Roma-Lido: il futuro si deve chiamare Metro E.
L’ondata di finanziamenti dell’ultimo anno apre la strada alla quarta linea metropolitana di Roma. Arriveranno 20 nuovi treni grazie al recente bando della Regione Lazio. Pronti anche 180 milioni per l’adeguamento a standard metro. Intanto, vorremmo uniformata, in breve tempo e con costi irrisori, la segnaletica alle altre linee gestite da Atac. Sarebbe un primo fondamentale segnale verso la realizzazione del grande progetto di integrazione con la Linea B.
Il progettista dello stadio della Roma Dan Meis ha annunciato che i lavori inizieranno entro l’anno. Questo significa che la Roma-Lido non può più attendere: deve diventare la quarta linea metropolitana della capitale. E già oggi ha tutti i presupposti per esserlo. Infatti, con una circolazione ordinaria ad una frequenza di 7 minuti, comunque distante dalla frequenza massima teorica di 5 minuti, la linea potrebbe in tutta tranquillità adempiere alla sua funzione di metropolitana in maniera efficace e coerente con la domanda feriale di trasporto, con intertempi anche migliori della B1 e della C che oggi si attestano rispettivamente sui 9 e 12 minuti.
L’unico reale limite a questo modello di esercizio riguarda i treni, per ora insufficienti e in gran parte fatiscenti e inaffidabili. Ma la novità è proprio qui: la Regione Lazio ha finalmente posto rimedio con un bando per l’acquisto di 20 nuovi treni nel prossimo quinquennio. Il primo lotto del bando, già finanziato, prevede l’acquisto di 5 treni che dovrebbero essere disponibili già negli ultimi mesi del prossimo anno.
Noi crediamo che la messa in esercizio di questi nuovi treni debba coincidere con la riforma dell’immagine della ferrovia, che dovrà anche ‘esteticamente’ adeguarsi alla sua funzione di metropolitana assumendo la denominazione di Linea E, con relativa revisione di cartellonistica e mappe.
Sarebbe così aperta la strada per un potenziamento complessivo e integrale della linea, peraltro appena finanziato con i fondi strutturali FSC 2014-2020 per un totale di 180 milioni di Euro. Con l’introduzione del segnalamento a 4 codici ed il potenziamento degli apparati funzionali all’esercizio, infatti, la linea potrebbe anche scendere sotto i 5 minuti, rendendo realizzabile la nostra proposta inserita nel PUMS, ma anche un’eventuale diramazione per l’Aereoporto di Fiumicino. Questa direttrice, già prevista nel Piano Regolatore Generale, non solo garantirebbe il necessario collegamento metropolitano con l’aeroporto, ma anche ingenti entrate dalla bigliettazione, quanto mai necessarie a finanziare un sistema del trasporto pubblico estremamente dispendioso come quello romano. L’esercizio a 4 minuti è anche congruo con le necessità di trasporto per lo stadio. Tuttavia ci preme ribadire un principio: la Metro E è necessaria a prescindere dallo stadio. Lo stadio è solo quell’occasione che ne dimostra, ulteriormente, la necessità.
Infatti, nelle indagini “STATUS” di Roma Servizi per la Mobilità, nell’ambito della modellellazione di lungo periodo, risulta che il connubio Metro B-Metro E, nella tratta comune, andrebbe a raggiungere nell’ora di punta della mattina quasi 40.000 p/h. Sarebbe il tratto di metropolitana più carico della capitale.
Metro E al Flaminio, Metro D all’Aeroporto al posto del Lex, Metro C al S’Andrea e Anello completo come Metro F.
Lo so sono rompipalle ma mi sembra la cosa più logica.
Magari la Futura ME prolungata in sotterranea tra Piramide e Flaminio !!
Purtroppo , pur non piacendomi per niente, Temo vincerà la soluzione più semplice, banale di semplice realizzazione della ME Che da Piramide a Bologna si sovrapporrà alla M B-B1 e poi dopo arriverà a Jonio ,visto che non ci sarà niente da Progettare e di seguiti nessuna stazione da costruire e tunnel da realizzare , e che da Eur Magliana a Bologna e poi Jonio di certo non porterà servizio della Metro in aree e quartieri nuovi
Cari Massimo e Michele… quanto sono d’accordo con voi !
Per me la soluzione della E fino a Bologna e Jonio va bene come soluzione provvisoria, in attesa di realizzare il percorso da Piramide a Flaminio.
Tra l’altro Venezia diventerebbe l’unico nodo romano e per ora italiano con 3 linee metro: C-D-E. Una piccola Chatelet (Parigi).
L’idea è affascinante, ma dubito fortemente che si riuscirebbe, a piazza Venezia, a realizzare un nodo di ben 3 linee. A Parigi non si parte da una quota -35m della galleria di linea della più superficiale delle tre, come invece sarebbe a Venezia. Consideriamo che già a Fori Imperiali siamo a -32 m di profondità dal piano campagna, in discesa verso piazza Venezia. Una seconda linea, la D, ancora più profonda, sarà già un miracolo ingegneristico. Una terza linea sotto alle prime due dovrebbe scendere negli abissi. Dubito addirittura che ci sarebbe sufficiente corsa da Piramide, dove la linea arriva in superficie, per poter scendere a quota -90? mantenendo pendenze ragionevoli.
Devo concordare con Te se pensiamo , per fare un ulteriore esempio , a quanto tempo ci e’ voluto tra il 2015 ed il 2016, non ricordo esattamente l’ anno, ma eravamo d’ Estate , quando da San Giovanni MC , in seguito alla Variante imposta dalla Sovrintendenza, si iniziò a costruire il sotto- attraversamento della MA ” mi sembra di ricordare che per realizzare 40 metri di sotto attraversamento c’ impiegarono almeno 7 mesi, se non di più.
Le gallerie di linea che sotto-attraversano la stazione esistente San Giovanni Linea A, aventi una lunghezza di circa 40 m per ogni via di corsa, sono state interamente realizzate con scavo in tradizionale a foro cieco, sotto falda, mediante il consolidamento e l’impermeabilizzazione del terreno con la tecnologia del congelamento tramite azoto liquido.
Salve a tutti.
È vero, avete ragione, non avevo pensato a questo, in effetti.
Allora si potrebbe pensare a cambiare il percorso della MD, magari facendola incontrare con la MC nell’ansa barocca (Rinascimento/Navona) e con la ME ad Augusto Imperatore, per poi incontrare la MA a Spagna oppure a Barberini.
Capisco che per l’ansa barocca già ci sono molti problemi a fare le stazioni “singole”, tuttavia si tratterebbe di fare un’unica stazione (Rinascimento/Navona, appunto) predisposta per servire due linee su livelli diversi, cosa ne pensate?
@Simone C: mi piace, e non si discosta molto dal tracciato previsto inizialmente per la D, quando si pensava di incrociare la C ad Argentina anziché a Venezia
@alexalex Magari si potessero realizzare queste idee, caro Alex.
In ogni caso, parlando della MD, per quanto riguarda il percorso dopo Trastevere, anche io sono concorde nel farle servire Portuense, Trullo, Casetta Mattei, Corviale e, perché no, anche Pisana.
Una stazione con 3 linee che si incrociamo una sull’altra non è certo facile da realizzare. Però potrebbe essere progettata una unica stazione a 4 binari per le linee D e E subito sotto la stazione della line C..
Però a Piazza Venezia potrebbe essere progettata una unica stazione a 4 binari per le linee D e E sotto la stazione della linea C evitando di scavare in profondità
Ma cosa serve il tratto piramide eur magliana in cui queste 2 metro si dovrebbero sovrapporre non conviene farla partire da eur magliana? Tanto poi dovunque devi andare tra magliana e piramide ce la metroB. Spiegatemi voi l’utilità io per ora lo trovo solo uno spreco
Ciao Federico, nel rispondere alla Tua domanda ( cosa serve il tratto piramide eur magliana in cui queste 2 metro si dovrebbero sovrapporre ) vorrei aggiungere ”
Che Pur non finendo mai di Ringraziare , Stimare e tessere le Lodi del Comitato Metro x Roma ,che da anni seguo , Da un Lato ” per aver Rilanciato con Forza, determinazione e cognizione di causa la Tratta T2 MC Che secondo me dovrebbe recuperare anche fermata Risorgimento ed anche per il Difendere a spada tratta il Prolungamento B1 della Metropolitana al posto del people mover- minimetro’ di Perugia, a fune ”
Tuttavia dall’ altro Lato non ho mai compreso fino in fondo l’ altra Proposta presentata nei mesi scorsi al PUMS ” Trasformazione della Roma Lido in ME ”
Il reinserimento della Roma Lido nella Metro B è un’ipotesi che risale al Piano Regolatore Generale del 2003, ripreso poi nel 2008. ” La conversione potrà essere divisa in fasi: una prima fase che porti la Roma-Lido ad un massimo 16 treni l’ora, come previsto dagli studi di ATAC, ossia una frequenza di un treno ogni 3,5 minuti in ora di punta, che quindi trasformi la prima tratta funzionale Piramide-Cristoforo Colombo in Metro E.
Successivamente una seconda fase che porti la Metro E a sovrapporsi alla B per poi prendere il posto della Metro B1, con la creazione della nuova tratta funzionale Cristoforo Colombo-Jonio .
Anch’ Io vorrei sapere che senso potrà avere la Tratta comune , sovrapposta alternata Piramide- Bologna tra MB e ME ( che tra Piramide e Bologna sostituirà la B1 ) che certamente non porterà il servizio della metropolitana in aree nuove fino ad ora non coperte né da servizio ferroviario regionale o metropolitano . Anch’ Io mi ero e sono schierato tra i fautori del Prolungamento in sotterranea tra Piramide e Flaminio con le Fermate Marmorata , Foro Boario , Venezia scambio con MC, Augusto Imperatore, Flaminio , Proposta meno votata rispetto ad altre, Tipo Tratta T2 MC, ma anche questa proposta al PUMS
ma viene contro argomentato che ” Il Prolungamento in sotterranea tra Piramide e Flaminio rimarrà un Sogno mentre ” avere da Eur Magliana a Bologna ( dopo fino ad Jonio ) la Futura ME Totalmente sovrapposta alla MB e che sostituirà la B1 E’ di più facile realizzazione
Tra l’altro attualmente per passare tra metro B e Roma Lido non bisogna nemmeno ripassare i tornelli, come ad esempio tra metro C ed A a San Giovanni.
Ritengo invece meno prioritaria, anche se potenzialmente utile, la costruzione della diramazione per l’Aeroporto di Fiumicino, già ben servito dalla FL1.
Si tenga presente che Trenitalia ha un importante piano di ampliamento della stazione ferroviaria di FCO, che prevede anche l’interconnessione con l’Alta Velocità.
L’eventuale diramazione della Roma-Lido (Metro E) verso Fiumicino non aumenterebbe di granchè l’accessibilità all’Aaeroporto. Si avrebbe un vantaggio solo sulla direttrice costiera, per la quale peraltro esistono importanti progetti (purtroppo incagliati…..) di viabilità stradale, come il Ponte della Scafa e l’Autostrada Roma_Latina (con il corridoio Tor dè Cenci di collegamento con A12). Ecco, sarebbe invece davvero prioritario sbloccare questi importanti progetti infrastrutturali, che ritengo non antagonisti bensì complementari all’auspicata implementazione della “Rete del Ferro” che questo Comitato giustamente propugna.
Analogamente, anche la Linea Roma Nord (tratta Flaminio-Montebello) dovrebbe a tutti gli effetti essere denominata Metro F, e ciò ancor di più quando sarà completata (a proposito, quando ?) la nuova Stazione Flaminio con il relativo tronchino e l’interconnessione diretta con la Metro A.
…l’unica co sa chiara è che nel settore ovest – sudosvest (Portuense e Monteverde su tutti) c’è il vuoto cosmico.
Tutto bello peccato che nel documento si parla di Atac come Società Appaltante cosi i lavori fanno la fine di Acilia Sud e Tor di Valle.
Comunque io sposo l’idea del comitato: prima fase trasformarla in metro E e poi collegarla alla B1.
È semplice, realizzabile e poco costosa con benefici enormi perché si evita un cambio inutile, la metro non sarà piena solo in un senso e i treni non viaggeranno sempre sotto le intemperie e il caldo visto che avranno un parte del tragitto in sotterranea.
Il sogno di collegare la RL alla RN è e rimarrà solo un sogno.
ma i colori delle linee sono stati già decisi? nel senso. ho notato che anche delle mappe ipotetiche di linee future (che purtroppo chissà quando verranno alla luce), compaiono sempre gli stessi colori improbabili.
per la E, un turchesino, che vicino alla linea B (con cui per lungo tratto si sovrappone), quasi si confonde nella mappa. Poi addirittura ho visto linee di colore marrone e grigio! Tutto pur di non usare dei colori poco “machi”, come fuxia, lilla ecc ecc che invece sarebbero decisamente più chiari ed evidenti sulla mappa.
perchè arrivare al marrone o alle sfumature di blu, senza usare colori ben più distinguibili, mi pare una cavolata.
Certamente la Roma-Lido deve assumere, a tutti gli effetti, la denominazione di Metro E.
Ne ha già d’ora molti requisiti di linea metropolitana, benchè vi siano molte carenze a livello generale (qualità dei treni, frequenze, degrado delle stazioni, insufficiente potenza della linea, ecc.).
E’ evidente che con i programmati interventi di revamping della linea, peraltro imposti anche in sede di Conferenza dei Servizi per il progetto Tor Di Valle – Stadio della Roma, saranno ben raggiunti gli standard di Linea metropolitana a tutti gli effetti.
La Metro E, di cui si auspica anche la piena integrazione nella rete metro cittadina (es migliore interscambio con fermata Piramide della Metro B e con stazione Ostiense, per non parlare anche della grafica e della cartellonistica delle indicazioni), a mio avviso sarà di un livello anche superiore di molte linee metropolitane presenti nel mondo e che da tempo sono indicate come tali.
Ben venga la trasformazione in Metropolitana, ma per me questa è la linea D!! Dovrebbe partire un progetto di prolungamento da Magliana che segua più o meno il tracciato del progetto della linea D andando a servire progressivamente Magliana, Marconi e Trastevere, e incrociando la C e la A fino a piazza Fiume. In questo modo con 8-9 stazioni si farebbe subito la tratta centrale della linea D, con il primo nodo di scambio già esistente a Magliana e sfruttando inizialmente il deposito esistente. Già all’apertura di una prima ipotetica tratta Ostia-Magliana-Trastevere avremmo una linea ben integrata con 2 nodi di scambio! E si potrebbe costruire direttamente la stazione di scambio con la C a Navona o Venezia prevedendola come nodo fin dal progetto.
Sicuramente occorre costruire le stazioni aggiuntive previste (Giardini di Roma , Mezzocammino, …)
Ma sarebbe una pessima idea prolungarla per Testaccio e poi, passando per i muraglioni del Tevere, arrivare a Flaminio (MA)?
La diramazione per Roma-Fiumicino pure sarebbe auspicabile.
Ma potrebbe essere un’idea, arrivata a piramide di far proseguire i treni sulla linea frrroviaria verso Tiburtina creando stazioni di interscambio a Pigneto, con la stazione tuscolana creando un interscambio sotterraneo anche con la linea A e aggiungere altre sue fermate intermedie una all’altezza della Colombo e una a piazza Zara? In questo modo la linea E farebbe da subito rete con tutte le altre linee della metropolitana, si snellirebbero da subito i nodi di scambio di San Giovanni e termini, soprattutto nel caso si creasse una diramazione per l’aeroporto. È il tutto sarebbe relativamente economico.
Comitato, vorrei farvi notare un dato al quale forse non avete pensato. Realizzare una metro per l’aeroporto non è fattibile per via della opposizione, prevedibile, di FFSS che dispone di un lucroso treno, il Leonardo Express, che effettua il servizio aeroporto-stazione. FFSS guadagna da quel treno sui 70 milioni l’anno., non daranno mai l’avallo… siamo seri… piuttosto quello a cui si deve pensare è una cessione in toto dell’intero sistema di trasporto metropolitano a FFSS, non solo di quello romano ma proprio di tutta Italia
http://www.fsnews.it/fsn/Gruppo-FS-Italiane/Trenitalia/Trenitalia-Aeroporto-Fiumicino-superati-due-milioni-passeggeri
In realtà a Fiumicino si prevede un aumento dei passeggeri verticale tale da rendere insufficiente l’infrastruttura ferroviaria. Sarà necessario, in ogni caso, un collegamento metropolitano in aggiunta a quello ferroviario.
Concordo in pieno e non vedo l’ora che provvedano a cambiare la segnaletica, ovviamente di pari passo con l’adeguamento del parco rotabile. La linea è di fatto una metropolitana pesante di superficie … a differenza delle celebratissime M4 e M5 di Milano che sono Metro leggere (ma non se ne parla), e delle fantasiose linee napoletane (vecchia Linea 2, linea Arcobaleno, linea vattelappesca…) in cui non si capisce cosa sia metropolitana e cosa non lo sia … a sentir loro pure la linea privata abusiva di zì Gennarino fa parte della rete metropolitana, mentre solo Roma deve essere l’ultima ruota del carro 🙁
Francamente queste dispute sul numero di linee che somigliano tanto a “chi ce l’ha più lungo” mi appassionano zero. Quel che m’importa è che Roma inizi finalmente a fissarsi degli obiettivi e a portarli avanti con pazienza e determinazione, ben sapendo che i tempi per queste cose sono lunghi, servono soldi e devono essere erogati con continuità, e che se un progetto è valido è giusto portarlo avanti al di là dei cambi di colore delle Giunte. In questo, piaccia non piaccia, Milano dovrebbe essere presa come esempio da seguire: ne guadagneremmo tutti. Il resto conta poco o nulla
Beh quella del numero di linee è una smania che certamente non appartiene a Roma … :-/ Ciononostante, dal momento che qui si parla della Roma – Lido ed il tema del thread è precisamente quello di rinominarla Linea E, ho espresso, legittimamente, il mio parere. Facevo notare, poi (magari in modo colorito) che l’infrastruttura di cui ci occupiamo, che, beninteso, ha bisogno di un poderoso intervento di riqualificazione, andrebbe di diritto inserita nella rete delle metropolitane pesanti, e non solo perchè, come conferma lo stesso comitato, il volume di traffico interessato è quantomeno paragonabile a quello delle altre linee, ma anche perchè la stessa infrastruttura – prima e meglio di altre strutture della Penisola rispecchia gli standard tecnici dela metropolitana. Basti pensare che è stata modello di partenza per la costruzione della Termini-Laurentina (prima vera metropolitana, se non erro)
Sono un utente quotidiano della Lido quindi chi meglio di me desidera treni nuovi e più puliti (anche se devo ammettere che oramai di vecchi scassoni ne sono rimasti ben pochi, per la maggior partire il servizio è espletato dai CAF), frequenze più alte (un treno ogni 10 minuti nelle ore di punta è veramente al limite quando salta una corsa è il delirio), una maggiore integrazione anche “visiva” con la rete metropolitana… e magari sogno anche un prolungamento verso Flaminio come tanti altri qui
A mio modesto parere, il prolungamento fino a Flaminio, con circa 4,5km di gallerie e con stazioni dopo Piramide/P.S.Paolo come Marmorata, Foro Boario, Venezia, Augusto Imperatore e Flaminio, è la cosa più logica su cui puntare.
Ovviamente non sto dicendo che la condivisione del tratto centrale della futura ME con la MB, e arrivo della ME fino a Jonio (ancora meglio a Bufalotta) sia una cosa negativa, magari si potesse avere subito, ma credo che l’arrivo della ME fino a Flaminio serva altre zone del centro, migliorando enormemente l’effetto rete e, comunque, sia un ulteriore passo verso il superamento del sistema terminicentrico dei trasporti romani.
Fondamentale sarebbe anche costruire le stazioni di Mezzocammino e Malafede più il raddoppio di Marconi e Garbatella. C’è troppa distanza tra le stazioni ora esistenti…
Due spunti su cui dibattere (e sognare) in vista – si spera – di tempi migliori per gli investimenti in infrastrutture di trasporto pubblico a Roma. È un po’ di tempo che mi frullano nella testa, e questo mi sembra il luogo adatto per parlarne:
1) collegamento tra le linee Roma-lido e P.le Flaminio-Viterbo mediante tunnel da Garbatella a (indicativamente) piazzale Bruno Buozzi, con stazioni sotterranee a piramide, bocca della della verità, Venezia, San Silvestro, Flaminio e Bruno Buozzi. L’opera trasformerebbe due linee ‘cul de sac’ che si attestano ai margini del centro (e per questo non vengono utilizzate al massimo delle loro potenzialità) in metropolitana di attraversamento (in stile cross rail a Londra) a fronte di un investimento relativamente limitato (essendo necessario realizzare 6/7 km di nuovi tunnel e le stazioni (magari quella di piazza Venezia potrebbe essere realizzata in concomitanza con quella della linea C, con qualche risparmio nei costi). Una diramazione da Acilia o da Ostia antica verso l’aeroporto di Fiumicino consentirebbe inoltre di realizzare un collegamento diretto tra il centro e lo scalo (vedi punto due per ulteriori considerazioni), potenziando notevolmente la capacità di trasporto su ferro tra la città e il suo aeroporto. Questa linea renderebbe parzialmente superflua la metropolitana D (qualora dovesse ricomparire sui radar dell’amministrazione comunale) sopratutto nel tratto Venezia-EUR, che in un simile scenario trasportistico potrebbe essere rimpiazzato da un più economico tram tra la stazione trastevere e la metro Marconi (come pure immaginato in passato), a meno di una decisa deviazione del percorso verso il quartiere portuense, ad oggi non toccato da nessuno dei progetti infrastrutturali più o meno futuribili in discussione.
2) nuova stazione sotterranea di transito all’aeroporto di Fiumicino con collegamento tramite un tunnel sotto l’aeroporto con la linea tirrenica (con possibilità di instradamento dei treni sia verso Civitavecchia-Grosseto, sia verso Roma San Pietro). L’opera consentirebbe di risolvere i limiti di capacità dell’attuale stazione, rendendo possibile prolungare la FM1 sino a Civitavecchia (e magari, laddove chiuso l’anello ferroviario, instradare i treni no stop da Termini e Tiburtina versò Fiumicino su questa nuova linea, sfruttando l’attuale tratto di penetrazione urbana della linea tirrenica, su cui si libererebbero delle tracce). L’attuale stazione di Fiumicino potrebbe essere utilizzata come capolinea dell’eventuale diramazione della Roma-Lido verso l’aeroporto di cui al punto 1). La realizzazione della gronda merci da campoleone a Ponte Galeria (opera ipotizzata da anni dalle Ferrovie) consentirebbe ad alcuni treni in provenienza da Napoli e dal sud della regione di transitare per Fiumicino per poi proseguire per Roma sempre tramite la tratta Maccarese-San Pietro. L’aeroporto vedrebbe sostanzialmente incrementato il grado di connettività con tutto il suo bacino di utenza.
Ragazzi chiamatela come vi pare linea E trenino per ostia o linea Z finché ci saranno gli attuali treni è solo una diligenza…. Roma ha bisogno di nuovi binari x la metropolitana, chiamarla metro non serve a nulla se rimane cosi come sta
Bene i nuovi treni, ma sui cantieri delle stazioni di Acilia sud e Tor di Valle, fermi e abbandonati vergognosamente oramai da quasi un anno, perché ATAC ha trattenuto i fondo della Regione destinati a pagare le ditte che stanno effettuando i lavori, nessuna notizia?
Aggiungerei la nuova denominazione della stazione Porta San Paolo in Piramide, magari; la tripla denominazione è una cosa veramente stupida da tenersi che porta confusione.
Io piuttosto uniformerei tutto a Ostiense, visto che difficilmente si potrà pensare di cambiare il nome alla stazione RFI
Il nome della stazione ferroviaria è difficile da cambiare, è vero, ma ritengo comunque preferibile il toponimo Piramide per le stazioni della metro (B ed E). Nell’uso comune praticamente tutti i romani dicono “Piramide” per intendere il nodo della metro: “Porta San Paolo” è sicuramente da togliere perchè ingenera confusione. A questo punto lascerei il nome distinto solo alla stazione ferroviaria, anche perchè la stessa situazione, prima o poi, si presenterà con Libia/Nomentana e soprattutto con Ponte Lungo/Tuscolana