La Metro A punta a Monte Mario: dallo Stato 5,6 mln per la progettazione
La progettazione del prolungamento della Metro A da Battistini a Monte Mario verrà finanziata dal Fondo Progettazione Opere Prioritarie.
Questo è quanto ha comunicato l’Assessore alla Mobilità Pietro Calabrese, in un recente post su Facebook. “Il prolungamento, di circa 5 km,” ha specificato l’Assessore, “avrà 4 stazioni, ovvero Bembo, Valle dei Fontanili, Millesimo e Monte Mario, dove verrà realizzato un nodo di scambio con la ferrovia FL3”.
Si tratta, pertanto, di uno dei due rami di sviluppo della Metro A ad Ovest, previsti nello scenario tendenziale del PUMS. Come relazionato anche dall’Assessore, infatti, presso la stazione Bembo verrà previsto un manufatto di bivio, che permetterà un futuro sviluppo della Metro A fino al GRA.
Tali diramazioni andranno ad integrarsi con la funivia Casalotti-Battistini, che assolverà la funzione di sistema di adduzione alla metropolitana. Tuttavia, per il futuro occorre tenere conto della volontà dei candidati a sindaco Michetti e Gualtieri, che hanno espresso opinioni nettamente contrarie alla realizzazione dell’opera, già finanziata con il D.M. 607/2019.
Comunque sia, per la prima volta dopo 10 anni, il Comune di Roma tornerà a progettare il preliminare di un nuovo intervento di metropolitana. Un tempo enorme per una città ancora così lontana dall’avere una rete su ferro sufficiente a soddisfare le esigenze dei cittadini.
Venendo ai finanziamenti, il costo previsto per la realizzazione dell’opera è di circa 900 mln di euro. Per il momento, però, sono stati finanziati esclusivamente gli oneri necessari alla progettazione dell’intervento, quantificati in circa 5,6 milioni di euro, a valere Fondo per la progettazione delle opere prioritarie.
IL FONDO PROGETTAZIONE OPERE PRIORITARIE (ART. 202 DLGS 50/2016)
A margine, vale la pena spendere due parole sul fondo progettazione . Si tratta infatti di uno degli strumenti più riusciti del nuovo codice dei contratti che, ad esempio, a Roma ha già finanziato la gara per la realizzazione di 7 tranvie in 5 lotti, recentemente conclusa, che ha visto una grande partecipazione di studi privati di progettazione.
Grazie ad una gestione molto flessibile e ad una immediata utilizzabilità, tale fondo si sta rivelando un forte incentivo a promuovere da subito un approccio progettuale più approfondito, che è l’unica vera assicurazione sulla buona riuscita di un procedimento di realizzazione di un’opera.
Una vera necessità, oggi, nel codice dei contratti, non è tanto l’ennesima semplificazione, quanto proprio la messa a disposizione delle amministrazioni di strumenti operativi efficaci, o comunque di specifici finanziamenti di supporto.
Ad esempio, permettere agli enti locali di remunerare le stazioni appaltanti direttamente sui quadri economici, ovvero permettere la costituzione di specifiche strutture di missione, come accaduto per anni in tutta Italia fino al 1 gennaio 2015, prima che divenisse esecutivo il decreto legislativo n. 118 del 2011, sarebbe non solo una misura utile, ma necessaria per permettere davvero di realizzare rapidamente le tante opere di cui il paese avrebbe bisogno.
Sono assolutamente contrario ad uno spreco di fondi per il prolungamento alla stazione di Monte Mario della linea A. La zona è già servita dalla linea ferroviaria FL3 e lo scambio tra linea A e ferrovia esiste già a Valle Aurelia. Quei fondi potrebbero essere utilizzati per altri più utili prolungamenti o diramazioni.
Mi trovi completamente d’accordo. Io prolungherei verso Maccarese o Fregene. Località che necessiterebbero di un rinforzo nel collegamento con Roma.
Faccio i complimenti a Piero e a chi ha ricordato i ritardi nell’attuazione dei prolungamenti promessi sulle metro A, B e C.
Credo anche, però, che una grossa pecca dei candidati sindaci (e ora quindi del neoeletto Gualtieri, già schiacciato sulle posizioni dettate dal suo sponsor in Regione) sia quella di non aver mai insistito seriamente sulla creazione di una società mista Ferrovie-Regione-Comune alla stregua della Trenord che opera in Lombardia.
E’ utile eseguire i prolungamenti delle metropolitane, ma sappiamo anche che (e lo abbiamo letto su molti blog virtuosi come Cityrailways di Spinosa e qui su MetroxRoma) che i rischi di stress delle esistenti linee per sovraccarico dovuto a prolungamenti e utenza aggiuntiva sono rischi alti (leggasi: impossibilità di sopperire con navette sostitutive adeguate, linee su gomma inefficienti).
Si continua a non avere una visione di insieme, che veda le potenzialità delle ferrovie esistenti. Una società pubblica, com’è fa Trenord con le Suburbane, permetterebbe qui finalmente di potenziare al massimo l’esistente e soprattutto darebbe un senso a tutte le stazioni ferroviarie periferiche situate ai limiti del GRA e che hanno oggi poco riscontro.
Per entrare in città non c’è bisogno (solo) di uno scambiatore a Roma Sud (Anagnina) o a Casal Monastero sulla B; bisogna sfruttare al massimo le varie fermate di scambio Aurelia, Ipogeo degli Ottavi, Montebello, Fidene, La Rustica UIR, Giardinetti, Torrino GRA (da fare), Muratella.
Sul futuro Anello Ferroviario chiuso deve obbligatoriamente girare un Metro-Treno: un convoglio gestito da Atac con le FS che faccia da raccordo veloce e costante (direi anche h24) con tutte le linee metropolitane già esistenti per distribuire gli utenti lungo tutta la maglia trasportistica.
Continuo ad apprezzare che insiste sul prolungamento delle tre linee metropolitane, ma si servirebbero in primis i quartieri toccati da tali prolungamenti, diciamo una decina di zone periferiche dell’Urbe; potenziare invece i (già più numerosi) snodi esistenti e le linee FS vuol dire attirare immediatamente una trentina di quartieri e zone della provincia, l’effetto moltiplicativo sarebbe molto maggiore abbattendo ancor più il trasporto su gomma.
Inoltre, ci sono discussioni accantonate per colpa della crisi economica del 2008 che magari tra poco usciranno di nuovo, con relativi costi: ad esempio la richiesta di un aeroporto nella Tuscia o nella zona pontina, quando invece mettere a sistema le linee ferroviarie vorrebbe dire avere un treno che da Viterbo non arriva semplicemente a piazzale Flaminio ma che a Tor di Quinto può distribuirsi lungo l’anello ferroviario e raggiungere, senza rottura di carico, gli aeroporti di Ciampino e Fiumicino.
Questo, ripeto, trovo sia da fare: mettere tutta la maglia esistente su ferro in una rete intelligente, paradossalmente (ma anche no!) a costi minori.
Romano I. sfondi una porta aperta.
Per le metro, è chiaro che la precondizione sia garantire tecnologie e treni per avere frequenze a 1′-3′ sulle tratte centrali, di modo che puoi avere treni ogni 2-6′ sulle tratte periferiche. Non sono sostenibili ad esempio lo scambio manuale B-B1 e la mancanza di treni che portano le tratte periferiche della B a 8′ di frequenza.
Sulla gestione del servizio ferroviario non metto bocca (potrebbe tranquillamente essere FS, per quanto mi riguarda, oppure società miste); quello che conta è che siano garantiti treni ogni 7′ per linea (5′ a tendere), in orario lun-dom 05-01, con convogli e norme di circolazione adatte e servizio separato da quello extraurbano. E non come ora che dopo le 18 scompaiono e il fine settimana siamo a metà frequenze quando va bene, mentre i treni hanno tempi di frenatura-ripartenza indecorosi, troppe sedute, regole incompatibili con il trasporto urbano e arrivano stracarichi di pendolari che non possono sostenere tante fermate urbane.
Aggiungo: fondamentali quelle minime 20 stazioni e fermate aggiuntive in area urbana.
Tutti gli interventi necessari sulla rete ferroviaria, come tecnologie, sistemi, stazioni, sono già previsti nel Prmtl regionale, il problema è che questo piano si limita a riprendere interventi già messi su carta da 15 anni senza metterci copertura e piani operativi tassativi. Anzi su tanti interventi (la gran parte delle 20 stazioni aggiuntive, la grona merci sud, etc.) si sta sul vago o addirittura si parla di 2040: inaccettabile. Questo è il primo compito di Gualteri: lavorare con la Regione per un piano finanziato di interventi sulle linee ferrovie che dia alla città con certezza entro il 2025-2030 le ferrovie metropolitane che merita di avere, incluse tutte le stazioni aggiuntive che servono per estendere per davvero la copertura di rete. Le opere necessarie le ha descritte Metrovia (che ha anche sostenuto il neosindaco), alcune sono anche più semplici di quelle previste da RFI. Si deve partire da lì con un calendario da qui al 2025 per la programmazione e le linee-base (tipo FL2, FL4, Roma lido, Roma nord), esteso al 2030 per il completamento su tutte le FL.
Tutto giusto ciò che dici, fino all’ultima virgola.
Sottolinei giustamente i ritardi accumulatisi. E infatti, il mio puntare l’attenzione anche sulle FS e su una possibilie società mista che gestisca i binari e i convogli dentro il perimetro della provincia, nasce dalla consapevolezza che quelli sull’anello e sulle nuove fermate urbane sarebbero di gran lunga interventi di più rapida realizzazione.
La gente non ne può più aspettare; tutta la politica è fuori tempo massimo e soprattutto discussioni e contrattazioni aggiuntive non servono, tutto è stato stra-programmato e stra-analizzato (il famoso Re è sempre più nudo…).
D’accordo su tutto quello che migliora la situazione dei trasporti a Roma, dall’incremento dei posti auto nei parcheggi sulle stazioni FS periferiche all’attivazione di nuove stazioni FS all’interno del raccordo, però mi chiedo esistono dati sulla frequentazione ad oggi di tali treni per l’uso esclusivo di spostamento all’interno della città? Che cosa ne limita oggi l’utilizzo?
Domenico parlo per esperienza personale. Per quanto ho visto, vissuto e sentito, la gente di Roma non prende le FL come e quanto potrebbe perché:
1) non le conosce e non sa che su alcune tratte in fascia lavorativa già esistono servizi comodi e di buona qualità ogni 7’;
2) in moltissimi casi lo scambio con le metro è pessimo: ci si impiegano 5-10 minuti, tragitti nn agevoli, etc. Ad esempio, tra Ostiense e Piramide o tra Tuscolana e Ponte Lungo è un disastro. Su tanti altri scambi anche peggio;
3) il servizio scompare dopo le 21, quindi togli tutti gli spostamenti serali ad esempio, anche per chi va/viene da Aeroporti, InterCity e AV. Quando arrivi a Tirburtina alle 21.30 rimani nel deserto per mezz’ora;
4) il servizio dirada tra le 18 e le 21: tanta gente prende il treno e si trova, al ritorno per casa, a dover aspettare 20 minuti per tornare da lavoro;
5) il servizio dirada il fine settimana,specie la domenica;
6) ci sono ancora tante rotture di carico interne alla città: ad esempio tanti treni fanno capolinea a Ostiense o a Tiburtina;
7) esistono quartieri popolosi attraversati dalla ferrovia che però non ci ferma: ad esempio, Pigneto, Appio-latino (fermata Zama), Appio Claudio (fermata Statuario), Quadraro (fermata Porta Furba), Portuense (fermate Newton e Meucci), Monteverde (fermata Villa Pamphili), Casalbertone, Nomentana (fermata Lanciani) e via dicendo, ci sono addirittura stazioni come Casilina chiuse, che potrebbero servire facilmente i quartieri limitrofi;
8) tanti treni pendolari arrivano stracolmi a Roma, quindi i cittadini li evitano;
9) i parcheggi di scambio sono una rarità, e spesso a pagamento (potrebbero andare nel prezzo dell’abbonamento ad esempio);
10) il servizio di superficie non è coordinato, ci sono poche navette e linee di adduzione. A San Giovanni ne misero una (il 77) con ottimi risultati;
11) alcune stazioni e aree limitrofe sono pericolose di sera, vedi ad esempio se sei sulla Salaria e vuoi prendere il treno a Nuovo Salario;
12) alcune linee con tante stazioni sono lentissime (es. Roma Cesano): i tempi di fermata e ripartenza di tipo ferroviario rendono il percorso urbano lungo, insopportabile e pesante.
In sintesi, è il classico caso di mancanza di offerta che genera mancanza di domanda.
Ricordo benissimo che nel 2015, per il Giubileo, vennero prolungate alcune corse da Ostiense a Tiburtina. Significa aver passato le frequenze da 15’ a 7’ tra le due stazioni, Prendo il treno a Tuscolana da anni e ti assicuro che i passeggeri sono più che raddoppiati, tantissima gente in più prende ora il treno a Tiburtina e Tuscolana.
Se mettessero servizi a 5’, con orari festivi e feriali da metro e treni adatti, la storia cambierebbe. Se aggiungessero 20-30 stazioni le aree oggi non servite aumenterebbero l’utenza.
Piero analisi perfetta, speriamo che i politici comunali e regionali spingano le FS a fare gli investimenti necessari.
Veramente non capisco come FS e Atac non facciano a prendersi per intero la “lista” di Piero e farne una consulenza gratuita, risparmiando parecchi soldini.
Devono solo mettere in campo la progettazione tecnica e quella esecutiva e starebbero a posto fino all’anno 2200…
Piero, tra Ostiense e Piramide basterebbe che ATAC riaprisse il corridoio di collegamento tra le due stazioni, e con esso la metà delle uscite metro e già che ci siamo, anche il passaggio diretto tra il grande parcheggio di EUR Magliana e la stazione MB, mettendo FINE a questa pagliacciata che con la SCUSA del COVID ha dato alibi ad ATAC per tagliare costi di gestione. BASTA!
Verissimo Alex. Il passaggio va riaperto per davvero con tapis roulant degni di questo nome, prima erano sempre bloccati.
Alla pagliacciata del passaggio chiuso ed uscire non agibili si sono aggiunti lavori di Fs presso Ostiense (su una stazione che non era messa poi così male) che impongono un ulteriore giro di peppe.
Piero, sfondi un portone aperto. Tutti i giorni devo trasbordare dalla Lido a Ostiense FS e devo CORRERE (per non perdere la coincidenza) in mezzo ad una miriade di ostacoli!!! Guarda, per come sono disperato mi basterebbe anche solo che riaprissero quel benedetto collegamento, pur con tutti i tapis roulant fermi (come è quasi sempre stato): significherebbe risparmiare 5 minuti di tempo (oltre a docce quando piove) e credimi, con i minuti contati e il cartellino che incombe vuol dire moltissimo
Per il punto 9) i parcheggi sono gratuiti sicuramente per chi ha l’annuale. O almeno lo erano fino ad un anno fa. Va richiesto un ticket. Usato a volte ed è molto comodo
A proposito di “parcheggi”: ma nessuno si scandalizza per i parcheggi sotterranei realizzati ormai più di 10 anni orsono alle stazioni MB! di Annibaliano e Conca d’Oro, che non hanno mai aperto? C’è niente nel programma di Gualtieri a riguardo?
Per concludere i lavori da valle aurelia fino a battstini ci sono voluti 10 anni, ne dobbiamo aspettare altri 10 perchè si realizzi il prolungamento fino a montemario?
Faccio la sintesi di cosa ci possiamo e dobbiamo aspettare nella consiliatura come prolungamenti realizzabili delle metro, su cui insistere ogni ora e minto dei prossimi mesi.
Metro A
– Nord 1: prolungamento Battistini-Montemario (nel Pums, in corso di finanziamento l’iter di progettazione)
– Nord 2: diramazione Torrevecchia-GRA (nel Pums, da riattivare iter)
– Sud 1: prolungamento Anagnina-Morena-Villa Senni (da richiedere a gran voce)
Sud 2: diramazione Anagnina-Romanina-Tor Vergata (presente in Prmtl regionale e nel programma di Gualtieri, da inserire nel Pums, prende il posto della linea metrotram H che deve invece diventare una diramazione della linea G su Giardinetti-Torre Angela-Tor Bella M.)
Metro B
– Nord 1: prolungamento Rebibbia-Casal Monastero (nel Pums, da riattivare)
– Nord 2: prolungamento Jonio-Serpentara (nel Pums, da attivare)
– Sud 1: diramazione Eur Magliana-Spinaceto (proposta programma Calenda, richiesta Comitati no Autostrada Roma Latina, da chiedere a gran voce)
– Sud 2: prolungamento Laurentina-GRA (proposta Movete Roma, da chiedere a gran voce)
Metro C
– Nord 1: completamento Colosseo-Venezia-Clodio (nel Pums, da completare)
– Nord 2: prolungamento Clodio-La Giustiniana (nel Pums, nel programma Gualtieri, fino a La Giustiniana FS come da Movete Roma)
– Nord 3: diramazione Clodio-Balduina-Torresina-Casal del Marmo (proposta Metrovia, al posto della diramazione Pums a Tor di Quinto, da chiedere a gran voce)
Nei prossimi 5 anni tutto questo deve assolutamente essere progettato, finanziato e messo a gara.
Sono completamente d’accordo con Piero, bisogna trovare il modo di fare pervenire queste richieste al futuro assessore alla mobilità ma forse prima ai presidenti dei municipi perché le facciano proprie e si battano per l’inizio dei lavori. Tutto sta ad iniziare.
Completamente d’accordo con Piero, come fare pressione sui responsabili dei municipi affinché facciano proprie queste esigenze in modo da trasmettere e convincere l’assessore alla mobilità e quello alle infrastrutture?
Ci vuole una posizione forte dei Comitati come MetroxRoma insieme agli altri, per parlare con la nuova Giunta e presentare proposte unitarie per un piano tassativo e puntuale, con obiettivi e scadenze.
Concordo pienamente con il programma stilato da Piero. Aggiungo:
Linea B. Quattro diramazioni mi sembrano troppe. Spezzerei la linea in due. Laurentina GRA-Casal Monastero e Pontina GRA (con il prolungamento in quella direzione arriverei lì)- Sepentara.
Roma_Lido. Trasformazione in metro e penetrazione urbana fino a Flaminio (seguendo completamente i LungoTevere dove non si dovrebbero incontrare ostacoli realizzativi) e futuro ulteriore prolungamento a Nord.
Suggirei inoltre di usare per tutte le tratte periferiche la tecnica cut&cover molto più economica perché evita stazioni a grande profondità e stazioni molto più semplici come quelle della linea A lato Tuscolana e non come le cattedrali della linea C. Tutto ciò influirebbe sulla rapidità di realizzazione e sui costi.
Nel mio piccolo continuo a ritenere il prolungamento verso nord abbastanza assurdo. Molto meglio andare dritti verso il raccordo, dove realizzare un importante parcheggio di scambio, e realizzare la biforcazione da Valle Aurelia ma verso SUD! A Torrevecchia basterebbe un bel tram leggero al posto di tutte quelle macchine parcheggiate una sull’altra ma soprattutto al posto dei furgoni dei maledetti mutandari.
Anche io ho impressione che fossero migliori due prolungamenti per Casalotti/Montespaccato.
Però devo dire che comunque è un’ottima notizia. Speriamo bene.
E’ una ottima notizia qualunque aumento della copertura territoriale, ma questa anche non lo é perché “che permetterà un futuro sviluppo della Metro A fino al GRA” significa mai! Tra l’altro Monte Spaccato è forse anche meno denso di Torrevecchia, quindi meno necessario ancora, il punto è che un prolungamento fino al raccordo permetterebbe la realizzazione di un bel parcheggio di scambio, che tra l’altro si potrebbe realizzare sotto il raccordo stesso visto quella bella (sifaperdire) sopraelevazione che hanno fatto tra Boccea e Montespaccato, con dei sistemi di adduzione, ovvero Tram, sia da nord che da sud.
Massimo, rimane il fatto che oggi, 20 ottobre 2021, quattro anni dopo il primo Pums, questo ci ritroviamo, che è meglio di niente. Condivido che era meglio andare subito verso GRA; Torrevecchia-Primavalle poteva essere meglio e più facilmente servita con alternative tipo una diramazione della Metro C e della ferrovia, ma si è scelto per la metro A e ci sono i soldi forse per progettarlo. Quindi è inutile perdere il nostro tempo sul sarebbe potuto essere. Ora questo è. Come migliorare? Chiedere a gran voce e pretendere anche una diramazione della A verso il GRA (la tratta fino a Torrevecchia è già prevista, si tratta di diramare al GRA in zona Montespaccato, mi pare il tracciato migliore però se ci sono alternative ben vengano).
Poi parallelamente si dovrà iniziare a ragionare sul prolungamento e diramazione della Metro C: anche qui il Pums prevedeva una diramazione a Tor di quinto molto discutibile (sovrapposta a tram futuro e a ferrovia: che si fumano?)… non è meglio ragionare su una diramazione da Clodio verso Balduina-Torrevecchia-Torresina-GRA (con possibile servizio alle borgate in zona Casal del Marmo-Selva Candida)? Ne hanno già parlato altrove
https://metroviaroma.it/metrovia-linea/linea-m3/
Come disse qualcuno: “Sono pienamente d’accordo a metà”. Secondo me la linea C deve arrivare ed attestarsi al S. Andrea e basta, è più che sufficiente lo scambio ad Ottaviano per quell’area se a nord ci va la A e per quanto riguarda la zona di Selva Candida Casalotti, è più che sufficiente una linea (la A), due sarebbero davvero troppe.
Buonasera Massimo, concordo con te anche se mi sembra di capire che la linea servira’ probabilmente l’ospedale del San Filippo Neri. Escluso il Policlinico nessun altro ospedale romano e’ servito da una delle tre linee metro. Pertanto qualcosa di buono in questo tragitto mi pare ci sia. Detto cio’ nessuno vieta di collegare un eventuale parcheggio lungo il GRA con una linea navetta Express con la stazione metro piu’ prossima. Alla fine comunque ogni prolungamento e’ benvenuto. Un saluto.
Scusa ma un parcheggio lungo il gra, destinato indubbiamente ad accogliere migliaia di auto al giorno da tutta la periferia Romana della zona, sarebbe funzionale solo se collegato direttamente a una stazione di metropolitana.
La soluzione delle “navette” con una evidente pesantissima rottura di carico nonché ulteriori attese tra parcheggio e viaggio in metro, sarebbe un nonsenso trasportistico.
Nessuno utilizzerebbe un servizio così scomodo
Buongiorno, l’ospedale San Filippo Neri, così come il Gemelli, ha in realtà una stazione del treno tutta per se e la metro A con questo tracciato passerebbe in mezzo tra l’uno e l’altro senza servire ne l’uno ne l’altro. Tra l’altro il treno già scambia con la metro a Valle Aurelia.
Sono d’accordo. Personalmente non comprendo quale studio trasportistico ci sia a supporto di questa scelta di ripiegare il percorso della MA verso la FL3, dove esiste già un nodo di scambio a V.A., anziché dirigerla verso il GRA in zone non servite
Questi studi trasportistici non escono mai fuori… poi però quando mi è capitato di parlare nelle fasi consultative del Pums di stazioni ferroviarie aggiuntive, di raddoppi, di tramvie e via dicendo… subito lapidari i presunti tecnici: non c’e il carico, non c’è la fattibilità…
La ragione verosimile qua mi pare possa essere quella che, per salvare la funivia oramai già finanziata, fanno virare a nord la A. Il risultato è che, anziché avere due possibili diramazioni con attestazione al GRA e oltre (tipo Montespaccato e Casalotti), ne avremo una sola per ora, che non copre minimamente la direttrice Boccea.
Io Torrevecchia-Primavalle l’avrei coperta con una diramazione della FL da Gemelli e con una diramazione della C da Clodio.
A questo punto, comunque, teniamoci questa e chiediamo almeno la diramazione A verso Montespaccato.
Secondo me per Torrevecchia/Primavalle è più che sufficiente avere la MA da una parte e la FL3 dall’altra. Se proprio non si può farci passare un tram leggero allora basta far sparire le auto ma soprattutto i furgoni dei mutandari per velocizzare la percorrenza.
Cioè spendono 5,6 milioni per progettare un’opera che nessun candidato sindaco ha intenzione di attuare? Poi passano gli anni ed il progetto non è più valido. Come buttare i soldi!
Ritengo che qualsiasi opera x attuarla vada prima progettata…… Così accade dappertutto. Diamo fuducia….
Tutti i cittadini romani che abitano tra il capolinea Anagnina e Ciampino passando per Morena sono cittadini di serie b. Nessun progetto di prolungamento della metro A oltre Anagnina eppure i convogli da tale capolinea oartono ed arrivano sempre pieni.
Concordo in toto, tra l’altro si potrebbe portare la linea A verso la zona Ikea e grandi magazzini a seguire una fermata su via Anagnina ,Ciampino FS e Ciampino aeroporto, sfido a dire che non c’e’ carico sufficiente.
Come in tutti i principali aeroporti anche Ciampino avrebbe il suo collegamento su ferro con Roma centro.
Ma perchè tutti date per scontato che si possa fare o una cosa o l’altra? All’estero appaltano tutto in un colpo solo. Ah, dimenticavo, all’estero non ci sono sprechi ed assistenzialismo.
Domenico condivido, la A DEVE essere prolungata a sud a Morena. Si fa facilmente in superficie a lato o,in mezzo a via Anagnina,poi in galleria sotto Morena, e si può uscire allo scambio con la ferrovia in area Stazione Birra-Villa Senni (dove FS prevede una fermata). Concordo, bisogna ripeterlo,in tutte le sedi e in tutti i blog, la A deve andare su via Anagnina fino a Morena e Villa Senni, è facile, poco costoso e serve un disperato,bisogno di mobilità della zona!!!
Gualtieri ha promesso un prolungamento della A, bisogna insistere, anche con il Comitato.
Concordo col Sig.Matteo.
La progettazione è esecutiva o solo di massima?
Cmq.soldi buttati, visto che le FL sono ampiamente sottoutilizzate, Pigneto defunto e metro C da schifo.
Questa poi non perde uno sciopero, mentre nelle “antiquate ed obsolete” A e B qualche convoglio transita.
Solito zuccherino da cavallo, in attesa del prossimo sindaco, visto che il nuovo sarà impeganto a spazzare!!!!