Il Sindaco Gualtieri sta bloccando i lavori della Metro C

La scellerata politica di gestione di Roma Metropolitane da parte della Giunta Gualtieri ha portato al blocco di tutti i pagamenti alla società, quindi anche quelli connessi alla realizzazione della Linea C.

A lanciare l’allarme è la stessa Metro C scpa, la società costruttrice della terza linea metropolitana di Roma, che in una lettera interna ha chiesto aiuto al Ministero dei Trasporti e alla Regione Lazio per superare il blocco provocato dal Comune.

È imbarazzante che a un anno e mezzo dall’insediamento il Sindaco non abbia mosso un dito per risolvere la questione.

Così, Roma Metropolitane, che oggi avrebbe il compito di spendere gli oltre 3 miliardi di euro di finanziamenti che già sono nelle disponibilità del Comune, rimane in un limbo producendo danni enormi al presente e al futuro della città.

Senza contare il fatto che le ultime fatture non pagate, che ammontano a 38 milioni e mezzo di euro, producono ogni giorno interessi di mora, producono cioè, un danno diretto ai cittadini, che dovranno ripianare questi sprechi con le tasse.

Non è chiaro come faccia il Comune a non rendersi conto che a generare danni all’erario non è un’eventuale fuoriuscita di Roma Metropolitane dallo stato di liquidazione, ma il perdurare stesso della liquidazione. È l’assenza delle garanzie economiche del Comune su Roma Metropolitane a produrre il danno, non viceversa.

L’IMPATTO SUI CANTIERI

Proseguire oltre i lavori senza la stazione appaltante è impossibile. A breve, Metro C scpa si troverà costretta a fermare i cantieri, salvo che MIT e Regione non si sostituiscano al Comune: un’umiliazione per la Capitale, che si dimostra incapace di pagare anche lavori già eseguiti.

Con questi ultimi eventi, l’obiettivo di vedere la Linea C al Colosseo per il Giubileo 2025 è definitivamente saltato, con buona pace della “città dei 15 minuti”.

Ma non solo: il cantiere della stazione Venezia, che sarebbe dovuto iniziare appena dopo il passaggio del Giro d’Italia, slitterà sicuramente, mentre per la tratta Venezia-Farnesina, finanziata integralmente ma ancora in fase di progettazione, fare previsioni sui tempi di cantierizzazione è diventato praticamente inutile.

In questo scenario, non si capisce con quale senso del pudore il Sindaco, con i tecnici di Roma Metropolitane senza stipendio da tre mesi, abbia augurato a tutti i lavoratori “un buon primo maggio”, dichiarando solennemente che “oggi mettere al centro il lavoro e i suoi diritti è la condizione per affrontare le sfide difficili del nostro tempo”.

Il lavoro, i lavori, i lavoratori, signor Sindaco, è proprio lei ad ignorarli; le “sfide del nostro tempo” le ha già perse.