La metro C non è e non sarà mai la metropolitana più costosa del mondo: basta disinformazione
Il mancato finanziamento della Linea C nella legge di bilancio ha suscitato le reazioni di tantissime realtà, dai comitati cittadini alle parti politiche. C’è chi ha gridato allo scandalo e, purtroppo, anche chi ha festeggiato.
Ma soprattutto, c’è chi ha difeso, dapprima male e poi ancora peggio, la scelta di non finanziarie le tratte T2, T1 e C2 della Linea C, ovvero la macrotratta Venezia-Grottarossa della Linea C.
Parliamo in questo caso del senatore Bruno Astorre, membro della Commissione Trasporti, che con due comunicati, di ieri e di oggi, ha provato a sostanziare le argomentazioni che hanno portato all’accantonamento dell’emendamento che, destinando 4,57 miliardi, avrebbe permesso di completare la Linea C fino a Grottarossa, e magari anche oltre, fino a La Giustiniana.
Va dato atto che l’onorevole Astorre è l’unico ad essersi preso la responsabilità di spiegare le scelte della maggioranza di Governo, cosa di cui siamo estremamente grati, ma non possiamo accettare risposte così sommarie e, soprattutto, errate nel merito.
Non siamo abituati a rispondere a singoli comunicati, ma questa volta il comunicato è rivolto anche ai comitati romani che si occupano di metro e, pertanto, ci sentiamo di dovere di rispondere.
“NESSUNA BOCCIATURA O BLOCCO DELLE RISORSE”
Dapprima… colpo di scena! Non c’è “nessuna bocciatura o blocco delle risorse”, ha piegato l’onorevole, in quanto “le opere di mobilità che hanno progetto esecutivo, e quindi anche la metro C di Roma, sono già tutte finanziate dal fondo per la mobilità del ministero Infrastrutture e trasporti, che le assegna a presentazione dei progetti esecutivi”.
Evidentemente, qualcosa non quadra in questa ricostruzione.
Dapprima chiariamo cos’è il “fondo per la mobilità”: questo fondo altro non è che il “fondo per il rilancio degli investimenti delle Amministrazioni Centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese”, cui il MIT permette di accedere tramite i cosiddetti “Avvisi”. Per intenderci, è il fondo che ha finanziato le funivie Magliana e Casalotti, nonché le tranvie Tiburtina, Termini-Tor Vergata e Togliatti.
Nei fatti, nessuna risorsa di questo fondo, al momento, è destinata “al prolungamento della linea C fino a Grottarossa, tantomeno fino a Farnesina, Clodio o Venezia”, come ha ben spiegato il candidato a sindaco Calenda, che ha aggiunto un dettaglio non trascurabile: “le leggi sulla contabilità degli Enti locali vietano di approvare progetti definitivi in assenza dei finanziamenti per la realizzazione delle opere stesse. Senza i finanziamenti nazionali, sulla Linea C, non si può presentare alcun progetto che vada oltre un preliminare, figuriamoci un progetto esecutivo”.
Il principio contabile è semplice e noto a tutti i tecnici del settore ed è entrato in vigore con il dlgs. 118 del 2011, cui sono seguite varie sentenze della Corte dei Conti che ne hanno confermato la validità, in ultimo nel 2019, stabilendo che redigere un progetto definitivo senza coperture per la realizzazione dell’opera è un potenziale danno erariale.
Non a caso, gli avvisi MIT prevedono di norma la presentazione di progetti preliminari, in quanto generalmente nessun Comune, come spiegato, potrebbe mai presentare un progetto definitivo.
Ma la linea C è un’opera già appaltata, con un progetto preliminare già redatto (in una forma che non è più valida per l’avviso) e andato in gara anni fa, cui deve seguire necessariamente procedure di finanziamento ad hoc, fatta eccezione, come spiegheremo più avanti, per la stazione Venezia.
Dopo questo scambio, in luce di queste evidenze e dopo le reazioni dei comitati, Astorre è quindi stato costretto a ritrattare, con un nuovo comunicato, che riportiamo integralmente ma che analizziamo per parti.
“LA METRO C SAREBBE DIVENTATA LA METROPOLITANA PIÙ COSTOSA DEL MONDO”
Astorre: “Non sarà certo la bocciatura di un emendamento alla manovra finanziaria a bloccare la realizzazione della Metro C, che peraltro con lo stanziamento di ulteriori 4,6 miliardi (perché di tanto parliamo) sarebbe diventata la metropolitana più costosa al mondo. E con questo rassicuro tutti, compresi i comitati dei cittadini che tanto si battono per una città più all’avanguardia e di respiro europeo”.
In primo luogo, quanto dichiarato non ci rassicura per nulla. Sostenere che con ulteriori 4,6 miliardi la Linea C sarebbe la metro più costosa del mondo è semplicemente falso, tanto in termini assoluti quanto relativi, e non possiamo accettare che un membro della Commissione Trasporti del Senato dica una cosa del genere.
Con quei 4,6 miliardi verrebbero realizzati, considerando anche la fermata La Giustinana contenuta nel preliminare approvato, ben 16km di linea, a cui si aggiungono treni sufficienti a garantire i 3’ su tutta la metropolitana, in luogo degli attuali 9’, quindi investimenti anche sulla tratta esistente.
L’intera linea C verrebbe quindi a costare all’incirca 7,6 miliardi per circa 37,5 km complessivi, ovvero circa 202 milioni di euro al km comprensivi di tutto: tasse, treni, deposito e progettazione.
Un costo più che ragionevole se consideriamo che la Linea M4 di Milano, IVA inclusa, raggiunge i circa 150 milioni di euro al km, per avere l’esatta metà della capacità di trasporto potenziale di Linea C.
Ci fa piacere informare che sui grandi numeri, il Grand Paris Express, ovvero i 200km di metropolitane che il governo francese sta realizzando nella sua Capitale, ha un costo 38,5 miliardi, ovvero circa 192 milioni al km. Del tutto simile alla Linea C, seppure in contesti urbani estremamente più semplici e periferici e con economie di scala ben più rilevanti grazie ai tenti chilometri realizzati. Questo senza scomodare interventi ben più rilevanti in corso in tutto il mondo.
A tal proposito, invitiamo a visitare il sito del progetto Transit Costs, che si propone di analizzare i costi medi di realizzazione delle metropolitane nel mondo. Come si può verificare, i costi della Linea C sono ben al di sotto la media e impallidiscono d’innanzi alle infrastrutture più costose, anche solo considerando la macrotratta T3-T2-T1, ovvero la più complessa e costosa.
Sicuramente le tratte successive alla T4, ovvero T3, T2, T1 e C2, da Venezia a Gorttarossa, hanno costi largamente maggiori di quanto già realizzato sino ad oggi ma, come abbiamo spiegato numerose volte, la divisione in tratte è una divisione che nasce solamente da necessità costruttive. La linea va vista nella sua integrità, e nella sua integrità vanno visti costi e benefici.
“Non sarà certo la bocciatura di un emendamento alla manovra finanziaria a bloccare la realizzazione della Metro C”, spiega il senatore. E a ben vedere, aggiungiamo noi, visto che parliamo di un’opera già appaltata e di interesse nazionale, almeno sulla carta, ma che certamente senza un finanziamento appare difficile che l’opera possa andare avanti.
L’AVVISO MIT DEL 15 GENNAIO
Astorre: “Dopo i fondi stanziati dal Cipe, dallo Sblocca Italia, dal bilancio per il 2019, per completare la tratta fino a piazza Venezia sono necessari ancora 400 milioni, che saranno assegnati a seguito di richiesta, con presentazione del progetto definitivo, nell’ambito di un avviso già pubblicato dal Ministero Infrastrutture e Trasporti.”
Come al solito, si torna alla “logica dello spezzatino”. Una logica assurda, che prevede di realizzare una sola stazione in più rispetto alle tratte esistenti. Continuare a lavorare “in serie”, significa continuare con la logica di realizzare una tratta per volta, ma considerando che una stazione in Centro Storico richiede almeno 7 anni per essere realizzata, se non vogliamo vedere la Linea C completa tra 40 anni, appare chiaro che bisogna procedere non una stazione per volta, ma più stazioni per volta, decine di stazioni per volta.
Detto questo, non siamo contrari alla presentazione della stazione Venezia nell’ambito dell’avviso MIT, ma occorre chiarire che è l’unico lotto di Linea C che può essere finanziato in questo modo, in quanto è l’unico che può disporre di un progetto definitivo idoneo per l’avviso.
Infatti, la progettazione di Venezia è partita da ben prima delle norme e dagli allegati del d.lgs. 118 del 2011 ed è, differentemente dalla tratta T2, proseguita anche dopo il 2011, con più aggiornamenti, anche perché un finanziamento, che a esito della progettazione definitiva si è rivelato comunque parziale, era già presente grazie al decreto Sblocca Italia.
Finanziare la stazione Venezia sarebbe importante, in quanto è la stazione più importante in assoluto della linea, ma pensare che i comitati cittadini possano accontentarsi di realizzare solo altri 600m di infrastruttura, contro i 16km che abbiamo davanti, è ingenuo.
LA QUALITÀ DELLA PROGETTAZIONE
Astorre: “Più che dei finanziamenti, peraltro già stanziati, qualcuno dovrebbe preoccuparsi eventualmente dell’adeguatezza del livello di progettazione dell’opera. Il Ministero, e la Commissione Trasporti di cui mi onoro di far parte, sono al lavoro per realizzare le infrastrutture necessarie che miglioreranno la qualità della vita dei cittadini, e soprattutto senza sprechi di risorse pubbliche”.
Evidentemente, in questo passaggio si continua a non capire che senza il finanziamento non si può realizzare la progettazione definitiva dell’intera opera. Non è proprio possibile. Quale qualità s’intende valutare se il progetto definitivo non si può proprio elaborare? Se questa logica non piace, crediamo che i Comuni sarebbero ben contenti di una modifica al d.lgs. 118/2011 e annessi allegati.
Lo spreco assoluto, a nostro parere, è quello di avere un’opera con un appaltatore individuato per una larga parte, senza un finanziamento che se assegnato permetterebbe di far partire i lavori praticamente domani. La Linea C è un’infrastruttura necessaria. Inserita nella pianificazione da anni ed anni, appaltata e in parte realizzata ed in esecuzione.
Al senatore noi rivolgiamo queste domande. Lei è un senatore del Lazio. Per giunta eletto nel collegio n. 2 del Lazio, che verrebbe attraversato dalla tratta Farnesina-La Giustinana, con vantaggi enormi anche per i pendolari provenienti da Viterbo, che beneficerebbero del nodo di scambio con la ferrovia.
Ieri ha deciso che la Linea C potrebbe essere uno spreco di risorse pubbliche.
Ma dov’era quando Torino riceveva 800 milioni senza uno straccio di progetto di fattibilità per la Linea 2? Dov’era quando Milano riceveva 900 milioni per un progetto di prolungamento della M5 a Monza la cui analisi costi benefici restituiva un valore inferiore ad uno? Ovvero dov’era quando con un emendamento si finanziava un’opera il cui ritorno è inferiore ai costi?
La Linea C ha un valore dall’Analisi Costi Benefici pari a 2. Per ogni euro speso, ne tornano 2. Per qualsiasi dubbio sull’opera, la Struttura Tecnica di Missione del MIT ha proprio il compito di approfondire, valutare e supportare il Ministero in tutte le analisi. Basterebbe attivarla.
Se poi anche solo si pensa di comparare la Linea C, con treni automatici da 110m, alle metro automatiche milanesi, con treni da 50m, o addirittura con la metro di Brescia, con treni da 39m, si sta facendo un errore di metodo e di merito enorme, che può capire chiunque.
Condividiamo che lo strumento dell’emendamento sia uno strumento assurdo, soprattutto per una cifra rilevante come 4,57 miliardi di euro. Ma se davvero per lei è fondamentale “realizzare le infrastrutture necessarie che miglioreranno la qualità della vita dei cittadini, e soprattutto senza sprechi di risorse pubbliche”, faccia il modo di individuare davvero i finanziamenti per la Linea C. Si trovi una modalità di finanziamento, tenendo ben conto che questa non può essere il fondo per il trasporto rapido di massa, che così com’é strutturato non è coerente con il percorso amministrativo di Linea C ma soprattutto non è capiente, come hanno ricordato gli amici di Cityrailways.
Roma gliene sarebbe grata. Roma e il Lazio l’hanno eletta anche per questo.
Decreto di nomina per il commissario della Metro C:
https://www.fanpage.it/roma/maurizio-gentile-nuovo-commissario-della-metro-c-di-roma-previsti-58-miliardi-in-recovery-plan/
8 miliardi su più di 200 sono le briciole che questo stato avrebbe concesso alla sua capitale. La dice lunga sulla considerazione che hanno di noi. E meno male che la Raggi è “loro”, figuriamoci come ci avrebbero trattato se ci fosse stata una Giunta “nemica”
Sono due anni e mezzo che il M5S è al governo nazionale e non ha investito un euro su Roma perché la Raggi è invisa alla direzione nazionale, questa è una vergogna incredibile, sul Recovery Fund hanno messo le briciole per la capitale, tutto questo per bieche logiche di partito. Vergogna
Come sempre accaduto nella storia di questa città, anche stavolta noi cittadini-sudditi Romani saremo ostaggi dei giochi di potere della politica nazionale. E’ ormai evidente a tutti che, per consolidare l’alleanza PD-5Stelle, il partito di Zingaretti accetterà appoggiare la candidatura della Raggi. Calenda, che ad ora resta l’unico candidato votabile, a questo punto dovrà o accettare l’appoggio di Renzi, o correre da solo. In entrambi i casi sarà un suicidio politico. Non ci resta che prepararci al destino o di altri cinque anni di raggi, o di ricadere dalla padella dei 5stelle nella brace del ritorno del centrodestra magari “ripulito” dal rassicurante volto di Bertolaso.
Continuo a ritenere che essere la Capitale sia sempre stato, e sempre sarà, solo uno svantaggio per Roma e i Romani, sempre vittime dei giochi di palazzo.
Se questo è il quadro che avremo davanti, avrò una ragione in più, oltre alla pandemia, per restarmene a casa. Non andrò certo a rischiare di infettarmi per fare un favore a questa classe politica infima, tanto chi vince vince, resteremo sempre nella m****!
Calenda puo avere qualche possibilità se aggrega i voti del centro-destra moderato che non vuole stare con Salvini e Meloni e se rompe il campo del PD, facendo breccia nell’elettorato storico di centro-sinistra delle zone centrali. Però i margini di consenso non sono molti, perché quelli di centro-destra moderato sono pochi a Roma (visto il radicamento storico di MSI-AN-FdI) mentre nel centro-sinistra pesa il cliché di Calenda non-di-sinistra e il radicamento di quelli che votano PD a prescindere per stare a posto con la coscienza. Deve essere bravo a comunicare specialmente con i secondi, almeno per arrivare al ballottaggio. Per vincere, deve poi essere capace di intercettare i ceti popolari di periferia, delusi dalle promesse non mantenute della Raggi. Al ballottaggio con la Raggi o Bertolaso sarebbe in grado di ribaltare chiunque, perché può attirare consensi sia da centro-destra che da centro-sinistra. Calenda è uno che sa amministrare e sta lavorando sul territorio, quindi potrebbe anche essere un buon sindaco. Però ha fatto tabula rasa attorno a se, quindi per la città in futuro aspettiamoci pochi finanziamenti se vince lui.
Se PD-M5S si stringono e la Raggi la spunta, la campagna elettorale di Calenda può avere una spinta in più. Però, la Raggi con il sostegno del PD potrebbe avere numeri più importanti, ma non credo per vincere al primo turno. In ogni caso… Un sindaco M5S-PD sarebbe la replica dello spettacolo che vediamo a livello nazionale, quindi con una propensione al compromesso sui valori fondamentali che annacquerebbe qualunque buon piano sui trasporti. Oltre alla Raggi e allo stesso Zingaretti, però, non mi viene in mente nessuno della coalizione di governo che possa avere qualche chance contro La Raggi sarebbe paradossalmente meno peggio di altri del 5S o del PD perché ha maggiore autonomia e un percorso già segnato con il Pums, almeno qualche altro tram lo garantirebbe.
Se vince il centro-destra, dimentichiamoci il trasporto pubblico di massa. La base di consenso del piccolo commercio, dell’ediliza e dei professionisti romani su cui poggia il centro-destra ostacolano qualunque rivoluzione, come sempre in passato. Con la crisi, gli interessi particolari hanno ancora maggior presa e generano consenso, e Salvini non aspetta altro che essere il loro riferimento.
In sintesi, la vedo brutta pure io. In futuro vedremo poco di nuovo, mentre quanto fatto è poco. Pesano: 1) L’impreparazione e l’arroganza dei M5S a governare Roma, con i ritardi creati e le scelte sballate sui trasporti, imperdonabili, perché in 5 anni un partito come loro arrivato come movimento ambientalista e del cambiamento avrebbe dovuto lasciare avviati ben altri progetti (detto da uno che comunque non nega alcuni progressi ottenuti dalla Giunta, ne abbiamo discusso sotto); 2) il teatrino politico del governo M5S-Lega e M5S-Pd, che per andare contro la Raggi non hanno messo nulla di significativo per Roma. M5S nazionale primi responsabili. Vergogna.
Grazie Alexalex, grazie Piero per le vostre parole. La difficoltà maggiore qui a Roma è che si litiga molto perché ci si capisce poco e nella maggior parte dei casi si conosce approfonditamente poco o nulla della vera realtà dei fatti. Torno a ripetere che i 5 stelle sono nella stragrande maggioranza volenterosi ignoranti e senza visione reale del futuro, ma sono solo lo specchio della Roma di oggi. Solo per portare un esempio concreto a Piero in merito al municipio VII dove abito, sono state rifatte molte strade, si… con la classica leccata di asfalto. Io non sono tecnico, ma mi documento sui temi, e so che per risolvere il problema buche, occorrerebbe scavare ben di più dei 5 centimetri che vengono normalmente grattati via e rimessi. Il problema è molto più profondo e se non si interviene sul sustrato, si ripresenterà inesorabile. Costa di più, certo… ma se mai si inizia… Dato che da profano osservatore ho notato che le strade più disastrate sono quelle percorse dagli autobus, si potrebbe spendere qualche soldi in più per rifare quelle prioritariamente e poi il resto. In merito alle ciclabili del VII su via Tuscolana, dal ponte della stazione Tuscolana fino ad arco di travertino, io sono per la mobilità green, ma le ciclabili hanno paralizzato il traffico che prima scorreva. Sono inorridito. Voterò per chi metterà nel programma di eliminarle in quel tratto. Ne avrei tante da dire… dopo approfondimento e meditazione sul tema, ma no è il luogo. Spero solo che tutti voi abbiate passione e tempo di approfondire e pensare a soluzioni per il bene di tutti
Più che altro le ciclabili non andrebbero pensate lungo gli itinerari principali, a individuate in una viabilità secondaria, più interna ai quartieri. Per esempio, al Tuscolano, c’è quella di San Policarpo, parallela alla Tuscolana, molto più salubre e meno impattante rispetto alle altre tipologie di traffico, e poi c’è quella trasversale, di viale Giulio Agricola. Andrebbe perseguita questa filosofia. Tanto meglio se poi si individuano degli itinerari ciclabili attraverso i parchi per collegare zone di Roma mal servite dalla viabilità ordinaria, come ad esempio una ciclabile attraverso la Caffarella, che vada da Colli Albani a Circonvallazione Ostiense. Sarebbe sicuramente il modo più veloce per andare dalla Colombo all’Appio-Tuscolano.
Non funziona esattamente così. La bicicletta è un mezzo di trasporto che deve raggiungere i luoghi principali, quindi deve passare sugli stessi itinerari di pedoni e automobili.
Sulla ciclabile Tuscolana quello che si può rimproverare all’amministrazione è di non aver osato abbastanza, rimuovendo la sosta centro carreggiata da Subaugusta a s.m. ausiliatrice e realizzando una riorganizzazione complessiva con preferenziale + ciclabile. Oppure lasciando la sosta centro carreggiata e realizzando lateralmente, al posto dei parcheggi laterali, preferenziale+ ciclabile.
Sul tratto Subaugusta-Porta Furba, la pista dovrebbe essere meglio separata dai pedoni, ci sono interferenze pericolose, e “pulita” da parcheggi e bidoni in prossimità dei passi carrabili. Sul tratto Porta Furba-Tuscolana FS, è una pista transitoria la cui progettazione e realizzazione dovranno essere migliorate. Però ben venga, ha ridotto il ruolo di autostrada della Tuscolana in quel tratto, con gente che andava a 100 k/h.
Il problema sulle realizzazioni e sull’impatto sul traffico è che fino a quando non decidono contestualmente su ciclabili e preferenziali e non prendono il coraggio di rimuovere i parcheggi, avremo sempre soluzioni parziali, che sono poco efficaci e soggette ad interferenze reciproche tra pedoni, ciclisti e automobilisti.
Su chi lamenta il traffico, la responsabilità è di chi parcheggia in seconda fila, non delle piste ciclabili, e del numero spropositato di auto che circolano in quel quadrante. La ciclabile non crea le code, sono gli automobilisti in doppia fila che ostruiscono la circolazione. Laddove si crearono le code nel tratto Arco di Trav.-s.m. ausiliatrice, è stato perché il Comune aveva mantenuto una fila di parcheggi inutile a discapito della seconda corsia delle auto che per fortuna è stata ripristinata.
Via Tuscolana è una strada commerciale, ci sarà sempre molta sosta. E’ difficile far convivere commercio, viabilità principale e piste ciclabili. Troppe cose tutte insieme.
Secondo me non si può prescindere dal contesto abitativo intensivo della Tuscolana/Appia, con palazzi di 7/8 piani uno attaccato all’altro e per la maggior parte dei casi costruiti senza garage, e quando ci sono, sono adibiti a supermercati o magazzini. Ci abitano tante persone, me compreso e con anche una macchina a famiglia, sarebbero già troppe. Non contiamo poi il traffico di passaggio. Questo per dire che guerre ideologiche alle automobili in un contesto senza garage e ad alta intensità abitativa, rischia solo di rendere la vita più difficile a chi ci abita, senza contare l’incremento di smog prodotto dalle auto ferme. In certi contesti occorre solo essere realisti, i palazzinari anni 50 e 60 hanno fatto guasti nel tessuto urbano che non c’è nessuno che può risolvere con interventi raffazzonati. Garage sotto i palazzi non si possono costruire ahimè. Per ridurre il numero delle auto, una soluzione potrebbe essere incentivare il car sharing comunale, quello con stalli fissi, in questo quartiere del tutto assente. Si potrebbero attirare di più le persone sui mezzi pubblici, migliorando la qualità del servizio metro A e la frequenza, con l’automatizzazione e le porte di banchina. Si potrebbe aumentare il numero dei controlli sulle seconde file, con nuovo personale ausiliario, adibito a tale mansione (i vigili meglio che si dedichino ad altro di maggior qualità). Insomma, qui si vive peggio, è ed un dato di fatto. Soluzioni concrete, non ideologiche, questo desidererei.
Viviamo vicini, si vede che conosci la zona e quello che dici è tutto vero. Servono semplicemente investimenti. La preferenziale (da trasformare poi in tramvia come da proposte Utp) è il primo della lista. Anche sui parcheggi. Penso allo spazio tra via Assisi e Tuscolana FS, o al deposito di piazza Ragusa, li potrebbero ricavarci parcheggi temporanei a pagamento o per abbonati metrebus (modello Arco di Travertino). L’importante sarebbe avere politiche e investimenti coordinati, cosa che non esiste purtroppo. Questo è un disco rotto. Ma la ciclabile occupa 50cm per senso di marcia, su una strada di 25 metri, non sono quelli a creare il traffico.
A mi parere le piste ciclabili dovrebbero aggiungere possibilità e non sovrapporsi e raddoppiare i percorsi già serviti dalle metro. Dovrebbero servire per collegare le zone lontane dalle fermate metro alle fermate stesse, sostituendosi alle auto, ma alle fermate bisognerebbe poter lasciare le bici protette da tutto e da tutti.
Pare che la Regione abbia intenzione di finanziare qualcosa.
https://www.google.com/amp/s/amp.romatoday.it/politica/piano-mobilita-regione-lazio.html
Hanno approvato un Piano e si viene a sapere una settimana dopo, la dice tutta sulla scarsa trasparenza.
Sul merito delle opere, mettono ancora risorse sulla Roma Latina e la Roma Civitavecchia, che sono le linee meno metropolitane tra le FL e che attraversano aree di agro. Funzionano abbastanza bene, i treni sono i più nuovi tra le FL. Mi puzza di nuove urbanizzazioni, si veda Divino Amore. Poi è chiaro che abbiano poco interesse a valorizzare la funzione urbana delle linee, per accattivarsi l’elettorato di provincia dove il Pd è in caduta libera.
Poi vogliono mettere i soldi (tanti) sulla diramazione della Lido a Fiumicino, che mi pare l’ultima delle priorità. Sono scettico. Manca la ferrovia metropolitana sulla Pontina, chiesta da decenni ed essenziale per i tantissimi pendolari dell’area Pomezia-Aprilia-Latina e per i residenti di Spinaceto.
Molto perplesso.
La diramazione della Lido a Fiumicino non è l’ultima delle priorità. Si vede che non sei della zona, posso assicurarti che la domanda di mobilità tra il Decimo e Fiumicino è elevatissima. Sai quanti abitanti del X Municipio lavorano a Fiumicino? E sono costretti ogni giorni a percorrere l’unico ponte a una corsia per senso di marcia che collega le due sponde del Tevere nel raggio di 20 Km (tra l’altro in attesa DA ANNI che venga sostituito dal nuovo ponte anche e soprattutto per seri rischi di stabilità)?
Con i soldi della sola diramazione ferroviaria ci fai una metrotramvia Colombo da Terme di Caracalla a Ostia a Fiumicino. Si tratta di ben altro servizio. Portare la Roma Lido a Fiumicino senza integrazione alla B crea un doppione della linea Ostiense-Fiumicino. Non fai che disperdere la domanda dell’aeroporto su due linee, riducendo i carichi che non saranno più da metropolitana, per avere delle mezze ferrovie a 8-15’ di frequenza non consone al trasporto urbano. Ma perché si fa il contrario di quello che l’ingegneria dei trasporti prevede?
Se invece la Lido diramata sarà integrata alla B, è necessaria l’automazione e stiamo a 2 miliardi e mezzo di euro e comunque, verso Ostia e Fiumicino, avrai massimo un un treno ogni 7-8’. A che serve spendere 2,5 miliardi per una linea che già esiste senza abbatterne le frequenze? A quel punto ci puoi diramare direttamente la B attraverso Tor di Valle (vecchio progetto Cityrailways) senza tutta la costosa, complessa ed inutile integrazione tra le due linee…
Tu hai ragione da vendere sul fatto che c’è domanda tra il Municipio X, Ostia e Fiumicino, ma il tram rapido su quella direttrice è il mezzo più adatto e sufficiente. La Colombo è una autostrada che può tranquillamente ospitare un metrotram centralmente, con ridotte interferenze. La Roma Lido dovrebbe andare verso Spinaceto-Pomezia per essere utile, o essere estesa verso il centro per creare una vera domanda da Metro.
A leggere tutta questa solerzia della Regione per la diramazione della Roma Lido (senza nessuna consultazione chiara e trasparente che ne descriva costi e benefici) a me viene in mente che la tratta per Fiumicino non servirà niente altro che a giustificare nuove urbanizzazioni successive in zona Parco Leonardo-Fiera di Roma, e ad integrare la Roma Lido alla rete FS per liberare la traccia ferroviaria per Fiumicino per l’alta velocità.
Tanto probabilmente non faranno nulla come sempre, quindi possiamo star tranquilli.
La Roma Lido a Fiumicino serve per un collegamento diretto tra l’Eur e l’Aeroporto, che oggi non c’è.
Stefano, per questo (non solo ma anche) era stata pensata la funivia EUR Magliana – Magliana, nei cassetti di Romametropolitane da anni
Stefano vediamo se e cosa realizzeranno. Se serviva il collegamento diretto ad Eur, cosa che mi pare importante, era necessaria la diramazione della B proposta da Cityrailways diversi anni fa. La cosa assolutamente inutile sarebbe avere una seconda linea Piramide-Fiumicino.
Dipende cosa vuole fare la Regione: se vuole integrare la Lido alla rete FS, avere un secondo collegamento su Fiumicino può servire per nuovi servizi (es. Termini-Eur-Fiumicino). Se invece vogliono portare la Lido in centro con una penetrazione urbana, ancora meglio.
Però…Sapendo come ragionano, vedendo lo studio di fattibilità sulla integrazione Lido-B (2 miliardi di euro di costi per avere tre linee a 7’…) e vedendo come è uscita fuori dal nulla questa nuova linea, ho impressione che se mai lo faranno, sarà l’ennesimo moncone inutile e mal pensato che risponde a ben altri interessi, che serve a liberare le tracce ferroviarie esistenti per portare l’AV a Fiumicino o per giustificare nuove urbanizzazioni a Fiera-Parco L.
A tal proposito, vista la complessità del nodo Flaminio, pensavo a un prolungamento diverso della E, oltre Flaminio, passando per Auditorium, Ponte Milvio, Fleming, Vigna Clara, Parco di Vejo (corrispondenza con MC).
In questo modo si eviterebbe il doppio attraversamento del Tevere per collegare Auditorium con MC e si rimedierebbe all’errore del mancato passaggio di MC da Vigna Clara.
Ovviamente la futura MF, attuale Roma Nord, continuerebbe ad arrivare a Flaminio tramite l’attuale percorso.
Alex ecco il Piano della Regione, non si tratta solo degli interventi sbandierati dai giornali.
Sulle Metro:
– finanziamento della Metro A fino a Torre Angela. Parlano di un metro ad alta capacità con galleria, quindi non pare il metrotram. Ci mettono però appena 200 mln euro, gli sarà saltato uno zero?
– diramazione della ferrovia Roma Lido fino a Fiumicino città, come discusso. È una ferrovia però, non una Metro, avrà frequenza 15’. Spiegatemi voi il senso che non ci arrivò. Su Lex, AV e FL Fiumicino non c’è una scelta chiara, come sul link per Ciampino in cui spuntano chiacchiere sul prolungamento della A (pure qua?)
– parlano di Tor di Quinto come terminale della C e scambio con l’anello
Sulle ferrovie urbane:
– chiusura anello, raddoppi vari (Casilina-Ciampino, Tiburtina-Guidonia), attrezzaggio Ermts, tutti finanziati
– potenziamento ex concesse, finanziato
– completamento Pigneto, comprensivo della fermata lato Casilina, finanziato
– nuove stazioni Statuario, Divino amore, Valle Giulia, Massimina, non si capisce se finanziate
– riattivazione Val d’Ala con prolungamento della ferrovia Tiburtina-Lunghezza portata a 15’
– nel lungo periodo nuove stazioni Zama, Portuense, Newton, Lanciani, Casalbertone (spiegatemi perché non subito…)
– tra le righe si capisce che potrebbero aprire una stazione Porta Furba connessa alla A insieme con Casilina, una volta completato il quadruplicamento ferroviario
– gronda merci sud (Ponte Galeria-Campoleone) ma se ne parla tra venti anni (più i venti già persi in chiacchiere)
– Roma Civitavecchia e Roma Nettuno attrezzate come FM
Sulle Metro poche idee ma confuse, sulle ferrovie (a parte il caos sui collegamenti agli aeroporti) pare che in 5 anni potremo avere le auspicate ferrovie metropolitane. Non è la RER, non sono le S-Bahn ma qualcosa si muoverà, lentamente ma si muoverà. Intanto miliardi sulle strade
https://publicbur.regione.lazio.it/PublicBur/burlazio/DynRes/GENERIC_FILE.4#page294
Piero ha detto:
31 DICEMBRE 2020 @ 14:15
……e la sistemazione delle strade.
Perché non percorre la via Casilina, da Finocchio a Porta Maggiore, ovviamente decine di volte e con la sua macchina, che poi altrettanto oviamente rottamerà!!!!!
può anche venirsi a fare un giro a Ostia (Municipio dello stesso colore del Comune)
…oppure la Via di Selva Candida (per la quale esiste un progetto di ristrutturazione da anni che avrebbe dovuto pagare un costruttore ma a cui come al solito è stato detto “niet!”), ai confini del municipio XIV dove la Sindaca vive!
Dove giri giri, a Roma di strade messe male ne trovi tante. Però cercate di avere memoria di come stavamo, tutto qua. I lavori stradali andavano solo con affidamenti sottosoglia spezzettati, ora gli appalti sono maggiori e gli interventi più strutturali. In alcuni municipi, come il VII, vi assicuro che hanno rifatto completamente interi quartieri. Per me è ordinaria amministrazione, che per anni però non è mai stata fatta. Bisogna riconoscere quanto fatto, che non è abbastanza, e sottolineare quanto non fatto. Sennò stiamo al tifo da stadio.
Lo vedi che sei tu che fai tifo da stadio? Credimi se ti dico che a me il colore politico non mi interessa più da molto tempo e sarei pronto ad applaudire chiunque faccia del bene alla mia Città ed al mio Paese. Tu però insisti nel parlare dell’asfalto delle strade ma evidentemente non sai che mentre in campagna elettorale la Raggi sbandierava l'”asfalteremo tutta Roma”, proprio recentemente ha dichiarato che la sua amministrazione si sarebbe occupata solo delle strade di sua competenza, ovvero circa il 10% del totale delle strade romane, mentre il restante era di competenza dei municipi (come se i municipi non facessero parte di Roma), quindi informati bene su chi devi ringraziare per l’asfalto del tuo settimo municipio.
PS: no, Roma non stava affatto peggio prima dell’amministrazione Raggi.
Buona giornata
Mettici pure che la maggioranza dei Municipi è dello stesso partito della Sindaca… ma il punto è che se per la Capitale d’Italia deve essere considerato un successo che al quarto anno del suo mandato la Sindaca abbia asfaltato anche tutte le strade di Roma, vuol dire che siamo alla frutta! Ma veramente questo è tutto quello che ci si può aspettare da un’Amministrazione della Capitale d’Italia? Ma questo dovrebbe essere scontato! Le strade di dovrebbero asfaltare da sole! Che tristezza?
Ognuno si fa le sue impressioni. È chiaro che le strade di quartiere dipendono dal Municipio. Non sono un ammiratore della Raggi o dei 5S, anzi vorrei ben altra classe politica. Però non si possono disconoscere le (poche) cose buone che hanno fatto, sono oggettive perché si tratta di autobus acquistati e circolanti, di istanze di finanziamento per i tram presentate, di strade, pedonalizzazioni e ciclabili realizzate.
Ne si può dimenticare come hanno lasciato e ridotto questa città le amministrazioni precedenti (leggete il libro di Alfonso Sabella “Capitale infetta”).
E comunque organizziamoci in qualsiasi modo attraverso le tv regionali e nazionali ed i giornali per sollevare lo scandalo e l’indecenza verso quella che dovrebbe essere la Capitale di questo Paese.
Premesso che dello squallore in cui versa la nostra triste città si è parlato eccome, negli ultimi sei anni almeno, anche nelle testate internazionali, direi che in questo periodo l’opinione pubblica sia interessata a ben altro che alle nostre piccole miserie
Spero che il governo con i 5 stelle cada e scompaia dalla circolazione la Raggi, ormai dopo questa ultima vicenda non merita nessun credito da parte dei cittadini italiani e soprattutto dagli abitanti di Roma
PD e Zingaretti stanno facendo probabilmente peggio, se è possibile. La Raggi qualche straccio di tram e preferenziale lo ha tirato fuori, nel limite delle risorse e della competenza che hanno lei e l’amministrazione romana, la Regione Lazio è invece a zero assoluto e dal Governo nulla per Roma.
E i tempi non saranno per niente buoni nemmeno in futuro, se vince Calenda gli faranno scontare l’opposizione di oggi.
Per rendersi conto della qualità dell’operato della Sindaca Raggi in questi 5 anni basti leggere l’articolo pubblicato sul messaggero di ieri 30 dicembre 2020: soltanto negli ultimi mesi della sua consiliatura Raggi si accorge dell’opportunità di istituire un tavolo per Roma Capitale… non nel 2016 ma a fine 2020… , con un programma ricco di proposte, in fase assolutamente iniziale….appunto semplici proposte – di fine mandato…. e come giustificare i 5 anni persi? Non é un pregiudizio in quanto Raggi o in quanto appartenente ai 5 stelle, potrebbe chiamarsi in qualsiasi altro modo e appartenere a qualsiasi altro partito. E’ innegabile, dal suo operato, dalla contraddittorietà di intenti – basti confrontare le sue proposte iniziali, il suo atteggiamento iniziale verso finanziamenti privati, verso le nuove linee metro etc. con le proposte di cui all’articolo riportato nel messaggero di ieri.., emerge chiaramente quanto di meglio si poteva fare. Questi tratti sono innegabili e si evincono senza forzature (magari poter tornare ai tempi di personalità del livello culturale di Rutelli o Veltroni ..).. Devo dire inoltre, a rincarar la dose, che neanche il PD ( forse Zingaretti, il segretario del partito PD, non é anche il presidente della Regione Lazio? quanto si é prodigato per Roma e per sostenere Raggi nel suo ruolo di Sindaco della Capitale?) oltre ai 5 Stelle non hanno dato neanche un minimo aiuto alla Sindaca perchè ottenesse i giusti finanziamenti per Roma , questa nostra città che dovrebbe essere la Capitale d’Italia.
Lungi da me difendere quello che è indifendibile, come giustamente sottolinei questi cinque anni sono caratterizzati da tanta retorica e scarsa capacità esecutiva.
Però bisogna fare un paragone tra la Roma ereditata da Raggi – un disastro assoluto – e quella che lascia. Non si può negare che alcuni aspetti sono stati migliorati – approvazione dei bilanci, piano concordatario Atac, corsie preferenziali e ciclabili, quattro istanze tramviarie al Mit, e la sistemazione delle strade. Su questi aspetti Raggi lascia una città migliore di come la aveva trovata. Sul resto, lascia semplicemente a desiderare.
Il secondo mandato di Zingaretti lascia ad oggi una Regione peggiore di quanto fatto dallo stesso Zingaretti nel primo mandato. Sulla mobilità ha dato il peggio, con l’immobilismo sulle ex concesse, l’inesistenza nel ruolo di finanziatore e supervisore sulle ferrovie (pensiamo all’anello ancora fermo, al quadruplicamento Casilina Ciampino mai pervenuto, alla Roma Terracina bloccata, a Pigneto Fs, a casi surreali di stazioni fantasma sempre annunciate come Zama, Massimina, Selinunte). Zingaretti secondo mandato ricorda il fallimento di Veltroni secondo mandato, come lui segretario nazionale che dimentica il territorio che amministra, al quale antepone gli interessi e i compromessi della carica politica nazionale.
In tutto ciò come giustamente sottolinei lo stucchevole immobilismo finanziario del fuoco amico del Governo M5S-PD e della Regione a guida PD, che lasciano decadere la capitale che loro stessi amministrano per calcolo politico e compromessi a danno dei cittadini. E con Calenda, se vincerà, il quadro potrebbe anche peggiorare.
Vedi Piero, il mio discorso su gente che abbia i cosiddetti che gli fumano è teso a far comprendere che in un’organizzazione molto complessa, come può essere il comune di Roma o un’azienda privata con pari numero di dipendenti, è assolutamente indispensabile avere al comando qualcuno che faccia l’ordinario ad occhi chiusi e con le mani legate dietro la schiena, e che debba dedicarsi anima e corpo ai nuovi progetti. Roma, se desidera recuperare gli innumerevoli gap con il resto delle città più evolute d’Italia e del mondo, ha bisogno di un genio organizzativo alla buonanima di Marchionne. Qualcuno con una visione, e una capacità strategica e realizzativa fuori dal comune, qualcuno che in un’occasione irripetibile come quella del recovery fund abbia la capacità di attirare su Roma 30 o 40 dei miliardi che l’Europa ci regala o presta a tasso zero. Qualcuno che sappia trasformare questa meravigliosa città nella capitale non solo amministrativa ma anche economica d’Italia. Qualcuno che la rilanci agli occhi del mondo in vista dell’appuntamento del Giubileo. Qualcuno che sappia far desiderare a tutto il mondo di venirsi a mangiare una carbonara all’ombra del Colosseo, ma anche di visitare la più avveniristica fiera della robotica che potrebbe sorgere in quel immenso nulla della nuova fiera di Roma. Insomma, potrei continuare per ore, ma sta piccola gente non ci porterà mai fuori dal guado, e io credo che ce lo meritiamo invece. Scegliamo la qualità, se ci verrà offerta da qualche partito o coalizione, scegliamo i grandi progetti e chi sa pensarli e realizzarli, scegliamo per una volta non i meno peggio. Speriamo che ci sia un candidato così…
Con il dovuto rispetto ma ce ne vuole davvero tanto di coraggio nel dire che “Raggi lascia una città migliore da come la aveva trovata”, semplicemente per qualche asfaltatura e qualche verniciata a disegnare le “ciclabili”, mentre la questione Atac la conoscono tutti (ma proprio tutti) e non è migliorata affatto, mentre per la questione bilanci, bhè, che dire, anche un bambino sarebbe un bravo Manager se non spende niente e poi dichiara che “ha sistemato il bilancio”.
EnricoF sul fatto che ci sia una manica di incompetenti ed incapaci ai vertici, sebbene con alcune eccezioni, non ci piove. Mi fa sorridere però che questi siano riusciti a fare a Roma meglio del malgoverno dei 15 anni precedenti. Ci voleva poco, si intenda.
@EnricoF condivido tutto quello che hai scritto dalla prima all’ultima parola, punteggiature comprese.
“Mancanza di visione” è la sintesi perfetta del tuo pensiero, che è anche il mio.
Dopo l’era Rutelli-Veltroni, che fuor di simpatie politiche, che non sono neanche le mie, considero i migliori sindaci dagli anni Novanta ad oggi, siamo passati dalle ruberie ed intrallazzi di Aledanno, al marziano Marino (che no, Massimo, non è stato per niente quel genio incompreso ma un nulla cosmico), ai dilettanti allo sbaraglio.
Idee per il futuro?
All’orizzonte io vedo solo Calenda. Altre proposte?
Alex io posso pure non nominare più Marino, ma tu non tirarmi in ballo se no, quantomeno per educazione, rispondo. Ritengo che non conosci tutti i fatti e pensi che il problema era la Panda rossa, Amen, la pensiamo differentemente. Intanto però lui 6 fermate di metro le ha potute inaugurare e questo non glielo toglie nessuno.
Massimo, ho mai scritto della “panda rossa”? Non troverai mai non uno ma mezzo mio commento su questo genere di argomenti, che ho sempre considerato mezzi di distrazione di massa. E’ stato proprio questo eccesso di “onestismo” (neologismo che mi prendo la briga di coniare sulla scia di uno slogan tanto caro ai “grillini” della prima ora) a dare in pasto Roma e poi l’Italia intera agli onesti (forse) incapaci, e ho sempre pensato che fosse meglio un disonesto capace a un onesto incapace.
Prova a farmi cambiare parere elencandomi cosa ha prodotto Marino in due anni e mezzo, ma per favore non tirare il ballo le inaugurazioni di stazioni che sai bene avere solo ereditato. Se poi basta per affermare che la Raggi è stata peggio, ti contenti di poco
Alex, come detto rispondo solo per educazione dicendo che Marino ne ha fatte di cose, ha anche pestato “troppi” piedi, però non è questo il luogo, inoltre qui di “tifosi da stadio” ne siamo fin troppi, quindi smettiamola qua e torniamo a parlare di metro.
Buona giornata
@Massimo E no però, se tu dici che “non sono informato sui fatti” e che “Marino ne ha fatte di cose” allora o queste cose me le dici (al di là di inaugurare fermate di metro già approvate da altri prima di lui), oppure vuol dire che il tifo da stadio lo stai facendo tu. Inoltre mi attribuisci giudizi che non ho MAI dato (la storia della “panda rossa” che non mi ha appassionato, così come le beghe giudiziarie sulla Raggi, perché preferisco giudicare un Amministratore dalle cose che ha fatto). Sul fronte dei trasporti, mi dici cosa ha avviato la sua Giunta? Non dico portato a termine perché ci arrivo anch’io che in poco più di due anni si può portare a termine giusto una pista ciclabile (e forse manco bastano); ma avviato. Io mi ricordo solo che con l’assessore Improta (che aveva dichiarato che a Roma le metro non servono), abbiamo rischiato che avallassero un progetto definitivo con la C senza fermate da Venezia a San Pietro, contro il quale proprio questo Comitato si è battuto promuovendo una campagna di mail a cui abbiamo aderito
ODDIO Alex, premesso che il mio discorso sulla “Panda Rossa” non era strettamente per te ma generico, come già detto non è questo il luogo ma se vuoi conoscere i fatti trovi qualcosa di interessante anche semplicemente su WiKipedia (pensa un po’!), sinceramente però tutta sta dietrologia ha un po’ stufato, a me del passato frega poco, tanto rinvangare non serve a nessuno, a parte il semplice dispiacere del “si poteva fare”. Quindi basta con Marino e con tutti gli altri prima di adesso.
Ciao
“Quoto” dal tuo msg del 5/1: “Ritengo che non conosci tutti i fatti e pensi che il problema era la Panda rossa, Amen, la pensiamo differentemente.” Rispondevi a me, quindi da dove dovrei evincere che non era diretto a me ma in generale?
Chiarito che la storia non interessa né a me né a te, mettiamo un PUNTO sulla questione e andiamo avanti.
Rimango desideroso di capire cosa abbia fatto sul fronte trasportistico la Giunta Marino di tanto lodevole. Su Wikipedia trovo molto sul suo operato da medico chirurgo, sulla sua attività da parlamentare con la lodevole, per quanto mi riguarda, inchiesta sugli ospedali psichiatrici giudiziari, che a suo tempo seguii, mentre come Sindaco di Roma sul fronte trasportistico l'”apertura della metro C” che sappiamo bene essere un’opera non avviata dalla sua giunta, e la chiusura al traffico di via dei Fori Imperiali, che a mio parere, per come implementata, è stata un disastro per la viabilità . Qui si esauriscono le citazioni di Wikipedia sull’operato SUL FRONTE TRASPORTISTICO come Sindaco di Roma. Personalmente ho memoria delle dichiarazioni di Improta suo assessore, sull’inutilità delle metro a Roma, sulla manifestazione di interesse a voler rivedere la progettazione della tratta T2 senza fermate da S. Pietro a Venezia (devo rinfrescarti la memoria sui numerosi post del Comitato a riguardo, sulla campagna di mail promossa e realizzata con successo, sul flash mob…? Non credo) e di aver tagliato diverse linee di bus.
Accolgo con favore di smettere di parlare di chi c’era prima, Raggi compresa (che tanto è prossima al capolinea, a Dio piacendo). Ho solo espresso una mia opinione su Marino mettendolo nello stesso calderone di predecessore e successore, perché per me, dal punto di vista dello sviluppo della progettazione del TPL, pari sono (con qualche variazione sul tema). E ti ho citato solo perché tu hai sempre sostenuto il contrario.
Se intendi su altri fronti (legalità? trasparenza? bilancio?) allora è altro discorso, e comunque in quel caso son d’accordo con te che è fuori tema, ma non sono stato io a tirare in ballo argomenti diversi dai TRASPORTI, dove su Marino non ho nessuna memoria di alcun passo avanti. Sbaglio io? Può darsi, allora aiutami a rinfrescarla, se no se vuoi smettere di parlarne e sia, ma non capisco questo tuo fastidio come se criticare Marino fosse lesa maestà
Credo che ragionare sui fatti concreti sia il modo migliore per giudicare l’operato di un sindaco. Marino fece tanto sulla trasparenza e gli appalti (leggete il libro di Sabella Pm antimafia e suo assessore) e, come è stato dimostrato recentemente anche da Report sulla base di atti giudiziari, venne fatto fuori con lo scandalo della Panda Rossa falso ed orchestrato da strutture della polizia municipale e del Pd locale e nazionale che Marino non lo volevano più, poiche aveva iniziato ad intaccare alcuni interessi. (Le tante inchieste sulla Raggi, tutte con assoluzione piena fino ad oggi, mi lasciano pensare a dinamiche analoghe, anche se non ci sono dati rilevanti a confermarlo.)
Però, e qui Alex ha tutta la ragione del mondo, sui trasporti Marino non fece nulla (a parte credo una gara sugli autobus la cui fornitura è stata realizzata sotto la Raggi), e quel poco che fece fu negativo. Penso alla Metro C senza Stazioni, e aggiungo la diramazione della B fino a Tor di Valle che approvo’ senza nessuna analisi di fattibilità inserendola nella delibera sullo stadio della Roma, che come venne fatto notare da Atac avrebbe avuto l’effetto di portare i treni Bologna-Eur Palasport a 8’, e Jonio-Palasport a 12 o 15’!!!
Dal 2008 al 2012 ho fatto un’esperienza politica nell’allora “amici di Beppe Grillo”, posso assicurarvi che me ne sono andato via per disperazione, prima, fortuna mia, che avessero l’exploit. È gente che ci mette buona volontà, ma non sono all’altezza del compito affidatogli. Per farvi un esempio, parliamo per la maggior parte di persone che alle superiori riuscivano a fatica a guadagnarsi il 6 in tutte le materie. Purtroppo è la grande maggioranza degli italiani di oggi. I 5 stelle sono lo specchio di ciò che sono riuscite a creare le classi politiche fino ad oggi, ossia un impoverimento culturale e sociale preoccupante. Se la Raggi non riesce a garantire neanche la normale amministrazione dopo 5 anni di mandato (i risultati deludenti sono sotto gli occhi di tutti) è perché è gente scarsa, scarsissima. Avreste mai votato a vostro rappresentante il compagno di classe che arrancava a scuola ? Io ne ricordo tanti di compagni così, e abito in una zona medio centrale di Roma, gente onesta, ma senza quel quid che serve ad un amministratore. Con l’M5S i cittadini medi, la massa si è voluta mettere alla prova. Non è classismo, ma ad ognuno va assegnato il suo compito, secondo merito. Io credo che nel governo della cosa pubblica vadano inserite le migliori menti. Il problema è che di migliori menti c’è sempre più scarsità e la mediocrità invece dilaga. Scegliamo chi ci pare per la prossima consiliatura, ma che sia qualcuno o qualcuna con una capoccia bella grossa. È il mio augurio migliore per invertire la tendenza
Grazie della tua testimonianza di persona che ha visto da dentro questa realtà. Quanto scrivi conferma tutte le sensazioni che ho avuto sin dagli esordi del movimento sulla scena politica italiana e che si sono consolidate nel tempo. Considero il “grillismo” uno dei peggiori prodotti di Internet, che ha la fatto la fortuna di gente ignorante dando loro immeritata visibilità e trasformandoli in “guru” tuttologi (senza avere la minima competenza su nessuno degli argomenti trattati), capaci di attrarre altri ignoranti facili prede di teorie complottiste. I risultati si vedono purtroppo anche sul fronte sanitario, con un numero sempre troppo elevato di gente stolta che dando retta a questi qui non si vuole vaccinare preferendo rischiare di prendersi il COVID (e contribuendo a perpetrarne la diffusione). Non dimentichiamoci che lo stesso Grillo è stato un convinto “no-vax”.
E’ evidente che chi ha un minimo di formazione su un determinato argomento non può che dissociarsi da determinate posizioni, dalle no-tav alle no-vax passando per tutti gli altri no- , quindi ciò che scrivi non mi sorprende affatto, e il consenso guadagnato da questo scappati di casa purtroppo ci dà una misura dell’alto grado di analfabetismo funzionale della popolazione italiana
Stiamo a fine mandato, si deve valutare cosa hanno fatto, premesso che è un movimento pieno di incapaci e incompetenti (e questo è un dato di fatto).
(Però a Roma hanno messo alla Commissione mobilità uno come Enrico Stefano, che avercene come lui. Al Municipio VII la Lozzi e il suo staff hanno fatto tanto e concreto. Certo, hanno pure messo la Meleo come assessore per tre penosi anni, e anche Calabrese mi pare che ha fatto più chiacchiere che altro.)
Però, ripeto, devono essere valutati sui fatti, su come hanno amministrato.
Nonostante incapacità e incompetenza diffusa, sulla mobilità hanno portato a casa il piano concordatario di Atac, messo in circolazione centinaia di bus, realizzato diversi chilometri di corsie preferenziali e qualche pista ciclabile, messo a posto tante strade (non tutte, ma Roma è enorme e messa malaccio), messo a finanziamento diverse istanze sui tram, alcune già approvate dal Mit.
Ricordatevi di come era ridotta Roma. Come l’hanno lasciata i partiti di prima, ai quali non capisco perché non si rimproveri mia incapacità e incompetenza.
Quello che ha fatto la giunta Raggi è abbastanza? No. sulle metro hanno fatto malissimo e sui tram la lentezza è esasperante. Però hanno fatto sulla mobilità meglio di Alemanno e Veltroni 2, su questo non ci piove.
Per Piero, la Raggi avrebbe fatto meglio di Veltroni che ha finanziato parte della Metro C ed intavolato ed intavolato discorsi e progetti della Metro D, con qualche ciclabile?!? Sei fuori di testa???
Massimo sarai fuori di testa tu, visto che non conosci i fatti evidentemente da buon ignorante che sei.
Prima di tutto, parlavo del Veltroni-bis. La Metro C venne finanziata con la legge obiettivo del 2001, quindi l’amministrazione Veltroni ha avuto quasi due mandati a disposizione per definire il progetto e l’affidamento. 7 anni. Quindi il Veltroni-bis non ha niente altro che attuato una procedura, in tempi lunghi e scarsi risultati operativi. Vogliamo infatti parlare della qualità dell’affidamento Metro C appaltato? I vizi non me li invento io ma li hanno sottolineati Corte dei Conti e addetti ai lavori (compreso questo comitato), si va da un progetto appaltato senza approfondite indagini archeologiche e progettazione esecutiva completa, alla formula del contraente generale con conflitto tra la direzione lavori e la realizzazione affidati allo stesso soggetto, al progetto a spezzatino, in cui si termina una tratta e non si è ancora definito la successiva. Dopo 12 anni stiamo ancora a S.Giovanni. Per non parlare dello smantellamento della Roma Giardinetti che venne deliberato da Veltroni con quel progetto Metro C, o dalla mancanza di progettazione dei nodi di scambio ferroviari come Pigneto. Sulla Metro D un progetto altrettanto carente, un partenariato pubblico-privato senza coperture che neanche è partito. Mentre tutte le altre opere sono state bloccate.
Con tutti i limiti, l’incompetenza e la mancanza di visione della giunta Raggi, non si può dire che non abbiano fatto nulla sulla mobilità perché le corsie preferenziali sono parecchie, più di Veltroni-Alemanno, e hanno portato a finanziamento tram importanti come TVA, Togliatti e Giardinetti salvata e da riqualificare. Lo dico da persona molto insoddisfatta dei risultati complessivi della Giunta, perché sulle metro sono a Zero e sui tram la lentezza è esasperante.
Se poi dobbiamo fare la solita ideologia e tifoseria calcistica, beh fate pure.
Piero scusa ma ignorante sarai tu. Chi sei, come ti permetti? Per il resto pensala pure come ti pare ed accontentati di questa inqualificabile che ha rinnegato pressoché tutto quel che sbandierava in campagna elettorale, a cominciare dalle strade (lavoro che apprezzi tanto) dove è arrivata a dire che il 90% non è di sua competenza(!), se non lo sai. Non ho mai detto che dobbiamo a Veltroni tutta la Metro, ma sicuramente in parte anche a lui, e dire che la Raggi ha fatto meglio dei predecessori, ripeto, ci vuole faccia tosta, o altro, a proposito di tifo calcistico.
Comunque meglio smetterla qui per quel che non riguarda questo Comitato.
Roma è una città ingessata da oramai un ventennio. Gli anni di Rutelli e Veltroni hanno dimostrato che non c’è possibilità di sviluppo a Roma senza un aumento del debito pubblico. Alemanno, Marino e Raggi sono stati un fallimento, tutti e tre. Austerity non fa rima con sviluppo. La pandemia ci ha dimostrato quale disastro ha portato la politica dei tagli. Abbiamo fatto terra bruciata della Sanità che era un fiore all’occhiello in Europa e nel mondo. Speriamo che con questa occasione si sia capito che è ora di mettere una pietra tombale sul neoliberismo e tornare ad una politica di investimenti PUBBLICI. L’Europa pare averlo capito: in guerra bisogna stampare moneta e fregarsene dell’inflazione. Meglio tardi che mai. Non cogliere questa occasione sarebbe criminale
Alex l’Europa l’ha capito (peraltro i paesi più liberisti come Olanda e Regno Unito non hanno mai fatto mancare gli investimenti in infrastrutture). È partito,il Green Deal. Ora Parte il Recovery Plan, con il 40% sulla rivoluzione verde che significa anche investimenti in mobilità sostenibile. Ovunque in Europa tranne che in Italia, dove la spina verde del Recovery verrà probabilmente dissipata in ecoincentivi, si proprio loro, alle auto elettriche, alle auto ibride, al super bonus 110%…[ in legge di bilancio hanno perfino messo i bonus sulle Euro 6!] sai quanto hanno messo su investimenti di mobilità sostenibile locale nella prima bozza del piano? Zero. Ma proprio Zero. Hanno messo solo i fondi per l’ennesimo rinnovo dei bus, che per me è poco più che spesa corrente, gli investimenti veri sono le reti. Ci sono 30 miliardi su infrastrutture come l’Alta velocità, dei quali appena 6 o 7 addizionali. Ora pare che Leu voglia chiedere più investimenti in mobilità locale nel Piano. Siamo affidati ad un partito minoritario. 5Stelle e PD, che amministrano Roma e tante regioni e comuni italiani, se ne fregano di investire sulla mobilità locale. sono una vera vergogna, perché sono partiti che si professano ambientalisti, si riempiono la bocca di verde e investimenti, a partire da Zingaretti. Ci stiamo indebitando per 120 miliardi di euro, ma di investimenti seri ne vedremo pochi
Sorpresa, anche a Milano ci mettono 20 anni per fare una linea:
https://www.artribune.com/arti-visive/arte-contemporanea/2020/12/opere-darte-nella-nuova-metropolitana-di-milano-arriva-il-bando-ed-e-un-pasticcio/
20 anni dal concepimento al taglio del nastro? Ci metterei la firma anche per Roma!
Alcune scelte scellerate hanno dato l’alibi alla lentezza delle opere e a questi incompetenti che hanno bocciato l’opera in Parlamento. Se avessero dall’inizio ammodernato la Giardinetti fino a Pantano e fatto invece partire la Metro C da Centocelle saremmo già a Clodio, non avremmo assistito a tanti altri ritardi e a una spesa così grande.
Fate il confronto con le altre città, che hanno avuto i loro progetti approvati con emendamento, ma rimane il fatto che il Parlamento decide per la nazione, e se a Milano e a Torino ha dato 1 miliardo, a Roma non danno 5 miliardi (nonostante sono fondi necessari).
Questi ora la bloccheranno a Venezia.
Questa è una pietra tombale sul futuro della Linea. È evidente che i vertici amministrativi non la vogliono. Vogliono arrivare a Venezia e fermarsi lì.
la Sindaca è stata eletta con un programma che escludeva la metro C, nonostante poi il meritorio lavoro di Stefano in Commissione per riesumarla. L’assessore Calabrese, che appena è arrivato a luglio 2019 ha dato una scossa per la Metro C, D e prolungamenti A e B ed E, da allora non ha fatto assolutamente nulla di concreto, quindi in sintesi erano tutte chiacchiere per far star buoni i comitati. Lo studio di pre-fattibilità sulla Metro E peraltro ha dimostrato quanto sia assurdo finanziariamente e trasportisticamente proprio uno di quegli interventi inseriti all’ultimo dentro al Pums tanto per far stare buoni i comitati.
La Regione come sempre è assente, a questo punto meglio che sia del tutto assente anche in futuro per evitare una inutile voce in più al tavolo. Il Mit con la De Micheli ha fatto due uscite al momento di sbloccare la vergogna delle talpe, e ora interverrà con i fondi delle istanze Mit per portare la linea a Venezia sempre se il Comune presenta un progetto. La maggioranza in Parlamento ha parlato per bocca di Astorre, con tante inesattezze, e non finanzierà la linea.
Risultato? Finanziamento istanze Mit per metro C Venezia, se va bene, e per le due tramvie Venezia-Vitttorio e Termini-Venezia-Aurelia. La Metro C terminerà a Venezia e con lei tutte le nuove metro per Roma. Il futuro di Roma saranno le istanze Mit, quindi avremo al massimo i prolungamenti delle Metro esistenti. Ma ogni progetto ed euro di istanze Mit sulle metro toglierà qualcosa ai tram per Roma, risultato questa città rimarrà impantanata per altri dieci anni. Con questa congiuntura finanziaria, sono più importanti cinque tram di un prolungamento metro, è una logica perversa ma è così.
Aspettiamo di vedere il Recovery Plan, con zero euro sul Tpl per avere conferma. Basterebbe che con il Recovery Plan quadruplicassero la dotazione del fondo istanze Mit per tre anni per avere qualcosa di significativo, ma non lo faranno perché devono sperperare 200 miliardi di euro in regali alla pancia degli italiani con ecobonus e auto elettriche. Vergogna.
È che qualcosa non torna. Ragionoando con un.pò di fantasia abbiamo questo scenario.
Il MIT si appresta ad avere una sua persona a capo dei lavori della metro c, il commissario tanto auspicato.
Ma allo stesso tempo con quanto apprendiamo sembra così bloccare il proseguio dei lavori. Solo la stazione a piazza venezia.
Un commissario del MIT solo per ultimare due stazioni ed iniziarne una pare molto strano. Sembra che il MIT voglia prendere tempo. Avere completamente fuori il comune e disporre quindi dei lavori come meglio gli convenga. Fine del mio volo di fantasia.
Certo però questa futura nomina del commissario andrebbe analizzata alla luce di quanto avvenuto.
Chissà perché non sono affatto stupito che neanche MC sia esente dalle vicissitudini di questo sciagurato 2020.
Ma non credo proprio che questo ennesimo niet a Roma sia tombale per il nostro futuro.
Renzi ha detto che il prossimo sarà il decennio di Roma e sono d’accordo con lui. Anzi secondo me saremo tutto un cantiere come lo è stata quell’altra città in vista dell’esposizione del Magnamagna 2015.
Prendendo spunto dall’articolo oltre al PD tutto (per fare un dispetto al Comune ) staranno festeggiando Sala e i suoi compari.
Buon Natale e buone elezioni comunali e buoni investimenti futuri Roma mia a partire da quella miniera d’oro che sarà il Mausoleo di Augusto una volta finito il virus. Altro che Starbucks
E tu ancora dai retta a quel cialtrone di Renzi? Il peggio della politica italiana
Oltre ogni dibattito, questo comitato devo ritrovare la forza di un tempo! Uno voce tecnica e nel merito, di questi tempi, è merce sempre più rara. Ce la faremo a far valere le nostre ragioni, solamente tramite il sollecitare un interesse da parte di tutta la comunità. E su questo bisogna puntare.. tutti insieme. Buone feste a tutti voi.