Il X municipio vuole la Linea E
Il Consiglio del X Municipio (Ostia) ha approvato una mozione che esorta il presidente e la giunta ad attivarsi per ottenere la totale integrazione della Roma-Lido con la rete metropolitana di Roma. Un passaggio politico importante che segna l’interesse del territorio nei confronti della Metro E. In particolare, il consiglio ha posto l’accento su 4 punti fondamentali:
- La valorizzazione della tipicità della linea verificando la possibilità di far assumere alla stessa il nome di “Linea E”, con relativa revisione di cartellonistica e mappe;
- La trasformazione della linea ferroviaria Roma – Lido in linea metropolitana […];
- La possibile acquisizione dell’infrastruttura […];
- La possibile integrazione tra la futura Linea E e la Linea B con la nascita di un servizio Jonio-Cristoforo Colombo, come da prescrizioni di P.R.G.
Particolare attenzione è stata espressa anche in merito alle prescrizioni avanzate dal Politecnico di Torino riguardo lo Stadio di Tor di Valle, che basano l’intera tenuta trasportistica dello Stadio proprio sulla Roma-Lido. A tal proposito, il Politecnico ha ribadito la necessità di inserire l’intervento dello Stadio all’interno del PUMS, per evitare che i progetti infrastrutturali siano esclusivamente dedicati fornire un beneficio per gli eventi (saltuari) dello Stadio ma siano invece integrati all’interno di un piano d’insieme che dia un beneficio continuativo.
È in questo contesto che secondo noi si inserisce la Linea E e su questa base stiamo lavorando per far sì che essa sia inserita appieno nel PUMS. La Metro E è, l’abbiamo ripetuto tante volte e lo diciamo ancora, l’unico tentativo possibile di mettere a sistema la miriade di considerazioni e interventi immaginati sulla linea e spesso mai attuati. L’unico modo per uscire dal guado.
Per coloro che non fossero a conoscenza del progetto della Metro E, riportiamo qui una bibliografia.
Anche stasera sul treno delle 21,06 da Magliana c’è un solo macchinista
Sto viaggiando sul treno in direzione C. Colombo, partito da EUR Magliana alle 18.46, e c’è un solo macchinista in cabina. È stata varata una deroga al regolamento ferroviario?
Scusate c’è un refuso, evidentemente intendevo 20.46, non 18.46
Roma non è città per metropolitane. Jella?
Linea B incappata nella guerra ed attivata dopo 10 anni dalla fine della guerra medesima.
Linea A sospesa / rallentata per anni dopo il blocco per anni della Via Tuscolana e relativa rivolta degli abitanti.
Linea C ritardi e costi assurdi e demolizione su circa metà dell’attuale tratta di un’opera appena ristrutturata.
Vi sono poi obiettivi problemi, quali la profondità per bypassare lo strato archeologico, la difficoltà di costruire le stazioni, almeno nella loro faraonicità (alcune).
Questo provoca lunghi tempi di entrata e di uscita e costi notevoli di gestione e manutenzione: in almeno tre stazioni (nuove) della C metà scale mobili ferme.
Per chiudere una maglia vi sono due progetti per utilizzare i muraglioni dei Lungotevere, che avendo materiali di riporto, consentirebbero una realizzazione rapida, economica e…..turistica: affaccio sul Tevere.
Inventiamoci i “gilet verdi” e chiediamo:
1 – unica cabina di regia (RATP parigina) per gestione in primis e poi progetto e controllo (SERIO) dell’esecuzione
2 – sollecito alle FS per accelerazione ed incremento delle varie FL, se Metrovia non accettata
3 – nuovi hub di scambio (specie vicino al GRA) e modifica delle linee bus centrali, ove occorrono anche tre tabelle per indicare le innumerevoli e ridondanti linee.
Credo vi siano altri punti, ma per ora mi fermo agli….spunti!
Si accettano critiche!
E che c’è da criticare, mi sembrano tutte constatazioni e proposte fatte bene.
Secondo me scontiamo anche deficit amministrativo-istituzionali: Roma è una metropoli diffusa, grande superficie e relazioni unidirezionali (dai comuni limitrofi al centro città); questo richiederebbe un ente più grande del Comune ma più piccolo della Regione per programmare gli investimenti integrati Metro-ferro-tranviari. L’ente peraltro esiste ed è riconosciuto costituzionalmente, ed è la Città metropolitana, ma privo di qualunque consistenza decisionale, rappresentativa, finanziaria e amministrativa.
Per cui, cabina di regia unica, è sacrosanto: ci vorrebbe un Accordo di programma Stato-Regione-Comune-Rfi per programmare e finanziare in maniera integrata tutti gli investimenti Metro-ferro-tranviari, che includano conversione in metro delle linee ferroviarie concesse e regionali laddove questo è il miglior modo di servire le esigenze dei cittadini romani e dei pendolari.
Grazie; forse piu’ che critiche, occorerebbe sviluppare il detto di Lenin: “Che fare?”, ossia come sviluppare azioni incisive.
Il 21.02.19 ero in Via Val d’Ala, stazione chiusa sembra per scarso traffico. Certo che pochi andrebbero a prendere il treno, visto che ho dovuto girare mezz’ora per trovare un parcheggio!
Se devo prendere un bus e poi attendere molti minuti il treno, proseguo in auto. Le rotture di carico oltre al fastidio, comportano notevoli perdite di tempo.
A Vermicino, la Staz.Tor Vergata ha un parcheggio così minuscolo, che le auto parcheggiano a Km.!!!
Ma è mai possibile che non si riesca a progettare con armonia ed ove si sbagli a correggere gli errori?
Intanto i convogli della metro C stanno riprendendo le sembianze di mesi fa, ossia lerciume e vetri …oscurati. L’impianto di lavaggio si è di nuovo….ristretto?
Ma possibile che non c’è mai un responsabile?, cui ridurre premi e stipendi.
La stazione val d’ala era poco utilizzata perché aveva orari assurdi. Pochi treni al mattino, poi nessun treno fino al tardo pomeriggio. Con un esercizio così sfido che la gente non era invogliata a prenderla. Prendi come paragone la stazione Nomentana. La stazione esiste dagli anni 80, ma con l’esercizio che veniva svolto da FS sulle cosiddette fsU non la utilizzava nessuno. Quando furono introdotte le FM, a metà degli anni 90, con il servizio di passante da Monterotondo a Fiumicino, con frequenze cadenzate e integrazione tariffaria, la gente ha cominciato ad utilizzare questo servizio è oggi c’è un traffico passeggeri pari a una metropolitana. Lo stesso potrebbe dirsi per la fm3: nessuno utilizzava le stazioni di Balduina e pineta Sacchetti prima che la ferrovia fosse raddoppiata, elettrificata, le stazioni rifatte ex novo, il tutto interrato e con orari cadenzati. Non sono soltanto i parcheggi, che per carità sono importanti, a rendere attrattivo un servizio. Val d’ala nasce con un peccato originale, quello di essere posizionata lungo la linea merci anziché lungo la linea lenta, quindi non possono fermarvisi i treni che da Tiburtina partono dai primi binari, ma solo alcuni treni, appositamente instradati, che partano dai binari alti di Tiburtina. Quindi se vuoi farci fermare tutti i treni o sposti il servizio della fm1 sui binari alti, molto più scomodi da raggiungere perché lontani dal piazzale della stazione, oppure studi altre soluzioni. Mi sono sempre chiesto ad esempio perché la fm2, anziché farla attestare a Tiburtina, non possa essere prolungata lungo la linea merci fino a val d’ala, con fermate a Nomentana lato via val d’Aosta, e capolinea Roma smistamento dove potrebbero effettuare l’inversione di marcia. Così avremmo un utilizzo razionale della stazione val d’ala con due treni l’ora per senso di marcia durante tutto l’arco della giornata, sempre poco e comunque migliorabile, ma infinitamente meglio del servizio che veniva offerto quando la stazione val dala funzionava
Questa non la sapevo. E chi sono stati quei geniali progettisti e amministratori che hanno realizzato Val d’Ala su quei binari anziché su quelli della FR1?
Concordo che il rimedio immediato è il prolungamento della FL2.
Di seguito un parcheggio multipiano e un’altra stazione, che magari scambi con la MD prevista in zona.
Il fatto è che per realizzare una fermata a Val d’Ala gli unici binari accessibili direttamente lato strada erano quelli della LM. Per poter raggiungere quelli della LL, infatti, avrebbero dovuto realizzare un ponte pedonale che scavalcasse l’Aniene, la coppia di binari della LM e quelli della DD. Inoltre non so se ci sarebbe stato spazio per fare la banchina tra il binario dispari della DD e il binario pari della LL. Insomma sfruttare la LM era l’unica possibilità per realizzare la fermata low cost e in tempi relativamente rapidi. Credo che instradare la FM2 sia la soluzione per poter dare un senso a quella che altrimenti finirebbe per diventare una Vigna Clara bis
Appunto, e fare poi uno scambio con la MD le darebbe ancora più senso.
Mi sembra così logico e semplice quanto espresso da alexalex nelle ultime righe.
Poi mi sembra che l’enorme piazzale tiburtino sia vuoto. Prima che venga svenduto, se un’intersezione a raso crea troppi problemi, c’è ampio spazio per un salto di montone.
Il precedente commento non è un refuso, ma il vuoto che ci circonda.
La C che vedrà (forse?) altre due stazioni tra 4 anni.
Prolungamenti cassati, futuro metro C ancora in alto mare, collegamenti brevi (leggi rete) mai avviati (Centocelle “tranvetto” – Parco di Centocelle C).
Metrovia snobbata.
Lavori al Flaminio? Piazza della Repubblica ferma da mesi…..
D’accordo con Piero. Una diramazione della linea F (F1) da Monte Antenne verso Talenti via Prati Fiscali – Jonio era prevista già nel PRG del 1986, quello con 9 linee dalla A alla L saltanto – chissà perché – la linea I: andatevi a vedere questa bella cartina (dove però manca la diramazione suddetta): https://www.rerumromanarum.com/2017/03/progetto-per-la-rete-metropolitana-di.html
Peraltro, la realizzazione delle stazioni lungo la linea D dell’attuale PRG (che ricalcherebbe la linea H di quel PRG) comporterebbe non pochi problemi, archeologici e geologici (sotto via Tagliamento e via Po scorrono dei fiumi sotterranei, lo sanno bene gli abitanti che ad ogni pioggia di una certa consistenza vedono aprirsi delle voragini sotto l’asfalto): il rischio di vedersi costretti a realizzare lunghe tratte senza fermate intermedie, una volta iniziati i lavori, sarebbe elevatissimo, a meno di non spendere ingenti somme per opere starordinarie di consolidamento dei terreni (ricordiamoci come hanno cassato l’importantissima stazione Nomentana – XXI Aprile della B1). Meglio piuttosto pensare ad una diramazione della linea F ch, congiuntamente al prolungamento della E verso Flaminio, costituierebbe un robusto asse nord-sud nonché un passante ferroviario che potrebbe essere battezzato “mari e monti” in attesa che venga realizzato l’altro passante “mari e monti” lungo la cintura nor di RFI, da nordovest a sudest.
Unica perplessità che avrei sarebbe quella di dover realizzare una nuova tratta in galleria, verso talenti, con standard ferroviario anziché metropolitano per quanto riguarda trazione e sagomatura, per renderla compatibile con la Roma Nord
Alex io credo che il problema della coabitazione tra la ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo e la futura e auspicata metropolitana Flaminio-Montebello/Talenti andrebbe eliminato alla radice con un elemento semplice, relativamente poco oneroso e di grande impatto: all’altezza di Montebello, la ferrovia dovrebbe essere deviata verso Settebagni-Fidene, dove andrebbe instradata sui binari ferroviari per proseguire verso Tiburtina e di li Ciampino, Ostiense o Termini. Flaminio-Montebello diventerebbe una Metro in sede riservata. I lavori sul capolinea di Flaminio permetterebbero di gestire perfettamente le due Metro Flaminio-Montebello (Metro F) e Flaminio-Campi Sportivi-Talenti (Metro D) che si andrebbero a realizzare.
I pendolari beneficerebbero di una migliore connessione con Roma: la ferrovia scambierebbe con le altre FL, e inoltre a Montebello con la Metro F, a Val d’Ala con la Metro D, a Tiburtina con la Metro B, a Pigneto con la Metro C e via dicendo a seconda della destinazione della linea ferroviaria.
Sostengo in pieno la proposta.
Questa idea non c’entra nulla e mi scuso di aver fatto off topic ma mi balenava nella testa e prima che me la potessi scordare volevo sapere voi che ne pensate.
Realizzare una fermata metro sulla metroA tra porta furba e arco di travertino (su via acquedotto felice) per creare uno scambio con i treni che porterebbe secondo me con poca spesa grandi vantaggi sulla metroA ma anche vantaggi in termini di tempo per chi deve prendere il treno a Termini e parte da Anagnina quindi ad esempio può scendere prima e prendere lo stesso treno cosi da intasare meno le linee metro
E come non essere d’accordo con la proposta? Sarebbe il riscatto a uno dei tanti scambi mancati (pontelungo-Tuscolana FS, Libia-Nomentana FS, giuochi istmici-vigna Clara, semmai verrà realizzata). Mi sembra però che sia già prevista una stazione sulle linee FS per Cassino e per Formia, proprio all’altezza di Porta Furba
C’è già una fermata, relativamente vicina, alla fine della discesa per il sovrappasso delle linee FS.
Non so poi se tecnicamente realizzabile, in quanto, sottopassando la ferrovia, il tratto potrebbe avere delle livellette.
Mi unisco ai commenti già postati sia sulla opportunità di trasformazione in metro la Roma lido (di cui sono utilizzatore quotidiano), sia sulla scarsa utilità di declassarla a semplice diramazione della linea B, strategia che non porterebbe nessun valore aggiunto alla rete attuale ma anzi farebbe fare un salto indietro di 30 anni, con in più il rischio molto concreto di veder smantellati per inutilizzo i binari della lido tra Poeta san Paolo e Magliana. Abbiamo bisogno di più binari, non il contrario. Peraltro una diramazione toglierebbe corse alla tratta Magliana – Laurentina. Insomma nessun beneficio e solo danni, concreti e potenziali. Ben altro discorso merita il progetto dello stadio di tor di Valle, un progetto che se realizzato senza il ponte di Traiano sarebbe una catastrofe per la città, un serio rischio per i tifosi, un danno permanente e irreversibile. Neanche un ipotetico efficientissimo sistema di trasporto pubblico su ferro, infatti, prescinderebbe dall’indispensabilità di un collegamento stradale diretto dell’area con l’autostrada per Fiumicino, come alternativa all’altrimenti unica via d’uscita costituita dall’Ostiense, che potrebbe rivelarsi una trappola mortale in caso di incidenti. Chiudere gli occhi di fronte questa evidenza ostinandosi a portare avanti un progetto scellerato come questo vuol dire essere complici di un crimine. Questo manipolo di incapaci assoluti si ostina a dire no a un progetto strategico come la tav, che se non realizzata costituirebbe un danno enorme per l’Italia, mentre insiste nel voler concludere questo progetto criminale dello stadio di tor di Valle. A casa subito, governo e giunta
Bene per il momento rinominare la Roma lido in metro E e dotarla di treni e orari tra corse di non oltre 7-8 minuti aumenterà l’attrattività della linea e forse si viaggerà più comodi rispetto ad oggi che c’è il “trenino” chiamato da chi lo usa.
Poi se la Metro E andrà per Flaminio o verrà instradata sulla metro B a sostituire la B1 quelle sono cose che vanno pensate non nell’ottica del miglior risultato nel minor tempo ma in una visione almeno di 50anni (anche se considerati i tempi romani anche 100 anni)perché vale davvero la pena fare il tracciato pensato? Ad esempio secondo me sarebbe il caso di dotare di metro anche la zone di Trastevere Gianicolense che al momento non sono neanche previste di dotarle di metro.
Quello che voglio dire é intanto rinominate la Lido in metro E ma poi prima di costruire nuovi tratti centrali pensate bene e non fate la prima cosa che dà il miglio risultato nel tempo breve
Tranquilli. Tanto alla politica non importa nulla di quello che pensano i cittadini ed il bene comune. Regione e Comune continueranno a farsi la guerra come sempre.
Sono sempre stato un Sostenitore del Prolungamento in ” Sotterranea, come anche proposto nel Pums tramite Progetto Metrovia , tra Piramide e Flaminio con le fermate Marmorata, Foro Boario, Venezia, Augusto Imperatore Flaminio, visto che ” renderebbe piu’ capillare il servizio della Metropolitana nel Centro Storico rispetto alla Totale sovrapposizione da Piramide a Bologna della ME ( EX B1 ) che Non lo porterebbe in nuove strategiche aree- quartieri di Roma, se cosi’ vogliamo dire. Non si potrebbero al limite portare avanti tutti e due ?? Contentarsi all’ inizio del Servizio ME Colombo- Jonio , portando avanti Anche !! la Progettazione del Tratto che si dirama in sotterranea ” Piramide Flaminio ??
È assolutamente prioritario convertire la Roma Lido in metro E e prolungarla fino a Flaminio. Soprattutto dal momento che si riparla di Metro D: a una Metro D forse nel 2040, è preferibile la Metro E Ostia-Flaminio nel 2025-30 con la Roma Nord convertita in Metro D Flaminio-Campi Sportivi-Montebello/Ojetti. Lo dicono la sostenibilità e il ritorno degli investimenti. I due progetti potrebbero partire in simultanea e portare risultati prima. Metrovia ha fatto una proposta in tal senso che dovrebbe essere considerata perché è l’unica per coprire il centro e Talenti entro 5-8 anni.
L’integrazione tra Lido e Metro B è una soluzione sub-ottimale. Che non ha senso se non si propone e mette in cantiere una soluzione per la stazione di Porta San Paolo e i binari Porta San Paolo-Eur Magliana. Certo meglio la E fino a Jonio se l’alternativa è niente, ma se poi dobbiamo aspettarne 20 per la D spendendo 5 o 6 miliardi senza arrivare mai a Talenti allora è molto preferibile avere la Lido fino a Flaminio il prima possibile con la Metro D da Flaminio ad Ojetti.
Sono pienamente d’accordo con la visione del Sig. Michele. Non aricchirrebbe la rete limitandosi a dare ai cittadini di ostia modo di entrare nel centro di roma senza cambio metro. Molto meglio proseguire verso v.marmorata , seguire le anse del tevere fino a p.zzle flaminio e proseguire verso stadio flaminio ed auditorium . Anche la versione indicata attaversando pzza venezia – augusto Imperatore è decisamente molto interessante.
Magari fosse, ma io sono già grande……