Un tram per Corso Rinascimento
Come nelle antiche città romane, la tranvia Termini-Vaticano-Aurelio si inserisce a formare un decumano EST-OVEST. Manca però un passante che intercetti, invece, le relazioni NORD-SUD, il cosiddetto cardo. È questo il tram di Corso Rinascimento.
Il progetto più famoso di ampliamento della rete tranviaria di Roma è senza dubbio la linea tram Termini-Vaticano-Aurelio. Spesso erroneamente considerata un possibile sostituto della linea C, la TVA costituisce con essa, invece, un sistema binario importantissimo, in grado di permettere la “trampedonalizzazione” del Centro Storico.
Con “trampedonalizzazione” si intende il processo di sostituzione del binomio auto-autobus, cioè due mezzi di trasporto di grandi dimensioni che tuttavia garantiscono scarse capacità di trasporto, con il binomio tram-pedone, due modi di trasporto che al contrario garantiscono media capacità di trasporto con un’occupazione del suolo contenuta, utile proprio ad aumentare la capacità di strade relativamente strette come quelle dei centri storici. In poche parole, a parità di dimensioni, una strada “trampedonale” ha una capacità di trasporto superiore rispetto ad una strada adibita a bus ed auto.
Nella mente dei suoi creatori, la TVA si va a collocare nel Centro Storico romano come un decumano che da Est ad Ovest forma un passante in maniera tale da sanare il taglio che la riforma autoferrotranviaria del 1930 ha comportato. Il passante si articola lungo via Nazionale e Corso Vittorio Emanuele II, per poi raggiungere Cornelia attraverso via Gregorio VII.
Una proposta di questo genere era legittimata anche da una visione abbastanza chiara sullo sviluppo della rete metropolitana. La TVA, infatti, acquisiva un senso strategico sopratutto nel contesto del tracciato primigenio della Metro C, che, differentemente da oggi, all’altezza di Piazza Venezia si dirigeva verso Piazza Colonna per poi deviare verso Piazza Cavour. Tuttavia, il metodo costruttivo, insieme con la progettazione della linea D, hanno imposto la necessità la Metro C di seguire pedissequamente Corso Vittorio, creando di fatto una sovrapposizione tra Metro C e TVA: questo non significa che le due opere si escludano, infatti pur combaciando sul tratto di Corso Vittorio Emanuele II, mantengono nel complesso bacini ben distinti, ma inevitabilmente a parità di infrastrutture questo comporta una diffusione meno capillare del ferro nel Centro Storico, lasciando scoperta una tra le direttrici che assorbono almeno 200.000 passeggeri giornalieri, cioè quelle che necessitano primariamente di sistemi di trasporto collettivo a media-alta capacità.

Elaborazione di MetroxRoma su mappa di Andrea Spinosa, in giallo le direttrici da almeno 200.000 spostamenti giornalieri
La direttrice scoperta è quella che dall’area di piazza Mazzini raggiunge l’Ansa Barocca, proseguendo verso Trastevere. Da qui la necessità di contrapporre al decumano tranviario un cardo tranviario, che vada da Nord a Sud e che possa intercettare la direttrice con una domanda superiore ai 200.000 spostamenti giornalieri rimasta esclusa. È il tram di Corso Rinascimento.
IL TRACCIATO
Il cardo tranviario avrebbe origine a Piazza Argentina, a partire dall’attuale Tram 8. Da qui, il passante tranviario proseguirebbe lungo Corso Vittorio Emanuele II fino a piazza Sant’Andrea della Valle, dove svolterebbe su Corso Rinascimento raggiungendo Via Zanardelli. È evidente che in relazione a questo la presenza della stazione della Metro C Sant’Andrea-San Pantaleo ipotizzata dal metodo MxR assume un’importanza centrale. Superato il tevere, la linea affiancherebbe il palazzaccio per poi allungarsi su via Cicerone, raggiungendo quindi la Metro A a Lepanto dove incontrerebbe anche la linea tranviaria esistente. Da qui, il raggiungimento di piazza Bainsizza risulterebbe molto semplice e diretto. A piazza Bainsizza, inoltre, il tram incontrerebbe l’ex-deposito che potrebbe a questo punto, se necessario, tornare temporaneamente ad una funzione strumentale.
Molto interessante questa proposta del Tram su Corso Rinascimento, così come quella di un prolungamento del 2 verso Piazza Venezia. La piazza diventerebbe un grande hub tramviario e in futuro anche nodo di scambio con la metro.
Per prolungare il 2 senza “intasare” via del Corso si potrebbe diramare sul tridente, all’andata verso via di Ripetta, via della Scrofa e Corso Rinascimento, qui sfruttando gli stessi binari proposti da MxRoma, poi da Piazza Venezia tornerebbe a Piazzale Flaminio lungo via del Corso
Un altro cardo di cui si sente tanto il bisogno è un tram che sia la naturale prosecuzione del 2 da Piazza del Popolo lungo via del Corso fino a piazza Venezia
Eh certo … così a Via del Corso non ci passa più nessuno nemmeno a piedi 😀
ovviamente toglierei TUTTI gli autobus e anche i taxi lungo TUTTA via del Corso, per farne un vero boulevard trampedonale per tutta la sua lunghezza
E i politici poi come ci vanno ai palazzi del potere? Col tram insieme al popolino?
Scherzi a parte lo trovo poco realistico… Ragiona, il tram dovrebbe tagliare in due il Muro Torto, poi passare sotto alla Porta del Popolo impattando (tagliandola a metà) con la stupenda piazza del popolo per poi fare a botte con la moltitudine di turisti e cittadini lungo il Corso che in alcuni tratti a malapena contiene un doppio senso di marcia. Non mi esprimo su piazza Venezia. Detto ciò via del Corso va pedonalizzata TUTTA creando un lunghissimo viale dello shopping illuminato h24 stile Graben e Kärntnerstraße di Vienna o la stupenda Via Vatçi a Budapest. Provare per credere.
Ci vogliono in maniera prioritaria nuove metro, poi si può ragionare.
Non mi sono spiegato bene. Quando ho parlato di “naturale prosecuzione” non intendevo dire di prolungare il 2. Intendevo un tram DA piazza del popolo A piazza Venezia LUNGO via del Corso. Dal 2 si scenderebbe a piazzale Flaminio come adesso, si attraverserebbe la piazza, si entrerebbe in piazza del Popolo e da lì’ partirebbe i nuovo tram. Quanto ai politici, basterebbe lasciare un piccolissimo segmento carrabile attorno a Largo Chigi per permettere il transito delle auto da e per via del Tritone, ma NON lungo via del Corso
Io penserei al prolungamento opposto, su Corso Francia fino a Vigna Clara.
Mia personale idea:
da Piazzale Flaminio fare scendere il tram nel Lungotevere Augusta verso Sud fino a Ponte Sublicio e risalire verso nord, sui lungotevere, fino a P.zza Mancini. E’ fattibile?
Ma di cosa state parlando dai tempi dell 8 di Rutelli cosa e stato aperto? la fermata di piazza venezia sopprimendo quella di Argentina quindi la rete ipotizzata ci sara per il giubileo del 3000….
Comitato mxr anche io come gli altri vi chiedo un articolo sul referendum visto che é un tema centrale per il futuro del trasporto della capitale e non capisco il perché questo mutismo nei confronti del referendum,l’unico che ne parla é il tg3 regionale che però gode di poca visibilità mentre tg come 1 o il 5 non ne parlano.
Sarebbe interessante anche sapere da degli esperti come voi che idea avete sul perché votare no o votare si.
Io la mia idea ce l’ho ma fare informazione é sempre interessante
Il REFERENDUM è una grande occasione MA …. comunicazione ai cittadini = ZERO causa dolo del comune, inoltre ATTENZIONE !!! molti scrutatori saranno personale ATAC in permesso elettorale … cosa volete che venga fuori ??????? E’ perso in partenza o per bassa partecipazione o per truffe allo spoglio
Ma uno straccio di post o almeno du righe sul REFERENDUM sul futuro del trasporto pubblico romano di DOMENICA 11 NOVEMBRE lo vogliamo fare comitato oppure fate come il Comune che spera nel mancato raggiungimento del quorum?
VOTARE È UN DIRITTO E UN DOVERE CIVICO e voi amanti e tecnici del TPL dovreste, indipendentemente se favorevoli o meno, promuovere e sostenere ogni genere di consultazione riguardo questa importantissima materia per la nostra città.
Per fortuna nel TG3 Lazio ne parlano tantissimo.
Sono francamente deluso anche io. Per questo e altri motivi smetterò di seguire questo sito
Idea molto interessante … peccato che di TVA non parli più nessuno …
A me paiono più utili questa e quella sulla Togliatti, rispetto alla TVA.