lungo, visto che le hanno alzate ora (nel tratto urbano, Flaminio escluso dove probabilmente le alzeranno con i prossimi lavori.)

    • alex69alex ha detto:

      Mi piace il riutilizzo dell’acronimo RER per Rete Espressa Romana, mi ricorda molto le magliette “Andergraund” con la lupa e per questo mi fa sorridere 🙂
      Tuttavia la tua proposta è degna di considerazione, ma non certo economica né realizzabile in tempi brevi in quanto due linee che sottopassino il centro storico riproporrebbero tutte le problematiche già note, per non parlare del fatto che bidosgenerebbe ricominciare da capo con progettazione preliminare, pareri delle Sovraintendenze e chi più ne ha più ne metta! Insomma la tua proposta la vedo più orientata al “come si sarebbe potuto affrontare il problema” piuttosto che a un’alternativa di più facile e rapida implementazione, come mi sembrava dal tuo incipit. Quanto alla realizzabilità dell’integrazione tra Lido e Nord, ribadisco quanto scritto: nihil difficile volenti. Certo è che la lido in questo momento è un “ibrido” in quanto conforme allo standard di metropolitana per quanto riguarda trazione e altezza delle banchine, a quello ferroviario per la sagoma, e per questo motivo non assimilabile a nessuno dei due sistemi. Il disegno di ATAC e Comune è da sempre quello di passare definitivamente allo standard di metropolitana, completando il percorso avviato negli anni 90nper la linea b, e a quel punto sarebbe possibile anche reimplementare una diramazione della stessa B verso il lido come era fino appunto agli anni 90 con l’avvio dei lavori per il prolungamento verso Rebibbia (diramazione che, a mio modesto avviso, sarebbe più dannosa che utile, ma constato che molti sono di diverso parere). Tu proponi invece un rovesciamento di vedute in ottica di una integrazione della Lido in un sistema di tipo ferroviario, e in questa ottica quindi proporresti la trasformazione della Lido in senso inverso. Sono propostebambedue legittime e degne di considerazione. Una domanda però vorrei farti, visto che da quel che scrivi mi sembri piuttosto esperto della materia: come potrebbe realizzarsi un adeguamento graduale e in esercizio della tensione di alimentazione da 1500Vcc a 3000Vcc della Lido? Posto cioè che possano esistere motrici che abbiano una tecnologia che gli consenta di essere alimentate alle due diverse tensioni, cosa questa di cui non dubito affatto in gemerale, visto che i nostri Frecciarossa che viaggiano sulle reti dedicate AV che hanno addirittua la tensione di 25kVac, possono ovviamente viaggiare anche sulle reti tradizionali, mi domando se e come si possa “gradualmente” trasgormare una linea da una tensione di alimentazione a un’altra… mi sembra cosa ardua da realizzare, ma sicuramente le mie sono opinioni che scaturiscono dalla mia ignoranza in materia

      • alex69alex ha detto:

        Aggiungo che tra magliana e portavs. Paolo le due linee B e Roma-lido traggono energia dalle stesse sottostazioni di alimentazione, cosa questa che non sarebbe più possibile con la realizzazione della trasformazione della Lido da te proposta

      • Emanuele ha detto:

        Ciao e grazie per la risposta!
        (voglio specificare che il secondo commento a nome “Emanuele” non mi appartiene.)
        Non ho immaginato questo sistema perché fosse il più economico da realizzare, anche se a ben vedere non avrebbe un costo molto differente dal quello della realizzazione di una rete di metropolitana, ma per i benefici che credo comporti.
        La RER avrebbe senso anche nello scenario attuale in quanto potrebbe godere di alcune caratteristiche abbastanza importati. Come sappiamo è difficile creare stazioni sotterranee nel sottosuolo di Roma in quanto questo è ricco di reperti archeologici ed i costi lievitano a dismisura.
        La RER, essendo una ferrovia, avrebbe sezioni di blocco più ampie rispetto alla metropolitana e potrebbe quindi sopportare un numero minore di fermate che non potremmo comunque costruire per i costi esorbitanti. A ciò si dovrebbe rimediare con un TPL (Tram e autobus, ma anche un’adeguata rete di piste ciclabili) di superficie gravitante intorno alle principali fermate METRO\RER. Si tratterebbe dunque di un sistema di distribuzione basato su ampiezze e velocità differenti.
        Per fare un esempio la tratta centrale della mia RER 1 avrebbe le seguenti fermate: Piazza Acilia, Buenos Aires, Termini, Venezia, Nuovo Regina Margherita, Trastevere FS.
        La questione è dunque, se non si possono realizzare fermate a distanza di metropolitana, perché non realizzare qualcosa di più appropriato?
        Inoltre “andando a prendere” i cittadini che abitano fuori dal raccordo e portandoli al centro della città o anche dall’altra parte senza particolari problemi si può facilmente convincerli ad abbandonare il mezzo privato per quello pubblico e questo comporterebbe un minore afflusso di autovetture all’interno della città con un forte decongestionamento del sistema viario.
        La presenza di banchine alte non modifica ciò che è la Roma-Lido, ovvero una ferrovia suburbana, tanto per citare un esempio la S-Bahn di Monaco ha banchine alte 96cm, ma è a tutti gli effetti una ferrovia. Ricordiamoci poi che la linea è di proprietà regionale ed è solo esercita dall’ATAC, dunque la volontà di quest’ultima e di Roma Capitale potrebbe avere una certa importanza solo nel momento in cui il Campidoglio raggiungesse un accordo per il trasferimento della proprietà a proprio favore.
        Peraltro l’unico vantaggio pratico che si otterrebbe dalla trasformazione sarebbe quello di poter rivedere i treni della Lido a Termini attraverso il percorso “storico” come tu hai giustamente scritto, ma come hai altrettanto giustamente arguito sarebbe un “non vantaggio”.
        Per quanto riguarda il passaggio graduale dai 1500V CC ai 3000V CC non è ciò che ho proposto e forse mi sono espresso in modo non chiaro nel precedente intervento.
        Sostanzialmente il mio scenario prevede la sostituzione del materiale rotabile attuale(rimpiegabile su Metro A e B ovviamente) con nuovi elettrotreni bitensione muniti di gradini ad espulsione al fine di compensare le differenti altezze delle banchine. Dall’introduzione di questi mezzi si avrebbero 20/25 anni per la ricostruzione delle banchine, al termine di questo periodo, con l’acquisto di nuovi mezzi monotensione esclusivamente a piano ribassato si attiverebbero le nuove sottostazioni realizzate nel frattempo. Riflettendo comunque sulla tua domanda sono giunto a ritenere che sarebbe anche possibile modificare la corrente di alimentazione gradualmente nell’arco dei 20/25 anni di vita utile delle elettromotrici bicorrente. Sarebbe sufficiente agire sequenzialmente, sottostazione per sottostazione, partendo da Roma e proseguendo verso Ostia. Di volta in volta sarebbe solo necessario creare delle brevi zone cuscinetto tra la sezione alimentata a 3000V e quella alimentata a 1500V (avviene la stessa cosa sulle linee AV al cambio di corrente).
        Tra Magliana e Porta San Paolo la sottostazione continuerebbe ad alimentare la sola Metro B in quanto una nuova sottostazione garantirebbe l’energia necessaria alla nuova linea da Magliana verso Trastevere etc… Nel caso in cui si volesse mantenere un servizio della Lido anche verso Porta San Paolo sarebbe necessario provvedere in un secondo tempo, ricordiamoci dei mezzi bitensione, alla realizzazione di una ulteriore sottostazione per questa tratta.

  162. claudio ha detto:

    salve
    so che è fantametro, pero’ anni fa si parlava di un collegamento ferroviario tra ostia colombo e tor vaianica, attivo soprattutto d’estate (anche se pure d’inverno avrebbe un suo perchè), con fermate intermedie nei vari “cancelli”..
    inizialmente andrebbe bene anche il binario unico..

  163. Dario ha detto:

    La butto lì…si parla tanto di unificare Roma-Lido e Roma Nord, ma se invece la Nord diventasse una diramazione della linea A? Una linea A1 ? Tanto che già ci sono dei lavori in atto di una galleria sotterranea della linea nord…
    E’ fantascienza?

    • luca ha detto:

      Viste le esperienze passate e quelle attuali, con la metro C che ancora è immersa nei ritardi e nelle indecisioni mi pare che l’unica soluzione percorribile e sensata per il trasporto pubblico romano sia quella di utilizzare i tram sulle direttrici non coperte dalla metro integrando con i bus all’interno dei singoli settori. Tram e linee nuove ed efficienti, con percorsi protetti; bus maneggevoli su tratte relativamente brevi. Tutta la città sarebbe coperta e si potrebbe, gradualmente, limitare il traffico privato. Londra ci è riuscita benissimo, perché Roma non dovrebbe poterlo fare?

      • Rosella ha detto:

        Concordo: l’unica cosa che vedo fattibile e meno costosa, solo le linee tranviarie o metro di superficie come vuoi chiamarle, veloci, non bloccate dal traffico, con orari certi.
        All’estero è così, con tempi di attesa corti , prevedibili e non improvvisati,
        Per cui, far sì che non ci siano parcheggi nelle strade, come hanno fatto in Spagna, dando le corsie preferenziali ai mezzi pubblici (tram o filobus) e creando dei parcheggi in varie piazzette (per cui scavando solo per i parcheggi, ovviamente con un costo ridotto rispetto agli scavi per la metro),,,,

        • GoldenGoose ha detto:

          Il fatto è che a Roma questo tipo di iniziativa (metro leggere) non ha mai avuto successo. Guarda quello che è accaduto per la ferrovia Roma-Fiuggi: poteva essere una ottima metro leggera, capace di dare servizio valido fino dagli anni ’60, bastavano i 3 sottopassi di Porta Maggiore, Torpignattara e Togliatti, con delle rotabili rinnovate. Non a caso il PRG del 1962 la manteneva.
          La hanno invece lasciata morire.

          • alex69alex ha detto:

            Dimentichi di aggiungere alla lista dei “bastava” anche: bastava riportare il capolinea a piazza dei Cinquecento, dopo che una scelta scellerata proprio degli anni 60 lo aveva arretrato alle laziali, rendendo quella linea perdente in fatto di competitività rispetto al bus

        • alex69alex ha detto:

          Anche qui ti rispondo che va bene tutto, ma che non si faccia passare la (falsa) idea che in Spagna abbiano rinunciato a scavare per fare le metro, cosa che sembrerebbe scaturire da quel che scrivi, perché poi uno che non lo sa che Madrid ha già 14 linee di metropolitana nonché tot km ora non so bene quanti di cercanias (in espansione costante), che sono il loro RER, potrebbe pensare che là abbiano risolto tutto solo con tram e parcheggi

        • giovanni ha detto:

          la penso allo stesso modo ,pur fautore di vere infrastrutture come ferrovie e metropolitane vedendole in funzione da decenni a londra e parigi e madrid

          perchè qui non si procede ad utilizzare la linea tramviaria esistente per collegare

          termini con la stazione di trastevere e largo argentina togliendo un traffico enorme

          da via nazionale .poi perchè non ripristinare il servizio tramviario della linea 3 fino

          alla stazione di trastevere.

      • alex69alex ha detto:

        Quanti chilometri di metropolitana ha Londra? E ne stanno anche costruendo altri… poi va bene i tram, ma non ci inventiamo la storiella che metropoli come Londra abbiano risolto solo con i tram i problemi della mobilità! Detto questo, io sarei favorevolissimo a quanto dici, ma a Roma l’unico esperimento che è il 2 ex 225 ha parziaomente fallito, perchè non riesci in una città come Roma a fornire un servizio siffatto con velocità commerciali competitive, perchè ridurre al minimo le interferenze e contare sul fatto che pedoni e motorini non ti piomberanno all’improvviso sui binari, come accade regolarmente sul percorso del 2

      • Luigi A. ha detto:

        Carissimo Luca, certo in settembre quando scrivevi cio’ nn immaginavi che tra ottobre e dicembre sarebbero state soppresse moltissime linee centrali e non, in nome della razionalizzazione . In pratica ci stanno letteralmente appiedando ., e’ iniziata con la chiusura dei Fori Imperiali, seguita dalle suddete soppressioni di linee bus , seguite dal divieto a moto e ciclomotori l’ingresso in centro e chissà cosa ci aspetta ancora. Altro che rendete linee capillari e frequenti come ci proponevo…….

    • Stefano ha detto:

      Si 🙂 è fantascienza. 🙂
      Porterebbe più disagi che benefici. Oltre al fatto che sono incompatibili tecnicamente e bisognerebbe chiuderne una delle due per almeno uno o due anni per adeguarla.

    • claudio ha detto:

      Ciao Dario, come va?
      no, non penso sia fantascenza, pero penso sia molto piu utile unire le due metro…..cosi passerebbe per il centro, e si intersecherebbe con tutte le altre linee, che sappiamo sia la cosa piu importante o molto importante delle metropolitane, ossia gli scambi…ma, mi sembra di aver letto da qualche parte, questo unificare le due linee sia impossibile o qualcosa di simile….chissa, qualche lettore molto piu esperto di me possa spiegarci il perche, anche solo per curiosita…..

      Comitato, perche le due linne(lido e Nord)non sono fattibilmente unificabili?

      ciao Darioo, buona giornata.

      • alex69alex ha detto:

        Posso rispondere per quel che so io, il comitato sicuramente più esperto potrà rettificare e integrare. Nihil difficile volenti, dicevano gli antichi, tutto è fattibile basta volerlo… ovviamente al prezzo che si è disposti a pagare. E il prezzo per unificare le due linee sarebbe tenerne chiusa una per uno o due anni per adeguarla agli standard dell’altra, nonchè il turnover dell’intero parco rotabili di quella che verrebbe trasformata. Il fatto è che la Roma-lido ha la trazione a 1500Vcc come le altre due linee di metropolitana, anche se come sagoma standard eredita quello ferroviario come era in origine la linea B, poi modificato nel 90 quando venne realizzato il prolungamento da Termini a Rebibbia (ed è la ragione per cui sui CAF in servizio sulla lido è stato rialzato il pantografo montandolo su un sopporto aggiunto, come si può notare osservando le vetture che viaggiano sulla Roma-lido, altrimenti non si sarebbe realizzato il contatto tra il pantografo e la linea aerea); invece la Nord ha la trazione standard delle ferrovie, 3000Vcc. Per unificare le due linee quindi occorrerebbe cambiare tutte le sottostazioni di alimentazione nonchè il parco rotabili di una delle due: lavoro costoso e lungo durante il quale la linea da adeguare verrebbe chiusa. Tutto questo per? Piuttosto allora converrebbe prolungare solo una delle due fino al capolinea dell’altra, e vista sia l’utenza che lo standard, forse converrebbe la roma lido

        • claudio ha detto:

          Ciao Alex69, come stai?tutto a posto??….
          interessante la tua spiegazione, pero sei cosi sicuro ch bisognerebbe chiudere una delle due linee?perche io lessi tempo fa che a parigi, per automatizzare la linea 1, non chiusero nulla…..e anche qui dove vivo, a Buenos Aires, stanno cambiando le vetture della linea B, che sono vecchie, per delle nuove con airia condizionata e comfort vari, e per fare questo devono cambiare l’alimentazione e tutto…e non hanno chiuso nulla….solo per 2/3 settimane, chiusero sabato e domenica….le mie sono informazioni da giornale, pero il dubbio mi viene se sia cosi necessario..tu dicevi”tutto questo per?”..be, non ho i dati alla mano, ma una larga linea che unisca nord a su e vada fino ad ostia, intersecando con tutte le altre lineee passando per il centro, penso sia importante eaiuterebbe molto..

          Ciao Alex, stamme bene….

          • alex69alex ha detto:

            Ciao tutto bene grazie. Dipendi cosa intendi per potenziare l’alimentazione: se si parla di aumentare la potenza hai ragione tu, ma in questo caso si parlerebbe di cambiare proprio le tensioni, e i treni della lido non li puoi alimentare a 3kV altrimenti bruceresti le motrici, viceversa quelle delle vetture della nord non camminerebbero… cambiare la tensione di alimentazione di una linea non è un intervento che si può fare in esercizio, devi per forza chiudere tutta la linea e cambiare le vetture, e per la nord, che arriva ti ricordo fino a Viterbo, sarebbe impensabile

        • Stefano ha detto:

          Ottima risposta che centra perfettamente il punto.

          Su eventuali prolungamenti della Roma-Nord verso sud poi ci si può proprio mettere una pietra sopra visti i lavori in corso.

          L’idea di prolungare la Lido invece non è per niente male, si può fare arrivare a Flaminio (per accontentare anche chi vule vederla unita alla Nord) e potrebbe proseguire.

          • claudio ha detto:

            Ciao Alex ciao Stefano…come annamo?che me raccontat de bello??
            cmq, tanto pe perde tempo e divertirci a trovare soluzioni, dico che la unione delle due linee potrebbe tranquillamente essere fatta, chiudendo la nord(come dite voi,passaggio inevitabile),fino al raccordo, e sostituire la parte chiusa con dei bus navetta….qui da me lo fecero per la linea A, quando chiusero la metro per 2 mesi per cambiare tutti i vagoni vecchi di 100 anni con dei nuovi 0 km…….ovvio, sempre e quando tutto questo ambaradam sia giustificato o necessaripo e valga la pena unificare le due linee …come, per esempio, farne una unica linea automatizata aperta 24 hs al giorno, come mi sembra aver capito,sara la linea C(aperta 24 ore al giorno)..cmq, ripeto, la mia e’ tanto pe perde tempo mentre me sto a fa e successivamente magna un piatto de spaghetti….

            ciao, stateme bene..alla prossima dissertazione…..

          • claudio ha detto:

            Ciao Alex, ciao Stefano ciao Emanuele…come state?
            bene, oggi, ve scrivo pe continua a erudimme…ahhaha..visto che questo sito sta svegliando in me curiosita a livello di mobilita e infrastrutture le cui conoscenze sono pari a 0….
            lessi, che fare una stazione o 10 stazioni di metro, richiede lo stesso tempo…ossia, costruire un km e 1 stazione di metro, si impiega lo stesso tempo che si impiega a costruire 10 km e 10 stazioni(aldila di imprevisti etc…)…mi spiegate come funziona?ma le stazioni, si possono costruire indipendentemente dallo scavo delle gallerie ?ossia che le 10 stazioni si possono costruire allo stesso tempo indipendentemente dallo scavbo delle gallerie?o per costruire una stazione bisogna che prima si costruisca la galleria?

            comitato, e chiunque altro,se volete rispondere, va bene uguale….haha

            ciao e buona giornata

  164. Lorenzo ha detto:

    Visto che la Roma Lido e la Roma Viterbo non si possono unificare formando un’unica linea, si potrebbe fare une metropolitana leggera che, partendo da Piramide, terminerebbe a Piazzale Flaminio fermando a: Piazza dell’Emporio (futuro scambio con i battelli per l’aeroporto di Fiumicino), Bocca della Verità, Piazza Venezia, Piazza del Parlamento.

    • Stefano ha detto:

      Battelli per l’aeroporto di Fiumicino? Che novità è questa?

      • Lorenzo ha detto:

        Sì parlava di fare un terminal vicino al Ponte Sublimi per i battelli diretti all’aeroporto di Fiumicino. http://m.romatoday.it/politica/roma-fiumicino-battello-.html

        • Lorenzo ha detto:

          Mi correggo, il ponte è il Ponte Sublicio

        • Stefano ha detto:

          Vabbé si parla di portarli a Fiumicino città non all’aereoporto. 🙂

          Sempre dell’articolo che citi, chiedono a gran voce un treno per Fiumicino città… ce l’avevano, si sono sbrigati a smantellarlo ed a costruire sul sedime ferroviario quando Fiumicino si è staccato da Roma…

          • alex69alex ha detto:

            Beh però potrebbe essere una figata un ingresso a Roma dal suonfiume anche per chi giungesse in aereo nella Capitale; basterebbe ripristinare la fermata di Porto sulla linea ferroviaria, solo un po’ più arretrata rispetto alla precedente in modo da poterci far fermare i treni da e per l’aeroporto immediatamente prima di entrare nell’aeroporto stesso, e corrispondentemente i battelli, più o meno in corrispondenza del lago di Traiano, così uno scenderebbe dall’aereo, prenderebbe il treno per una fermata e poi proseguirebbe in battello verso Roma

          • Stefano ha detto:

            Secondo te uno che è appena arrivato in aereo facendosi qualche ora di volo, avendo aspettato ore per avere i propri bagagli, avendo aspettato (se gli dice bene) un altro quarto d’ora il treno, dopo aver arrancato con i propri bagagli per salire sul treno medesimo sperando di trovare un posto, fa una fermata si rincolla i bagagli per andare a prendere il battello? 😀
            Dai su… 🙂

          • alex69alex ha detto:

            Mi sono piegato in due a leggere la tua risposta 🙂
            Sì, in effetti ci vuole proprio una bella posta in palio per volerlo fare

    • claudio ha detto:

      LOrenzo, come stai?

      curiosita:perche la Lido e Nord non si posso unificare?quale sarebbe il problema?

      grazie

      Ciao

      • gianlux ha detto:

        In realtà sabato scorso, alla stazione di Parco di Centocelle per la mostra sulla linea C, se ne parlava con tecnici della RomaMetropolitane.
        Circola l’ipotesi di una mini-linea sotterranea (nuova linea D?) proprio di raccordo tra Flaminio e Piramide, passando in profondità sotto le stazioni esistenti o già progettate: Flaminio, S. Silvestro (ex.linea D), Venezia, Circo Massimo e Piramide.
        Realizzate le stazioni sotto quelle già esistenti, basterebbe passare con la talpa a circa 40-50 metri sottoterra. Se ne sta parlando. Speriamo bene …

        • alex69alex ha detto:

          Dio lo volesse!

        • GiorgioWBB ha detto:

          Interessante, a patto che NON sostituisca la T2, ma la complementi. Un minimo di effetto rete in centro ci sarebbe.

          • alex69alex ha detto:

            Circo Massimo mi sembra superfluo, già basta e avanza la B che in quella fermata ha un traffico di passeggeri prossimo allo zero (fatto, questo, che constato quotidianamente in quanto utente abituale della linea nelle ore di punta); piuttosto o la farei fermare al Colosseo o piuttosto ne devierei il percorso sotto via Marmorata per fare una fermata tra piazza dell’Emporio e il Tempio di Vesta, per poi ripiegare da lì verso piazza Venezia: servirebbe così la zona del centro più a ridosso di Testaccio-Trastevere-isola Tiberina, sopperendo almeno in parte alla cassata linea D, almeno per la sua tratta centrale… ma siamo al fantametro

  165. Marco ha detto:

    salve, volevo sapere se ci sono delle novità in merito alla funivia tra Magliana quartiere e la metro Eur Magliana? Negli ultimi mesi mi sembrava di aver sentito che aveva ripreso vigore l’idea, ma poi in realtà non trovo nessuna notizia in merito. L’investimento se non ricordo male, sarebbe “minimo” a fronte di un gran beneficio per tutto un quadrante…visto che della Linea D ormai non se ne farà più nulla.

  166. alex ha detto:

    è fantametro, ma vedrei bene una linea da tor lupara passando sotto la nomentana fino a viale trastevere e alla pisana…

    • alex69alex ha detto:

      Che Dio ti ascolti!

    • alex69alex ha detto:

      Forse piuttosto che aspettare l’intervento divino, da me invocato in risposta alla tua sacrosanta proposta, noi abitanti della Nomentana dovremmo ricorrere a metodi di persuasione più “terreni”, per esempio bloccando per protesta il traffico sulla Nomentana, che tanto è già bloccato quotidianamente di suo, chiedendo a gran voce che la smettano di dimenticarsi di noi. La Nomentana muore di traffico, da Tor Lupara fino alla Batteria Nomentana è SEMPRE, ribadisco SEMPRE, una coda unica. La situazione non è più sostenibile. Serve come il pane una linea di metropolitana pesante che parta almeno da Tor Lupara e arrivi a Porta Pia, al Ministero delle Finanze e di lì o direttamente a Termini oppure ridistribuendo il caro su due o tre stazioni centrali (aspettando anche la C), fate vobis (vedrei bene Repubblica, e Venezia, avendo già scambiato con la B a Policlinico, ma è solo un’idea). Quel che è certo è che la Nomentana non può più essere lasciata al suo destino: i mezzi di superficie, se pur frequenti, sono oramai saturi, e peraltro, superata la Batteria Nomentana in direzione Montesacro e viceversa sulla stessa tratta periferica in direzione centro, si impantanano nel traffico bloccandosi quotidianamente. Non è sopportabile che da Talenti alla stazione Termini ci si debba impiegare quasi un’ora, sempre se si riesce a salire sul 60L o sul 90, quando con una metropolitana basterebbero 15 minuti compreso il tempo d’attesa. Non importa quanto costerà e quanto tempo occorrerà per realizzarla, sicuramente non vivrò comunque abbastanza per vederla in esercizio, ma è un dovere di questa amministrazione avviare immediatamente la progettazione e adopearsi per cercare i fondi perchè di una metropolitana abbiamo assolutamente bisogno!

      • alex69alex ha detto:

        Ecco le fermate che servirebbero: Fonte Nuova, Tor Lupara, Colleverde, Sant’Alessandro (con un megaparcheggio a ridosso del GRA), Ojetti, Talenti, Marx, Sempione (il cuore del quartiere Montesacro), Batteria Nomentana (stazione già esistente, basta sfruttare le intercapedini del ponte con discenderie realizzate da sempre, rifugio di barboni e senzatetto vari, poi inesorabilmente chiuse), Torlonia, Morgagni-Policlinico, Porta Pia, XX Settebre-Min. Finanze, Repubblica, Palazzo Esposizioni,Venezia. Che si inventino quel che credono per reperire i fondi: fondi UE, project financing, basta che lo facciano!

        • Massimo ha detto:

          magari si realizasse la tua proposta Alex, ma purtroppo questo sindaco e asserore improta ai trasporti pensano a tutto,tranne di quello che serve veramente alla città più metro. per farti capire la loro intelligenza hanno fatto passare una bella la creazione di giardini sulle strutture destinate alla metro leggera costruite negli anni 90 sul viadotto gronchi costate miliardi di lire, dove doveva passare una metro leggera che da saxa rubra andava a laurentina.vergonga e mi vergongo ancora di più per quei cretini che appoggiano ancora questo siandaco totalmente inutile, forse il più inutile di tutti quelli che abbiamo mai avuto a roma.

          http://www.skyscrapercity.com/showthread.php?p=116134785

  167. GoldenGoose ha detto:

    ma dell’apertura di Jonio nessuno ne parla più? che sia l’ennesima fregatura? ne sapete qualcosa?

    • Fabio ha detto:

      C’era l’impegno per aprire la fermata Jonio a settembre in concomitanza con l’apertura delle scuole

      http://www.muoversiaroma.it/muoversiaroma/articolo.aspx?id=5350

      ma sulla stampa recente non c’è più alcuna notizia in merito.

      Sul sito di Roma metropolitane c’è scritto che:

      “La data di messa in servizio della tratta Conca d’Oro-Jonio è condizionata al rilascio del nulla osta all’apertura al pubblico da parte del Ministero dei Trasporti e della Regione Lazio.”

      Credo anch’io che sia l’ennessima data bucata.

  168. David L. ha detto:

    Il parcheggio di Eur Magliana è un grande successo, tanto che ad oggi i posti sono insufficienti rispetto alla domanda, costringendo molti a parcheggiare in divieto di sosta sia dentro il parcheggio che fuori; premesso questo ho notato che guardando la facciata della stazione sulla sinistra c’è uno spazio verde inutilizzato, apparentemente di pertinenza della stazione, che potrebbe essere utilizzato anch’esso come parcheggio con una spesa sicuramente molto contenuta. Qualcuno ha informazioni su quell’area? è già stata avanzata una proposta del genere?

  169. alex69alex ha detto:

    Ecco un esempio di project financing che funziona: http://www.brebemi.it/site/wp-content/uploads/2014/08/BresciaOggi_01.08.2014.pdf

    confermo, per aver vissuto in quei luoghi fini all’ottobre scorso, che è stata turata su in un battito di ciglia!!! L’ho vista costruire e in meno di due anni è stata aperta al pubblico esercizio

    • sir ace ha detto:

      Beh non so che intendi per turata.

      I lavori sono stati annunciati cominciare a gennaio del 2003, poi effettivamente cominciati nel novembre dello stesso anno.

      La metro è stata inaugurata a marzo 2013.

      Quindi calcoli alla mano stiamo parlando di 9 anni e mezzo per una lunghezza di 13,7 km di cui la metà a cielo aperto. Non è che sia stato proprio un cantiere rapidissimo per un opera peraltro estremamente meno complessa della metro C.
      A Brescia solo in due cantieri hanno trovato reperti archeologici che peraltro sono stati spostati senza troppi problemi, segno che non erano così grosso impedimento.

      I cantieri della C (escludendo la tratta T3) si sviluppano per una lunghezza di 20 km di cui 9 in superficie, sono stati aperti tra il 2006 e il 2007 e verranno inaugurati tra il 2014 e il 2015.

      Alla fine dei conti, pur tra mille ritardi, è la dimostrazione che i cantieri delle metro a Roma non solo si possono fare ma si possono fare anche con tempi migliori del resto d’Italia…

      • alex69alex ha detto:

        Guarda, ho appena letto il post e potrei smontare pezzo per pezzo tutte le tesi di questo signore una ad una con cognizione di causa, così come è facile smontare le cazzate di Tamburrino sulla metro C che, son pronto a scommettere, questo signore condivide tutte!

  170. alex69alex ha detto:

    E’ notizia di questi giorni che Roma sia stata proposta nientedimeno che da Platini come candidata ad ospitare alcune fasi dell’itinerante campionato europeo di calcio del 2020. Mi sembra logico supporre che, qualora questa proposta diventasse realtà, le partite si svolgerebbero allo stadio Olimpico; è altrettanto vero e incontrovertibile che lo stadio Olimpico non goda certo di una posizione favorita in quanto a raggiungibilità dai sistemi di trasporto di massa, che dai tempi di Italia 90 non è stato fatto un solo intervento migliorativo in tal senso, anzi, è sparita la fermata Olimpico Farnesina realizzata all’uopo e che ha funzionato solo per l’evento, poi abbandonata con tutto il resto della ferrovia, e stendiamo un velo pietoso. Ciò detto, se questa sciagurata ipotesi di portare a Roma gli Europei si dovesse realizzare, allora sarebbe una buona occasione per chiedere IMMEDIATAMENTE al Governo dei fondi straordinari per cantierizzare subito tutti i progetti varati da Romametropolitane compresa la linea C fino Grottarossa, con un Commissario straordinario che abbia i poteri di un dittatore (sl di sopra di tutte le sovraintendenze che possano mettere i bastoni fra le ruote) e che vigili sulla esecuzione delle opere, da cantierizzare immediatamente, a tappe forzate. Se si iniziasse ora, in sei anni risorse permettendo ce la si farebbe, che diamine perché in tutto il mondo ci riescono, sono forse più bravi di noi? É questione ci volontà politica come avete sempre affermato, no? E vista la portata “europea” dell’evento, quale migliore occasione per chiedere findi all’Europa?

    • andrea ha detto:

      Poche cose essenziali. Linea metro C almeno fino a Clodio.
      Tranvia Termini-Vaticano-Aurelio
      Tranvia Togliatti
      Tranvia Marconi ….

      • alex69alex ha detto:

        Linea C almeno fino a Farnesina, a Clodio se la danno sui denti le decine di migliaia di tifosi che si riverseranno sullo stadio olimpico

        • Massimo ha detto:

          Insisto che per me la C dovrebbe arrivare al Sant’Andrea.

          • alex69alex ha detto:

            sì ma per gli Europei sarebbe già sufficiente che arrivasse alla Farnesina e che RFI completasse l’anello ferroviario

    • Antonio ha detto:

      concordo pienamente con il prolungamento della linea c fino alla farnesina. Aggiungerei anche che sarebbe opportuno la trasformazione “Linea Roma Lido” in metropolitana e potenziando anche la stazione di Tor di valle per l’eventuale stadio in costruzione nella zona interessata. In conclusione un’altra zona che a mio avviso necessiterebbe di un servizio metropolitano è la bufalotta oltre il GRA.

  171. lx ha detto:

    ci sono novita’sulla trasformazione della roma-lido in linea E della metro?mi sembra che e sul programma elettorale del sindaco marino…

    • gianlux ha detto:

      Infatti, diceva testualmente: “Linea Roma Lido.
      Sostenere il completamento
      dei programmi avviati per la climatizzazione
      dei treni e l’abbattimento delle barriere
      architettoniche. Prevederne la trasformazione
      in servizio metropolitano mediante il
      trasferimento dell’infrastruttura a Roma
      Capitale con le relative risorse.”. In parole povere, linea E.
      Questo il programma. Aspettiamo i fatti …

  172. David ha detto:

    Ieri guardando una mappa in metropolitana e immaginando la futura linea C, mi sono accorto dell’estrema vicinanza tra la linea Lido, in particolare la fermata Piramide, alla futura stazione Amba Aradam/Ipponio della linea C.
    Nessuno ha mai pensato in questi anni ad un possibile spostamento del capolinea della Lido? Da Piramide a Ipponio.
    Così tutti i viaggiatori della Lido non sarebbero più scaricati tutti sulla Linea B, ma su due linee e si eviterebbe il futuro congestionamento della fermata Fori Imperiali (per i viaggiatori della Lido che vogliano raggiungere le zone collegate alla linea C).

  173. Shmooze ha detto:

    Centinaia di idee, nessuna presa in considerazione. Ne butto un’altra: unificare Metro B e trenino di ostia con prolungamento verso fiumicino e fiumicino areoporto. Possibilmente la metro B1 che avrebbe come percorso >>> fiumicio areoporto>> fiumicino città>>>ostia>>> fino a Eur Marconi e poi verso conca d’oro.
    Tutta questa zona di roma avrebbe un flusso di treni ogni 5 minuti e consentirebbe di portare gente dall’areoporto al centro in mezz’ora.

  174. lordalfred ha detto:

    ciao a tutti
    sono uno studente romano arrabbiato perché la mia zona risulta davvero irraggiungibile. Più o meno sto a Tor Vergata vicino il centro commerciale e c’erano vecchie voci ai tempi dei tempi (l’epoca della metro d ricordate?) circa la costruzione di una metropolitana leggere (penso significhi tram poi correggettemi) che partiva da anagnina e sfociava alla metro c torre angela, uno dei vari corridoi previsti. Questo “metro leggera” sarebbe passata per ponte linari, tor vergata (zona centro commerciale con tanto di fermata di fronte il carrefour), romanina petrocelli ed altre zone fino ad arrivare al capolinea della metro a. Sarebbe stata una grande fortuna averla in quanto con i mezzi per arrivare ad anagnina ci si impiega tra la mezz’ora e i tre quarti d’ora (casa mia e anagnina distano solo due chilometri ! ! ! ). Una situazione indicibile che avrebbe potuto risolversi con quest’idea di mobilità … Si sa qualcosa??

    • alex69alex ha detto:

      Purtroppo rimane per ora e sine die, una delle tante belle idee che, almeno per i prossimi quattro anni a meno di miracoli, resterà tale. Esiste un progetto preliminare, pubblicato un paio di anni fa anche sul sito ufficiale del Comune di Roma e di cui si è parlato anche in quest’area; ti posto il linik, così potrai sognare: http://www.comune.roma.it/PCR/resources/cms/documents/1_Presentazione_dellintervento.pdf
      Come si evince, non si tratta di un semplice tram, ma di una vera e propria metropolitana leggera, senza interferenze. Peccato che rimarrà solo un bel disegno sulla carta, ripeto a meno di miracoli

      • alex69alex ha detto:

        aggiungo che, osservando la cartina sinottica a pag. 2, si evidenziano anche i prolungamenti della B1 a Bufalotta, della B a Casal Monastero e della A a Torrevecchia: anche questi ce li sognamo, grazie anche all’alieno del Campidoglio e alla sua Giunta

  175. michele ha detto:

    vorrei saper quanto sia fattibile l’ipotesi di una metro di superfice che in parte utilizza la linea abbandonata valle aurelia-vigna clara per poi proseguire oltre fino all’itersezione con la b1. secondo me non sarebbe una pessima idea tenedo che si risparmierebbero tempo e soldi

  176. maurizio ha detto:

    Salve, ho visto recentemente un progetto dell’università di architettura de “La Sapienza” denominato Urban Green Line, risalente al 2012. Il progetto, in breve, sfrutta il tracciato della metropolitana che era stata pensata dal governo Mussolini e di cui sono già presenti parte delle infrastrutture. Il percorso approssimatamente è si snoda dalla stazione parco di centocelle attraverso un fossato presente nel parco per entrare in un tunnel sotto via di porta furba e uscire in zona villa Lais. Il progetto finalmente aiuterebbe a riconnettere due territori adiacenti ma sostanzialmente non collegati, quindi realizzerebbe un’unità necessaria per il quadrante sud est appena sotto l’anello ferroviario. Vorrei sapere se questo progetto è puramente un lavoro accademico oppure c’è stato un punto di contatto con l’amministrazione comunale. Grazie per l’attenzione.

    • alex69alex ha detto:

      Guarda, non sapevo nulla di questo progetto, ma so come funziona a Roma e forse in Italia, e purtroppo punti di contatto tra le nostre Università e le PA per realizzare qualcosa di utile per i cittadini sarebbe veramente pretendere troppo dalla nostra italietta, sarebbe un Paese quasi normale e il nostro se ancora non lo hai capito non lo è. Ti potrei fare mille esempi, ma me ne viene in mente uno molto On-topic: un progetto sviluppato dall’Università Roma Tre per la ferrovia Roma-Rieti (altra barzelletta centenaria sul tipo di quella dell’anello ferroviario), anche quello, puta caso, riesumato da uno dei tanti vecchi progetti del Governo Mussolini (so già che qualcuno si farà dei pruriti perchè lo rinomino…), alternativo e molto più economico di quellonproposto da RFI, non è stato nemmeno preso in considerazione da Storace (eppure era un progetto del Duce…) allora Governatore del Lazio

    • Adriano ha detto:

      Conosco quel progetto. Molto interessante che perché oltre alla mobilità tra quartieri, passando tra l’altro per importanti nodi come Parco di Centocelle e Arco di Travertino, prendeva in considerazione la rinascita di una zona pressoché abbandonata nel degrado e un recupero anche culturale, nonché la riattivazione della stazione Casilina. Molto interessante era anche il servizio di adduzione a Furio Camillo in un verso e Arco di Travertino nell’altro per tutto l’Appio Latino a ridosso della Caffarella e il Tuscolano della zona di Villa Lais.
      Purtroppo si tratta di un progetto accademico che non è mai stato preso in considerazione dalle amministrazioni. Alcune cose sicuramente sarebbero problematiche, in alcuni punti era previsto un parziale interramento della linea, con caratteristiche quindi più da metrotramvia che da tram comunemente inteso. Non essendo non solo nel PRG, ma nemmeno nelle proposte a breve, medio e lungo termine dell’attuale amministrazione capitolina… non credo proprio che vedremo questa linea in questa vita…
      Per quanto alcune cose come i binari su via Cesare Baronio, via Furio Camillo e via Nocera Umbra, con ponte fino alla Casilina, secondo me sono fattibili nel lungo termine e sarebbe bello se fossero realizzati come diramazione dalla Casilina al Tuscolano in occasione della trasformazione dell R-G in tram.

  177. Massimo ha detto:

    Buongiorno, premesso che so poco della materia, vorrei tanto sapere a quanto ammonta il giro d’affari dei cartelloni pubblicitari di Roma, legali e non.
    Il mio sogno è vederli sparire tutti quanti, dal primo all’ultimo, e spostare gli introiti della pubblicità su altro che potrebbe essere benissimo anche la metro (ripeto, se il giro d’affari fosse non dico sufficiente ma almeno appetibile). In tutti i cantieri, compresi quelli della metropolitana, ci sono separè, che siano lamiere, che siano tubi innocenti con la rete oppure i pannelli “ufficiali” della cantieristica comunale romana, si potrebbero benissimo tappezzare di manifesti, i cui introiti andrebbero a finanziare l’opera stessa. Non mi sembra fantascienza. Che ne pensate?

  178. Valerio ha detto:

    Buongiorno, ci sarebbero centinaia di idee da proporre, a me basterebbe peró intanto riuscire ad avere informazioni sul prolungamento della metro B da Rebibbia a Casal Monastero. Hanno iniziato a fare dei lavori propedeutici lo scorso anno… Poi più nessuna notizia, tranne che non sanno come finanziarla. Qualcuno riesce a fornire delle informazioni a tal proposito?

    • Metro x Roma ha detto:

      Ciao Valerio, purtroppo l’appalto della Rebibbia – Casal monastero è stato caratterizzato fin da subito da un complesso intreccio burocratico e finanziario che fino ad oggi ha solo portato incertezza e problematiche aggiuntive. La copertura del quadro economico dell’opera, che ammonta a circa 508 milioni, è prevista in parte tramite risorse pubbliche già stanziate e disponibili – 167 milioni- e per la restante parte tramite risorse derivanti dalla vendita di aree edificabili lungo il percorso della Linea B. Il peccato originale è che queste aree non sono state messe a gara in base agli strumenti urbanistici già adottati e approvati, ma prevedendo che venissero approvate delle specifiche varianti urbanistiche al Piano Regolatore sulla base delle proposte di valorizzazione che sarebbero arrivate delle società costruttrici. Poiché l’acquisto delle aree e quindi la disponibilità delle risorse per realizzare l’opera prescinde dall’approvazione delle varianti, la ‘realizzabilità’ complessiva del prolungamento dipende da questo fattore.
      Allo stato attuale né la Regione né il dipartimento programmazione e attuazione urbanistica di Roma hanno ritenuto valide e approvabili le varianti proposte.

      Ad oggi esiste un progetto definitivo (i lavori a cui fai riferimento erano propedeutici a questa fase progettuale), esiste un finanziamento pubblico di 167 milioni ma si è bloccati per la problematica delle varianti. L’unica notizia ufficiosa riguardo un’eventuale ipotesi di sblocco è arrivata dai comitati di quartiere di Casal Monastero che lo scorso Maggio hanno incontrato l’Assessore Caudo.
      http://www.casalmonastero.org/news.asp?id=880

      L’idea sarebbe quella di realizzare una prima tratta con i soldi pubblici attualmente disponibili fino a San Basilio, per rimandare ad un periodo successivo la riformulazione e ridimensionamento delle proposte urbanistiche onde trovare le risorse per realizzare la tratta finale fino a Casal Monastero. La cosa rimane ancora senza conferma e probabilmente non ne avremo notizia prima dell’autunno prossimo

  179. alex69alex ha detto:

    Inutile illudersi: Roma non sarà MAI una capitale europea, con standard europei per quanto riguarda i servizi e, soprattutto, per quel che riguarda la mobilità. In venti anni non è stato realizzato niente di nuovo, a parte una diramazione di tre fermate fatta malissimo ed assolutamente inefficiente; fra un anno, forse, finalmente avremo il primo tratto di una terza linea che farà collassare definitivamente la A, sempre che non arrivi al collasso prima. In una città europea, in venti anni si sarebbe fatto quel che è stato fatto a Madrid, che è passata da sei linee a quattordici, ma Roma, ribadisco, non è una città europea e oramai il traffico è al collasso e non c’è via di uscita. La ragione va ricercata in un peccato originale, che si chiama Risorgimento, nato dalle menti di gente che Roma non l’aveva mai vista (Cavour, Garibaldi), e che non aveva capito che la Roma dei Cesari era solo nei libri di storia, la Roma di allora era una paesotto e tale doveva rimanere. La follia sacrilega di strapparla al Papa, unico legittimo sovrano per volontà di Dio, è stata punita con la sua devastazione che l’hanno portata a quell’inferno che è oggim dove bastano due gocce per far franare strade che poi vengono lasciate vergognosamente chiuse per sei mesi, una di queste è nientedimenoche la tangenziale. Quindi, proposta: USCIRE DALL’ITALIA, tornare sotto la sovranità pontificia, trasferire tutti i dipendenti della PA nella nuova capitale che lo stato italiano si sceglierà (dovrebbe essere Torino, che fu ingiustamente spodestata), il che significherebbe ridurre l’attuale popolazione ad un terzo, quindi radre al suolo tutti i quartieri extramurari costruiti dopo la guerra, che a parte rarissime eccezioni fanno schifo, e a quel punto le due linee di metro più la costruenda terza daranno più che sufficienti. E non me ne frega niente se a qualcuno dà fastidio quelli che penso, evidentemente perchè non deve combattere tutti i giorni con la estenuante immobilità permanente di questa città: sono convintissimo che non ci sia nessuna soluzione diversa da questa per evitare che fra cinque o sei anni roma sia definitivamente e irreparabilmente paralizzata

  180. Claudio ha detto:

    Salve,
    sto cercando informazioni sulla soppressione o trasformazione della linea regionale Roma-Giardinetti gestita da ATAC.

    • Massimo ha detto:

      Spero sinceramente la tolgano di mezzo all’avvio della C.

    • Andrea ha detto:

      Con l’arrivo della metro c a san giovanni dovrebbe essere trasformata in tranvia a scartamento normale con passaggio sul tombato vallo ferroviario della circonvallazione casilina per congiungersi coi binari del tram di via prenestina e da qui termini.
      Qui puoi vedere il rapporto ferrotranviario ed in particolare a pag 102 la circolare sud alias roma giardinetti trasformata
      http://www.comune.roma.it/PCR/resources/cms/documents/Ferrotranviario_slide.pdf

      • GoldenGoose ha detto:

        Documento davvero molto interessante, me lo leggerò con calma, ma purtroppo temo che, come altre esperienze capitoline (vedi P.R.G 1962) rimarrà un inutile esercizio di ingegneria dei trasporti.
        Per ora mi accontenterei se: 1) la ferrovia Roma-Giardinetti sopravvivesse, fino alla corrispondenza con la stazione Parco di Centocelle; 2) i lavori della stazione FR1 Pigneto partissero effettivamente.

        • alex69alex ha detto:

          Concordo, aggiungerei: 3) se il capolinea fosse avanzato a piazza dei Cinquecento, lato via Giolitti, in corrispondenza dell’ingresso alla galleria della stazione Termini

      • alex69alex ha detto:

        Che tristezza! Qui a Roma non si fa che smantellare, salvo a distanza di mezzo secolo pentirsene e cercare di ripristinare quando è troppo tardi. Povera Roma-fiuggi-Alatri-Frosinone, gioiellino di ingegneria dei trasporti, suggestivo trenino che invece di essere recuperato a scopi turistici, è stato stuprato, violentato, mutilato, e alla fine pure quel ramo che ancora sopravvive verrà soppresso… invece di prolungare fino a Termini, che farebbe diventare appetibile il servizio e renderebbe inutile il 105, spendendonpochi soldi, si preferisce buttare quattrini al cesso e uccidere definitivamente quel che resta di una delle poche ferrovie a scartamento ridotto circolanti rimaste sul nostro territorio. Mah…

      • claudio ha detto:

        Grazie!
        Allora, da quello che leggo e riporto sotto deduco che sarà, dismessa la linea da termini fino al vallo ferroviario prenestino riqualificata Via Giolitti….quindi questo nuovo tram passerà da p.zza porta maggiore fino a termini.

        Se fosse così ne sarei ben felice visto il gran rumore che questa linea produce.

        “CIRCOLARE SUD
        Il tracciato che si propone per la realizzazione della “Circolare sud”
        sfrutta, in parte, l’attuale sedime della ferrovia Roma – Giardinetti,
        ciò che resta della vecchia ferrovia a scartamento ridotto Roma –
        Fiuggi – Alatri – Frosinone. Tale soluzione prevede la rimozione
        dei binari della ferrovia nel tratto compreso tra Termini Laziali
        e il Vallo Ferroviario Prenestino, la riqualificazione delle aree
        dimesse, la riconfigurazione del nodo di Porta Maggiore
        e la realizzazione della nuova sede tranviaria lungo via Casilina
        nel tratto compreso tra la Circonvallazione Casilina e viale Palmiro
        Togliatti.”

        • alex69alex ha detto:

          Il nodo di Porta Maggiore, con il doppionscambio tra due diversi scartamenti e doppio sezionamento aereo, per non parlare del tratto a binari compenetrati con segnalazione a circuito di binario… in duecento metri c’è una tesi in ingengeria dei tasporti, e si vuole buttare all’aria questo tesoro? E che ne sarà poi delle gloriose vetture della Stefer ancora in perfetta forma dopo quasi un secolo di onorato servizio? 🙁

          • Massimo ha detto:

            Si vabbè Alex, queste sono cose da museo ormai, il mondo va avanti e deve andare ancora più avanti Roma, spero la tua sia solo una provocazione!

          • alex69alex ha detto:

            No non è affatto una provocazione. Sinceramente, mi piacerebbe ripristinare la ferrovia fino ad Alatri e magari addirittura Frosinone permutilizzarlana scopi puramente turistici, e se fossimo in Germania o in Svizzera o in u altro Paese dell’Europa del nord sarebbe fatto… ma torniamo sulla Terra. Sii franco: pensi sianveramente utile spendere una vagonata di quattrini per rifare tutto l’armamento a scartamento ordinario, nonché la linea aerea che significa tutte le sottostazioni di alimentazione, quando abbiamo una linea dalle potenzialità enormi che è solo sottoutilizzata per la sua infelice collocazione del capolinea? Spendendo molto meno si potrebbe finalmente portare il capolinea a piazza dei Cinquecento e vedresti poi quale incremento del carico di passeggeri! Ma che bisogno c’è di buttare una cosa che, oltre che bella e dall’inestimabile valore ingegneristico (ma capisco che non si possa pretedere da tutti un apprezzamento di ciò), perfettamente funzionale solo con piccoli interventi, e tutto ciò solo per mania di rottamazione? Ci sono vetture che circolano dagli anni 20 e ancora vanno benissimo, cavolo, potrebbero ancora prestare servizio per cinquant’anni. Mi manda veramente in bestia quando in questo Paese si distruggono quelle poche che funzionano. Cambiare ben venga, ma se serve. I Tedeschi hanno continuato a coniare le stesse monete dalla fine della guerra all’inizio dell’Euro, semplicemente perché non avevano nessun motivo di cambiarle. Noi quante “cento lire” abbiamo cambiato?

          • Alessandro Colace ha detto:

            La roma giardinetti + solo da riqualificare cosi come è magari finalmente con vetture condizionate (non ricondizionate) e curandone la manutenzione e il decoro (proposrrei telecamere per colpire i vandali che la deturpano giornalmente). Aggiungerei una oculata gestione della rete semaforica e degli attraversamenti e una soppressione di alcune fermate in maniera da renderla piu veloce e un 106 a giardinetti realmente efficiente e dotato di un numero di corse tale da impedire il riversamento continuo sulla linea 105 sovraccarica. Talvolta sono andato verso Borghesiana ed ho visto a cosa sono sottoposti di stress i nostri concittadini che da quelle parti abiatano, una persona distrutta dal lavoro non deve essere annichilita da un trasporto cosi inefficente, è inumano. Sarebbe un’arma in piu per permettere il movimento sul ferro della immensa popolazione che gravita sul bacino casilino. Abbiamo a disposizione gia quanto ci vorrebbe come ausilio alle linee su gomma e alla futura … anzi scusate futuribile linea c e che facciamo vogliamo eliminarla o riconvertirla a nuovo scartamento? folle, nell’un caso ci priviamo di una linea in funzione , nell’altro apriamo un cantiere ultradecennale con tutti i disagi e le ruberie che è facile immaginare.

          • alex69alex ha detto:

            grazie Alessandro, per fortuna non sono il solo a pensarla così. Sono d’accordo con tutto quello che hai scritto. Sul condizionamento delle vetture avrei qualche riserva perché non so se l’attuale rete di alimentazione reggerebbe il maggior carico, servirebbero quasi sicuramente degli interventi sulle sottostazioni elettriche e quindi spendere danaro… in fondo si tratta di una linea di superficie, bsata aprire qualche finestrino 🙂 Aggiungerei poi a quel che hai scritto, lo ribadisco, il necessario avanzamento del capolinea a piazza dei Cinquecento, capolinea che colpevolmente fu arretrato decenni orsono

  181. Andrea ha detto:

    Ciao,
    passando con il treno per la stazione di Roma Casilina ho notato che stanno facendo dei lavori di potenziamento sull’infrastruttura, forse in futuro sarà aperta ai passeggeri?
    Grazie

  182. RIKY ha detto:

    Per prima cosa una metropolitana sulla palmiro togliatti, prolungare la metro b da Laurentina a Trigoria e da Rebibbia a Tivoli Terme, aprire i cantieri per la metro d, creare altre 2 metropolitane che va da Torrevecchia passante per Gregorio 7, la cristoforo colombo fino a Spinaceto.

    • alex69alex ha detto:

      Aridaje co sta metro D… ma volete mettervi in testa che quel progetto è MORTO? Nemmeno Roma Metropolitane ci crede più! Se questa Giunta è la prima a non volerlo realizzare, ma come sperate che possa tornare di attualità? Chi dovrebbe proporlo, Governo Renzi? Che non sa dove trovare 9 miliardi di euro per ilmpareggio di bilancio, rimandato al 2016 dopk essersi inginocchiato dalla Merkel? Ma accontentiamoci se la linea C arriverà al Flaminio che la tratta T2 ce la possiamo proprio scordare, e rischiamo di averla monca a piazza Venezia con la A definitivamente al collasso! Altrimenti speriamo in una secessione di Roma dallo stato italiano e una sua riannessione allo stato pontificio, allora sì che avremo tante metro in più e tanti parassiti statali in meno

      • sir ace ha detto:

        Non mi sembra che il papa re fosse particolarmente illuminato nell’avanzamento delle tecnologie e delle infrastrutture.

        Le prime lampade ad olio e i calessi pubblici li portò Napoleone nel 1810…portò anche la ghigliottina visto che avevamo ancora mastro Titta con la scure…

        • alex69alex ha detto:

          Si ma quello era Pio VII, ora c’è Francesco che viene da Buenos Aires, città piena di metropolitane e che venendo a Roma sarà inorridito nel constatare quanto indietro siamo per colpa dello Stato Italiano che, lo hai detto proprio tu, investe tanto poco su Roma

          • Alex ha detto:

            Continuo a pensare che ci sia un troll su questo blog, che monopolizza le discussioni e le rende confuse con la solita valanga di “non si può fare” per concludere con l’idiozia dell’uscita di Roma dall’Italia. Io lo bannerei

          • alex69alex ha detto:

            SEI PROPRIO UN COMUNISTA! PARLATE DI DEMOCRAZIA E POI VI INFASTIDITE QUANDO QUALCUNO NON ALLINEATO AL VOSTRO PENSIERO UNICO ESPRIME LE SUE OPINIONI? IO LO BANNEREI… MA BANNATE STO CAZZO! VAI A COMANDARE A CUBA O IN QUALCHE ALTRA DITTATURA COMUNISTS DI MERDA! CHE CE NE SONO RIMASTE POCHE AL MONDO ORAMAI! QUI TU NON BANNI UN CAZZO PERCHE ON COMANDI TU COMUNISTELLO DEL CAZZO! SE C’E QUALCUNO CHE HA DIRITTO DI MODERAZIONE QUESTO E IL COMITATO! SE DECIDERA CHE MI DEVE CHIUDERE LA BOCCA ALLORA COSI SARA! MA NON PERCHE LE MIE IDEE NON PIACCIONO A VOI CAZZO DI COMUNISTI? PASSO E CHIUDO

          • alex69alex ha detto:

            SEI PROPRIO UN COMUNISTA! PARLATE DI DEMOCRAZIA E POI VI INFASTIDITE QUANDO QUALCUNO NON ALLINEATO AL VOSTRO PENSIERO UNICO ESPRIME LE SUE OPINIONI? IO LO BANNEREI… MA BANNATE STO CAZZO! VAI A COMANDARE A CUBA O IN QUALCHE ALTRA DITTATURA COMUNISTS DI MERDA! CHE CE NE SONO RIMASTE POCHE AL MONDO ORAMAI! QUI TU NON BANNI UN CAZZO PERCHE ON COMANDI TU COMUNISTELLO DEL CAZZO! SE C’E QUALCUNO CHE HA DIRITTO DI MODERAZIONE QUESTO E IL COMITATO! SE DECIDERA CHE MI DEVE CHIUDERE LA BOCCA ALLORA COSI SARA! MA NON PERCHE LE MIE IDEE NON PIACCIONO A VOI CAZZO DI COMUNISTI? PASSO E CHIUDO

          • Alex ha detto:

            La tua risposta ti qualifica per quel che sei. Un disturbatore di professione, oltretutto povero di idee e dall’insulto sempre pronto. Non credo che ci sia bisogno di altro

          • alex69alex ha detto:

            Senti Stalin questo non è un tribunale del popolo, lo so che per voi KOMUNISTI è difficile da accettare ma c’è anche chi non la pensa come voi e se vi dà fastidio ascolare la sua opinione è un PROBLEMA VOSTRO! perché il vostro concetto di democrazia tutto particolare di mettere il bavaglio a chi esprime opinioni non allineate (io lobannarei…. ma chi cazzo sei?) per fortuna non funziona nei Paesi democratici dove viene garantita la libertà di pensiero. E se non vi piace, Castro vi aspetta a braccia aperte. La tua frase io lo bannerei ti qualifica per quel che sei: un CO-MU-NI-STA!

          • Alessandro ha detto:

            A maggior ragione sei da bannare perchè sai solo insultare e non esprimere concetti sensati. Sei un disturatore di professione, uno di quelli che cercano visibilità, e si agitano a più non posso per ottenere attenzione, disotgliere il flusso della discussione, non permettere di fruire del dibattito a tutti. Chi cazzo sei dillo a qualcuno della tua famiglia. Intesi? E pure Stalin o comunista o altro. Vai a disturbare altrove

    • alex ha detto:

      se vabbè… è solo utopia

  183. Stefano ha detto:

    E’ un po’ che ci penso: a Roma, specie in periferia si tende a realizzare stazioni della metro faraoniche.
    Se proprio è necessario, perché non costruirci direttamente un palazzo per uffici sopra con un centro commerciale tutto collegato alla metro? Affittando gli uffici e con il centro commerciale ti ripaghi i soldi spesi per realizzare la metro…

    • Massimo ha detto:

      Scusa ma quali sarebbero ‘ste stazioni faraoniche in periferia? Sai abito fuori Casalotti e la stazione faraonica, che tra l’altro all’epoca di Veltroni fu persino finanziata, proprio non riesco a trovarla, peccato, mi sarebbe molto utile.

      • Stefano ha detto:

        Non guardare solo sotto casa tua. Guarda quelle della Metro C sulla Casilina.

        Mi auguro per te che presto avrai anche tu la tua stazione sotto casa.

        • Massimo ha detto:

          Ma che cavolo di risposta. Mi sono sempre espresso contro chi vuole “tutto sotto casa”, Casalotti era solo un esempio, visto che ormai è una realtà enorme ed in continua espansione. Comunque mi sa che tu “stazioni faraoniche” non le hai mai viste.

          • alex69alex ha detto:

            Beh, s. Agnese Annibaliano o Libia o Conca d’oro, come le chiameresti?

      • federiica ha detto:

        Ciao!

        Ho lanciato la petizione ” Trasformazione Linea ferroviaria FR3 (Cesano-Tiburtina) in metropolitana” e ho bisogno del tuo aiuto per diffonderla.

        Puoi prenderti 30 secondi per firmare? Ecco il link:

        http://www.change.org/it/petizioni/sindaco-comune-roma-it-presidente-regione-lazio-it-info-ignaziomarino-it-trasformazione-linea-ferroviaria-fr3-cesano-tiburtina-in-metropolitana

        Ecco perché è importante:

        La FR3 è, numeri alla mano, una delle linee più frequentate del Lazio e quella che collega la maggior parte degli ospedali di Roma Nord. Chiediamo viaggi ogni 5 minuti, per tramutarla davvero in una linea di superficie come una metropolitana: abbiamo già il doppio binario, non servono adeguamenti strutturali, ma investiamo i soldi ricavati dall’installazione dei tornelli nelle stazioni su questo progetto vitale anche per il traffico nel nostro quadrante. Visto che il progetto del prolungamento oltre Battistini è sfumato, possiamo utilizzare le stazioni già presenti trasformandole in stazioni metropolitane.
        Grazie

  184. alex69alex ha detto:

    Scusate se forse è un po’ OT ma, possibile mai che solo a Roma non si riesca a trovare online una tabella con gli orari della metropolitana? Solo l’orario di partenza della prima e ultima corsa dai capolinea e nulla più? O sono io che non sono capace di cercare? Se qualcuno potesse aiutarmi gli sarei infinitamente grato. L’ATM pubblica online gli orari di passaggio a tutte le fermate delle corse di tutte e qattro le linee in servizio, mi piacerebbe che anche l’Atac lo facesse

    • Stefano ha detto:

      Si poi magari vorresti pure che vengano rispettati gli orari… 🙂
      La Roma-Lidl ha gli orari fissati e le corse saltano di continuo.

  185. alex ha detto:

    come mai la linea A non arriva fino all’aeroporto di ciampino come in tutte le città europee che prevedono collegamenti del genere? eppure basterebbe poco…

    • Stefano ha detto:

      Perché Roma non è una città europea.
      Perché Ciampino è fuori del Comune di Roma e sia mai che due comuni si mettano d’accordo per fornire servizi ai propri cittadini.
      Perché l’aereoporto di Ciampino è sempre considerato precario perché essendo fondamentalmente militare può chiudere ai voli civili senza preavviso e perché essendo vittima dell’abusivismo edilizio che lo circonda hanno già limitato il numero il numero degli arrivi/partenze e prima o poi riusciranno a farlo chiudere del tutto.

      • alex69alex ha detto:

        E mo non me dite che so’ il solito leghista, ma così me le tirate proprio fuori con le pinze! A Milano una linea di metropolitana unisce ben nove comuni nove Assago-Milano-Cologno-Vimodrone-Cernusco-Cassina-Bussero-Gorgola-Gessate tutti collegati dalla “verde”, ecac a Romacapitale no si riesce a prlungare una metro di un paio di chilometri perché Roma e Ciampino non si riescono a mettere d’accordo? Ma dai…

  186. Massimo ha detto:

    Buongiorno a tutti, come ha detto qualcuno non c’è limite alla fantasia e vorrei far notare una cosa. A Roma abbiamo, allo stato attuale delle cose, 2 linee di metropolitana (e mezza?) ma in realtà c’è già installata, volente o nolente, una buona quantità di binari un po’ dappertutto, sottoforma di linea regionale, proprietà di FS e quant’altro. Ora, chiamarle metropolitane, trenini, o treni, alla fine è solo semantica. Con un po’ di buona volontà da parte delle istituzioni, ed ovviamente con un relativamente piccolo sacrificio iniziale per un grosso risultato successivo, non sarebbe proprio possibile prendere in carico, da parte del Comune, tutto il rotabile locale esistente sul territorio Romano e trasformarlo in “Rete Metropolitana” vera e propria? Ovviamente ammesso che sia effettivamente necessario perché alla fine scendere da un treno e prenderne un altro puoi chiamarlo come ti pare ma è sempre la stessa cosa, o no?

  187. alex69alex ha detto:

    Come tutti sanno, due giorni fa è stata messa in atto la “razionalizzazione del servizio di rete di superficie”, frase che cela neanche tanto velatamente l’ennesimo taglio alle linee già insufficienti a arantire uno standard non dico europeo ma almeno “italiano” ad un servizio che purtroppo si conferma da almeno quarant’anni come degno di una capitale da terzo mondo. Purtroppo nella mannaia dei nuovi provvedimenti è caduta anche la liea 140, una linea di quartiere eserciata con mezzi a capacità limitata e on orari ben precisi, m8ltonapprezzata dai residenti in quanto collegava zone pur vicine relativamente tra loro a mal collegate dalle altre linee di trasporto pubblico. In particolare era un utilissimo mezzo er raggiungere rapidamente piazza Bologna e quindi la linea B dela metropolitana, zona mal collegata con la zona di Batteria Nomentana, così come la pur vicina stazione Tiburtina. Nondimeno, la liea permetteva a persone anziane come mia madre 83 anni) di raggiugre il policlinico senza dover intraprendere quitodiani matc di lota grecoromana sulle stracariche linee di via Nomentana e viale della Regina. Mi domando, peraltro, sunquake direttrice posano essere stati reimoiegati i mezzi che prestavano servizio sulla linea, non certo sulke linee indicate da ATAC come alternative al percorso fatto in precedenza dalla linea soppressa: stiamo parlando di bus “scatoletta” che se andava benissimo per quella linea, non può essere reimpiegato per nessuna delle linee citate, che alternative on sono affatto! Noi residenti del quartierechiediamo pertanto il riristino immediato della linea

  188. Luca ha detto:

    Ecco alcune mie proposte:

    Trasformare la linea Roma Lido in un diramazione della metro B
    Frequenza dei treni negli orari di punta almeno pari a 3 minuti
    Frequenza massima negli orari notturni 8 minuti
    Prolungamento dell’orario di funzionamento il venerdì ed il sabato, fino alle 2 di notte
    Abbonamento annuale valido nelle principali capitali europee, previo accordi con gli altri sindaci
    Abbonamento gratuito per i giovani che frequentano le scuole, fino a 18 anni
    Togliere Radio e TV dalle stazioni metropolitane

    Maggiori dettagli li trovate al sito:
    http://www.sindacodiroma.it/index.php/mobilit%C3%A0_traffico/metropolitane

    • alex69alex ha detto:

      Sulla prima proposta non mi trovi assolutamente d’accordo. La RomaLido è stata “anche” una diramazione della linea B fino agli anni 90, quando dalla banchina di Termini da dove oggi si prendono i treni per Rebibbia-Conca d’Oro partivano le corse che da Magliana si immettevano nei binari della Lido per arrivare ad Ostia. Inoltre c’erano anche delle corse da Ostia che, effettuando sempre servizio metropolitano da Magliana, limitavano a Piramide dove c’erano due tronchini, ai due lati delle banchine, ora dismessi e senza più armamento. Tutto ciò è stato cessato con l’entrata in servizio della tratta Termini-Rebibbia, contestualmente alla quale è stata aggiunta la fermata di Basilica S. Paolo alla Roma-Lido. Riproporre oggi una diramazione sarebbe deleterio perchè sottrarrebbe inevitabilmente corse alla tratta Magliana-Laurentina, posto che tutti i treni della Lido non li potresti mai infilare nella Piramide-Rebibbia o Conca d’Oro per limiti tecnici ed è lo stesso motivo per cui sono contrario all’ipotesi di una diramazione per il futuro stadio della Roma. Per fare quello che dici, o dovresti limitare le corse da-per Ostia, oppure quelle da-per Laurentina, non si scappa. Oltretutto lo scambio a Magliana è anche a raso, non a “salto di montone” come a p. Bologna, quindi con interferenze tra le corse provenienti da Marconi e dirette a Ostia con quelle provenienti da Laurentina e dirette a Marconi e oltre: ti immagini quali disagi a catena su tutto il servizio in caso di possibile ritardo di una corsa?

  189. Dario ha detto:

    Sarebbe troppo difficile rendere filobus alcune linee importanti e ad alta frequenza? Penso ad esempio al 105, al 714, qualcuna delle linee express come il 20, il 30, il 40.
    Penso che sarebbe un gran bel modo per togliere un po di smog dalla nostra amata Roma no?

    • alex69alex ha detto:

      Per la verità il 105 diventerebbe inutile se solo prolungassero di un chilometro i binari della Roma-Giardinetti lungo via Giolitti fino a piazza dei Cinquecento. Invece si preferisce smantellare quel poco che resta della storica Roma-Fiuggi 🙁

  190. alex69alex ha detto:

    Riflettendo su recenti commenti di come si potrebbero sfruttare discenderie e sottopassaggi esistenti per realizzare ipotetiche stazioni di metropolitana, mi è venuto in mente che di queste discenderie e sottopassaggi Roma è piena, e quel che più fa rabbia è che molte di esse siano chiuse e inaccessibili, quindi non utilizzate, nenche per gli scopi per cui erano state originariamente realizzate. Mettendole insieme in una operazione di cucitura ne verrebbe fuori una variante di metà del tracciato della linea D. Partiamo da p. Cavour e dal suo già citato parcheggio su 3 livelli, e largo Chigi con il suo sottopassaggio, quindi percorrendo via del Tritone si arriverebbe all’incrocio con via due Macelli dove c’è un altro sottopassaggio (e qui un people mover sarebbe d’obbligo per collegarlo con la stazione Barberini), quindi diritti verso p. Fiume dove c’è un altro sottopassaggio, da lì per porta Pia (troppo vicina trasportisticamente?) con le sue discenderie verso i sottopassaggi di corso Italia, tristemente chiuse. Quindi imboccherei la Nomentana e, dopo una doverosa coincidenza con la stazione di s. Agnese Annibaliano, risalirei in trincea per infilarmi nell’intercapedine sotto al ponte Nomentano, che nessuno mi toglie dalla testa che sia stata pensata per farci passare una metropolitana leggera (non mi sorprenderebbe: sarebbe l’ennesimo caso di infrastruttura realizzata e mai utilizzata): anche qui, l’inercapedine sarebbe già raggiungibile sia dal piano strada di via Nomentana, provvisto di discenderie da ambo i lati, che dalla sottostantr tangenzale Est: peccato che da vent’anni, e cioè poco dopo l’apertua di quel tratto di tangenziale, siano state tutte CHIUSE! Proseguendo si arriverebbe a piazza Sempione (da qui in avanti stazioni e discenderie dovrebbero essere realizzate ex novo) e da lì io proseguirei lungo la Nomentana per arrivare all’incrocio con Ojetti, imboccando quindi la via da est verso ovest, percorrendo l’asse Ojetti-Jonio-Prati Fiscali in senso inverso a quanto pensato nel progetto della D e andando a morire al deposito di Roma Smistamento. Ecco fatta metà linea D. Per l’altra metà, da Cavour si potrebbe andare verso porta Cavalleggeri, via Gregorio VII, passare attorno al Gianicolo e riprendere il tracciato della D più o meno da villa Sciarra, evitando quindi la zona calda del centro e Trastevere. In questo modo si recupererebbe l’aggancio di S. Pietro, e la C da Cavour potrebbe proseguire direttamente verso Lepanto, come proposto da molti in altro thread. Fantascienza?

    • Maurizio ha detto:

      D’accordo con te per l’idea di usare le discenderie e sottopassaggi per la parte verso nord; meno quando si prospetta di non far passare la D in zona trastevere e marconi dove sarebbe preziosissima.

      • alex69alex ha detto:

        Marconi sicuramente sì, Trastevere credo sia più problematico, per questo proponevo di parraci attorno, sfiorandolo a villa Sciarra anziché ountare diritto su piazza Sonnino

        • Maurizio ha detto:

          Villa Sciarra mi sembra un pochino fuori zona rispetto alla zona più nevralgica di Trastevere

          • alex69alex ha detto:

            Sarà pure fuori zona ma sarebbe un buon compromesso, perché se aspettiamo che buchino sotto Trastevere possiamo pure scordarci di vedere tutto il resto. L’esperienza disastrosa della costruzione della linea C ha messo una pietra tombale sulli sviluppo della rete metropolitana nel centro di Roma, di questo dobbiamo farcene una ragione perché oramai non è più nemmeno nei progetti di Romametropolitane quello di proseguire in questo senso, e anzi, la carta del prolungamento della C a Flaminio è stata tirata fuori dalla manica proprio perché si teme l’inevitabile collasso della A e, contemporaneamente, si ha la piena consapevolezza che la T2 non si farà mai. A proposito: scomettiamo che, dopo qualche mese di esercizio della C a s. Giovanni, la stazione sarà chiusa e la C limitata a Lodi finché non sarà completata e aperta all’esercizio la T3 almeno fino a Colosseo?

          • alex69alex ha detto:

            Sarà pure fuori zona ma sarebbe un buon compromesso, perché se aspettiamo che buchino sotto Trastevere possiamo pure scordarci di vedere tutto il resto. L’esperienza disastrosa della costruzione della linea C ha messo una pietra tombale sulli sviluppo della rete metropolitana nel centro di Roma, di questo dobbiamo farcene una ragione perché oramai non è più nemmeno nei progetti di Romametropolitane quello di proseguire in questo senso, e anzi, la carta del prolungamento della C a Flaminio è stata tirata fuori dalla manica proprio perché si teme l’inevitabile collasso della A e, contemporaneamente, si ha la piena consapevolezza che la T2 non si farà mai. A proposito: scomettiamo che, dopo qualche mese di esercizio della C a s. Giovanni, la stazione sarà chiusa e la C limitata a Lodi finché non sarà completata e aperta all’esercizio la T3 almeno fino a Colosseo?

  191. GoldenGoose ha detto:

    Non mi pare di avere visto, nelle proposte, una cosa che naturalmente non si farà mai, ma che secondo me sarebbe potuta essere estremamente utile: una linea metro “leggera” e completamente automatizzata, tipo la M5 di Milano per intenderci, che vada da Ponte Mammolo, percorra la Togliatti, sottopassi il Parco Archeologico dell’Appia Antica, arrivi all’EUR, oltrepassi il Tevere, si intersechi con la FM1, percorra la direttrice Newton-via Olimpica-Gregorio VII fino a Cornelia.
    Questa linea, sul versante est, avrebbe percorso quello che sarebbe dovuto essere il famoso “asse attrezzato”, naturalmente mai realizzato.

    • GiorgioWBB ha detto:

      Se guardi qua sotto, vedrai che la questione è nota e dovrebbe avere una risposta finale quest’anno.

      • alex69alex ha detto:

        Del tratto occidentale per la verità noh si è mai parlato, invece servirebbe come il pane, assieme alla TVA! visto anche chenla D non si farà più (a meno di nonntrovare finanziatori e ditte straniere disposte a farla)

  192. Massimo ha detto:

    il tragitto del prolungamento della metro B a casal Monastero come è stato concepito per me è totalmente sbagliato, si è fatto il solito orrore di lasciare la nomentana al suo destino (cioè incasinata), tocca bloccare il traffico sulla nomenatana il prima possibile, io farei deviare la prima fermata all’altezzza del Podere Rosa (potrebbe crearsi tranquillamente anche una grande area di parcheggio visto lo spazio, nonchè aprire viale marx per mettere in comunicazione i quartieri), poi la fermata successiva andando sempre sulla nomentana la farei a San Basilio (altezza via martinelli) poi Ojetti (sarebbe una grande valvola di sfogo per il qurtiere Talenti e le nuove costruzioni che stanno facendo) e in fine Torraccia/Casal Monastero (altezza raccordo). Non si può pensare solo alla Tiburtina come al solito, ma anche alla Nomentana, che in origine doveva essere il tragitto della metro B.

    • alex69alex ha detto:

      Benvenuto tra gli sfigati della Nomentana, beffati due volte, quando da piazza Bologna hanno ripiegato per Rebibbia, e ancora con la B1, che ha scavalcato la Nomentana a piè pari (l’unica fermata che doveva essere realizzata all’altezza di viale XXI Aprile ha fatto la fine che ha fatto), cosí qualche migliaio di abitanti dei Municipi 2 (ex 3) e 3 (ex 4) si sono trovati tra due rami di metro B senza poterne frure agevolmente. La tua idea ci metterebbe senz’altro una pezza, almeno sulla parte più periferica, anche se purtroppo lascerebbe escluse le altre zone da p. Sempione a Porta Pia, ma oramai è troppo tardi per costoro (tra cui ci sto anch’io)

    • angelo v. ha detto:

      Salve, Vorrei sottoporre alla vostra attenzione alcune mie proposte, che in sintesi vi riassumo:
      linea “a” oltre ai citati prolungamenti, perchè non riprendere in esame oltre la fermata anagnina il tracciato che prevedeva altre 3 fermate come Anagnina centro commerciale, Morena (7metri) e Ciampino fs, andrebbe così a servire questa parte della periferia fino ad oggi lasciata fuori e decongestionare tutto il traffico dei castelli che giunge con il treno a ciampino e in questo modo avrebbe accesso diretto alla metro a;
      linea “b” oltre laurentina sarebbe opportuno secondo me, far proseguire tale percorso con almeno 4 fermate toccando i seguenti punti: oceano/s.eugenio, eur/roma2, poggio del torrino, ifo san raffaele
      linea “b1” credo che sia strategico, trovare una diramazione anche a sud e perciò da eur magliana, aggiungere (dal tracciato della linea “D”) eur agricoltura, tintoretto, granai/grottaperfetta, così da ottenere una linea con 2 capolinea distinti sia a nord che a sud con il tracciato finale che va da Bufalotta fino a grottaperfetta;
      linea “c” matenere assolutamente il tracciato almeno fino a piazzale clodio, altrimenti è inutile;
      linea “d”almeno la fare la parte centrale con fermate a: Eur magliana (b+rm lido), roma tre, fermi,trastevere(fr),nievo, sonnino,venezia(c) san silvestro o limitrofo flaminio (a +rm viterbo) che ne pensate?

      • Maurizio ha detto:

        D’accordo con te. Io sottolinerei anche i prolungamenti della linea A verso ovest. Solo con tutti queste modifiche e aggiunte si avrebbe una rete ‘decente’

      • alex69alex ha detto:

        Il problema della D, è che il deposito è stato previsto nell’area di Roma Smistamento, che sarà dismessa da RFI e rilevata dal Comune di Roma, quindi non su può non realizzare prioritariamente la tratta da Salario a Fiume. Ma il vero problema è un altro ancora: se mai si dovesse riesumare questa linea, la tratta centrale ce la scorderemo, perché la stessa Roma Metropolitane ai tempi della Giunta Alemanno, aveva deciso di abbandonare il progetto. L’idea di portare la C a Flaminio è anche figlia di questa prospettiva, perché di far passare un’altra linea tra p. Venezia e p. di Spagna non ne hanno più la benché minima intenzione

        • Maurizio ha detto:

          Se non ne hanno la benché minima intenzione non significa arrendersi; tanto la maggior parte delle nostre ‘proposte’ per il momento sono solo idee che escono da questa pagina web 😉

      • luigi A. ha detto:

        Sarebbe un vero toccasana , finalmente una parte di Roma come Trastevere verrebbe de congestionata e collegata al centro di Roma.

      • Massimo ha detto:

        Concordo con Maurizio, se vogliamo servizi seri, dobbiamo farci sentire/rispettare, prima o poi le metro andranno fatte (anche se personalmente sono dell’idea di modificare “a specchio” il tracciato della linea D perché troppo simile alla B), quindi se per ora non se ne parla non possiamo far finta di niente. Roma ne ha bisogno. Prolungamenti fino al Raccordo ed oltre dove serve, linea D “a specchio”, anello ferroviario metropolitano e congiunzione di lido e nord, allora si che potremo (si fa per dire) accontentarci.

      • angelo v. ha detto:

        salve, da più parti sto leggendo che, in occasione della costruzione del nuovo stadio della roma a tor di valle, stanno pensando di fare una diramazione da eur magliana con 2 nuove fermate, una limitrofa allo stadio e l’altra a muratella per congiungersi alla fm1. cosa c’è di vero? credo non sia una buona idea, in quanto già c’è la fermata a tor di valle sulla roma lido e poi perchè così facendo (solo x servire lo stadio) non si potrebbero più ottenere altre diramazioni a sud sulle linee b e b1 per collegare diverse altre zone molto più popolose e in attesa da anni di soluzioni efficaci, perciò propongo:
        – per il nuovo stadio della roma ristrutturazione e ampliamento della fermata già esistente a tor di valle e autobus dedicati e espressi fino a muratella con partenza dalla stazione stessa o da eur magliana;
        – prolungamento a sud della linea b da laurentina con n.3 fermate a tintoretto, grottaperfetta/ermino spalla, ardeatina/cecchignola altezza via zanetta con parcheggio di scambio;
        prolungamento a sud della linea b1 con n. 5 fermate a eur agricoltura dopo (marconi) eur magliana (già esistente), oceano indiano angolo o.pacifico, euroma2, poggio del torrino/decima, ifo san raffaele
        così si avrebbero davvero due validissimi prolungamenti, servendo zone in espansione come l’i-60 a grottaperfetta e cecchignola e luoghi di grande importanza come eur agricoltura (capolinea di n. 11 linee atac), il grande centro commerciale euroma2, il ministero della salute e i tanti nuovi uffici da poco sorti e l’ifo san raffaele.. che ne pensate?

  193. Massimo ha detto:

    Visto che la D non si farà più, perchè non fare un nuovo troncone delle metro B in superfice che parte da Ponte Mammolo (tra l’altro la struttura era già stata progettata per questa possibilità) e fa le fermate: Kant (prossimità viale marx) , poi all’ altezza kant/fucini si interra, quindi ferma a: Talenti (piazza primoli) , Bufalotta (intersezione viadotto gronchi/bufalotta), da qui va in superficie sfruttanto le infrastrutture realizzate negli anni 80 e abbandonate http://www.romafaschifo.com/2013/01/dalla-togliatti-fidene-una-lunga.html , e le fermate: Vigne nuove, Fidene e Saxa Rubra. Meglio questo che quello schifo di tram che vorrebbero fare da Saxa rubra a laurentina, che non risolve niente a livello di traffico (visto che è un cavolo di tram) ed è solo uno spreco di soldi. analogo troncone potrebbe partire da Ponte Mammolo e arrivare a Laurentina, facendola andare in superficie dove possibile e interrata dove non si può fare.

    • alex69alex ha detto:

      Perché, scusa, due diramazioni della B e non una nuova linea Saxa Rubra – Laurentina?

      • Paoletto ha detto:

        Scusa se mi permetto, ma invece di creare doppioni, andiamo a servire zone totalmente tagliate fuori!

      • Massimo ha detto:

        perchè la saxa rubra – laurentina dovrebbe essere un tram e non una metro leggera, la metro leggera per definizione è “un trasporto rapido di elevata capacità molto simile alla classica metropolitana, di cui conserva le caratteristiche di totale separazione o assenza di interferenza con altri sistemi di trasporto, la cui circolazione è regolata da segnali e sistemi di sicurezza, che tuttavia utilizza rotabili di dimensioni minori e di minore capacità oraria di trasporto di persone”, il tram invece prevede attraversamenti, semafori etc., perciò se si deve fare deve essere solo metro leggera . Comunque per tua info, Martedi 15 aprile 2014 il Consiglio Municipale ha approvato all’unanimità una mozione per l’avvio della progettazione partecipata per la realizzazione dell’infrastruttura su ferro Saxa Rubra-Togliatti-Capannelle-Laurentina, già prevista nella delibera di iniziativa popolare n. 37 approvata, anch’essa all’unanimità, dal Campidoglio nel lontano 6.2.2006. Purtroppo per il momento sono solo parole, cioè promettono di fare! comunque se si farà io voto solo per una metro leggera, se no meglio niente.

  194. Lorenzo ha detto:

    Gentile redazione,
    Affinché il trasporto pubblico di Roma possa essere considerato almeno sufficiente, questo dovrebbe essere lo schema minimo:
    – Linea A: prolungamento da Battistini a Monte Mario e da Anagnina a Ciampino
    – Linea B: prolungamento da Laurentina a Trigoria, da Rebibbia a Settecamini e da Conca d’Oro a Settebagni
    – Linea C: prolungamento da Venezia a Grottarossa, fermata a Piazza del Teatro Valle o Torre Argentina, diramazione da Teano a Ponte Mammolo, collegamento con linea A all’altezza della Romanina
    – Linea D
    – Conversione in Metro della Roma – Lido, Roma nord, Leonardo Express e creazione di una Metro col percorso dell’anello ferroviario
    – Realizzazione di altre linee passanti per quartieri non serviti.

  195. Luca ha detto:

    Cari tutti, la mia proposta a costo quasi zero per semplificare le linee della metro, è quella di unificare le linee B e Roma Lido. In particolare, la Roma Lido dovrebbe diventare la diramazione B2 della metro B, rendendo notevolemente più veloci i collegamenti di chi deve, per lavoro o piacere, dirigersi ad Ostia con i mezzi pubblici, incrementando inoltre le corse nella tratta centrale della B. Chiaro che un aggravio di costi è rappresentato dal potenziamento, comunque da fare, delle sottostazioni elettriche, di cui proprio oggi trattate nel vostro sito.
    Per chi volesse fare proposte costruttive per la città, anche non solo sulla metro, potete andare su:
    http://www.sindacodiroma.it
    Le proposte migliori verranno pubblicate e girate al sindaco come nuova agenda da seguire.

  196. Massimo ha detto:

    Buongiorno, solo poche righe per proporre il mio pensiero.
    Il mio ideale di trasporto cittadino si ispira alla metro di Mosca, ovvero tutte le linee che vadano da una parte all’altra della città più una se non due circolari ad intersecarle tutte quante.
    Tra l’altro proprio non capisco ne perché la C debba arrivare a Montecompatri mentre, per esempio, la A non possa arrivare a Casalotti, ne sempre per la C perché debba rimanere così esterna da un capo e così centrale dall’altro (Piazza Venezia).
    Vorrei che la C arrivi al Sant’Andrea.
    Vorrei l’unificazione di Nord e Lido.
    Vorrei almeno una linea circolare intermedia se non una centrale più una un po’ più periferica.
    Vorrei la modifica del tracciato della D (ammesso che se ne parli ancora), troppo simile alla B, megli girarne i capilinea verso Ovest, secondo me.
    Non mi sembra utopia, mi sembra l’essenziale.

    • alex69alex ha detto:

      L’unificazione della Nord alla Lido è un’idea affascinante (un passante da nord a sud di Roma con due – tre fermate in centro di cui una sicuramente a piazza Venezia), ma purtroppo di difficile realizzazione per problematiche tecniche non da poco, a cominciare dall’alimentazione (1500 V cc ka Lido, 3kV cc la nord). Sarebbe già cosa buina e giusta un prolungamento della nord almeno fino a piazza Venezia, ma neanche questo è nei sogni di Regione, ATAC, agenzia di Roma Mobilità e chi più ne ha più ne metta; la prossima realizzazione del troncone verso Flaminio su cui verranno attestate le corse urbane metterà una pietra tombale anche su futuribili sviluppi in tal senso

  197. Davide ha detto:

    Eg.gi signori,
    Avendo viaggiato molto all’estero e soprattutto nelle metro delle capitali europee, ogni volta mi meraviglia l’assenza a Roma di metro di superficie più leggeree o su gomma, che in parte risolverebbero i numerosi problemi legati all’ingombro di tali trasporti sia in profonditá che in superficie. Manca in effetti la presenza di piccole tratte di congiunzione o addirittura di gallerie pedonali meccanizzate con tapis roulant e non necessariamente veicolate con binari. Spesso invece assistiamo a realizzazione di cantieri faraonici quando basterebbe forse qualche accorgimento di questo tipo, ad esempio per la tratta Colosseo-Venezia, in cui qualsiasi soluzione su ferro sembrerebbe troppo invasiva.

    • Andrea ha detto:

      Veramente qui a Roma manca tutto ……..
      Secondo me la prima cosa sarebbe avviare finalmente i cantieri della Rebibbia-Casal Monastero.
      A livello di proposte, invece, secondo me sarebbe fondamentale prevedere una metropolitana leggera, ma sotterranea, che copra due zone trafficatissime, ma lasciate scoperte dal Piano Regolatore (per quello che vale a Roma , cioè nulla), ossia l’asse Gianicolense, Via Isacco Newton (si potrebbe prevedere una diramazione della D a Trastevere) e l’asse Piazza dei Navigatori, Via del Giorgione, Tor Marancia.
      Ma la cosa insopportabile è che gradiremmo sapere dopo un anno cosa intende fare l’allegro chirurgo. Io non l’ho ancora capito, probabilmente nulla, ma forse è colpa mia ……

    • alex69alex ha detto:

      Hai ragione, e non c’è nemmeno bisogno di andare tanto lontano per imparare e imitare: basta andare a Perugia, un’ora e mezza da Roma, per vedere quello che è stato realizzato semplicemente con scale mobili e tapis roulant

    • alex69alex ha detto:

      Quello che dici però non sarebbe applicabile tra il Colosseo e piazza Venezia, per un motivo semplice: non è il “treno” il problema più grosso, ma le stazioni, perchè la galleria di linea passerebbe a una profondità tale da non interferire con gli strati archeologici, che iniziano proprio sotto ai nostri piedi. Comenla risolveesti con un tapis roulant? Facendolo passare 40 metri sottoterra? E comunque non servirebbe, perchè in ogni caso bisognerebbe tornare in superficie e quindi i problemi causati dall’attraversamento degli strati li ritroveresti pari pari. Inoltrevla metro C deve arrivare a piazza Venezia ma non per fermarvisi, ma per prosegure oltre! Altrimenti sarebbe un’incompiuta, da tre miliardi di euronper giunta

      • Massimo ha detto:

        Quoto in tutto e rimando alla mia proposta di far proseguire gli scavi e fare le stazioni dopo, non dite che non si possa fare.
        Una volta “sbarcati” al Colosseo che ci vuole ad arrivare a Piazza Venezia a piedi, tra l’altro facendo una bella passeggiata in un luogo meraviglioso ed affascinante (se ripulito intendo), vi ci vuole la metro per forza? Molto meglio rinunciare a Piazza Venezia e non a Piazza Risorgimento/Cappella Sistina e San Pietro, ne al S.Andrea

        • alex69alex ha detto:

          Forse si potrebbe pure fare dopo, ma costerebbe una barcata di soldi in più e la necessità di interrompere il servizio per tutto il tempo necessario a realizzare le stazioni postume, che non sarebbe poco

          • Massimo ha detto:

            Vero, ma meglio un sacrificio oggi per un servizio domani o un accrocco oggi per niente domani?
            Insomma meglio l’uovo o la gallina?

          • alex69alex ha detto:

            Sarebbe comunque un accrocco oggi, perché significherebbe una metrro senza fermate dal Colosseo a s. Pietro, che darebbe ragione a grillini & Co. Per di più occorrerebbe una alchimiampolitica per spostare i fondi già stanziati per la minitratta colosseo-venezia sulla T2, sempre che bastino. E ragiona, nessuno al mondo oserebbe poi, un domani chissà quanto lontano, chiedere nuovi fondine tanti e ka chiusura della metro per anni, per fareble stazioni non fatte a Venezia e Chiesa Nuova.

  198. Davide ha detto:

    Gentile Redazione
    Sono uno studente universitario di Ingegneria del Politecnico delle Marche ed è mia intenzione preparare la mia tesi di Laurea sullo stato dell’Arte della Metropolitana di Roma per quanto concerne la Linea C…. Avanzamento Lavori, Proposte di Miglioramento, Soluzioni Alternative….analizzare le problematiche e le esigenze della mobilità, e riassumere velocemente i motivi che hanno spinto alla Soluzione di attraversare i Fori Imperiali con l’Arrivo fino al Colosseo della Linea e la prosecuzione fino a Piazza Venezia, fino a Piazzale Clodio….sarebbe interessante poter ricevere dalla vostra Ill.ssa Agenzia, eventuali copie di Piani Programmatici ed Elaborati Progettuali a livello Preliminare, relazioni, commenti e valutazioni a sostegno, che hanno interessato i lavori della Linea C da San Giovanni fino ai Fori, che possa utilizzare per la preparazione della mia tesi…. ovviamente sarei interessato a Masterplan in formato pdf e mappe urbanistiche di progetto con sezioni generali delle trincee di scavo e della Linea di Metropolitana da progetto ultimato. Gentilissimi Signori, sono perfettamente consapevole di non possedere alcun requisito né alcun titolo per ottenere dalle Autorità preposte tali preziosissimi documenti, non rappresento nè un Associazione, né un Ente giuridico, nè sono il garante di qualcuno; sono solamente uno Studente che vorrebbe saperne di più, che vorrebbe preparare la sua Tesi proprio sullo sviluppo e sulla programmazione della nuova Linea della Metropolitana di Roma, chiedo se sia possibile rivolgersi a qualsiasi Ente o Associazione per ricevere tutte le informazioni utili alla redazione di una tale Tesi di Laurea, contando sulla possibilità di ricevere documenti ed elaborati progettuali che possano correlare il testo finale.
    In ogni modo per quanto concerne la possibilità di Soluzioni Alternative, non posso non esprimere la mia perplessità sulla decisione di portare la Linea dai Fori Imperiali/Colosseo fino a Piazza Venezia, vista l’estrema fragilità dei monumenti sovrastanti il piccolo tratto e i problemi gravosi in termini di costo e burocrazia che ne deriverebbero, sebbene il tratto lineare sarebbe estremamente breve…. a tal proposito, chiedo se come ulteriore soluzione di decongestione del traffico cittadino della Capitale non sarebbe opportuno pensare alla creazione dell’anello ferroviario che circondi la più vasta e fragile zona archeologica del Mondo….prolungando il tratto B1 dalla Stazione Bologna fino a alla Stazione di San Giovanni….percorrendo fino alla Stazione dell’Amba radam, da quest’ultima si potrebbe deviare in direzione del Circo Massimo, incrociandone la Stazione della Linea B, creando una nuova stazione pressapoco nelle immediate vicinanze del Piazzale Ugo la Malfa, al di fuori del Circo Massimo, in modo da non dover distruggere il Roseto Comunale, altrimenti spostando direttamente la stazione più avanti, in Via della Greca….da li la linea attraverserebbe il fiume fino alla nuova stazione di Piazza Mastai di Trastevere o alternativamente la stazione potrebbe essere posta a Piazza Sonnino, da li la linea si dirigerebbe fino a Via dei Riari con una nuova stazione nei pressi…..in modo da essere perfettamente lineari con la Stazione di Ottaviano della Linea A, a questo punto o si tirerebbe dritto in direzione di Stazione Ottaviano, lambendo San Pietro o altrimenti verrebbe fatta una nuova stazione intermedia presso Borgo Santo Spirito (Stazione San Pietro) e solo dopo si ripartirebbe per ricollegarsi alla Linea A…..in questo modo si creerebbe l’anello di collegamento fra le tre Linee lambendo i confini del Centro Storico, evitando di portare gli scavi nel cuore della Zona Archeologica, con rischi per la stabilità delle strutture romane; un cuore sacro inviolabile confinato a nord dal tratto della Linea A da Stazione Ottaviano a San Giovanni; a est e sud dal tratto della Linea C da San Giovanni al Circo Massimo; ad Ovest dal Circo Massimo fino a San Pietro, passando per Mastai/Sonnino e poi alla Linea A…..si delimiterebbe il cuore del Centro Storico da collegare internamente solo con Metropolitane da Superficie da un punto all’altro del piccolo Raccordo Anulare appena descritto. Quindi dalla Stazione Colosseo non si andrebbe più oltre, non avrebbe senso proseguire verso Piazza Venezia…tutto il traffico lo si sposterebbe sull’Amba Aradam e sulla nuova linea anulare verso il Circo Massimo e San Pietro, in altra ipotesi dal Colosseo invece che tirare dritti verso Piazza Venezia si potrebbe pensare di collegare la linea in direzione del Quirinale verso la Stazione Barberini, magari con una stazione intermedia all’altezza di Largo Magnanapoli…. costringendo i turisti a fermarsi ai bordi del Cuore di Roma e a passeggiare verso il suo Centro pulsante.

  199. antonio ha detto:

    Metropolitana dei Castelli Romani:
    Uno proposta fattibile che potrebbe realmente cambiare radicalmente lo scenario attuale della zona interessate dai castelli Romani, sarebbe la realizzazione di un collegamento diretto tra Genzano di Roma e Tor vergata con un sistema di trasporto leggero.
    Un impianto di questo tipo, che noi amiamo definire “metropolitana dei castelli romani”, può raccogliere e movimentare passeggeri per tutte le direzioni: questa struttura partendo dal centro di Genzano, dovrebbe lambire le stazioni ferroviarie di Albano Laziale, Castel Gandolfo, Marino, Frascati e terminare a quella di Tor Vergata, raccogliendo e conferendo passeggeri per tutte le direzioni. In questo modo i passeggeri verrebbero ripartiti su più canali ed il fatto che ciascuno potrà scegliere una personale via da seguire, consentirà ulteriormente una migliorare ripartizioni dei carichi. La stazione ferroviaria di Tor Vergata si trova adiacente all’Autostrada A1 (è fattibile la creazione di un casello) e non dista più di 1 km dal futuro deposito treni della metropolitana, linea C . Un opportuno proseguimento consentirebbe di immaginare una via di comunicazione in grado di indirizzare parte della domanda sulla linea C, con benefici enormi per la funzionalità della linea A, attualmente sovraccarica in corrispondenza del terminal Anagnino. L’asse Genzano-Tor Vergata ha una lunghezza di circa 20 km, con tratte di 3 km; sono previsti tre rami secondari, uno dalla stazione di Cancelliera in Albano( la stazione di Cancelliera si trova sulla linea Roma Velletri e nelle sue vicinanze è prevista la costruzione di un policlinico), un secondo ramo dovrebbe collegare Rocca di Papa con Marino ed un terzo da Rocca Priora a Frascati, via Montecompatri e Monteporzio Catone.

  200. gianni montes ha detto:

    Linea D: teniamo accesa la speranza, magari con qualche ritocco.
    Non ci sono soldi, giusto, però senza progettualità non si può andare avanti. la linea D deve restare nei piani della mobilità e se per caso la UE dovesse aumentare i fondi si potrebbero utilizzare quelli del programma CEF dedicato anche alle reti di trasporto. Senza metro roma non si muove.
    Nuova priorità: capolinea con deposito a Nuovo Salario (con scambio FR), fermata a Valturnanche e come da progetto sino a Trastevere. Da lì due massimo tre fermate a: ospedali (s.camillo/spallanzani) portuense e colli portuensi. Visto che magliana è ben servita. Fondamentale la fermata a s.silvestro altrimenti tutto inutile.
    Da trastevere a marconi (linea B) c’è già il progetto della linea tram che è fattibile. Da Valturnanche a Ojetti ( transitando anche per )Jonio B1) si potrebbe deviare il progetto del tram Anagnina – Ponte Mammolo – Montesacro.
    Così almeno speriamo

  201. Maurizio ha detto:

    Ciao a tutti,

    vorrei aprire un dibattito riguardo il prolungamento della linea A verso ovest. Vedo e si parla di due fermate , brembo e torrevecchia , e di un ulteriore prolungamento verso Casalotti e Casal Selce. Mi chiedo se oltre questo schema ci sia da valutare , visto il traffico che ogni mattina si riversa su Via Torrevecchia, una deviazione / prolungamento verso Monte Mario seguendo Via Torrevecchia verso Nord.
    Grazie

    • Andrea ha detto:

      Sono assolutamente d’accordo. In termini di popolazione servita è sicuramente più efficiente portare la linea A a nord, verso monte mario. Attualmente, purtroppo, il piano dell’ufficio metropolitane è (solo) quello di andare verso casalotti.

  202. Alessandro ha detto:

    Non so se è già stato dato un commento simile ma mi chiedevo perchè non fare un’altra derivazione alla linea B (una B2) da Marconi verso Trastevere con poche fermate per poi collegare la linea del tram 8.
    Un saluto a tutti
    Alessandro

  203. Luciana F. ha detto:

    Ciao a tutti,

    Secondo voi, con la futura apertura della stazione Jonio (linea B1) prevista per Settembre 2014, non sarebbe il caso di cercare di costruire almeno la tratta della fantomatica metro D che prevvedeva uno snodo con la B1, ovvero, quattro stazioni: Adriatico, Talenti, Pugliesi, Ojetti.

    Ecco la mapa: http://www.romametropolitane.it/Linea%20D/img/mappa%20Linea%20D.pdf

  204. mario ha detto:

    Salve, volevo porre l’attenzione su un argomento di cui si parla parecchio in questi giorni..
    il NUOVO STADIO della ROMA ,ho letto che l’assessore alla mobilità del campidoglio per l’accessibilità al futuro stadio ha chiesto ai costruttori di prolungare la linea B fino a Tor Di Valle per poi andare a finire a Muratella.
    beh.. a me visti i tempi di realizzazione romani e i costi che ci sarebbero sembra una proposta inutile.
    si perchè a Tor Di Valle gia è presente una (obsoleta) stazione che deve essere comunque riammodernata l’utenza per arrivare a questa stazione della Roma-Lido ha l’opportunità di interscambiariare con la linea B in piu stazioni (Piramide,San Paolo..) e cio renderebbe superfluo la deviazione della linea B.
    inoltre sullaiva opposta del Tevere è gia presente la stazione di Magliana FR1 (anche questa obsoleta..) che può essere ammodernata e collegata con un ponte pedonale sul tevere.
    lo Stadio sarebbe cosi raggiungibile sia con la metro della Roma-Lido sia con le ferrovie. considerato siamo a Roma mi sembra non male. r

    • Metro x Roma ha detto:

      Del prolungamento della B ne parleremo domani, si parla comunque di tratta in superficie, quindi molto rapida da realizzare. Per l’accesso allo stadio si parla anche di potenziare la Roma-Lido

    • Paoletto ha detto:

      Credo che invece una diramazione della linea B in quel settore sia non solo auspicabile, ma addirittura strategica, in quanto se prolungata fino al cuore del quartiere Portuense (ad esempio largo La Loggia oppure Osp. Forlanini), consentirebbe anche un rapido collegamento alle migliaia di utenti che da Portuense Monteverde devono a tutt’oggi fare un giro pazzesco per raggiungere l’Eur. Si otterrebbe così un fortissimo disimpegno di traffico in tutta la zona Portuense Monteverde Marconi e Viadotto della Magliana. A mio avviso sarebbe una genialata.

  205. Federico ha detto:

    Salve a tutti! Andando oltre alle tantissime proposte che sarebbero da realizzare per rendere la nostra città degna di livelli “minimi” a livello urbanistico e impiantistico, io partirei da un suggerimento molto più semplice e sicuramente efficace, soprattutto per le casse dell’ATAC.. Perché non imitare il modello milanese e far obliterare il biglietto con cui si prende la metropolitana anche all’uscita? Magari proprio come a Milano, dove ogni giorno vengono scelte delle stazioni e delle fasce orarie a caso per tutto ciò? Sicuramente si andrebbe a coprire di più il “giochino” per cui si viaggia senza biglietto e magari sarebbe una buona base da cui ripartire (direi partire visto che secondo me siamo ancora agli inizi per quanto riguarda uno sviluppo degno di una capitale europea per quanto riguarda le infrastrutture di questo genere(.
    Buona serata!

  206. Paolo ha detto:

    Un tram al posto dei parcheggi su via Appia Nuova.

    • luigi ha detto:

      Onestamente la consolare Appia Nuova e’ forse l’ unica ad essere collegata con standard europei. Una fermata ogni tre di bus. Neessun altra zona di Roma ha una rete metro cosi capillare. piuttosto sarebbe utile un collegamento con un People mover tra Ponte Lungo e la Stazione FS Tuscolana. Anche perché gia’ adesso la zona soffre soprattutto la sera di una carenza di parcheggi auto. Solitamente anche i marciapiedi sono occupati da disperati automobilisti che non trovano un buco dove lasciare lla propria auto.

  207. alessandro ha detto:

    carissimi vorrei porre la vostra attenzione su un argomento che come al solito è dimenticato….la chiusura dell’anello ferroviario e il corridoio mobilità di tor vergata con quel progetto avvenieristico della linea tram veloce. qualcuno può darci una idea del punto in cui ci troviamo? e poi siamo sicuri che bastano solo 4 linee metro?

  208. Carlo ha detto:

    MetroXRoma aggiungerei all’osservatorio anche lo scandaloso corridoio dell’immobilità

  209. Luigi ha detto:

    Visto i tempi che viviamo non sono tra i più ricchi che abbiamo conosciuto, vorrei restare con i piedi per terra ed evitare di illustrare tutti quei progetti che avrei in mente pur apprezzando e pur volendo vedere e soprattutto vorrei usare prima di trapassare……….
    Con questa premessa , ritengo che forse varrebbe la pena di concentrarsi alla costruzione di 2 , 3 o anche 4 mini tratti costituiti da 5 / 6 fermate massimo, situate a non più di 200 metri l’una dall’altra. Queste tratte andrebbero costruite in zone centrali magari con attestamento sulle varie consolari da dove poi proseguire verso le varie periferie grazie ad un massiccio utilizzo delle linee Express. Le prime due di queste mini tratte altro non sarebbero che il tratto linea C ( Venezia-Zona Clodio), La linea D (Lgo Sonnino-Pzza Fiume), (Piramide Linea B – Flaminio Linea A) passando dal Lungotevere etc.
    In 7 / 8 anni potrebbero essere costruite e messe a disposizione dei cittadini……

    • Edoardo ha detto:

      interessante! anche se per la tratta linea b- flaminio sarebbe più opportuno prolungare la roma viterbo e alzare le frequenze..

  210. Emanuele II ha detto:

    Mi piacerebbe un modello Parigi con stazioni della metro ogni 100-200 metri in centro.
    A parte questo sogno proprongo una inziativa provocatoria visto che con la normalità non si ottiene niente: obbligare con apposita clausola del contratto di servizio i dirigenti ATAC a servirsi unicamente dei mezzi ATAC per andare e tornare dal lavoro.
    E spero di tutto cuore che qualcuno di loro debba prendere la Roma Nord.

  211. Corto Maltese ha detto:

    Un’approccio a costo zero e con effetti immediati per migliorare la disastrosa mobilità romana potrebbe sicuramente basarsi su un pacchetto di norme “integrate” (parola tipicamente sconosciuta a amministratori e politici italiani) a favore delle infrastrutture esistenti.
    Mi riferisco ad esempio alle tante presunte “preferenziali” di tram e bus che sono ostaggio del traffico e di parcheggi delle automobili private. Ad esempio i semafori a cui si assoggettano tram e bus sulle preferenziali sono veri e propri regali agli automobilisti che aumentano il tempo di percorrenza sulle preferenziali per i mezzi pubblici. I parcheggi, regolari o di fatto, al tempo stesso riducono lo spazio a disposizione degli spostamenti e aumentano il traffico.
    Per questo l’amministrazione dovrebbe introdurre tutta una serie di norme, a costo zero ribadisco, per penalizzare le automobili private (meno parcheggi, più sensi unici, meno possibilità di svoltare) e incentivare direttamente i cittadini a prendere i mezzi pubblici che così sarebbero più rapidi e meno ostacolati!

    • bruno ceccarelli ha detto:

      E’ estranea a Roma una cultura per il governo della mobilità che si basi:
      a) visione integrata e a rete del servizio pubblico e delle relative infrastrutture
      b) visione ad area vasta
      c) una organizzazione istituzionale meno frammentata, farraginosa e meno clientelare
      e) una politica tariffaria che meglio soddisfi i cittadini
      f) una programmazione delle scelte e delle priorità che coinvolga i cittadini
      g) una idea di città diversa dalla spontanea cultura del formicaio

      • Corto Maltese ha detto:

        Concordo pienamente Bruno sulle tue considerazioni. In particolare in attesa della realizzazione di importanti opere infrastrutturali si dovrebbe proprio introdurre norme di gestione del traffico per utilizzare al meglio strade e infrastrutture esistenti.

  212. Lorenzo ha detto:

    La Linea D ha avuto gli scavi archeologici in Piazza Fabio Biondo Trastevere FS lato Ponte che unisce Ettore Rolli a Viale Marconi. Alemanno li ha eliminati perché non ci capisce proprio nulla in merito di metropolitane e tram e autobus (vedesi infatti il dirigentismo in Atac).

    Per costruirla dobbiamo affidarci o ai fondi Europei o al Project Financing che davvero ci fa costruire veloce con tutte le dovute accortezze di ultima generazione in merito ai problemi di staticità delle gallerie (anche se il terreno è tufo).

    Sembriamo demoralizzati sulla Linea D. Dobbiamo riprendere il cammino intrapreso durante Rutelli e Veltroni su questo progetto che ci aiuta a vivere meglio Roma. Chiaramente il trasporto merci non migliorerà se anche in superficie non istituiamo un trasporto merci formato tram a trazione integrale che crei la situazione di poter rifornire i commercianti senza più utilizzare il camion.

  213. GoldenGoose ha detto:

    una speranza più che una proposta: far pagare il biglietto a tutti gli zozzoni (vedi servizio di oggi su IL MESSAGGERO) che non lo pagano!!!

    • Utilizzatore ATAC ha detto:

      Venerdì ho preso il 217 a Termini.
      Entrambe le obliteratrici sul bus erano spente. Appena è salito l’autista glielo ho fatto notare, ha fatto il reset e le macchinette si sono accese. Disarmante è stato il commento dell’autista, che ha affermato di non aver avuto alcuna segnalazione nelle quattro corse precedenti.
      È inutile che all’ATAC si lamentano se:
      – non fanno praticamente mai controlleria sui bus (in 4 anni sono stato controllato UNA volta, da una squadra di sei controllori su un bus con cinque persone a bordo;
      – i controlli sulle metro sono pochi e prevedibili (se scendi a Tiburtina e li vedi ai tornelli, risali e scendi a Pietralata o Bologna), cominciassero a fare controlleria in borghese sul piano binari e non all’uscita beccherebbero molti più evasori;
      – i controllori, quando ci sono, non guardano nemmeno la vidimazione del biglietto, una volta ho presentato erroneamente il biglietto del giorno precedente e non se ne sono accorti.
      Sanzioni:
      – paghi subito? Per me possono anche non identificarti, paghi e vai dove devi andare;
      – non paghi subito? Identificazione e pagamento differito, e maggiorato;
      – non vuoi fornire un documento? La polizia te lo farà fornire con le buone;
      – non paghi le multe? Ti becchi per direttissima un po’ di ore alla Magliana a togliere graffiti dalle MB200.

      Sarebbe anche ora che ATAC desse un bel giro di vite contro tutti i questuanti, suonatori, professionisti dell’elemosina, che sono presenti spesso all’interno dei loro mezzi.

      • Paolo Calogero ha detto:

        In linea di massima non si può on essere d’accordo con quello che dici: il problema dell’evasione tariffaria (parlando forbito) è molto più serio e importante di quel che sembra, perchè oltre alle diseconomie genera irritazione sociale, sfiducia nel prossimo, squilibri nelle attività commerciali.
        Unico appunto alle tue proposte è il pericolo (reale, dammi retta) di favorire abusi da parte del personale di controllo ATAC (pochissimi ma forse ci sono) che andrebbero come predoni (forse già lo fanno……) su turisti male informati, se gli dai il diritto di chiedere soldi su due piedi senza riscontri, ricevute e quant’altro necessario a far sì che gli le multe finiscano nelle casse dell’azienda e non nelle mani degli esattori.

        • Utilizzatore ATAC ha detto:

          E’ chiaro che la ricevuta te la devono fare sempre e comunque, il senso di quello che avevo scritto è, che se paghi subito, non finisci nella lista nera di ATAC, se non paghi subito finisci in blacklist (e ne esci quando paghi), se vieni multato e sei già in blacklist, allora la Magliana ti aspetta…

  214. Utilizzatore ATAC ha detto:

    Come vedrei io la mobilità a Roma, vediamo:
    – dimezzamento della frequenza FR1 nella tratta Tiburtina-Fiumicino e del Leonardo Express.
    – con le tracce liberate attestare dei collegamenti Frecciaqualcosa o Italo per Napoli/Salerno e per Firenze/Bologna/Milano o Venezia, tutti con fermata a Tiburtina (decongestionamento stazione Termini da treni che viaggiano semivuoti);
    – rifacimento FL , ovvero:FL1 (Orte – Fara Sabina – Settebagni) Tiburtina – Ostiense – Trastevere (Fiumicino), con frequenza dimezzata all’attuale da Tiburtina ad Ostiense; FL2 prolungata su Settebagni (costo praticamente zero, visto che transiterebbe sui binari 24 e 25 di Tiburtina); FL3 attestate a Termini e Tiburtina (per Tiburtina è cosa prevista, per Termini è possibile con i treni tolti dal Leonardo); FL restanti invariati, magari con frequenze migliori; aggiunta di una FL9 (S.Pietro, Trastevere, Ostiense, Prenestina, Lunghezza);
    – metro: B prolungata verso Tor Pagnotta e proveniente unicamente da Rebibbia, da Piazza Venezia prolungata verso Flaminio e non verso Ottaviano, D un giorno ci saranno soldi, E creando una pazzia, ovvero prendere la linea da Montebello, da P.za Euclide passare più sotto, intersecare A e D a P.le Flaminio e proseguire verso P.le Clodio; F scavando sotto Porta S.Paolo, prolungare la Lido verso Libia via S. Giovanni, Porta Maggiore, Verano, P.za Bologna;
    – tram: prolungare la linea 3 da p.za Thorvaldsen a p.le Flaminio, a costo zero, lasciare la Laziali come tranvia limitata a Centocelle (e smantellarne la parte fino ai Giardinetti, raddoppiando la Casilina); 8 fino a Termini, beneplacet o no dei beni culturali;
    – bus: riordino linee e minor frequenza su certe linee (con una tranvia Termini – Centocelle e la metro C, a che servirebbero 3000 corse sulla 105?), ovviamente i mezzi tolti dalla scrematura andrebbero inseriti dove vi sono delle difficoltà, vedasi 80 express e simili.
    – titoli di viaggio: premesso che i biglietti diversi dal BIT, con l’Alemannico aumento di maggio 2012, sono passati dall’essere troppo economici all’essere decisamente cari (a confronto con l’altra metropoli Italiana), non si riesce proprio a far valere un BIG da 6 euro 24 ore dalla convalida e, sopratutto, sarà mai possibile acquistare ad ogni mezzanino un biglietto alle automatiche pagando con le carte e non solo in contanti?

    So benissimo che alcune mie proposte sono cervellotiche, e, sopratutto, non essendo residente a Roma, non posso aver di fronte tutte le problematiche, ma solo quelle che ho riscontrato di persona.

    • Valerio ha detto:

      L’idea di dimezzare la FL1 sarebbe quantomeno impopolare… I treni viaggiano stracolmi, e si riempiono a Fara Sabina e a Monterotondo… In alcune fasce orarie ci sarebbe da raddoppiare la frequenza, bon dimezzarla… Poi il cambiobanco a Settebagni lo vedo davvero poco fattibile…
      X quanto riguarda Tiburtina, il 26 gennaio saranno operativi altri binari, e la fine dei lavori prevista x fine 2014… Allora vedrai tutti i frecciaqualchecosa (gli italo già fermano) nella nuova stazione AV di Roma

      • Utilizzatore ATAC ha detto:

        A dir la verità io proponevo di dimezzare la frequenza della FL1 da Tiburtina a Fiumicino, non a nord di Roma. A Tiburtina già da ora fermano tutti i treni Av eccetto i non-stop per Milano e i treni verso Verona.
        Altra cosa che mi è venuta in mente:
        Avrebbe senso una linea tranviaria che, da p.zza Ungheria, si dirama dall’attuale, percorrendo v.le dei Parioli, v.le Pilsudski, c.so Francia e terminare a Vigna Clara?
        Quello che non mi piace della rete tranviaria Romana è il fatto che molte linee sono l’una il doppione dell’altra per lunghi tratti, vanno bene dei tratti in comune, ma non di km e km.
        E se proprio bisogna tenere tale schema, che senso ha far morire il 3 a p.za Thorvaldsen e non tirarlo fino a p.le Flaminio?

  215. Valerio ha detto:

    Vorrei sapere se ci sono novità relativamente al prolungamento della linea B a Casal Monastero (tralasciando la polemica sul progetto vincitore, con accorpamento di 2 stazioni, etc etc). Le ultime informazioni ufficiali, di maggio 2013, parlano di lavori iniziati, ma io nel quartiere non ho visto nulla. Notizia di dicembre era che i lavoratori della metro b1 in protesta sarebbero stati poi impiegati sul prolungamento della B.
    Poi, come proposta da fare, è necessario il prolungamento della metro B fino a Fonte Nuova, una zona densamente popolata e bisognosa di collegamenti su ferro con Roma. Aggiungo che questo prolungamento avrebbe un costo bassissimo, in quanto potrebbe essere completamente in superficie con un percorso parallelo alla Nomentana bis

  216. Carlo ha detto:

    Vi lascio il link per leggere la mia proposta per una circolare tranviaria centrale
    http://tramromagiardinetti.blogspot.it/2014/01/riportiamo-il-tram-al-centro-di-roma.html
    Lasciatemi un commento 🙂

    • Andrea ha detto:

      Buonasera a tutti. Sono davvero molto interessanti le proposte che ho avuto modo di leggere su questo forum. Penso che se almeno un cinquantesimo delle idee da voi proposte venisse attuato, forse non ci sarebbero più problemi di trasporto pubblico a Roma, o forse non saremmo in Italia. Anche se non ostante il periodo di crisi sono iniziati i lavori della linea c, della linea b1 è quasi terminato il primo tratto, mentre la linea d rimane ancora un sogno. In questo scenario, si sa bene che ogni volta che si fa un progetto per una nuova linea metropolitana il problema principale è sempre la mancanza dei fondi. In tutto ciò, anche una volta realizzare le metropolitane “indispensabili” non si risolverà il problema del trasporto pubblico e pendolare. Ormai assistiamo inermi al degrado di linee già esistenti e ormai fatiscenti, che anche con l’ausilio delle nuove linee non sarebbero in grado di rispondere alla domanda d’utenza di una città con oltre 2.750.000 di abitanti. Sarebbe opportuno secondo il mio parere riqualificare le infrastrutture già esistenti e renderle funzionanti a un livello accettabile. Ci sono per esempio le linee regionali, come la Fr4 che da termini arriva a Ciampino, e poi da qui si dirama in tre linee una va a Frascati, una ad Albano laziale, e l’altra a Velletri. In una zona così densamente popolata come i castelli romani sarebbe ora di integrare questi comuni al comune della capitale potenziando questa linea di importanza strategica, magari con l’apertura di qualche nuova stazione. Ad oggi la Fr4 passa un treno che non si sa come faccia ancora a girare circa uno ogni ora, e alcuni tratti sono monorotaia. Sarebbe da attuare anche il potenziamento come ho già letto in qualche commento sotto , la Fr3 nel tratto da ostiense a cesano, magari incrementando il passaggio e se ci fosse la necessità con l’apertura di nuove stazioni. Un’opera davvero di fondamentale importanza sempre promessa e mai realizzata, ormai se ne parla dagli inizi del ‘900 figuratevi, che veramente risolverebbe tanti disagi, sarebbe la chiusura dell’anello ferroviario a nord dal tratto farneto, vigna clara, fino a ricongiungersi alla Fr1 all’altezza di nuovo salario se non ricordo male. Pensate con questi pochi chilometri di linea che mancano a chiudere questo anello, avremmo il passaggio di un treno ogni 5 minuti, più o meno come una metropolitana. Io spero vivamente che se ne abbia presto notizia di come si risolverà la faccenda. Grazie a chi mi ha letto spero di essere stato chiaro e poco noioso.

      • alex69alex ha detto:

        Tre anni fa l’allora sindaco Alemanno si vantava di aver finalmente raggiunto l’accordo con il consorzio artigianale di Tor di Quinto per lo spostamento delle attività che insistono sui terreni dove dovrebbero essere posati i binari, in una nuova area presso Prima Porta se non vado errato. La presenza di questi insediamenti in quella zona è stata sempre addotta come scusa per la mancata realizzazione dell’opera. Qualcuno sa come è evoluta la faccenda, se è evoluta in qualche modo? Altra cosa che non ho mai capito è perchè dopo i mondiali del 90 si sia smontato tutto invece di continuare ad utilizzare ciò che era stato realizzato fino a Vigna Clara. Boh!

  217. Matteo ha detto:

    Ciao a tutti!!!!
    Molte idee sono davvero buone. Ho letto che alcuni parlano della famosa linea D, chi in un modo chi in altro, chi favore alla tratta centrale e chi no. Ma se invece di fare una linea del genere, si pensasse ad una linea circolare che faccia da anello al centro della città e da cui poi far partire o far passare le altre linee? In questo modo si eviterebbe il centro e tutte le varie problematiche. (questo non vuol dire che non sono favorevole alla linea C anzi, credo che se non la si farà arrivare almeno ad Ottaviano, la linea A collasserà!!!! La linea C così com’è serve, ma in modo limitato, bisogna spingere il sindaco e non solo a far continuare i lavori almeno fino ad Ottaviano, in modo che l’utilizzo della A da parte di coloro che vengono dalla zona della casilina si spalmi su due stazioni e non su una sola.)

    • Valerio ha detto:

      Bravo Matteo…. metro circolari e per brevi tratti se possibile che colleghino metro con trani FR..
      tipo: Jonio-tor di quinto-vigna clara-gemelli-battistini
      oppure: ponte mammolo-tor sapienza-alessandrino-anagnina
      queste possono essere ipotesi, ma sarebbe meglio per tutta la città invece di continuare a fare metro che tagliano da una parte all’altra la città.. vedi metro D..

      • Matteo ha detto:

        ok, per metro che tagliano la città, però come vediamo, costruire metro al centro di roma non è così facile. Infatti per la metro d, quando e se verrà ripreso il progetto, questo andrà modificato…

  218. GoldenGoose ha detto:

    Secondo me sarebbe molto importante una linea metro (anche leggera) che percorresse quello che doveva essere l’asse attrezzato, vale a dire la direttrice da Centocelle all’EUR. Questa linea tra l’altro avrebbe all’altezza di Quarto Miglio una interconnessione con la linea ferroviaria per Ciampino e per Formia, e sarebbe quindi utilissima anche per i pendolari che devono raggiungere l’EUR. La linea poi, sperabilmente, dovrebbe oltrepassare a Magliana il Tevere per raggiungere Monteverde.

    • Matteo ha detto:

      L’idea non è male, però sinceramente, ci sono altre zone di Roma che hanno davvero bisogno di linee metro…

    • Andrea ha detto:

      La zona di Monteverde non è attrezzabile con una metropolitana…o meglio, tutto sarebbe fattibile, se si volessi, ma al momento forse è meglio dedicarsi a linee più probabili e praticamente pronte su carta: cioè la C e la D, della quale esiste anzi un progetto a metà tra preliminare e definitivo.
      Che io sappia, il sottosuolo di Monteverde è un susseguirsi di pieni, vuoti e falde: basti pensare alle enormi grotte sotto il San Camillo/Forlanini…d’altro canto è tufo.
      Quindi potrebbe essere un problema da dover studiare attentamente…peraltro una diramazione della D da Trastevere FS…ma la vedo abbastanza dura anche per via delle diverse quote altimetriche (Roma Ovest è un susseguirsi di vallette e collinette)…intanto famo la C e la D…poi….

      • Matteo ha detto:

        Vero, inoltre non dimentichiamoci che c’è anche il progetto della linea metro leggera tra anagnina e torre angela. e inoltre c’è la diramazione della linea C che unisce la stazione teano con quella di ponte mammolo (diramazione questa che io la inizierei a costruire da subito!!!!!)

  219. Adriano ha detto:

    Ciao a tutti, approfittando del fascio di binari gia’ esistente che arriva al deposito officina di Osteria del Curato, sarebbe relativamente semplice far costruire una nuova stazione metro della linea A a servizio del quartiere. Quest’area a sud-est di Roma negli ultimi anni ha visto una forte crescita urbanistica e c’e’ anche la presenza di un grande centro direzionale. La stazione si potrebbe fare a livello stradale, un semplice accesso ai treni, quindi dai costi molto contenuti. Voi cosa ne pensate? Si potrebbe portare avanti questa proposta?

    http://goo.gl/maps/2N3fc

    • Adriano ha detto:

      Il quartiere tra la Tuscolana e via Lucrezia Romana ha sicuramente bisogno di collegamenti maggiori e capisco chi ci abita che rosica per la presenza del deposito dietro casa quando per arrivare alla fermata più vicina ci vuole la macchina. La tua proposta però non la vedo molto realizzabile, perché quel fascio di binari porta al deposito della metro A: una fermata in quel punto intralcerebbe le manovre per entrare e uscire dal deposito, oltre ad alterare probabilmente la sicurezza del deposito stesso, che stranamente è l’unico a Roma inaccessibile ai writers… Inoltre avrebbe l’inconveniente di non trovarsi sul tracciato Cinecittà-Anagnina, quindi anche ipotizzando che i treni riescano ad entrare e uscire continuamente dall’area senza intralciare i movimenti da-per deposito, il traffico della A ne risentirebbe e si allungherebbero di parecchio i tempi di percorrenza tra Cinecittà e Anagnina, dato che i treni dovrebbero fare avanti e indietro per arrivare alla fermata e poi tornare sul tragitto standard. Altrimenti, sempre ipotizzando che la struttura della stazione sia totalmente svincolata dal deposito, potrebbe essere un capolinea alternativo a Anagnina, ma allo stato attuale una diramazione poco prima del grande nodo di Anagnina è impensabile, perché la gente che prende la metro A per andare in zona Osteria è sicuramente meno di quella che vuole arrivare agli autobus e ai cotral che partono da Anagnina. Soprattutto non ha senso una diramazione di una fermata, a solo una fermata dal capolinea… una diramazione tra Cinecittà e Anagnina e pensabile solo se:
      – si è alleggerito il capolinea di Anagnina, e un po’ ci penserà già la C
      – sono aumentati i treni in modo da assicurare una frequenza minima di 2-3 minuti anche se Anagnina dovesse trovarsi su un ramo
      – la linea da Cinecittà (Studios) dovrebbe girare immediatamente, più o meno sotto a via delle Capannelle, e fermare all’incrocio con via Lucrezia Romana quindi separata dal fascio di binari del deposito, e soprattutto la diramazione avrebbe senso solo se proseguisse fino all’Aeroporto di Ciampino, dove si potrebbe realizzare quindi un nodo alternativo ad Anagnina e di altrattanta utilità (e nel tragitto si potrebbe intersecare ad esempio la ferrovia Roma-Ciampino a Capannelle e realizzare magari un’altra fermata sull’Appia all’altezza dell’Ippodromo).

    • Stefano ha detto:

      Non è fattibile nei termini che proponi tu per vari motivi che ti hanno già spiegato. Per risolvere il problema di collegamenti di quel quartiere da e per la metro sarebbe più facile ipotizzare un people mover o una piccola linea tranviaria che passando per il quartiere lo colleghi con il capolinea di Anagnina.

  220. Shmooze ha detto:

    Sempre in tema “sim city”, ma anzichè prolungare la metro C fino alla Farnesina, ma se la viterbo ostia diventasse metro e la C, dopo piazza Venezia, avesse una fermata sul lungotevere che incrociasse questa nuova metro si avrebbe il risultato di unire 750.000 abitanti su una direttrice importantissima (ostia viterbo), si eviterebbero miliardi per il prolungamento della C. La citta sarebbe così coperta da una ragnatela molto più diffusa su tutto il territorio, dando un senso all’utilizzo della metro.

    • jackie ha detto:

      E’ DA ANNI CHE SI PARLA DI TRASFORMARE LE “FR” IN METROPOLITANE TRADIZIONALI;SE LA “FR 3” CESANO-OSTIENSE(TRATTO URBANO) FOSSE TRASFORMATA IN UNA REGOLARE LINEA METROPOLITANA, SI VERREBBE A CREARE UNA SUPER- LINEA CHE SERVIREBBE IMPORTANTI QUARTIERI DELLA CITTA'( COME LA STORTA,OTTAVIA,MONTE MARIO,BALDUINA,MONTEVERDE,OSTIENSE E TRASTEVERE),COLLEGANDO ZONE MOLTO DISTANTI TRA LORO.INOLTRE L’OPERA NON DOVREBBE ESSERE NEANCHE DI DIFFICILE REALIZZAZIONE,ESSENDO L’INFRASTRUTTURA FERROVIARA GIA’ COSTRUITA;BASTEREBBE SOSTITUIRE I CONVOGLI E RISTRUTTURARE LE STAZIONI.

      • Paolo Calogero ha detto:

        I convogli sono alquanto nuovi, molto capienti e non credo sarebbe giusto cambiarli. Se non la prendi come una presa in giro ti direi semplicemente di cominciare a considerarla come fosse una metropolitana già ora così come è. Le frequenze sono leggermente più rade, in compenso trovi sempre posto a sedere (nella mia esperienza). Forse non tutti gli abitanti dei quartieri che attraversa ne sono consapevoli. Comunque migliorare il servizio è sempre possibile. Da Ostiense in poi ci sarebbero da costruire svariate stazioncine, allora si che si comincerebbe veramente a ragionare……….

  221. Federico ha detto:

    Ragazzi ma qualcuno sa se c’è un progetto per Casalotti? Grazie in anticipo!

    • simone ha detto:

      Attualmente l’unico progetto esistente, lo puoi trovare anche sul sito Roma metropolitane sezione prolungamenti, è appunto il prolungamento oltre Battistini con la costruzione di 2 nuove stazioni ” Bembo e Torrevecchia”.
      La costruzione era stata pensata mediante il ricorso al project financing.
      So che lo scorso anno c’è stato anche il processo partecipativo su questo prolungamento. Al momento non se ne sta più parlando.

  222. Paolo ha detto:

    Io vorrei invece porre l’attenzione sul prolungamento della linea A oltre anagnina, il cui progetto esiste da anni .
    In questa zona della città in cui sono presenti le sei Facoltà dell’Università di Tor vergata, Il Policlinico Tor Vergata, la Nuova Agenzia Spaziale Italiana oltre che i popolosissimi quartieri di Tor Bella Monaca e Torre angela vi sono soltanto due linee di bus che collegano la stazione metro Anagnina con i citati quartieri, motivo per il quale ritengo sia essenziale la realizzazione del progetto di prlungamento della metro A.

    • Paolo Calogero ha detto:

      Attualmente tutti i quartieri di quel settore della città, tra la stazione Anagnina e i castelli, sono collegati alla città tramite appunto la metro A, ma ci sarebbe anche la stazione di Ciampino dove passano 2 linee regionali (una delle quali tripla) che terminano a Termini, con unica fermata intermedia Capannelle, se ho ben capito. La stazione di Ciampino è un pò decentrata rispetto al grosso dei quartieri, ma almeno la zona di Morena non sarebbe meglio servita da mezzi che la collegassero con Ciampino piuttosto che dal 551 che si attesta al capolinea di Anagnina. Non abito in zona ma mi è capitato di andarci un paio di volte e dopo aver dato uno sguardo alla mappa dei collegamenti ferroviari della città ho fatto questa pensata. Dove sbaglio?

      • Shmooze ha detto:

        pENSO CHE IL PROLUNGAMENTO DELLA a fino all’areoporto di ciampino potrebbe essere molto utile anche a livello turistico, anzi doveroso. Per fortuna l’ipotesi di areoporto a viterbo è fallita, una pazzia voluta da qualche politico locale viterbese a cui èè stato dato pure spago (PAZZIA PURA)

        • alex69alex ha detto:

          Certo che sarebbe stato proprio uno spasso: Milano-Roma in aereo con scalo a Viterbo, ovvero: meno di un’ora di volo da Milano a Viterbo, quindi quasi due ore di treno da Viterbo a Roma 🙂

  223. Mario 93 ha detto:

    Piuttosto che fare fantasiose progettazioni perché invece non si chiede ad atac di aumentare i controlli su bus e tram visto che il biglietto non lo paga nessuno.Mi sembra un modo semplice ed efficace per aumentare i profitti e dare dei treni decenti alla metro b

  224. Maria ha detto:

    Ciao a tutti
    Reali novità sulla interconnessione metro C e stazione Treninatia a pigneto? 🙂 grazie Maria

  225. Emanuele ha detto:

    Resa grafica dell’idea:
    http://www.servimg.com/image_preview.php?i=79&u=16455424
    L’intuizione, se così vogliamo definirla, è nata nel momento in cui la tratta centrale della Linea C è stata messa in discussione a causa della difficoltà di costruire un certo numero di stazioni nel centro storico.Le stesse problematiche sono state riscontrate per quanto riguarda la leggendaria linea D della metropolitana.
    Tutto ciò mi ha portato ha sviluppare un sistema interconnesso di passanti ferroviari (sostituenti sullo stesso percorso le due linee di metropolitana) che consenta di realizzare un sistema di linee S nell’ambito del comune di Roma (di superficie pari quasi a quella della provincia di Milano) con l’aggiunta di tre comuni della cintura urbana: Monterotondo, Ciampino e Fiumicino.
    L’insieme richiederebbe una gestione unificata del servizio da parte di una società che dovrebbe prendere in carico il servizio sulle linee ATAC e Trenitalia (modello Trenord).
    La differenza di altezza delle banchine tra le due reti e, parzialmente quella di alimentazione, potrebbe essere facilmente risolta utilizzando del materiale d’interconnessione simile alle elettromotrici urbane e regionali della Roma Nord.
    Alcune tratte dovrebbero essere realizzate ex novo:
    Tor di Quinto-La Giustiniana
    Quadraro-Trigoria (di qui la regione dovrebbe proseguire la realizzazione di una linea passante per Pomezia, Aprilia, Latina, Terracina fino a Monte S.Biagio dove si collegherebbe alla DD Roma-Formia)
    Interconnessione Fiumicino- Eur Magliana
    Il modello d’esercizio prevederebbe il passaggio di un treno ogni 15 minuti (orario cadenzato). Ove necessario si potrebbe prevedere corse ogni mezz’ora verso i comuni della cintura ed ogni ora verso i principali centri regionali.

    • Andrea ha detto:

      Ottima idea, il comitato lo può portare avanti presentandolo alle istituzioni?

    • Emanuele ha detto:

      Mi sono reso conto di avere compiuto degli errori di battitura.
      Alla settima riga ho scritto: “ha sviluppare” invece di “a sviluppare”
      Alla penultima riga mi sono “mangiato” la parte finale di “potrebbero” non quindi “potrebbe”.
      Sarebbe possibile correggere?

      • Andrea ha detto:

        Diciamo che sto combattendo per avere un treno che transitando per roma casilina vada verso roma tuscolana sulla fr1 (attualmente da Ciampino ci sono solo a partire dal pomeriggio) mentre ci servirebbero anche la mattina!
        Dai castelli sono tante le persone che si spostano verso fiumicino, parco leonardo e parco de’ medici e non sono interessate ad arrivare per forza a roma termini!!!Utilizzare roma casilina come anello ferroviario mi è sembrato ovvio.
        La tua proposta non è male, sono ancora in attesa del fatidico raddoppio del binario da Ciampino a roma casilina magari lo puoi inserire nel tuo progetto.

        • Emanuele ha detto:

          Nella mia proposta, che ha come obiettivo anche quello di creare una rete di nodi di interscambio, c’è la possibilità di muoversi da Ciampino in direzione Fiumicino utilizzando le seguenti combinazioni:
          S4, scendere al Pigneto e prendere la S1
          S5, , scendere al Pigneto e prendere la S1
          Eventualmente si può anche interscambiare con la S2 tra Pigneto e Termini (anche Piazza Venezia per la S5).
          Per quanto riguarda il raddoppio è fondamentale nella realtà odierna quanto nella mia proposta in quanto consente di separare i flussi regionali da quelli a lunga percorrenza.
          Ci sarebbe poi la possibilità di costituire una S11 che da Ciampino, via cintura sud, si diriga verso Fiumicino passando quindi per Tuscolana, Ostiense e Trastevere. Se esistesse un collegamento diretto Stazione di Ciampino-Aeroporto sarebbe sicuramente un’ottima idea nell’ottica di realizzare un sistema combinato tra i due scali aeroportuali. Purtroppo però questo collegamento manca ed è anche di difficile realizzazione quindi per ora lascerei la S11 sulla carta (potendo comunque contare su una veloce rete di interscambi per andare dai Castelli a Fiumicino).

  226. Davide ha detto:

    La linea Roma-lido dovrebbe diventare Metro a tutti gli effetti, data la mole di passeggeri che trasporta quotidianamente, e dato che tutto il percorso si snoda in ambito urbano.
    Dovrebbe divenire a mio modesto parere una diramazione della linea b; creando tratte: 1) rebibbia-colombo; 2)rebibbia-laurentina, 3)conca d’oro-colombo, 4)Conca d oro-Laurentina.
    Tutto deviando il percorso prima di Porta san Paolo.

  227. Massimo ha detto:

    ho una proposta sensata, aumentiamo la multa minima per chi non paga il biglietto dell’autobus/treno ATAC/Cotral/Trenitalia a 150 euro e 50 euro vanno al controllore per ogni evasore multato, mi sembra un bello incentivo, l’evasione alla fine non esisterebbe e gli introiti per le compagnie di trasporto aumenterebbero notevolmente per essere rienvestite nel TPL a beneficio di tutti i cittadini onesti.

    • Francesco21 ha detto:

      Mi spiace ma non concordo.
      150 € di multa è davvero esagerato e in ogni caso non risolve un bel nulla.
      La multa è attualmente di 100 € ( cifra già molto elevata ) e non mi sembra avere buoni risultati.
      Fa molto comodo all’atac incolpare l’evasione per giustificare la qualità del servizio che offre.
      La realtà, come si nota anche dagli ultimi scandali dei biglietti falsi, è che non c’è alcuna intenzione di migliorare il servizio, lottare l’evasione, ridurre gli sprechi ecc ecc.
      In questo contesto, scusatemi, trovo comprensibilissimo non voler pagare il biglietto.

      • Massimo ha detto:

        non è comprensibile non pagare il biglietto, se non vuoi pagare, non prendere il mezzo pubblico, nessuno ti costringe e vattene a piedi. Non occupare il posto di chi paga,io per te Francesco21 e quelli che la pensano come te,la multa la porterei a 500 euro per le cavolate che dici.

        • Francesco21 ha detto:

          -.-
          Riformulo in maniera più semplice ciò che ho già scritto, dato che mi pare che tu non l’abbia capito.

          Non ho giustificato chi non paga il biglietto, bensì ho detto che l’evasione non è il problema dei trasporti di Roma e la lotta ad essa non servirebbe a nulla.

          L’evasione va lottata offrendo un servizio degno del prezzo richiesto. In tal caso il cittadino sarebbe ben più disposto a pagare il servizio che riceve.
          Chi non paga il biglietto riceve la multa, la cui cifra è in proporzione alla contravvenzione svolta.

          A Roma il biglietto costa 1,50 € e la multa 100 € ( quasi 3 volte il prezzo dell’abbonamento mensile).
          A Berlino il biglietto singolo costa 2.80 €, la multa 40 € ( la metà del costo di un abbonamento mensile), i controlli non sono frequenti e il tasso d’evasione è inferiore a quello romano.

          Ad ogni modo, io il biglietto l’ho sempre fatto, a Roma come a Berlino.
          Non so cosa facciano “quelli che la pensano come me” [cit.]

          • Massimo ha detto:

            Caro Francesco21 l’evasione va combattuta con qualsiasi mezzo, anche con multe o altre sanzioni che possono sembrare esagerate a persone sensibili. Non è possibile continuare a vedere persone che continuamente non pagano sui mezzi di atac, cotral e trenitalia. l’evasione sui mezzi pibblici in questo paese deve essere sdradicata una volta per tutte, con qualsiasi mezzo.Ovvviamente anche chi ha sbagliato in ATAC con la storia dei biglietti per i partiti politici, dovrebbe come minimo essere licenziato e messo ai lavori forzati per ripagare quanto rubato. all’estero il biglietto come tu hai giustamente osservato costa molto di più e i servizi funzionano, qui i mezzi praticamente non costano nulla, poi mettici anche l’evasione, quindi non possiamo lamentarci più di tanto del servizio offerto. io a Parigi per un abbonamento di 3 giorni che mi consentiva di prendere autobus, treno e metro ho pagato 80 euro, qui a roma per l’ho stesso servizo per 1 mese si pagano 60 euro, quindi di cosa ci lamentiamo, e considera che a parigi l’evasione non esiste, e qui come ti ripeto da pendolare regionale assisto continuamente a questo sporco fenomeno.

  228. Paolo Calogero ha detto:

    Mi è capitato di transitare un paio di volte per il nuovo capolinea ad Arco di Travertino. La struttura mi sembra un pò sottoutilizzata. Forse dovrebbero aumentare il numero di linee che si attestano cà per esempio varrebbe la pena spostato lì tutte le linee che fanno capo a Colli Albani, se non lo hanno già fatto altrimenti rischia di rimanere una cattedrale nel deserto, visto che la zona circostante non è densamente abitata.

  229. Daniela ha detto:

    Se la notizia del ritardo ulteriore e gravissimo per l’apertura dell’ultima stazione della b1 fosse vera, ci sarebbe da sclerare!! Ma perchè facciamo fantasmagoriche stazioni, costose e complesse, quando per fare l’accesso ad una metro serve un buco per la scala e per un ascensore per i disabili? So che la faccio facile … ma mi sembra un enorme spreco di tempo e soldi costruire ‘sti templi che servono solo a ricordarci quanto usiamo male i soldi pubblici e ce ne freghiamo delle esigenze della gente comune che per andare al lavoro ha bisogno di un mezzo pubblico!!!

    • Shmooze ha detto:

      brava daniela, le fermate della metro B1 ci ricordano solo che cialtroni di politici abbiamo ad autorizzare mostruosità del genere. Anche se tutti pensiamo che lo facciano per altri scopi, molto poco nobili….

  230. Francesco21 ha detto:

    Ben vengano tutte le linee metropolitane di sto mondo.
    Ma nel frattempo perché non si decide di utilizzare le linee ferroviarie che esistono e non si instaura una rete ispirata alle S-Bahn tedesche o alle Rer di Parigi ?
    Se si comprano treni nuovi (i quali non sostano in ogni stazione cinque o più minuti e che hanno tempi di frequenza metropolitani) e magari si adeguano un attimo le stazioni, si avrebbe a disposizione un grande servizio con il minimo investimento e nei tempi più ridotti.
    Nel mentre si costruirebbero linee metropolitane i cui tempi di realizzazione sono troppo lunghi.
    Non c’è l’intenzione o sono io a farla troppo facile e ci sono problematiche che non colgo ?

    • Lucius Quintius Cincinnatus ha detto:

      Ottima idea Francesco 21, solo che noi siamo in Italia e gli altri no.

      Rassegnati

      Cincinnato

  231. Andrea Mauri ha detto:

    Scusate sapete quanto è prevista l’apertura della stazione Jonio?
    O sono io che non so cercare questa informazione on line (cosa che spero) o tale data non è ancora stabilita (cosa che troverei bizzarra).

    Grazie
    Andrea

    • Metro x Roma ha detto:

      Non c’è una data ufficiale “aggiornata”. Su alcuni giornali si parla di un anno o più. Diciamo che l’operazione che Marino ha fatto sulla linea C andrebbe fatta anche sulla B1!

  232. antonio ha detto:

    Volevo chiedere se ci sono novità in merito alla tratta “Roma Lido”,
    in particolar modo sull’inizio e la fine dei lavori delle future stazioni di:
    – Stazione Giardino di Roma;
    – Stazione Acilia Sud.

  233. Fabrizio ha detto:

    Ciao a tutti e complimenti per il sito. Io vorrei rilanciare una vecchia idea, quella dell’anello ferroviario: anche se incompleto, oggi abbiamo un fascio di binari che collega vigna clara con le stazioni di Valle Aurelia, San Pietro 4 Venti, Trastevere ed Ostiense. Perché non usare questi binari con treni navetta che colleghino Roma Nord con Roma Sud, in attesa della realizzazione, se mai ci sarà, della C sino a Farnesina? Fra l’altro potrebbe essere utile pensare a questo “anello incompleto” anche per realizzare treni speciali che colleghino le stazioni di Aurelia ed Ostiense con Roma San Pietro, nelle giornate di maggiore affluenza di pellegrini e per beatificazioni e simili, evitando la presenza di autobus turistici. Della Stazione Farneto non parlo, ma penso che si potrebbe pensare di rimetterla a norma e con un cavalcavia pedonale collegarla con la Tribuna Monte Mario, utilizzandola per eventi sportivi e concerti. Grazie per l’attenzione.

    • Andrea ha detto:

      Ottimo, aggiungo che da Roma tuscolana hanno messo dei treni per Velletri che transitano per Roma casilina (anello ferroviario esistente ma utilizzato molto poco)il problema è che ci sono solo il pomeriggio…Perché non si pensa di metterli anche la mattina?Questo eviterebbe di arrivare a Roma termini per molti di noi che dai castelli lavorano nella zona eur magliana parco leonardo e fiumicino.

  234. Paolo Calogero ha detto:

    Secondo me si dovrebbe prolungare il tram oltre Casaletto (senza piegare su Via dei Colli Portuensi). Attualmente mi pare che quella linea, così moderna ed efficiente sia sfruttata appieno solo tra Staz. Trastevere e il centro, perchè molti passeggeri devono prendere altri autobus, che perlopiù percorrono tutta Circ. Gianic. per raggiungere le zone dove abitano. 2 o 3 fermate in più renderebbero tutta la linea più utile. Chiaro, poi ci si deve anche occupare di lotta all’evasione, su quella che diventa quasi una piccola linea metro.

  235. christian ha detto:

    Vorrei sapere se secondo voi, vista la difficoltà di collegare san Giovanni e Piazza venezia con la linea c, non sarebbe meglio prolungare il tram 8 da piazza venezia fino a Piramide. Creando una linea di tram da Casaletto fino a Piramide. Mi sembra una cosa ambiziosa ma molto utile per i cittadini. Grazie

    • Metro x Roma ha detto:

      Caro Christian, i binari necessari alla linea tranviaria che dici esistono già e basterebbe una modifica al modello di esercizio per istituirà la linea. Nulla di troppo difficile ne tantomeno ambizioso. Per cominciare Bisognerebbe vedere se i flussi confortano una scelta del genere ovvero se che prende l’8 a casaletto lo prende per andare a termini, e quindi la tua linea avrebbe senso, o per arrivare in centro e disperdersi in altre destinazioni.

  236. Franco ha detto:

    Come è’ possibile che un quartiere così’ popoloso come Marconi non abbia una metro o un tram e abbia pochi bus che passano con poca frequenza, costringendo gli abitanti a prendere la macchina. Come si è’ potuto tenere un quartiere così’ centrale isolato dal resto della città’ per tanti anni. Mistero!

    • Andrea ha detto:

      Perchè quando si stava per decidere di fare i lavori del tram su viale Marconi, si sono tutti opposti. I cittadini perchè bisognava tagliare gli alberi e si perdevano posti auto. (Posti auto che non sono neanche regolari, ma in divieto di sosta e attaccati agli alberi) e i commercianti che concepiscono il loro lavoro basato sulla doppia fila e non sulla pedonalizzazione e sul TPL. Risultato niente tram 8 e quartiere Marconi sprovvisto di collegamenti su ferro. Bisognerà aspettare la linea D tra 20 anni

  237. alex ha detto:

    …un’altra cosa che non comprendo è come mai la linea A non arrivi all’aeroporto di ciampino… eppure basterebbero solo 2 km x agevolare i milioni di passeggeri in transito…

  238. alex ha detto:

    eppure basterebbero pochi km (circa 5), x dotare roma di un passante metropolitano in grado di collegare ostia fino a viterbo unendo la stazione piramide alla roma-nord di p.le flaminio passando x p.zza venezia e p.zza colonna… strano che nessuno abbia intuito…

    • Edoardo Tosk ha detto:

      non sei l’unico che ci ha pensato..è stato scritto qui più volte anche da me. Mi han fatto notare però, qualche post più giù, che le due linee hanno diversi sistemi di alimentazione. Problema non da poco.

      • alex ha detto:

        non credo sia un problema esagerato, basterebbe convertirne una, oppure almeno, far arrivare la roma lido fino a p.le flamino x poi interscambiare. cmq consentire a roma di essere attraversata da sud a nord con sistemi adatti a una capitale. ma la questione è la volontà politica locale che non pensa a risolvere i problemi, mentre a milano stanno costruendo e progettando…

        • Stefano ha detto:

          Se vogliamo giocare a Sim City nessun problema è esagerato. Basta avere i soldi e chiudere un infrastruttura per molto tempo.

    • alex ha detto:

      sesto s.g. – cologno – aversa – giuliano ecc. lo hanno fatto e ciampino no… che paese arretrato…

  239. davidek ha detto:

    Non sono riuscito a leggere tutti! TROPPI!
    io penso che i tempi di construzione siano veramente faraonici per cui propenderei per finire ciò che è stato cominciato e farlo bene.
    per il resto mi occuperei di quelle opere che non sono coste ma che cambierebbero la vita ad intere fette della città: ad esempio aprire Roma Pigneto sulla FR. non costerebbe molto, non bisognerebbe scavare ma solo creare delle banchine e far delle scale. più che la metro C questa fermata collegherebbe la zona est di roma con le altre metro e con roma Sud…
    e poi TRAM, tantissimi TRAM ovunque, nelle periferie, nei posti dove ci sono immensi viali e dove si potrebbe costruire in modo non invasivo e creare linee che potrino VERAMENTE la gente alle stazioni di interscambio.
    se poi un giorno ci saranno i soldi e i progetti, ben vengano le metro D, E, F eccetera.

    unica eccezione è la Roma – Lido, che è praticamente già una metro e che potrebbero tranquillamente ripristinare, almeno nella tratta Termini-Ostia, rinforzando un tragitto congestionato e garantendo agli ostiensi un VERO collegamento con roma.

    • alex ha detto:

      …i soldi ci sarebbero se la politica romana facesse davvero gli interessi della città, a milano infatti i soldi x i trasporti ci sono sempre. Lo scandalo dei cantieri metro c chiusi è tutto dire… roma, unica capitale a non rinnovarsi e migliorarsi, è una vergogna. A londra il prolungamento della jubilee line di 25 km lo hanno terminato in 4 anni… meditare!!!

  240. bruno ha detto:

    per piacere potresti seguire allo stesso modo gli sviluppi per il prolungamento metro b rebibbia casal monastero. I lavori sono in partenza, così avevano detto. non capisco perché marino ignori completamente questo grande miglioramento per tutta roma est. grazie e buon lavoro

    • Metro x Roma ha detto:

      Lo faremo di sicuro dopo le vacanze, il prolungamento della linea B sarà uno dei temi caldi del prossimo anno, anche viste le polemiche per le speculazioni edilizie che verranno insieme ai cantieri

  241. Antonio ha detto:

    Visto l’eventuale slittamento dell’apertura della prima tratta Pantano-Centocelle della futura “linea C” a Giugno 2014, non si potrebbe ipotizzare un’apertura in tronco fino a Piazza Lodi?
    Vorrebbe dire avere da subito il “quasi” nodo di scambio con San Giovanni, con poche centinaia di metri a separare le due stazioni ed evitare il capolinea provvisorio di Centocelle.
    Per quanto riguarda un eventuale deviazione della tratta in linea C1 direzione Ponte Mammolo (Gardenie / Serenissima / Forte Prenestino / Togliatti / Sacco e Vanzetti / Ponte Mammolo/ potrebbero esserci possibilità progettuali?

    • simone ha detto:

      Per quanto riguarda la Tratta C1 esiste gia’ un progetto preliminarare..infatti la stazione Teano e’ stata costruita con il manufatto di diramazione.
      Le stazioni sarebbero:
      Teano;
      Serenissima;
      Stazione Palmiro Togliatti;
      Colli Aniene;
      Ponte Mammolo.
      Ovviamente questa tratta non e’ stata fin dal principio considerata prioritaria e visto che da Venezia a Clodio/Mazzini o meglio ancora Farnesina non e’ stata per il momento trovata alcuna copertura finanziaria..credo per la C1 ci sia davvero un bel po’ da aspettare…

      • Stefano ha detto:

        Credo che diramare la linea C all’altezza della stazione Teano sia un errore comparabile solo con l’aver diramato la B all’altezza della stazione Bologna creando scompensi al resto della linea.

        Le diramazioni dovrebbero essere fatte più in periferia possibile. La Togliatti oramai non è più periferia.

  242. alessandro ha detto:

    Carissimi, leggo oggi le linee programmatiche del neo sindaco, per il quinquennio 2013/2018…..è disarmante. la cura del ferro questo non sa nemmeno che è. ha detto che non servono grandi opere ma solo manutenzione di quelle esistenti. allora chiedo al comitato di voler con forza sostenere le nostre idee e che sono la linea c fino al grottarossa e la chiusura dell’anello….questo qui è un altro fantoccio della politichetta italiana………natan si sta rivoltando nella tomba

    • simone ha detto:

      Al termine del viaggio sulla ferrovia Roma-Lido il sindaco Marino intervistato da varie testate giornalistiche ha esclamato ” A Ostia dobbiamo migliorare i servizi. Il collegamento della città deve diventare vero servizio metropolitano. Dobbiamo portare frequenza dei treni entro la fine anno da 15 a 12 minuti. Entro il 2014 obiettivo un treno ogni 7 minuti”.
      D’accordo con lui ma occorre come abbiamo detto tante volte che l’infrastruttura passi dalla Regione Lazio a Roma Capitale ( speriamo che ci sia singergia con Zingaretti )..che la linea venga denominata Metro E e che si provveda alla progettazione e alla realizzazione in tempi brevi delle nuove stazioni, che come tutti ben sappiamo, sono di superficie quindi sicuramente molto piu’ semplici da costruire e anche molto piu’ economiche.
      Attendo, come ha gia’ scritto il Comitato, che si organizzi per Settembre un incontro con il nuovo sindaco in modo da illustrare Lui tutte le nostre osservazioni e tutti i nostri progetti.

      • Stefano ha detto:

        “Dobbiamo portare frequenza dei treni entro la fine anno da 15 a 12 minuti. Entro il 2014 obiettivo un treno ogni 7 minuti”

        Bello, bellissimo. Con quali treni? Con quali conducenti?

        Se poi non ricordo male per aumentare la frequenza sulla Roma-Lido c’è un problema di SSE che non sono sufficienti.

        In pratica per il piano di Marino occorre intervenire pesantemente sulla struttura. Non dico che non vada fatto ma temo che non si possa fare per fine anno.

  243. alessandro ha detto:

    Carissimi Vorrei porre l’attenzione del comitato sulla spinosa questione anello ferroviario che sembra stata per l’ennesima volta dimenticata. potreste proporre al neo sindaco una riapertura del tavolo in merito alla chiusura dell’anello per avere una metropolitana circolare stile mosca visto che manda solo il ponte sulla flaminia?

    • Simone ha detto:

      La chiusura del l’anello ferroviario e’un altro dei punti del programma del neo sindaco.
      Vediamo se si tratta solo di chiacchiere o se si attiverà concretamente in sinergia con Ferrovie dello Stato per la chiusura del l’anello, la riorganizzazione del trasporto locale su ferro e la creazione delle stazioni mancanti come Zama, Pigneto, Vigna Clara ecc ecc

    • Stefano ha detto:

      Non manca solo il ponte sulla Flaminia, manca anche un ponte sul Tevere (altezza della confluenza dell’Aniene), superare la Salaria e finalment unirsi alla line a Prati Fiscali dove credo sia tutto predisposto.

      Poi naturalmente devi anche sbaraccare tutti gli abusivi che stanno sul sedime ferroviario tra la fine attuale della linea fino alla Flaminia e su via Camposanpiero. Abusivi che sarebbero stati da cacciare a calci in culo invece sono stati sanati e urbanizzati (hanno persino dato un nome alla via). Ora per spostarsi pretendono giustamente un area alternativa per le loro attività.

      Inoltre guardando su Google Maps ci sono in mezzo anche una concessionaria sulla Salaria, altri edifici su via dei Prati Fiscali ed alcune palazzine su via Giovanni Salviucci che sarebbero lambite dai binari con somma gioia dei proprietari.

      La vedo nera.

      Considera che l’attuale via del Foro Italico / Circonvallazione Salaria sarebbero dovute essere il percorso dell’anello ferroviario. Era quasi tutto pronto, in occasione delle olimpiadi fu trasformato tutto in strada (per essere finalmente unito alla tangenziale solo in occasione di Italia ’90. Il percorso fu quindi spostato più in alto e da Google Maps si vede benissimo. Solo che è passato così tanto tempo e pure un paio di condoni e adesso siamo di nuovo capo a dodici.

  244. Fabrizio ha detto:

    Abito vicino a Garbatella e noto che le scale di accesso alle banchine, come pure le banchine stesse, sono imbrattate da diverso tempo da scritte dei soliti vandali – che, a quanto pare, sono intoccabili, visto come è ridotto il materiale rotabile.
    Scritte murarie ci sono anche nelle stazioni di Eur Fermi e Colosseo (almeno fino a qualche giorno fa).
    Ma quanto deve passare perché puliscano le scritte nelle stazioni?

  245. antonio ha detto:

    Ciao a tutti, volevo avanzare una proposta che possa essere d’aiuto.
    L’assenza di collegamenti con i treni regionali alla stazione “Torricola” , potrebbe essere colmata predisponendo di una linea autobus che colleghi le metro di superficie della linea a (stazione Subaugusta) con la linea b (stazione Laurentina) passando per la stazione ferroviaria Torricola.

    Percorso: Stazione laurentina/ Via di Tor pagnotta / Via Tor Pagnotta – Cecchignola / Via Tor pagnotta – Ardeatina / via Torricola (Stazione ferroviaria) /
    Via Casal Rotondo / Via Appia (Capannelle) / Via delle Capannelle / Via Tuscolana (metro Cinecittà) / Piazza di Cinecittà (Metro Subaugusta).

    I pendolari Provenienti dalla tratta ferroviaria Nettuno / Roma per recarsi in direzione metro “B” o metro “A” potrebbero far scalo alla stazione Torricola per poi da lì prendere un autobus evitando ulteriormente un carico di passeggeri confluiti tutti a stazione Termini.

    • Adriano ha detto:

      Una buona idea da sperimentare magari però in attesa di un nuovo collegamento più pratico. Io abito in zona Don Bosco – Cinecittà e quando devo andare a Nettuno mi fa parecchio rabbia dover raggiungere Termini con la metro per poi ripassare col treno a soli 10 minuti da casa mia (a ridosso di via Selinunte). La tua proposta sarebbe da entrambi i capolinea utile se l’autobus partisse in modo intelligente e coordinato con i passaggi dei treni e soprattutto se ci mettesse meno di mezzora che è più o meno il tempo dalle stazioni sulla Tuscolana ai binari di Roma Termini.
      Il mio dubbio sulla linea bus è il traffico che incontrerebbe su via delle Capannelle. Le altre strade sono larghe o, dove non lo sono, sono meno trafficate. Sulla Tuscolana si può sempre fare una preferenziale per quel breve tratto, perché comunque è larga. Ma la via di Capannelle è un imbuto e io personalmente evito sempre di passarci in autobus o in macchina perché è veramente tremenda in certi orari. Rischierebbe di sballare tutto e far perdere le coincidenze… per questo parlavo di “un altro tipo di collegamento”. Ma è ovvio che si tratterebbe di spenderci più soldi :/

      • antonio ha detto:

        Naturalmente la convenienza starebbe nel far coincidere le corse della linea ferroviaria con gli autobus. La tua analisi Adriano giustamente avanzata sulle possibilità di intoppo che un eventuale linea incontrerebbe su via delle Capannelle potrebbe essere parzialmente risolto facendo una piccola modifica del tracciato precendentemente esposto.
        Si tratterebbe una volta arrivati su via di Capannelle e dopo aver superato la Stazione Ferroviaria Capannelle altro punto di interscambio, far svoltare la linea autobus per via di Lucrezia Romana, andando a servire le zone “Statuario”, “Osteria Del Curato2”, per poi girare per Via Mario Broglio che porta all’Osteria del Curato altezza via casal ferrante (deposito treni linea a/anagnina), facendo proseguire successivamente l’autobus alla stazione Anagnina dove è attualmente posizionato il capolinea delle linee autobus.
        Con quest’altra modifica si coprirebbero altre tre zone del quadrante (Statuario – Osteria del Curato 1 /2).

      • antonio ha detto:

        Al problema da te posto si potrebbe provvedere una volta arrivata la linea autobus su (via delle Capannelle), far girare per (via Lucrezia romana), successivamente per (Via Mario Broglio), e poi per (via Casal ferranti) e far arrivare l’autobus alla stazione metro Anagnina/capolinea autobus. In questo modo si eviterebbe buona parte del traffico su via delle capannelle e via Tuscolana e si andrebbero a servire sempre sullo stesso quadrante municipale, quartieri come: “Statuario”, “Osteria del Curato 1/2” e la metro Anagnina (capolinea linea atac e cotral).

        • Adriano ha detto:

          Sì ce piace. Il percorso si allunga un po’ ma è più fattibile e serve più zone. Senza contare che Anagnina grazie ai bus TPL e i CoTRAL raccoglie un bacino di utenza molto più grande rispetto a Subaugusta o Cinecittà (che è quasi isolata)

        • Adriano ha detto:

          Unica cosa: anche la parte di via Tuscolana adiacente al viadotto che passa sopra la stazione di Anagnina… tende a intasarsi nelle ore di punta. Potrebbe essere la buona occasione per realizzare una strada solo per pedoni e autobus che passa sotto al viadotto e congiunge via Casale Ferranti con via Vincenzo Giudice (dove tra l’altro sorgerà il capolinea della linea Anagnina – Torre Angela)

          • antonio ha detto:

            altra possibile soluzione potrebbe essere:

            1) Una linea autobus da laurentina a Ippodromo Capannelle che poi prosegue per il tracciato sopra citato, ossia metro Anagnina.
            2) creazione linea tram che parti da Capannelle (ippodromo9 che percorri tutta la via fino a (via Tuscolana) altezza Piazza Cinecittà (metro Subaugusta) e prosegua per la preferenziale già esistente di (via Palmiro Togliatti) fino a Stazione metro b (Ponte mammolo), dove attualmente passa la linea 451.
            Così facendo si creerebbe uno snodo a Capannelle, di una linea che porterebbe allo snodo Anagnina e dall’altra una linea tramviaria che porta allo snodo metro b (Ponte Mammolo) anch’essa collegata con le linee extraurbane cotral.

        • Stefano ha detto:

          Il problema è che gli autobus per uscire da Anagnina ci mettono un casino di tempo. Bisognerebbe risolvere anche quel problema.

  246. paolo calogero ha detto:

    Ciao a tutti, ieri mi è capitato di fare un giro a Garbatella. Il nuovo ponte è magnifico, come tutto il quartiere. Sono oramai ultimate le enormi palazzine situate a ridosso della ferrovia verso la Crist. Colombo. Una specie di nuova piccola cittadina che accoglierà non so quanti nuovi abitanti ma non pochi. Quindi mi è tornata in mente la proposta letta su questo forum di aggiungere una fermata sulla linea tra Ostiense e Tuscolana. Penso sia importante urgente utile sfruttare meglio la rete che già c’è. E’ assurdo e scandaloso che una linea ferroviaria transiti in mezzo a pezzi di città costruita senza offrire alcun servizio. Tra Ostiense e Tuscolana, e poi anche tra Tuscolana e Tiburtina sarebbe ora di permettere ai cittadini di montare sui treni, magari anche al volo, tramite aperture sul tetto di essi, lanciandosi dai cavalcavia: pericoloso ma emozionante. Ciao

  247. Andrea ha detto:

    Ciao a tutti,
    non so se ve ne siete accorti ma la metro B continua a non avere sufficienti mezzi dotati di aria condizionata, personalmente non ho mai preso le nuove carrozze CAF in servizio visto che sono quasi delle mosche bianche!!!
    CHE VERGOGNA.

  248. Edoardo Tosk ha detto:

    che ne pensate di questo studio? c’è una fantomatica linea D da casalotti a casal monastero..

  249. Danielfpq ha detto:

    Salve, perchè non lanciamo una petizione rivolta per il completamento della metro C e l’almeno messa in discussione della metro D su http://www.change.org ? Per chi non lo sapesse, è un sito dove molte petizioni sono andate a buon fine.

  250. Daniele ha detto:

    Mi era venuta in mente una nuova organizzazione delle linee B e Roma-Lido.

    Presupponiamo (il che non è ovvio) che, ora che l’amministrazione regionale e comunale hanno lo stesso colore politico, si proceda alla cessione della Roma-Lido dalla Regione al Comune. La Roma-Lido si trova interamente in territorio comunale, se non sbaglio. Detto ciò, si potrebbe ripensare le due linee in questo modo:

    Linea B: da Laurentina a Rebibbia (com’era prima dell’apertura del tronco B1)
    Linea E: da Cristoforo Colombo a Conca d’Oro.
    Modifiche: abolizione della stazione di Porta San Paolo, treni da Ostia fermerebbero anche a Marconi e Garbatella.

    Se non sbaglio (correggetemi) una volta i treni per Ostia partivano da Termini, come la Linea B. Deduco quindi che le due ferrovie si connettano.
    In questo modo ci sarebbe un maggiore flusso di treni nel tratto EUR Magliana-Bologna, in cui le due linee metro condividerebbero lo stesso tracciato, cosa che avviene un po’ ovunque nelle metropolitane d’Europa e degli USA, e inoltre si avrebbe meno confusione e più frequenza anche nella tratta Bologna-Conca d’Oro.

  251. Dodo ha detto:

    Secondo voi, l’anello ferroviario di Roma chiuso il tratto tor di quinto-nomentana potrebbe diventare una metro circolare sul modello della circle line di Londra e della linea yamanote di Tokyo ???

    • Adriano ha detto:

      Sì, alle seguente condizioni:
      – nuove vetture
      – binari riservati al servizio “anello” nelle tratte più congestionate
      – passaggio della linea (superato Tor di Quinto) sul ramo Val d’Ala-Roma Nomentana per ricongiungersi a Roma Tiburtina, per potenziare e valorizzare Val d’Ala altrimenti destinata a chiudere, uno spreco inutile di soldi in un punto altrimenti non servito da mezzi pubblici
      – collegamento Libia-Roma Nomentana e Ponte Lungo-Roma Tuscolana
      – inserimento di stazioni intermedie, ad es. Portonaccio, Pigneto, Zama, Marco Polo, San Pancrazio
      – passaggio della linea sul ramo Trastevere-Balduina ridisegnando il tracciato Balduina-Vigna Clara: essendo il vecchio anello già parzialmente smantellato anche all’interno del parco del Pineto, essendo la stazione Farneto attualmente occupata da Casapound e dato che principalmente il tracciato “olimpico” attraversa zone verdi con stazioni difficilmente raggiungibili; la cosa migliore è completare lo smantellamento di quel poco che rimane liberando i parchi dall’infrastruttura e costruire un collegamento sotterraneo dalla Balduina, passando sotto al Trionfale, scambiando poi con la futura C per poi ricongiungersi a Vigna Clara e Tor di Quinto.
      A queste condizioni avremmo a tutti gli effetti una nuova utilissima metro a basso costo, poiché sui binari ferroviari in gran parte già esistenti, con una ventina di fermate, di cui la metà già costruite.

  252. Edoardo Tosk ha detto:

    Secondo Voi, è pensabile unire la roma viterbo e la roma lido con un tracciato interrato, da flaminio a piramide, che preveda anche uno scambio con la futura fermata metro C a P.Venezia?

    • Metro x Roma ha detto:

      Magari, è uno dei nostri sogni. Magari con una stazione intermedia a via del Corso. Però per ora resta un sogno, non ne ha mai parlato nessuno in veste istituzionale. e poi credo ci siano problemi legati al diverso tipo di tecnologia usata dalle due linee, dall’alimentazione al tipo di binari…

    • Adriano ha detto:

      Confermo. Il progetto è realizzabile SOLO se, quando saranno trasformate in linee metro, si provvederà a convertire le linee elettriche della Roma-Lido e della Roma-Viterbo (almeno nella tratta urbana) in modo che siano compatibili tra loro.
      Sarebbe bello portare la linea a servizio del Testaccio per un paio di fermate dopo Porta San Paolo, interscambio con i tram a piazza dell’Emporio, poi all’incrocio con via del Circo Massimo, via del Teatro Marcello e dunque Piazza Venezia, via del Corso all’altezza di Montecitorio e poi all’altezza del Mausoleo di Augusto e infine Flaminio.
      Resterebbe il problema della lunghezza della linea. Le corse da Ostia avrebbero un tragitto troppo lungo da compiere fino a Roma Nord, si tratterebbe di attraversare tutto il territorio di Roma Capitale. Forse sarebbe più opportuno mantenere il capolinea a Porta San Paolo e istituire un nuovo capolinea (ad esempio a Eur Magliana da cui far partire corse prolungate a Montebello.
      Parliamo comunque di sogni.

    • Stefano ha detto:

      Ti rispondo in modo sintetico: NO. 🙂

      No a meno di non investire TANTI soldi, chiudere la stazione Flaminio della Roma Nord per 5-6 anni, con probabili ripercussioni anche sulla statione della metro A.

      Occorre risistemare anche la sagoma di tutte le stazioni della Roma-Lido e della Roma-Nord e forse di qualche galleria di quest’ultima.

      Se non ricordo male poi la Roma Nord ha un’alimentazione diversa e forse pure uno scartamento diverso il che implicherebbe sicuramente buttare tutto il parco rotabili della Roma Nord (e ricomprarlo nuovo), adeguare l’alimentazione chiudendo la linea per adeguare le sotto stazioni elettriche. Se lo scartamento è diverso bisogna pure riposare i binari (fino a Viterbo se vuoi mantenere la linea attiva fino a Viterbo). E se non mi sbaglio ci sono pure dei passaggi a livello da eliminare.

      In pratica devi ricostruire tutta la linea da capo, affrontando i relativi costi e probabilmente chiudendola per (almeno) 4-5 anni con i relativi disagi per i pendolari e gli utenti.

      Premesso questo 🙂 il progetto piacerebbe pure a me ma non stiamo giocando a Sim City dove fai come te pare. 🙂

      Secondo me per la Roma-Lido vedo più facile un riadeguamento alla metropolitana (una volta c’erano treni che arrivavano fino a Termini) facendola diventare parte della linea B, con treni (non tutti) che arrivano a Rebibbia e Conca D’Oro (o dove arriveranno i prolungamenti). A quel punto aumenteresti pure la frequenza di treni sul tratto Bologna-Piramide della B.

      • Edoardo Tosk ha detto:

        non volevo giocare a Simcity..ho semplicemente chiesto un parere..comunque grazie per la spiegazione..