T2, ormai non si può più tornare indietro: 30 mln per riprogettare la Venezia-Clodio
Trenta milioni valgono più di mille promesse. Sulla base di questa certezza siamo convinti che la tratta T2 della linea C, quella che allungherà il tragitto da Venezia a Clodio, si farà. Di cosa stiamo parlando? Della buona notizia contenuta nel bilancio comunale in discussione in questi giorni all’Assemblea Capitolina. Già perché dopo il plebiscitario risultato del Pums a favore della prosecuzione della linea C in centro, e di questo non smetteremo mai di ringraziarvi, il Campidoglio ha stanziato ben 30 milioni di Euro per la project review della tratta Venezia-Clodio della linea C.
Facciamo chiarezza. Per la precisione il Comune ha previsto poco più di 5,9 milioni sul 2019, 13,6 milioni sul 2020 e 10,3 sul 2021 per un totale di 30 milioni a valere sul fondo Mit. Con queste risorse la tratta sarà riprogettata quasi da zero: dalla nuova metodologia costruttiva (dove c’é in ballo anche il nostro Metodo MXR), al migliore posizionamento della stazione capolinea Clodio (che determinerà il tracciato della tratta T1 verso Farnesina), anche rispetto all’ipotesi di un sistema ettometrico funiviario che colleghi piazza delle Medaglie d’Oro a piazzale Clodio, cui si è accennato recentemente in commissione mobilità. Infine, si effettueranno ulteriori analisi nelle aree interessate dall’ipotesi di fattibilità realizzata da Roma Metropolitane. Questo è uno dei motivi per cui servono tutti questi soldi: per capire la futura collocazione dei vani delle fermate partirà una nuova campagna di saggi archeologici e geotecnici più approfonditi rispetto ai dati editi già in possesso di Roma Metropolitane. Molti di questi finanziamenti servono, inoltre, ad eseguire parti della progettazione che Roma Metropolitane non può svolgere internamente e che necessitano di specialisti esterni. Si pensa, tra le varie ipotesi di stazione baricentrica al Centro Storico, o di adeguare l’attuale progetto di Chiesa Nuova, o di una fermata tra piazza della Cancelleria ed il parcheggio della stessa lungo corso Vittorio Emanuele II, oppure di una fermata con uscite in piazza San Pantaleo e piazza sant’Andrea della Valle (la nostra proposta è questa), formalmente chiamata “Navona”, vista la vicinanza con la nota piazza.
Attualmente la linea C è finanziata fino alla tratta T3, che comprende due stazioni, Amba Aradam e Colosseo-Fori imperiali (inaugurazione teoricamente prevista nel 2022, a breve si inizierà lo scavo vero e proprio della “scatola” della stazione Colosseo). La tratta T2 originariamente, e formalmente ancora oggi, prevedeva le fermate Venezia-Chiesa Nuova-San Pietro-Ottaviano e Clodio.
Il Campidoglio, con i 30 milioni inseriti nel bilancio, ha di fatto messo una fiche pesantissima sulla linea C. L’amministrazione pentastellata, e chiunque venga poi, dopo una spesa di questo tipo, necessaria solo a finanziare la riprogettazione della tratta, non potrà più tornare indietro. Sarebbe un gigantesco spreco di denaro pubblico. Così, dopo tanti anni di incertezza sulla tratta T2, questa sembra un’ottima notizia. Anche se il taglio del nastro arriverà con un ritardo gigantesco su quanto proposto nel 2006 (secondo il primo ottimistico cronoprogramma l’apertura di Clodio sarebbe dovuta avvenire alla fine del 2015).
Non è chiaro sapere se per la project review arriveranno ancora altri fondi e se Roma Metropolitane sarà ancora in piedi quando quelli già previsti saranno erogati. Resta da capire anche come verranno erogati visto che da ottobre 2013, sono passati ben 5 anni, ancora non si è raggiunto un accordo con la ragioneria su come finanziare le attività dell’azienda, i cui lavoratori domani sciopereranno nuovamente di fronte al Campidoglio. L’assessore comunale alla Mobilità, Linda Meleo, ha parlato comunque nei giorni scorsi di una richiesta al parlamento di 45 milioni, da recuperare su un fondo di 155 milioni in passato assegnati parzialmente alla stazione Venezia e ancora non utilizzati. Vedremo se arriveranno e se ci sarà una struttura in grado di spenderli. Intanto i 30 milioni nel bilancio serviranno a compiere tutti gli studi di cui abbiamo parlato sopra per un periodo di 2 anni, al termine del quale sarà presentato il nuovo progetto preliminare.
La restante parte dei 155 milioni, se il Parlamento approverà questa mozione a firma M5s, serviranno per rafforzare ancora di più le misure per l’adeguamento delle stazioni delle linee A e B alle norme antincendio. Usiamo il termine rafforzare perché questi interventi sono già finanziati da una supertranche di 425 milioni messi sul tavolo dal precedente governo. A inizio gennaio arrivano i primi 40 milioni di euro per finanziare le attività previste: non solo per l’antincendio ma anche, sempre per le linee A e B, per l’adeguamento dell’alimentazione elettrica, i nuovi impianti idrici, le nuove banchine di galleria, 14 nuovi treni, (2 treni per la Linea A e 12 treni per la Linea B), il rinnovo completo dell’armamento nella tratta Anagnina-Ottaviano e il rinnovo del sistema di controllo del traffico, comprensivo di nuovo impianto per informazioni al pubblico.
Io non credo più a niente che provenga dalla bocca di questi cialtroni che sono al Governo, sia della capitale che del Paese. Siamo al 19 dicembre e ancora non conosciamo i dettagli della manovra economica che dovrà essere presentata, per l’ennesima volta dopo modifiche e contromodifiche, alle Camere; ieri davano per certo l’intervento dell’esercito per riparare le buche delle strade di Roma, poi in serata invece no (solo le emergenze… mi piacerebbe capire quale criterio verrebbe adottato per stabilire quali siano emergenze e quali no: la profondità dei crateri?), mi spiegate perché dovrei credere a questa promessa di 30 milioni per la project review da una Giunta che, per di più, è geneticamente contraria alle metropolitane? Aggiungo come post scriptum che, da ostiense, attendo ancora l’attuazione del Piano di utilizzazione degli arenili, tanto sbandierato dal Commissario uscente Vulpiani con la presenza della Sindaca ben un anno e un mese fa, dove si dichiarava che finalmente dopo decenni sarebbe stata restituita la vista del mare abbattendo il lungomuro. Solo chiacchiere e distintivo
Buongiorno a Tutti
Vi Riporto Aggiornamento del 14 dicembre 2018
Parzialmente riaperta stazione Barberini. I treni effettuano fermata per consentire discesa dei passeggeri e uscita dalla stazione. L’ingresso è, per ora, interdetto. Chiuse stazioni Repubblica e Spagna
Repubblica rimarrà chiysa chissà per quanti mesi ancora, spero non per anni
“Atac infoma (poco) attraverso il suo account ufficiale parlando genericamente di “lavori per guasto tecnico agli impianti di traslazione”, cioè alle scale mobili e ascensori, ma non spiega il perchè di tanta urgenza (sono state chiuse improvvisamente) e, soprattutto, non parla di quando sarà prevista la riapertura. Precisa soltanto che “non possiamo fare previsioni sul ripristino”. E le navette sostitutive sono introvabili.
Stamani all’avvio del servizio problemi e stop anche per un tratto della metro C nella tratta Malatesta-Alessandrino riattivato dopo circa un’ora. ”
Tutto normale?
scommettiamo che è per via dei tifosi dell’Eintracht Francoforte ah ah ah
Veda sotto frequenze previste da delibera Cipe
Comunque non mi torna il suo calcolo.
Un treno impiega 34 minuti tra i due capolinea.
In 68 minuti un treno fa andata e ritorno.
Semplifichiamo: se un treno in 60 minuti fa andata e ritorno 6 treni fanno andata e ritorno con una frequenza di 10 minuti.
Quindi 6 treni in totale bastano per avere una frequenza ogni 12 minuti.
La delelega del cipe conferma che bastano 8 treni per avere 14 minuti da Pantano e 7 da Alessandrino.
ESATTO!
Rivisti per iscritto i calcoli mentali, alla scoccare dell’ora parte il sesto convoglio, mentre il primo torna al capolinea di partenza.
Sic stantibus rebus, in era elettronica è mai possibile uscire dal paradigma dei 12 minuti, aumentando le frequenze mane e sera?
Dalle 11 di oggi i treni della linea A transitano tra Flaminio e Termini senza effettuare fermate. Spagna e Barberini si aggiungono a Repubblica, già chiysa da quasi due mesi. Praticamente tutto il centro è tagliato fuori dalla rete metropolitana (come non fosse già abbastanza mal collegato di suo), e questo in pieno periodo di shopping natalizio. Questa città oramai è allo sfascio titale. Ma guai se qualcuno che non ha alzato il culo per andare a votare al referendum si lamenta: costoro si meritano l’ATAC tutta la vita! Xhe dire… parafrasando il pezzo di Venditti “grazie, RomaNI”
Quindi lo stop verificato l’8 dicembre non era contingente.
Mancano i soldati e sembra la Berlino divisa dal muro, quando i convogli transitavano nelle stazioni “fantasma” dell’Est, stranamente non murate.
Forse è un invito alla…..decrescita felice, così da 6 andremo a 60 milioni di poveri, meno qualcuno ovviamente….
La cosa assurda è che la cosa passa sotto silenzio.
Fosse successo in Francia, altro che Gilet gialli….
Siamo i sudditi ideali, solo noi potevamo tollerare un centro storico grande come Bologna con sole 4 fermate di metro presenti.
Chi propugna tram al posto della metro C e D è un demente. Piuttosto si velocizzi l’apertura dei cantieri perchè diventa sempre più urgente: visto che succede a S.Giovanni?
Le funivie, tranne a EUR Magliana e a Clodio, se le dessero sui denti.
E’ ufficiale che hanno comprato solo le ruote per 6 treni cosi come la risposta di Enrico Stefano del perché non hanno comparto le ruote per tutti i treni.
http://odisseaquotidiana.blogspot.com/2017/03/i-problemi-della-metro-c.html
Lo scambio con Stefano è di Marzo 2017 ed di intervalli da 45 giorni ne sono passati più di 13.
Se ricordo bene le ruote per 6 treni sono costati 1,4 milioni e nello stesso periodo furono “trovati” 3,6 milioni non spesi per il giubileo che si decise di usare per compare 15 autobus
http://www.romatoday.it/politica/15-nuovi-bus-raggi.html
Io magari avrei comprato meno autobus e girato una parte dei soldi per compare le restanti ruote cosi da non bloccare la metro C.
Però ripensandoci perché farlo ? facciamo viaggiare come bestie le persone e raccontiamo la favola che la frequenza non può essere superiore perché non ci sono i treni (falso) o perché manca la croce di inversione.
Come detto dalla frequenza attuale (che non è di 12 minuti ma più vicina ai 14) si deduce che sono attivi 6 o al massimo 7 treni.
L’Allegato della Delibera CIPE n° 127 del 11 Dicembre 2012 (che non riesco ad allegare) prevede tra Pantano-San Giovanni (senza croce in Pozzo 3.3) un cadenzamento minimo dii 7 minuti tra Alessandrino-San Giovanni utilizzando 8 treni in linea e 4 di scorta (totale 12 e la C già adesso ne ha 13).
Tra Pantano-Lodi invece 6 minuti con 9 treni in linea..
Da tempi attuali si deduce che sono in linea 6 treni (al massimo 7 ma è altamente improbabile).
Con 8 già avremmo la cadenza a 7 minuti come c’è stata per 40 giorni di collaudo.
Giuseppe P. scrive:
10 DICEMBRE 2018 ALLE 00:05
I treni ci sono, ne usano solo 6 su 13.
Forse sono le ruote che mancano !?
Rispondi
Renato scrive:
11 DICEMBRE 2018 ALLE 09:00
I 6 sono “dati ufficiali”?
Ossia “solo” 3 per direzione?
Alla frequenza di 12 primi, sono 20 primi tra S.Giovanni a Pantano…..
Ho risposto sotto…
Mi spiace, non ho trovato la risposta.
Ripeto a 12 minuti di frequenza occorrono 5 convogli/h. per direzione.
Mi sembra che il ciclo di un convoglio (Pantano-S.Giovanni-Pantano) sia superiore ad un’ora. Saremmo quindi a 6 convogli per direzione, quindi 12 in viaggio; il n.13 lo si trova fermo tra Alessandrino e Torre Spaccata (alcuni giorni or sono è stato utilizzato per sostituire un convoglio con problemi di accelerazione/frenatura).
Non sono esperto di programmazione di tracce d’orario, quindi ben vengano correzioni.
Semplificando, un treno in 72 minuti (6×12) fa andata e ritorno.
6 treni fanno andata e ritorno ogni 12 minuti.
Otre ai 13 treni gia presenti il governo precdente ha stanzato 36 milioni per comprare 4 treni che dovevano arrivare con l’aperture di San Giovanni ma erano stati tagliati molto tempo fa per l’aumento dei costi.
http://www.romatoday.it/politica/metro-c-fondi-treni-governo-fori-imperiali.html
Inoltre con l’apertura di Fori Imperiali da Contratto MetroC deve consegnare altri 2 treni.
Sempre la Delibera del Cipe prevede una frequenza di 4 minuti tra Alessandrino-San Giovanni (con la croce di inversione) usando 12 treni in linea e 5 di riserva (sempre se acquistano le ruote e i 4 treni finanziati)
Comitato sveglia!!! Hanno bloccato l’opera di fatto fino a fine consiliatura.
Capisco la volontà di guardare il bicchiere mezzo pieno, ma anche la ripartizione triennale dei fondi, con appena 5 milioni nel 2019, dovrebbe farvi pensare che è tutta una strategia per allungare il brodo.
Non hanno un soldo bucato per il reddito di cittadinanza, figuratevi se il governo a trazione M5S destinerebbe soldi ad un investimento così importante!!!
Il ministro Toninelli ha di fatto fermato anche la Torino Lione, commissionando la settima analisi costi benefici, che impiegherà più di un anno per essere portata a compimento.
Mi meraviglio che gente seria come voi possa credere alle fandonie, ben dette, di questo gruppo di parvenu della politica, che di diverso rispetto agli altri hanno che non riescono neanche a gestire l’ordinaria amministrazione (immondizia, TPL, manutenzione strade).
Perfavore Comitato, i gilet gialli insegnano, noi popolo di pecore sottomesse, per una volta alziamo la voce, la metro C è già morta a Colosseo!!!
Se anche voi siete “poco critici” con questo rimando sine die (dopo il progetto occorre una gara anche, giusto?), Roma è finita nel declino più totale.
Concordo, anche secondo me stanno solo prendendo tempo.
Alla fine del mandato avranno fatto solo “progetti” che chi verrà cancellerà in un attimo senza mettere in campo un solo metro di nuova metropolitana (e secondo me neanche di tram)
Mi auguro che nel tempo rimasto riescano ad usare i soldi assegnati dal governo per ristrutturare e migliorare la A e la B.
Enrico F. ha scritto:
…..Il ministro Toninelli ha di fatto fermato anche la Torino Lione, commissionando la settima analisi costi benefici.
Cavour era un sognatore! Quante diligenze valicavano il Fréjus nel 1870? Pura follia (o visione da statista?) forare una “ostica” montagna.
Così “ostica” che il pericolosissimo smarino non ha creato alcun problema nel raddoppio del tunnel autostradale, senza che si levasse alcuna critica, contestazione e/o simili amenità. Ottima “cura del ferro”!
La SNCF non ha sprecato, come le ns.FS, soldi per impossibili adeguamenti del tunnel, ove, a meno di un rifacimento totale, mai potranno transitare Tir con rimorchi (leggi Autostrada viaggiante).
Vi siete mai chiesti chi finanzia i NO TAV?
Sono d’accordo, questa revisione viene fatta per salvare capre e cavoli a spese del contribuente. Da un lato si accontentano i No Metro dicendo che il progetto sarà rivisto, che se risparmieranno soldi, e dall’altro sono accontentati i Si Metro promettendo una prosecuzione dei lavori a data indefinita. Certo è una tristezza.
Ormai la mattina c’è una situazione insostenibile. Treni strapieni già da Grotte Celoni. La frequenza di 12 minuti è micidiale. Ma visto che il sistema è totalmente automatizzato, non si potrebbe, solo nelle ore di punta, immettere qualche convoglio in più per scendere a 6 minuti? E’ così difficile? Non ci sono per niente treni disponibili, nemmeno per un utilizzo part-tine?
Alla faccia di tutti quelli che su questo forum scrivevano “tanto la Metro C non serve….”
Come già detto in altre occasioni i treni ci sono.
Attualmente dei 13 treni ne vengono usati 6 (al massimo 7) forse perché sono stati comprati le ruote solo per 6 treni?.
Quando ho chiesto più di un anno e mezzo fa ad Enrico Stefano di come mai sia stata fatta questa scelta mi ha risposto che era uno spreco comprare subito le ruote visto che erano necessari 45 giorni per cambiarli ad ogni singolo treno: sono passati già i 45×13 giorni.
La frequenza prevista in questa fase, presente anche su documentazione del CIPE del 2012, prevedeva 6 treni da Pantano e 3 da Alessandrino.
In collaudo per 40 giorni è stata usata questa frequenza e adesso siamo a 12-14 minuti tra 2 treni.
Ma a questo punto non sarebbe meglio ripristinare il trenino fino a Giardinetti? Nelle ore di punta nemmeno si riesce ad entrare nella metro C!
Buongiorno
la situazione dell’affollamento sulla metro C, nelle ore di punta, ha raggiunto livelli di PERICOLO.
Ieri una signora incinta si è sentita male e non riusciva a respirare; non si tratta di casi isolati, ATTENZIONE che all’uscita di San Giovanni si creano situazioni di vero pericolo, le centinaia di persone che escono tutte assieme e restanto in banchina a -27 metri vari minuti prima di potersi accodare sulle scale mobili (solo 2 per centinaia di persone, finora hanno funzionato sempre, speriamo bene….) e la ressa davanti agli ingressi della metro A possono creare situazioni molto critiche e potenzialmente ingovernabili in caso di situazioni di panico.
Occorre aumentare la frequenza e mettere più treni prima di possibili disgrazie.
Saluti
“Sorvolando” i pericoli, un dato negativo è il rallentamento dei convogli.
Mi è capitato spesso a Termini (linea A) di leggere “prossimo convoglio a 2 minuti” con un convoglio già fermo (per quasi due minuti) causa la calca derivante dalla discesa e salita della massa di passeggeri.
Sono refrattario a tutte le norme che ci complicano la vita oltre a farci spendere e sprecare un mucchio di soldi (linea C illuminata a giorno ANCHE NELLE TRATTE all’aperto!!!), pero’ sarebbe il caso di valutare la superficie delle banchine e dei corridoi nelle stazioni di scambio.
Ma a che serve “regalare” tanti nostri soldi a chi progetta “pro domo sua”?
Occorre ricordare il “gradino”? Sembra sia l’unica metro al Mondo non a raso….
E che dire della mancanza di convogli già per l’attuale tratta in esercizio?
“Progetteranno” di ordinarli per tempo?
I treni ci sono, ne usano solo 6 su 13.
Forse sono le ruote che mancano !?
I 6 sono “dati ufficiali”?
Ossia “solo” 3 per direzione?
Alla frequenza di 12 primi, sono 20 primi tra S.Giovanni a Pantano…..
Ovviamente 6 per direzione.
Però a Marzo sulla tratta Pantano-Lodi passava un treno ogni 16-18 minuti quindi 3-4 treni al massimo (torna con i suoi calcoli)
Non riesco a capire come dopo tanti studi e tante verifiche già effettuate occorrano ancora due anni per un progetto preliminare. Quanti anni ancora serviranno per il progetto definitivo? E poi quanto tempo servirà per ottenere il finanziamento, bandire la gara, effettuare la costruzione? Il tutto per una tratta di pochi km. Di questo passo i nipoti dei nipoti forse vedranno qualcosa.
Per il posizionamento della fermata tra venezia e san pietro, a parte il nome , mi sembra più interessante il posizionamento in piazza della chiesa nuova in quanto esiste un limitrofo parcheggio interrato di recente realizzazione e prospiciente ponte mazzini che renderebbe raggiungibile facilmente la fermata da trastevere
P.S.
Un ‘ Ultima domanda ( Scusatemi ) vorrei fare
Da Non addetto ai Lavori, non essendo Io un Ingegnere. ho chiesto una breve spiegazione a 2 di loro circa due settimane fa, tanto per avere una ” Prima infarinatura in Materia “. Mi hanno detto che ” E’ Teoricamente possibile anche ” realizzare, costruire, nel caso di nuova Linea della metropolitana o di altre tratte ferroviarie, la Stazione sotterranea e profonda, a seconda del caso da 30 a 50 metri, anche in una fase successiva a quella del Tunnel. Mi hanno informato correttamente ?? E’ in relazione alla mia domanda che il Comitato MXR aveva avanzato l’ ipotesi di Variante di Perizia suggerendo di far arrivare le TBM sotto Piazza Venezia ? Così come nel Progetto Metrovia ” a proposito della Futura ?? linea M6 , che ricalca la tratta Urbana della ” Tiburtina- Cesano “, quella di una nuova sotterranea stazione tra Quattro Venti e San Pietro ??
Buongiorno
Vorrei chiedervi ” quanto ancora , secondo Voi ,dovremo aspettare , per l’ esattezza ”
quanti anni dovranno passare perché , una volta terminata la fase di totale riprogettazione della tratta T2 si possa finalmente arrivare all’ apertura dei Cantieri ?? Dovremo attendere l’ inaugurazione del prolungamento fino al Colosseo del 2022 ? Infine un’ ultima domanda ” La Riprogettazione della T2 che , grazie al Metodo MXR , saggiamente Reintroduce un’ importantissima e fondamentale Stazione tra Venezia e San Pietro ” Navona “, non potrebbe ” Reintrodurre anche la fermata ” Risorgimento ” tra San Pietro ed Ottaviano ?? Visto e considerato che ho sempre ritenuto poco credibile , come motivazione del cancellamento di ” Risorgimento ” quella della ” Breve Distanza rispetto alla futura Ottaviano, se consideriamo sulla MB la distanza di quanto ?? 200 metri tra Eur Fermi ed Eur Palasport e, sulla MA ( In attesa della sua riapertura dopo il crollo della scala mobile di Ottobre ) la breve distanza tra Termini e Repubblica
Sottoscrivo su Risorgimento, come ho sempre dichiarato fermata FONDAMENTALE sia in quanto vera fermata a servizio del Vaticano, che dal punto di vista trasportistico per la valenza strategica sull’intermodalità; fermata assolutamente non “assorbibile” in Ottaviano (300 metri sono la distanza media tra le fermate del metrò di Milano)
Perchè non fare Ottaviano sotto la via omonima anzichè sotto via Barletta?
In questa maniera avremmo lo scambio con la A e la vicinanza del Vativano con un solo colpo.
La stazione tra Venezia e san Pietro spero si chiami Navona invece di chiesa nuova visto che piazza Navona é un monumento di interesse mentre chiesa nuova sarà pure bella ma non ha lo stesso appeal di Navona.
A parte i nomi che poco contano alla fine domando ma se faranno questi ammodernamenti delle vecchie metro il nodo San Giovanni collegamento della A con la C verrà modificato o ci sarà ancora questo strano modo di timbrare il biglietto un altra volta?
Credo che rientri tra le opere finanziate con i 40 milioni che dovrebbero arrivare a gennaio per l’adeguamento alle norme antincendio
La tua osservazione è più che giusta, e mi ricorda pure la pietosa condizione delle fermate più centrali della linea A, le più frequentate in assoluto e il nostro “biglietto da visita” con i turisti.
Oltre al citato nodo S. Giovanni, tutte le fermate centrali debbono urgentemente allinearsi allo standard di Termini e Manzoni: Vittorio Emanuele (che, come S. Giovanni A, cade letteralmente a pezzi), Repubblica (manco a dirlo…), Barberini, Spagna, Flaminio, Lepanto, Ottaviano. La giunta comunale è pure poco intelligente: un esercito di persone frequenta quotidianamente queste otto fermate, possibile che la priorità sia discettare su funivie e Brucomela????
Ciao Federico
in risposta alla tua domanda ti dico che ” in un futuro , spero prossimo venturo , e’ previsto , così come a Termini tra A e B , anche a San Giovanni tra C e A lo” Ubergang ( ci sarebbe voluta dieresi sopra la U maiuscola ma non sono riuscito ad inserirla con i caratteri ascii cliccando Alt+ 154 ) ” come dicono in Cermania, lo scambio, passaggio al piano inferiore a quello dei tornelli. Nel passaggio da C ad A al piano -1 della Stazione museo a 14 metri di profondità
Übergang
https://it.langenscheidt.com/tedesco-italiano/uebergang
Note grammaticali a parte, ma quand’è che copiamo i francesi? I GG (gilet gialli), casseurs a parte, mostrano come “el pueblo unido…..”
Rivolta contro norme e burocrazia e conseguente corruzione!
S.Giovanni, pronta dal 2015, à ancora incompleta!!!!!!!!!!! Ma il Pigneto sta guadagnando posizioni, se, con 2-3 mesi di lavori, mi sembra siamo già ad un anno di ritardo.