PNRR: pronti 120 milioni per prolungare l’8 a Termini
A causa dei limiti temporali imposti dal PNRR, si tratta esclusivamente di opere tranviarie e BRT e, in qualche caso, di potenziamenti e forniture per metropolitane. Spicca, tra gli altri, la trasformazione in metropolitana della ferrovia circumetnea da Misterbianco a Paternò. L’estensione della metropolitana di Catania è infatti l’unico intervento di realizzazione di nuove metropolitane presente nel PNRR.
A Roma, dei 2,2 mliardi di nuove opere, andranno appena 120 milioni, da destinare al prolungamento dell’8 a Termini. Il prolungamento costituisce parte della tranvia Termini-Vaticano-Aurelio, limitatamente alla tratta che da piazza Argentina raggiunge piazza Venezia, quindi via Quattro Novembre, via Nazionale e, da lì, la stazione Termini.
Altri 100 milioni, invece, sono destinati alla tranvia Togliatti, già precedentemente finanziata con fondi nazionali, che quindi verranno liberati per il finanziamento di ulteriori opere.
MA 120 MILIONI SONO POCHI
Purtroppo, spiace constatare come a Roma venga ancora una volta destinata una quota residuale dei finanziamenti.
Tutto ciò, nonostante siano state presentate nell’ambito della misura 4.2 del PNRR, destinata a metro, tram e filobus, altre due proposte pienamente accoglibili, come la tranvia Venezia-Vittorio (190 mln) e gli ulteriori 16 treni per le linee A e B (160 mln).
Questo non significa che Roma oggi sia a corto di finanziamenti. Anzi, probabilmente non se ne vedevano così tanti dal Giubileo del 2000.
Tuttavia, Roma rimane ancora lontana da altri comuni di dimensioni più ridotte, e soprattutto rimane distante anni luce dalle altre capitali europee, per le quali i rispettivi stati hanno sempre precise politiche di investimento. Si pensi, ad esempio, al Grand Paris Express.
LA SPERANZA DEL GIUBILEO
Alcune buone notizie sul fronte finanziamenti, tuttavia, arrivano del Disegno di Legge di Bilancio emanato dal Governo e ora al vaglio del Parlamento.
Nella proposta sono previsti ingenti finanziamenti per il Giubileo 2025, pari ad 1 miliardo e 240 milioni in conto capitale, che a parer nostro dovranno essere prioritariamente destinati al potenziamento del trasporto di massa in vista dell’evento giubilare.
Peraltro, nel 2033 si terrà un altro grande Giubileo, in occasione del bimillenario della morte e resurrezione di Cristo, che costituirà un evento ancor più importante del Giubileo del 2000.
Unendo l’organizzazione del Giubileo 2025 e, speriamo, di Expo 2030 e del Giubileo 2033, si potrebbe davvero costruire un programma di rilancio di Roma sotto ogni aspetto, iniziando proprio dalla realizzazione delle metropolitane.
L’eseguità dei trasferimenti statali è dovuta alla mancanza di progettualità del Comune ed anche della Regione. Ad esempio la Roma-Lido avrebbe avuto tutte le caratteristiche per essere trasformata in vera metropolitana con le risosrse PNRR nei tempi stabiliti dal programma. Stesso discorso per la Roma Nord.
Non è stata presentata richiesta nemmeno per progetti già a buon livello di dettaglio come la Città della Conoscenza a Tor Vergata, programma che avrebbe consentito di sanare un’area altamente degradata e che avrebbe potuto portare con sé la metropolitana leggera Anagnina-Torre Angela di elevato valore trasportistico.
Spicca in questa lista, anche la totale assenza di città importanti come Torino, Brescia e Verona.
Noi rimandiamo ogni giudizio ai provvedimenti sui giubilei e sull’auspicabile Expo.
Inoltre, archiviata l’era Raggi, valuterei anche una futura nuova candidatura olimpica, stavolta, però, con una novità: farla insieme a Milano! Si, perché ormai accade sempre più spesso che due città facciano i giochi insieme, come la stessa Milano sta facendo con Cortina per le invernali. Le due città sarebbero perfettamente complementari: a Roma Atletica, Tennis, Vela e Nuoto, a Milano Calcio, Canottaggio, Ciclismo e sport indoor.
Stefano, spicca che l’Italia non ha alcun piano serio per rendere il trasporto sostenibile. È venuto drammaticamente alla luce con il Pnrr, che destina appena l’1% dei fondi alle infrastrutture del Tpl. C’e enorme pressappochismo e ritardo, a Roma come in tutte le altre città. Roma è invasa da auto e traffico. Giustamente, tu Torino e Brescia, ma parliamo pure di Genova (mezzo milione di abitanti) che tira fuori filobus, Trieste che finanzia cabinovie al posto dei tram, al sud ancora peggio, pensiamo a Bari ad esempio, tranne forse Napoli, Palermo e Catania che danno qualche timido segno di vita. La stessa Milano che a noi pare avanguardia, rispetto al resto d’Europa è robetta, gli spostamenti di area vasta dipendono dall’automobile pure lì.
L’Italia non ha un modello urbanistico, insediativo e di mobilità che sia sostenibile, e non si fa nulla di serio per rimediare. Idem per il transito merci. Il Pnrr epocale occasione perduta.
https://www.fanpage.it/roma/la-roma-lido-cancellata-solo-3-treni-attivi-ora-atac-pensa-di-interrompere-il-servizio/
COME VOLEVASI DIMOSTRARE: LA ROMA LIDO CHIUDERA’ DEFINITIVAMENTE
C’è ancora chi crede agli annunci pre-elettorali di Zingaretti???
Purtroppo siete vittime di un ricatto tra organi amministrativi. Non solo le discariche regionali, ma anche le ex concesse sono clave con cui bastonare chi ti è avversario. MetroxRoma ha spiegato decine di volte a tutti noi il blocco immotivato dei 180 mln nei cassetti della Regione ormai da un quinquennio.
Spiace solo che nessun governo, di qualunque colore, abbia mai costretto di imperio la Regione a cedere la Lido e la Nord (e i relativi fondi già impegnati) al Comune per una gestione più organica…
Ma siamo pure sempre il paese dei campanili e dei clientelismi… lo è anche chi da una vita si declama riformista…
Le cose stanno anche peggio perché i 180 milioni la regione dice di averli già spesi! Come e dove non è dato saperlo!
La realtà dei fatti al netto delle buffonate pre elettorali, è che la linea di questo passo è destinata a chiudere entro la fine dell’anno, con buona pace degli annunci di Zingaretti ai quali siamo oramai abituati. E se oggi non c’è un sovraffollamento sui treni è perché la quasi totalità degli utenti ha abbandonato il mezzo pubblico, utilizzato oramai solo dagli sfigati come il sottoscritto che non hanno alternative.
Il risultato è un traffico sull’ Ostiense più che raddoppiato, dove noi ultimi sfigati ci troveremo imbottigliati quando la linea, una volta chiusa, sarà sostituita dalle “navette” (leggi carri bestiame)
È tecnicamente possibile operare un commissariamento? I soldi ci son da anni, serve la capacità e volontà di spenderli di fronte alle inadempienze e all’ignavia della Regione, con un piano straordinario.
Commissariare la rl? Magari!
Cosa si potrebbe, anzi DOVREBBE fare DA SUBITO: spostare un numero congruo di treni dalla linea B (dopo averli adattati alla sagomatura della RL con le “pedaline”: tempo poche settimane di lavori) alla Lido,per restituire una frequenza degna alla linea (15 minuti in ore di morbida e 10 in ore di punta come era prima della pandemia) e riaprire le 3 stazioni di Ostia.
Qui invece si annuncia da domani la chiusura anche di S. Paolo e il capolinea PSP, a frequenze invariate (cioè 30 minuti SE VA BENE)
https://canaledieci.it/2021/11/03/roma-lido-chiudono-altre-stazioni-pendolari-sempre-peggio/
Meritiamo almeno un briciolo di attenzione noi disgraziati ostiensi?