Metro C a Corviale, la folle idea di Berdini
Non arriva come un fulmine a ciel sereno la proposta di Paolo Berdini, assessore all’Urbanistica di Roma, sulla radicale proposta di cambiamento di tracciato della Metro C. Appena insediato, a Giugno, l’assessore già aveva paventato un’ipotesi del genere in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, già da noi commentata e della quale riportiamo un frammento:
«Arriviamo a San Giovanni. Poi dico: si può fare una metro che attraversa il centro senza fare una fermata? Visti anche i ritrovamenti archeologici, si può studiare lo sviluppo verso altri quadranti. ».
Opinione già al tempo surreale, dato quanto meno l’avanzamento dei lavori e le enormi penali da pagare in caso di blocco dei cantieri, che assume un contorno di ancor maggiore follia a distanza di 5 mesi quando l’assessore, non contento di aver già manifestato di voler ignorare i motivi trasportistici alla base del progetto della Metro C, ci dimostra nuovamente la sua indifferenza alle finalità di una metro che collega la periferia con il centro e propone una abnorme variante di progetto col fine di virare la linea verso Piramide e quindi seguire la Portuense in direzione Corviale.
Il tutto andando esattamente nella direzione contraria a quanto proposto dalla giunta che fino ad oggi ha dichiarato di voler almeno proseguire verso Colosseo.
Così recita l’intervista rilasciata all’ANSA:
“La linea ha senso se incrocia la B e se c’è una rete. Visto che andare verso Colosseo sarebbe una spesa enorme, la mia proposta è deviare la metro da San Giovanni verso la Piramide. Qui incontrerebbe la metro B, un importante nodo ferroviario e il terminale della Roma-Ostia. A questo punto l’idea è far proseguire la metro C verso la periferia, lungo via Portuense per servire gli ospedali Spallanzani e San Camillo. Poi si termina a Corviale, la periferia più devastata di Roma”.
Probabilmente Berdini non ricorda, e forse è il caso di ricordarglielo, che la Tratta T3 che da San Giovanni va al Colosseo non solo è già stata finanziata integralmente con 792 milioni di € ma che 180 di questi sono già stati spesi, cambiare progetto significherebbe letteralmente buttare i soldi spesi finora.
Inoltre il tracciato proposto non è per nulla esente da complicazioni di carattere idrogeologico e/o archeologico e tantomeno sarebbe economico come crede Berdini. Basti pensare che per andare a Piramide occorre attraversare da un capo all’altro l’area archeologica delle terme di Caracalla, in un terreno che idrogeologicamente è tutt’altro che semplice, e che per arrivare a Corviale occorrerebbero come minimo 9km di linea, ben 4 km in più del progetto con attestamento a a Clodio/Mazzini.
Troppo spesso, ormai, ci troviamo costretti a spiegare che la Metro C acquista il suo senso d’essere solo con le tratte T2 e T3, e che altri progetti, possibili o meno, trasportisticamente efficienti o meno, renderebbero la linea uno spreco di dimensioni enormi. Questo perché purtroppo quest’infrastruttura è diventata impopolare e non è facile per un cittadino medio comprendere anche solo un minimo dei benefici che comporterebbe e che giustificano un tale investimento di risorse.
Ma tralasciando l’idea campata per aria di Berdini, la cosa che più deprime è il falso intento di voler servire le periferie, perché, se ci fosse una seria progettualità nello sviluppo delle Metro in periferia, oggi si parlerebbe dei prolungamenti Battistini-Torrevecchia, Rebibbia-Casal Monastero, Jonio-Serpentara, di Metro D, e non di un totale stravolgimento della Metro C.
Ah ah ah tanto ci consoleremo con il 51 che finalmente, dopo un anno e mezzo, diventa linea express, passando per via Emanuele Filiberto e non più via Merulana. E’ servito tutto questo tempo per una cosa che era elementare ed evidente fin dall’inizio, figuriamoci a costruire sul serio la metro ah ah ah
Stavo dando un’occhiata alla metropolitana di Atene: 3 linee più una quarta in costruzione nel giro di 6 anni, dal 2016 inizio lavori al 2022 fine lavori. E mi domando: il sottosuolo di Atene dovrebbe essere uguale a quello di Roma, con una marea di reperti archeologici che dove scavi trovi sempre qualcosa. Allora, com’è possibile che solo a Roma s’incontrano sempre tanti problemi per costruire una nuova linea di metropolitana, con la Soprintendenza per i beni archeologici che blocca tutto all’istante, con le molteplici varianti al progetto iniziale, con i relativi costi che chiaramente lievitano e con i tempi biblici che di conseguenza ci mettono? Non è che stiamo parlando di New York, ma di Atene! Penso che una capitale più provinciale di Roma non esista al mondo, è disarmante. Vabbè, che ce frega, tanto noi c’avemo er trenino Roma-Lido e pure er tranvetto Roma Laziali-Giardinetti, a che ce servono la linea D, la E (Roma-Lido) e la F (Roma Nord)?
Poi 6 linee sarebbero troppe per una metropoli di 3 milioni di abitanti che supera i 4 con l’hinterland…
Ciao Luigi !! Ma Viva Dio !!
Ce ne fossero di piu’ di persone , qua a Roma che ” Ragionano ” come Te !
I Greci la’ ad Atene, con tutto il dramma economico-finanziario che la Grecia sta vivendo negli ultimi anni di questa lunga ed interminabile Crisi,
sono persone di gran lunga più serie rispetto a noi italiani qua a Roma.
Es Lebe !! come dicono i connazionali di Frau Merkel , che nel 2019 a Berlino inaugureranno, apriranno al pubblico, il Prolungamento della U5 dall’ Alexander Platz alla Porta di Brandeburgo , il cui tracciato di linea in tunnel ” realizzato molto profondo “, cosa insolita per Berlino, ha dovuto sotto attraversare il fiume Spree, con nuova stazione assai profonda ” Museuminsel ” ( realizzata vicino al nuovo, in fase di ricostruzione ” Berliner Stadtschloss, vecchio Castello Prussiano che fu demolito nel 1950 dall’ appena nata DDR )
e con diverse difficoltà tecniche anche nel realizzare la Stazione di scambio ” Übergang ” tra la U5 e la U6 ” Unter den Linden) . Non mi si venga a dire che a Berlino siano carenti le Linee della U Bahn – Metropolitana o delle Linee Veloci di Ferrovia in superficie ” S Bahn, eppure anche là, avanti secoli rispetto a Noi, continuano, sia pure con difficoltà economiche dovute ad elevati costi tra progettazione e realizzazione , a prolungare ad estendere la loro Rete Metropolitana con l’ intenzione di portarla da 147 km quasi 150, un giorno a ” 200 km.
Ciao Michele, mi fa molto piacere che apprezzi e condividi quanto da me scritto. Purtroppo, contrariamente a quello che dicono i connazionali di Frau Merkel che amano la loro capitale, come hai scritto tu (complimenti per la tua dettagliata analisi sul tpl di Berlino) non si può dire lo stesso per i nostri connazionali, che non la amano proprio la loro capitale, romani compresi, che accettano tutto questo degrado (immondizia, graffiti, bancarelle, zingari) e arretratezza (trasporti pubblici) senza ribellarsi. Basta che nun je tocchi er Capitano d’aa Maggica!!
oggi il tg1 ha detto che Berdini pensa alle dimissioni……MAGARIIIIIIIIIIIIII
Uno che difende le occupazioni illegali e contestualmente critica il nuovo splendido skyline di Milano, non è soltanto da far dimettere ma da mandare da qualche altra parte. Per non parlare poi delle sue “acute” osservazioni in tema trasportistico.
Forse ci siamo giocati pure il buon Berdini. Sembra che i grullini abbiano deciso di farlo fuori. Meglio. Potrà tornare in osteria (non del curato per fortuna).
Ci mancheranno le sue splendide idee.
Il problema è un altro: tutti si sono sbrigati a firmare un patto con il governo Renzi prima del referendum (pure Marroni per 11 mil.) e i fenomeni hanno solo chiacchierato e fatta campagna per il referendum.
Mo i 2 miliardi per il patto con Roma (per fare 6 linee tram senza progettare un metro di metro) chi ce li da?
Ma pure per prolungare la Roma Lido bisogna passare dal Comune?
Le grandi metropoli sono il valore aggiunto nell’economia di tutti i paesi del mondo e lo sono grazie alle connessioni, anche trasportistiche, che il territorio urbano rende possibili. Solo noi abbiamo una classe politica che non capisce come lo sviluppo urbanistico e l’innovazione tecnoclogica a tutti i livelli possano rendere ricca una comunità e che le linee metropolitane, unitamente ad altre cose, sono una chiave per il successo di una città e di chi ci vive o chi ci lavora. La nostra politica – indistintamente – in questo è molto arretrata e in generale noi cittadini molto rinunciatari e rassegnati.
Pienamente d’accordo con te, Viviana. Peccato che la nostra “cara” sindaca e tutta la sua giunta, non la pensi come te (e me) e continui a fare (mi correggo, a non fare) esattamente il contrario di quello che tu hai scritto. Non per niente, tutti i paragoni tra Roma e le più grandi metropoli e capitali d’Europa e del mondo, che hanno una rete di trasporto pubblico efficiente e capillare, sono impietosi. Inoltre, quel poco che riescono a fare, lo fanno pure male: ma vi sembra normale che le paline della M agli ingressi delle stazioni della linea C si debbano vedere solo da due lati e non come tutte le altre classiche paline delle linee A e B che si vedono da ogni lato perché ci sono tre M sui tre lati, visibili quindi da ogni parte? E’ assurdo e inconcepibile pensare che dietro questa genialata, ci siano architetti e ingegneri che si sono pure laureati per “partorire” un progetto simile! A parte il fatto che trovo orrendi anche quei totem di travertino, ingombranti e pesanti alla vista…..ma non li potevano fare uguali alle altre linee? Mah…
Sono d’accordo. Perfino in Spagna, dove i politici rubano quasi quanto in Italia, tra una ruberia e l’altra almeno le cose le fanno. A Madrid in meno di 20 anni la metro è passata da 6 a 12 linee e da circa 200 a quasi 400 chilometri. A Valencia si sono inventati dal niente una rete metro unendo un paio di “trenini” tipo Roma-Lido e Roma Nord.
http://www.corriere.it/opinioni/16_novembre_25/a-chi-giova-b025b6ce-b27d-11e6-b816-d363c3de2004.shtml
per chi è contento di questi qui, per chi continua a dire no alle olipiadi per chi continua a sperare che questi qui possano cambiare qualcosa.
Quanto allo stop Metro C al Colosseo, sembra esserci (finalmente) una smentita
https://it-it.facebook.com/enricostefanoportavoce/
speriamo angelo. speriamo
Rizzo ha una visione non imparziale di tutto quello che riguarda Roma.
Basta leggere gli n articoli sulla metro C in cui non perdeva occasione di affermare la sua inutilità e sopratutto il fatto che fosse “la metro più costosa al mondo”
http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/16_maggio_16/roma-metro-piu-costosa-mondo-bloccata-scavi-cause-45-varianti-1372b592-1b89-11e6-92fb-c69e56231518.shtml
cosa assolutamente falsa come ho risposto anche nei commenti.
In questo articolo come al solito non dice cosa totalmente false ma semplicemente racconta solo un punto di vista e nasconde il resto.
Se il M5S avesse detto si alle Olimpiadi e allo Stadio della Roma avremmo letto sicuramente un suo articolo contrario.
Io invece trovo tanto impietosa quanto lucida questa analisi di Sergio Rizzo. Viene da domandarsi a che pro continuare a ospitare la Capitale d’Italia in una città delle cui sorti se ne fregano tanto la Giunta che la governa quanto e soprattutto il Governo Nazionale, la cui totale indifferenza nei confronti della sua Capitale non ci saremmo sognati nemmeno dal più leghista dei passati Governi a trazione bossiana! Che allora riportino la Capitale a Firenze e con essa tutti i colonizzztori dai politici ai sindacati che spadroneggiano da un secolo e mezzo sulla testa dei cittadini sudditi. Noi come cittadini della Capitale dobbiamo subire: ambasciate che se ne sbattono del codice cella strada e parcheggiano ovunque tanto non sono perseguibili, manifestazioni sindacaoi che paralizzano la città una volta a settimana, le tasse più alte d’Italia con i serfizi più scadenti… che Renzi se li porti tutti a Firenze! Che torni il Papa Re e si stacchino dai coglioni questi colonizzatori italioti che, la Storia insegna, nessuno aveva chiamato quando il 20 settembre 1870 occuparono la Capitale dello Stato Pontificio! E questa è Storia, ragazzi, e non si discute, le chiacchiere stanno a zero come le cazzate di Bossi
Che Roma non abbia mai avuto compensazioni economiche riguardo presenze diplomatiche, manifestazioni e visite di stato con conseguenti blocchi, deviazioni e danni, e quant’altro, è vero, e quando si parla del deficit di Roma bisognerebbe scontare questa totale mancanza lunga 70 anni.
Ma riguardo al resto, io sono nato a Roma, sono italiano, amo l’Italia tutta intera, e mi dispiace non avere con noi anche Nizza, Fiume e Zara, come i confini naturali vorrebbero.
I papi dei tempi del potere temporale sono stati devastanti, dall’inquisizione con i roghi di Giordano Bruno e altri accusati di eresie e stregonerie allo strapotere di poche famiglie nobili che lottizzavano tutto, trono papale compreso. Gli stati religiosi non mi sono mai piaciuti, figuramoci doverci vivere.
Viva l’Italia, viva l’Europa!
Passi per Fiume e Zara (dove ormai, comunque, gli italofoni si contano sulle dita di una mano), ma ti faccio notare che Nizza NON rientra affatto nei “confini naturali dell’Italia” visto che sta al di là dello spartiacque delle Alpi Marittime, senza contare che i nizzardi non si sentono per niente italiani e non sentono nessun desiderio di essere riuniti all’Italia. Ah, in compenso ti sei dimenticato di Corsica e Malta, che storicamente erano italiane.
Claudio K., la tua certezza su Nizza è in realtà un’incertezza…A tutt’oggi vi è un dibattito se far cadere il confine geografico occidentale sul Varo o sul Roja. Nel primo caso Nizza rientra tranquillamente in Italia. E del resto, da un punto di vista culturale e storico, Nizza è sempre stata italiana (fuorché nel periodo della Rivoluzione Francese e nel periodo napoleonico) fino al 1860, quando fu annessa alla Francia. Da quell’evento i nizzardi chiesero più volte il ricongiungimento all’Italia. Il senso di appartenenza all’Italia fu affievolito solo dal secondo dopoguerra, a causa di una politica di assimilazione adottata dalla Francia (fatto simile è accaduto in Alsazia). Attualmente, pur non esistendo di fatto un desiderio di tornare in Italia, a Nizza sono comunque presenti alcuni movimenti che reclamano uno status di autonomia (seppure non estremo come quello còrso) rispetto all’ordinamento nazionale francese. Caso emblematico è invece quello del Südtirol (che cederei volentieri all’Austria), che, pur rientrando nei confini geografici italiani, nulla ha a che fare con l’Italia da un punto di vista etno-linguistico, culturale e storico…
Quanto a Fiume e Zara, ci credo che gli italofoni si contano sulle dita, sono stati in gran parte cacciati…o massacrati…
Comunque siamo andati decisamente fuori tema…
Torniamo al trasporto pubblico: si sa qualcosa di Vigna Clara?
L’Anac mi pare che però fornisca validi argomenti per chi non si arrende al dogma del “Metro C: Meglio uno spreco che niente”.
Invito a leggere con attenzione questo contributo che fornisce una sintesi ragionata delle carenze del progetto e del contratto, evidenziate dalla Autorità anticorruzione.
http://www.carteinregola.it/index.php/metro-c-cosa-sta-succedendo-e-cosa-diceva-cantone/
Continuare a minimizzare la portata dell’abominevole scandalo che si è consumato non è il punto da cui ripartire.
Bisogna da ripartire dalla legalità e dal rispetto delle regole che si impongono quando si realizza un’opera pubblica, dalla fase di progettazione a quella della aggiudicazione dei contratti e a quella di realizzazione.
Non si possono programmare linee senza aggiornate analisi costi benefici; non si possono appaltare contratti senza progetti definitivi; non si possono deliberare progetti definitivi per il centro di Roma senza documentate analisi archeologiche preventive.
È bene completare l’opera (un capolinea al Colosseo sarebbe uno spreco nello spreco), ma bisogna farlo nel rispetto delle leggi che impongono una valutazione di impatto per alternative, un progetto definitivo e le indagini archeologiche preventive prima che il progetto venga aggiudicato. Non sono io a dirlo ma l’Anac nel rispetto delle normative esistenti a tutela del pubblico interesse.
Hai ragione, ma sono decenni che fanno analisi preventive. Erano gli ultimi anni ’90 quando in giro per Roma si vedevano cartelli di sondaggi archeologici e geologici preventivi per Metro C. Per quanto riguarda il malaffare, non è il sindaco che deve accertarsi di eventuali illegalità, ma la magistratura. Il sindaco pensi ai bisogni dei cittadini. Per quanto riguarda costi e benefici, fatti un giro sula Cassia a qualsiasi ora e chiedi ai residenti di quelle parti se gli serve o meno la metroC.
Ricordo anche che ogni km di metro, ferrovia o tram abbatte le emissioni di CO2 di parecchie tonnellate. Ne va della salute dei cittadini. E la salute non ha prezzo.
1) le indagini preventive effettuate prima dell’aggiudicazione del contratto sono state ritenute inadeguate dall’Anac (Delibera 51/2015): non è vero che sono state eseguite in modo approfondito, in molti casi si sono limitate ai carotaggi e buona parte sono state eseguite dal Contraente stesso, dopo l’aggiudicazione. La tua impressione dei cantieri archeologici degli anni Novanata non risponde alla realtà delle cose;
2) non è vero che la magistratura è la sola a doversi occupare della legalità: anzi, la legalità è un obbligo prima di tutto di chi gestisce risorse pubbliche, gli amministratori si devono attenere alle leggi proprio perche queste contengono dispositivi – come nel codice degli appalti – volti ad impedire fenomeni di sperpero delle risorse pubbliche. I limiti dell’affare Metro C da questo punto di vista sono stati macroscopici, la tua posizione è di un pressappochismo disarmante;
3) certo che la Metro serve alla Cassia e Roma Nord, zone che ne sono sguarnite; ma il modo migliore per non far arrivare MAI la Metro C li è ripetere i vizi del passato: mancata considerazione del rischio idraulico e archeologico, progetto della linea senza indagini preventive adeguate, affidamento senza progetto definitivo, scavo in condizioni di complessità e inadeguatezza progettuale tali da richiedere il ricorso a varianti oltre i limiti legali e da comportare un procedere lentissimo dei cantieri.
Continuare con la vecchia formula (progetto non definitivo ed insostenibile, stazioni che saltano,Contraente onnivoro) significa togliere qualunque futuro sviluppo realistico alla linea. È bene che i cittadini prendano coscienza della realtà delle cose per pretendere le decisioni dovute.
Nessuno dice di tornare come prima, certo che bisogna riformare tutto nelle normative sugli appalti, ed è anche vero che gli amministratori devono avere un’attenzione alla legalità. Ma mi risulta che i processi si fanno nei tribunali e non in consiglio comunale, e le indagini le fanno le forze dell’ordine e non il gabinetto del Sindaco. Infatti io parlavo di accertamento di illegalità avvenute, e non di strategie per evitarne di nuove.
Come la A è arrivata a Battistini e la B a Rebibbia e Jonio, la C deve arrivare sulla Cassia, e subito, senza se e senza ma.
in una giornata come questa che diluvia in maniera importante con lo sciopero ci sarà un caos come poche altre volte. Come si fa ad andare a lavorare in casi come questi senza una bella rete di metropolitane?
Intanto venerdì mattina è stata un’odissea anche solo raggiungere la stazione, della metropolitana. Ostia era completamente allagata e fuori dal portone di casa mia c’erano dai 15 ai 20 cm di acqua
Per esprimere tutta la nostra protesta contro la decisione di bloccare la Metro C al Colosseo, propongo di invadere la pagina facebook della Raggi (ovviamente senza mettere il MiPiace), con commenti del tipo: Giù le mani dalla Metro C! Voglio tutta la tratta Colosseo – Via Cassia!
Sarebbe una prima iniziativa di protesta utile a far capire che siamo tanti a volere il completammento della linea.
Questo è il link della pagina facebook della Raggi: https://www.facebook.com/virginia.raggi.m5sroma/?fref=ts
Condivido, ma riterrei altresì opportuna una presa di posizione da parte del Comitato e riterrei opportuno che finalmente si “ESCA” da internet, si abbandonino le tastiere e ci si incontri.
Non regge nemmeno più la scusa “Metro C vuota”. Provate a prenderla alle 7 di mattina. Stracolma già a metà percorso (e ahimè senza aria condizionata).
Che ne dite?
Certamente un incontro live sarebbe auspicabile, ma sicuramente sarebbe meo partecipato, perchè bisogna essere tutti insieme nello stesso posto, che non può che essere piazza del Campidoglio, nello stesso momento. Dalla tastiera invece, ognuno può attaccare la pagina della Raggi quando è comodo.
Mentre la capitale italiana prosegue stancamente nella sua decrescita infelice e sui media o sul web si leggono quotidianamente interventi di natura più o meno trasportistica esternati da chicchessia riguardo cosa sia meglio o peggio per l’avvenire della città, in quella ellenica stanno partendo le licitazioni per i primi dodici km della nuova linea 4; l’avvio dei lavori previsto entro il primo semestre 2017. Sono inoltre in corso di completamento i lavori del prolungamento della linea 3 dall’attuale terminal di Aghia Marina a Dimotiko Theatro con sei nuove fermate di cui una di scambio con la linea 1, l’estensione della rete tranviaria litoranea da Glyfada e Faliro sino al nuovo nodo di scambio Piraeus fra linea 1 e 3 oltre all’elettrificazione e al quadruplicamento degli impianti dal nodo di Ska sino al Piraeus consentendo l’attivazione di un passante ferroviario urbano percorso dai convogli di Ose Proastiakos. A chi si domanda cosa renda possibile agli ateniesi tali performance rispondo che, a differenza di Roma, lì esiste un piano generale dei trasporti vincolante per le amministrazioni municipali e strettamente legato al PRG le cui linee guida definiscono un quadro normativo e di indirizzi certo e inconfutabile tale da garantire l’accesso agli investitori privati in forma di PPP; inoltre gli operatori Stasy (metro e tram operator), Attiko Metro (metro costructor) e Ose Proastiakos (suburban railways operator) hanno natura privatistica e, vuoi anche per le draconiane ristrutturazioni societarie imposte dalla troika, sono di ben altra levatura rispetto ai fallimentari carrozzoni politico sindacali di casa nostra.
http://www.railjournal.com/index.php/metros/athens-to-begin-tendering-for-metro-line-4.html?channel=525
http://s10.postimg.org/4llcqtlnb/AM_Sxedio_Anaptiksis_Jan2012_gr.jpg
E dire che fino agli anni ’90 non avevano quasi nulla, a detta di un mio collega greco dell’epoca.
Anche a Milano, da quanto ho letto qui in altri post, sono stati importanti dei bond sottoscritti dai cittadini per finanziare le metropolitane.
Intanto a Roma succede anche questo:
http://video.repubblica.it/edizione/roma/roma-l-acqua-zampilla-fuori-dalla-buca/260057/260365
http://video.repubblica.it/socialnews/roma-ostaggio-di-una-buca-pattuglia-la-sorveglia-da-due-giorni/260030/260338
http://video.repubblica.it/edizione/roma/roma-chiusa-una-strada-a-san-basilio-perdita-d-acqua-sull-asfalto/260206/260518
Roma purtroppo non si limita alla decrescita infelice: http://roma.repubblica.it/cronaca/2016/11/23/news/roma_buche_appio_olimpica_testaccio-152600496/?ref=fbplrm&refresh_ce
Stiamo sempre parlando di Repubblica, una testata che pur di dare addosso alla Raggi affermerebbe che Gesù Cristo è morto di freddo. Non ricordo denunce così appassionate quando gli stessi, identici problemi Roma li aveva sotto le Giunte di sinistra
http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/roma_set_cinema_centro_storico-2095697.html
pure il cinema ci toglie questa?
domanda a proposito dell’intervento in data odierna ( 22 nov ore 14,00 ) di alex69alex.
ma dove vivi ?
Finalmente una buona notizia, che è una cosa che anche io avrei fatto da tempo. Ieri su Rai1 all’Arena di Giletti la Assessora Meleo, presente come ospite, ha dichiarato che, in attesa del completamento del corridoio Laurentino, i filobus intermodali, arrivati mesi fa e finora inutilizzati, verranno messi sulla Nomentana nelle linee 60 e 80, che così potranno andare elettricamente nelle tratte coperte dai fili.
Per quanto mi riguarda andrei anche oltre, mettendo la linea di contatto lungo le principali direttrici del trasporto di superficie, come Colombo, Marconi, Trionfale, Cassia, Trieste, Jonio e altre, trasformando così molte linee in intermodale, per ridurre significativamente le emissioni inquinanti del trasporto pubblico.
“E poi vedremo significava” stop definitivo
http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/16_novembre_21/metro-c-capolinea-decisione-talpa-non-oltre-colosseo-afc4559c-b038-11e6-a471-71884d41097a.shtml
è tutto finito, siamo all’affossamento definitivo di ogni speranza per Roma
Ha ragione Michele, Roma è senza speranza, perché ha la sfortuna di essere governata da politici menefreghisti e corrotti che hanno “magnato” a più non posso e l’hanno portata allo stato pietoso attuale, ed ora sta ricevendo il colpo di grazia da questi dilettanti allo sbaraglio del M5S che, per come la stanno amministrando, stanno facendo di tutto per distruggerla ancora di più (ma dicendo che stanno lavorando per la città e per i cittadini).
Roma è ormai diventata lo zimbello d’Italia e la Cenerentola d’Europa.
E’ triste e avvilente vederla ridotta così, senza che nessuno faccia qualcosa di concreto per aiutarla a rinascere, per farla tornare ad essere la capitale d’Italia di un tempo, una vera capitale, rispettata come vengono rispettate le capitali in tutti gli altri paesi civili (quello che purtroppo non siamo noi).
“la capitale d’Italia di un tempo, una vera capitale, rispettata” perché, scusa, quando mai lo è stata? La storia insegna che Roma è stata occupata d un esercito straniero, l’esercito italiano, quando regnava il Papa Re, unico legittimo sovrano dello Stato Pontificio. Non è un’opinione ma un fatto
Forse hai ragione tu, alex69alex, quando mai lo è stata una vera capitale?! E’ che quando l’ho scritto pensavo alla Roma del passato (molto passato), alla capitale dell’Impero Romano, che purtroppo è ben diversa dalla Roma di oggi. A volte, non mi vergogno a dirlo e non me ne voglia qualcuno, quando si fanno i paragoni con le altre capitali, ma anche con Milano, quasi mi vergogno di essere romano e di abitare a Roma (solo trasportisticamente parlando, s’intende).
Luigi Caporuscio: come ho già scritto altre volte, a Roma è mancata sempre una partecipazione dal basso alle sorti della città. Tutto quanto, nel bene come nel male, è stato fatto a Roma, è stato sempre calato dall’alto.
Anche le giornate della Repubblica Romana, dove l’unico protagonista romano di nascita è stato Armellini (chiedo venia per aver precedentemente scritto, sbagliando, che nessuno del triumvrato era romano) ma nemmeno fu difesa da Romani bensì da ragazzi svizzeri. A Roma è mancata la classe borghese, humus per le rivoluzioni liberali dei secoli diciottesimo e diciannovesimo. A Roma si passava direttamente dal popolino alla casse nobiliar-clericale
Pensa che io lascio l’auto a casa per prendere il filobus che rispetto all’autobus vola e travolge tutto (pedoni, auto, carrozzine,…….).
A Milano invece sono fessi e costruiscono metropolitane, mentre a Roma rifiutiamo i finanziamenti che infatti vanno come al solito ad altre città.
Poi grazie alla frase: “venti filobus dei 45 del corridoio Laurentina andranno a rafforzare le linee 60,80 e 90 sulla via Nomentana” fa capire che quell’altra peracottara della Meleo non conosce i numeri. Venti basterebbero si e no per far funzionare il 60.
A Roma nel 2016 ancora puntiamo sui lentissimi autobus, filobus e tram come nel dopoguerra.
Meraviglioso. Auto privata tutta la vita, purtroppo.
http://www.iltempo.it/roma-capitale/2016/11/19/news/metro-c-raggi-scende-al-colosseo-1023636/
Neanche a Piazza Venezia vogliono arrivare…Forse questa Giunta sottovaluta che Piazza Venezia è un ulteriore luogo di interscambi presenti e futuri (Tram 8 verso Trastevere/Monteverde, bus 30, 60, 40, 46, 64, etc., un’eventuale futura TVA). Inoltre, a livello turistico ma non solo, da Piazza Venezia si raggiungono più facilmente a piedi Via del Corso (almeno il tratto meridionale), Pantheon, Piazza Navona. ‘Se poi’, ‘Probabilmente’ secondo me equivale a ‘Fermiamo tutto’…
Ho pensato la stessa cosa però ho un dubbio: se si accettano i soldi fino a Venezia (tratto T2) forse vengono meno le condizioni per chiudere il contratto con Metro C SpA.
Sbaglio?
Fare Venezia da sola non ha senso. La tratta Clodio-Venezia va cantierata tutta insieme. E’ ora che questa amministrazione parli chiaro.
finanziamento governativo per arrivare a Piazza Venezia? «No grazie, non ci serve>> Milano ringrazia
Ma il problema non è tanto ‘Venezia’, il problema è che ‘forse’, ‘probabilmente’, ‘eventualmente’ si proseguirà l’opera. E’ evidente che non ci sia la volontà di completare la MC, altrimenti si sarebbe specificato che l’opera ‘certamente’ sarebbe andata avanti o che la linea sarebbe stata confermata con un nuovo appalto. L’osservazione di Giuseppe (‘se si accettano i soldi fino a Venezia (tratto T2) forse vengono meno le condizioni per chiudere il contratto con Metro C SpA’) è giusta e interessante ma quello che sconcerta è la vaghezza, la mancanza di pianificazione, la poca consapevolezza dell’importanza di un’opera che avrebbe senz’altro benefici per l’intera città.
Pertanto ‘se la linea non sarà confermata’ e se non verranno cantierate altre metropolitane e/o infrastrutture ad elevata capienza di trasporto (ad esempio metrotranvie) continueremo a vivere in una città con un’insufficiente risposta alla quotidiana domanda di trasporto, autobus stracolmi, disagi sempre più consistenti a Termini, una linea (MC) incompleta, etc.
Stefano, fermo restando che secondo me la MC debba arrivare sulla Cassia, in una città dove non si costruisce quasi niente, anche una sola fermata di metropolitana in più diventa preziosa per ridurre, seppure in minima parte, la durata degli spostamenti dei cittadini e non (anche di Milano…).
Infine, sempre in merito all’argomento trattato, vi posto questo link:
http://www.askanews.it/cronaca/cantone-rischio-corruzione-non-e-alibi-per-non-fare-metro-c-roma_711944557.htm
Per Alessandro !!
Condivido in pieno le tua Analisi, le tue osservazioni su questa ” Nota Vicenda Metro C “.
Purtroppo, non per ripetermi tra Ieri , Oggi e Domani ” Roma è una città senza speranza
X Alessandro
E’ ovvio che anche una sola fermata è oro colato. Il mio “non ha senso” si riferiva all’aspetto tecnico della cantierizzazione, e segnatamente alle talpe che andrebbero estratte a piazza Venezia tra 1000 difficoltà per poi essere ricalate in futuro, con una ammministrazione decente, tra 1000 altre difficoltà, e ovvia lievitazione dei costi, che già prevedono 700 milioni per 500 metri di linea. Più riesci a cantierare tratti lunghi, più fai economia di scala.
A prescinde che ci si fermi a Colosseo o a Venezia se si blocca la costruzione della metro la talpa va tirata fuori e con la tratta in esercizio si potrà “inserire” solo dall’altro estremo (Ottaviano ?).
Anche se, ma non credo, il M5S deciderà di continuare la costruzione della metro si perderà un marea di tempo per annullare tutto e ricominciare sempre che siano disponibili i finanziamenti.
Anche io non sono un fan di Metro C S.p.A ma forse non è il caso di andare a trattare per capire come continuare questa opera ? metti delle condizioni forti e falle rispettare.
Se si blocca tutto sono convinto che Metro C SpA farà sicuramente causa al comune perché i finanziamenti erano disponibili e sono stati rifiutati.
I grillini sono assicurati sulle (cattive) decisioni prese ma il comune no.
Se si ferma tutto a Venezia (non al Colosseo) si può finalmente chiudere ogni rapporto con il Consorzio senza pagare le penali e ricominciare con un nuovo studio su costi/benefici valutando tutte le possibili alternative, quindi una nuova gara con le nuove regole sugli appalti. Non sarà la Giunta Raggi a presiedere questa fase, quindi l’unica cosa giusta che può fare questa Guunta é non continuare con questi qui del Consorzio e con il progetto della T2 senza fermate fino a S. Pietro, e spero con tutto il cuore che lo farà. Se poi si dovesse ricominciare da Ottaviano o chissà da dove, potrebbe essere l’occasione per riesumare il metodo Roma. Ma intanto è importante arrivare a Venezia
Sarebbe il caso, peraltro, di aggiungere che la giunta raggi intende pedonalizzare i fori, deviando il percorso dei bus; ciò significa che si perdono due fermate metro: la fermata colosseo della B e il capolinea della C. Dunque pensate che ridere, la linea C avrà il capolinea in un’area pedonale, preclusa a bus e taxi, cioè il deserto della mobilità; ottimo servizio pubblico, complimenti! Se questo non è rovinare la vita ai propri simili non saprei dire cos’altro possa esserlo…..e io paaaago….
sempre su Berdini oggi ho letto che purtroppo quest’uomo, che non connette il cervello prima di parlare, insiste sul progetto dello stadio della Roma di eliminare il ponte che collegherebbe l’area direttamente con la Roma-Fiumicino e anche le complanari sull’autostrada, affermando che si tratterebbe di un doppione del ponte dei Congressi. Quel che più mi preoccupa è che pare che nessuno dei proponenti gli abbia fatto notare quanto assurda sia questa sua affermazione. Non non c’è bisogno di avere una laurea in ingegneria o in architettura per comprendere che accontentando le assurde idee di Berdini si finirebbe per creare una polveriera. Eliminando un accesso diretto dall’autostrada, l’unica via di accesso a tutta l’area resterebbe l’Ostiense. Vi lascio immaginare in caso di incidenti cosa significherebbe tutto ciò. Io spero che la Prefettura alzi la voce e metta un veto su tutto il progetto che a queste condizioni è meglio bloccare totalmente.
Concordo.
Ho gia espresso gli stessi dubbi più volte e il “randellatore di rete” di turno mi ha detto che sono prevenuto.
Voglio abbassare i volumi (nonostante il TAR gli abbia dato torto) e per farlo vogliono convincere gli altri con le loro assurde tesi.
Basta conoscere un minimo la zona per capire che il ponte del congresso non può sostituire quello di muratella.
Se cosi il progetto non va bene si dice No e si chiude il circo.
Ma dire no allo stadio non è popolare come dire no alle olimpiadi.
Detto questo non credo che il costruttore voglia rinunciare ai volumi quindi non credo che spontaneamente rinuncerà al ponte.
Ribadisco che direi di no allo stadio sarebbe molto più popolare di quanto credano gli stessi pentastellati, e ne ho già spiegato le ragioni: la curva sud è contro po stadio perché odia Pallotta, altriementi la Raggi col cavolo che vinceva le elezioni. É triste, ma hanno più potere le curve in questa città che le ragioni del bene comune. Detto questo sono d’accordo c8n te sul resto
No, scusate, ma il Tar si è espresso sulle Torri di Ligini, non su quelle di Tor di Valle. Ben vengano tagli alla cubature.
Oggi comunque anche la Soprintendenza si è espressa, perché a livello paesaggistico le Torri dello stadio impatterebbero,come accaduto per le torri in zona Eur Torrino che pregiudicano lo skyline cittadino.
Comunque, allo stato attuale, la logica direbbe si Stadio (nonostante sarebbe stata preferibile una area già urbanizzata, ma ahimè i sindaci precedenti furono accomodanti su una area poco funzionale al pubblico interesse) ma senza le cosi enormi cubature compensative previste. Su questo Berdini ha sacrosanta ragione. Magari rimane il ponte. Si taglia lo sfioccamento della B e le relative cubature compensative previste. Ma se non si mette mano alla Roma Lido sarà impossibile assicurare idoneo servizio pubblico. Qua può intervenire l’investitore privato con qualche treno, ma è necessario un accordo tra Regione e Comune per gli investimenti necessari a prescindere dallo stadio, e sulla gestione della linea!
http://www.iltempo.it/as-roma/2016/11/17/news/lo-stadio-della-roma-rischia-lo-stop-1023590/
Non mi riferivo a quella sentenza e le torri dell’Eur non c’entra niente con quello dello stadio.
Ho letto l’articolo del Tempo ed è molto fantasioso e privo di qualsiasi fatto.
Lo sfioccamento aveva un costo (50 milioni) irrisorio rispetto al progetto e non porta a una riduzione consistente dei volumi come la rinuncia del ponte e delle complanari.
I 50 milioni a questo punto li useranno per i treni, per i binari in più nella stazione (in modo da poter attivare un servizio Porta San Paolo – Tor di Valle) e per la Stazione stessa.
La Regione userà i “suoi” 180 milioni per ristrutturare la linea e per comprare altri treni (33 milioni).
Con 83 milioni forse si riuscirà a comprare una decina di treni appena sufficienti per raddrizzare la situazione catastrofica sulla Roma – Lido.
L’articolo del Tempo e solo un esercizio di fantasia privo di qualsiasi fatto.
La sentenza a cui mi riferivo il non è quella sulle Torri dell’Eur.
Appena la trovo la posto.
scusate ma davvero sono l’unico a dire che le torri ligini e le torri dello stadio della roma possono coesistere? sono l’unico a dire che a me personalmente avere tre grattacieli moderni e futuristici eco sostenibili mi farebbe piacere in una città che ti vieta di costruire più alto di san pietro per una legge del 1939? sono l’unico a sperare che eur + business park venga trasformato nella nostra defance o city londinese? io credo che berdini parli solo perchè il dictat di grillo – casaleggio sia quello di dire no a tutto in generale. cioè gli investimenti di pallotta e company mi sembra di capire che sono privati totalmente. quali sono i soldi che comune e regione dovrebbero mettere? e poi, se guardiamo allo studio della facoltà di economia della sapienza, quindi non l’università di Accra, ci accorgiamo che numeri alla mano, il progetto stadio + opere + buiness park, crea un indotto che è esattamente il doppio dell’expo di Milano.
E portiamo qualche grande azienda anche a Roma, non le facciamo andare tutte al nord….. non è difficile da capire. Ma forse, come dicevo, sono l’unico a dirlo
X Alessandro
Roma non è una città come le altre. Lo skyline cittadino e il prodotto di una specificità che fa capo alla prima Roma – quella imperiale – e alla seconda Roma – quella che i Papi ambirono a creare in età moderna. È nato così il centro di Roma, patrimonio Unesco, unico per le centinaia di cupole, per i sette colli che definiscono un paesaggio urbano sui generis, per le grandi architetture antiche e moderne che emergono – Colosseo e San Pietro su tutte – come a dialogare in quanto uniche a tendere al verticalismo.
Quando i contemporanei hanno provato a inserirsi in questo skyline, le vicende sono state alterne. Con il Vittoriano, si è fragorosamente inserito un elemento alieno nel pieno centro; con la terza Roma del ventennio costruita all’Eur, si sono costruiti una cupole eco di quelle barocche ed un Colosseo entrambi in stile razionalista, dando una continuità del tutto particolare a quel centro.
La sintesi e che a Roma non possiamo e non dobbiamo aspettarci il verticalismo di Londra o di Milano, e per fortuna esistono leggi che permettano di tutelare quanto di più prezioso la città abbia.
Se i contemporanei vogliono inserirsi in questo contesto, ben vengano interventi all’altezza di Roma, come venne fatto per l’Eur o per l’Auditorium di Renzo Piano. Magari possiamo tornare ad essere, mediante tali interventi, promotori di modelli alternativi e di una eccellenza in termini di architettura contemporanea veramente innovativa.
NO, Alessandro non sei affatto l’unico
e NO, non accetto il discorso che lo skyline di Roma debba rimanere basso e che l’apice della nostra architettura siano i tre scarafaggi di Piano, tra l’altro piazzati in un punto in cui sono circondati da cosa?
Quell’orrore con le recchie storte è andato bene e tutto il resto no? Qualcosa non mi quadra.
Premetto che sono d’accordo con la tisposta di alessandro postata più sotto, ma non è questo l’oggetto del contendere. Il collegamento diretto con l’autostrada DEVE essere fatto, che si facciano le torri oppure no, e non mi si venga a dire che il ponte di Muratella si può eliminare in quanto doppione del pjnte dei Congressi perché questa è una puttanata pazzesca. Ci faremmo ridere dietro da chi risiede a nord del Po, e creeremmo una trappola mortalr che al primo allarme mieterebbe vittime. Ricordatevi l’incidente del 96 mi pare, durante il concerto degli U2 tenutosi all’aeroporto dell’Urbe?, beh se al posto dell’aeroporto dell’Urbe mettessimo l’area di Tor di Valle e al posto della Salaria le vie Ostiense e del Mare, riproporremmo lo stesso schema. Questo sempre se non si rezlizzasse il ponte di Muratella e le complanari della Roma-Fiumicino. Aggiungo che il ponte dei Congressi è un’opera assoluamente necessaria per decongestionare il viadotto della Magliana, quotidianamente bloccato tutti i santi giorni dall’innesto di viale Newton allo Sheraton. I miei colleghi oramai pur di evitarlo si inventano strade imoensabili e sono disposto a percorrere anche cinque chilometri in più, perché passarci al mattino significa rimanerci imbottigliati per anche un’ora e mezza, solo su quel tratto di viadotto
Caro Pietro mi dispiace ma non sono d’accordo con te. O meglio. Sul centro storico si ovviamente. Sull’Eur che era pensato per una terza Roma verticale no. l’E42 nacque con l’idea di trasformarlo in una rappresentazione verticale della Roma papalina (che a detta degli storici era tutt’altro che splendente anzi……basti pensare a quanti abitanti abitavano qui alla presa di porta pia….. e agli scempi sui monumenti per costruire le case degli stessi ecclesiastici di un tempo). Quindi il colosseo quadrato, santi pietro e paolo ecc… ecc…. La visione moderna e razionalista del ventennio nel costruire l’E42 (l’eur si chiamava cosi, i tombini ancora portano questa dicitura) portava poi ad una cinta muraria tutt’attorno e un immenso arco di marmo per entrarvi. Quando dico immenso dico immenso. Si doveva vedere da molto lontano.
Quando tutto questo fu concepito e si è cominciato a costruire, la città è andata in subbuglio (ovviamente moderato vista la poca libertà di espressione), ma intellettuali e artisti e architetti protestarono vivacemente – sempre a detta degli storici. Quello che è successo all’epoca si sta riproducendo adesso con le torri del Business Park. Tutti a protestare per lo skyline quando il centro storico non viene minimamente intaccato da queste costruzioni.
Però ora l’architettura dell’Eur piace quindi credo di poter dire che fra 60 anni piaceranno anche le torri…in fondo noi siamo sempre andati a periodi, come la luna.
Tu citi Londra e Milano, bene proprio per questo metto dentro anche PArigi. In Londra e PArigi (tolgo Milano perchè non è cosi ovviamente), il quartiere dei grattacieli è fuori dal centro storico, anche ad Amsterdam, tutto fuori dal centro storico e non mi pare che la gente si lamenti dello Skyline. Io alla modernità non dico no ma dico si….poi ognuno è libera di pensarla come vuole ovviamente.
Molti non conoscono la zona, il primo Berdini, ma non resistono a dare un giudizio.
Due ponti a qualche km di distanza con uno sbocco sull’autostrada per loro sono dei doppioni quando entrambi nascono con una esigenza specifica.
Poi da quando un ponte a Roma è di troppo?
Una delle cose che mancano sono proprio i ponti (ad esempio tra Ostia e Fiumicino) che obbligano persone a giri assurdi che intasano di più le strade.
Il ponte sulla Muratella non servirebbe solo lo Stadio visto che in quella zona ci sono parecchie aziende (Telecom, wind, Lucent, Huawei, etc …) un multisala e 3 alberghi.
Mai poi possono proporre qualche cosa di costruttivo o camperanno per tutta la legislatura prendendosi i meriti degli altri (ponte dei congressi, torri all’Eur, filovia sulla Laurentina, Stazione Pigneto etcc…) e cancellando il resto?
Intanto in ATAC i sindacati hanno ripreso le mense senza alcuna gara ( la restaurazione è iniziata) e il presidente della non-mobilita valuta l’idea di uscire della metrobus card: se non fosse del M5S penserei a una battuta da comico.
Scusate una proposta l’hanno fatta: un bikeline sulla Tuscolana al posto della doppia fila
X Alessandro
La grande differenza sta nel fatto che ai tempi della Roma papalina come durante il fascismo non mancavano certo forzature megalomani, distruzioni dell’esistente e sventramenti, ma i grandi interventi erano affidati a superbi architetti, urbanisti ed intellettuali che valutavano l’estetica degli interventi ed il loro inserimento nella città. Nel caso di Tor di Valle non esiste neanche una valutazione paesaggistica effettuata alle spalle del progetto, come rilevato dalla sovrintendenza per le carenze documentali. Poi il verticalismo che si propone è un prodotto delle esigenze compensative del privato all’interno della finanza di progetto, e non di una valutazione urbanistica. E tale non può essere visto il meccanismo privatistico utilizzato, con cui si è data l’utilità pubblica a un interesse privato.
Non prendiamo poi Londra come esempio, patria del brutalismo e della economia urbana della saturazione degli spazi.
Roma ha bisogno di modernità, verissimo: nella pianificazione urbana e nella realizzazione; ben vengano interventi moderni come quello di Renzo Piano all’Auditorium che sanno interpretare il contesto storico, architettonico e urbanistico e vi si inseriscono in chiave moderna.
Scusa Pietro, dove sono gli sventramenti di cui parli in quel progetto? mi pare che quella zona è solo un ricettacolo di delinquenza e spaccio. Tutti ci passiamo ogni giorno e si evince chiaramente. Cosa di distrugge di esistente che non vale la pena ricostruire? Tra l’altro io credo di potere paragonare con le dovute proporzioni il progetto di uno dei massimi architetti mondiali al grandi del passato. Quale sarebbe poi la disutilità pubblica delle torri? la vista dallo zodiaco o dal gianicolo o dal giardino degli aranci? Io ho vissuto sia a londra che a parigi e non mi pare che il loro Eur (city o defance) siano cosi mal visti dai cittadini. Ricordo soltanto che la City di Londra genera un indotto che è pari al pil italiano. Tanto è vero che se hai l’ufficio o la sede centrale nella city paghi meno tasse. Loro si che stanno avanti non noi
Ma siamo sicuri che a Roma serva costruire altri uffici’ Proprio all’Eur ce ne sono tantissimi sfitti: palazzi antistanti la Metro Laurentina, grattacieli di Euroma 2, mezzo Ottavo Colle, dove abito io, ecc. Non sarebbe meglio puntare su alberghi e ricettività turistiche, visto che a Roma l’esistente è sempre pieno? Oltre tutto quella zona, se verranno fatti i collegamenti giusti, sarà collegata con tutto: Aeroporto, Termini, Tiburtina, Centro, Eur e Ostia. L’ideale per farne un punto di aggregazione turistica. Oltre tutto, invece di andare a occupare parchi pubblici in giro per la città, non sarebbe utile creare lì delle strutture permanenti per l’Estate Romana, magari fatte in modo (con delle coperture) tale da essere fruibili tutto l’anno? Insomma, Roma si avvarrà di un nuovo grande spazio, che sia di grande utilità.
per Stefano: si è vero, Roma non attrae le grandi aziende ma è un cane che si morde la coda: per diventare attrattiva Roma ha bisogno di distretti direzionali, e al contorno le infrastrutture necessarie; se non si fanno queste opere, le grandi aziende continueranno a snobbare Roma e si rivolgeranno a Milano. Ma se mai iniziamo, mai avverrà l’inversione di questo processo. Delle due l’una: o scegliamo per Roma una sorte di inevitabile declino, oppure dobbiamo iniziare a gettare le basi perché questa tendenza finalmente si inverta. insistere sul fatto che Roma debba puntare sul turismo è una sciocchezza: il mercato è già saturo. Una città come Roma non può immaginare di vivere di solo turismo ( oltre che di parassitismo statale): non siamo Assisi, con tutto il rispetto per quest’ultima
Avevo letto l’altro giorno del nuovo mal di pancia da parte di Trenitalia sulla metrobus ma l’intervento della Regione mi aveva tranquilizzato finché non ho letto oggil’uscita di Stefano del M5S.
http://www.romatoday.it/politica/metrebus-comune-roma.html
Questo non ha idea di quanto sia utile Metrobus Card.
In che mani siamo… speriamo bene.
L’Agenzia della Mobilità mi ha confermato quanto da me sostenuto, ossia che la A vedrebbe ridotto il flusso da Anagnina, a favore della C; ovvio, sempre che la A sia messa in grado di funzionare.
E’ un pdf di 30 pagg.che non credo si possa postare.
A chi interessa, scriva un indirizzo valido ove inviarlo.
Magari. Ma a Roma non vi e’ alcuna volonta’, purtroppo. E poi ci sono sempre queste problematiche relative al denaro che manca.
Non so’. Qui occorre un disegno ben coordinato e che includa l’intera rete:
– Trasformazione della ROMA-LIDO in linea metropolitana E
– Trasformazione della ROMA-NORD in linea metropolitana F
– Aggancio della linea E con la linea B1 (che diverrebbe interamente linea E)
– Allungamento linea E fino a Serpentara e fino allo Zoo Marine
– Allungamento linea C fino a Clodio-Mazzini (e poi fini a La Giustiniana)
– Allungamento linea A fino a Casalotti e fino ad Aeroporto Ciampino
– Allungamento linea B fino a selcetta/Universita’ Bio Medica e fino a Casal Monastero
– Chiusura Anello Ferroviario
– Possibile allungamento soterraneo della linea F fino a Piramide
– Terminare e rendere una metro leggera il Viadotto dei Presidenti
– Rinnovare ed allungare fino a Tor Vergata la Termini- Giardinetti
Allora, a lavori fatti, si potrebbe sperare in una rete almeno sufficiente per una citta’ che, durante i giorni feriali, e’ vissuta da almeno 4.5 milioni di persone (se non addirittura 5 milioni).
Ma questi sono solo sogni da realizzare in altri paesi.
Concordo assolutamente.
Solo perchè siamo in un paese di quarto mondo siamo ridotti come siamo ridotti.
L’essere inutile avvocatessa fallita crede che per risolvere il traffico a Roma basti far passare i bus ed una ridicola funivia. Tornasse a fare praticantato da Previti visto che la città sta continuando la sua veloce ed inesorabile discesa.
Ciao Paul !!
Nel condividere con te questo che , Ahimè, rimarrà un ” Sogno Progettuale in Grande “volevo ribadire che anch’ Io sarei favorevole al prolungamento della B1 verso Nord Est Serpentara-Bufalotta ed al renderla una Linea nuova ed autonoma separata dalla B ma, sognare per sognare, anziché unirla alla Futura E , secondo me, non sarebbe male come altre volte in passato avevo proposto anche l’ idea di prolungare da Bologna l’ attuale B1 verso Sud Est Piaz.le Province , Verano, Porta Maggiore, Lodi Scambio con la C, Re di Roma, scambio con la A, Zama, Porta Ardeatina, Cristoforo Colombo ,Piazza dei Navigatori, Rufino, Piaz.le del Caravaggio, Caduti della Montagnola, Tre Fontane- Tintoretto, Roma 70, Vigna Murata, Colle di Mezzo, Cecchignola, con capolinea a Sud tra Viale dell’ Esrcito e Via di Tor Pagnotta, come anche gran parte dell’ originario Tracciato della Linea D da Ojetti fino a Trastevere. Cosi’ facendo si comincerebbe ad avere una maggiore e più capillare diffusione della Rete della Metro tra i diversi Quartieri Aree Geografiche della Capitale.
Decisamente una interessantissima lista di proposte, ma utopica per le casse e la volontà dei nostri politici…Quindi io direi di puntare su ipotesi più semplici nella realizzazione e nella tempistica, ma ugualmente di grande rilevanza come ad esempio:
– linea A prevedere assolutamente prolungamento direzione verso Aereoporto di Ciampino e Casalotti;
– linea B fino a casal monastero o meglio ancora al polo tecnologico (altezza settecamini), sull’altro fronte sarebbe perfetto fino al campus biomedico di trigoria, ma temo che ci si arriverà eventualmente con il corridoio laurentina/tor pagnotta;
– separare assolutamente la linea b1 dalla b (e qui dovremmo proporre diverse alternative fattibili), così da ottenere una linea ulteriore ;
-linea C assolutamente almeno fino a Venezia;
-linea D tratta centrale Salario-Trastevere e poi portarlo in direzione Corviale, tramite via portuense e casetta Mattei (ad oggi completamente sprovviste di collegamento di tram e metro);
– unione della roma lido con roma nord con costruzione di solo 4/5 fermate nel centro di roma…
già così sarebbe un’altra cosa…
Che ne pensate?
Sottoscrivo tutto.
Aggiungo:
– Capolinea a Talenti (Ojetti) nella tratta nord della MD;
– Metrotranvia Saxa Rubra-Laurentina;
– Metrotranvia Cornelia-Eur (passando per Gregorio VII, Leone XIII, Colli Portuensi e Isacco Newton);
– TVA (Termini-Vaticano-Aurelio, possibilmente fino alla Stazione FS Aurelia);
– Chiusura di MA, MB, MC alle 00.30 da domenica a giovedì, alle 01.30 o 02.00 venerdì e sabato
Già solo posticipare la chiusura delle 5 linee (metro e ferrovie atac) alle 00:30 durante i feriali e magari anticiparne l’ apertura di una mezz’ora cambierebbe RADICALMENTE la fruizione dei mezzi su ferro.
C’ è tanta gente che non può prenderli per via dell’ orario limitato. Non tutti lavorano in orario d’ ufficio e non tutti vanno direttamente a casa dopo il lavoro.
Poi serve anche tutto il resto. Ma si potrebbe partire con una modifica dell’ orario intanto, a costi bassissimi.
Linea A – forse l’aeroporto di Ciampino si potrebbe servire direttamente con le FL Termini-Ciampino-Frascati/Albano, risparmiando il prolungamento della linea A che invece raddoppierei al capolinea nord, con una diramazione a Battistini diretta rispettivamente a Casalotti e a Torrevecchia-Torresina. La FL andrebbe connessa allo scalo relizzando una fermata Ciampino Aeroporto (connessa all’aeroporto con una breve monorotaia a trazione automatica come accade in diversi scali europei per le connessioni ai terminal) e trasformando la linea FL in ferrovia Metropolitana ad alta frequenza(5′) con la realizzazione di fermate intermedie a Porta Maggiore, Pigneto, Porta Furba, Appio Claudio.
Linea B – per sdoppiare la Metro B, o si prolunga la Jonio-Bologna verso sud, es. verso Porta Maggiore-Lodi-Montagnola, oppure si prolunga la Rebibbia-Bologna verso nord, es. Regina Margherita-Valle Giulia-Ottaviano
Roma Lido – trasformazione in metro con penetrazione urbana, verso Testaccio-Lungotevere-Ottaviano-Tor di Quinto o Venezia-Flaminio (a seconda del futuro della C, cui sarebbe complementare).
Roma Nord – trasformazione in metro con diramazione da Campi Sportivi a servire Prati Fiscali-Talenti con capolinea a Ojetti (dite a Berdini che questa si fa davvero in 4 anni visto che fino alla Salaria sarebbe poco più di un raddoppio dell’attuale, e si arriverebbe a Talenti senza dover attendere L’improbabile ripresa della D). Si potrebbe anche pensare a una penetrazione urbana Campi Sportivi-Fiume-Termini per realizzare un passante ferroviario urbano che unisca la ferrovia da Campi Sportivi a Tor di Quinto e Montebello, con le FL anello nord e verso Orte.
Poi metrotranvie Anagnina-Tor Vergata-Tor Bella Monaca, Saxa Rubra-Togliatti-Subaugusta-Appio Claudio-Eur, Termini-Giardinetti-Tor Vergata FS, Eur-Isacco Newton-Colli Portuensi-Leone XIII-Gregorio VII-Cornelia. Forse queste sono per costi e tempi davvero gli investimenti prioritari, visto l’utenza che andrebbero a servire e l’impatto che avrebbero per scaricare il GRA, le metro esistenti e Termini.
Bene anche queste proposte..cmq in sintesi direi:
linea A dopo Anagnina, fare fermate a Ikea/torre di mezzavia, Morena, Ciampino Fs e nel lato nord fino a casalotti;
linea b1 sdoppiarla dalla “B” con capolinea: Serpentara/castello della cecchignola, ossia tracciato di ora con prolungamento a nord con le fermate vigne nuove, porta di Roma, fidene, Serpentara/gra e nel lato sud, dopo marconi, inserire Eur/agricoltura, Tintoretto, Roma70, ardeatina/grottaperfetta, castello della cecchignola con grande parcheggio interscambio;
per le metrotranvie concordo con voi aggiungendo:
tram marconi con capolinea da piazza dell’agricoltura e una volta giunto alla stazione trastevere dirottarlo sul tracciato esistente fino al verano e da lì allungarlo con un nuovo percorso fino alla stazione Tiburtina;
nuova linea n. 4 con capolinea a Piramide (lasciato vuoto dallo spostamento del 3 a trastevere) fino a Largo Prenestre (ex capolinea del 13). Qui peraltro esiste già tutto il tracciato, ma sarebbe una linea molto importante perchè in maniera diretta servirebbe la zona sud di roma con la zona est, senza dover fare il trasbordo a Porto Maggiore e intersecando con metro b/b1 e roma lido a Piramide, metro “A” Manzoni e San Giovanni e metro “C” a Pigneto..
Che ne dite?
e il quadrante nord Cassia Balduina Cortina d’ampezzo fleming vigna clara?
Per approfondire il discorso sulla D, vorrei segnalare quest’ipotesi di nuovo percorso del tratto sud che lascia perdere inutili e controproducenti sovrapposizioni con linee tranviarie presenti o future, e anzi le utilizza come raccordi con tragitti brevi (ideali per un tram).
La linea D dovrebbe seguire, secondo questa mia idea, studiata con un minimo di riflessione e incentrata sulla parte sud e basta, lo stesso tracciato del progetto attuale solo fino a San Cosimato (compreso).
Successivamente dovrebbe deviare a OVEST, con le seguenti fermate, ben distanziate:
1) Monteverde / Quattro venti (scambio con FS)
2) S.Giovanni di Dio (scambio con tram 8)
3) Colli Portuensi altezza campetti sportivi
4) Via Portuense altezza Via Venturi
5) Villa Bonelli FS (per scambio con FS)
A nord di questa stazione, il percorso del vecchio tracciato viene superato da una tramvia AD ALTA FREQUENZA E SEDE PROPRIA che copra tutto Viale Marconi, connettendo Metro B omonima e Stazione Trastevere (e tram 8). Con una diramazione in trincea (in parte) questa linea da Ponte Marconi potrebbe andare giù fino a Villa Bonelli, ma non so quanto ne valga la pena, da studiare.
Sulla stazione Bonelli occorrerebbe fare un grosso lavoro, perché dovrebbe servire l’intera area della Magliana (bus che vi fanno capolinea, parcheggi anche multipiano), e da lì la linea dovrebbe proseguire con una diramazione:
Tratto principale
6) Eur Valfiorita per scambio con Metro B a Eur Magliana (cambiare nome ridicolo e fuorviante alla stazione della linea B)
7) Ex Velodromo/Torrino Nord
8) Grande Muraglia/Torrino Sud
9) GRA altezza svincolo Colombo (con grande parcheggio di scambio)
10) Spinaceto
11) Tor de Cenci capolinea con parcheggio di scambio a servire traffico da Pontina e pullman Cotral su stessa direttrice
Diramazione D1 (se vogliamo chiamarla così):
6b) Trullo altezza Via del Trullo
7b) Corviale
8b) GRA altezza svincolo Magliana con grande parcheggio di scambio a ridosso del GRA
Solo così servi bene l’area sudovest della città, e ti integri molto bene con la B, FS e tram, servendo quartieri popolosissimi che garantirebbero il pienone alla metro.
Per i lavori inizierei dalla tratta della 1a diramazione, quindi da Tor de Cenci (mi sembra sicuramente quella che servirebbe maggior traffico), se la talpa dovesse partire da sud. Sarebbe ancora meglio avere due talpe una da nord e una da sud ma non saprei proprio dove farle uscire entrambe …
La diramazione D1 verso ovest si può fare in un secondo momento.
No, dicevo, tanto per tornare in topic… in questo modo si torna al tracciato concreto della C che DEVE andare verso Nord attraversando il centro e certo non fermarsi a Venezia, lasciando perdere deviazioni assurde e controproducenti, e si ha un percorso della linea D veramente in linea con i flussi di traffico e con lo sviluppo reale della città: la metro deve passare dove la gente abita e dove va a lavorare.
alex69alex (scrive) ha scritto:
15 NOVEMBRE 2016 ALLE 20:45
Non ho detto che sia al massimo delle sue potenzialità. Ho detto che è satura, ceteris paribus. Magari aumentassero il numero di treni. Comunque nelle ore di punta si sfiora a tratti la frequenza di un treno a disanza di blocco, tanto che prima del famoso incidente i macchinisti procedevano anche col rosso permissivo
Non conosco i fatti, ma il rosso permissivo è per manovre e cmq. a velocità talmente ridotte (5-15 Km./h.) che significa non essere metro, ossia avere notevole capacità trasportistica.
Un treno ogni 90 sec. significa 48.000 persone / h.; ovvio che è teoria perché alle fermate succede di tutto e quindi ritardi saranno all’ordine del giorno.
http://www.repubblica.it/2006/10/sezioni/cronaca/scontro-metro-roma/inchiesta-su-scontro/inchiesta-su-scontro.html
alex69alex (scrive) ha scritto:
13 NOVEMBRE 2016 ALLE 21:32
……. otterrai solo di far collassare non solo la A da San Giovanni (cosa questa che accadrá inevitabilmente con l’arrivo della C a San Giovanni senza aver prima realzzato la maglia in centro),…..
Ancora con questa balla semi-colossale: quando E SE si chiuderà almeno una maglia, tutti i bus che dalla Casilina vanno ad Anagnina si fermeranno a Pantano; idem per tutta la fascia est dei Castelli che ora ugualmente scende ad Anagnina, dirotterà e parcheggerà sempre a Pantano. Gli utenti centrali continueranno a servirsi dell’ex Trenino Roma-Fiuggi, quindi il maggior carico non sarà così catastrofico. La metro C dovrebbe servire utenti, non generarli, sempre che la A sia adeguatamente manutenuta.
Cmq.le chiacchiere stanno a zero, chiederò quindi all’Agenzia dell(im)Mobilità i flussi calcolati.
Scusa, ma dove vogliamo metterli tutti quelli che ora, abitando sulla Casilina, usano l’auto privata e che, una volta che la C arriverà a S. Giovanni facendo rete, sceglieranno di lasciare l’auto a casa per usare la metro C?
Ragioni come se tutti si spostassero già con i mezzi pubblici
Concordo.
Io ogni giorno scendo a Lodi e mi faccio a piedi fino alla stazione Tuscolana (1,1-1,2km).
Con l’arrivo a San Giovanni non sono convinto che cambierò abitudine, dipende da quanto impieghero a raggiungere la linea A.
Comunque oggi ho avuto l’ennesima prova che la C per molti è totalmente sconosciuta.
Quando arriverà a San Giovanni molti romani scopriranno questa linea ed il carico sarà critico la mattina sia per la A ma anche per la C se continuano a saltare i treni e a passare ogni 12 minuti.
Sorry, ho duplicato il commento …
Comunque io ho lasciato la macchina per prendere la C appena è arrivata a Lodi e non sono l’unico.
Aggiungo che già oggi, anche se la stampa non ne parla, (evidentemente i treni devono continuare a viaggiare “vuoti”) nelle ore di punta, soprattutto la mattina, si fa fatica ad entrare già a metà percorso, mentre i treni da e per alessandrino continuano a viaggiare vuoti.
La soluzione è talmente semplice (da non essere attuata): TRATTA UNICA.
Aggiungo che, quasi sempre, la sera per una fascia limitata (circa un’ora) i treni viaggiano a frequenza unica di circa 6 minuti. E
Se è quindi tecnicamente possibile mi chiedo perché non l’attuano per l’intero servizio
Purtroppo l’arrivo della METRO C a S. Giovanni fa oggettivamente nascere delle preoccupazioni, e dico questo da utente quotidiano della METRO C, che spera nella apertura prima possibile. Spero che realizzino soluzioni tampone valide per tenere sotto controllo la situazione. D’altra parte parliamo di un potenziale problema che riguarda solo la fascia oraria 6.30 – 9.30 della mattina, in direzione Termini. Negli altri orari filerà tutto liscio, secondo me.
Sono d’accordo con te parlando invece da utente, se pur occasionale, della linea A nelle ore di punta proprio nella tratta maggiormente affollata (Termini – Ottaviano).Visto che da pochi mesi ho cambiato casa e sono diventato una delle tante vittime della Roma-Lido.
Per quello che ho potuto constatare, sempre occasionalmente, nelle ore di punta mattutine la linea A nella tratta sopracitata è già satura e non sopporterebbe un aumento di carico neanche minimo, che la C sicuramente apporterebbe, perché pur ritenendo valido il gioco delle tre carte spiegato da Renato, altri utenti una volta arrivato a San Giovanni li attirerebbe sicuramente: quelli che sceglierebbero di lasciare l’auto a casa
Certo che se mettiamo un motore Ferrari ad una vecchia 500…..
La A è già al massimo della potenzialità? ossia un treno a distanza di blocco? non mi sembra.
Se poi mancano i treni, la linea è priva di manutenzione (la C nemmeno la lavano!!!) e come se mio nonno non moriva….
Non ho detto che sia al massimo delle sue potenzialità. Ho detto che è satura, ceteris paribus. Magari aumentassero il numero di treni. Comunque nelle ore di punta si sfiora a tratti la frequenza di un treno a disanza di blocco, tanto che prima del famoso incidente i macchinisti procedevano anche col rosso permissivo
Infatti se la C arrivasse in centro con tutte le fermate scaricherebbe la A e tutto andrebbe sotto controllo.
Ma come sempre siamo amministrati da cialtroni irresponsabili di cui il motto è:
“meglio un voto oggi che il futuro domani”
Concordo.
Io ogni giorno scendo a Lodi e mi faccio a piedi fino alla stazione Tuscolana (1,1-1,2km).
Con l’arrivo a San Giovanni non sono convinto che cambierò abitudine, dipende da quanto impieghero a raggiungere la linea A.
Comunque oggi ho avuto l’ennesima prova che la C per molti è totalmente sconosciuta.
Quando arriverà a San Giovanni molti romani scopriranno questa linea ed il carico sarà critico la mattina sia per la A ma anche per la C se continuano a saltare i treni e a passare ogni 12 minuti.
Se poi visto il progetto da studente di ingegneria bocciato venti volte agli esami, allora stiamo a perdere tempo.
Il tronfio architetto (era Crozza? ) che si è presentato all’incontro organizzato da questo sito, CERCANDO di contestare mie feroci critiche, non lascia ben presagire, ma allora che crollino i muraglioni ed il Tevere ripulisca tutta ‘sta ciurma…..
C’era Fuffas all’incontro? 🙂
commenti tutti molto interessanti ma io penso una cosa : bigna fare la metro C fino alla Cassia come previsto e aggiungere una metro che serva il portuense come dice Berdini. Non una alternativa all’altra ma entrambe ! così ragionano le metropoli mondiali e così agiscono.
in tre parole: progettare-un-sistema
Magari. Ma a Roma non vi e’ alcuna volonta’, purtroppo. E poi ci sono sempre queste problematiche relative al denaro che manca.
Non so’. Qui occorre un disegno ben coordinato e che includa l’intera rete:
– Trasformazione della ROMA-LIDO in linea metropolitana E
– Trasformazione della ROMA-NORD in linea metropolitana F
– Aggancio della linea E con la linea B1 (che diverrebbe interamente linea E)
– Allungamento linea E fino a Serpentara e fino allo Zoo Marine
– Allungamento linea C fino a Clodio-Mazzini (e poi fini a La Giustiniana)
– Allungamento linea A fino a Casalotti e fino ad Aeroporto Ciampino
– Allungamento linea B fino a selcetta/Universita’ Bio Medica e fino a Casal Monastero
– Chiusura Anello Ferroviario
– Possibile allungamento soterraneo della linea F fino a Piramide
– Terminare e rendere una metro leggera il Viadotto dei Presidenti
– Rinnovare ed allungare fino a Tor Vergata la Termini- Giardinetti
Allora, a lavori fatti, si potrebbe sperare in una rete almeno sufficiente per una citta’ che, durante i giorni feriali, e’ vissuta da almeno 4.5 milioni di persone (se non addirittura 5 milioni).
Ma questi sono solo sogni da realizzare in altri paesi.
Con una
condivido totalmente il pensiero di metro per roma
Ancora sulla Roma-Lido: http://www.romatoday.it/cronaca/roma-lido-ritardi-14-novembre-2016.html
Confermo che stamattina è saltata la corsa delle 8,02 da Lido Centro. La mattina basta che salti una corsa ed è il delirio.
Chiaramente un assurdo, l’aspetto positivo è che la giunta si è espressa per Colosseo e quindi in teoria la “curva” per portare la C verso la periferia dovrebbe passare sotto Venezia, e a quel punto la stazione corrispondente penso la si faccia. Quindi direi che prima o poi una stazione metro Venezia ci sarà a meno che Raggi non si rimangi tutto, cosa improbabile.
Ripeto quella che è la mia proposta che ho fatto da quando sono apparso sul blog, l’intero sistema di TPL deve essere dato a FFSS che potrebbe anche acquisire una società di costruzioni che realizzi il tubo e le stazioni, non vedo che altra soluzione ci possa essere, qualora un assessore fuori dal mondo riproponesse progetti come se fossimo negli anni 70 il peso dell’azienda si farebbe certo sentire e lo bloccherebbe
L’idea di Berdini non è per niente pellegrina. Molti parlano di esigenze di ricucitura del centro con la periferia, mentre bisogna ricucire tra loro le periferie per cercare di non far soffocare il centro di Roma. Ci vivo tutti i giorni ed è soffocato da turisti e automezzi. Benvengano i primi (ma a piedi, non dentro furgoni),ma sui secondi non si può fare niente, purtroppo. Mezzi di polizia, carabinieri, guardia di finanza, auto di servizio, auto blu, camion di trasporti a servizio dei negozi, celerini in assetto di battaglia, taxi, noleggio con conducente servizi bus City Sightseeing sono montagne di lamiere che non verrebbero minimamente intaccate se si facessero mille metro in centro. E’ vero che la linea A è in sofferenza. Ma è anche vero che passa con frequenze nominali di tre minuti (magari) se si investisse nel potenziamento della linea, dimezzando le frequenze si avrebbe un risparmio notevole, paragonato ai miliardi che stanno spendendo per la metro C. Non dimentichiamoci che la distanza tra Ottaviano e SanPietro è pressochè identica a quella che separa l’eventuale fermata Ponte vittorio-San Pietro.
Scusate ma non sono d’accordo con quanto state dicendo a meno di non volere aggiungere un’altra cosa. Mi spiego. La linea C per come pensata dovrebbe arrivare sulla Cassia, biforcarsi e passare nella nuova (e bella l’ho visitata pochi giorni fa) stazione di Vigna Clara e poi (in futuro) proseguire fino a tor di quinto. Questo consente davvero di snellire il traffico della Cassia che purtroppo in questo Blog la citano in pochi. Vi ricordo che Cassia e Flaminia sono al collasso mattutino. Quindi la mia aggiunta è che se davvero questo incompetente dirompente cambiatore di idee all’ultimo secondo vuole fare arrivare la metro a corviale a me andrebbe anche bene se si aggiunge una linea per la periferia nord (modello M4 Milano?). A parte questo quoto l’idea di dare tutto a FFSS cosicchè mi chiudono sto benedetto anello e ci fanno una benedetta circle line.
Franco, per connettere le periferie occorrerebbe un sistema tangenziale tipo anello ferroviario, ne basta solo uno e finisce lì, tutte le altre linee debbono essere radiali
Insisto a costo di sembrare un disco rotto che la linea C non è una linea tangenziale. Non è nata per quello e non lo è. Punto. Parte dell’etrema periferia per pubtare verso il centro, se tu la limiti tra San Giovanni e Piramide per poi mandarla da Corviale otterrai solo di far collassare non solo la A da San Giovanni (cosa questa che accadrá inevitabilmente con l’arrivo della C a San Giovanni senza aver prima realzzato la maglia in centro), ma anche la B che a Piramide dovrà ricevere anche i passeggeri da Corviale (ora già riceve qyelli dalla Lido e dalle FS). Perchè il grosso di questa gente proseguirà verso il centro, piaccia o no a Berdini e a quanti di voi si ostinano a sostenere il contrario. Vogliamo fare una linea tangenziale utile? Che serva a impedire di passare per il centro anche quando si potrebbe evitare? E allora che facciano sta benedetta Laurentina-Saxa Rubra. Che sia tranvia, metro leggera o quello che vogliono, ma la facciano. No queste buotade prive di senso. Chi mai da Corviale se ne andrebbe verso la Cadilina? Ma per favore! Il grosso scenderebbe a Piramide e salirebbe sulla B. Bisogna chiudere la maglia in centro perdinci, è diventato improcrastinabile
Tra l’ altro la Futura Stazione Venezia della C consentirebbe lo scambio, il passaggio lo ” Übergang , come lo chiamano in Germania, tra la Metro ed il Tram , mezzi complementari l’ uno all’ altro , non in antitesi
Cambiando argomento ma rimanendo su Berdini per lo stadio della Roma per evitare un “NO” esplicito sui volumi sta provando a eliminare le spese a compensazione sulle infrastrutture.
Cosi ha chiesto niente Ponte sulla Roma-Fiumicino (c’è il ponte del Congresso) e niente sfioccamento della B (voluto da Marino).
Per Berdini va potenziata la Roma-Lido (concordo) a spese della Regione (e qui non concordo visto che ha trovato i soldi solo per l’ifrastruttura e forse per 5 treni)
Sotto la risposta di Roma e Eurnova.
“Soprattutto la Roma e Eurnova, che ieri, dopo aver preso atto che il Comune non vuole il prolungamento della linea B della metropolitana, si sono impegnati a dirottare i 50 milioni di euro stanziati (più 7.5 di oneri accessori per l’adeguamento delle stazioni ferroviarie), per il potenziamento della Roma-Lido. Si parla di 16 nuovi treni da mettere in servizio sulla linea.”
http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/16_novembre_10/stadio-roma-sempre-bufera-null-date-85df3d36-a797-11e6-8208-49eea13f646a.shtml
Cosi si sono messi dalla loro parte i pendolari della Roma-Lido …
Vorrei dire Giuseppe P che la tua posizione mi sembra alquanto di parte………a me sembra la cosa migliore quella di potenziare la Roma lido anche perchè non ha un gran senso fare una diramazione della B di una fermata per arrivare al futuro stadio che servirebbe 1 volta ogni due settimane, peraltro con il sovraccarico della B che si ritroverebbe con due diramazioni e quindi la necessità di avere più treni andando questi in capolinea diversi; poi, se tutto quello che dice questa giunta è sbagliato, allora non c’è problema ma ricordati che quelli che facevano le cose per il consenso e per le lobby erano quelli delle passate amministrazioni………vedremo come si comporterà questa che è l’unica ultima speranza per Roma…..
Scusa Stefano84 ma forse non mi sono spiegato bene.
Io sono per il potenziamento della Roma Lido visto che ho sempre pensato (e spesso scritto in questo forum) che lo sfioccamento della B richiesto da Marino fosse una cavolata.
Il problema è che fare dei 50 milioni messi a disposizione dal costruttore per la metro per compensare i volumi in più?
Berdini li vuole rifiutare (cosi come quelli per il ponte) per poter diminuire le cubature del progetto.
Lui concorda che va potenziata la Roma Lido ma tutto a spese della Regione.
Chi ha accettato di pagare in infrastrutture, per compensare i volumi in più, perché dovrebbe rinunciare oggi spontaneamente a quanto ottenuto !?
Anche perchè, se non ricordo male, sull’argomento il M5S, quando era all’opposizione, presento un ricorso al TAR che perse.
La Regione a guida PD non vede l’ora di mettere in difficoltà il M5S per questo chiede continuamente che il comune si esprima in modo chiaro.
Quelli del PD/Regione diranno che si sono impegnati già per 180 milioni per migliorare l’infrastruttura e comprare 5 treni (33 milioni) e pretenderanno i 50 milioni (visto che c’è la generosa offerta) per comprare altri treni e trasformare la Roma-Lido in una metro con treni ogni 5-6 minuti.
Sfrutteranno il malcontento dei pendolari per mettere in difficoltà il M5S.
Berdini vuole dire no al progetto ma non lo può fare perché sarebbe antipopolare e non avrebbe il consenso del NO alle olimpiadi.
Quindi cosa pensa di fare ? vuole che siano gli altri a togliergli le castagne dal fuoco.
Per il gioco delle parti questo non credo avverrà …
Fino a questo punto non mi sembra di aver espresso una posizione ma solo esposto dei fatti e dato una chiave di lettura (giusta o sbagliata che sia).
Adesso invece riporto la mia posizione (di parte).
Berdini deve avere il coraggio di dire che questo progetto non si può fare e basta.
Diventa antipopolare ? pazienza questo significa governare.
Non mi deve dire che il ponte sulla Roma Fiumicino non serve perché si farà quello dei Congressi.
Per lo Stadio il ponte del Congressi (che scarica le persone dalla Roma-Fiumicino sulla affollatissima e sempre bloccata via del mare) non può sostituire un ponte che porta le persone dalla Roma – Fiumicino direttamente allo stadio evitando l’incasinata via del mare.
Mi sembra palese o no!?
I soldi per la metro servono per adeguare la stazione Tor di Valle aggiungendo altre due banchine e un accesso più ampio che superi la via del mare (il flusso di una partita non è paragonabile a quello ordinario).
I treni vanno comprati anche per poter disporre di un servizio “spola” tra la stazione di San Paolo e Tor di Valle: con pochi treni può implementare 10-16 corse/h per direzione.
Inoltre i treni in più giustificano anche il maggior traffico giornaliero causato dal Business Park
Io non o tessere, non dico “avanti Matteo” ne sono schierato a prescindere dalla parte di un partito.
Poi se mi volete convincere che quello che piace a voi piace anche a me o scrivere in un sito METROXROMA che è meglio puntare sul TRAM o sugli autobus (comprati da Marino) e non fare più Metro a Roma fate pure ma state offendendo la mia intelligenza.
scusate
“non ho tessere..”
Condivido in massima parte l’analisi e le considerazioni di Giuseppe P.
Solo in un punto non sono d’accordo (a meno che non lo si sia detto in senso ironico e paradossale), e cioè quando si afferma che:
“Berdini deve avere il coraggio di dire che questo progetto non si può fare e basta. Diventa antipopolare ? pazienza questo significa governare”.
A mio avviso, infatti, questo significherebbe MALgovernare !
Io invece non concordo con la frase “Berdini vuole dire no al progetto ma non lo può fare perché sarebbe antipopolare e non avrebbe il consenso del NO alle olimpiadi.”. Mi spiego. Da tifoso, posso dirvi con certezza che la tifoseria giallorossa è spaccata in due: una buona fetta, e peraltro quella che ha l’appoggio delle curve, è contro lo stadio perché è contro la proprietà. Soprattutto dopo l’episodio dello striscione “io sto con Daniele” e il “fuking idiot” di risposta di Pallotta, la frattura è diventata incolmabile. Di conseguenza, la componente più “rumorosa” della tifoseria rimane silente, soprattutto quella che ha tutti i mezzi per mobilitare le masse (e in più occasioni l’ha dimostrato, come ricordano gli abitanti del Flaminio nella nottata di guerriglia urbana seguita all’uccisione di Gabriele Sandri, che nonostante fosse laziale riuscì a coalizzare le due tifoserie nemiche capitoline), e non sbaglio quando affermo che tutto sommato sperano che il progetto dello stadio (di Pallotta, non della AS Roma) salti del tutto. Altrimenti, se così non fosse, si sarebbero già mobilitate le masse contro Berdini, e dirò di più: la Raggi non avrebbe manco vinto!
Sacrosanto eliminare lo sfioccamento della B (si è arrivati in settimana ad attendere 9 minuti direzione Eur, in ora di punta!).
Sacrosanto ridurre le cubature a Tor di Valle, quando c’è l’Eur con le Torri di Ligini da riqualificare, prima di creare nuovi uffici a Tor di Valle e congestionare definitivamente la Magliana.
Sacrosanto investire tutto sulla Roma Lido. Lo Stadio sarebbe l’occasione buona affinché Comune e Regione si mettano d’accordo su come valorizzarla (basta con questo teatrino a spese della cittadinanza). Ben vengano FS nella gestione e negli investimenti sulla linea.
Infine, Intensificare anche la ferrovia Roma Fiumicino, trasformando per quanto più possibile i Leonardo in treni che fanno tutte le stazioni con altissima frequenza (es 5′).
io penso che eliminare il ponte di collegamento con l’autostrada sarebbe una follia! cosa c’entra il ponte dei Congressi? il ponte sull’autostrada permetterebbe di raggiungere lo stadio direttamente dalla Roma Fiumicino senza riversarsi su Ostiense e via del mare. capite cosa significherebbe in termini di sicurezza per i mezzi di soccorso nonché i pullman delle trasferte che arriverebbero direttamente dall’ aeroporto senza dover attraversare arterie cittadine o altre strade già congestionate? sull’eliminazione dello sfioramento e potenziamento della Roma-Lido invece sono d’accordo
Sfioccamento non sfioramento, colpa sempre del riconiscitore vocale
Chi pensa di servire il business park di tor di valle (di questo stiamo parlando, anche se c’è ancora qualcuno che lo chiama stadio della Roma) con la Toma Lido, non ha la minima idea di che cosa sta parlando e dell’impatto insopportabile e devastante che provocherebbe. La Roma Lido è già intasata da 80.000 passaggi al giorno (40.000+40.000), per sopportare i 60.000 (30.000+30.000) tifosi/utenti dello stadio (partite, concerti etc) servirebbe un treno ogni tre minuti, senza pensare all’assurdità di un capolinea (Porta san Paolo) ingestibile quando nel tardo pomeriggio ci sono 40.000 persone che tornano a Acilia/Ostia + 30.000 o più tifosi/utenti che vanno al business park. Questa pesante variante del PRG sarebbe giustificabile con l’interesse pubblico, condizionato dal fatto che almeno la metà del carico utenti va al Business park con mezzi pubblici. E questo non è possibile. Fermo restando che la Roma ha diritto a costruire il proprio stadio, il comune ha il diritto dovere di indicare un luogo idoneo, e Tor di Valle si trova su una direttrice di mobilità già fortemente intasata. Leggermente migliore sarebbe la soluzione di sostituire la roma lido con la metro B Rebibbia-Lido (+navetta Magliana-Laurentina). Si eviterebbe il capolinea di PsP; ma per avere una Roma lido con frequenze da metropolitana (3-4 minuti) servono 400.000 milioni di investimento e circa 5 anni di lavorazione visto che devono lavorare di notte per garantire il servizio di giorno (vedi progetto Ratp-dev). Ci sono questi soldi? E i tempi sono compatibili con il cronoprogramma di costruzione del Business park? Non mi sembra proprio
Aggiungo… se davvero avessero a cuore le periferie, non dovrebbero esitare un momento a ripristinare il trenino dalle laziali a giardinetti e progettare a riqualificare la linea, prolungarla a torvergata, ammodernare ai convogli… piuttosto che inaugurare dei nuovi bus… farebbero più figura insomma a tagliare nastri di opere di tale valore trasportistico
mi pare davvero una sparata… anche in contraddizione con quanto detto dalla Raggi e la Meleo (arriviamo a Colosseo, poi si vedrà….), anche perché nel frattempo i lavori propedeutici agli scavi al colosseo mi pare siano abbondantemente avanti… e non è che sono gratis…piuttosto la giunta dovrebbe dare impulso al resto della linea, accelerando i processi decisionali… tra pochi mesi vengono calate le talpe, perché non riuscire ad arrivare a definire una volta per tutte il resto della tratta, in modo che possano proseguire lo scavo della galleria????? Perché una volta arrivate a colosseo vengono riestratte… una volta che si deciderà e si definirà il seguito (speriamo vivamente che la metro prosegua il suo tracciato), le talpe potranno essere rimesse in funzione sempre da un punto “periferico” (Clodio?? Grottarossa???) perché hanno necessità di una grossa area di cantiere che in centro non riuscirebbero a trovare… Sarebbe interessante invece ridare impulso alla linea D, quella si che potrebbe partire da Corviale piuttosto che da Agricoltura, no??? Inoltre anche quello che dovrebbe essere il tram che collegherà saxa rubra a laurentina, potrebbe non esser complicato farlo arrivare verso la portuense/corviale, così da avere un collegamento dei punti periferici (giustamente, non solo da Corviale, ma anche dalla Casilina… o tuscolana, andare all’Eur con il trasporto pubblico significa andare verso Termini o Colosseo, e poi prendere la metro verso Eur)… insomma decisamente scomodo, no???
http://roma.repubblica.it/cronaca/2016/11/11/news/roma_dalle_vele_alle_torri_dell_eur_le_incompiute_ormai_sparite_perfino_nelle_liste_del_ministero-151787594/#gallery-slider=144483327
leggete questo articolo che è molto esplicativo sullo stato della città
Tanto corretto nell’analisi quanto fazioso nella sintesi: tutta colpa della Raggi
Immaginate una rete di trasporto pubblico come un sistema idraulico. Può andare bene anche i sistema circolatorio del corpo umano. Questo ha una grossa pompa, il cuore, dove afferiscono grossi vasi sanguigni: le arterie polmonari e la aorta, e le vene polmonari e cava inferiore e superiore. Questi grossi vasi sangugni, man mano che si dirigono verso gli organi allontanandosi dal cuore, si ramificao in vasi sempre più sottili, fin ad arrivare alle dimensione dei capillari; per poi tornare verso il centro (il cuore) raccogliendosi in vasi sempre più grossi. Bene, così funziona la rete di TPL in qualuque città seria che si rispetti. Il caso Roma è invece come un corpo umano dove, arrivando al cuore, ci sono solo due piccoli vasi sanguigni che per forza di cose sono sottoposti a una pressione immane. A questo Berdini vorrebbe far afferire altri due vasi sanguigni, senza aumentare la sezione dei vasi sangugni che portano al cuore, rischiando di farli scoppiare
Il quadrante sudovest è l unica fetta di Roma peraltro semicentrale che non è servita assolutamente dalla rete metropolitana. Di questa fetta la parte di Monteverde che comprende l’ospedale San Camillo bene o male è servita dalla linea tram veloce 8. Ma la parte di fetta che si trova su via Portuense che serve l’ospedale Spallanzani e tutta la devi direttrice di via Portuense fino a Corviale non è assolutamente servita, ci sono solo delle linee di autobus che peraltro mal collegano il quartiere con il centro visto che i lavori al ponticello di via Portuense che dovevano essere finiti da un pezzo ancora non sono stati terminati e ciò non consente un passaggio agevole dei mezzi che sono costretti a fare tutto il giro di Monteverde per arrivare a Trastevere. La metro a Portuense è una priorità, che sia con la C o con la D. Prendete una piantina delle linee attive e in lavorazione. Non lo vedete un mega vuoto a sudovest? Altra situazione paradossale è che in linea d’aria Portuense ed Europa sono separati da un paio di km, ma con i mezzi pubblici attuali bisogna fare un giro di oltre 10 km per arrivarci. Vi sembra normale???
C’è solo il 31 che ci va direttamente attraverso viale Isacco Newton e il viadotto della Magliana. Decisamente troppo poco.
Il 31 e il 33…che incubo… Spesso e volentieri restano bloccati in mezzo al traffico su Viale dei Colli Portuensi o su Via Anastasio II… E cosí l’attesa o la tempistica del tragitto aumenta…
Rettifico: il 33 transita sul quadrante sud-ovest, fino a Villa Bonelli, ma non arriva all’Eur
La boutade di Berdini non sarebbe certo una soluzione per Scaricare l’utenza di quel quadrante a Piramide? Chi mai si farebbe i giretto da Corviale per ripiegare verso la Casilina? E’ ovvio che scenderebbero quasi tutti a Piramide andando a riversarsi sulla B, che già oggi deve ricevere il carico della Lido e delle FL a Ostiense. Per servire una zona come quella che, giustamente, tu sottolinei bisognosa di una linea di TPL di massa, non serve a niente portarci una linea di metro a casaccio. Questa non è progettazione, è parlare a vanvera. La zona di cui parli sarebbe degnamente servita dalla futura linea D deviata da Trastevere FS verso Portuense e, perché no, Corviale. Questa ipotesi di tracciato potrebbe avere una valenza trasportistica, perché porterebbe i passeggeri direttamente in centro andando a integrarsi con le linee A e B già esistenti e con la futura C una volta che ne venisse completata la tratta centrale, andando a redisribuire il carico di passeggeri che oggi grava tutto sule sole linee A e B in centro e sul nodo di termini già vicino al collasso. L’ipotesi di Berdini invece sovraccaricherebbe ulteriormente le due linee; che è anche quello che accadrà per la A il giorno in cui la C dovesse arrivare a S. Giovanni, senza avere una tratta centrale che dreni il carico di passeggeri. Ripeto: le linee tangenziali ben vengano, per sgravare il centro e velocizzre percorsi come quello Tuscolana-EUR che oggi costringono a passare per Termini; ma una C siffatta non sarebbe per niente una linea tangenziale, ma un “ibrido” che partirebbe dall’estrema periferia per arrivare appena a lambire il centro e poi ridirigersi nuovamente verso l’estrema periferia. Mai vista una linea metro del genere.
Siamo alla follia , questi sono peggio dei talebani..
no a tutto.. ma in realta hanno la vera soluzione, Funnivie!
cosi che alla prossima grande e frequente nevicata su Roma si possa andare tutti a sciare a monte mario.. o a magliana..
oggi sono andato a parlare con il custode della nuova stazione vigna clara. a parte che è molto carina ma mi ha detto che fine mese inizia l’esercizio….ora non so se sono chiacchiere da custode o su che basi lo dice. lascio a voi ogni commento
Speriamo.
Per me devono iniziare prima possibile e prima sopratutto che qualcuno proceda con il tribunale ordinario.
Spero in una nuova linea tra Vigna Clara – Roma Ostiense.
Mi sembra poco plausibile, senza un periodo congruo di preesercizio
a questi strani personaggi della giunta raggi la testa serve solo per tenere separate le orecchie
Il problema è che senza Chiesa Nuova e Argentina l’attuale tracciato della linea C dopo Venezia perde una parte importante della sua utilità. Come detto giustamente da altri, se proprio si deve fare questa “deviazione”, che almeno passi da Venezia così il centro e trastevere sono coperti.
Altrimenti stop a Venezia con la C in attesa di tempi migliori per proseguire verso Ottaviano, e iniziamo subito a costruire la tratta centrale della D (Trastevere-Fiume) con il nodo di scambio a Venezia già pronto da subito e con lo scambio con la A a Spagna o Barberini
Purtroppo la stazione Venezia della C di cui esiste già un progetto definitivo non prevede nessuno scambio con la linea D.
Qui siamo ancora in tempo per cambiare visto che non è stato fatto niente.
Su cose cosi deve intervenire il M5S.
Una eventuale stazione Argentina farebbe da scambio con la C, quella stazione è stata cassata dalla Sovrintendenza perché non si sa cosa ci sia sotto, i cocci debbono stagionare ancora qualche secolo affinché li si possa grattare sulla pasta.
Infatti il progetto esecutivo realizzato per Venezia teneva conto del fatto che, in origine, lo scambio C-D si sarebbe dovuto fare ad Argentina. Poi Argentina è stata cassata, ma il progetto per Venezia è rimasto lo stesso.
Io Corviale la vedrei servita bene da una diramazione della linea D che parta da Trastevere FS. Portarci la C è fantatrasporti
La stessa cosa che dico io.
Ma la Raggi se ne è accorta che non è la prima volta che lei e ‘sto fenomeno sono in disaccordo?
Oppure la Roma Lido tanto il sogno di portarla al Flaminio non si realizzerà mai …
Quello, effettivamente, è sempre stato solo un sogno. Non è mai esistito uno straccio di progetto a riguardo
Attendiamo l’evoluzione, con il possibile ritorno delle ferrovie concesse alle Ferrovie dello Stato, anche a Roma. Credo che il futuro della Roma Lido si giocherà su quel tavolo, dopo il rifiuto a Ratp. E visto il Piano Industriale FS da 94 mld vedo una volta tanto le risorse per questo sviluppo.
Le ferrovie concesse romane sono già al centro di interrogazioni parlamentari a tal riguardo.
http://www.infoparlamento.it/camera-dei-deputati-5-09936-interrogazione-risposta-immediata-commissione-presenta-dallon-marco-stefano-pd-ed-altri-2-novembre-2016/
https://www.ferpress.it/di-stefano-pd-presentata-uninterrogazione-sulle-due-ferrovie-concesse-roma-lido-e-roma-viterbo/
A me la penetrazione urbana della Roma Lido (verso Flaminio passando da piazza Venezia o verso Ottaviano passando da Testaccio e Trastevere) continua a sembrare l’opzione più ovvia e funzionale per un asse Nord Sud, con possibilità di diramazioni ulteriori a servire le periferie a Roma sud ovest; mentre diramazioni della Roma Nord (es. da Campi Sportivi verso Prati Fiscali e Talenti) possono portare con relativa facilità a connettere le periferie nord est.
Con questi investimenti, per complessivi 15 km di linee, si doterebbe Roma di due linee di grandissimo potenziale e impatto per la mobilità. Aspettiamo impazienti…
Collegare la RomaLido alla RomaNord sarebbe una cosa bellissima e apparentemente non troppo difficile, realizzandosi in questo modo un potente asse nord / sud, praticamente una nuova linea metropolitana , che si potrebbe chiamare E.
In realtà, tuttavia, per realizzare tale collegamento si dovrebbero risolvere molte difficoltà ingegneristiche, principalmente connesse ai non ottimali profili altimetrici di queste ferrovie urbane, che rendono particolarmente arduo il sottoattraversamento dell’esistente Linea A e di tutto il centro storico, a meno di non praticare repentine variazioni di quota e/o curvature strettissime e probabilmente incompatibili alla normale corsa dei treni.
Tali problematiche sono state tra l’altro ben dibattute nel forum SkyscraperCity.
A mio parere, è meno complicato continuare il percorso già previsto per la linea C sotto l’Ansa Barocca, ivi compresa la costruzione della stazione di Chiesa Nuova.
Il problema è che senza Chiesa Nuova e Argentina l’attuale tracciato della linea C dopo Venezia perde una parte importante della sua utilità.
A questo punto meglio arrivare prima possibile a Venezia con la C in attesa di tempi migliori per proseguire verso Ottaviano con tutte le fermate, e iniziamo subito a costruire la tratta centrale della D (Trastevere-Fiume) con il nodo di scambio a Venezia già pronto da subito e con lo scambio con la A a Spagna o Barberini
In ogni caso, è evidente che queste “follie beriniane” lascino il tempo che trovano e che la Tratta T3 sia abbastanza al sicuro, essendo completamente finanziata (al 70 % a carico dello Stato centrale) secondo un progetto pienamente esecutivo e con cantieri già aperti da qualche anno (con molti milioni di euro già spesi). Del resto, la stessa sindaca Raggi e l’assessora Meleo hanno più volte affermato che “obtorto collo” la linea C dovrà quanto meno arrivare fino a Colosseo.
Sulla prosecuzione della linea C oltre Colosseo (peraltro questione fondamentale senza la quale tale opera rischierebbe davvero di essere poco utile) ritengo davvero che i grillini vogliano cassarla e far terminare la linea a Colosseo (o al massimo a Venezia). Ma fortunatamente loro questo proposito non potrà essere attuato, perché l’attuale giunta M5S non durerà certo abbastanza per vedere l’opera ad un punto di avanzamento tale da poter prendere tale sciagurata decisione.
Probabilmente la consiliatura Raggi non arriverà neppure a veder terminato il Pozzo di Via Sannio !
Buongiorno Ing. !!
Grazie per il suo intervento !! e per le sue parole ” saggie e di buon senso. Preferisco astenermi dal degnare di un commento queste parole , anzi diciamo ” suoni (, perché definirle ” parole” e’ troppo !! )usciti dalla sua bocca ” Probabilmente per ” dare, far prendere aria ai denti.
Se uno raccontasse tutto ciò ( l’ argomento del presente Intervento del Comitato ” che 3 anni e 7 mesi dopo l’ inizio dei lavori, quindi in fase avanzata, per la realizzazione di una infrastruttura come una metropolitana qualcuno propone di sospendere i lavori, ipotizza adesso una variante al tracciato con tutte le conseguenze gia’ da voi tutti sottolineate , dalle penali, ai contenziosi )
” Se uno raccontasse tutto cio’ a chiunque altro ” politico, ingegnere o quant’ altro di qualunque altra nazionalita’ ad un” Tedesco, Francese, Inglese, Americano ecc, ecc, oltre a ” Piegarsi in due dalle Risate , come minimo ci darebbe., o per lo meno all’ autore di tale Sparata,” Darebbe del ” Mentecatto ” o dell’ Idiota .
Le “sparate” che l’assessore Berdini continua a propalarci non hanno limite e travalicano davvero nel surreale, per non dire di peggio, oltre che essere prive del più elementare buon senso e contravvenire ai fondamenti della progettazione trasportistica.
La prossima sua proposta sarà quella di tombinare l’intero corso del Tevere da Saxa Rubra a Tor di Valle, ricavando così in “valco” sopra il quale far correre una metropolitana di superficie, un’autostrada urbana, una linea tranviaria e, perché no, anche una pista per le bighe degli antichi romani per la gioia di migliaia di turisti !
Scherzi a parte, resta il fatto che questa giunta pentastellata (eterodiretta da una finanziaria con sede a Milano che molto probabilmente si propone di far regredire Roma) sta facendo danni a questa città più di quanto ne fecero Nerone e i Lanzichenecchi, unitamente ad Alemanno e Marino messi assieme.
Spero che ora i Romani capiscano il gravissimo errore epocale fatto a votare questi perniciosi talebani della decrescita felice. Bisognava essere più pragmatici; ora i finanziamenti che sarebbero arrivati per Roma andranno ad altre città (Milano, Torino e magari anche Napoli in primis).
Oltretutto questi pentastellati nemici delle grandi opere e votati alla sola gestione dell’ordinario non sono capaci (o non vogliono) di occuparsi nemmeno di questo: anzichè far riparare le strade e chiudere le buche, stanno mettendo limiti di velocità a 30 km/h.
Tra poco torneremo ai cavalli con le bighe !
Ing. io quoto pienamento quanto da lei detto e con gli stessi toni accesi e dissacranti. Spero che non si vada oltre e che questi mediocri possano lasciare il seggio al quale sono attaccatissimi come tutti i predecessori da lei citati. (Almeno Marino 15 stazioni della C le ha aperte). Io sono preoccupato pur tuttavia, del futuro. Chi può venire a governarci in maniera decente? In un mio post precedente parlavo di qualcuno non italiano come provocazione ma forse tanto provocatorio non ero. L’italia si sta muovendo tutta per togliere la capitale a Roma e darla a Milano e i 5 stelle sono i primi capi banda. Chiedo al comitato di organizzare davvero un sit in in piazza del campidoglio per chiedere le immediate dimissioni della giunta ma non soltanto su questo sito. dobbiamo arrivare ai cittadini tutti. Sul fatto di Napoli Renzi ha appena firmato il patto per napoli e dico che in questo momento Napoli è meglio di Roma in merito a pulizia servizi ecc…. questo è il paradosso ma è allo stesso tempo cruda realtà. A roma una cosa sola è buona l’aeroporto (ma i grillini chiuderanno anche quello)
Condivido l’ottima idea di Alessandro di sensibilizzare la cittadinanza romana contro questa vera e propria “punizione” della città che sta perpetrando la giunta Raggi.
Certamente la classe politica e la classe dirigente romana non ha dato una gran prova di se in questi ultimi anni, e purtroppo anche la base elettorale si è un po’ troppo ripiegata sulla logica della negatività e del “vaffa” a tutti i costi, o a quella del “tanto peggio tanto meglio”, perdendo quel minimo di buon senso e di positività per garantire una progettualità futura alla città. Lo stesso buon senso e la stessa positività che viceversa hanno ora, per esempio, i milanesi ai quali il successo dell’Expo ha messo le ali e per il quali anche gli episodi negativi (che peraltro capitano anche a Milano e in Lombardia) non intaccano minimamente l’ottima considerazione che essi hanno per il loro territorio. Ottima considerazione tra l’altro amplificata dalla stampa e dai media (non solo milanesi).
Tanto per fare qualche esempio, ricordiamo il tragico incidente capitato qualche giorno fa in cui è crollato un cavalcavia sopra una strada di grande comunicazione, lasciando secco un povero automobilista, oppure le ripetute esondazioni del Seveso ad ogni minimo acquazzone, oppure i vari scandali della sanità lombarda per finire ai frequenti e cruenti scontri fra bande multietniche che riempiono la cronaca nera della civilissima Milano (che effettivamente ha una lunghissima e consolidata tradizione di grande civiltà, di cui dobbiamo essere lieti ed orgogliosi noi tutti italiani). Ebbene, a nessuno passa nemmeno nell’anticamera del cervello di prendere spunto da questi episodi per criticare Milano, ed è giusto che sia così. Se viceversa episodi analoghi capitano a Roma, tutti (romani compresi) colgono l’occasione al volo per dire che Roma fa schifo e così via.
Vent’anni fa, al tempo di tangentopoli, la situazione era completamente ribaltata, e si pensava che Milano fosse la capitale del ladrocinio mentre era di moda il “modello Roma”.
Ecco, a mio avviso, è fondamentale che ora si raccolgano a Roma le migliori energie intellettuali, professionali, imprenditoriali ed ovviamente anche politiche (e ce ne sono ancora tante romane) per gettare le basi di un nuovo “Rinascimento romano” e perché no, anche italiano, per fare risollevare la testa alla nostra Capitale.
Penso che ci siano ottimi rappresentanti sia nella sinistra e sia anche nella destra.
Questo forum è squisitamente tecnico e pertanto apolitico. Tuttavia non penso di violare alcuna etica (e non voglio fare propaganda per nessuno) se dico che, a sinistra, ci sarebbero ottimi elementi che provengono o derivano dall’esperienza della Giunta Rutelli (che fu tra le migliori che ebbe Roma) e, perché no, anche dall’esperienza della Giunta Marino (pur con tutte le sue contraddizioni). Tanto per fare qualche nome, Giachetti e Caudo.
Ma anche nel centro destra ci sono ottime realtà, penso ad esempio ad alcuni elementi dell’imprenditoria romana (quella sana, abituata a mandare avanti le proprie aziende), della ricerca scientifica e delle professioni. Ce ne sono di buoni anche nell’entourage di Marchini e pure fra quelli di Fratelli d’Italia. Senza dimenticare coloro che gravitano nell’ambito dei movimenti cattolici e che naturalmente hanno ottimi rapporti con la Santa Sede.
Insomma, bisognerebbe chiamare a raccolta le migliori risorse umane presenti a Roma, e specialmente coloro che hanno una positiva visione per lo sviluppo futuro, per voltare pagina al più presto possibile e far dimenticare questa pessima stagione che ha umiliato, menomato e castigato la nostra Capitale.
Mi scuso se sono stato prolisso, ma penso che siano questioni importanti che meritino un certo approfondimento.
Vivo a Milano –da NON milanese, come la maggior parte dei suoi abitanti– e viaggio spesso a Roma per lavoro. Intanto vorrei che la si smettesse con questa teoria della cospirazione per cui i milanesi sarebbero lì a gufare affinché Roma vada male. Bene, vi assicuro che NON è così (i leghisti li trovi nelle valli bergamasche, non certo a Milano città), i milanesi, come la maggior parte degli altri italiani, sono dispiaciuti di vedere le condizioni attuali di Roma e si chiedono sconcertati come si sia arrivati a questo punto. E poi francamente, senza offesa, quando i milanesi pensano a delle città in competizione con la loro pensano più a Francoforte o Barcellona che a Roma.
Tornando al tema di questo forum, le metro, questo caso della linea C spiega perfettamente qual è la vera differenza: la PROGRAMMAZIONE. A Milano la rete metro è così efficiente, pur essendo relativamente poco estesa (ha raggiunto i 100 km solo con la linea 5), perché è stata progettata TUTTA INSIEME come un SISTEMA: se vai a vedere i primi progetti degli anni 30, le differenze con la rete poi effettivamente realizzata sono minime. Ed è stata progettata partendo dagli ATTRATTORI di traffico, innanzitutto le stazioni ferroviarie. A parte l’ospedale di Niguarda, a Milano quasi tutti i grandi attrattori sono vicini a una stazione della metro e con l’apertura della linea 4 la copertura sarà pressoché totale.
A Roma invece ogni linea nasce come un progetto isolato, cambia in corsa, e sembra nata più tracciando una riga su una mappa che tenendo conto dei reali flussi di traffico.
Altra grossa differenza è che i milanesi sono stati abbastanza furbi da tenersi I TRAM, oltre 20 linee la maggior parte delle quali attraversano il centro storico, rappresentando un importantissimo complemento alla metro.
Infine, la valorizzazione delle ferrovie locali con le linee S che, a differenza delle FL romane, sono una VERA S-bahn, con orari cadenzati, un’immagine e un sistema di informazione chiaro e leggibile, totale integrazione tariffaria con gli agli mezzi e, soprattutto, un tunnel che attraversa il centro –il Passante– dove le linee sovrapposte permettono cadenze “da metropolitana” di un treno ogni 4-5 minuti.
Caro Claudio, io sono al contrario un viaggiatore verso Milano da Roma. Confermo ogni cosa che dici sul trasporto Milanese e quanto dici conferma tutti i post del sito metrox sulla grandezza di Milano rispetto a Roma. Oltre al trasporto faccio l’esempio dello skyline Milanese e quello Romano che è bloccato da una legge che non ti permette di costruire più alto di San Pietro (legge del 1939 che da fervente cattolico trovo assurda). Ora l’Eur, con la nuova nuvola, con il nuovo stadio, con il nuovo business park, con le torri Ligini potrebbe diventare una city, un modello integrato di imprenditoria romana sana come dice ING, in uno sviluppo non atomistico ma collegiale e organizzato come dici tu per Milano. Non è un caso che Pomezia sia il nostro centro industriale fuori città e abbia solo una FL che funziona anche maluccio quando andrebbe potenziato il collegamento anche metropolitano con un cittadina piena di fabbriche. Anche l’illuminazione romana e peggio di quella di Kigali. Un centro poco illuminato quando vedrei bene una illuminazione di via nazionale e via veneto come Regent Street a Londra illuminata a giorno. Tu mi dici l’illuminazione che c’entra….invece c’entra agli okki del turista che è il motore pulsante dell’economia romana. se togliamo i turisti e diciamo no a tutto è chiaro che moriremo presto. Capitolo Metro. a Milano si è progettato dal primo piano regolatore una rete che ora con la linea 4 coprirà tutta la città (anche senza il niguarda). Bene, Roma che è il triplo di milano (la vecchia XX circoscrizione è più grande del Comune di Milano), avrebbe bisogno di 8 linee non 4 con la D. Andrebbe unita Roma nord e Roma lido passando per corviale, ci vorrebbe una linea trasversale a nord della citta direzione est ovest. una circle line che sarebbe l’anello ferroviario…..ecc. ecc…. Una rete insomma come quella che scherzosamente fu pensata da un signore americano e che ogni tanto posto sul sito nella sezione progetti.
@alessandro
Sottoscriverei quasi tutto quel che hai postato (io ho vissuto 33 anni a Roma, vissuto e lavorato altri 11 a Milano e quindi sono tornato a Roma da 3 anni, pertanto ritengo di avere argomenti meglio di chiunque altro se non altro per vissuto quotidiano non occasionale). Scrivo “quasi” perché, senza volermi dilungare su questo argomento (ne abbiamo parlato esaurientemente in passato), la frase “Roma che è il triplo di milano […], avrebbe bisogno di 8 linee” non la condivido (ache se non mi dispiacerebbe affatto 🙂 ), essendo basata su un mero confronto di superfici “amministrative” che, come detto più volte, non ha molta ragion d’essere, in quanto non tiene conto di molti importanti fattori (densità abitativa, area metropolitana, flussi di traffico…); ma ripeto, non voglio dilungarmi oltre su questo argomento sviscerato in ogni sua forma già più e più volte. Penso comunque che Roma sarebbe ben coperta con le 4 linee di metropolitana A-B-C-D, tre passanti FL (Laghi, Mari-Monti e Fiumicino-Fara Sabina), due linee tangenziale di metropolitana leggera (Saxa Rubra-Laurentina e una EUR Magliana – Colli Portuensi – Trastevere FS). Se a questo si aggiungesse una rete di tram con TVA, tram su via del Corso, tram della musica, tram su viale Marconi, e una rete ferroviaria regionale con linee a orari cadenzati facente capo ali hub di Pigneto, Ostiense FS e Tiburtina FS, allora avremmo un sistema dal livello di servizio paragonabile a quello milanese
Caro Caludio K, è tutto vero, maledettamente vero quello che scrivi. Io però vedo fra le cause di ciò che scrivi, la secolare occupazione del territorio romano da parte di orde barbariche. Lo so, vado fuori tema e riprendo argomenti che danno fastidio a molti, ma non posso farci niente. Che i mali di Roma siano una mancata progettazione, un andare avanti sempre alla giornata, un disfare quel (poco) fatto dalle amministrazioni precedenti ogniqualvolta cambi l’uomo (o la donna) al comando, tutte cose che a Milano non s fanno, è un dato di fatto. Appurato ciò, mi piace andare a ricercarne le cause, per poi pensare alle possibili cure. E quel che vedo di diverso rispetto a Milano e che i Romani nei secoli dei secoli non sono stati mai, ma dico MAI protagonisti della storia della loro città, ma sempre, solo, spettatori, bene che vada beneficiari, male che vada sudditi (a seconda dei periodi storici). Dalla caduta dell’Impero fino ai giorni nostri, Papi e governanti che si sono succeduti hanno fatto in questa città il buono e l cattivo tempo, ed è mancata la partecipazione dal basso. Pensiamo al periodo risorgmentale, e alla differenza tra le cinque giornate di Milano e le giornate della Repubblica romana. La Repubblica romana, esperienza purtroppo breve e sffocata nel sangue, fu un altissimo esempio di democrazia, all’avanguardia per i tempi perfino se paragonata con le varie repubbliche già costituite in Europa. Ma sapete qual è la cosa che mi intristisce? Che se andiamo a vedere, nemmeno un romano ne fu protagonista. Mazzini, Saffi, Armellini, Garibaldi che la difese, volontari Svizzeri… ma di romani? Nemmeno uno. Si può cercare la causa di questa mancata partecipazione con l’assena, a Roma e nel sud Italia in genere, di quella classe borghese che fu il motore dei moti rivoluzionari del diciannovesimo secolo, nati dalla presa di coscienza dell’Illuminismo che sfociò nella Rivoluzione Francese, inizio di tutto; ma resta il fatto che a Roma la partecipazione dal basso è sempre mancata e manca tuttora. Persino il ruolo di Capitale fu calato dall’alto da un’Amministrazione che romana non era, bensì piemontese. Ancora oggi, al romano medio nulla importa del bene della sua città, perché non si sente parte di una collettività, e questo ben si evince dallo scarsissimo senso civico che si respira nella nostra urbe. Un cotanto scarso spirito di senso civico è terreno fertile per avvoltoi di ogni genere, che negli anni hanno sfruttato le opere pubbliche per perpetrare nel loro magna-magna che vive di infinite varianti in corso d’opera, revisioni perpetue di progetti e chi più ne ha
Sulle metro condivido, sulle FL non completamente.
La situazione può migliorare ma basta vedere il rapporto di Pendolaria per farsi un idea.
Le uniche due linee ferroviarie di tipo A in Italia sono la FL1 e FL3 (una ogni 15 minuti con orario cadenzato) e sono anche le più frequentate (oltre 75.000 persone al giorno).
Nelle prime 11 linee con più passeggeri 8 sono di Roma (però due sono la Roma-Lido e la Roma Nord più metro che ferrovie).
Le fermate sono molto diradate a parte FL1, FL2 e FL3.
Non esiste un passante (con 6 fermate) a Roma ma esiste la Gronda Sud composta da 4 stazioni (Tiburtina, Tuscolana, Ostiense e Trasteve) che diventeranno 5 con Pigneto (in costruzione) e spero 6 un giorno con Zama (solo pensata purtroppo).
Ci passano FL1, FL3, FL5 e Leonardo (che ad oggi non si ferma con 4 treni/h)
Tra Tiburtina-Trastevere ci sono 6-7 treni/h.
Tra Tuscolana-Trastevere ci sono 10 treni/h.
In occasioni speciali è stato aumentata la frequenza della FL1.
Quello che manca e sicuramente la parte “comunicazione” visto che sono catalogate come treni regionali sui display e segnalate nelle stazioni con nomi diversi (FM, FR o FL).
Poi vanno aumentate le frequenze di FL1 e FL3 ma questo sarà possibile in futuro con gli ultimi lavori fatti sulle sezioni corte e sopratutto con il System (ERTMS/ETCS) High Density.
Giuseppe P: manca la comunicazione, sicuro, e più in generale manca un *sistema*che a Milano invece c’è. A Roma si ha la sensazione che la destra non sappia cosa fa la sinistra. Tipico della mentalità romana burocratico-statalista che si esprime a tutti i livelli
Concordo che manca la comunicazione e non solo.
Le stazioni vanno trasformate con accessi da più punti come una stazione metro.
Per esempio la Stazione Tuscolana ha più accessi invece se non ricordo male non è cosi Trastevere.
Mancano informazioni sui Display sulla linea FLx , manca un LOGO ben visibile fuori dalla stazione, mancano le mappe sui binari etc…
Vedo i poveri turisti persi perché non capiscano dove sta la linea FLx che vedono nelle mappe delle loro guide.
I romani però sono abituati e grazie sopratutto a delle semplici APP sopperiscono a questa disorganizzazione.
Infatti le linee sono sempre piene con quasi 600.000 utenti giornalieri.
Si può fare di meglio ? assolutamente si ma la situazione non è cosi grave come per le metro e per i tram e sopratutto hai la sensazione che qualche cosa si sta muovendo.
CVD
“A Milano la rete metro è così efficiente, pur essendo relativamente poco estesa”
Questo è un problema strutturale italiano, il paese ha nel complesso meno km di metro di Madrid che ne ha più di 400. Con l’Expo ora Milano ha due linee più di Roma che a sua volta avrebbe accorciato la distanza se la C non fosse stata pensata come una mangiatoia tipo il Ponte Fantasma sullo Stretto.
Va bene tutto ma tengo a sostenere che mettere Alemanno e Marino sullo stesso piano è pura cattiva fede. Ricordiamo quanto ha proceduto l’evoluzione della linea C prima/dopo Marino e quanto durante.
E’ vero, chiedo venia per aver messo sullo stesso piano Alemanno e Marino, il secondo fu sicuramente meno peggio e Renzi purtroppo ha fatto un errore storico a “cacciarlo”, visto poi come è andata a finire.
Naturalmente il senso della mia frase era indirizzato ad evidenziare la negatività dell’attuale giunta Raggi che sicuramente reputo (ahimè) tra le peggiori dirigenze che questa millenaria città abbia mai avuto e, per rafforzare il senso del mio discorso, ho tirato in ballo alcuni altri esempi di malgoverno, dal più antico (Nerone) al più recente (Marino il quale, mettiamola come volete, è stato comunque un sindaco negativo).
La proposta di Berdini – che venne studiata da Spinosa il quale ne dimostro il positivo impatto come carichi, superiori a quelli della C – avrebbe avuto forse senso tre anni fa soprattutto se affiancata anche da un progetto di passante alternativo Nord-Sud come potrebbe essere la penetrazione urbana della Roma Lido; soprattutto, avrebbe avuto forse senso prima che il Sindaco prendesse chiaramente una posizione favorevole all’arrivo a Colosseo, che oggi se ho ben capito è necessario per evitare penali, definanziamento del tratto fino a Venezia e incresciosa questione del l’estrazione della talpa a metà dell’opera. Oggi non credo abbia più molto futuro.
Detto ciò, ben venga mettersi al tavolo per riaprire il fascicolo del proseguimento dopo Venezia, visto come le tratte originarie Venezia-Clodio e Clodio-Grottarossa non siano state supportate da adeguate indagini preventive funzionali alla determinazione realistica di un progetto cantierabile, del cronoprogramma e dei costi messi a base d’asta.
Si veda la Delibera 51/2015 dell’Anac di trasmissione del fascicolo Metro C alla Corte dei Conti per un primo giudizio su tale inadeguatezza procedurale.
http://www.anticorruzione.it/portal/rest/jcr/repository/collaboration/Digital%20Assets/anacdocs/Attivita/Atti/Delibere/2015/Del.n.51.2015.pdf
Stesse serie indagini preventive e valutazioni costi-benefici, oggi previste a norma di legge, andrebbero fatte per futuri progetti, ivi inclusa la Metro D che però immagino verrà liquidata con Roma Metropolitane che la partorì.
http://waltertocci.blogspot.it/2015/04/ancora-la-cura-del-ferro.html?
Rimpianto assessore di una rimpianta Giunta
Ripeto, ignorate questo signore che quando parla non accende mai il cervello.
http://www.romatoday.it/politica/nuovi-bus-atac.html/
„Raggi ha poi commentato la proposta del suo assessore all’Urbanistica Paolo Berdini: portare la metro C a Corviale senza passare per il Colosseo. “Abbiamo detto che la metro arriva a Colosseo, poi siamo aperti a varie ipotesi che stiamo già studiando. Sicuramente la mobilità è un punto centrale di questa amministrazione. Abbiamo bisogno di agevolare il più possibile i trasporti pubblici. Tutte le opzioni saranno analizzate”.“
Oggi il TAR gli ha dato torto sullo stop dei lavori delle torri dell’EUR e lui si dichiara “Felice”
Forse Berdini si è ispirato al vecchio tracciato della Linea C della metropolitana (quella del Piano Regolatore Generale del 1962) che sì, arrivava sulla Portuense, in zona S. Camillo, ma il piccolo particolare è che… PASSAVA PER PIAZZA VENEZIA!!!
Geniale!
La Tratta Periferia – Periferia via Periferia. Utilissima!
Peremmettimi di correggerti, perché se fosse veramente una tratta Periferia – Periferia via Periferia si tratterebbe di una linea tangenzale, e allora sarebbe veramente utilissima. Quello di cui s sta dibattendo è invece: periferia-semicentro-periferia. Questa sì che è una roba assurda
Poi scusate ma allora perchè non fare una diramazione da Piramide al Corviale o meglio una tramvia visto che pare che per loro sia uguale, la funivia penso non si possa fare li…
tommaso mi hai preceduto sarebbe più logico una deviazione a piramide per corviale , come hanno fatto per la b1
Considerando che lo stesso assessore all’incontro con ACER – INARCH del 26 -9-2016 aveva detto che il suo obbiettivo per quanto riguardava le torri dell’EUR era fare in modo da completare i lavori possibilmente senza far scappare Telecom e gli altri investitori e poi hanno fatto una delibera in cui secondo loro gli devono dare 18mln di euro anche se non fanno più il cambio di destinazione d’uso penso sia inutile stare a sentire quello che dice e aspettare i fatti.. cosa che tra l’altro mi pare un “vizio” di tutta la giunta…
L’intervento di Berdini ha tutta l’aria di essere un ballon d’essai (l’uomo non è uno sprovveduto). Ma non si capisce quale sia effettivamente l’obbiettivo.
Tralasciando il discorso politico io credo che la verita sia nel mezzo; sono d accordo col comitato che sarebbe una spesa pagare le penali per un cambio di tracciato ma credo anche che onestamente fare una linea C in centro con tutti i problemi che ci sono sarebbe altrettanto deleterio……se ci vogliono 8 o 10 anni per arrivare a Farnesina o Clodio con la non certezza do riuscirvi per tutti i problemi che conosciamo allora per me ben venga un altro tracciato che porti verso zone come portuense e corviale, oggi completamente tagliate fuori dalla rete di trasporto pubblico……….l importante è avere un progetto serio,tempi certi e spese trasparenti…….
Ti pare normale un centro storico sprovvisto in gran parte di metropolitana? Unico caso al mondo. E come lo pedonalizziamo.
Secondo me Berdini beve troppo lambrusco.
ma dai… a Roma in centro si gira bene a piedi!! 😀
Ah perché secondo te per arrivare a Corviale ci metterebbero 4 anni? Su quale base, sulle parole a vanvera di un urbanista? Lol
Oltretutto tempo che riprogetti tutto, fai la nuova conferenza dei servizi, finanzi la tratta, ne passano di anni……
Poi con quali soldi !? i 792 milioni sono per arrivare al Colosseo e il comune non ne può disporre a piacimento.
Il comune di Roma non può disporre nemmeno del suo contributo (18%).
Io non sono contrario ad ipotesi di revisione del tracciato, come è noto, ma non certo da San Giovanni, nel senso che fino a Colosseo e anzi fino a Venezia c si deve arrivare! Aggirare del tutto il centro storico come proporrebbe Berdini sarebbe un nonsense trasportistico. La periferia la servi se gli abitanti di Corviale li fai arrivare in centro, no a Piramide. Di una metro che porti Corviale a Piramide, gli abitanti di Corviale non saprebbero che farsene. O meglio, se ne servirebbero pure, ma finirebbe per caricare ancora di più la linea B prossima al collasso, che già a Piramide deve ricevere il carico degli uteni della Roma – Lido, immaginiamo se a questi venissero aggiunti quelli di Corviale e dintorni. Se ci ostiniamo a fare dei “trenini” che arrivano alle porte del centro, senza attraversrsarlo, fninremo solo per far collassare le uniche due linee centrali che abbiamo. Bisogna chiudere questa cazzo di maglia in centro, cazzo non serve una laurea in Ingegneria dei trasporti per capirlo. Ci arriva pure Berdini
No Berdini non ci arriva.
Le linee tangenziali servono ma lontano dal centro e per evitare di dover passare sempre da Termini anche quando non serve.
Un esempio l’eventuale tranvia saxa rubra laurentina oppure quelle di Parigi che formano un anello esterno che “raccorda” le metro.
Le 3-4 metro necessarie a Roma devono passare per il centro e chiudere la maglia.
Poi se proprio da Piramide vuol arrivare a Corviale gli suggerisco di pensare alla Roma Lido che gia sta a Piramide.
Dipende ciò che intendiamo per centro.
Piramide, San Giovanni, Prati e Flaminio sono ormai centro in tutto e per tutto, e ben vengano progetti di linee tangenziali al centro storico che raccordino questi nodi. Meglio tre linee tangenziali che mi creano 60 fermate e raggiungono sei periferie in sei anni, che due linee passanti che creano 40 fermate e raggiungono quattro periferie passando però dentro il centro storico in dieci anni.
Il centro storico, per l’utenza che ha, può essere servito anche con tramvie. Purché queste siano di adduzione verso una pluralità di linee tangenziali.
L’importante è poi che si effettuino seri studi di pre fattibilità per dimostrare i carichi reali delle linee, e che i futuri progetti messi a gara (completamento Metro C incluso) siano sottoposti ad approfonditi scavi e messi a gara SOLO come progetti definitivi, e non preliminari come accaduto con la Metro C con i seguiti di costi, tempi e incertezza che scontiamo.
Invito a tal proposito a leggere la Delibera 51/2015 con cui l’Anac ha portato il fascicolo Metro C alla Corte dei Conti, sottolineando la mancanza di adeguate indagini preventive e progetto definitivo per la linea C.
http://www.anticorruzione.it/portal/rest/jcr/repository/collaboration/Digital%20Assets/anacdocs/Attivita/Atti/Delibere/2015/Del.n.51.2015.pdf
Le linee tangenziali sono utili quanto quelle radiali. Ma questa proposta di Berdini non sarebbe né carne né pesce. La linea C nasce come radiale (parte dall’estrema periferia per puntare verso il centro); non avrebbe nessunissimo senso, arrivata a San Giovanni, deviare verso Piramide per poi ripiegare su Corviale. Finirebbe per creare due rotture di carico, una a San Giovanni e l’altra a Piramide, con i passeggeri provenienti rispettivamente dalla Casilina e dal Corviale e diretti al centro che andrebbero a riversarsi sulle uniche due linee (uniche da tent’anni) che tagliano il centro storico di Roma. Cioè apporterebbe più danni che benefici. Lo studio di Spinosa si inseriva in una visione più generale dello sviluppo della rete, e in quel contesto aveva un senso; visione che nella boutade di Berdini non c’è.
veramente le persone le servi a piramide e NON al centro sstorico..chi lavora non credo abbia bisogno di fare passeggiate in centro ma invece abbia necessità di poter raggiungere i luoghi di lavoro…e piramide è uno scambio per tutto..poi se la metro deve invece service i soli ministeriali…e parlamentari..è un’altra storia….
Veramente al centro lavorano centinaia di persone… e francamente pur capendo la necessità di dare trasporti a Corviale, non capisco perchè collegarla alla C. Faccendo così significherebbe pure non proseguire i lavori del treno Pigneto! Non mi sembra una grande pensata….
Hai idea degli uffici che ci sono tra Termini, Policlinico, Repubblica, Barberini, l’area tra Piazza Fiume, Via Alessandria, Via Nizza e Piazza Buenos Aires, Parioli, Prati, San Giovanni, Manzoni, etc. Ah dimenticavo, anche su Corso Vittorio…Vanno tutti a fare una passeggiata lì??? Come ci arrivano dalle periferie in questi uffici? Girando intorno al centro? I parlamentari prendono la metro? E da quando? I turisti poi dove li mettiamo??? O non vogliamo prendere atto che a Roma il turismo rappresenta un forte introito per l’economia? A Piramide ci arrivano già la MB, la Roma-Lido e le FL (compresa la FL1 diretta all’aeroporto di Fiumicino), ti pare poco? In altre zone non c’è niente o quasi…
“A Piramide ci arrivano già la MB, la Roma-Lido e le FL” e aggiungo, i passeggeri provenienti dalla Lido e dalle FL, proprio a Piramide si scaricano in gran massa sulla MB diretti verso il centro. Immaginate se vi scaricassimo pure quelli dal Corviale… Se non si capisce che Roma difetta di una maglia di metropolitane PROPRIO IN CENTRO (e non ci vuole molto a capirlo, basta farsi un giro nelle pre di punta su MA e/o su MB nelle tratte centrali per rendersi conto che sono al limite del collasso) inutile profferire parole senza senso. Il progetto delle 4 linee era anche mirato a chiudere questa benedetta maglia, con 4 nodi scambio centrali su cui si riditribuisse il carico che ora grava tuttp, ma proprio TUTTO, sul nodo di Termini (anch’esso al collasso). Ma evidentemente neanche il sinistrorso Berdini gira in metro
” a piramide è uno scambio per tutto”, appunto, si “scambia” come tu dici, per scendere da un mezzo (Roma-Lido, FL) e salirne su un altro (MB). Addurre altri paseggeri dalla periferia a Piramide significherebbe caricare ancora di più la MB, unico mezzo che raccoglie dalle altre direttrici e porta verso il centro. La C nel suo percorso San Giovanni – Colosseo – Ottaviano, invece, redistribuirebbe i flussi diretti in centro aprendo una nuova via nei percorsi centro-periferia. Che sia ad Ottaviano o a Flaminio, basta che passi per il centro. Deviarla a Piramide non risolverebbe proprio nulla
ma questo qua non può essere cacciato via? un plauso a tutti coloro che ce lo hanno messo li a dire cretinate da inesperto quale è. bravissimi…… ma dico io, il nodo roma nord nessuno di questi lo vuole risolvere? Cassia, Flaminia Nomentana ecc… bloccate ogni giorno. Comitato chiedo in sit in di tutti coloro che questi qui non li vogliono in piazza del campidoglio. LA dobbiamo riempire chiedendo le immediate dimissioni di questa persona e perchè no, di questa giunta. Il futuro è nero ma me ne accorgo solo io?
Ps ma la stazione vigna clara davvero nessuno sa nulla? ieri non era stata pubblicata nessuna sentenza
Per Vigna Clara non ho letto niente di ufficiale a parte un commento sul blog di vigna Clara che da per sicuro il rigetto del ricorso al Tar che ha bloccato la Stazione Vigna Clara prevedendo l’apertura con il nuovo orario del 12 dicembre.
http://www.vignaclarablog.it/2016100364593/stazione-vigna-clara-e-iniziato-il-countdown/
Magari arrivasse a piramide con un bel nodo di scambio gia pronto..a me piace,avrei fatto lo stesso..e finalmente la periferia sarebbe veramente collegata al centro
Ed al centro come ci arriviamo? E la linea A al collasso?
Ma per favore.
La periferia verrebbe collegata alla periferia, non al centro. Al centro continuerebbero ad arrivare le sole A e B, per d più con un solo nodo a Termini già al collasso. E noi vogliamo addurre altre linee di metro pesante ancora a queste uniche due linee. Bel modo di risolvere i problemi
Piramide è conaiderato centro, non sicuramente periferia. Io concordo con la proposta di Berdini
E secondo te P.Venezia, Chiesa Nuova, … cosa sono? Centrissimo?
Come ci arriviamo? Con la funivia?
Infatti tutti i passeggeri che ogni mattina arrivano a Piramide scendendo dalla Roma-Lido e dalle varie FL, si fermano lì perché sono arrivati. Tutta quella massa di passeggeri che invece si riversano sulla linea B sono solo perdigiorno che vanno a farsi una passeggiata. Eh già…
Forse la tua periferia. Ma ne esistono altre, ad oggi totalmente tagliate fuori.
Ma questo, ce l’hanno mandato o c’è venuto da solo?!?
A PIRAMIDE-SANCAMILLO-CASETTAMATTEI CI PORTASSERO LA D DOPO TRASTEVERE!!!!!
E poi qualcuno mi ricordi quale linea passa a Colosseo perché non lo ricordo.
Ho votato 5stelle dando piena fiducia a Grillo ed al movimento nato dalle sue idee (e non alla Raggi che non sapevo nemmeno chi fosse) ma devo dire che fin’ora me ne sono pentito amaramente. “Temevo” sarebbe stato più necessario votare per Giachetti ma spero di ricredermi altrimenti tra 5 anni saranno guai.
Perfettamente d’accordo con il ripensamento della parte sud della D. Ancora devo capire il capolinea a Piazzale dell’Agricoltura…
Da persona che lavora all’EUR io, invece, il capolinea a piazzale del’Agricoltura lo capisco benissimo. La linea B è ad oggi insufficiente a servire l’EUR e la D è (era) stata pensata anche come cooperante con la B. Piazzale dell’Agricoltura, peraltro, sede di capolinea di bus e centro dell’intero quartiere, rimane abbastanza lontano dalla più vicina stazione della linea B (Magliana), per raggiungere la quale occorre attraversare un parco
E’ vero. Anche l’area compresa tra Via del Tintoretto, Via del Serafico e Grotta Perfetta, risulta lontana dalla fermata MB Laurentina e spesso servita da autobus-lumaca, pur essendo tale area ricca di uffici e abitazioni. Lo stesso dicasi per il Torrino, rispetto alla fermata MB Eur Palasport. Ormai anche il TPL dell’Eur va inevitabilmente sottoposto ad aggiornamento e razionalizzazione, in virtù dell’espansione edilizia e dell’ulteriore decentramento di alcune attività economiche oltre la zona ‘storica’ dell’Eur. Senza dimenticare che l’Eur continua ad essere scandalosamente scollegata, sempre relativamente al TPL, ai due quadranti Sud-ovest e Sud-est, in attesa di due eventuali metrotranvie tangenziali
Si dichiara di voler servire il popolo, per non disturbare chi abita in centro e non ha interesse in collegamenti rapidi con le periferie (e che ci va a fare?) della città; si promette di mettere un termine a sprechi e malagestione buttando al vento milioni (centinaia) di euro; si riaprono discussioni inutili su cose già decise, finanziate, coi cantieri già aperti, tanto per fare un pò di caciara.
Pensavo Berdini fosse una specie di talebano anti attività economiche, contro il profitto, contro il capitale, contro tutto ciò che si muove fa e vuole fare (è sempre l’interesse privato che spinge tutto), ma personalmente e intellettualmente, cioè, visto che si dedica alla amministrazione pubblica di una grande città, politicamente onesto.
Non ho ragione di dubitare in alcun modo della sua integrità personale, sul piano politico però lo giudico un mestatore, un apprendista stregone (nel suo piccolo). Spero faccia la sua parte nel consegnare questa giunta di incapaci e furboni al suo destino.
Follia!!
Comitato ma news sulla stazione di Vigna Clara che doveva aprire il 25/10 dopo la decisione sul ricorso, io ci abito accanto e da quel giorno hanno ripreso i lavori (ora terminati) ma non ho news a riguardo.
Grazie,
Luca.