Primarie del Centrosinistra: le pagelle di MetroXRoma
Si avvicina la data in cui gli elettori del centrosinistra selezioneranno il loro candidato per la sfida al comune di Roma. Abbiamo osservato con attenzione le dichiarazioni dei vari candidati e siamo pronti a dare i nostri voti.
Nota metodologica: il nostro giudizio non si misura sull’asse destra-sinistra, né su altri criteri che non siano la credibilità sul tema delle metropolitane.
Roberto Giachetti
Giachetti è per i media il favorito di questa competizione e, a giudicare dalla totale astrattezza dei suoi programmi, sembra anche lui convinto di questo ruolo. Man mano che passavano i giorni però qualche elemento probante è emerso: Giachetti soffre la situazione delle metro di Roma, vorrebbe risolverle il prima possibile perché non sono un tema elettoralmente utile (non ci nascondiamo che l’unico nastro che tra 5 anni potrà essere solo la stazione S. Giovanni della linea C). Ci ripropone quindi la solita retorica del tram, della mobilità dolce, di quanto era bello il mondo quando l’assessore ai trasporti era Walter Tocci.
voto: 5 | giudizio: il solito tram tram elettorale
Gianfranco Mascia
Un passato nel popolo viola, ora ambientalista, blogger, scrittore, comunicazione radical chic. Sui trasporti leggiamo sul suo programma solamente che è da “privilegiare la condivisione dei mezzi individuali” (bike sharing, car sharing ecc). Una filosofia diametralmente opposta alla nostra che riteniamo inevitabile privilegiare l’utilizzo dei mezzi collettivi se vogliamo decongestionare le strade di Roma e magari regalare qualche spazio a chi usa un mezzo individuale noto come “piedi”. Poi per fortuna il nostro Mascia ha chiarito in un dibattito pubblico che la metro C vada fermata a Colosseo. Abbiamo capito, grazie.
voto: 3 | giudizio: girotontino
Roberto Morassut
Morassut, il vero sfidante di Giachetti, ha portato avanti in maniera abbastanza esplicita l’idea del completamento della linea C anche con Chiesa Nuova. In effetti Morassut può anche vantare di essere stato assessore all’urbanistica col sindaco che i lavori della linea C li ha fatti partire (Walter Veltroni). Però non dimentichiamo anche le numerose occasioni negli ultimi 7 anni in cui Morassut ha sostenuto che non era più il tempo delle grandi opere e che persino i tram erano infrastrutture che si era smesso di fare un po’ ovunque in Europa. Insomma, il repentino cambio di idea sul ferro a ridosso delle primarie sembra una manovra troppo disinvolta.
voto: 6 | giudizio: dicono preparato. sicuramente incoerente
Domenico Rossi
E’ il candidato-sceriffo di queste primarie. Ex Generale, ordine e legalità sono le parole d’ordine e sui trasporti abbiamo solo capito che bisogna attivare i varchi in uscita dalle metro. L’impostazione non ci dispiace e se possiamo umilmente suggerire un corollario: chi è senza biglietto scavi col cucchiaino la metro C.
voto: 3 | giudizio: chi sbaglia… paga
Stefano Pedica
Pedica è parlamentare del PD e in queste primarie non ci sembra sia riuscito a comunicare bene le proprie posizione. Un problema che condivide con quasi tutti gli altri candidati peraltro. Dalla sua ha però una attività parlamentare in cui si è occupato delle metro di Roma solo incidentalmente quando si trattava di parlare di Atac o di attaccare l’ex sindaco Marino. Anche il suo programma non va oltre un generico rimando alla “cura del ferro” pertanto non ci sembra abbia dimostrato particolare sensibilità ai nostri temi.
voto: 3 | giudizio: Pedica bene ma razzola male
Chiara Ferraro
Quella di Chiara Ferraro è una candidatura nata per dare voce a un problema sociale molto specifico (autismo ed epilessia) e pertanto è stata una candidatura di bandiera che difficilmente potremmo inquadrare nei nostri metri di giudizio. Le diamo un “non classificato” e le facciamo gli auguri perché i temi che la sua candidatura pone vengano affrontati nelle sedi competenti.
Voto ai 5 stelle sperare in bene..tanto centro destra e sinistra nn mi sembrano abbiano dato alla citta una rete valida di trasporti,scusate ma se i soliti lestofanti mai tremano ma x paura si continua a votarli qui si rimane nel pantano..col rispetto x tutti
Visto il vuoto cosmico di quaounque straccio di progetto degno di tal nome sulla mobilità romana da parte di tutti i candidati di sinjstra-centro-destra tranne, stando alle dichiarazioni, Storace, tanto vale fare piazza pulita di tutta la classe politica che ha givernato dal dopoguerra ad oggi e mandare in Campidogliobla Sindachessa Cinquestelle
Ottimo,
così si bloccano tutte le opere per i prossimi 5 anni.
Detto in amicizia naturalmente.
Allora che vinca Giachetti, così Roma sarà piena di tram 🙂
Il fatto è che hai ragione tu, nessuno dei candidati e chi gli sta dietro convince per vari motivi. Il fatto è che io temo il no a tutto del M5S. Non ci dimentichiamo che se avessero governato i pentastellati oggi non avremmo neppure la metro B1 ed il moncone di C. Il problema è che loro si oppongono a tutto, ma non è chiaro come vogliano risolvere i problemi. Tra loro c’è chi ha detto di fermare la C a S.Giovanni, chi ha parlato di metro di superficie (contraddizione in termini), chi pensa che i tram volino e siano assimilabili ad una metro. BOH. Io non ho ancora capito cosa vogliano fare, forse neppure loro. Sembrano (sono?) dilettanti allo sbaraglio. Purtroppo l’onestà è una condizione necessaria ma non sufficiente per governare.
Io però l’avevo postato che vinceva Verdini …
Perché non pubblicano età media dei votanti? A detta di Orfini è stato un successo in quanto le precedenti primarie erano inquinate da mafia capitale…..ci sarebbe da ridere non ci fosse da piangere…
I londinesi avranno oltre i 406 km di metro già esistenti altri 110 km di Elizabeth Line entro il 2018 . Tutto ciò porterà Londra ad avere 517 km di metro !!
Noi invece tramme anni ’50 e il 105 resuscitato , rassegnamoci Roma non cambierà mai
Davvero stupidi questi inglesi.
Che ci faranno con centinaia e centinaia di KM di metro.
Noi abbiamo i suv e lo “scuterone”. Noi abbiamo esempi di modernità e funzionalità nel TPL come il 105, come il 64. Vuoi mettere!
Davvero stupidi questi inglesi che limiteranno l’accesso al welfare anche ai cittadini UE italiani inclusi (in realtà già lo fanno)
Scusate l’OT….ma è giusto per rimarcare la loro stupidità…
azz alle primarie ha vinto giachetti. Tram er tutti!:)
E come disse Aldo Fabbrizzi in un film degli anni ’50 ” Attaccate al tramme”
Su Skyscrapercity ho trovato questa bellissima riproduzione del Piano Generale delle Ferrovie Foranee e Metropolitane redatto dall’Ing. Vito Perrone nel 1941: in particolare nella mappa si vede l’antenata della linea A (identificata col colore rosso) che avrebbe collegato Piazza Maresciallo Giardino con il Foro Italico, Ponte e Piazzale Flaminio, Piazza di Spagna, Via Leonida Bissolati, Termini, Vittorio Emanuele, San Giovanni, Re di Roma, Piazza Zama per poi disporsi parallelamente alla Via Imperiale e Laurentina, raggiungere il Lido di Ostia a Castelfusano, interconnetersi con la Roma Lido in corrispondenza della Stazione Lido Centro e da qui dirigersi verso nord sino a raggiungere le pregevoli aree residenziali progettate a ridosso di Fregene.
L’antenata della linea B (identificata con il colore nero) era costituita dalla ferrovia dell’Esposizione Universale opportunamente prolungata da Termini sino all’odierna Via Renato Fucini lungo un percorso sviluppantesi per Piazza della Croce Rossa, Porta Pia, Via Nomentana, la Sella del Diavolo e la Città Giardino.
L’antenata della linea C (identificata con il colore lilla) avrebbe collegato le aree industriali progettate a ridosso della Via Tiburtina con Piazza Maresciallo Giardino (nodo di scambio con la linea A) attraverso la Stazione Tiburtina, Piazzale delle Provincie, Viale Ippocrate, la Città Universitaria, Termini, Barberini, Venezia, Chiesa Nuova, San Pietro, Viale Angelico; da San Pietro, fermata di corrispondenza con la grande circolare tranviaria dell’E42, era prevista una diramazione a servizio dei Lungotevere e del Viale del Re (l’odierno Viale Trastevere) sino alla Stazione di Trastevere, nodo di scambio con la citata circolare tranviaria.
In corrispondenza dello snodo San Giovanni – Re di Roma fra la linea A e la circolare tranviaria dell’Esposizione Universale era inoltre previsto l’attestamento delle Ferrovie Rapide dei Castelli (linea blu), un collegamento veloce da realizzarsi a servizio dell’omonima vasta area geografica a sud della capitale.
Il piano dell’Ing. Perrone prevedeva in particolare un percorso urbano sotterraneo in comune sino al Motovelodromo Appio (l’odierno Largo dei Colli Albani); da qui la linea si sarebbe scissa in tre itinerari: il primo corrente lungo il Quadraro, Cinecittà e la Via Anagnina; il secondo lungo la Via Appia Nuova a servizio dell’aeroporto di Ciampino, il terzo destinato a connettersi con la ferrovia dell’Esposizione Universale in corrispondenza della Cecchignola.
Riguardo le Ferrovie Vicinali transitanti lungo la Via Casilina era previsto il mantenimento dello scartamento ridotto, il raddoppio delle vie di corsa sino al Villaggio Breda (l’odierna Grotte Celoni), l’adeguamento degli impianti di alimentazione elettrica e l’interramento della linea fra l’odierna fermata Parco di Centocelle metro C e Santa Croce in Gerusalemme, nodo di scambio con la prevista grande linea tranviaria circolare.
Il percorso fra Centocelle e il Mandrione, progettato parte in sotterraneo e parte in trincea, fu poi effettivamente completato nell’immediato secondo dopoguerra con caratteristiche simili a quelle della ferrovia dell’Esposizione Universale e da allora giace scandalosamente abbandonato a imperitura testimonianza delle incapacità dei nostri amministratori; pochi anni orsono era stato addirittura adibito a serra per la coltivazione della cannabis.
Questo mio intervento può apparentemente sembrare O.T. nella specifica discussione sulle pagelle da assegnare ai candidati alla poltrona di primo cittadino; a mio avviso dovrebbe invece far riflettere in quanto sovrapponendo la mappa tracciata dall’ing. Perrone settantacinque anni orsono con un qualsiasi schema dell’attuale rete metroferroviaria in esercizio o in progetto ci renderemmo conto dei ritardi, del disinteresse, delle negligenze e delle incapacità a gestire lo sviluppo urbanistico e trasportistico della capitale manifestati nel corso di tutti questi anni dagli amministratori pubblici che si sono via via succeduti nella gestione del potere.
Per quanto poi a molti possa sembrare assurdo, a mio avviso quel piano continua ancora segretamente a condizionare la progettazione e lo sviluppo della rete metro ferroviaria della capitale; lo dimostrano non solo le similitudini fra le linee progettate settantacinque anni orsono e quelle effettivamente realizzate o ipotizzate per i prossimi decenni, ben visibili se si sovrappongono i percorsi delle varie linee (emblematica la tratta centrale della linea A effettivamente realizzata quaranta anni dopo fra Flaminio e Re di Roma / Quadraro oppure quella della C prevista chissà fra quanti decenni fra Piazza Venezia e Piazza Maresciallo Giardino), ma addirittura il fatto che in tutti questi anni non sono stati capaci neanche a variare le sigle alfabetiche di identificazione delle linee della metropolitana.
http://www.metroricerche.it/blog/wp-content/uploads/2015/02/roma_corografia_old_1955_2.jpg
Ho visto sul profilo di Giachetti questo post di ieri dove incontra il ministro Delrio sulla metro C e dove si parla del prolungamento della B, pare sia stato convocato un nuovo tavolo.
https://www.facebook.com/GiachettiRoberto/posts/1028339723914108
Il presidente del IV municipio oggi ha ringraziato Giachetti per aver aiutato a sbloccare la situazione con questo tavolo
https://www.facebook.com/emiliano.sciascia/posts/10208664189024781?pnref=story
Semplice propaganda o c’è qualcosa di più?
Pure io domenica ho aperto un tavolo, infatti avevo una cena per 20 persone.
ahahahahahahahahahaah!!
Tutti i candidati, anche quelli degli altri schieramenti politici, non hanno alcuna cognizione di causa di quello che è il traffico di Roma (non girano con auto privata) non hanno la minima conoscenza dei vantaggi del trasporto in metro (non credo ne facciano uso) e vorrei vederli a condividere il mezzo con altri cittadini. In pratica le loro esternazioni in merito sono … fuffa. Dobbiamo essere noi cittadini a vigilare con tutti i mezzi possibili affinché vengano adottate le misure che possano concretamente facilitare la nostra vita quotidiana.
A complemento del mio precedente post, tanto per chiarire definitivamente chi sarà il nuovo primo cittadino della capitale; non quello ufficiale ma quello ufficioso che di fatto terrà saldamente in pugno le rediti del potere economico e politico della capitale …
http://www.ilgiornale.it/news/politica/vincenzo-danna-ala-pronti-sostenere-i-renziani-comunali-1232161.html
Qualcuno ancora ha dei dubbi che si debba votare i Cinquestelle e mandare tutti costoro A CASA!
Io mi auguro che il Governo centrale si renda conto che il completamento della Linea C è una priorità assoluta per migliorare la qualità della vita (e l’economia) della Capitale della nazione, e quindi anche per il bene dello stesso Governo che vi è insediato.
Temo che purtroppo i politici abbiano oggi paura a propugnare lo sviluppo delle linee metro a Roma, nella convinzione che non sia di moda e non generi consenso, memori delle inefficienze, degli sprechi e dei ritardi finora riscontrati nell’avanzamento della costruzione (e che sono spesso stati ingigantiti dai media e dalla propaganda politica delle varie opposizioni). Insomma, parlare male della Metro C è un comodo esercizio per ottenere un facile applauso, proveniente dalla moltitudine di gente incompetente (per non dire incosciente) e sobillata dal disfattismo minimalista imperante contro le grandi opere.
Ritengo a questo punto DECISIVO che la ripresa dei lavori in corso fino a Colosseo proceda bene e senza intoppi di alcun genere, concludendosi al più presto, in modo da ricreare positività attorno a questa grande opera fondamentale per Roma. Quando tutti gli utenti (romani e turisti) potranno beneficiare davvero dell’esercizio fino a Colosseo (e poi Venezia), con ben i attestati nodi di scambio a San Giovanni e appunto Colosseo (oltre a quello di Pigneto FL), essi si renderanno conto “de facto” dei grandi benefici ottenuti e saranno i primi a chiedere (a furor di popolo) il proseguimento fino a Farnesina (naturalmente con la stazione di Chiesa Nuova).
A questo punto, il Governo centrale troverà senz’altro la maniera di finanziare adeguatamente il completamento dell’opera, indipendentemente dall’aggiudicazione delle Olimpiadi 2024.
Temo che , viceversa, l’elezione della Raggi M5S possa mandare all’aria la ripresa spedita delle opere fino a Colosseo, seppur in presenza di contratti sottoscritti (con fior di penali) e cantieri aperti: basterebbe incontrare qualche minima difficoltà tecnica o dei reperti archeologici imprevisti (e sicuramente ciò capiterà in un’area così critica) per offrire il destro alla sindaca per ritardare l’opera sine die, rendendola così ancor più invisa ai romani. Della serie: “Tanto peggio tanto meglio”.
Ecco perché queste elezioni sono così importanti, e siccome sono anche molto incerte (i tre poli sembrerebbero pressoché alla pari), noi potremmo svolgere un ruolo decisivo per spostare (anche di poco) gli equilibri. Basterebbe un nulla per escludere la Raggi dai ballottaggi (fa anche rima…)
Ciao ! del tutto d’ accordo con Te al 100%
Non concordo affatto. Tutti i candidati valgono pochissimo in materia di trasporto pubblico. E mi pare francamente suicida contare su chi ha già governato roma coi risultati che abbiamo sotto gli occhi. Non si tratta di collaborare per escludere qualcuno ma di fare pressione su tutti (e soprattutto su chi avrà vinto) per fargli fare le cose giuste. Per me, al momento, valgono tutti lo stesso voto : ZERO
Brava concordo. Non consegneremo Roma ai soliti noti che hanno tradito la fiducia di chi li ha votati. È futuristico con 13 miliardi di debito, seppur in calo rispetto agli anni precedenti grazie ai sacrifici in tasse dei romani, chiedere altri balzelli per finanziare le metro che dovrebbero essere realizzate con i soldi che già versiamo al Comune e dal governo centrale. Il governo vuole le Olimpiadi di Roma giusto? Bene che sborsi i soldi per completare la metro C fino allo stadio con annesso anello Vigna Clara-Tor di quinto-Nomentana così come ha fatto per l’expo. Se davvero vuole portare a casa il risultato è improbabile che Renzi metta i bastoni tra le ruote alla linea C non credete? E sicuro è un bene non capisco chi mette in dubbio questo. Senza C all’Olimpico è inutile sperare di vincere punto.
Tanto vale votare la candidata dei Cinquestelle. Peggio di chi ha governato e distrutto Roma, non potrà fare.
Non concordo sulle priorità della metro C.
Preferibile portare la linea C a Ostiense, per possibili futuri prolungamenti verso Portuense.
E trasformare la Roma Lido in metropolitana portandola fino a Venezia, Flaminio e poi Cassia.
Piero, quella di deviare la C a Ostiense o peggio al Circo Massimo era un’alternativa proposta quando non c’era neanche un progetto definitivo per Fori Imperiali; ora la tratta è addirittura già cantierizzata sarebbe una follia pensare di rifare tutto, a cominciare del progetto preliminare. Quindi, senza entrare nel merito della validità trasportistica di quell’ipotesi di tracciato, direi senza indugio di procedere fino a Fori Imperiali, quindi mettere un punto e ripartire con un nuovo progetto, frutto di una rinnovata seria analisi costi-benefici, quindi una nuova gara e vinca il migliore
Un atto dovuto, a questo punto.
Peccato in ogni caso, perché esistono documentate analisi, come quella di cityrailways, che dimostrano il maggior impatto in termini di passeggeri traportati della C a Ostiense rispetto a Venezia. E altrettanto vale per la Roma Lido fino a Flaminio e oltre, un asse Nord Sud ad alto potenziale.
Voi del Comitato avete dato dell’insufficiente al candidato alle primarie del PD Giachetti … ma non avete fatto i conti con Verdini il quale evidentemente già ha capito chi vincerà la partita … il futuro è del 105 autobus ricordatevelo !!
http://www.ilmessaggero.it/roma/campidoglio/primarie_pd_verdini_giachetti-1586566.html
Verdini e Alfano eletti con il centrodx, peraltro con una legge anticostituzionale che fanno da stampella ad un governo di centrosx mai eletto.
Renzi figlio segreto di Berlusconi.
In altri paesi ci sarebbe stata la rivoluzione. Viva il 105 degli scrocconi allora!
La riposta è: voto ai Cinquestelle, e tutti gli altri A CASA! Facciamo della Capitale una volta tanto la testa di ponte della rivoluzione anti-regime e anti-partitocratica
Perché, Verdini prende il 105? 🙂
Chiedo al comitato; vista la difficoltà di andare altre P.zza Venezia , cosa ne pensate di un tram a 4 vagoni che percorra tutto corso v.emanuele con incrocio ad Ottaviano della linea A e sfruttando una parte di binari già esistenti percorrere tutto viale Angelico sono sl Foro italico?
Ciao Santo lascia perdere la storia del tram ci ho provato anch’io ma qui si viene sbranati e ridicolizzati non appena si prova a parlarne. Eppure corso Vittorio risorgerebbe sia esteticamente tornarndo ad essere un vero Corso con la C maiuscola che economicamente con la rivitalizzazione degli esercizi commerciali degni di questo nome.
Non sbraniamo nessuno, a noi i tram piacciono e li riteniamo utili seppur insufficienti senza una rete di almeno 3 ol 4 linee metropolitane. Un progetto simile alla linea da te descritta è la vecchia TVA, la tranvia Termini-Vaticano-Aurelio che non ha mai visto la luce e che sarebbe dovuta passare su corso Vittorio. Prima di prendere in considerazione la Tva o anche la tua linea però noi siamo determinati a chiedere la costruzione della tratta t2 della linea c, che sarebbe la panacea di molti mali del traffico romano in quel quadrante.
Nel caso specifico della linea da te descritta non capiamo, però, una cosa: dove lo fai passare il tram dopo corso vittorio per farlo incrociare con Ottaviano? Lungotevere? Ci sono progetti di tram che sfruttano i lungotevere per lungo ma siamo sicuri che l’impatto con il traffico di un tram a corsia riservata proprio sul lungotevere sia positivo?
La posizione di difesa della tratta San Giovanni-Ottaviano della metro C così come era stata approvata ai tempi dell’aggiudicazione mi pare per alcuni aspetti anacronistica.
Capisco le ragioni di un Comitato, che deve per forza di cose perseguire un obbiettivo chiaro e raggiungibile (es. “Chiesa Nuova!”, “Metro C a Farnesina!”).
Però, prima di perseguire un semplice obbiettivo, per quanto ad una prima analisi questo possa sembrare il più giusto, la vicenda metro C impone – specie ad un forum di pressione che si interessa al tema ed ha a cuore i migliori risultati con il miglior uso del danaro pubblico – la considerazione di tutte le particolarità che interessano questa opera, ovvero per citarne solo alcune:
– l’enorme dilatazione dei costi e dei tempi di realizzazione dell’opera, tempi durante i quali l’urbanistica e la mobilità romane sono esse stesse cambiate, cambiando i flussi di trasporto e le priorità degli interventi realizzati;
– l’emergenza di problematiche oggettive per l’opera lungo il tracciato ipotizzato, che se non ne precludono la realizzazione, ne determinano in ogni caso un ridimensionamento in termini di risultati (alcune fermate soppresse) e una dilatazione di tempi e di costi;
– gli orizzonti economici delle istituzioni finanziatrici, mutati rispetto a quando la metro C e la metro D vennero progettate, che impongono ancor più che in passato di pretendere il massimo risultato in termini di passeggeri trasportati per ogni euro speso scontati per i loro tempi di realizzazione, perché non si possono prevedere per il futuro enormi risorse per enormi e complessi progetti come erano la C e la D originarie.
Non possiamo aspettarci l’originaria linea D in futuro, e senza quella la linea C originaria non sarà risolutiva. E neanche quelle due sarebbero state sufficienti, perché avrebbero tagliato fuori diverse zone altamente popolate. E, soprattutto, quelle linee, per la loro complessità di realizzazione, drenerebbero tutte le risorse che si potrebbero altrimenti diffondere su più linee.
Per cui credo che più che difendere a oltranza gli obbiettivi originari, bisognerebbe cercare di adoperarsi affinché si riesca ad avere in tempi certi una soluzione ottima per la città, e non semplicemente una metro che magari taglierà il Centro storico e l’ansia barocca lasciando scoperti molti ambiti di mobilità cittadina.
Si chiedano metropolitane, sacrosanto. Ma non è corretto secondo me lasciare che i progetti C e D, per quanto centrali fossero, fagocitino in ragione proprio della loro complessità tutti gli investimenti in metropolitane che la città necessita.
@ Piero: i progetti di realizzazione delle linee metropolitane non sono affatto anacronistici, se è vero che in tutti i Paesi del mondo più sviluppati (e anche quelli meno, tranne che nel nostro) di metro se ne continuano ad inaugarare in continuazione; entrando nello specifico della realtà romana, non credo proprio che le necessità di cambiamento del sistema di mobilità urbana cittadina siano cambiate rispetto a quando furono stilati i progetti originari delle Metro C (Grottarossa-Pantano) e D (Fermi-Salario), i quali reputo tra i migliori in assoluto ideati per il miglioramento della vivibilità, della qualità della vita e dello sviluppo generale della citta’, ma al contrario siano aumentate in maniera vertiginosa; per quanto riguarda i costi e’ logico che opere di questa portata comportino costi ed investimenti molto elevati, ma se al contrario di come e’ avvenuto fino adesso per la realizzazione della linea C si organizzasse la spesa dei fondi in maniera equilibrata e con criterio (con un sistema diverso da quello adoperato sin qui della “Legge Obiettivo”), ed oltre alla volontà politica vi fosse anche un chiaro sostegno da parte dei cittadini per la realizzazione definitiva delle opere, sarebbero molto di più’ i benefici ed i ritorni economici che non le spese degli investimenti er la costruzione. I soldi buttati via sarebbero proprio quelli adoperati per realizzare mezzi di trasporto in superfice come i tram, che mai collegherebbero in maniera ottimale vari quartieri distanti tra loro e mai potranno portare un concreto miglioramento del TPL in una realtà complessa come quella romana.
x Mix
Guarda, io non sono affatto contro massicci investimenti nelle metropolitane, anzi sono assolutamente favorevole al fatto che vengano fatti. E difatti nel post dico che è sacrosanto chiedere linee metro, specie in una città soffocata dal traffico.
Quello che mi pare anacronistico è riproporre progetti datati, che non hanno alle spalle un ragionamento articolato costi-benefici.
Faccio un semplice esempio, sulla stessa linea C: il ragionamento avulso dalla considerazione dei costi dice che è stato giusto smantellare la Roma-Pantano e trasformarne parte in metropolitana. Perché la metropolitana è indubbiamente meglio dei trenini.
Un ragionamento che valuta costi e benefici dice: avremmo dovuto tenere quanto esisteva della Roma-Giardinetti e renderlo il più efficiente e moderno possibile, per assicurare il miglior trasporto possibile su ferro ai 35 mila che già prendevano la Roma-Giardinetti; e avremmo dovuto investire invece quanto risparmiato facendo una linea C che partisse da Centocelle per fare (ad esempio) una metro leggera Tiburtina-Togliatti-Subauguta-EUR che magari avrebbe fatto 100 mila passeggeri addizionali.
Lo stesso ragionamento dovrebbe essere fatto per le tratte centrali di C e D come progettate ad oggi, che comporterebbero volumi di costi tali da assorbire tutte le risorse, comprese quelle che potrebbero essere altrimenti destinate a progetti di linee e diramazioni di linee metropolitane ad alto potenziale, a servizio delle periferie e dei cittadini. Bisognerebbe ragionare su fare i passanti di linee metropolitane in aree a più bassa rischiosità archeologica, documentata da scavi in fase di progettazione, per investire le risorse altrimenti spese in due sole linee in un maggior numero di progetti e creare finalmente una maglia in tempi ragionevoli.
Nulla toglie che possano coesistere entrambe le cose, la MC e la TVA. Quest’ultima, oltre a liberare Corso Vittorio dagli ingombranti, inquinanti, vecchi e stracolmi autobus, tipo 40 e 64, non avrebbe un percorso totalmente uguale a quello della MC, giacché, ad esempio, dopo Corso Vittorio, transiterebbe su via Gregorio VII, area non lambita da alcuna metropolitana. Non è che una modalità di trasporto esclude l’altra
Penso sia importante tenere presente che Renzi si è messo di traverso alla continuazione dei lavori metro C oltre colosseo, quindi essendo Giacchetti legato mani e piedi a Renzi non può che buttarsi sui tram, ma come giustamente fa presente il comitato si tratta del solito…tram tram. Morassut garantisce una maggiore autonomia da Renzi, al quale non interesse nulla di Roma, e quindi può permettersi di dire cose di buon senso sulla metro C.
Ma con quali basi dici questo. Renzi non è stupido sa benissimo che se vuole vincere la sfida delle olimpiadi è vincolante avere una fermata metro nei pressi dello Stadio Olimpico e una nei pressi del villaggio atleti. Altrimenti non se fa nulla lo sappiamo tutti
bah…..Io credo ormai che per dare a Roma qualcosa di degno e che migliori veramente lo stato attuale che secondo me, e’ chiaramente insufficiente e utile solo a farv venire i nervi(mi riferisco al traffico e quello che si deve sopportare quando si prendono i mezzi), c’e’ bisogno di due cose:
1) politico ambizioso e voglioso di far qualcosa di grande…qua so’ tutte persone senza ambizione.
2)parlare chiaramente ai romani, chiedere una tassa straordinaria(per una cifra assolutamente sopportabile) per 10/15 anni, da sommare a una cifra stanziata dal comune, a una tassa minima per i turisti, che va tutta e solamente alla costruzione di metro e affini….
altrimenti, sara sempre e solo un andare avanti cosi..ossia in maniera inutile…
Il quadro è assolutamente desolante. Fermo restando il criterio di valutazione strettamente circoscritto alla questione metropolitane, è difficile trovare qualcuno che guardi al di là del proprio naso, che non sia legato mani e piedi dal terrore scatenato dalle recenti inchieste (manco fosse colpa nostra!!) o che faccia proprio qualche barlume di idea, magari sbagliata, ma almeno un contributo a fare un passetto avanti .. che so, tipo “contribuirò alla trasformazione della Lido in E portandola a Flaminio”, oppure “la C la porto a Trastevere, tanto di meglio non si può fare”. Macchè: c’è chi parla di tram (ma va???), il solito radical chic amante delle biciclette (mah), chi ci prende in giro insistendo sui bus (non bastasse il girone infernale che è Roma, ci prendono pure per masochisti). Che tristezza
Veramente illuminanti questi candidati.
E secondo loro su che basi dovremmo votarli alle primarie?
Insomma, proprio un bel quadro…
Al di la dello sfacelo di Aledanno, il fatto che il PD esprima queste “idee” in terma di mobilita quando ha governato la citta per 17 anni sui 22 di elezione diretta del sindaco spiega esattamente perche la mobilita di Roma e’ ridotta come e’ ridotta. Buona notte e buona fortuna a tutti