Raggi è sindaco e il neo assessore all’Urbanistica Paolo Berdini già prova a fermare la linea C
I peggiori incubi legati all’elezione di Virginia Raggi come sindaco di Roma si stanno già concretizzando. Alcuni tra i nemici storici della linea C stanno per occupare i posti chiave dell’amministrazione capitolina, e tra loro c’è il neo assessore in pectore all’Urbanistica, Paolo Berdini, da sempre contrario alla terza metropolitana romana. Più estremista della Raggi, e diretta emanazione di gruppetti pseudo intellettuali e pseudo ambientalisti che popolano il centro convinti di salvare il mondo dal traffico sulle loro biciclette, salvo poi salire sulle loro auto per fare gli spostamenti più importanti, Berdini oggi ha rilanciato la sua anacronistica ricetta: “arriviamo a San Giovanni, poi vediamo”. In pratica posizionandosi su posizioni ancora più reazionarie di quelle del neo sindaco che almeno ha accettato l’idea di confermare l’arrivo della terza linea al Colosseo. Per fortuna l’ignoranza di Berdini su questo tema rappresenta la miglior garanzia che le sue parole resteranno aria fritta di passaggio sui tetti del Celio. Ma vediamo meglio cosa ha detto il neo assessore.
Oggi Berdini, dalle pagine del Corriere della Sera, se ne esce così: “Arriviamo a San Giovanni. Poi dico: si può fare una metro che attraversa il centro senza fare una fermata? Visti anche i ritrovamenti archeologici si può studiare uno sviluppo verso altri quadranti“.
Come detto il neo assessore all’Urbanistica non deve aver studiato molto le carte del progetto se dichiara simili leggerezze. Sappiamo tutti che i cantieri fino al Colosseo sono stati già aperti e fermare i lavori non si può, a meno che non si voglia accettare di lasciare la città con crateri giganteschi per anni, visto che i cantieri sono in stato già avanzato, e soprattutto pagare penali salatissime con possibili ulteriori cause in tribunale, il tutto per centinaia di milioni complessivi. In pratica portando il Comune in default. Le parole di Berdini fanno pensare all’improvvisazione al potere. Alla pancia che ragione al posto della testa. E ne siamo terrorizzati, perché così si mette a rischio il futuro di Roma. Fortinatamente, però, fermare la linea C a San Giovanni è pura utopia, e Berdini dimostra la sua totale mancanza di concretezza quando se ne esce con simili posizioni. Facendo un primo danno grave all’immagine della nuova amministrazione quando non è nemmeno entrata fisicamente in Campidoglio.
Altro discorso, purtroppo, è quello legato al proseguio dell’opera dopo il Colosseo. Con simili personaggi nei gangli della nuova giunta (anche se non sappiamo ancora chi sarà il nuovo assessore ai Trasporti) il futuro della linea così come lo conosciamo è probabilmente segnato. Al massimo si potrà arrivare a Venezia. Ma probabilmente lo sviluppo della linea C morirà per almeno 5 anni alla costruenda stazione Colosseo. Ci auguriamo che la squadra di Raggi si accontenti di stracciare per sempre il contratto con Metro C spa (Caltagirone e soci) per poi aprire davvero una riflessione non ideologica su come proseguire l’opera, senza abbandonare a priori il tracciato della T2 così come lo conosciamo e magari con una nuova gara trasparente ed internazionale. Ma di questo parleremo meglio nel prossimo post in cui ci rivolgeremo direttamente a Virginia Raggi con una lettera aperta. Quest’uomo, però, va fermato: con le sue posizioni contro la linea C, e contro lo stadio della Roma, rischia di esporre il Campidoglio a penali da centinaia di milioni complessive. Sarebbe la bancarotta del Comune di Roma.
[…] Questo modo di ragionare della Prof. Pronello ci piace! Infrastrutture come le metropolitane sono opere che restano in eredità alle città per generazioni, migliorando la vita dei cittadini che ne vivono la realizzazione, come di quelli che l’utilizzano fin da bambini. Questo per dire che non si prestano ad approcci economici miopi o di breve termine che a Roma, ad esempio, vorrebbero la Metro C senza stazioni nel centro storico, in vista di una presunta “inutilità” delle stazioni stesse o con tracciati alternativi di comodo, che però non servirebbero proprio a nulla se non ad evitare il disturbo dei cantieri per alcuni nimby. […]
http://www.romafaschifo.com/2016/06/90-minuti-di-bugie-sullo-stadio-appello.html
Io me la ascolterò stasera
Ascoltato!
Onestamente non mi pare di aver sentito un Caudo che distrugge un Berdini, come ho letto altrove. Anzi, mi è sembrato un dibattito molto interessante, costruttivo, rispettoso e che non ha lesinato, da parte di Caudo nei confronti di Berdini, anche complimenti.
Personalmente mi trovo molto sulle posizioni di Caudo ma capisco anche la posizione di Berdini, che finalmente, al di là della dietrologia da forum e da blog, sono riuscito a cogliere dalla sua viva voce. Il punto che tutte quelle opere civili che Pallotta costruirà per il Comune (ponti, ferrovie, strade, stazioni, etc.) finiranno per servire unicamente lo stadio (e il business center), essendo le uniche cose presenti in quella zona. E per questo avrebbe preferito vedere stadio e opere civili annesse a servire un’ area già urbanizzata.
L’ idea che mi sono fatto è che sbagli a sottovalutare l’ impatto positivo di quelle stesse opere civili alla vita dei cittadini di quel quadrante, prescindendo dallo stadio, soprattutto in una prospettiva di ulteriore urbanizzazione in un’ area che Caudo ha già spiegato essere edificabile.
Per il resto penso che il mio giudizio sia viziato anche dal fatto che a me sia lo stadio che quei grattacieli piacciono. Magari non la penserei allo stesso modo se non fosse così.
Peccato per il battibecco fra Berdini e il giornalista che gli chiedeva se avesse letto il progetto.
In assoluto la figura peggiore l’ ha fatta, manco a dirlo, Tonelli, che ha esordito da vero e proprio cafone. Non l’ avevo mai sentito dal vivo… ma ora comprendo tante tante cose. Peraltro con un contributo alla discussione abbastanza neutro, visto che si è limitato ad insultare. Vabbè… non mi stupisco! E’ una conferma di quello che già pensavo. E pensare che inizialmente avevo confuso la sua voce con quella del giornalista sopracitato e fra me e me avevo pensato: “Eppure non sembra così malaccio sto Tonelli!”. Poi invece mi sono ricreduto subito appena l’ ho sentito sbraitare. Ma insomma… da uno che titola il suo blog Roma Fa Schifo che si può chiedere?
Devo dire che, avendolo ascoltato anch’io (ieri sera dopo la partita), sono d’accordo con quasi tutto quello che hai scritto, tranne il giudizio su chi avrebbe fatto la figura peggiore: io non ho dubbi che l’abbia fatta Fuksas. L’archistar è intervenuto per soli due minuti ma tanto è bastato per sfoggiare tutta la sua arroganza, spocchia e maleducazione. Fossi stato il giornalista non gli avrei risparmiato una domandina sulle sue “nuvole”…
“Il punto che tutte quelle opere civili che Pallotta costruirà per il Comune (ponti, ferrovie, strade, stazioni, etc.) finiranno per servire unicamente lo stadio (e il business center)”
non proprio tutte: la messa in sicurezza del fosso di Vallerano servirà gi abitanti di Decima, che lo aspettano da una trentina d’anni.
Invece, per tornare ad argomenti più trasportistici, sarei assolutamente contrario allo “sfioccamento” della linea B i cui effetti nefasti sono stati spiegati seppur in modo approssimativo da Berdini: deleteria già quando esisteva la diramazione per Ostia (praticamente dall’inaugurazione fino agli anno 90 quando è stata realizzata la tratta Termini-Rebibbia), figuriamoci se venisse riproposta solo per servire la zona dello stadio! D’altronde, affidarsi esclusivamente alla Roma-Lido, seppur migliorata, per trasportare i tifosi in occasione delle partite, con le sue frequenze di un treno ogni 10 minuti, sarebbe impensabile. Alla fine il tutto si risolverà con un servizio di bus navetta da EUR Magliana, che come da tradizione verrà esercitato su vecchie scatolette riempite come scatole di sardine da orde di tifosi agguerriti
Dimenticavo Fuksas in effetti. Pessimo!
Ma era lui o Crozza che lo imitava? Confesso di essere rimasto con questo dubbio
Andrea, ho risentito per intero l’intervento di Tonelli e sinceramente dimmi dove e quando avrebbe insultato. Ha espresso dei giudizi, che si possono anche non condividere, su Berdini pur senza nominarlo direttamente, ma lo ha fatto, oggettivamente, senza mai mancare di rispetto o educazione. Né è vero che non abbia apportato alcun contributo alla discussione, visto che nel suo pur breve intervento ha fornito spunti di riflessione, anche questi condivisibili o meno, ma in modo garbato, se pur appassionato. Il tuo giudizio non lo vedo sereno, ma viziato da un astio personale nei confronti di Tonelli. Se c’è qualcuno che si è comportato da cafone infatti è stato semmai Toscani, che ha subito apostrofato l’intervento di Tonelli come “fascista” senza che l’oggetto del suo anatema potesse avere neanche diritto di replica, dato che si era già congedato dalla trasmissione, e questo da un co-conduttore è ancora più inammissibile. Toscani mi ha ricordato gli anni dell’Università quando se osavi mettere in discussione i tazebau dei “compagni” diventavi un fascista, anatema che spesso provocava la reazione avversa di farti diventare veramente un simpatizzante di estrema destra, tanto erano irritanti questi presuntuosi autoeletti detentori della Verità, tanto difensori a parole della democrazia quanto nei fatti liberticidi e dittatoriali. Quanto a Fuksas e al suo intervento, stendo un velo pietoso, anche perché ancora non son sicuro che fosse la sua voce piuttosto che quella di Crozza
Non so se qualcuno abbia seguito la trasmissione “In mezz’ora” oggi dalla Annunziata con Di Maio. Proprio in finale, ha sconfessato l’assessore Berdini in perfetto stile democristiano (o, se preferite Berlusconiano), affermando bellamente che Berdini sarebbe stato frainteso (NO COMENT) e che lo stadio lo vole fare purché vengano rispettate le leggi, e altre fandonie che tanto ricordano le boutade berlusconiane smentite il giorno dopo. Cosa ci sia da fraintendere in parole come: “userò ogni mezzo a disposizione per fermare lo stadio”, “uno scempio”… pronunciate dalla sua stessa bocca a Radio Radicale nemmeno due giorni fa, in perfetto italiano, qualcuno me o spieghi per favore…. uno dei cavalli di battaglia dei cinquestelle, forse quello più qualificante, cioè la trasparenza, crolla come un castello di sabbia di fronte ad affermazioni così palesemente false e “democristiane”. Si vede che nel direttorio del 5s hanno capito a quali guai sarebbero andati incontro se avessero perseverato nelle loro intenzioni e del loro assessore in pectore (uno coe Pallotta non resterebbe certo a guardare!) e sono corsi ai ripari. Che pena! Io non sopporto Berdini per le sue idee e i suoi pregiudizi ideologici, ma se l’ho ben inquadrato, mi aspetto una sua replica! E se il buongiorno si vede dal mattino, sono pronto a scommettere che la sua presenza in Giunta non durerà molto. Così uno dei pochi assessori certi già ha la sedia che gli trema sotto al sedere….. per gli altri, mi domando quale altra scusa tirerà fuori dal cilindro la Raggi il fatidico 7 luglio, quando scopriremo che ancora sta Giuta non c’è
Riporto sul tema stadio della Roma le parole dell’ex assessore Caudo (lui sì persona valida e degna di occupare quella poltrona):
Il dibattito sul progetto di Tor di Valle mi ricorda il film MEMENTO: ogni giorno si ricomincia sempre dallo stesso punto, come niente fosse.
Ieri ho accettato di partecipare a un confronto sul progetto urbanistico di Tor di Valle con Paolo Berdini. Nel corso della puntata precedente, l’assessore indicato dal sindaco Virginia Raggi, aveva sostenuto che il Comune con quel progetto sperpera circa 1 miliardo di euro, mentre la città è piena di debiti.
Avevo replicato a distanza per segnalare l’enormità della ennesima bugia. Ho accettato quindi di partecipare a una trasmissione che è un po’ surreale, andrà in onda domenica alle 15 su Radio Radicale, nel tentativo di avere un confronto nel merito (la campagna elettorale è finita), di contribuire a fare chiarezza e per avere da Paolo Berdini argomenti a sostegno di quanto detto.
Niente da fare.
I dati, gli atti i documenti ufficiali dicono cose del tutto diverse, non opinioni, ma fatti e delibere validate da organi competenti ed esaminate dai magistrati, chiamati in causa da esposti, tutti archiviati, e dalla magistratura amministrativa.
Eppure il refrain è sempre quello:
1. l’area è esondabile! Allora leggo il parere rilasciato in conferenza di servizi dalle autorità competenti che dice una cosa diversa..mettere in sicurezza il fosso di Valleranno che è a Decima..fuori dall’area ecc… niente. Dopo dieci minuti si riprende come prima.
2. Senza provare quanto asserisce ripete che il pubblico avrà mancati incassi degli oneri di urbanizzazione per 400 milioni, ma forse anche per il doppio (non più quindi un un miliardo) e per questo motivo bisognerà cercare un’altra area. Spiego che non è vero, fornisco i conteggi degli oneri di legge che sono circa 90 milioni mentre il privato realizza opere pubbliche per circa 115 milioni. Inoltre il privato realizza in regime di concorrenza instratrutture per 195,5 milioni di euro. Niente neanche qui. “Lo Stadio è esempio di mala urbanistica romana, bisogna smetterla col regalare soldi ai privati , una modalità che ha portato il comune in bancarotta”. Faccio notare che i numeri dicono altro, faccio comparazioni con esempi, quelli si di mala urbanistica, Porta di Roma dove il comune a fronte di oltre 3 milioni di metri cubi di costruito ha ricevuto opere per neanche 90 milioni. Si è costruito il triplo di quanto previsto a Tor di Valle (per altro la maggior parte case) ma il comune ha ricevuto opere pari a 1/3 di quanto otterrà con il progetto di Tor di Valle (a chi stiamo regalando cosa?). Lo stesso si può dire di Ponte di Nona. Niente, neanche questa volta, si ricomincia con il refrain.
3. Il progetto provoca un consumo di suolo per 89 ettari. Falso, degli 89 ettari solo 44 saranno occupati da edifici, attrezzature e immobili, esattamente quelli già individuati come edificabili dal PRG, il resto sono solo sistemazioni a parco fluviale, parchi e aree verdi. Ciò che è verde resta verde, viene solo curato, manutenuto e reso accessibile…fiato sprecato.
4. ..e potrei continuare…
La vera domanda allora è: a chi fanno comodo tutte queste bugie ripetute e ripetute ormai da circa due anni e mezzo tanto da farle diventare “verità fasulle”?
Questo è il nodo, e non è tecnico né amministrativo, ma politico.
Fa comodo a Cinquestelle che vogliono far vedere che loro ora sono “forti con i poteri forti” che sono contro “i palazzinari” e la cementificazione, e sposano la posizione di Berdini, già messa per iscritto sul suo Blog nel gennaio del 2015, un’anno e mezzo fa, qui il link (http://www.ilfattoquotidiano.it/…/nuovo-stadio-del…/1335580/) (da notare che nella fretta per sostenere la tesi che l’area è “un deserto urbano” ha scritto che ci sono 100 metri di dislivello tra Tor di Valle e le aree intorno, purtroppo per lui il dislivello massimo a Roma, quello tra Ostia e Ottavia è di 153 metri, come può essere quello tra Tor di Valle e l’Eur di 100 metri? Si dice la qualsiasi pur di darsi ragione!)
Succede però che sono proprio i poteri forti, quelli stessi abituati a dare una mancia al pubblico in cambio di enormi profitti (quelli che hanno creato il debito urbanistico di cui parla Berdini) a non volere che il progetto vada avanti e conducono una battaglia contro a prescindere fin dal primo giorno. D’altronde sono stati abituati a pubblicizzare i debiti e a privatizzare i profitti. Non si è mai visto a Roma che il pubblico in un intervento tutto privato patrimonializzi opere per oltre 300 milioni di euro, il 30% dell’investimento (la prassi romana è intorno al 9/10%).
Ecco la nuova Roma che avanza: una confluenza inaspettata di interessi, entrambi “privati”, che cancellano l’interesse pubblico, quello della città, e che avrà come esito di mettere tutti i bastoni tra le ruote a un progetto che cambiava la prassi dell’urbanistica romana, sfidava il privato sulla qualità e portava investitori e risorse economiche vere.
No, questo a Roma non si può fare, neanche con i Cinquestelle, peccato.
Ci abbiamo provato a pensare in termini di regia pubblica e di interesse generale e non di meri interessi di parte, siamo stati mandati via, ora tocca a loro.
Sul progetto di Tor di Valle non serve dire più nulla, tanto è inutile. Riparte il film come in Memento, e si ricomincia da capo.
Le cose non stanno affatto così. Tanto per cominciare TdV, come progetto è una truffa: con la scusa dello stadio si vogliono costruire milioni di mc che con lo sport c’entrano zero. Non è quello che prevede la legge sugli stadi, e nessuno stadio al mondo ha avuto bisogno di 3 grattacieli da 200 mt l’uno per rientrare dall’investimento; inoltre il tutto (al contrario di quello che prevede la legge) NON sarebbe di proprietà della as roma, ma sarebbe di proprietà di privati che poi lo affitterebbero. Con il tradimento dello spirito e della lettera della legge, ce n’è abbastanza per mandare tutto a monte. Ovviamente c’è molto altro ma per brevità basta già questo per metterci una pietra sopra, e pure bella grossa.
Per quanto attiene quel che più ci interessa, per la linea C possiamo stare tranquilli: non solo come già ricordato i cantieri fino a Fori Imperiali sono già avanzati, e per andare “ad ovest” da lì c’è già la linea B, ma soprattutto Berdini sul tracciato della linea C ha ben poca competenza, se non (forse) per la parte dopo Clodio dove l’indirizzo urbanistico può avere il suo peso. Ma Berdini ha un’età che gli farà cedere difficilmente il dopo-Clodio della C (anche se gli auguro lunga vita).
“Ovviamente” hai le prove di quello che dici, e anche di quello che non vuoi dire “per brevità”. I “milioni di metri cubi” si costruiranno tutti su area già dichiarata edificabile nel PRG del 2008, a spese dei privati, che nel complesso realizzeranno opere di pubblica utilità al contorno (sulla vabilità generale, sul TPL perché verrà rifatta la stazione della Lido, e persin sull’area verde che resterà verde e anzi, verrà curata e resa fruibile, ORA E’ UN IMMONDEZZAIO) per il 30% sul valore dell’investimento. Cosa mai vista a Roma. Se qualcosa di quanto scritto, che è nelle carte, ritieni sia falso allora sii preciso altrimenti sono chiacchiere al vento, come quelle di Berdini smentite punto per punto da Caudo. Invano purtroppo. Il Messagero, di Caltagirone, non a caso glissa sulla questione dello stadio, mentre sta pompando le Olimpiadi (quelle sì, sarebbero sperpero di soldi PUBBLICI e ulteriore indebitamento; ma spero nel CIO che le diano a Budapest così questa stria finisce una volta per tutte). Che poi lo stadio non sarà della Roma m di una società di Pallotta che lo affitterà alla Roma, non vedo cosa cambi per il cittadino romano e nemmeno per la società visto che sarebbe una partita di giro. Faccio osservare in proposito, che la Roma e la Lazio attualmente pagano tuttora cifre salate per poter giocare in uno stadio che non solo non è di loro proprietà, ma neanche del Comune. Quanto allo Juventus stadium, vero esempio d pubblicizzazione delle perdite e privatizzazione dei profitti, elogiato dallo stesso Berdini come “gioiello”? Pagato quello, sì, con soldi pubblici e regalato alla Juve? Naturalmente quando si parla di Juve tutto deve essere messo sotto silenzio, le lobby pallonare del nord faranno sempre di tutto per far sì che la Roma resti la rometta di sempre ….. embé……
Non ho bisogno di prove, sono FATTI
1) 3 grattacieli per costruire uno stadio? È un fatto che sarebbe il primo caso al mondo. Fra l’altro, altro fatto, destinati a uffici e quindi destinati a rimanere vuoti come il 50% degli uffici costruiti negli ultimi 10 anni, visto che non servono più a molto in questa città che non è Milano. Mi pare ovvio che non c’entrino affatto con lo stadio, che invece potrebbe avere altre strutture coerenti, come megastore, ristorazione ecc., sicuramente. Sicuramente potrebbe andare bene un hotel. Ma 3 grattacieli sono “con la scusa della roma famo quello che ce pare e ‘mboccano tutti, daje roma daje lupi”.
2)cosa cambia che la proprietà non sia della roma? Cambia che è il contrario di quel che prevede la legge. Lo stadio DEVE essere della roma.Per legge. Altro fatto.
3) l’area certo che è edificabile, ma per impianti sportivi e verde attrezzato, non certo per uffici per decine di migliaia di persone (che poi rimarranno vuoti è un altro conto).
4) l’altro sarebbe lungo, diciamo che basta e avanza la delinquenziale “dichiarazione di pubblica utilità ” come da delibera comunale, per la quale (la cerco ma sembra sparita dal sito del comune, ma me l’ero letta tutta) esiste il vincolo rispetto alle opere pubbliche richieste come urbanizzazione, certo, ma questo vincolo riguarda solo l’agibilità dello stadio, TUTTO il resto non ha alcun vincolo. Indovina cosa costruiranno per prima, mantenendo gli altri cantieri alla velocità della lumaca, e emettendo intanto centinaia di milioni di (junk) bond per finanziare la costruzione del resto, sul mercato mobiliare globale: che ne sanno a Pechino o Rio che a Roma stanno a confeziona’ un pacco di dimensioni bibliche? Solo quest’ultima è una mia opinione, basata sulla conoscenza del funzionamento di queste cose. Il resto sono FATTi e già bastano e avanzano.
Ci sarebbe ancora altro, ma basta così.
Il video dell’Istituto Luce del 16 agosto 1940 illustra l’inaugurazione del drizzagno di Spinaceto alla presenza dell’allora capo di governo, quell’importante opera idraulica progettata e realizzata dal Governatorato di Roma nell’ambito degli ambiziosi interventi urbanistici legati all’E42 e propedeutica alla messa in sicurezza dell’area centrale della capitale dalle catastrofiche esondazioni del Tevere, l’ultima risalente al 1937. La vasta area golenale ottenuta dalla rettifica del tracciato fluviale, in origine destinata a bacino di atterraggio e decollo per gli idrovolanti come meglio descritto nel documentario, è quella sulla quale Pallotta, Parnasi, buona parte del PD romano e i principali istituti bancari che vantano rilevanti crediti nei confronti di Parsitalia, vogliono realizzare quell’aborto urbanistico finanziario del nuovo stadio dell’A.S. Roma con annessi edifici a uso commerciale e terziario. Tralasciando le ovvie problematiche di natura idraulica e trasportistica insite nella deleteria scelta del sito, è opportuno rimarcare due criticità di un siffatto intervento urbanistico: non è vero che lo stesso sia a costo zero per il contribuente, in quanto le nuove torri sono destinate a ospitare, dietro pagamento al consorzio proprietario di ingenti canoni di locazione, ministeri e altre importanti funzioni apicali dello Stato attualmente domiciliate presso pregevoli e centralissimi edifici di proprietà del demanio; edifici per i quali si porrebbe poi il problema di una difficile riconversione … li vogliamo forse destinare a favelas gratuite per rom e immigrati illegali sul modello del villaggio olimpico torinese, tanto per ingraziarci ulteriormente la Santa Sede ?? Inoltre la realizzazione del nuovo stadio dell’A.S. Roma si pone palesemente in contrasto con quei sani principi di ricapitalizzazione propugnati dal libero mercato e, nella fattispecie, specifici di una società quotata in borsa: mentre la Juventus Spa è proprietaria, al pari di tantissime squadre europee, dello splendido impianto torinese e dell’annessa cittadella dello sport strettamente funzionale al core business societario, comprendente fra l’altro attività museali e ludiche oltre a importanti strutture sanitarie destinate in primis alla cura dei calciatori, nell’ipotesi propugnata dalla premiata ditta Pallotta & Co. si assisterebbe al solito pessimo pasticcio in salsa capitolina: la A.S. Roma prenderebbe in affitto con un oneroso contratto di locazione a lungo termine il nuovo impianto da una società di proprietà del manager italo americano indebitandosi pesantemente … sappiamo che la differenza di stile fra le due società calcistiche è abissale ma non si possono stravolgere impunemente i principi del libero mercato. Come se non bastasse a leggere gli interventi nella discussione c’è ancora qualcuno dei forumer che difende a spada tratta questa sottospecie di capitalismo alla romana …
https://www.youtube.com/watch?v=F1004C96IsQ
Dunque, lo stadio della Juve, costruito con soldi pubblici e regalato alla Juventus con un’operazione di privatizzazione dei profitti e pubblicizzazione delle perdite, è un splendido esempio. Ne prendo atto, e sono certo che il tifo non c’entra e che la rometta di sempre dovrà stare zitta e mosca di fronte ai club del nord non c’entra niente (e poi il leghista sono io!). Quanto alla infelice scelta del sito, prenditela con chi ha contribuito a redarre il PRG del 2008, visto che quell’area è stata dichiarata edificabile
Scusate la mia ignoranza, ma in quell’area c’è sempre stato l’Ippodromo di Tor Di Valle, e nessuno ha mai fatto problemi di esondazioni. Lo stadio non verrebbe fatto al posto dell’Ippodromo?
Per Stefano: il problema non è l’impianto sportivo in quanto tale ma l’ingente mole di nuove edificazioni da realizzarsi a collaterale che nulla hanno a che vedere con le effettive necessità di natura calcistico imprenditoriale della A.S. Roma; tornando al paragone con il complesso di proprietà della Juventus Football Club, che cito non per fede calcistica ma semplicemente perché entrambe le società sono quotate in borsa, le cubature realizzate alla Continassa sono notevolmente inferiori rispetto a quanto progettato per l’area di Tor di Valle; inoltre le strutture a margine dell’impianto torinese sono comunque intimamente legate alle esigenze del calcio e dei suoi supporter, quindi strettamente propedeutiche al core business societario. Cito ad esempio alcune delle strutture sanitarie di eccellenza ospitate nella cittadella torinese, previste in primis per la cura e la riabilitazione dei calciatori, comunque fruibili anche da qualsiasi mutuato in ambito servizio sanitario nazionale. L’impianto sorge sulla stessa area del preesistente e demolito Delle Alpi, di cui riutilizza parte delle strutture; è il primo complesso calcistico italiano privo di barriere architettoniche nonché primo impianto ecocompatibile al mondo; è uno dei tre stadi italiani, assieme all’Olimpico di Roma e all’Olimpico Grande Torino di Torino, a rientrare nella categoria 4 UEFA, quella con maggior livello tecnico. Come ricordato nel mio precedente intervento l’impianto è di proprietà del club juventino ed è quindi regolarmente ascritto fra le attività di bilancio contribuendo certamente, al pari delle prestazioni calcistiche dei tesserati, alla determinazione delle quotazioni alla Borsa Valori di Milano; a differenza di quanto invece previsto nell’ipotesi di Tor di Valle dove la A.S. Roma figurerebbe semplicemente come locataria dell’immobile. Tornando all’ipotesi urbanistica prevista per la capitale non dimentichiamoci che le nuove strutture, in primis quelle a uso commerciale e terziario e non lo stadio in quanto tale, andrebbero a impattare pesantemente su di un quadrante urbano già adesso interessato da ingenti flussi di traffico da / per aeroporto Leonardo da Vinci / tirrenica nord, provenienti sia dai quadranti nord della capitale, sia, in maniera ben più consistente, dai quadranti sud e est della capitale, come purtroppo quotidianamente testimoniato dagli ingorghi che interessano il GRA e gli itinerari paralleli. Flussi di traffico che, qualora si realizzasse il nuovo complesso immobiliare, saranno destinati a incrementi significativi e ad essere soddisfatti unicamente dal veicolo privato, non potendosi certamente fare affidamento sulle collassate metro B e Roma Lido.
“Accanto al nuovo Stadio sorgerà un centro di allenamento all’avanguardia, dove la prima squadra giallorossa svolgerà gli allenamenti durante tutto l’anno.
Questo ‘Peak Performance Centre’ sarà creato con la supervisione degli allenatori, dello staff tecnico, del capitano Francesco Totti, di Daniele De Rossi e dei giocatori più esperti della squadra.
Questo nuovo e innovativo complesso accoglierà i giocatori della prima squadra giallorossa, gli allenatori, lo staff medico e lo staff tecnico. Il centro comprenderà una serie di campi da gioco, strutture tecnologicamente avanzate per la preparazione, l’allenamento e la riabilitazione, spogliatoi, una sala da pranzo e una sala multischermo per rivedere i video delle partite. Questo nuovo centro di allenamento è progettato nel rispetto degli standard più elevati, per assicurare una preparazione ottimale e il raggiungimento di prestazioni eccellenti.”
http://www.stadiodellaroma.com/it/stadio-della-roma-splash#it/a-new-training-complex
Ma come, Stefano, non lo sai che i cavalli sanno nuotare?
Arnaldo, sono d’ccordo sulla frase finale del tuo intervento (e come potrei non esserlo?); ma proprio a tal proposito vorrei riportarti il link a un post di questo blog: http://www.metroxroma.it/2016/03/roma-lido-addio-al-progetto-dei-francesi-lultima-spiaggia-si-chiama-as-roma/
Il post si intitolava: ROMA-LIDO, ADDIO AL PROGETTO DEI FRANCESI. L’ULTIMA SPIAGGIA SI CHIAMA AS ROMA
Cito dallo stesso:
“Il project financing dei francesi costa troppo, e quindi non se ne parla nemmeno. ATAC non ha un progetto alternativo per rilanciare la linea, nonostante quanto riportato dai giornali. E le uniche risorse in campo sono quelle della Regione Lazio, salvo forse nuovi fondi chiesti al ministero che però, a oggi, non esistono. È un futuro davvero a tinte fosche quello che si prepara ad affrontare la Roma-Lido, definita già da tempo la peggiore linea d’Italia.
[…]
Resta sul tavolo una sola speranza: nel piano che l’AS Roma sta per presentare alla Regione, bocciata la biforcazione a sud della linea B, per favorire l’accesso del pubblico al nuovo stadio della Roma a Tor di Valle è previsto proprio il potenziamento della Roma-Lido, con tanto di realizzazione della avvenieristica stazione di Tor di Valle a forma di chiocciola. È davvero l’ultima spiaggia per trasformare questa fondamentale opera in una moderna infrastruttura in grado di svolgere un servizio di metropolitana urbana”
Secondo il Comitato proprio il progetto Tor di Valle potrebbe fare da volano al rilancio di questa ferrovia che, giustamente definisci collassata. E con il sostanziale contributo dei privati (Pallotta & Co.) che si farebbero carico di parte dei costi dell’investento.
Come pensi che la Roma-Lido possa essere minimamente ammodernata senza uno staccio di investimenti? E se un privato può seppure in minima parte darvi un contributo, ma ci fa proprio schifo? Dove penserebbe di trovare Berdini i soldi, se non proprio dai privati? Perché Roma non può diventare come Milano e attirare investimenti dalle grandi holding che il progetto Tor di valle nella sua interezza potrebbe attirare? Quando qualcuno proprio qui affermava che esiste una regia occulta che vuole mantenere Roma a livello di paesotto di provincia, a tutto vantaggio di Milano (dove, chissà come mai, i conquestele al ballottaggio non ci sono arrivati), comincio a pensare che non avesse tutti i torti…
Scusate ma il discorso alla fine è più semplice di quello che si pensa.
Nel 2008 venne approvato un piano regolatore. Fatto male secondo un sacco di gente. Caudo non più tardi di qualche giorno fa ha affermato
“il piano regolatore del 2008 è stata una occasione persa. Perché è stato fatto sull’eredità delle cubature e non sulla visione del futuro della città”
Ora un privato va in comune e presenta un progetto. Il comune dichiara la pubblica utilità, in questo modo, mi pare di aver capito, non c’è bisogno di deroghe al piano regolatore che altrimenti sarebbero state inevitabili perché il progetto andava oltre quanto era stabilito dallo stesso.
Quindi abbiamo un comune che non decide dove va costruita cosa ma un privato. Il comune si adegua cercando di spillare al privato vantaggi. Le cifre delle compensazioni vantate dai favorevoli al progetto dovrebbero far capire quanto ci guadagnerà il privato, altrimenti non avrebbe accettato.
A me è questo concetto che non va. E’ inutile condire i discorsi parlando di sviluppo, infrastrutture, archistar e altro, è il principio che andrebbe messo in evidenza perché nulla vieterà in futuro ulteriori iniziative del genere, magari senza archistar in mezzo, con conseguente messa in soffitta del pur male in arnese piano regolatore veltroniano.
p.s: c’era una serie interessante di commenti su RFS forse del 2015 in cui qualcuno spiegava cosa succederà all’Eur se ci saranno spostamenti di uffici da quel quartiere ai nuovi grattacieli, con i costi pubblici conseguenti. In una città dove la richiesta di uffici è bassa e ci sono già strutture mezze vuote, grattacieli compresi.
Emanuele: “Le cifre delle compensazioni vantate dai favorevoli al progetto dovrebbero far capire quanto ci guadagnerà il privato, altrimenti non avrebbe accettato” E’ evidente che un privato ci guadagni, il privato non è una ONLUS. Questo concetto è duro da far digerire a uomini dallla mentalità di Berdini, ma funziona così in una Paese capitalista. l che non è un male a prescindere, purché sia fatto nel rispetto delle norme vigenti e a pagarne non ne sia la città e i suoi abitanti. La speculazione edilizia praticamente dal dopoguerra ad oggi ha mangiato su questa città che ne ha pagato uno scotto altissimo. Su queste considerazioni generali sono in linea con Berdini. Ma poi voglio capire nel dettaglio questo progetto, perché è di questo in particolare che stiamo parlando; e ho capito che Berdini ne è contrario a prescindere, mentre a me sembra un ottimo punto di svolta per la città. Poi magari sbaglierò io e avrà ragione lui, ma finora nulla, proprio nulla di quello che gli ho sentito dire è stato sostenuto da argomentazioni valide, anzi nell’intervista a Radio Radicale Caudo ha smontato le sue tesi punto per punto. Per cui mi ha convinto Caudo. Berdini invece è apparso come un disco rotto che ogni volta ricominciava con lo stesso ritornello su tesi già smontate da Caudo. Di fronte a questa intervista io mi convinco ancor di più sulle opportunità di questo progetto, e per contro sulle pregiudiziali tutte ideologiche di Berdini. Quando poi mi si porta come paragone lo stadio della Juve, definendolo un pregevole esempio di architettura sportiva, allora mi ribolle il sangue! Non per motivi di tifo, ma perché è l’esatto esempio di regalo fatto ai privati (nella fattispecie la società bianconera) a spese del contribuente. Al di là di considerazioni di tipo estetico o urbanistico.
Un’ultima considerazione sui “grattacieli”: nessuno ha detto di volervi spostare uffici pubblici, questa è un’illazione che viene sbandierata come logica conseguenza al fatto che tanto a Roma nessuna grande multinazionale verrà ad investire (“perché Roma non è Milano”, lo avete scritto proprio voi). Beh, a me questo rassegnarsi a dover rimanere solo la città della burocrazia e del turismo non va giù. Se a voi sta bene che Roma resti al palo e che i grandi investitori internazionali scelgano Milano, a me per niente. Abbiamo l’occasione di un imprendotore american che ha voluto puntare tutto su un brand internazionale come Roma e su una delle passioni che animano la sua cittadnanza, il calcio, per investire capitali esteri. Ma io gli stendo il tappeto rosso! Controllando, in maniera vigile, che il tutto si svolga nel rispetto delle regole, naturalmente. Invece n, sembra proprio che a Roma questo non si possa, non si DEBBA fare. Secondo me pochi di voi si rendono conto cosa significherebbe una AS Roma che diventasse una squadra in grado di competere con grandi Clubs come Chelsea, Real Madrid, Bayern… a quanti padroni del vapore questo darebbe fastidio! Non vi fa pensare che le peggiori frange del tifo della Sud vedano di mal occhio la nuova dirigenza di Pallotta? Forse perché con essa hanno perso molti privilegi che la “rometta” di Rosela Sensi garantiva loro? O sono solo io che vedo queste cose tra le pieghe di questa questione?
A me piange il cuore e al contempo rode il fegato, quando leggo queste cose:
http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/16_giugno_26/04-milano-t1cccorriere-web-milano-404353d4-3b68-11e6-9ec4-cc8bddb9414f.shtml
Ecco un’amministrazione fatta da gente che, pur di diversi schieramenti, rema nella stessa direzione per il bene del proprio territorio.
Non homcapito, per dare una speranza alla roma di primeggiare in Europa (cosa che non gli è mai successa nella storia) devo lasciare campo libero a questi banditi? Preferisco che le cose vadano come devono andare, a rigore di legge, quindi NO e BASTA.
Comunque Roma è ancora la terza città industriale d’Italia, dopo Milano e Torino. Ero io comunque che ho lanciato il sospetto dell’affossamento dell’economia romana da parte di altri interessi, dopo la crescita del periodo 2000-2007.
“banditi”, “NO e BASTA”
Fine di ogni possibile
Mi e vi risparmio poi commenti sulle considerazioni più strettamente calcistiche che è meglio (potrei iniziare un dibattito sul PERCHE’ non è “mai” successo nella storia della Roma di primeggiare in Europa ma lasciamo perdere….. quanto al “mai”, poi, una finale di Coppa dei Campioni contro il Liverpool persa proprio a Roma ai rigori…. lasciamo perdere va!)
….mi è rimasta la frase a metà; volevo scrivere fine di ogni possibilità di dialogo con chi ha questo atteggiamento da “NO-TAV”
alex69alex, che vi sia, storicamente, un interesse a “tenere a bada” la A.S. Roma è un dato di fatto che, specie nell’ultimo ventennio, costituisce una delle facce del crescente e sempre più esplicito “sabotaggio” della città da parte di interessi oltrePo …
E’ una realtà triste, e assai singolare per un paese che ha per capitale una città così importante nella storia. Ma è una realtà.
Che ha molte facce.
Ti faccio un esempio: l’autostrada Roma-Genova. Eternamente in costruzione, mai terminata. Collegherebbe Roma e il sud Italia con Genova, Torino, la Francia … senza passare per la Lombardia e per Milano. Sacrilegio!! Mi sbaglierò … ma sarà un caso?
http://www.milanotoday.it/green/life/milano-capitale-italia.html
… e leggetevi il fantastico Severgnini che maramaldeggia a tutto vantaggio dell’eterna Capitale Morale … oltretutto tira fuori pure questo:
“Roma è così bella che i suoi abitanti pensano che la bellezza basti. Ma quando ci si accorge che la vita urbana ha anche bisogno di un sistema di trasporto pubblico funzionante e politici onesti e competenti, si dice che bisogna cambiare. Ma il cambiamento è doloroso. E allora la bella e seduttiva Roma sospira: “Perchè questo fastidio?”
Beh, almeno su questo, si sono sbagliati di grosso, i romani non ne possono più e lo hanno detto chiaramente. Il cambiamento è stato fortemente voluto, e qui su queste righe stiamo proprio discutendo se l scelta di netto cambiamento espressa andrà a buon fine e sarà rispettata. Il “fastidio per il cambiamento”, anche se di misura, lo hanno avuto i milanesi, che almeno, a differenza di Roma ma anche Torino, hanno avuto il buon gusto di non lamentarsi.
gianlux: devo ammettere che il giudizio, seppur sprezzante, di Severgnini (come, d’altronde, è suo uso e costume) sul fastidio dei Romani al cambiamento, lo condivido appieno, come la maggior parte dei suoi giudizi espressi nei suoi editoriali sul Corriere. Il voto in massa ai cinquestelle, un voto per la stragrande maggioranza dato con “la pancia” (come i voti alla Lega di vent’anni fa dei cttadini del nord), per me non smentisce affatto questa impressione. Bisognerà vedere quando, nei fatti, gli interessi dei molti saranno toccati (e c’è solo da sperare che questo accadrà), come reagiranno i cittadini che così numerosi le hanno dato il voto. Esempio banalissimo: se la Pronello, che viene da Torino città del nord i cui automobilisti sono abituati a comportamenti ben più civili e rispettosi de codice rispetto a noi, deciderà di dare una stretta al malcostume della doppia fila, poi li vorrò vedere tutti questi Romani avvezzi ai cambiamenti…
Gianlux: non credo affatto che tu sbagli, quando fai notare come sull’asse tirrenico si sia evitato di investire, non solo sull’autostrada, faccio osservare, ma anche sull’AV ferroviaria, che ancora, guarda caso, ha puntato tutto e solo sulla grande T che vede sempre Milano come centro stella. Non trovi quanto meno bizzarro che, per andare da Roma a Torino velocemente usando il vettore ferroviario, si debba passare per Milano anziché come naturalmente dovrebbe essere, lungo la costa tirrenica? Perché questa direttrice è stata volutamente lasciata fuori dagli investimenti sull’AV ferroviaria? Il vooer tehere sempre ai margini Roma passa anche per il boicottaggio della sua principale squadra di calcio. perpetrato negli anni con tutti i mezzi possibili (Moggi docet), non ultimo quello di condizionare anche la pubblica opinione mediante subdole operazioni manipolatorie attuate grazienalla compiacenza di prezzolati quanto faziosi commentatori sportivi, abili a far passare scandalose quanto dolose decisiosi arbitrali come scusabilissime sviste o rigori che “ci possono anche stare come anche no” che gridano vendetta: questo sarebbe il tanto decantato “stile Juve” citato purtroppo anche in questo forum da taluni
Capisco che è off topic, ma sulla stampa antiromanista non posso fare a meno di ricordare l’annata 2002/2003 … non potendo più negare l’evidenza di fronte ad un killeraggio arbitrale mai visto prima, ricordo benissimo che la stampa di regime (ovviamente pro-Palazzo del Nord) ebbe l’incredibile colpo di genio di inventare una nuova categoria: quella dell’ “ASTIO GIUSTIFICATO” degli arbitri contro Sensi … Io ho ancora questo “astio giustificato” che mi ronza nella testa. Un capolavoro epocale.
Buonasera a tutti, pur apprezzando il lavoro che il Comitato ha svolto in questi anni, ma non condividendone più né l’approccio, né i metodi, né soprattutto i toni che stranamente negli ultimi giorni vengono utilizzati da certi soggetti, comunico che questo è il mio ultimo post.
Non importerà a nessuno, ma ci tenevo a farlo. Pur non avendo mai conosciuto nessuno (a mio avviso una grave mancanza l’assenza di confronti live piuttosto che su tastiera) avevo creduto in tale iniziativa, ora non più.
Invito alcuni soggetti ad essere costruttivi e non distruttivi e soprattutto invito alcuni soggetti ad informarsi prima di scrivere baggianate o quanto meno ad entrare nel merito e rispettare le opinioni altrui. Il confronto (anche con opinioni diversi) è un conto, la pura attività di tastieristi frustati è un’altra.
Buona vita e TPL a tutti.
Onestamente l’approccio adottato dal Comitato durante e dopo la campagna elettorale ho faticato a capirlo anche io. Non tanto per il fatto che abbia preso una posizione politica diversa dalla mia, che ci sta. Ma per l’ inedito semplicismo nell’analisi, i toni (che nell’ultimo post hanno sfiorato l’ingiuria) e soprattutto la totale assenza di iniziativa costruttiva che da sempre lo aveva contraddistinto.
Non smetterò di leggere il blog o di contribuire al dibattito. Ma distinguerò dalle analisi tecniche del Comitato, sempre molto interessanti ed esaustive, dalle considerazioni ideologiche dello stesso, che nella mia ottica ormai sono decadute da opinione informata a semplice giudizio soggettivo.
Come feci con Alex, invito anche lei a restare qui, nonostante anche con lei politicamente e spesso ideologicamente mi trovi in disaccordo, perché credo che opinioni dissimili contribuiscano al confronto e alla crescita personale.
“arriviamo a San Giovanni, poi vediamo”. Magari ……..
Secondo me qusti toni duri sono giustificati dalle dichiarazioni,perché questo futuro assessore ha espresso l’intenzione di FERMARE i cantieri già aperti nel centro di Roma per “pensare” ad un prolungamento verso altre zone. Dunque rpartire tutto da capo, carotaggi scavi esplorativi, progetti preliminari ed esecutivo e, soprattutto, ricerca dei finanziamenti. In piu’ da questa dichiarazione traspare una certa volontà di trascurare tutti gli aspetti complessi legati a questa grande opera. Il M5S, inutile negarlo ha all’interno un gruppo numeroso ,che comanda!, di persone otili alla Linea C fra i quali vi é questo assessore in pctore e trovo comprensibile che il Cmitato MetroxRoma li attacchi
Uno che vuole opporsi allo stadio della Roma (un progetto da realizzarsi su terreno edificabile come da piano regolatore del 2008 e per il quale la precedente Giunta è riuscita a strappare ai privati oneri di urbanizzazione per ben il 30% del valore dell’investimento, cosa mai accaduta a memoria d’uomo, e che comprenderebbero tra le altre cose lo svincolo della Roma-Fiumicino, la riunificazione di Ostiense a via del Mare nel tratto interessato, la nuova stazione della Lido, il ponte pedonale tra Magliana e Tor di Valle) e che, al contempo, considera “un gioiello” lo stadio della Juve, quello, sì, realizzato con soldi PUBBLICI spesi per Italia 90 e le Olimpiadi invernali del 2006 e poi REGALATO alla Juventus, che ci ha costruito intorno anche il centro commerciale, ed è fruttato al Comune di Torino 0,53€/mq, sì: VA FERMATO! e (parafrasando le sue stesse parole) CON QUALSIASI MEZZO!
Roma-Italia-Sindacati-Atac.
Evito commenti. Buona lettura.
http://www.romafaschifo.com/2016/06/scoop-micaela-quintavalle-ci-spiega.html
Comitato, nessun parere sulla Pronello?
Scusate l’out-of-topic, ma oggi ne è uscita una grossa che nessuno qui ha ancora commentato: tutti gli assessori, compresi quelli non iscritti ai 5 stelle, dovranno sottostare al regolamento del movimento, e in caso di violazione dovranno pagare 150000€ di multa. Non è dato sapere in quali casse finiranno tali soldi, a che titolo, e se saranno tassati, dato che sicuramente non saranno casse pubbliche.
Ma il bello di tale regolamento è questo: ogni mese anche gli assessori non iscritti al movimento dovranno inviare a Grillo un dettagliato rapporto sulla loro attività, e sarà lui ad approvarlo o meno! A me non sembra che gli elettori romani abbiano dato un mandato a Grillo, e dato che gli assessori del mio comune sono anche i miei, da cittadino questo non lo accetto!
Ultima ciliegina per gli assessori: ogni mese dovranno girare un video e metterlo su youtube per spiegare del loro operato, e non so se tali video saranno ad accesso riservato del direttorio oppure pubblici.
Scusa, ma considerata l’enormità delle cose che scrivi (in senso negativo, ovviamente), non credi che sarebbe cosa buona e giusta citare le tue fonti?
Non penso ce ne sia bisogno, infatti in rete non si trova nulla di quello che dici. Non ve ne è bisogno perché l’assessore può essere rimosso dal sindaco, discorso diverso invece è per il sindaco o il parlamentare che stanno in carica fino alla fine del mandato. Vuoi continuare ad avere una repubblica in mano ai Razzi e agli Scilipoti?
DO0VE HAI TROVATO QUESTE NOTIZIE ??
POTRESTI DARCI INFORMAZIONI PRECISE PER SAPERE SE SEI UN FURBETTO CHE VUOLE GETTARE ZIZZANIA OPPURE UN CO****NE CHE NON MERITA CONSIDERAZIONE..ASPETTIAMO….
Questi toni da minaccia mafiosa e con l’uso totale del maiuscolo, uso consoderato indice di maleducazione nella netiquette, sono proprio una delle molteplici manifestazioni di questo “nuovo che avanza” che puzza tanto di marcia su Roma (poi dite che il fascista sono io)
Scusate la mia assenza di qualche giorno da questo sito. Mi stupisco che non sapevate di questa cosa, l’ho appresa dal TG1 delle 13.30 di quel giorno, il 22 Giugno, poi la notizia è rimbalzata da diverse parti, fin quando il Sindaco ha chiarito che gli assessori non saranno sottoposti al regolamento in oggetto.
Il comune di Roma non andrà mai in default, qualunque sia l’entità del disavanzo. Il governo italiano ha stabilito per legge che questo non avverrà mai. Se necessario si approveranno ulteriori decreti “salva Roma” aumentando ulteriormente l’aliquota IRPEF. Il fallimento del comune di Roma è vietato per legge.
Anche perché di fatto lo è già. E’ il bilancio dello Stato che da anni copre i disavanzi con leggi speciali.
Buonanotte, Popolo!
(citazione dalla scena finale del film “Nell’anno del Signore”) ah ah ah
Rispondo a diversi commenti, dicendo che Stadio della Roma, eventuale campus olimpico e metro C sono su tre piani differenti che non devono essere confusi. Non si possono valutare con lo stesso metro di giudizio.
Stadio della Roma – il Comune ha deliberato la pubblica utilità di un’opera di natura privata, in area a diversa destinazione d’uso, in deroga al Piano regolatore esistente, inserendo nella Delibera stessa un punto (la diramazione della linea B a servizio dello Stadio) sconfessato dal punto di vista tecnico dallo stesso gestore dei trasporti. Una nuova Amministrazione ha la piena facoltà di ritirare tale deliberazione di pubblica utilità, che è un atto politico. Sono lieto che la nuova Giunta si porrà il problema. Il problema è che il progetto è arrivato, grazie al sostegno dell’Amministrazione precedente, ad uno stato di avanzamento tale da esporre il Comune a contenzioso con i privati interessati dall’opera. Ora, questi privati non hanno però l’interesse a far saltare il tavolo, per rientrare in cambio di qualche decina di milioni di euro di progettazione. Intentare causa al Comune è una minaccia, che non risponde all’interesse di realizzare un’opera da centinaia di milioni. Per cui, credo possa esistere lo spazio per negoziare una area meglio servita dal punto di vista infrastrutturale (Romanina, Tor Vergata, Giardinetti, Ex Sdo, exGazometro), con il concorso di altri soggetti proprietari delle aree, che riduca di conseguenza le opere infrastrutturali necessarie e con ciò anche le cubature compensative concesse in deroga alle destinazioni d’uso e al Piano regolatore per Tor di Valle. Ma ci vuole una profonda determinazione, capacità negoziale e competenza tecnica.
Campus olimpico e Tor Vergata – qui non è il progetto, ma la candidatura dell’Italia ad uno stadio avanzato. Esistono i tempi per un referendum consultivo? Forse si. Esistono i tempi per una analisi costi benefici complessa su ci basare la decisione in termini razionali? Forse no. Qui però il discorso è diverso da Tor di Valle: la destinazione urbanistica dell’area è ormai determinata, esiste una grande realtà universitaria ed ospedaliera attorno alla quale è bene investire, ma nel modo giusto. Fossi una Amministrazione accorta, rivendicherei un ruolo attivo nella determinazione di cosa si fa a Tor Vergata e come, per farlo nel modo migliore, più che percorrere un percorso incerto di opposizione. Sicuramente, però, i due miliardi di euro di impianti temporanei necessari alle Olimpiadi non sarebbero la priorità per Roma. Diversamente, invece, un campus ben fatto e le opere accessorie come linee metrotranviarie a Tor Vergata sarebbero utili, e le olimpiadi sarebbero una buona occasione per realizarle con un cronoprogramma definito. Esistono diversi aspetti da valutare, per avere una posizione politica davvero rispondente al miglior interesse dei cittadini.
Metro C – avrei sottoscritto la posizione di Berdini solo due o tre anni fa, nell’ottica però di una riprogettazione del percorso dopo SanGiovanni (sottolineo che proseguire dopo SanGiovanni e’ assolutamente doveroso).Oggi è evidente che non si può bloccare tutto a San Giovanni, e risulterebbe purtroppo molto costoso prevedere da qui una direzione alternativa, meno rischiosa e meglio performante come Ostiense. Essere arrivati al centro senza un progetto definitivo e sostenibile di linea passante è un qualcosa di folle. L’Amministrazione entrante dovrebbe impegnarsi per scegliere razionalmente la soluzione meglio performante per costi, tempi e carichi. Allo stato attuale, ciò significa forse arrivare a Colosseo e Venezia nel minor tempo possibile,lasciando in dote una valutazione che contempli alternative meglio performanti sotto il profilo dei tempi di realizzazione, dei costi e non inferiori per carichi di linea (es.Flaminio), e quindi un progetto definitivo e un nuovo contratto aggiudicato per il completamento dell’opera.
Andare ad Ostiense non avrebbe avuto nulla di performante. Agli abitanti del casilino non gliene frega nulla di andare da quella parte, hanno bisogno, esattamente come gli utenti della A e della B di una linea che tagli diametralmente la città e scambi con le altre linee principali. Chi deve andare ad Ostiense lo farà scambiando al Colosseo o al Pigneto quando ci saranno i relativi nodi di scambio. Basta con queste proposte stravaganti, è indecente che gli abitanti della Cassia sia condannati ad un’attesa infinita per essere raggiunti dalla Metro. La C deve seguire il suo percorso senza se e senza ma. E se un sindaco non vuole affrontare i problemi è inutile che cominci il mandato.
Su Ostiense sono d’accordo: percorso assurdo e senza alcuna valenza trasportistica. Non sarei però così integralista sul percorso originario, della serie o così o niente. Arrivare al Colosseo è doveroso (per di più a cantieri già in essere) e non credo che la stessa Raggi si farà condizionare dalle idee stravaganti di questo personaggio che non è neanche assessore ai trasporti; dopodiché chiudere definitivamente i rapporti con MetroC, rimettersi tavolino e ripensare a un progetto SERIO (non come è stato fatto, un preliminare, poi tanto c’era la Legge Obiettivo e di variante in variante si sarebbe andato avanti navigando a vista e magnando a quattro palmenti: LA MANGIATOIA E’ FINITA!). A questo punto, sarebbe anche i caso di rimettere a gara il percorso dopo Colosseo. Esattamente quello che ha dichiarato la raggi in campagna elettorale. Va precisato però che, arrivati Colosseo, l’opzione Ostiense ventilata da taluni anni orsono, comunque, non avrebbe più senso (e per fortuna!): infatti, quella proposta prevedeva lo scambio con la B a Circo Massimo (altra follia trasportistica, fortunatamente troppo tardi per essere realizzata). Diversa sarebbe l’alternativa Flaminio (vista come il fumo negli occhi qui, ma che mi ostino a pensare come miglior percorso possible persino della T2), oppure l’opzione Venezia-Trastevere ripercorrendo il tracciato sud della defunta linea D
Salve Alex 69. Nel trovarmi perfettamente d’ accordo con te sulla considerazione – osservazione che ” Arrivare al Colosseo è doveroso (per di più a cantieri già in essere) e non credo che la stessa Raggi si farà condizionare dalle idee stravaganti di questo personaggio che non è neanche assessore ai trasporti ),c’ è da dire che tutta sta vicenda Metro C che ci ha reso ulteriormente famosi, non solo in Italia ma anche all’ estero ( dai 15-17 anni trascorsi per arrivare al bando ed inizio lavori dalla tratta ultra periferica fuori Roma, per arrivare ai recentissimi ritrovamenti , mosaici e quant’ altro di archeologico ci sia c/o fermata Amba Aradam Ipponio, per la serie ma chi l’ avrebbe mai detto ” reperti archeologici a Roma, una roba da non credere !!! ” si coglie il Tono Ironico – Sfotto’n ???), con continue proposte di voler cambiare tracciato o post San Giovanni o Post Colosseo, con l’ incognita sul come, se e quando mai sarà possibile proseguire oltre Colosseo con ” Venezia Sì, No , domani forse chissà, Chiesa Nuova No, Chiesa Nuova Sì
è ” veramente Surreale ed Alienante !! da stentare a credere che sia qualcosa di reale.
E meno male che nell’ ultimo anno , almeno un paio di volte abbiamo tutti fantasticato sulla ” Possibile Resurrezione, un giorno ,della Linea D. Ma quale Linea D ?? MAGARI!!! che manco sappiamo come , se e quando riusciremo un giorno a terminare questa di Linea.
Nelle mie idee da Venezia a Flaminio ci deve andare la E, quindi la C la penso per forza di cose sul percorso originale. Per di più Venezia sarebbe l’unica stazione di Roma con 3 linee, essendo prevista anche la D, che poi proseguirebbe per S.Silvestro , Spagna, Fiume ecc.
In alternativa la E potrebbe arrivare a Flaminio da sotto i Lungotevere, senza rischi archeologici perchè è terreno di riporto, ma rimarrebbero le altre 2 linee.
P.S. non so se nei progetti di Milano avranno una stazione con 3 linee. Qualcuno lo sa?
Dici, giustamente, che la “E” è solo “nelle tue idee”; se ci aggiungi il fatto che la D è ragionevolmente da considerarsi un progetto morto e sepolto, a questo punto meglio che la C vada a Flaminio passando sotto via del Corso con almeno una fermata a largo Chigi. Quanto a Milano, a Garibaldi passano le linee 2, 5 e passante ferroviario (che può in quel tratto consoderars benissimo come sesta linea di metrò, visto che tra Garibaldi e Porta Venezia ha passaggi più frequenti della nostra linea B
Sulla possibile validità di Ostiense ho scritto sopra. Il corridoio sud, specie San Giovanni-Eur, rimane il più trafficato di Roma. Purtroppo si tratta di una alternativa mai adeguatamente valutata, ed oggi probabilmente inattuabile.
Sarebbe bene però adottare un metodo di valutazione razionale costi-benefici per progettare in via definitiva il completamento dell’opera. Questo mi aspetto dalla,nuova Giunta.
Purtroppo il tratto San Giovanni-Eur non è il solo segmento notevolmente congestionato della città. Prova a percorrere tutti i giorni la Cassia o la Tangenziale nord (tratto Nomentana-Salaria-Tor di Quinto) e poi ne riparliamo…Bisogna trovare anche soluzioni in zone che non sono attraversate da alcun mezzo di trasporto degno di nota (metropolitana, tranvia, treno). La città va gestita e migliorata ovunque, non si possono continuare a lasciare isolati interi quadranti, costringendo le persone o a utilizzare il mezzo privato (con frequenti code) o a utilizzare autobus che non vengono sottoposti a manutenzione da decenni e che impiegano ore per arrivare nelle varie destinazioni
La Raggi aveva, se non é stata male interpretata da me, citato in effetti “Colosseo”, pero’ questo assessore in pectore parla di San Giovanni come ultima fermata,per poi riprogettare tutto da capo. In pratica l’assessore e l Raggi dicono cose diverse, nulla di drammatico, ci sta che ci siano opinioni diverse, ma questo motra che il M5S ha all’interno persone, e sono tante, che sono CONTRO la MetroC, posizione che noi favorevoli alle metropolitane non condividiamo
Questo dimostra una cosa palese: la totale improvvisazione di questa compagnia che impreparata ad amministrare una realtà dalla complessità senza pari forse al mondo come il Comune di Roma, sta imbarcando personaggi dalle più diverse estrazioni che nenche vanno d’accordo tra loro…. annamo bene, annamo proprio bene, direbbe la sora Lella! Peraltro, faccio osservare che ad oggi ancora non esiste ufficialmentebuna Giunta, e se si fa eccezione per quei quattro nomi fatti ad Ostia venerdì della settimana scorsa, per tutti gli altri oltre voci e successive smentite non si va. Li ho votati, anche se solo al primo turno, e posso con coscienza affermare che potrebbe rivelarsi uno dei più grossi sbagli commessi in vita mia
Questa documentata analisi dimostra in realtà il contrario di quanto affermi.
https://issuu.com/andreaspinosa/docs/cityrailways_i_quaderni_1_il_traspo
Certo che la Cassia necessita di collegamenti su ferro, ma aver impantanato progettuale te la metro C tra Venezia, Argentina e Chiesa Nuova e forse il modo peggiore per rispondere ad una esigenza tanto impellente.
Grandioso e chi sei Tu ? un esperto in trasporti un urbanista o solo un cittadino?
Condivido in gran parte l’analisi di Piero su Campus olimpico a Tor Vergata e su Metro C (che comunque dovrà necessariamente essere completata fino al quadrante nord ovest della città).
Non sono invece d’accordo su quanto affermato per lo Stadio della Roma. Infatti, ex SDO ed ex Gazometro si trovano in aree troppo centrali, improponibili per gestire afflussi di quel genere (con la presenza di tifosi e pseudo tifosi spesso difficili da gestire). Tor Vergata potrebbe forse rappresentare un’alternativa logica (specialmente se si completerà la Città dello Sport), tuttavia è già caricata da un Polo Universitario in crescita, e – soprattutto – non mi sembra che attualmente disponga di infrastrutture trasportistiche migliori rispetto a Tor di Valle.
E poi il progetto di Tor di Valle mi sembra davvero bellissimo, quasi completamente a carico di privati.
Le cubature tanto criticate, con tre magnifici grattacieli (ben diversi dalle schifezze di Purini), rappresentano invece un’occasione per modernizzare la città, dotantola di un Landmark davvero all’avanguardia e in una zona che non interferisce minimamente con il paesaggio (unico al mondo) del Centro storico.
E poi, è evidente che se i privati investono ingenti capitali (regalando migliaia di posti di lavoro alla città) per realizzare Stadio e Infrastrutture, sarà inevitabile compensarli adeguatamente con importanti premialità edificatorie. La “colata di cemento” è ben altra cosa, e purtroppo la si è vista realizzata in altri quartieri (senza realizzazione di infrastrutture e oltretutto con una pessima architettura), ma in questo caso assolutamente no.
Assolutamente d’accordo sul NON realizzzare uno stadio di calcio a Roma nel mezzo del tessuto urbano! Conosco chi abita al Villaggio Olimpico, nemmeno proprio sotto l’Olimpico ma comunque “in zona”, per poter affermare che tra deviazioni al traffico, tifosi che gli parcheggiano sotto casa nei modi i più creativi possibili, schiamazzi e quant’altro, è un vero e proprio calvario. Io, peraltro, non capisco questa ostinazione al rifiuto nei confronti di Tor di Valle, quando proprio grazie alla realizzazione dello stadio, verrebbero realizzate opere sulla viabilità A SPESE DEI PRIVATI che gioverebbero all’intera cittadinanza, per non parlare della riqualificazione urbana della zona, ora lasciata hel più totale abbandono (non mi si venga a parlare di riserva naturale perché vi rido in faccia)
Oltre tutto gli hooligans di turno non verrebbero nemmeno fatti entrare in città, dall’aeroporto allo stadio i collegamenti su ferro e su strada sarebbero velocissimi e dopo la partita fuori dalle balle immediatamente!
Se la deviazione della B arrivasse fino alla fl1 a Muratella servirebbe anche il centro direzionale di Parco De’ Medici e farebbe un collegamento quasi diretto tra l’Eur e l’aeroporto di Fiumicino, con spese non eccessive perchè sarebbe tutto in superficie e per di più con un sostanziale contributo di capitali privati.
Hai detto le parole chiave: “sostanziale contributo di capitali privati.”. Deve essere proprio questo che dà tanto fastidio a uomini dell’estrazione cultural-ideologica di Berdini, che invece apprezza lo stadio della Juve, costruito quello sì con soldi pubblici (anche miei che da tifoso romanista odio la Juve più di ogni altra cosa al mondo), su terreno sul quale il Comune di Torino ha ha ricavato poco più di 0,50/mq. Queste sono le operazioni che piacciono a Berdini?
Dimezzare le corse della B verso l’Eur per servire il nuovo quartiere di Pallotta? Non mi pare il massimo, da cittadino che va all’Eur quotidianamente mi sembrerebbe una beffa. Che i tecnici di Atac hanno già sconfessato.
Piero, sulla diramazione sono sempre stato d’accordo con te e infatti la debolezza di tal progetto è stata prontamente sconfessata da ATAC.
Santiago Bernabeu e stadi di Londra dimostrano che uno stadio in centro può funzionare bene, se adeguatamente sostenuto da servizi di mobilità e con una responsabilizzazione delle società e dei tifosi nella sicurezza. Per questo secondo me avrebbe senso localizzare gli stadi in aree limitrofe a fermate metropolitane esistenti o di necessaria realizzazione (vedi Romanina e Tor Vergata), in contesti già destinati all’urbanizzazione. Gli esempi sono molti, il problema è che Pallotta come Lotito hanno in mente dei progetti di puri profitti immobiliari. Perché peraltro uno stadio concepito in senso moderno, aperto sette giorni su sette, come polo ricreativo, funziona economicamente in aree in ci esista un bacino commerciale. La differenza ancora è che Pallotta e Lotito vogliono creare lo stadio come pretesto per creare il bacino commerciale, utilizzando la legge sugli stadi che da facoltà di agire in deroga agli strumenti di pianificazione urbanistica.
Ecco, io credo invece che per cambiare il verso di come Roma è cresciuta (male) negli ultimi decenni, sia necessario inserire i grandi progetti di investimento come gli stadi e le aree commerciali che li accompagneranno all’interno di un contesto di pianificazione e riqualificazione urbanistica, per valorizzare anche le infrastrutture di trasporto già esistenti.
Piero, ammetto di non conoscere Londra ma Madrid sì, e anche, discretamente, il calcio iberico. Il Santiago Bernabeu NON è nel centro di Madrid ma nella zona di Chamartin, che potrebbe essere, con tutti i distinguo del caso paragonata all’EUR; se non altro per l’amplitudine degli assi viari afferenti, Paseo de La Castellana e Avenida del General Peròn. Quantodi più distante dalle realtà nostrane tipo il Gazometro o peggio ancora la zona di Giardinetti, per on parlare dell’ex SDO. Cosa necessaria, anche se non sufficiente, se si vuole realizzare uno stadio di calcio in pieno tessuto urbano. Che, comunque, sarebbe una sciagura, per gli abitanti delle zone limitrofe (Ostiense e dintorni) per inevitabili deviazioni, chiusure al traffico, inquinamento acustico problemi di sicurezza, parcheggio selvaggio…. tutte cose che chi abita nei dintorni dell’Olimpico conosce fin troppo bene. Il tifo spagnolo è qualcosa che a dir poco ci lascerebbe senza parole, tanto è civile e composto in confronto di quello nostrano, in special modo per quel che riguarda la Capitale: mai si sognerebbero di trattare eventi come le partite del Real Madrid come fatti di ordine pubblico e mobilitare una tale quantità di forze dell’ordine che neanche di fronte a minacce dell’ISIS, come accade qui da noi. Da noi uno stadio di calcio, tanto più si fa lontano da centri abitati, meglio è
Gli stadi dei club londinesi spesso sono in mezzo ai quartieri. Addirittura a volte circondati dalle case senza neanche un parcheggio come si deve.
Guarda qui per esempio
http://gianlucadimarzio.com/foto/spurs-750-milioni-di-sterline-per-il-nuovo-stadio-cosi-tottenham-prova-a-rilanciarsi/
Ribadsco che a Roma realizzare una cosa del genere sarebbe una follia e la maledizione per chiunque abitasse nei dintorni. Piuttosto si faccia questo benedetto stadio, che chi abita nei pressi dell’Olimpico non ne può più
Quoto dal post
“Al massimo si potrà arrivare a Venezia. Ma probabilmente lo sviluppo della linea C morirà per almeno 5 anni alla costruenda stazione Colosseo. Ci auguriamo che la squadra di Raggi si accontenti di stracciare per sempre il contratto con Metro C spa (Caltagirone e soci) per poi aprire davvero una riflessione non ideologica su come proseguire l’opera, senza abbandonare a priori il tracciato della T2 così come lo conosciamo e magari con una nuova gara trasparente ed internazionale”
E’ paro paro quello che dico dall’inizio, fermare tutto a Venezia e poi rifare la gara con altre modalità, al 90% sarà questo l’esito ultimo, non credo che il M5S sia a priori contrario alle metro, se ci fosse l’auto volante magari…
Bellissimo, solo a Roma, siete già falliti, da almeno 20 anni, solo i denari del governo, cioè degli italiani vi possono salvare, ora come allora. Con o senza Metro C.
Roma e Torino sono a Cinque Stelle. I grillini hanno fatto il botto.
Ma in questo grande successo c’è un ma. Pallottoliere alla mano non ci vuole un esperto di numeri per capire che, ai ballottaggi, una parte dei voti del centrodestra è piovuta sui candidati grillini. Perché? Probabilmente per sistemare un calcio nelle terga a un premier sempre più arrogante, forse per rabbia o semplicemente per mandare a casa un’amministrazione locale avversa. Anche a costo di fare un salto nel buio. Ma vediamolo, dunque, questo buio, accendiamo la luce: perché il centrodestra ha poco – anzi nulla – a che spartire con i grillini. Non c’è niente di liberale e tantomeno libertario nelle utopiche proposte dei seguaci dell’ex comico. E votare Cinque Stelle per il gusto di fare una pernacchia a Renzi ricorda molto da vicino il famoso marito che si evirava per fare un torto alla moglie.
«NOISMO» I Grillini sono contrari a tutto. A prescindere. Precedono con un «No» ogni parola che profumi, anche solo vagamente, di innovazione, progresso e capitalismo. No tav, No Triv, No Expo. Il neo sindaco di Torino, Chiara Appendino, è stata accolta da un gran garrire di bandiere contro l’Alta Velocità. La sua omologa romana, Virginia Raggi, vuole bloccare le Olimpiadi (non si sa mai che si corra il rischio di portare un po’ di investimenti in città) e non ha intenzione di far posare nemmeno un mattone del nuovo stadio. Insomma, a forza di dire no a tutto, boicottano anche il buonsenso.
POLITICI TELECOMANDATI – Dietro la democrazia diretta si cela un’oligarchia che taglia teste per direttissima. I vertici del Movimento – che contestualmente sono rappresentanti della cosa pubblica – vengono gestiti da un’azienda privata. Sono politici a contratto, ma il contratto non è con gli elettori, bensì con la Casaleggio Associati. La Raggi e tutti i candidati al consiglio comunale di Roma hanno firmato una scrittura: se non rispettano il programma e danneggiano l’immagine del Movimento devono pagare una multa da 150mila euro ed eventualmente dimettersi. Praticamente hanno siglato delle dimissioni in bianco. Chi giudica il loro operato? La società di Davide Casaleggio. In poche parole: la gestione di Roma Capitale rischia di finire nella mani di una piccola azienda informatica di Milano. Triste fine per l’Urbe.
ASSISTENZIALISMO – Uno dei capisaldi del Movimento 5 Stelle è il reddito di cittadinanza: un assegno da 780 euro da recapitare a circa 10 milioni di persone. Per un totale di circa 17 miliardi. Le coperture? Non pervenute. Ma anche se ci fossero (periodo ipotetico della fantapolitica) sarebbe una misura disincentivante per l’economia: perché cercare un lavoro quando si possono percepire centinaia di euro standosene sdraiati a letto tutto il giorno senza muovere un alluce? Alla faccia del libero mercato.
PAUPERISMO – È il mito della «decrescita infelice», cioè l’idea triste che si possa vivere bene con il frigorifero vuoto o pieno di costosissimi prodotti a chilometro zero. Tutti più poveri e più felici.
ULTRAECOLOGISMO – La visione pauperistica investe tutta la «filosofia» grillina: dall’ecologia spinta alle estreme conseguenze (cioè interferire con l’economia e l’industria) alla guerra senza quartiere alle automobili e ogni forma di mobilità privata. Il contrario della libera scelta.
ANTIOCCIDENTALISMO – È stato il grillino Di Battista a sostenere che possa esserci un margine di trattativa coi tagliagole dell’Isis e che in qualche modo le loro posizioni andassero comprese. Forse una boutade. Ma è il metro della politica estera dei pentastellati: confusa, contraddittoria e pericolosamente complottista.
DIRITTI LGBT – Anche in questo caso le idee dei grillini sono poche ma molto ben confuse. Il neo sindaco torinese Appendino – per esempio – ha promesso di promuovere l’informazione sulle tematiche Lgbt anche con la cessione gratuita di spazi pubblicitari (sic!) e adeguamento dei regolamenti comunali al nuovo corso pro gender.
Carissimi romani, carissimi torinesi, l’avete voluto e votato il M5S ?
Adesso godetevelo, e pagatene (purtroppo) le conseguenze !
Torino e Roma avevano sindaci di sinistra. Oggi hanno sindaci 5 stelle. E’ evidente che una parte degli elettori di sinistra ha votato cinque stelle.
Per le conseguenze ci rivediamo a fine mandato.
Quoto
ULTRAECOLOGISMO – La visione pauperistica investe tutta la «filosofia» grillina: dall’ecologia spinta alle estreme conseguenze (cioè interferire con l’economia e l’industria) alla guerra senza quartiere alle automobili e ogni forma di mobilità privata
Dobbiamo quindi aspettarci un triplicamento dei mezzi ATAC e 150 km di metro a Roma?
Purtroppo la copertura del reddito di cittadinanza è stata trovata da Di Maio: il ripristino di IMU e Tasi sulla prima casa.
Quasi quasi io mando il conto a Emanuele e a quelli come lui che hanno votato così.
Bene, buono a sapersi: stavo proprio per indebitarmi a vita (perché non sono più giovanissimo, tanto per usare un neologismo) e fare finalmente il grande passo di comprare casa; considerato che dovrei pagare sicuramente TASI e altre tasse, e che il possesso anche della prima casa, anche con un’ipoteca sulla testa, ai fini ISEE è considerato (sic) reddito, devo dunque ripensarci subito prima che sia troppo tardi e cercarmi un monolocale ancora in affitto?
Le quotazioni immobiliari sono crollate negli ultimi 5 (cinque) anni per colpa delle altissime tassazioni imposte da Monti, Letta e Renzi. Nei fatti una patrimoniale vera e propria sul ceto medio/basso in attuazione di un preciso piano di impoverimento culturale economico e psicologico dell’ (ex) ceto medio.
Se è vero che i “Grillini” professerebbero una decrescita felice, altre classi politiche attuano un piano di impoverimento finalizzato al CAOS SOCIALE.
Mi chiedo dove fosse tanta gente fino a qualche giorno fa (ribadendo che anche a me alcune nomine lasciano perplessa)
Ecco dove finiscono, tra l’altro, i nostri soldi:
“Cara di Mineo, numeri gonfiati per fare più soldi con gli immigrati”
“Roma,Gestione campi rom, funzionarie corrotte con denaro, buoni benzina e gioielli”
“Roma, tangenti sulle buche, le prime tre condanne ai dipendenti dei Municipi e del Simu: da un anno e 9 mesi a tre anni”
Colpa dei 5Stelle?
Anche dei cinquestelle . Non è che il 35% dei Romani che ha votato per la raggi sia composto esclusivamente da brave persone. Ce ne sono molte come il mio ex datore di lavoro appartenente ad OPUS DEI che sono dei veri e propri figli di Puttana .
A giusy, piantala di tirare fuori altri problemi per nascondere quelli causati dai 5 stelle! Tanto se hai casa ti beccherai pure tu questa tassazione aggiuntiva.
Piantala lo dice a sua sorella o a sua madre. Al solito denigrare o offendete senza entrare nel merito e dibattere. Ho solo fatto presente che IMU e TASI(di cui si parlava) sono una patrimoniale che ha uccido il ceto medio e il cuore gettito non è di certo servito ad aumentare servizi ma ad alimentare le infinite spirali della corruzione. Dati e fatti inconfutabili. Oppure la verità da fastidio? Visto che avete votato e fatto governare per decenni partiti corrotti ora facciamo governare i 5S(che ‘spaventano’ anche me).
Vorrei far notare alla signora Giusy che “ultimi 5 anni” sono quelli della recessione (You know recessione???).
Fusse ca fusse che sia per quello????
Pensare che il crollo del mercato immobiliare sia dovuto alle tasse sulla casa (che, per quanto aumentate, sono sempre molto più basse che nella maggioranza dei paesi europei) è come pensare che un eventuale crollo del mercato dell’abbigliamento sia dovuto all’aumento del prezzo dei bottoni.
Perché secondo lei incremento di più del 200% (duecento) non ha avuto una incidenza preponderante sul crollo del mercato immobiliare? Sicuramente ci sono poi altri fattori (stretta creditizia, incremento disoccupazione etc,etc,)
Gettito ICI 2011 9,2 miliardi – Gettito circa 28 miliardi.
A tali incrementi vanno aggiunti gli incrementi della TARI e incremento tassazione per canoni in locazione.
Lei afferma “sono sempre molto più basse che nella maggioranza dei paesi europei”.in quale paese e in quale Europa vive?
La tassazione sugli immobili in Italia è tra le più alte in Europa
Continuo a chiedermi perché denigrate o sbeffeggiate anziché entrare nel merito della questione.
Io cito numeri e fatti e nella fattispecie fonti (anci e confedilizia) e voi parlate del nulla senza rispettare l’opinione altrui. Avete una bella idea di democrazia.
E’ chiaro ora o no?
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/usa-tassa-casa-ici-valore-2-1079747/
Stiamo parlando di America, non di ex Unione Sovietica
Sempre America:
http://secontinuacosilascio.blogspot.it/2009/08/le-tasse-sulla-casa-in-america.html
Ok, l’America è altra cosa; parliamo allora di Europa:
http://www.casa24.ilsole24ore.com/art/mercato-immobiliare/2011-12-15/tasse-casa-primato-tedesco-105353.php?refresh_ce=1
Ho fatto nelle scorse settimane reiterati appelli a non votare per la Raggi, nella convinzione che l’elezione di un rappresentante del M5S avrebbe implicato la decadenza di Roma, negando a questa città qualsiasi prospettiva di sviluppo e, oltretutto, annullando quel poco di progettualità che era stata avviata dalle precedenti amministrazioni (seppur con tutte le pecche e le malefatte) come la Metro C, il Progetto Tor di Valle Stadio della Roma, la Candidatura Olimpica, ecc. ecc.
Per tutta risposta, i romani hanno votato plebiscitariamente per M5S, che veniva palesemente sostenuto anche da molti commenti in questo forum.
Molto presto, purtroppo, gli stessi romani si renderanno conto di quanto esiziale sia stata questa scelta.
Già ora noto che in questo stesso forum, i tanti che si spellavano le mani per la Raggi adesso contestano la nomina di Berdini ad assessore, tacciando costui come un vecchio residuato, un apostolo del regresso, un antagonista del nulla e così via….
Ma cosa vi aspettavate ?
E’ evidente che un movimento che teorizza la decrescita felice, il No a Tutto, l’avversione al progresso e alle opere infrastrutturali, il reddito di cittadinanza (il che significa mantenere la gente a non far nulla anziché rimboccarsi le maniche), e così via, non può che scegliere personaggi coerenti con questa impostazione ideologica.
Nel prossimo post riporterò l’estratto di un articolo comparso su di un giornale di destra (di cui certamente non faccio parte) che tuttavia analizza abbastanza correttamente la realtà dei 5 stelle. Purtroppo anche le destre hanno votato in massa ai ballottaggi per questo movimento, distante anni luce dalla loro visione del mondo, soltanto per dare una punizione al PD e a Renzi.
Pazzesco !
Per tutta risposta? All’anima della modestia. Anche avessero letto in 1000 i tuoi accorati appelli considerando che l’hanno votata più di mezzo milione di romani (praticamente quelli che hanno votato Marino a suo tempo) avresti potuto smuovere ben poco. Sempre che ti dessero retta.
700.mila Romani che forse sentendo i programmi di Raggi e dei suoi assessori in pectore già si pentono.
Uno sono io che già mi sono pentito di averli votati anche solo al primo turno
Non pretendevo né immaginavo certamente di incidere sul destino di queste elezioni con alcuni post su METROXROMA, per carità.
Mi sarebbe bastato, nel mio piccolo, di convincere qualcuno dei forumisti.
Purtroppo penso che nessuno di loro mi abbia ascoltato. Pazienza.
A questo punto, spero solo (per il bene di Roma) che la Raggi alla prova dei fatti non metta in atto i vari NO e le scelte pauperistiche annunciate durante la campagna elettorale.
Roma è una città che attualmente si trova a metà strada tra una moderna capitale occidentale ed una metropoli da terzo mondo. Oltre alla buona gestione ordinaria e all’onestà, essa soprattutto necessita di un poderoso rinnovamento infrastrutturale che la avvicini di più appunto alle moderne capitali occidentali. Non realizzare le infrastrutture significa viceversa spingerla ancor più verso le metropoli del terzo mondo (le quali ultime invece si sforzano moltissimo per modernizzarsi).
Le amministrazioni di Rutelli e Veltroni hanno fatto molto per far crescere questa città, seppure con sprechi, ritardi e scelte discutibili (ad esempio le Vele di Calatrava).
Sicuramente meno di altre metropoli europee (Madrid, Barcellona e forse anche la stessa Milano), ma qualcosa hanno fatto. Persino le fallimentari consiliature di Alemanno e Marino hanno cercato di completare qualche opera (es. la Metro B1, il primo tratto della C, il Palacongressi dell’Eur) e di assecondare qualche nuovo importante progetto (es. Tor di Valle e la Candidatura Olimpica). Certo, il tutto condito con sprechi, ritardi e inefficenze (per non dire di peggio), ma almeno la progettualità non era mai stata negata aprioristicamente.
Se adesso la Raggi (e il M5S che la dirige) dovesse davvero attuare le politiche del NO che hanno sempre dichiarato, condannando Roma ad un declino molto più grave di quello patito in questi ultimi anni, tutti coloro che l’anno votata non si dovranno però lamentare più di tanto, perché l’hanno voluto loro…
Cit.: “Roma è una città che attualmente si trova a metà strada tra una moderna capitale occidentale ed una metropoli da terzo mondo”.
A metà strada? Quale invidiabile, sfrenato ottimismo!
No infatti era meglio continuare con il radical chic Giachetti. ….lui si che era l uomo della provvidenza….con dietro il partito dei rottamatore, quelli che andavano a battere i pugni in Europa, quelli che rottamavabo la vecchia classe politica………mi dispiace signori avete perso fatevene una ragione…..ora tocca ai cittadini…..
è proprio quello che è preoccupante
a Roma i cittadini sono quelli che parcheggiano in tripla fila davanti allo scivolo per i portatori handicap, per andare al ristorante…
“Purtroppo anche le destre hanno votato in massa ai ballottaggi per questo movimento, distante anni luce dalla loro visione del mondo”.
Su questo avrei delle riserve. Intanto bisogna capire cosa siano “le destre”. Infatti solo Berlusconi è potuto riuscire a tenere insieme quanto di più distante ci sia nel panorama politico italiano, cioè la concezione di stato liebrale propria della “destra storica” (Cavour, D’Azeglio) con l’ultrasocialismo nazionalista e corporativo della destra fascista e dei suoi eredi (MSI-AN), nonché del separatismo padano di quella che fu la Lega di Bossi. Non è un caso che, morto (politicamente) il collante artificiale Berlusconi, la forza centrifuga insita in questa miscela esplosiva abbia fatto il suo corso e ora tutte le contraddizioni insite in due così nettamente opposte visioni dell’organizzazione dello Stato siano emerse in tutta la loro evidenza. “Destre” come quella rappresentata da Fratelli D’Italia o dalla Lega di Salvini (che non è più separatista padana) rivendicano le medesime istanze dei vari movimenti estremisti anti-liberal, anti-europeisti, complottisti, nazionalisti, anti-euro, trasversali si geograficamente che politicamente, e le cui filippiche tanto ricordano i comizi mussoliniani contro le nazioni pluto-demo-giudaico-massoniche (corsi e ricorsi storici, Vico quanto avevi ragione…). Grillo e i suoi sono assolutamente organici a questo pensiero, quindi di cosa ti meravigli se gli elettori di Fratelli d’Italia o di Salvini li hanno votati? Ti ricordo che il nemico giurato di quelli che nel ’22 marciarono su Roma non era lo Stato bolscevico ma lo Stato liberale post-giolittiano. Qui mi fermo perché non voglio aprire un dibattito OT
Solo per rimarcare quale sia il retaggio cultural-ideologico di questo esimio Professore, riporto il link ad un articolo di “Contropiano – giornale Comunista online” che, a sua volta, riporta un editoriale dello stesso Berdini pubblicato sul Manifesto ne 2012 (già i nomi dei due giornali sono tutto un programma):
http://contropiano.org/interventi/2012/03/06/effetti-collaterali-dellalta-velocita-07282
Questo è ciò che pensa Berdini dell’alta velocità ferroviaria. Teniamolo presente. Chi l pensa come lui, in questo forom, può pure festeggiare la sua nomina ad assessore (per fortuna, non ai trasporti)
io non solo condivido ogni singola parola del neo assessore (ammesso e non concesso che lo sarà), ma aggiungo oltre che: voi state parlando di un progetto di una linea metropolitana di cui oggi (dopo non so quanti anni) ancora non ci sono i progetti definiti, ma siamo ancora al preliminare.
(fonte Metro c s.p.a.)
mi domando se sia più folle realizzare una linea metropolitana (che passa sotto un centro storico) con il solo progetto preliminare, o se siano più folli le persone che ancora ci credano.
detto questo, mi sembra di capire, che se non siete a favore di berdini, vuol dire che pensate che tutto ciò che è stato fatto fino ad oggi sia corretto, che appoggiate la folle idea di poter realizzare una linea metropolitana con un semplice preliminare.
aggiungo oltre che se non siete d’accordo con berdini vuol dire che reputate il nuovo P.R.G. di Roma un piano perfetto, con obiettivi certi e comprensibili, mentre chiaramente non è così: vi ricordo che lo stesso giorno in cui si adottava nel 2008, venivano adottate circa 150 deroghe sul piano appena approvato, aggiungo che è talmente folle che per approvare il progetto stadio sarà necessaria il solito stralcio per cambiare la destinazione d’uso dell’area (questo è scritto nella delibera per il pubblico interesse).
Stando così le cose, mi ripeto, concordo con berdini su tutta la linea, a Roma c’è la necessità di ripensare in toto tutto quello che è stato pensato negli ultimi 10 anni, se così non fosse la città si bloccherebbe veramente.
per il richio default non ti preoccupare: ti ricordo che di fatto Roma è già in dafaul da circa 8 anni, per i motivi che ho descritto sopra.
Olimpiadi e Metro C; avessimo trovato qualcuno che ci salva da entrambbe? A. Oberbeck
Iniziasse a bloccare l’estensione di altri 5 mil di m3 a parco Leonardo. Iniziati quando lui era consulente all’urbanistica alla regione Lazio. Quest’uomo va allontanato.
Ceeerto, le opere si costruiscono con i progetti preliminari.
Ma quando parli lo metti in moto il cervello?
I progetti definitivi ci sono stati, e ci saranno sempre per tutte le opere. Sono i preliminari, che ad esempio con il nuovo codice per gli appalti non saranno necessari ( si passa direttamente al definitivo)
I definitivi vengono redatti solo una volta certi della costruzione di un opera, soprattutto di una metropolitana, perché richiedono mesi e mesi di lavoro, oltre ai costi annessi.
Per la MC i definitivi li ha redatti proprio MetroC per Roma metropolitane, sulla base dei preliminari e sul bando di gara di comune e Roma metropolitane.
Questo metodo è indifendibile, scusami. Se appalti un’opera al preliminare, affidando la progettazione definitiva allo stesso contraente, hai creato un conflitto di interessi fuori da ogni logica, se non quella del massimo profitto per l’aggiudicatario. La buona regola direbbe di appaltare il progetto quanto più prossimo al definitivo, ed il più possibile sia la progettazione esecutiva che la direzione lavori con lotti diversi, a imprese non collegate a chi si aggiudica le opere!
ceeeeeeerto a fenomeno! 45 varianti in corso d’opera in circa 10 anni di lavoro….fatti due calcoli : 4,5 varianti all’anno, praticamente una ogni due mesi di lavoro…..un ottimo modo per realizzare un’infrastruttura….
ti do una notizia, ma non la spargere in giro, non fosse mai che ti rubano l’idea : per far funzionare e gestire i costi/tempi/benfici sociali di un’infrastruttura, c’è bisogno che qualcuno la PROGETTI!!!!!… Più il progetto è dettagliato più l’opera sarà gestibile….pensa un pò che innovazione! accade così da quando il buon vitruvio un giorno si svegliò e decisa di scrivere il “de architectura”, circa 2.000 anni fa…..
e il bello è che ci siete voi, che pretendete un’opera realizzata su un preliminare e vi lamentate dei ritardi e dei costi, ma poi contestate chi giustamente pretende di fare chiarezza…..
Intervista a Berdini riportata su Repubblica: http://roma.repubblica.it/cronaca/2016/06/21/news/paolo_berdini_stop_ai_palazzinari_e_su_olimpiadi_e_stadio_e_meglio_ripensarci_-142495705/
Curioso che finisca con la frase (virgolettata):
[giornalista]: “Quale sarà la sua parola d’ordine per l’urbanistica romana?”
[Berdini]: “Accorciare le distanze tra periferia e centro”
Senza metropolitane???? Stai a vedé che ‘st’omo ha inventato il teletrasporto e glielo ha costruito Tamburrino!!!!!!!
MI ERO PERSO L’ULTIMA!!!!
Che farà nei primi cento giorni?
“Un piano per il rilancio della rete su ferro, tranviaria e metropolitana”
….FERMANDO LA C A SAN GIOVANNI??????????? Facci pace con se stesso
Mi ero perso l’ultima:
Che farà nei primi cento giorni?
“Un piano per il rilancio della rete su ferro, tranviaria e metropolitana”
…fermando la C a san Giovanni?????? Faccia pace con se stesso!!!
Sei partito per la tangente. Ti consiglio di spegnere il computer per un paio di giorni perché se no fai la fine di certi commentatori di RFS che sputano così tanta bile nel computer da far diventare verdi gli schermi. Mi dispiacerebbe che ti riducessi così anche tu che in tante cose hai dimostrato molto più buon senso del romano medio.
Se ad un giorno già partono così immagino cosa non potranno fare. D’altronde Berdini è uno della scuola di Capann, di gente così ne erano piene le Università ancora quando le frequentavo io. A volte ritornano. Ci volevano i 5stelle per riesumare codesti personaggi (faccio notare che Capanna ha più volte DIFESO A SPADA TRATTA i vitalizi (compreso il suo), quindi proprio i cinquestelle dovrebbero stare alla larga da chi è intriso di tali ideologie)
quando dicevo che eravamo alla fine di roma sono stato criticato. Ma vorrei ricordare ciò che diceva il Divo Giulio….il potere logora chi non lo ha e questi qui il potere non lo hanno mai avuto. guardate il caso parma. siamo veramente alla frutta. Giuro davvero che vorrei essere smentito da una sindaca brava e capace e sono disponibilissimo a prendermi gli insulti….per il bene della mia città. ma le premesse mi lasciano perplesso…..
Come ho fatto a non pensarci. Il potere andava lasciato a chi ce l’aveva e lo ha esercitato negli ultimi 15 anni almeno. Certo non molto bene ma vuoi mettere come hanno lasciato bene Roma? Altro che Parma.
hai presente il detto “al peggio non c’è mai fine”? Spero di essere presto smentito e che Roma inizi a lavorare seriamente sulla progettazione di una rete di trasporto pubblico su ferro degna di una Capitale del Primo Mondo, nonché su un serio e degno piano di sviluppo urbanistico (RI-faccio presente che l’ultimo rosale all’EUR, che è vecchio di SETTANT’ANNI!)
come ti ho detto spero di essere smentito dall’operato della nuova giunta. lo spero vivamente
Lasciando stare Parma, chi può si faccia un giro nella vicina Pomezia, amministrata dai 5 stelle, e guardi in che condizioni versano le strade di quella cittadina, a cominciare da via Naro. Neanche qui a Roma si è mai visto uno schifo del genere.
Ho un amico che ci abita e lavora a Pomezia, mi aveva avvisato che i 5stelle, accolti come salvatori della Patria, si stavano rivelando la più grossa delusione. Gli avevo risposto che era presto per giudicare il loro operato e che doveva prendersela con chi aveva governato fino a quel momento. L’operato di una Giunta non può essere giudicato se non al termine almeno di un mandato, viste soprattutto le condizioni in cui versano le realtà nostrane.
Si però una sistemata almeno a via Naro e a strade in quelle condizioni devono darla, o aspettano che ci scappi il morto in motorino come è successo anni fa nelle buche di via Salaria?
Finalmente uno che va d’accordo con Arnaldo che ipotizzava che la C al massimo arriverà a San Giovanni, la fermata Ipponio – Amba Aradam diventerà invece un mero contenitore per i convogli inoperosi e lo scambio Pigneto non verrà mai realizzato “per effetto della totale mancanza di interesse manifestata a più riprese dalle Ferrovie dello Stato ”
http://www.metroxroma.it/2015/10/stazione-ipponio-si-comincia-a-scavare/
Questa nell’ipotesi migliore perché la loro speranza è che non apra neanche San Giovanni.
Lo scambio di Pigneto non verrà mai realizzato.
Ferrovie ha completamente ceduto le GrandiStazioni ai privati (si privatizzano le aziende che producono utili e che hanno usufruito di contributi da L.O. …e i non i carrozzoni….chissà perché…).
Realizzare Pigneto significa sottrarre flussi a Termini e Tiburtina.
Bene (i fa per dire) 🙁 ma a quando una buona notizia? Tra cinque anni io sarò abbastanza vecchio per poter sperare in una rinascita di questa città (e chissà fra altri cinque anni dove saremo ancora sprofondati). L’unica speranza è al più presto un commissariamento a tempo indeterminato
Su pigneto io sono ottimista perché:
1) per la fase uno i soldi sono stati stanziati da tempo , è stata fatta la gara ed è stato assegnato il lavoro.
2) Renzi e Zingaretti hanno annunciato i soldi anche per la fase 2 cosi se loro migliorano le FL e la Roma Lido e il M5S non farà niente per il trasporto si faranno belli.
3) venduti i diritti di sfruttamento delle grandi stazioni non devono più pompare Termini sui numeri di persone trasportate e cercheranno di prendere i soldi della Regione.
Verissimo quello che scrive, salvo l’ultimo punto.
Uno dei cardini del piano ind.le (vedi intervista a Borletti – nuovo proprietario ex Rinascente) è esattamente l’incremento dei flussi (e superfici disponibili).
Spingeranno lato Retail e Food&Bevarage (quindi anche consumi dei ceti medio-bassi). D’altronde per quanto possano essere ammodernate, le Stazioni non possono certo diventare atelier d’alta moda.
I soldi della regione vanno semmai a Trenitalia (per il TPL regionale) non alle grandistazioni (salvo fitti di spazi)
Fino a colosseo i piani sono gia definitivi e gia si sta gia costruendo come specificato nell’articolo del comitato.
Chiudere adesso a San Giovanni vuol dire sprecare i soldi spesi, quelli gia finanziati per la tratta e pagare una corposa penale al costruttore. Costa di più fermarsi che proseguire.
Tranquilli se sarà finanziata la tratta T2 verranno chiesti i piani definitivi sopratutto perché grazie a Improta/Marino a fine anno si può chiudere il contratto (se la Raggi lo vuol fare ovviamente)
Poi vedo tanti nuovi utenti qui a commentare che fino ad oggi non si ero mai sentiti: è una tattica per silenziare le voci contrari al vostro movimento o un semplice virus?
Ciao Giuseppe P” Vorrei fare una domanda a commento di tutto cio’ ” Roma e L’ Italia sono una Città ed un Paese Sani di Mente ?? A me sembra proprio di No. Punto n.1 a proposito della Metro C che vorrebbero fermare a San Giovanni ma Sta Fr…a ( mi autocensuro perché volgare, pensate all’ intercalare di Thomas Millian in vecchi film del passato ) di Metropolitana Linea C ma chi ca…. Caspita gliela aveva chiesta alle Istituzioni Romane, ai Politici vari del 1990 ?? Io no di certo !! Gliela avevate forse chiesto Voi di costruirla ??? ( Ci fecero un …mazzo così per più di dieci anni con la Cura del Ferro, ricordate ?’ ” E lo sapevano benissimo Tutti che si sarebbe deciso di volerla realizzare qua a Roma, nella città più Problematica al mondo dal punto di vista archeologico ” e , a lavori iniziati ” cascano dalle nuvole ” ma tu guarda un po’ ” come si scava a Roma ” e’ tutto un Reperto !! ma chi l’ avrebbe mai detto !! la C dovrà sotto attraversare la A e non passare sopra
Punto n. 2 Una Riflessione “” In qualunque altro Paese, Stato, Nazione Sano di Mente all’ interno di questo Pianeta a partire dal giorno e dal mese dell’ anno durante il quale si decide di portare a conoscenza del pubblico l’ Idea di voler trasformare , nel tempo a venire, una bozza di Progetto in realtà arrivando al momento dell’ inizio Lavori in seguito ad aggiudicazione della Gara quanti anni potranno trascorrere ? 8-9 anni , da Noi qua a Roma sono trascorsi quasi 14-15 anni per arrivare al Bando di Gara, l’ inizio dei Lavori dopo quasi 17 anni e partendo dalla tratta più semplice , meno problematica quella ultra periferica fuori Roma. In altri paesi in 17 anni ne avrebbero realizzate 2 di nuove linee della Metro .Come si potrà continuare a sperare che Roma possa un giorno diventare una città con un trasporto pubblico più efficiente in una città in cui dopo 3 anni e 2 mesi dall’ inizio dei lavori della Tratta T3 , ci sono personaggi come il signore in questione che continuano ad ostinarsi nel’ idea di voler bloccare lavori già in fase avanzata, con tanto di Contratto da rispettare, ed eventuali salatissime penali da pagare con possibili ulteriori cause in tribunale o dove circa 1 anno e mezzo fa, forse 2 anni fa , non ricordo esattamente quando, venne in mente di voler realizzare il Tubo, un lungo Tunnel di quasi 2 km che dopo Venezia avrebbe, oltre a Torre Argentina, saltato anche Chiesa Nuova arrivando direttamente a San Pietro.
Porca miseria, aó, mettilo un punto ogni tanto!
Che quest’uomo fosse il peggiore della Giunta (tra l’altro NON presentata tranne 4 elementi all’ultimo giorno) lo andavo dicendo da giorni, facendo eco al blog Romafaschifo. NON mi fa piacere che tutti i presagi annunciati su quel blog si stiano rivelando in tutta chiarezza, solo non mi aspettavo già così presto! Piuttosto mi meraviglio che il Comitato scriva che ancora non si conosce l’Assessore ai trasporti, quando già ieri riportavo un articolo del Corriere Online dove si parlava di Cristina Pronello, peraltro chiedendone anche un parere al Comitato (mi sembra un curriculum di tutto rispetto e una figura di garanzia che potrebbe chiudere la bocca a questo personaggio intriso di ideologia dichiarata fallita ventisette anni orsono)
Indubbiamente un personaggio che lascia “perplessi” per non dire altro.
“Romafaschifo” è vero che aveva anticipato il tutto, ma è vero che ha anche definito Marino il “miglior sindaco del dopoguerra”
Riporto di seguito, per chi se ne fosse scordato, l’affermazione di Marino (ancora disponibile anche il video)
“Ho deciso che il mio primo stipendio da sindaco, non so neanche quanto sia esattamente, lo investirò tutto in obbligazioni della ‘cooperativa 29 Giugno‘ perché questa è la strada giusta»
Quanto agli arresti di oggi, per l’ennesima volta è la prova provata del perché certi soggetti sono definiti “doni” e “risorse” da certi “personaggi” che ripetutamente e fino alla nausea ripetono la stessa cantilena (quasi da denunciare per stalking oltre che per danno erariale e tanto altro)
Detto ciò, credo che come non mai in questa fase siano ESSENZIALI i contributi di associazioni e comitati (sul TPL e non solo), ritengo quindi che il Comitato dovrebbe “aprirsi” e stilare un documento programmatico e di proposte (nel breve e nel medio/lungo termine) condiviso con utenti (e altre associazioni).
Ritengo che piaccia o non piaccia (io stessa sono perplessa) si è voltata pagina e sia il caso di andare oltre, fissando un obiettivo comune e abbandonando i propri “Dei” o i propri nemici. L’unico nemico è la corruzione e la incompetenza!
Su Marino miglior sindaco dal dopoguerra ho già commentato e stenderei un velo pietoso… per il resto, se il buongiorno si vede dal mattino, a questa Giunta do tempo massimo un anno e poi saremo di nuovo commissariati. A meno che Virginia non impari anche, con l’esperienza, ad acquisire anche il dono dell’umiltà, dote indice di saggezza, e forte di queta acquisita qualità che, devo sottolineare, le difetta, decida, ammettendo di aver commesso un errore, di rimuovere questo personaggio da quella poltrona (magari riconfermando l’ottimo Caudo, ma sarebbe chiedere troppo)
Non cominciare anche tu a stracciarti le vesti dopo due giorni dalle elezioni. L’intervista si conclude con Berdini che dice “per ora sono un signor nessuno”, a dimostrazione che quanto afferma sono sue convinzioni e basta. E dal momento che non è Berdini a dire che fine fa la metro C ma semmai la Pronello credo che bisognerebbe aspettare almeno l’insediamento della giunta. Tanto ci penseranno frotte di anti 5 stelle ad ammorbare i forum per tutto il tempo con una virulenza che non hanno mai avuto negli anni precedenti quanto la città andava a gambe all’aria.
Perlomeno nell’intervista di Berdini si ricorda che a Roma negli ultimi anni si è costruito solo seguendo la proprietà dei terreni e che con il piano regolatore di Veltroni nel 2008, gli accordi di programma e le compensazioni, c’è stata una esplosione di costruzioni sempre più lontane dal centro con tutti i problemi urbanistici conseguenti per la città.
Pur condividendo le perplessità, sono d’accordo con Emanuele.
Per decenni nessuno ha alzato il dito contro le ruberie e corruzioni evidenti. Ora molti sono già pronti a crocefiggere una giunta nemmeno insediatasi (vero è che alcune nomine o potenziali tali lasciano perplessi)
Ribadisco il mio parere. Sarà essenziale da cittadini svolgere un ruolo di pungolo e stimolo (costruttivo).
Ieri la C nuova di pacca ferma per ore per un cavo elettrico andato a fuoco.
Oggi fermi e arresti per una inchiesta sulla gestione dei rifiuti dei campi rom, coinvolti funzionari del comune e un vigile urbano.
Ma tutti preoccupati per la Raggi.
Preoccupati non tanto della Raggi in sé, ma del fatto che una così debba risolvere problemi del genere nei prossimi 5 anni… Io faccio il tifo per lei, sicuramente meglio del partito di AleDanno e di Mafia Capitale, però a Roma ce vuole uno squalo per vincere certe dinamiche, e non mi pare il caso suo o del movimento che rappresenta.
Quest’uomo va fermato non l’ho mai letto in anni di sacco di Roma da parte dei non 5 stelle
L’assessore ai trasporti che a differenza di Berdini ha competenza per la metro è Cristina Pronello.
Infatti ieri ho chiesto al Comitato un parere sulla Pronello, che a giudicare dal curriculum mi sembra una donna in gamba e soprattutto competente. Comitato che, sorprendentemente, ad oggi dichiara di non conoscere il nome dell’Assessore designato all’uopo.
Credo che su trasporti e rifiuti siamo in buone mani, forse i due più importanti settori da cui far partire il risanamento di questa città. Questo però non mi fa dimenticare che sull’urbanistica, altro assessorato chiave per la città architettonicamente più importante del mondo, essere caduti nelle mani di un estremista conservatore dal retaggio veterosessantottino sia una sciagura
Io mi sono sgolato.
Ma se i Romani votano di pancia senza leggere i programmi e senza vedere con chi hanno a che fare che ci possiamo fare?
Io sono convinto che ormai il livello culturale è tale che si vota solo o in antitesi o per fare dispetto perchè l’invidia verso il prossimo è il leit motif dell’italiano medio. Si deve fare un dispetto al vicino che ha comprato la macchina nuova? Lancio vernice dalla finestra. Pazienza se vicino c’è anche la mia macchina. 7 anni fa dovevamo fare un dispetto alla sinistra ed allora si è votato Alemanno che è stato disastroso; poi si è dovuto fare un dispetto alla destra che aveva portato Alemanno e si è votato l’inetto Marino (la vaccata era stata fatta già alle primarie nei confronti di Gentiloni). Oggi si è dovuto fare un dispetto al PD che ha fatto veramente schifo ed a Renzi e si è votata quest’insulso avvocato senza ne arte ne parte.
Questi ( i M5S) sono dei cialtroni pieni di ideologie folli ed inetti, ora gli abbiamo dato campo libero e faranno disastri peggiori dei già disastrosi predecessori.
Ma la colpa sarà solo nostra.
“si è votato l’inetto Marino ”
“a vaccata era stata fatta già alle primarie nei confronti di Gentiloni”
Ma quando scrivi, rifletti o lo fai in modo casuale, direi randomizzato!
Ti risulta che Marino sia stato un buon sindaco? Chiedilo alla maggior parte dei Romani.
Non sarà che Gentiloni aveva ben altro spessore? Però alle primarie fu scelto Marino.
Inoltre tra Alemanno e Rutelli chi poteva essere il meno peggio per storia personale?
A me dei partiti non importa nulla, mi interessano più uomini e programmi.
non avrei saputo esprimerlo meglio…
Quindi chi si doveva votare??invece di criticare a spada tratta aspettate e date tempo al governo dei cittadini che tenterà di cambiare e riportare Roma dove merita….I cialtroni sono bel altri ,quelli che hanno portato a questo disastro…..è il comitato farebbe bene a non partire a gamba tesa con post politicizzati contro un amministrazione che ancora non è neanche stata formata…..
non affiancherei il problema metro con il problema stadio. Mentre sul primo punto si può aprire un dibattito sulla mobilità romana affrontandolo senza preconcetti, anzi partendo dal fatto che roma è immobile.
Nel secondo caso, l’utilità di una colata di cemento di 1 milione di metri cubi di cemento non sono ben coperti dal progetto stadio.
Zitto che se gli tocchi il quartiere cominceranno a parlare di sviluppo e archistar
Chi ha votato questa gente ora si merita questo e altro..ora divertitevi
Come minimo… con i 5stalle al governo di roma si vedranno proprio delle belle, faranno sprofondare ancora di più sta città e col cazzo che vedremo nuove linee su ferro!!!
Salve Andrea e Matt 8080 Ben detto !! Paradossalmente parlando potremmo affermare ” Ww Dio !! Era ora !! i problemi di Roma non saranno, anzi già da un po’ non sono più imputabili a Marino ed al PD, al passato. Certo che almeno un minimo si sarebbe anche potuto ” Informare, documentare , come invece la Raggi ha fatto ” Prima di uscire con simili affermazioni che definire ” un idiozia ” è riduttivo.
Berdini NON doveva essere nominato assessore. Punto. E’ un uomo che ha idee vecchie di sessant’anni, alla faccia del nuov che avanza; idee peraltro bocciate dalla storia. La minaccia Berdini era già chiaramente annunciata da romafaschifo, a cui ho provato dare eco. Ma niente. Neanche in giorno e, come si direbbe in chiosa ai teoremi matematici: C.V.D. 🙁
Beh si vede che il 67 % dei cittadini sono stupidi e gli altri intelligenti….io mi tengo stretto la maggioranza che crede in Virginia e nel lavoro che saprà fare… I politicizzati è normale abbiano paura perché diverse poltrone inizieranno a scricchiolare
Vogliamo parlare di che fine faranno le talpe una volta arrivati a Colosseo? Le facciamo morire sotto piazza Venezia?
“poi si vedrà”