Questo anello non s’ha da fare?

Stavolta sembrava davvero che il traguardo fosse dietro l’angolo ma al peggio non c’è mai fine. Stiamo parlando della tratta ferroviaria tra Vigna Clara e Valle Aurelia di cui recentemente si era stabilita la riattivazione come prima fase per la chiusura dell’anello ferroviario. I lavori sono praticamente terminati e il primo treno era previsto nella settimana compresa tra il 12 e il 19 Giugno prossimo!
Appena qualche giorno fa invece la terza sezione del TAR di Roma, accogliendo un ricorso di alcuni cittadini potrebbe tirare il freno a mano per l’opera a tempo indefinito.

Al link di seguito è possibile consultare la decisione collegiale del tribunale amministrativo:

Ordinanza 02866/2016 TAR Roma sezione 3Ter

Il documento non prevede una clausola sospensiva vera e propria ma il fatto che si metta in discussione la validità stessa degli atti di approvazione e il progetto dell’opera, potrebbe evidentemente inficiare la prosecuzione dei lavori e l’attivazione della tratta.

La vicenda ha dell’incredibile soprattutto perché si tratta di un ricorso risalente al 2002, andato in perenzione nel 2013  e oggi tornato alla ribalta per atti aggiuntivi impugnati dai ricorrenti.
Insomma se abbiamo capito bene – qualcuno ci corregga eventualmente – stiamo parlando di un atto di 14 anni fa che alquanto tempestivamente lamentava torti in documenti di altrettanti anni prima (1989) che viene impugnato nuovamente ben 3 anni dopo la sua “validità” con un tempismo anche qui lodevole visto che i lavori sono iniziati 6 mesi fa e la notizia era su tutti i giornali… e il TAR accoglie questo ricorso ad appena 2 settimane dall’inaugurazione dell’opera e, prendendo atto dell’urgenza delle argomentazioni trattate, con solerzia estrema fissa la prima udienza ad Ottobre?!?! quando potenzialmente le opere già potrebbero versare nell’abbandono più totale da 4 mesi.

La notizia si commenta da sola e non possiamo che unirci agli appelli di vignaclarablog e CeSMOT, attendendo una posizione ufficiale di RFI e un’eventuale ricorso al Consiglio di Stato in tempi brevissimi che possa ribaltare la decisione del TAR.