Osservatorio lavori aggiornato a Gennaio 2017
Con il nuovo anno arriva l’aggiornamento della sezione osservatorio del nostro sito. La lente di ingrandimento esclusiva del comitato MetroXRoma!
Continuiamo così in modo, crediamo, abbastanza chiaro e immediato a riunire tutte le informazioni utili sui principali progetti inerenti la rete di metropolitane e ferrovie concesse della capitale.
Basta accedere con un click alla sezione dedicata per avere una risposta a tutte le vostre domande su tempi, costi e stato dell’arte del progetto che più vi interessa. A partire ovviamente dalla Linea C, passando per tutti gli interventi di ammodernamento e potenziamento delle due linee metro storiche, fino a toccare l’agognata linea gialla. Non mancano i più rilevanti interventi sulla Roma-Lido e Roma-Nord.
>> CONSULTA L’OSSERVATORIO <<
scusate, è possibile creare un hashtag (es. #OsservatorioComitatoMetroRoma) e tweetare periodicamente con lo stato avanzamento lavori?
es. fissi 1 volta al mese e dire: “ancora tutto fermo” oppure, “sbloccati lavori prolungamento B1” (MARAGI!!!) ecc
Il comitato Metro X Roma si è dimenticato un intervento molto importante e vergognoso che riguarda la ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo: il raddoppio MONTEBELLO-RIANO!
Il raddoppio in questione era stato interamente finanziato.
Nel 2009 la Regione Lazio ha fatto la conferenza dei servizi che per accontentare i desiderata del Sindaco di Riano (espropri inizialmente previsti che interessavano aree edificabili previste nel PRG) si è protratta troppo a lungo.
Il tardivo iter burocratico ha comportato la perdita di una parte del finanziamento!
Atac decideva di andare in gara lo stesso con i soli finanziamenti disponibili.
Il progetto andato in gara non era più un raddoppio ma comprendeva tutti gli espropri propedeutici al raddoppio, l’eliminazione di 11 passaggi a livello, lo spostamento sul definitivo sedime del raddoppio del binario unico.
Il progetto in questione poteva essere un punto di partenza per migliorare le cose, ma così non è stato! Oggi gli 11 PPL continuano ad essere pericolosissimi, soprattutto quelli che immettono sulla SS Flaminia.
La cosa assurda è che di questo raddoppio nessuno ne parla più.
Intanto la Regione Lazio ha progettato e cercato i soldi (154 milioni di euro) per il successivo e costosissimo raddoppio Riano-Morlupo che verrebbe realizzato a monte ed a valle di binari unici!
Altra cosa assurda è che nel 2012 ATAC ha aggiudicato questo primo lotto (vedasi GU V Serie Speciale – Contratti Pubblici n.61 del 28-5-2012) con un bel 23,34 % di ribasso ma non ha potuto firmare il contratto perchè la Regione Lazio non ha chiuso ancora la conferenza di servizi in assenza delle varianti urbanistiche di Riano e di Roma.
Le varianti in questione erano dovute al fatto che con la velocizzazione della linea il sedime si sarebbe in taluni casi spostato di qualche decina di metro e la nuova viabilità necessaria ad eliminare i PPL (in generale parallela alla ferrovia) non era prevista nei rispettivi piani regolatori.
Il Comune di Riano ha adottato le varianti urbanistiche già prima dell’aggiudicazione fatta da ATAC.
Il Comune di Roma, tardivamente, ha adottato da circa due anni tutte le modifiche al PRG.
C’è da chiedersi: perchè visto che ci sono anche i finanziamenti per questo primo lotto Zingaretti e Civita non vogliono far chiudere la conferenza di servizi e che ATAC firmi il contratto?
Forse perchè la stazione di Sacrofano sta nel Comune di Roma e non vogliono offrire una nuova infrastruttura a Roma Capitale oppure semplicemente per inettitudine?
Questo il link alla Gazzetta Ufficiale
http://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-05-28&atto.codiceRedazionale=T12BGA9605
Scusate ma ho inserito il link errato!
Riordiniamo le idee!
Sulla Gazzetta Ufficiale (quella del link) è stata pubblicata l’aggiudicazione delle indagini archeologiche che sono state già eseguite e pagate dalla Regione Lazio.
Di seguito trovate un link (del 2010) ancora visibile della gara relativa al primo stralcio del raddoppio!
http://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-07-23&atto.codiceRedazionale=T10BFM15302
La gara in questione si è conclusa con una graduatoria ma ATAC non l’ha aggiudicata, in assenza della chiusura della conferenza di servizi regionale, per evitare un contenzione con l’impresa vincitrice che poi avrebbe preteso di eseguire i lavori…
Non è vero che a Roma non c’è programmazione, il problema è che cambia continuamente.
Dopo il rapporto ferrotramviairo del 2012 questo, se non sbaglio, è il terzo scenario a medio termine rilasciato dall’agenzia della mobilità.
https://romamobilita.it/sites/default/files/11_scenario_medio_periodo.pdf
Ci sono 5 new linee tram, 15 new BUSVIE, 7 new sistemi ETTOMETRICI / A FUNE e prolungamenti delle 3 linee metro.
Torna un pò con le chiacchiere del piano che il comune vuole presentare al governo per il “patto per Roma”.
Se si andasse oltre agli annunci e si procedesse a inoltrare la richiesta non sarebbe male anche se ho dei dubbi sulle linee tram proposte.
Ciao Giuseppe P
Condivido in pieno quanto affermi ” Non è vero che a Roma non c’è programmazione, il problema è che cambia continuamente ” e la cosa deprimente è questa continua, eterna ricerca della ” bacchetta magica, della soluzione miracolosa che, ovviamente, ogni volta è sempre diversa dalla volta precedente o, se anche simile mai la stessa .
A detta di un ingegnere sulla quarantina , di cui non ricordo il nome, per fare un esempio, per citare una delle tante proposte
nel giro di pochi anni Roma potrebbe arrivare ad avere ( ” c’ è su Facebook ” ) ben ” 9 Linee unendo alla A- B-B1 e C anche 6 ferrovie regionali da Trasformare in Metropolitane di superficie con maggiori scambi con le metro esistenti ” sempre che non avvenga quanto promesso a proposito della nuova fermata Pigneto delle F.S Regionali, con tratti urbani, che dovrebbe fare lo ” Übergang ” in Tedesco, lo scambio , passaggio da Ferrovia Regionale con la MC e viceversa, del cui inizio lavori ” , fino ad ora ” manco l’ ombra .
Sembra un’ eterna ” Politica degli annunci o per meglio dire delle velleità che forse non diverranno mai realtà, unito il tutto a proposte bislacche come quella della Funivia Boccea Casalotti al posto del Prolungamento della MA da Battistini a Torrevecchia ( che sarebbe più sensato ) ed a quest’ eterna avversione da una vita a questa parte, qua a Roma, sia da parte di Lobbies, Poteri Forti , NIMBY e Comitati od Associazioni varie ecc, ecc, ecc, tipo ” Italia Nostra
verso tutto ciò che ha a che vedere con la Metropolitana.
Ultima Idea dell’ assessora Linda Meleo , magari sì di riprendere il Progetto di Prolungare la B1 da Jonio a Bufalotta ma, ovviamente ,” Niente Metropolitana pesante , per carità !! soprattutto se il tracciato di Linea previsto dal progetto è in Tunnel ” con la classica Psicosi per possibili futuri attentati o esplosioni varie.
Da ricordare che, ” quando avvenne qualche tempo fa ( non ricordo esattamente quando ” )
l’ attentato a Bruxelles , oltre alla Metropolitana in sotterranea ce ne fu un altro ,con esplosioni varie ,anche all’ aeroporto ” che, ovviamente come tutti gli aeroporti del pianeta è in superficie e non in sotterranea . Il Prolungamento della B1 verrebbe realizzato in una tratta più periferica e meno centrale rispetto a quello della T3 ” San Giovanni Colosseo MC , sognando a breve anche quello fino a Venezia ed un domani fino ad Ottaviano con Chiesa Nuova ) .
Nella migliore delle ipotesi, la Meleo preferirebbe optare per una ” metropolitana leggera o chissà magari al posto della metropolitana ricorrere ad una tratta tramviaria tutta in superficie che avrebbe il grande limite , tipico del Tram ,di non essere totalmente una corsia preferenziale come invece è la metropolitana e per giunta di essere molto più lento
Prevedono la C a Ottaviano senza fermate da Venezia a San Pietro ma con una linea tram su Corso Vittorio.
Cosa positiva: mettono su carta una tramvia sulla Togliatti da Ponte Mammolo a Subaugusta.
Cosa molto negativa: questa tramvia poi arriva a San Paolo, senza invece raggiungere direttamente l’Eur.
Domanda: che senso ha? Una tramvia da Subaugusta verso la Colombo Dovrebbe arrivare all’Eur per permettere agli abitanti dei popolosi quartieri di Roma sud e sud-est e ai pendolari che vengono da Ciociaria, Agro Pontino e Castelli di andare direttamente all’Eur risparmiando almeno venti minuti e senza dover arrivare fino a Termini (congestionando invece oggi questo nodo e il primo tratto della B).
Io non riesco a darmi una spiegazione su un paio di cose: la prima, è capire perché hanno messo tre nomi alla fermata Ottaviano della Metro A, chiamandola Ottaviano – San Pietro – Musei Vaticani. Trovo che sia ridicolo già mettere due nomi, ma metterne addirittura tre, mi sembra davvero troppo! E comunque, quando arriverà da quelle parti la Metro C, e ci sarà la fermata San Pietro, dovranno per forza cambiare la scritta per non creare confusione, magari mettendo Ottaviano – Musei Vaticani. La seconda, è capire perché alla fermata Lepanto, sempre della linea arancione, hanno aggiunto una striscia gialla con la scritta Vaticano. Ma che c’entra la zona di Lepanto con il Vaticano che è molto più in là?! Secondo me è un’informazione fuorviante per gli stranieri e per chi non conosce bene la zona, e comunque, a cosa serve aver messo la doppia dicitura per questa fermata?! A far scendere qui tutti quelli che devono andare in Vaticano, costringendoli poi a fare un km e mezzo a piedi? Boh…
verissima la faccenda Lepanto-Vaticano. In effetti i nomi di alcune stazioni restano un mistero : basti pensare a Eur Magliana che non sta a Magliana. Ma sopratutto non capirò mai perchè la metro A non è stata prolungata a Ciampino Aeroporto
Risposta scontata. Potere immenso di certe “lobbies” . Immaginate il business milionario tra taxi, bus privati e parcheggi low cost …
Immaginate invece con una comoda Metropolitana cosa accadrebbe loro…
Volumi d’affari drasticamente ridotti…
Sono d’accordo con te Viviana, prolungare la Metro A fino a Ciampino aeroporto sarebbe di enorme utilità e, come per Fiumicino aeroporto, ci sarebbe un collegamento moderno e rapido, invece che la diligenza da terzo mondo di un autobus! Ma come giustamente ha fatto notare Angelo, i motivi per cui ciò non viene fatto, sono puramente di interesse economico, legato alle varie lobbies del trasporto pubblico e privato, e alla fine il risultato è un servizio arretrato ed inefficiente, tanto per non smentire la (dis)onorevole fama che Roma si è guadagnata in questi ultimi anni.
Sigh sigh…
Secondo il piano regolatore delle metropolitane del 1962 la linea A era originariamente destinata ad attestarsi in corrispondenza del nodo di scambio di Ciampino FS ove si sarebbe utilmente raccordata con le tre ferrovie dei Castelli ivi afferenti; in particolare con gli impianti della Roma – Frascati, Roma – Albano e Roma – Velletri. Nelle intenzioni dei progettisti dell’epoca i convogli della metro A (che, ricordiamocelo, nella tratta fra Termini e Osteria del Curato era stata finanziata e appaltata come adeguamento e ammodernamento delle preesistenti Tranvie dei Castelli ex Legge n. 1221 del 2 agosto 1952 e n. 1145 del 24 dicembre 1959), una volta giunti a Ciampino FS avrebbero svolto un servizio specificamente suburbano mutuato dal modello della MM2 fra Cascina Gobba e Gessate, prolungando la propria corsa alternativamente in direzione delle tre località dei Castelli Romani da me citate lungo gli impianti già gestiti dalle FS la cui proprietà sarebbe stata trasferita alla Stefer. Per quanto riguarda invece i collegamenti intercastellari (tipo Frascati -Velletri) e fra la capitale e alcune delle località non direttamente interessate dai tre collegamenti in parola, era prevista la realizzazione di una vasta rete di filovie al cui servizio sarebbero state adibite (caso unico in Italia) vetture a due piani sul modello di quelle all’epoca in servizio ad Amburgo. Sta di fatto che, al solito, di tale lungimirante progetto non se ne fece più nulla; o, più precisamente, nulla a livello infrastrutturale perché parte dei filotelai delle vetture a due piani furono invece effettivamente realizzati dalla Lancia per essere poi rivenduti a Oporto. Riguardo la mancata progettazione di un collegamento metroferroviario con l’aeroporto G. B. Pastine è opportuno ricordare che nei primi anni ’60 il ruolo di quest’ultimo era destinato ad essere fortemente ridimensionato destinandolo ai soli voli militari e di Stato in funzione dell’attivazione del nuovo aeroporto Leonardo Da Vinci; inoltre sino al gennaio 1965 l’aerostazione era servita da una fermata delle Tranvie dei Castelli correnti lungo la Via Appia ubicata proprio nell’area antistante il cancello di ingresso all’area aeroportuale . Solo con l’avvento dei voli charter e delle compagnie low cost lo scalo di Ciampino ha conosciuto nuovi rilevanti flussi di traffico viaggiatori; voli comunque penalizzati dalle limitazioni imposte dall’ENAC al rilascio dei relativi slot specie in termini di fasce orarie, al fine di ridurre i fenomeni di inquinamento atmosferico e acustico indotti all’adiacente centro abitato. Un’altro dei motivi che da sempre ostacola il finanziamento e la progettazione di un collegamento su ferro fra la capitale e il G. B. Pastine è legato alla ventilata ipotesi di trasferire tutto il traffico commerciale attualmente gravitante su Ciampino allo scalo Tommaso Fabbri di Viterbo previo consistente adeguamento infrastrutturale, proprio in considerazione di quelle limitazioni all’esercizio. Un progetto caldeggiato a giorni alterni da vari esponenti politici specie del viterbese, dai costi e tempi al momento scarsamente quantificabili, difficilmente destinato a concretizzarsi specie considerato l’attuale stato della finanza pubblica.
Per Luigi Caporuscio: la fermata Lepanto della metro A fu ridenominata in occasione dell’ultimo evento giubilare con lo scopo di alleggerire la pressione dei pellegrini diretti a San Pietro dalla congestionata Ottaviano; nelle intenzioni delle funzioni apicali preposte all’organizzazione e alla sicurezza della manifestazione Lepanto avrebbe svolto le funzioni di fermata di arrivo mentre Ottaviano avrebbe raccolto i flussi in uscita dalla basilica. La classica soluzione tampone degna della miglior tradizione italiana specie se consideriamo la distanza certamente non marginale corrente fra Lepanto e la basilica vaticana destinata ad essere percorsa a piedi sotto al sole o alle intemperie magari da persone avanti con gli anni o con passeggini al seguito. Da intendersi probabilmente come atto di penitenza visto il degrado di Viale Giulio Cesare con i marciapiedi, peraltro scarsamente dimensionati, costantemente intasati di auto e moto nell’area antistante il Tribunale e successivamente trasformati in un autentico suk mediorientale vicino a Ottaviano per la presenza dei banchi del mercato, una presenza divenuta purtroppo abituale in corrispondenza di tutte le principali fermate metroferroviarie romane. Circa l’indicazione riguardante i Musei Vaticani è opportuno ricordare che in origine era la fermata Cipro a fregiarsi di tale aggiunta, attuata in occasione del precedente evento giubilare; scelta peraltro disgraziatissima considerato che nelle intenzioni dei nostri amministratori i pellegrini per poter arrivare ai Musei avrebbero dovuto sobbarcarsi l’onere della lunga scalinata di Via Vittor Pisani.
Ciao Arnaldo e grazie per la tua precisa e dettagliata spiegazione al mio commento. Mi ricordo effettivamente che tempo fa era la fermata Cipro ad avere il doppio nome, infatti era denominata Cipro – Musei Vaticani, ed anzi avevo apprezzato lo spostamento successivo del nome ad Ottaviano, visto che secondo me, i Musei Vaticani sono più vicini ad Ottaviano che a Cipro, e, come giustamente hai scritto tu, i suoi visitatori non sono costretti a farsi tutta quella scalinata per arrivarci, manco dovessero fare penitenza dei propri peccati!
Vero anch’io ho notato l’assurdità di chiamare Vaticano la fermata Lepanto
Ma della stazione ferroviaria Pigneto che intersecherebbe la Metro C al Pigneto non si sa più nulla? I lavori dovevano iniziare quasi un anno fa, ma nel quartiere non c’è ombra di lavori!!! Non c’è menzione dell’opera neanche nell’ osservatorio realizzato dal Comitato.
Per Tommaso: il 31 dicembre del 2015 in un mio intervento manifestai delle forti perplessità riguardo l’effettiva volontà da parte di RFI di realizzare la fermata Pigneto motivandole con l’avvenuta sostituzione, proprio in quei giorni, della rete aerea di alimentazione a 3 kv lungo la tratta direttamente interessata dai lavori; una spesa certamente inutile e insensata, destinata com’era ad essere vanificata dall’apertura dei cantieri. A distanza di oltre un anno l’unica cosa che RFI ha concretizzato è stato lo smantellamento del bivio per Roma Casilina, apparentemente propedeutico all’avvio dei lavori della nuova fermata a servizio dei convogli della FL1 e FL3; più verosimilmente, temo, legato all’attivazione del nuovo segnalamento BCA-M – Blocco Conta Assi Multisezione e comunque frutto di quella politica di semplificazione e razionalizzazione degli impianti non ritenuti necessari all’esercizio, finalizzata a un consistente risparmio dei costi di gestione e manutenzione. Alla luce di quanto pubblicato dai media e sul web occorre poi considerare che l’amministrazione comunale è chiamata a cofinanziare l’opera per una quota certamente non marginale; che, nelle more del riconoscimento di tali somme, RFI si è a suo tempo impegnata ad avviare comunque i lavori anticipandone i relativi oneri; che, alla luce del prolungato fermo della macchina amministrativa comunale per le ben note vicende politico giudiziarie che ne vedono coinvolti taluni esponenti e dello stato di insolvenza in cui versa la finanza pubblica capitolina, a questo punto mi sembra scarsamente realistica l’ipotesi che RFI anticipi soldi per un’opera non strettamente attinente al suo core-business, crediti oltretutto dall’esito quanto mai incerto. Considerato quanto sopra nutro seri dubbi riguardo non soltanto l’attivazione della stazione entro l’estate del 2018, così come a suo tempo annunciato anche dal Comitato, ma addirittura che si avviino effettivamente i cantieri, arrivando al punto di mettere in discussione la realizzazione dell’opera analogamente a quanto sta accadendo a Firenze per la nuova stazione di Norman Foster (un’opera per la quale sinora sono stati spesi 774 milioni di euro la cui area sarà forse alla fine destinata ad ospitare un hub per autolinee). Una fermata, quella del Pigneto, che è in gestazione da almeno una quarantina di anni (in origine si sarebbe dovuta chiamare Fieramosca, sarebbe stata posizionata a ridosso del cavalcaferrovia di Via Prenestina e avrebbe compreso anche il sestuplicamento degli impianti fra Tiburtina e Tuscolana oltre al raccordo con la FL2 per Guidonia – Tivoli).
Se vivessimo nella capitale di una nazione seria questo sarebbe potuto essere il nodo di scambio del Pigneto … purtroppo per noi non siamo in Italia ma in Polonia e le foto ritraggono la nuova splendida fermata sotterranea passante di Łódź Fabryczna a servizio del capoluogo dell’omonimo voivodato di Łódź, terza città polacca per numero di abitanti. Il nuovo impianto, comprensivo di autostazione, mall, business center, parking pluripiano e di un importante snodo tranviario, è stato inaugurato lo scorso mese di dicembre 2016 provvisoriamente nella configurazione di capolinea tronco a otto binari per gli intercity di PKP e i collegamenti regionali esercitati dall’operatore privato LKA Łódź Agglomeration Railway, nelle more del completamento della restante tratta di attraversamento sotterraneo dell’area centrale della città.
http://imagizer.imageshack.us/v2/1280x1024q90/923/EmlxIc.jpg
https://imageshack.com/i/plA5CIm4j
http://i730.photobucket.com/albums/ww304/fabrykant_1866/ukl%20torowy_zps88ywxxp8.jpg
si parla pure della metro D..
sarebbe veramente bello.. ma forse la vedranno i nostri pronipoti
Scusate il fuori tema ma avete visto le foto della stazione San Giovanni sul sito di Metrocspa.it ?
A vedere le foto, la modifica “archeologica” degli interni mi sembra orribile!!!
Spero di sbagliarmi ma la soluzione non mi convince mi sembra forzata.
Ciao Giuseppe P !
anch’ Io ho visto le foto e devo dire che
” Probabilmente hai ragione !! Non sembra il massimo ma !! almeno San Giovanni MC , per quanto brutta o non sufficientemente bella possa essere , un Grande enorme vantaggio ( rispetto a quel ” Cesso o relitto, rudere che casca a pezzi di San Giovanni MA, con tanto di muffa sulle pareti ed acqua che dalla volta della galleria scroscia ininterrottamente da mesi a questa parte e finisce sul binario, cosa della quale non sembra
” Fregar qualcosa a nessuno ” ma ne vogliamo parlare ?? Da denuncia !!! ) ce l’ ha ed è che è di nuova costruzione ed almeno ” un minimo decente !!
Concordo sicuramente meglio della fermata della Linea A.
Il mio commento teneva conto dell’osservazione di Francesco Prosperetti al famoso incontro sulla C in cui definiva brutte le attuali fermate della C e si augurava una fermata a San Giovanni archeologica “tanto si è perso tempo possiamo perdere altro per farla bene”.
I lavori si sono fermati per mesi per un risultato mediocre.
Senza quelle scritte sarebbe stata più bella secondo me.
Magari qualcuno la troverà bella e sarà contento del tempo perso.
Non mi voglio perdere l’inaugurazione per vedere l’ennesima previsione catastrofica di Arnaldo che non si realizza.
L’articolo sui lavori di domencica 29.01.17 ai binari a Malatesta della Metro C è sparito?
Sarebbe interessante avere nell’osservatorio anche lo status delle linee tram annunciate, della Roma Giardinetti e della stazione Pigneto
Ci potete fornire anche una lente d’ingrandimento?
…Ma della stazione Pigneto FL1 non se ne parla piu’? i lavori non dovevano partire a novembre scorso?
i lavori della stazione pigneto sono stati rinviati di due mesi a causa di lavori in quella zona di italgas
In miniera? Mesi fa vidi le solite reti rosse e 4 buchi, ma da mesi non c’è nulla e cmq. le condutture sono a pelo strada (bene che va, in termini di sicurezza, sono a m. 1,20 dal piano stradale). Il piano del ferro è a circa -10 m., visto che i nuovi pali LS variano tra 9,65 e 10,22 m. di altezza.
Presumo e spero che vi sia il solito ricorso al Tar e quindi….tutto fermo.
D’altra parte finché si sentono dichiarazioni farneticanti, ossia che una sentenza mette in sicurezza le Ferrovie, ne consegue che siamo da resettare in toto.