Talpe alla cieca. Decisioni entro il 2018 o la C muore a Fori Imperiali.

Il futuro della Linea C appeso a un filo. Troppo distante il traguardo dei cantieri nell’ansa barocca. Le talpe meccaniche che scavano le gallerie verranno abbandonate sotto i Fori Imperiali. Seri i dubbi sulla prosecuzione dell’opera se il progetto esecutivo rimane così com’è. La soluzione di MetroXRoma: una variante per scavare i 200 metri di gallerie fino a piazza Venezia. Mani legate senza accordo procedimentale e piano pluriennale di spesa. Appello alla giunta pentastellata per soluzioni entro il 2018.

Il progetto esecutivo

Il tracciato delle gallerie della tratta T3 (San Giovanni – Fori Imperiali) si estende ben oltre la stazione Fori Imperiali, per circa 550 metri, attestandosi in prossimità del Foro di Traiano. L’impossibilità di realizzare un manufatto di fine tratta da cui estrarre le talpe ha determinato la necessità di prevedere l’abbandono del guscio esterno dei macchinari (testa fresante e mantello) nel sottosuolo. Lo scatolare della stazione Venezia, a prescindere dal modello costruttivo che sarà utilizzato, disterà circa 200 metri dal limite delle gallerie scavate con tecnologia meccanizzata. Questa distanza dovrà quindi inevitabilmente essere coperta con uno scavo in tradizionale fatto di consolidamenti del terreno e scavo a mano del fronte fino ad intercettare le talpe abbandonate.

 

A rischio il futuro della Linea C

Questo tipo di soluzione obbligata, benchè teoricamente possibile, è nei fatti fortemente compromessa dai Fori sovrastanti che da un lato escludono consolidamenti dalla superficie e dall’altro impongono cedimenti minimi e controllatissimi. Il prezzo da pagare sarebbe altissimo: abbiamo stimato un costo di almeno 80 milioni di Euro per realizzare questo raccordo di galleria. Ma il rischio più grande è la prospettiva di abbandonare totalmente la prosecuzione della linea proprio per l’eccessivo impegno ingegneristico ed economico che genererebbe una scelta in tal senso.

 

La soluzione di MetroXRoma

La soluzione più sensata sarebbe, a nostro parere, proseguire lo scavo con le talpe meccaniche nel contesto degli attuali cantieri della T3 fino ad attestare le macchine sotto piazza Venezia, coprendo quei 200 metri di distanza. Una soluzione semplice e dal costo molto contenuto che permette di non ipotecare il futuro della linea e garantire uno stop in sicurezza, a tempo indeterminato, in attesa delle decisioni sul proseguimento.
la nostra ipotesi di variante è spiegata in questa breve info-grafica

variante mxr
A ben vedere la porzione terminale delle gallerie, con le talpe tombate, verrebbe intercettata dal futuro scavo dello scatolare di stazione senza la scure di costose e rischiose imprese ingegneristiche.

 

Mano alle carte e stretta sui tempi.

A questo punto, a pochi mesi dalla partenza dello scavo, occorrono decisioni chiare, nette e soprattutto veloci. Le due TBM (Tunnel Boring Machine) lavoreranno per circa 10 mesi oltre i quali, a variante non approvata, si procederà come da cronoprogramma allo smontaggio di tutte le strutture di supporto delle talpe e al tombamento delle stesse senza la più minima possibilità di intervento.
Ma sarà comunque difficile cambiare le carte in tavola finchè non si regolarizza quanto fatto finora. La memoria di giunta approvata lo scorso 21 dicembre parla chiaro: senza un aggiornamento del piano pluriennale di spesa del comune (fermo al 2005) e dell’accordo procedimentale tra gli enti finanziatori (arenato al 2004) non sarà possibile emanare alcuna delibera CIPE di variazione del quadro economico. A poco è servita in tal senso l’approvazione dei 16 milioni mancanti per coprire la quota parte di spesa comunale.

Non fare nulla, ignorare questo allarme e continuare a lasciar andare la realizzazione dell’opera spontaneamente verso la sua fine naturale sarebbe una scelta scellerata, priva di ogni minimo interesse per questa città e per il suo futuro. Un anno, tanto è il tempo limite disponibile per agire! Il nostro appello è tutto per la giunta pentastellata che si deve rendere protagonista di tutte queste scelte e lo deve fare entro il 2018!