Metro D, Stefàno: “Assolutamente strategica”

Avevamo chiesto, nel giugno dello scorso anno, un forte atto di indirizzo per sbloccare la Metro D, anche a fini della stesura del PUMS. Il Presidente della Commissione Trasporti Enrico Stefàno, sempre sul pezzo, ha immediatamente convocato una commissione a riguardo, dove Roma Metropolitane ha snocciolato tutti i problemi relativi all’iter interrottosi nel 2011.  Con una delibera di Assemblea Capitolina, la maggioranza pentastellata ora è pronta a formulare l’indirizzo politico, facendo ripartire ufficialmente il procedimento per la costruzione della quarta linea della Metropolitana di Roma, la linea D. 

Il lavoro per sbloccare il progetto, in realtà, prosegue sottobanco già da alcuni mesi. Roma Metropolitane ha da diverso tempo pianificato e quantificato economicamente le attività di analisi, verifica e attualizzazione. Nei prossimi 6 mesi, dipartimenti e partecipate dovranno anzitutto accertarsi del permanere o meno delle condizioni alla base del pubblico interesse espresso sul progetto elaborato dal Promotore, nell’ambito del Project Financing. Qualora gli uffici dovessero confermare il promotore, il procedimento ripartirebbe da dove era stato interrotto, cioè la gara per la scelta del costruttore. Viceversa, se gli uffici dovessero chiudere definitivamente il procedimento in essere, occorrerà ripartire da capo. In ogni caso, è alle porte una Project Review anche per la Linea D, di cui Roma Metropolitane ha già elaborato un possibile cronoprogramma.

La Linea D nel progetto di fattibilità elaborato da Roma Metropolitane

La Linea D nel progetto di fattibilità elaborato da Roma Metropolitane

A più di 10 anni dall’elaborazione della proposta di finanza di progetto, con normative stravolte ed un progetto preliminare che a nostro parere dovrà essere rivisto nel profondo, siamo convinti che non sussistano più le condizioni per proseguire con l’iter in essere.

Saremo contenti, nei prossimi mesi, di elaborare suggerimenti tecnologici e costruttivi per il futuro della Metro D, sulla falsa riga di quanto già fatto con la Linea C. Il progetto preliminare, ad oggi, si basa su un modello di stazioni che prevede allargamenti in sotterranea non trascurabili: una tipologia costruttiva che ha mostrato essere particolarmente ostica e di difficile esecuzione, pertanto fioriera di imprevedibili aumenti dei costi. Il nostro obiettivo sarà quello di elaborare una proposta che riduca al minimo questo genere di interventi, sfruttando al massimo il sistema delle stazioni-pozzo e delle gallerie “grandi”. Siamo sicuri che un progetto attento potrebbe garantire tempi di costruzione incredibilmente contenuti, rispetto a quanto avvenuto fino ad oggi con le altre linee.