Linea A e B al capolinea. Interventi indispensabili per 1 miliardo e 200 milioni
Metro A e B al limite di vita tecnica degli impianti. Strutture fuori norma per barriere architettoniche e normativa antincendio. La vera sfida dei prossimi 10 anni sarà progettare, finanziare e avviare tutti gli interventi necessari a sanare le due metropolitane, ossatura portante e indispensabile del trasporto pubblico romano. Necessari almeno 1 miliardo e 200 milioni di Euro e tanta pazienza degli utenti.
Vecchi e nuovi progetti
Da quanto emerso dalla commissione mobilità di Venerdì 15 Dicembre, Roma Metropolitane già da tempo sta lavorando a un progetto complessivo di ammodernamento delle Linee A e B; da un lato si sta provvedendo a predisporre gli interventi di recupero strutturale, nonché gli adeguamenti alle nuove normative sulla prevenzione degli incendi e sull’abbattimento delle barriere architettoniche. In buona parte si tratta di rimaneggiamenti e aggiornamenti di progetti già esistenti e mai completamente terminati, avanzi del vecchio programma AMLA messo in campo tra la fine degli anni 90 e i primi 2000. Dall’altro lato sta iniziando una primissima indagine progettuale sul completo rinnovo del sistema di segnalamento nelle more di un’ ottimizzazione del servizio offerto. Rimettere a nuovo l’attuale impianto di segnalamento, infatti, sarebbe ridondante e controproducente in quanto ormai tecnologicamente obsoleto ed inadatto a garantire un’ adeguata regolarità di esercizio.
Il ‘blocco mobile’
Si sta verificando la possibilità di dotare le metropolitane di quello che in gergo tecnico è noto come blocco mobile.
Si tratta di un particolare regime di segnalamento che, invece di avere sezioni di blocco a lunghezza fissa, implementa sezioni di blocco a lunghezza variabile, permettendo così una riduzione del distanziamento necessario tra i treni e quindi un aumento della frequenza. Le sezioni di blocco infatti non sono altro che dei “segmenti” con cui viene suddivisa la linea, attraverso i quali può passare un treno per volta e che servono a delimitare la distanza minima tra due treni consecutivi.
In figura potete notare uno schema redatto da ALSTOM (da noi leggermente semplificato) per illustrare il guadagno in termini di distanza tra i treni attraverso l’introduzione del blocco mobile sulla M1 di Milano
Il buon esempio di Milano
La M1 di Milano è la prima metropolitana in Italia dove il sistema di blocco fisso è sostituito da un sistema di blocco mobile. “La rossa” è una metropolitana con una diramazione, come la nostra Line B, e grazie al nuovo sistema notevoli sono stati i vantaggi in termini di frequenza, garantendo intervalli reali di 90 secondi tra i treni, ma sopratutto una regolarizzazione complessiva di tutto il servizio.
A Roma, un intervento dello stesso genere, renderebbe possibile instradare con ancor più semplicità la Roma-Lido sulla Linea B e risolverebbe grazie a l’acquisto di nuovi rotabili l’annosa questione della diramazione B1. Inoltre permetterebbe di predisporre la linea ad una futura automazione, ma soprattutto, garantirebbe un momento di transizione ad operatività mista dei due sistemi con una drastica riduzione dei disagi agli utenti.
Disagio informato
La revisione e sostituzione dei principali impianti come l’ammodernamento delle stazioni e delle gallerie, tuttavia, sarà ricca inevitabilmente di chiusure anticipate e limitazioni di servizio. Disagi giustificati dalla ormai indispensabile necessità di questi interventi; l’importante è che le chiusure e le riduzioni all’esercizio siano comunicate per tempo alla cittadinanza.
Per questo motivo sarebbe il caso che il Comune predisponesse un sito internet che funga da portale per il tracciamento dei lavori in corso e che possa anche, con un certo anticipo, segnalare eventuali limitazioni. Molto spesso la politica per ragioni di convenienza comunicativa si dedica molto poco ad interventi di questo tipo preferendo interventi più visibili. Capite bene che inaugurare una fermata di una tram è sicuramente un messaggio più forte che implementare una fantastica canalina ignifuga per i cablaggi, tanto per dirne una. Questo non rende meno indispensabili questi interventi che, anzi, proprio perché poco visibili andrebbero pubblicizzati con una certa maestria, facendo comprendere alla cittadinanza la reale importanza di queste azioni che ne giustificano largamente i costi. Interventi che, va detto, sono previsti tra le invarianti del PUMS e che presentano costi stimati in 600 milioni di euro per la Metro A ed altrettanti per la Metro B. Un totale di 1 miliardo e 200 milioni per opere che non hanno un grande impatto comunicativo ma che in realtà sono fondamentali ed indispensabili per il funzionamento del sistema della mobilità romana.
La necessità di un piano pluriennale di spesa
In ragione di ciò invitiamo l’amministrazione a ricercare il prima possibile i finanziamenti a questi interventi, per adesso effettivamente presenti solo nel bilancio previsionale per un ammontare di 23,3 milioni per quanto riguarda la revisione del sistema di alimentazione elettrica della Linea B ed altri 11,3 milioni per le scale mobili e gli ascensori. Inoltre, appena qualche giorno fa, il Ministro Del Rio ha firmato lo stanziamento di 425 milioni per le due metropolitane capitoline. È chiaro che tali somme non saranno mai pienamente disponibili finchè non concorrerà un finanziamento del Comune. Racimolare spicci alla scadenza dei bilanci previsionali come ormai si fa da troppi anni non può assolutamente essere la regola e non può che allontanare l’orizzonte di efficientamento della rete su ferro e avvicinare invece il limite ultimo in cui collasserà per un motivo o per l’altro l’intero tpl della capitale. L’unico strumento funzionale è una programmazione delle spese onesta e seria su base pluriennale.
Di nuovo con l’instradamento della Lido sulla B. Il percorso della Lido deve proseguire lungo il Tevere per congiungersi con la Nord. Cosa serve un nuovo sbinamento della B, con un tratto inoltre raddoppiato?
Ciao Fabrizio
Anch’ Io come Te ho sempre apprezzato e visto di buon occhio questo Prolungamento in Tunnel della Roma Lido trasformata in Metropolitana da Piramide- Ostiense a Flaminio ( Nuove Fermate ” Piramide sotterranea, Marmorata, Foro Boario, Venezia già precedentemente predisposta per scambio con la MD , Augusto Imperatore e ” Flaminio )
che tra l’altro , con questa nuova direttrice Sud- Nord al momento assente ridistribuirebbe il
sovraccarico del bacino di utenza della MA nella tratta San Giovanni- Flaminio ancora
ancora più pressante con l’ apertura a breve di San Giovanni MC – Übergang ( Passaggio da a ) MA ed in attesa che il Progetto Tratta T2 Venezia, Navona, San Pietro del Comitato Metro x Roma di qui a qualche anno possa da Sogno Iniziare a divenire reale arrivando negli anni a venire ad avere la MC fino ad Ottaviano ed oltre creando finalmente anche qua a Roma il Tanto Sospirato e Sognato
” Effetto Rete ” .
Tuttavia a causa dell’ attuale dislivello esistente a Flaminio tra le linee della MA e quella della Roma Nord non so se sarà fattibile un ‘ unificazione della Roma Lido e della Roma Nord in un ‘unica Linea , sicuramente aiuterebbe quelle persone , ipotesi provenienti da Ostia
e/o Acilia , e dirette verso nord tipo Piazza Euclide , Tor di Quinto o Saxa Rubra a non dover più come adesso avviene prendere 4 treni Roma Lido, MB, MA e Roma Nord, ci sarebbe un solo cambio a Flaminio.
Quella della ” Trasformazione della Roma Lido in ME ” Cristoforo Colombo- Jonio ” con
tratta Piramide – Bologna in comune con la MB è da svariati mesi a questa parte una proposta rilanciata dal Comitato Metro x Roma.
Un Saluto
Come ho già scritto altre volte, il problema dei livelli di Flaminio è un falso problema, perché la stazione dei treni provenienti da Ostia e passanti sotto piazza del Popolo, andrebbe necessariamente fatta ad una grande profondità. Quindi basterebbe prolungare queste gallerie verso Nord e congiungerle a quelle esistenti più o meno all’altezza di Valle Giulia.
Con la trazione come la risolviamo? 3kVcc la nord, 1,5kVcc la Lido
Scusate l’ignoranza, ma gli armamenti e le segnalazioni di entrambe non devono essere rifatte da capo in quanto obsolete? Tra l’altro anche i treni vanno tutti sostituiti .Se è così conviene intanto renderle compatibili armonizzando i progetti. Il problema è che siamo in Italia, per cui nulla si farà secondo logica e con una visione del futuro. In qualsiasi altra città del mondo ci sarebbe una linea metropolitana che congiunge direttamente Piramide (MB), Venezia (MC), S.Silvestro (MD), Flaminio (MA). Scommettete che anche in Africa la costruirebbero?
L’importante è che la Roma Lido si trasformi in metropolitana E e che, in tempi non biblici, arrivi almeno a Flaminio. Se poi è complicato collegarla alla Nord pazienza, avremo due linee di sufficiente lunghezza collegate tra di loro in un nodo di scambio, sempre meglio dei mezzi privati
@Andrea: il punto è che, un conto è rifare armamenti e segnalazioni a lotti, creando disagi e rallentamenti ma garantendo comunque la continuità del servizio, altra cosa sarebbe rifare tutto il sistema di alimentazione a tensione differente, che comporterebbe la necessità di chiudere un’intera linea per anni
Alex, anche la Metrovia, che qui trova tanti sostenitori e che anche io ritengo interessante, avrebbe il problema di armonizzare sistemi differenti, compresa, credo, la quota da terra della linea elettrica, eppure tutti la ritengono fattibile.
Condivido il fatto che la Lido debba essere utilizzata per una nuova Metro, e non come diramazione della B.
Io penso che, anziché fare il passante centrale che avrebbe soliti forti problemi archeologico-paesaggistici (ps avete visto dove sono collocate le discenderie di Colosseo Metro C?! :/) si potrebbero fare due passanti tangenziali al centro storico (ma assolutamente centrali comunque): Piramide-Testaccio-Trastevere-Villa Pamphili-San Pietro (circa 3 km) per congiungere e convertire in metro la Lido con la Fs per Vigna Clara (o per Olgiata se non si vuole raddoppiare l’anello Nord); Termini-Fiume-Ungheria-Campi Sportivi per congiungere e convertire in metro la Termini-Ciampino con la Roma Nord. Da Campi Sportivi poi prosegue anche una terza linea per Prati Fiscali e Talenti fino a Via Ugo Ojetti. Vedi mia proposta più articolata in commenti un po’ più giù.
Pienamente d’accordo, e’ decisamente piu’ vantaggioso sotto il profilo sia infrastrutturale e da un punto divista costi benefici.
Buongiorno a tutti
In attesa di un prossimo Articolo del Comitato ho tramite Google letto il ” resoconto non aggiornato, ma comunque indicativo ” , delle Proposte più Votate dopo Il Progetto Metrovia ( Favorevole ad Integrare Metropolitane con tratte Urbane delle Ferrovie Regionali , se fattibile , come a Berlino dove la Rete U- Bahn e’ integrata e perfettamente interscambiabile con la S- Bahn pur restando 2 servizi distinti e con diverse denominazioni e numerazioni ) .
Unica nota che m’ incuriosisce, colpisce ( Solamente un’ Opinione Personale !! Personal Point of View ? direbbero Inglesi e/ o Americani ?? )
non vedo il senso di dover cambiare da Lettera a numero il servizio della Metropolitana ” da MA a M1″ ,
anzi seguendo gli avvenimenti storici da MA a M2 e da MB a M1! Al pubblico interesserebbe forse piu’ un servizio che diventi il più efficiente possibile sia per quanto concerne le Storiche MA-B-B1 che l’ ultima arrivata MC e che si integri con le tratte urbane delle Ferrovie Regionali piuttosto che cambiare da lettera a numero la denominazione del servizio della Linea pur integrandolo il tutto
solamente per fare tanta scena ?? per dire che abbiamo 9 Linee ??
Purtroppo rimangono ancora sempre svariate aree geografiche della capitale non servite né da Metropolitana e neppure da Tratte urbane delle ferrovie regionali ” dalla Cassia dove si sogna che
un giorno ” nel 2040 ?? possa arrivare prolungata la MC ( Io sarei già contento di poter vivere un
Miracolo se da qui al 2021 il Progetto Tratta T2 da Venezia a San Pietro del Comitato Metro x Roma
potesse essere approvato, totalmente finanziato ” e se ci fosse un reale ‘ inizio dei lavori )
, alla Portuense, da Corviale a Corso Francia ed alla Palmiro Togliatti ” solamente per citarne alcune !!
” Al Secondo Posto ” Progetto Tratta T2 Venezia, Navona, San Pietro del Comitato Metro x Roma , al Terzo Trasformazione in ME della Roma Lido unita ad un’ altra proposta dove si richiede di realizzare in Tratta Sotterranea il Prolungamento dell’ auspicabile ex Roma Lido trasformata in Metropolitana
da Piramide a Flaminio con fermate Marmorata, Foro Boario , Venezia, Augusto Imperatore e Flaminio, segue poi la Quarta Proposta di far diventare MF la Tratta Montebello – Flaminio con realizzazione di nuova fermata ” Minzoni tra Flaminio ed Euclide e,
Sempre nelle 10 proposte più votate anche la Realizzazione della ” MD “, la Metrotramvia Saxa Rubra – Laurentina ed i Prolungamenti MA Battistini- Torrevecchia e della B1 ( Futura ME ) da Jonio a Bufalotta ” al posto delle Funivie e del simil mimi-metro’ di Perugia
Metrovia magari. Vedi sotto mie idee per avere una rete completa partendo proprio da metro e ferrovie esistenti.
Da non romano che ogni tanto viene a Roma, in genere per lavoro, mi sono sempre stupito di come in una città in cui costruire metro nuove è così complesso (per motivi in parte oggettivi e in parte, diciamo così, “culturali”) in decenni e decenni non si sia provveduto a valorizzare l’esistente.
Se la Roma-Lido e la tratta urbana della Roma Nord fossero state trasformate in metropolitane (se ne parla credo da almeno 40 anni e forse più… anche rifacendo solo 1 km all’anno, a quest’ora sarebbero già finite!) Roma adesso avrebbe già 5 linee, più di Milano a cui viene sempre paragonata. Mi stupisce inoltre che nessuno abbia mai fatto un progetto serio per implementare la rete tranviaria.
Per non parlare della densa rete ferroviaria urbana che avrebbe enormi potenzialità. Mi stupisce ad esempio che nessuno abbia mai proposto un passante ferroviario che a Sud potrebbe partire, diciamo, un po’ prima di Termini e riallacciarsi a Nordovest alle attuali FR3 e FR5 e magari a Nord anche alla Roma Nord all’altezza più o meno di Saxa Rubra, in modo da separare completamente il traffico suburbano della Roma Nord da quello metropolitano della “Linea F”.
Il centro potrebbe essere sottopassato con una galleria profonda sotto lo strato archeologico, e credo che basterebbe anche una sola stazione a Spagna, utilizzando le strutture superficiali della stazione esistente per non creare nuovi pozzi (le banchine possono essere in galleria), per alleggerire moltissimo il carico della linea A e creare di fatto una metro espressa.
Come abbiamo visto di recente, il vento è cambiato e il Governo i soldi per le infrastrutture li dà, ma li dà a chi HA I PROGETTI PRONTI. Ci si lamenta sempre che il grosso dei soldi finisce a Milano, ma Milano ha già presentato al governo il progetto della estensione fino a Monza della M5, inaugurata da poco, e sta già progettando i prolungamenti a est e ovest della M4 che neanche è ancora finita…
Fermo restando che a Roma l’esistente è assolutamente insufficiente, per non dire ridicolo, penso sia l’unica città del mondo oltrechè in Italia in cui non si sta progettando e cantierizzando assolutamente nulla tranne le funivie.
Purtroppo 3 sindaci inetti sono stati devastanti. Addirittura il meno disastroso è stato addirittura Alemanno.
Ciao Claudio K
perfettamente D’ accordo con Te !!
Purtroppo in una Citta’ come Roma che cosa ti vuoi aspettare se la mentalita’ e’ sempre la stessa ??
“Prova adesso appena letto tramite Google a digitare ” Salviamo metro c ” se clicchi ” Diversamente dal nome troverai innumerevoli articoli da ” Metro C Comitati Uniti contro il Progetto 10 Dicembre 2013 a ” Petizione per Bloccare il Folle Progetto della Linea a San Giovanni
” 1 lug 2013 – Il gruppo pentastellato del I Municipio chiede al leader di sottoscrivere una petizione all’Unesco per la salvaguardia dell’area archeologica dai pericoli dei cantieri. L’ex candidato a minisindaco Tiziano Azzara: “Rischio crolli per le vibrazioni”. Metro C: “Salviamo i Fori” M5s chiede una firma a Grillo. Video C.A.L.M.A. Roma Metro C Inversione di Marcia !! A LAVORI INIZIATI IN DATA 15 APRILE 2013 !! NEL 2016 !! NON 2 MESI DOPO INIZIO LAVORI ” 3 ANNI DOPO Questo Personaggio Vuole Bloccare Tutto
” E Ci stupiamo poi che Milano da 40 anni fa Fatti !! e Non Parole !! Che la’ Realizzano e Non Chiedono sempre ed eternamente di bloccare tutto anche a Lavori gia’ avviati
Su quest’ultimo punto devo un po’ contraddirti. Conoscendo bene anche Milano, posso dirti che una serie di agguerritissimi comitati “no tutto” ha reso molto, molto difficile la vita alla M4 prima, durante e dopo la partenza dei lavori… si andava dagli ecologisti che protestavano per il taglio degli alberi (nonostante da progetto a termine lavori ne verranno ripiantati DI PIÙ di quelli tagliati) ai commercianti che lamentavano il calo delle vendite… in particolare nel caso del cantiere di S. Babila in pieno centro, dove ci sarà l’interscambio con la M1, i negozianti sono riusciti a far bloccare per un bel po’ i lavori dall’immancabile Tar di turno.
Un altro caso clamoroso sono le difficoltà che sta incontrando il collegamento tra la M4 e la M3 alla stazione Sforza Policlinico, perché l’ospedale non vuole concedere l’uso del proprio sottosuolo per costruire il tunnel! (Questo mi sembra molto molto italiano, checché ne dicano i “padani”)
Nonostante non tutto sia rose e fiori neanche a Milano, il sistema funziona in modo più che dignitoso perché a monte c’è stata una OTTIMA pianificazione fin dagli anni 50 e infatti la rete metro di Milano, a differenza di quella di Roma, pur non essendo particolarmente estesa in confronto ad altre città europee è molto funzionale perché copre praticamente tutti i maggiori punti di attrazione della città (stadio e Forum, tutte le università, gli ospedali, i centri direzionali, ecc.).
Tutto sacrosanto quanto scrivi.
Sul passante, io penserei a due interventi davvero fattibili e risolutivi:
1) galleria da Termini a Campi Sportivi, per unire la Roma Ciampino alla Roma Nord, con fermate a piazza Fiume, piazza Buenos Aires e piazza Ungheria, 5 km circa.
Le due ferrovie andrebbero trasformate entrambe in metro, con fermate Porta Maggiore, Pigneto, Casilina, Porta Furba, Selinunte, Appio Claudio e Ciampino Aeroporto per creare una Metro davvero importante , se pensiamo alle zone dense della periferia sud che attraversa, all’aeroporto e all’area centrale,di piazza Fiume e piazza Ungheria oggi sprovviste di metro;
2) galleria da Piramide a San Pietro passando sotto Trastevere, per unire la Roma Lido alla Ferrovia per Vigna Clara. Circa 4 km. Stazioni a Testaccio, Porta Portese e Trastevere. Le due ferrovie andrebbero trasformate in metro.
Con questi due passanti (9 km e sei stazioni centrali, costi di scavo come meta di una Metro nuova) sarebbero risolti davvero molti problemi di mobilità con un orizzonte di fattibilità di 5-7 anni.
Sulle altre ferrovie regionali, io farei i seguenti interventi:
3) diramazione da Campi Sportivi a Prati Fiscali e Talenti, 5 km, per una Metro Flaminio-Ojetti
4) diramazione da Gemelli per Torrevecchia, Torresina, Mazzalupetta, 5 km anche qui
5) diramazione Trastevere-Portuense-Corviale-Muratella
6) diramazione da Ponte di Nona per Castelverde
Complessivamente, sono per chilometri quelli di una Metro, che però integrando i nuovi tracciati nella rete esistente e trasformando anche le linee per Fiumicino, Olgiata e Lunghezza in metro, e realizzando alcune stazioni aggiuntive (Lanciani, Zama, Casal Bertone, Porto Fluviale, Portuense) permetterebbero
di avere, con il completamento della C è i prolungamenti di A e B, tutte queste linee metro a Roma:
A) Anagnina-Battistini-Casalotti
B) Laurentina-Bufalotta/San Basilio
C) Pantano-Flaminio-Cassia (io opterei per passaggio da Flaminio e poi verso Clodio per sinergie con la linea D di cui sotto)
D) Flaminio-Campi Sportivi-Ojetti
E) Montebello-Campi Sportivi-Termini-Ciampino
F) Tor di Quinto/Fidene-Tiburtina-Trastevere-Magliana/Corviale-Muratella-Fiumicino
G) Lungezza/Castelverde-Prenestina-Ostiense-Gemelli-Olgiata/Torresina
In sintesi, investendo su scavi per neanche due Metro nuove e convertendo le ferrovie in metro con aggiunta di stazioni e dirmazioni (tutti gli interventi da 1 a 6 sopra e anello completato a servizio delle nuove Metro), riusciremmo ad avere un sistema con 7 linee che grazie alle diramazioni servirebbero anche quelle aree di Roma Ovest oggi completamente sguarnite, e avremmo alcune linee passanti in più..,
Dimenticavo l’ottava linea 😉
H) Ostia-Piramide-San Pietro-Tor di Quinto!
Avevo inserito un commento precedente, non pubblicato, in cui elencavo degli interventi su passanti e diramazioni FL. Una sorta di Metrovia con anche dei passanti e diramazioni.
in sintesi la mia proposta, seguendo il commento di Claudio k. era un passante Termini-Fiume-Campi Sportivi e uno Piramide-Trastevere-San Pietro.
Aggiungendo completamento Metro C via Flaminio, diramazioni A e B, anello con un capolinea per due linee a Tor di Qunto e la trasformazione delle ferroviein metro con una serie di diramazioni (Campi Sportivi-Ojetti, Salone-Castelverde, Trastevere-Portuense-Corviale-Muratella, Gemelli-Torrevecchia-Casal del Marmo) e stazioni (Lanciani, Zama, Casal Bertone, Porta Maggiore, Porta Furba, Selinunte, Ciampino Aeroporto, etc) per avere il seguente assetto:
A) Casalotti-Anagnina
B) Laurentina-Bufalotta/Casal Monastero
C) Pantano-Flaminio-Clodio-Cassia (un tracciato per potenziare sinergie con la D proposta)
D) Flaminio-Campi Sportivi-Ojetti
E) Montebello-Campi Sportivi-Fiume-Termini-Ciampino
F) Fiumicino-Muratella-Corviale/Magliana-Trastevere-Tiburtina-Fidene/Tor di Quinto
G) Olgiata/Casal del Marmo-Gemelli-Ostiense-Prenestina-Salone-Lunghezza/Castelverde
H) Ostia-Piramide-San Pietro-Vigna Clara-Tor di Quinto
Oltre quelli su anello e sulle metro A, B e C, gli interventi sopra proposti sulle ferrovie prevedono circa 8-10 km di gallerie in area centrale, circa 10 km sulle diramazioni in galleria, circa 5-8 km sulle diramazioni non in galleria, 20-30 stazioni e conversione in metro delle linee interessate. Si tratterebbe di investimenti in infrastrutture dell’ordine di grandezza di una nuova Metro, ma che essendo distribuiti su quasi tutto il territorio comunale permetterebbero di dotare praticamente tutta la città di collegamenti su ferro ad alta intensità, ivi comprese le aree sud-ovest e Nord-ovest cronicamente fuori dalle proposte e che invece si potrebbero servire con le diramazioni proposte aumentando i carichi delle linee interessate e rendendo sostenibile la conversione in metro delle ferrovie interessate. Analogamente, la proposta rende sostenibile il servizio sull’anello nord tramite le Metropolitane, con le linee F e H che avrebbero terminale a Tor di Quinto. Intervenendo con interventi simultanei più circoscritti ma distribuiti si può pensare ad un orizzonte di fattibilità di 5-7 anni.
Occorrerebbe sbattere in faccia all’oca del Campidoglio ed ai suoi accoliti a latere quanto segue:
http://roma.repubblica.it/cronaca/2018/01/17/news/legambiente_pendolari_lazio-186679212/
Le funivie, soprattutto nei posti sbagliati, ossia al posto delle metro, se le dessero sui denti.
tira una brutta aria……
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/01/16/roma-a-rischio-lapertura-della-stazione-san-giovanni-della-metro-c-treni-ogni-16-minuti-e-502-questioni-tecniche-irrisolte/4093852/
ha ragione Scalfari: meglio Berluaconi(da me mai votato) che i 5 stelle. Votarli è stato un errore gravissimo
Berlusconi? Cioè quello che fece la “legge obiettivo” che ci ha consegnato questa situazione sui cantieri della linea C grazie al sistema del “contraente generale”? Come dire “vuoi morì fritto o lesso?” Quanto a Scalfari, con tutto il dovuto rispetto gli suggerirei di approfittare di questa fase della sua vita per godersi a tempo pieno la compagnia dei suoi nipotini
Verissimo. Infatti qui purtroppo è difficile scegliere il male minore. Una cosa però è certa: il M5S è il peggio del peggio: sembra la Corrida di Corrado: dilettanti allo sbaraglio.
Temo che questa volta non voterò proprio.
Appunto: purtroppo c’è da scegliere il male minore. E il M5S ha dimostrato sulla pelle dei residenti romani che non sono in grado. Vogliamo fare l’elenco dei danni fatti e delle figuracce accumulate. Votarli e’ stato l’errore piu’ grande della mia vita(da elettore)
Berlusconi lo abbiamo già visto all’opera per vent’anni. Sorvolando sull’onestà, sulla presunta “capacità” di questo signore e della sua compagnia abbiamo già avuto prova: dopo un ventennio durante il quale tutta Europa cresceva a ritmi della Ciona e noi fermi al palo, arrivata la crisi, ha dovuto cedere il passo nel 2011 quando l’Italia era sull’orlo del default. Berlusconi? No, grazie: abbiamo già (ampiamente) dato. Anch’io come Andrea non andrò a votare. Preferisco mantenere la mia dignità e non prestarmi a questa pagliacciata dove tutti fanno a gara a chi la spara più grossa
cito: “A quanto si è potuto apprendere, in queste ultime settimane i costruttori hanno collaudato il tracciato programmando l’apertura e la chiusura delle porte in appena 8 secondi. Un lasso di tempo ritenuto troppo breve per permettere ai passeggeri di salire e scendere dai convogli driverless”. Io l’ho sempre detto che le metro automatiche possono andare bene a Torino o a Brescia ma non a Roma, ma nessuno mi ha mai voluto dare ragione….
Prendo la C da 2 anni e le porte rimangono aperte molto più di 8 secondi: almeno il doppio più probabile il triplo.
Oggi a malatesta, teano e Pigneto ha superato abbondantemente i 30 secondi e questo non ha inciso sulla frequenza di 12 minuti (stabilita dagli incompetenti) perché gli attuali tempi sono molto larghi.
Solo 2 volte ho visto chiudere velocemente le porte e una volta sono rimasto fuori.
Chi ha scritto l’articolo come al solito l’ha fatto senza verificare i fatti (bastava prendere la C ed usare un cronometro).
Come volevasi dimostrare secondo le peggiori previsioni. Intanto x diversivo usano la favoletta di centinaia di nuovi bus che compreranno nei prossimi anni (con quali soldi?) . Purtroppo siamo alla frutta
Saluti
Insomma alla fine non hanno ancora comprato le ruote?
Se sarà confermato mi aspetto le dimissioni di Enrico Stefano.
Se avessero un minimo di dignità si dovrebbero dimettere tutti per manifesta incapacità.
Io la bella addormentata non la sopporto più. Potevano davvero cambiare(in meglio) Roma e l’Italia. Io, forse ingenuamente, ci avevo creduto. Ora, davvero mi auguro, che il 4 marzo non vincano. Alternative? Francamente non lo so.
Sull'”onesta” lasciamo stare. Il caso “Spelacchio” credo sia sintomatico di tutto!
alexalex ha scritto:
11 GENNAIO 2018 ALLE 09:49
Non si tratterebbe di “mettere in numero chiuso” ma di regolare i flussi per consentire ai treni di ripartire, evitando soste infinite per continue salite dei passeggeri, calche e rischi per la sicurezza dei viaggiatori che si corrono ogni giorno, in attesa del morto o peggio della strage. Quando il treno è in banchina salirebbero solo quelli che sono già sulla banchina; gli altri verrebbero bloccati a monte e dovrebbero attendere prossimo treno. Ripeto che Parigi funziona così da sempre e in tutte le stazioni, e nessuno si scandalizza per questo. Da noi sarebbe sufficiente farlo nelle stazioni di maggiore affluenza, sicuramente a Termini
Non mi sono prolungato in futuristici accadimenti, ma la mia sintesi era identica, senza l’idraulica.
Andrea scrive:
10 GENNAIO 2018 ALLE 14:54
C’entra eccome se c’entra.
Se la linea C fosse già arrivata a Clodio e fosse stata già costruita la linea D, non ci sarebbe bisogno di contingentare alcunchè in quanto il traffico sarebbe distribuito in maniera più uniforme sulla rete e probabilmente ci sarebbe capacità per attrarre nuova utenza. Se i vari mentecatti che si sono succeduti hanno fatto si che la linea C si fermi a S.Giovanni per almeno altri 5 anni, è chiaro che S.Giovanni e Termini scoppieranno.
Ricordo che Tocci aveva dato priorità alla C anche per scaricare la A, obiettivo che ad oggi è miseramente fallito.
Come vede è lei che non aveva capito nulla.
INTANTO MODERI I TERMINI, perché non ho scritto che non capisce nulla, ma che storpia quanto fa utile alle sue bizzarre idee.
Allora con me sono idioti i parigini, che sprecano soldi per nulla. Strano che la rete di Parigi da più di cento anni è estesa.
Cmq.Parigi è un prova provato, le sue sono solo tesi, tutte da verificare; vada a Termini dalle 18 alle 20 e verifichi.
La frase: “Capisce quello che pensa” è analoga.
In ogni caso non a caso a Parigi stanno ampliando la rete metro, cosa che a Roma non si fa. Ma a Parigi la mobilità è basata sulla metro, mentre a Roma sul mezzo privato, ergo a Parigi i passeggeri trasportati per ora sono enormemente di più.
Forse non mi sono spiegato bene: sono d’accordo che per come siamo combinati è una scelta sensata quella di contingentare gli accessi, però il fatto è che si poteva e doveva evitare.
Faccio un esempio se a Roma in un acquedotto devo far passare 1000 litri al secondo ed ho una sezione che ne permette solo 700 è chiaro che devo ridurre la portata; se invece avessi un secondo acquedotto analogo il problema non ci sarebbe, anzi potrei far transitare anche 1500 litri secondo.
Se a Parigi devo far transitare 10000 litri secondo e la sezione ne permette 7000 è chiaro che dovrò comunque ridurre la portata. Resta il fatto che l’acquedotto di Roma può processare 700 litri al secondo e quello di Parigi 7000, per cui a Parigi sarà disponibile più acqua. Tutto qui.
Ma qui nessuno parla di contingentare nulla, neanche sarebbe pensabile, visto che i tanti come me che pagano l’abbonamento annuale (appena pagato, se l’Atac fallisce mi attacco, mi renderanno 50,00 € forse), non possono essere privati del servizio!
Si tratta solo di migliorare i tempi di deflusso ed incarrozzamento, ad evitare la bolgia di Termini, ove i convogli sostano anche due minuti (CRONOMETRATO, non grido, ma non c’è l’evidenziatore!).
Oltre, ripeto, la sicurezza.
Andrea…..Spinosa?
Bene il blocco mobile ma se contestualmente non si prevedono delle nuove sottostazioni elettriche sarà inutile.
Può essere più preciso?
A Termini ho visto arrivare treni in piena velocità e nelle ore di punta senza problemi.
Anche i treni del flusso opposto spuntavano senza problemi apparenti.
Non so quanto sia valido il progetto di blocco mobile. Che senso ha? quando a Termini il cartello avvisa di prossimo treno tra due minuti ed il convoglio appena arrivato sta fermo anche due minuti per il deflusso e l’incarrozzamento dei passeggeri?
Infatti il problema di Termini, soprattutto MA, che vado ripetendo da lustri, è che occorre con la massima priorità implementare un filtro all’accesso alle banchine a monte, come nel métro di Parigi che ha un doppio sistema di tornelli, uno all’atrio e l’altro alle banchine, il secondo dei quali blocca l’accesso dei passeggeri queste ultime all’arrivo del treno. In questo modo si consente alla banchina di svuotarsi del proprio carico di passeggeri evitandone il continuo afflusso dall’esterno, e si dà la possibilità al treno di ripartire pere tempo
Condivido ed aggiungo da estendere, dopo Termini , anche a San Giovanni , una volta aperta al pubblico servizio, nel passare dalla MC alla MA
Avevo già suggerito Parigi, che già operava così negli anni ’70
Ammetterete però che è un’aberrazione.
Roma, siccome non è in grado di ampliare la rete della metropolitana, ne prevede il numero chiuso?
E’ chiaro che sarebbe l’ennesimo fallimento di proporzione bibliche.
Poi non ci lamentiamo se tutti prendono il mezzo privato e le aziende se ne vanno.
Se non è terzo mondo questo……
Capisce quello che pensa. Cosa c’entra la sicurezza con lo sviluppo o meno della rete???
Gli sportelloni di Parigi servono ad impedire la fila di passeggeri che corrono all’ultimo secondo, col GROSSO RISCHIO DI INCIDENTI, come la straniera trascinata, che entra e poi ci ripensa e riesce!!!
C’entra eccome se c’entra.
Se la linea C fosse già arrivata a Clodio e fosse stata già costruita la linea D, non ci sarebbe bisogno di contingentare alcunchè in quanto il traffico sarebbe distribuito in maniera più uniforme sulla rete e probabilmente ci sarebbe capacità per attrarre nuova utenza. Se i vari mentecatti che si sono succeduti hanno fatto si che la linea C si fermi a S.Giovanni per almeno altri 5 anni, è chiaro che S.Giovanni e Termini scoppieranno.
Ricordo che Tocci aveva dato priorità alla C anche per scaricare la A, obiettivo che ad oggi è miseramente fallito.
Come vede è lei che non aveva capito nulla.
Non si tratterebbe di “mettere in numero chiuso” ma di regolare i flussi per consentire ai treni di ripartire, evitando soste infinite per continue salite dei passeggeri, calche e rischi per la sicurezza dei viaggiatori che si corrono ogni giorno, in attesa del morto o peggio della strage. Quando il treno è in banchina salirebbero solo quelli che sono già sulla banchina; gli altri verrebbero bloccati a monte e dovrebbero attendere prossimo treno. Ripeto che Parigi funziona così da sempre e in tutte le stazioni, e nessuno si scandalizza per questo. Da noi sarebbe sufficiente farlo nelle stazioni di maggiore affluenza, sicuramente a Termini
Qui non si tratta di recriminare le giunte passate, poiché sono passate e non possono agire più. Non si tratta nemmeno di recriminare M5s, giacché raccogliamo quello che abbiamo seminato votando, per Alemanno, per Marino, e adesso per la Raggi. Si tratta del minimo sindacale: implorare che almeno d’ora in poi non ci vendano balle. Ci possono dire, sì o no, che cosa intendono fare e con quale scadenza: la C fino a dove e quando, la B al Casal Monastero quando, la messa a norma della A e della B quando? E a quale prezzo? Basta andare a Milano, anche a Napoli, non solo a Madrid, per vergognarci della nostra metropolitana. Ma siamo disposti a sborsare qualche soldo da romani, non solo attendere la manna dal cielo o dal Montecitorio (per la B a Casal Monastero abbiamo comunque già dato, ma invano)? E qui che ci casca l’asino.
Buongiorno
da una settimana (inizio 2018) la metro C ha ripreso il livello di (dis)servizio standard, 1 treno ogni 12 minuti e ritorno a Pantano da Lodi senza proseguire per S.Giovanni come si era detto a fine anno scorso. Qualcuno è a conoscenza dello stato dei lavori, è iniziato o no il pre esercizio?
Comunque trovo assurda la totale assenza di trasparenza circa l’avanzamento di un’opera strategica come questa, in cui ci si riduce a cercare notizie in giro come i carbonari …
Saluti
Sono nel PUMS, di casa all’Ag.della Mobilità, etc.etc: nessuno sa dare indicazioni, come per la famigerata platea di lavaggio mai attivata. Convogli sempre più topi e graffitati: ne ho già registrati 6!
L’ultima: i collaudi riprendereanno il 28 p.v.
È il preesercizio Atac. I collaudi sono terminati ufficialmente il 02/01/2018, con il preesercizio del Contraente Generale (come da comunicato stampa sul sito di Metrocspa)
Devo rettificare. In realtà questo fine settimana ce ne sono ancora di collaudi. Ho scritto il 10 ma è stato pubblicato solo oggi 24/01. Quindi il mio intervento è superato.
mi farebbe piacere leggere un vostro commento su questa notizia:
http://roma.repubblica.it/cronaca/2018/01/05/news/roma_raggi_taglia_nastri_adesso_apriamo_san_giovanni_il_giorno_del_voto_-185838280/
C’è poco da dire purtroppo. oltre che un’inetta è anche farisea; da un lato i 5 stalle avversano le metro, dall’altro si prendono meriti non loro. Ricordo a tutti che persino Teheran ha 6 linee di metropolitana e qui si abbandona la linea D, la Rebibbia-Casal Monastero e si propugnano inutili funuvie.
Il terzo mondo siamo noi.
Sono d’accordo!
L’attuale amministrazione potrebbe far ripartire i lavori, visto che la gara è stata già aggiudicata da molto tempo, mantenendo il vecchio progetto.Le case a Roma servono sempre dal momento che non ne costruiscono, per i più bisognosi, ormai da anni.Il luogo lo ritengo ideale per questa tipologia di case;purtroppo questi dormono,gli anni passano e noi invecchiamo.Povera Roma ! Incapaci tutti!Vedete i lavori di ammodernamento della Tiburtina come procedono?!Tutti, a Roma, avete tradito ed offeso il mandato ricevuto dagli elettori ……questa è la triste realtà.
Mi sembra che lo scenario sia chiaro. Si vuole arrivare ad una magliatura della rete, con la linea C solo fino a Fori Imperiali, non proseguendo oltre, e con un adeguamento delle linee A e B ad un sistema automatizzato.
Si può dissentire da questa impostazione, naturalmente, (io preferirei ovviamente la costruzione di nuove linee) ma almeno mi sembra un obiettivo tecnicamente raggiungibile a medio termine, in contemporanea con la futura apertura di Fori Imperiali.
Sono completamente d’accordo con te, Andrea.
Roma è purtroppo arrivata al capolinea, e la cosa più grave è che ci prendono pure per il culo (si può dire?) quando ci dicevano tempo fa che dopo la C avrebbero fatto anche la D e la E e la F, per le quali c’era la fila degli investitori (chi? dove?) e infatti abbiamo visto come hanno trasformato la Roma Lido in Metro E e la Roma Nord in Metro F. Abbiamo sentito solo la frescaccia della funivia per la A e della minimetro per la B1, che andrebbero bene la prima in alta montagna e la seconda giusto in una piccola città come Perugia (e manco tanto, visto che giorni fa ho letto questo articolo che ne parlava male http://www.perugiatoday.it/cronaca/minimetro-conti-costi-cambiare-spesa-italia-nostra.html)
Concludo il mio piccolo sfogo e la mia grande delusione, ringraziando come hai fatto tu, il M5Stalle.
Ciao Luigi
Che altro dire ??
Nel condividere quanto affermate e, come gia’ detto altre volte, nel rimpiangere quel breve periodo
dal 2005 al 2009 in cui ci eravamo illusi che il vento stesso cambiando che, la Vecchia Cura del
Ferro stesse decollando ( partirono i lavori per la realizzazione della B1 da Bologna a Conca d’ Oro , nel 2007 quelli della MC ed addirittura sognavamo che ” Perfino la MD potesse cominciare a divenire realtà ” poi abbiamo assistito alla fine del miracolo, al peggioramento della situazione ed al crollo verticale )
posso augurarmi che ” almeno questa Idiozia di voler sostituire il Prolungamento MB1 con il simil
” People mover ‘ degno più che di Perugia di Paperopoli non possa mai divenire une realtà, che almeno qualcuno qua a Roma possa ” Rinsavire !! prima che sia troppo tardi
Come ho detto prima. Le altre città finanziano nuove linee, noi paghiamo quello che non è stato fatto dalla stramaledetta ATAC; invece di farla fallire, ce la dovremo sorbire fino al 2021. Grazie M5Stalle.
Sono completamente d’accordo con te, Andrea.
Roma è purtroppo arrivata al capolinea, e la cosa più grave è che ci prendono pure per il culo (si può dire?) quando ci dicevano tempo fa che dopo la C avrebbero fatto anche la D e la E e la F, per le quali c’era la fila degli investitori (chi? dove?) e infatti abbiamo visto come hanno trasformato la Roma Lido in Metro E e la Roma Nord in Metro F. Abbiamo sentito solo la frescaccia della funivia per la A e della minimetro per la B1, che andrebbero bene la prima in alta montagna e la seconda giusto in una piccola città come Perugia (e manco tanto, visto che giorni fa ho letto questo articolo che ne parlava male http://www.perugiatoday.it/cronaca/minimetro-conti-costi-cambiare-spesa-italia-nostra.html)
Concludo il mio piccolo sfogo e la mia grande delusione, ringraziando come hai fatto tu, il M5Stalle.
a questa amministrazione non affiderei nemmeno il mio condominio
andrea le tue frasi sanno di una superficialità che fa paura……se siamo al capolinea con le metro a Roma non è certo colpa di chi la amministra da 1 anno e mezzo , se Atac è fallita non è certo colpa di questa amministrazione e potrei continuare ma tanto di certe persone che scrivono tanto per fare qualcosa non c’è bisogno di dire altro…….
Questo è fuori discussione ma l’attuale amministrazione non sta facendo e pianificando nulla per invertire la rotta dell’immobilismo e dell’inefficienza del trasporto pubblico locale. Ti sembra normale che una stazione della metropolitana, inaugurata in pompa magna circa un anno fa, ancora non sia attiva??? Chi doveva sollecitare??? Chi ha promesso date precedenti???
Qui non si tratta di recriminare le giunte passate, poiché sono passate e non possono agire più. Non si tratta nemmeno di recriminare M5s, giacché raccogliamo quello che abbiamo seminato votando, per Alemanno, per Marino, e adesso per la Raggi. Si tratta del minimo sindacale: implorare che almeno d’ora in poi non ci vendano balle. Ci possono dire, sì o no, che cosa intendono fare e con quale scadenza: la C fino a dove e quando, la B al Casal Monastero quando, la messa a norma della A e della B quando? E a quale prezzo? Basta andare a Milano, anche a Napoli, non solo a Madrid, per vergognarci della nostra metropolitana. Ma siamo disposti a sborsare qualche soldo da romani, non solo attendere la manna dal cielo o dal Montecitorio (per la B a Casal Monastero abbiamo comunque già dato, ma invano)? E qui che ci casca l’asino.
Però confermato in blocco la mala dirigenza ATAC, compreso un condannato in primo grado.
E’ gente che viaggia da 80.000 a 200.000 €!!!!!!!!!!!!!!!!!
Sì, ma troppo comodo sempre scaricare sul passato. Se Eva…..
Hanno confermato in blocco dirigenti, più reintegrato un condannato in primo grado….
Stefàno mi ha detto che non dipende da loro, allora chi comanda?
A Roma comanda da sempre il mondo di mezzo. Ricordate la frase “se resta Marino se magnamo Roma”? Con Giunte deboli, questa gente ha carta bianca e muove i fili. I politici che spesso consideriamo burattinai in realtà sono i burattini. Non so cosa sia peggio tra i due
Non concordo troppo, ove i “politici” avessero una spina dorsale e rispettassero anche al minimo i principi per cui hanno preso i voti.
Un esempio per tutti: la dirigenza Atac confermata in blocco con la ciliegina.
Vinto alla grande, Giunta monocolore, una massa di peoni, Cristina Grancio esclusa, cosa ci voleva a rivoluzionare tutto, a costo di andare in piazza aizzando il ….popolo?
Non sono d’accordo. Su ATAC una cosa sola dovevano fare: confermare Rettignhieri come DG, che aveva fatto benissimo nel brevissimo periodo di Tronca e per questo era stato anche oggetto di minacce, dargli tutto il loro e metterlo in condizioni da non dover rassegnare le dimissioni. Il contrario di quello che è stato fatto