Disastro ferrovie concesse: Roma Nord verso chiusura, Giardinetti e Lido nel limbo

Tra limitazioni di velocità, battute d’arresto e servizi a spola, l’estate del 2019 segnerà il momento peggiore nella storia recente delle ferrovie ex concesse. Da oggi, infatti, è stato limitato l’esercizio di Roma Nord e Roma Giardinetti, in ottemperanza alle norme ANSF.

Purtroppo, dobbiamo constatare che le ferrovie concesse sono rimaste devastate da 6 anni di totale disorientamento della presidenza Zingaretti. A questo punto ci pare ancora più evidente che l’unica soluzione possibile e organica per rilanciare Roma Lido, Roma Nord e Roma Giardinetti è un “accordo di programma” tra Stato, Regione e Comune, che definisca delle prospettive chiare per queste tre linee. È ora che la Regione Lazio esca dal silenzio in cui si è rintanata, spiegando ai cittadini quali sono le sue intenzioni.

IL SUBENTRO DELL’ANSF

Con il decreto legge 148 del 16 ottobre 2017, anche le ferrovie funzionalmente isolate sono state sottoposte al controllo dell’Autorità Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria, allo scopo di perseguire due obiettivi. Da un lato si mira ad adeguare le norme di sicurezza delle ferrovie isolate a quelle della rete RFI; dall’altro si vuole estendere lo spazio unico ferroviario europeo a tutte le infrastrutture “ferroviarie”, anche se separate dal resto della rete nazionale e quindi europea.

Questa impostazione generale si scontra però con due ordini di problemi, rendendo di fatto l’assoggettamento all’ANSF del tutto opinabile.

In primo luogo, è bene notare che alcune linee sono state classificate come ferrovie solo per motivi storici, ma invece svolgono servizi tutt’altro che ferroviari. Alcune di queste infatti sono ibride (Roma Nord), altre sono sono sistemi tranviari (Roma Giardinetti) e altre ancora vere e proprie metropolitane (Roma Lido). Un eventuale adeguamento, oltretutto non sempre possibile, muterebbe la natura stessa del servizio erogato, nella direzione di un’offerta che spesso non risponde alle esigenze della domanda.

In secondo luogo, non si ravvisa la logica di uniformare delle infrastrutture che sono per invece definizione “isolate” a degli standard che sono per definizione stessa del legislatore volti all’interoperabilità.

Per fare un esempio pratico, non si vede perché quella che di fatto è una metro, ovvero la Roma Lido, dovrebbe assumere forzatamente caratteristiche di tipo ferroviario e magari diventare interoperabile con la linea Milano-Venezia, anziché diventare la Metro E.

È per questo che sulla linee gestite da ATAC, dove il tema è molto evidente, l’azione si è giustamente concentrata non sulla costruzione di un percorso di adeguamento a ferrovia, bensì sulla riclassificazione delle linee come tram o metro.

Purtroppo però questo processo ha incontrato diverse difficoltà:

  1. L’assurdità del fatto che l’ANSF sia subentrata oggi, 1 luglio 2019, quando ancora manca all’appello il decreto ministeriale che illustra quali sono le ferrovie isolate da considerarsi ancora ferrovie e quali, giocoforza, sono invece quelle declassate. Pertanto, ora come ora, nessuna eventuale riclassificazione è stata considerata. Di questo ad esempio ha risentito la Roma Giardinetti, che in attesa di essere omologata come tram è stata costretta a pesanti limitazioni fino alla pubblicazione del decreto.
  2. L’inerzia totale della Regione Lazio, che non si è mossa in alcun modo per permettere che anche la Roma Lido seguisse lo stesso percorso della Roma Giardinetti, non esprimendosi su di un’eventuale trasformazione in metro E;
  3. La difficoltà nel classificare la Roma Nord, che di fatto è un ibrido tra una ferrovia, una metropolitana ed una tranvia extraurbana. Non a caso la linea nasce come tranvia, si evolve come ferrovia e viene potenziata nella tratta urbana per diventare una metropolitana. L’impressione, purtroppo, è che sul tema della tratta extraurbana si sia volutamente sorvolato, considerato che alle condizioni poste è quasi certo che la linea finirà per chiudere.

LE LIMITAZIONI

Elenchiamo alcune delle limitazioni più rilevanti.

Roma Nord:

  • Tratta extraurbana
    • Velocità massima limitata a 50 km/h;
    • Battuta d’arresto agli attraversamenti;
    • Battuta d’arresto ai deviatoi non controllati da ACEI;
    • Servizio a spola tra Catalano e Viterbo.
  • Tratta urbana
    • Doppio macchinista;
    • Divieto di circolazione dei treni sprovvisti di train-stop.

In pratica, nella tratta extraurbana occorrerà fermarsi ad ogni passaggio a livello e ad ogni scambio non controllato in remoto, inoltre tra Catalano e Viterbo non sarà possibile effettuare il normale servizio bidirezionale, ma solo un servizio a spola.

Limitazioni forti, che hanno determinato la soppressione di molti treni:

– 300 (Montebello partenza ore 9.06; Catalano arrivo ore 10.24)
– 302 (Montebello partenza ore 10.12; Catalano arrivo ore 11.28)
– 304 (Montebello partenza ore 12.08; Catalano arrivo ore 13.22)
– 305 (Catalano partenza ore 10.33; Montebello arrivo ore  11.45)
– 307 (Catalano partenza ore 11.38; Montebello arrivo ore  12.56)
– 309 (Catalano partenza ore 15.04; Montebello arrivo ore  16.16)
– 310 (Montebello partenza ore 19.42; Catalano arrivo ore 20.57)
– 311 (Catalano partenza ore 18.20; Montebello arrivo ore  19.29)
– 400 (Vignanello partenza ore 14.00; Viterbo arrivo ore 14.40)
– 401 (Viterbo partenza ore 12.40; Vignanello arrivo ore 13.20)
– 500 (Montebello partenza ore 16.26; Sant´Oreste arrivo ore 17.12)
– 501 (Sant´Oreste partenza ore 17.40; Montebello arrivo ore 18.31)
– 600 (Roma Flaminio partenza ore 12.20; Catalano arrivo ore 13,55)
– 617 (Catalano partenza ore 21.05; Catalano arrivo ore 22.38)
– 803 (Viterbo partenza ore 6.20; Catalano arrivo ore 7.29)
– 804 (Catalano partenza ore 7.40; Viterbo arrivo ore 8.44)
– 808 (Catalano partenza ore 10.40; Viterbo arrivo ore 11.47)
– 809 (Viterbo partenza ore 9.03; Catalano arrivo ore 10.12)
– 816 (Catalano partenza ore 16.58; Viterbo arrivo ore 18.05)
– 817 (Viterbo partenza ore 14.50; Civitacastellana arrivo ore 16.00)
– 820 (Catalano partenza ore  20.08; Viterbo arrivo ore 21.15)
– 821 (Viterbo partenza ore 18.16; Civita Castellana 19.25)

Soppressi anche tre treni della tratta urbana.

Roma Giardinetti:

  • Velocità massima limitata a 30 km/h;
  • Battuta d’arresto agli attraversamenti;
  • Battuta d’arresto ai deviatoi non controllati da ACEI.

In pratica, sulla linea non solo la velocità massima è limitata, ma sarà necessario fermare il treno ad ogni attraversamento, anche col semaforo verde. Inoltre occorre fermarsi ad ogni scambio non controllato in remoto da un banco di manovra.

Per la Lido, secondo quanto comunicato finora, non ci saranno particolari limitazioni.

L’ACCORDO DI PROGRAMMA

L’accordo di programma è una convenzione che diverse amministrazioni sottoscrivono allo scopo di realizzare determinate opere, interventi o piani. Noi siamo dell’idea che le Ferrovie Concesse potranno essere rilanciate solo attraverso un piano organico, che Regione, Comune e Stato potrebbero esplicitare proprio attraverso questo genere di accordo.

Viceversa, le ferrovie concesse rischiano di rimanere per sempre una risorsa enorme, ma non sfruttata.