Il mail bombing è stato un successo!
Tantissime le vostre mail e altrettante le richieste di incontro giunte da Consiglieri comunali (e regionali), ma anche il riscontro degli enti decisori.
Questo è il risultato del mail bombing della scorsa settimana. Adesso l’importante è raggiungere lo scopo di questa azione: sbloccare la costruzione degli ultimi 200m di gallerie e salvare la Linea C, obbiettivo che crediamo facilmente raggiungibile grazie al positivo contributo di tutti coloro i quali sono stati coinvolti.
Come abbiamo già spiegato più volte, l’intervento non richiede ulteriore dispendio di risorse ma è finanziabile tramite i risparmi accumulati sulla costruzione delle tratte precedenti. Inoltre, l’avvio dell’istruttoria necessaria richiede tempi irrisori, tali che qualsiasi ritardo sarebbe inaccettabile.
Vi terremo aggiornati sui futuri sviluppi.
Scusate Comitato, siamo al 29 ottobre: novità?
Oggi odissea in MC.
Ovviamente per Atac e 5 Stelle….sempre colpa degli altri.
Fosse anche vero è INGIUSTIFICABILE il sequestro di persona. Anziani, donne incinta etc.
La solita vergogna
http://centocelle.romatoday.it/centocelle/blocco-metro-c-oggi-23-ottobre-galleria.html
E mentre qui si discute sulla frequenza della netro c, ATAC sulla Roma-lido ha ben pensato di passare da un treno igni 10 minuti al mattino a un treno ogni quarto d’ora. Questo cambio non annunciato dall’orario ufficiale ma praticato da una settimana non ha giustificazioni. Evidentemente secondo loro non viaggiavamo abbastanza da bestie. E intanto il silenzio criminale sui due referendum di novembre continua
Il silenzio è criminale su tutto. Degrado continuo e crescente della città, MC, Referendum, etc.etc,etc. Tanto…è sempre colpa degli altri e-o di c’era prima. Ma Stefàno e la Meleo sono rientrati dalle vacanze?
E per di più, come avrete saputo tutti, crollano anche le scale mobili (Metro Repubblica).
Ma ovviamente è colpa dei tifosi. La facessero finita perché hanno davvero stufato
Aggiungo: stazioni della B1 inaugurate da neanche dieci anni e già in abbandono, parcheggi interrati a Conca d’oro e p. Annibaliano mai finiti e lasciati abbandonati con le rampe oramai ridotte a discariche a cielo aperto…. Ma poi mi spiegate a che cacchio serviva fare stazioni grandi come anfiteatri, a Conca d’oro come a S. Agn. Annibaliano, per poi, per di più, lasciare che tutto marcisse per incuria e abbandono? Che spreco di spazi, e di soldi! Sfido io che poi ci si lamenta per costi eccessivi e problemi costruttivi. Ma invece di rinunciare a fare le stazioni, ma non sarebbe più semplice farle più PICCOLE?
Sacrosanto quello che dici.
Per non parlare peraltro del fatto che Conca d’0ro ha un piano interrato a cielo aperto in cui viene giù il diluvio ogni volta, e si allagano gli androni.
Il problema di Roma è il ritardo, e il fatto che il ritardo si è accumulato anche perché i soldi investiti dal Duemila sulle metro – C e B1 – sono andati a coprire dei sovraccosti legati alle scelte di tracciato e alle soluzioni progettuali adottate.
Consideriamo la metro C. Esisteva la Roma Giardinetti, il cui tracciato era stato ammodernato negli anni Novanta. Oggi per ammodernamenti, convogli, diramazioni si spendono 200-300 milioni. Limitando la nuova metro C a San Giovanni-Centocelle, si sarebbe potuta raggiungere oggi una penetrazione della linea molto maggiore o si sarebbero potute coprire altre aree della metro.
Oppure la B1, sono mai state valutate le implicazioni delle stazioni così grandi e in profondità? queste soluzioni progettuali quanto hanno drenato come risorse, che magari si potevano destinare fin da subito al prolungamento successivo?
Perché sia per B1 che per C non si è operato in parallelo sullo scambio con con la rete ferroviaria (Nomentana, Libia e Pigneto)?
Perché degli interventi semplici e relativamente poco onerosi (stazioni sulle fs, integrazione Roma Lido-B1, trasformazione metro Roma nord) non sono mai stati programmati?
Sacrosanto anche quello che dici tu! Sia sulla C che sulla B1. Sempre su quest’ultima e sull’argomento intermodalità ferro-ferro e ferro-gomma, occasioni mancate, mi domando se, adottando soluzioni costruttive più minimaliste per le stazioni, non si sarebbe riuscito a realizzare l’importantissima e cassata stazione Nomentana e, con i soldi risparmiati, anche un’altra importantissima stazione tra Conca d’Oro e Libia, proprio sotto la stazione Nomentana lato via Val d’Aosta, che oltre a realizzare lo scambio con la FL1, dove peraltro c’è già un piccolo parcheggio ampliabile, si sarebbe servito con la Metro il popoloso sub-quartiere Saccopastore, tagliato completamente fuori assieme alla centralissima (per il quartiere) Piazza Sempione, dal percorso della metro, troppo distante e divisa dall’Aniene (a proposito: ma il ponte ciclopedonale?)
@Piero “…Limitando la nuova metro C a San Giovanni-Centocelle……” non capisco questo accanimento contro l’unica metropolitana di Roma (a parte la Roma-Lido) che ad oggi oltrepassa il Raccordo Anulare. A Milano esiste un sistema che collega anche l’hinterland con dei passanti centrali, qui a Roma no, dobbiamo fermare le metro in quartieri ormai semi-centrali. Poi mi sembra folle rinunciare al tronco centrale. Non sono assolutamente d’accordo.
Rispondo per Piero pensando di interpretare il suo pensiey, per dire che non c’è nessun accanimento contro la metro c, ma se si fosse iniziato a realizzare la tratta centrale, fino a Centocelle, oggi forse avremmo una linea da Ottaviano a Pantano con la ex Roma-Fiuggi ancora integralmente in servizio da Pantano a Laziali. Invece si è iniziato dalla tratta più periferica smantellanado una ferrovia appena rimodernata, solo perché qualcuno aveva deciso che la nuova metro doveva essere automatica e quindi tutto era da rifare compreso il deposito (altrimenti si sarebbero potuti sfruttare gli spazi di Magliana e Osteria del Curato, se solo si fosse fatta una metro normale e un raccordo di servizio tra i binari della C e della A a San Giovanni e della C e della B a Colosseo). Risultato: abbiamo una metro C monca che non si sa se andrà oltre Colosseo, e un trenino monco che non scambia nemmeno con la metro e che non si sa a quale sorte vogliano destinarlo
Vado fuori tema (ma neanche troppo) per denunciare il silenzio sotto il quale sta passando il prossimo referendum consultivo per mettere a gara la concessione ATAC. Non un dibattito, non una riga sui giornali, silenzio assordante
I 5 stelle sono contrari alla privatizzazione quindi….
Avrete anche notato che almeno sui media nazionali si parla molto meno dei disastri di Roma. Eppure qui a Roma va sempre peggio. Ma nessuno più ne parla
Non si tratta di privatizzazione ma di mettere a gara la concessione che fino ad ora è stata affidata ad ATAC per affidamento diretto. Purtroppo però il silenzio sull’argomento genera anche disinformazione. Pochi sanno dei due referendum, molti di quei pochi credono che siano sul privatizzare ATAC
Non vedo il perché la linea se é automatizzata dovrebbe portare problemi,il software che la guida é fatto in maniera tale che tot secondi dura apertura porte e che se le porte non si chiudono non parte la metro e quindi si riaprono e si richiudono le porte.
Il problema del sovraffollamento ci sta anche sulle altre metro in determinati orari se per qualche problema il treno ritarda.
Però come suggerito da qualcuno fare l’apertura delle porte per più di otto secondi su alcune fermate sarebbe giusto visto che le persone causa porte che fischiano si mette paura e non entra o se é entrato spintona per paura che la metro essendo automatica faccia male a qualcuno,mentre questa ipotesi è falsa visto che se c’è un piccolo ostacolo le porte sia interne che esterne non chiudono e la metro non parte
Ma scusate, non sarebbe molto più semplice che l’apertura e la chiusura fosse comandata a mano, come in tutte le metropolitane *pesanti* del mondo? Otto secondi possono essere troppi o pochi, dipende da tante cose, non ultimo se si è in ora di punta oppure no…
La durata dell’apertura delle porte non è sempre di 8 secondi, la mattina va oltre i 15.
Io solo una volta sono rimasto fuori perché chi scendeva si è fermato fuori dalla porta ostacolando l’ingresso.
Ho imparato e mi metto di lato ma davanti alla porta esterna e non ho avuto problemi.
Metro C – Problematiche
Se qualcuno ha tempo da leggere, elenco un po’ di problematiche.
1 – Nelle fasi di pre-esercizio mi sono “divertito” a cronometrare i tempi di apertura-chiusura delle doppie porte, che hanno anche uno sfasamento. Rispetto ad una linea non automatica ho cronometrato almeno 15 sec. in piu’, oltre al tempo per la fermata a bersaglio.
2 – L’automazione fu caldeggiata da Rutelli, a quanto ho letto, anche per “improvvise” immessioni di nuovi convogli (che pero’ non furono previsti!!!) senza estenuanti trattative sindacali. Peccato che la C sia sempre chiusa in caso di miniscioperi, mentre tram e bus si vedono transitare.
3 – A fronte di convogli “strapieni” nelle ore di punte, nelle ore di stanca viaggiano desolatamente vuoti: neanche i posti a sedere si riempiono! Forse la criticata idea di “nuovi” convogli da 3 vetture, accoppiabili, non è forse poi tanto peregrina.
4 – Tutti gli abitanti della Casilina risultano tagliati fuori dalla vecchia direttrice per Termini, necessitando un trasbordo (a quando l’attivazione della corrispondenza a Parco di Centocelle/Togliatti?).
5 – Il tracciato costruito in galleria (perche’ tutto curve e controcurve, senza alcuna lubrificazione e quindi consumi abnormi dei bordini ed ora delle rotaie, oltre a stridii a volte insopportabili?) avrebbe meglio servito l’intensa inurbazione di Via dei Romanisti, servendo quindi l’Universita’ , il Policlinico Tor Vergata ed il complesso di Torre Gaia. Il vecchio “tranvetto” ex Roma-Fiuggi, appena rinnovato e totalmente smantellato dopo soli due anni, sarebbe rimasto in esercizio da Grotte Celoni a Laziali servendo Torre Maura e il Policlinico Casilino, ora con fermate distanti centinaia di metri.
6 – Parcheggio di scambio a Teano non realizzato.
7 – Mancata attestazione a Pantano delle linee Cotral (causa insufficienza convogli?).
8 – Vetture bollenti ed altre gelide: manutenzione?
9 – Spreco di energia per illuminazione a giorno delle gallerie ed anche dei tratti all’aperto!!! La minima tenue illuminazione andrebbe incrementata in caso di blocco del convoglio. Tra l’altro gia’ molti fari risultano spenti.
10 – Poco efficiente organizzazione in caso di blocco: un convoglio bloccato è stato evacuato dopo oltre 80 minuti e nella Staz.Giardinetti nessuno seppe dare informazioni su bus e/o come proseguire.
11 – Nota di chiusura, positiva: ad Alessandrino c’è spesso fermo un convoglio, mentre in direzione contraria al flusso di punta, visto convogli in trasferimento che transitano senza fermata, con recupero di almeno 120 sec.
Vado fuori tema se intanto chiedo notizie circa l’aumento di frequenza delle corse?
Parlo da utente: non ce la facciamo più, viaggi della speranza sia all’andata che al ritorno. Se non riesci a salire perché sei un “ultimo” (con i figli piccoli al seguito, con una valigia, con un qualsiasi problema fisico che ti impedisce di sgomitare e spintonare la gente che si piazza davanti alle porte e non ti fa salire nei fatidici e spesso inesorabili 8 secondi che il fato ti concede per salire a bordo) aspetti 12 minuti. Dodici minuti… DODICI MINUTI.
Se va bene… Se non ci sono ritardi, se il treno non è rallentato dall’eccessiva utenza, se qualcuno non tira il freno d’emergenza… E soprattutto nessuno ti garantisce che al treno successivo salirai, giacché ci sono fasce orarie davvero congestionate.
E poi l’aria… La qualità del viaggio è bassa per il troppo calore, per l’eccessiva quantità di persone (molti turisti…) Per la troppo spesso assente e/o insufficiente segnalazione sonora e visiva delle fermate.
Non si potrebbe intensificare la frequenza almeno in qualche fascia oraria?
Si potrebbe riparare almeno l’impianto sonoro? Si potrebbero prevedere alcune inalcune fermate particolarmente congestionate delle aperture porte maggiori di 8 secondi?
Al di là delle legittime considerazioni sulla necessità di aumentare la frequenza, il tuo intervento spiega perfettamente perché io ero, rimango e sempre rimarrò contrario all’automatismo. Può pure andar bene per la metrò di Brescia, ma è una follia adottarlo su linee sovraffollate ed è stata una follia adopttarlo sulla linea C, ed è servito solo per aumentare a dismisura costi e tempi di realizzazione. Se penso che qualche stolto si ostina ancora a proporlo anche per le linee A e B!
Ciao Alex, guarda, non credo che il problema sia l’automatismo; il problema, purtroppo, è la frequenza di 12 minuti che è assurda. Con l’automatismo, almeno, i tempi di passaggio alle stazioni (a parte gli imprevisti o le congestioni) sono abbastanza regolari.
Buongiorno, mi associo ai commenti precedenti la frequenza a 12 minuti dopo l’apertura di San Giovanni è insopportabile: caos, temperature roventi, spinte e l’angoscia di restare fuori e aspettare altri 12 minuti ….
Sottolineo che l’apertura di San Giovanni ha spinto più utenti sulla linea rendendola più appetibile, poi ATAC ha riorganizzato la rete ATAC sopprimendo i “duplicati” come l’81 da Malatesta per incentivare l’uso della C. Peccato che non abbia provveduto ad aumentare le corse col risultato del caos attuale.
Buongiorno Peppe. Il tuo intervento confermerebbe, oltre alla necessità di aumentare la frequenza, quanto inopportuno sia l’automatismo su una linea ad alta capacità e soggetta al sovraffollamento delle banchine. Inoltre, il fatto che l’apertura di San Giovanni avrebbe attirato molta più utenza (andando a pesare anche sulla linea A) era, ahimé, ampiamente prevedibile, e l’unico rimedio veramente efficace sarà il prolungamento almeno fino a Fori Imperiali; ogni altra soluzione sarà un palliativo
Il problema dell’automatismo invece c’è eccome, come chiaramente evidenziato nell’intervento di Dek, qui: “la gente che si piazza davanti alle porte e non ti fa salire nei fatidici e spesso inesorabili 8 secondi che il fato ti concede per salire a bordo” e qui: “Si potrebbero prevedere alcune inalcune fermate particolarmente congestionate delle aperture porte maggiori di 8 secondi”. Col che non voglio certo dire che l’automatismo sia il problema e che l’aumento della frequenza non sia la necessaria soluzione, ma che, evidentemente, l’automatismo su una linea che patisce il sovraffollamento non è la migliore delle scelte
Comunque incrementare il tempo di apertura delle porte a 12 o 15 secondi non mi sembra un problema insormontabile da parte del sistema, almeno nelle stazioni o negli orari con più affollamento….. Basta un po’ di buona volontà, ogni sistema è programmabile
…quello che voglio intendere sull’automatismo è che non permette quella necessaria elasticità che una linea soggetta all’affollamento nelle banchine richiederebbe, sui tempi di salita e discesa dei passeggeri. Non voglio, lo ripeto, negare che la frequenza a 12 minuti sia la vera causa del problema (anche se un aumento della frequenza finirebbe per aggravare il sovraccarico della linea A), ma che in linea di principio un sistema automatico non è una scelta saggia per una linea ad alta capacità. Sarà mica un caso se, finora, in tutto il mondo era stato adottato solo su linee di metropolitana leggera?
Veramente da alcuni anni anche la M1 di Parigi è automatica, ed è una delle linee più affollate d’Europa.
Sicuro? Io sapevo che solo la line 14 fosse completamente automatizzata, ma magari ero rimasto indietro
La M1 di Parigi è completamente automatizzata dal 10 Maggio 2012:
https://it.wikipedia.org/wiki/Automatizzazione_della_linea_1_della_metropolitana_di_Parigi
E io stesso ci ho viaggiato più volte.
Sì, ero decisamente rimasto indietro. Ultima mia visita a Parigi 2008
Appello al Comitato. Visto che la mail bombing è stata un successo, organizzatene un’altra solo e soltanto sul tema delle frequenze.
La mattina è diventato un viaggio infernale…e rimbombano nelle mie orecchie le affermazioni di qualche mese fa…”La MC non serve a nulla”, “La MC gira mezza vuota” etc, etc,
Negli anni 70 c’era chi gridava che le autostrade non servivano e sarebbero rimaste sempre vuote, che si costruivano solo per fare un favore ad Agnelli, e altre menate simili. Erano intrisi della stessa cieca ideologia di chi oggi è contrario a prescindere sulle “grandi opere” perché, a detta loro, sono inutli: dalla TAV al TAP alle metropolitane alle gronde. Purtroppo negli anni 70 questi signori erano all’opposizione mentre oggi sono una delle due forze di maggioranza, la più consistente in parlamento
In realtà occorrerebbe completare la linea uscendo dalla città per estrarre le talpe a regola d’arte come si è fatto a via Sannio per inserirle. Le stazioni potrebbero essere realizzate in seguito perforando il tunnel come si è fatto con quattroventi per la Roma-Viterbo.
In realtà occorrerebbe completare la linea uscendo dalla città per estrarre le talpe a regola d’arte come si è fatto a via Sannio per inserirle. Le stazioni potrebbero essere realizzate in seguito perforando il tunnel come si è fatto con quattroventi per la Roma-Viterbo.
Non sono un tecnico, ma da veloci che ne so non credo che ciò sia possibile per la linea C, soprattutto in quella tratta. L’ansa barocca della linea, ammesso che si faccia, è ancora oggi tutta un’ incognita, mancandobogni certezza sul numero e l’esatta collocazione delle stazioni (Argentina? Chiesa nuova? Risorgimento? S.Pietro sotto il greto del fiume? E chi lo sa)