Disastro Linea C: Commissario Straordinario forse unica soluzione
L’opera è impantanata in una palude decisionale da 5 lunghissimi anni. I rapporti con Metro C sono sull’orlo del disastro e per Roma Metropolitane si è aperta la voragine della liquidazione. La giunta appare priva di strategie di breve, medio e lungo termine. La Linea C può andare avanti unicamente voltando pagina. Le alternative possibili? Un commissario straordinario oppure il più complesso recesso del contratto.
La situazione dopo 5 anni di inerzia
Sulla Linea C nulla viene formalmente deciso di quasi 5 anni. Il progetto definitivo della mini tratta Fori Imperiali – Venezia è nei cassetti del comune dal dicembre 2014 in attesa di un parere, positivo o negativo che sia, che non è mai arrivato. Il documento preliminare alla revisione progettuale fino a Ottaviano è pronto dall’ottobre 2017, ma non un dito è stato mosso per l’avvio di questa attività. Per quanto riguarda anche la più recente storia delle talpe, tutti sappiamo bene con che interesse è stata trattata.
Intanto il contratto con Metro C ha continuato a produrre quello che meglio ha saputo fare fino ad oggi. Le nuove riserve (dall’Atto Attuativo del 2013) hanno già superato i 500 milioni. Le varianti si accumulano sulla tratta in costruzione procastinando continuamente la data di fine lavori. E su queste varianti nessuno ad oggi si è preso la responsabilità di approvarle o respingerle.
Il corto circuito decisionale
Sia chiaro: la politica non ha mai avuto il polso della situazione linea C. Non è questo il momento di elencare gli orrori che ha generato il perverso rapporto con Metro C fino ad oggi proprio perché è sistematicamente mancato un indirizzo politico. Ma paradossalmente fino almeno al 2013 tutte le decisioni prese, legittime o meno questo ce lo dirà la magistratura, hanno confluito in una sorta di più o meno volontaria strategia di portare avanti l’opera. Negli ultimi anni invece ci è sembrato di apprezzare una progressiva perdita di fiducia nei rapporti reciproci tra amministrazione, dipartimenti e partecipate che sommate al grande silenzio politico hanno provocato uno stallo abissale dal quale è veramente difficile credere che si riesca a venire fuori.
L’incognita della stazione appaltante
Sicuramente non ha giovato anche la schizofrenia dell’amministrazione sulla sorte della stazione appaltante, Roma Metropolitane, che non ha fatto altro che indebolire progressivamente il già opinabile governo del procedimento. La scelta di liquidare la partecipata rimane un’ incognita. Al di là delle rassicurazioni arrivate da tutti i fronti, la realtà dei fatti parla chiaro: nessuno ha ancora valutato le ripercussioni della liquidazione sugli affidamenti in corso. Ormai sembra indispensabile la titolarità dell’appalto da uno strumento così fragile e dal futuro incerto ma sicuramente tumultuoso.
Le alternative possibili
Secondo noi bisognerà decidere se mantenere in essere l’attuale rapporto contrattuale, ma spostando e accentrando il potere decisionale con il Commissariamento dell’opera oppure, viceversa, abbandonare definitivamente questa partita ed aprirne una completamente nuova tramite il recesso contrattuale.
Il Commissario Straordinario
Il decreto sblocca cantieri, tramite l’art. 4, riporta in auge il Commissario Straordinario per le opere strategiche, aprendo nuove ed interessanti prospettive. Ad esempio il Commissario può procedere alla rielaborazione di progetti la cui approvazione “sostituisce, ad ogni effetto di legge, ogni autorizzazione, parere, visto e nulla osta occorrenti per l’avvio o la prosecuzione dei lavori”. Inoltre, “per l’esecuzione degli interventi, i Commissari straordinari possono essere abilitati ad assumere direttamente le funzioni di stazione appaltante e operano in deroga alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici.” Questa ampia discrezionalità fanno di tale strumento la chiave per superare gli intrighi burocratici e le lacune amministrative che hanno sempre gravato sull’iter dell’opera.
Il cambio di rotta sarebbe veloce, senza ulteriori tempi morti. La nomina del commissario avviene infatti tramite decreto presidenziale (Dpcm) ed è immediatamente esecutiva.
Unico tasto dolente potrebbe essere il potenziale controproducente di una eccessiva discrezionalità. Ma questa è una partita da giocare in fase di nomina. Bisognerà calibrare in maniera lungimirante e adeguata la mission di questa investitura commissariale.
La via del Recesso
Tagliare i ponti con MetroC Scpa è sempre stata una strada percorribile, in passato sostenuta anche dal comitato. Il comune avrebbe tutte le carte in regola per chiudere qui la vicenda e uscirne discretamente bene. Ovviamente l’obiettivo rimarrebbe far andare avanti la Linea C. Non c’è quindi recesso senza avvio veloce di una progettazione di fattibilità tecnico economica di tutta la rimante opera intesa da Colosseo a Farnesina e da lì a Vigna Clara da un lato e Grottarossa dall’altro. Poi chiaramente si dovrà riformulare una nuova gara. I conseguenti tempi di svolgimento, aggiudicazione e ricorsi, che ormai ci sembra che possano a pieno titolo fare parte degli step di una gara, non sarebbero trascurabili. Ma, soprattutto, questa strada richiede una forte e continuativa impronta tutta politica. Alla luce di quanto detto fin qui appare veramente illogico e poco lungimirante affidarsi a tale evenienza.
Per quanto tutte e due legittimamente percorribili, le strade quindi si differenziano fondamentalmente per l’aspetto dei tempi e dell’impronta politica (locale) che badiamo bene al punto in cui siamo arrivati, non possono essere per nulla sottovalutati.
Sono una cittadina di Roma e, lo confesso, vivo i miei problemi di vita quotidiana, facendo forse troppo poco per cambiare le cose e per informarmi con i dovuti approfondimenti. Detto questo l’idea che i lavori della Metro C si interrompano così, con l’interramento della talpa, non riesco proprio a digerirla e, sebbene sia molto tardi, mi chiedo se davvero non si possa ancora fare qualcosa. Dice bene chi osserva che sentiamo parlare di temi anche molto più gravi che affliggono l’Italia (vedi Ilva ma non solo) ma dobbiamo essere noi cittadini di Roma a svegliarci e sollevare il problema. Forse, lo dico da perfetta ignorante, al punto in cui siamo l’unica soluzione è un commissariamento. Ma bisogna fare qualcosa per sollevare l’attenzione sul tema. Possibile che non ci sia una parola, sul sito del comune, su come intendano proseguire i lavori della metro C?
Questa è la fine ufficiale.
http://www.romatoday.it/politica/metro-c-talpa-interrata-piazza-venezia.html
E’ tutto finito. Roma è finita; l’Italia è finita (vedi disastro Ilva). Di fronte a catastrofi sociali dalle conseguenze devastanti per tutta l’economia nazionale come la questione Ilva, i nostri problemucci come quello dello sviluppo del TPL romano seppellito definitivamente come le talpe della linea C sottoterra, spariscono. Signore e signori, la decrescita felice è servita!
Analfabeti, incompetenti e altro ancora.
Pervasi da una ideologia astratta ed utopica nonché da un odio sociale verso il ceto medio ed imprenditoriale caratteristico di chi non ha mai fatto nulla nella vita e si ritrova, per “miracolo” (vedi ex GF), a ricoprire certe posizioni
La questione Metro C e ILVA sono sintomatiche di tutto ciò.
L”ILVA, per la quale non hanno nemmeno un progetto alternativo, ricopre una superficie superiore rispetto a quella della città di Taranto. Peraltro, la chiusura improvvisa, non pone freno ai problemi di inquinamento, anzi Lo aggrava almeno nel breve.
Lo stabilimento occupa un’area di più di 15.000.000 di mq (dicasi 15 milioni di mq).
Chi risanerà e bonificherà questi 15.000.000 e a quali costi.
Quindi: i tumori continueranno ad esserci, ma ci saranno circa 25.000 (dicasi venticinquemila) persone (incluso l’indotto) DISOCCUPATE 25.000 persone disoccupate dicasi circa 60.000 persone (inclusi solo familiari diretti) in ginocchio.
Ah dimenticavo: ci sarà il reddito per i nulla facenti.
Con questi capolavori meritano l’assegnazione diretta del premio nobel per l’economia.
Spero davvero spariascano quanto prima dal pianeta terra.
Scusate il parziale OT
niente da fare troppo tardi. ma porca miseria possibile che non siano riusiti a sbloccare la situazione e preferiscono into,bare una tbm? roba da matti.
Ciao Francesco !!
Come da me già detto svariate volte in precedenti interventi
” Ma che altro ci saremmo potuti aspettare dai 5 Stelle e da un personaggio come Linda Meleo che nel 2016, non ricordo il mese, se ne uscì con affermazione di questo tipo ” Ma
state tranquilli , nessuno ostacolerà, bloccherà il prolungamento della tratta San Giovanni Colosseo della Metro C ” dal momento che i Lavori sono iniziati da 3 anni e mezzo circa, ” Ci sarebbero penali da pagare ( tipo dire e’ ormai troppo tardi per opporsi )
Giunti a questo punto sarebbe dovuto intervenire il Governo con un decreto ad hoc, e mi sembra evidente che il Governo in questo momento abbia ben altre gatte da pelare: Ilva che chiude lasciando sul lastrico 11000 famiglie senza contare tutto l’indotto, Venezia che va sott’acqua…. le talpe romane possono pure rimanere sepolte per sempre e con esse ogni possibile futuro del TPL romano. Con la Roma nord oramai prossima alla chiusura, la Roma Lido all’abbandono, la Roma Guardinetti che grazie all’ANSF è diventata più lenta della bicicletta, sempre più romani sceglieranno l’auto privata (compreso il sottoscritto al quale, da settimana prossima, restituiranno l’utilitaria aziendale), con buona pace dei propositi “green” di cui questi ebeti tanto si riempiono la bocca a vanvera
Sono una persona calma e riflessiva, e ho atteso con fiducia che si riuscisse ad evitare questo scempio. Benedetti 5 stelle, siete riusciti a far ricordare questo periodo di vostra consiliatura nei millenni a venire. Quelle talpe interrate sotto lo strato archeologico, sono testimonianza di quanto l’Italia non abbia risorse umane alternative rispetto ai politici di lungo corso. Siamo alla tragedia. Questi cittadini di bassissimo profilo, sono quanto di meglio riusciamo a produrre? Ma emigriamo tutti, che è meglio, così descrescono felicemente quelli che restano
Impeccabile disamina di una situazione politica che non lascia alcuna speranza
20milioni di euro in più per scavare da Clodio? Ma non sarebbe meglio tentare di sfondare le talpe tombate con la fiamma ossidrica al momento di fare Venezia?
Stamattina 50 minuti per fare Lido centro – EUR ormai la mattina è diventata una lotteria per sapere quando passerà il treno. Poi rallentamenti, battute d’arresto, velocità a passo d’uomo, non se ne può veramente più. Mille, 10000, centomila volte meglio stare in coda con la propria macchina. da settimana prossima quando finalmente Miri consegneranno la macchina tornerò ad essere uno dei tanti inquinatori
….ridiamoci sopra……….
https://www.odisseaquotidiana.com/2019/11/roma-lido-atac-70-km-orari.html
ci sarebbe da piangere. Anzi da incazzarsi!
Contrariamente a quanto assicurava il Comitato in un precedente post, la direttiva della ANSF un impatto sulla Roma-Lido lo ha avuto eccome! I treni da settimana scorsa non possono più superare i 70Km/h. Questo significa che, se va tutto bene, si è passati da 23 a 39 minuti per la tratta Lido centro – EUR Magliana. ma tutto bene NON VA MAI, SOPRATTUTTO nelle ore di punta, perché il rallentamento della velocità dei treni ha comportato in cascata tutta una serie di effetti devastanti su noi disgraziati utenti, e cioè: riduzione delle frequenze da un treno ogni 10 minuti a un treno ogni 15, QUINDI treni più pieni, QUINDI MA200 che non riescono a chiudere le porte, QUINDI corse effettuate dalle MA200 che devono TERMINARE praticamente tutti i giorni ad Acilia scaricando tutti il carico di passeggeri, QUINDI treno successivo che non può entrare nella stazione di Acilia perché bloccata dal treno che lo precede, QUINDI circolazione banalizzata sul binario pari di Acilia e assalto alla dilgigenza del CAF che segue (già pieno) da parte dei passeggeri del treno prevcedente scaricati ad Acilia. Questo strazio si ripete oramai un giorno sì e uno no tutte le mattine tra le 7,30 e le 8. CHE COSA ABBIAMO FATTO DI MALE PER MERITARCI TUTTO QUESTO CRISTO SANTO???
Bisogna assolutamente intervenire su questa assurda direttiva che sta rendendo un servizio, già scadente, un vero e proprio incubo! Se un treno ogni 10 minuti era al limite della tollerabilità nelle ore di punta, uno ogni 15 è assolutamente improponibile. Comitato fate qualcosa per favore. Bisogna scuotere tutti gli enti responsabili per far sì che la roma-lido venga finalmente declassificata da ferrovia a metropolitana. Diversamente qui prima o poi succederà un disastro
Che fine ha fatto la storia con RATP?
Se non ricordo male questa società aveva intenzione di investire centinaia di milioni di € sulla Roma-Lido, ma fu bloccata dalla Regione (presieduta allora come adesso da Zingaretti).
Esatto. La Regione ha deciso per l’affidamento in house. Dal 2021 la concessione passa a COTRAL. Fine della storia. Di conversione in metro non se ne parla, di cessione al Comune di Roma ancor meno. Rimarrà ferrovia, quindi dovrà sottostare alle assurde normative che impongono i due macchinisti e i nuovi limiti di velocità a 70Km/h, che hanno già avuto l’effetto di ridurre ancor più la frequenza da un treno ogni 10 minuti a un treno ogni 15 NELLE ORE DI PUNTA. Altro che frequenze da metropolitana milanese, come scrive sul suo blog il Comitato pendolari della Roma-Lido, linea E, e altri sogni! E con un servizio del genere vorrebbero trasportare… .udite udite…. 20.000 leggasi VENTIMILA passeggeri/ora per lo stadio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Semplice, abbiamo avuto Alemanno e Marrazzo, Marino e la Polverini, la Raggi e Zingaretti e tutti i loro sodali. Quando abbiamo a che fare con politici che stanno li solo per sbarcare il lunario, altrimenti sarebbero dei falliti, incompetenti e, se va bene, solo cialtroni, questi sono i risultati: zero investimenti, zero manutenzione, molto assistenzialismo per voto di scambio e tutto va in malora. Ognuno pensa al suo orticello, tanta burocrazia, poca lungimiranza, tanta ignoranza, guerre di potere ed il disastro è servito. La democrazia va sospesa, ci vuole un commissario straordinario apolitico con pieni poteri, il miglior mobility manager sul mercato, ma soprattutto tante lettere di mobilità nelle partecipate e negli Enti Pubblici (Comune e Regione in primis). Le tasse non vanno sprecate per spesa corrente improduttiva.
Comunque c’è un refuso nel mio primo messaggio, evidentemente intendevo dire che si è passati da 23 a 29 minuti (non 39), SE TUTTO VA BENE, ribadisco
Anche io sto ricominciando ad usare l’auto, il TPL romano è ridicolo. Oltretutto ci hanno detto che le metro non servivano. Per forza quel poco che c’è si rompe sempre! Ricordo sempre che per ora zero cantieri nuovi e tutto fermo tranne 2 misere fermate di metro C. Bella chiavica di capitale.
I pentafessi hanno affossato Roma, e adesso stanno affossando anche l’Italia. E quei deficienti del PD gli vanno dietro, grazie a quel maledetto di Renzi che ha manovrato per il peggiore inciucio governativo della storia d’Italia. Che Dio li maledica!
Ancora un treno rotto sulla lido, sempre quello delle 7.32. tutti giù ad Acilia
Come se non bastasse la croce quotidiana, pure questa ci mancava: https://www.romatoday.it/attualita/roma-lido-70-km-h.html
Non ne possiamo più! Ci mancava pure l’inciucio governativo tra Zingaretti e Di Maio! Zingaretti si ricorda di essere il presidente della Regione Lazio? Se la sua preoccupazione è la carriera politica, si dimetta e lasci il posto a qualcun altro!
Nel contempo a Milano arrivano finanziamenti dello stato per prolungare le linee… mentre Roma non riesce a completare un progetto..
Veramente una vergogna questa città gestita da incapaci e inetti. Milano nel 2030 ha previsto 130km di metro (195 totali di trasporto su ferro contando la tranvia) Ma tanto a noi che ci frega! Abbiamo le piste ciclabili che ci invidieranno in tutta Europa!!
Una città che rischierà di essere abbandonata a se stessa. Conviene ormai andarsene tanto si è capito non si va da nessuna parte a Roma..
Fonte:
https://milano.repubblica.it/cronaca/2019/11/05/news/milano_metropolitana_prolungamento_arrivano_i_fondi-240315219/
Stamattina ennesimo guasto sulla Roma Lido, servizio sospeso, alla stazione un delirio. Ovviamente informazioni all’utenza zero. Oramai non fa nemmeno più notizia
ma sta storia che la RAGGI parla di incontro al ministero per portare la C a SAXA RUBRA?. MA da dove è uscita fuori SAXA RUBRA adesso?
Si e poi dritto fino via Marx, senza fermate intermedie
E mentre aspettiamo che riapra Barberini (forse per la Befana?), nelle stazioni della metropolitana hanno affisso da giorni questo avviso: da venerdì 18 ottobre 2019 per revisione ventennale di scale mobili e ascensori la stazione baldo degli Ubaldi resterà chiusa per circa tre mesi.
“Circa” tre mesi… CHIUSA!!!!! per revisione di scale mobili e ascensori….
NO COMMENT
Ma perché in tutto il mondo si revisionano e addirittura si sostituiscono le scale mobili senza chiudere le stazioni (L’ho visto personalmente fare in almeno due città, Londra e Milano), e a Roma bisogna chiuderle?? Per 3 mesi???
Gent.mo !
Risponderò alla ‘altre ” Per quale motivo, a Milano che ha già ha al suo attivo 4 Linee della Metropolitana, M1, M2, M3, M5, In fase di ( Chiedete ad Alaxalex più esperto di me ) ” Prolungamento fino a Monza ? con la quinta in costruzione ” M4, addirittura 6 Linee col passante nord sud, perché la’ si continua a progettare , a finanziare l ampliamento della loro rete molto più estesa ” , mentre da Noi , grazie ai 5S si blocca tutto ?? Con le TBM che finiranno, tombate, cementificate sotto il Foro di Traiano ? Perché anche Torino porta avanti
il Progetto della Linea M2 , con Sindaca anche Lei 5S ?? perfino a Catania stanno costruendo Tunnel ferroviario metropolitana, Perché Anche Atene ( che, in quanto in Grecia ha conosciuto la crisi negli ultimi 10 anni ) ed ha avuto ed ha a che fare con l archeologia , anche la’ continua a Progettare ed ampliare la Rete metropolitana ??
Evidentemente ” Piove sempre sul Bagnato !!
Perchè la politica italiana è vile e preferisce i voti di scambio (reddito di cittadinanza, quota 100) agli investimenti. E’ chiaro che ci stiamo condannando al declino, ma a loro non importa. Poi, se a Roma abbiamo dei dementi cialtroni, è chiaro che i pochi fondi vanno alle altre città. No alle Olimpiadi, no alle metro, si alle funivie, …….
Tra l’altro grazie alla vaccata di Water Veltroni del corridoio dell’immobilità Laurentina, come si è visto e come prevedibile non serve ad un c…. (trattasi di filobus al posto di autobus su una corsia protetta ridicola e neppure completa), si dovrebbe ormai aver capito che i surrogati della metro sono un insuccesso ed invece con la funivia si reiterano le frescacce. Dimenticavo: i 5s vedono il futuro, sono innovativi, promuovono la decrescita felice.
Londra non è in Italia, ma Milano sì: e mentre stavo lì ho visto non riparare, ma SOSTITUIRE EX NOVO le scale mobili della fermata S. Ambrogio (quella vicina al mio hotel), in meno di due settimane, e ovviamente a stazione aperta, con abbondanza di cartelli che spiegavano cosa stavano facendo e quali erano i percorsi alternativi.
E quindi cosa c’entrano quota 100 e il reddito di cittadinanza? Quelli ce li hanno pure a Milano, no?
Se è per questo oggi è stata chiusa per alcune ore la stazione Policlinico e ieri Manzoni…E sono giorni che rilevo rallentamenti, anche pesanti, nella tratta Manzoni-Termini…
Vogliamo parlare dei disastri della Roma – Lido e della Roma – Viterbo? Vogliamo parlare dei zero progetti per il prolungamento della ridicola rete metro? Vogliamo parlare del cul-de-sac della metro C S.Giovanni?
Però abbiamo le macchine mangia plastica che tutto il mondo ci invidia (SIC).
Intanto nella “perfetta Milano” hanno appena avuto una giornata da comuni mortali: guasti e interruzioni sulla M3 con autobus sostitutivi sovraffollati, ritardi al lavoro, appuntamenti cancellati, ecc.. Contemporaneamente si svolgeva una agitata manifestazione sui disservizi della Trenord, che gestisce alcune linee suburbane.
Trovate tutto qui: https://www.rainews.it/tgr/lombardia/notiziari/video/2019/10/ContentItem-02dd70c9-0ea2-4429-89cd-a936474f6b1e.html
Sono scene con un che di famigliare, non vi sembra?
Intanto vanno avanti le indagini sul deragliamento del treno a Pioltello: https://www.rainews.it/tgr/lombardia/notiziari/video/2019/10/ContentItem-af43faaf-a733-4584-9acd-ac57ca3e4e69.html
Quindi se Atene piange, Sparta non ride.
Claudio K. ha detto:
SCRITTO il 28 Ottobre 2019 @ 12:14
Solo tre parole: PIANIFICARE, PIANIFICARE, PIANIFICARE… a lungo termine.
Certo, poi anche seria e precisa progettazione, quindi verifica dei luoghi (ricordiamo i costi quintuplicati dei binari a Via delle Botteghe Oscure causa errate quote delle gallerie dei servizi.
Quindi analisi costi e gare, possibilmente non come con la Sacop (metro A a Tuscolana).
Di quanto sopra abbiamo solo la quasi centenaria pianificazione (come Milano), basta leggere un po’ di tomi del C.I.F.I.
Ma se non c’è la volontà politica……I soldi forse si trovano pure!
Oramai parlare della Roma-Lido è come sparare sulla croce rossa.
Ieri, treno delle ore 19,45 da Roma, a Magliana ci fanno scendere tutti per un guasto alle porte, attendiamo il treno successivo delle 20 che arriva a Magliana già pieno…
Stamattina il treno delle 7,32 da ostia a Vitinia ci fa scendere tutti per l’ennesimo guasto. All’arrembaggio sul treno successivo che, ovviamente, a Vitinia è arrivato già pieno: film già visto e rivisto ma oramai le repliche di questo film si stanno ripetendo sempre con maggior frequenza.
E intanto i cantieri di Acilia sud e Tor di valle abbandonati oramai da due anni e tre mesi, sono sempre più vandalizzati. E che dire della stazione Flaminio?
Se Zingaretti non ha voglia di fare il presidente della regione perché troppo impegnato a farsi le foto a Narni, si dimettesse e lasciasse il posto a qualcun altro! Ben gli sta la batosta che hanno preso ieri.
Perché, tu pensi che un plenipotenziario de El Capitán farebbe meglio?
Poveri illusi.
Parlando per esperienza di prima mano: nelle regioni del Nord dove governano ‘loro’, spesso portate ad esempio, come Lombardia e Veneto, le cose funzionano non GRAZIE alla lega ma NONOSTANTE la Lega, perché c’è una tradizione storica di buoni amministratori locali che regge, anche se sempre più a fatica.
Due esempi a caso: fino a qualche anno fa la Lombardia aveva la migliore sanità in Italia, oggi secondo i dati del Ministero appena usciti è soltanto quinta (OK, il Lazio è quartultimo ma questo è un altro discorso…) e in tema di trasporti non si può non citare il disastro di Trenord (d’accordo, rispetto a Roma la S-Bahn milanese è un sogno, ma per i parametri locali sempre disastro è).
E’ il tessuto sociale che conta. Finché non cambia il ‘mondo di mezzo’ della borghesia parassitaria romana, puoi metterci chi vuoi a capo, ma il risultato sarà sempre questo.
Per amministratori intendi la burocrazia, non gli eletti?
Ho già risposto per l’ennesima volta, ultima 28 OTTOBRE 2019 @ 09:11 in risposta a stefano
Mi riferivo a
Claudio K. ha detto:
28 Ottobre 2019 @ 11:56
Perché, tu pensi che un plenipotenziario de El Capitán farebbe meglio?
Poveri illusi.
…………
Infatti io rispondevo a lui
Io vorrei solo sapere che giocattolo si è rotto da 10 anni a questa parte. Anche negli anni 2000 c’era la borghesia parassitaria eppure sono state fatte un sacco di cose, talmente tante che se in questo decennio le amministrazioni si fossero ripetute, oggi faremmo ben altri discorsi. Scusate se l’elenco è incompleto:
Cantieri per 23 km di nuove metro tra B1 e C;
Completamento del GRA a 3 corsie con molte tratte in sotterranea per ridare continuità al parco di Veio;
Raddoppio FL2 e FL3;
Galleria Giovanni XXIII sotto Monte Mario.
Rinnovo totale parco rotabile Metro A e rinnovo parziale parco rotabile Metro B.
Sempre sostenuto che gli anni di Rutelli e Veltroni siano stati i più prolifici. Mi è stato spesso risposto da più parti che è stato fatto però tutto a debito, e le conseguenze le paghiamo ancora oggi e le pagheremo per molti anni a venire. Questo però a mio modo di vedere dimostrerebbe una cosa: che una città come Roma non possa essere gestita se non con un fortissimo contributo pubblico a fondo perduto. Proprio in quanto capitale, meriterebbe ben altra considerazione dallo stato centrale, come spesso sostenuto qui da molti, come succede in Francia per Parigi, in Gran Bretagna per Londra, lo stato dovrebbe farsi carico dei costi che una capitale per di più di dimensioni elefantiache come Roma necessita. Però, aggiungerei, questo vorrebbe anche dire che tutti gli italiani, proprio perché ugualmente compartecipi della spesa per il mantenimento di Roma Capitale, meriterebbero di partecipare anche al suo destino politico. Detto In altre parole: una città come Roma, proprio perché unica nel suo genere, non può neanche essere governata come una qualsiasi altra città italiana, da un sindaco eletto solo dai suoi abitanti. Tutta l’Italia dovrebbe eleggere il consiglio comunale così come elegge i parlamentari, e dovrebbe poi essere questo consiglio a nominare il sindaco, che dovrebbe avere i poteri di un governatore di regione. questa sarebbe una mezza via tra un commissariamento e la situazione attuale. Fantapolitica? Giudicate voi
Fantapolitica che si scontra con la becera realtà. Non vi sono persone capaci e la palude politica, INDISTINTA, allontana chi vorrebbe contribuire. Un imbecille non si contornia di capaci, ma di imbecilli piu’ incapaci di lui.
Il peggio poi è la proliferazione di (pseudo) dirigenti STRAPAGATI con diretta proporzionalità alla loro incapacità.
Anni fa l’ATM di Milano aveva 6 dirigenti, l’Atac quasi 10 volte tanto, con stipendi da ottantamila a quasi trecento. I pochi cacciati, sono pure riusciti a farsi dare quasi milionarie buonuscite.
Mi meraviglio che i dipendenti ai mille euro non facciano la rivoluzione.
Tutta Italia dovrebbe eleggere il consiglio comunale, che avrebbe poteri tipo il Washington District negli USA, poi noi residenti eleggiamo i consigli municipali, che però dovrebbero avere dei poteri paragonabili a quelli dei comuni “normali”: pulizia e manutenzione delle strade di quartiere, asili nido, giardini pubblici, case popolari, assistenza agli invalidi, ecc.. Sei d’accordo, Alex?
Al 100%
Another day in paradise (cit.):
https://roma.repubblica.it/cronaca/2019/10/29/news/trasporti_caos_e_disagi_a_roma_nord_un_treno_guasto_e_altri_soppressi-239794976/
…e che sempre noi della lido? Un po’ per uno!
Presidente di Regione, se ci sei batti un colpo…. ah no, mi scusi, dimenticavo che è troppo impegnato a fare altro per potersi occupare della Regione Lazio e dei suoi DISservizi
Dopo Veltroni, nessuno dei sindaci eletti ha preso impegni in campagna elettorale sulle metropolitane, eppure sono stati eletti, purtroppo, e si tratta di ben 3 sindaci, compresa la attuale.
Cosa potevamo aspettarci in tema trasportistico?
Finché la cittadinanza non tornerà ad informarsi e a scegliere sulla base di temi seri, non se ne esce.
La gente vota soprattutto con la pancia, non con la testa. E più i problemi si incancreniscono, più l’esasperazione della gente aumenta e le pance prendono il sopravvento sulle teste. E’ accaduto con la Raggi, accadrà anche la prossima volta. Finirà prima o poi questa infelice esperienza di governo 5 stelle della capitale, che sia per scadenza naturale o per implosione o per commissariamento poco cambierà: si tornerà a votare, e stavolta i Romani presumibilmente sceglieranno in massa Salvini, e cosa cambierà? NIENTE DI NIENTE. E sai perché? Perché il prossimo Sindaco eletto, chiunque esso sarà, dovrà anche lui dar conto alle corporazioni paramafiose che spostano milioni di voti nella capitale. I tassinari, i “mutandari”, gli “zozzoni” come chiamano a Milano i carretti dello street food, che rispondono alle solite ben note corporazioni e famiglie che hanno in mano la città. Per questo l’unica, ma veramente l’unica soluzione per salvare questo malato terminale che è Roma, sarebbe un commissario, meglio ancora se nominato dall’Unione Europea (una volta che Roma sia stata dichiarata patrimonio dell’Umanità da salvaguardare, e sottratta alla sovranità dello Stato Italiano), perché più lontano si tengono i politici locali, anche nazionali, meglio è. Ovvio che sto fantasticando, ergo non cambierà mai niente!
Non credo e spero che tassinari, mutandari e zozzoni gestiscono o siano in condizioni di gestire milioni di voti.
L’Atac ha amministrativi quasi quanti autisti, cioè coloro che producono.
L’assenteismo all’Ama ha percentuali a due cifre.
In compenso il Servizio giardini è praticamente estinto.
E’ possibile intervenire (leggi licenziare) su questi ed altri bubboni?
Intanto, nelle città normali…..
https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/m4-1.4853468
Stefano a mio parere hai ragione, anche nell’ultima elezione a sindaco c’era un candidato che aveva un programma di sviluppo delle metropolitane, ma qui a Roma lo etichettarono come “palazzinaro” e lo bocciarono. Peraltro era l’unico che si è presentato con un programma.
Piero ha (detto) scritto:
19 Ottobre 2019 @ 10:06
5) progettare e appaltare entro il 2024 le diramazioni Nord (es. Clodio-Balduina-Torrevecchia-Torresina-Gra) e Sud (es. Gardenie-Tor Tre Teste-Ponte di Nona) della linea C
Probabile refuso, ma la diramazione è a Teano. Ivi le gallerie sono sovrapposte (salto di montone) e già impostati gli ingressi delle nuove gallerie ed il posizionamento (su ballast) degli scambi.
Speriamo non facciano parte dei ritrovamenti fra qualche millennio degli archeologi, insieme alle tombate talpe. Qui sarebbe bene lasciare degli scritti ad evitare, visto la zona archeologica, che venga riscritta la storia degli antichi romani (non solo superbi architetti, ma anche ottimi ingegneri meccanici!!).
Metro A & B analogiche FUNZIONANTI.
Metro C digitale FERMA.
Ennesima buffonata e turlupinatura. Avevano raccontato che FOSSE necessario spendere molti soldi in piu’, con tempi di percorrenza maggiori, perché grazie all’automazione, in caso di necessità, sarebbe bastato schiacciare un bottone e via un convoglio in piu’. Ovviamente si sono dimenticati di approvvigionarsi del necessariio numero di treni.
Tutto cio’ e grazie all’automazione senza estenuanti trattative sindacali per modifiche ai turni dei macchinisti. Cosi’ pontificava Rutelli.
La solita becera realtà lascia tutti di stucco e noi a piedi: basta che caca una mosca e la C giustamente si blocca.
Le altre linee hanno ovviamente modo di rifarsi e non essere da meno, fermandosi di quando in quando per un elevato senso di solidarietà.
Una dirigente Atac mi ha spiegato ieri che i controllori di Graniti sono paragonabili ai controllori di volo; se scioperano si ferma tutto, a differenza dei piloti: chi non sciopera, vola.
Ineccepibile, ma:
1 – mi risulta che siano un centinaio di ingegneri, contro la ventina di macchinisti necessari, allo stato attuale;
2 – scioperano sempre tutti e compatti o fanno le solite furbate che basta uno a casa e gli altri in servizio a rubar lo stipendio? Perché non fanno andare i treni, anche se a ranghi ridotti?
3 – se ingegneri, sono di rango elevato (cat.D?), con elevati compensi, quindi cosa vogliono?
4 – quand’è che si comincia a licenziare?
5 – a cominciare dai dirigenti, che dirigono solo un casino. Orari sballati, 8 – 9 -10-13 minuti, rallentamenti senza senso che durano mesi, scale ferme, ascensori fermi da mesi (Torre Gaia).
Scusa ma cosa c’entra analogico/digitale?
Ci sono decine di metro automatiche nel mondo che funzionano benissimo, anche in Italia: Torino, Milano, Brescia.
A Milano i treni della M5 (stessa identica tecnologia della linea C) passano ogni 3-4 minuti in orari di punta e ogni 4-6 in orari di morbida. I treni sono spesso pieni, ma mai stracolmi, e durante lo sciopero di venerdì la M5 ha funzionato regolarmente tal quale come le linee “analogiche”, come le chiami tu:
https://tg24.sky.it/milano/2019/10/25/sciopero-atm-venerdi-25-ottobre.html
A Copenaghen la metro automatica l’ha costruita Salini Impregilo, ci viaggiano treni di Ansaldobreda/Hitachi e il servizio lo gestisce l’ATM di Milano e mi risulta che i locali siano soddisfattissimi.
Non è questione di tipo di tecnologia ma di chi e come le gestisce.
La provocazione era evidente.
Cmq.da “sora Maria” non mi faccio incantare dalle “meraviglie” proposte e vedo i pessimi risultati.
Giusto ieri ho appreso la notizia delle dimissioni (a suo tempo) di un valido progettista, mentre un paio di anni fa ho conosciuto un gruppo di progammatori della C emigrati in blocco.
Evidente che qui a Roma non si riesce a combinare nulla e quindi meglio “roba” semplice, ma che funzioni.
Concordo! A Roma non riusciamo nemmeno a rimettere in servizo una scala mobile DOPO UN ANNO (Repubblica ha riaperto ma la scala mobile no), e vogliamo fare le cose compliacate? Ma lasciamole fare a chi le sa gestire! Che qui ci vollero mesi per riuscire a mandare a regime la B1, dopo vari disservizi causati dall’incapacità del personale ATAC di gestire le diramazioni (che a milano esistono da 50 anni sulle linee M1 e M2). Per non parlare del fatto che una metro “normale” non avrebbe necessitato di smantellare tutta la ferrovia Roma-pantano appena rifatta, avrebbe potuto sfruttare sulla tratta esterna la ferrovia esistente e in tutti questi anni si sarebbe potuta realizzare LA TRATTA CENTRALE, magari sfruttando i depositi esistenti di Magliana della B, di Osteria del Curato della A e di Centocelle della Roma-pantano. Oggi avremmo potuto avere già la tratta Ottaviano-Pantano completata e in servizio. Invece no, dovevamo farla automatica (Maledetto Alemanno)
L’automatica fu supportata da Rutelli.
Lo smantellamento della appena ricostruita in modo ridondante (linea aerea a 5 cavi!!!) della (Roma) Giardinetti-Pantano fu un crimine.
Idem il percorso da me (e da anni) criticato della C; ora se ne lamenta anche il nuovo rettore di Tor Vergata, lasciata fuori, come tutta la zona intensamente abitata di Via dei Romanisti.
Come è un crimine i faraonici stipendi che incapaci dirigenti si autodeterminano.
Inutile continuare, importiamo un po’ di….cileni, abbiamo anche meno stazioni!!!
Addirittura la M2 ha DUE diramazioni, una a entrambe le estremità.
Di fatto sono due linee che condividono la tratta centrale, un po’ come a Monaco o a Londra (Cologno Nord / Assago e Gessate / Abbiategrasso) più un ‘sonderzug’ limitato a Cascina Gobba.
Nei progetti originari sulla linea 2 si dovevano anche innestare le tramvie interurbane a Garibaldi e Gobba, che infatti hanno 4 binari. Un progetto di ‘pre-metro’ veramente all’avanguardia per l’Italia dell’epoca, sul modello dei migliori esempi tedeschi e belga-olandesi, del quale però si realizzò solo l’inserimento delle Linee Celeri dell’Adda da Est, che oggi è la diramazione Gessate della M2… esattamente quello che si sarebbe potuto fare con la linea C a Roma, risparmiando tempo e denaro che si poteva investire su altri progetti, come giustamente sottolinei tu.
Ho già fatto questo esempio in passato: se vai a prendere le prime proposte della rete di Milano, risalenti addirittura agli anni 30, vedrai che le differenze rispetto a quanto realizzato sono minime. L’originaria linea 4 è stata sostituita dal Passante e le ‘gamba’ sud della linea gialla ha cambiato direzione, per il resto i percorsi sono pressoché uguali.
Solo tre parole: PIANIFICARE, PIANIFICARE, PIANIFICARE… a lungo termine.
come LAURAR, LAURAR, LAURAR, i tre comandamenti della Padania! Ma qui il Lumbàrd non lo parla nessuno…
Leggo su molti commenti la necessità di commissariare il Comune per risolvere, o almeno cercar di risolvere, i numerosi problemi che affliggono Roma.
Ma, nel caso specifico, non basterebbe commissariare il solo cantiere della METRO C?
Ritengo che l’incontro tra la nostra Sindaca e la Ministra dei trasporti con la volontà di portare avanti la costruzione della linea C sia indubbiamente unfatto positivo. Resta, tuttavia, la completa mancanza di attenzione della giunta comunale sulla necessità di prolungare le linee A e B oltre il raccordo, cosa fattibile, peraltro, con l’aggiunta di poche stazioni.
Incontri tanti, chiacchiere a bizzeffe, ma FATTI?
Vedi le zone terremotate, ove dopo 3 anni le macerie sono li’ e fra breve interverrà qualche sovrintendenza a dichiararli….. monumento.
Ovviamente le critiche a Berlusconi e Bertolaso….Senza quest’ultimo i poveri abitanti dell’Aquila li avrebbero trasferiti nei sassi di Matera, cosi’ da rendere piu’ realistico l’attuale avvenimento.
Metro C random.
Display che danno numeri (da giocare al lotto); orari ripassati da 9 a 12-13 minuti; corse che saltano; rallentamenti senza motivo che durano mesi; box di controllo spesso vuoti e quindi portoghesi a gogo’; personale della pulizia in sovrannumero, visto che passano piu’ tempo a chiacchierare che a lavorare….
Continua….
Torre Gaia h.8,15 circa.
Convoglio in banchina per Pantano, poi a 5 minuti, poi 13 !!!
E’ domenica mattina con convogli pressoché deserti…..
Dimenticavo il Pigneto: alla pomposa presentazione dell’ing.Moretti di FS è seguito il nulla.
Oggi la stazione sarebbe dovuta essere vicino all’attivazione.
VERGOGNA.
Ovviamente nessun papavero si dimette, ma continua ad impinguare il proprio conto bancario.
Chi evade ruba, ma questi??????????
Ma se questi maledetti non sono manco riusciti ad aprire l’ingresso principale della stazione Jonio. Vogliamo parlare delle stazioni Tor di Valle, Flaminio, Acilia sud/Dragona?
Vogliamo parlare della Rebibbia – Casal Monastero?
E la linea C?
Serve un commissario straordinario con poteri di vita o di morte stile Prefetto Mori.
Sempre un altro Governo dovrebbe nominarlo!
al di là delle battute, ma perchè mai un commissario straordinario – per Roma credo si intenda – dovrebbe essere diverso dalla media dei politici attuali (estremamente scadenti sia a destra che a sinistra che al centro)? A parte un ragionevole commissariamento temporaneo per il sistema metropolitano su ferro, perchè ci si dovrebbe affidare ad un tizio qualsiasi che magari mostra perseveranza e pugno duro all’inizio ma che poi avrebbe mano libera su tutto? dovremmo dare nuovo superlavoro alla magistratura? davvero non capisco questa semplificazione di una realtà sgradevole e cialtrona ma che andrebbe affrontata nella sua complessità attraverso una figura messianica capace di risolvere in modo miracolistico tutti gli enormi problemi che abbiamo a Roma.
Ammesso e non concesso che si riesca a definire un piano serio (alla base di tutto, come sarebbe dovuto essere il PUMS), non penso sia difficile porre condizioni draconiane.
Intanto età avanzata, così da escludere scelte in funzione di….., nessuno stipendio, non necessario vista l’età, e serio e verificabile curriculum.
Ad obiettivi raggiunti, incasso dell’onorario stabilito, proporzionato all’importanza dei risultati richiesti.
Forse utopia, ma diversamente staremmo sempre a discutere ed obiettare, sempre prigionieri dei no, del nimby, del benaltrismo e via discorrendo.
La ragione è che un commissario “sine die” non avrebbe bisogno di doversi arruffianare potenziali elettori e non dovrebbe avere una limitata visione temporale della durata di 5 anni, prerogative queste di qualunque sindaco eletto. Anche nell’era repubblicana dell’antica Roma in caso di necessità veniva nominato un dittatore pro-tempore
Temo perché purtroppo occorre bypassare la burocrazia che è ormai il fine e non più il mezzo. Inoltre i processi su questioni di pubblica utilità devono avere priorità massima. Vedi ad esempio stazione Vigna Clara che è una vergogna di proporzioni bibliche.
Perché non si indaga sulla regolarità dei palazzi?, ove abitano i 4 magistrati. Mi sembra due già deceduti, speriamo non dover attendere la dipartita degli altri due…..Ogni augurio è puramente casuale!
Si parla di “massimi sistemi”, quando chiunque puo’ notare la sciatteria diffusa: strade riasfaltate e di nuovo con buche dopo pochi mesi o peggio dopo pochi giorni scavate per nuovi cavi elettrici e con luci spente per giorni e giorni.
Ormai siamo alla rovina irreversibile, inutile perdere tempo: solo norme cervellotiche, bollini ed inutili costi per produrre tonnellate di carte.
Decenni fa usci’ il libro di Vacca “Medio evo prossimo venturo”: sta arrivando!
Chi dovrebbe nominare il commissario? Il governo naturalmente. E secondo voi questo governo potrà mai commissariare la Raggi? Ma smettiamola di prenderci in giro! Ma a chi volete che importi delle metropolitane di Roma, non certo ai politici nazionali la cui preoccupazione è mantenere gli equilibri politici. Per questo prima cade questo governo, prima si va ad elezioni, con una vittoria scontata del centro-destra, che a quel punto nominerà un commissionario alla velocità della luce, e prima si libera Roma da questa agonia
Tienitelo pure il centro destra, con Alemanno hanno distrutto la mobilità capitolina. Gente che difende la doppia fila e i motorini ovunque, pronti a smantellare preferenziali e ciclabili, ad aprire le Ztl. La base della Lega a Roma poggia sui vecchi An e su Fdi, quelli che difendono le peggiori abitudini dei romani. Vatti a vedere come si oppongono ovunque nei municipi alle corsie preferenziali, unica cosa su cui a livello di trasporti non si può rimproverare davvero nulla alla Raggi, alla Giunta e alla Commissione mobilita.
Alemanno non lo rimpiango davvero. Intendevo elezioni politiche nazionali. Finché ci sarà questo governo un commissario ce lo potremo pure scordare. Dopodiché io commissarierei Roma per vent’anni come ho detto più volte. Non muoio affatto dalla voglia di nuove elezioni comunali, men che mai per dare Roma in mano agli amici di Alemanno. Voglio un commissario per Roma, lo voglio per almeno 20 anni, e non solo per la metro C, ma non posso certo sperare che venga nominato da un governo dove Zingaretti ha detto che la Raggi non si deve toccare. Chi crede che possa essere nominato un commissario da questo governo crede alle favole
Ci vuole un dittatore o quantomeno un approccio alla Rudolf Giuliani.”
“…. questo è proprio il caso dei quartieri di Roma est, al centro di un vivace cambiamento infrastrutturale grazie alla nuova linea metropolitana, alla riqualificazione di alcuni tratti e allo sviluppo di attività commerciali e di servizi pubblici e privati, come uffici, ospedali, negozi ma anche attività di vicinato e centri commerciali.“
Andateglielo a spiegare a quelli delle funivie!
“Ci vuole un dittatore o quantomeno un approccio alla Rudolf Giuliani”. Intanto auspichiamo che cada al più presto questo Governo, che finché resterà in piedi lascerà Roma e il Lazio ingessati senza via d’uscita. Solo dopo una netta svolta a livello nazionale, potremo auspicare in una decisione forte nei confronti di Roma (leggi: commissariamento)
Mah, se ne parlerà semmai dopo aprile….periodo di nomine di alte cariche, ma dubito che quelli del “mai con”, mollino la poltrona.
Detto ciò la città peggiora di giorno in giorno a vista d’occhio. Scale mobili bloccate a San Giovanni (anche MC), flaminio, dovunque.
Sembra una città in guerra
Durante la famigerata Seconda Repubblica (l’epoca di peggior declino dell’Italia almeno dal ‘700) il centrodestra ha governato per più di metà del tempo, tempo nel quale non mi sembra che le magnifiche sorti e progressive abbiano arriso alla Capitale, se non per le leggi firmate da Berlusconi che hanno accollato a tutti i contribuenti italiani, dal Brennero a Lampedusa, una buona fetta del pantagruelico debito di Roma (alla faccia dei milanesi che metterebbero intenzionalmente i bastoni tra le ruote a Roma………….)
A parte il fatto che allora c’era Bossi insieme a Berlusconi al governo, che avrebbe potuto fare le barricate e invece rimase zitto e mosca accettando come una pecora questa decisione (che ti ricordo coinvolse anche Catania, non solo Roma). Detto questo, evidentemente continuate a non capire che del centro-destra me ne frega zero. Voglio solo un commissario straordinario per Roma, in che lingua devo scriverlo in sanscrito?? Il mio cervello seppur bacato mi dice che solo un governo di centrodestra potrebbe commissariare una giunta di amici di quelli che sono al governo. Ci arriva anche mio nipote di 5 anni
Ma nel ‘700 l’Italia non esisteva…
Guarda Alessandro che se c’è una cosa su cui sono d’accordo con l’intervento di Claudio k è che la seconda Repubblica sia stata il periodo di maggior declino (dell’Italia dal 700 è evidentemente un ossimoro). È triste dover rimpiangere i tanto vituperati politici della prima Repubblica, ma con il senno di poi non posso che constatare che quello che si è perso da allora sia stato soltanto lo spessore culturale e i contenuti politici. Corruzione e malaffare sono rimasti tutti, semmai trasformatisi da malaffare organizzato funzionale ai partiti a squallide ruberie da ladri di polli, con l’aggravante che certi comportamenti sono diventati oramai talmente comuni da non destare neanche la vergogna in chi viene scoperto a praticarli. In tutto questo lo sdoganamento di certi comportamenti criminali da parte del leader più rappresentativo della cosiddetta seconda Repubblica è un fatto incontrovertibile
L’unico modo per risolvere in modo efficiente il pasticcio – che è contrattuale (problemi di azzardo morale dell’appalto) e progettuale (non esiste mai progetto completo ma a spezzoni) – credo sia prendere cinque decisioni (le prime quattro inderogabili) e i relativi provvedimenti applicativi:
1) completare la C fino a Venezia – Con la C a Venezia, avremmo una linea che avrebbe un autonomo senso trasportistico, giustificherebbe l’interruzione dei cantieri e l’avvio di un nuovo appalto. Viceversa fermarla sia pur temporaneamente a Colosseo non avrebbe le stesse giustificazioni trasportistico e e sarebbe inefficiente.
2) commissariare il prosieguo
3) progettare in via definitiva ed esecutiva ed appaltare tutto il proseguimento
– Il progetto minimo da avere è fino a Ottaviano-Farnesina-Cassia;
– La stazione terminale dovrebbe essere La Giustiniana (anziché Grottarossa o S.Andrea che possono essere serviti dal Roma Nord) in modo da realizzare uno scambio al GRA che intercetti anche i treni da Cesano-Viterbo e il traffico extraurbano della Cassia;
– dovrebbe essere previsto lo scambio con l’anello a Vigna Clara
(Domanda per il Comitato: sarebbe ipotizzabile realizzare insieme alla tratta Vigna Clara-Cassia-La Giustiniana della C anche una galleria ferroviaria a binario unico per portare i treni della Roma-Cesano-Vt da La Giustiniana direttamente alla rete ferroviaria anello? In tal modo i treni pendolari si risparmierebbero tutta la lentissima tratta La Giustiniana-Valle Aurelia che invece si potrebbe specializzare su un più adeguato trasporto metropolitano)
4) assegnare alla stessa struttura Commissariale anche la realizzazione della TVA con un programma perentorio di completamento al 2025 – questa soluzione permetterebbe di coordinare i progetti, sia trasportisticamente (con la TVA al 2025 supplisco almeno in parte ai ritardi della C) sia dal punto di vista esecutivo (si gestirebbero meglio le interferenze dei due cantieri)
5) progettare e appaltare entro il 2024 le diramazioni Nord (es. Clodio-Balduina-Torrevecchia-Torresina-Gra) e Sud (es. Gardenie-Tor Tre Teste-Ponte di Nona) della linea C
“L’unico modo per risolvere in modo efficiente il pasticcio ” è quello che un certo movimento sparisca dal pianeta terra, ma anche che il cittadino medio si risvegli e rispetti quella che davvero potrebbe essere la città più bella del mondo
Abbiamo messo l’Italia e la sua capitale nelle mani di un comico. Auguri
Ma qualche argomento? Credo che la politicizzazione di questo blog faccia male al Comitato e alla causa che sostiene.
Continuare con questo è colpa della Raggi non porta a niente, anzi banalizza un tema che invece il Comitato affronta con serietà. Non che abbia enorme considerazione per l’operato della Giunta attuale, ma pensare che se cambia sindaco cambia tutto è semplicistico, riduttivo, fa il gioco di chi non vuole cambiare niente. Qui dovremmo uscire con argomenti e proposte, invece continuando a riempire con commenti politici che non arrivano alle vere cause dei problemi e privi di proposte concrete abbassate il livello della discussione.
Nel merito, il contratto Metro C è un pessimo lascito delle precedenti amministrazioni, mal gestito da questa Giunta come dalle precedenti.
Continuate a insistere sulla politicizzazione quando il discorso è esattamente opposto. Occorrerebbe proprio una depoliticizzazione di Roma. Un commissario non politico che prenda in mano le redini di questa città all’abbandono. Se pensi ancora che la giunta Raggi possa risollevare le sorti delle metro a Roma, dopo che ha dimostrato in tre anni e mezzo di fregarsene altamente, al di là di proclami e demagogici e pums che non si sono concretizzati in niente, accomodati pure. dopodiché siccome un ipotetico commissario non lo nominerebbe certo mago Merlino ma il governo, è imprescindibile affrontare l’argomento *politico*. Perché credere che proprio questo governo commissari se stesso vuol dire credere alle favole. Non so più in che lingua spiegarlo
Con la saldatura politica Comune-Regione-Governo, scordiamoci pure qualunque decisione politica forte. La Giunta Raggi non si deve disturbare, parola di Zingaretti! Un commissario potremo sperarlo solo dopo che sarà caduto questo indegno Governo, che Dio voglia il più presto possibile
eh sì, con La Lega e Gioggia poi faremo faville