Metropolitane: la Giunta Raggi ha fallito su tutto
In questi tre anni e mezzo la Giunta Raggi è riuscita sistematicamente a fallire su ogni possibile aspetto relativo alle Metropolitane, dall’esercizio alle nuove opere.
Le due cose fatte (letteralmente due, di numero), sono state portate avanti dalla Commissione Mobilità e dai Consiglieri, che si sono dovuti sostituire ad un’Amministrazione indecente, che ha dimostrato totale disinteresse verso il tema delle metropolitane. Conoscete bene la pacatezza e la calma del nostro approccio, ma questa volta no. Questa volta vogliamo sbattere in faccia a Virginia Raggi e a Linda Meleo i danni enormi che hanno fatto a questa Città. Forse, vergognarsi dei milioni e milioni di euro letteralmente buttati nel cesso in questi anni farà finalmente rinsavire dal torpore la Giunta, nella speranza che cerchi di salvare il salvabile nell’anno e mezzo che rimane di questa sfortunata consiliatura.
Ma andiamo con ordine; elenchiamo, in maniera non esaustiva, i fallimenti che si sono susseguiti:
1. Le talpe della Linea C non arriveranno a Piazza Venezia
Come avrete letto su alcuni giornali, a inizio settembre le talpe sono ripartite, dopo lo stop imposto da Roma Metropolitane per dare tempo al Comune di Roma di prendere una decisione che né il Sindaco né l’Assessore hanno voluto prendere in 3 anni. Ma lo stop, a causa delle ricadute sugli altri cantieri e delle riserve iscritte da Metro C, non poteva durare in eterno. Ora le talpe sono lanciate verso i Fori Imperiali e si attesteranno a breve sotto il Foro di Traiano. Ormai il tombamento è una certezza, a meno di clamorosi interventi del MIT. Insomma, le talpe saranno impossibili da recuperare e per proseguire si sarà costretti a realizzare le gallerie non più in scavo meccanizzato, come ora, ma in scavo tradizionale, con inevitabili aumenti dei costi. Non potendo più intervenire sulle talpe, il tema adesso è trovare un modo per realizzare nella maniera più efficace la stazione Venezia, ma i dipartimenti appaiono del tutto disinteressati al tema, rispecchiando l’assenza dell’assessorato.
2. La Project Review della Linea C non è stata neanche iniziata
Ufficialmente, l’attività di project review è sospesa da Ottobre 2017. Da allora, il Comune ha incaricato Roma Metropolitane di elaborare solamente le “Attività preliminari alla Project Review”. Ma della revisione del progetto oggi non c’é traccia. Né è stata affidata a Roma Metropolitane. Né è stata esternalizzata. Né è stata formalmente riattivata. In pratica, dall’insediamento della Raggi a oggi sono passati più di 3 anni e formalmente non è stato fatto nessun passo avanti. Dopo i proclami, le conferenze stampa e l’annuncio che alcune delle idee del Metodo MetroxRoma sarebbero state prese in considerazione, quanto meno ci saremmo aspettati che la giunta affidasse a qualcuno la stesura del progetto. Peccato che non sia andata in questo modo.
3. Il nodo San Giovanni è rimasto incompleto
Inaugurata in pompa magna nel 2018, la stazione è ancora incompleta. Il corridoio di collegamento tra i piani corrispondenze delle stazioni delle linee A e C non è mai stato aperto, a causa delle difformità, in termini di normativa antincendio, della stazione della Linea A. Per permettere il completamento del nodo servirebbe adeguare la stazione, ma a quanto risulta nessuno è stato incaricato di progettare l’adeguamento né è stato pianificato di progettare l’adeguamento.
4. La Metro B non verrà più prolungata a Casal Monastero
Sia chiaro, non ci aspettavamo che la questione del prolungamento della Metro B a Casal Monastero si risolvesse rapidamente o facilmente. Come scrivemmo in passato, gli errori compiuti nella gestione e nella stesura dell’appalto non potevano che condurre al fallimento del progetto. Quello che non possiamo accettare è che non sia stata elaborata nessuna exit strategy, nessuna alternativa, nulla di nulla. Semplicemente l’Assessore ha rinunciato al prolungamento: “Prima chiuderemo le vertenze in essere e poi possiamo pensare ad un nuovo progetto”, queste le parole della Meleo. Parole che significano, di fatto, rimandare l’opera a un tempo indeterminato.
5. La Linea D è stata completamente dimenticata
Per mesi, ricorderete, abbiamo seguito la stesura di una delibera di iniziativa consiliare per sbloccare il procedimento della Linea D, salvo poi scoprire, in una delle commissioni sul tema, che dal 2016 sulla scrivania dell’Assessore campeggiava una bozza di delibera che avrebbe permesso, da subito, di far ripartire la progettazione. Ora, con la delibera consiliare, è stata avviata una nuova indagine interna (l’ennesima) per verificare come recuperare del progetto, ma con la crisi aziendale che sta attraversando Roma Metropolitane è improbabile che si arrivi a qualche risultato in tempi brevi.
6. I clamorosi incidenti alle scale mobili
Veniamo ai problemi di esercizio. Non possiamo non citare la vicenda allucinante delle scale mobili: mesi e mesi di chiusura delle stazioni più importanti della Linea A. Prima Repubblica, poi Spagna e Barberini, che ancora attende di essere riaperta. Una storia che ci racconta la fragilità intrinseca di un sistema amministrativo che vede, nel gestore pubblico, un soggetto incapace di intervenire in assenza di un soggetto terzo privato, con la conseguenza che se i rapporti col privato entrano in crisi si finisce per dover chiudere intere stazioni, senza poter riparare autonomamente i danni nell’immediato. Uno schema amministrativo che, molto probabilmente, verrà replicato esattamente come è. Ma è proprio qui che insiste la colpa politica, perché se è vero che la magistratura procederà a rintracciare i colpevoli diretti, è anche vero che la politica non può permettersi il lusso di mantenere in piedi un sistema amministrativo così poco resiliente.
7. Nessun nuovo prolungamento è stato affidato
Dalla Linea A alla Linea B, dalle diramazioni della C ai nuovi interventi previsti dal PUMS, nessun prolungamento di metropolitana è stato portato avanti nella progettazione. Nessuno. A queste condizioni, Roma non vedrà nuovi cantieri per anni, continuando a bruciare una marea di risorse pubbliche nell’esercizio degli autobus in superficie. Solo risolvendo il deficit infrastrutturale, realizzando sistemi a maggiore efficienza economica, si possono contenere i costi di esercizio del sistema della mobilità. Chi sostiene di aver rimesso in ordine i conti di Roma tralasciando colpevolmente questo fatto, o è in malafede, o è un inetto.
8. Roma Metropolitane è lanciata verso il fallimento
Infine, arriviamo al tema principale, che a breve rischia di compromettere definitivamente la realizzazione di metropolitane a Roma anche nel lungo periodo: il fallimento di Roma Metropolitane. Un fallimento che è dietro l’angolo, tra bilanci non approvati, piani industriali fantasma e paventati licenziamenti. Il Comune di Roma perderebbe lo strumento attuativo che si occupa delle Metro, senza aver previsto in alcun modo un altro meccanismo amministrativo per portare avanti i progetti. Quindi non solo rischiamo di rimanere senza chi progetterà le nuove linee, ma rischiamo di vedere bloccata anche la costruzione della Linea C. Tutto questo se il Comune non dovesse decidere, come sempre all’ultimo minuto, di ricapitalizzare Roma Metropolitane, rimettendola nelle condizioni di lavorare. Una decisione che, tuttavia, dovrebbe arrivare ora. Né domani. Né dopodomani. Ora. Ma ormai ci facciamo poche illusioni: potrebbe finire come con il tombamento delle talpe, con un intervento della Giunta arrivato quando è troppo tardi.
E non è finita, ci sarebbe ancora molto altro da raccontare. Gli assurdi ritardi alla stazione Pigneto, le opere integrative della B1 mai realizzate, gli obiettivi di produzione delle Metro sistematicamente disattesi, l’assenza di una proposta credibile del Comune sulle linee E ed F, gli anni buttati per capire che la C è ovviamente un’opera utile, il tentativo ridicolo di sostituire i prolungamenti delle metro con sistemi a fune e i 425 milioni per la manutenzione straordinaria delle metro ancora immobilizzati… uno scenario desolante.
Prendersela con quelli prima non basta più
Alcuni diranno: “quelli precedenti avevano lasciato una situazione così tragica che non si è potuto far nulla”. Ecco, questa è una bugia. Una tremenda bugia. Non è vero che non si è potuto far nulla. In questi tre anni non si è voluto far nulla.
Nessuno pretende che in una consiliatura si costruiscano centinaia di chilometri di metropolitane (ed è nota la condizione pregressa della Città), ma da questo a riuscire nell’incredibile impresa di non fare proprio nulla, addirittura mettendo a rischio anche i cantieri già aperti, ce ne passa.
Sono stati troppi i silenzi, i non detti, gli errori e le scuse inaccettabili che abbiamo dovuto sopportare. Ora Sindaco e Giunta dispongono di un anno e mezzo per cercare di salvare il salvabile. Un anno e mezzo per evitare di essere ricordati come quelli che hanno fallito su tutto. Se non vogliono prendere in mano la situazione per il bene di Roma, almeno lo facciano per salvare la propria dignità.
Ho letto articoli nei quali si prospetta la perdita del finanziamento da 425milioni per l’ammodernamento della rete metropolitana, in quanto ancora mancano i progetti.
Cosa c’è di vero in questa notizia?
PESSIME NOTIZIE: https://www.ilromanista.eu/news/stadio-della-roma/20840/stadio-della-roma-ecco-la-bozza-della-convenzione-urbanistica
Questa Giunta potrebbe lasciarci come unica eredità questo pesantissimo fardello. E’ mai possibile che sia il solo a sgolarmi? Ma è mai possibile che nessuno si renda conto a quale catastrofe trasportistica si stia esponendo la città? Chi vive e/o lavora nei municipi 9 e 10 si faccia sentire!
Niente, continuo ad essere inascoltato. E intanto i nefasti presagi si fanno sempre più concreti:
https://romanews.eu/svolta-per-lo-stadio-della-roma-possibile-apertura-dei-cantieri-a-fine-2020/
Cito dall’articolo: “Secondo Il Tempo, tra i nodi principali, sarebbe superato quello riguardante la Roma-Lido. Qualora, infatti, la Regione Lazio non dovesse completare i lavori prima dell’inaugurazione dello stadio, si potranno utilizzare mezzi pubblici e corsie preferenziali.” CORSIE PREFERENZIALI??????? MA DOVE CAXXO VORREBBERO RICAVARLE DELLE CORSIE PREFERENZIALI SULLA VIA DEL MARE E OSTIENSE, QUAND’ANCHE VENISSERO UNIFICATE??????????????” MA HANNO UNA VAGA IDEA DI CHE COSA VANNO FARFUGLIANDO??????? Insomma dovrò proprio incatenarmi davanti ai cantieri. Giuro che lo faccio! CHE DOMINE IDDIO FERMI QUESTI SCIAGURATI FOLLI CON OGNI MEZZO POSSIBILE
Forse il commissariamento del Comune è vicino. La situazione è talmente fuori controllo (rifiuti in primis) che oramai anche il M5S nazionale sta pensando di abbandonare la Raggi. Con un commissario pro tempore, scordiamoci pure sogni di progetti fantasiosi. Dovrà gestire le emergenze, la prima delle quali è la situazioni oramai insostenibile dei rifiuti. Ha detto bene ieri Calenda da Formigli: “Io lo vorrei per dieci anni” si è lasciato scappare (che Dio lo ascolti!), ma almeno per due anni il Comune va commissariato. Io ho sempre detto per venti e lo ribadisco. Due anni non sarebbero sufficienti neanche ad avviare a soluzione un problema che sia uno. Serve una cura da cavallo per Roma, un cambio radicale di mentalità che per attuare occorrerebbe scontrarsi con il popolo. Serve una dittatura PER 20 ANNI. Comunque consoliamoci col fato che presto alla Raggi sarà fatta fare la fine di Marino. Prima sarà, meglio sarà
E’ incredibile che si continui a parlare di commissariamento del Comune o addirittura invocare una dittatura. E’ solamente la cecità di chi ha un paraocchi ideologico a parlare. Come si fanno a non vedere e a non apprezzare i miglioramenti costanti della nostra città? Il PIL sembra essere in continuo aumento; le infrastrutture fondamentali, compreso il 5G, stanno per entrare in esercizio; il numero di autobus/popolazione è sul punto di essere aumentato; il trasporto su ferro sta per subire una fortissima impennata nel numero dei km che saranno disponibili a breve con la trasformazione delle reti regionali in ME e MF e della RFI e con la prossima chiusura dell’anello ferroviario; sulla linea del famoso trenino delle laziali sono sul punto di operare la riqualificazione per la trasformazione in MG fino a Tor Vergata; i nuovi termovalorizzatori e le nuove norme sull’economia circolare sono anch’esse in procinto di essere promulgate dalla Giunta Capitolina; c’è inoltre un grande interesse per la realizzazione del nodo di scambio Pigneto (questione di giorni per vedere un gran trambusto); le torri Ligini all’Eur sono lì lì per diventare uno dei più moderni esempi di architettura verticale e stanno per buttare giù la tangenziale a Tiburtina.
Ah no, questo l’hanno cominciato a fare.
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Torniamo alla realtà: stamattina ennesima odissea sulla roma-Lido. Corsa delle 7,42 da Lido centro soppressa, corsa delle 7,52 strapiena, a ostia Antica siamo stato fermi 7 minuti perché le porte non si chiudevano, ad Acilia alla fine ci hano fatto scendere tutti dopo averci lasciati ostaggi per 10 minuti sul treno. Si è sfiorata la rissa perché tutto il nostro treno è stato riversato sulla banchina strapiena di Acilia. Sono arrivati i carabinieri a sedare i bollenti spiriti di decine di migliaia di utenti esasperati. Alla fine sono arrivato in ufficio con un’ora e un quarto di ritardo dopo essere stato in apnea da Acilia a magliana e mano male che so secco
Salve ho letto la fiera dei sogni, invece oggi quelli usciti in metro trovano la Lido bloccata con liti tra i viaggiatori, la C spezzata in due tronconi è i bus navetta nel solito caos. Buon risveglio
Ciao Kaalessan, mi sa tanto che hai aperto il libro dei sogni 🙂
e magari fosse come dici tu, ma ho l’impressione che tu sia un tantino ottimista sui miglioramenti costanti della nostra città (come hai scritto tu) e l’unica cosa certa e visibile, è l’iniziato smantellamento della oscena tangenziale est, mentre per tutte le altre cose da te elencate, solo tanti bei propositi e tante belle promesse di là (molto in là) da venire!
Se devo essere sincero, mentre leggevo il tuo commento, ho avuto per un attimo il dubbio se tu stessi scherzando nell’elencare ironicamente tutti i “successi” di questa giunta, che ormai è quasi una presa in giro, per come la vedo io, o se invece stessi facendo sul serio, credendo veramente a tutto quello da te scritto.
Cordialità
Riprendo quanto scriveva Piero il 4 ottobre su FS e RFI e che citava documenti ufficiali, è sempre giusto avere cose scritte che mettano nero su bianco i fatti per come sono.
Vediamo semmai un po’ di dati: da FS, aggiornato al 2007 (http://www.rfi.it/cms-file/allegati/rfi/Roma.pdf) risulta che alcune fermate e stazioni dell’area metropolitana romana hanno i seguenti flussi: Monte Mario, che è una stazione storica, ha un transito di quasi 5.000 passeggeri al giorno; stazioni più grandi come Trastevere e anche Fiumicino Aeroporto hanno 12.000 passeggeri/giorno (in quest’ultimo caso mi sarei aspettato numeri ben più alti considerando i 113.000 transiti giornalieri dell’aerostazione). Senza salire di troppo e vedere stazioni come Tuscolana che fa un comunque deprimente 7.800 passeggeri/giorno, vediamo invece che tutte le fermate e stazioni minori costruite negli ultimi vent’anni da FS hanno numeri tremendamente miserevoli: Appiano, Serenissima, Villa Bonelli, Fidene, Settebagni o Parco Leonardo hanno tutte meno di 1,900 passeggeri/giorno; addirittura Fiera di Roma è ferma a 808 passeggeri/giorno e Aurelia che sarebbe uno scambio gomma/ferro col GRA sta a 600!
Sembra conseguenziale perciò, che FS non voglia fare investimenti ulteriori per aprire nuove fermate al costo medio di €3.000.000 (riferendoci ai costi, per esempio, di Val D’Ala) per poi trovarsi con un servizio in perdita.
L’unica maniera per rendere interessante ed appetibile la realizzazione di nuove fermate sulla maglia su ferro della città sarebbe l’incremento dell’introito/rendita/convenienza conseguente all’aumento dei passeggeri che adesso per FS è fermo a circa 370 mila passeggeri/giorno.
Nel breve periodo la soluzione con miglior rapporto tra spesa e resa è sempre quello di chiudere l’anello ferroviario a nord che crea una realistica rete di trasporto e di scambi, con una nuova stazione Tor di Quinto che dovrà essere almeno a 6 o 8 binari per permettere il passaggio del Leonardo Express; della FL10 vista sul PUMS e che è un servizio circolare; della Mari&Monti (FL2+FL5 unificate); dell’eventuale attestamento di un ramo della FL4 da un nuovo scalo ferroviario di Ciampino Aeroporto interconnessa, da sud verso nord, con la metro A a Porta Furba, con la metro C a Pigneto, con la metro B a Tiburtina, con la metro D a Salario e con la metro F chiudendo a Tor di Quinto
La sola chiusura dell’anello, del costo di 500 milioni di euro (circa un decimo di quanto servirebbe a Roma), permetterebbe di rendere attrattivo il servizio trasportistico pubblico per almeno altre 30.000 persone/giorno calcolate sul parco rotabile correntemente in servizio, ma incrementabili esponenzialmente al momento dell’aumento della frequenza di servizio e della realizzazione di nodi strategici come Torrino GRA, Grotta Gregna, Massimina o le già menzionate Ciampino Aeroporto e lo scambiatore a Tor di Quinto.
Concludo tornando all’inizio del discorso ricordandomi che la cancellazione di investimento per fermate come Selinunte o Massimina fosse già presente nel programma di massima per il prossimo quinquennio/decennio che, per esempio, includeva la gronda merci da Maccarese, Ponte Galeria in direzione della Pontina indicando che sarebbe stato il Comune di Roma a doversi fare carico della realizzazione di predette fermate.
Romano I. concordo con te, oltre che sull’anello, sulla assoluta priorità che dovrebbe avere il potenziamento della linea per Ciampino, in primis con una stazione a Porta Furba; sarebbe da considerare prioritario anche il direzionamento di corse aggiuntive anche lungo l’anello (direzione Tiburtina e Ostiense). Ma qui dipende da che futuro si vuole dare alla linea. La Roma Ciampino potrebbe anche (e dovrebbe) passare da un esercizio da ferrovia regionale a una ferrovia metropolitana vera e propria, almeno sul modello della Roma Nord e non dissimile da una metropolitana per treni (rapidi in fermata-ripartenza), frequenze (treni ogni 7-10′ minimo) e distanziamento con fermate ogni 1-2 km (oltre a Porta Furba e Pigneto, anche Porta Maggiore – sarebbe rivoluzionaria per la mobilità di Roma – riattivazione di Casilina con collegamento ai quartieri vicini, poi Selinunte, Ciampino aeroporto con people mover per lo scalo e Statuario con scambio con la tramvia Togliatti). Questo è un blog che chiede le metro, bhe la Roma Ciampino dovrebbe ricevere la stessa attenzione e pretendere un upgrading analogo alla Roma Lido e alla Roma Nord fermo restando un eventuale esercizio ferroviario.
Sulla Roma Ciampino la proposta di Metrovia è assolutamente prioritaria e fattibile, avrebbe un impatto enorme per Roma sud e per scaricare la metro A.
https://metroviaroma.it/metrovia-linea/linea-m7/
Sui dati per le fermate, concordo meno con te; anzitutto, un dato 2007 non è paragonabile con i dati effettivi di oggi, molto più alti come sottolinea Pendolaria con i numeri in crescita ogni anno. Inoltre, alcune stazioni possono raddoppiare la loro domanda ed offerta anche con semplifici intensificazioni dei servizi a infrastrutture invariate o con moderati miglioramenti: ad esempio, Roma Tuscolana ha raddoppiato la propria offerta per Ostiense/Tiburtina semplicemente attestando le corse Roma Cesano a Tiburtina anziché Ostiense. Idem per Val d’Ala o Massimina: assolutamente inutili con un treno all’ora, ben altra storia sarebbe con un treno ogni 15′. Per non parlare dei servizi di adduzione: quanto avremo una vera integrazione treno-bus(otram), potremo valutare il reale potenziale delle stazioni ferroviarie metropolitane: con un bus ogni 20-30′, una stazione ferroviaria perde molta domanda, diversa la storia per stazioni ferroviarie servite con bus ogni 5-10′. Ad esempio, proposte concrete sarebbero prolungare alcuni nuovi bus come il 51 ed il 77 a Roma Tuscolana per avere servizi continuativi da/per questa stazione.
Non dimentichiamoci infine di quanto una urbanistica normale potrebbe far bene: le stazioni ferroviarie urbane, almeno quelle meglio collegate e più centrali (es. Ostiense, Tuscolana, o le future Pigneto e Tor di Quinto) dovrebbero diventare hub di servizi sul modello di Tiburtina: i nuovi uffici andrebbero localizzati sulle aree ferroviarie dismesse o inutilizzate per aumentare la domanda e giustificare ulteriori potenziamenti delle linee ferroviarie urbane, per arrivare alle auspicate frequenze d 3-4′ almeno sull’anello. Con i protocolli Comune-FS sistemi urbani o con Eataly a Ostiense si iniziano a vedere finalmente progetti di questo tipo, che dovrebbero essere molto più diffusi per spostare servizi sugli hub dei trasporti e scaricare metro e strade sature.
Piero, hai centrato ogni punto che hai affrontato in risposta.
Non conoscevo Pendolaria, l’incremento dei passeggeri, per stazione, naturalmente mi conforta, forse meno il fatto che FS lasci al pubblico dati del solo 2007 come riferimento statistico.
Riprendo, poi, il solo discorso della nuova linea Ciampino Aeroporto- Tor di Quinto (vista così, da me, in virtù delle considerazioni sull’anello ferroviario da chiudersi): non importa che diventi la Metrovia 7 verso Termini o un linea che magari viri su Tiburtina; l’importante è che da chiunque è già vista come una nuova linea vitale nel quadrante sud-est di Roma (il più denso per abitanti/addetti/utenti e quindi il più bisognoso) che può essere tranquillamente gestita da altro operatore che non sia FS; sui binari RFI per l’Italia girano servizi FS, FS AV, NTV, Trenord, Cotral, del Gargano, GGT a Torino.
Pertanto. potrebbe benissimo essere un servizio, in sede parzialmente promiscua, ceduto a Roma Capitale che ne farebbe un metro-treno, ricevendo dallo Stato i giusti e commisurati fondi per una rete ormai ampliata e con la libera possibilità di realizzare le fermate Zama, Massimina, Selinunte e tutte le altre che dicevamo; senza aspettare sempre FS o Regione Lazio ed elemosinare coincidenze astrali o meglio partitiche…
Personalmente sarei favorevole alla ferrovia metropolitana o Metro leggera Termini-Ciampino in sede non promiscua.
Instraderei sull’anello, invece, le ferrovie da/per Latina-Nettuno-Cassino-Castelli, con due treni ora per direzione instradati sull’anello per ciascuna di queste linee, si avrebbero 8 servizi Statuario-Tiburtina-Tor di Quinto (di cui 4 via Campoleone e 4 via Ciampino) e 8 servizi Statuario-Ostiense-Tor di Quinto.
Sul discorso della gestione, faccio semplicemente presente che la Regione Lazio potrebbe risolvere drasticamente la situazione dei servizi metropolitani di Roma, in modo ben più facile di quanto richiesto al Comune con nuove linee passanti. Infatti, la Regione semplicemente trasformando in metro la Termini-Ciampino, la Roma Lido e la Roma Nord, ed estendendo queste due a Flaminio (Roma Lido), a Termini (Roma Nord 1) e a Talenti (Roma Nord 2) riuscirebbe, con appena 15 km di nuove Metro in sotterranea tutti cantierabili in simultanea e completabili in 5 anni, a dotare la città di ben quattro linee metropolitane (Termini-Ciampino, Ostia-Piramide-Flaminio, Flaminio-Campi Sportivi-Ojetti e Termini-Campi Sportivi-Montebello).
Nemmeno parlo di cosa potrebbe essere un passante ferroviario San Pietro-Porta Maggiore. La Regione potrebbe ben più del Comune per risolvere la situazione di mobilità del Comune ma non lo fa. Vedi lo stiracchiato piano commerciale di Fs che ho postato, rispetto al quale le richieste del Pums sui servizi metropolitani sembrano lungi dall’essere realizzabili. Qua nemmeno l’anello Nord è nei programmi di Fs rendiamocene conto. Comitato magari facciamoci sentire.
Buongiorno a tutti
Da ” http://www.ansa.it ” si Legge Il Proseguimento delle opere Infrastrutturali affidate a Roma Metropolitane , come la Metro C, non e’ assolutamente a rischio. Le risorse non sono state sprecate, ma correttamente impiegate : le fasi progettuali commissionate da Roma Capitale a Roma Metropolitane andranno avanti
come da programma e gli incarichi affidati proseguiranno come previsto dai contratti in essere . Lo precisa in una nota il Campidoglio in riferimento al futuro della società Roma Metropolitane.
La liquidazione controllata di Roma Metropolitane e’ un passaggio necessario proprio per garantire la continuità’ delle opere infrastrutturali e formulare un piani industriale di riorganizzazione.
Che ne pensate ??
Più che le parole contano i fatti. Non c’è bisogno di dire altro
Serve un dittatore. SERVE UN DITTATORE. S-E-R-V-E U-N D-I-T-T-A-T-O-R-E !!!!! Roma è allo sfascio su tutti i fronti: traffico, TPL, recupero aree ed edifici abbandonati (ex Fiera, Torri di Ligini, Mercati generali, Ospedale Forlanini, mattatotio di Testaccio), rifiuti. La Giunta Raggi ha ereditato una situazione pesante, ma con il suo immobilismo ha lasciato che tutte le criticità si andassero ad incancrenire; con i suoi NO, complice anche l’ex ‘assessore Berdini, che prima di andarsene, in un anno ha fatto più danni che i lanzichenecchi nel sacco di Roma, ha buttato letteralmente al cesso centinaia di milioni di investimenti già stanziati.
La situazione è senza via di uscita. Inutile sperare che una nuove elezioni possano fare il miracolo. Occorre prendere atto della situazione e fare scelte drastiche.
1) spostare la Capitale a Milano, unica città italiana in grado di assolvere a questo ruolo; un piano decennale per lo spostamento graduale di tutti i Ministeri e di chi ci lavora (quindi alloggi per le famiglie,servizi…) non è uno scherzo, ma l’operosità e il pragmatismo meneghino potranno sicuramente dimostrarsi all’altezza di questa ardua missione
2) Dichiarare Roma patrimonio dell’Umanità, sottrarla alla sovranità italiana e porla sotto l’egida della UE, che dovrebbe nominare un Commissario straordinario il quale possa scegliere il suo staff tra le migliori menti del panorama internazionale. Come lo vedreste un Reggente dell’alta Sassonia?
3) La UE dovrebbe stanziare fondi per un piano pluriennale d’investimenti (della durata di almeno vent’anni) per riportare Roma a degli standard di dignità che merita. TUTTE le criticità dovranno essere risolte. Per poter realizzare questo piano, ovviamente TUTTE le tasse pagate dai cittadini romani dovranno rimanere nella nuova città-Stato Roma.
4) Leggi speciali e un corpo di polizia speciale dovrà garantire l’attuazione di questo piano, soffocando sul nascere ogni comitato del NO, ogni protesta più o meno organizzata, ogni forma di violenza. Per chi non fosse d’accordo, quella è la porta: l’Italia lo accoglierà a braccia aperte
Solo al termine di questo periodo, si potrà fare un bilancio e, se il caso, tornare, gradualmente, alla democrazia
Richiesta interessante. Tardiva direi.
http://www.cinquequotidiano.it/2019/10/04/metro-c-al-governo-serve-commissario-straordinario/
Buongiorno sono molto amareggiato. Penso che se a Milano ci sono 5 linee metro a Roma (la capitale, molto più vasta, col Vaticano le ambasciate ecc.) ce ne debbono essere 1 in più quindi almeno 6. Ciò detto il problema è anche dei miei concittadini che ad esempio non sono andati a votare al referendum su Atac di 1 anno fa dando credito ai “fenomeni” che ora ci teniamo. Ma come fanno a fare altre metro (lasciamo stare funivie, carrozze a cavallo e simili amenità) se non sanno gestire 2 metro e mezzo!? Oggi 5 ottobre da utente metro mi trovo con Barberini chiusa sulla A e tutta la B da Castro Pretorio a Laurentina ferma. Ah dimenticavo le scale mobili x esempio alle 11 stamane a Castro Pretorio in discesa 1 scala mobile ferma e 1 attiva peccato che durante la discesa anche la seconda si blocca con grande ovazione (!!!) del pubblico presente. Saluti
A proposito di scale mobili non ci dimentichiamo che quella della fermata Repubblica dopo un anno dall’incidente protagonisti i tifosi russi non è stata ancora riaperta.
Ciao Domenico !
Scusami ma ti devo correggere ” La Fermata Repubblica e’ stata riaperta al pubblico servizio il 26 Giugno 2019 ! , scandaloso il fatto che Barberini !! sia ancora chiusa, ormai bissando quanto già avvenuto x fermata Repubblica
Michele Igor, buongiorno la fermata Repubblica è stata riaperte da circa 4 mesi ma la scala mobile che si guasto causando la caduta dei tifosi russi è ancora chiusa, tutti possono vedere l’area d’accesso chiusa con pannelli di legno.
Ma che ragionamento da Asilo Mariuccia è??
Bisogna avere sei, sette, otto linee perché servono alla città, non per averne una più di Milano!
Vuoi fare un paragone sensato? Fallo con Madrid, che ha più o meno la stessa popolazione ed estensione di Roma e anche una storia simile come capitale… nel senso che, a differenza di città come Parigi o Londra che sono diventate capitali ‘spontaneamente’, perché erano già i centri economici dei rispettivi paesi, Madrid è stata fatta capitale con una decisione dall’alto proprio come Roma.
Ebbene, a Madrid ci sono 12 linee — DODICI — per un’estensione di quasi 300 km e 2 — DUE — passanti ferroviari sotterranei.
E cosa c’entra la storia di Madrid con quella di Roma? Peraltro si tratta di due città, urbanisticamente parlando e relativamente alla densità abitativa, completamente diverse…
Concordo. Madrid ha all’incirca gli stessi abitanti di Roma ma distribuiti su una superficie che è meno della metà di quella romana.
Spendiamo ogni tanto una parola sulle ferrovie metropolitane?
Questo è il Piano commerciale di Rfi, che ha stralciato i progetti che non hanno nessun piano esecutivo che che quindi sicuramente non saranno realizzati nei prossimi cinque anni.
http://www.rfi.it/cms-file/allegati/rfi_2014/RFI_Piano_Commerciale_2019_web.pdf?fbclid=IwAR3HtGUeiTf_hNQ1488dTRbEf0Z2Az-QIi3fsKhZ_rMZxZmptTB4-bCDf-Y
P. 21 del Piano, sono esclusi, udite udite, il completamento tecnologico dell’anello e il potenziamento delle infrastrutture per Fiumicino.
Leggendo poi il piano,relativamente agli inteventi del Lazio p. 172 e successive, si realizza quanto segue:
– Pigneto completa non prima del 2023, e senza tutti gli interventi previsti
– nessuna traccia delle stazioni ferroviarie inserite nel Pums come Zama, Statuario, Massimino e Selinunte (le ultime due, in particolare, erano presenti nei progetti di Fs cfr. Interventi sul nodo di Roma di qualche anno fa, ma ora anche loro sono scomparse)
– molti altri interventi di adeguamento tecnologico e infrastrutturale necessario per avere frequenze da Rer non saranno realizzati prima del 2023-2025
Spendiamo qualche parola anche su questo? Le ferrovie Metropolitane trasportano almeno 100-150 mila romani al giorno, ne potrebbero trasportare anche il doppio con più stazioni e migliori frequenze. E soprattutto, senza piu frequenti e più diffiusi trasporti ferroviari metropolitani le Metro non saranno mai risolutive.
Zingaretti non pervenuto, facciamo qualcosa per pretendere azioni della Regione (qua invece fanno solo treni e express come il nuovo inutile Civitavecchia e press, senza nessuna attenzione per i trasporti ferroviari metropolitani)
Scusatemi i refusi di scrittura purtroppo sono i difetti della tastiera digitale :/
Trovo scandaloso che in 50 a nessuno a Roma sia venuto in mente di fare un passante ferroviario sotterraneo attraverso il centro, mettendo a sistema le linee esistenti e quindi avvicinando in un colpo solo al centro i pendolari di vastissime parti diverse dell’hinterland.
Ah si, adesso stiamo molto più tranquilli dopo questa dichiarazione del sindaco
https://roma.fanpage.it/metro-c-virginia-raggi-niente-allarmismi-andra-avanti/
Una dichiarazione che mi ricorda “dimaglio” che praticamente il giorno dopo il “mai con il partito di bibbiano” ha ufficializzato l’alleanza con il PD
Aggiungo alla lunga quanto incompleta lista dei fallimenti della Giunta, la FARSA del risanamento del bilancio ATAC, dovuto fondamentalmente alla rinuncia definitiva della riscossione dei crediti esatti dal Comune nei confronti della sua partecipata, in ottemperanza al Concordato.
La battaglia per le metro è persa. RomaMetropolitane è in liquidazione, i vari professionisti che vi lavorano rischiano la cassa integrazione. Le talpe resteranno sepolte alForo di Traiano e con esse ogni possibile sviluppo della rete peri prossimi decenni. Quindi ora dobbiamo concentrare le forze su un altro fronte: impedire che il progetto stadio vada in porto. Sarebbe una catastrofe di rare proporzioni, che affosserebbe definitivamente questa agonizzante città. Non so se vi rendiate conto di cosa stiamo rischiando lasciando che venga avallato un tale mostro!
Speriamo che alle prossime elezioni x il Sindaco di Roma post Raggi gli Italiani facciano una scelta migliore !!
Peccato che ” L’ Incantesimo della Vecchia Storica , ormai Retro’ !! , ” Cura del Ferro di Veltroni 2005-2009 ” sia 1 lontano ricordo ! Quasi riuscirono ad avviare i lavori della Metro D ( Poi tutto cambiò e prese un’ altra brutta e triste piega ) . Spero che in un futuro prossimo venturo le cose possano migliorare e qualche Progetto possa esser ripreso, rilanciato e possa risuscitare
Caro Michele, guardiamo in faccia la realtà. Roma Metropolitane è in liquidazione. Le talpe della linea C rimarranno sepolte. Il consorzio MetroC ha pronta una causa perdanni di decine dimilioni di euro, che con la liquidazione della società controllata, ricadranno sul groppone del bilancio del Comune. Altro che fantasticare di linee C, D, prolungamenti e quant’altro. Non esiste la benché minima possibilità che da qui ad almeno vent’anni si possa assistere all’apertura di un nuovi cantiere metro. Poi vedremo, anzi vedranno i nostri nipoti, o i loro figli, perché noi non ci saremo più (o almeno io). Il fatto che lo stesso Comitato non abbia più postato nulla dopo questa requisitoria, è un segnale, per me, di resa incondizionata.
Non sarebbe stato un “mostro” senza l’intervento di Raggi/Berdini. Forse meglio lasciare Tor di Valle come è ora, piena di zoccole a due gambe ed a quattro zampe (oltre che di monnezza, s’intende)?!?
Stiamo dicendo la stessa cosa. Solo che adesso indietro non si può più tornare, quindi: meglio niente, che il “mostro”. Meglio che vadano a Fiumicino a fare lo stadio, dove Montino li aspetta a braccia aperte
Lo stadio a Tor di Valle non sarebbe stato un mostro, i tre grattacieli e la marea di parcheggi li previsti si.
Non puoi fare un nuovo business center di quelle dimensioni quando hai a pochi km l’Eur che cade a pezzi, le Torri di Ligini da riqualificare, gli uffici della Colombo e del Giorgione sfitti, i mostri di piazza Navigatori a metà. Non ha senso, quella di Caudo e Marino era una speculazione malamente legalizzata. Anche il progetto tirato su dalla Raggi non mi fa impazzire, ma ha il merito di aver eliminato molta della speculazione.
NB se per andare a Tor di Valle basterebbero la Roma Lido convertita in metro e prolungata a Flaminio o integrata alla B1, la ferrovia Roma Fiumicino convertita in metro con treni a 5’, l’unificazione Ostiense-via del Mare. Sono tutte opere che lo Stato (Comune, Regione, Governo, ferrovie) dovrebbero realizzare a prescindere dallo stadio, e lo avrebbero dovuto fare da anni. Il resto è speculazione legalizzata.
No Piero, ti sbagli di grosso, lasciatelo dire. La Giunta Raggi di meriti su questo disastroso progetto non ne ha proprio nessuno! Ha trasformato quello che poteva essere anche un investimento per la città in pura speculazione edilizia, altro che storie! Un progetto che aveva luci e ombre è stato trasformato solo in peggio. Ne abbiamo parlato fino alla nausea e le mie opinioni sono ben note, non starò qui a ribadirle. Però non posso proprio farti passare il concetto che “basterebbero l’Ostiense e la via del Mare unificate” perché non è così! E ho spiegato il perché: anche ammesso che si realizzi per tempo l’adeguamento della Roma – Lido (cosa alla quale non credo affatto), un sistema viario così scarsamente resiliente per un bacino di utenza di decine di milioni di persone sarebbe una follia allo stato puro. E i fatti mi daranno ragione, già alla prima partita che verrà giocata in questo sciagurato stadio realizzato in questo sciagurato modo. E per comunque per riqualificare le Torri di Ligini sarebbe bastato non mandare a monte anche quel progetto. Invece pure questo sono riusciti a fare! Questa ignobile Giunta è stata assolutamente una sciagura su tutto
Sulle Torri di Ligini copio-incollo da Wikipedia.
“Tramontata la prospettiva della demolizione, si affaccia un diverso disegno che prevede riqualificazione dell’immobile quale quartier generale della Telecom Italia[4], in grado di ospitare circa 5000 dipendenti, un’idea a cui guarda con favore Giovanni Caudo, assessore all’urbanistica della giunta comunale guidata da Ignazio Marino[12]. Il piano prevede un investimento di circa 120 milioni di euro, senza speculazione edilizia o variazione di destinazione e senza consumo di suolo[13]. Prevedi, inoltre, di preservare le cubature e la qualità architettonica del complesso con scelte di restauro rispettose delle scelte e delle intenzioni degli originari progettisti.
Nel mese di maggio 2015 viene bandita la competizione per il recupero, con una formula aperto a soli studi di professionisti con età inferiore a 40 anni[14]. Il concorso architettonico viene vinto da un team di progettisti guidato da UNO-A Architetti Associati di Milano. Il progetto prevede la riqualificazione della facciata (anche in funzione di un adeguamento a standard di avanguardia dal punto di vista del comfort climatico ed energetico, secondo le linee guida della certificazione LEED-Leadership in Energy and Environmental Design), con rispetto del modulo architettonico concepito in origine da Ligini, che viene ripreso dal progetto come sottomultiplo di motivi ripetuti. Anche la nuova copertura della facciata, in travertino proveniente da una cava poco distante, riprende una soluzione già concepita in origine dal progettista. Per il grosso basamento su cui si stagliano le tre torri, invece, è prevista una copertura verde e una nuova funzione di suolo recuperato.
Il restauro, che avrebbe dovuto vedere la luce entro i primi sei mesi del 2017[14], è entrato in una nuova fase di incertezza già nel maggio 2015, quando Flavio Cattaneo, consigliere di Telecom Italia e, al contempo, presidente di Domus Italia (immobiliare della galassia Caltagirone), ha manifestato la sua contrarietà al progetto, ottenendo da Giuseppe Recchi, presidente esecutivo, la convocazione di un consiglio di amministrazione straordinario in cui si discutesse la faccenda[15]. Nel mese di marzo 2016, Flavio Cattaneo è succeduto al dimissionario Marco Patuano nella carica di amministratore delegato di Telecom Italia[15]. Tre mesi dopo, il nuovo sindaco di Roma, Virginia Raggi, a capo della neoeletta giunta capitolina espressa dal Movimento 5 Stelle, ha revocato ai proponenti il permesso di costruzione concesso nel 2015 dalla precedente amministrazione guidata da Ignazio Marino[15]. La decisione politica della giunta (o squisitamente tecnica, secondo l’opinione dell’assessore Paolo Berdini che l’ha definita un atto dovuto[13]) è stata motivata dall’esistenza di un’indagine sull’irregolarità nella determinazione dell’importo accordati dalla giunta di Gianni Alemanno per gli oneri di concessione[13]. L’atto del comune di Roma potrebbe aprire a Telecom Italia una via d’uscita dagli obblighi pregressi con i partner del progetto, senza per questo dover sottostare al pagamento della pesante penale di 180 milioni di euro, da versare, per il venir meno di impegni contrattuali già sottoscritti[12], in favore della Cassa Depositi e Prestiti, soggetto pubblico titolare del 100% del capitale sociale di CDP Immobiliare”.
Che si tratti di un complotto Milanese o solo di follia suicida, questa Giunta è riuscita a far danni sotto tutti i punti di vista
Sulle Torre di Ligini faccio notare che è aperta una indagine della Guardia di finanza per la quale è indagato Caudo, ex assessore. L’indagine riguarda traffico di influenze anche, tra gli altri, per la determinazione degli oneri di urbanizzazione connessi al progetto. Berdini, primo assessore all’urbanistica della Giunta Raggi, bloccò il procedimento proprio su tale tematica.
http://www.ansa.it/lazio/notizie/2019/09/19/torri-eur-rischio-processo-ex-assessore_86b2dca1-349e-46dc-84ab-0f5e78850a2c.html
Su Tor di Valle, leggi bene, non ho scritto che basterebbe l’unificazione via del Mare-Ostiense, ma anche due metro, la Roma Lido (prolungata a Flaminio o almeno integrata alla B1) e la Roma Fiumicino (che attualmente ha un treno ogni 15′ e potrebbe triplicare la frequenza con un treno ogni 5′. Tutte opere che andrebbero realizzate a prescindere dallo Stadio: non serve legalizzare cubature in deroga al piano regolatore per pretendere quello che è normale in tutta Europa.
Peraltro la storia recente dice proprio che i promotori (Eurnova e Pallotta) stanno rifiutando di accettare che lo stadio potrà aprire solo dopo il completamento delle opere pubbliche. Questo ridimensiona di molto la bontà del progetto Marino-Caudo, dal momento che è evidente che i promotori avrebbero sempre privilegiato l’apertura degli investimenti privati rispetto al completamento delle opere pubbliche, che sarebbero finite nelle aule dei tribunali. Anche perché la vicenda prolungamento metro B dimostra come la finanza di progetto basata sullo scambio di valori immobiliari è di fatto inapplicabile su grandi investimenti pubblici infrastrutturali, perché anche una piccola variante progettuale richiede ulteriori compensazioni che l’autorità pubblica non può fisicamente concedere.
Dulcis in fundo, per rimanere in tema di metro, dimenticate sempre di ricordare che il progetto Marino-Caudo prevedeva lo sfioccamente da Eur Magliana a Tor di Valle utilizzando un tronchino di manovra che serve invece per il deposito di Magliana. Tale opzione è stata preliminarmente giudicata poco fattibile proprio da esperti di Atac perché avrebbe depotenziato le operazioni sul deposito. E, inoltre, avrebbe dimezzato i treni della B per l’Eur: per legalizzare una speculazione edilizia fuori dal piano regolatore, si tolgono servizi ai cittadini.
La Raggi avrebbe dovuto revocare l’interesse pubblico, che Marino e Caudo non avrebbero mai dovuto concedere. Oggi, è bene portare Regione, Comune e Governo alle loro responsabilità di potenziamento della Roma Lido e Roma Fiumicino, e sulla unificazione Ostiense-via del Mare. Investimenti indipendenti dallo stadio che servivano dieci anni fa.
Piero, proprio non riesco a farmi intendere. Ma voglio insistete e te la metto in questo modo. Immaginiamo che si realizzi il migliore dei mondi possibili per collegare con mezzi pubblici su ferro lo stadio Tor di Valle. Non solo la Lido e la FS1 potenziate (che poi dovrai spiegarmi come faranno a portare gli utenti della FS1 a Tor di Valle senza un ponte), na anche altre due linee di metro, una funicolare e persino il teletrasporto. Voglio esagerare: una rete di trasporto pubblico di massa da fare invidia a Londra e Parigi. Vogliamo sognare, e sognano. Bene, persino se si realizzasse tutto questo, avere una sola STRADA di accesso come la via del Mare e Ostiense unucicate sarebbe C-R-I-M-I-N-A-L-E perché non è sostenibile un sistema viario a resilienza ZERO perché in caso di incidenti (e stiamo parlando di uno stadio di calcio, a Roma, xhe dovrebbe ospitare decine di milioni di tifosi, non so se rendo) i mezzi di soccorso e di pubblica sicurezza resterebbero bloccati. Non so più come spiegarlo
Starai scherzando! Innanzitutto non puoi mettere sullo stesso piatto progetti come le Torri di Ligini (altro regalo del disgraziato Berdini) e tutto il resto con lo stretto progetto Tor di Valle, poi il progetto Marino/Caudo sarebbe stato una vera svolta, una primizia nel campo degli Oneri Concessori! Hai ragione nel dire che lo Stato/Comune/Regione dovrebbero fare le opere, ma se non le fanno allora che si dia largo ai privati ed in quel senso il Business Centre era stato concesso in cambio di opere che se vai a leggere sarebbero state il triplo rispetto a tutti i precedenti! In più ci aggiungiamo che no sono solo i grattaceli ad essere saltati (o meglio sostituiti con le solite Caltagironate Romane da 7 piani del menga!) ma anche il parco(!!!!!) ed altre opere tra quelle che elenchi. Tra l’altro, qualcuno ha più sentito parlare della messa in sicurezza del Fosso di Vallerano? Ma che parlo a fare con chi ancora ed ancora ed ancora parla di spegulazzzzzzione!!!!!
Massimo neanche ti rispondo perché chi nega il tema della speculazione edilizia in una città come Roma è semplicemente, oltre che ignorante, complice morale. Parli di un Business centre fuori da qualunque pianificazione urbanistica come della normalità, credo neanche ti renda conto di cosa tu stia dicendo e di come si operi nei paesi e nelle città moderne, Milano inclusa.
Io invece Piero ti rispondo eccome perché se vuoi fare il saccente almeno leggi bene! Mai ho negato l’esistenza della speculazione edilizia a Roma, in genere, infatti è proprio quella che ha trasformato un progetto serio con un ritorno enorme per la cittadinanza in un progettucolo alla Caltagirone tipo Porte di Roma, Bufalotta etc.etc. A Milano fanno diversamente? Tipo Porta Nuova o City Life? Mi sa che sei tu che non sai cosa dici.
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/carica-della-polizia-contro-i-lavoratori-di-Roma-metropolitana-ferito-stefano-fassina-5a2862d6-5e32-4ff7-86e8-f47ff3aeeb4c.html
Anche questa è cronaca di un disastro annunciato.
Roma è una polveriera. Sarebbe ora che qualcuno però accendesse un cerino e si iniziasse tutti a fare come a Parigi.
Da troppo tempo ci siamo abituati ad ingoiare. In qualunque altra città già ci sarebbero barricate e molotov
Il problema di Roma non è la politica, ma il cittadino medio.
Massimo rispetto per i tanti cittadini onesti, ma inutile negare evidenza: molti fanno parte del degrado e del sistema corrotto
Volevo scrivere la stessa cosa. In qualsiasi altra città al mondo ci sarebbero già state manifestazioni e proteste. A proposito se si organizzasse qualche forma di protesta io sono disponibile.
Comitato intendete fare qualcosa
grazie.
Ma infatti i Romani sono i peggiori nemici della loro città e Roma non sarà mai Parigi, non solo per le metropolitane. Sono romani quelli che hanno mandato al Campidoglio questa ignobile Giunta. E quindi vedi che ho ragione io, la democrazia non salverà mai Roma? Chi vuole un dittatore, un gran figlio di puttana, che imponga leggi marziali e pena di morte. Noto con piacere che non sono più il solo ad affermarlo
Straconvinto anche io della necessità di un dittatore o quantomeno di un pugno duro.
Ricordatevi da dove e come Rudolf Giuliani iniziò a risanare NY.
Lo stesso De Blasio…notoriamente non di destra…ha iniziato da li. Dalla metropolitana. Arresti a centinaia di mendicanti e di chi non paga il biglietto. ARRESTI e non multe che qui peraltro non vengono mai pagate.
Detto ciò…una richiesta…perchè non promuovere un incontro …in modo da uscire dalle tastiere….
L’ho scritto e riscritto varie volte, fino dal primo anno di questa sciagurata consiliatura. Questa sindaca e questa giunta hanno danneggiato l’Urbe forse più di quanto l’abbiano fatto Brenno, i Vandali e i Lanzachenecchi messi assieme.
Dal No alle Olimpiadi all’incresciosa melina sul Progetto Tor di Valle – Stadio della Roma, il quale viceversa rappresenterebbe uno dei pochi casi (sigh) di capitali stranieri disposti ad investire per il miglioramento di questa città.
Dalla revoca del Permesso di ristrutturazione delle Torri Ligini all’Eur alla sciagurata gestione dell’AMA e dell’ATAC.
Dal sostanziale annullamento (bloccato prima ancora di partire) del cantiere della Stazione Pigneto (che sarebbe un fondamentale nodo di interscambio), per finire appunto al boicottaggio del Programma Metro.
Inettitudine, incapacità, ideologia della “decrescita felice” in nome di un falso ambientalismo ? Certamente si, ma io continuo sempre più a credere anche in quanto avevo asserito da tempo, e cioè che questa giunta e questa sindaca (eterodirette dalla Casaleggio srl con sede a Milano) siano state e continuino ad essere funzionali ad un preciso disegno finalizzato a depotenziare la Capitale in favore dell’altra capitale.
Purtroppo i romani hanno stupidamente abboccato a questo terribile inganno. Speriamo che adesso l’abbiano capito e vi pongano (tardivo) rimedio alle prossime elezioni. Ma intanto questi cinque anni hanno riportato l’Urbe indietro di molti decenni, laddove molte altre città italiane (Milano in primis) si sono proiettate nel futuro, per non parlare delle altre capitali in Europa e nel resto del mondo.
Ing. si dovrebbe documentare meglio, non facciamo di ogni erba un fascio.
Sulle Torri di Ligini all’Eur si è aperto un procedimento giudiziario a carico della precedente amministrazione.
https://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2019/09/19/torri-eur-chiuse-indagini-indagati_qKGpsBgNUymKMxNJZQvaUM.html
Sulla stazione Pigneto, il Comune non ha ancora finanziato il terzo lotto, è vero, ma attenzione lo stallo attuale è relativo al mancato avvio dei lavori relativi ai primi due. Qui la competenza e responsabilità è prima di tutto della Regione e delle ferrovie. Per rimanere in tema di treni, andate a leggere a pagina 21 il piano commerciale di Rfi, che ha stralciato dal piano l’anello Nord di Roma e il potenziamento dei servizi per Fiumicino. A pagina 178 e successive i piani per il Lazio, e Pigneto finisce al 2023 e oltre.
http://www.rfi.it/cms-file/allegati/rfi_2014/RFI_Piano_Commerciale_2019_web.pdf?fbclid=IwAR3HtGUeiTf_hNQ1488dTRbEf0Z2Az-QIi3fsKhZ_rMZxZmptTB4-bCDf-Y
Su Tor di Valle, i nodi vengono al pettine: gli investitori non avevano nessuna intenzione di attendere il potenziamento dei trasporti pubblici per aprire stadio e nuovi edifici. Vi immaginate cosa sarebbe stato lo stadio ed il centro servizi come da vecchio progetto e senza potenziamento dei trasporti?
Sulle Olimpiadi, si faccia un giro a Tor Vergata e magari ne riparliamo. A Londra (Londra!) stanno ancora facendo i conti per capire quanto ci hanno rimesso.
Sulla gestione dell’Atac, credo Lei stia attaccando senza argomenti una giunta che è riuscita a portare Atac all’omologazione del concordato preventivo vale a dire ad avviarla verso un percorso di risanamento. Di questi giorni il bilancio approvato in attivo, prima volta da decenni.
La Giunta avrà tanti limiti e demeriti, ma trovare responsabilità dove non esistono, difendere progetti indifendibili o criticare un indubbio successo come su Atac mi pare ridicolo.
Dalla impietosa e dettagliata lista fatta da Ing….praticamente i buffoni a 5 stelle non ne hanno imbroccata una!
Povera Roma, poveri noi, ma che male ha/abbiamo fatto per meritare una giunta del genere?!
Hai scritto: in nome di un falso ambientalismo? Altro che falso,falsissimo dico io, vista anche la tragica situazione del verde (servizio giardini, questo sconosciuto) degli alberi non piantati dove non ci sono o dove sono caduti o dove si sono seccati (alla faccia dell’aumento della CO2) oltre chiaramente al tema che più sta a cuore a tutti noi: LE METROPOLITANE, che sono sempre state osteggiate dai cecchi grullini (e ormai ne abbiamo la prova evidente) che se ne sono fregati altissimamente dell’aumento del traffico e del conseguente inquinamento atmosferico (sempre alla faccia della CO2) e che invece sarebbero l’unica soluzione di progresso, di mobilità sostenibile (ah, quanto gli piacciono queste due parole) di riduzione di traffico nelle strade ed inquinamento nell’aria, che di fatto avverrebbero, portando di conseguenza tutti loro benefici, se i cittadini avessero la possibilità di lasciare a casa “a maghina” potendo optare per una bella e comoda linea metropolitana che rapidamente li porta da un capo all’altro della città, senza buttare tempo prezioso imbottigliati negli ingorghi e alla ricerca disperata del parcheggio.
Chissà se mai tutto ciò si avvererà o se rimarrà nel libro dei sogni.
Si dice che la speranza è l’ultima a morire ed io ci voglio credere.
Si dice che quando si tocca il fondo (e Roma lo ha proprio toccato) si ritorna in superficie ed io lo spero tanto.
D’accordissimo con entrambi, purtroppo. E, purtroppo, sottoscrivo in pieno il sospetto di un disegno preordinato a colpire Roma a tutto vantaggio di chi, come Milano, non solo è evidentemente considerata il principale, se non unico, centro di interessi del Paese degno di essere al centro di ogni progettualità, ma è ormai di fatto la capitale.
Ma attenzione: d’accordo che la Casaleggio ha sede nel capoluogo meneghino, ma sono in buona, ottima compagnia e nella strategia milanocentrica non sono certo i primi. Ultimamente la stampa riportava voci di corridoio nel Parlamento sull’esistenza di una potentissima lobby trasversale antiromana .. beh, i fatti degli ultimi anni possono solo confermarlo. E la questione metropolitane è solo una (per quanto macroscopica) delle tante dimostrazioni.
Tant’è vero che nel nuovo governo ci sono zero milanesi e solo 3 Lombardi e che le misure principali di quello precedente (forse le uniche) sono state due scelte decisamente pro-sud come il reddito di cittadinanza (ci sono più percettori nella sola città di Napoli che in tutta la Lombardia) e quota 100, che favorisce soprattutto le pubbliche amministrazioni dove, com’è noto, anche al nord i dipendenti sono in stragrande maggioranza meridionali.
Quello che confermano gli ultimi anni è che Milano è stata capace di elaborare una strategia di crescita e Roma no, punto. Quella che è stata aiutata in tutti i modi nei decenni è Roma… con le industrie pubbliche la cui sede è finita a Roma solo perché era la capitale (Iri, Alitalia, …), con Bankitalia o la CONSOB che stanno a Roma anziché a Milano come sarebbe logico, visto che lì sta la finanza… con la Legge del 1961 che assegna fondi extra per il ruolo di capitale, con i debiti Di Roma di cui si è fatto carico lo stato (cioè tutti gli italiani dal Brennero a Lampedusa)…
Guarda che il declino di Roma è un problema per tutta l’Italia… se un turista straniero che viene a Roma vede la spazzatura per strada o i bus che si incendiano, quando va a casa non dice che ‘a Roma’ c’è sporcizia e i trasporti non funzionano, ma che ‘in Italia ‘ succede questo…
Nessuno ha interesse che sia così, neanche i milanesi (che io non sento mai menzionare Roma tra le città con cui si confrontano, casomai Francoforte o Londra, mentre i romani sono ossessionati dal confronto con Milano).
Ma tu hai rovesciato tutto, caro Claudio K. Io sono di Bologna e posso assicurarti che una lobby anti-roma, qui al nord, esiste. Eccome. E ti dico anche che il milanese medio si sente inferiore al romano (e quindi sente il bisogno di demolirlo ed insultarlo ad ogni occasione che si presenti) poiché soffre della condizione di vivere in un capoluogo regionale privo di titolo di capitale di stato – un titolo che certamente non merita se guardiamo all’inevitabile ed impietoso paragone con la bellezza, la grandezza e l’importanza storica-culturale-universale detenute dalla città eterna.
Roma ha sofferto dell’esatto contrario di quello che sostieni tu; Roma ha sofferto degli esili contributi che lo stato si limita a concederle. Se guardi le cifre che il governo francese versa nelle casse parigine e le confronti con quelle che lo stato italiano concede a Roma, capisci immediatamente il perché della situazione attuale nella quale si trova Roma.
Inoltre trovo un po’ comico il fatto che Milano si paragoni a niente poco di meno che ad una Londra, ovvero ad una megacittà globale di dimensioni, importanza, ricchezza, popolarità ed internazionalità riscontrabili solo tra le pochissime “top cities” al mondo (tra le quali New York, Tokio, Parigi e Hong Kong). Che Milano (oltrettutto una non-capitale) si veda come una dama di corte quando in realtà è soltanto una cameriera della servitù, la dice lunga sulla mentalità provinciale del milanese medio – il quale è sporcaccione tanto quanto lo sono il napoletano e/o l’italiano medio pur ritenendosi “bavarese” secondo una deforme ed iperbolica elevazione di sé a standard impossibili da raggiungere causa il suo gene italiota al 100%.
Infine non dimentichiamoci chi realmente governi a Milano: la ‘NDRANGHETA.
Dai. Parliamone un po’…
Claudio, la poca presenza di milanesi e lombardi (specie in un governo de-leghizzato) conta relativamente. Eviterei poi di parlare della situazione romana nell’arco di “decenni”: c’è decennio e decennio. C’è stata l’era tangentopoli, che ha coinciso con il declino milanese, culminato con i primi anni Duemila (non ricordo, 2001 o giù di lì) in cui Roma per la prima volta nella storia passava in testa al PIL nazionale. Che affronto, eh?? Terziario, servizi, industrie elettroniche (Tiburtina valley, ce la ricordiamo??), chimico-farmaceutico (area di Pomezia, ce la ricordiamo??).
Poi è stata la crisi. Milano ci ha saputo fare, ma ha fatto da avvoltoio sulle realtà nazionali in difficoltà sgomitando come prima della classe (mica solo nei confronti di Roma: guarda pure Torino!), e adesso si pavoneggia al capezzale di chi sta per terra … E continuando a fare da avvoltoio, vedi i casi Farmacap europea (o come si chiama), fiera del Libro senza contare le olimpiadi invernali, sgraffignate a Torino nonostante Milano sia piatta come una tavola!!! Il M5S alias Casaleggio associati sono stati perfettamente funzionali a questo gioco: decrescita felice per tutti, ma mai a sfiorare lontanamente Milano … il guidatore non si disturba, e i danni si fanno dove vanno fatti … è così, caro Claudio. Poi i romani saranno pure causa dei loro mali, ma, in questo, aiutati alla grande
Mettici pure che a Milano non esiste via Roma (rara, se non unica eccezione fra le città d’Italia), mentre a Roma via Milano esiste eccome. Via Roma esiste invece a Torino, che guarda caso nel 2011 era un tripudio di tricolori per il centocinquantenario dell’Unità d’Italia, mentre a Milano non si vedeva sventolare un tricolore neanche ad andarlo a cercare col lumicino. Ci vivevo in quel periodo, e posso testimoniare che l’aria di leghismo secessionista si tagliava col coltello in tutta la Lombardia. Ricordo l’episodio del tricolore esposto da una balconata del Comune di Varese, prontamente ritirato quasi fosse un affronto e Varese fosse un libero territorio di una libera Repubblica transalpina! Ricordo persino un concerto a piazza Duomo di Andrea Bocelli, e un applauso della piazza alle prime note del “Va Pensiero” che, come noto, i leghisti hanno sempre considerato l’inno della loro Padania. E comunque anche prima dell’avvento di Bossi e della lega negli anni Novanta, “Roma” è stata sempre mal digerita dai Lumbard perché considerata la “città delle tasse”. C’è una dispercezione della realtà che alberga nelle menti delpadano medio, e cioè che i soldi delle tasse vadano “ai Romani”. Prova ne sono letante canzoni popolari come quella “Mi sun lumbard” che nel ritornello fa “e magnano e magnano i Romani”. Quindi, senza voler fare il pianto meridionalista, ma non mi si dica che non esista un diffuso sentimento antiromano nel lombardo-veneto perché io l’ho vissuto tutto per dodici anni
Ho citato un cantautore popolare poco conosciuto, quando avrei potuto citare il ben più famoso Alberto Fortis e le sue feroci invettive contro Roma e i romani! Ma non ve le ricordate? Ma come si fa a dire che non sia mai esistito un sentimento anti romano a Milano e nel Lombardo Veneto? Suvvia. Dopodiché nulla toglie al fatto che i romani siano bravissimi a farsi del male da soli
Meno male che hanno già risposto gli altri a tutte le frescacce che hai scritto!
Ancora con ‘sta “Capitale di fatto”?!?
Volete la Capitale P_R_E_N_D_E_T_E_V_E_L_A!!!!!!!!! Insieme a tutti i Ministeri, gli scioperi, le manifestazioni ed i BlackBloK!!! Quanto diverrebbe più bella Roma Dio solo lo sa!
Io sono d’accordo con te ma con tutto quello che hai detto dovrebbero prendersi anche metà della popolazione romana, che altrimenti andrebbe ad aggiungersi alla lista dei disoccupati
Fa nulla, A Roma ci verrebbe a vivere ben altra gente che i ministeriali!
Sarei ben felice anch’io e ho anche scritto quale sarebbe per me la soluzione, molto ardita ma tutto sommato se ci si riflette neanche poi così campata in aria. Il problema però andando a fondo nella questione, è che i ministeriali a Roma non sono una società chiusa, ma generano comunque un indotto che fa guadagnare anche chi non lavora direttamente alle dipendenze dello stato. Scardinare questo sistema dalla radice significherebbe creare un terremoto socio-economico di proporzioni devastanti. Purtroppo, e sottolineo purtroppo, Roma ormai da troppi anni vive di impiego statale e tutto ciò che c’è a contorno. Una ditta come quella dove lavoro io per esempio, che si occupa di telecomunicazioni, per una buona parte ha commesse dalla pubblica amministrazione, per un’altra buona parte da tutto ciò che c’è al contorno (federazioni sportive, enti e autority varie, ambasciate e consolati), il resto dal Vaticano (istituti religiosi, curia, case di cura religiose eccetera). Senza ruolo di capitale la mia ditta perderebbe circa i due terzi delle sue commesse. Ci trasferiamo tutti a Milano? Magari io ci tornerai oggi stesso…
Guardi, d’accordo su tutto, ma che Dio ci scampi dallo stadio a Tor di Valle (non il progetto di Marino, ma questo mostro pentastellato assolutamente insostenibile dal punto di vista logistico che rappresenterebbe un disastro per la città). Il mio terrore è che invece alla fine lo facciano: sarebbe una vera catastrofe.
L’investimento di cui parla oramai è saltato: le torri di Libeskind non ci saranno più, e con esse, non solo la possibilità che Roma, come tutte le città civili del Mondo, da Madrid a Lisbona, da Parigi a Londra, avesse un centro direzionale degno di una capitale (L’EUR ha ottant’anni, e da allora non è stato più NIENTE), ma anche tutte le opere a contorno che sarebbero state a carico dei proponenti e che costituivano l’unica ragione di “pubblica utilità” che potesse giustificare la variante al PRG. L’investimento si è trasformato in un costo (l’adeguamento della Lido sarà sulle spalle della Regione) e abbiamo perso, tra l’altro, il fondamentale Ponte di Traiano. L’Ostiense, unificata con la Via del Mare, sarà l’UNICA (sottolineo: UNICA) strada di accesso allo stadio. In caso d’incidente o altra causa di forza maggiore che ne blocchi la percorribilità, decine di migliaia di persone saranno ostaggi di quella trappola, mezzi di soccorso compresi. Un sistema così poco resiliente sarebbe un abominio e un attentato alla sicurezza pubblica. Al diavolo gli investimenti di Pallotta (che sarebbero per la Roma, non certo per la città di Roma). Un abominio del genere io NON LO VOGLIO!
Ma basta con questo complottismo…. a sabotare la loro città i romani sono già bravissimi da soli… non hanno bisogno di nessun aiuto da Milano o da nessun’altra parte.
Alemanno ha fatto tanti danni quanto la Raggi, anche se in modo diverso (vogliamo parlare delle infornate di ex camerati assunti nelle partecipate, incompetenti con lauti stipendi per non far mulla?) e non l’aveva certo messo lì Casaleggio.
I divani e i ‘frighi’ abbandonati per strada non arrivano via camion da Casalpusterlengo. In Lombardia ci sono 13 termovalorizzatori, tutti funzionanti (TREDICI), nel Lazio 5 di cui 2 spenti e solo 3 funzionanti: è stato Casaleggio a impedirvi di costruirli e obbligarvi a continuare a buttare i rifiuti in discarica come negli anni 70? È stato Casaleggio a impedire a Roma di sviluppare nei decenni una raccolta differenziata decente, mentre a Milano si fa il porta a porta da 25 anni (VENTICINQUE), i cassonetti per strada non esistono e il tasso di riciclaggio è il secondo più alto d’Europa dopo Vienna?
E in tema di trasporti: le metro richiedono decenni per essere progettate e costruite … la politica della Raggi è demenziale, ma non dipende certo da lei che Roma abbia poco più della metà dei km di metro di Milano pur essendo 10 volte più estesa… è colpa di Casaleggio se a Roma non ci sono servizi di sharing decenti mentre Milano è all’avanguardia in Europa? Se Milano ha una congestion charge studiata in tutto il mondo (voluta da una giunta di destra e potenziata da una di sinistra…) e a Roma non se ne può neanche parlare? È stato Casaleggio a far smantellare i tram negli anni 60 mentre a Milano sono stati abbastanza furbi da tenerseli ben stretti?
Ti sei fatto un giro a Milano di recente? Se attira da sola oltre il 50% degli investimenti esteri verso l’Italia è perché è di fatto l’unica città vagamente internazionale e moderna che abbiamo in Italia, non perché li ruba a Roma (o a Torino o Bologna se è per questo).
Senza contare che la Casaleggio associati sull’economia dei servizi di Milano varrà lo zero virgola qualcosa, a Milano il M5S prende pochissimi voti e tanto in consiglio comunale come regionale i grillini contano come il due di picche e non hanno certo il potere contrattuale di orientare le politiche economiche locali a loro vantaggio.
E si potrebbe continuare così ad infinitum… guardiamo in faccia la realtà, senza cercare colpevoli fuori: la causa principale del degrado di Roma sono i romani, la loro mentalità e la classe dirigente di scarsissima qualità (non solo quella politica ma anche quella imprenditorie) che hanno eletto nei decenni affinché la assecondasse.
Per carità, nessuno vuole negare né sminuire le colpe dei romani, che sono evidenti così come descritto da Claudio K, e fra le varie colpe ci metterei anche e soprattutto quella di aver eletto la Raggi, cosa che i milanesi non avrebbero mai fatto (e infatti quel movimento a Milano ha sempre avuto scarso seguito, nonostante che la Casaleggio abbia sede proprio lì).
Resta però da dire che quindici o vent’anni fa, ai tempi delle consiliature di Rutelli e anche di Veltroni, e nonostante gli atavici vizi dei suoi abitanti, la città di Roma cresceva più delle altre città italiane (compresa Milano, peraltro allora afflitta da tangentopoli) ed il “Modello Roma” veniva citato come esempio positivo da emulare, sia in Italia sia all’estero. Praticamente, l’esatto contrario di quanto sta avvenendo ora, e nonostante che al governo ci fossero a quel tempo i lombardi Berlusconi e Bossi.
Da allora, si sono susseguite in serie innumerevoli circostanze decisive che hanno pesantemente giocato contro Roma. Ne faccio un breve elenco:
Veltroni viene indotto ad un “suicidio politico” abbandonando la poltrona di sindaco per fare il segretario del PD e candidarsi a premier conto l’allora imbattibile Berlusconi.
Alemanno (che in qualsiasi altro frangente sarebbe stato nettamente battuto) riesce invece a farsi eleggere sindaco sfruttando il traino vincente della vittoria di Berlusconi alle elezioni politiche celebratesi poche settimane prima…..E Alemanno sappiamo tutti quale pessimo sindaco sia stato.
Monti “cassa” la candidatura olimpica di Roma 2020 (che forse avrebbe avuto persino più chances di Roma 2024) nonostante essa fosse in quel caso fortemente voluta non solo dal CONI ma anche dalla Giunta Capitolina.
Renzi con scuse puerili e per un cinico calcolo di potere politico “sfiducia” il Sindaco Marino, che peraltro stava facendo anche cose egregie, in particolare con l’Assessore all’Urbanistica Prof. Caudo (come anche adesso AlexAlex continua a menzionare in modo elogiativo), spianando in questo modo la strada per la vittoria grillina che ha portato la nefasta Raggi al Campidoglio,
Sono state tutte delle semplici congiunzioni astrali negative ? Onestamente faccio fatica a crederci, e sono più propenso a pensare che siano stati viceversa dei passi funzionali ad un lucido disegno volto a depotenziare la Capitale. Tutto ciò, beninteso, al netto dei palesi demeriti e delle colpe dei cittadini e della classe dirigente romana.
Finisco menzionando il caso di un’altra importante città italiana, e parlo di Torino, che in seguito all’elezione di un sindaco M5S ha subito anch’essa volontario un processo di depotenziamento, per non parlare di vero e proprio “spoiling” a favore di Milano, e nonostante che gli abitanti e la classe dirigente di quella città non abbiano neppure lontanamente i cosiddetti “vizi romani”.
Claudio, K. Parole sante.
Finalmente qualcuno che vede le cose come stanno! Quoto le sante parole:
“Questa giunta e questa sindaca (eterodirette dalla Casaleggio srl con sede a Milano) sono state e continuano ad essere funzionali ad un preciso disegno finalizzato a depotenziare la Capitale in favore dell’altra capitale.”
Su questo non ci sono dubbi. Qui c’è un disegno molto (ma molto) chiaro e ben pianificato a tavolino. Anche perché fare tanti errori uno dopo l’altro non sarebbe possibile nemmeno ad un ritardato mentale di 7 anni di età. Insomma, qui si desidera il crollo di Roma. Punto.
Che la sindaca Raggi sia eterodiretta è talmente evidente che bisogna essere orbi per non vederlo! Quale libertà d’azione potrebbe mai avere una sindaca che ha sottoscritto un accordo per cui dovrà pagare una multa di €100000 alla Casaleggio associati se non agirà come da suoi diktat? Mi sembra che un re più nudo di questo non si possa trovare
Nulla di più vero. Anche io ho votato ‘sta sciagurata e me ne mangio le mani ogni santo giorno! Che c’è da ormai tanti anni una precisa politica Milano-centrica è assolutamente evidente, questa amministrazione (forse) ne è solo un tassello, eppure molti lo negano o fanno finta di non vederlo. Basti pensare al NO alle olimpiadi a Roma di Raggi ma al SI alle olimpiadi a Torino di Appendino. Vergogna Vergogna Vergogna.
Oramai tutto il disegno si sta mostrando chiaramente. I tasselli del puzzle combaciano e tutto sembra più chiaro. A cominciare da Berlusconi che nel 2011 non batté ciglio quando fu costretto a cedere la premiership a Monti (cosa che allora mi sorprese, ma adesso comprendo che si trattò di uno scambio), lo stesso Monti che, più tardi, bloccò sul nascere il progetto di candidatura di Roma alle Olimpiadi; passando per gli incontri ad Arcore tra il milanese Berlusconi e il fiorentino Renzi, che come tutti i Fiorentini cova livore nei confronti dell’odiata Capitale, coartefiche quest’ultimo del complotto anti-Roma portato avanti con la silurazione di Marino, Renzi che adesso, guarda caso, si sta rivelando il più fedele alleato dei 5stelle!
Ing. Sulle Torri di Ligini, lo stadio, Atac e le Olimpiadi i fatti dicono altro.
La Raggi e la sua giunta avranno demeriti e limiti, ma non rinfacciamogli per colpe quelli che sono stati loro meriti (Olimpiadi e tentativo di risanamento di Atac) o tentativi di mettere mano a procedimenti indecenti ereditati da Marino e Caudo (stadio e Torri Ligini).
I mali di Roma nascono molto prima della Raggi, che su alcuni temi (es. corsie preferenziali e ciclabili, approvazione bilanci comunali, nuovi autobus, trasparenza e lotta a concessioni balneari, bancarelle e occupazioni suolo pubblico illegali) ha anche avuto importanti elementi positivi rispetto alle giunte precedenti. La sufficienza non la prende (Metro, De Vito, Ama e via dicendo) ma sciacquiamoci la bocca prima di parlare di una cittadina che, con tutti i suoi limiti, ha prodotto alcune discontinuità e gira scortata per minacce della criminalità organizzata che ha combattuto. Qui leggo molto semplicismo e pochi contenuti invece.
http://www.ansa.it/lazio/notizie/2019/09/19/torri-eur-rischio-processo-ex-assessore_86b2dca1-349e-46dc-84ab-0f5e78850a2c.html
https://carteinregola.wordpress.com/2014/12/22/stadio-della-roma-le-nostre-ragioni-e-le-leggende-metropolitane/
…e nonè tutto: adesso sembra pure che ci regaleranno quel CRIMINE dello stadio a Tor di Valle in salsa grillina! Non c’è limite alla follia criminale di questi indicibili personaggi. VANNO FERMATI CON TUTI I MEZZI POSSIBILI! Meglio un male minore che un danno irreparabile alla città!
Incapaci e analfabeti. La banda degli onesti colpisce ancora.
Ricordo che il neo assessore era tra i firmatari della mozione per il blocco della MC A San Giovanni nel 2013.
Lo dico mio malgrado, ma il cittadino romano medio merita tutto questo schifo. ForzaRRrroma ForzaLazzzio
Adesso qualcuno risponderà che il progetto dello stadio non lo hanno voluto loro, e che anzi, loro non lo volevano proprio,lo hanno ereditato dalle giunte precedenti. Vero, ma loro lo hanno ENORMEMENTE PEGGIORATO sotto tutti i punti di vista. Potevano bloccarlo del tutto, e invece sono riusciti a trasformarlo in un mostro trasportistico e logistico di rare proporzioni. E quel che mi fa rabbia è che la narrazione che viene continuamente fatta sui media nazionali è che loro “hanno diminuito le cubature”: vero anche questo, ma A TUTTO SVANTAGGIO PER LA CITTA’ che ci ha rimesso enormemente! E su questo il PD romano, che pure si era tanto adoperato per migliorare il più possibile questo progetto (a loro volta ereditato da Alemanno), tace!
Ragazzi ma il governo attraverso il Ministero dei trasporti non può fare nulla?
I vostri presentimenti sono stati confermati.
https://roma.repubblica.it/cronaca/2019/10/01/news/roma_metro_c_al_capolinea_ne_soldi_ne_progetti_sepolte_le_due_talpe-237387780/
Ho in mente solo parolacce indicibili
Ormai è una non-notizia. E la beffa è che DOVREMO PURE PAGARE I DANNI AL CONSORZIO! A questo punto tanto vale pensare al prolungamento della Lido verso Flaminio. Dimentichiamo la C, è un progetto morto facciamocene una ragione. Siamo Roma e possiamo solo accontentarci delle briciole. Lasciamo a Milano il progresso, noi siamo una città in declino
Purtroppo Alexalex
Cosa ormai già detta e ridetta ” Nel 2016 in tanti Votarono con ” L’ Apparato Genitale ,
ognuno del rispettivo sesso, L’ Importante era Votare 5 S X Fare ” La Ripicca da ” Asilo Mariuccia ( Infantile 3/4 anni ) al PD e Ignazio Marino. Meno male che i Lavori della T3
San Giovanni Colosseo iniziarono il 15 Marzo 2013, ben 3 anni prima del’ arrivo del Duo Raggi / Meleo. Facciamocene una ragione e, speriamo in un futuro prossimo venturo che
le cose possano migliorare. Tanto peggio di cosi’ !!
Sarebbe giusto che i danni al consorzio li pagassero questi inetti amministratori che hanno creato questo disastro! Altro che multa da 100mila euro e le altre cazzate grilline! Devono pagare LORO i loro errori, non scaricarli alla cittadinanza!
vado fuori tema per dire che stamattina due treni della Roma Lido sono partiti dalla stazione di Lido Centro alla volta di Porta S. Paolo a 5 minuti di distanza l’uno dall’altro: alle 7,27 e alle 7.32.; il primo evidentemente in ritardo di 5 minuti sulla tabella oraria. In un primo momento, vedendo partire il primo treno mentre mi affannavo a raggiungere la stazione, avevo pensato che si fosse trattato della classica “mossa” che fanno quando salta una corsa, cioè di ritardare di 5 minuti il treno precedente alla corsa soppressa, in modo da avere tre treni a 15 minuti l’uno dall’altro anziché un “buco” lungo 20 minuti che causerebbe, in ore di punta, il delirio; tant’è che già mi stavo avvelenando la giornata sin dai suoi esordi, pensando che avrei dovuto aspettare il treno successivo delle 7,42 con tutti i disagi del caso. Non vi dico quindi la sorpresa quando, invece, ho visto arrivare il mio treno puntualmente alle 7,32. Credevo che la frequenza di un treno ogni 10 minuti fosse un limite infrastrutturale insuperabile allo stato dell’arte, invece, evidentemente, non è così
Comitato, un parere sul nuovo assessore?
Ma soprattutto !!
Facciamoci Sentire !! Facciamo Manifestazioni ! Chiediamo Almeno !! L’ Arrivo del Tunnel Metro C a Venezia e L’ Inizio Lavori x Venezia Stazione , che mi piacerebbe Scambiasse con Roma Lido ” Nuova METRO E Fino a Flaminio e che, magari dopo Villa Borghese e Fiume devia x Bologna Jonio ” 1 Giorno Bufalotta
calma calma…. qui è già un miracolo se si riesce a non far morire la linea C a Colosseo! Stiamo combattendo per salvarci dalla retrocessione e tu sogni lo scudetto?
Mi domando: ma perché giungono sempre al potere sempre e solo incapaci, soggetti di cattiva volontà politica? Sembra studiata a tavolino la rovina di questa città …
Buongiorno non ci sono più parole! Le talpe INTERRATE . Il nodo del PIGNETO fermo. Le stazioni della metro A chiuse per le SCALE MOBILI. Per ognuno di Questi problemi in un posto serio ci sarebbero valanghe di dimissioni. Qui no. Ora stando alle ultime dichiarazioni della sindaca parte la fase 2! Teniamoci forte!
Intanto se ne va la Meleo dai Trasporti. Cerchiamo di pensare positivo…
Persa una Meleo se ne trova un’altra…… il parco “anonimi e sconosciuti” è ben fornito!!!
La cosa strana è che un’incapace come la Sora Linda è ricicciata ai Lavori Pubblici. BOH, Evidentemente c’è qualcosa sotto. Speriamo che con Calabrese Assessore e Stefano alla Presidenza Commissione Mobilità ci sia un cambio di passo. Tra l’altro i due sono anche amici. Personalmente gli invio un grande in bocca al lupo e l’invito a non deluderci visto come si sono sempre espressi in passato.
Ma no. Loro sono la banda degli onesti. D’altronde se un’analfabeta ricopre in poco tempo importanti ruoli in ministeri chiave..cosa vuoi aspettarti.
In ogni caso un panettiere non può fare il cardiochirurgo e viceversa. Questi della banda degli onesti non sono però né chirurghi né panettieri. Sono semplicemente analfabeti e ignoranti in ogni campo (tranne rarissime eccezioni)
Buongiorno a tutti
Da Facebook ” Pagina ” Salviamo la Metro C ” Leggo ” Calabrese ai Trasporti al posto della Meleo . Pietro Calabrese Presidente della Commissione Mobilità . Anche Enrico Stefa’no tornerà alla Commissione Mobilità .
Che ne pensate ??
che sono stato esaudito 🙂 Peggio della Meleo è difficile pensare che si possa fare….. almeno nel campo dei numeri naturali: meno di 0 ci sono i numeri negativi
Roma, unica capitale in via di sottosviluppo, hanno fallito tutti, ma di più i 5 stelle che dovevano rivoltare ogni situazione negativa. Roma è un disastro totale, inclusi i territori circostanti, sono stato a fregene di passaggio, nel comune di fiumicino, ma come si fa a definire questa località di alto livello, quando il decoro urbano è squallido… si potrebbe ipotizzare una metropolitana litoranea, da ardea a fregene, ma secondo me nemmeno le pensano certe idee.
Fiumicino è Comun e a sé a guida PD, sindaco Esterino Montino; quindi, almeno in quel caso, la Raggi non c’entra! Ti dirò di più: Ostia, dove vivo, che invece è parte del Comune di Roma, è messa talmente peggio che per noi diventare come Fiumicino sarebbe già un traguardo! Per fare poi quello che dici, che sarebbe sacrosanto, bisognerebbe mettere d’accordo almeno 4 Comuni: pura fantascienza!
Andrea Spinosa, ma non faranno nemmeno il suo progetto sulla Roma Giardinetti, che è un invariante del Pums? Non so lei che è un consulente della giunta, può fare qualcosa?
Grazie in anticipo.
Federico da Torre Maura
Come chiede il comitato “Salviamo la metro C”, dobbiamo chiedere a gran voce le dimissioni dell’assessore Meleo, che si è dimostrata assolutamente inadeguata a ricoprire quel ruolo. E’ l’unica azione che possiamo fare; non risolverà il problema, ma almeno potrà evitare altri danni nei due scarsi anni che restano. E pensare che alla vigilia delle elezioni si parlava della Pronello…
Ed Oltre a chiedere le Dimissioni della Meleo !! Totalmente dì accordo ” Chiedere, lottare, fare manifestazioni , Chiedere al Ministero ” La Prosecuzione della costruzione del Tunnel Metro C fino a Piazza Venezia ” Non arrendersi e Lottare sempre ” e l’ inizio lavori realizzazione Stazione Venezia
Certo che siamo proprio stupidi. Siamo qui a discutere di metro e infrastrutture…per poi scoprire che il vero problema dell’Italia sono…le merendine! Dibattiti politici e TV a discutere delle merendine anziché del TPL, della disoccupazione, della TAP, della TAV, della Xylella, della Mafia, della crescita zero. No, si discute delle merendine. Chi è dovrebbe cambiare mestiere? La Meleo o qualcuno più in alto di lei?;
Comitato continuate a fare battaglie per la C e la D, due progetti nati male e finiti peggio destinati ai tempi italici delle riprogrammazione, destinati a essere completati se va bene nel 2030 e nel 2040; giusto chiedere tempi certi, ma invece non capisco perché continuate a disinteressarvi completamente delle estensioni della Roma Nord e della Roma Lido, due interventi che si potrebbero fare intempi minori e con impatti risolutivi per i cittadini già in 5-10 anni.
Non capisco francamente questa mancanza, proprio ora che la Regione si appresta a mantenerne la proprietà e a procedere con un nuovo affidamento. sarebbe proprio il momento opportuno per far sentire la propria voce e non limitarsi a chiedere la trasformazione in metro E ed F e la piccola diramazione al Sant’Andrea, ma molto di più. A fare denuncie alla Corte dei Conti per per lo stato di deperimento. A scrivere al Ministero per chiedere il pieno sviluppo di queste due linee.
Si dovrebbe chiedere la penetrazione urbana della Roma Lido Piramide-Flaminio, presentata da Metrovia e che voi non avete mai sostenuto, anzi ignorato: 4-5 km che creerebbero un asse Nord-sud che permetterebbe di andare con due mezzi da Tor di Quinto all’Eur in mezz’ora contro un’ora e passa e tre mezzi di oggi. Invece nel Pums avete sostenuto la diramazione a Fiumicino di dubbia utilità. si dovrebbe poi chiedere la Metro di superficie per Spinaceto e Pomezia, chiesta da anni dai Comitati no Autostrada, che risolverebbe molti problemi di accesso a Roma da sud. Neanche una parola su questo sito. Si dovrebbe chiedere la penetrazione urbana della Roma Nord, ad esempio Campi Sportivi-Termini, o Campi Sportivi-Tiburtina e la diramazione Campi Sportivi-Ojetti proposte anni fa da Cityrailways. Tutti interventi di 4-5 km che avrebbero un effetto rete enorme e realizzabile ampiamente entro i 10 anni.
Mi sembra un approccio poco sensato e con scarso futuro, continuare a pensare che la C nel 2030 e la D nel 2040 saranno risolutive. chi prende Roma Lido e Roma Nord sa bene quanta gente le prende e quanta gente in più le potrebbe prendere se queste linee (oggi monche oltre che fatiscenti) raggiungessero più quartieri con interventi assolutamente alla portata. Mi pare banale, ma già portare la Lido a Flaminio e la Nord a Termini servirebbe praticamente tutto il centro con due interventi realizzabili in simultanea e di massima utilizzazione di quanto esiste, altrove sarebbero già realtà, molto più semplici della D ex novo ad esempio. Peraltro, ignorando lo sviluppo urbano di queste linee, ignorate la storia dei servizi Metropolitane di questa città, che tra le due guerre partirono proprio da queste due linee il cui sbocco naturale sarebbe proprio il centro.
Non condivido l’atteggiamento di “resa” sulla linea C: che il progetto sia nato male e proseguito peggio, per tante ragioni a noi ben note, non significa che non sia un progetto valido, anzi fondamentale per la città, e non è quindi una ragione per lasciarlo morire, buttando nel cesso gli ingenti investimenti fatti finora.
Condivido invece il tuo giudizio fortemente negativo sull’ipotesi di linea E come diramazione della linea B, che ci farebbe tornare indietro di 30 anni, e appoggio in pieno l’ipotesi di tracciato proposta anche da Metrovia fino a Flaminio, con le quattro fermate intermedie, e non capisco perché il Comitato non abbia mai manifestato interesse per questa soluzione che sarebbe anche secondo me una vera svolta per la città.
Dissento invece sull’inutilità della diramazione per Fiumicino, che da Ostiense considero fondamentale per avvicinare trasportisticamente le due sponde del Tevere, nonché l’area della Fiera all’abitato di Acilia e dintorni, tanto vicini in linea d’aria quanto lontani per assenza di ponti tra il GRA e Ostia Antica.
Condivido la perplessità sulla linea D, ottimo progetto ma ben lungi dal vedere la luce stanti i chiari di luna attuali, e sul fatto che convenga piuttosto orientarsi sul prolungamento della “linea E” di cui sopra.
Sulla C ne faccio un discorso di priorità: vorrei vedere lo stesso sacrosanto perseverare dei post del Comitato anche sulle nuove progettualità che si potrebbero realizzare sulle ex concesse: realizzare le estensioni in centro di Lido e Nord significa dare due Metro in più a Roma con appena 5 km di scavo per linea.
Il silenzio del Comitato sulla Piramide-Flaminio credo si sia sbagliato: Metrovia ha presentato un progetto nel Pums su cui si sarebbe potuto fare squadra,visto quanto è importante. Considerato che, con l’affidamento a Cotral della linea, è anche più realistico dell’integrazione E-B1 (che secondo me sarebbe potuta essere una ottima soluzione per i 5 anni durante i quali realizzare la Piramide-Flaminio. Con l’affidamento a Cotral l’integrazione E-B1 è semplicemente irrealistica, perché non sostenere il progetto di Metrovia a questo punto
https://www.pumsroma.it/partecipa/proposte-cittadini/metrovia-m9-roma-lido-estensione-piramide-flaminio/
Sulla Roma Lido a Fiumicino: vero che ogni km di Metro a Roma fa bene, però li secondo me ci sono alternative più performanti: tra Ostia, Fiumicino e Acilia si potrebbe realizzare un tram (proposta di cityrailways) per utilizzare invece una diramazione della Roma Lido per Spinaceto e per Pomezia e servire meglio Fiumicino potenziando la ferrovia esistente (la quale potrebbe raddoppiare la propria produttività se si eliminasse l’inutile Leonardo Express per vedere la ferrovia trasformata in metro o connessa come ferrovia anche ad altre linee tipo Latina-Ostiense-Fiumicino o Termini-Ostiense-Fiumicino che si aggiungerebbero alla Orte-Ostiense-Fiumicino per avere un treno ogni 5’ su Tuscolana-Ostiense-Fiumicin, togliendo la necessità del Lex che fa metà dei suoi viaggi vuoto).
Ripeto: nel momento in cui si mette mano all’affidamento di Nord e Lido, è ancor più sacrosanto ragionare di una vera trasformazione in metro attraverso le estensioni in centro (Piramide-Flaminio e Campi Sportivi-Termini) e in periferia (Magliana-Spinaceto-Pomezia e Campi Sportivi-Ojetti): 40 km complessivi di cui 25 in superificie a costi da tram, che permetterebbero di avere 3-4 Metro in più.
Questa giunta e l’intero movimento cui appartiene è già passata alla storia per l'”analfabetismo” politico e l’ignoranza in ogni materia.
Per non parlare dell’arroganza e del voltagabbanismo.
Complimenti alla banda degli onesti e del “mai con…”
Però sono fiducioso…ora l’alleanza GialloRossa e il Duo Zingaretti/Raggi porterà sicuramente benefici a Roma.
Infatti: non sentiremo più quelli del PD lamentarsi che Roma è piena di monnezza, buche, che i mezzi non funzionano…
…e comunque dire che questa giunta “non ha fatto nulla” è sbagliato, in realtà questa giunta ha fatto DANNI ENORMI e scusatemi se è poco. Per ideologia o servilismo poco importa. Far andare una macchina lanciata è facile ma farla ripartire da fermo è un’altra storia e tutti i ritardi che deriveranno solo dal recupero di questa clamorosa frenata (amministrativa, s’intende) ce li racconteremo per molti e molti anni, a meno che DIO VOLESSE venisse un dittatore “serio”. Se un Comune ha soldi da spendere li spendesse, se non li ha non dovrebbe rinunciare a quelli dei privati ed i soldoni a cui la premiata ditta Raggi-Berdini hanno rinunciato solo da Pallotta, Cio, e TIM sono montagne con cui si sarebbe potuto fare di tutto, non solo per quanto riguarda le metro.
Sei ottimista se pensi che la£”macchina” possa ripartire, se pure con un’altra Giunta, se per”macchina” intendi i lavori sulla linea C. Per quanto mi riguarda, considero oramai definitivamente segnato il destino della linea C: capolinea Fori Imperiali. Per proseguire infatti, occorrerebbe spendere una tale vagonata di quattrini che nessuno, ma proprio nessuno se ne prenderà mai la responsabilità, e nessun Governo metterebbe mai in bilancio un simile capitolo di spesa (vaglielo spiegare se no a tutti gli Italiani!). L’unica speranza da chi verrà dopo sarà che faccia ripartire la progettazione delle linee D, dei prolungamenti delle A e B, e della trasformazione in metro di Lido e Nord. Ma sullaC facciamocene una ragione: Colosseo THE END. Ma tanto è inutile che ci facciamo il sangue amaro: tanto alla maggioranza dei Romani sta bene così. Adesso poi che stanno ricominciando ad asfaltare alcune strade (e vorrei vedere) c’è pure chi dice: visto che Virginia sta facendo più e meglio di quelli che c’erano prima? E se gli parli di metro: “ma a Roma nun se ponno fa, e poi hanno rubbato co ste metro che mejo che se fermeno”. “Li probblemi so arrtri!”. E’ una battaglia persa. Arrendiamoci.
A me però ‘sta storia de “i Romani” ha un po’ rotto il cazzo! Per certi versi hai ragione e te ne do atto, ma siamo Romani pure io te e gli altri qui dentro. Io ho pure votato Raggi (sapevo che era rischioso ma non te lo posso dimostrare) e me ne sono pentito praticamente da subito. Per quanto riguarda il discorso della “vagonata” di soldi, premesso che a questo punto se proprio non è possibile un mondo onesto, allora ben venga chi ruba un po’ ma fa qualcosa piuttosto che chi non fa un’acca per poi dire di non aver rubato, dire che costa troppo quindi Amen è una minchiata astronomica, stiamo parlando di ROMA, non di Canicattì (con tutto il rispetto) e te lo dimostra il continuo investimento ed il continuo miglioramento dell’Aeroporto di Fiumicino. Far tornare Roma una realtà attraente, bella da vedere e da vendere, può solo portare indietro “vagonate” e “vagonate” di soldi. Roma è un Brand enorme se solo lo si sfruttasse come si deve. Arrivo a dire che se un qualunque delinquente capisse che più fa risplendere la città e più ci sarebbero soldi in qui sguazzare sarei ben contento di dargli il mio voto, che si chiamasse Raggi, Salvini, Berlusconi o Provenzano o MessinaDenaro!
Per chiarire salo il discorso della “vagonata”: sorvolando sul fatto che in democrazia occorre conquistarsi i favori del popolo votante, che Roma non è tutta l’Italia, che la Capitale è pure invisa alla maggior parte dei non Romani e che i votanti non Romani costituiscono una maggioranza assoluta nella platea dei votanti, immagina dover far digerire a costoro il fatto che per scavare un tunnel di soli 190 mt. nella “beneamata” Capitale si debba spendere dieci volte tanto il dovuto, per una scelta, anzi non-scelta, scellerata della Giunta Raggi, e tutto questo in un Paese dove ad ogni manovra finanziaria si chiedono sacrifici agli Italiani praticamente da sempre: chi mai si prenderebbe questa responsabilità???? Suvvia, siamo realisti: giusto un dittatore assoluto con l’esercito sotto il suo diretto comando! Tradotto: scordiamoci che la C prosegua oltre il Colosseo, a meno di una tempestiva presa di posizione dell’ultim’ora del MIT che salvi le talpe dal tombamento in zona Cesarini
“Nessuno pretende che in una consiliatura si costruiscano centinaia di chilometri di metropolitane”
Io SI!
A Pechino ce ne sono 339 in costruzione contemporanea e se non ricordo male nell’anno 2011 risultavano addirittura 9 linee in costruzione contemporanea. Ah già, là schiavizzano i lavoratori, invece qua c’abbiamo i reperti!
Là c’hanno la grana. E soprattutto, non hanno la UE che li comanda su quanto e come spendere i soldi pubblici. Se noi non avessimo il secondo debito pubblico più alto al mondo e potessimo permetterci il lusso di spendere decine-centinaia di miliardi di euro solo per fare le metro a Roma, in otto-dieci anni potremmo anche doppiare la rete di Parigi
Come se la colpa fosse dell’Europa. Se noi mandiamo a governare cialtroni e sprechiamo soldi per la spesa corrente è solo colpa nostra.
Non è colpa della UE se abbiamo contratto un tale debito pubblico. Dopodiché, noi non possiamo più permetterci il lusso di spendere “a ufo” soldi che non abbiamo, mentre la Cina può fare quello che vuole. Era una risposta al commento sulla Cina, non una polemica sovranista contro la UE
RE: “Se noi non avessimo il secondo debito pubblico più alto al mondo e potessimo permetterci il lusso di spendere decine-centinaia di miliardi di euro solo per fare le metro a Roma…”
DEBITO PUBBLICO PER PAESE (dati 2018)
1 United States $17,910,000,000,000
2 United Kingdom $8,126,000,000,000
3 France $5,360,000,000,000
4 Germany $5,326,000,000,000
5 The Netherlands $4,063,000,000,000
6 Luxembourg $3,781,000,000,000
7 Japan $3,240,000,000,000
8 Ireland $2,470,000,000,000
9 Italy $2,444,000,000,000
10 Spain $2,094,000,000,000
L’Italia sembra lontana dall’essere la seconda nazione piu’ indebitata.
Ammetto di aver scritto una castronata sul secondo debito pubblico più alto al Mondo; ciò non toglie che il nostro debito pubblico, e soprattutto il nostro deficit di bilancio, non ci consente di spendere come la Cina. Dopodiché si potrebbe discutere su come spendiamo i soldi (in troppa spesa corrente improduttiva rispetto agli investimenti), ma questa è altra storia e comunque è impensabile cercare di paragonare i nostri “numeri” con quelli di un sub-continente come la Cina (è come confrontare mele con pere)
Invece di chiedere soldi al Ministero delle Infrastrutture per la funivia, o per altre opere di dubbia utilità, si chiedono per la progettazione e la costruzione di linee metropolitane. Qui l’Europa non c’entra, c’entra il Comune…
Scusi quale è la fonte? E la grandezza di riferimento? È impossibile che l’Irlanda paese di 4 milioni di abitanti abbia un debito aggregati più grande di Italia e Spagna che, per popolazione, sono grandi tra le dieci e le quindici volte di più e hanno un Pil pro capite pari a circa il 70% di quello irlandese. Non citate dati a sproposito.
Comunque per dare una idea: un km di Metro a Roma può costare in media 300 MLN a Km in area centrale, 180 MLN a km in area periferica e 70 MLN a km in superficie. Quindi, immaginiamo 20 km in area centrale (es. D tratta centrale 10 km + penetrazione urbana delle ex concesse Piramide-Flaminio e Campi Sportivi-Termini 5 km ognuna) per un totale di 300mln * 20= 6 mld di euro; altri 20 km in area periferica = 180*20= 3,6 mld di euro; altri 10 km in superficie per 700 MLN di euro totali. Quindi, con 6+3,6+0,7 = 10,3 mld di Euro potresti fare la D, le estensioni della E e della F, i prolungamenti in periferia di A e B e varie altri km di Metro di superficie e prolungamenti. Aggiungiamo i costi della C per 4 mld e si arriva a 15 totali, più i 5 di Metrovia e arrivi a 20.
Servirebbero quindi 20 mld di euro per tutta la C, tutta la D, tutti i prolungamenti di A e B, la E e la F prolungate in centro e tutta Metrovia.
Il Pil italiano è pari a oltre 2000 mld di Euro: per realizzare tutti i 20 mld di euro di Metro necessari a Roma servirebbe appena l’1% del Pil, che ripartito su 5 anni sono lo 0,2% del Pil. Non ci sarebbe praticamente quasi nessun impatto sul rapporto Debito/Pil, anzi i 20 mld andrebbero quasi tutti a sostegno della crecrescita del Pil nazionale perché ci sarebbe stimolo al settore delle costruzioni e degli approvigionamenti tecnologici. Quindi fare 20 mld di euro di Metro a Roma non è impedito dalla finanza pubblica.
Sig.Paul, invece alexalex ha praticamente ragione: se consideriamo il debito pubblico in percentuale sul PIL, in Europa solo la Grecia (180%) ha un valore più alto di quello italiano (131%) e nel mondo ci saranno forse quattro o cinque paesi messi peggio dell’Italia…
Ma dove hai preso questi dati, su Eva Tremila?
Anche senza essere un esperto, ma ti sembra plausibile che il Lussemburgo abbia un debito pubblico di 3.800 miliardi di dollari?? O l’Irlanda di quasi 2.500??
Eccoti una classifica un po’ più sensata:, fonte FMI:
https://www.money.it/debito-pubblico-piu-alto-classifica-paesi-Italia-FMI
In termini assoluti il nostro è il quarto debito pubblico al mondo; siamo stati superati da poco dalla Francia, ma dato che il loro PIL è circa un quarto superiore al nostro, come rapporto debito/PIL restiamo saldamente in testa noi.
Come vedrai il Lussemburgo nella lista manco ci entra… il debito olandese è di 353 miliardi e non 4.000 (dicesi QUATTROMILA… bum!) e quello irlandese di 199 e non 2.470.
Stai confondendo il debito pubblico con il debito estero. I dati che riporti riguarda il secondo. Dagli un’occhiata.
In termini di debito publico in rapporto al prodotto interno lordo (il valore assoluto dice poco se non rapportato alla grandezza dell’economia), l’Italia e’ quarta dopo Giappone, Grecia e Portogallo.
La differenza pero’ e’ che il debito giapponese e’ quasi tutto nelle mani di banche e famiglie giapponesi quindi meno soggetto agli umori del mercato. Il debito Italiano (come anche quello Portoghese e Greco) e’ detenuto in larga misura da soggetti esteri che ad un certo punto potrebbero decidere o di vendere o di non re-investire. E allora non saremmo in una bella situazione.
Tutto questo per dire che purtroppo del debito ne dobbiamo tenere conto.
sig paul i dati da lei pubblicati sono la somma del debito pubblico+privato+aziende.comunque il debito pubblico si calcola sempre in percentuale del pil.attualmente l ‘italia e al 135% .tra i grandi paesi del mondo solo il giappone ha un dato superiore…
Amico ti sei sputtanato da solo, davvero credi in quel che hai scritto? Davvero credi alla fregnaccia del Debito di Roma? O del Debito Pubblico? Davvero credi che siamo comandati dalla UE? Se fosse così vorrebbe dire che abbiamo Governi senza palle, non trovi? Bene ne venisse uno con le palle e vedrai che le cose cambieranno. Abbiamo pure Mario Draghi che ci fa favori su favori, non far finta di non saperlo ma il problema E’ QUA, NON ALLA UE!!!
Al debito pubblico non “credo”, è un dato oggettivo. E non ho detto che “siamo comandati dalla UE”: questo lo lascio dire ai sovranisti. Lasciamo stare la Cina, però: paragonarla all’Italia sarebbe come confrontare mele con pere
La UE ci manda anche un sacco di miliardi di fondi che noi sistematicamente non riusciamo a spendere, per incapacità nostra e non per regole europee. Vado a memoria quindi non ricordo la posizione esatta, ma siamo il secondo o terzo paese che riceve più fondi.
Guardate cosa hanno fatto in Spagna e cosa stanno facendo in Polonia con i fondi europei. Senza andare fino a Pechino, dove gli operai lavorano 18 ore per 10 dollari al giorno e vivono in cantiere, a Madrid hanno costruito la linea 12 (notare il numero: DODICI) in 4 anni dal progetto esecutivo all’inaugurazione.
Ancora più vicino, a Brescia hanno deliberato, sottoposto a referendum, progettato, costruito e inaugurato un’intera linea di metro lunga 14 km in meno tempo di quello che c’è voluto a Roma per fare un solo pezzo di linea C. E ho detto BRESCIA, una città che ha meno abitanti di un quartiere di Roma, e che adesso ha una metro automática moderna e funzionale con delle stazioni bellissime. Eppure le rovine ‘ce stanno’ pure a Brescia (c’è il foro romano più esteso del Nord Italia) e anche a Milano scavando in centro per la linea 4 hanno trovato necropoli paleocristiane, antichi argini dei Navigli e bastioni medievali… i resti medievali li hanno trovati anche a Londra mentre scavavano per la Elizabeth Line (o Crossrail che dir si voglia). Insomma, basta scuse e basta dar la colpa agli altri.
“La UE ci manda anche un sacco di miliardi di fondi che noi sistematicamente non riusciamo a spendere, per incapacità nostra e non per regole europee”: verissimo! E giustissimo il paragone con Spagna e Polonia. Appunto: lasciamo stare i paragoni con la Cina, che è peraltro un Paese CREDITORE dei debiti pubblici di altri Paesi, compresi gli stessi U.S.A. (oltre che poco attento ai diritti dei lavoratori)
Ma di cosa vi meravigliate? Il loro programma prevedeva NO metro
Avete votato sta cretina ecco i risultati
Infatti non c’è nulla di cui meravigliarsi. Le metro, come tutte le grandi opere, sono inutili e servono solo ad arricchire le lobby dei costruttori, no? In fondo è questa l’ideologia di base del grillismo (alla faccia di chi dice che non sono ideologici): NO alle metro (quindi sì a più macchine), NO alla TAV (quindi sì a più TIR), no agli inceneritori (quindi sì a più discariche, o a più TIR che trasportano i rifiuti indifferenziati verso gli inceneritori del nord – Italia e nord – Europa), però si definiscono ecologisti. Ma ai Romani (alla maggior parte di essi) sta bene così: meno metro = meno fastidiosi cantieri che durano anni facendo aumentare il traffico e togliendo spazio ai parcheggi (anche selvaggi) delle loro maghine, tanto le metro lo sappiamo che “a Roma nun se ponno fà perché ce stanno li scavi”. Lo ripeto: abbiamo l’Amministrazione che meritiamo
veltroni ha creato questo mostro burocratico ed è il principale responsabile dello sfascio di Roma. Alemanno e Marino hanno fatto davvero poco ma qualche tentativo l’hanno portato avanti. La raggi è stato il nulla assoluto.
Chi può ormai scappa da questa città morta. Grazie PD, grazie 5S
La colpa dell’Amministrazione guidata da Veltroni è di aver creato il buco di bilancio con la disastrosa operazione sui derivati. Ma sul fronte delle metropolitane, è quella che ha fatto di più: ha creato la struttura di Roma Metropolitane e avviato una seria progettazione che a Roma non si vedeva da anni. E’ a loro che dobbiamo l’esistenza della linea C e sono stati anche ad un passo dall’aprire persino i cantieri della D. E comunque, anche ammettendo le colpe della Giunta Veltroni sul fronte del bilancio, nulla ha a che vedere con le colpe di questa Giunta, che non è riuscita a spendere centinaia di milioni di euro già stanziati. L’articolo del Comitato non lascia spazio a dubbi: le colpe della Giunta Raggi sonno tutte, e sole, della Giunta Raggi
Alemanno ha fatto qualche tentativo???
Sì, di infilare ovunque amici, parenti e camerati, spesso con fedina penale non pulita…..
Capisco l’amarezza di molti, ma almeno io ho la certezza che alle prossime elezioni Raggi e C. andranno tutti a casa. I romani gli hanno dato fiducia e loro l’hanno sprecata. Ovviamente salvo miracoli dell’ultima ora.
Da qui alle prossime elezioni mancano ancora 2 anni. Due lunghissimi anni, durante i quali possiamo solo sperare che continuino a non far nulla, perché il peggio che potrebbe capitare è che facessero pure qualcosa: funivie e stadio Roma. Quindi il solo miracolo in cui possa sperare è una pioggia di meteoriti sul Campidoglio mentre è riunita la giunta con sindaco e assessori. Questo chiedo al buon Dio, che venga esaudito al più presto
La linea D è stata tolta dalle mani di CONDOTTE SPA dall’assessore GUIDO IMPROTA. L’Assessore prima di dimettersi ha rimesso quindi in gioco il progetto della Linea D sul mercato per trovare nuovi finanziatori più competenti e soprattutto celeri nello sviluppare sia su carta che nella realtà la Linea D nella sua interezza seguendo il progetto definitivo già realizzato insieme a Roma Metropolitane. Ve lo ricardate?
La scelta scellerata di affidare la terza linea di Roma ad un General contractor non è qualcosa di questa Amministrazione o della precedente. C’è un momento preciso, al tempo di Veltroni – che pure la subisce -, in cui quella che era una metropolitana in tutto e per tutto analoga alle linee A e B della metropolitana diventa automatica e di una determinata tecnologia.
Metro C è 34,5% Vianini (cioè Gruppo Caltagirone) e 34,5% Astaldi, seguite da Ansaldo STS con il 10%: la prima fattura qualcosa come 1,2 miliardi la seconda oltre 3, Ansaldo 1,3. Insieme, ogni anno, muovono 6 miliardi di euro, il comune di Roma poco meno di 5.
Per capire il potere contrattuale di questa cordata provate a chiedervi perché la “nuova” linea C non ha copertura telefonica, un semplice cavo radiante che avrebbe comportato un costo insignificante (qualche centinaio di euro al metro su un’opera da 150 mila euro al metro) se posato in fase di realizzazione: la proposta è stata quella di un attrezzaggio a posteriori per un costo dieci volte superiore.
La magistratura ha chiarito che dal 2006 chi avrebbe dovuto controllare non lo ha fatto anzi, accettando una contropartita, ha contribuito a puntellare i contratti di grimaldelli contro la pubblica amministrazione. Roma Metropolitane è piena di professionisti capaci ma, la stessa magistratura ci dice che ci sono state diffuse connivenze tra i dirigenti.
Fatta salvo questa situazione e fatto salvo il fatto che noi votiamo le consiliature che si succedono di volta in volta, ma non votiamo i tecnici e i dirigenti comunali che sopravvivono alle consiliature è necessario riconoscere che la Giunta ha un potere estremamente ridotto sulla macchina amministrativa romana. Un substrato amministrativo che spesso ha come referente direttamente il Parlamento più che la Giunta. Senza assolvere dalle loro responsabilità Rutelli, Veltroni, Alemanno, Marino e Raggi non si può pretendere che si possa uscire facilmente da una situazione talmente complessa sulla quale lo stesso prefetto Tronca, al tempo, sostanzialmente soprassedette.
Giova ricordare l’esito finale dell’inchiesta sullo stadio del Nuoto: “una compagine amministrativa incapace di rispettare le regole della concorrenza e della buona gestione, prona ai desiderata del politico di turno e del mondo imprenditoriale con cui si confronta e ai cui interessi risulta spesso asservita, come hanno dimostrato alcune delle vicende giudiziarie che hanno contornato l’iter dell’intervento”. Un oggetto che da poco meno di 100 milioni del quadro economico del definitivo è finito per costare, dopo 6 atti aggiuntivi, 608 milioni: interessa poco che Calatrava abbia seri problemi con la giustizia spagnola proprio per questo motivo. Interessa invece che a nessuno sia venuto in meno che in una città che viveva di mattone, il crollo del mercato abbia indotto i grandi gruppi immobiliari a compensare con le infrastrutture. E il cerchio si chiude con la mostruosità del pensare di poter pagare il prolungamento della linea B verso Casal Monastero con diritti edificatori: una amministrazione prona ancora una volta al contractor (eliminare una stazione su tre in fase di gara non viene riconosciuta come variante sostanziale) non è capace di leggere l’andamento del mercato tanto che la moneta urbanistica si svaluta al punto da tramutare il quartiere che avrebbe dovuto pagare l’opera in una superficie pari ad un quarto del comune di Ravenna da distribuire sulle aree a maggior valore fondiario della città.
La proposta di progetto di finanza della linea D, a gara aperta, è stata bocciata dagli organi di vigilanza proprio perché completamente sbilanciata a favore del contraente tanto da moltiplicare per 10 i rischi che si erano già palesati in onerosissimi contenziosi con il prolungamento della linea B a Casal Monastero.
Si possono fare così le metropolitane?
Giocoforza che qualcuno prima o poi debba ammettere che il re è nudo: ma non date la colpa a questa amministrazione, ragazzi – che ha pecche a bizzeffe – ma, sulle metro, il Re era nudo da almeno un decennio. Solo che gli altri hanno preferito far finta di nulla.
Una clausola contenuta nell’atto attuativo firmato nel settembre 2013 dall’ex assessore Guido Improta permetteva dal 2016 di chiudere il contratto con MetroC SpA.
Era l’occasione buona per chiudere questo scandaloso contratto.
E’ stato fatto ? non mi sembra.
Perchè Improta inseri quella clausola e pretese il pagamento della penale per il ritardo dell’apertura di Lodi?
E’ stata mai pagata la penale ?
Come mai all’inaugurazione di Lodi Metro C SpA in modo polemico non partecipò e invece lo ha fatto in modo entusiasta a quella di San Giovanni ?
Per il problema del consumo anomalo delle ruote è stata fatta causa a Metro C Spa ?
Per un problema analogo a Milano hanno fatto causa ai costruttori della linea M5 ?
Chi ha urlato di non aver paura dei Potenti (vincendo cosi le elezioni) ha fatto qualche cosa ?
Il Re era in mutande e questa amministarzione gli ha tolto anche quelle.
Poi quello che si poteva fare e non si è fatto è stato illustrato bene nell’articolo, ripeterlo non ha molto senso.
Bentornato, è sempre un piacere leggere i suoi interventi di esperto e conoscitore della materia. La sua cronistoria non fa una piega, se proprio vogliamo cercare il peccato originale dobbiamo allora tirare in ballo Berlusconi e la legge obiettivo, nelle cui reti è caduto anche l’appalto della linea C con le conseguenze ben note e da lei ben illustrate. Detto questo, le colpe della giunta Raggi restano tutte e questo pure non fa una piega. Riguardo al general contractor, potevano almeno rescindere il contratto con il consorzio MetroC, come già scritto da altri: nemmeno quello hanno fatto. Non hanno nessuna discolpa per non aver neanche provato a fare niente in tre anni. Sanno solo ripetere come un mantra che la colpa è di quelli che c’erano prima
La ringrazio per questo intervento molto chiaro che mi ha consentito di capire meglio questo scenario più che complesso.
Avete censurato la mia richiesta e io la riscrivo. Andrea Spinosa si sa nulla del suo progetto invariante del Pums, sulla Roma Giardinetti? Ci aiuti lei che è un consulente della giunta.
Grazie
Federico da Torre Maura
Salve Amico del trenino: si è in attesa della pubblicazione del decreto ministeriale con la graduatoria nazionale delle istanze ammesse a finanziamento. Dovremmo ormai esserci, voci dicono al più entro i primi giorni di ottobre
E mentre Roma sprofonda sempre più in basso, a Milano continuano a costruire linee metropolitane e prolungamenti. A Roma invece i buffoni a 5 Stelle vogliono costruire funivie, bruchimela e niente metropolitane e prolungamenti. E’ che noi a Roma siamo più all’avanguardia di Milano, gli impianti a fune sono eco-sostenibili, mica sono impattanti come le metropolitane!
Inoltre da qualche giorno stanno girando i nuovi bus con su scritto in bella mostra: + bus x Roma (alla faccia del conseguente aumento di traffico e relativo inquinamento) mica + metro + tram x Roma.
Continuate a fantasticare sulle varie lettere delle linee, sui colori nelle mappe, ma questi incapaci non hanno fatto NULLA in più di 3 anni, come potete pensare o sperare che riescano a fare il miracolo in poco più di 1 anno e mezzo?! Forse non avete ancora capito bene in che mani siamo finiti (per fortuna manca poco alla loro fine).
Io ormai sono totalmente disilluso e amareggiato che non credo più a niente e a nessuno, a tutte le loro false promesse di progetti, di PUMS (con il quale ci hanno preso in giro alla grande) che loro stessi sanno benissimo che non si realizzeranno mai.
Non ci resta che metterci l’anima in pace ed aspettare il prossimo, nuovo Messia!!
Ognuno ha gli amministratori che si merita. Noi Romani ci meritiamo questi buffoni. D’altra parte sono stati votati a larghissima maggioranza. E c’è chi dice pure che stanno facendo tanto per Roma e che poverini è colpa di quelli di prima. Per questo dico che non serve a niente aprire gli occhi alla gente. Le metropolitane poi a Roma non servono, noi c’avemo er Colosseo, mica semo tristi come milanesi che c’hanno solo a nebbia. Chemmefrega daa metro, io c’ho a maghina e la pijo Io pure pe annà a compra’ e sigarette sotto casa! Vedi, a Milano, dove ho vissuto (e maledetto chi mi ha fatto tornare a Roma), tanta gente i mezzi di superficie neanche li considera, nonostante siano capillari. Perché la Metro copre quasi tutta la città, al massimo a 300 metri hai una fermata. Laddove ancora non arriva presto arriverà. A Roma viceversa conosco tantissima gente che nemmeno hai idea di dove passi la metro. Neanche la b che c’è da 70 anni! Il mezzo pubblico è una cosa da sfigati, qui se va in giro in maghina, e la si lascia dove cazzo ci pare, che tanto è tutto tollerato. E quando fioccano le multe magari il romano medio si incazza pure col vigile che gliel’ha fatta: Ma che fastidio dà va a maghina mia messa lì… Questa giunta rispecchia perfettamente i romani che l’hanno votata: non ha fatto un cazzo su niente. E dà la colpa a quelli che c’erano prima. E a noi non resta che rassegnarci: se ancora non lo avete capito, la linea ci morirà al Colosseo. PER SEMPRE! Altro che ANSA barocca, Farnesina, Sant’Andrea, Cassia e via dicendo. Nessuno si prenderà mai la responsabilità di spendere centinaia di milioni di euro per proseguire con scavo tradizionale dal foro di Traiano, chiunque dovesse succedere a questa disgraziata Giunta. Quindi facciamocene una ragione; la linea c è morta. possiamo solo sperare che questi due anni passino in fretta, e che chi venga dopo faccia ripartire la linea D, i prolungamenti di A e B e la trasformazione in metro E ed F delle ex concesse
Ciao Alexalex
Nel citare parte del tuo intervento ” Noi Romani ci meritiamo questi buffoni. D’altra parte sono stati votati a larghissima maggioranza. E c’è chi dice pure che stanno facendo tanto per Roma e che poverini è colpa di quelli di prima. Per questo dico che non serve a niente aprire gli occhi alla gente ” Aggiungo
Hanno Fallito in Tutto e Ci hanno anche Preso x il Culo !! Ormai lo possiamo dire !! A che Ca… diciamo ” Caspita !! ( x Non esser ” Una Volta si sarebbe detto Volgari ” , oggi fa ridere i polli , perfino a 12 anni ambo i sessi lo dicono ) sarà servito Questo ” Voler far partecipare la popolazione intera, da semplici appassionati ad Ingegnerie, geologi, archeologi , progettisti vari, insomma ” addetti ai lavori ” x Proporre le Proprie Idee se , A PUMS concluso poco o niente e’ ancora stato Fatto, ” come gia’ detto Dalla Morte della MC A 200 Metri prima di Piazza Venezia ( con L’ eterno NOTTURNO METRO C DIREZIONE VENEZIA SU APP ATAC E NOTTURNO METRO E ( DI GIORNO ROMA LIDO ) DIREZIONE VENEZIA , ANCHE IN QUESTO
CASO, Alla Mancata Avvio della Revisione Progettuale della T2, Mancato completamento
Nodo San Giovanni .
Anche il Progetto Metrovia , Il Più votato non è stato manco preso in considerazione .
Per vedere poi Realizzata la loro Funivia , sempre Ricordandovi quello che affermò il Duo ” Raggi- Meleo ” Non vi preoccupate !! Nessuno si opporrà, ostacolerà il Prolungamento della Metro C Fino al Colosseo, Visto che i Lavori sono ormai avviati da più di 3 anni e ci sarebbero penali da pagare.
Già, dobbiamo ringraziare proprio “quelli che c’erano prima” per aver già cantierato almeno fino a Colosseo, altrimenti avremmo rischiato di vedere la linea c morta a San Giovanni, come del resto pretendevano i vari comitati appoggiati anche dai consiglieri dei 5 stelle
Hai Perfettamente Ragione
Nel Citare le tue parole, Io ormai sono totalmente disilluso e amareggiato che non credo più a niente e a nessuno, a tutte le loro false promesse di progetti, di PUMS (con il quale ci hanno preso in giro alla grande) che loro stessi sanno benissimo che non si realizzeranno mai.
confermo quanto detto anche ad Alexalex ” Ci hanno totalmente preso x il C..O Col Volerci Far Partecipare al PUMS , Presentando Idee, Proposte, Progetti .
Da Rimpiangere ” La Vecchia ” Cura del Ferro, proposta da Veltroni ed il breve periodo 2005 ( Inizio Lavori Metro B1 ) e 2007 ( Inizio Lavori Metro C ) , quando c’ eravamo illusi che qualcosa d’ importante si potesse realizzare anche a Roma e che Roma potesse cercare di ” Modernizzarsi
Saranno ricordati come quelli che ci avranno lasciato la funivia e lo stadio a Tor di Valle senza le necessarie opere accessorie per la viabilità, cioè le uniche due cose rilevanti che avranno fatto le avranno pure fatte male. Spero che un meteorite colpisca Virginia e tutti i suoi assessori, eviteremmo altri due anni di agonia e forse anche di scelte peggiori delle non – scelte finora fatte
Cosa possiamo fare per incidere maggiormente? Organizziamoci
Purtroppo questo è un gruppo molto tecnico. Al di là di noi che lo seguiamo (che si tratti di appassionati o di esperti o dei soli curiosi), la maggior parte della gente non capisce certi argomenti, non ha voglia di approfondire e si accontenta della narrazione quotidiana dei mezzi d’informazione, che non entra nel merito di questioni così tecniche. E sulle metropolitane, si beve la balla, oramai ripetuta come un mantra da anni, che a Roma “non si possono fare”. E diciamola tutta, se ce l’ha con la Raggi non è per quello che c’è scritto su questo sacrosanto articolo perché i problemi di Roma “so artri”. Condividere non serve a nulla,facciamocene una ragione
Condividete! Condividete sui social, a parole, come potete! Tutti devono sapere come stanno le cose, e pretendere risposte. E il “bello” è che si parla di funivia, nemmeno fossimo in Val di Susa! VERGOGNA SINDACO, abbi la decenza di dimetterti, ma prima chiedi scusa. Vergona!
Niente paura per ora la Raggi è occupata nella ciclabile di via Conca d’Oro – ubi maior minor cessat – datene tempo !!!
Per la questione delle talpe sarebbe auspicabile l’intervento presso il MIT di parlamentari romani di altre forze politiche, teso a sbloccare la situazione.