Una variante per la Linea D. No grazie!
In questi giorni si è tornato, clamorosamente, a parlare di Linea D; lo ha fatto Salè, presidente di Roma Metropolitane, in una recente intervista.
Non sarà sfuggito a nessuno il riferimento a una alternativa di tracciato che eviti il centro storico. La notizia non è certo nuova – era probabilmente il 2010 quando venne tirata in ballo la prima volta – ma certamente continua a trattarsi di un’idea alquanto bizzarra.
La grafica che abbiamo elaborato mette a confronto il tracciato previsto, approvato nel 2008, con quello alternativo ipotizzato.
Il nuovo tracciato si scosta da quello originale all’altezza del Ministero dell’ Istruzione per piegare verso Nord-Ovest; La prima fermata è a Piazza San Cosimato, nel cuore di Trastevere. Procede poi parallela alla sponda sinistra del tevere fino alla fermata Gianicolo, nei pressi del parking interrato realizzato per il giubileo del 2000. La tappa successiva, a poche centinaia di metri, è la stazione San Pietro, scambio con la Linea C.
Viene poi attraversato il Tevere verso la stazione Flaminio, nodo di scambio con la linea A e la ferrovia Roma Nord. L’ultima fermata è di fronte a Porta Pinciana nei giardini di Villa Borghese, dove l’omonima stazione, dovrebbe essere direttamente connessa con il parcheggio interrato. Una stretta curva ricollega il tracciato di variante al corridoio originale sotto Via Boncompagni verso Piazza Fiume.
Le caratteristiche: 5,5 km contro i 3,7 del tracciato originario e una stazione in più.
Perché un tracciato alternativo?
Effettivamente non è chiaro ma è facile immaginare che sia legato al cliché del risparmio di tempi e costi che si avrebbe evitando di costruire stazioni nel centro storico. Piazza San Silvestro è il contesto più delicato di tutta la quarta linea e sappiamo bene ormai come i nostri ingegneri preferiscano evitare le difficoltà a priori invece di affrontarle; Se aggiungiamo la scelta di non predisporre la stazione Venezia della C per lo scambio con la Linea D ecco che la frittata è fatta.
A un primo impatto ammettiamo che il nuovo tracciato potrebbe sembrare interessante; colpa probabilmente della suggestione della stazione a piazza San Cosimato e dal super nodo di scambio di Flaminio… la king’s cross “de noantri” (ricorderete che qualcuno ci voleva portare anche la Linea C!)
In realtà questa alternativa sembra solamente una linea tracciata a mano sulla mappa di Roma, e siamo pronti a scommettere che sia priva di qualsiasi valutazione trasportistica e riflessione tecnica di dettaglio. Rimane poi un mistero l’opportunità di realizzare stazioni a servizio di parcheggi interrati a ridosso del centro storico (Granicolo e Villa Borghese). Quale dovrebbe essere la funzione di un parcheggio di scambio così centrale? Ma soprattutto di scambio per cosa se poi una metro (la D) non porta in centro e un altra (la C) passa senza fare fermate? veramente curioso!
Poi non tiene per nulla conto di alcuni obiettivi primari e imprescindibili delle due nuove metro romane, che ricordiamo ormai in ogni nostro intervento ma che molti sembrano essersi dimenticati. Obiettivi che superano il valore puramente trasportistico o la mera valutazione economica e abbracciano le sfere urbanistica, storico-artistica e di sviluppo economico: il servizio capillare ed efficiente del centro storico.
Voi cosa ne pensate?
Comitato, solo per trasparenza potete rispondermi?
Avete intenzione di proporre qualcosa, avete intenzione di inviare email, documenti, proposte, progetti, o dobbiamo rassegnarci, concordiamo un testo da inviare a tutti questi “candidati”, si faccia qualcosa
Grazie per una risposta precisa (vedi anche miei precedenti post al momento privi di risposta)
G.
Scusate, ma la linea D non doveva partire da Talenti?… insomma, basta, ma quante me dicono…
solo per arrivare a Montesacro occorrono 20 minuti… ma di cosa parlano se non hanno mai vissuto in periferia…e mai preso un mezzo pubblico, evidentemente!
che tristezza!
Tralasciando il fatto che secondo voi tutto ruota intorno alla metro per cui un sindaco che promettesse 10 linee con 100 stazioni lo votereste a occhi chiusi, salvo lamentarvi per i prossimi 20 anni che le promesse non le ha mantenute (del resto promettere non costa niente), mentre i problemi di Roma come visto in questi anni ci sono a tutti i livelli a cominciare dalla macchina comunale e i candidati andrebbero valutati a tutto campo e non solo fissandosi sulle metro.
Ma vogliamo parlare della situazione attuale della metro?
Salè (Roma Metropolitane) ha detto pochi giorni fa che serve urgentissimanente un miliardo per riammodernare A e B.
Ha detto che ci vuole un commissario per far andare avanti la C (perché il “manico” romano non basta evidentemente).
Ha detto che San Giovanni aprirà entro il 2016 o i primi del 2017 ma per il collegamento con la A ci vorrà più tempo.
Ha detto che ci vorranno 5 anni per aprire Colosseo.
In queste condizioni voi state a parlare di metro D magari con candidati espressione delle parti politiche che hanno portato alla situazione attuale?
Affermazione gratuita la sua. Nei fatti ci dagli stupidi. O fa finta di non capire o non capisce.
Il punto non è solo la questione Metro, ma si rende conto che è di una gravità assoluta per qualsiasi capitale rinunciare a priori a qualsiasi progetto a m/l termine
Il punto è che è da folli pensare di affrontare la drammatica situazione del TPL romano proponendo una funivia e un tram (e altri aspetti tutti condivisibli ma residuali ed accessori),
Si tratterebbe di un programma insufficiente anche ad una città di 100.000 abitanti.
Il punto è che manca del tutto qualsiasi programma o cenno alle ferrovie regionali, alle ferrovie concesse. Che fine farà la centocelle laziali (li almeno Marchini si è espresso)
Manca praticamente tutto
La fotografia della situazione attuale l’ho fatta per ricordare che siamo in una situazione pietosa, non per merito della Raggi, e che prima di pensare alla D, alla E , alla F e alla G bisogna intervenire subito per rimettere in carreggiata quello che c’è già. Si ipotizzano progetti enormi ma nessuno pensa al miliardo che ci vuole subito per non far bloccare la A e la B? Dove lo troviamo?
Al fatto che la C la sta portando avanti lo stesso consorzio di cui avete parlato per anni e che se va bene (ci crediamo?) aprirà Colosseo fra 5 (cinque) anni, quando la Raggi avrà terminato il mandato?
Considerando il panorama dei candidati e chi hanno dietro mi dice chi è più affidabile non solo nel campo dei trasporti ma in tutto? E se domani qualcuno che non è la Raggi dirà che vuole la C fino a Ottaviano il prima possibile basterà questo per farlo votare? Le promesse come detto non costano niente.
Non intendo dare dello stupido a nessuno ma leggendo certi interventi sembra che molti abbiano una visione limitata del problema Roma. Qui si parla di trasporti, nel blog dei cartelloni si parla dei cartelloni e così via. Ma i problemi sono a tutto campo.
Hai ragione da vendere sulla situazione attuale e sulla questione dei candidati espressione di chi ha portato Roma allo sfascio. Secondo me molti dei problemi di Roma ruotano però proprio intorno alla metro, altrimenti nessuno avrebbe avuto nemmeno l’idea di un blogi che si chiama metroxroma.
Naturalmente c’è anche il fatto che la città è sporca, ma non è il tema di questo blog, tanto per citare una cosa tra le tante.
Io non mi lamento del fatto che Raggi non citi la metro D (che pure doveva citare) ma che non voglia nemmeno completare la C e prolungare la A. Che propone solo 1 nuova linea di tram.
E mi dispiace doppiamente perchè questo, che sento come un tradimento, viene da una giovane donna sicuramente non compromessa col passato.
Un conto è promettere di fare e poi non mantenere, un conto è promettere di non fare !
Toglie anche la speranza…
Sempre sulla mobilità, questo è quanto estratto dal loro manifesto.
“Roma a 5 stelle è Roma in movimento. Vogliamo una nuova flotta di bus con cabine blindate e occhi elettronici per rafforzare il livello di sicurezza; incrementare le corsie preferenziali protette, periferie collegate tra loro e con il centro, un sistema di gestione intelligente della mobilità, corsie ciclabili. Nuove linee tranviarie. I disservizi sono arrivati al capolinea.”
Guarda che noi vogliamo la METRO C per andare a lavorare, non per andarci a divertire. Chiaro?
I cittadini (elettori) della periferia est la vogliono completata al più presto.
Discorsi da radical-chic non ci interessano.
I radical-chic non li voteremo.
Io (per assenza di alternative) ero propensa a votare la Raggi, dopo quanto visto ieri, o meglio dopo quanto non visto, rivedrò le mie posizioni, anche se praticamente non vi sono alternative.
Quello presentato non è un programma, è una resa, è, come dice Viviana, togliere anche la speranza. Nessuno chiedeva e si aspettava che annunciasse 1.000 KM di metro, ma una resa cosi, e soprattutto, una completa assenza di alternative, lascia basiti.
Paradossalmente meglio Marchini (a parte la stupidaggine del 10 euro di multa). Almeno vi è un progetto, discutibile, me è un progetto: rinuncia alla Metro, ma un buon numero di tram, incluso allungamento del Trenino a Tor Vergata.
Io ero rimasto a queste dichiarazioni fatte al Senato ieri:
linea B fino al Gra
linea B1 fino a Bufalotta
linea C fino al Colosseo
tram sulla Togliatti da Cinecittà a Grottarossa con incroci con A, B e C
chiusura anello ferroviario
la famosa funivia
poi finalmente vorrebbero introdurre il modello della Oyster Card
Considerando cosa non sono riusciti a fare i sindaci precedenti se portasse avanti questo programma in 5 anni sarebbe clamoroso
Variante? NO GRAZIE
Sono stata io la prima ieri alle 17 a scrivere su questo blog delle NON proposte M5S.
Un NON programma sui trasporti, Niente metro C , Niente tram (salvo una linea Saxa Rubra-Centocelle che viene indicata come una panace) Niente metro C. Il niente del niente.
Pare che il consulente sia un senatore. Beh avrà una mail a cui possiamo indirizzare delle proposte serie. Magari non le conosce e non essendo romano non ha avuto modo di usare tutti i giorni i pessimi bus e le pessime metro di Roma.
Per fortuna ammettono i prolungamenti della B e della b1. Troppa grazia…
Quanto a Giachetti ancora sta scrivendo il programma. Tanto c’è tempo…Ma è una cosa allucinante!!!!
Chi sarebbe questo senatore consulente…..?
Quanto a Giachetti, si ancora scrive, magari lo presenta il 7 giugno il programma, dai c’è tempo. Bisogna però comprenderlo….sta facendo il candidato sindaco part time…come vice presidente della camera è molto occupato.
Vero è che sulla Metro C l’altra sera ha anche parlato di Chiesa Nuova.
Giachetti al n.2 delle proposte mette le preferenziali contromano !
Il senatore figura nel video, non lo conosco.
Ciao Viviana !! Anzi ” nella drammaticità del tutto ” lascia perdere che ” forse !! la Raggi ha fatto 1/2 passo avanti riconoscendo che, visti i cantieri avviati in data 15 Aprile 2013 da San Giovanni al Colosseo, almeno fino al secondo scambio con la B la C deve arrivare , rispetto a poco tempo fa quando , secondo voce del popolo 5 S , tutti Nimby in generale, Italia Nostra , la C si sarebbe dovuta fermare a San Giovanni con le varie litanie e terrorismi psicologici vari ” il Colosseo , patrimonio Unesco a rischio crollo !! come se i progettisti e gli ingegneri vari in passato fossero stati così idioti ( secondo loro ) da non prevedere ed evitare, ovviamente , tutto ciò. Per il resto concordo in pieno ” uno schifo totale per quanto concerne i programmi elettorali dei vari aspiranti sindaco. Solo Giachetti, forse, sembra adesso essere leggermente più propenso all’ idea di far proseguire i lavori della C fino ad Ottaviano prendendo in considerazione ( da ultime affermazioni riportate ) di nuovo l’ idea di voler includere anche Chiesa Nuova nella tratta T2
In effetti Giachetti partiva così male che può solo migliorare. L’esatto inverso della Raggi, che credo sia anche mal consigliata, ma forse sbaglio io.
Marchini nel suo programma di ben 101 punti scrive metro C solo fino a Colosseo!!! Scrive dettagliatamente di tutto, parla di fare un cimitero per cani e gatti, ma la metro D no.
Possibile che la città esprima solo questi aspiranti sindaci ?
Se guardiamo al panorama generale c’è da tremare. Una città con idee così si ritroverà più simile a Calcutta che a Parigi.
Ecco chi è il M5S. Conviene votarli? Io penso proprio di no.
http://www.romafaschifo.com/2016/05/perdersi-in-un-bicchier-dacqua-perche.html
Intervento ineccepibile e condivisibile da parte di RFS.
Quanto a noi purtroppo però non si fa massa, questo è il problema. Comitato, rinnovo l’invito, possibile che non si riesca a fare altro, possibile che non si riesca a produrre un documento unico, anche sintetico, da inviare alla stampa, ai media, ai candidati per far capire loro che stanno dicendo boiate (dalla funivia grillina alla multa di dieci euro di marchini)???
Quanto ai candidati, situazione drammatica sul serio. Anche qui, ahimè, il paragone con Milano (con i suoi candidati sindaci) ci vede sprofondare. Inutile girarci attorno.
Tornando al programma M5S, iniziative e progetti (alcuni condivisibili e utili per carità) ma che forse non sarebbero sufficienti nemmeno per una città di 100.000 abitanti. In pratica, e in estrema sintesi, una funivia e un tram.
Ma la Meloni che voi sappiate si è espressa in merito?
Ricordo a tutti che a Milano il candidato Parisi è “romano di Roma” proprio come noi e che ha dichiarato che se Silvio glielo avesse chiesto si sarebbe candidato a Roma. Tornando al variegato panorama politico nostrano e leggendo i programmi di ciascuno nessuno e dico nessuno nemmeno Giachetti ha intenzione di investire nelle metro dopo l’esperienza della linea C. Anzi tutti Raggi compresa, propongono di arrivare a Colosseo e definanziare la T2 per finanziarci i tram. Marchini propone il Tva e la trasformazione con prolungamento a Tor Vergata del trenino giallo. La Raggi invece”funivia” proposta dai cittadini di Casolotti e l’agognato “tram” Saxa Rubra – Eur. Giachetti propone “3 linee tram” e metro C a Colosseo poi stop e la Meloni roba simile. Tutti concordano su nuovi bus e corsie preferenziali, car e bike sharing finanziati da pubblicità, chiusura anello ferroviario e il bellissimo progetto del Grab. Dunque nessuno sposa l’idea di proseguire con la C PERÒ udite udite se si eccettua la Raggi, gli altri vogliono le Olimpiadi 2024 con la C a Colosseo…..beata incoerenza!!!! Votate per chi vi pare ma secondo me a parità di proposte la grillina è senza dubbio la più chiara. Salvo Marchini che crede nello sviluppo della Termini-Giardinetti. Mi auguro che i romani scelgano tra loro due al ballottaggio.
Non è così. Giachetti ha detto che studierà con il Governo come procedere.
La Raggi ha detto che deve fermarsi a Colosseo.
Ma nessuno che spiega a questi dementi che con i loro inutili bus ed inutili tram per andare da un capo all’altro di Roma non resta che prendere l’auto?
O è troppo difficile per loro?
Se con la C si sono spesi tanti soldi non significa che non si devono fare più metro, significa solo che si deve vigilare meglio sull’appalto.
Altrimenti trasferiamo la capitale a Milano.
Ti piacerebbe . Peccato che la storia ti smentisca in tutto. Roma è nata Capitale e il suo destino resta quello con o senza l’italia. Termini e Fiumicino non a caso sono le porte principali di Roma Prime in Italia e tra le maggiori in Europa. Non sono certo le linee di metropolitana che definiscono chi merita cosa altrimenti Washington Brasilia o Canberra non sarebbero quello che sono.
Andrea vai a leggerti cosa blaterava sulla metro c il tuo Giachetti un mese fa e ti ricrederai non me lo sono mica inventato. Poi se si è rimangiato tutto beh viva la coerenza…
X Elvetics
Forse mi sono spiegato male.
Il trasferire la capitale da Roma a Milano è ovviamente una provocazione, visto che la capitale è stata colpevolmente trascurata dal governo con l’acquiescenza di sindaci inetti.
A me non piace neppure Giachetti e tantomeno sono del PD, ho detto solo che mi sembra il male minore vista la concorrenza.
Io quello che non sopporto è che i candidati sindaco ci dicano solo che se va bene continueremo nel degrado attuale. Zero progetti seri zero visione del futuro solo frescaee alla Vanna Marchi (Raggi in primis)
Io rimpiango ancora ed ancor più il Sindaco Marino che avrei stra-ri-votato, purtroppo non potrò farlo e tra questi sinceramente mi viene solo da mettermi le mani nei capelli!
La proposta grillina è talmente chiara che è invotabile. Sono ancora in tempo a correggerla. Pensa di risolvere i problemi con 1 funivia e 1 linea tram ? Ma scherziamo ? Ripeto : sono ancora in tempo a capire la cantonata che stanno prendendo. Per non scontentare due comitati di protestatari scontenteranno due milioni di cittadini. Errare è umano, perseverare diabilico.
E lo dico proprio perchè condidero ancora la Raggi meglio di Marchini o Giachetti. Ma se proprio non vogliono il mio voto non lo avranno…
Lascino le galassie e rimettano i piedi sul pianeta terra.
FACCIANO UN GIRO CON L’AUTOBU PER ROMA
PRENDANO LA METRO.
Poi ne riparliamo
La Raggi ha appena fatto una conferenza stampa sulla mobilità, insieme ad un senatore campano, in cui dice, se ho ben capito, che la C porta pochi passeggeri e deve comunque fermarsi a Colosseo (Nemmeno Piazza Venezia!) che la A è sovraccarica e non deve proseguire oltre Battistini (in sostituzione ci sarebbe una FUNIVIA con tanto di piloni !) che la B e la B1 possono essere prolungate (a Nord Est verso il GRA) e la linea D neppure la menziona. Per il resto anche altre cose ragionevoli, però va riconosciuto che sulla metro è una mezza catastrofe. E per i tram nomina solo una linea Saxa Rubra Togliatti. Che vi devo dire… Se è così vedremo proprio le stelle. Ma spero di aver capito male
Purtroppo non hai capito male.
Ci risiamo con la C che porta pochi passeggeri. Peraltro da utente quotidiano constato negli ultimi mesi un incremento dell’affluenza. Ma la Raggi ne conosce la frequenza attuale di questa Metro che è scandalosa e che ne disincentiva l’uso?
La verità è che sono uno peggio dell’altro. Anche in questo caso il confronto con Milano è imbarazzante (non che i candidati sindaci di Milano siano degli scienziati, ma insomma c’è un abisso)
Paradossalmente lato trasporti meglio Marchini della Raggi. poveri noi
Uno peggio dell’altro su tutti i punti. Dalla funivia della Raggi alla multa di 10 (dieci) euro di Marchini (perché invece non proporre un premio a chi non paga il biglietto).
Gli unici che si sono dichiarati apertamente a favore del completamento della Metro C sono Fassina e Giachetti.
La prossima proposta sarà qualche asino volante, o il tele trasporto.
Ma a parte il tema mobilità (la raggi molto ma molto peggio di Marchini), siamo messi davvero davvero male.
Sostengono che la A è sovraccarica e per questo non va prolungata. Però al contempo non vogliono prolungare la C che ovviamente, non portando da nessuna parte, ha ancora pochi passeggeri. Non è contraddittorio ?
Nel compenso vogliono estendere la ZTL all’anello ferroviario e pedonalizzare. Ottimo, ma allora se non si fanno nuove metro e nuovi tram dentro l’anello la gente come si sposta ?
Mi meraviglio della Raggi, che pure vive in periferia e deve fare su e giù dal centro. Il tram sulla Togliatti secondo loro risolve i problemi perchè collega varie linee metro e ferrovie. Mi pare un programma troppo sottodimensionato rispetto ad una città che con l’hinterland fa quasi 3 milioni di abitanti (senza contare i turisti) .
Spero però che rilancino le ferrovie urbane, anche se non mi pare sia per loro un punto focale (a parte far ridipingere le stazioni da giovani artisti, come ha detto)
ZTL dentro l’anello è semplice impossibile senza altre due metro e cinque tram. Quindi fino al 2025 sono chiacchiere peraltro male argomentate.
Veramente sono più di 4 milioni….
E pensare che c’è chi ancora difende la Raggi. per me può tornare a fare pratica nello studio di Previti.
Speriamo i romani non si suicidino votando il M5S.
Io ero un estimatore di Grillo prima (lo sono ancora) e dell’idea del M5S dopo (sinceramente mi cascano le braccia…)
Segnalo che CALMA, Coordinamento Associazione Lazio Mobilità Alternativa, movimento che pure avevo apprezzato per la manifestazione recente a favore del Tram Togliatti, ha scritto questo documento, che mi sembri ricalchi il programma di Marchini (forse il contrario vista la cronologia).
http://www.calmamobilita.net/site/
Alcune cose condivisibili, altre assurde, si chiede il blocco della Linea C addirittura a San Giovanni (o colosseo)
Un appello al comitato, manca un mese esatto alle elezioni (programmate guardacaso in concomitanza di un ponte…), perché non far sentire pubblicamente la nostra voce a tutti i candidati .
Tutto sommato si tratterebbe di riassumere in poche righe alcuni interventi o vostri o di noi “forumisti” che potrebbero poi essere inviati anche singolarmente o tramite voi ai candidati sindaci.
In assenza temo che il forum possa solo diventare un posto di raffronto tra pochi intimi o, peggio di sfogo delle proprie incaxxature (legittime), senza però produrre alcun risultato.
grazie
Andrebbe inviata una mappa delle linee ideali di metroxroma (con 2 o 3 varianti, così possono scegliere quella che preferiscono) a ciascuno dei candidati, con richiesta di pronunciarsi.
Così li si può stanare.
Volete voi fare X ? Si o No ?
Volete voi fare Y ? Si o No ?
etc… così non possono divagare con generiche formule del tipo “intanto eleggeteci poi vediamo”.
A proposito : forse è un mio limite, ma perchè sul sito di Atac c’è una bella mappa integrata metro, ferrovie e tram che però non si può stampare ?
http://atac.roma.it/files/doc.asp?r=4
se questo è il programma di marchini allora è sicuro che non lo voto. ma nel 2016 una capitale europea con 5 milioni di abitanti senza comprendere i turisti come fa ad avere solo tre linee di metropolitane? ma stiamo scherzando? vanno bene i tram prospettati, va bene il ripristino delle ferrovie abbandonate ma non si può prescindere da una rete metropolitana che consti di almeno 6 – 7 linee in sotterranea. che paese e città di ridicoli che siamo.
Sempre riguardo la linea D della metropolitana nella sua intervista il Dr. Salè afferma, pare in ossequio alle attuali inderogabili e ottimistiche direttive di governo, che in questo momento c’è la fila di investitori stranieri pronti a realizzare l’opera in quota parte attraverso lo strumento del project financing.
Francamente sarei proprio curioso di conoscere i nomi di questi incoscienti disposti ad assumersi i maggiori rischi legati alle particolari specificità proprie della capitale italiana quali una burocrazia ottusa e autoreferenziante totalmente avulsa da concetti come efficienza, capacità e libero mercato; le onnipotenti sovrintendenze colluse con le imprese appaltanti particolarmente esperte più in costose varianti in corso d’opera che nella effettiva salvaguardia e valorizzazione dei reperti archeologici; un coacervo di amministratori pubblici corrotti, mafie capitali, tangenti e quant’altro … rischi assumendi per i quali i manager di tali istituzioni sarebbero altrimenti chiamati a rispondere del loro operato nanti i propri azionisti di riferimento.
Poiché a dispetto di tali proclami di fideistica fede renziana non pare invece di assistere a una guerra all’ultimo sangue fra fondi speculativi, fondi sovrani, imprese apicali del settore o comunque altri investitori istituzionali esteri attorno alla realizzazione della metro romana, consiglierei al citato Presidente di Roma Metropolitane una doverosa visita nella città di Buenos Aires ove invece tali investitori operano in gran numero e con grande soddisfazione; considerato anche che nella capitale italiana attualmente non esistono progetti finanziati e immediatamente cantierabili per nessuna delle attuali linee metro se si esclude parte della tratta San Giovanni – Colosseo della C.
Nella capitale argentina invece, a dispetto della pessima reputazione goduta dal paese presso l’FMI e i grandi investitori finanziari internazionali, il Ministro dei Trasporti, forte proprio di questi grandi investitori da noi purtroppo sconosciuti, ha appena avviato una consultazione pubblica per la realizzazione della nuova stazione sotterranea di Plaza Constitución che rappresenterà un tassello fondamentale di quella vasta e articolata rete di RER in corso di avanzata fase di progettazione.
La nuova fermata, di scambio con le metro urbane e la rete bus di superficie a servizio dei municipi centrali, sarà ubicata lungo il nuovo collegamento sotterraneo di circa 16 km fra Constitución e Retiro che consentirà la connessione diretta fra la rete General Roca sviluppantesi a sud della conurbazione bonaerense con le reti San Martín e General Mitre, entrambe a servizio dell’area nord; l’avvio dei lavori della nuova fermata, dal costo di US$ 200ml, è previsto per il prossimo mese di settembre 2016 a dispetto dei tempi biblici che caratterizzano purtroppo analoghe procedure nella capitale italiana.
Qui da noi siamo invece costretti a discutere nel disinteresse generale fra pochi eletti su ipotesi demenziali di sviluppo della rete metroferroviaria …
http://www.railwaygazette.com/news/infrastructure/single-view/view/buenos-aires-rer-consultation-starts.html
In Italia c’è una fila enorme di stranieri, ma non sono investitori, sono le centinaia di migliaia di CLANDESTINI che bivaccano e delinquono nelle nostre città mantenuti a sbafo dagli italiani onesti .
CLANDESTINI che il political correct impone chiamare “profughi” (i dati ufficiali dicono che i veri profughi sono in minima parte), “doni” e “risorse”.
Salè avrà fatto confusione. Avrà visto qualche possibile jhadista scambiandolo con qualche emiro. I tentativi di diffusione dell’ottimismo filogovernativo sono purtroppo interrotti dalla tragica realtà e, in particolare, da due dati clamorosi, che avrebbero meritato discussioni e trasmissioni tv, ma che sono stati sottaciuti: tasso di natalità mai così basso dall’Unità d’Italia e per la prima volta nella storia decremento dell’aspettativa di vita. per non parlare del tasso di disoccupazione, in particolare quella giovanile, che bene ricordarlo, è decisamente sottostimata.
Renzi, come tanti altri “politici” di “destra” e di “sinistra”, non solo non si è mai espresso sulla Metro di Roma, ma mai si è preoccupato di Roma in generale.
Finché a Roma non sarà cambiato il “manico” non voglio neanche sentire parlare di project financing, che rischia puntualmente di trasformarsi in colossali regali ai costruttori in cambio dell’opera pubblica.
Scenario maleaugurato: vincono Raggi o Marchini –> il Governo vuole finanziare le metro e loro rispondono che non servono, sono inutili, costose, meglio i tram volanti, le corsie preferenziali fosforescenti, bla, bla, bla –> il Governo dirotta i soldi su Milano e Napoli come fatto finora
Scenario meno peggio; vince Giachetti –> il Governo vuole finanziare le metro –> Giachetti obbedisce
Meditate gente, meditate. 7 anni di disastri Alemanno & Marino saranno bastati ai Romani?
Da notare che non ho detto scenario ottimale, ho detto scenario meno peggio.
Quanto al tema, secondo me una D siffatta sarebbe accettabile a condizione di avere Chiesa Nuova, in fondo sarebbero coperte altre zone di Roma sprovviste di ferro.
Giachetti che estromette la consigliera anti tredicine. Giachetti che fa parte di un partito che governa abusivamente un paese grazie alle stampelle Alfano e Verdini(pluriindagato) eletti con il centrodx? Giachetti che corre alla poltrona di sindaco senza dimettersi da vicepresidente della camera? No grazie. Turandomi il naso preferisco i tram volanti.
D’accordo con te, aggiungo: ma dove avete visto questo film che il Governo a trazione fiorentina avrebbe intenzione di “imporre” al Sindaco di Roma la costruzione delle metropolitane per la Capitale? Ditemi in quale sala lo proiettano per favore, che me lo vado subito a vedere
D’accordissimo con Giusy e Alex; e poi ricordiamoci che l’obiettivo recondito della realizzazione di una linea metroferroviaria a ridosso della collina del Gianicolo, di per se altrimenti ingiustificata e inspiegabile per l’assenza di qualsiasi serio flusso di traffico da soddisfare, è probabilmente legato a quel progetto di riqualificazione urbana in gestazione da decenni che prevede il trasferimento della casa circondariale di Regina Coeli in altro contesto urbano e l’alienazione delle aree di risulta di proprietà demaniale.
Trattandosi di aree fabbricabili di elevatissimo pregio per la loro posizione immediatamente a ridosso dell’ansa barocca e del Vaticano, con la scusa del rispetto delle sacrosante esigenze di bilancio, della necessità di dare nuova linfa al comparto edilizio, di creare magari per mano dell’archistar di turno un nuovo spazio museale sicuramente fonte di interminabili quanto sterili discussioni radical chic e di dismettere parte dell’improduttivo patrimonio immobiliare pubblico, le stesse entreranno certamente di diritto fra le tante scellerate privatizzazioni all’italiana realizzate a esclusivo beneficio della solita onnipotente casta di tycoon che da sempre fanno il bello e il cattivo tempo nelle disgraziate vicende urbanistiche della capitale.
Peraltro è sempre lo stesso motivo per cui l’ing. Perrone nel 1941 aveva previsto una diramazione dell’allora linea C ricalcante guarda caso proprio l’itinerario ora riproposto da Roma Metropolitane: la demolizione di Regina Coeli e il suo trasferimento nel nuovo complesso reclusorio di Rebibbia; evidentemente gli attuali progettisti sono andati a rileggersi il pregevole monumentale volume sulla ferrovia dell’Esposizione Universale redatto sempre dal Perrone traendone utili indicazioni.
E nella capitale non sarebbe certamente la prima volta che si mette mano alla realizzazione di un’importante infrastruttura pubblica riguardante la mobilità apparentemente avulsa da qualsiasi ponderata considerazione urbanistica; basta pensare al tunnel autostradale Giovanni Paolo II non previsto in prima istanza dal PRG e invece progettato e realizzato con una solerzia degna delle migliori capitali nord europee unicamente allo scopo di valorizzare le aree immobiliari di proprietà della Santa Sede prossime alla vie Aurelia e della Pineta Sacchetti.
Per non parlare poi del nuovo stadio ipotizzato nell’area golenale di Tor di Valle con annesse impotenti cubature a uso terziario e direzionale per il quale rimando a una specifica precedente discussione.
Morale della favola: i nostri amministratori non hanno minimamente a cuore le esigenze di mobilità dei cittadini della capitale; basta che si creino le premesse urbanistico progettuali, possibilmente ammantate di una pseudo sacralità culturale, per il solito circuito di investimenti pubblici con annesse mazzette e corruttele in danno del cittadino contribuente, il tutto a esclusivo vantaggio dei conti cifrati dei soliti noti.
(cit.): ” il Governo vuole finanziare le metro –> Giachetti obbedisce”
Mi spieghi in quale multisala proiettano ‘sto film? 🙂
State a vedere che alla fine ” Chiesa Nuova risusciterà e la costruiranno davvero “
Ieri, tra l’altro, il candidato sindaco dell’estrema sinistra ha ribadito il suo no alle Metro, preferendo i tram.
Considerato che sventolava orgoglioso il programma con il cuore al centro ( è una cosa comunque positiva averlo presentato), e, incuriosita, oggi sono andata a leggerlo.
Mi chiedo peraltro dove siano i veri giornalisti in grado di fare domande intelligenti. Probabilmente quelli veri sono massacrati dal regime cattofasciocomunista (leggere classifica aggiornata su libertà di stampa nel mondo).
Quanto al tema trasporti:
No assoluto alle metro, nessun cenno alla Metro D.
Blocco completo della Metro C fino a Colosseo (con anticipo dei tempi per avvio esercizio san giovanni e colosseo) e, con i soldi risparmiati da investimenti in metro, nuove linee di tram e riqualifica trenino giardinetti termini con deviazione a tor vergata.
Fin qui, mi ero detta, discutibile, ma quanto meno è una idea.
Poi, tra le proposte per sanare le casse dell’atac, oltre a quelle condivisibili di tornelli in uscita sulle metro e obbligo acquisto di biglietti sui bus, mi è saltata all’occhio (o meglio sono saltata sulla sedia) leggendo quanto segue:
“ridurre la multa da 50 € a 10 € più il costo del biglietto se viene pagata immediatamente….”
Ora mi chiedo, già oggi l’evasione è altissima e la multa non spaventa nessuno, con questa genialata chi farebbe il biglietto considerata l’importo irrisorio. Un esempio banale, io ho appena rinnovato abbonamento annuale di 250 euro. Con 250 euro potrei pagare 25 multe. Io da vent’anni che sono a Roma 25 controllori non li mai incrociati e non ne incrocio uno da mesi.
Vostri commenti?
Giusy è evidente che la questione della riduzione della multa è ridicola. Ma sai cos’è altrettanto ridicolo? Credere che la lotta all’evasione possa essere una politica strutturale di risanamento di Atac. E’ pura demagogia e dimostra la totale incompetenza in tema di Tpl.
L’Evasione si attesta plausibilmente sul 20%; Nel bilancio di Atac i costi da coprire ammontano a circa 1.200 milioni ogni anno (senza contare altrettanto di debito pregresso accumulato) e i ricavi tariffari si attestano a 270 milioni coprendo quindi a malapena il 23%. Anche ammettendo un recupero completo dell’evasione, cosa impossibile per definizione in termini di costi/ricavi, si arriverebbe a poco più di 50 milioni. E’ chiaro che non è questo il problema – Roma tra l’altro non si discosta molto dalla media europea quanto a percentuale di evasione – e non può assolutamente essere questo lo strumento per risanare l’azienda.
Il problema di Atac vero lo conoscono tutti, anche Arfio, solo che gli strumenti da mettere in atto per risolverlo non sono proprio pane elettorale
Comitato, sappiamo benissimo risanare ATAC (e tante aziende similari) significa “semplicemente” LICENZIARE dipendenti e soprattutto (falsi) manager e dirigenti (o quantomeno razionalizzarne l’attività) e azzerare miliardi di euro (volume d’affari romano) in false consulenze. Molte attività sono infatti esternalizzate laddove invece potrebbero essere sviluppate dal personale interno, che magari, in molti casi, è anche capace, ma sottoutilizzato.
Attuare ciò (o semplicemente proporlo) significa perdere centinaia di migliaia di voti. Inutile girarci attorno.
Non a caso nessuno dei candidati si è espresso in tal senso (forse solo i grillini seppur in forma troppo generica).
Attenzione però ci sono anche leve che sicuramente non risanano i bilanci, ma che sicuramente potrebbero generare risorse da destinare a specifici progetti.
Un esempio “stupido”? Vi pare normale che all’interno della Metro C (né stazioni ne metro), non vi sia uno straccio di pubblicità?
Possibile che il management in un anno non abbia saputo metter su una raccolta pubblicitaria?
Ma quel “plausibilmente” riguardo l’evasione da dove viene fuori?
Manfatti il problema è che le tariffe sono troppo basse perché il trasporto pubblico in Italia è visto come complementare e non alternativo al trasporto privato. Immaginate una rete di 6-7 metro con l’anello più il triplo di linee di tram e un parco autobus completamente rinnovato. Bhè sappiate che quella rete a meno di 1800 euro l’anno non la si può avere. Un sistema tariffario adeguato e nuove tecnologie, l’autobus senza guidatore, potrebbero rendere il trasporto pubblico di massa anche profittevole ma quello è il costo da pagare se si vuole un sistema ALTERNATIVO all’auto.
Spiace dirlo ma non vedo altra soluzione
Andrea ti sbagli però su una cosa essenziale…. quando mai il governo vuole imporre qualcosa agli enti locali? Semmai è il contrario…. sono le amministrazioni che devono dimostrare al governo che determinate infrastrutture sono meritevoli di finanziamenti.
Cmq il quarto della situazione non cambia rispetto a come l’hai esposta tu.
Resta il fatto che Roma è l’unico caso al mondo in cui abbiamo candidati sindaci che non vogliono le metro e che ci dicono che sono meglio i tram. Poveri noi.
E’ vero inoltre che formalmente sono le Amministrazioni che dovrebbero fare progetti e porli all’attenzione del Governo, tuttavia mi sembra plausibile che Giachetti, essendo uomo di Renzi, condivida le decisioni con quest’ultimo.
Logicamente corretto quello che lei sostiene, ma ci sono dei “ma”.
Ma quando mai Renzi ha dimostrato interesse per Roma e quando mai Renzi ha dimostrato interesse per il TPL romano. Quando mai Renzi ha mostrato interesse per la Metro C. Ricordate il silenzio assordante dei mesi scorsi. Ricordate che Tronca non partecipo nemmeno hai primi incontri (parlo del blocco lavori/pagamenti).
“….ai primi incontri… “scusate l’errore da fretta
“tuttavia mi sembra plausibile che Giachetti, essendo uomo di Renzi, condivida le decisioni con quest’ultimo” affermazione condivisibile, ma io non ho ancora sentito Renzi in nessuna sua dichiarazione pubblica affermare la necessità di fare le metro a Roma, mi sono perso qualcosa?
Tutto vero quello che dite. Però è stato DelRio ha detto che si investiranno 3,5 miliardi per le metro di Roma, Milano e Napoli. Supponiamo sia vero.
La cosa grave è che nessuno dei precedenti sciagurati sindaci e quasi nessuno degli altrettanto sciagurati aspiranti sindaci ha mai predisposto o promesso di far redigere dei progetti definitivi per le metro come da piano regolatore e poi di andare dal Ministro delle Infrastrutture per farseli finanziare.
Questo è imperdonabile, questi maledetti neppure un minimo sforzo hanno fatto o faranno.
Intanto il resto del mondo va avanti (Buenos Aires compresa) e noi restiamo nell’impossibilità di spostarsi.
Dobbiamo ancora sentire la vaccata dei tram che sono ovviamente lenti e non competitivi con l’auto privata. Servono per l’adduzione alle metro non in sostituzione.
I tram si che sarebbero soldi buttati.
al ballottaggio ci ricorderemo di chi vuole la METRO C (senza se e senza ma) e chi no…..
Ma davvero vi illudete che Roma capitale dell’Africa dominata dalla dittatura cattofasciocomunista possa sperare di avere (fosse anche nel 3050) una quarta linea di metro? Meglio accogliere doni e risorse(che ci pagheranno le pensioni) piuttosto che investire in infrastrutture. Meglio alimentare le spirali infinite della corruzione piuttosto che investire sui servizi…
Proprio così. Un cittadino più libero – anche di muoversi – pare faccia paura.
La cosa assurda è che con pochi soldi grazie allelow cost e con poco tempo arriviano a Berlino, Parigi o Londra ed invece dobbiamo impiegare una eternità per andare da un capo all’altrod ella città con i mezzi pubblici. Certi tragitti – visto anche dove sono collocati gli uffici cui i cittadinid evono obbligatoriamente recarsi – sembrano riservati a gente che abbia a disposizione un tempo infinito o indefinito. Il che è semplicemente ingiusto.
Viviana, un cittadino (onesto) libero di muoversi, libero di pensare, libero di agire, fa paura. Costituisce un granello che può interrompere l’ingranaggio della corruzione e del potere.
L’obiettivo è chiaro:
cancellare il ceto medio, impoverire il popolo culturalmente ed economicamente, ucciderlo, o quantomeno cloroformizzarlo, “mischiare” le “razze” e le “etnie”, obbligare quindi chi può a scappar via e sostituirlo con “doni” e “risorse”.
Perché tutto questo? Perché un popolo povero, è facilmente ricattabile, e soprattutto controllabile dalla dittatura insediatasi.
Tornando al tema Metro e TPL in generale, continua ad essere sottovalutato dai romani l’importanza di un TPL efficiente e quanto esso incida sulla qualità della vita. Pensate, se io risparmiassi un’ora al giorno avrei un’ora al giorno in più per pensare, per scrivere, per leggere,etc,etc,etc.
Da cittadino mi piacerebbe che, per la metro D, vengano evitati gli errori commessi sulla metro C. Errori di metodo, anzitutto, commessi nella progettazione del tracciato.
Vorrei vedere, per la scelta del tracciato della metro D, realizzata una seria analisi costo-opportunità, che ci permetta di dire con assoluta certezza: “Il tracciato scelto è il migliore considerando i fattori tecnici, economici e trasportistici”.
Una analisi di questo tipo:
https://issuu.com/andreaspinosa/docs/cityrailways_i_quaderni_1_il_traspo
In questo saggio, l’Ing. Spinosa presenta 11 possibili alternative di tracciato per il proseguimento della linea C oltre San Giovanni, con una analisi comparata multicriteriale su indicatori economico-finanziari, parametri tecnici e carichi potenziali (per facilità di lettura, dalla pagina 82 in poi), che dimostra il seguente ordine di prefebilità (si veda pag. 91):
1) San Giovanni-Ostiense-Trastevere-Meucci-Aeroporto
2) San Giovanni-Ostiense-Gianicolo-Flaminio-Montebello (integrazione Roma Nord)
3) San Giovanni-Ostiense-Marconi-Ostia (integrazione Roma Lido)
Mi piacerebbe veder applicato lo stesso metodo per parlare della Linea D, a fronte di una analisi razionale, dati e costi alla mano, delle alternative percorribili.
Chi mi dice che non sarebbe preferibile, per la linea D, utilizzare una delle due ferrovie concesse, ammodernata, per effettuare il segmento nord o sud della metropolitana, piuttosto che realizzare ex novo una metro sotterranea parallela proprio alla B e alla Roma Lido?
Chi mi dice che il tracciato ipotizzato dieci anni fa sia il migliore come costi e come carichi? Chi mi dimostra, dati e numeri alla mano, come il caso della metro C renda ancora preferibile l’idea di una metro passante per il centro storico, piuttosto che una metro tangenziale ad esso?
Chi mi produce una stima del costo del maggiore tempo di scavo e realizzazione della metro, dovuto al tracciato in area centro storico? Quale è il tasso di sconto ed il costo in termini di passeggeri non trasportati, danni ambientali da inquinamento, risorse bloccate?
Chi mi calcola i costi del permanere di due ferrovie come le concesse Roma Nord e Roma Lido che, in quanto non passanti, hanno carichi da metro solo in senso unidirezionale, nel verso eclusivo dei flussi di pendolari, viaggiano di volta in volta semi-vuote in verso contrario ad esso?
Mi piacerebbe veder analizzati aspetti di questo tipo quando si dice: metro C a Chiesa Nuova e metro D a Spagna. Ne va della credibilità delle argomentazioni che i cittadini pongono su questo forum.
Piero, tutte considerazione a parer mio condivisibilissime, delle quali però questa fantomatica “variante” non ne è sicuramente frutto. Questo disegno col pennarello giallo è certamente frutto del solito, ennesimo pressapochismo mediante il quale una struttura come quella di Romametropolitane, purtroppo a guida non più tecnica, vuole svalutare un’opera concepita proprio per chiudere la maglia in centro e che così stravolta diventerebbe inutile. Ben venga, per l D come per il prosieguo della C, il “metodo Raggi”: si arrivi fino al Colosseo e poi SI RIPENSI A TUTTO IL PROGETTO avendo chiara una visione d’insieme e a lungo periodo, frutto di una SERIA analisi costi-benefici e un approfondito studio di fattibilità. Quello che NON è stato fatto prima di concepire questa assurda variante.
Infatti anche le linee tracciate con il pennarello per evitare il centro storico non mi dicono niente.
È necessario proporre articolate analisi per scenari alternativi, adottare un master plan condiviso dalle amministrazioni coinvolte e reso tassativo da un accordo di partenariato.
Le 10 alternative proposte da Spinosa per completare la C in modo più efficiente dovrebbero essere prese in considerazione, chiunque sia il futuro sindaco! Quanto meno a livello di metodo.
Quanto alle future metro, io rimango dell’idea che le ipotesi progettuali vadano in via prioritaria valutate sulla base della conversione in metro e realizzazione di peneterazioni urbane per la Roma Lido e la Roma Nord. I costi di esercizio di due treni a utilizzo semi-esclusivo dei pendolari e il sottoutilizzo di tracciati esistenti che hanno un così lungo percorso urbano sono una inefficienza a cui mettere mano il prima possibile. Ci pensasse il Governo o la Regione, visto che il Comune non ne ha i mezzi. O FS, se sono realmente intenzionati a entrare nel tpl romano.
Salè ne sta sparando una al giorno, da far concorrenza a un qualsivoglia candidato alle elezioni (ma niente niente ha in mente pure lui di candidarsi? Tanto uno più uno meno…). Uno che non capisce niente di trasporti messo a presiedere la Società che dovrebbe occuparsi di progettazione e committente degli appalti sulle linee di metropolitana di Roma, annamo bene… d’altronde basti pensare a chi l’ha messo su quella poltrona e tutto torna. Mi consola la certezza che, come già espresso da altri, tanto sono solo parole a vanvera e la D non vedrà mai e poi mai la luce, neanche sotto forma di questa assurda e inutile variante. Su una cosa però concordo: una seconda linea che fermi a Spagna sarebbe impensabile, anche perché mai e poi mai un stazione come quella di Spagna passerebbe al vaglio del regolamento antincendio. Credo che oggi come oggi se mai si pensasse di progettare una fermata come quella di Spagna (molto improbabile a prescindere), in nessun caso la si realizzerebbe così come è stata realizzata quella che ci ritroviamo, con un angusto atrio e così limitate vie di fuga in uno dei luoghi fra i più affollati della rete. Io ho sempre detto che solo un folle poteva pensare di realizzare addirittura un nodo di scambio in quella stazione facendoci passare anche la D, segno che questi progetti vengono fatti tracciando curve con un pennarello su una cartina (pure mio nipote di sette anni ne sarebbe capace) e mi sono sempre chiesto perché non si sia pensato a Barberini, infinitamente più sicura per ampiezza dell’atrio e numero di uscite, nonché più strategica trasportisticamente vista l’innumerevole quantità di linee bus che vi transitano
Salve Alex concordo in pieno sulla riflessione che Barberini sembrerebbe più adatta e sicura per un futuro scambio Linee A-D ma temo fortemente che ( non per ripetere quanto affermato in un precedente intervento ) che il Progetto della D ( ed al momento prendo in considerazione solamente il Progetto, non parliamo poi del sogno dell’ inizio lavori col classico slogan ” saranno anche 9-10 anni ma ” alla fine i Cantieri passano, la Metro resta ) ” finche’ la C non sarà realmente arrivata almeno al secondo scambio con la B al Colosseo- Fori Imp.e con i lavori avviati da Colosseo ad Ottaviano ( Venezia, Chiesa Nuova, San Pietro Risorgimento ?? Ottaviano ) non verrà seriamente e di nuovo preso in considerazione
Concordo. Non vedo molto senso trasportistico ma piuttosto molte problematiche in uno scambio localizzato proprio a Spagna.
Qui, peraltro, oltre a quelle segnalate da Alex, esistono problematiche dettate dal sottosuolo, che mi pare sia roccia tufacea. Quando si pianificano metropolitane in centro, occorrerebbe considerare anche la componente geologica (a parte quella archeologica, altrettanto rilevante). Se alzate gli occhi nei tunnel e banchine di Spagna, potete vedere della roccia a cielo aperto, che causa non poche problematiche dal punto di vista idraulico (infiltrazioni) e della sicurezza (quel particolare tipo di roccia emana esalazioni che rendono problematico il condizionamento dell’aria). Non ho ben chiaro se la stessa roccia ci sia anche a Barberini o Repubblica, e quali siano state le soluzioni tecniche adottate in altre stazioni a Roma, ma in ogni caso si tratta di problematiche da considerare in fase di progettazione, come lo era dal punto di vista archeologico il caso di Argentina per la metro C.
Scusami Piero ma la roccia nelle stazione Spagna dove l’hai vista? Tutte le opere sono separate dal terreno da almeno un metro di cemento armato… se tu vedessi la roccia sarebbe un problema serio!!! 🙂
Poi sono d’accordo che di indagini in fase progettuale ne facciano poche, siamo i primi a criticare questo aspetto, ma credere che non ne facciano proprio è una superstizione… è ovvio che le zone sono state indagate dal punto di vista geologico e per questo ti posso anche dire che in quella zona c’è tutto meno che roccia tufacea. L’asse verticale della stazione è interessato totalmente da strati di argille, limi argillosi e ghiaie di differenti derivazioni ed “età”
Mi sono espresso male, mi riferivo alle parti in cui non sono stati ancora realizzati i controsoffitti (peraltro,fatti non molti anni fa) e permane a vista l’intonacatura del rivestimento delle gallerie…sorry non sono un tecnico!
Sulla problematica geologica mi riferivo allo strato che trovate ad es. indicato con il nr. 10 nelle pagine 23-24 di questo documento, che ha causato infiltrazioni nel tempo per la metro A a Spagna oggetto di recenti opere di impermeabilizzazione
http://www.romametropolitane.it/gare/Documenti%20bandi%20e%20gare/Linea%20D%20-%20Relazione%20Illustrativa.pdf
Si è vero il livello più superficiale dello scavo riguarderebbe rocce tufacee, ma nel tufo o rocce simili ci scavano in tante altre parti del mondo senza che questo venga considerato un problema. O meglio come in tutti i casi a seconda delle caratteristiche idrogeologiche e geotecniche dei terreni si prendono determinati accorgimenti.
Il problema delle infiltrazioni nella Linea A, abbastanza generalizzato su tutta la linea come problema è dovuto proprio alla mancanza di questi accorgimenti più che alle caratteristiche intrinseche dei terreni attraversati. Nel nostro caso sappi che negli anni 60-70 le opere non furono impermeabilizzate, mentre oggi comunque è obbligatorio in presenza di determinate caratteristiche idrogeologiche, come quelle della maggior parte dei Terreni di Roma.
Sai Alex che in realtà nello studio di fattibilità elaborato dal Comune, quello che aveva lo scambio C-D ad Argentina, c’era anche lo scambio D-A a Barberini, benché fosse stata individuata la possibilità di realizzare scambi anche a Venezia e Spagna e perfino a Chiesa Nuova se non sbaglio. Una volta messa a gara la progettazione preliminare, il promotore (Condotte-Pizzarotti) ha scelto di elaborare la soluzione Spagna-Venezia. Ora i motivi specifici ammetto di non saperli ma mi è facile immaginare che siano state considerazioni principalmente inerenti la linearità del tracciato e la maggiore disponibilità di spazi con ripercussione diretta sulla logistica di cantiere e l’intralcio al traffico e al trasporto pubblico di superficie.
Detto questo nessuna soluzione tra le prospettate che sia Spagna oppure Barberini o addirittura Flaminio è assolutamente migliore delle altre. Ci sono svantaggi e vantaggi diversi in tutto quante e quando sarà il momento di riprendere in mano la situazione magari è il caso di indagare con una analisi comparativa e complessiva tutti gli spetti tecnici, economici, trasportistici, ambientali e urbanistici. Non è detto peraltro che questo non sia già stato fatto… è una cosa da indagare.
In termini tecnici, se vincesse un sindaco contrario alla prosecuzione della metro C, il Governo potrebbe ugualmente finanziarla in base alla programmazione già fatta nel piano regolatore ?
La tua domanda è puramente accademica. Nei fatti abbiamo un Presidente del Consiglio che solo immaginare che voglia imporre alla futura Giunta di spendere soldi per Roma (che non è la sua città) è pura fantascienza
ha ragione alex questa prospettiva non esiste. E’ sempre comunque l’ente locale che deve fare il primo passo perché il potere decisionale sia politico che tecnico lo ha di fatto il comune… in Italia non esiste lo statalismo francese, purtroppo in questo caso 🙂
Così per sdrammatizzare, facciamo D e D1
Così siamo tutti contenti!
Vorrei fare una proposta al comitato.
Dal momento che il nodo di gran parte delle discussioni sul trasporto romano è la creazione di una rete di metropolitane che serva il centro e dato che finora ci sono stati problemi su problemi, come si è visto con la C e si vede ora con la variante della D, non potreste fare una serie di articoli ognuno dedicato ai vari casi in modo da mettere nero su bianco una volta per tutte le posizioni dei singoli attori e la storia di questi ultimi anni di ogni stazione prima prevista poi saltata poi forse fatta più in là ecc. ecc.?
Un articolo su Chiesa Nuova, uno su largo Argentina e così via.
Facendo la cronologia precisa di quello che è stato proposto (e da chi), approvato (e da chi), contestato (e da chi) fino ad arrivare alla situazione attuale. Magari con disegni, grafici, documenti se disponibili.
Per sapere se quando venne proposta una certa stazione c’era un vero progetto che teneva conto dei problemi che chiunque avrebbe immaginato (reperti ovunque, monumenti e palazzi antichi tutto intorno, difficoltà costruttive) o ci si era limitati a un’idea generale alla meno peggio pensando che una soluzione alla fine si trovava.
Se chi doveva approvare era competente o si fidava di quanto gli dicevano.
Se le tecnologie costruttive proposte erano adeguate alla situazione o c’era di meglio.
Se c’era modo di costruire stazioni ridotte ai minimi termini in modo da impattare il meno possibile sullo strato archeologico o si era scelto il solito atrio alla romana grande come un campo da calcio.
In sostanza se la realizzazione è possibile rispettando tutti i vincoli anche se complicata o se non c’è proprio niente da fare a meno di non spazzare via tutto come vorrebbe qualcuno anche qua dentro.
Io per esempio non so proprio come si può costruire una stazione in centro scavando crateri come fatto finora ma mi è stato detto più volte, anche da voi, che è l’unico modo vista la presenza di uno strato archeologico da indagare e palazzi da proteggere staticamente. Ma allora come si pensava di fare a Chiesa Nuova, Largo Argentina o altri posti del genere?
le linee generali dell’idea sono buone, grazie del consiglio…. ma si tratta di un lavorone. Proviamo a tenerne conto e vediamo futuro se e cosa riusciamo a fare :).
Comunque per risponderti nel merito fin da subito anche se brevemente: il problema che le stazioni siano irrealizzabili in altro modo da quello attuale è una mistificazione. L’ipotesi progettuale originaria, il cosiddetto “Modello Roma”, con stazioni minimali e predilezione per gli scavi in sotterraneo rispetto a quelli a cielo aperto, aveva diverse criticità che semplicemente andavano affrontate cercando delle soluzioni adeguate. Quello che purtroppo si è fatto è stato invece cercare una soluzione che aggirasse le criticità invece di risolverle; Il mandato ufficiale del commissario straordinario che ha coordinato tutte le decisioni prese tra il 2008 e il 2010 era esplicitamente quello di ridurre al minimo le opere cercando di contenere il più possibile i costi. E questo è stato fatto.
Poi non è da sottovalutare il fatto che il sistema di imprese che gira intorno all’opera è ormai ferrata su determinate tecnologie costruttive e quindi ricondurre tutto a un “unicum” metodologico è indubbiamente più facile sia dal punto di vista realizzativo che progettuale, ovviamente tutto a scapito dell’efficenza e della ragione di essere stessa di una infrastruttura!
(cit.): “Poi non è da sottovalutare il fatto che il sistema di imprese che gira intorno all’opera è ormai ferrata su determinate tecnologie”. Sbaglio o eravate stati proprio voi, Comitato, ad informarci sul fatto che la nuova linea della MM fosse stata realizzata col “metodo Roma” (che, se così fosse, andrebbe ribattezzato “metodo Milano”, se non fosse che esiste già ed è il “cut and cover”)? In tal caso basterebbe chiamare i costruttori della metropolitana milanese
alex69alex il “cut and cover” (detto anche “metodo Milano, usato per la MM1) consiste nel palificare, realizzare due paratie laterali e poi realizzare la galleria, molto vicina alla superficie, con scavo a cielo aperto, per poi realizzare un solaio di copertura e ripristinare il piano stradale. Ovviamente il “cut and cover” è incompatibile con la presenza di uno strato archeologico.
Il “metodo Roma” invece consiste nel realizzare in profondità, sotto la quota archeologica, lo scavo di diametro maggiorato unicamente con TBM per poter ricavare da esso anche le banchine di stazione, in modo da non interferire con ulteriori scavi con lo strato archeologico se non con le discenderie e riducendo al minimo l’atrio di stazione.
Grazie della spiegazione Corrado, comunque lo sapevo già. Il mio commento, forse non sufficientemente chiaro, era di carattere puramente semantico
….cerco di spiegare meglio quelle che erano solo mie “parole a vanvera” di chi non aveva di meglio da fare alle 13,09 di lunedì 2 maggio. il Comitato scrive: “Poi non è da sottovalutare il fatto che il sistema di imprese che gira intorno all’opera è ormai ferrata su determinate tecnologie”. Io mi riallaccio a un post di qualche mese fa, dove proprio il Comitato ci spiegava che, ironia della sorte, quel “metodo Roma” pensato manco a dirlo per Roma e poi scarato, era stato applicato a Milano per la nuova linea MM4 in costruzione. Alché io rispondo in modo un po’ provocatorio che, se le imprese de noantri sono ferrate solo sui metodi di scavo tradizionali, magari per il “metodo Roma” sarebbe il caso di chiamare le imprese che realizzeranno la metro a Milano. E qui le mie parole a vanvera: bisognerebbe ribattezzarlo “metodo milano” visto che verrà usato là e non a Roma… peccato che un vero “metodo milano” esista già ed è il cut-&-cover (che so benissimo essere cosa del tutto diversa). Così è più chiaro? 🙂
Le imprese che hanno vinto l’appalto a Milano sono esattamente le stesse che costruiscono metro a Roma, nello specifico Astaldi e Salini.
Il problema è che noi mettiamo a gara dei progetti che sono poco più che idee e quindi suscettibili di enormi cambiamenti ed è li allora che le imprese “fanno festa”.
Ma comunque in generale fosse per noi, per dirla in poche parole, tutto il mondo che gira intorno alla Linea C dovrebbe parlare inglese, sia società di progetto che di realizzazione… allora forse avremmo le capacità e le professionalità adatte per affrontare un’opera che obiettivamente si scontra con un contesto tra i più complessi al mondo.
Ma se sono gli stessi di Milano è evidente, come ho scritto più volte, che non sono le imprese il problema ma il “manico” cittadino.
Da cui la mia proposta di eliminare minisindaci, sindaco e assessori e sostituirli con un consiglio di 4 eletti più 4 nominati dal Governo che danno le direttive attuare da società sul modello della Transport for London (per i trasporti) e le altre che governano Londra.
Emanuele si le società sono le stesse ma evidente però che non è assolutamente lo stesso il contesto in cui operano…. non ce lo dimentichiamo. Quindi magari vanno bene per Milano ma per Roma ci vuole ben altro al netto dei problemi che hai elencato e che pure esistono.
Salve Comitato ! un cordiale saluto a tutti. Che volete che vi dica ?? solamente un augurio che ” per la tratta Fori Imperiali- Ottaviano, comprendente Venezia e Chiesa Nuova ( le speranza per quest’ ultima ci sono, incrociamo le dita ), ed un giorno per la futura D, speriamo quanto prima ,tutto possa cambiare, con l’ entrata in vigore del ” Nuovo Codice degli Appalti ” Gazzetta Ufficiale del 19.04.2016 , viste le recenti novità tra le quali 1)”Basta ai vecchi progetti preliminari ( ogni allusione alla MC di Roma fino ai Fori Imperiali è puramente casuale, scusate la battuta ma, per sentito dire negli ultimi 2 anni , anche a Report su Rai 3 ) ” quindi, per partecipare ad una gara dovrà essere presentato un progetto esecutivo ( progetto di fattibilità corredato di indagine geologica, archeologica, sismica ed energetica ; 2) prevarrà l’ offerta economicamente più vantaggiosa rispetto al vecchio massimo ribasso; 3) il rafforzamento del ruolo dell’ Anac ( più legalità , meno corruzione ” Magari !! ) 4) il limite alle varianti ,nella speranza della certezza dei tempi e delle risorse ; 5) Dibattito pubblico ” per le grandi opere con impatto sul territorio è previsto l’ obbligo di dibattito pubblico. Enti Locali e cittadini verranno coinvolti nella discussione con incontri e pubblicazioni online. 6) Anche le stazioni appaltanti si devono qualificare , devono diventare capaci di giudicare le offerte e di fare buoni bandi di gara 7) Operatori economici qualificati, ovverosia le Imprese dovranno essere formate da un maggior numero di ingegneri e progettisti ed un minor numero di avvocati.
Astaldi e Salini sono pezzi grossi a livello internazionale, costruiscono in tutto il mondo, mi sembra strano che non abbiano le competenze per utilizzare il metodo meno problematico a Roma.
Scusate ma non eravate stati voi a dirmi che non si poteva scavare da sotto perché c’erano problemi statici per gli edifici e siccome lo strato archeologico andava esplorato per farci passare scale, ascensori, pozzi e atri l’unico modo era scavare dall’alto?
in presenza di tutte queste assurde obiezioni alla possibilità di fare la metro a Piazza San Silvestro (o a Chiesa Nuova nell’altro noto triste caso) penso che intanto sia meglio pensare solo alle diramazioni nord-est e sud-ovest .
Almeno avranno la metro i quartieri Talenti, Trieste e Marconi, molto densamente popolati.
Venendo al tratto sud OK la fermata a Piazza San Cosimato – visto che si collega con l’8, ma quella Gianicolo-parking non ha senso.
OK Flaminio, nodo di scambio con la linea A e la ferrovia Roma Nord, non sostituirà mai per importanza lo snodo che si sarebbe dovuto realizzare a Piazza Venezia. Per cui meglio fermarsi lì ed evitare quell’assurdo incrocio ad una stazione San Pietro che non è Ottaviano.
Allo stesso modo spero che si cominci a diramare il Tratto Nord della linea C da Ottaviano verso la Cassia.
In attesa che un concorso internazionale di idee e tecnici spieghi come fare la metro sotto la città storica e sotto al fiume senza gli intoppi attuali.
Viviana purtroppo realizzare due tronconi diversi di una linea metropolitana senza una tratta che li unisca non è per niente cosa auspicabile e ragionevole. In primo luogo perché si sovraccaricano in modo anomalo le stazioni finali di scambio (come succederà più o meno a breve a San Giovanni) e poi perché le tratte dovrebbero essere autosufficienti ed avere un deposito proprio, cosa che problemi evidenti di spazio e costi non è così immediata e conveniente.
Oggi per costruire un metro in un contesto come quello del centro storico di Roma, le soluzioni ci sono, se vogliamo anche abbastanza consolidate, e alcune addirittura a portata di mano… quello che manca è la volontà di affrontare questo tema, e la capacità gestionale e forse anche progettuale delle professionalità coinvolte attualmente.
Considerazione oggettiva, che comprendo. Il mio era un auspicio perchè la pretestuosa litania sull’impossibilità di fare stazioni in centro non bloccasse la mobilità del 90% dei romani, che NON vive e NON lavora in centro. Se dalla Cassia si potesse arrivare in metro a ridosso del centro (poniamo Flaminio o Lepanto) già sarebbe qualcosa.
ciao a tutti, leggendo qua e la mi sono imbattuto in una report di un convegno del 2006 chiamato metropie romane di cui allego il sito. se andate su questa pagina, in alto a destra si vedono due immagini. una è la storica maglietta i have a dream e l’altra è uno studio molto realistico fatto da un americano.
Vi prego di focalizzare l’attenzione su questa ultima mappa. come potrete notare ci sono le attuali metro con i loro prolungamenti e una interessante proposta del tutto fattibile. sopratutto quanto alla linea circolare. Sarebbe da organizzare un sit in con i vertici del nuovo comune e discuterne perchè è fatto molto bene, http://www.luoghisingolari.net/immaginario/2012/02/05/metrotopie/
Guarda Alessandro con tutto il rispetto per chi ha concepito quella mappa, dubito che ci sia stato un intento superiore a quello della mera fascinazione.
Un sistema integrato di infrastrutture di trasporto si disegna a partire da dati trasportistici e urbanistici non il contrario. Trovare attraente un certa linea sulla carta per una serie di motivi e poi farla provare a funzionare in tutti i modi da un punto trasportistico e tecnico è quanto di più sbagliato si possa fare (vedi Anello Ferroviario che è l’esempio cardine di questo approccio).
Quindi per quanto riconosciamo il fascino e la genialità d’immagine di quella mappa dubitiamo fortemente che buona metà delle cose nuove inserite funzioni in termini pratici o abbia benefici degni di nota.
Letti tutti i commenti, e vistane la pochezza di una buona meta, si puo serenamente concludere che la situazione della metro a Roma e’ perfettamente adeguata alla cittadinanza che vi abita.
C’e’ gente che vorrebbe quest’obrobrio di tracciato per servire il Gianicolo a scopo turistico! Spendiamo centinaia di milioni di Euro per portare turisti a un belvedere!? non per far muovere decine di migliaia di persone che lavorano!? Roma: quel luogo della terra dove i concetti di analisi costi/benefici o massimizzazione dell’investimento sono completamente ignoti. Amen
“Spendiamo centinaia di milioni di Euro per portare turisti a un belvedere!?”
Guarda, io in linea di principio non ci vedrei niente di così scandaloso (in fin dei conti non facciamo che dire che le attrazioni turistiche sono il nostro “petrolio”), se non fosse che questa fermata “Gianicolo” non porterebbe proprio nessuno a nessun belvedere, ma solo al sottostante parcheggio. Utilità turistica=0
PAROLE PAROLE PAROLE !!!
il presidente di Roma Metropolitane parla, resuscita la linea D e presenta pure la variante alla fantomatica ed inesistente linea gialla (tracciarla a mano è facile) ma tanto sa benissimo che anche di questo progetto non se ne farà nulla, come nulla (o molto poco) si è fatto e si fa a Roma, sa benissimo che non c’è assolutamente la volontà politica di fare le linee di metro in questa città (che gliene frega ai nostri politici ed amministratori, tanto loro hanno sempre a disposizione le mai eliminate auto blu, mica prendono i mezzi pubblici come noi miseri mortali). E così ci fanno fare la bocca per l’ennesima volta, con la quarta linea di metro (che non hanno manco terminato la terza), e poi finisce tutto lì, come è finito anche per i vari prolungamenti delle linee A – B e B1, tracciati ben bene sulle loro mappe nei progetti da realizzare, ma naturalmente finora ancora non realizzati. Come da copione in questa povera città, tutto sulla carta e niente nella realtà. E noi continuiamo a sognare, a sperare e a fare i confronti con Londra, Parigi, Madrid, New York e mettiamoci pure Milano, tanto per farci ancor più male!
Discutete pure tra voi se è meglio il tracciato originale o la variante, ma mettetevi l’anima in pace e aspettatevi il solito epilogo della solita storia, e rassegnatevi che non faranno nè l’uno nè l’altra.
Signore e Signori benvenuti nel terzo mondo…anzi nel quarto!
parole sante!
Credo che con questo nuovo tracciato si voglia evitare, più che San Silvestro, l’intersezione a Spagna. La stazione attuale mi sembra satura e sotto dimensionata anche solo per una linea. Non so come si potrebbe trovare una nuova soluzione da affiancare al tunnel che attualmente porta a Piazza di Spagna. Inoltre nel vecchio tracciato il collegamento diretto Trastevere – Spagna avrebbe creato un notevole flusso turistico. Credo che Flaminio sia più adatta a fare da hub.
La preoccupazione su Spagna non è fondata. Prima di tutto sono previste due uscite aggiuntive, una su Via Mignanelli e un’ altra su via Ludovisi che permettono di equilibrare in maniera efficace e sicura i flussi di entrata/uscita al nodo di scambio. Poi considera che nello scenario con quattro linee i flussi sulle linee esistenti si ridistribuiscono e sulla A subiscono una flessione negativa di circa il 20%.
Comunque al di la di questo Flaminio avrebbe gli stessi identici problemi
Flaminio è di gra lunga meno profonda di Spagna e già adesso è provvista di molte più uscite, quindi stessi identici problemi non direi proprio
Per un utile raffronto con l’argomento oggetto della discussione ripropongo la mappa della rete metropolitana progettata per la città di Roma dall’Ing. Perrone nel lontano 1941; colpisce l’evidente similitudine fra l’itinerario proposto da Roma Metropolitane per la linea D e quello ipotizzato all’epoca per la prevista diramazione della metro C da Largo Tassoni in direzione di Viale del Re; a ulteriore conferma, se mai se ne sentisse la necessità, della pochezza progettuale dei nostri attuali tecnici:
http://www.metroricerche.it/blog/wp-content/uploads/2015/02/roma_corografia_old_1955_2.jpg
Trovo questa variante accettabile nel complesso ma fenomenale e geniale nel predisporre una fermata in uno degli scorci più belli, turistici e soprattutto familiari di Roma: sua Maestà il Gianicolo!!!! Incredibile che non esistano altri mezzi all’infuori dell’automobile per godere e sfruttare questo angolo di Capitale senza dimenticare il Fontanone, il Bambino Gesù e il tempietto in Montorio. Anche Monte Mario è inspiegabilmente tagliato fuori ma li ci starebbe bene una funicolare di scambio con la futura C a Clodio. San Cosimato è il cuore della Trastevere verace e che a differenza di Sonnino non è raggiungibile dall’efficiente tram 8. Lo scambio a San Pietro C – D lo vedrei bene anche se pure Venezia (e il Campidoglio) aveva il suo fascino sebbene troppo vicina all’interscambio B-C al Colosseo. Ottimo quel di Piazza del Popolo che permetterebbe a Flaminio di diventare una sorta di mini hub per Roma Nord. Infine il Galoppatoio che altro non è che una soluzione di interscambio a mio avviso più scomoda con la A per piazza di Spagna ma magari mi sbaglio. Di San Silvestro non ne sentiremo la mancanza la piazza sta a posto così com’è senza rovinarlo con anni di cantiere.
“predisporre una fermata in uno degli scorci più belli, turistici e soprattutto familiari di Roma”:
peccato che l’ipotetica fermata sarebbe AI PIEDI di quella che chiami “sua Maestà”, per godere del belvedere del quale il turista, sceso a questa fantomatica fermata, dovrebbe poi gambe in spalla farsi tutta la salita, o aspettare il minibus! Già mi aspetto la tua replica: “ma che se li facciano quattro passi sti turisti, che vogliono essere portati in braccio?”. Ma è così già da adesso… dunque quale sarebbe il valore aggiunto apportato a questa, comunque costosa, opera?
“Anche Monte Mario è inspiegabilmente tagliato fuori ma li ci starebbe bene una funicolare di scambio con la futura C a Clodio”
qui sfondi una porta aperta.
“Venezia (e il Campidoglio) aveva il suo fascino sebbene troppo vicina all’interscambio B-C al Colosseo”
Venezia era comunque un ripiego rispetto all’originario progetto preliminare, frutto di un “piano B” avendo cassato Argentina dalla C
“Ottimo quel di Piazza del Popolo che permetterebbe a Flaminio di diventare una sorta di mini hub per Roma Nord”
Io ero (e sono tuttora) in netta minoranza nell’appoggiare la variante tempo fa proposta per il tracciato centrale della C appunto verso Flaminio, e tu eri con loro e contro di me. Quel tacciato, considerando anche la cassazione della linea D (che per me rimane ad oggi l’unica ipotesi concreta, altro che varianti!), aveva sicuramente un senso. Non comprendo come tu possa invece avallare questo che, se consideri che “Villa Borghese” ovvero il ParkSi del Galoppatoio, è già collegata a Spagna, sarebbe un inutile doppione della tratta Spagna-Flaminio della linea A
“Di San Silvestro non ne sentiremo la mancanza la piazza sta a posto così com’è senza rovinarlo con anni di cantiere”
che non ne sentiremo la mancanza lo dici tu, un’altra fermata soppressa in centro con buona pace di tutti i buoni progetti di pedonalizzazione. Continueremo per gli anni a venire ad avere un centro storico soffocato da bus e taxi. Peraltro, non sarebbe stato necessario rompere un bel niente: la stazione nei pressi di S Silvestro esiste già e da cinquant’anni almeno, basterebbe usare il cervello e sfruttare i sottopassaggi realizzati in tempi in cui ancora esisteva un minino di visione progettuale per Roma. Ma si sa, sfruttare l’esistente non è nel DNA di questa città. Meglio sfasciare tutto per rifare da zero, se no come se magna? Linea C docet!
Tutte opinioni legittime con cui si può essere in disaccordo o meno ma per favore lasciamo da parte questa fantasticheria dei sottopassi pedonali. Non crederai davvero che la presenza di quattro miseri corridoi sotto il piano stradale possa essere un vantaggio nella costruzione di una stazione?
Era stata una vostra idea proprio quando avevate postato l’ipotesi di variante della C verso Flaminio, chiedendo che almeno una fermata intermedia fosse stata realizzata nel caso quella variante (alla quale comunque vi opponevate) fosse stata avallata
(cit.): “Ma è vero anche che 1,8 chilometri in centro senza fermate intermedie sono uno spreco clamoroso. Ci permettiamo, quindi, di suggerire, nel caso venisse scelta questa soluzione, una fermata intermedia, più o meno all’altezza di piazza San Silvestro, o poco più giù, all’incrocio tra via del Corso e via del Tritone, dove esistono già delle gallerie sotterranee, oggi occupate da una libreria, pensate negli anni ’60 come possibili sbocchi di linee metropolitane.”
http://www.metroxroma.it/2014/04/linea-c-t2-venezia-clodio-o-piano-b-venezia-flaminio/
SI ma non abbiamo scritto che equivale ad avere una stazione già costruita… ai fini comunicativi quella era solo una provocazione forse formulata un po’ male. Purtroppo non ho trattato io quell’articolo e rileggendo in questo momento riconosco la superficialità dell’estratto che hai citato perché quei sottopassi non furono per niente realizzati in previsione di una metro ma per tutt’altro motivo.
Quindi faccio ammenda per quanto scritto in quel passaggio e sottoscrivo quanto detto poco fa…. l’idea che quei sottopassi possano in qualche modo, non dico risolvere, ma anche solo facilitare la costruzione di una stazione è priva di fondamento.
Ioinvece penso che se si adottasse il metodo Roma, quei sottopassi potrebbero essere da sbocco per le discenderie e fare da atrio per una stazione. Indipendentemente dal mptivo per cui siano state realizzate negli anni 60
Alex ma quei sottopassi costituiscono a malapena il 5% delle opere da realizzare per una stazione, modello Roma o meno. E poi anche ammettendo che così come sono possano essere usati come uscite, per realizzare i cunicoli delle discenderie da li alle banchine e avere spazi logistici sufficienti a fare quei lavori, dovresti demolire completamente gran parte di quello che c’è e rifarlo di nuovo.
Io invece credo che con i dovuti accorgimenti (ovvero una metro C costruita seriamente con la stazione Chiesa Nuova) la linea D possa iniziare ad essere la prima linea incentrata interamente sul principio dello scambio, una linea che porti rapidamente ai punti di intersezione con A, B e C le quali poi porteranno l’utente in centro città. Avendo vissuto a Berlino potrei portare l’esempio della linea U7 (tra le più lunghe, se non la più lunga della Hauspstadt tedesca) che per il centro non ci passa neanche per sbaglio connettendosi però a tutte le altre linee in stazioni più periferiche. Per carità siamo lontanissimi dall’avere un trasporto simile a quello berlinese, ma iniziare a pensare a costruire delle metro di raccordo fuori dal centro, a mio parere, renderebbe i lavori più rapidi e semplici oltre a costruire una nuova rete di scambi (magari integrata con la rete FL, in questo senso ad esempio la fermata Metro D a stazione trastevere [dove si trova anche il tram 8, uno dei pochi trasporti efficenti della città] sarebbe fondamentale) che riescano a portare il cittadino in centro in maniera rapida anche se non diretta. Dover cambiare 3 o 4 volte non è assolutamente un problema se il servizio è rapido ed efficiente, si impiega meno tempo ad effettuare 3 cambi in metropolitana piuttosto che a prendere un autobus diretto. A mio parere quindi che la metro D non passi interamente per il centro non è un problema così rilevante, a patto che, come già detto, la C serva l’ansa barocca.
“Per carità siamo lontanissimi dall’avere un trasporto simile a quello berlinese”: il punto è questo. Finché non sarà ricucita la maglia in centro, senza strappi, non avrà senso pensare a linee di raccordo. Con la C senza Argentina e Chiesa Nuova e una D che salta anche San Silvestro, il centro resta “smagliato”.
Unica nota positiva e’ stata una dichiarazione di Sale’ ” stiamo di nuovo prendendo in considerazione la realizzazione della fermata Chiesa Nuova . La stazione era stata stralciata dal progetto perché considerata troppo onerosa in considerazione dei resti archeologici. Magari fosse vero !!
Sapete cosa farei col prossimo bando per una linea metro a Roma (con le nuove regole, senza gara al ribasso, varianti in corso d’opera e presentazione di un progetto vero e dettagliato)?
Imporrei PRIMA gli scavi per le stazioni e DOPO, quando tutti i problemi statici-archeologici-ingegneristici ecc. sono stati risolti le unirei scavando con la talpa.
Ma non si fa già così?
Sicuro?
Ma non ne parliamo neanche, la proposta è fantozziana nel senso più deteriore del termine, ma che davero davero una capitale di 4,5milioni deve essere ostaggio della sovrintendenza archeologica? Cioè di un ente la cui dirigenza si eredita o si coopta.
Non entriamo poi nella discussione che l’unica cosa di rilievo che si potrebbe trovare nel sottosuolo della città è la menhorà d’oro che stava nel Tempio di Gerusalemme, tutto il resto che potrebbe venire fuori dagli scavi non aumenterebbe di uno iota la nostra conoscenza dell’Impero Romano, potrebbe tutto essere inglobato nella stazione, trasportato altrove o essere rimosso.
I problemi di staticità poi sono chiaramente pretestuosi non essendoci nel centro palazzi di più di dieci piani, fosse vero allora non si potrebbero far passare le metro sotto i grattacieli di 150 piani!!!
Nel futuro immediato la proposta più sensata mi sembra quella della Raggi, facciamo arrivare la C a Colosseo e dopo ridiscutiamo *TUTTO*, appalto, tracciato, sovrintendenze, ditte costruttrici.
Più o meno è quello che avevo detto quando mi sono affacciato sul blog, si fermi la C a Venezia e si proceda a un azzeramento *TOTALE*
P.S.
Il problema però penso sia un altro, questo paese, come anche tutto l’Occidente, sta diventando sempre più vecchio e nelle storia non si è mai vista una innovazione o una rivoluzione portata avanti dai vecchi, ve bene che tempo fa non c’erano tutti questi vecchi ma ho i miei dubbi sul fatto che possano essere i vecchi a governare efficacemente una società moderna
Vedo che sai di archeologia più degli archeologi e di statiticà dei palazzi più degli ingegneri, complimenti.
Si fa quel che si può, sempre nei limiti dettati dalla natura ovviamante
Una cacata.
Non andrebbe resa pubblica, né questa “variante” né il tubo senza fermate, affinché nessuno pensi che si possa realizzare una roba simile.
Per me prima rimuovono Salè e mettono uno che capisce di trasporti, meglio sarà
Sinceramente non sono così negativo nei confronti di questa variante: alla fine l’unica fermata che salterebbe è quella di San Silvestro. Il collegamento Villa Borghese con la Metro A a Spagna già esiste e verrebbe conservato ed incrementato con questa variante, in più si creerebbe un nuovo collegamento diretto con la A a Flaminio (oltre che con la Roma-Nord cosa da non sottovalutare affatto), quindi si spalmano su due stazioni i flussi verso il centro e la Linea A, e non è male come cosa. Il collegamento con la C viene spostato da Venezia a San Pietro (che ancora non capisco perchè non si chiama Castel Sant’Angelo), la fermata Gianicolo potrebbe tranquillamente assolvere la funzione di quella di Risorgimento della linea C, anche la fermata di San Cosimato la trovo molto meglio posizionata nella realtà di Trastevere rispetto a quella di Sonnino. Certo, questa variante ha senso se il centro storico rimane comunque coperto dalla Linea C, in questo caso con Chiesa Nuova sarebbe indispensabile anche Largo Argentina, oltre ovviamente a Venezia, senza lì sarebbe un problema. Se il quadro è questo però secondo me è una variante che può funzionare.
(Tra l’altro nel tracciato 2008 non ho mai capito il perchè dell’assenza di una fermata su Via del Teatro di Marcello, fermata molto importante dal punto di vista turistico visto il Teatro Marcello, il Ghetto, il Campidoglio, la Bocca della Verità, l’Isola Tiberina tutte a due passi. Capisco però che forse dal punto di vista archeologico può rappresentare una sfida troppo grande, ma è un’assenza che mi fa sempre storcere il naso ogni volta che guardo il percorso della Linea D 2008)
Leggendo il commento di Corrado e vedendo la mappa che ha postato sulla pagina FB secondo me la fermata che propone all’Ara Pacis è la quadratura del cerchio e renderebbe superflua la fermata di San Silvestro. L’area del Tridente verrebbe così totalmente coperta: via del Babbuino, piazza di Spagna, via dei Condotti dalla Linea A e in parte D a Spagna, Piazza del Popolo e l’inizio del Tridente con la fermata di Flaminio dalle Line A, D e Roma-Nord, Via di Ripetta e la parte centrale di Via del Corso dalla Linea D all’Ara Pacis, la fine di via del Corso a piazza Venezia dalla C. Rispetto alla fermata di San Silvestro resterebbe più scoperta solo la zona di Fontana di Trevi, ma che comunque resterebbe facilmente raggiungibile da Barberini, Spagna e Venezia. Con Largo Argentina e Chiesa Nuova il centro di Roma sarebbe molto più coperto così piuttosto che con la D con tracciato 2008.
Rispetto a quello che propone Corrado è evidente però che l’attraversamento del Tevere nei presi di Castel Sant’Angelo sarebbe d’obbligo visto che dal lato sinistro sarebbe impossibile collegarsi con la Linea C alla fermata San Pietro che sarà situata interamente sul lato destro. Inoltre più passa il tempo più mi convinco che la fermata Gianicolo sia un vero colpo di genio: sfruttando i lavori e gli scavi già effettuati per il parcheggio si avrebbe una stazione con una delle entrate pressochè attaccata al colonnato di San Pietro, il tutto senza aver problemi di tipo archeologico e con molte delle strutture già costruite e che si possono utilizzare.
Secondo me è da pensarci seriamente a una variante del genere, molte più fermate, aree in più coperte, centro storico comunque pienamente tutelato. Se davvero ci fosse la volontà politica per una cosa del genere, perchè no caro Comitato?
Le due fermate Linea C a Castel S.Angelo e Linea D C.so Vittorio sul Lungotevere, dallo schema che avevo pubblicato su FB, potrebbero essere collegate da un tunnel pedonale sotto l’alveo del Tevere, con tapis roulant. Sottopassi pedonali di fiumi sono fattibili (ad es. a Greenwich, sotto il Tamigi).
Certamente la fermata Gianicolo, vista nella mappa di MxR, con la corrispondenza con il parcheggio e la vicinanza a S.Pietro, è interessante ma penso che il percorso sotto il lungotevere di sinistra abbia un bacino di utenza maggiore.
Sotto il Tamigi il primo tunnel pedonale fu il Tower Subway che risale addirittura al 1869. Rimase aperto fino alla fine dell’800 e poi utilizzato per il passaggio di condotte idrauliche. Durante la seconda guerra una bomba tedesca esplose nel fondale del fiume comprimendo il tunnel che però resistette.
“alla fine l’unica fermata che salterebbe è quella di San Silvestro”
dopo Argentina, Chiesa Nuova, Risorgimento, adesso pure San Silvesro, possiamo pure dire addio a un centro storico pedonalizzato. Ecco quella che chi si oppone alla realizzazione di fermate metro in centro chiama “unicità di Roma”: er centro co e maghine! Evviva!
Intanto si inizi a costruirla, tanto prima di arrivare alla tratta in questione ne passeranno di anni…
In ogni caso potrei pure essere ben disposto a questa nuova tratta se si potesse usare come pretesto per fare Chiesa Nuova.
Ma quando mai! Chiesa Nuova per loro è argomento chiuso e solo noi ci ostiniamo a parlarne come fosse un’opzione ancora aperta. O vedi forse qualche pallina grigia tra S. Pietro e Venezia in quel tracciato?
Io voglio si costruisca l’itinerario originale già approvato.
Salve a tutti !! solo una domanda rivolta al Comitato e non solo ” Come primo colpo d’ occhio si nota , nell’ ipotesi di variante di tracciato che, dopo San Cosimato la fermata successiva e’ o dovrebbe essere il Gianicolo ?? Nessun’ altra intermedia ??
La variante è stata concepita, perlomeno fino ad oggi, in questo modo senza stazioni intermedie.
Comunque sinceramente non vediamo né l’opportunità tecnica e di spazi né l’utilità di fare una stazione intermedia…. tu avevi qualche idea in particolare?
Una buffonata in pieno stile romametropolitane/comune:
1) se l’attraversamento del tevere e’ un problema (nella mente degli “amministratori”) tale resta;
2) per dove dovrei prendere la metro se sono arrivato in macchina fino a ridosso del centro con gianocolo e galoppatoio? tra l’altro in centro non va la metro per cui se dovevo andare fuori dal centro, cmq non avrei parcheggiato li, per cui non esiste scambio/rete;
3) percorsi paralleli e ravvicinati a linee su ferro gia esistenti: da trastevere a s.pietro c’e’ gia il treno. Da prati a flaminio e villa borghese c’e’ gia la A. Ricordo quando alemanno stoppo la D perche “era parallela alla B”. Semplice idiozia, ok, ma allora farla quasi coincidente con il treno+metro A?
4) non accede al centro e non lo pedonalizza;
5) le fermate si accavallano inutilmente Gianicolo sarebbe a 650 m da s. pietro, coi tapis roulants Porta Pinciana e’ gia a 600m da spagna.
Unico risultato spendere un mucchio di soldi per avere miglioramenti a dire poco minimi
Riallacciandomi al punto 1 del tuo commento, mi domando dove abbiano pensato di sovra- o sotto-passare il Tevere, visto che a quella stessa altezza c’è Ponte Nenni attraversato dalla A. Sempre ammesso che ci abbiano pensato…
Penso che questo tracciato potrebbe avere un senso se poi in centro si realizzasse la tanto fantasticata tratta di ricongiunzione fra Roma Nord e Roma Lido (con fermate Flaminio, San Silvestro e Venezia).
Anzi, in un’ ottica di questo tipo questo tracciato alternativo della D renderebbe la rete ancora più capillare di come sarebbe con la sola D sul tracciato originario.
Ma verrebbe meno il motivo per cui propongono un tracciato alternativo, ovvero bypassare il centro storico. Quindi siamo nel campo dei sogni.
Ma se questi si sono inventati st’obrobrio pur di non passare per il centro, ma come puoi solo pensare che esista nelle loro menti qualcosa come la congiunzione della Lido alla Nord? Che, peraltro, non è mai esistita fuor dell’immaginario collettivo di questo forum!
Caro comitato, vorrei chiedere come siete riusciti a sapere le fermate previste ( dato che nell’articolo si passa solo di passare per San Pietro) e se queste info aggiuntive sono disponibili anche agli altri…
Le informazioni le abbiamo avute da una fonte riservata
Personalmente trovo interessante la stazione a San Cosimato, così come una stazione al Gianicolo (più per un discorso turistico), ma così facendo sì eliminerebbere la possibilità di studiare una seria pedonalizzazione del centro storico (che diminuirebbe lo smog in un punto così importante), di trasformare le vie del centro in “salotti” dall’alto valore turistico.
Da romano, non mi importa (in questo contesto) vedere il centro “cantierizzato” per più tempo, sapendo quali saranno i benefici che ne ricaverebbe la città. Spero nel vecchio tracciato.
Personalmente apprezzo anche la fermata a Porta Pinciana, già servita da percorso meccanizzato con Piazza di Spagna, e in una zona importante per gli uffici e il turismo, oltre che Villa Borghese stessa.
Il parcheggio già presente lo vedo come un ulteriore bonus, perchè, se è vero che l’ obiettivo è di liberare il centro storico dalle automobili, avere un parcheggio fuori dalle mura dove lasciare la macchina per recarsi a Trastevere o in zona Fiume dove traffico e doppie file selvagge sono all’ ordine del giorno non mi sembra una cattiva cosa.
I parcheggi di interscambio dovrebbero essere dislocati in periferia. Già arrivare con l’auto a Villa Borghese e lasciare lì l’auto mi sembra una leggerezza da parte delle amministrazioni
Senza dubbio i parcheggi di interscambio andrebbero dislocati in periferia.
Ma questi due parcheggi sono già pronti e operativi. Li hai a costo zero. E potrebbero togliere alibi a chi pratica la doppia fila selvaggia con la scusa che “tanto non ci sono parcheggi” e ai vigili conniventi che non multano per non ledere gli interessi degli esercenti.
Una Roma senza macchine è pura utopia. Una Roma dove le macchine non creano caos e disordine è ancora possibile. E quei parcheggi serviti da metropolitane sono una manna in questo senso.
Andrea, ma chi prenderebbe la metro una volta parcheggiata l’auto a gianicolo? E per andare dove?
Quindi mi stai dicendo che tutte le fermate della metropolitana D fuori dal centro sono inutili e non hanno scopo alcuno? Che la vogliamo a fare allora? Avrebbero ragione Giachetti o Raggi secondo questo modo di ragionare: mettiamo i tram che fanno rete solo in centro, togliamo le auto e problema risolto, no?
E invece non è così. Non esiste solo il tragitto periferia-centro e non bastano le direttrici metropolitane progettate o anche solo ventilate per arrivare in periferia per servire tutte le periferie romane. La gente magari ha esigenza di spostarsi da periferia a periferia, da emi-periferia ad emi-periferia. Se abiti a piazza pio XI ad esempio non sei servito da mezzi pesanti… e il parcheggio a Gianicolo potrebbe fare da adduttore per portarti con la metro D a l’ Eur o al Salario. Stessa cosa per tanti altri quartieri tuttora scollegati e ai quali un parcheggio di interscambio in periferia non servirebbe a niente. O tante altre particolarità o casistiche che non sono io a doverti spiegare.
Ripeto, parliamo di parcheggi che già esistono. Non bisogna progettarli, non bisogna finanziarli, non bisogna costruirli, non ci deve mangiare sopra nessuno. Esistono!
SE, e ripeto SE, ci fosse anche solo l’ idea di unire Lido a Nord, passando sotto via del Corso, questo tragitto alternativo della metro D sarebbe il migliore possibile e sarebbe letteralmente stupido ignorare il fatto che lì hai già due parcheggi di interscambio operativi.
Le macchine da Roma non le puoi far sparire. Non sono sparite neppure da Londra o New York, con quella rete metropolitana che si ritrovano. E allora meglio sfruttare i parcheggi che già ci sono per incentivare chi potrebbe lasciare la macchina e che sta cercando solo una scusa per non farlo.
La linea D serve, serve tutta e serve con il tracciato che passi dal centro. Nientre altro. C’e’ il piano regolatore che la prevede ed e’ anche il tracciato che fa piu effetto rete. Non e’ impossibile, anzi.
Se vuoi continuare a parlare dei parcheggi, continua. Ma la questione qui e’ il tracciato della D, non i parcheggi non nati di scambio al centro. I parcheggi servono la metro. Non la metro i parcheggi. Non fosse altro perche la metro costa molto, ma molto di piu di un parcheggio. Qui siamo al ridicolo, al rovesciamento della logica. La metro al servizio del parcheggio…
Servire i parcheggi già esistenti con una linea di trasporto di forza come la D consentirebbe di alleggerire il Centro Storico e Trastevere dalla sosta veicolare (ad eccezione di disabili e carsharing) anche dei residenti, pedonalizzandolo finalmente.
Mi piace l’idea di un collegamento nord-sud da Flaminio a Trastevere, che scaricherebbe molto i Lungotevere.
Penso che il tracciato potrebbe migliorare se passasse sotto il muraglione di sinistra del Tevere, tangenziale all’ansa barocca con fermate a Ponte Sisto/piazza Trilussa/via Giulia, C.so Vittorio/S.Pietro (scambio con LineaC), Ara Pacis/Augusto, Flaminio (scambio con Linea A e Roma Nord), Veneto e Fiume, così da servire in modo capillare una ampia area del Centro Storico. Unito alla variazione eventuale della tratta centrale della LineaC, con fermata a C.so Rinascimento/Cinque Lune anziché Chiesa Nuova (dove al momento sarebbe possibile una sola risalita in superficie), il Centro Storico sarebbe servito in modo capillare, senza sovrapposizioni con i tram 8 e TVA che avrebbero maggiore funzione distributiva.
Va bene che ognuno dice la sua ed è liberissimo di farlo, ma qui mi sembra si stia esagerando. Quei parcheggi ci sono e va bene ma se da li la MD andasse a fare il girotondo non la prenderebbe nessuno. Nessuno da piazza Pio XI andrebbe a parcheggiare al Gianicolo per prendere la D per andare all’Eur, ma dove te la sei sognata questa?!? Da lì all’Eur ci si va in macchina in 10 minuti! Allora a maggior ragione il tracciato DEVE passare per il Centro Storico, magari va bene la fermata a Villa Borghese, ma poi giù a Trastevere come da programma.
Insisto che secondo me sarebbe assolutamente da rivedere il tracciato Sud, ma passare per il Centro è assolutamente necessario.
Se sono arrivato a Porta Pinciana e parcheggio, prendo i tapis roulant e me ne esco a Piazza di Spagna. Se sono arrivato al parcheggio del Gianicolo, esco e con pochi passi sono a San Pietro, a che pro prendere la metro? Per andare dove?
Corrado, francamente non comprendo il tuo ragionamento. L’unica strada per scaricare il centro storico è farcela passare ka metro in centro, e aggiungo con più fermate possibile. Farla transitare senza fermate (C) o non farcela passare proprio (D) non scarica un bel nulla.
“SE, e ripeto SE, ci fosse anche solo l’ idea di unire Lido a Nord, passando sotto via del Corso, questo tragitto alternativo della metro D sarebbe il migliore possibile”. Ma questa idea NON ESISTE in nessuna testa (fra quelle che prendono le decisioni), quindi stiamo discutendo DEL NULLA! Chi ha pensato alla genialata di questa variante nemmeno si sogna di far oassare un bel niente sotto via del Corso, anzi non vuole farci passare nemmeno la linea D figuriamoci questo tormentone dell’unione della Lido con la Nord che ripeto NON ESISTE NELLE MENTI DI NESSUNO
“tazione al Gianicolo (più per un discorso turistico)”: come Elvetics ti fai ingannare dal nome “Gianicolo”, la stazione la vogliono fare a servizio del parcheggio, quindi ai PIEDI de Gianicolo. Turisticamente irrilevante.