Metro C. Penale monstre da 31 milioni. Usiamoli per la project review!

Un tesoretto da circa 31 milioni di Euro si nasconde nel quadro economico della Linea C. Si tratta delle penali applicate da Roma Metropolitane per i ritardi della tratta Parco di Centocelle-Lodi. Una somma considerevole su cui invitiamo gli enti finanziatori ad agire velocemente per renderla utilizzabile. La nostra proposta è finanziare la project review oltre Colosseo fino a Farnesina. Dai ritardi su San Giovanni potrebbero arrivare altri 33 milioni.

Era il 9 settembre 2013 quando, tra Roma Metropolitane e MetroC, veniva sottoscritto l’ultimo atto ufficiale che riconosceva la proroga dei termini di ultimazione delle diverse tratte della cosiddetta prima fase attuativa, da Pantano a San Giovanni. Da quel momento non è più intervenuta nessuna modifica formale.  Sempre nello stesso atto venne audacemente riformulata anche l’applicazione delle penali in relazione alle tre diverse fasi funzionali.

Screenshot 2018-06-23 18.08.31I termini della prima fase furono ampiamente rispettati. La seconda tratta invece, quella fino a Lodi, che doveva essere terminata il 31 agosto 2014, fu di fatto completata con ampio ritardo, 239 giorni dopo, ovvero il 28 aprile 2015.

Ovviamente non sono mancate le richieste di proroga delle imprese e il tentativo di imputare i ritardi esclusivamente alla controparte; Roma Metropolitane ha rigettato fin da subito le motivazioni del contraente generale e proposto l‘applicazione di penali monstre per 30.969.292,57 €; Ad avallare la posizione del committente anche il parere della commissione di collaudo, determinante nel permettere il rigetto formale delle istanze di disapplicazione mosse da MetroC.

L’applicazione delle penale è avvenuta ‘a risparmio’, cioè tramite una trattenuta progressiva sulle somme da liquidare sui lavori ancora in corso; in particolare sui SAL di marzo e aprile 2016 come si vede nel prospetto qui sotto. La legittimità di questa somma è garantita dal certificato di ultimazione del collaudo tecnico per la relativa tratta, presentato nel maggio 2016, e oggi definitivamente valido passati due anni dalla sua emissione.

Come abbiamo avuto modo di sapere dai tecnici di Roma Metropolitane, ora serve un atto formale degli enti finanziatori che stabilisca la sorte di questi risparmi. Deve essere rimodulato il quadro economico, spostando l’importo dalle somme a disposizione del contraente generale alle somme a disposizione dell’amministrazioneSecondo noi l’utilizzo più proficuo che se ne possa fare è il finanziamento completo della project review della tratta T2. A maggior ragione se oggi per tale scopo, a fronte di una esigenza stimata in circa 25 milioni, ne sono stati resi disponibili solamente 1,6.  Questa opportunità non va sottovalutata per non frammentare l’iter di revisione progettuale; Si correrebbe il rischio concreto di compromettere la resa tecnica ma soprattutto la tempistica di realizzazione della tratta di attraversamento del centro storico già incredibilmente dilatata. Vista l’entità della somma sarebbe auspicabile una project review estesa alla tratta T1 fino a Farnesina.

Questo è quanto di più facile e logico si possa fare, al di là di ogni ragionevole dubbio!

La partita sarà ancora più interessante se si manterrà il pugno duro anche sui ritardi di San Giovanni che, udite bene, ammontano a 945 giorni, con un ipotetico risparmio da penali di circa 33 milioni.