Perché il Ministro delle Finanze si sbaglia sulla Metro C

Oggi il Ministro delle Finanze Giancarlo Giorgetti è intervenuto sulla questione del definanziamento della Metro C, ma ha detto delle cose che ci lasciano alquanto perplessi.

Il Ministro sostiene infatti che “quando le amministrazioni mi chiedono stanziamenti mi devono dimostrare che hanno il progetto esecutivo e che sono in grado di spendere”.

Il Ministro, quindi, ha giustificato il definanziamento sostenendo che manchi la progettazione esecutiva. Tuttavia, l’orientamento del suo dicastero è esattamente l’opposto: non è possibile finanziare la progettazione esecutiva dell’opera se non di dispone già del finanziamento integrale dell’opera stessa. Cioè, nella pratica, o hai già i soldi per costruire o non puoi proprio progettarla la costruzione.

Questo orientamento è conseguenza delle disposizioni di cui al D.LGS 118/2011, che impone agli enti locali di avere la copertura totale dei costi dell’opera prima di poter procedere con i livelli di progettazione successivi al progetto di fattibilità tecnico-economica. Un progetto esecutivo senza finanziamento dell’opera è ormai considerato, anche nell’orientamento della giurisprudenza, un danno erariale. 

Confidiamo che ci si renda conto, quindi, di quanto sia importante garantire la copertura integrale del finanziamento, anche magari in annualità lontane nel tempo.

Tuttavia, siamo assolutamente d’accordo che sia altrettanto necessario rendere coerenti gli stanziamenti con il reale piano di spesa dell’opera, che purtroppo si sta rivelando più lungo di quanto dovrebbe essere. Il fatto che la progettazione definitiva non ci sia ancora è gravissimo, ma non giustifica per nulla il taglio dei finanziamenti a tendere, ma solo un loro slittamento.

Delle possibili soluzioni a questo taglio abbiamo parlato in questo articolo: Metro C: allarme taglio fondi, a rischio il prolungamento a Farnesina – Comitato Metro X Roma