Intesa Stato Regione vecchi e nuovi soldi. I nostri giudizi
Pochi giorni fa la Regione Lazio ha potuto sbloccare una serie di finanziamenti che in parte riguardano anche importanti infrastrutture di trasporto pubblico. Grazie alla compartecipazione statale con il Fondo di Sviluppo e Coesione e le risorse del Ministero delle Infrastrutture si sono rese materialmente disponibili delle somme che vanno a coprire stanziamenti rimasti in sospeso ormai da troppi anni.
Metro C > 138 milioni. Nulla di nuovo sotto il sole; si potrebbe quasi dire sia un finanziamento per Roma. Il Lazio fino al 2014 ha partecipato alla realizzazione della linea verde sulle spalle del Comune, che anticipava. In parte sarà quindi una restituzione, in parte dovrebbe essere la copertura per la San Giovanni – Fori Imperiali. Finanziamento dovuto, quasi scontato.
Roma-Civitacastellana-Viterbo > 154 milioni. Andranno a coprire un capitolo di spesa aperto più di 6 anni fa per garantire il raddoppio della linea extra-urbana tra Riano e Pian Paradiso. Il ritiro dei fondi fece al tempo sospendere e annullare la gara di appalto. Sarà la volta buona?
Roma-Lido > 180 milioni. La somma maggiore se la aggiudica l’ammaccato trenino blu e si tratterebbe dell’investimento maggiore degli ultimi 20 anni. Non sarà un caso che la cifra corrisponde perfettamente a quella presentata da Atac l’anno scorso, impaurita dalla proposta dei francesi di RATP. Una buona opportunità anche se sicuramente non bastano per coprire ammodernamento e acquisto di nuovi convogli. Si poteva fare di più.
Nodo Pigneto > 39 milioni. Ha fatto così fatica a partire il primo lotto di questo intervento che chi si sarebbe aspettato una chiusura completa del finanziamento in maniera così “veloce”? Insieme ai 39 milioni già stanziati da RFI sarà possibile creare il secondo nodo ferroviario più importante della città dopo Termini… crocevia di FL3-4-6, Metro C, tram e trenino Laziali-Giardinetti. Senza dimenticare la svolta urbanistica con il tombamento del vallo e la ricucitura Pigneto-Mandrione. Partano subito le gare per gli altri 2 lotti!
In modo molto generico si è parlato anche di nuovi contributi per la realizzazione o il completamento dei raddoppiamenti delle tratte Lunghezza-Guidonia, Campoleone-Aprilia, Cesano-Bracciano e di interventi per l’aumento delle frequenze sulle linee per i castelli. Interventi di indubbia utilità per la mobilità dei pendolari del Lazio… non si capisce però che entità e quindi efficacia avranno questi finanziamenti per cui è difficile fare una valutazione specifica.
Vi accludo alcune considerazioni fra l’ironico e il faceto che scrissi sotto forma di pseudo intervista ad un fantomatico cittadino di Roma nel 2001. Traetene le conclusioni che vorrete, ma Roma rimane una città “tradita” in primis dai suoi stessi abitanti.
Poi riflettete, ma seriamente, su quali siano le vere attività lavorative della capitale, dove non mi è mai sembrato che molti degli “addetti ai lavori” si affannino più di tanto dal punto di vista della solerzia, della dedizione e della produttività sul posto di lavoro, in primis i dipendenti pubblici di ogni livello.
Ognuno ostenta quello che è e Roma è lo specchio dell’anima dei suoi residenti, purtroppo.
“INTERVISTE ROMANE”
Provocazioni e Riflessioni
Che cosa è “Roma”?
La capitale d’Italia, il centro della Chiesa “Romana”, la “città museo”.
Chi vive a Roma?
I “romani” (abruzzesi, calabresi, siciliani, marchigiani, pugliesi, sardi, extracomunitari), i “vaticani”, i turisti.
Di che vive Roma?
Spariti i pochi poli industriali (vedi Tiburtina): pubblica amministrazione, turismo e servizi al turismo.
Che lavoro fanno i romani?
I “politici”, i “comunali”, i “pretini” (tutte attività passive), i “cicisbei” (come lavoro “attivo” dopo quello passivo), i “servizi ai passivi” (anche come doppio lavoro), i “servizi per i turisti” (unici attivi).
Con cosa si muovono?
Auto privata, auto pubblica (ma di pantalone), moto, piedi, bicicletta, mezzo pubblico (poco), taxi (pochissimo).
Cos’è il mezzo pubblico per i romani?
L’unica alternativa, dopo i piedi, all’impossibilità d’uso del mezzo privato.
(la cultura del mezzo pubblico a Roma, se mai c’è stata, è morta da un pezzo, tanto che il servizio pubblico è diventato un lusso, ossia un optional per una società che si presume “ricca”, ma non produce un …. cavolo!)
Se devo dare una priorità di sviluppo, cosa devo favorire?
Il turismo. Più alberghi, più musei, più godibilità dei monumenti, migliore circolazione sia a piedi che in bus turistico/mezzo pubblico, operatori turistici di migliore qualità e professionalità, cittadini meno mal…educati.
Qual’è la cosa che più ti colpisce girando per le strade di Roma?
La sporcizia, il degrado e le auto parcheggiate in doppia e tripla fila, auto dappertutto (ora anche moto!). Roma è un enorme parcheggio a cielo aperto. Si circola male a piedi, si “godono” in modo pessimo i servizi, gli scorci panoramici, i monumenti.
Perché la circolazione non è scorrevole?
Perché le “arterie”, in analogia al cuore, sono occluse dal “colesterolo” della sosta più o meno selvaggia.
Come renderla scorrevole?
Eliminando le “incrostazioni”, ossia la sosta selvaggia.
Con mezzi coercitivi?
No, col buonsenso e una politica accorta della sosta.
Come potrebbe diventare il centro di Roma?
Nessuna auto in sosta e tanto meno ammessa a circolare nel centro storico (entro le mura aureliane), nemmeno quelle “blu” (ora metallizzate) ridotte al limite a pochissime auto “a disposizione” (pubbliche o convenzionate con noleggiatori privati). Circolano solo su alcune direttrici “strategiche”: bus pubblici, bus turistici, biciclette, taxi (a tariffe agevolate rispetto ad oggi), ambulanze. Il resto è un’enorme zona pedonale. Divieto assoluto di circolazione per moto e ciclomotori. Lo scarico delle merci solo fra le 6 e le 8, oppure dopo le 21.
E, non ultimo, cosa fare dei semafori?
Togliamo subito tutti quelli che sono di intralcio alla circolazione (e sono molti di più di quanto si possa pensare), compresi quelli sulle rotatorie.
No comment:
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/roma-laccusa-quotidiano-francese-metro-c-simboli-dei-mali-1265662.html
Hanno perfettamente ragione: siamo un paese ridicolo in pieno declino.
Ma scherza, ma lei è proprio un gufo. Viviamo nel paradiso e non ce ne accorgiamo.
Trasporti eccellenti, giustizia sociale e tributaria, sicurezza e certezza delle pene, economia in crescita, natalità ai massimi storici, aspettativa di vita in crescita, immigrazione regolare e controllata, tasse bassissime, meritocrazia, e tanto tanto altro.
Lei è proprio un ingrato.
Quanto all’articolo, sintomatica la chiusura….evidentemente scritto da… un gufo d’oltralpe
“Elle devait être la réponse aux problèmes structurels de la capitale, elle symbolise les maux endémiques du pays. “
Dimenticavo. Nell’articolo si da per certo “Colosseo” come capolinea definitivo..
“En attendant la mort d’un projet que tous considèrent comme irréalisable, le métro fantôme devrait arriver au Colisée en 2022, sa destination finale”
Tutta colpa della Raggi e dei 5 stelle
“…soit 234 millions d’euros le kilomètre, deux fois plus que la moyenne européenne”
Il prolungamento della loro Ligne 14 sta costando 237 milioni al chilometro… ma loro non stanno in Europa vero? ;P
Sì però già le parole “prolungamento” e linea 14″ (dicesi quattordici) dovrebbero farti riflettere sull’improponibilità di qualsiasi confronto.
Vero. E’ anche improponibile, pero’, paragonare una citta’ ricostruita quasi totalmente in epoca moderna con una citta’ che ha mantenuto un impianto storico di grandissima complessita’ e dagli innumerevoli strati (molti dei quali neppure ancora esplorati).
Se poi si vuole parlare del fatto che Roma sia almeno 10 volte piu’ vasta di Parigi, iniziamo a capire alcuni problemucci.
Renato scrive:
31 MAGGIO 2016 ALLE 11:20
alessandro ha scritto:
28 MAGGIO 2016 ALLE 14:05
scrivo anche qui quanto da me postato su fb. ho letto tante critiche alla chiusura dell’anello ferroviario. anzi ne ho lette molte anche sull’apertura della tratta vigna clara valle aurelia. purtroppo non mi trovo d’accordo…..
Siamo peggio dei peggio Paesi europei, ove 2 persone esprimono 3 opinioni. Noi ne diamo a decine ed è mai possibile che il suicidio di massa cui si sta dirigendo il Paese non instilli un senso di rivolta?
E’ mai possibile progredire con questa finta democrazia derivante dalle follie del ’68?, ove basta che uno raccolga 4-5 firme e ti crei un Comitato per bloccare tutto. Basterebbe che, smontato il tutto, pagasse i danni.
No lavoro, pensioni al lumicino, giovani, chi ha mezzi, che scappano, scrocconi da mantenere a vita…
Chiunque l’ha studiato seriamente, saprà che l’Anello ferroviario è incompiuto da quasi 100 anni ed ancora si critica per l’eventuale poco traffico al Nord. Evidente che tante Capitali sono state governate da “imbecilli”, visto che alcune hanno più di un Anello!
Tornando a questioni tecniche, se e quando sarà completato, per garantire un esercizio pari ad 1, questi dovrà non più essere ferroviario, ma esercito con agente unico e frequenze a 3 minuti nelle ore di punta e 7-8 minuti per il tempo rimanente.
Renato penso che tu ci segua da un po’ e saprai che le nostre posizioni sono sempre abbastanza circostanziate e problematizzate. Ora nei limiti di quello che si può fare nei commenti cerco di risponderti.
Noi non ci stiamo opponendo alla realizzazione dell’opera, stiamo solo dicendo che prima di partire con la realizzazione di un qualcosa bisogna avere le idee chiare su quello che si vuole realizzare. Banalmente si chiama progetto questa cosa o ancora meglio studio di fattibilità.
E’ un paradosso ma benché siano passati 27 anni dalla decisione di RFI di completare la cintura nord (Aprile 1989) nessuno ha mai riflettuto pienamente sulla funzione da assegnare a questo progetto nonostante i pochi dati esistenti mostrino chiaramente che non può essere definito come trasportisticamente rivoluzionario e sicuramente non è una priorità assoluta nel panorama romano. E’ evidente che il mero connotato emozionale dato dalla necessità apparentemente ovvia di utilizzo di qualcosa che c’è in buona parte non possa essere il presupposto per fare le cose… ovvero visto che l’opera c’è mettiamoci un treno che a qualcuno servirà non è un’opzione condivisibile.
Secondo noi doveva essere studiata meglio la possibilità di sfruttare il tratto nord dell’anello sia in termini di tecnologia utilizzata che di opere da realizzare nel contesto di una attenta analisi trasportistica e costi/benefici.
Diciamo semplicemente che si sta facendo un qualcosa nel peggiore dei modi poi certo che una qualche utilità ce l’avrà… ma ne avrebbe potuta avere molta di più probabilmente.
E non è un caso che nel corso del tempo gli unici sprazzi di servizio sulla tratta siano stati messi in piedi in occasioni di contingenza come i mondiali del 1990 e l’astratta idea dell’alta velecità a fiumicino oggi… e mai sulla base di una visione organica e complessiva. Perché questa visione semplicemente non c’è. Che molte città abbiamo un servizio circolare e Roma no sai benissimo che in senso assoluto non vuol dire niente perché basterebbe dire che Roma non è come le altre città a cui pensi per esigenze di mobilità e struttura urbanistica. Saprai anche benissimo che non esistono direttrici tangenziali di mobilità che giustifichino un sistema di trasporto su ferro tranne l’asse Togliatti, quello Tor Vergata-Anagnina e quello San Pietro – nomentana attualmente servito dalle ferrovie.
Ora questo prima fase Vigna Clara – Valle Aurelia è stata finanziata e realizzata e va bene… non ambiamo certo a bloccare tutto ci mancherebbe… chiediamo solo che si rifletta bene come andare avanti in futuro e che senso dare a questa opera di trasporto pubblico nel contesto complessivo della mobilità dell’area metropolitana di Roma.
Chi si loda si sbroda, ma a volte è necessario! Non sono un orecchiante, né un tastiero compulsivo, ma ho vinto un premio nazionale e poi internazionale sui Trasporti ferroviari, premiato in quel di Parigi, ove ho avuto il piacere di discutere coi giapponesi che a ragione magnificavano il neonato Tokaido. I francesi presero subito la palla al balzo ed impostarono il TGV.
E noi? 40 anni di discussioni per arrivare buon ultimi! Continuiamo quindi a discutere, ma temo che queste discussioni non portino a nulla, né lavoro e pane a figli e nipoti!
Giusto valutazioni ed analisi; coll’UNI e la Polizia negli anni ’70 bloccavano il traffico sulla Pontina per uno studio sui flussi, con richiesta diretta ai conducenti, quindi nulla di nuovo.
I dati dell’Agenzia della Mobilità sembrano negativi, ma siamo nella teoria e cmq. ricordo che anche l’Autostrada del Sole per molti anni risultava sovradimensionata, se non inutile in alcune tratte.
L’Anello ferroviario ha vari vantaggi, quali:
– rapidità di esecuzione
– costi contenuti
– utilizzo di sedime già pronto, quindi eliminazione di un’incompiuta
– è solo statistica, ma miglioramento del rapporto abitanti / Km. di metro
– è reale, se realizzate, almeno 7-8 nuove stazioni (vanno bene anche semplici ed economiche fermate, basta faraoniche ed inutili strutture)
A latere poi e finalmente imposizione dello Stato (se ancora esiste) cacciando gli abusivi di Camposampiero: hanno mai pagato qualcosa in tasse, IMU, affitti….?
Ove poi, ma dispero, si realizzasse, finalmente e come facemmo all’UNI per Urbanistica, prima le infrastrutture e poi le case…
Infatti non si capisce perché si continua ad ingolfare il quadrante Sud-Est, quando quello, ove attualmente mancherebbero i flussi, è tutta campagna!
Ma certo Renato se le riflessioni sulla realizzazione e valenza dell’anello ferroviario fossero veramente come le tue allora sarebbe un altro discorso.
Ma è inutile prenderci in giro e dovremo fare i conti con la realtà delle cose purtroppo.
e ti pareva, non si riesce a finire nulla…che stillicidio:
Il TAR sospende i lavori della linea Vigna Clara – Valle Aurelia.
e ti pareva si…..ma io non ho capito per quale ragione in questo paese che è sempre più ridicolo, il ricorso di sei persone viene accolto e l’interesse di interi quartieri viene messo in discussione. complimenti a questi sei GENI che hanno bloccato un qualcosa di importante. quando bastava che ordinasse la messa in sicurezza per i pannelli anti rumore in una sorta di soccorso istruttorio.
Bravi complimenti. fermiamo sempre tutto
Ho letto anche io ormai non ci sono parole. Ancora più sconvolgenti le dichiarazioni della Foglietta che osa anche dire che la passata amministrazione sta generando l’ennesimo cantiere fantasma. Io spero che codesto Comitato faccia un post ad hoc….
come per chiesa nuova io anche mi auguro che il comitato possa fare una battaglia serrata per attivare la linea. anche nell’ottica di trasformarla in linea E come ho letto scritto da qualcuno basta che l’attivino.
Il vero scandalo non è l’ennesimo fermo imposto ai lavori a causa di nimby, sedicenti comitati di quartiere o, peggio, magistrati compiacenti desiderosi di assurgere con le loro determinazioni alle prime pagine dei quotidiani; quanto il voler far finta di chiudere, per mere esigenze di visibilità politica, la gronda nord dell’anello ferroviario della capitale con una linea ferroviaria a binario unico esercitata in regime di raccordo con frequenze nell’ordine dei 45 / 50 minuti per ciascun senso di marcia; per non parlare del materiale rotabile presumibilmente destinato a prestarvi servizio, gli scarti degli scarti di RFI … ricordiamoci che la gronda nord dell’anello è invece per sua natura destinata a servire esclusivamente i treni a lunga percorrenza della tirrenica settentrionale e gli AV / LEO EXP per FCO AIRPORT; quindi tutta una tipologia di traffico con specifiche omogenee caratteristiche tachicardiche e di esercizio che ben poco hanno a che vedere con una linea suburbana o metropolitana sul modello delle S-bahn. E poi facciamoci due conti: quanto costerebbe una fermata profonda nell’area di VIA IGEA in rapporto al numero degli ipotetici utenti … anche volendo sfruttare parte degli attuali pozzi di areazione costerebbe ugualmente un mucchio di soldi e alla fine sarebbe la classica cattedrale nel deserto, utilizzata al massimo da pochissimi utenti tanto è notorio che in zona Camilluccia gli unici frequentatori abituali del tpl sono i filippini che prestano servizio presso i residence, le ambasciate e le abitazioni di lusso ivi ubicate. A qualcuno queste considerazioni potranno sembrare un tantinello classiste ma sarebbe finalmente il momento di aprire gli occhi e tornare con i piedi per terra riguardo certe demenziali ipotesi infrastrutturali degne più delle allucinazioni trasportistiche di tanti sedicenti esperti della materia che del buon senso. Rispetto all’ipotetica fermata IGEA quanto costerebbe invece realizzare finalmente un hub trasportistico in corrispondenza di PIAZZA ZAMA, a servizio di un quadrante urbano certamente molto più popoloso e caratterizzato da flussi di traffico certamente più consolidati e costanti nell’arco delle 24 h ?? oppure in corrispondenza dello svincolo EUR NEWTON all’intersezione fra l’omonima arteria tangenziale e l’autostrada A91 magari collegato con quel centro direzionale mediante un moderno sistema a fune sul modello di quanto realizzato in Colonia o in Algeria ?? certamente molto ma molto meno e con sicuri benefici per l’utenza e la congestione veicolare.
Prossima udienza del Tar fissata per Ottobre! Nel frattempo sicuramente quanto realizzato sarà sicuramente distrutto, abbandonato e vandalizzato. Però, i solerti cittadini, nulla avranno a che ridire. Incredibile
una curiosità. nessuno come al solito parla della chiusura dell’anello ferroviario. Siccome alla stipula dell’accordo Stato Regione se ne è parlato, sarebbe giusto da parte del comitato intervenire sull’argomento e aggiungerlo. Previsione apertura tratta valle aurelia vigna clara, stato dei lavori, chiusura sull’aniene, linea circolare ecc… sarebbe questa l’opera più importante metropolitana della città se davvero la facessero, collegherebbe tutta roma.
Inoltre notizie dell’apertura a valle giulia in questo stanziamento di fondi per la Roma Nord?
Riguardo l’anello, trovi l’opinione del comitato qui: https://www.facebook.com/metroxroma/photos/a.384489708253238.76452.210790688956475/993650107337192/?type=3&theater
Leggi anche i commenti per avere una visione più completa e dettagliata.
grazie shepeedy
scrivo anche qui quanto da me postato su fb. ho letto tante critiche alla chiusura dell’anello ferroviario. anzi ne ho lette molte anche sull’apertura della tratta vigna clara valle aurelia. purtroppo non mi trovo d’accordo. la mia opinione è che la chiusura dell’anello ferroviario e la creazione su tale anello di una linea circolare metropolitana (con annessi lavori sulla cintura sud ecc….) che garantisse un servizio non ogni 30 minuti, sarebbe importantissima quanto e forse di più della linea C che non si sa se mai finiranno (e per fine intendo l’arrivo a cassia grottarossa). questo lo dico perchè una linea circolare permetterebbe davvero un collegamento tra tantissimi quartieri alcuni dei quali davvero popolati. mi trovo altresì d’accordo con chi ha scritto che nel tratto valle aurelia vigna clara debbano creare una fermata intermedia a monte mario certamente.
Vorrei anche sottolineare che la linea C è costata sin d’ora piu di un miliardo di lire senza arrivare nemmeno ad incrociare una linea esistente e senza passare per un polo ospedaliero come tor vergata che consta dell’università e di uno dei policlinici + grandi d’italia.
leggendo tutti i report e gli studi fatti negli anni dall’ing. Spinosa (studiandomeli anche), ho trovato soluzioni davvero importanti. per esempio la diramazione della C che arrivi a tor di quinto in modo da creare una ragnatela. sarebbe importantissimo unire roma nord e roma lido e si sarebbe speso molto molto meno che l’attuale linea C. (premetto che io sono favorevolissimo alla C ma pretendo che arrivi anche a roma nord non che si fermi dove sta o al massimo al colosseo). come sarebbe utilissimo e necessario fare una fermata valle giulia don minzoni sulla attuale roma nord che da quanto ho letto stato e regione vogliono potenziare.
io auspico che il comitato si faccia portavoce e accanito sostenitore della creazione di una linea circolare e della chiusura dell’anello con treni ogni 10 minuti non ogni 30. in tutte le sue battaglie a molte delle quali ho partecipato, ho riscontrato concretezza e senso pratico. mi auguro che anche su quello che si può fare spendendo pochissimo ci si attivi.
e anche se so che sarò aspramente criticato mi auguro davvero che arrivino investitori stranieri a realizzare i nostri sogni ferroviari per questa città meravigliosa ma allo stesso tempo decadente oltre ogni dire. non posso + accettare il “meglio che niente”. non siamo un paesino, siamo ROMA.
Di nulla, figurati.
Cerco anche di rispondere sinteticamente alle numerose questioni che sollevi, anche se non faccio parte del comitato.
– Una linea circolare non è prevista in quanto l’utenza che la utilizzerebbe sarebbe assai scarsa: la domanda a Roma è diretta principalmente in modo radiale, ossia da e verso il centro, quindi servirebbe a ben poco girarci senza poterci entrare. Il servizio tangenziale lo faranno le varie FL sovrapposte, come già accade in alcune parti dell’anello sud.
– La porzione nord dell’anello transita per buona parte in zone disabitate, quindi non serve chissà quanti quartieri popolosi. Inoltre non li collega direttamente alle loro destinazioni, costringendoli ad un cambio per accedere alla (scarna) rete di metropolitane. Con un numero maggiore di nodi di scambio sarebbe già più utile.
– La metro C proseguirà e anzi il tracciato originale va proprio a Vigna Clara e Tor di Quinto, mentre quella per Grottarossa è una diramazione aggiunta successivamente al progetto.
– L’anello non è che costi poco: già per riattivare la tratta fino a Vigna Clara sono stati investiti 170 milioni, mentre ne servono altri 700 circa per completare la chiusura. Sono d’accordo che siano cifre inferiori di quelle della metro C (3,7 miliardi da Pantano a Clodio, destinati ad aumentare), ma sono ancora più inferiori i benefici.
Shepeedy l’analisi che fai è giusta nello status quo ma prova a pensare se ci fossero 5 linee di metro invece che le due e mezzo di oggi. L’anello avrebbe tra 40 e 50 fermate di cui 10 di interscambio, tutti i capolinea FL li si attesterebbe sull’anello, vorrebbe dire che a Termini non ci arriva più un locale. Inoltre dall’anello potrebbero partire delle diramazioni, come fili di una ragnatela, che andrebbero a coprire quadranti non serviti da metro, linee di pochi km, meno di 10 in media e con altrettante stazioni.
Una linea circolare metro in una situazione con almeno 5 linee sarebbe la soluzione definitiva del problema traffico
Pensata come servizio metropolitano e non come scorciatoia AV per Fiumicino, sarebbe una linea strategica per ricucire la città da ovest ad est. Intanto ti dà delle alternative per scaricare le linee metropolitane per chi in centro non ci va. E questo succede in tutte le città dove la rete su rotabili è a sistema: hai sempre più di una soluzione per raggiungere una destinazione. Minimizzando anche i disagi creati da eventuali disservizi su questa o quella linea (cosa abbastanza frequente a Roma). Inoltre, se pensata con le giuste stazioni, Walter Rossi e Farneto, con Vigna Clara già in via di apertura, avrebbe una funzione di servizio al cittadino che va al di là della semplice adduzione, andando a servire zone prive di trasporto ferroviario. Nei piani poi c’ è la riqualificazione di Tor di Quinto come parco olimpico e parco fluviale e quella che oggi potrebbe sembrare una linea che attraversa il far west domani potrebbe rendere Roma una città più a misura d’ uomo. Convinci le persone a lasciare la macchina a casa solo se si va oltre la concezione che i mezzi ti debbano solo portare da casa a lavoro e viceversa ma sia anche efficiente per le attività extralavorative.
Non ho mai ben compreso questa sufficienza di molti a riguardo dell’ anello ferroviario, in una città dove la carenza di ferro è evidente e ogni tassello in più che si mette è una soluzione in più per risolvere il puzzle.
ottima analisi. però vorrei fare alcune osservazioni. proprio perchè la domanda è di tipo radiale per andare da una parte all’altra della città devo scambiare a termini e risalire zona tiburtina piazza bologna, quartiere universitario. per questo io credo che potendo usufruire di un collegamento più diretto sarebbe l’ideale. io credo che tranne la tratta far west, che se ho capito bene è allo studio il suo sviluppo (tanto e vero che il tracciato originale della C passerebbe proprio a vigna clara tor di quinto), i quartieri nomentano tiburtina e giu di li non mi sembrano cosi poco popolati. ma ancora, una linea circolare che come dici tu non è prevista perchè i nostri amministratori e chi decide queste cose è un vero inetto, collegherebbe roma ovest alla stazione tiburtina. poi se l’anello serve per l’AV a fiumicino è un altro discorso. allora è davvero inutile. ma io credo in questa opera come la circle line a londra. Sono anche d’accordo con claudio e con te che dite ci vorrebbero piu fermate e più interscambi con + linee di metro. certamente auspico questo. il modello londra o mosca lo trovo fondamentale. Vi invito a vedere la cartina di una futuribile quanto realistica metropolitana di roma che prevede le tratte esistenti modificandole leggermente. non quella I have a Dream ma digitando questo e andando su immagini ci si imbatte in questa cartina. http://www.luoghisingolari.net/immaginario/2012/02/05/metrotopie/
non la cartina in nero che non è realistica ma quella in bianco.
Ma infatti dovrebbe essere un anello non fine a sé stesso ma collegato ad altre (attuali e future speriamo) modalità di trasporto (ad es. Valle Aurelia/MA, Vigna Clara/MC, Tor di Quinto/Roma Nord, Nomentana/B1, Pigneto/MC, etc…) e poi ti faccio notare che in questo modo chi viene dalle FL raggiunge meglio le sue destinazioni evitando di congestionare Termini (ad esempio chi è diretto all’Eur o nelle zone semicentrali). Un ruolo analogo sarebbe svolto da una futura metrotranvia Saxa Rubra-Laurentina, che oltretutto attraversa zone alquanto popolate…
Proprio riguardo al tema della densità abitativa, come ti spieghi la notevole affluenza di utenti sulla ferrovia Roma Nord, pur transitando questa in zone ancora più spopolate dell’anello?
E’ evidente poi che va assolutamente ammodernato il sistema ferroviario metropolitano: qualità e velocità dei treni, aumento del numero delle fermate (Pigneto, Zama, Portuense, Walter Rossi, etc.), struttura delle stazioni, collegamenti diretti con altre modalità di trasporto pubblico (metropolitane e tranvie in particolare), frequenza delle corse (almeno ogni 10 minuti).
Secondo me invece l’anello, con le peculiarità di cui sopra e date le difficoltà (reali o non) di costruire infrastrutture importanti in centro storico, potrebbe rappresentare un aiuto all’attuale pessima gestione del TPL della Capitale
Salve Sheepedy !! Condivido in gran parte la tua analisi, quando affermi che la domanda, la richiesta di trasporto a Roma e’ al momento in gran parte volta a collegare le periferie al centro mentre il servizio tangenziale viene al momento svolto dalle tratte urbane delle ferrovie regionali , esempio la Linea per Cesano e/o Bracciano , quella per l’ aeroporto Leonardo da Vinci e, la Linea per Tivoli, oppure quella per Ciampino, che passa per le Capannelle. Al momento ritengo che la Priorità Assoluta debba essere data al completamento della Linea C , oltre il Colosseo, fino a Clodio con Chiesa Nuova dopo Venezia. Molto importanti anche i Prolungamenti della B Rebibbia Casal Monastero, i cui lavori dovrebbero partire subito, e della B1 da Jonio verso Bufalotta Porta di Roma al fine di rendere quest’ ultima, nel tempo a venire ,una linea a sé stante, la nuova Linea F, ex B1, da separare dalla B, prolungandola oltre Bologna , al momento , ahime’ solo un sogno ,me ne rendo perfettamente conto, verso Piaz.le Province, Verano, Porta Maggiore, Lodi scambio con la C, Re di Roma, scambio con la A, Piazza Zama, Porta Ardeatina, Cristoforo Colombo, Tor Marancia, Caduti della Montagnola. Dopo il completamento della C e dei prolungamenti B fino a Casal Monastero e della B1 verso Bufalotta Progettare e finanziare la Quarta Linea La D che, con la C completata fino a Clodio che scambia 2 volte con la A ed 1 con la B, a quel punto comincerebbe a rendere il servizio della metropolitana più capillare spingendo tanti utenti a lasciare a casa auto e scooteroni. Insieme alla D, anche la Roma Lido andrebbe ammodernata ed adeguata a linea metropolitana, Linea E, da prolungare successivamente in tratta sotterranea da Piramide a Flaminio . In conclusione non che la Chiusura dell’ Anello ferroviario non sia o non sarebbe di per sé importante ma, cronologicamente parlando questa ” Circle Line Romana oppure il Ring della S Bahn di Berlino, che copre almeno il 55, quasi 60% del territorio Berlinese , attraversato al suo interno dalle 9 Linee della U bahn, la vedrei in una fase successiva
Ciao Alessandro
per quanto riguarda l’anello ci troviamo sostanzialmente d’accordo con le osservazioni fatte da Shepeedy.
Questa è la realtà dei fatti: la chiusura dell’anello per un servizio ferroviario passeggeri non ha NESSUNA giustificazione trasportistica. Questo quanto risulta da studi approfonditi fatti sia da RFI che da Agenzia della Mobilità in tempi più recenti.
Purtroppo non ha una giustificazione neanche per il trasporto merci, nonostante si sia millantato questo in passato, e infatti non è una caso che non sia mai stato realizzato fino ad oggi.
L’utilità per l’alta velocità a Fiumicino è invece molto allettante per RFI e non è ancora una volta un caso che i finanziamenti per l’anello si siano sbloccati proprio in contingenza con l’interesse per l’AV sull’aeroporto.
Anche qui però è tutto da vedere perché non esiste un programma di fattibilità concreto (la linea non passerebbe per nessun Hub per esempio) e soprattutto ci sono voluti tanti anni per realizzare una traccia AV dedicata e indipendente sulla cintura “sud” e ora si cambia e si sposta tutto?
Quindi ad oggi è una infrastruttura su cui si sta investendo senza però che ci sia un futuro chiaro e soprattutto sostenibile e questo è quanto di più sbagliato si possa fare. Senza considerare che una eventuale linea circolare presenta una serie di inconvenienti logistici e tecnici che, per come è organizzata oggi la restante rete, diventerebbero addirittura dannosi per gli altri servizi coesistenti.
infine dimentichiamoci la possibilità che siano realizzabili ulteriori stazioni con gli standard di tipo ferroviario. Sarebbero opere faraoniche nei costi e nei tempi quasi paragonabili per complessità realizzata alla tratta di attraversamento del centro storico della Linea C!
Sarebbe interessante fare un ragionamento sulla cintura nord a prescindere dal suo utilizzo “ferroviario”, cioè: cosa ci vogliamo fare? A chi e cosa deve servire? Serve? Ha una valenza trasportistica di qualche tipo? Una volta stabilito questo si decido che tipo di infrastruttura farne…. non il contrario.
A questo proposito è molto interessante questo ragionamento:
ipotesi e studi anello ferroviario_Fabio Mantuano
E’ lodevole il modo in cui procede l’analisi e come è impostata la riflessione a prescindere dal risultato che per varie motivazioni è ad oggi probabilmente irrealizzabile…. però è in questo modo che si dovrebbe procedere e fidati che un approccio del genere a livello istituzionale nessuno ce l’ha mai avuto.
In teoria l’anello ferroviario trasformato in metro dovrebbe essere la sesta linea della città, quindi parliamo di qualcosa che prenderà un pò di tempo 😀
Ma non è che sia impossibile, a me pare che l’unico problema per trasformare l’anello in una metro effettiva sia l’accesso dei passeggeri ai treni nelle stazioni, in quelle attuali e in quelle futuribili, una volta risolto quel problema, anche con un eventuale tombamento di alcune tratte, non è che la cosa non si possa fare.
Oppure, ma qui siamo nel campo del fantatrasporto, l’interramento dell’anello e la trasformazione del sedime attuale in terreno da restituire alla città.
Ma ovviamente per quello ci vorrebbero una situazione economico-politica completamente diversa dall’attuale, e anche tecnologie di controllo del traffico ferroviario molto diverse da quelle attuali.
A tal proposito vorrei portare a conoscenza del blog che FFSS sta sperimentando in Sardegna un sistema di controllo traffico che usa tecnologie dell’AV trasferendole ai treni locali
http://www.repubblica.it/economia/2016/05/21/news/l_alta_velocita_sulla_rete_ordinaria_nelle_ore_di_punta_piu_treni_regionali-140212502/
Dei sistemi migliori potrebbero rivoluzionare il traffico ferroviario e far si che dentro la città ci possano entrare solo i treni AV lasciando tutto il resto fuori, a quel punto si potrebbe pensare a “staccare” ampie porzioni dell’anello dalla rete ferroviaria propriamente detta e trasformarlo in metro vera.
Ottimo argomento Claudio. Ovviamente siamo a conoscenza del sistema di implementazione ERTMS/ECTS HD per le ferrovie urbane. Questo non è neanche un obiettivo troppo lontano ma qualcosa in itinere perché già finanziato e previsto per il nodo di Roma nella Y formata dalle stazioni San Pietro, Ciampino e Tiburtina. Sarà una vera e propria rivoluzione per il trasporto ferroviario romano e permetterà di superare gli storici colli di bottiglia.
Diciamo che questo unito ad importanti e puntuali interventi infrastrutturali che permetteranno di evitare la sovrapposizione tra traffico merci e passeggeri permetterà di organizzare delle linee ferroviarie metropolitane degne di essere chiamate tali.
E’ importante però precisare che il sistema esistente è valido per diventare “ferrovia metropolitana” sullo stile delle RER parigine ma non “metropolitana” in senso effettivo che rimane relegata giustamente al fantatrasporto perché non ce ne sono i presupposti per giustificarla. Si tratta di modelli di sistema che hanno le loro caratteristiche e utilità totalmente differenti ed è giusto che rimangano tali e separati.
Come ho specificato il presupposto per avere l’anello trasformato in metro a tutti gli effetti è di averci 5linee5 che passino attraverso la città. Adesso ne abbiamo solo due e una che non si sa se ci riescono a farla passare 🙁
Studio molto interessante, quello di Fabio Mantuano; come tutti gli sudi seri portati avanti da giovani volenterosi, ignorati completamente dalle nostre istituzioni. E poi dobbiamo subire da almeno vent’anni i soliti piagnistei farisaici sulla cosiddetta “fuga di cervelli”…
Secondo me, più che di anello, e anche a prescindere dal completamento della tratta nord, avrebbe senso ragionare sulla razionalizzazione delle tratte esistenti.
L’idea di una ferrovia metropolitana circolare sarebbe bella, ma è vero che la domanda della tratta nord sarebbe molto più bassa. Non giustificherebbe la frequenza di 5′ necessaria invece sulla tratta sud.
Per questo, a me piacerebbe vedere non tanto un anello o le tante linee che oggi esistono, ma 4 ferrovie metropolitane di questo tipo nate mediante una razionalizzazione dell’esistente:
– linea U, Monterotondo-Tiburtina-Ostiense-Cesano/Civitavecchia, con fermate in tutte le stazioni e frequenza ogni 5′, che assicurerebbe con una sola linea la copertura dei tre quarti dell’anello, su tratte a domanda omogenea;
– linea Termini-Fiumicino, con una corsa espressa come l’odierno Leonardo ogni 15-30′, ed una corsa ogni 7 o 10′ con fermate in tutte le stazioni;
– linea est-ovest Tivoli-Tiburtina-Vigna Clara-Ostiense, a coprire il tratto nord, con fermate in tutte le stazioni, sul quale passerebbe anche l’AV per Fiumicino;
-linea sud Termini-Pigneto-Ciampino-Frascati/Albano, con frequenza ogni 7 o 10′ e l’aggiunta di ulteriori fermate in nodi chiave come Porta Maggiore, Porta Furba o Selinunte; tale linea, a differenza di oggi, assolverebbe anche la funzione di vettore per il trasporto urbano.
Rimarrebbero poi come oggi le linee regionali per Velletri o Nettuno senza fermate in area urbana, se non quelle fondamentali.
La dotazione dovrebbe arrivare a prevedere il più possibile treni più snelli e rapidi – come gli splendidi Jazz entrati in funzione su poche corse per Ladispoli. Andrebbero inoltre create quanto prima quelle fermate ad alto rendimento come Zama, Portuense, Lanciani e aggiungo io Testaccio-Porto Fluviale, per aumentare l’integrazione con il trasporto di superficie e servire aree sguarnite di trasporto su ferro. Questi interventi, per i quali rimangono imprescindibili il potenziamento della cintura sud ed il quadruplicamento del tratto Casilino, permetterebbero di aumentare di molto gli spostamenti urbani su ferro.
La Regione Lazio dopo anni di fermo amministrativo riesce a sbloccare i finanziamenti in argomento guarda caso proprio a ridosso della prossima tornata elettorale e immediatamente dopo gli accordi politici stretti fra il premier Renzi e l’attuale governatore Zingaretti … c’è di che rimanere basiti per la singolare coincidenza …
Nel programma di Giachetti, pubblicato oggi, leggo che propone la metro C fino a Colosseo e per il dopo un “tavolo con Governo e amministrazioni coinvolte per completare la Linea C, verificandone la fattibilità, economica e tecnica”…
Sbaglio….o ha fatto marcia indietro… sulla sua preferenziale contromarcia
Veramente il virgolettato comincia qualche parola prima, quando dice “per completare la linea C”, dopo essere arrivati a Colosseo. Inoltre, piu’ avanti parla di linea C fondamentale per pedonalizzare il centro storico. Nel programma ci sono anche i prolungamenti B/B1 a Bufalotta e Casal Monastero e la Roma-Lido “vera e propria linea metropolitana”. La cosa che invece manca e’ anche un seppur minimo accenno alla linea D
Non Bufalotta per la B1 ma Porta di Roma…
Avevo già letto ma dopo il primo entusiasmo ho iniziato a temere che si stia parlando di soldi già in parte finanziati.
Spero di sbagliarmi.
Per esempio:
Stazione Pigneto.
Siamo sicuri che si parla dei 39 milioni per completare le due fasi (costo totale 78 milioni) ?
Se non sbaglio per la prima Fase RFI aveva stanziato 22-25 milioni e una parte per la sistemazione del quartiere doveva finanziarla il Comune o la Regione.
Non è che nei 39 milioni annunciati sono già inclusi quelli finanziati da RFI per il lotto 1 della Fase 1 ?.
Alla fine avremo una stazione solo con l’interscambio tra le linee FL1 e FL3 o saranno incluse anche FL4 e FL6 ?
Roma-Lido
Sono 180 milioni “nuovi” o sono inclusi i 35 milioni già trovati nei residui passivi di ATAC ed usati negli ultimi 2 anni?
http://www.dire.it/26-01-2016/33611-roma-lido-civita-investiti-35-milioni-finora-inutilizzati/
ciao
Giusta osservazione che ho erroneamente omesso. Insomma il rischio è che si tratti non solo di briciole, ma nei fatti, di briciole già elargite.
Quanto al mancato avvio del lavori, concordo con il Comitato, credo ci sia qualcosa che non va.
Avremmo già letto aggiornamenti o visto quantomeno attività di precantierizzazione.
PIGNETO
Ammetto che la sicurezza che si tratti di 39 milioni “diversi” non ce l’abbiamo. Però dall’analisi che abbiamo fatto sembrerebbe così.
Come hai giustamente notato RFI aveva stanziato 22 milioni per il I lotto, quello oggi appaltato. Questi 22 venivano dal Contratto di Programma MIT-RFI 2012-2016 (pag. 37 tavole di sintesi).
Proprio un mese fa è stato siglato l’aggiornamento 2015 a quel Contratto di Programma (pag. 25 tavole di sintesi) che prevede 17 milioni in più per Pigneto…. siamo quindi a 39.
Siccome qui si parla di 39 milioni in aggiunta ai 39 già stanziati da RFI il conto totale dovrebbe tornare. Effettivamente sembra troppo bello per essere vero ma magari lo è ;P
ROMA LIDO
Teoricamente essendo quelli 35 milioni già investiti, in buona parte anche liquidati non dovrebbero essere inclusi. Al tempo Zingaretti parlò esplicitamente di 180-200 milioni da richiedere in più al governo sui fondi FAS, che è poi quello che è avvenuto nel dettaglio. Quindi abbiamo buone speranze per credere che si tratti di 180 milioni nuovi e fiammanti.
Speriamo…
per natura non sono pessimista e qualunquista ma i nostri politici hanno la capacità di far dubitare i santi.
Con i 78 milioni la stazione Pigneto potrebbe completare le fasi con intersezione FL1-FL3-FL4-FL6 e predisporre quello con FL7-FL8 … è vero troppo bello.
Incluso anche la modifica alla Centocelle-Termini e la probabile trasformazione in Tram.
Non voglio però scatenare il solito scontro tra pro e contro il trenino.
Per la Roma Lido tempo fa Improta parlava di 180 milione per ristrutturare completamente l’infrastruttura che diventavano 300 se si includo nuovi treni.
Speriamo che qualche treno esca fuori (magari sfruttando il contributo per lo stadio della Roma, se mai si farà).
Mi chiedo, tra le tante cose, dove siano finiti i veri giornalisti. Sarebbe bastata una semplice domanda per chiarire il tutto, anche le tempistiche.
Vero è che se qualcuno fa qualche domanda scomoda, seppur legittima, si ritrova in Siberia…
Sono briciole. basti pensare alla decine di miliardi di euro/annui (soli costi diretti) che spendono per accogliere CLANDESTINI e DELINQUENTI da tutta l’AFRICA e non solo.
Amen
Complimenti per la profonda analisi, numeri circostanziati e individuazione di connessioni logiche dirette.
Piaccia o non piaccia è la verità.
Ho citato quello che è oggi il principale business criminale (lo non dico io ma l’Europol e altre agenzie) esistente in Italia.
Ovviamente poi ci sono altri sprechi vergognosi di varia natura e altre attività criminali, ma siccome sono stanca di sentire dire “non ci sono soldi”, bene smetterla con il buonismo e con il political correct
Si legga i bandi pubblicati sul sito del Viminale cosa che faccio da anni. Mafia Capitale non è evidentemente bastata per comprendere il disegno criminale sottostante e per eliminare il buonismo di accatto che ci sta distruggendo.
Inoltre, si legga i dati ufficiali del Viminale circa età, sesso e paese di provenienza. Se non vuole leggere basti fare una visita in qualche centro di accoglienza o dintorni.
Scusate l’OT.
Per tornare in argomento, ripeto, sono briciole. Comunque, alcune osservazioni:
Nessun cenno alla Roma Centocelle (giardinetti).
Nessun lavoro cantierato al Pigneto (molti ancora non hanno compreso come, anche con poche “briciole”) quell’intervento è RIVOLUZIONARIO per intero quadrante e non solo.
Chiaramente in tema e coglie bene la prima voce di spreco del bilancio pubblico e, udite udite, il principlae business criminale in Italia. Buoni dati del viminale a tutti (su un blog trasportistico)
Senta ma lei i dati li conosce o parla a vanvera?
Siccome anche su questo blog si dice che “non ci sono soldi” io replico citando i principali sprechi e business criminali oggi esistenti in Italia. Quindi assolutamente in tema. Poi se a lei il tutto da fastidio (chissà perché) è un altro conto.
Che sia immigrazione o auto blu (meno di un miliardo all’anno) o appalti pubblici poco importa. Ci sono sprechi di centinaia di miliari di euro. Sento giustamente parlare dello scandalo metro C (e dei relativi sprechi) e faccio soltanto presente che in Italia ci sono scandali ben peggiori e sottaciuti. Nonché questo sia consolatorio per carità e/o giustifichi gli scandali e le varianti.
Le chiederei alcuni favori personali (libera di non aderire):
1) evitare il classico benaltrismo (“i problemi sono altri”) perche altrimenti tutto diviene rilevante trattabndosi di spesa publica;
2) indicare la fonte dei suoi dati (basterebbe un link);
3) ridurre a coerenza i suoi messaggi perche altrimenti si rischia la confusione (se dice che ci sono “sprechi di centinaia di miliardi” chiarisca perche ha avvertito la necessita di iniziare dalle politiche di contenimento dell’immigrazione e perche sarebbero lo spreco principale, i.e. intendeva quantitativamente? A quanto ammontano secondo i dati?)
Accolgo volentieri l’invito.
1) non l’ho mai affermato, anzi, purtroppo è tutto correlato.
2) http://www.prefettura.it/roma/news/11759.htm. vi sono tutti i dati storici dal 2012.
3) Perché è uno scandalo e un business criminale, non solo di carattere prettamente economico.
I conti è facile farli ca 40 €/gg (vedi capitolati economici dei bandi). I costi sono superiori se trattasi di minori). A questi vanno aggiunti i costi della Marina Militare e altro
https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/17/DOSSIER/912705/index.html?part=dossier_dossier1-sezione_sezione11-table_table7
Aggiungo, qui mi rendo davvero conto di andare OT, un altro scandalo sottaciuto e che fa male al cuore: minori che scompaiono e che vanno alimentare purtroppo diversi business: dalla prostituzione, al lavoro minorile, al traffico di organi. o comunque attività criminali
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/25/giornata-dei-bambini-scomparsi-ne-sparisce-uno-ogni-2-minuti-in-ue-10mila-minori-migranti-svaniti-nel-nulla-nel-2015/2763297/.
C’era anche un servizio ancora più dettagliato su BBC.che ora non trovo.
Infine, concludo, a chiusura del parziale OT, dicendo che le recenti e ormai quotidiane tragedie continuano peraltro a dimostrare che non è certamente l’accoglienza indiscriminata la soluzione, anzi!
Devono iniziare tra giugno e luglio … aspettiamo fiduciosi.
Concordo sull’importanza dell’intervento che, come già detto in altre occasioni, avrebbe un impatto maggiore rispetto ad altri interventi più suggestivi (per esempio chiusura anello ferroviario) ad un prezzo “irrisorio”.
Già la prima fase, oltre a collegare un quartiere alla FL1 (quindi anche all’aeroporto FCO) e FL2, permetterebbe di collegare la C alla metro B (Ostiense) molto prima di arrivare ai Fori Imperiali evitando il doppio scambio San Giovanni e Termini.
Poi con le fasi successive, interscambio con FL4 e FL6 e predisposizione a FL7 e FL8, si trasforma una rete Termini Centrica in Termine Centrica/Passante.
Inoltre nel caso in cui fosse realizzato lo stadio della Roma dove attualmente previsto tutti dimenticano che sarà equidistante tra la fermata Magliana (FL1) e Tor di Valle (Roma Lido).
Tutti valutano come portare portare 20.000 persone “solo” con la Roma Lido senza pensare alla FL1 che ha una frequenza di 4 treni all’ora che da anni si chiede di raddoppiare.
P.S sia chiaro io non sono contrario alla chiusura dell’anello ferroviario.
Speriamo bene, ma fosse stato giugno avremmo già osservato delle precantierizzazioni (invece nemmeno l’ombra).
Essere fiduciosi? Proviamoci!
Il prezzo è davvero “irrisorio” e questo fa rabbia.
Con una classe politica diversa e decente tale intervento si sarebbe già realizzato anni fa contestualmente all’apertura della Metro C.
Avremmo già oggi avuto un beneficio notevole che, come correttamente scrive lei, è gran lunga superiore a quello di altri progetti che comportano un impegno di spesa ben superiore
Anche per la regione Lazio era ovvio completare la stazione prima della futura fermata della Metro C ed infatti l’hanno scritto nel “Piano Mobilità Lazio”
“FL1-FL4-FL6 nodo di Pigneto
Creazione di due nuove fermate sulla linea FL1 e la linea FL4-FL6 in corrispondenza della futura fermata della Metro C.”
https://www.pianomobilitalazio.it/ilpiano/interventi/lista-degli-interventi-previsti/
Il problema è , come gli ho fatto notare mesi fa, che la Metro C è arrivata e i lavori ancora non sono iniziati.
Poi tocca spiegargli che un sito con contenuti utili va tenuto aggiornato altrimenti uno può pensare che è solo una messa in scena…
Quoto.
Quando qualcuno non ha argomenti e tira fuori sempre le stesse storie anche e sopratutto quando non c’entrano nulla è veramente un ché di patetico.
Guarda un po’ hanno dimesso Marino perché Renzi e Nicola danno fondi solo ai loro amici leccaculo del PD. Siccome Ignazio Marino non leccava il culo a loro non gli hanno voluto dare i soldi che chiedeva. #penosiesseriumani
Scusate ma i lavori per la stazione Pigneto non dovevano già essere partiti da mesi?
I lavori dovrebbero cominciare tra Giugno e Luglio, secondo quanto stabilito dall’appalto. Fino ad ora era in corso la progettazione esecutiva.
Staremo a vedere anche se tutto questo silenzio ci suggerisce che qualcosa non sta andando per il verso giusto.
alessandro ha scritto:
28 MAGGIO 2016 ALLE 14:05
scrivo anche qui quanto da me postato su fb. ho letto tante critiche alla chiusura dell’anello ferroviario. anzi ne ho lette molte anche sull’apertura della tratta vigna clara valle aurelia. purtroppo non mi trovo d’accordo…..
Siamo peggio dei peggio Paesi europei, ove 2 persone esprimono 3 opinioni. Noi ne diamo a decine ed è mai possibile che il suicidio di massa cui si sta dirigendo il Paese non instilli un senso di rivolta?
E’ mai possibile progredire con questa finta democrazia derivante dalle follie del ’68?, ove basta che uno raccolga 4-5 firme e ti crei un Comitato per bloccare tutto. Basterebbe che, smontato il tutto, pagasse i danni.
No lavoro, pensioni al lumicino, giovani, chi ha mezzi, che scappano, scrocconi da mantenere a vita…
Chiunque l’ha studiato seriamente, saprà che l’Anello ferroviario è incompiuto da quasi 100 anni ed ancora si critica per l’eventuale poco traffico al Nord. Evidente che tante Capitali sono state governate da “imbecilli”, visto che alcune hanno più di un Anello!
Tornando a questioni tecniche, se e quando sarà completato, per garantire un esercizio pari ad 1, questi dovrà non più essere ferroviario, ma esercito con agente unico e frequenze a 3 minuti nelle ore di punta e 7-8 minuti per il tempo rimanente.
Il sopra commento è andato nel posto errato.
Per il Pigneto è NORMALE che si andrà alla calende greche, altrimenti perché avrebbero cambiato pali e catenaria?