Ancora un rinvio, San Giovanni forse ad Aprile. Pronto il piano per la superficie

“La stazione di San Giovanni della linea C sarà aperta tra un mese e mezzo da oggi, due mesi al massimo”. L’ennesimo rinvio dell’apertura della stazione nodo di San Giovanni è stato annunciato da Enrico Stefàno, presidente della commissione mobilità di Roma, durante una riunionetecnica ieri. Questo significa che la Stazione sarà aperta dopo oltre un anno dalla sua presentazione trionfante del primo aprile 2017. Lo diciamo con una certa delusione, dopo i proclami che datavano l’apertura per Settembre.

 

In attesa di una data definitiva è stato esaminato il progetto di revisione del trasporto di superficie in seguito all’apertura della metro C a San Giovanni. Ecco quanto emerso in commissione.

– Il 51 sarà limitato a San Giovanni, permettendo di risparmiare dei km e riducendo il tempo di giro, tuttavia con frequenze invariate;

– L’81 sarà limitato a Lodi, dove oggi fa capolinea il 51. Verrà quindi eliminato il tragitto fino a Malatesta;

– Verrà istituita una nuova linea 77 che andrà da Piramide a San Giovanni, passando per via Marco Polo e via Cilicia;

– Il 673 sarà soppresso, e nel tratto di Garbatella sarà sostituito dalla modifica del percorso del 715.

 

Il risparmio di vetture-km sarà dedicato ad altre linee della città ,in V e VI Municipio, con particolare riguardo ai collegamenti con Ponte di Nona e Metro C da Castelverde ed al prolungamento a Tor Vergata e Ponte Mammolo dello 058. L’esercente, ATAC, si è mostrato positivo nei confronti del progetto ma ha evidenziato alcune criticità nell’attraversamento di via Cilicia da parte del nuovo 77, ed ha fatto notare che la modifica dell’esercizio richiede comunque dei tempi tecnici, seppur molto brevi. Per questo potrebbe essere complesso sincronizzare la data dell’apertura della C con la modifica del trasporto di superficie. In ultimo si è fatto notare che lo 058 non viene esercitato da ATAC bensì da Roma TPL.

Come potete notare, le modifiche in realtà sono relativamente limitate, questo perché l’agenzia della Mobilità si aspetta un raddoppio della frequentazione della C, da 50.000 utilizzatori a 100.000 utilizzatori, ed anche in tempi molto rapidi. Per questo la maggioranza delle linee, come ad esempio il 50, vengono mantenute invariate per dosare i passeggeri senza incidere direttamente sulla metro A, che sarà per questo sottoposta ad un serrato controllo dell’utenza effettiva.