Ottime nuove dal DEF. Linea C verso la progettazione definitiva oltre Colosseo.
Dall’audizione di Pasquale Cialdini, direttore generale di Roma Metropolitane, alla Commissione Mobilità di Venerdì scorso (14 Aprile ndr.) sono emerse alcune novità interessanti sulla ristrutturazione della controllata comunale e sugli interventi legati al DEF (Decreto Economia e Finanza).
In primis, Cialdini ha proposto di mettere in capo a Roma Metropolitane la progettazione di nuove linee tranviarie; aspettiamo di scoprire quali saranno gli interventi proposti dall’azienda e se il comune accoglierà la richiesta, che ci è parsa gradita dalla parte politica presente in commissione. Presupponiamo che questa manovra, più che dettata da giusti motivi trasportistici legati allo sviluppo integrato del trasporto su ferro, sia stata dettata dalla necessità prettamente aziendale di diversificare il prodotto così da rispondere alla segmentazione del mercato delle infrastrutture di trasporto in maniera tale da ridurre il rischio aziendale, in pratica ampliando gli ambiti di interesse. Una strategia molto simile a quella attuata con i filobus facenti parte del progetto dei “corridoi della mobilità”. Rimaniamo seriamente perplessi invece sulla possibilità che ingegneri prettamente ferroviari possano sviluppare infrastrutture tranviarie moderne e innovative.
Sempre in questo senso, nell’ambito della ristruttazione aziendale, Roma Metropolitane si candida anche a svolgere le operazioni necessarie all’attività di manutenzione straordinaria delle Metro A e B, “interventi per altro che sono stati previsti nel documento di programmazione finanziaria del ministero dell’Economia” da attuarsi secondo quanto dichiarato dal dg, nei prossimi 7 anni.
Probabilmente avremo più informazioni riguardo queste diverse attività nel piano industriale quinquennale che il dg intende predisporre entro l’estate.
Da quanto traspare dalle parole di Cialdini, poi, mai come oggi la Soprintendenza e Roma Metropolitane sono in accordo per un lavoro condiviso sulle metropolitane. Una congiuntura che occorre sfruttare immediatamente, finché il buon Prosperetti sarà soprintendente, e che difficilmente rischia di ripetersi in futuro. Una collaborazione importante considerato che finalmente la prosecuzione verso Ottaviano sembra unanimemente accettata. “Serve il nuovo scambio tra linea A e linea C dopo San Giovanni alla fermata Ottaviano. La linea è satura e a breve diventerà saturo anche il nodo di scambio a San Giovanni così come succede già oggi a Termini. Il rischio è che San Giovanni vada in tilt” ha ricordato il dg, seguito a ruota da Stefàno: “Senza una nuova tratta si vanifica tutto l’investimento”. Una gioia viste anche le allusioni fatte da Cialdini a Chiesa Nuova ed Argentina.
Il decreto, oltre alla manutenzione straordinaria di Metro A e B, riporta due interventi cruciali:
“Nella parte che riguarda Roma, il DEF indica espressamente la revisione del progetto tra Colosseo e Clodio. Va studiato un progetto con le stazioni giuste che deve essere il meno impattante possibile, cercando di fare scavi nelle stazioni di ridotte dimensioni. Questo vale sia per la questione archeologica che geologica. Fino ad ora per quella tratta c’era solo un progetto preliminare mentre ora dobbiamo passare ad un progetto definitivo per non avere sorprese nel corso dei lavori. Il Governo per ora ha previsto la progettazione e nei prossimi anni può prevedere lo stanziamento finanziario per l’esecuzione”.
Insomma, finalmente si va verso la progettazione definitiva ed il finanziamento della T2, ed è un momento molto importante per il Comitato. Non appena questi annunci diverranno realtà, speriamo con la decisione di appaltare ad un’azienda terza la stesura del progetto definitivo e dell’esecutivo, progetto obbligatorio secondo il nuovo codice degli appalti, inizierà la nostra opera di vigilanza su tutta la stesura del progetto, al fine di prevenire nell’immediato azzardi come quello dello stralcio di Chiesa Nuova che tanto ci fece penare, e proporremo anche le osservazioni raccolte in questi anni. Rimane comunque per noi necessaria ed indispensabile al fine della futura messa in opera del progetto definitivo la rescissione dell’attuale contratto di cui abbiamo avuto modo di parlare più e più volte sia qui che con le amministrazioni.
Infine ”Il documento di programmazione di Economia e finanza del ministero autorizza l’acquisito di nuovo materiale rotabile, quindi nuovi treni per la linea C, che ci consentirà di arrivare alla frequenza necessaria. Ne vorremo altri 9″. Di fatto però solo 5 di questi sono previsti dal capitolato. Gli altri quattro servirebbero ad introdurre l’esercizio a tre relazioni previsto in progetto con una frequenza di 4” tra Colosseo e Alessandrino, 8” tra Alessandrino e Grotte Celoni e 12” tra Grotte Celoni e Pantano.
Probabilmente la soluzione proposta da daniele è decisamente più sensata e sostenibile , sarebbero sufficienti 4 rampe di uscita poste sia al’inizio di via Ottaviano che al centro di Piazza Risorgimento affianco ai vari capolinea dei bus.
Piuttosto il mio limite tecnico non mi permette di comprendere appieno e pertanto chiedo al Comitato, non mi è chiaro se il problema legato alla fermata Argentina è insormontabile o se ci sono alternative valide e percorribili. Il cosi detto pozzo di stazione (S.Andrea) non si potrebbe collocare altrove?
Alla profondità cui ora si scava, le “rampe”, meglio discenderie, diventano almeno 12.
Ottime notizie di cui non possiamo che rallegrarci. Due sole osservazioni. La prima: mi auguro che in virtù di questo nuovo spirito costruttivo che anima la Sovraintendenza e tutti i soggetti coinvolti, sia ripresa in seria considerazione non solo Argentina, ma Risorgimento, fermata assolutamente FONDAMENTALE dal punto di vista trasportistico che sarebbe criminale saltare, forse anche più della stessa Argentina (che, a mio modestissimo avviso, potrebbe pure essere accorpata a Chiesa Nuiva in un’unica fermata posta a P. S. Andrea della Valle). Seconda osservazione, o meglio domanda: tutto quanto detto come si concilia con la decisione, ufficializzata neppure pochi mesi orsono in Campidoglio dalla Sindaca Raggi in persona, di sciogliere Roma Metropolitane S.p.A.?
alexalex prima di tutto va testato sul campo quanto questo spirito che anima la soprintendenza sia veramente “nuovo” e “costruttivo”. E certamente ci vuole una forte spinta degli uffici tecnici comunali (ce l’avranno?) nel pungolare la soprintendenza a rimettersi in gioco su tutte le stazioni del centro storico. Noi sicuramente lo faremo!
Alcune precisazioni:
Risorgimento è stata cassata solo per una questione di tracciato che fisicamente non si può più riportare li una volta posizionata San Pietro a lato di Castel Sant’angelo.
Argentina era già localizzata (come pozzo di stazione) a Sant’Andrea della valle e il problema archeologico è sorto proprio li.
Roma Metropolitane chiaramente non sarà chiusa perchè al di là di quello che si dice si è fatto tutto il contrario: la nomina di un nuovo AD poi riconfermato un mese fa, la convocazione di assemblee dei soci per la discussione dei bilanci 2015 e 2016 sono tutte azioni che hanno un chiaro significato. Le parole stanno a zero
Quindi, per capire: dobbiamo dire addio a Risorgimento, o esiste una possibilità che venga recuperato il tracciato che prevedeva anchenla fermata Risorgimento? Io credo che Risorgimento sia talmente importante dal punto di vista trasportistico, che rinunciarvi sarebbe imperdonabile. Piuttosto si r8nunci a San Pietro, che a dispetto del nome si situerebbe appunto a Csatel S. Angelo e quindi per nulla vicina alla Basilica omonima; posizione peraltro di dubbia utilità trasportistica, se confrontata con Risorgimento
Ma non sarebbe possibile predisporre un’uscita a Risorgimento collegata alla stazione Ottaviano tramite un tapis roulant che passi sotto Via Ottaviano? Questa ipotesi sarebbe utile tanto per la “C” che per la “A”.
Magari, sarebbe un’ottima soluzione
Così però fai perdere a chi esce dalla metro in direzione Risorgimento/San Pietro tutti i bancarellari appostati su via Ottaviano… 😀
Magari si facesse così… anche perché IMHO un eventuale fermata “Risorgimento” sarebbe troppo attaccata ad Ottaviano.
Dovrebbe esser fatto così per tutte le fermate della metro per allargare il bacino di utenza. Immaginate (e qui andiamo nel fantametro) se la fermata Quintilliani (sottoutilizzata) fosse collegata con un tapis roulant di 600m a largo Beltramelli catturerebbe utenti da un intero quartiere ed anche dalla Tiburtina.
Un tapis roulant di 600 metri a Roma?
Considerando come e quanto funzionano quelli molto più corti tra Piramide e Ostiense la vedo dura.
Speriamo allora che la Soprintendenza porti una volta in più buon senso, come successo spesso in tempi recenti, cassando la fermata a Castel Sant’Angelo – potenzialmente impattante dal punto di vista architettonico ed estetico, e su cui avrebbe in effetti qualche argomento per porre il veto – infavore di quella ben più sensata ed importante trasportisticamente di Risorgimento.
in effetti la stazione cosiddetta San Pietro francamente non mi ha mai convinto sotto diversi aspetti: quello trasportistico, la cui valenza è tutta da dimostrare; quello costruttivo, viste le enormi difficoltà di realizzare un pozzo di stazione in uno spazio compreso tra l’alveo del Tevere e le fondamenta di Castel Sant’Angelo; quello di impatto ambientale, su cui la Sovrintendenza avrebbe certamente da ridire; nemmeno una stazione ad uso e consumo esclusivo di turisti-Pellegrini mi ha mai convinto, dal momento che verrebbe certamente chiusa per ragioni di sicurezza in tutte le occasioni di eventi attrattori di folle in area papalina, e quindi praticamente nelle sole uniche occasioni in cui potrebbe avere uno straccio di utilità (chiunque pensasse il contrario cerchi di convincermi perché dovrebbero agire diversamente da come fanno per tutte le altre occasioni ed eventi nella capitale, dal Colosseo al Circo Massimo a Piazza di Spagna, quando chiudono le stazioni della metropolitana proprio quando servirebbero di più; e per favore utilizza argomenti convincenti). in virtù di queste considerazioni mi domando se non sia più saggio dirottare le ingenti risorse che sarebbero necessarie a realizzare una stazione del genere per realizzare invece, oltre che l’importantissima Risorgimento, più fermate possibili lungo corso Vittorio (pur nella consapevolezza che anche la stessa Risorgimento, che tuttavia avrebbe una valenza trasportistica notevolmente superiore a Castel Sant’Angelo, verrebbe ugualmente chiusa in occasione degli stessi eventi per i quali sarebbe chiusa la stazione San Pietro o Castel Sant’Angelo che dir si voglia)
Anche a Londra alcune stazioni vengono chiuse in determinati orari e giorni per motivi di traffico. Però vengono chiuse solo in Entrata. Puoi arrivare con la metro più vicina ma te ne devi andare con una delle stazioni vicine.
Tra le osservazioni che proporrete, suggerirei questa: che la fermata San Pietro della nuova tratta sia realizzata il più vicino possibile all’omonima stazione ferroviaria, così che la linea C abbia un collegamento diretto con le linee FL3 e FL5. ho visto che nel progetto preliminare sono poste a una distanza eccessiva perché sia sensato… Forse c’è qualche impedimento tecnico che non conosco? O è la solita assurdità, come già la mancanza dei collegamenti Libia-Nomentana e Ponte Lungo-Tuscolana? Grazie di tutto il vostro lavoro, sia d’informazione sia di mediazione.
Giuliana nel caso in questione per fortuna non c’è alcun assurdo motivo per cui le due stazioni non sono vicine e/o collegate. Semplicemente non è mai stato previsto che la linea C scambiasse a San Pietro. Il tracciato della linea C non ha nulla a che vedere con le ferrovie regionali in quel punto.
E perché non proporre una modifica in tal senso? Per quello chiedevo: ci sarebbero impedimenti tecnici, o semplicemente nessuno ci ha pensato? Non ha nulla a che vedere, ma sarebbe il caso l’avesse: San Pietro sarebbe l’unico punto interscambio tra la linea C e quelle linee regionali, pensate che beneficio per tutti i cittadini che le usano quotidianamente e per l’intero sistema rete.
La C si incontrerà con FL1 e FL3 alla stazione Pigneto quando sarà completata.
I lavori dovevano iniziare a Novembre ma per vari motivi (lavori italgas) sono stati rimandati.
Qualcuno ha notizie se sono iniziati !?
Che io sappia siamo fermi qui:
http://www.diarioromano.it/pigneto-i-lavori-per-la-stazione-ancora-fermi-il-nodo-dei-20-milioni-mancanti/
Come ricordato dall’articolo i lavori dovevano iniziare a Novembre.
Il problema delle perdite di gas si è verificato a Gennaio se ricordo bene.
Temo che dietro questo ritardo ci sia altro.
Nell’incontro con la commissione mobilità se non sbaglio il presidente del municipio del M5S voleva ridiscutere, per l’ennesima volta, il progetto finale e RFI aveva avvertito che delle eventuali modifiche potevano spostare di molto l’inizio dei lavori.
Se il comitato può informarsi se risultano degli ostacoli burocratici che bloccano l’inizio di una delle opere più importanti per il trasporto romano seconda solo alla costruzione di una Metro.
Quello che dice è perfettamente logico ma non tiene conto di diversi fattori, anzitutto le distanze: la Stazione FS San Pietro è lontana più di 1 km dal tracciato previsto oggi, deviare verso lì e tornare indietro per raggiungere Ottaviano sarebbe molto complesso (purtroppo la metro non può passare sotto il vaticano), e quindi i benefici sarebbero limitati. Inoltre trasportisticamente per quanto possa sembrarle strano è meno rilevante di quello che si possa pensare, occorre tenere conto infatti che la A già intercetta la FL3, la più importante delle ferrovie di San Pietro FS, a Valle Aurelia, ed il traffico della FL5, l’altra ferrovia di San Pietro FS, non è tale da giustificare una metro lì. In compenso andrebbe sicuramente pensata una possibile intersezione tra Ubaldo degli Ubaldi (Metro A) e la FL5, già ipotizzata nel contesto del completamento dell’anello.
Il passaggio ferroviario da Baldo degli Ubaldi sarebbe un validissimo investimento che andrebbe realizzato nel contesto della chiusura dell’anello Nord; in poche parole, la ferrovia da Vigna Clara scenderebbe per il Pineto e da lì ancora ad immettersi sulla rete esistente non a Valle Aurelia, ma poco prima di San Pietro, verso Gregorio VII, con lo scambio con la A a Baldo degli Ubaldi appunto, e quello con le FL a San Pietro.
esco dal seminato solo un momento per richiamare l`attenzione al seguente articolo:
http://roma.repubblica.it/cronaca/2017/04/21/news/roma_costi_iter_e_capienza_perche_la_funivia_5s_rischia_di_rimanere_un_sogno_nel_cassetto-163530811/
La giunta M5S sta realmente visionando un progetto che porterebbe da Selva Nera a Battistini in 30 minuti? Tralasciando i costi non capisco il senso e il vantaggio di avere un sistema di trasporto che riesce a sostenere non piu di 3000 persone all`ora….
Non è che lo sta visionando…….la pensata è partita da loro, ha origine dal modo di intendere la realtà degli adepti del culto 5Stelle, per cui c’è sempre un modo meraviglioso di risolvere tutti i problemi che non viene messo in atto per colpa dei malvagi (PD, Renzi, finanza corrotti poteri forti eccetera)…..Poi quando vai a vedere in concreto come fare viene fuori che la funivia è altrettanto impattante di una metro, porta meno persone , è molto più lenta e non c’è nessuno che te la costruisce gratis (dopo che hai convinto i cittadini a vedersi passare la funivia sul proprio tetto).
Comunque verranno aboliti i vaccini e con i soldi risparmiati si farà questo e altro (speriamo di no).
NO la pensata è del fantomatico Comitato Casalotti Libera (libera da ché? bo!) che invece di fare muro per far recuperare il Veltroniano progetto di metroA fino a Casal Selce (visto che a Torrevecchia è ancora prevista credo sarebbe sensato far proseguire lo scavo fino a dove c’è spazio) hanno tirato fuori Gondolina come se un lavoro del genere (che, ricordiamolo, deve anche sovrapassare il ponte del Grande Raccordo Anulare!) possa mai essere in grado di sostituire la capienza della metro e, tra l’altro, sarei anche curioso di chiedere a ‘sta gente come penserebbero di implementare poi la funivia un domani (molto vicino, immagino), quando risulterà satura anch’essa?!?
PS: alla gente non passerebbe sul tetto ma davanti alle finestre!!!
Non so se è peggio il comitato o la Raggi che gli da retta.
2024 per Colosseo? ma siamo matti? per quanto riguarda Clodio sono molto scettico di poter vedere i cantieri in tempi ragionevoli, chissà quanti anni passeranno
“Va studiato un progetto con le stazioni giuste che deve essere il meno impattante possibile, cercando di fare scavi nelle stazioni di ridotte dimensioni”
Potevano chiederlo a me, glielo avrei spiegato prima dei crateri a S. Giovanni.
In quanto alla collaborazione tra costruttori e sovrintendenza finora ho letto dichiarazioni di intenti ma insisto col dire che nella pratica sarà tutt’altro che indolore. Perché magari qualche fan della metro leggendo si farà l’idea che collaborazione significa che la sovrintendenza non dirà niente mentre scavando si fanno fuori reperti e rovine senza perdere tempo. Invece credo che il fatto di permettere la costruzione di stazioni nelle zone più critiche porterà ad anni di scavi che faranno sembrare la costruzione di S. Giovanni rapidissima.
A meno che, come ho detto tante volte, non si cambi di 180° il modo di costruire le stazioni. Come sembra che abbiano capito, ma se per scavi di ridotte dimensioni intendono che al posto di un cratere di 200 x 50 metri ne faranno uno di 100 x 25 invece di costruire tutto sotto lo strato archeologico bucando solo per le discenderie allora siamo punto e a capo.
Bisogna tener presente che non sarà facile sfilare la progettazione al consorzio MetroC.
Ma è assolutamente necessario per moderare i costi.
Qualcuno ha notizie della progettazione esecutiva di Venezia e delle tempistiche di esecuzione ?
In Cantiere si parla apertamente di consegna Colosseo-ForiImperiali nel 2024 e non 2021/2022, in questo caso Venezia sarà allineata con questa fermata o si farà slittare di qualche anno in accordo con la progettazione appena finanziata ?
Ora 2023 è diventato pure 2024???, ciè, ufficialmente, UNDICI ANNI per DUE FERMATE??????????????????????????????????????????????????
Fori Imperiali nel 2024? Ovvero 11 anni per 2 fermate? Ma è ufficiale?? No, perchè forse andrebbe detto alla Meleo, che vorrebbe anticipare al 2021…
guarda cristiano questa cosa della consegna nel 2024 non è confermata da nessuna parte. Per ora rimane fermo lo slittamento a metà del 2022. Non ci sono dati ufficiali su ulteriori slittamenti ed effettivamente i ritardi sui singoli cantieri ad oggi si attestano sui 18-20 mesi… quindi in linea con la consegna nel 2022. Certo visto l’andamento nulla osta che poi si finisca al 2024 ma almeno cerchiamo di non disperare prima del dovuto 🙂
Il problema è sempre lo stesso. Se si costruiscono due fermate alla volta e’ chiaro che per finire la tratta una vita può non bastare. Si devono appaltare più fermate insieme. Il sovraffollamento della linea A non aspetta i bizantinismi della politica. Poi che facciamo? Se succede un guaio chiudiamo la linea A?
Ribadisco che la ragione di fare una, due o venti stazioni alla volta è solo, esclusivamente economica. Se fossimo gli Emirati Arabi e non l$Italia Paese in bancarotta, allora avremmo forse i soldi per costruire trenta stazioni contemporaneamente, e fra otto-dieci anni una rete metropolitana completa
Verissimo. Purtroppo i nostri governanti preferiscono buttare 8 miliardi di euro per quegli sfaccendati di Alitalia, 2 miliardi e mezzo per la ridicola ATAC e così via. Tutti voti pronta cassa che fanno affondare il paese.
Poi ci dicono che i soldi non ci sono! per forza li sprecano in caz….!