Linea A. Disastro manutenzione, i treni rimangono in deposito
Sul sito Atac campeggia ormai da una settimana l’avvertimento di servizio rallentato per numero inadeguato di treni in servizio sulla Linea A della metropolitana.
Chi la utilizza in questi giorni passa momenti di vera passione: frequenze in ora di punta non inferiori ai 5-6 minuti; corse saltate; treni sovraffollati ai limiti del tollerabile; decine di persone accumulate in banchina praticamente in tutte le fermate poco dopo i capolinea; Termini prossima al collasso.
L’insopportabile epilogo di qualcosa andato male nella manutenzione dei treni della Linea A. Si proprio gli affidabilissimi CAF spagnoli che fino ad oggi erano l’unica nota positiva dell’intera rete di trasporto su ferro della capitale.
A svelarlo ‘il Messaggero’ in un inchiesta di pochi giorni fa.
Sarebbero ben 18 i treni fuori uso fermi al deposito di Osteria del Curato; praticamente la metà della flotta quando ne servirebbero almeno 33 per garantire la frequenza minima di 3′ in ora di punta.
In attesa di notizie ufficiali al riguardo ci limitiamo a riportare alcuni dati di fatto come spunto di riflessione
In primo luogo la Revisione Generale dei rotabili e la sostituzione delle ruote che intervengono ai 1.280.000 km percorsi. Si tratta di un intervento, sicuramente non economico e impegnativo, ma ampiamente prevedibile e programmabile che non dovrebbe creare percepibili variazioni del livello di servizio. In parte gli appalti per questi interventi esistono (fornitura ruote, revisione condizionamento e impianto di trazione). Quindi o non sono stati predisposti nei giusti tempi oppure qualcosa non ha funzionato nella logistica manutentiva.
Nel primo caso ci viene in mente l’enorme debito manutentivo accumulato, legato alle disponibilità finanziarie. Responsabilità che è tutta in capo agli enti finanziatori. Infatti Atac negli ultimi dieci anni ha effettivamente disposto di somme in conto investimenti pari probabilmente al fabbisogno annuale per una sola linea metro.
Nella seconda ipotesi ci suggerisce qualcosa il fatto che fino a poco tempo fa la manutenzione ordinaria e straordinaria dei rotabili l’ha effettuata la stessa società costruttrice CAF. Nel maggio del 2015, alla scadenza di quel contratto, Atac decise di internalizzare tutte le lavorazioni relative per ottenere un risparmio a regime stimato in alcuni milioni di Euro/anno.
In realtà, in pochi forse lo sanno, questo passaggio delle consegne, nonostante il vantaggioso profilo economico, è stato rimandato il più possibile come nella consapevolezza di non poter gestire in proprio quelle lavorazioni.
Alla CAF sono stati infatti affidati ulteriori 10 mesi di manutenzione fino a Marzo 2016 (appalto 166/2015)… ovvero a pochi mesi dal collasso attuale.
E sempre alla stessa società spagnola è finito l’appalto per la sostituzione delle ruote dei primi 8 treni (appalto 136/2015). Come mai oggi, al di fuori di questi contratti c’è il disastro? E’ obiettivamente difficile credere che non ci sia relazione tra le due cose.
Sembra che siano stati tirati in ballo anche gli ungibordo, quei dispositivi che applicano una sostanza oleosa sul profilo della ruota per diminuire l’attrito con la rotaia. Secondo fonti interne di Atac la causa del disservizio è proprio da ricercare qui: chi parla di olio di scarsa qualità, chi di montaggio inappropriato degli apparecchi. Entrambe le cose, a nostro parere, non giustificano un fermo improvviso e soprattutto in massa di così tanti rotabili. Il fatto che due fonti della stessa azienda sostengano tesi differenti è anche alquanto controverso.
Quindi cosa sta succedendo veramente alla Linea A? Ci auguriamo che Atac diffonda spiegazioni ufficiali al più presto. Tutti i cittadini e utenti del tpl crediamo abbiano il diritto di pretendere delle spiegazioni credibili a questa situazione grave quanto vergognosa e l’azienda municipalizzata che gestisce il disservizio pubblico ha il dovere improrogabile di fornirle.
Si è svegliato il garante per gli scioperi con linee guida restrittive per gli scioperi ATAC (mi sa che è una trovata pubblicitaria):
http://www.iltempo.it/roma-capitale/2016/06/10/roma-stretta-sugli-scioperi-dell-atac-1.1548278
LA cosa che mi rode di più è che ritengo lo sciopero uno strumento civile con il quale i cittadini, qualsiasi lavoro facciano, possono manifestare il proprio disagio e mettere al centro dell’attenzione della comunità criticità altrimenti ignorate. Purtroppo l’abuso che gli scellerati dell’ATAC ne stanno facendo lo pone nel discredito insieme all’intero comparto del trasporto pubblico.
BASTA. LICENZIATELI TUTTI. DIRIGENTI E PERSONALE. ATAC VA CHIUSA SUBITO. SERVIZIO AFFIDATO ALL’ESERCITO IN ATTESA DEL BANDO DI GARA PER LA PRIVATIZZAZIONE.
Che coincidenza: sciopero ATAC proprio quando gioca l’Italia lunedì!
Io per fargli un regalino con affetto proprio lunedì tra il primo ed il secondo tempo porterei i libri in Tribunale.
E la Raggi li difende anche!
Strano che il governo decida di privatizzare aziende che comunque producono utili e invece nulla viene fatto sui carrozzoni.
http://www.corriere.it/economia/cards/grandi-stazioni-vince-cordata-borletti/gara-ferrovie-stato_principale.shtml
La posizione della Raggi su Atac in effetti è inquietante.
Strano altresì…che la legge Fornero non valga per la PA i cui dipendenti invece continuano ad essere tutelati dall’art 18 in palese violazione della costituzione e qualsivoglia criterio di giustizia sociale….poi ovviamente la corte costituzionale…ha espresso posizione contraria
La verità è che si è spaccato volutamente un paese. Una parte è corrotta, raccomandata, incompetente e costituisce una base elettorale, l’altra parte (quella meritevole) è stanca, frammentata, cloroformizzata e senza rappresentanza (anche a causa del patto del nazareno tra Berlusconi e suo figlio illegittimo)
Siamo alle solite!
Invece che pretendere di estendere l’ art.18 a sempre più categorie, si protesta perchè venga tolto anche a chi si è appena riscoperto esserne tutelato.
Invece che pretendere controllo ed efficienza nel pubblico, affinchè i soldi di tutti diventino un’ occasione di crescita, si chiede a gran voce che si svenda al privato, che sappiamo da Roma TPL ad esempio (ma potrei citare qualsiasi altra società o ente pubblici passati sotto la scure della privatizzazione) che non funziona meglio e i cui costi ricadono comunque sul cittadino.
Poi vabbè… ma vi leggete? Uno sciopero indetto per una partita di calcio? Nel momento in cui, tra l’ altro, della nazionale italiana ha il gradimento più basso della storia. Ma avete la minima idea delle regole, dei processi e delle istanze che portano ad indire ed aderire ad uno sciopero? Cioè… se non fosse che ci credete sul serio al fatto che si faccia uno sciopero perchè un turnista possa stare a casa a vedersi la partita ci starebbe bene come titolo di Lercio.
Ma per piacere!
Scusi, ma è Lei che forse non sa leggere o non capisce!
1) Quando mai ho difeso i sindacati
2) Ho evidenziato che si vendono/privatizzano aziende che producono utili e non si interviene sui carrozzoni (non che sia giusto privatizzare tutto e tutti!)
3) Sto sostenendo che il jobs act è anticostituzionale (non che sia corretto togliere i diritti) proprio perché discrimina i lavoratori e peraltro tutela una classe di lavoratori già ampiamente tutelata
Un altro esempio, le pare normale per il CCNL del Commercio sia stata introdotto un limite di 3 eventi annui di malattia (semplifico) mentre tutt’ora per ampie categorie di lavoratori, basta ancora un autocertificazione telefonica?
Inoltre, le (false) privatizzazioni sono iniziate nel 90, ora nelle fasi finali, sono state le più grandi disgrazie per questo paese che sta progressivamente perdendo il controllo anche su asset strategici
Ecco programmato un bello scipero per lunedì…..birra pantofole e rutto libero…..forza Italia:
L’agitazione dell’Ugl proclamata lunedì (13 giugno) a partire dalle 20.30, in contemporanea con Italia-Belgio. “I cittadini romani, direi giustamente, si sentono presi in giro da uno sciopero così strategico”. Ma il sindacato replica: “È in malafede, la partita non c’entra. Protestiamo per garantire sicurezza agli utenti”
I soliti privilegiati fanno il loro comodo con il trasporto pubblico romano (risorse e bene comune per l’intera cittadinanza), è c’è pure qualcuno che li difende su questo blog. Questo è uno dei peggiori degradi della città, l’indolenza dei lavoratori (purtroppo privilegiati) nei settori strategici della città…..ripuliamo l’ATAC dalla testa ai PIEDI (che mi sa che puzzano di marciume)!.
Per quanto riguarda la sicurezza degli utenti dei servizi di trasporto, non sono gli autisti a doversene preoccupare, ci sono i servizi competente ai quali è imputabile la responsabilità per eventuali inadempienze e negligenza, gli autisti devono guidare….e invece scioperano….neanche negli sciperi di sabato al liceo eravamo così sfacciati nelle giustificazioni fornite….
prima di pensare alle infrastrutture più efficaci per la città mi sa che bisogna chiedersi: “ma una volta costruite (speriamo) le vogliamo mettere nelle mani di chi scipera per vedersi l’Italia…..?”
[Senza Parole]
State tranquilli, tanto da lunedì 20 giugno i mezzi pubblici ATAC (ed i loro conducenti) spariranno del tutto ah ah ah
ATAC deve essere consegnata a FFSS, altre soluzioni non ne vedo.
http://firenze.repubblica.it/cronaca/2016/06/09/foto/firenze_nuovi_autobus_ataf_dimezzata_l_eta_della_flotta-141635074/1/#1
(Quote)
“Abbiamo portato firenze in tre anni ad un’anzianità media di sette anni contro 13 anni di anzianità media nazionale, direi che questi sono fatti”. Lo ha detto Renato Mazzoncini, amministratore delegato di ferrovie dello stato, a margine della presentazione a Firenze della nuova flotta di autobus acquistati da Ataf. “Ferrovie dello stato sta lavorando molto sull’integrazione della mobilità modale quindi su entrambi i modi di trasporto ed ovviamente la capacità di investimento che -ha concluso Mazzoncini- riusciamo ad avere si vede in questa piazza”
Privatizzata, Claudio; altro che consegnata ad un altro carrozzone come FFSS!
Immagine copiata da Skyscrapercity discussione sul tpl romano: non ci sono più parole per definire ATAC.
https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/13413658_980224012096177_6444524794746877482_n.jpg?oh=36930686aa320271a725a9d87ebbf264&oe=57C26495
Quando nei miei post parlo di manutenzione ordinaria agli impianti metro ferroviari mi riferisco all’oscuro quanto prezioso lavoro quotidianamente svolto negli orari di fermo del servizio dalle squadre addette al mantenimento e ottimamente illustrato nel breve video allegato; si tratta della linea 1 di Yekaterinburg, città della Russia che, visto che a Roma si straparla tanto di olimpiadi 2024 o grandi eventi in genere, nel 2018 ospiterà alcune partite della FIFA World Cup:
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=fUMdYAvelNY
Finchè Atac rimarrà una azienda pubblica legata ai rimborsi a piè di lista non avrà mai una logica da efficienza privata. Penso proprio che il modello societario sia ingestibile, o meglio, come ha speigato in tre pagine la Fondazione Einaudi, più funzionale ad interessi politico-partitici che alla qualità del servizio. Lo si vede su internalizzazioni, esternalizzazioni, scioperi, etc etc. Qualunque direzione prenda finisce male.
Invece di fare battute sciocche (manca poco che si dia colpa della Raggi), non vi viene da pensare se, in una situazione di cotanto disastro, non sia a dir poco scellerato insistere nel voler candodare Roma alle Olimpiadi
E se con le Olimpiadi arrivassero fondi per fare opere pubbliche?
Io disapprovo l’idea che non si debba fare più nulla condannando la città all’immobilismo. Equivale ad ammettere il fallimento della capitale. Le opere vanno fatte bene e senza rubare soprattutto in una città in cui manca tutto.
Non si può dire che la metro C non si deve prodeguire perchè tanto si ruba, tanto c’è l’archeologia, tanto siamo a Roma: le metro si devono costruire come all’estero, bene, senza rubare e con efficienza.
Tutti hanno visto come l’alta velocità ferroviaria ha cambiato la vita in positivo di tutti, una nuova metro è esattamente la stessa cosa.
Per questo io disapprovo il no a tutto a prescindere del M5S; equivale a decretare il declino di Roma. Io non voglio decrescere felice (secondo loro!)
E comunque consentici di essere anche ironici ogni tanto!
Concordo.
Davvero stupidi a Boston eh (una città che non è decisamente in crisi), ma noi romani siamo più furbi. Non siamo in grado di manutenere e valorizzare il Flaminio e una metro appena inaugurata….ma facciamo le olimpiadi.
http://www.noboston2024.org/
“Boston’s 2024 Olympic bid was developed behind closed doors by a group of CEOs and lobbyists. We should be planning the future of Boston for the needs of the people of Boston, not for big developers or the IOC”
“That our city planning should be done for and by the people, not by unelected CEOs and the IOC”
“That our infrastructure investments should be focused on the needs of those who live and work here, not the needs of the IOC”
Davvero stupidi a Monaco nel 1972, a Barcellona nel 1992 e ad Atene nel 2004 a fare le Olimpiadi, costruendo le reti metropolitane sfruttando quell’occasione, e soprattutto Barcellona, che ha rifatto mezza città.
Tanto adesso c’è la Raggi che non vuole fare niente, ma la colpa non è sua, è vostra, e alla prova dei fatti ve la urlerò in faccia.
Buonanotte Roma, riposa in pace.
Monaco 1972 fu un disastro economico e ancora oggi ci sono strutture olimpiche abbandonate. Barcellona lasciò miliardi di debito pubblico che non viene mai citato e ugualmente strutture abbandonate, cosa è successo in Grecia lo sappiamo tutti, con 21 su 22 strutture abbandonate. E vennero assegnate tutte in situazioni economiche ben migliori della crisi attuale mentre ora abbiamo l’Italia e Roma con debiti record.
A pensarci bene affermare oggi una cosa di questo genere può sembrare ” Paradossale ” ma è quasi !! da rimpiangere il clima , che si respirava 10 anni , lo spirito del 2006 ” con i lavori della B1 già avviati, imminenti quelli per la C , con la gara in fase di aggiudicazione , e quelli per la successiva ” D ” , all’ epoca dati per certi anche se ” nel tempo a venire ” dal momento che nessuno poteva immaginare quanto poi sarebbe successo 5 anni dopo con la sua cancellazione. Si sognava in grande !
Ma per favore! Lo sappiamo bene come finiscono i soldi elargiti “a pioggia” in occasione dei “grandi eventi”. Serve forse che vi ricordi: Italia 90 o Mondiali di nuoto?
Non vi preoccupate. Per la Raggi le metro non servono, soprattutto di nuove. Per cui ora chiuderà tutte le linee. Via il dente, via il dolore.
In realtà Raggi afferma “prima l’ ordinario”, che significa, tra le altre cose, che le metro devono funzionare. Visto che fino a prova contraria quelle attualmente in funzione rappresentano l’ ordinario.
Non so se ci riuscirà ma la situazione attuale è figlia delle amministrazioni che sono venute prima, non di quelle che devono venire dopo. Ti sfugge il rapporto causa-effetto di un corretto ragionamento logico, amico mio.
Ora ci pensa Virginia… vediamo se continuera a pensare che ATAC e’ una risorsa che va valorizzata.
Certo che sarebbe una risorsa enorma se fosse gestita decentemente. Come insegna la RATP francese.
Ma guarda caso finora Atac e comune sono stati gestiti da tutti tranne che dalla Raggi
Manca poco all’ora zero: zero bus, zero treni, zero metro. Poi ci sarà solo il sistema di trasporto più economico e salutare, i piedi o la bicicletta. Ma tant’è, non si è mai reagito a nulla subendo ignavi decenni di degrado via via crescente di tutta la società. Cosa ci si poteva aspettare? Un mondo perfetto?
Ora godiamoci il risultato delle nostre “inazioni” e del “quieto vivere”.
Inshallà
Naam, kul fi Italia maginun!
Aaron, hal anta turidu metru C ila chemisa al San Giovanni?
Gli ungibordo dei treni della metro sono a grafite, non a olio. Comunque sia era una cosa che avevo messo in conto sul mio blog già 2 anni fa: http://tramromagiardinetti.blogspot.it/2014/06/consegnati-nel-2005-i-treni-caf-della.html?m=0
Atac ha postato quanto segue:
http://www.atac.roma.it/page.asp?r=15953&p=160
Comitato, è evidentemente scandaloso. Considerata la recente messa in esercizio ritengo ancora più scandalosa (seppur con minori ripercussioni) l’assenza di treni sulla Metro C (compresi quelli di riserva) che invece da Atac nemmeno è stata giustificata.
Ritengo che in questi casi il Comitato dovrebbe farsi promotore per raccogliere reclami ed esposti e formulare formali denunce alle autorità preposte.