La Metro E per dare un futuro alla Roma-Lido
Giovedì si è tenuta la prima commissione mobilità sul tema della Metro E, ovverosia la progressiva integrazione funzionale di Metro B e Roma Lido, con la creazione di due servizi, Laurentina-Rebibbia (MB) e Colombo-Jonio (ME).
A seguito di una lunga e profonda disamina di tutte le possibili criticità sul merito dell’unificazione, il parere dei tecnici di Roma Servizi per la Mobilità, ATAC e Roma Metropolitane è sostanzialmente unanime: l’unificazione è possibile, ma occorre un approfondimento dettagliato che ne valuti costi e benefici. La commissione, preso atto di questo, ha quindi assunto la necessità di procedere con una progettazione di fattibilità.
In particolare, dalla discussione dei tecnici è emerso il lunghissimo elenco di tutte le lavorazioni previste, ipotizzate o in corso d’opera, sulla Lido e la B. Progetti che hanno sofferto spesso di una sistematica incertezza dei quadri economici, come di contrapposizioni tra i tecnici su incarichi e priorità di intervento. Una miriade interventi che, purtroppo, stentano ad andare avanti, ma che potrebbero, se adeguatamente combinati fra loro, portare alla nascita della Metro E e all’unificazione. Proprio da questo nasce in realtà la nostra proposta di Metro E. Infatti, la difficile sorte di questi progetti secondo noi è determinata anche dall’assenza di un obbiettivo comune che faccia da faro per l’amministrazione comunale e regionale e le loro articolazioni. Uno scopo ultimo, un nuovo servizio, con un proprio nome ed una propria identità. La Metro E.
Noi ci permettiamo di dubitare che il gran numero di interventi necessari ad un esercizio veramente efficace di Lido e B possano riuscire a concludersi rapidamente al di fuori di un progetto comune che raccolga d’insieme tutte le necessità e che faccia parlare tra loro i tecnici impegnati sui diversi dossier. Su questo peserà soprattutto il parere della Regione, proprietaria della linea, senza la quale qualsiasi posizione può per ora rivelarsi di poco conto. Noi auspichiamo che il prima possibile le agenzie per la mobilità, romana e regionale (che sta progressivamente confluendo in ASTRAL), si incontrino per discutere delle prospettive per il futuro della Roma-Lido. La tanto auspicata agenzia unica regionale di cui si è parlato anche nella VI commissione regionale, infatti, non può che passare quanto meno dall’avvio di progetti comuni. Questo anche perché la Metro E potrebbe, in alcune sue configurazioni, liberare il tratto ferroviario presente tra EUR Magliana e Piramide, aprendo la strada a possibili penetrazioni della ferrovia verso il centro e prolungamenti verso Pomezia in assoluta libertà. Possibilità che, però, richiedono una profonda collaborazione tra le strutture tecniche di Comune e Regione, che la politica si dovrebbe impegnare a creare.
Infine, ci teniamo a ribadire un concetto essenziale. L’unificazione della Roma-Lido e della Linea B, con la conversione in Metro E, è prima di tutto una scelta politica legata ad una visione ben precisa di quello che è e dovrà essere quella parte di Roma che protende verso il mare, la cosiddetta “coda della cometa”.
Ultime notizie di carattere “trasportistico” riguardanti Roma:
1 – Gara per acquisto di 320 nuovi autobus, per un importo della gara di 98milioni di €: DESERTA.
2 – Gara per acquisto di 5 autobus ad idrogeno: DESERTA.
3 – ATAC: L’Autorità Anti Corruzione boccia la proroga al 2021 del contratto di servizio TPL che il Comune ha fatto per ATAC. Ora il concordato rischia ancora di più.
Buon pomeriggio scusate l’OT ma finalmente si vede luce alla fine del tunnel riguardo accordo quadro Comune Rfi e FS su Pigneto, Vigna Clara , anello nord e udite udite… ZAMA e Massimina!!! giuro oggi mi ubriaco per la gioia non posso crederci.
https://www.radiocolonna.it/economia/2018/07/19/sprint-cura-del-ferro-in-arrivo-intesa-campidoglio-fs/?amp
E non solo, Termini da oggi è ancora più bella e moderna di quanto non lo sia già, con il completamento della terrazza sopra i binari e l’annuncio x il 2020 dei parcheggi sui binari. La nostra stazione Termini e il nostro super (Adr sia lodata) aeroporto di Fiumicino sono ciò che voglio per il resto delle infrastrutture di trasporto per la nostra amata metropoli ossia un fiore all’occhiello per noi romani e per l’Italia intera.
Per il momento solo chiacchiere e dichiarazioni d’intenti; magari fosse tutto realizzato, per carità, ma francamente se dovessi essermi ubriacato per ogni volta che ho sentito dichiarare da questa o da quella Giunta che sull’anello ferroviario “era fatta” (progetto di cui si parla dall’Unità d’Italia), a quest’ora sarei dovuto diventare un malato cronico di cirrosi epatica. Non per frenare i tuoi entusiasmi, ma qui non si riesce nemmeno a mettere in esercizio la parte di anello già finita che per un ricorso al TAR di cinque gatti è bloccata da quasi due anni!
Ahahah mai una gioia alexalex
Allora beccati pure questa va:
http://www.romatoday.it/politica/metro-c-grottarossa.html
…così facciamo festa 😉 😀
Magari!
A forza di voler allungare il percorso della Linea C la vedremo arrivare al Brennero…
Adoro!!!
Sì sig. Massimo appena letto, beh volendo guardare il bicchiere mezzo pieno almeno tutte le forze politiche sono concordi nel voler investire in tpl visto che la mozione è del partito destrorso della meloncina ma votata anche da PD e 5S…io direi una svolta dopo le castronerie viste in questi anni di mala politica sul tpl nostrano tra i parcheggi scempio in centro veltroniani, le ruberie alemanniane su atac e i suoi scellerati stop alle metro B1, C, D passando per i fantasmagorici 7 tram di cui uno trasparente ai Fori di Marino e le funivie al posto delle metro della Raggi. Almeno nella prossima consiliatura chiunque ci sarà non avrà dubbi su quale strada perseguire in tema mobilità mi auguro..
Mi permetto di andare fuori tema (ma non tanto).
Sembrerebbe che la funivia a Casalotti e il PeopleMover al III Municipio siano stati accantonati. Il Comitato potrebbe approfondire. Grazie
Io ci abito a Casalotti e spero vivamente che quella porcheria venga cassata per davvero, per il momento non è chiaro. I 5S dicono che sono stati stralciati solo una parte dei fondi perché “già disponibili”. Ai posters l’ardua sentenza. Se penso che hanno costruito la sopraelevata del Raccordo (altra porcheria) che accoglierebbe perfettamente una stazioncina per la metro, invece quelli vogliono farci passare ancora più sopra la cabinovia!!!
D’accordo con entrambi. Aggiungo che, a mio avviso, la linea A può dirsi completa solo se attestata almeno a Torrevecchia, e solo le fandonie dell’attuale giunta hanno permesso di farci perdere anni preziosi per la sua realizzazione (altrimenti, per lo meno, oggi sarebbe avviata…). Sull’ultimo tratto sono meno sicuro, giacchè anche il sito romametropolitana parla di valutazioni su tecnologie diverse dalla metro.
https://www.romatoday.it/politica/mobilita-questionari-pums-processo-partecipativo.html
Ciao
Scusate il fuori tema, ma mentre noi ci sforziamo di dare nuova vita alla Termini – Centocelle, c’è chi la vuole ulteriormente declassare: https://blog-esquilino.com/2018/07/17/la-documentazione-ufficiale-dellenea-relativa-alle-vibrazioni-rilevate-sulla-struttura-del-cd-tempio-di-minerva-medica/
La trasformazione in tram ad alta capacità con instradamento sui binari di T5 e T14 nella tratta POrta Maggiore – Termini potrebbe mettere tutti d’accordo.
Per me un capolinea a Porta Maggiore non avrebbe senso.
Non sono d’accordo. Premesso che bisognerebbe cambiare lo scartamento a tutta la linea per far circolare il trenino giallo sulla rete tranviaria, la tratta tranviaria tra P. Maggiore e Termini è già satura così com’è per poter supportare anche altro traffico, tant’è che spesso i tram diretti a Termini vengono fatti fermare a Porta Maggiore e tutti i passeggeri scaricati, per “intenso traffico”
E allora come la risolvi? Quelli vogliono togliere i binari da via Giolitti per preservare il tempio di Minerva.
Se la tensione di alimentazione è la stessa, basta mettere un terzo binario. L’Europa centrale è piena di tramvie urbane e interurbane che in città condividono lo stesso percorso con il sistema del terzo binario.
Bisogna vedere “quelli” che potere hanno, io non ci darei troppo peso
Se la tensione di alimentazione è la stessa, basta mettere un terzo binario. L’Europa centrale è piena di tramvie urbane e interurbane che in città condividono lo stesso percorso con il sistema del terzo binario.
Non è la stessa. 1650Vcc il trenino giallo, 600Vcc la rete tranviaria
…tra l’altro non risolverebbe il problema della saturazione. Non è praticabile infilare altro nella tratta congestionata Porta Maggiore-Termini, men che mai un ipotetico tram ad alta capacità
a parità di costo preferisco completare la linea C ed iniziare la linea D
L’idea della metro E non sarebbe male, se non fosse che poi il tratto condiviso tra Magliana e Piazza Bologna dovrebbe poi funzionare come un orologio, sopportando frequenze elevatissime e con intervalli forse di 90 secondi, teoricamente possibili almeno con sistemi di guida automatica, ma praticamente… non lo so. Questo per garantire una frequenza accettabile per le due linee prese singolarmente, problema che chi frequenta Metro x Roma conosce benissimo.
Certo che poi la possibilità di usare il tratto urbano della Roma – Lido per un ipotetico nuovo servizio ferroviario esteso fino a Pomezia, e perché no, anche oltre (penso a Latina) sarebbe affascinante. Direi che varrebbe senz’altro la pena sviluppare uno studio di fattibilità approfondito, soprattutto per quanto riguarda la parte tecnica. Anche perché una volta dimostrata la fattibilità tecnica credo che quella economica (in termini rapporto costi/benefici e altre grandezze tipiche di questo tipo di analisi) verrebbe fuori da sé. Da questo punto di vista si potrebbe anche pensare di ottenere qualche soldino dall’Unione Europea (fondi EFSI?): non tanti, ma con i chiari di luna che ci sono in giro tutto fa brodo.
Adesso la frequenza dovrebbe essere 3 minuti nella parte centrale (4’30” e 9′ nelle diramazioni).
Si può tranquillamente arrivare a 5 minuti per linea (2’30” la parte un comune) e sarebbe un grande successo.
Inoltre, se ricordo bene, la B e la RL hanno banchine da 150 m (la A da 100m) e basta usare dei treno a 9 vagoni per aumentare del 50% la portata.
Scusate il lieve fuori tema (ma neanche tanto…), purtroppo pare che il prolungamento fino a casal monastero abbia ricevuto un altro colpo fatale, la ditta costruttrice ha fatto causa al comune per un importo quasi uguale all’intero valore dell’opera http://roma.repubblica.it/cronaca/2018/07/13/news/roma_metro_b_mai_costruita_il_consorzio_al_comune_paghi_360_milioni_-201634456/
Buongiorno,
sono d’accordo con quanto scrive Simone C. , ovvero le die linee RL e Rn si attestano entrambe a Stazione Flaminio, un nodo metropolitano di poco inferiore all’altezza della Stazione Termini. Il vantaggio degli utenti residenti ad Ostia sarebbe enorme e coloro che necessitassero proseguire verso il tracciato (non moltissimi credo) ne avrebbero comunque facoltà.
Il vero vantaggio consisterebbe nel dotare il centro di alcune fermate essenziali alla mobilità romana.
Non si dovrebbe neanche scomodare il sottosuolo con i suoi reperti archeologici ,peraltro interessantissimi, in quanto la linea potrebbe da Porta San Paolo dirigersi verso Via Marmorata e da li seguire i muraglioni del lungotevere fino a deviare nel punto più comodo verso P.zzale Flaminio. Sfruttando il fatto che nel costruire i muraglioni nel sottosuolo attualmente c’e’ solo materiale di risulta.
I rimanenti problemi tecnici sono alla portata dei professionisti del settore.
Basterebbe volerle le cose.
Gli effetti della rottura di carico riguardano ovviamente molto di più gli utenti della Roma Nord diretti in Centro e all’Eur che i pochi utenti della Roma Lido diretti oltre Flaminio.
Quindi la stazione della Lido dovrebbe essere passante sotto tutti gli altri manufatti, e la linea dovrebbe proseguire con due gallerie fino a incontrare quelle della Roma Nord più o meno sotto Valle Giulia. A quel punto sarebbe finalmente possibile questa benedetta unificazione Roma Lido – Roma Nord in linea E, con buona pace di tutte le opere sbagliate e incompiute iniziate in quell’area. Nel frattempo, chiamerei linea E1 la Roma Lido e linea E2 la Roma Nord.
La butto li come idea. Dunque.
Ipotizziamo una Metro E come l’hanno pensata quelli di MxM. Sulla B.
E ipotizziamo un prolungamento dal moncone di Basilica S. Paolo verso Flaminio come pensato da Metrovia.
A quel si potrebbe fare la uno scambio a Ostiense Metro B – Roma Nord?
per me può gia chiamarsi LInea E
Concordo. Infatti, prima di qualunque ipotesi di prolungamento, innesto o altri pesanti interventi infrastrutturali (… che, come vediamo tutti, richiederanno ere geologiche), la linea deve essere, nell’attuale estensione, inserita quale linea E, innanzitutto con un parco treni all’altezza delle frequenze di una metropolitana (cosa già prevista, vediamo quanto dovremo aspettare), poi con una segnaletica idonea. Basterebbe già quello: anche perchè la ristrutturazione completa, i finimenti etc. sono un problema su quasi tutta la rete della metropolitana, non solo per la linea di Ostia. E qui poi, secondo me, il discorso Comune-Regione-Atac sarebbe, in qualunque altro posto al mondo, un falso problema: è un problema vero solo a Roma, dove le liti contano di più dei servizi ai cittadini 🙁
e che ne sarà della stazione di Posta san paolo? diventerà un deposito di treni?
Potrebbe diventare una bellissima stazione-museo
Per me dovrebbe diventare il capolinea di una metrotramvia di una nuova linea da realizzare partendo dai binari Piramide-Magliana che si libererebbero con l’integrazione della Lido nella B.
La nuova linea potrebbe fare Piramide/Porta S.Paolo-Magliana e poi via Isacco Newton, un grande viale in cui sarebbe facile realizzare la sede riservata. Potrebbe arrivare a Colli Portuensi, fare Colli Portuensi come tramvia a sede riservata, e poi proseguire su Leone XIII-Gregorio VII come metrotramvia.
“Roma-Lido: tra sogni e realtà, i proclami di Regione e Comune si scontrano col blocco dei lavori”
http://www.romatoday.it/politica/lavori-stazione-acilia-sud-dragona-quando-finiscono.html
Abito sulla “coda della cometa” e pur preferemdo la penetrazione verso Flaminio, penso che la Jonio-C. Colombo e soprattutto il raddoppio delle frequenze nelle ore di punta sarebbe già meglio di niente. Benedetto sarebbe poi un prolungamento verso Torvajanica, di semplice realizzazione in quanto interamente in superficie e possibilmente a binario unico, se solo venissero superate le resistenze dei soliti pseudoambientalisti che, con il pretesto di voler preservare la riserva naturale di Capocotta, evidentemente preferiscono lo smog, le macchine in doppia fila sulla litoranea e le lunghe code domenicali
Mi spiace ma continuo, nel mio piccolo, ad insistere che mandare la Lido sulla B NON SERVE A NULLA! Tanto varrebbe farci passare la D allora! Ovviamente non vorrei che ci passassero nessuna delle 2, prima si devono coprire tutte le zone di Roma, poi si può pensare a sdoppiare i servizi. Se parliamo di rapporto costi/benefici NULLA può avere un risultato migliore che non portare la Lido dritta SU, a NORD, verso Flaminio. Ne sono e ne resterò convinto. Una INTERA metropolitana, molto lunga e tutta nuova o rinnovata, che copre diverse zone importanti della Città, al costo, forse, di mezza!
Teoricamente una non esclude l’altra ma la realtà é altra cosa.
Anche io speravo in un collegamento con la RN ma non si farà mai.
Sulla RN si sta già costruendo una fermata non passante ed è pure bloccata.
Inoltre la RN ha molte strutture realizzate o ristrutturate da poco incompatibili con la RL.
Pensate che si buttera tutto?
Poi non si riesce a trovare i soldi per la C e per i tram figuriamoci per unire RL con RN.
Questo progetto per prima cosa vuole trasformare la RL in una vera metro e questo può portare solo vantaggi.
Inoltre si evita la rottura di carico e un cambio in meno.
I treni non viaggeranno sempre e solo sotto il sole (sforzando l’AC) e già con i treni attuali si può migliorare la frequenza visto che si elimina un capolinea e le perdite di tempo relative ( a parte la C le altre metro non ripartono subito arrivate al capolinea).
Se aumenti la frequenza e riduci gli scambi invogli piu persone a usare la metro.
Io vedo solo vantaggi ad un costo limitato ma sopratutto vedo un progetto realizzabile.
Secondo me va sostenuta.
Posso appoggiare tutto ma sinceramente non comprendo la considerazione su “I treni non viaggeranno sempre e solo sotto il sole”, visto che i km “sotto il sole” non cambierebbero ma si aggiungerebbero solo altri km in sotterranea: non vedo dunque dove starebbe la differenza
Una macchina parcheggiata al sole e una parcheggiata all’ombra hanno decisamente temperature diverse.
Il sole diretto d’estate aumenta la temperatura del treno.
Per mantenere la stessa temperatura dentro un vagone CAF l’AC deve sforzarsi di più su un treno della RL che sullo stesso treno della MA/MB.
Se leggi odisseaquotidiana più volte hanno evidenziato questo problema.
Sì ma i treni verrebbero ricoverati comunque a Magliana come ora, quindi il paragone non sarebbe tanto tra una macchina parcheggiata al sole e una all’ombra, quanto tra una che viaggiasse per 30 km al sole e un’altra sempre 30 km al sole e in più altri 15 in galleria
Ho usato la metafora del parcheggio perché mi è venuto in mente quanto si lamenta mio figlio quando sale sul Pandino parcheggiato al sole.
Se il treno viaggia 20 ore al giorno direi che con la ME ne fa il 60% sotto il sole e le intemperie, e il 40 % in galleria.
La línea M2 di Milano viaggia in superficie per un tratto altrettanto lungo di quello in galleria… e va be’ che Milano sta un po’ più a nord di Roma, ma non è mica in Svezia… le temperature sono più o meno le stesse e non mi risulta che ci siano chissà quali problemi. Oltretutto la maggior parte dei treni più vecchi nemmeno ha l’aria condizionata.
A Milano e hinterland, d’ estate non si raggiungono i 38 gradi centigradi (all’ombra). Credimi, quando mi capita di dover salire su quei vecchi scassoni che non hanno l’impianto di aria condizionata (oramai pochi rimasti in circolazione, grazie a dio), con tutti i finestrini aperti è un vero Golgota
Se si guarda il progetto di prolungamento della RL fino a Flaminio del sito MetroVia, non si parla di unificare RL e RN ma di far diventare Flaminio capolinea sia di una che dell’altra.
In questo modo, la stazione Flaminio, diverrebbe nodo di scambio tra tre linee metropolitane: MA, ME e MF.
Io credo che l’idea di far instradare la ME nella MB e far così una nuova linea Colombo-Jonio non sia male, anzi, risolverebbe molti problemi.
Personalmente, tuttavia, la vedo come una soluzione provvisoria, in attesa del prolungamento verso Flaminio, per il quale si creerebbero delle stazioni intermedie in punti molto importanti della città, attualmente sprovvisti di metropolitana.
La MetroVia credo che sia irrealizzabile a meno che Metro e Tram di ATAC vadano sotto trenitalia (e forse neanche in quel caso).
Le FS non cederanno mai la loro rete per un servizio del genere ed il Comune per primo non sta portando avanti l’idea visto il conflitto enorme con FS e Regione.
Poi secondo me le FL devono tendere a diventare delle RER (almeno nella frequenza) e non delle Metro.
Visto gli ultimi accordi tra FS e Regione (basta pensare ai 65 Rock per un valore di oltre 900 milioni) direi che questa è la strada tracciata per i prossimi 15 anni.
http://www.regione.lazio.it/rl_main/?vw=newsDettaglio&id=4472
Il progetto di prolungamento della RL verso Flaminio è una parte di tutto il progetto MetroVia e può essere realizzato, a prescindere se si faccia la MetroVia o meno, non stavo dicendo di realizzare la MetroVia ma di prendere quella parte del progetto, totalmente indipendente dal resto.
Ho citato MetroVia, proprio perché mi sembrava giusto dire che l’idea del prolungamento verso Flaminio, con le fermate Marmorata, Foro Boario, Venezia, Augusto Imperatore, non è farina del mio sacco ma sempre dello studio Arsena.
Ok.
In futuro si può prolungare verso il centro o decidere di prolungare verso la periferia. Oggi però, secondo me, dobbiamo trasformare la RL per prima cosa in una metropolitana e poi integrarla meglio con la rete.
Un obiettivo semplice e alla portata ovunque a Roma diventa un impresa.
Metrovia andrebbe portata avanti e sostenuta!
Ho preso proprio oggi in combinata B-Roma Cesano fino a Gemelli. Rispetto a una Metro, la soluzione ferroviaria allunga il transito di almeno un minuto a fermata, per i tempi di frenata, apertura e chiusura porte, ripartenza. Poi spesso i treni si fermano per gli scambi ferroviari, o quando anticipano per partite all’orario stabilito. E poi la frequenza a 15’. Tutti tempi morti che le metro non hanno. Questo prolunga alcune tratte anche di venti minuti, rendendo fuori mercato la soluzione treno per molti spostamenti. Metrovia servirebbe per rendere competitivi e utili queste linee!
Questo è quello che accade sulle ferrovie con tante fermate urbane. Su quelle con poche fermate urbane, metrovia sarebbe fondamentale per realizzare fermate e aumentare i carichi. Pensate alla Roma Ciampino, con 4-5 fermate e trasformazione in metro avrebbe un grande impatto per scaricare la Metro A!
La soluzione più treni non permette di risolvere tutti questi problemi. Stato-Regione-Comune-Fs dovrebbero fare un Accordo di Partenariato per realizzare la metrovia come rete portante del tpl romano, su cui sviluppare metro, prolungamenti e tram di adduzione.
Caro Piero, ovviamente sono totalmente d’accordo con te.
Quello che volevo sottolineare è che non stavo parlando del progetto MetroVia, in questo caso, ma solo della parte che riguarda il prolungamento M9, ovvero ME, fino a Flaminio.
Anche per me andrebbe promosso e portato avanti ma, purtroppo, in questo Paese (e soprattutto in questa città) abbiamo i vari enti che si fanno la guerra tra di loro, invece di perseguire una politica lungimirante e atta a favorire la collettività.
MetroVia risolverebbe una miriade di problemi e catapulterebbe Roma nel presente, come competitività con le altre città europee, siamo indietro di decenni, intossicati e schiavizzati da ingorghi infiniti di automobili, per non parlare delle soste “fantasiose” a mo’ di Tetris, anche su strisce pedonali, intersezioni stradali, marciapiedi.
Con MetroVia, in (relativamente) pochi anni, si potrebbe davvero limitare l’anello ferroviario all’accesso dei veicoli privati.
Ciao Piero,
è vero che i treni attuali (i TAF) non hanno una accelerazione da metro ma i nuovi Rock fortunatamente si (1m/s2 ).
A Pargi la RER usa treni a due piani con una accelerazione maggiore e una frequenza da metro (anche 90”) e infatti trasportano oltre 1 milione di persona a linea.
Sulla frequenza RFI sta lavorando per portare il sistema di controllo dell’alta velocità sui la rete regionale.
Se ho capito bene la RER ha una infrastruttura dedicata cosa che non hanno le FL e difficilmente avrebbe la MetroVia.
Visto anche gli impegni tra regione i FS credo che la MetroVia sia impraticabile e per questo (secondo me) il comune non la sta portando avanti nonostante i voti presi nel PUMS.
Buongiorno,
sono d’accordo con quanto scrive Simone C. , ovvero le die linee RL e Rn si attestano entrambe a Stazione Flaminio, un nodo metropolitano di poco inferiore all’altezza della Stazione Termini. Il vantaggio degli utenti residenti ad Ostia sarebbe enorme e coloro che necessitassero proseguire verso il tracciato (non moltissimi credo) ne avrebbero comunque facoltà.
Il vero vantaggio consisterebbe nel dotare il centro di alcune fermate essenziali alla mobilità romana.
Non si dovrebbe neanche scomodare il sottosuolo con i suoi reperti archeologici ,peraltro interessantissimi, in quanto la linea potrebbe da Porta San Paolo dirigersi verso Via Marmorata e da li seguire i muraglioni del lungotevere fino a deviare nel punto più comodo verso P.zzale Flaminio. Sfruttando il fatto che nel costruire i muraglioni nel sottosuolo attualmente c’e’ solo materiale di risulta.
I rimanenti problemi tecnici sono alla portata dei professionisti del settore.
Basterebbe volerle le cose.
Sì d’accordo, anche se paradossalmente, il terreno di risulta, se da una parte ci metterebbe al riparo dai rischi “sorprese” dal punto di vista archeologico, dall’altra risulterebbe più critico per quanto riguarda eventuali scavi a cielo aperto (quindi stazioni lungo il percorso), perché soggetto a facili cedimenti
Mi scusi ma io proprio non capisco che vantaggi ci sarebbero (per il resto della Città!), nel far fare una strada a due linee anziché incrementare la copertura della città con una nuova linea, che tra l’altro in questo caso si otterrebbe con poche nuove fermate.
Per fortuna abito a Pizzo ora e auspico che sia sventata questa assurdità prima che torno a Roma
Come già detto condivido appieno l’idea della metro E che con un costo limitato potrebbe risolvere molti problemi (su Roma Lido, metro B e Stadio) ed avere un ottimo impatto sulla rete (migliore effetto rete e frequenze da metro per la RL)
Si può pensare a futuri (e probabilmente improbabili) prolungamento della RL ma oggi bisogna intanto incassare questo progetto che può convogliare e forzare tutti i lavori su MB e RL.
Bisogna sostenere questo progetto che è presente nel PRG da molto tempo.