Partite le talpe verso Colosseo. Tunnel pronti in un anno, tratta aperta nel 2022

Prende sempre più corpo la tratta San Giovanni-Colosseo della Linea C. Ieri sono finalmente partite le talpe meccaniche dal pozzo di via Sannio destinate a scavare le gallerie della cosidetta T3. Le Tbm (Tunnel boring machine), questo il nome tecnico delle due escavatrici sotterranee, impiegheranno circa 12 mesi per arrivare al Colosseo. Ma per vedere inaugurata la tratta ci vorrà molto più tempo.

Il taglio del nastro della nuova tratta, che prevede due nuove stazioni, Amba Aradam-Ipponio e Colosseo-Fori Imperiali, è prevista, anche se non ufficialmente, per la fine del 2022. Le tessere del puzzle, però, faticosamente stanno prendendo tutte il loro posto. Da un lato si continua a scavare alle due stazioni e dall’altro, entro pochi mesi, saranno pronti i due tunnel che renderanno possibile gli scavi profondi per mettere in comunicazione le future banchine al corpo stazione. Ad Amba aradam, inoltre, proseguono i lavori per lo smontaggio dei ritrovametni archeologici venuti alla luce negli ultimi due anni, ultima scoperta, il mese scorso, quella della “Casa del comandante”, in modo da poter allestire la futura stazione museo.

La nuova tratta sarà lunga 3,6 km. I lavori sono formalmente iniziati il 21 marzo 2013 con gli scavi preliminari proprio nelle aree dove sorgeranno le due stazioni. Chi fosse interessato ai tempi tecnici di scavo delle due talpe ecco il cronoprogramma. La prima Tbm impiegherà circa 3 mesi ad arrivare ad Ipponio. Dopo si fermerà e partirà subito la seconda che impiegherà altri 3 mesi. A quel punto potrà essere spostato proprio ad Ipponio il cantiere di via Sannio, con l’alimentazione delle talpe. Questa operazione porterà via altri due mesi. Le due talpe arriveranno quindi al Colosseo 4-5 mesi dopo.

Da segnalare, infine, le parole rilasciate oggi dal presidente della commissione Mobilità del Comune di Roma, Enrico Stefano: “Crediamo molto nella linea C e nelle infrastrutture su ferro. E crediamo che Roma si possa sviluppare anche con la rete delle metropolitane“.