Perché chiude la Metro A? I lavori ai deviatoi spiegati bene
Questa mattina abbiamo visitato, con il Presidente dell’Assemblea Capitolina Enrico Stefàno e con Odissea Quotidiana, le gallerie della Linea A dove si stanno svolgendo gli interventi di manutenzione straordinaria dei deviatoi. Ma in cosa consistono questi lavori?
In sintesi, si sta provvedendo alla sostituzione dei deviatoi ubicati nella tratta più vecchia della Linea A, la Ottaviano-Anagnina, aperta nel 1980. Il bando di cui fanno parte questi lavori, inoltre, prevede anche interventi al deposito di Osteria del Curato.
Ma cos’é un deviatoio? Il deviatoio, volgarmente detto “scambio”, è un meccanismo ferroviario utilizzato per deviare un convoglio da un binario ad un altro. Nel caso della Linea A ci troviamo di fronte a deviatoi motorizzati comandati in remoto, ovvero scambi che dispongono di una cassa di manovra controllata a distanza da un operatore che, venendo attivata, direziona il treno sul binario desiderato.
Il deviatoio quindi è costituito da due parti: una parte meccanica, ovvero i binari, ed una parte elettromeccanica, cioè la cassa di manovra. Gli interventi in corso prevedono la sostituzione di entrambe le parti, con l’installazione di casse di manovra maggiorate.
L’intervento comporta la sostituzione di 39 deviatoi nell’arco di 31 giorni di interruzione della Linea A così suddivisi:
Molti si chiedono se non sarebbe stato possibile svolgere le lavorazioni in notturna, “come in tutte le altre città”. In realtà in tutte le reti metropolitane del mondo vengono chiusi giornalmente dei tratti per manutenzione, anche di giorno. Il problema di Roma, piuttosto, è che la rete metropolitana è troppo poco estesa e presenta per questo pochi nodi. Ciò rende ogni suo tratto indispensabile al funzionamento della rete, non esistendo mai tragitti alternativi. Effettivamente, a Roma non si può parlare attualmente di una vera e propria “rete” di metro, in quanto nessuna tratta della metropolitana di Roma è bypassabile sfruttando un’altra linea di metropolitana. Questo rende ogni chiusura un aggravio non da poco per gli utenti.
A mancare, inoltre, è anche una programmazione decennale della manutenzione straordinaria e degli interventi di ammodernamento, che permetta di diluire nel tempo gli interventi. Ma per far questo occorrerebbe due precondizioni. Da un lato la certezza di un finanziamento costante nel tempo della manutenzione straordinaria che, ad oggi, non c’è. Dall’altro una struttura comunale apposita, che potrebbe essere Roma Metropolitane, cui sia affidata la progettazione, la gestione e il coordinamento a lungo termine di tutti gli interventi.
Oggi riapre (?) Repubblica (chiusa quando si chiamava “Monarchia”!!!).
Spero di aver compreso male, ma sembra che siano 4 su 6 le scale mobili funzionanti. Le 2 ancora non in funzione sono quelle i cui gradini si sono accartocciati?
Se così, tutto il tempo per cosa?
A Bruxelles, dopo l’attentato, la stazione ha ripreso a funzionare dopo una settimana.
Il vecchio slogan “tutti a casa” andrebbe immediatamente applicato ai 5S….e a qualche altra istituzione.
Gli utenti invece rischiano di non tornare a casa, se non a piedi……
Mancano soldi, manca programmazione, mancano manager (preparati e capaci), pero’ si propongono sempre nuove strutture.
Ma l’Atac che fa? se non fa nulla che si aspetta a farla fallire ed inviare centinaia di nullafacenti a casa?
Sostituire un deviatoio comporta il taglio di sei rotaie (ore…?); la saldatra alluminotermica si puo’ eseguire la notte successiva, previo transito a velocità ridotta.
Vero che non siamo il Giappone, ove ogni notte controllano e riallineano/rilivellano il binario.
A questo proposito come mai sono state sostituite le rotaie con spezzoni saldati e da soli 46/50 Kg./m.?
Avete incontrato Enrico Stèfano. Che onore
Scusate ma perché tra le tante cose non gli avete chiesto che fine ha fatto l’aumento delle frequenze della Metro C che sembrava attuabile nell’aprile scorso???
Quanto ad Andrea: da Roma tutti fuggono se possono. Ci sono multinazionali che a Milano costruiscono nuove sedi in grattacieli. Qui a Roma, se va bene e non se ne vanno, ristrutturano l’esistente. Eppure trattasi di stessa azienda e stessa nazione!
A Milano hanno costruito un nuovo palazzo dello sport per il basket. A Roma non solo non si costruisce, ma nemmeno si riesce a gestire quello che c’è. Vedi Palatiziano e lo Stadio Flaminio che a vederli in queste condizioni vien da piangere
Ovviamente non è tutto colpa dell’amministrazione attuale, ma lo stato di degrado e immobilisimo con l’attuale amministrazione si è incrementato in modo infinitesimale.
magari fosse solo infinitesimale! Forse si intendeva dire esponenziale.
Cito: “Il problema di Roma, piuttosto, è che la rete metropolitana è troppo poco estesa e presenta per questo pochi nodi. Ciò rende ogni suo tratto indispensabile al funzionamento della rete, non esistendo mai tragitti alternativi.”
Ecco perché l’ipotesi d’integrazione della roma-lido con la linea b secondo me sarebbe un errore, che porterebbe più danni che vantaggi
Asssslutissssimamente d’accordo al 10000000000%
Concordo soprattutto sul fatto che a Roma una rete di metropolitane non c’è ed è colpa dei maledetti politici e del fatto che a Roma non si investe un c…..