Domani riapre Policlinico, con un anno di ritardo

Il Sindaco Gualtieri ha annunciato che domani, 24 dicembre, finalmente riaprirà la stazione policlinico, chiusa dal 29 novembre 2020.

I lavori che hanno coinvolto la stazione sono stati molto travagliati, vedendo prima un’interruzione a causa di motivi prettamente amministrativi e, successivamente, un’interruzione a causa delle ingenti infiltrazioni presenti in stazione.

Nel cronoprogramma collegato al secondo contratto applicativo delle scale mobili di Linea B, infatti, si prevedeva un avvio lavori già a inizio settembre 2020, con la stazione che avrebbe dovuto riaprire a inizio gennaio 2021. 

Tuttavia, l’approvazione del contratto applicativo da parte del Comune è intervenuta solamente a settembre 2020 (D.G.C. 206/2020), ritardando da subito il programma delle attività. Il 29 novembre 2020, dopo 30 anni di esercizio, ATAC si è trovata in ogni caso costretta a spegnere i vecchi impianti, non più idonei all’esercizio.

Solamente a marzo 2021 sono partiti effettivamente gli interventi di sostituzione delle scale mobili, che si sarebbero dovuti concludere durante l’estate. Ma i predetti problemi di infiltrazioni e la necessità di intervenire pesantemente sulle strutture in calcestruzzo armato della stazione hanno costretto ATAC a riaggiornare più volte il termine dei lavori, dapprima spostato ad ottobre 2021 ed, infine, a gennaio 2021. 

Come ha comunicato ATAC, infatti, la stazione riaprirà domani 24 dicembre, sebbene nelle more del completamento di alcuni interventi residuali.

Tuttavia, i lunghi mesi di chiusura non sono stati totalmente sprecati. In queste settimane di interruzione del servizio, ATAC ha provveduto ad una ristrutturazione generale della stazione, sostituendo i pavimenti, ridipingendo le pareti e rinnovando gli impianti illuminotecnici.

Piccoli interventi, sia chiaro, ma che sono più che sufficienti a restituire il necessario decoro alla stazione. Tali interventi potrebbero benissimo essere realizzati anche in soggezione di esercizio, seppur più lentamente.

A parer nostro, il nuovo contratto di servizio di ATAC dovrà assolutamente prevedere degli oneri volti a finanziare interventi di rinnovo “light” delle stazioni, alcune delle quali, sebbene si presentino in pessimo stato, possono facilmente essere rimesse in sesto.

Per interventi più estesi, viceversa, occorrerà attendere l’attuazione dei complessi interventi di ammodernamento antincendio delle stazioni, che in ogni caso comporteranno lunghi periodi di chiusura del servizio, ancora ignoti.