Il 12 maggio apre la stazione San Giovanni della linea C
Finalmente abbiamo una data certa per l’apertura di San Giovanni: sabato 12 maggio. La sindaca Raggi ha comunicato oggi la data ufficiale di apertura della stazione di interscambio che permetterà di mettere in rete la terza linea metropolitana della Capitale. Per la prima volta dal 16 febbraio del 1980, data di apertura della Metro A, a Roma nasce un nuovo nodo di scambio tra metropolitane. Come avevamo anticipato, la Metro C aprirà inizialmente con una frequenza a 12 minuti su tutta la linea, da Pantano a San Giovanni.
Non appena saranno ottenute le autorizzazioni necessarie sarà possibile scendere ad un treno ogni 9 minuti, come dichiarato dal presidente della commissione mobilità Enrico Stefàno. L’aumento della frequenza, da quanto emerso, dovrebbe essere possibile in tempi relativamente brevi. Non solo, l’assessore Meleo ha anticipato che l’intenzione dell’amministrazione è quella di raggiungere tra 3 anni la frequenza di 4 minuti, che sarà possibile effettuare non appena sarà completata la croce di scambio sita nel pozzo 3.3 (via Sannio). Ne deduciamo, quindi, che è nelle intenzioni dell’amministrazione la volontà di rendere disponibile prima del completamento dell’intera tratta T3 la funzionalità del pozzo. Tacita conferma, però, degli innegabili ritardi che si stanno avvicendando nella costruzione delle stazioni Amba Aradam e Colosseo.
Appaiono un pochino riduttive le affermazioni dell’assessore sugli effetti che la Metro C avrà sulla Metro A. Si sostiene che l’azione congiunta del sistema di superficie e di un leggero potenziamento della linea A possano fare la differenza, ma appare chiaro come almeno nell’immediato l’impatto sarà ingente e porterà sicuramente alla saturazione della tratta centrale della Metro A.
La vera grande notizia di oggi, però, è che per la prima volta tutti gli attori politici del Movimento 5 Stelle che si occupano della mobilità, dal sindaco all’assessore fino ai consiglieri, hanno ammesso insieme e pubblicamente la volontà di proseguire la Metro C nel centro storico con le stazioni Venezia, Navona e San Pietro, aderendo appieno alle tesi del Metodo Metro x Roma. Tesi che hanno fornito anche la base sui cui si è fondata la project review preliminare di Roma Metropolitane. Queste novità costituiscono una grande vittoria per il nostro comitato, che ha fatto del dialogo e di un rapporto collaborativo con le istituzioni i suoi capisaldi. Due principi che ci hanno permesso non solo di mobilitare la cittadinanza su un tema importante come quello della dotazione infrastrutturale della Capitale, ma anche di incidere realmente sul destino della Città.
Sapete per caso se con l’apertura di San Giovanni l’orario si uniformerà a quello di A-B-B1 il venerdi’ e il sabato?
Si, c’è un comunicato nel sito dell’Atac: http://www.atac.roma.it/page.asp?r=16622&p=159
A pensarci bene, l’adozione del modello MXR permetterebbe di servire piazza Risorgimento anche senza dover realizzare una stazione apposita, ma semplicemente realizzando ke banchine della stazione Ottaviano tra piazza Risorgimento e viale Giulio Cesarw, e un pozzo-stazione all’estremità posta verso piazza Risorgimento. La stazione avrebbe così due uscite: una a piazza Risorgimento, e l’altra su viale Giulio Cesare collegata all’atrio della stazione MA
La frequenza di 12 minuti per una metro e’ impronunziabile, una presa in giro. Ma perché? Mancano i treni o ci sono problemi di altra natura? Parlare di due anni per arrivare a 9 minuti e’ ridicolo.
Bè, non se la sono inventata loro la frequenza a 12 minuti ma è così da quando è stata aperta per la prima volta e per la prima tratta che non arrivava neppure fino a Lodi. Certo, la frequenza resta ancora per il momento da treno regionale, e devi fare del tutto per non perdere la corsa che ti serve (almeno parlo per me che ne usufruisco quotidianamente da più di tre anni ormai). Si è scongiurata la fantomatica ipotesi per cui si sarebbe arrivati ad una frequenza di un treno ogni 14 minuti! Sì, il materiale rotabile è attualmente insufficiente ma è già di qualche settimana fa la buona notizia che è stato dato l’ok all’acquisto di altri nuovi treni e quindi questo ci fa sperare che i tempi di arrivo ad una frequenza a 4’ non saranno poi così lontani.
Finalmente dopo tanto tempo una buona notizia. Grazie al Comitato che si è fatto promotore di una nuova ipotesi progettuale, e una volta tanto grazie anche a chi, in seno all’amministrazione capitolina, ya voluto ascoltare e fare propeie le vostre proposte. Ricordiamoci che, sotto Marino con Improta assessore, si parlava di un tunnel di 2km da Venezia a San Pietro senza fermate. Ovviamente mi unisco a chi chiede che sia riproposta con forza anche Risorgimento
Se non sbaglio l’uso della galleria allargata non esclude in futuro la costruzione di nuove Stazioni.
Se cosi fosse va bene iniziare anche senza Risorgimento purché si inizi.
L’AD delle FS ha manifestato interesse sulla C dove però vuole gestire anche il servizio e non solo l’ infrastruttura come per la M5.
Se FS investisse 2 miliardi (il 40% del costo finale) per arrivare a Roma Nord perché no farlo?
Mi sembra un buon compromesso anche perché oggi parliamo solo di un annuncio di volontà ma non si parla di chi metterà i soldi.
In passato non ero favorevole a un inserimento di FS ma sinceramente adesso penso che solo una grande azienda come FS può dare una scossa al TPL di Roma.
Per la tratta Ottaviano-Farnesina, la stazione Clodio, visto che è progettata in modo che il tunnel continui verso l’Auditorium, rimarrà in piazza Bainsizza o si sposterà verso Piazzale Clodio/Viale Angelico? E poi tra Clodio e Farnesina vi sarà una fermata intermedia? Fra clodio e Farnesina sarebbero due chilometri senza fermate
Io credo si dovrebbe studiare e inserire una fermata al Ponte della Musica:
– mediana tra Clodio e Farnesina;
– a servizio di via Guido Reni, del quartiere Flaminio e del foro Italico e curva sud;
– futuro scambio con il tram della Musica, per portare ai Parioli e all’Auditorium.
Non ho capito una cosa. Chiesa Nuova non si fa più e spostano la nuova fermata a Piazza Navona? Con le uscite sulla piazza, giusto? Se andiamo avanti di questo passo a breve rispunterà anche Argentina
Le uscite a Piazza Navona sarebbero uno scempio, voglio sperare che intendano farle fuori dalla piazza.
Premesso che non sarei per nulla contrario ad una uscita direttamente sulla piazza (ci sono ben altri scempi cui assistiamo quotidianamente in questa decadente città al punto che non ci facciamo neanche più caso), credo che nell’ipotesi progettuale di MXR le uscite fossero previste solo lungo Corso Vittorio
A dispetto del nome la stazione Navona non sarebbe ovviamente sotto l’omonima piazza. Per come l’abbiamo concepita noi, almeno, consiste in due pozzi con relative uscite in Piazza Sant’Andrea della Valle (dove una volta era prevista la stazione Argentina) e in Piazza San Pantaleo.
No, non credo si possano fare uscite a piazza Navona. La stazione e le uscite le potrebbero mettere a piazza Minghetti.
Ha ragione il Comitato a rivendicare il merito di avere (almeno formalmente e per ora) inciso sulle posizioni dell’amministrazione comunale.
Comunque vada a finire, si vede che un numero limitato di persone ragionevoli può ancora ottenere dei risultati.
Di questi tempi, non mi pare poco.
Connessione Mobile in Metro C
Scusate ma qualcuno sa quando come sulle altre linee metro sarà disponibile la copertura della linea mobile?
Bellissima notizia per Roma e per tutti, grazie anche al comitato che ha lanciato le proposte al PUMS e alle quali ho partecipato sapendo e sperando che avrebbero inciso.
Ora si parla finalmente di finire la linea, era ora, spiace solamente constatare che come al solito non c’e’ il riconoscimento minimo del lavoro fatto precedentemente (quando i 5S erano finora Contrari), ma questo e’ purtroppo un vizio italico da cambiare per il bene comune.
Connessione Mobile in Metro C
Scusate ma qualcuno sa quando come sulle altre linee metro sarà disponibile la copertura della linea mobile?
Al momento non si hanno notizie in merito. l’unica cosa che ti possiamo dire è che esiste un sistema di telecomunicazioni in linee predisposto per il sistema GSM/UMTS quindi basterebbe allargare il contratto in essere sulle altre due linee senza necessità di opere impiantistiche ulteriori.
Qualcuno mi spiegherebbe, a proposito, perché sulla B1 dobbiamo rassegnarci all’assenza di copertura?
Concordo da quanto detto da Davidek, circa i tempi di attesa che si allungherrano ulteriormente quando verranno aperte le fermate Ipponio e Colosseo.
Visto che il tempo non manca andrebbero ordinati i treni necessari ed evitare una volta tanto di rincorrere il problema. quattro anni passano in fretta….
Siccome sono un utente della MC aggiungo che se salta una corsa, e la cosa accade ogni tanto, ti ritrovi ad aspettare il treno 12+12 (credo che con S.Giovanni aperta sarà 14+14) minuti.
Con frequenze di questo tipo non è più un servizio metropolitano bensì un regionale.
Per non parlare del fatto che spesso la gente non riesce materialmente a salirci su questo treni (parlo in particolare delle fermate Alessandrino e Parco di Centocelle al mattino, ore 07.30/08.00) perché i treni sono pieni, le porte restano aperte per circa 8 secondi, spesso in gran parte spesi dalla gente che sta a bordo per scendere…
Se mi arriva un treno strapieno e ho un bambino, un passeggino, una valigia, o semplicemente ho la sciatica o non ho la forza per spintonare la gente, semplicemente non ci salgo sul treno. Resto giù e spero nel prossimo… Tra 14 minuti.
Assolutamente d’accordo!!!!
Dal mio punto di vista questa è una vittoria di Pirro. Abbiamo una nuova fermata, ma al prezzo di un servizio per alcuni inutilizzabile: lavoro su turni, non ho 24 minuti di flessibilità in ingresso al mattino… significa che devo svegliarmi MEZZ’ORA prima solo per essere certo di compensare gli eventuali (e purtroppo frequenti) disservizi della C.
Non nascondo che, spesso, prendo la macchina e vado ad Anagnina… vecchia strada, ma sicura.
Sempre a proposito della Rivisitata Progettazione T2 ” Chiedo Perché non recuperare la Stazione Risorgimento , o unendola alla T2 , oppure nella futura T1 ?
Capisco che i paragoni tra una città ed un’ altra sono assurdi perché ” Ogni realtà urbano- metropolitana e’ un caso a sé ed oramai sappiamo come e’ fatta Roma , tuttavia vorrei sapere se, si possa fare qualcosa o con Argentina o con Risorgimento, almeno recuperare una di queste 2 fermate .
In questi anni a Berlino con i lavori del prolungamento della U5 dall’ Alexander Platz al Brandenburger Tor iniziati nel 2010 sono riusciti a conciliare, a portare avanti da un lato i lavori del Prolungamento in centro della U5 Realizzando i tunnel in profondità al di sotto del fiume Spree ed in contemporanea a finire di ricostruire il Vecchio- Nuovo Berliner Stadtschloss – Humboldt Forum le cui fondamenta si trovano in parte sopra il tracciato del prolungamento in sotteranea della U5
Il problema delle frequenze per risolverlo veramente andrebbero ordinati quei 4 o 5 treni necessari ad avere un parco macchine sufficienti su base quotidiana, e soprattutto nel caso di fermo di qualche treno per ordinaria e straordinaria manutenzione.
Giustamente come commentava prima di me Davidek ,quando tra tre o quattro anni si aprirà la successiva fermata Ipponio-Amba Aradam e poi Colosseo senza nuovi treni le frequenze non saranno adeguate al volume di traffico.
Anche se qualcuno in passato con una certa sicurezza ci ha lasciato intendere che il volume del traffico non giustificava l’opera….. adesso è interessante con la prima prova del nove vedere come stanno le cose.
“aderendo appieno alle tesi del Metodo Metro x Roma. Tesi che hanno fornito anche la base sui cui si è fondata la project review preliminare di Roma Metropolitane.”
Le vostre tesi dei pozzi con ascensori non sono altro che una parte di quanto vado affermando da anni.
La linea continuerà previo cambiamento totale dei metodi costruttivi che erano assurdi per il centro storico di Roma, come ho detto tante volte mentre la maggior parte dei commentatori del vostro blog voleva andare avanti spazzando via tutto per scavare crateri grandi come campi da calcio e al diavolo la sovrintendenza e i cocci romani.
Finalmente dopo anni persi con prontuari archeologici che non risolvevano niente e la “sorpresa” di ritovamenti importantissimi durante gli scavi in centro leggo notizie che cominciano a farmi immaginare un rinsavimento generale.
Adesso però occorre che si adotti l’unico metodo possibile, scavare le stazioni sotto lo strato archeologico allargando le gallerie e limitando le perforazioni ad ascensori e scale di emergenza con pozzi i più piccoli possibili. Anche le misure proposte dal comitato nell’articolo di qualche mese fa sono fuori scala in situazioni come l’ansa barocca dove la superficie libera è poca e sotto c’è di tutto.
Annuncio fin da ora che ritengo decisamente improbabile costruire una stazione a Largo Argentina. La concentrazione di reperti e rovine è troppo alta e lo spazio troppo poco per pensare di ricavarne l’uscita di una stazione. A meno che non si arrivi direttamente sotto un palazzo già in piedi uscendo da lì.
Ciao Emanuele( l’ altro ) nel condividere quanto affermi a proposito del realizzare i nuovi tunnel MC sotto lo strato archeologico vorrei chieder ti e/o vi ” Perché alla Nuova Rivisitata Progettazione della T2 , Oltre a Venezia, Navona, San Pietro non e’ possibile recuperare ed aggiungere di nuovo fermata ” Risorgimento per permettere l’ integrazione e scambio tra Metro e Tram ??
Non saprei. Ero rimasto al fatto che Risorgimento sarebbe troppo vicina a Ottaviano per giustificare il costo di una stazione, probabilmente il motivo resta questo.
Comunque i tunnel già si trovano sotto lo strato archeologico. Il problema è poi come collegarli con l’entrata della stazione. L’idea dei pozzi è accattivante, ma comunque è lo scavo a dettare l’ultima parola. Anche un pozzo va incontro alla stratigrafia, non la evita. È minore ovviamente l’area investigata e quindi si dovrebbero avere meno ritrovamenti. Ma un’area più limitata va anche incontro a meno spazi di manovra. Quindi accanto ai benefici dei pozzi si deve mettere in conto l’incognita di problemi che non possono essere prevedibili, ma che solo durante la fase dello scavo emergono e devono essere affrontati.
Certo, i tunnel sono sempre sotto, ma gli atri no nel modo in cui hanno costruito finora, da qui ritardi colossali per gli scavi archeologici e stazioni cassate per i troppi problemi. Un pozzo presenta meno problemi esclusivamente per la poca superficie interessata.
Il mio metodo in realtà prevedeva PRIMA lo studio su dove poter realizzare le discenderie e solo successivamente lo scavo della talpa. In questo modo i ritardi una volta avviata l’opera sarebbero stati nulli o quasi. Ma dal momento che qui si farà il contrario voglio sperare che prima decidano dove scavare i pozzi e poi disegnino la struttura della stazione, la quale dovrà essere costruita con gli atri sotto lo strato archeologico. E’ l’unico modo per provare a costruire stazioni in zone problematiche come nell’ansa barocca.
Non essendo un esperto della materia vorrei sapere se esistono altri esempi simili con stazioni create con questo sistema. Grazie mille
Speriamo che la project review non sia una scusa per allungare il brodo… Mi pare di capire che comunque dovrebbero decidere chiaramente in questo periodo che le talpe muovono verso Colosseo, il prosieguo o meno degli scavi, al fine di ottimizzare i costi, o quantomeno proseguire lo scavo per evitare che, quando si riprenderà a scavare, gli scudi tombati delle talpe non siano di intralcio al progetto.
bellissime le notizie riguardo le intenzioni di proseguirla, ma riusciranno a concludere un iter prima della fine della legislatura e che venga tutto rimesso in discussione da un eventuale altro sindaco?
Ciao Matteo !!
Mai parteggiato per la Raggi ed i 5 S ( Fünf Sterne come li chiamano i connazionali della Merkel ) ma ” lascia perdere che ” Dal Crollerà il Colosseo, Fermiamo la MC A San Giovanni e facciamola semmai proseguire in superficie con un Tram fino ad oggi ” qualche passo avanti lo hanno fatto . Tempi biblici permettendo magari di qui ad un 5 anni arriveremo all’ inizio dei lavori del prolungamento post Colosseo verso Ottaviano
Diciamo che in questi tempi (non molto rosei per Geppetto & Figlio del Magogì) dire una cosa che faccia “colpo di scena” è cosa assai conveniente. Prima X poi Y, prima fragola poi cioccolato, includiamo a ma anche z…né di destra né di sinistra ma tutte e due le cose….sono 5 anni che vi fate prendere per il giro…
Che previsioni di carico orario da metro C si sono fatte sulla tratta della metro A San Giovanni -Termini ?
Frequenza a 12 minuti è intollerabile.
E nemmeno possibile: con una fermata in più passeremo dai 12 minuti attuali ad almeno 14 minuti.
Spero sia ripresa in considerazione la presenza delle corse limitate, fino a qualche settimana fa c’erano quelle Limitate Alessandrino.
Magari avrebbe senso fare le limitate fino a Giardinetti, per coprire il vecchio percorso del trenino.
Meglio cmq sarebbe stato spendere due parole sulle sorti della ferrovia sulla Casilina.
Spiace dirlo ma è un’inaugurazione amara, amarissima.
Il problema delle frequenze si riproporrà ad ogni avanzamento? Mi spiego meglio: i tronchini di scambio saranno nel futuro ancora un problema, anche quando arriverà al Colosseo… A piazza Venezia…?
Grotte Celoni è predisposta per le limitate, sarebbe il caso di usarla…
Quelle limitate ad Alessandrino sono un’offesa ed uno spreco. Non sono d’accordo
Potrebbero mettere le limitate a Grotte Celoni, visto che la stazione è già predisposta.
Figurarsi l’attuale a 15!!!!!