Osservatorio MxR. Bollettino di guerra tra sospensioni, ritardi e… funivie
Arriva l’aggiornamento di fine anno per l’esclusivo osservatorio lavori del comitato MetroXRoma!
Rispetto alla versione precedente abbiamo aggiunto la sezione dedicata alle infrastrutture ferroviarie che punta la lente d’ingrandimento sulla stazione Pigneto e la tratta Vigna Clara – Valle Aurelia.
Al tramonto del 2017 ci troviamo di fronte un panorama sconfortante, ahinoi più del solito.
Si alza infatti ulteriormente l’asticella dei ritardi per l’apertura di San Giovanni e per il completamento fino a Fori Imperiali. Nulla si è ancora mosso per il prosieguo della Linea C in centro storico; l’orizzonte per questo intervento sfiora ormai il 2030.
Rimangono paralizzati tre importanti cantieri della capitale, di fatto gli unici oltre a quelli della Linea C.
La stazione Pigneto, dopo una prima fase lumaca, si arena sui sottoservizi senza indizi sulla ripresa dei lavori.
Nei giardini di villa Borghese cala il silenzio sul nuovo capolinea della Roma-Nord per mancanza di flussi finanziari da Atac verso le imprese costruttrici; stessa sorte vale per gli interventi sulla Roma-Lido legati alla nuova stazione Acilia Sud e al potenziamento di quella di Tor di Valle.
Inoltre nel corso di quest’anno ha preso forma il PUMS targato M5S, in particolare la lista delle opere cosiddette invarianti, cioè teoricamente non suscettibili di alcuna discussione. Tra queste ne figurano due che rischiano di cancellare definitivamente altrettanti interventi dal nostro elenco, ma in generale dall’elenco storico delle infrastrutture su ferro della capitale.
E’ così che una funivia potrebbe sostituire il prolungamento della linea A oltre Battistini. Potrebbe essere invece un people mover del tutto simile al MiniMetrò di Perugia a rimpiazzare il prolungamento della linea B1 oltre Jonio.
Prolungamento Metropolitana – Linea B Rebibbia-Casal Monastero, Roma
L’opera di prolungamento della Linea B della Metropolitana di Roma si sviluppa a partire dall’esistente stazione Rebibbia fino alla nuova stazione di Casal Monastero, per una lunghezza complessiva di circa 2,8 Km.
A partire da Rebibbia, in corrispondenza dell’attestazione dell’attuale capolinea della Metropolitana B, la linea si sviluppa in galleria fino alla stazione San Basilio. La stazione di San Basilio è una stazione profonda con atrio centrale nello spazio a verde ubicato tra via Morrovalle e via Recanati. Passata la stazione di San Basilio la linea continua fino al GRA dove è localizzata la stazione di Torraccia-Casal Monastero. Qui sono previsti nodi di scambio a ridosso del GRA con le aree destinate a servizi e a parcheggi. Sempre in corrispondenza del Grande Raccordo Anulare sono previsti il deposito e l’area di manovra in una struttura completamente interrata.
Verranno inoltre realizzati due manufatti, uno di estrazione presso la stazione di Rebibbia e uno di immissione nella zona di Torraccia. I pozzi di ventilazione sono previsti in posizione pressoché baricentrica tra le varie stazioni.
Parte fondamentale dell’opera è il nodo di scambio Torraccia-Casal Monastero. Il nodo di scambio ha come fulcro la stazione “Casal Monastero – Torraccia”, come già detto, posta in corrispondenza dell’attraversamento sotterraneo del G.R.A., in prossimità dell’uscita n°12 “Centrale del Latte”, con accessi su entrambi i lati. Il nodo di Casal Monastero si posiziona sull’intersezione delle due più importanti strutture del trasporto della città: da un lato il G.R.A., che oltre alla viabilità a scala urbana sostiene anche parte notevole della viabilità regionale e nazionale, dall’altro la Linea B della Metro, che è una importante infrastruttura metropolitana su ferro e che, dopo questo intervento, avrà una capacità complessiva di mobilità superiore alle altre linee in esercizio.
Dal punto di vista dello scambio gomma/ferro e della viabilità urbana e regionale, il nodo posto in corrispondenza della stazione terminale della linea B della Metropolitana rappresenta l’elemento di cerniera dell’intera viabilità del settore Est Nord-Est della città di Roma. Inoltre in esso il traffico passeggeri su gomma proveniente dalla viabilità nazionale attraverso la rete autostradale e il G.R.A. si incontra con il traffico ferroviario convogliato dalla metropolitana attraverso le stazioni ferroviarie ad essa collegate (principalmente Tiburtina e Termini) alla rete ferroviaria nazionale.
Tra i due fronti del nodo, Casal Monastero e Torraccia, il più sviluppato in termini di superficie e di servizi è quello orientato verso l’esterno (Casal Monastero).
Su tale fronte il nodo è dotato dei seguenti servizi:
Parcheggi a raso e coperti;
Parcheggi per disabili adiacenti all’ingresso della stazione;
Percorso di avvicinamento e luogo di sosta breve “kiss & ride”;
Marciapiedi di stazionamento per il trasporto pubblico urbano ed extraurbano;
Marciapiedi di stazionamento per il trasporto pubblico extraregionale ed internazionale;
Spazi di attesa per autobus in lunga sosta;
Attrezzature di servizio per i viaggiatori;
Attrezzature di servizio commerciali e del terziario in genere;
Collegamento pedonale con il centro abitato di Casal Monastero
Il fronte orientato verso l’interno (Torraccia) è dotato dei seguenti servizi:
Parcheggi a raso;
Parcheggi per disabili adiacenti allo sbarco della passerella pedonale, con accesso alla stazione tramite ascensore e percorso coperto;
Percorso di avvicinamento e luogo di sosta breve “kiss & ride”;
Marciapiedi di stazionamento per il trasporto pubblico urbano;
Passerella pedonale coperta e munita di scale e tappeti mobili per il collegamento con il centro abitato di Torraccia.
Lo snodo di scambio Torraccia-Casal Monastero è dotato di parcheggi a raso e interrati per un totale di 2.507 posti, dei quali 653 a raso e 1.854 coperti. I parcheggi sono per la maggior parte posti nella parte esterna del nodo a ridosso della piazza coperta antistante l’accesso alla stazione, e solo in parte posti in posizione più distante in corrispondenza della copertura del deposito. Sul fronte interno (Torraccia) sono presenti parcheggi a raso.
L’attività di progettazione svolta da Opengineering Srl è stata relativa agli impianti cosiddetti “civili”, quali:
impianti elettrici MT/BT
impianti di illuminazione
impianti di forza motrice
impianti di rivelazione incendi
impianti antintrusione e controllo accessi
impianti di ventilazione e condizionamento
impianti antincendio
SCHEDA TECNICA
Opera
Prolungamento Metropolitana di Roma – Linea B Rebibbia-Casal Monastero, Roma
Committente Finale
Roma Metropolitane Srl
Valore Opera
556.000.000,00 Euro
Anno
2013-2014
Progetto Architettonico
Reconsult Srl
Progetto Strutture
In.Co Spa
Progetto Impianti
Opengineering Srl
SERVIZI FORNITI
Progettazione Definitiva ed Esecutiva degli Impianti Termofluidici, Elettrici e Speciali
Incarico affidato da
Metro B S.r.l.
Importi Impianti
17.000.000,00 €
http://www.opengineering.it/scheda-progetti-impianti-metro-rebibbia-casalmonastero-roma.php
http://www.opengineering.it/scheda-progetti-impianti-metro-rebibbia-casalmonastero-roma.php ecco i costi della B da Rebibbia a Casal Monastero stabiliti dalla giunta Marino tra il 2013 e 2014
SCHEDA TECNICA
Opera
Prolungamento Metropolitana di Roma – Linea B Rebibbia-Casal Monastero, Roma
Committente Finale
Roma Metropolitane Srl
Valore Opera
556.000.000,00 Euro
Anno
2013-2014
Progetto Architettonico
Reconsult Srl
Progetto Strutture
In.Co Spa
Progetto Impianti
Opengineering Srl
SERVIZI FORNITI
Progettazione Definitiva ed Esecutiva degli Impianti Termofluidici, Elettrici e Speciali
Incarico affidato da
Metro B S.r.l.
Importi Impianti
17.000.000,00 €
Prolungamento Metropolitana – Linea B Rebibbia-Casal Monastero, Roma
L’opera di prolungamento della Linea B della Metropolitana di Roma si sviluppa a partire dall’esistente stazione Rebibbia fino alla nuova stazione di Casal Monastero, per una lunghezza complessiva di circa 2,8 Km.
A partire da Rebibbia, in corrispondenza dell’attestazione dell’attuale capolinea della Metropolitana B, la linea si sviluppa in galleria fino alla stazione San Basilio. La stazione di San Basilio è una stazione profonda con atrio centrale nello spazio a verde ubicato tra via Morrovalle e via Recanati. Passata la stazione di San Basilio la linea continua fino al GRA dove è localizzata la stazione di Torraccia-Casal Monastero. Qui sono previsti nodi di scambio a ridosso del GRA con le aree destinate a servizi e a parcheggi. Sempre in corrispondenza del Grande Raccordo Anulare sono previsti il deposito e l’area di manovra in una struttura completamente interrata.
Verranno inoltre realizzati due manufatti, uno di estrazione presso la stazione di Rebibbia e uno di immissione nella zona di Torraccia. I pozzi di ventilazione sono previsti in posizione pressoché baricentrica tra le varie stazioni.
Parte fondamentale dell’opera è il nodo di scambio Torraccia-Casal Monastero. Il nodo di scambio ha come fulcro la stazione “Casal Monastero – Torraccia”, come già detto, posta in corrispondenza dell’attraversamento sotterraneo del G.R.A., in prossimità dell’uscita n°12 “Centrale del Latte”, con accessi su entrambi i lati. Il nodo di Casal Monastero si posiziona sull’intersezione delle due più importanti strutture del trasporto della città: da un lato il G.R.A., che oltre alla viabilità a scala urbana sostiene anche parte notevole della viabilità regionale e nazionale, dall’altro la Linea B della Metro, che è una importante infrastruttura metropolitana su ferro e che, dopo questo intervento, avrà una capacità complessiva di mobilità superiore alle altre linee in esercizio.
Dal punto di vista dello scambio gomma/ferro e della viabilità urbana e regionale, il nodo posto in corrispondenza della stazione terminale della linea B della Metropolitana rappresenta l’elemento di cerniera dell’intera viabilità del settore Est Nord-Est della città di Roma. Inoltre in esso il traffico passeggeri su gomma proveniente dalla viabilità nazionale attraverso la rete autostradale e il G.R.A. si incontra con il traffico ferroviario convogliato dalla metropolitana attraverso le stazioni ferroviarie ad essa collegate (principalmente Tiburtina e Termini) alla rete ferroviaria nazionale.
Tra i due fronti del nodo, Casal Monastero e Torraccia, il più sviluppato in termini di superficie e di servizi è quello orientato verso l’esterno (Casal Monastero).
Su tale fronte il nodo è dotato dei seguenti servizi:
Parcheggi a raso e coperti;
Parcheggi per disabili adiacenti all’ingresso della stazione;
Percorso di avvicinamento e luogo di sosta breve “kiss & ride”;
Marciapiedi di stazionamento per il trasporto pubblico urbano ed extraurbano;
Marciapiedi di stazionamento per il trasporto pubblico extraregionale ed internazionale;
Spazi di attesa per autobus in lunga sosta;
Attrezzature di servizio per i viaggiatori;
Attrezzature di servizio commerciali e del terziario in genere;
Collegamento pedonale con il centro abitato di Casal Monastero
Il fronte orientato verso l’interno (Torraccia) è dotato dei seguenti servizi:
Parcheggi a raso;
Parcheggi per disabili adiacenti allo sbarco della passerella pedonale, con accesso alla stazione tramite ascensore e percorso coperto;
Percorso di avvicinamento e luogo di sosta breve “kiss & ride”;
Marciapiedi di stazionamento per il trasporto pubblico urbano;
Passerella pedonale coperta e munita di scale e tappeti mobili per il collegamento con il centro abitato di Torraccia.
Lo snodo di scambio Torraccia-Casal Monastero è dotato di parcheggi a raso e interrati per un totale di 2.507 posti, dei quali 653 a raso e 1.854 coperti. I parcheggi sono per la maggior parte posti nella parte esterna del nodo a ridosso della piazza coperta antistante l’accesso alla stazione, e solo in parte posti in posizione più distante in corrispondenza della copertura del deposito. Sul fronte interno (Torraccia) sono presenti parcheggi a raso.
L’attività di progettazione svolta da Opengineering Srl è stata relativa agli impianti cosiddetti “civili”, quali:
impianti elettrici MT/BT
impianti di illuminazione
impianti di forza motrice
impianti di rivelazione incendi
impianti antintrusione e controllo accessi
impianti di ventilazione e condizionamento
impianti antincendio
Giunta Raggi ridicola!!
Molto bella la sindaca alla prima dell’Opera. Bene cambiasse mestiere e a andasse a sfare sfilate.
La città sprofonda sempre più in un immobilismo quasi surreale evidentemente nella piena attuazione di un progetto di “decrescita felice”. Felice per chi poi?
Mentre le aziende continuano a scappare da Roma nel completo silenzio della giunta capitolina, mentre tutto è bloccato, mentre funziono poco se non niente, lei va a al teatro dell’opera.
P.S. Io l’ho votati, ma per disperazione, ma ora devo (purtroppo) dar ragione a Scalfari (Meglio Berlusconi di Di Maio).
Io sono della parrocchia che crede che un onesto incapace faccia danni ben più gravi di una ladro capace. Il problkema è che nel caso di Berlusconi, lui e tutta la sua combriccola si è rivelata in vent’anni di governo una manica di ladri e pure incapaci. Dio ce ne scampi e liberi. Meglio l’astensione
Bravo, ma poi non fiatare. Nessun lamento!
e chi dovrei scegliere? tutte le abbiamo provate
anche io sto con Scalfari, meglio la mafia ladrona, ma capace, che onesti, ma sprovveduti cittadini. Meglio chirurghi disonesti, che magari di impiantano una protesi non necessaria con grande abilità, che medici onesti e sprovveduti.
e io ribadisco che l’armata berlusconiana si è dimostrata un’armata di disonesti incapaci. Come vogliamo definire Governi che hanno attraversato gli anni d’oro della crescita lasciando l’Italia a crescita ZERO?
Per come la vedo io, non è meglio né Berlusconi né Di Maio…Tra l’altro Berlusconi ha ormai fatto il suo tempo, non è normale un paese in cui tale individuo (che non ha arrecato grandi vantaggi al paese…) possa salire al potere per la quarta volta…Si dia spazio ad altre persone più competenti e meno corrotte…Ossia praticamente nessuno attualmente in Italia…
Se la raggi fosse una persona seria ed onesta non si sarebbe candidata.
Fa riflettere…
Si può anche essere d’accordo sui limiti dell’attuale giunta. Tuttavia è indubitato che il Comune di Roma è lontano anni luce dall’avere le risorse economiche necessarie a rilanciare la città.
Solo per la manutenzione ordinaria occorrerebbero non meno di 2 miliardi di euro (messa a norma di metro A e B, pavimentazione strade e marciapiedi, rete fognaria e prevenzione rischio inondazioni, emergenza abitativa per i le 16.000 persone che a Roma dormono in strada, messa a norma di scuole ed edifici pubblici, infrastrutture per smaltimento rifiuti, ecc).
Fatta la manutenzione ordinaria bisognerebbe penrsare agli investimenti straordinari che giustamente voi elencate, che attendiamo da molti molti decenni e che invidiamo alle altre capitali europee, ove sono a carico dello stato centrale che investe sulla propria capitale. Diciamo ….. almeno altri 2 miliardi?
Il Campidoglio a stento ha reperito circa 300 milioni da spendere in tre anni (sic!) e noi romani siamo costretti a pagare l’addizionale comunale più alta d’Italia per pagare i debiti lasciati dalle precedenti amministrazioni.
Senza una lira in cassa nemmeno Mandrake Sindaco di Roma ce la farebbe.
Non fa una piega quello che scrive
Non sono d’accordo. Quello che serve alla città ha costo irrisorio e riguarda una serie di misure finalizzate alla progressiva riduzione del trasporto privato. Come? Attraverso l’arredo urbano, , le corsie preferenziali, le zone a traffico limitato presidiate da telecamere, i parcheggi a pagamento e una maggiore presenza della Polizia Municipale sulle strade. Sembra un problema di poco conto, che molti, la stragrande maggioranza, ritiene non causa ma effetto dell’inefficienza della città (uso il mezzo privato in quanto quello pubblico non funziona). In realtà è tra le cause dell’inefficienza dell’Amministrazione in quanto ha riflessi notevoli sul tessuto economico e sociale. Invece questa Amministrazione, come le altre che l’hanno preceduta, evita di intervenire temendo l’impopolarità di queste misure, quanto meno nel breve periodo. Così facendo la città assomiglia sempre più ad un suk arabo. Non vi sono ovviamente vie d’uscita diverse in quanto gli investimenti necessari per convincere i romani ad abbandonare l’auto per il trasporto pubblico sono così elevati da risultare insostenibili anche per bilanci floridi cone quelli delle principali capitali europee.
quello che servirebbe è una RETE di TPL che, come ogni rete al mondo che debba servire una metropoli come Roma, DEVE avere come DORSALE un numero sufficiente di linee di metropolitana che facciano anche maglia, come raccordo linee di tram, e come adduzione bus e filobus. Altro che costo irrisorio. Tutto il resto è come curare con l’aspirina un malato di cancro
Siamo in mano a dei dilettanti, che con la loro inesperienza rischiano di fare più danni. Non ci prendiamo in giro, Roma è affondata. L’unica cosa sensata è andarsene. Beato che può.
Se la Raggi fosse una persona seria a metà 2018 dovrebbe tare un bilancio e in base ai risultati (quali risultati?) decidere se dimettersi oppure no.
P.S. Concordo con i gestori di questo sito: una funivia potrebbe sostituire il prolungamento della linea A oltre Battistini, un people mover del tutto simile al MiniMetrò di Perugia a rimpiazzare il prolungamento della linea B1 oltre Jonio.
Assolutamente dannose.
Non siamo in mano a dei dilettanti, siamo in mano a dei DELIRANTI, per il resto concordo su tutto.
Ma lei lo sa che i finanziamenti per il continuo della linea C sono stati bloccati dal PD ?
Ma cosa c’è da continuare sulla linea C, Lei ha notizie sull’apertura di S.Giovanni inaugurata in pompa magna ad aprile? E il servizio peggiora, chiusura alle 20,30 con le galline, treni ogni 12′ stracolmi (il contratto di servizio prevede ogni 6′) e da settimane si viaggia a passo d’uomo tra T.Spaccata e Gardenie in direzione Centro forse per non usurare le ruote.
Inutile chiedere quando apre Amba Aradan e Colosseo …
saluti
Samo in mano a dei dilettanti, che con la loro inesperienza rischiano di fare più danni. Non ci prendiamo in giro, Roma è affondata. L’unica cosa sensata è andarsene. Beato che può.
Se la Raggi fosse una persona seria a metà 2018 dovrebbe tare un bilancio e in base ai risultati (quali risultati?) decidere se dimettersi oppure no.
P.S. Concordo con i gestori di questo sito: una funivia potrebbe sostituire il prolungamento della linea A oltre Battistini, un people mover del tutto simile al MiniMetrò di Perugia a rimpiazzare il prolungamento della linea B1 oltre Jonio.
Assolutamente dannose.
MOSCOW
Mentre la capitale italiana continua inesorabilmente nella sua decrescita infelice o dell’abbondanza frugale, secondo le teorie propugnate dall’economista filosofo francese Serge Latouche e tanto care agli attuali amministratori pentastellati, un processo di degrado che pare non allarmare più di tanto residenti e classe dirigente malgrado evidenzi preoccupanti segnali di accelerazione, in quella russa le RŽD e la locale municipalità hanno appena presentato ai media un ambizioso piano di efficientamento e sviluppo della rete metroferroviaria comportante la creazione di una vasta rete di RER capace di collegare diametralmente fra loro i popolosi sobborghi e le città satelliti della macro regione moscovita, disposti a corona intorno al nucleo centrale della città, sfruttando la rete ferroviaria esistente. I lavori comporteranno l’integrale ricostruzione e ammodernamento delle attuali infrastrutture ferroviarie consentendo l’attivazione di sette nuovi collegamenti diametrali lunghi ciascuno sino a 100 km, destinati a servire efficacemente il cuore politico, finanziario e terziario della città. Il nuovo network è progettato non solo in funzione degli attuali flussi di traffico pendolare ma specificamente per soddisfare nuove esigenze di mobilità urbana ancora inespresse, generate dalla virtuosa creazione di poli di sviluppo terziari e residenziali lungo le aree servite dai previsti collegamenti metroferroviari. Attraverso la realizzazione di numerosi nodi di scambio le nuove linee saranno intimamente connesse fra loro, con quelle della metropolitana e delle tranvie rapide urbane e con la linea circolare MK MOZD recentemente inaugurata dalle RŽD, favorendo quell’effetto rete oggi del tutto assente nella capitale italiana salvo sporadici quanto insoddisfacenti esempi. Il parco circolante sarà prevedibilmente costituito dai veicoli Lastochka già in servizio sulla linea circolare e su molte delle attuali relazioni suburbane a forte traffico; si tratta di convogli derivati dai Desiro ML prodotti dalla tedesca Siemens aventi ciascuno una capacità di 1.200 passeggeri. L’attivazione a regime delle prime due linee, contrassegnate dall’indicazione M1 e M2, è prevista rispettivamente per il 2018 e il 2019. A corredo del post allego la mappa del nuovo network metroferroviario previsto; da notare che oltre alle sette linee in argomento è prevista la realizzazione di due nuove linee circolari in aggiunta all’attuale MK MOZD. https://pbs.twimg.com/media/DOvx-knX4AApdtG.jpg
Ciao Arnaldo
Solo una Domanda ” Perché Rigiri il Coltello nella Piaga ??
Io non ho mai visitato Mosca ma, per appreso da Google e da chi c’ e’ stato so che 44 Stazioni su 206 sono Bellissime, dei Capolavori dei veri musei, un’ importante attrazione turistica .
Come al solito Piove sempre sul bagnato e sul muschio ( Fuor di Metafora ) anziché sulla terra arida e pre- desertica
Molte di quelle bellezze, sono state costruite in epoca dittatoriale.
Forse e’ il caso di ripensare la ns.finta democraxzia, ove col 12, 18% quando va bene, comanda una minoranza asservite alla finanza. spero che coi bitcoin si scannino definitivamente.
La nuova rete di S-bahn illustrata nel post non ha nulla a che vedere con quella urbana attualmente in esercizio; quest’ultima si sviluppa su dodici linee alle quali vanno aggiunte la 13, esercitata con un impianto a monorotaia, e la 14 MCC Moscow Central Circle Line esercitata dalle RŽD; il tutto per una lunghezza complessiva di circa 350 km con 206 stazioni. In particolare quelle monumentali furono realizzate in epoca staliniana fra il maggio 1935 e il settembre 1938. I nuovi collegamenti a servizio della macro regione moscovita si aggiungeranno alla rete urbana attualmente esistente, integrandosi convenientemente per favorire quell’effetto rete indispensabile all’efficentamento del sistema. Ma quello che trovo degno di nota nella notizia appena battuta dalle riviste straniere del settore, al di la del personale interesse che nutro sui trasporti metroferroviari in genere, sono i tempi di attivazione delle prime due linee M1 e M2, previste rispettivamente per il 2018 e il 2019. Il paragone con l’immobilismo riguardante le opere propedeutiche alla realizzazione dell’importante nodo di scambio Pigneto è mortificante.
“degno di nota sono i tempi di attivazione”
Assolutamente condivisibile.
@Arnaldo: ci fornisci il link delle riviste che hai consultato? Grazie
http://en.kremlin.ru/events/president/news/56098
Una delle fonti dalla quale ho appreso della progettata rete di S-bahn per Moscow:
http://www.metro-report.com/news/single-view/view/putin-approves-moscow-rer.html
Sara’ il caso di “rivalutare” le dittature!!! L’AV in Italia si e’ finalmente aperta con la legge Obiettivo del “dittatore” Berlusconi.
Sperando di non essere accusato di apologia da Fiano, ricordo che nel famigerato ventennio si e’ messo in piedi: INPS, INAIL, ONMI, giornata ad 8 ore, bonifica pontina, IRI, elettrificazione della rete ferroviaria….
x Renato:
Anche il congedo matrimoniale lo dobbiamo a quel signore. Vedrete che toglieranno anche quello.
Anche la progettazione dell’Eur e per tornare in tema la Metro B Termini Laurentina e anche, nei fatti, la stazione Ostiense.
Qui si tratta di essere obiettivi. Il regime ha fatto danni, ovviamente incluso quello devastante di allearsi con il baffetto, ma paradossalmente grazie a lui che abbiamo ancora qualche diritto, che invece, i c.d. sistemi democratici, stanno via via eliminando.
Attenzione però allo storia e ai ricorsi storici. E infine…ma voi pensate davvero che quello di oggi sia davvero un sistema democratico. Siamo alla “ferrea legge dell’oligarchia”
Scusatemi 3 cose:
1) come mai sono interrotti i lavori alla stazione di Flaminio? Non doveva aprire ad inizio 2018?
2) perchè la Roma Lido e’ ferma scusate? Sono tutte state finaziate sia tor di valle sia acilia sud, no? Comunque penso che per Primavera 2018-in concomitanza con lo stadio della Roma- qualcosa venga fatto
3) sapete quando prolungheranno vigna clara a nomentana?
Nel frattempo MC chiusa il prossimo e week end e allungamento di ulteriori due giorni (al 23 dicembre) delle corse limitate alle 20.30.
E ancora nessuna data ufficiale circa l’apertura di San Giovanni, la cui stazione è stata inaugurata il 1 aprile 2017. Praticamente un anno per testare 600/700 metri e il nulla assoluto sul resto.
Davvero EWWIWA la decrescita felice
Buongiorno
rilevo che da alcuni giorni la Metro (eufemismo) C oltre alle limitazioni ormai note (1 treno ogni 12 minuti, chiusura alle 20,30 ecc.) viaggia a passo d’uomo tra le stazioni di Torre Spaccata e Gardenie in direzione centro, prolungando così la durata del percorso di circa 2 minuti. Stiamo risparmiando usura delle ruote? Non parliamo dell’apertura di S.Giovanni che ormai è una barzelletta.
Perchè è così difficile informare l’utenza?
Saluti
Roma metropolitane e ATAC che se ne lavano le mani. Per i 10 Km. da Centocelle a Lodi il collaudo e’ durato due mesi!!!
Forse per i 2 mesi si riferisce al preesercizio Atac, perché per quanto riguarda il Contraente Generale, sono iniziati molto prima, penso che ricorderà che appena aperta, la metro C, chiudeva alle 18,30. Poi per San Giovanni, i collaudi sono iniziati ai primi di settembre.
Notizie di personale ATAC, che non mi ha saputo spiegare tutto il tempo inutilmente trascorso da aprile.
Se non vi sono lotte intestine (VV.F:?) e boicottaggi, perché non si procede speditamente e NESSUNO SA DARE DATE CERTE E SPIEGAZIONI? Ag.Mobilita’, Atac, Romametropolitane, Assessorato….Papa!
Nella visita allo scambio fresabordini di Malatesta a gen.u.s., si parlava di adeguare il sofware e contemporanee prove di esercizio da aprile 2017.
Mi sembra che ormai ognuno apre bocca e racconta la prima balla che sale alla mente.
Per il mancato lavaggio dei convogli sono ormai all’ottava/nona versione…..
Nel frattempo i convogli 01 03 09 13 e credo un altro sono bell’imbrattati!!!
Centocelle – Lodi solo due mesi…….
Chiedo scusa per il doppio commento, ma l’edizione funziona in ritardo ed ora da’ anche notizia di error…..
Io avevo letto che fino a Torrevecchia era confermata la volontà di prolungare la metro, e solo oltre, verso Casalotti, la Giunta pensava di realizzare la funivia. Sbaglio?
Ciao Alex
Partendo ormai dal dato di fatto che Roma e’ 1 città senza Speranze !! Stamani sul Display- Tabellone Elettronico alla Fermata Autobus Via Amba Aradam si leggeva ” Prolungato al 23 Dicembre la chiusura anticipata del servizio MC alle ore 20.30 e, forse , circola voce su Internet che la MC potrebbe chiudere Sabato 16 e Domenica 17 Dicembre ( Da Rivalutare la Vecchia ” Cura del Ferro ” di qualche anno fa e proposta da qualche vecchio Sindaco ?? )
Io mi domando e dico ma da una giunta 5S che :
1) Se avesse potuto avrebbe fatto di tutto per arrestare i lavori ed il tracciato della MC a San Giovanni e che, visto e considerato che i Lavori erano già avviati da 3 anni quando la Raggi divenne Sindaca , si e’ vista costretta ad accettare di malgrado tutto cio’
2) Ti Propone al posto del Prolungamento MB1 Jonio- Bufalotta ( Tracciato del prolungamento In Tratta Ultra Periferica, non in centro storico ) un ” People- Mover ” simil Mimi Metrò di Perugia
che a vederlo sembra un mezzo di trasporto più degno di Paperopoli e Topolinia che di una Capitale aspirante un giorno a divenir simil- cosmopolita come altre capitali del presente Pianeta
3) che , al posto del Prolungamento di un’ infrastruttura pesante come la Metro A, anche in questo caso ( Battistini Torrevecchia ) in tratta ultra periferica e non centrale o precentrale propone Una Funivia ma che ci vogliamo aspettare ??
1) come mai i lavori alla stazione flaminio sono sospesi? Non doveva aprire a febbraio 2018?
2) sul sito della Metro C e’ possibile vedere le telecamere puntate sui cantieri di Fori Imperiali e Ambaradam; io una volta a settimana, per curiosita’, mi metto a vederli e qualche cosa stanno facendo. O sbaglio? Forse solo a livello di superficie, mentre non stanno perforando de sotto?
3) Sono sicuro che “questione Roma Lido” subira’ una svolta da Primavera 2018 in vista dello stadio della Roma. Nel senso che quando ci sono i privati di mezzo si risvegliano i cantieri.
P.s. Ma perchè poi hanno sospeso i lavori a Acilia Sud???
“Nel senso che quando ci sono i privati di mezzo si risvegliano i cantieri”, Il problema invece è proprio che “i privati” non cvi sono più! O meglio ci sono solo nella questione stadio, e sono stati estromessi da tutte le opere a compensazione che avrebbero dovuto realizzare i privati e che sarebbero state propedeutiche all’apertura dello stadio e annesso Business Park, come da direttiva Marino-Caudo, mandata all’aria grazie all’inettitudine di questa Giunta accecata da pregiudiziali ideologiche anti-grattacieli che trovano asilo solo a Roma. Risultato: lo stadio magari si farà, tutto il resto, forse, non si sa quando, e a spese nostre, che naturalmente lieviteranno negli anni come al solito quando a pagare è Pantalone. Grazie Raggi!