Come i lotti costruttivi possono accelerare la Linea C
La delibera CIPE n.76/2019, che permetterà il prolungamento delle talpe oltre i Fori, è prossima alla pubblicazione. Fervono anche le attività in Piazza Venezia, prodromiche al futuro cantiere. Ma i vecchi problemi burocratici restano ancora irrisolti.
Il ricorso ad un Commissario Straordinario potrebbe essere risolutivo di molti problemi sui cantieri in corso, in particolare per quanto concerne le procedure approvative e autorizzative. Tuttavia, per la futura finanziabilità della linea e per garantire l’esecuzione contemporanea dei lavori su più tratte, così da ridurre i tempi complessivi di realizzazione, occorre secondo noi intervenire sulla norma che regola i lotti, conosciuti nel caso della Linea C con il nome di “tratte”.
La questione dei lotti
Uno delle cause principali delle difficoltà di finanziamento e del prolungamento dei tempi di realizzazione è la divisione obbligata in lotti funzionali. Per ottenere il finanziamento di una tratta, infatti, occorre che questa sia autonoma, ovvero che possa funzionare indipendentemente dal resto delle opere in costruzione. Non è possibile invece attivare lotti costruttivi, ovvero lotti al termine dei quali non vi sia alcuna operatività diretta di quanto realizzato. Tale principio normativo, giustissimo nella stragrande maggioranza dei casi perché evita sprechi ed opere “incompiute”, diventa però estremamente limitante nel caso in cui le opere abbiano costi e complessità ragguardevoli.
Infatti, dover ricorrere a lotti funzionali costringe gli enti finanziatori a reperire sempre uno stanziamento immediatamente completo, inducendoli a spezzare la linea sempre più per ottenere lotti funzionali più economici perché più piccoli. Il risultato è che o i lavori procedono pochissime stazioni alla volta, prolungamento smisuratamente i tempi di completamento dell’opera, o si stralciano direttamente parti dell’infrastruttura. Tale questione risulta particolarmente visibile nelle vicende della tratta T3 Venezia-San Giovanni, che ha visto lo stralcio del centro servizi dei Fori Imperiali e il posticipo della stazione Venezia.
Per meglio comprendere la questione facciamo un esempio: poniamo che la Tratta T2 Venezia-Clodio costi 1,5 miliardi, che la tratta T1 Clodio-Farnesina costi 500 milioni e che si sia deciso di attivare l’opzione che permette all’attuale Contraente Generale di realizzare la T1. Se gli enti finanziatori avessero immediatamente 2 miliardi disponibili non ci sarebbe nessun problema. Ma consideriamo invece che siano disponibili 1,8 miliardi. Si finanzierebbe chiaramente la T2, ma la T1 rimarrebbe completamente fuori e nessun cantiere della stessa potrebbe partire, pur avanzando 300 milioni. Potendo invece dividere la T1 in lotti costruttivi, si potrebbero sfruttare da subito i 300 milioni rimanenti per finanziare le gallerie e il pozzo di stazione, così da completare almeno gli scavi in continuità, evitando casi assurdi come quello accaduto negli ultimi mesi con le talpe di Venezia. Si procederebbe poi con il reperimento delle risorse per il completamento, ma intanto si permetterebbe un’esecuzione razionale e sopratutto parallela dei lavori, che permetterebbe un sostanziale contenimento dei tempi.
Ancor più concreto può essere l’esempio della T2 in sé. Immaginiamo sempre una tratta T2 Venezia-Clodio da 1,5 miliardi. Supponiamo che sia disponibile solo 1 miliardo. Le alternative a norma invariata sarebbero due: o si rende funzionale una sottotratta della T2 (es. Venezia-S. Pietro) e si finanzia quella, cosa che continuerebbe a spezzare ancora di più i lavori o, ancora peggio, non partirebbero proprio i lavori pur essendo disponibile una montagna di risorse. Viceversa, con i lotti costruttivi si potrebbe finanziare magari un’eventuale sottotratta funzionale, ma anche il lotto costruttivo di alcune opere della sottotratta successiva (es. gallerie), permettendo così di proseguire in continuità e quindi in parallelo con i lavori, senza inutili sprechi di tempo in attesa dei finanziamenti.
D’altronde, non sarebbe la prima volta che nell’ambito di opere strategiche e sotterranee si debba ricorrere a lotti costruttivi. Infatti, la legge finanziaria del 2010 (legge 23 dicembre 2009, n. 191) ha permesso di operare tramite lotti costruttivi per infrastrutture opportunamente scelte dalla Presidenza del Consiglio nel rispetto alcuni criteri.
Così come scritti, i criteri sono chiaramente formulati ad hoc per i tunnel di base delle linee alta velocità, come ad esempio la Torino-Lione o Verona-Innsbruck, in quanto richiedono l’appartenenza dell’infrastruttura ad un corridoio TEN-T. Tuttavia, rimane comunque utile analizzare suddetti criteri, che sono:
- Appartenenza dell’opera all’elenco delle infrastrutture strategiche;
- Costo dell’opera superiore ai 2 miliardi;
- Tempi di realizzazione superiori ai 4 anni;
- Lotti funzionali dal costo superiore al miliardo.
Si noti attentamente che la Linea C attualmente risponde in pieno a tali criteri ma non essendo parte di un corridoio europeo TEN-T non può usufruire di tale deroga.
Conclusioni
Molto spesso la politica italiana si ripropone di ridurre in generale la “Burocrazia”. Tuttavia, quasi mai è chiaro cosa di preciso si voglia fare per ridurla e tralaltro non è sempre detto che questo sia un bene. Ad esempio pensare di estendere la possibilità di realizzare lotti costruttivi a qualsiasi opera sarebbe assurdo e controproducente. Per quanto ci riguarda, invece, permettere di sfruttare lotti costruttivi in un caso molto specifico e giustificato come quello della Linea C sarebbe un atto di concreto e ponderato snellimento delle procedure burocratiche.
Tale concessione, che può essere introdotta solo tramite una legge dello Stato, a nostro parere dovrebbe diventare una piccola battaglia dei parlamentari romani per fare qualcosa di concreto per la Capitale, in vista della ancor più indispensabile battaglia politica per ottenere il finanziamento della Tratta T2 Clodio-Venezia nell’ambito della prossima legge di bilancio 2021.
Con la finanziaria 2019, grazie ad un emendamento dei parlamentari locali Torino ha ricevuto 832 milioni per la Linea 2.
Con la finanziaria 2020, grazie ad un emendamento dei parlamentari locali Milano ha ricevuto 900 milioni per portare la M5 a Monza.
E Roma?
Buongiorno, ci sono alcuni “rumors” circa la prosecuzione della linea C e del ripescaggio della linea D alla quale la giunta Raggi due giorni fa ha presentato una delibera e ci si sta spendendo. Cosa c’e’ di vero? Saluti.
speriamo avviino e procedure per la d il più presto possibile.
Questo Annuncio di Volersi Interessare di nuovo, questo Ripescaggio della la MD suona tanto di
” disperato tentativo in extremis ( dopo i 3 ? anni delle Meleo con il Niente Assoluto di nuovo ) di
cercare di recuperar consensi , per quanto concerne la MC ci auguriamo vivamente che di qui ad 1 anno una volta completato il Progetto ed ottenuto il finanziamento possano iniziare i lavori per la realizzazione della Stazione Venezia che, al 99 % Non dureranno meno di 10 anni
mi hai tolto la risposta dalla tastiera. A un anno e mezzo dalle elezioni comunali, mentre tutti i partiti già stanno facendo i riscaldamenti pre-gara e fioccano i nomi di possibili candidati, guarda caso esce fuori questa notizia….
Se vedo la MD cantierata prima delle prossime Comunali, mi impegno a votare questa maggioranza. Ma per cantierata intendo ovviamente cantieri dello scatolare di stazione e talpe che scavano le gallerie. Non certo qualche carotaggio qua e là.
Buongiorno a tutti e scusate se mi permetto ma la cosa più semplice, ovvero andare a vedere come fanno all’estero, dove costruiscono chilometri e chilometri in poco tempo, proprio non è possibile?
Per quanto riguarda il discorso lotti, non pensate ci sia un grosso effetto collaterale? Mi spiego, mettiamo che, tanti e tanti anni fa avessero iniziato a costruire tutte le tratte insieme, oggi saremmo al punto di una tratta completa e funzionante, una a metà ed altre 2 su cui sarebbero stati già spesi soldoni che invece non vedranno ancora la luce per parecchio tempo, visto che i problemi non sono certo di tipo costruttivo ma meramente burocratico, con il risultato che in una città martoriata come la attuale Roma, avremmo racchiuso dei soldi in cantieri che sarebbero rimasti lì ad attendere la luce mentre avrebbero potuto essere utilizzati, nel frattempo, per altre opere. Sbaglio?
Dipende da quale “estero” parli. Se ti riferisci alla Cina, dove hanno tirato su un ospedale in dieci giorni (da noi non basterebbero dieci anni solo per mettere tutte le firme su tutti i permessi per costruire), sfondi una porta aperta. Ah, le dittature…
E smettiamola con queste fake news… ma l’avete visto bene questo fantomatico ospedale quando lo inquadrano nei telegiornali?
Sono dei container prefabbricati messi uno sull’altro. Una cosa del genere in 10 giorni si riesce a fare anche in Zimbabwe.
Che cosa c’entra con la considerazione sulla burocrazia italiana? Con le leggi che abbiamo neanche un prefabbricato come lo chiami tu (che poi tiralo su in 10 giorni!) in dieci anni non sarebbe stato non dico costruito, ma nemmeno messe tutte le firme su tutti i permessi
Sono d’accordo però a questo punto vorrei lanciare una idea. Ci si metta d’accordo con tutti quelli che hanno il problema delle metro a cuore e si inizi una campagna di sensibilizzazione nei confronti dei parlamentari eletti a Roma. Tutti i siti, le pagine FB, i comitati e le associazioni, stilino una lista dei parlamentari romani che dovrebbero occuparsene e si inizi a mandargli mail e petizioni. Una seconda idea voi del comitato ce l’avete?
Sogni. Ai parlamentari romani (ma poi quali sarebbero? I nomi, please!) frega delle metro di Roma e dei trasporti pubblici in generale, meno di quanto gliene freghi agli abitanti, cioè meno di zero
ciao, sono nuovo di qui, non sono di Roma, ma ho lavorato li per due anni. però ci sono rimasto legato, come non si può con una città così splendida!mi piange il cuore vedere una città magnifica ridotta ad un colabrodo. faccio una proposta, forse stupida, ditemi voi, ma non si potrebbe chiedere per le costruzioni delle linee metropolitane, (una città come roma ne dovrebbe avere almeno 10), la stesso iter burocratico avviato per la ricostruzione del ponte di Genova?
Lì nell’arco di un anno e mezzo ricostruiranno il ponte, certo le linee metropolitane sono più complesse da costruire, ma almeno invece di metterci 20 anni (es.linea C) rischi che con metà tempo ne costruisci una e mezzo.
Appunto, ma se i cittadini nemmeno gli portano queste istanze, poi non possono nemmeno essere accusati di non aver fatto nulla. per saperei loro nomi basta andare nel sito del Viminale e cercare gli eletti nelle due camere dei collegi di Roma.
Esternare questa rassegnazione è una responsabilità dei cittadini paragonabile a quella dei politici che non fanno nulla.
Parlamentari romani? E quali sarebbero? Io tutti sti parlamentari che hanno a cuore lo sviluppo delle metro di Roma proprio non li vedo! Milano, Torino, altri pianeti! D’altronde in una città dove non frega niente a nessuno dei trasporti pubblici perché tutti cianno a maghina e la pijano pure pe annà dar pizzicarolo parcheggiandola in doppia fila strafregandosene del prossimo, vogliamo pretendere che a prendere a cuore le metro siano propripo i parlamentari che hanno l’auto blu? Ma in che mondo vivete?
Ciao Alexalex!!
Non per far la Sagomaccia anch ‘Io come te ” E’ Verissimo ! Del costruire Metropolitane nuove a Roma (a parte la Storica breve parentesi 2005-2009 MB1 & MC ” Prima Parte ” Ex Cura del Ferro, poi Miracolo s’ interruppe ) non glien e’ mai fregato niente a nessuno ” Non solo hanno e prendono tutti la Macchina, ma degli Scooter, Scooteroni ne vogliamo parlare ?? ” Dei Finti Fighetti da 2 Lire !! Indebitati , Con Mutui e Prestiti Fatti ” Che si Comprano le Harley Davidson anche da 20.000 Euro !!!
E qualcuno da Noi anche a Lavoro con la Harley !! Ci viene
Rutelli e Veltroni stessi sono stati parlamentari, e anche Tocci e altri ex di quelle giunte. Oggi non so, sono passati diversi anni, comunque i parlamentari sono i nostri rappresentanti istituzionali. Basterebbe parlarci, MetroxRoma potrebbe fare dei tentativi anche in quella direzione.
Per ottenere finanziamenti alla mobilità locale, forse ci vorrebbe più collaborazione tra i parlamentari delle aree metropolitane: i nostri votano anche i finanziamenti per M2 di Torino ed M5 di Milano, e i loro votano anche i finanziamenti per MC di Roma. Così tutte le grandi città crescono insieme.
Forse non hai colto il punto….
I parlamentari delle altre zone d’Italia non votano i progetti di Roma perché non c’è niente da votare… perché Roma non porta al governo proposte cantierabili.
A Milano hanno iniziato a pensare ai prolungamenti della M5 prima ancora che venisse inaugurata la tratta principale e lo stesso stanno facendo con la M4…
Per quest’ultima, lo studio di fattibilità per l’estensione est dopo Linate verso Segrate è stato finanziato da privati, che hanno interesse a vedere la metro arrivare vicino alle loro attività. Vedi per caso qualcosa del genere a Roma?
E Roma?
Ha ottenuto il finanziamento per la funivia Casalotti-Battistini…
Corretto, però in questo caso i 5s centrano meno, perchè è vero che per i primi anni per colpa innanzitutto della Meleo hanno traccheggiato (infatti era finita ai ferri corti con Stefàno), ma è vero anche che al loro insediamento TUTTI i progetti erano finiti nei cassetti e non sviluppati ed in più nessuno aveva risolto i pasticci burocratici combinati da Alemanno (vedi la Rebibbia – Casal Monastero e la linea D). Se io non ho il progetto pronto, su che base vado a chiedere i finanziamenti? La domanda semmai dovrebbe essere: che cosa hanno combinato gli assessori alla Mobilità da Rutelli in poi? Semplice: hanno scaldato la sedia. Per cui ingiuriamo pure i 5s, ma che cosa dovremmo fare ai loro predecessori? Squagliarli nell’acido?
Vorrai dire gli assessori DOPO Rutelli e Veltroni, visto che durante quelle amministrazioni sono stati cantierati ben 23 km di metropolitane, tra C e B1.
Spero vivamente che lei stia scherzando. I 5S avranno/avrebbero TUTTA la colpa se si butterà anche un solo centesimo su quella porcata di funivia.
Alemanno almeno fece prolungare un pezzetto del tram 8, i 5S nemmeno quello.
Rutelli e Veltroni? Lasci stare che è meglio.
Progetti? Solo con i soldi del CIO, della TIM e di Pallotta Roma sarebbe rinata alla grande, tutto fermato da Virginiuccia e Baffetto.
Devo continuare? Senti Andrè, vatti a fare una passeggiata che è meglio.
A proposito di Pallotta, Virginiuccia come la chiami tu è stata capace pure di fargli vendere la Roma per superato limite di pazienza. E quel che è peggio è che lo stadio “fatto bene” (sic.) forse lo faranno lo stesso a Tor di valle! E sarebbe una sciagura persino peggiore della funivia di Casalotti
Chi ha mai detto che i 5S hanno fatto bene. La sciagurata Meleo non era forse dei loro? Il fatto è che va fatto un distinguo tra chi come Stefàno ha cercato di darsi da fare e per fortuna pare aver vinto e chi come la Meleo, la Raggi stessa ed altri hanno dormito cullandosi sulle loro utopie.