San Giovanni verso un nuovo ritardo: apertura a febbraio 2018
La stazione San Giovanni aprirà probabilmente a febbraio 2018. Non ci sono certezze ma, secondo indiscrezioni che MXR ha raccolto tra i tecnici del Campidoglio, non sarà rispettato nè l’obiettivo di fine dicembre annunciato dalla stessa sindaca Raggi alcuni mesi fa, in occasione della visita alla stazione, ne la data di gennaio indicata dall’assessore Linda Meleo non più di poche settimane fa. Non sono indicazioni ereditate dal passato, questa volta. Tanto è vero che proprio per oggi, 27 ottobre, era stata fissata dall’amministrazione la data di fine dei lavori al nodo sottostante la stazione necessari per dare il via al pre-esercizio (con relativa sospensione del servizio alle 20.30). Cantieri che invece dureranno circa altri due mesi. Chissà per quale motivo, però, per noi il nuovo ritardo non è una sorpresa! Il sospetto che si sarebbe andati lunghi anche questa volta non è legato tanto ai possibili errori di calcolo dell’amministrazione (che pure ci possono essere stati) quanto ad un preciso calcolo dei costruttori che già nel 2015, quando l’apertura di San Giovanni era stata fissata al 2016, avevano pubblicato sul sito di Roma Metropolitane un inquietante annuncio che spostava proprio al 2018 l’apertura della stazione. Salvo poi far sparire l’articolo dopo le polemiche innescate da MXR. Ricordate?
In questo articolo del 2015 avevamo smascherato la questione. Allora Roma Metropolitane scriveva che l’attivazione della stazione di San Giovanni si sarebbe potuta effettuare solo con la necessaria conclusione dei lavori del tronchino di manovra dopo la fermata stessa. Questo per permettere ai treni di cambiare binario dopo la stazione abbassando, allo stesso tempo, la frequenza di passaggio dei convogli. Quella notizia fu frettolosamente cancellata dal sito di Roma Metropolitane dopo i nostri post. Qui ne avete la prova. Quello che ci viene da pensare, quindi, è che tutto fosse scientificamente previsto già da due anni, che l’inaugurazione a inizio 2018 fosse pianificata da Metro C spa e non tanto per i ritardi causati dai lavori sotto il nodo di scambio a San Giovanni, quanto per poter permettere la fine dei cantieri al tronchino di manovra di via Sannio, a sua volta propedeutico all’avvio delle talpe verso Colosseo. E’ un dubbio, non una certezza, anche se si dice spesso che a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca quasi sempre…
Per concludere: se come sembra questi lavori ancora in corso (sotto il nodo? sul tronchino?) dureranno, come dicono le indiscrezioni, altri due mesi si arriverà all’avvio del pre-esercizio da parte di Atac ad inizio gennaio. Calcolando un mese/mese e mezzo di pre-esercizio pronostichiamo l’inaugurazione della stazione-nodo di scambio A-C di San Giovanni a metà febbraio 2018.
in attesa dell’apertura della fermata di San Giovanni e del ripristino dei treni dopo le 20.30 si potrebbe alleviare la sofferenza dei pendolari e fare in modo che almeno gli autobus MC2 2 Mc5 potessero partire ed arrivare da piazzale appio e largo brindisi al posto della fermata Lodi? Quei maledetti 600 metri verso la Metro A se non sotto terra almeno in superficie potrebbero essere solcati da qualche mezzo pubblico …
Giustissimo. Questo è il paradigma della sciatteria e della pedissequità di ATAC. io resto dell’idea di farkla falolire direttamente in compagnia di AMA e simili.
Perchè dobbiamo rifinanziarle dopo i servizi ignobili che ci danno sottraendo soldi agli investimenti?
Stamattina di nuovo metro B rallentata….
Questa sarebbe davvero una cosa tanto semplice quanto logica.
Ho una domanda (un po’ fuori tema) a cui non so se qualcuno di voi sa rispondere: una volta che aprirà la tratta S.Giovanni-Pantano di MC, sarà possibile estendere l’orario fino all’una e mezza nelle notti di venerdì e sabato, come per la MA e la MB?
Grazie e un saluto a tutti…
Ciao Simone C
Non ne sono sicuro al 100% ma , presumo per Logica ?? ( Ammesso che nel mondo post 11 Settembre 2001 si possa ancora parlare di Logica e nella speranza che non abbia fatto la fine delle Torri Gemelle ) che , una volta aperta al pubblico servizio San Giovanni MC con molta probabilità l’ orario di partenza delle ultime corse verrà , il Venerdì ed il Sabato sera , esteso all’ 1.30 uguagliandolo a quello delle altre 2 Linee
Grazie mille per la risposta.
È una domanda che mi è sorta spontanea, proprio perché fino ad ora, prima di maggio di quest’anno, l’orario di chiusura era sempre le 23,30, anche il venerdì ed il sabato.
Un caro saluto
Simone
Se continua cosi’, visto che gia’ siamo a 1/2 chiusura, c’e’ rischio che chiuda e basta!!!
L’osceno sta nel fatto che per invertire la marcia i bus proseguono, credo fino a Piazza dei Re di Roma.
Bisogna avere un Novel per andare diritti a S.Giovanni (MA) girare a dx.e tornare su via La Spezia.
Altro spreco 3 treni MC dalle 20 h.30 tornano vuoti a Pantano. Siamo ricchi….
Sono un semplice utilizzatore della metro e non mi intendo di cose tecniche. Qualcuno mi può spiegare, senza polemiche, perchè in attesa della congiunzione sotterranea alla metro A di San Giovanni non si può utilizzare la stazione di Largo Brindisi ?
E quale sarà la funzione di Largo Brindisi una volta a la congiunzione sotterranea?
Grazie
Sotto largo Brindisi, c’è la fermata della metro C San Giovanni, che ancora non viene aperta perché i collaudi non sono ancora terminati, da parte del Contraente Generale Metro C scpa, a cui seguirà il preesercizio Atac per almeno altri 45 giorni. Salvo ulteriori ritardi, la fermata dovrebbe aprire nel febbraio 2018. Finché non saranno realizzati i lavori di adeguamento alla normativa antincendio, della stazione San Giovanni della linea A, le 2 stazioni saranno collegate, solo a livello atrio prima dei tornelli. Quindi saranno aperti in seguito l’ulteriore collegamento tra le 2 stazioni a livello atrio ed al piano corrispondenza, a livello -1 della stazione San Giovanni della linea A.
qualcuno mi sa dire perchè l entrata della stazione di centocelle da dietro , pronti da sempre scalinata e ascensore non viene aperta , con grave danno dei cittadini del quartiere retrostante .
Perché si esce su una strada privata! Doveva essere espropriata ma non è mai stato fatto!
Al momento attuale fa fede la delibera CIPE n. 127/12 che aggiorna il costo dell’opera da Pantano a Fori Imperiali a 2,97 miliardi di euro. Per ora sono stati liquidati al Contraente Generale circa 1,8 miliardi di euro. Le attività dell’ANAC dal 2015, sono andate avanti, quando saranno concluse ne riparleremo!
@Alexalex costi MC
8 NOVEMBRE 2017 ALLE 15:38
Al momento attuale fa fede la delibera CIPE n. 127/12 che aggiorna il costo dell’opera da Pantano a Fori Imperiali a 2,97 miliardi di euro. Per ora sono stati liquidati al Contraente Generale circa 1,8 miliardi di euro. Le attività dell’ANAC dal 2015, sono andate avanti, quando saranno concluse ne riparleremo!
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Paolo M. scrive:
5 novembre 2017 alle 16:38
Meno male che non progetta lei, altrimenti ci ritroveremo sicuramente con qualche assurda funivia, al posto della metro C e con la Roma Giardinetti, senza nessun adeguamento e prolungamento. Meno male che per quest’ultima si sta procedendo in maniera seria.
La spocchia di questo tizio si commenta da sola. Sostiene di intendersi di collaudi e poi non da’ un soldo di spiegazioni, mah!
Cioè giusto per curiosità e credo sia anche degli altri, è lei che nel Pums si occupa della promozione delle funivie? Grazie
No, mi sembra l’Arch.Panunzi. Mi sono sempre occupato di binari e ferrovie e con l’Ing.Palermo ci battiamo per inserire la chiusura del bicentenario Anello ferroviario.
Mi scuso per il ritardo, ma ho troppi interessi da seguire.
Che ci sia lei, mi fa molto piacere, anche se le ns. discussioni spesso sono accese, visto che almeno qualcuno preme per la chiusura di questo anello ferroviario, argomento che ne sento parlare fin da bambino e non sono tanto giovane.
Anni fa presentai agli atttuali capi di Roma il progetto (di massima) della chiusura con le varie fermate (semplici discenterie) da aggiungere (Lanciani, Pigneto, Zama ed altre a Nord), con la raccomandazione di trasformare l’esercizio da ferroviario a metropolitano (per frequenza ed economicita’).
Paolo M. (scrive) ha scritto:
5 novembre 2017 alle 17:28
Convogli da tre vagoni, frequenza a 14/15′ ma che bufale sono? Ma per favore, potrei capire queste affermazioni su una pagina, tipo Metro C fuori dai fori, ma qui no è troppo!
Come prima non rispondera’ a modo. Non so chi sia, né mi interessa. I 14-15′ sono di Romametropoltane, dato che anche se di solo 700 m. il ciclo aumenta il percorso e mancano i convogli.
Queste notizie sono apparse qui l’anno scorso, quindi e’ Lei che non legge, come La prego di non leggermi piu’.
I convogli da tre vagoni non e’ una bufala, ma idea di tecnici dell’Ag.della Mobilita’.
Con molta tranquillità e evitando le sue offese le rispondo per punti
1 Secondo lei in un post su una pagina dove c’è il libero accesso dovrei tenere una lezione sui collaudi? Le ho risposto, che non notava i binari lucidi, perché il preesercizio Atac non era iniziato in quanto ad Atac stessa non era stata consegnata la stazione.
2 Se leggesse i commenti altrui, invece di gettare fango sui suoi colleghi, leggerebbe il mio commento dove Stèfano alla mia domanda su che tipo di esercizio con l’apertura di San Giovanni si sarebbe avuto, mi confermava 7′ fino ad Alessandrino e 14′ fino a Pantano, NOTIZIA DATA DA ME CHE SCRIVO DI FREQUENTE SU QUESTE PAGINE
3. I metri sono 600, non 700.
Le ripeto se è così sicuro che ns. colleghi nel progettare hanno compiuto errori li segnali all’ordine ed alle autorità competenti.
SE SCRIVE SPORADICAMENTE E NON LEGGE I COMMENTI DEGLI ALTRI NON INSULTI. NON È CHE OGNI VOLTA POSSO FARE IL RIASSUNTO DELLE NOTIZIE CHE IN BASE ALLE MIE CONOSCENZE DO A BENEFICIO DI TUTTI. È chiaro che in una pagina dove non è necessario registrarsi non posso dire tutto. Buona serata
Comunque in questa città è proprio difficile che cambi la mobilità se non cambia la mentalità, se poi anche colleghi che dovrebbero essere favorevoli allo sviluppo di un’infrastruttura importante come la metro C, sono contro, capisci che le speranze sono poche.
Si fa confusione sul ruolo che deve avere il trenino Roma Giardinetti e la metro C, 2 mezzi con funzioni diverse non alternativi. Si pensa, con la scusa di risparmiare che una metro può essere sostituita da un tram, un tram da un autobus, ecc. È proprio difficile fare capire le cose in questa città!
È purtroppo la stessa confusione che si fa tra TVA e MC nel tratto centrale
Ma è sicuro di questa storia dei treni a 3 vagoni? Mi può spiegare come intendono realizzarla? Come pensate di gestire con una metro C, che con l’apertura di San Giovanni, viaggerà a 14′ tra Pantano ed Alessandrino, l’afflusso considerevole di gente che deve salire? Nel Pums anche se non avete inserito la tratta T2, non sarebbe più corretto pensare all’acquisto di ulteriori convogli, invece di pensare a queste idee malsane? Grazie
Non e’ una storia, ma nelle “libere” discussioni, mancando soldi e quindi convogli e quindi tempi da 14 primi (primi al Mondo) e nonostante chi prende la metro nelle ore di punta ritenga che questa sia piena anche nelle ore di stanca, l'”idea” era quella di “studiare” il dimezzamento dei convogli raddoppiando quindi la frequenza. Non bisogna essere premi Nobel o studiare migliaia di dati e flussi, per capire, FUORI DELLE CANONICHE ORE DI PUNTA, che al momento la metro C e’ un fallimento gestionale. Infatti da aprile chiude alle 20,30, nonostante i lavori TERMINATI NEL 2015!
Per i soldi, i nuovi treni sono inseriti nel nuovo DEF, oltre a quelli che servono per la revisione progettuale della tratta T2, che sta avendo corso da parte di Roma metropolitane.
Purtroppo i lavori il 31 marzo non erano completati e come più volte ho detto sono terminati a fine agosto e ad inizio settembre sono iniziati i collaudi, che stanno avendo corso dopo le 20,30, di qui la chiusura anticipata della linea.
Del resto se ben ricorda prima dell’apertura della tratta Parco di Centocelle Lodi, la C chiudeva alle 18,30.
Prendo spesso, mio malgrado la navetta, dopo le 20,30 e non sono mai solo e c’è pure l’assurdità già detta da altri, che tali navette partano da Lodi invece che da San Giovanni.
Comunque i soldi se non vengono richiesti, con progetti seri al MIT, è difficile che arrivino.
Molto giusto, tra l’altro i bus fanno un giro di vari Km.per l’inversione di marcia, quando arrivando a S.Giovanni e girando a dx.non farebbero un metro (nel senso di 1.000 mm.) di troppo.
Quando (a gennaio?) visitai i lavori di sostituzione dello scambio a Malatesta tutti i vari ingg. con Cialdini in testa affermavano che i lavori erano praticamente terminati e dopo le simulazioni (che vedemmo al computer in loco), si sarebbe passati all’esercizio. Rimango molto perplesso quindi sentire a novembre che siamo in alto mare. Ho appena parlato con un serio professionista e quando gli ho detto che ancora i convogli non vanno a S.Giovanni e tornano vuoti a Graniti, non voleva crederci.
Nessuno ha risposto al mio interrogativo posto il 1 novembre alle 19,43. Torno dunque a chiedere ai più esperti (Comitato e semplici avventori) quali misure pensano che l’esercente debba adottare per evitare il quasi certo collasso della linea A successivo all’apertura di San Giovanni. Sono forse l’unico che non si straccia le vesti per questi ripetuti ritardi ma, piuttosto, trema al sol pensiero di quello che potrà accadere. Io non vedo alternative a quella di procrastinare l’apertura di San Giovanni alla contemporanea apertura di Fori Imperiali, sperando che magari nel frattempo sia stato aperto al pubblico almeno il primo lotto del nodo di Pigneto con la FL1. Se altri abbiano altre idee sarei ben lieto di sentirle (oppure mi si dica che sono una Cassandra e che questo temuto collasso non avverrà)
Mah, io ne ho sentito parlare da anni e anni ma non mi pare che nessuno abbia mai proposto soluzioni. In effetti il caos sembra logico ma sembra non interessare gran che.
Soluzioni a questo problema, che è reale, non sono state mai pensate, visto che anche qui si dice che la metro C, non la prende nessuno! Comunque Atac punta sul 51, lasciandolo con il capolinea attuale, ma sono curioso di vedere, una volta aperta San Giovanni, voglio vedere chi scende a Lodi e poi ora a Pigneto vedo tutti i giorni gente che scende e prende il 50, per Termini, che in ora di punta supera anche la mezz’ora per arrivarci. È inutile dire che chi ora scende in altre fermate, poi scenderà solo a San Giovanni, stazione che in oltre 10 anni, non sono stati in grado di adeguare e ammodernare. Anche se lasciano la frequenza unica, che con San Giovanni sarà a 14′, ne vedremo delle belle.
Buongiorno Io prendo la metro C tutti i giorni e sono stanco di questi continui rinvii. In particolare sono certo che i dirigenti di Atac hanno pronte le migliori soluzioni al caso, visto che durante tutti gli anni di progetto della C hanno avuto modo di pensarci con calma.
Oppure vogliamo pensare che l arrivo della metro C a San Giovanni all’appuntamento con la A sia stato un evento improvviso e inatteso?
La Meleo e la Raggi ti risponderebbero che le metro non servono ed è meglio una bella funivia.
Ho scritto varie volte, ma anche Lei non legge, che molti utenti dei Castelli non andranno piu’ad Anagnina, bus Cotral compresi. Tenere poi ferma un’infrastruttura PRONTA DA 2 ANNI e’ pura follia.
Non ci lamentiamo poi del debito pubblico, degli sprechi, etc.etc.
Mi sembra di aver letto proprio qui che molti utenti della zona Togliatti preferiscono prendere il bus per Anagnina, anziché la metro C che hanno sottocasa.
Tener conto che la metro C nei tanti difetti, non produce piu’ utenti ed alla fine anche Termini nel caos delle ore di punta sopravvive.
Non c’è nessun progetto Cotral di spostamento di corse a Monte Compatri – Pantano. Chi ha la metro C, sotto casa, la prende! Basta disinformazione!
Alla faccia della cura del ferro. Mi informero’ e se confermato dall’Ag.Mobilita’ mi dimettero’ dal PUMS.
Io la C la prendo ogni giorno da Gardenie.
Prima della C prendevo la macchina.
Conosco tante persone come me che con la C sono passati dal mezzo privato al mezzo pubblico.
Poi se vuole intendere che a prendere la metro C sono molti utenti che prima prendevano un autobus per arrivare alla linea A o B (in 30 minuti se andava bene) e adesso in 8 minuti arrivano a San Giovanni allora si è vero: a questo servono le metro non solo ad attirare nuovi utenti al servizio pubblico ma a ridurre il tempo di viaggio.
Ma ancora oggi la C è (fortunatamente) poco conosciuta perché non incrocia alcuna metro.
Quando aprirà San Giovanni i numeri cresceranno ulteriormente.
Come può risolvere l’ATAC ? aumentando le frequenze della A e magari inserendo una limitata da Arco di travertino la mattina .
8 minuti sono pochini; poiché la frequenza e’ a dodici minuti, statisticamente attende 6 minuti, quindi o e’ particolarmente fortunato (attesa zero minuti) o sale al Pigneto.
La metro C porta in una giornata quanto una metro seria porta in un’ora (almeno dai dati avuti dall’Ag.Mob.).
Quindi altro che attendere Colosseo, ogni giorno ci costa un fottio di soldi, per un’opera sovradimensionata ed almeno ampiamente sottoutilizzata.
Di solito non spetto 6 minuti perché, almeno di problemi, la metro passa sempre agli stessi orari.
Il mio problema è che prendendo quella delle 7.44-45 arrivano a Lodi per le 7.56-57 e non riesco a piedi a prendere la FL1 delle 8.07 (che è di solito in orario).
La metro era stata dimensionata per arrivare oltre Ottaviano.
Che facciamo non la usiamo perché questi incompetenti non sanno rispettare le tempistiche ?
Poi sarei curioso di sapere i numeri: più di un anno si parlava di 55.000 persone al giorno ed oggi, rispetto a un anno fa, viaggiano molte molte più persone.
Gli studenti che salgono e scendono a Gardenie e Teano prima della C non arrivavano certo con la metro A o B quindi sicuramente ha creato dei nuovi utenti rispetto alle altre due linee metro.
Dal 1980 (anno di inaigurazione della MA) al 1990 la MB finiva a Termini, gran parte dell’utenza si riversava sulla MA, e siamo sopravvissuti. La stessa cosa accadrà anche adesso, tenendo conto che all’epoca la MB aveva una frequenza di 6 minuti quando andava bene, e oggi con la MC sarà di 7 minuti, quando andrà bene.
Evidentemente Lei non è mai salito ultimamente (o provato a farlo) sulla linea A in particolare a Termini, nella fascia oraria che ho indicato, in giorni feriali. Lo faccia e poi ne riparliamo. I numeri relativi all’utenza delle allora linee A e B non è neanche minimamente comparabile a quelli attuali. Inoltre la linea B anche solo per la tratta allora in esercizio, era una linea che in parte già attraversava il centro storico con le fermate di Cavour, Colosseo, Circo Masssimo, e collegava quartieri lavorativi come EUR, quindi giungeva a Termini già in parte sgravata. Non era come la C che, di fatto, riverserà l’intero carico assorbito nel suo percorso sulla linea A a San Giovanni. Al momento sulla linea A siamo già alla saturazione almeno fino a Ottaviano, e non è possibile aumentare la frequenza sulla linea A
Ultimamente no, ma in quegli anni si. La massa di gente che dalla MB scendeva alla MA in direzione Ottaviano (allora capolinea), non veniva quasi mai smaltita dal primo treno, e doveva aspettare i successivi.
Il problema della MA è che carica tutti i pendolari dei Castelli Romani, mentre tutti si sono dimenticati che la FL4 collegherebbe, con le sue diramazioni, quasi tutti i comuni collinari con Termini, solo se si degnassero di potenziarla adeguatamente.
Ad esempio ho avuto modo di vedere diverse volte la zona circostante la stazione di Frascati invasa da auto parcheggiate da chi prende il treno. Offrire maggiori frequenze, treni più lunghi e più posti auto in quei siti, drenerebbe parecchio la pressione sulla MA. Oltre naturalmente al completamento della MC.
cito: “Ultimamente no, ma in quegli anni si. La massa di gente che dalla MB scendeva alla MA in direzione Ottaviano (allora capolinea), non veniva quasi mai smaltita dal primo treno, e doveva aspettare i successivi.”. D’accordo, supponiamo che la situazione di sovraffollamento delle banchine a Termini MA sia la stessa di allora. Non credo che sia rimasto invariato l’afflusso di passeggeri sulla linea A a Termini, sicuramente è aumentato per diverse ragioni che spiego più avanti, ma è possibile che l’aumento contemporaneo delle frequenze e del numero di vagoni per vettura sia riuscito ad assorbire il maggior aflluso di passeggeri. Sicuramente però non sono diminuiti. E sicuramente aumenteranno, e anche considerevolmente, con l’apertura di San Giovanni. Perché sono sicuro che dopo il ’90 siano aumentati i passeggeri che dalla B si riversano nella A: perché il ramo Termini-Rebibbia non ha sottratto alla linea A più passeggeri di quanti gliene abbia aggiunti, anzi! Perché, globalmemte, l’utenza della linea B è aumentata considerevolmente con l’entrata in esercizio del ramo Termini-Rebibbia, e questo ha significato più utenti riversati sulla A nelle ore mattutine. Il flusso inverso è stato irrisorio, limitato per lo più alla tratta Termini-Tiburtina FS (che però prima usufruiva di autobus e quindi non ha scaricato un sol passeggero alla linea A). Lo scambio A-B è una croce (prima era una T) in un punto centrale. San Giovanni A-C è una situazione diversa: una linea interamente periferica (la C) che si riverserebbe in un pinto semipeferico della lionea A
Salve Alex
Mi sono piu’ volte chiesto, in risposta a quanto mi ” sembra di ricordare d’ aver sentito dire da chi in passato affermava di essersi recato a Londra e di averlo visto mettere in pratica con il ” Tube- Underground, là da loro ” , in caso di prossima apertura dello Übergang- scambio tra le 2 linee, perché non chiedere ad Atac che L’ Accesso verso la Banchina San Giovanni MA venga ( almeno nelle ore di punta del mattino e pomeriggio ) scaglionato, nel senso di far aspettare gli utenti 4-5 minuti per consentire in questo arco di tempo alla sovraffollata banchina di liberarsi con il passaggio di almeno 2- 3 treni . Una volta liberatasi dal sovraffollamento ( il tutto andrebbe seriamente e costantemente monitorato ) si potrebbero far nuovamente accedere verso la banchina della A gli utenti provenienti dalla C
Penso che sarebbe cosa buona e giusta. Altra cosa buona e giusta, che dovrebbero fare sin d’ora nelle stazioni più affollate (in primis, Termini), dovrebbe essere il metodo francese (visto a Parigi nel lontano 1988) di mettere dei tornelli tra il primo accesso a lovello atrio e le banchine vere e proprie, che blocchi l’afflusso dei passeggeri all’arrivo del convoglio. Della serie: chi c’è c’è (sulla banchina), chi non c’è che aspetti il prossimo treno. Questo evita (ed eviterebbe nel nostro caso) da un lato le “corse” da lontano per non perdere il treno, con porte che si chiudono in mezzo e relativi possibili incidenti nonché ritardi continui nella ripartenza del treno; dall’altro, la calca sulle banchine dei passeggeri che spingono da dietro
Vero enorme errore non aver messo una quota (infima) dell’enorme stanziamento metro C per fare la stazione di scambio Pigneto.
Proposte?
A breve termine:
– la stazione Fs Zama
– bus e preferenziali, non esistono alternative (anche se il 51 fuori ora di punta è spesso vuoto)
A medio termine:
– convertire la FL Termini-Ciampino-Castelli in una Metro, con fermate aggiuntive come minimo sindacalePorta Maggiore, Porta Furba, Casilina, Selinunte, Appio Claudio e Ciampino Aeroporto
– metrotramvia Subaugusta-Laurentina
Con i due interventi a medio termine, dimezzi il congestinamento della Metro A in ora di punta.
NB mezza Metro C è costata quasi 4 miliardi di euro, questi interventi si sarebbero realizzati con 5-600 milioni massimo
Mezza metro C 4 miliardi di euro?
2,9 miliardi fino a Fori Imperiali
FS Pigneto? In costruzione!
La C deve arrivare almeno fino a Clodio, se non oltre, per non vanificare soldi spesi finora!
Non sei adeguatamente documentato sui costi, i numeri che citi non sono aderenti alla realtà
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Metro-C-Roma-Anticorruzione-invia-gli-atti-alla-Corte-dei-Conti-7ca0c986-36d2-435f-9507-91e5a613d2d0.html
Prima di criticare commenti altrui sarebbe bene riflettere su dati ed argomentazioni.
La mia considerazione non era peraltro sull’opportunità del progetto o sui costi eccessivi della Metro C, ma su come un progetto così ambizioso ed importante si sarebbe potuto dotare a costi sostenibili di opere accessorie complementari idonee a magnificarne l’impatto trasportistico.
Non le è consentito il tu e l’articolo che riporta è del 2015. Deve aggiornarsi!
Le sue proposte hanno scarsa efficacia trasportistica, proponendo fermate, che tranne Zama, e quelle già esistenti, sono poco realizzabili. La trasformazione di una sola Fl in metropolitana crea delle inevitabili rotture di carico e crea disagi alle altre Fl, oltre che al traffico merci ed AV e portano a caricare ulteriormente il nodo di Termini già fortemente congestionato. Prima di criticare la mia persona, legga i miei interventi, su questo post e su altri precedenti così si fa un idea di come vanno poste le soluzioni ai problemi. Per quanto riguarda poi i costi della metro C, le conviene consultare i siti istituzionali non i commenti di giornalisti!
Paolo M. “l’articolo che riporta è del 2015”. Non mi è chiaro se Lei voglia dire che a distanza di due anni il costo dell’opera sia stato rivisto al ribasso. “le conviene consultare i siti istituzionali non i commenti di giornalisti!” L’articolo cita un esposto dell’ANAC alla Corte dei Conti. Difficile credere che i numeri riportati siano mere invenzioni giornalistiche piuttosto che estratti dall’esposto stesso. Cito: “il costo dell’investimento per il cosiddetto ‘Tracciato fondamentale’ della linea C sia aumentato nel tempo passando dal valore iniziale di 3.047 milioni a 3.739 milioni di euro”. Quanto all’uso del “tu” ci starò attento anch’io, per quanto mi fosse sfuggito questo discalimer nelle pieghe del sito
Le fermate proposte hanno tutte una loro coerente logica trasportistica che sarebbe degna di considerazione, al contrario di quanto Paolo M. si affretta a dichiarare.
Porta Furba potrebbe sorgere in prossimità della omonima della linea A, in area sufficientemente sgombra di edifici ma al tempo stesso vicina ad aree popolate; Selinunte e Appio Claudio (anche definita Statuario) sono comparse in alcuni casi anche su rapporti istituzionali, e sarebbero a servizio del lato occidentale del quartiere più distante dalla Metro A, e in prossimità di quartieri non serviti da ferro come Tor Fiscale e Statuario. Queste fermate avrebbero un impatto certo per scaricare la Metro A e per avvicinare i Castelli al Tuscolano temiate mobilità pubblica. Ciampino Aeroporto è talmente ovvia e al tempo stesso sostenibile che non mi soffermo in ulteriori precisazioni. Casilina esiste, era anni fa attiva e servirebbe aree del Mandrione, Certosa e Appio Tuscolano non servite da metro. Porta Maggiore sarebbe più complessa ma chiaramente presenterebbe un forte impatto potenziale data la vicinanza alla centralità San Lorenzo e alle fermate dei tram.
Chiaramente la precondizione per la realizzazione di una Metro di superificie lungo il tracciato Termini-Ciampino è il completamento degli interventi di potenziamento Casilina-Ciampino già pianificati da FS, che sono stati deliberati da diversi anni.
Sui costi Metro C, credo che gli atti citati non abbiano bisogno di ulteriori argomentazioni a supporto, costituendo semplicemente la documentata analisi condotta dall’Anac, ente preposto alle verifiche in tema di regolarità degli appalti, come colto da Alex al cui post non ho molto da aggiungere poiché ha ben colto il senso del link che avevo messo. Peraltro ribadisco che la cifra citata non era volta a mettere in dubbio l’utilità della Metro C,,ma a fornire un parametro, una grandezza per la valutazione della sostenibilità dei costi di interventi aggiuntivi e complementari alla Metro C.
@Piero
Cosa intende per costi del tracciato fondamentale della linea C? Quanto scritto dall’Anac è una proiezione, come si può affermare che i costi del tracciato fondamentale, sono lievitati a quasi 4 miliardi, se della T2, ancora non esiste un progetto definitivo ed una stima dei costi? Il parametro che va considerato è quello stabilito nella delibera 127/12 che fissa il costo dell’opera da Pantano a Fori Imperiali a 2,97 miliardi di euro, il resto per ora solo parole. La trasformazione di una linea ferroviaria in metropolitana non è così semplice come afferma, visto che il raddoppio dei binari non è certo l’unica opera necessaria, va cambiato tutto dal segnalamento alla linea aerea, alle banchine e poi non esiste a Termini, spazio sufficiente per attestare una metropolitana. L’obiettivo fondamentale è ridurre la “Termini-centicità” non aumentarla. Purtroppo circolano varie ipotesi, ma l’unica è finire la C e iniziare a realizzare la D.
Ecco un altro contro la metro C, che si unisce a Renato. Non ho capito il loro obiettivo, su una pagina che si chiama metro x Roma!
Avanti un altro, dopo Paolo M che conferma quanto avevo scritto, tranne i 100 m.di differenza, ma questo figura sugli adesivi ormai quasi illegibili, visto il tempo trascorso.
HO APERTO ADDIRITTURA E DUE ANNI FA UNA CASELLA MAIL PER SOLLECITARE L’APERTURA DI S.GIOVANNI e qualcuno da qui scrisse pure.
I siti istituzionali purtroppo portano acqu a al loro mulino ed ai loro interessi economici, leggi faraonici stipendi per nulla fare o essere responsabili.
Questo non e’ il Minculpop ed ogni idea, IDEA, puo’ essere criticata, ma NON CENSURATA.
LA metro C e’ bloccata da aprile, ma i sapientoni pero’ non spiegano cosa hanno fatto fino a settembe.
Ovviamente per i 600 mt. mi riferisco alla lunghezza della tratta indicata da Roma metropolitane. Ho risposto sopra in merito alla chiusura anticipata.
Buonasera Alex, molto probabilmente immaginando che
le limitate risorse attuali non mutino se non in peggio, si potrebbero studiare alcune linee express modello 50 dei primi tempi, più un paio di rafforzamenti sulle attuali linee.
Linee Express:
*Lodi – zona Universitaria: ( Porta Maggiore – Scalo *S.Lorenzo – Verano – Policlinico Metro B o in alternativa Tiburtina Metro B);
*Lodi – Termini: (Santa Croce – Vittorio Emanuele – Termini);
*Lodi – Ottaviano: S.Giovanni – Amba Aradam – Colosseo – Venezia – Sant’Andrea della Valle – Risorgimento – Ottaviano.
* Intensificare le corse del Trenino Centocelle – Laziali , avendo dimezzato il percorso i trenini potrebbero fare più corse nelle ore di punta.
* Operare delle carrozze che arrivino a San Giovanni vuote e dirigersi verso i due capolinea raccogliendo il flusso dei viaggiatori.
Gli esperti del settore ne dovrebbero poter individuare anche delle altre , tutte insieme nel loro piccolo utili a sopportare per i prossimi quattro o cinque anni il disagio che ricadrà inevitabilmente sulla fermata di San Giovanni,
Buona serata
Cambiando argomento forse una notizia positiva per la Stazione di Vigna Clara.
https://www.vignaclarablog.it/2017110173503/stazione-vigna-clara-semaforo-verde-via-la-via-non-serve/
Due semplici cittadini hanno tenuto in ostaggio un intero quartiere e intanto niente è stato fatto: nuovi parcheggi, nuovi accessi alla stazioni, aree pedonali, spostamento del mercato, secondo binario e avanzamento del progetto chiusura dell’anello.
Pagheranno questi cittadini per il danno arrecato all’intera comunità?
Sul mercato degli esponenti del PD hanno manifestato contro il suo spostamento anche se l’area è di RFI che vuole giustamente rientrarne in possesso
Solo in Italia gli abusivi acquistano dei diritti illeciti, basta pensare agli sfascia carrozze presenti nel parco archeologico di Centocelle.
Speriamo che la stazione sia attiva per dicembre e mi auguro sia realizzata una nuova linea “anello”
Come pensano di servire Vigna Clara?
Perché non si stabiliscono due treni-ora dai Castelli e due treni-ora da Formia-Latina?
Con questi collegamenti, si scaricherebbe Termini di molti pendolari diretti a:
– Prati e Vaticano (farebbero scambio a Valle Aurelia e metro A)
– a San Giovanni o al Tuscolano (farebbero scambio a stazione Tuscolana-Ponte lungo e metro A)
– a Roma Tre-Eur (farebbero scambio a Ostiense-Piramide e metro B)
COMITATO, perché non proporre questa soluzione? Sarebbe una soluzione per scaricare metro A e B quindi di competenza del sito.
1. Vigna Clara è ad 1 solo binario ed il servizio che speriamo partirà a breve, è predisposto per partire da Ostiense.
2. Non ci sono alternative A e B si scaricano completando la C e realizzando la D
Concordo, bisogna completare la C almeno fino ad Ottaviano.
Avessero completato la Stazione Pigneto FS come previsto prima dell’analoga fermata della C allora forse avrebbe scaricato la linea A per due motivi:
1) per andare verso l’EUR la combinazione C+FL1/FL3+ B ad Ostiense è molto più veloce dello scambio a Termini e sicuramente più vivibile come trasposto.
2) La Stazione Pigneto (sopratutto nelle versione completa) avrebbe permesso lo scambio delle FL senza passare da Termini.
Si concordo, a mio giudizio Pigneto Fs doveva essere aperta in modo concomitante a San Giovanni.
Però questa ovvia constatazione non pregiudica l’argomento di fondo: dal momento che verrà aperto un pezzo ulteriore di anello nord e dovranno essere attivati alcuni treni per ogni ora a servizio della nuova tratta, perché non servirla con treni regionali che siano prolungati a località oggetto di transito pendolare? Se c’è una pur minima capacità residua su Tuscolana-Ostiense, perché non farvi circolare treni provenienti da sud (Castelli o Latina-Formia) e diretti a Vigna Clara, modello RER? In tal modo si offre un doppio utilissimo servizio: ai pendolari, che si avvicinano alle loro destinazioni ultime raggiungendo stazioni urbane periferiche (siano esse Ostiense, Tuscolana, Trastevere, San Pietro o Valle Aurelia, da cui prendere metro o tram caso tipo lo studente che deve andare a Roma Tre con la B o il lavoratore che deve raggiungere San Giovanni e lo farebbe da Tuscolana senza dover arrivare a Termini); agli utenti delle metro A e B, che le troverebbero un poco meno cariche in tratta centrale in ora di punta.
Roma soffre di un ritardo cinquantennale in termini di mobilità urbana su ferro: ogni metro di binari deve essere sfruttato al meglio già da oggi poiché siamo al collasso trasportistico (vedi Termini) e ambientale.
Sinceramente anche io penso che le FL devono trasformarsi in RER piuttosto che in una Matrovia.
Se ho capito bene però la RER ha una infrastruttura dedicata cosa che non hanno le FL visto che la condivido con treni merci, frecce e interregionali.
Nel rapporto ferrotranviario del 2012 erano previsti degli scenari a breve e lungo periodo.
Quelli a breve sono stati in parte completati o sono in esecuzione.
Quelli a lungo periodo prevedevano un aumento delle frequenze su cui si sta lavorando introducendo nuovi strumenti di controllo del traffico.
Basta vedere le fibre che stanno stendendo lungo le linee.
Su treni provenienti da Ciampino e Castelli non credo si possa aumentare la frequenza per adesso.
FS poi deve far arrivare i treni a Termini perché deve garantire, a chi gestisce la parte commerciale, un flusso di persone che passano da quella stazione per questo le FL sono Termine centriche anche se le linee con più successo sono quelle passanti (FL1 e FL3)
Inoltre molti utenti preferiscono arrivare a Termini.
La stazione di Pigneto completa è la soluzione: rende con uno scambio le FL Termine-Centriche e anche Tangenziali.
Noto che i tuoi commenti sono privi di metodo ed argomentazioni. Sarebbe più costruttivo entrare nel merito dei discorsi anziché replicare commenti poco argomentati e pertanto poco utili alla discussione.
Fino a Vigna Clara sarà a binario unico, certo. A prescindere dalla frequenza massima (due, tre o quattro treni/ora per direzione, sta a Fs valutare), la mia proposta è proprio quella di NON attestare i treni a Ostiense, ma farli proseguire verso Tuscolana, Casilina e di lì verso Ciampino e Castelli oppure Latina/Formia. Questo sarebbe un intervento di razionalizzazione e miglioramento del servizio dai costi limitati che darebbe un enorme servizio ai pendolari, e sgraverebbe Termini di un carico significativo in ora di punta. Andrebbe fatto a prescindere dal completamento della C e della D, operazioni che non possiamo permetterci di aspettare visto che Termini ogni giorno scoppia, con ritardi su tutta la linea, e San Giovanni rischia una sorte simile.
Non ho capito chi le da questa confidenza, ancora con il tu. Io ho fatto solo su questa pagina almeno 20 interventi, sempre nel merito e con informazioni fondate. Per fare le cose che dice lei, prima si deve documentare, non è che scrive cose a caso e devo dirle bravo!
Paolo M. ha scrito:
31 ottobre 2017 alle 11:26
Non ho capito di cosa parla?
So cosa sono i collaudi e in che consistono, li faccio anche io! Cosa intende per i 700 Mt da attivare? Dove sono sulla C?
Scarso traffico dopo le 20?
Se può essere più chiaro le rispondo.
Mi scuso per la sintesi, ma post lunghi in genere non vengono letti, se non nelle prime righe!
Dopo le 20 gli utenti sulla C sono molto scarsi; invero anche in altre ore. Non mi baso sui dati, ma de visu, viaggiando. I treni, tranne la mattina verso Roma ed il pomeriggio verso Pantano, viaggiano con molti posti a sedere disponibili. Pressoche’ vuoti, quando erano attivi, i convogli limitati ad Alessandrino. Ovvio per una metro che parte dal nulla ed arriva al niente! L’apertura di S.Giovanni non solo attirera’ altri utenti, ma tutta l’utenza dei Castelli che ora scende ad Anagnina, si volgera’ verso Pantano, bus Cotral compresi, auspicabile.
I 700 m.da attivare sono la distanza indicata sulle decals a Lodi per S.Giovanni.
Per il collaudo (non sono del settore) intenderei un vero e proprio esercizio, col che’ avrei giustificato l’interruzione DA MESI alle 20,30 del servizio. Invece da nunerose verifiche, mai ho visto un convoglio proseguire verso S.Giovanni (ed i binari, poco “lucidi” lo dimostrano), ma con molta rabbia vederlo rientrare vuoto a Graniti (deposito); perché fare un’intera corsa a vuoto? Con tutti i debiti che abbiamo, possiamo permetterci tali sprechi?
Il tanto criticato Alemanno “impose” l’apertura della B1, nonostante non tutto fosse “perfetto”, ma almeno si utilizzava un’infrastruttura….. Per i vari inconvenienti e blocchi, fatta salva la sicurezza, sarebbe bastato avvertire l’utenza dei probabili blocchi.
Cercando di essere breve e non tornando ancora sulla solita storia che la C non la prende nessuno ed era meglio la Roma Pantano, visto che è stato ampiamente dibattuto, su queste pagine, ma purtroppo ciclicamente ritorna e sinceramente sono abbastanza stanco, di rispondere le stesse cose, avendo idee diverse. Per quanto riguarda i collaudi a San Giovanni, il preesercizio inizierà da parte di Atac solo quando il consorzio Metro C, consegnerà la stazione a quest’ultima. Detto consorzio ha da contratto solo pochi giorni di preesercizio, da qui la poca usura dei binari. Salvo nuovi imprevisti la consegna della stazione ad Atac, dovrebbe avvenire a fine anno.
Ha visto e letto i dati dell’Ag.della Mobilita’? Sono fasulli, a scendere? allora si prenda in varie ore la C. Venerdi’ us alle 19,30 a Torre Gaia il convoglio per Pantano aveva posti a sedere!!!
E visti i tempi biblici per arrivare gia’ al Colosseo, di metro pesante neanche l’ombra, tant’e’ che tra i tecnici si valutano convogli da 3 elementi ma con frequenza dimezzata.
Con S.Giovanni si andra’ a ben 14-15 minuti……
Non ho mai capito la sua posizione, cosa scrive a fare su una pagina di promozione per la metro a Roma?E poi ciclicamente mi attacca, solo perché la penso diversamente da lei, ma soprattutto perché più informato, si rilegga i miei interventi! Se è in possesso di documenti che attestano che sia stata progettata in maniera errata, senza studi dei flussi, ecc., vada dalla magistratura! Sulla Roma Giardinetti, c’è un progetto di ammodernamento e prolungamento, lo dovrebbe sapere.
Convogli da tre vagoni, frequenza a 14/15′ ma che bufale sono? Ma per favore, potrei capire queste affermazioni su una pagina, tipo Metro C fuori dai fori, ma qui no è troppo!
Le ricordo che ad oggi la metro C non scambia con nessun’altra infrastruttura su ferro, per cui mi sembra normale che i passeggeri siano in tale numero, anzi pensavo meno.
Le faccio una domanda: Quanto caricherebbe la A se fosse solo tra Anagnina e Re Di Roma o la B da Laurentina a Garbatella?
Prima completiamola fino a Cassia come da piano regolatore, poi ne riparleremo.
Del resto studi sui flussi sono stati fatti.
Per cui non diciamo frescacce e non diamo alibi ai pagliacci che ci governano.
I dati dell’Agenzia per la mobilità, non vengono pubblicati da tempo e questo non è corretto, ma mi domando come fa lei ad esserne in possesso? Che la C non la usa nessuno è una sua idea non supportata dalla realtà! È chiaro che non possiamo avere l’utenza delle linee A e B, per una metropolitana che non scambia ancora con un’altra metro e con ad esempio Pigneto FL.
Infatti dopo aver visto la Raggi e Marino rimpiango il pur disastroso Alemanno. Almeno lui ha fatto partire i cantieri della T3 ed ha provato a prolungare le metro esistenti. Poi cos’hanno fatto Marino e la Raggi? Le funivie?????
Salve, vorrei fare una domanda, magari qualcuno informato potrà rispondere: Perché per evitare il sovraffollamento della linea A, una volta collegata con la C, non si mantiene attiva la linea bus 51 che al momento sostituisce in superficie la tratta della metro? Così chi vorrà prenderà la linea A e altri il 51, almeno finché la tratta non sarà operativa fino ai Fori.
Grazie.
È già previsto il mantenimento della linea bus 51, con lo stesso percorso, sempre con capolinea nei pressi della fermata Lodi MC e per ora l’unica certezza con l’apertura di San Giovanni MC.
Secondo me la linea bus 51 potrebbe diventare più appetibile se fosse ‘ulteriormente’ express, ovverosia rappresentando una sorta di ‘navetta’ sostitutiva della MC fino a Clodio (nella visione ottimistica che vogliano proseguire la MC fino a Clodio e magari poi anche sulla Cassia…), con fermate a San Giovanni, Manzoni, Fori Imperiali, Venezia, Navona, San Pietro, Ottaviano e Clodio
Oltre al 51, per ‘alleggerire’ la MA, si potrebbero creare due linee bus express provvisorie: una da San Giovanni all’Eur con tre/quattro fermate intermedie (ad esempio Caracalla, Circonvallazione Ostiense, Montagnola), e un’altra da San Giovanni a Ostiense (anche senza fermate intermedie)
aggiungerei anche un’altra linea express, che *solo la mattina* vada da S. Giovanni a Termini, per creare un’alternativa alla LINEA A.
Non votavo da anni, alla fine mi son convinto senza troppe illusione di provare anche i 5 stelle, il programma era accattivante e non potevano vantare precedenti fallimenti. Ora però la situazione è chiara, sono totalmente inadeguati, non sono pentito del voto ma sicuramente deluso.
I trasporti e la nettezza urbana sono a Roma servizi da quinto mondo e non c’è stato nessun miglioramento negli ormai non pochi mesi della nuova amministrazione.
L ‘apertura della Metro C è un continuo e imbarazzante rimandificio da far rimpiangere la precedente amministrazione che 20 stazioni comunque le aveva fatte aprire con sicuri benefici dei pendolari della tratta.
– un treno ogni 6 minuti per Alessandrino, uno ogni 12 per Pantano il tutto dalle 5.30 alle 23.30.
oggi
– orari imbarazzanti con treni ogni 12 minuti sull’intera tratta e fino alle 20.30, poi il miraggio degli Mc2 e Mc5 che continuano a partire e arrivare a Lodi, troppo normale falli arrivare e partire dalla Metro A?
Speriamo febbraio sia il mese buono ma non mi sorprenderei di un ennesimo rinvio da parte dei maestri dell’annuncite e de rinvio.
Oramai la manifesta incapacità di questa amministrazione è conclamata e a tratti imbarazzante, li ho votati, non ne sono pentito ma il credito di fiducia si è esaurito.
Sull’apertura della metro C l’annuncite acuta ha raggiunto livelli di guardia alla faccia di chi aveva pensato agli attuali amministratori come dei paladini del trasporto pubblico su rotaia.
La Situazione della Metro C è sempre più difficile da accettare:
– nessuna certezza sui lavori oltre il Colosseo
– un treno ogni 12 minuti sull’intera tratta
– chiusura alle 20.30
– bus sostitutivi assai rari e con le imbarazzanti fermate a Lodi, si potrebbe avere il buon senso di farli arrivare e partire da San Giovanni Metro A? che impedimenti ci sarebbero?
Oramai il ritornello che niente funziona per colpa di quelli di prima non funziona più, il tempo è scaduto e comunque quello di prima ha aperto 20 stazione, i treni passavano ogni sei minuti e fino alle 23.30.
E’ inutile prenderci in giro: la sciagurata amministrazione M5Sha proseguito nel solco di Marino e peggio di Alemanno: massime protezioni a tutti gli appartenenti del loro bacino elettorale ATAC, AMA, Roma metropolitane, zero progetti per il futuro (se non la sciocchezza della funivia a Casalotti), affossamento di tutti i pochi progetti risalenti addirittura all’epoca Rutelli – Veltroni.
Neppure la Rebibbia – Casal Monastero sono riusciti a sbrogliare con l’appalto firmato nel 2011!!!!!
Ma se a Roma non si costruiscono metro per muoversi rapidamente da una parte all’altra, ma come può la città risollevarsi dal declino?
Ciao Andrea !!
Concordo in pieno con le tue affermazioni !! ” se a Roma non so costruiscono metro x muoversi rapidamente ……….. ” ed aggiungo “Se non ci fossero ” Santi Monumenti dal Colosseo, Fori Imperiali, Domus Aurea, Castel Sant’ Angelo, Cappella Sistina …. che ancora spingono qualche turista a venire
in visita qua a Roma. Peccato !! non per pensare sempre al passato ma
” E’ da rivalutare in pieno il periodo 2005-2009 ” Avviati Lavori MB1- Cantieri MC ed ancora per poco sognavamo anche quelli per la MD . Peccato che il Sogno, l’ Incantesimo si sia poi spezzato che, sia durato così poco.
Nei tuoi discorsi scordi una cosa: quanto cresceva il debito di Roma nel periodo 2005-2009.
E’ vero, però almeno si investiva anche e non si propugnavano sciocchezze come fanno questi sciamannati.
Pure Milano ha acceso un mutuo fino al 2040 per costruire la M4
Questi sciamannati devono fare i conti con un debito di più di 13 miliardi, roba da mettere a terra una multinazionale.
Perdonami.
Un conto è fare un mutuo con scadenza 2040 finalizzato a costruire una nuova metropolitana, un conto è continuare a pagare interessi su un maxi debito accumulato…non è proprio la stessa cosa, credimi ..
I debiti fatti per le infrastrutture si chiamano investimenti.
Se non si fanno investimenti tanto vale chiudere la citta o dichiararne la morte clinica causa debiti.
Considerare tutta la spesa alla stessa stregua senza distinguere spesa corrente e investimenti spiega tutto su come sia stato “facile” accumulare 13 mld di debito prima e come non si sappia porvi rimedio oggi.
Dimentichi che oggi c’è l’austerity. L’Europa la impone all’Italia per recuperare il debito e l’Italia la impone ai comuni per recuperare il debito.
Che poi sia una ricetta perdente non importa, i capoccioni economico-laureati dicono che va bene così.
L’austerita non c’entra un bel nulla.
Se e’ per questo mezza metro di Madrid e’ stato costruita coi fondi della UE.
Se pero un’amministrazione non e’ capace a reperire i fondi, prensentarsi a bandi internazionali, etc. non accampiamo scuse virtuali.
La supposta austerita europea si applica anche a Milano che pure e’ sempre in Italia. Basta cercare scuse: si ricominci a lavorare, e con professionalita
Qualche turista a venire? Secondo gli ultimi dati ISTAT appena pubblicati sul turismo a Roma nel 2016, questi pochi fortunati sarebbero 25,2 milioni con un +1,6% di presenze. Chissà cosa accadrebbe se il TPL funzionasse a dovere. Non rimpiango il passato, già mi sono espresso, perché si poteva e doveva fare di più, per il presente spero che i 5 stelle continuino con il loro solito immobilismo, così da non fare altri danni, sperando in un futuro migliore!
Ritengo gravi questi continui rimandi
ma ancor più grave la mancanza di chiarezza (altrimenti detta “trasparenza”).
Qual’è il piano? quali sono le scadenze? a che punto siamo? chi è il responsabile? quali sono le penali?
Oltre al problema della scarsa mobilità, per una qualche azienda privata che volesse investire a Roma, l’impatto veramente devastante a mio avviso è la scarsa serietà della controparte.
Forse è quello che intendono “decrescita felice” … nessuno sviluppo serio, solo turismo da accattoni, pulman dovunque, marciapiedi occupati da cianfrusaglie cinesi, qualche bazar h24.
Le aziende scappano!
Tra l’altro ho letto or ora che quell’essere inutile e pernicioso della Meleo ha detto che stanno studiando un’altra funivia anzichè prolungare la metro B1.
Evidentemente la rottura di carico per loro è un optional.
Voglio proprio vedere chi lascia l’auto a casa per metterci 20 minuti a fare un tragitto che con l’auto privata potrebbe essere percorso in 5 minuti, poi deve scendere da un mezzo e poi aspettare e salire su un altro. In sostanza con la B1 si potrebbe arrivare con lametro da Bufalotta al Colosseo in 20 minuti,
con la funivia + metro in 1 ora. E poi si lamentano che le aziende vanno via da Roma. Che cialtroni!
Questo perchè sperano di inaugurare queste stronz…. entro la fine della consiliatura, poco gli importa del fatto che sono inutili.
Speriamo questa giunta cada prima possibile, ma la vedo dura, perchè è composta da falliti ed inetti che non saprebbero come sbarcare il lunario.
La colpa dalla giunta attuale?
Annunciate acuta e totale assenza di trasparenza per iniziare.
Per quale motivo da Maggio la metro chiude alle 20:30 se i test sono iniziate solo a Settembre?
Perché il tratto parco di Centocelle Lodi è entrato in funzione pochi mesi dopo gli Open Day delle stazioni e San Giovanni (open day il 1 Aprile) non è ancora disponibile dopo 7 mesi e non lo sarà per i prossimi 4 se va bene?
Ancora nessuno ha capito perché degli ultimi ritardi ma soprattutto nessuno ha capito perché girano solo 6 treni con punte fino a 4 sotto la loro gestione.
Problemi con le rotaie e con le ruote consumate ? Erano problemi noti dal 2015 (affermazione di Enrico Stefano) e cosa hanno fatto ? Cambiato uno scambio e comprato le ruote per soli 6 dei 13 treni attuali.
La M5 ha un problema analogo ma molto più grave (una curva troppo stretta) ma hanno cambiato 3 volte i binari e non hanno dato il disservizio della C.
Hanno preso una Metro e l’hanno trasformata in un treno regionale.
La colpa della attuale giunta? Sono degli incompetenti presuntuosi (esempio per tutti la giustificazione del fermo della A della Meleo pubblicato da Romametropolitane ) ed il fatto che quelli di prima erano più o meno disonesti non giustifica le loro incapacità.
Cosa hanno fatto fino ad oggi lato mobilità a parte tracciare delle righe gialle e prendersi i meriti del lavoro altrui?
Niente zero assoluto.
Facciamo un riassunto:
l’apertura secondo i programmi iniziali doveva essere entro il 3 aprile 2011
non so quante varianti ci sono state, ed è stata ritardata al 4 giugno 2013
poi al 31 dicembre 2014
In mezzo l’atto attuativo del settembre 2013 che fissava l’apertura al 30 giugno 2015.
Saltata anche quella Marino fissa l’ultimatum all’estate 2016
Più tutti i casini legali.
Più il fatto che dopo anni si accorgono che scavare in mezzo al centro di Roma comporta problemi archeologici enormi, che tentano di risolvere con la “stazione archeologica”
In questi articoli si spiega meglio
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_novembre_16/metro-c-tentazione-marino-fermare-nuova-linea-san-giovanni-48604be4-4e8f-11e3-80a5-bffb044a7c4e.shtml
http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15_dicembre_02/metro-c-rischio-nuovi-ritardi-la-variante-mascherata-e8584196-992a-11e5-b97b-fc1ba153ceec.shtml
http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15_dicembre_03/metro-c-ritardo-san-giovanni-apre-giubileo-finito-fec1ec22-9a0e-11e5-a8aa-552a5791f1fe.shtml
Adesso oltre all’annuncio dell’ennesimo ritardo sareste così gentili da chiarire di chi sono una volta per tutte le responsabilità di ritardi che a oggi sono di 6 anni? Di chi sono state le scelte (sbagliate o meno) degli anni scorsi che hanno portato alla situazione attuale?
Quali sono le responsabilità della giunta attuale (entrata in carica DOPO la sequenza di ritardi e contenziosi descritta sopra)?
E soprattutto? Siete ancora convinti che si possa andare avanti così per il resto della linea o vi toccherà dare ragione a chi da anni sta dicendo che bisogna azzerare tutto e rifare i contratti dopo opportuna gara?
Caro Emanuele la madre di tutte le colpe, a nostro parere, è una soltanto: un appalto concepito con i piedi come sbiadita, seppur idolatrata, imitazione del General Contractor anglosassone. Partorito da una politica che ha intenzionalmente voluto liberarsi da qualsiasi responsabilità nella realizzazione dell’opera, delegando tutto a una struttura tecnica dalle dubbie competenze legali e burocratiche per gestire un contratto di questa portata.
Per non parlare della sciagurata possibilità di appaltare dei progetti preliminari.
Tutti questi sono “meriti” della Legge Obiettivo. E questo è l’inquadramento generale del problema.
Nel dettaglio ci vorrebbe un libro intero per indicare tutte le falle tecniche, procedurali, gestionali e politiche legate invece nello specifico alla Linea C, ma ti assicuro che nessuno dei soggetti coinvolti fino ad oggi è esente da colpe e responsabilità.
Detto questo è già da diverso tempo che noi stessi sosteniamo la necessità di interrompere questo contratto a Fori Imperiali e ricominciare da capo! Però un conto è ricominciare da capo con il contratto, un altro conto ricominciare da capo con la linea… la funzionalità e beneficio dell’opera come già concepita non possono essere messi in discussione, il contratto certamente si!
Adesso facciamo un passo ulteriore
Chi ha scritto l’appalto, quale sindaco c’era, quali assessori c’erano.
Chi ha concepito la linea non e’ mai stato sui posti a verificare.
La linea ha sostituito un’infrastruttura rimodernata da soli due anni, demolendo fino alla guaina il costruito. La linea aerea aveva ben 5 cavi (neanche le FS!!!).
Non serve il Policlinico e l’Universita’ Tor Vergata, ne’ la popolosa Via dei Romanisti. In compenso offre stazioni nel deserto, quali Torre Spaccata, non servendo né Torre Maura, né l’Ospedale ed il Pronto Soccorso Casilino.
L’andamento a zig-zag “tenta” di servire, ma ha rovinato i collegamenti della Casilina con Termini, mentre non serve la Via Prenestina.
I collegamenti verso Termini li ha rovinati l’Agenzia per la mobilità, non la linea C, che pure non è esente da pecche di tracciato come hai fatto giustamente notare.
Chi ha concepito la linea, renato, come spesso detto ha usato il criterio del “così sò bboni tutti” … Ovvero, anzichè, doverosamente, affrontare da subito la tremenda ma indispensabile tratta Clodio-Parco di Centocelle, di vitale importanza per la vita stessa della città a costo di impiegarci vent’anni, cos’ha pensato?? Di trasformare prima in metropolitana l’ex trenino di Fiuggi, che oggi avrebbe potuto benissimo servire la tratta fino a Parco di Centocelle inserendosi in una C magari più corta, ma realmente utile ed effettivamente interconnessa alla rete.
Il bello è che così non solo ci hanno consegnato un’opera in larga parte assurda, ma hanno pure moltiplicato i costi e i tempi!!
@Gianlux “l’ex trenino di Fiuggi, che oggi avrebbe potuto benissimo servire la tratta fino a Parco di Centocelle” Ma tu in passato lo hai mai preso quel maledetto trenino, magari da Grotte Celoni? era un incubo, con materiale antiquato, frequenze aleatorie, una velocità commerciale dopo Giardinetti da schifo, una capienza minima, e via dicendo. Almeno ora sulla Metro C già c’è un servizio nettamente migliore di prima.
Concordo, e aggiungo, riagganciandomi ad un altro mio post, hanno gettato le basi per il collasso definitivo della linea A e del nodo di Termini
GoldenGoose scrive:
“3 novembre 2017 alle 13:59
@Gianlux “l’ex trenino di Fiuggi, che oggi avrebbe potuto benissimo servire la tratta fino a Parco di Centocelle” Ma tu in passato lo hai mai preso quel maledetto trenino, magari da Grotte Celoni? era un incubo, con materiale antiquato, frequenze aleatorie, una velocità commerciale dopo Giardinetti da schifo, una capienza minima, e via dicendo. Almeno ora sulla Metro C già c’è un servizio nettamente migliore di prima.”
Mi sa che non hai colto il senso del mio intervento … provo a spiegarmi meglio.
Se si fosse capito che era necessario dare priorità ad un intervento strategico fondamentale per tutta la città come la tratta centrale della linea C, indispensabile per decongestionare una situazione al limite del collasso, e, solo dopo, sviluppare le tratte periferiche (che, tra l’altro, sono due, e la parte nord, che non se la passa bene quanto a traffico, dovrà aspettare minimo altri 15 anni!!), oggi non staremmo a parlare di scelte sciagurate e fallimentari. A meno che non si fosse sperato di realizzare a Roma una megalinea di 30 fermate e altrettanti chilometri in soli 15 anni …
Quello che mi da più fastidio, e che forse non hai colto, è che neanche la situazione in cui ci troviamo (linea C praticamente “braccio” della A) è frutto di una scelta strategica a beneficio della cittadinanza, ma di un immondo calcolo politico, economico, di “interessi particolari” ora al vaglio della Corte dei Conti
@Gianlux “Quello che mi da più fastidio, e che forse non hai colto, è che neanche la situazione in cui ci troviamo (linea C praticamente “braccio” della A) è frutto di una scelta strategica a beneficio della cittadinanza” Stai forse confondendo aspetti giudiziari ed aspetti tecnici. La diramazione sulla direttrice Casilina della Metro A era prevista fin dal Piano Regolatore del 1962. Ora, dopo quasi 60 anni, finalmente la hanno – quasi – realizzata. Se poi qualcuno deve andare in galera per avere commesso dei reati, bene, ce lo mandino pure. Tra l’altro, gli stessi reati si sarebbero consumati ovviamente anche se avessero dato priorità alla tratta centrale della Metro C, o sbaglio?
La C è iniziata dalla periferia perché non c’era altra soluzione per il deposito di graniti (220.000 mq)
L’argomento è stato più volte affrontato anche dal comitato.
Hai preferito anche io che i lavori iniziassero da Parco di Centocelle ma il deposito del trenino non è adatto per le dimensioni della C.
@gianlux
“A meno che non si fosse sperato di realizzare a Roma una megalinea di 30 fermate e altrettanti chilometri in soli 15 anni …”
Qualcuno mi sa spiegare perché, visto che lo scavo del tunnel è la cosa più rapida, non si può realizzare in 15 anni una linea di 30 chilometri e altrettante fermate?
Quanto ci vuole a scavare 30 km di tunnel con le talpe nel sottosuolo di Roma?
Perché non si costruiscono le stazioni a gruppi invece di farne un paio per volta?
A Londra il progetto Crossrail che prevede 130 km di binari ha due talpe in servizio continuato che scavano gallerie di 6 metri di diametro a un centinaio di metri a settimana e nei cantieri lavorano h24.
i collegamenti della Casilina con Termini furono rovinati nel 1950 dall’accorciamento della linea Stefer a Laziali, senza realizzare il previsto tronco sotterraneo Porta Maggiore-Termini. La Metro C è l’unica risposta all’errore che vi sia stata in 70 anni.
Non c’ero, ma mi sembra che l’arretramento sia avvenuto prima della guerra, con l’arretramento di centinaia di metri di tutta Termini, per creare Piazza dei Cinquecento. Forse si pensava a Laziali come un attestamento provvisorio, sia per la galleria da Porta Maggiore, oppure da Torpignattara.
Addirittura nel dopoguerra si scavo’ il tunnel sotto l’Aereoporto di Centocelle e la Stazione Casilina, fino a Via Nocera Umbra. L’ennesima incompiuta che piace al sig.Alex.
La metro C snobba Termini, quindi risposta sbagliata. Progetto che se l’avessi presentato al Politecnico di Monaco, mi avrebbero accompagnato al Brennero, neanche a Kufstein.
Meno male che non progetta lei, altrimenti ci ritroveremo sicuramente con qualche assurda funivia, al posto della metro C e con la Roma Giardinetti, senza nessun adeguamento e prolungamento. Meno male che per quest’ultima si sta procedendo in maniera seria.
E’ un bene che la MC snobbi Termini, visto che per decenni hanno fatto confluire tutto a Termini, con gli inevitabili disagi che conosciamo quotidianamente. La MC, la MD, la chiusura dell’anello ferroviario ma anche altre infrastrutture (come ad esempio la metrotranvia Saxa Rubra-Laurentina) dovrebbero essere create anche per decentrare l’utenza e quindi per creare svariati interscambi oltre a quello quasi esclusivo di Termini…
Riguardo all’attuale utenza della MC, teniamo anche presente che tale linea sarebbe molto più attrattiva se innanzitutto scambiasse con qualcosa (un’altra metropolitana, una stazione ferroviaria, un tram…), e se, ad esempio, il suo capolinea (Monte Compatri-Pantano) avesse degli interscambi (Cotral o simili) con i vicini centri abitati (Monte Compatri, Monteporzio, Zagarolo, Palestrina, etc…). Io comunque, le poche volte che mi è capitato di utilizzarla, non l’ho trovata così desolata…
Di solito la scusa di chi è contrario alla metro C è proprio questa: non la usa nessuno. L’utenza è aumentata in maniera considerevole già all’apertura della tratta Parco di Centocelle – Lodi, aumenterà ancora di più, con l’apertura di San Giovanni e con l’apertura della stazione Fori Imperiali, quando si comincerà a parlare di effetto rete. Io la utilizzo tutti i giorni sia la mattina che la sera e i treni sono sempre pieni. Certo non possiamo pretendere i passeggeri della A, ma come detto il primo vero banco di prova è l’apertura di San Giovanni.
Se come dice Paolo M il tronchino di manovra non sarà pronto prima del 2020, e se fossero altrettanto vere le manifeste intenzioni di aprire San Giovanni solo dopo aver realizzato il suddetto tronchino, la logica conseguenza sarebbe che San Giovanni non sarebbe aperta all’esercizio prima della metà del 2020. Domanda da ignorante: questo significherebbe un ulteriore dilazione all’apertura anche della tratta da San Giovanni a Fori Imperiali? Mi spiego meglio e chiedo scusa per l’ignoranza nella domanda: prima che non sarà finito il tronchino non si potrà procedere nei lavori della tratta verso Fori Imperiali, oppure i lavori potrebbero andare avanti in parallelo? Il punto a cui voglio arrivare è che non mi dispiacerebbe affatto se San Giovanni aprisse contemporaneamente a Fori Imperiali. Penso che aprire San Giovanni prima di aprire anche Fori Imperiali comporterebbe un sovraccarico della linea A già prossima al collasso oggi. Visto che abbiamo aspettato tanto converrebbe forse aspettare qualche anno in più ed evitare un disastro annunciato. Magari si potrebbe anche procrastinare l’apertura di Amba Aradam in un periodo ancora successivo se la stazione non fosse pronta nelle rifiniture, ma almeno con Fori Imperiali e magari, Dio lo volesse, anche il nodo di Pigneto già in esercizio almeno sulla fm1 , il carico della linea C sarebbe redistribuito su queste tre dorsali ( linea A, cintura e linea B) e non scaricato tutto sulla linea A. Quindi, ammesso che questo sia possibile, tutto sommato io dico chissenefrega se San Giovanni apre nel 2018 nel 2019 nel 2020 o anche nel 2021, se questa ulteriore attesa fosse ripagata dall’avere finalmente un inizio di effetto rete nella metropolitana di Roma, piuttosto che un altro “trenino” che andasse a sovraccaricare ulteriormente la linea e conseguentemente il nodo di Termini ormai al collasso. So di non essere d’accordo con la maggioranza dei frequentatori di questo forum Ma io non sto a contare i giorni perché apra San Giovanni, ma piuttosto perché veda la luce questo primo effetto rete, e sono convinto che aprire San Giovanni prima di questo effetto rete Sarebbe solo un danno alla città, e lo dico perché conosco bene da utente la situazione al collasso della linea e in particolare al nodo di Termini, e scaricandovi tutta l’utenza della C senza redistribuirla su altre linee, questa linea e questo nodo verrebbero ulteriormente sovraccaricati
Cerco di riassumere un po’ la situazione. L’open day il 1 aprile è stato fatto a stazione di San Giovanni, ultimata, ma era necessario fare ulteriori lavorazioni sulla linea per connettersi al sistema, ecc. ecc. È stato fatto con il chiaro intento per far vedere che il cambio di amministrazione avesse accellerato le lavorazioni. I collaudi di fatto sono iniziati a settembre e quindi necessitano dei tempi tecnici, essendo coinvolto il MIT, la regione, l’ex genio civile, i VV.F.. Da qui la proroga a fine anno. L’apertura di San Giovanni, comporterà di fatto solo un minuto in più di percorrenza e sarà gestito per ora con la marcia banalizzata dallo scambio di Malatesta, cioè usando come ora i 2 binari indifferentemente. Dagli accordi con il contraente generale, per inizio 2020 è prevista l’attivazione del tronchino di scambio per l’inversione dei treni, che verrà realizzato nel pozzo multifunzionale di via Sannio, per far ciò il cantiere di alimentazione delle TBM, dopo l’ultimazione delle gallerie fino ad Ambaradan, verrà spostato presso quest’ultima costruenda stazione, in maniera da completare lo scambio prima e non attendere la fine fino a Fori Imperiali, il cui termine dei lavori complessivi è previsto per il 2022. Tenere chiusa San Giovanni, fino al 2020, non credo che avverrà, sia perché se il consorzio Metro C, non consegna, non riceve i saldi degli Stati di avanzamento lavori e poi deve garantire manutenzione e vigilanza, oltre che per evidente opportunità politica per l’approssimarsi delle elezioni regionali e nazionali. Inoltre dopo Fori Imperiali, al momento non è stato deciso nulla. A breve dovrebbe iniziare una revisione progettuale della tratta fino a Clodio, con i finanziamenti ottenuti dal MIT, solo dopo questa revisione, si passerà a richiedere i fondi per aprire i cantieri! Diciamo che per le decisioni siamo come al solito in ritardo, oltre ad esserci il problema del contratto con il consorzio Metro C. Sicuramente l’apertura di San Giovanni, comporterà grossi problemi per la linea A e sinceramente non ho notizie su come Atac ed il comune intendano ovviare. Tenendo anche conto che molte persone saranno invogliate a prendere la C, dato lo scambio diretto con la A.
Si spera che aumentino i passeggeri, altrimenti rischierebbe…la chiusura!!! x fallimento totale.
L’utenza dei Castelli che ora va ad Anagnina, almeno quella del versante su Pantano, sicuramente sara’ invogliata ad andare in un parcheggio ove c’e’ posto, non l’indecenza di Anagnina!!!
Eventuali problemi a S.Giovanni si potrebbero risolvere con delle porte che limitino l’affluenza alle banchine. Il problema c’e’ anche a Termini, ove l’eccessivo affollamento tieni fermi i convogli causa incarrozzamento difficoltoso per svariati minuti.
Se non e’ cambiato, a Parigi funzionava in tal guisa.
Ciao Alexalex
Mi permetto , a proposito del tuo intervento che cito ”
( Penso che aprire San Giovanni prima di aprire anche Fori Imperiali comporterebbe un sovraccarico della linea A già prossima al collasso oggi. Visto che abbiamo aspettato tanto converrebbe forse aspettare qualche anno in più ed evitare un disastro annunciato )
di dire che ” anch’ Io sono d’ accordo con Te !! A giudicare dalla ” Poca Serietà !! Per non dir di peggio, con la quale l’ intera vicenda MC è stata gestita e condotta negli ultimi 6 anni , per la serie ” Tra 2 mali si sceglie il minore ” Forse, presumo , a questo punto sarebbe preferibile quest’ opzione
che a molte persone non piacerà .
Cioè aprire se tutto va bene San Giovanni nel 2023? Cioè abbiamo un problema, il quasi sicuro collasso della A, non lo risolviamo, lo rinviamo a qualche anno? No non funziona così, i problemi vanno affrontati non rinviati! C’è gente super pagata per risolvere problemi li risolvessero.
Non sarebbe rinviare il problema (collasso della linea A) ma prevenirlo, se ritardare l’apertura di San Giovanni significasse aprirla contemporaneamente a Fori Imperiali
Ok allora 2023, se non 2024, visti i continui rinvii.
E poi pagheremo anche la manutenzione e la vigilanza per una stazione chiusa per 5 anni? Comunque a fine anno l’Atac la prenderà in carico!
Va bene, ha ragione, i problemi vanno affrontati. Ma come? Io non vedo proprio come si potrebbe affrontare il sovraccarico della linea A, se già oggi in ore di punta è satura. Anche un solo passeggero in più di quelli di oggi significherebbe il collasso, figuriamoci l’intero carico di una nuova linea come la C. Sappiamo tutti la situazione sulle banchine di Termini MA la mattina diciamo dalle 8 fino alle 9,30-10. Situazione quotidiana di sovraffollamento al limite del rischio di incidenti mortali per calpestamento, non un fatto straordinario ma il quotidiano. Come lo risolviamo questo problema? La tratta fino a Fori Imperiali aprirà nel 2014? Bene, cosa faremo per i prossimi sei anni? Dovremo aspettare il morto per renderci conto che tutta la progettazione della linea C è stato un errore, che si doveva iniziare DA SUBITO con la tratta centrale, come aveva detto Improta, e cioè chiudere almeno la prima maglia in centro con la tratta Colosseo – San Giovanni? A costo di trovare un’altra area per il deposito! Invece di spendere miliardi per fare una linea automatica si poteva forse fare una linea normale ed utilizzare parte dei depositi di Osteria del Curato e di Magliana in attesa che la linea fosse completata fino a Graniti e oltre Pantano? Comunque, arrivai a questo punto, come pensa lei di evitare un disastro annunciato? Me lo dica per favore se ha idee, perché a me proprio non ne vengono! Ripeto: questo progetto è nato male e proseguito peggio, non mi straccerò le vesti se aspetteranno ancora anni (fossero anche sei o sette) prima di aprire San Giovanni, aspettando che sia pronta Fori Imperiali, se servirà ad evitare di far collassare tutta la linea A e il nodo di termini ed evitare magari qualche morto. Perché al momento l’unica soluzione che mi viene in mente per evitarla, la catastrofe, è proprio quella di aprire contemporaneamente Fori Imperiali e San Giovanni
Intendevo scrivere 2024 non 2014, errore di battitura
Il problema secondo me è proprio questo, siamo assuefatti alla scelta, tra due mali il meno peggio. E squallido. Invece ha ragione Paolo, che risolvessero i problemi ieri, non nel 2023 forse!!! Anche perché di tempo per pensarci mi sembra ne abbiano avuto abbastanza.
Alex e’ probabilmente “ricco” di famiglia e quindi spreco piu’, spreco meno….
Come si puo’ pensare di tener bloccata un’infrastruttura che opera neanche al 50% FERMA per altri 6-7-8 anni (meglio mettere in conto ulteriori ritardi).
Con il folle debito pubblico ed i miliardi sprecati in incompiute….Giusto ieri Striscia la notizia mostrava un acquedotto in Calabria che perdeva meta’ del flusso e cio’ soltanto dal 2010!!!
Ad ogni annuncite acuta si sposta di 1-2 mesi l’apertura accompagnata da una falsa propaganda (colpa di quelli di prima, quelli di prima non l’hanno fatto etc…) e la decantata trasparenza è falsa come le loro promesse.
La maggior parte delle persone non si è mai interessata quindi mentire non ha conseguenze.
Chi si interessa ed esprime critiche viene subito etichettato come “venduto” o “si vede che a te piace mafia capitale” (anche questo mi sono sentito dire) disperati tentativi di disarmare le giuste critiche ad una amministrazione deludente ed incompetente.
Non si da quando apre San Giovanni (Metro C pagherà la penale? ) i lavori di due stazioni della Roma-Lido (pagati dalla regione) bloccati perché Atac “trattiene” i soldi, soldi europei girati dalla regione e nessun progetto presentato per utilizzarli.
La loro mobilità fatta da righe gialle e i lasciti di chi li ha preceduti (i 150 nuovi autobus)
Se si blocca la Stazione Vigna Clara e finiranno quella di Pigneto gonfieranno il petto pronti a prendersi i meriti altrui.
ma ci sarà i passaggio diretto con la A o bisognerà uscire dal tornello salire per strada e ritimbrare?
Si è giunti a un simpatico compromesso. Non bisognerà uscire ma il collegamento sarà presente solo al piano atrio quindi bisognerà comunque salire uscire dai tornelli di una linea, entrare per i tornelli dell’altra e riscendere.
Domandina: e chi ha il BIT dovrà ritimbrare? Quindi due biglietti per lo scambio?
No il biglietto è sempre uno come adesso.
meno male almeno quello… sarebbe stata una beffa altrimenti
Salve Comitato ed altri Colettori
A tal proposito qualche mese , dietro mia domanda all’ interno della stazione San Giovanni MA , a me e ‘stato risposto che ” a breve per passare dalla A alla C si potrà utilizzare ( immaginando di voler uscire a San Giovanni per le provenienze da Battistini o Anagnina e tornare in superficie ) la Prima rampa di scale in uscita e, subito là a Sinistra si potrà passare
Un Saluto a tutti
Le mie fonti mi confermano l’apertura a febbraio 2018, più probabile, con consegna da parte del Contraente Generale ad Atac a fine dicembre, salvo imprevisti. Come ho già ribadito in altri vostri post, i collaudi sono iniziati ai primi di settembre, quindi oggi non si sarebbero mai potuti concludere, è chiaro che si sapeva già a settembre, avrebbero potuto avvisarci, dell’ulteriore limitazione della linea di altri 2 mesi alle 20:30. Ovviamente nessuno lavoro per nessun tronchino come detto stamattina, dato che sarà realizzato, quando saranno trasferiti ad Ambaradan i macchinari di alimentazione delle TBM, con apertura prevista fine 2019- inizio 2020.
Ma da aprile a settembre sono stati in….ferie???
Hanno completato i lavori!
Non è un dramma.
Abbiamo aspettato più di 10 anni per questo nodo, aspettare altre 10 settimane non se ne accorge nessuno.
Che Metro C lo sapesse da anni.. me lo auguro. Che sappiano fare un GANTT di massima me lo auguro vivamente.
A via Sannio stanno montando le TBM e quindi non possono realizzare nessun tronchino, l’unica cosa che mi viene in mente e che ancora non hanno iniziato a fare lo scavo in allargo, dopo il micro tunnelling tra San Giovanni e via Sannio, quindi è probabile che i diaframmi provvisori, quelli verso la stazione San Giovanni, li possano demolire a linea chiusa. Oppure non sono ancora riusciti a risolvere il problema delle infiltrazioni, davvero copiose nella stazione San Giovanni stessa. Il tronchino a via Sannio, lo sapete meglio di me, non sarà pronto prima del 2020.
lo scavo in allargo vero e proprio non è cominciato perchè sono in corso i consolidamenti del terreno intorno alla galleria realizzata con micro-tunneling, effettuati dall’interno della stessa. Queste lavorazioni iniziate a metà maggio dureranno ancora 4-5 mesi prima che si possa procedere allo scavo.
Riguardo il tronchino nutriamo dubbi anche sul fatto che venga mantenuta in piedi l’ipotesi apertura anticipata rispetto al resto della tratta; sia per motivi logistici che tecnici. Comunque se sarà, sarà fine 2020 se non primi mesi del 2021 addirittura, salvo sempre ulteriori ritardi.
D’accordo, tanto è chiaro che non si preoccuperanno di anticipare tanto non pagano penali, ma rettificate quanto scritto nell’articolo, sul tronchino fa intendere altro. Tanti hanno capito che era in apertura a febbraio 2018.
Si avevo scritto che non era ancora incominciato, comunque, avevo solo cercato di darvi una mano a chiarire il vs. articolo un po’ confuso. Ribadisco, già scritto in altri vostri post, avevo già segnalato inizio collaudi ai primi di settembre, quindi mai sarebbero terminati il 27 ottobre.
Ma i collaudi sono teorici ed elettronici, perché i treni arrivano a Lodi e vanno in deposito VUOTI!!! Basta vedere le rotaie, ben lucide fino a Lodi, dopo con minima traccia. Sempre a pensar male, forse e’ lo scarsissimo traffico dopo le 20….Almeno si attivassero i 700 m. da Centocelle a Parco di Centocelle!
Non ho capito di cosa parla?
So cosa sono i collaudi e in che consistono, li faccio anche io! Cosa intende per i 700 Mt da attivare? Dove sono sulla C?
Scarso traffico dopo le 20?
Se può essere più chiaro le rispondo.