Pigneto FL. lavori al via a fine Giugno. Nel 2020 la nuova stazione
Dopo anni di rinvii partiranno a fine Giugno i lavori di costruzione del nodo Pigneto, l’importante stazione di passaggio per alcune Linee ferroviarie urbane ed interscambio con l’omonima stazione della Metro C che, al suo completamento (previsto tra 2,5 anni circa), diventerà il terzo nodo di scambio più importante di Roma, dopo Termini e Tiburtina.
L’occasione di vedere il tessuto urbano del quartiere unito, che tutti gli abitanti attendono da anni, è finalmente dietro l’angolo: il progetto prevede infatti la chiusura del vallo ferroviario che attualmente taglia in due l’area, attraverso una piastra che sarà sovrastata da una piazza-giardino, a simboleggiare il tanto voluto re-incontro tra le due zone della città.
Particolare attenzione è stata data al famosissimo ponte pedonale che però ovvie ragioni verrà demolito ma che sarà inserito all’interno del nuovo progetto attraverso una traccia sulla futura nuova piazza.
Si tratta di un progetto molto ambizioso che porterà a fine lavori (sia del primo che del secondo lotto) ad avere un importante modo di scambio ferro-ferro tra Metro C, linee Fl 1-3-4-6 e tram 5, 14 e 19 rendendo di fatto l’Hub Pigneto con un potenziale di offerta del TPL al pari delle grandi stazioni della nostra città.
Per evitare il minimo i disagi al quartiere, l’area di cantiere verrà suddivisa in ben 6 fasi, in modo da poter rendere fruibile al massimo la zona durante i lavori.
- Fase 1
- Fase 2
- Fase 3
- Fase 4
- Fase 5
- Fase 6
In merito al 3° scalo, anch’io, come altri addetti, ho alcune perplessità. Già la Staz.Tiburtina con entrate/uscite infime, girotondi vari tra marciapiedi e Metro B, presenta minime condizioni per essere un buon nodo di scambio inteso come parcheggi, bus, taxi, carico/scarico passeggeri da auto private: è solo una galleria di negozi!. Il Pigneto, senza alcuno spazio, sarà solo un immenso formicaio. Come già osservato da altri è l’Ostiense che ha le caratteristiche, già in essere, per divenire un efficiente scalo/biglietto da visita per una Capitale degna di nome e “presentabile”. Ovviamente andrebbero “rivisitate” le enormi aree adibite a parcheggi camion e camper, tenendo conto che siamo in zona quasi centrale; la Piramide è a poche centinaia di metri, la Stazione ha uno stile razionalista da una parte, mentre il lato “Eataly” è decisamente moderno/futurista. Con una buona architettura negli spazi attualmente adibiti a parcheggi, si creerebbe un unicum architettonico al momento e purtroppo inesistente a Roma. Superfluo aggiungere che la parte “architettonica” andrà “ferocemente” controllata: non è ammissibile che nel Paese dell’Arte della Bellezza, non si riesca a costruire un qualcosa che lasci a bocca aperta i passeggeri; gli spazi ci sono e l’eventuale ventilata riattestazione dell’AV offrirebbe il citato biglietto da visita che Tiburtina mai potrà offrire.
Aspettiamo fiduciosi avvio dei lavori prolungamento linea b rebibbia San Basilio.Gara già aggiudicata.Nessuno più risponde su questo argomento. Con un po’ più di impegno si può ripartire immediatamente.Tutti : opposizione e attuale giunta hanno preso impegni seri per l’avvio immediato dei lavori.Burocrati!!!!! Datevi una mossa , altrimenti la pagherete cara……..Altro che nuovo stadio di calcio…….
C’è un “piccolo”problema economico da risolvere con la riduzione delle cubature che prima venivano concesse alla Salini. Per ora nonostante tanti incontri, siamo allo stallo più totale! Intanto l’impresa affidataria è pronta a chiedere i danni e la regione a ritirare la propria quota di finanziamento! Tenendo conto che questo era uno dei pochi obiettivi sulle metropolitane della giunta Raggi, l’altro era metro C fino al Colosseo (non dovevano fare nulla), si può dire che siamo in una botte di ferro!
Le problematiche relative alla costruzione delle torri previste nel progetto stadio sono state risolte:Dichiarata opera di grande interesse pubblico…….clamorose bugie!!!!Mentre il prolungamento della linea b lo leghiamo, fortemente ,alla costruzione di nuove case?
La soluzione c’è !!!!L’edilizia è in crisi ….?Nuove case? Nooooo!Quindi,come per lo stadio, modifichiamo il progetto è il piano economico-finanziario dell’appalto.Roma di maggiore rete metropolitana ne ha tanto bisogno!!!!!!!Piu metro meno case!
Spiacente, hai detto una cazzata e te lo dice uno che ha votato Raggi e se ne è pentito amaramente. Le “torri” con lo stadio servivano a pagare la enorme mole di opere pubbliche che Marino aveva obbligato I PRIVATI a costruire, tra l’altro prima dell’apertura dello stadio, a proprie spese. Inoltre erano comunque la pregevole opera di una Star di livello mondiale e non l’ennesima Caltagironata. Ora invece per l’ideologia dei 5S e di quel decerebrato di Berdini si avrà solamente il taglio verticale dei 3 grattacieli, STESSO CONSUMO DI SUOLO, con 18 (DICIOTTO) palazzine da 7 piani, praticamente un’altra Ponte di Nona. In più, anzi in meno si avranno opere pubbliche realizzate dopo lo stadio (che potrebbe voler dire MAI) e COMPLETAMENTE A SPESE PUBBLICHE ovvero di tutti noi, anche di chi dello Stadio, della Roma-Lido, di Ostia e di tutta Roma Sud-Ovest non gliene frega e non gliene è mai fregato nulla. Contento?
Condivido pienamente il commento di Massimo
Inutile dire che ogni cantiere comporta disagi per la popolazione, in un vasto areale circostante.
DIsagi per chi abita nel quartiere! Una problematica comune a tutti i cantieri del mondo, nota da sempre e che non deve essere il pretesto per non fare nulla, non fare manutenzioni, non valorizzare aree inutilizzate o abbandonate, rinunciare a che la città cresca e migliori.
Purtroppo si continua ogni volta ad invocare i disagi dei cantieri (i giornali ci inzuppano il pane), quando ci si dovrebbe sempre rallegrare quando qualcosa di positivo si inizia a fare per migliorare la vivibilità nella nostra città. Un lamento inutile.
Sacrifichiamoci dunque se per mesi sopportiamo un cantiere invasivo (e bloccato oltre misura) in via Andrea Doria per avere un nuovo tratto (ben progettato) di ciclabile, sacrifichiamoci perchè asfaltano finalmente una grande strada, restringendone la carreggiata; a maggior ragione sacrifichiamoci per tre anni per la realizzazione di qualcosa di grande come la riqualificazione dell’area di Ponte Casilino!
I lavori non inizieranno a fine giugno, a causa del fermo lavori in via Aquila. Se non si terminano detti lavori non si può istituire il doppio senso sulla stessa via Aquila e quindi non si può iniziare la cantierizzazione della stazione. Il municipio competente della strada non ha fornito tempi per la ripresa lavori!
vengo tutti gli anni a Roma con famiglia. Quest’anno siamo stati in appartamento a viale Marconi. Chiedo: non si potrebbe pensare ad un tram visto che la via è larghissima? siamo rimasti contentissimi dell’8 e dei tram in generale (da turisti). Grazie!
È in previsione di far passare per viale Marconi una linea di tram
Chiedo scusa .. qual sarebbe il cantiere della linea tranviaria attivato ?
Nessun cantiere! Ipotesi di alcuni linee tranviarie, che potrebbero essere realizzate, secondo la giunta Raggi! Sinceramente con la carenza di infrastrutture romana, i cantieri attivi, ovvero quattro della C (escluso San Giovanni, quasi concluso), Flaminio della Nord a rilento, corridoio laurentina interminabile e Pigneto in partenza, sono insufficienti. Sarebbero ben altre le opere da mettere in cantiere!
Credo che gli si debba dare il tempo consono a qualunque azione amministrativa, che prevede una fase di individuazione dei progetti e delle coperture finanziarie, quella di progettazione preliminare e messa a gara e quella di progettazione esecutiva e di attuazione.
Con un Comune che non ha cassa per la manutenzione ordinaria di strade e mezzi era impossibile immaginare progetti cantierabili nel primo anno.
Hanno finora avviato:
– alcuni interventi sulle preferenziali (precondizione per qualunque discorso di potenzialmente del tpl) tra cui quello su viale Marconi che inizia a stare su carta e alcuni già attuati a Portonaccio e via Emanuele Filiberto;
– lo studio sulla funivia (Dio ce ne scampi);
– le quattro-cinque linee di tram che hanno un orizzonte di fattibilità a medio termine, per cui vediamo cosa realizzano già nei prossimi due-tre anni.
Sulle metro, esistono tre bagni di sangue che si chiamano metro C, metro D e prolungamenti B, che in virtù di strumenti contrattuali ed appalti datati e discutibili stanno drenando tutte le azioni comunali da almeno cinque anni. È realisticamente impossibile oggi pensare ad un nuovo progetto di metro a breve termine, perché la C da chiudere e le problematiche di D e prolungamento B saturano le capacità tecniche e finanziarie attuali.
Sempre che Comune, Regione e Governo non trovino invece un’intesa per un programma di 4-5 miliardi di euro per un paio di nuovi Interventi strategici di metro a Roma. Purtroppo però il precedente della Metro C pesa: quale governo può voler correre il rischio di sperperare nuovo denaro pubblico dei contribuenti italiani per progetti finiti ad Anac e Corte dei Conti come la C?
Il resto della rete – Roma Lido, Roma Nord, Roma Giardinetti e FL – non sono di competenza comunale, e qui abbiamo situazioni ancora molto problematiche come alcune assolutamente molto migliorate vedi le FL e le stazioni Vigna Clara e Pigneto che forse vedranno in futuro che pare prossimo la luce. FS interessata a entrare nel Tpl romano? Magari: con investimenti adeguati alcune FL, Roma Nord e Roma Lido possono diventare metropolitane vere e proprie, ma devono essere realizzate infrastrutture di adduzione (tramvie in sede riservata che collegano alle stazioni) e gli ovvii interventi sui mezzi e la rete.
Insomma, l’orizzonte non è mai a breve, scontiamo i ritardi del passato, ma mi sento di sottolineare che le attuali amministrazioni regionale e comunale hanno attuato nei limiti delle capacità tecniche e finanziarie interventi su treni e bus da non sottovalutare, se pensiamo a come si viaggiava ancora qualche anno fa su alcune ferrovie o linee bus centrali a Roma e che oggi hanno invece standard normali. Roma è enorme come il ritardo, però.
@Piero “perché la C da chiudere”: spiegati meglio, che vuoi intendere? farla terminare a Fori Imperiali, o addirittura prima? Devi scindere l’aspetto trasportistico dall’aspetto giudiziario. Se necessario, si riparta da zero, dopo Fori Imperiali, con una nuova gara, ma parlare di Metro C come “fallimento progettuale” francamente mi ha stufato. Andate a vedere quello che stanno facendo come trasporto urbano ferroviario all’estero e poi ne riparliamo.
Anche a me la storia ripetuta sulla metro C da fastidio. Riguardo le preferenziali ne parleremo quando le faranno, quelle per ora inaugurate, tranne via di Portonaccio, dove c’è la telecamera, non sono presidiate e per ora sono invase, dalla sosta selvaggia e da tutti come se niente fosse, Stefàno ha detto che stanno per partire le gare, per la protezione, quindi con i dovuti tempi di legge, i lavori termineranno ad inizio 2018. Sulle metro nessun bagno di sangue, sono contrari a priori, l’aspetto giudiziario non conta, anche a Milano hanno avuto problemi di questo tipo e non mi sembra si siano fermati! Le linee tranviarie proposte, sono alcuni vecchi progetti della giunta Marino, che non prevedono una linea fondamentale come la TVA, quella su via Cavour un inutile doppione della B. In ultimo non dimentichiamo che con questo appalto della C, si deve arrivare per forza a Venezia, parzialmente finanziata, come stabilito dall’atto attuativo del 2013, quindi andrebbero reperite le risorse, in un anno di giunta c’era tutto il tempo, vanno presentati progetti concreti, per essere finanziati dal Cipe, come per la Rebibbia Casal Monastero, che anche la giunta Raggi, aveva promesso che si sarebbe fatta, forse aspettano che la Salini vinca anche questa causa. Non è un discorso politico ma una chiara evidenza di una giunta in difficoltà, non solo sui trasporti! Comunque mancano ancora quattro anni alla fine della legislatura, spero che inizino con i fatti, Roma e noi romani ne abbiamo urgente bisogno.
Da chiudere intendo chiusura del progetto, con scambio con la Metro A minimo e progetto definitivo per arrivo alla Cassia. Se salta sine die la D, non disdegnerei una diramazione dall’Auditorium per Acqua Acetosa, Monte Antenne, Prati Fiscali, Jonio e Ojetti.
Sul come, non ho mai disdegnato il passaggio da Flaminio perché a me non importa granché di fare una Metro in mezzo secolo e con stazioni archeologiche per i turisti che vanno a San Pietro o a piazza Navona, ma mi interessa una Metro che porti nel 2025 i romani a lavoro e questa deve essere garantita nel modo più rapido ed efficiente – che senso hanno i tre sottoattraversamenti in pochi km? Non è meglio sotto via Flaminia in linea retta? Che senso hanno cantieri eterni in centro se quella Metro soddisferà in quel tratto soprattutto non residenti?
Se poi mi si presenta un progetto definitivo realistico C post-scavi che dimostri sostenibilità economica accompagnato da un programma per la riurbanizzazione funzionale dell’ansa barocca – volto a rilocalizzare qui anche funzioni non turistiche – sarò ben contento di sostenere la C nell’ansa barocca . Rimane il fatto che oggi invece chi va nell’ansa barocca, in genere lo fa per svago e allora si goda il cielo e la città da piazza Venezia in tram lungo corso Vittorio, e si dia invece a chi vive nel Flaminio e sulla Cassia una Metro in tempi rapidi e a costi e disagi sostenibili per la collettività.
La Metro C ad oggi è un fallimento certificato da Anac e Corte dei Conti. Trasportisticamente, ad oggi il suo impatto è stato ridotto per i ritardi; quando arriverà a Colosseo inizierà finalmente a muovere tanti passeggeri addizionali. I costi di questo odierno investimento dimezzato sono enormi (pensiamo alle corse bus sostitutive, il 50 e il 51, al costo attualizzato dell’investimento che fino al 2021 e quindi per nove anni dall’apertura avrà reso metà come passeggeri, etc). Ci auguriamo che la parte conclusiva del progetto – fino a Ottaviano o Flaminio e poi fino alla Cassia – possa rappresentare al contrario un esempio positivo. Sottolineo, se salta la D, si pensasse a diramazioni a servizio di Roma Nord che vadano in aree urbane non servite da Metro come Prati Fiscali e Montesacro.
Piero, tu pensi che una metropoli qual è Roma, con una domanda di trasporto elevata, dovuta anche alla presenza di numerosi turisti e pendolari, possa essere garantita esclusivamente dai tram (i nuovi progetti, a parte quello su Via Tiburtina e su Viale Marconi, mi sembrano decisamente scadenti) o da inefficienti autobus (segnalo che la settimana scorsa ho atteso circa 35′ il 451 e circa 30′ l’80, trattandosi di due autobus ‘importanti’ che dovrebbero avere una frequenza inferiore a 10′, 15′ magari nei giorni feriali, quindi non capisco dove siano migliorati questi autobus…)?
Faccio presente poi che il 70% del finanziamento della MC è coperto dallo Stato, quindi non concordo assolutamente con questa storia del Comune che non ha soldi, basta sollecitare chi di dovere…Ma, come detto da altri, manca la volontà politica di investire sulle metropolitane, perfino sui prolungamenti delle metropolitane esistenti, visibilmente sostituiti da funivie o tranvie…
Intendevo 15′ nei giorni festivi…
No, credo che a Roma servano almeno due-tre Metro passanti in più e ti dirò anche uno o due passanti ferroviari, visto che la città è enorme come superficie e spostamenti rapidi, sulla lunga distanza, non li garantiscono un altro po’ nemmeno le Metro.
Per fare queste cose servono un Master Plan del trasporto pubblico, una visione di città al 2050, un Patto con Governo, Regione e RFI e almeno 10 miliardi di euro, oltre a un percorso di programmazione che duri almeno tre-cinque anni.
Per realizzare queste cose, sono delle pre-condizioni dei modelli di esercizio normali, basati su adeguate strade, flotte bus e preferenziali, perché anche se ci mettiamo a lavorare su due metro e due passanti ferroviari domani questi non vedranno luce prima di dieci anni, per cui è necessario mettere in cantiere interventi a breve-medio termine sulla mobilità leggera.
Ha ragione Piero !
Almeno ancora due linee metro “pesanti” complete (C e D), oltre al revamping della RL e della RN a standard di metropolitana (diventando a tutti gli effetti Linea E ed F) e forte sviluppo anche delle ferrovie urbane FL1, 2 e 3.
Trattasi del “minimo sindacale” per portare Roma ai livelli di una moderna capitale.
Mettiamoci il cuore in pace: i grillini , come prevedibile, hanno fallito malamente.
Non ci resta che sperare che la giunta cada prima possibile e si vada a nuove elezioni.
È triste, sono giovani ed hanno una larga maggioranza! Potevano fare tanto, hanno sprecato una grande occasione!
Ma perché ci si ostina a dire che Pigneto a regime diventerà la terza stazione più frequentata di Roma quando il VERO terzo scalo è e resterà l’Ostiense? Quest’ultima scambia con quasi due linee metro (B + Roma Lido), tram 3, bus atac e linee pullman per Fiumicino (T.A.M.) più le FL 1,3,5 e le lunghe percorrenze verso il Nord (e magari il ritorno dei treni AV) contro Pigneto che di sicuro a regime sorpasserà sia Trastevere Fs proprio grazie allo scambio con una linea metro che oltretevere manca che la Tuscolana, che a questo punto mi chiedo quando la collegheranno alla metro A – Ponte Lungo una volta e per tutte (come è ora per me può pure chiudere al pari di Casilina). Tornando al progetto della stazione (o alla fermata?) del Pigneto dico che era ora e se tutto va per il verso giusto entro l’anno ci troveremo con San Giovanni funzionante, Vigna Clara aperta (a ottobre la sentenza),almeno un cantiere per linee tram avviato e il cantiere Pigneto a regime. Ci risentiamo il 26 giugno quando vedrò il sindaco e il duo Meleo-Stefàno gettare la prima pietra di questo grande progetto di rilancio di Roma. A proposito, sapete nulla sullo stato di avanzamento del PUMS di Roma? Non vedo l’ora che lo pubblichino con metro, tram, ciclabili e nuove preferenziali oramai sarà a buon punto spero…
Chiudere Tuscolana? Questo delira… la mattina in ora di punta serve un’utenza più di tante stazioni Metro B
Pigneto diventerà la terza perché serve Prenestino e Caslino, tra i quartieri più popolati di Roma; quando sarà realizzata interamente scambierà anche con le linee Castelli, Latina e Cassino, stracariche la mattina.
A prescindere dalla chiusura della biglietteria in favore di una crescente automatizzazione, a scapito dell’impiego di risorse umane, ahi noi, Tuscolana è assolutamente un punto focale del quadrante est.
Mi associo tuttavia sulla ottusa, mancata chance, almeno finora, di realizzazione un sottopassaggio di collegamento con la linea A (Ponte Lungo), che se fosse stato fatto avrebbe cmq consentito la realizzazione dell’area di parcheggio di via Adria (n.d.a.) in superficie.
Ad ogni modo, la zona è ottimamente servita dalle linee bus da/per il centro storico, il treno, la metro, inoltre si tratta di una zona commerciale e strategica, a breve distanza da San Giovanni, raggiungibile in 15’podistici, a buon passo. Che altro dire? Confidiamo nel buonismo dei mezzi a disposizione di chi è preposto a prendere decisioni per l’utenza.
Grazie per l’attenzione postami.
Cordialmente,
MK
*buon senso.
Non buonismo.
La tastiera del cel fá capricci.
Progetto di rilancio di Roma? Uno scherzo? Siamo seri! Vedi mio commento ore 17.43.
Magari mi sbaglio, ma interscambi con fl4 e 6 non ne vedo dalle slide riportate. Sarei felicissimo se mi correggiate.
Dajeeeee!!!
Finalmente!!!
Sono orgoglioso di aver fatto arrivare da Ciampino a Roma Tiburtina la FL4 e FL6, adesso saranno parte integrante nelle prossime fermate di scambio con la metro C.
Ma se non sbaglio la FL4 e la FL6 vanno a Termini… cosa intendi?
Non proprio,
due arrivano a Roma Tiburtina la mattina da Zagarolo, gli altri partono dal primo pomeriggio direzione Velletri sempre da Roma Tiburtina.
Finora ho visto solo l’immagine in testa all’articolo e magari mi sbaglio, ma da quella la piazza-giardino non mi dice niente di che. Architettura pseudo moderna che non mi lascia niente dentro.
Spero che l’attivazione dell’interconnessione con la sola FL1 possa avvenire prima dei 2.5 anni, per non dover attendere presumibili tempi lunghissimi per il completamento dell’opera.
Anche perchè l’interscambio con FL1 significa praticamente Air Terminal già attivo!
Per il primo lotto della prima fase sono previsti 340 giorni, si vede in una slide dell’articolo sotto riportato.
http://www.abitarearoma.net/lavori-ferroviari-intersezione-rfi-metro-c-nel-triangolo-prenestina-casilina-pigneto/
Spero a giugno del 2018 di riuscire a usare questa stazione.
Zingaretti qualche giorno fa nella fase di annuncite acuta ha confermato che sono stati finanziati 78 milioni per la stazione pigneto per entrambi le fasi.
Se non sbaglio mancano ancora i 12 milioni del contributo del Comune di Roma .
Oddio guardando bene le slide di questo articolo temo che durerà più di un anno.
Speriamo di no.
Mooolto di più, se già almeno per un anno è prevista la chiusura dell’attuale ponticello, dopo i lunghi lavori (2 anni) di preparazione. Alla recente riunione al cinema Aquila, si è parlato di varie fasi che sommano in teoria (vedremo in pratica) almeno 3 anni. Se poi lo scavo, come letto su altri siti, sarà “pedissequamente” seguito da archeologi, i tempi si allungherebbero a dismisura. Riporto le focose lamentele degli abitanti quando hanno saputo della netta divisione tra la parte abitativa e quella dei servizi (scuole, negozi, etc.), minacciando eclatanti azioni ove non venissero installate passerelle provvisorie e non l’imponenda circumnavigazione del vallo.
ottimo … suppongo che le giornate indicate debbano considrarsi lavorative e non solari ..
L’ingegnere di Rfi ha specificato, per i non addetti ai lavori, che per giornate si intende naturali e consecutive.
La regione Lazio sembra (sulla gazzetta ufficiale non è stata pubblicata alcuna delibera di giunta in tal senso) che abbia finanziato solo le banchine sulle linee fl4 ed Fl6 e non anche quelle sulla fl7-8. Nel 2011 durante la conferenza di servizi fu proprio la regione a chiedere le banchine su tutte le linee.
Mah!!!