Il Comune ha deciso di sostituire la funivia della Raggi con un’altra funivia, ancora peggiore

In un’intervista rilasciata a Leggo, l’Assessore ai Trasporti Eugenio Patané ha tracciato il futuro della funivia Battistini-Casalotti, proponendo sostanziali modifiche al progetto.

Secondo quanto emerge dalle dichiarazioni, l’Assessore avrebbe proposto al Ministero di rinunciare al progetto di una funivia sospesa, ovvero una tradizionale cabinovia, per sostituirlo con una funicolare, ovvero una funivia su rotaia.

Nello specifico, il sistema immaginato è qualcosa di simile al People Mover di Perugia: il “Minimetrò”.

L’idea in realtà non è nuova, un progetto di minimetrò per l’asse Torrevecchia-Casalotti era già stato immaginato nel 2011, come prosecuzione del prolungamento della Linea A oltre le nuove fermate di Bembo e Torrevecchia, e fu ufficialmente presentato alla cittadinanza il 21 dicembre 2012, nell’ambito del processo partecipativo sul prolungamento metropolitano.

Non possiamo che constatare il fatto che dopo dieci anni, dieci anni in cui si sarebbe potuta tranquillamente realizzare una metropolitana, ci troviamo ancora a discutere su come sostituirla con altri mezzi di trasporto, la cui realizzazione dovrebbe essere più veloce.

Ma al netto di questo, fatichiamo a trovare il senso di riproporre ancora, dopo dieci anni, tale progetto. Ma soprattutto fatichiamo a comprendere che senso abbia parlare ancora di pianificazione, con un progetto di fattibilità tecnico economica già approvato, dal Comune, e finanziato, dal Ministero, di una funivia sospesa.

IL MINIMETRÒ COSTEREBBE MENO DELLA CABINOVIA?

No. Costerebbe molto di più, per il semplice fatto che ha dei binari, quindi una vera e propria sede viaria da realizzare, con gallerie, viadotti, ponti e quant’altro, cui si aggiungono tutte le tecnologie proprie di una funivia, quindi funi e cabine. L’Assessore parla di circa 80 milioni di euro per l’intervento, ma si tratta di una somma pesantemente sottostimata.

Basti pensare che la funivia sospesa già progettata e finanziata aveva un costo di 109 milioni di euro, nonostante sfruttasse una tecnologia molto più economica del people mover. Per avere un’idea, l’analogo People Mover immaginato dalla giunta Raggi per la tratta Jonio-Bufalotta della Metro B1, poi saltato per la strenua opposizione dei comitati che lo avevano amichevolmente appellato “brucomela”, aveva un costo di circa 180 milioni di euro.

Oltre al problema dei costi di realizzazione, poi, c’é il tema dei costi di gestione, già molto elevati per un impianto a fune tradizionale, figuriamoci per un Minimetrò, che oltre ai costi di manutenzione delle parti meccaniche aggiunge i costi manutentivi delle opere civili.

IL MINIMETRÒ SI POTREBBE REALIZZARE PRIMA DELLA CABINOVIA?

No. Richiederebbe molto più tempo, perché, come già detto, rispetto alla cabinovia si tratta di un’infrastruttura più complessa, che impone la realizzazione di importanti opere civili, come ponti, viadotti e gallerie.

IL MINIMETRÒ SAREBBE PIÙ UTILE DELLA CABINOVIA?

No. Essendo entrambi sistemi a fune sono purtroppo molto lenti, causando tempi di percorrenza elevati su un tracciato lungo 4 km. Basti pensare che la funivia della Raggi richiedeva 17 minuti per andare da capolinea a capolinea.

Tuttavia, la funivia della Raggi aveva il vantaggio di essere una cabinovia, che comporta tempi di attesa pressoché nulli, grazie al passaggio di una cabina ogni 10 secondi. Un people mover, oltre a tempi lenti di trasporto, aggiungerebbe anche i tempi di attesa “di 2 o 3 minuti”.

BASTA PERDERE TEMPO.

Siamo onesti: già la funivia della Raggi era un intervento mediocre, ma era estremamente economico e, a suo modo, efficace, soprattutto perché il PUMS, sotto la spinta dei comitati, aveva infine considerato l’intervento non come sostituto della metropolitana, ma come infrastruttura complementare ad essa, prevedendo di diramare la Metro A a Primavalle e Montespaccato.

Ma se già la funivia della Raggi era un intervento mediocre, il Minimetrò è un intervento del tutto sbagliato, perché non ha neanche quei pochi punti di forza che la funivia aveva e soprattutto, come detto, l’intervento della funivia si inseriva nel contesto del prolungamento della Linea A, la cui progettazione è stata finanziata dal Ministero nel 2021.

CHE FINE HANNO FATTO I SOLDI PER LA PROGETTAZIONE DELLA METROPOLITANA?

Perché il tema è proprio questo: che fine ha fatto il finanziamento da oltre 5 milioni che avrebbe dovuto finanziare la progettazione della metropolitana a Primavalle e Montespaccato? Non se ne sa più nulla. Con Roma Metropolitane ancora in liquidazione e Roma Servizi per la Mobilità totalmente satura, c’é il rischio concreto che il finanziamento vada perduto, soprattutto se consideriamo che aveva vincoli temporali di utilizzo molto stringenti.

Perdere altro tempo a ridiscutere il progetto della funivia, proponendo peraltro soluzioni non migliorative, mentre un finanziamento così importante per la metropolitana rischia di andare perduto, è davvero l’ennesima bastonata ad un sviluppo infrastrutturale già annientato da 10 anni di totale fermo, in cui non si è aperto neanche un cantiere.