425 milioni per linee A e B. Ok della Giunta alla convenzione
Uno degli ultimi atti della Giunta Capitolina di quest’anno riguarda i tanto attesi 425 milioni stanziati dal governo circa 2 anni fa. Ieri infatti è arrivato il via libera dal Campidoglio per la firma della convenzione che stabilisce la ripartizione annuale. I primi 40 milioni potrebbero essere trasferiti già a gennaio.
Gli interventi riguardano, per entrambe le linee, interventi indifferibili di adeguamento dell’alimentazione elettrica, dell’impianto idrico e antincendio, delle banchine di galleria e via cavi. Importante svolta invece sul materiale rotabile con la fornitura di 14 nuovi treni e la revisione generale degli MA300 in servizio sulle due linee. Ancora, per la sola Linea A partirà il rinnovo completo dell’armamento nella tratta Anagnina-Ottaviano e l’installazione di un nuovo sistema di controllo del traffico, comprensivo di nuovo impianto per informazioni al pubblico.
Merita una menzione il travagliato iter di questi finanziamenti che rispecchia l’entità dei cosiddetti “tempi morti”, forse un po’ troppo lunghi in Italia, che sconta qualsiasi progetto di un certo impegno economico.
Il fondo da cui provengono i soldi è stato creato nel lontano dicembre 2016 con la consueta finanziaria di fine anno (Legge 232/2016). Sono seguite poi ben due ripartizioni, prima tra i vari ministeri nel luglio 2017, poi sui singoli interventi nel dicembre 2017. Poi è piombato il ricorso della Regione Veneto per un profilo di incostituzionalità nell’iter che la Corte Costituzionale ha accolto nell’aprile 2018. Venivano quindi nuovamente emessi i decreti di riparto dopo il parere positivo della conferenza Stato-Regioni (altri 4 mesi di tempo). Finalmente, lo scorso novembre, il MIT inviava la convenzione che il comune approva nella giornata di ieri. L’ultimo contrattempo costituzionale ha di fatto prorogato tutte le scadenze di circa 1 anno e bisgnerà quindi tenerne conto nella lettura delle successivi cronoprogrammi non aggiornati.
Il dettaglio degli interventi finanziati
I primi quattro interventi sono già dotati di progettazione definitiva; si potrà immediatamente partire con la predisposizione degli atti di gara. L’aggiudicazione e l’inizio dei lavori dovrebbero cadere entro la prima metà del 2020.
2 convogli andranno a rinforzare la flotta della Linea A; 12 saranno dedicati alla Linea B, in gran parte come rimpiazzo dei rimanenti MB300.
Il primo treno dovrebbe arrivare 28 mesi dopo l’aggiudicazione della gara con consegna di tutti i convogli entro il primo semestre del 2023. E’ incluso inoltre un service manutentivo di 4 anni.
Riguarda i 39 treni della spagnola CAF forniti tra il 2005 e il 2006 per Linea A e i successivi 8 forniti nel 2009 per la Linea B. L’intervento durerà complessivamente quasi 6 anni; ogni treno rimarrà in manutenzione per circa 5 mesi e sarà possibile trattare al massimo 4 treni contemporaneamente per esigenze di esercizio.
Si tratta del rinnovo completo di circa 26 km di binari ormai arrivati a fine vita tecnica con quasi 40 anni di servizio alle spalle.
I successivi 3 interventi riguardano i lotti prioritari del più ampio adeguamento al decreto ministeriale del 2015 che introduce la nuova regola tecnica di prevenzione incendi in sostituzione della precedente legge datata 1988. In questi casi prima di predisporre la gara sarà necessario redigere i rispettivi progetti definitivi; I lavori inizieranno plausibilmente nel corso del 2021.
Di seguito la ripartizione annuale complessiva dei finanziamenti (da considerare sempre a partire dal 2019 e non dal 2018). I primi 40 milioni potrebbero quindi essere trasferiti nelle casse comunali già a Gennaio.
Soddisfatti per il traguardo raggiunto, non possiamo non ricordare che si tratta solamente di un primo passo verso l’adeguamento delle linee ai più moderni standard di sicurezza ed efficienza. Il programma presentato da Roma Metropolitane più di un anno fa parlava infatti di 1 miliardo e 60 milioni complessivi suddivisi in 550 milioni per la Linea A e 510 per la Linea B. Il nostro invito all’amministrazione è quindi quello di controllare in maniera costante e quasi ossessiva il rispetto delle tempistiche di questi interventi che già scontano un orizzonte realizzativo abbastanza lontano; ma soprattutto di attivarsi immediatamente per acquisire le risorse necessarie ai rimanenti interventi al più nell’arco dei prossimi 3 o 4 anni.
Si sa niente riguardo l’aperture del collegamento diretto tra metro A e C al livello inferiore (senza cioè dover uscire dai tornelli) nella stazione S.Giovanni?
“Ferrovie, la Roma-Viterbo amministrata da Atac potrebbe cambiare gestione entro maggio”
http://ferrovie.info/index.php/it/13-treni-reali/7807-ferrovie-la-roma-viterbo-amministrata-da-atac-potrebbe-cambiare-gestione-entro-maggio
Perfetto il gap tra Roma ed il mondo civilizzato continua ad allargarsi.
Tra 5 anni staremo come oggi…non c’è limite al peggio!
Ma quale traguardi? Io leggo solo di progetti e programmi presentati! La realtà è che tutti i giorni è un incubo prendere i mezzi pubblici. La metro B1 ha ancora l’entrata principale chiusa, ha un solo ascensore che spesso è guasto e i treni partono ogni 10 minuti!
Scusate l’off topic, ma ormai ci siamo, sono disponibili autobus e jumbo-bus solo elettrici. Anche il trasporto su gomma diventa non inquinante: https://emn.electricmotornews.com/veicoli-ecologici/byd-dunkerque-orleans-ebus-beauvais/?fbclid=IwAR3RekupPiwyKy9lNecuCf8Ojjh3PBxtRmg7IX3NkyJvTP8dlxMBl0fl4Uo
Speriamo che questa giunta, a suo dire così attenta all’ecologia, se ne accorga in occasione dei prossimi acquisti di nuovi mezzi.
…almeno nun pijano foco 🙂
Perché porre limiti alla …..Provvidenza?
Piuttosto i bus flambè sono …..inceneriti o termovalorizzati!!!
In alcune stazioni (S.Giovanni e limitrofe) le rotaie risultano sostituite, anche se sembrano di recupero e di peso 46/50 Kg.ml: intervento provvisorio?
Questo articolo non lo capisco.
https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/18_dicembre_29/roma-metro-c-dall-aula-ok-nuovo-piano-finanziario-3c492f4a-0b51-11e9-aa07-eb4c2c5595dd.shtml
È anche vero che quando il corriere parla di Roma e della metro C dice tante fesserie.
Comunque su riapre il trenino fino a Giardinetti e tutti i problemi saranno risolti.
Ma in quel’articolo parla anche di una filovia Ponte Mammolo – Sant’Andrea. Allora non faranno più parte della tramvia Saxa Rubra – Laurentina?
la buona notizia x le metro italiane con quest’ultima legge di bilancio consiste che a Milano la metro arriverà fino a Monza risparmiando tanta sofferenza al cittadino.
In pochi mesi di governo nazionale e regionale la Lega ha portato a casa il finanziamento per altri 12-13 km di metro mentre a Roma ancora non si sa cosa fare della C mentre gli unici soldi arrivati (oggetto dall’articolo) sono del precedente governo (che ha pregato per mesi la Raggi di presentare dei progetti da finanziare)
2 anni per decidere che il progetto della C va rifatto, in pratica 2 anni per non decidere.
2 anni per comprare le ruote di solo 6 treni della C per un problema che il M5S ha denunciato nel 2015 e adesso la C viaggia strapiena con tempi di 12-14 minuti.
Erono rimasto 3,4 milioni dal giubileo e invece di comprare le restanti ruote hanno preso qualche bus: non solo sono incapaci di fare ma pure di capire le priorità.
Basta vedere cosa hanno fatto alle fermate di Acilia finanziata e mai completata dopo aver strombazzato via video che finalmente con loro i lavoro sarebbero stati completati.
Ma tranquilli adesso riaprono la giardinetti e tutto è risolto.
In sostanza quanto serve per non far chiudere le linee A e B.
Circa l’ampliamento della ridicola rete metro romana? Il NULLA più assoluto.
Ottimo, se va bene nel 2022 resteremo come stiamo, ossia male.
Come siamo? Ma vuoi scherzare! Avremo la funivia di Casalotti che porterà 10 persone alla volta a Battistini mettendoci il doppio del tempo che si impiega con la macchina, la monorotaia di Paperopoli alla Bufalotta, E questo sarà solo l’inizio! Stanno ultimando l’analisi costi benefici per il drone della Laurentina, e lo studio di fattibilità sul teletrasporto di Tor Bella Monaca