Un Commissario Straordinario potrebbe salvare la Rebibbia-Casal Monastero
Come abbiamo spiegato innumerevoli volte, è improbabile che il prolungamento della Linea B “Rebibbia-Casal Monastero” venga cantierizzato, essendo venute meno le condizioni poste alla base del contratto con il costruttore. Per ovviare a questo, già il Sindaco Marino aveva provato a trattare proponendo svariate mediazioni tra cui:
- L’aumento del contributo in conto impianti a carico del Comune con un incremento del numero delle rate da corrispondere;
- L’ipotesi di realizzare un primo lotto funzionale fino a San Basilio con i soldi cash disponibili e rimandare a una fase successiva un secondo lotto privo di finanziamento;
- La copertura totale con finanziamento appositamente richiesto al Ministero.
Ma queste ipotesi sono state sempre rispedite al mittente.
Tuttavia, con il decreto sblocca cantieri forse si apre un ultimo possibile spiraglio di trattativa. Infatti, il decreto tramite l’art. 4 riporta in auge la figura del Commissario Straordinario, conferendogli innumerevoli poteri amministrativi e decisionali. Ad esempio il Commissario (ex art. 4 comma 2) può procedere alla rielaborazione di progetti la cui approvazione “sostituisce, ad ogni effetto di legge, ogni autorizzazione, parere, visto e nulla osta occorrenti per l’avvio o la prosecuzione dei lavori”. Inoltre, “per l’esecuzione degli interventi, i Commissari straordinari possono essere abilitati ad assumere direttamente le funzioni di stazione appaltante e operano in deroga alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici.” Senza contare che “per le occupazioni di urgenza e per le espropriazioni delle aree occorrenti per l’esecuzione degli interventi, i Commissari straordinari, con proprio decreto, provvedono alla redazione dello stato di consistenza e del verbale di immissione in possesso dei suoli anche con la sola presenza di due rappresentanti della regione o degli enti territoriali interessati, prescindendo da ogni altro adempimento.”
Poteri molto estesi, quindi, ma che comunque non basterebbero da soli a sbloccare i cantieri. Quello che cambia però è il potere di trattativa che ha il Commissario Straordinario, rispetto a quello che invece possono esercitare Roma Metropolitane o il Comune. Concentrando svariate competenze, il Commissario si può porre come interlocutore plenipotenziario, quindi affidabile, pur con ovvie e sacrosante limitazioni in termini di tutela dell’ambiente e dei beni culturali. Ciò lo renderebbe l’ultima possibilità di intavolare una seria collaborazione, in extremis, con il costruttore, nella speranza che ad 8 anni dall’aggiudicazione Salini, Vianini e Ansaldo (ora Hitachi) possano ancora essere realmente interessate all’opera, stante anche la causa legale in corso.
Noi non ci facciamo illusioni, ma rinunciare a tentare anche quest’ultima strada segnerebbe senza dubbio il definitivo accantonamento del progetto, già dato per certo dall’Assessore ai Trasporti Meleo.
alexalex ed altri hanno già espresso come vedrebbero il “dittatore”, cui ho aggiunto alcune condizioni.
Forse potremmo chiedere a Sala e Zaia, che dovranno scegliere persone preparate per le Olimpiadi, se poi potranno inviarci le seconde file……
Chi nominerebbe il Commissario Straordinario? Il Sindaco? O il Ministro dei Trasporti? Capirai, entrambi 5stelle. Quindi nemici delle Metro. Basta vedere cosa stanno facendo per riparare le stazioni della metro in Centro. Questi “buchi” stanno determinando l’abbandono del vettore metro da parte di migliaia di romani. Fra un po” Raggi e Meleo diranno che la metro B è in perdita!
Comunque attenzione a proporre un capolinea a San Basilio. Diventerebbe un immenso parcheggio di scambio!
Infatti questa giunta pensa di risolvere i problemi del traffico romano con le piste ciclabili e le funivie… No comment! A proposito quanto è costata la pista ciclabile lungo la Nomentana? Qualcuno la mai vista utilizzata anche da uno solo? ancora che insistono con le piste ciclabili a Roma che è la città meno ciclabile al mondo! Invece di farle ad Ostia, dove tutto lungomare dovrebbe diventare un’unica pista ciclabile di 10 km invece è una giungla di lamiere. Una località come Ostia, pianeggiante e balneare, è la più pericolosa al mondo dove andare in bicicletta, assurdo!
C’è la pista ciclabile verso il porto e alcuni tratti adiacenti alla Colombo. Vorrei che però i ciclisti le usassero, invece di fare gli splendidi esibizionisti sulle strade a pochi metri dalle ciclabili esistenti.
Sì ma è solo quella. Come è costume in questa città, si fa un pezzo e non si progetta il tutto. Come le strade, riasfaltate a macchia di leopardo. Perché non progettare tutta un a rete di ciclabili a Ostia, a cominciare da tutto il lungomare? Le strade sono larghe e anche i marciapiedi, per fortuna, ci sarebbe spazio da vendere. Come al solito manca una visione. Essere poi l’estrema periferia di Roma ci penalizza fortemente; basta confrontarci con Fiumicino per renderci conto di quanto abbia giovato staccarsi da mamma Roma
Ma Ostia dici che diventerà città indipendente da Roma? Io credo sia una follia per Ostia e la possibile rinascita della malavita e di criminalità organizzata. E poi sarebbe un punto negativo pure per la capitale che andrebbe a perdere il mare e le spiaggie.
Se Ostia diventa comune indipendente, Roma dovrà farsi risarcire dei soldi investiti per costruire il porto e tutto ciò che è stato fatto negli ultimi 50 anni. Si tratta di centinaia di milioni di euro!
Non credo purtroppo che ci riusciremo, ma, da ostiense, non voglio perdere la speranza. Anche se è una speranza molto remota, visti i trascorsi (per due volte lo stesso quesito referendario ha avuto esito negativo).
Quello che mi incoraggia è che stavolta la proposta sarebbe limitata al solo territorio del Lido+Ostia Antica, escludendo l’entroterra. Questo perché Ostia e Ostia antica sono territori con una identità e una specificità forte, incentrata sul mare, sugli scavi e sul borgo, molto diversa dai territori dell’entroterra del municipio di cui sono parte. Entroterra che in occasione delle passate consultazioni si è dimostrato ostile alla secessione dell’intero municipio, con la motivazione che tra il diventare periferia di Ostia e il rimanere periferia di Roma fosse meglio la seconda. Chi vive a Ostia non può non essere favorevole a staccarsi da Roma. Ci basta attraversare il Tevere e confrontare lo stato del nostro territorio, ultimo tra gli ultimi disastrati territori di Roma capitale, con quello del vicino Fiumicino per avere un paragone impietoso, come quello delle due Germanie appena riunificate l’indomani del crollo del Muro. Quanto alla criminalità organizzata, si è visto quanto ci ha giovato essere amministrati da Roma Capitale! Non solo proprio sotto l’Amministrazione di Roma la mafia è fiorita, ma la scellerata amministrazione capitolina ha trasformato quello che potrebbe essere un pozzo di petrolio (lungomare di 18 km, secondo sito archeologico più grande d’europa, borgo medioevale) nella suburra salita agli oneri delle cronache per fatti criminosi.
Copio-incollo un comunicato del Comitato Promotore di Ostia Sogno Comune:
Perchè Ostia deve essere Comune :
Perchè Roma ha trasformato nel dopoguerra, una cittadina di mare anche con edilizia di qualità, con una pineta bellissima, con un sito archeologico importantissimo, con un aeroporto internazionale a 5km, nel set di ambientazione di Suburra.
Perchè Roma ha portato case popolari fronte mare al posto degli alberghi, la gestione della pineta con il devastante incendio del 2001 (con la Regione corresponsabile) e la mancata valorizzazione turistica degli scavi e del borghetto.
Perchè sarebbe uno dei Comuni italiani con più copertura di trasporto su ferro.
tra Ostia centro, levante ed Ostia Antica ci sono 6 fermate della Roma-Lido.
Colombo (Università, Pineta, Mare)
Castelfusano (PalaFjilkam, Pineta, mare).
Stella Polare (Ospedale Grassi, CPO, Finanza, centro Virgin, campi Ostiamare, Mare)
Lido centro (Municipio, centro storico, Baleniere, mare)
Lido Nord (Baleniere, scuole, Cineland)
Ostia antica (Borghetto, Scavi archeologici)
In pratica una piccola metro.
Perchè Ostia è già bellissima di suo. Non servono mega progetti. Basterebbe un arredo urbano dignitoso
(strade, marciapiedi, cura del verde, pulizia), un bel lungomare ciclo pedonale con attività e gestione delle spiagge tutto l’anno, Ostia Antica valorizzata per quel che merita (rifare quel ponte vergognoso) e saremmo invasi da turisti e romani ancor più di quello che succede oggi
Giusto domenica, zero bici!
E le rastrelliere, sempre desolatamente vuote………
Proporrei di legarci i vari esponenti delle decine di inutili comitati et similia genia.
solo con un cambio di Giunta questa strada potrebbe essere intrapresa. La Giunta Raggi non vuole le metropolitane, e si sta comportando nei fatti per affossare in tutti i modi possibili qualunque progetto in essere, dalla linea C oltre i Fori ai prolungamenti di B, B1 e A
Concordo ed aggiungo ” Solamente quando , sia la Raggi che la Meleo, si resero conto ” anno 2016 ” che erano gia’ passati 3 anni ( 21 Marzo 2013 Inizio Lavori Tratta T3 ) se ne vennero fuori con proclami ufficiali ” Nessuno ha intenzione di opporsi ai lavori gia iniziati della Tratta T3 Metro C ” Altrimenti ci sarebbero ” Penali da Pagare
Due anni volano, quindi è necessario prepararsi in tempo. C’è il rischio di essere colonizzati da “nordisti”. Nulla di male, visto come hanno ben organizzato la presentazione per le Olimpiadi.
C’è pero’ il rischio di perdere altro tempo, prima che “foresti”, anche se ben preparati, comprendano le varie tematiche.
Magari ci fosse una colonizzazione, sarebbe l’unica salvezza per Roma. Da chi ha vissuto 12 anni in provincia di Milano, darei tutto quello che possiedo per avere una Giunta composta da uomini e donne tutti di sola razza Padana! Porterebbero finalmente in questa profondo sud il vento del nord, del fare, della concretezza, anche talvolta purtroppo con metodi non proprio trasparenti, ma che almeno a differenza della corruzione romana non lascia mostri incompiuti come vele di Calatrava, metropolitane che finiscono nel nulla, nuvole di Fuksas dove intorno è ancora un cantiere ed ecomostri ed immobilismo eterno, ma cose concrete! Quartieri come porta Nuova, che sono un esempio di urbanistica contemporanea da prendere a modello per tutti gli architetti internazionali, vero esempio di architettura sostenibile ed ecologica, non le stronzate a 5 stelle! Amministrazione che ha dimostrato una capacità organizzativa, gestionale e amministrativa da prendere come modello per tutte le amministrazioni nazionali! Tra un ladro che ruba ma fa le cose e le fa bene, è un ladro ti ruba e basta preferisco il primo, non so voi. Quindi ben venga Salvini con tutti i suoi padani al seguito a colonizzare Roma. Dio lo volesse
Nulla quaestio, non volevo esagerare. Per rimanere sono in tema urbanistico, dopo l’Eur ed un po’ Don Bosco, zero assoluto, anzi sottozero, visti i vari Corviale.
Che Porta Nuova sia un modello per tutti gli architetti internazionali non credo proprio visto che Milano è l’ultima arrivata in fatto di “grattacieli”. Oltrettutto lo skyline è piuttosto squallido; manca di densità e le torri (perché all fine sono una via di mezzo tra l’essere dei palazzoni di vetro e l’essere dei grattacieli) sono lontane anni luce dal creare un effetto tipo Hong Kong, o New York, o Shanghai. Io ho vissuto a NY per 6 anni e quello che hanno costruito a Milano ti assicuro che è una specie di “mall” per turisti sfigati. Non c’è storia, non c’è un’ impronta, tutto è standardizzato; senza personalità ma senza neppure l’ambizione di sfidarsi e di toccare i 400 metri di altezza.
Insomma, se togliessimo il Duomo Milano diventerebbe un’altra delle 1,000 città tutte omologate eccetto per la versione “italica” (ovvero nana) del concetto di grattacielo.