METRO C SULLA CASSIA, MUNICIPIO XV: VALUTARE IL PROJECT FINANCING

“Con l’approvazione all’unanimità in Consiglio Municipale della mozione sulla Metro C, siamo tornati su un tema che resta urgente per il nostro territorio. Con il documento votato torniamo a sollecitare la realizzazione della tratta C2 della Metro C, ovvero quella da Farnesina a La Giustiniana”; a dichiararlo in una nota congiunta sono il presidente del Municipio XV Daniele Torquati e Giovanni Forti, presidente della commissione municipale Mobilità.

Da diverso tempo noi come MetroxRoma, ma anche gli amici di Salviamo la Metro C e i tanti altri comitati che s’impegnano sulla mobilità, chiediamo che le opere siano realizzate in parallelo e non in serie. Che cosa significa? Significa che la metro apre tutta in 10 anni e non una stazione ogni 10 anni, perché banalmente si lavora in contemporanea su più cantieri.

Per la Linea C significherebbe avere, nel 2033, l’apertura simultanea di Venezia, Chiesa Nuova, Castel Sant’Angelo, Ottaviano, Mazzini, Auditorium, Farnesina, e poi lungo la Cassia con le stazioni Giuochi Istmici, Parco di Veio, Villa San Pietro, Tomba di Nerone, Grottarossa e La Giustiniana FS.

“Parliamo di un’infrastruttura strategica, non solo per il Municipio XV, ma per l’intera città: un collegamento tra le periferie e il centro che proprio per questo deve essere realizzato contemporaneamente al resto della linea che va da Colosseo a Farnesina. Considerata la fondamentale importanza dell’opera, Roma ha il dovere di percorrere tutte le strade possibili e immaginabili. L’accordo pubblico privato potrebbe essere la soluzione più rapida ed efficace, oltre che innovativa; una scelta che assicurerebbe una riduzione delle tempistiche, migliori costi e un taglio delle lungaggini burocratiche. Con questo documento, chiediamo esplicitamente di includere nell’attuale Piano Urbano della Mobilità Sostenibile la tratta C2 della Metro C fino a La Giustiniana adottando la finanza di progetto come strumento complementare”.

Dell’opportunità di realizzare la tratta C2 in Parternariato Pubblico Privato (PPP) abbiamo parlato anche noi in un articolo di Luglio 2023, che evidenziava come l’Autorità Nazionale AntiCorruzione ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze stessero spingendo per investimenti misti, pubblici e privati.

Le considerazioni di quell’articolo sono ancora più importanti in luce della proposta di Legge di bilancio 2024, che segna dopo anni di grandi finanziamenti alle infrastrutture una forte contrazione delle disponibilità dello Stato.

Le prossime metropolitane di Roma è estremamente difficile possano essere finanziate integralmente dallo stato nelle forme previste dall’Appalto Integrato come è oggi per le tratte T1 e T2, caso peraltro assai raro. Pochi ricordano che inoltre che le tratte da Colosseo a Pantano sono state finanziate anche da Regione e Comune, che oggi però vedono i loro bilanci sempre più concentrati (giustamente e peraltro nel rispetto dei princìpi contabili) sulle manutenzioni straordinarie.

Sia chiaro, nei PPP per opere come le metro, salvo casi particolari, è comunque la pubblica amministrazione a metterci i soldi, ma questi sono distribuiti non solo nel periodo di costruzione, ma in tutta la vita dell’opera, permettendo così una realizzazione più sostenibile per le casse dello stato. Si riesce così a realizzare molto di più in contemporanea.

Cosa aspettiamo?