Pigneto FL: aggiudicata la gara. Ci sarà da subito il collegamento con la Linea C.
Finalmente la stazione Pigneto è diventata una certezza. Circa due mesi fa è stata aggiudicata definitivamente la gara per la progettazione esecutiva e realizzazione della stazione ferroviaria lungo la circonvallazione Casilina.
L’appalto avviato riguarda solamente un I° Lotto funzionale di un intervento ben più ampio e di importanza fondamentale per la mobilità su ferro dell’intera capitale.
Qui di seguito l’articolazione in fasi dell’intervento con relativo costo:
- FASE 1 – I° lotto [25 mln€]: realizzazione fermata FL1-FL3 e sottopasso collegamento Linea C; Tombamento parziale del vallo.
- FASE 1 – II° lotto [29 mln€]: completamento finiture e impianti fermata FL1-FL3; Tombamento completo del vallo con sistemazioni superficiali definitive; Deviazione Laziali – Centocelle su Circonvallazione Casilina.
- FASE 2 [24 mln€]: realizzazione fermata FL4-FL6; Sottopasso collegamento tra le due stazioni e Mandrione; Riqualificazione zona Mandrione.
Il progetto complessivo si pone come obiettivo la realizzazione della nuova fermata ferroviaria “Pigneto” di interscambio tra le linee FL1, FL3, FL4 e FL6 con la Linea C della metropolitana e la rete tranviaria. Inoltre rappresenta un’occasione unica e insostituibile per la riqualificazione urbanistica del vallo ferroviario e della zona del Mandrione.
Il nodo di scambio avrà quindi la duplice funzione di servire un area vasta e popolata, e contemporaneamente di smistare il grosso flusso di passeggeri che quotidianamente viene convogliato a Roma dalle linee ferroviarie suburbane e che grazie alla Linea C saranno distribuite alle loro destinazioni senza gravare unicamente, come avviene oggi, su Termini, Tiburtina e la Linea A.
Nell’ora di punta si stima un flusso di 12.000 persone, che renderebbero Pigneto il secondo nodo di scambio ferroviario dopo Termini.
La gara è stata vinta dall’impresa Maceg Srl con un ribasso di circa il 10%. Questo primo lotto prevede la realizzazione di tutte le strutture minime indispensabili per mettere in esercizio la stazione e garantirne l’interscambio diretto con la Linea C. Quest’ultimo elemento è una apprezzabile novità in quanto nella ripartizione iniziale degli interventi stilata nel 2012 era prevista solo la predisposizione del sottopasso dedicato, demandando alla fase successiva, ancora priva di finanziamento, la sua attivazione. Rimangono invece nel secondo lotto funzionale le opere di finitura e parte degli impianti non influenti sull’esercizio così come la sistemazione definitiva del vallo ferroviario.
In linea generale le opere che saranno realizzate con questo appalto consistono in:
- realizzazione fermata su FL1/FL3, con realizzazione banchine, locali tecnici, ascensori e scale mobili.
- tombamento parziale del vallo ferroviario, corrispondente alla sola area sovrastante la nuova stazione, e attrezzaggio con aree verdi e arredo urbano.
- sottopasso di collegamento con la Linea C della metropolitana.
A oggi non si hanno notizie ufficiali sull’attivazione dell’iter contrattuale, che se non fosse già partito lo sarà comunque con ragionevole certezza con l’inizio del prossimo anno. La progettazione esecutiva con relative indagini sarà conclusa nel giro di 4 mesi; A valle della validazione partiranno i cantieri per arrivare all’attivazione della stazione entro l’estate del 2018.
L’INTERVENTO NEL DETTAGLIO
Il progetto di fermata, come schematizzato nella grafica qui sopra, prevede la realizzazione di due banchine (celeste), poste lateralmente ai binari, che abbiano una larghezza costante di 4 metri e una lunghezza complessiva di 250 metri, come da standard di linea. Lateralmente alle banchine due strutture scatolari permettono di ospitare sia i locali tecnici (verde) che le comunicazioni verticali: scale mobili, fisse e ascensori (fucsia). Sovrapposta in rosso l’impronta del sottopasso di collegamento con la stazione Pigneto della Linea C (bianco).
La realizzazione delle strutture lato Est avverrà previa deviazione dell’attuale tracciato ferroviario di circa 6 metri in modo da ottenere lo spazio necessario tra la linea passeggeri e l’adiacente linea merci. Le strutture lato Ovest troveranno invece collocazione nello spazio attualmente occupato dalla trincea ferroviaria, che sarà completamente sbancata previa realizzazione di una paratia di pali lungo la circonvallazione Casilina Ovest. La realizzazione delle strutture, a maggior ragione nell’ottica del tombamento del vallo, comporta necessariamente la demolizione del ponticello del Pigneto.
La copertura della stazione permette la realizzazione di una piazza-parco di circa 250×25 metri articolata da percorsi pedonali e spazi verdi e sulla quale sbarcano le strutture di collegamento con le banchine sottostanti organizzate in 4 fabbricati di accesso. La piazza mantiene il collegamento con il alto Est del vallo tramite 5 ponti pedonali.
Il collegamento con la Linea C è costituito da un corridoio di circa 50 metri di lunghezza che sottopassando le banchine della nuova fermata ferroviaria, approda direttamente nell’atrio della stazione metropolitana.
Atac tempo reale h.8,00 del 20.01.16
METRO C
Servizio interrotto tra Pantano e Alessandrino. Istituito servizio bus navetta sostitutivo. causa guasto tecnico
Frotte di utenti sulla Casilina, bloccata anche dal traffico, ALLA FACCIA DEI RADICAL-CHIC PARIOLINI, che sostengono la sua inutilità.
Piero (scrive) ha scritto, RENATO RISPONDE IN MAIUSCOLO, ALTRIMENTI NON SI COMPRENDE:
18 GENNAIO 2016 ALLE 22:46
Rispondendo anche ai precedenti commenti sulla metro C e sui carichi della Roma-Giardinetti, credo che:
1) uno dei peccati originali della metro C sia stato esser partiti da Pantano, investendo tempo e risorse su una tratta come Centocelle-Pantano che era già coperta dalla Ferrovia concessa, la quale faceva di suo 30mila passeggeri giornalieri;
ED ERA STATA APPENA APPENA AMMODERNATA, CON NUOVE STAZIONI, RADDOPPIO GROTTE CELONI PANTANO, GALLERIA A FINOCCHIO, DOPPIE BANCHINE, TRAVERSINE PER DOPPIO SCARTAMENTO, OSSIA PREDISPOSIZIONE PER DIVENIRE METRO, UNA VOLTA AMMODERNATO IL TRATTO TORRENOVA-CENTOCELLE E RISOLTO IL COLLEGAMENTO CON TERMINI: BUTTATO TUTTO, TUTTO, DOPO SOLI 2 ANNI E LASCIATA LA CASILINA (RIMASTO BUDELLO COME LASCIATO DAGLI ANTICHI ROMANI) PER 5 ANNI SENZA EFFICIENTI COMUNICAZIONI!!! FOLLIA DEI PAZZI CHE CI (S)GOVERNANO.
2).se si fosse partiti da Centocelle in direzione San Giovanni, oggi si sarebbe potuti già arrivare a Fori Imperiali, e Roma a parità di spesa si troverebbe con una vera metro C (es. Centocelle-Colosseo-Venezia) e con una Roma-Giardinetti-Pantano a questa complementare, senza oneri per la dismissione;
PERFETTO, MA DA GIARDINETTI, DATO CHE DA QUI A PANTANO LA METRO ERA GIA’ PRONTA. QUINDI CHI SOSTIENE CHE LA C NON E’ ANDATA TROPPO PER LE LUNGHE NON SA CHE OLTRE META’ PERCORSO ERA GIA’ PRONTO!!!
3) condivido i dubbi che ho letto sulla metro leggera Anagnina-Torre Angela;
NUOVO SISTEMA, NUOVI, MA DIVERSI TRENI, NUOVO DEPOSITO, OFFICINA, RICAMBI, PERSONALE DA ISTRUIRE, SOLITA FOLLIA DI MENTI MALATE, MA PURTROPPO BEN PAGATE PER LA PROGETTAZIONE, NON ESECUTIVA, MA PRONTA!!!
4) memori di quanto sopra, sarebbe ora di adottare un nuovo approccio per lo sviluppo e la mobilità dell’area Casilina–Anagnina-Torri-Ciampino………
CONCORDO, ASSOLUTAMENTE NECESSARIO.
BASTA CHE LA PROGETTAZIONE NON SIA FATTA DAI SOLITI INCOMPETENTI, INCAPACI MA BEN PAGATI PERCHE’ LEGATI A CARROZZONI POLITICI.
TENER PRESENTE CHE UN TRAM O SI TRASFORMA IN METRO LEGGERA, OSSIA SENZA UN INCROCIO A RASO, O SARA’ SEMPRE UN SISTEMA POCO AFFIDABILE, SPECIE CON IL POCO RISPETTO DELLE REGOLE DA PARTE DEGLI AUTOMOBILISTI. PURTROPPO NON SIAMO IN SVIZZERA.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Esorto Roberto Giachetti a leggersi questo post ed a farsi dare consigli da Walter Tocci:
“Quando ho scritto il primo post su questo blog Roma, ormai 5 anni fa, Roma probabilmente aveva gli stessi problemi di oggi. Viabilità al collasso, congestione stradale, trasporto pubblico insufficiente. Al contrario di oggi però c’erano delle speranze. C’era un piano regolatore (con tanti difetti per la verità), c’erano dei progetti e delle idee, sebbene per la maggior parte ereditati da molti anni se non decenni prima e sicuramente perfettibili. Oggi non c’è più nulla. Non c’è una visione, un piano, idee di lungo medio o breve termine per salvare la città dall’implosione.
Oggi hanno chiuso i cantieri della Metro C per l’ennesimo contenzioso tra i costruttori e gli enti finanziatori. Non sono mai stato un disfattista, la linea è attiva per 20 km e contrariamente a quanto la stampa sensazionalista vuole farci credere è stata realizzata in un tempo non così assurdo (7 anni). E’ pur vero che in origine il progetto prevedeva che oggi (2015) la linea sarebbe dovuta arrivare a Piazzale Clodio. Invece siamo ancora fermi a 700 metri da San Giovanni, dalla linea A e dall’integrazione col resto della rete. Ci sono solo 3 stazioni metro in costruzione in tutta Roma e oggi anche questi pochi cantieri si sono fermati allontanando ancora di più il sogno di una vera rete metropolitana, di un centro storico pedonalizzato e libero dalle auto, di una città accessibile. La sciagurata formula del General Contractor, il controllo blando dell’appaltatore pubblico nei confronti del costruttore privato, il vuoto politico intorno a un’opera che (quasi) tutti considerano vitale ma nessuno si espone per il suo completamento, le sacrosante inchieste della magistratura poi intimidiranno qualsiasi politico o dirigente futuro dal mettere mano a un progetto ormai considerato solo una palla al piede, invece che farlo ripartire sui binari della legalità, con la conseguenza che i cittadini saranno stati truffati due volte.
Certo in questi anni ha visto la luce anche la metro B1 le cui frequenze continuano a essere imbarazzanti e che è stata lasciata incompleta: i parcheggi di Annibaliano e Conca d’Oro mai aperti, i negozi del capolinea Jonio mai completati impedendo l’accesso dal viale omonimo, la passerella ciclopedonale sull’Aniene ancora da costruire.
Nel frattempo poi le due linee esistenti sono cadute in uno stato di abbandono letale che rende gli spostamenti quotidiani un disagio costante per i cittadini: la colpa? Il carrozzone di Atac indebitato fino al collo da gestioni criminali e da una Parentopoli vergognosa, gli scioperi bianchi e quelli autorizzati (uno al mese minimo), la resistenza del personale a controlli sulla produttività, l’assenza di investimenti urgenti sulle infrastrutture (sottostazioni elettriche, binari…), la manutenzione fantasma.
Sul fronte delle ferrovie ex concesse la situazione è ancora più drammatica: la Roma-Lido vince il trofeo di peggior ferrovia d’Italia e bisogna solo sperare nell’acquisizione da parte di privati, la Roma-Viterbo che non ha mai brillato per affidabilità vede il cantiere per la nuova stazione di attestamento a Flaminio (necessario per aumentare la frequenza delle corse nella tratta urbana) già in ritardo clamoroso e infine la Roma-Giardinetti ridotta da un taglio sconsiderato a Roma-Centocelle in quanto sostituita dalla metro C (con frequenze di 12 minuti) e con un capolinea che dista 500 metri dalla stazione della metro.
Parliamo di tram? Il 3 è tornato sui binari ma ancora non riesce ad arrivare a Trastevere e ormai, a quasi dieci anni dalla soppressione, non si capisce proprio perché. Stop. Non vale la pena menzionare lo sbandierato “prolungamento” alemanniano dell’8 a Piazza Venezia, che ha affossato pesantemente la possibilità di riprendere un giorno l’ottimo progetto rutelliano della TVA. Per il resto il nulla. Tram lenti, vecchi, inaffidabili, troppe fermate e corsie preferenziali non rispettate rendono inefficiente anche la pur piccola rete tranviaria capitale.
In tema di “preferenziali”, che con Alemanno sono state rese liberamente attraversabili grazie alle placchette gialle in sostituzione dei cordoli, mentre il PGTU approvato da Marino ne evidenzia l’utilità per l’aumento della velocità commerciale dei mezzi pubblici e quindi per la puntalità e attrattività nella pratica nulla è stato fatto. Sopravvive come uno spauracchio il cantiere infinito del corridoio Laurentina-Tor Pagnotta, ad oggi di fatto una preferenziale di 1,5 km percorsa da normali bus. I fantomatici 45 filobus bimodali che vi dovevano sfrecciare sopra cominciano ad arrivare a Roma (ma non sappiamo che farci) dopo essere stati bloccati a Bologna per anni grazie all’inchiesta sulle tangenti all’ad di Eur SpA, fedelissimo di Alemanno, Riccardo Mancini, oggi in carcere. Mancano all’appello il ponte sul GRA e la rotatoria a via di Tor Pagnotta per completare finalmente (metà de) l’opera. Questi ultimi cantieri essendo a carico di privati (rispettivamente Caltagirone e Parnasi che hanno costruito in lungo e largo palazzoni e centri commerciali in zona) sono partiti con estremo colpevole ritardo e a tutt’oggi sono incompleti, ultima data stimata per la consegna Dicembre 2015. Forse i più attenti, anziani o pazzi ricorderanno che l’appalto includeva anche un secondo corridoio tra l’Eur e Spinaceto/Torrino/Mezzocammino. Dopo 8 anni di nulla oggi esce fuori un nuovo percorso che elimina la preferenziale sulla Colombo (spazio alle maghine!) ma prevede un tortuoso passaggio per le vie interne dei suddetti quartieri. Altri 100 milioni buttati.
Sul fronte della ciclabilità niente da dire, vuoto spinto. Nemmeno il povero Marino, sindaco ciclista è riuscito a lasciare un segno.
Una piccola svolta su alcuni cantieri per la viabilità invece nella sua sfortunata consiliatura c’è stata: completate le rotatorie sull’Ardeatina (progetto bloccato da anni a causa del patto di stabilità e riaperto grazie al Giubileo), completata la Prenestina Bis (sebbene con una disciplina di traffico ridicola che non consente l’immissione sul GRA verso sud), ripresi i cantieri per l’allargamento della Tiburtina (ancora in alto mare in molti tratti), inaugurati i cavalcavia di Villa Spada a Fidene e la bretella tra Casalotti e Boccea. Proseguono, seppur lentissimamente, i lavori per la viabilità in zona SDO/Pietralata, che non serviranno a nulla se non si investe su un rilancio urbanistico dell’area. Finanziato per metà il Ponte dei Congressi dal governo, bloccato il ponte della Scafa da ritrovamenti archeologici. Velo pietoso sull’allargamento della Portuense a fronte dell’ampliamento del cavalcavia ferroviario. Fermi da anni per fare 100 metri di asfalto.
Sulle ferrovie, di competenza regionale, il tanto lodato Zingaretti ha ancora tutto da dimostrare: avviati i cantieri per la nuova stazione a Ponte di Nona, fermi da qualche parte i vari raddoppi (FR2 Ponte di Nona-Guidonia, FR8- Campoleone-Aprilia). La stazione FS Pigneto sulla FR1, fondamentale futuro nodo di scambio con la metro C aspetta solo l’apertura del cantiere. Quando? Nel 2016 dovremmo riavere un ramo di anello ferroviario con la riattivazione di Vigna Clara e una navetta a spola su binario singolo per la stazione Ostiense. Utile ma non proprio una rivoluzione.
Di progetti futuri neanche l’ombra. La gara per la linea metro D annullata. Il prolungamento della metro B a CasalMonastero bloccato. Quelli di A, B1, metro leggera Anagnina-Torre Angela sono solo carta. Marino voleva 7 nuovi tram e non è riuscito ad avviare neanche un cantiere, nemmeno per la fantomatica inutile linea 1 che avrebbe interamente sfruttato dei binari già esistenti. Il futuro della tratta centrale della Metro C immerso nella nebbia di immobilismo e processi. Nemmeno si pianifica l’ormai improcrastinabile manutenzione e potenziamento della metro B. Vengono quasi da rimpiangere le sparate di alemanniano periodo come la monorotaia sulla Togliatti.
Questo il quadro a tinte foschissime della mobilità nella capitale. E io onestamente dopo anni di ricerche, studi, informazione, dibattiti, interviste, condivisione e perfino litigate sono stufo. Oggi è giorno di targhe alterne. Non possiamo usare le macchine perché le polveri sottili ci stanno uccidendo. L’ultima volta hanno pensato bene oltre alle targhe alterne di fare lo sciopero dei trasporti pubblici. Eh sì perché il problema non è trovare un’alternativa seria all’auto. Il problema è che non piove da tanto, troppo tempo.”
A integrazione dell’intervento dell’ex assessore alla mobilità Tocci aggiungo la notizia della rottura delle trattative fra l’attuale Commissario prefettizio e le sigle sindacali riguardo la spinosa materia dei salari accessori; prepariamoci quindi moralmente e spiritualmente a giorni da tregenda, con tutti i dipendenti comunali e assimilati in sciopero a oltranza:
http://www.ilmessaggero.it/roma/campidoglio/roma_salari_dipendenti_comune-1485001.html
Post troppo lunghi…..
Oltre metà Metro ERA PRONTA! Hanno buttato tutto all’aria, guaina compresa. Ma siamo seri e non facciamo politica, pure in questioni tecniche.
Quelli che hanno sfasciato tutto, Roma-Fiuggi compresa, ancora dovrebbero continuare a (s)governare?
Arnaldo (scrive) ha scritto:
14 GENNAIO 2016 ALLE 19:32
Riguardo gli effettivi flussi di traffico supportati da metro C qualcuno dispone di dati certi e incontrovertibili prodotti da società di certificazioni esterne estranee agli attuali attori coinvolti nella realizzazione e gestione dell’infrastruttura, debitamente ripartiti nell’arco temporale di apertura al pubblico ??
PER IL SOLITO PROBLEMA DI FINE POSSIBILITA’ DI RISPOSTA, faccio il copia-rispondi.
Arnaldo, intanto e per favore, interventi più contenuti; semmai spezzati in più interventi: dati, flussi, metro D, etc.
La metro C comincia a riempirsi; siamo per natura conservatori e quindi prima di cambiare abitudini, ce ne vuole.
Lunedì alle h. 7,00 a Torrenova l’incarrozzamento era difficoltoso.
Settimane fa, la A forniva posti a sedere, mentre la C a Lodi era già piena (h.13,30).
Il discorso della rarefazione abitativa è discutibile, considerando che sulla Cassia (zona nord) le abitazioni, non intensive, supera di poco il GRA, mentre Pantano si trova al 18° Km., cioè oltre km.6,5 il GRA.
Che poi la progettazione sia stata una somma di errori lo capisce anche un bambino ritardato:
– il tratto in galleria sono un susseguirsi di curve e controcureve, senza neanche i raccordi parabolici;
– la Staz.Torre Spaccata è nel deserto,
– mentre manca quella di Torre Maura, che in effetti è Tobagi, cioè 500 m. dalla zona con elevata densità abitativa e non serve il Policlinico Casilino;
– non è servito il PTV, né l’UNI;
– idem per la zona intensamente abitata di Viale dei Romanisti.
Velo pietoso poi sui costi (rinnovamento della Roma-Pantano, rasa al suolo fino alla guaina) diretti ed indiretti.
Secndo me il “problema” della Linea C é che, nella vasta zona della Via Casilina -tra l’altro incredibilmente considerata con disprezzo da molti, troppi intellettuai che vivono in Centro- moltissimi si muovono con il mezzo privato per andare in Centro. Sono crto che, se per qualche motivo ci fosse un blocco del traffico, la linea si riempirebbe molto di piu’. Vi é poi il problema serio della mancanza di un interscambio con altre linee, dato che a Lodi non vi é un mezzo che porti rapidamente in centro, nonostante la stessa San Giovanni Linea A sia a meno di 1Km in pianura.
Mi sembra belle l’idea di far partre da Pantano Borghese delle corse turistiche verso i Castelli Romani, ivece che farle partire dal Centro, ma a questo dovrebbero pensare i tour operator, che, invece, sono piuttoqto passivi. Ed anche la Chiesa dovrebbe invitare chi viene al Giubileo dal Sud Italia, invece di infognarsi in città a fermare pulman ed automobili a Pantano e, poi, arrivare a Roma città con la Linea C, ma Vescovi e cardinali non ci pensano ,per adesso
Per iniziare basterebbe qualche corsa cotral solo nel week end che colleghi il capolinea a Montecompatri Borgo e ad altri paesi dei castelli. Iniziativa che poi dovrebbe essere supportata e pubblicizzata.
Sai che idea andare ai castelli e farsi una sana passeggiata senza auto. Manca al solito la visione generale.
Ribadisco un turista impazzirebbe letteralmente. Immaginate…Visita sull’Appia Antica, Visita a San Giovanni, Visita Basilica Santa Croce (e area archeologica) e poi in metro (+bus o bici) verso i castelli a godersi aria e panorama e buon cibo.
Non è solo “questione di mancanza di visione generale”, ma ns.prigizia. Siamo conservatori, alla faccia dei progressisti: basta vedere il tempo trascorso a che la Metro C cominciasse a riempirsi; verifica effettuata non solo usandola, ma osservando dall’esterno i parcheggi, pochi mesi fa ancora desolatamente vuoti!
Riguardo le presenze giornaliere di viaggiatori a bordo dei convogli delle linee metro ferroviarie romane da articoli di stampa e interventi sul web avrei ricavato questi dati:
– metro A 400.000 passeggeri;
– metro B / B1 370.000 passeggeri;
– Roma Lido di Ostia 100.000 passeggeri;
– Roma Nord 75.000 passeggeri;
– FL1 Fiumicino Aeroporto Fara Sabina 68.000 passeggeri;
– FL3 Roma Ostiense Viterbo 65.500 passeggeri;
– FL4 Roma Termini Velletri 56.000 passeggeri;
– metro C 50.000 passeggeri;
– FL6 Roma Termini Frosinone 46.000 passeggeri;
– FL8 Roma Termini Nettuno 41.000 passeggeri;
– FL5 Roma Termini Civitavecchia 40.000 passeggeri;
– Roma Laziali Centocelle 30.000 viaggiatori.
I documenti da me consultati non riportano alcuna indicazione utile riguardo le presenze giornaliere a bordo delle linee FL2 Roma Tiburtina Tivoli e FL7 Roma Termini Scauri.
Per un sistema driveless come la metropolitana di Brescia, avente però caratteristiche tecniche e prestazioni inferiori rispetto alla metro C romana, il break even, o punto di pareggio, è stimato intorno a 60.000 presenze giornaliere; al di sotto di tale cifra il sistema è pertanto sovradimensionato rispetto ai flussi di traffico da asservire.
Le metropolitane “storiche” come Linea A e Linea B attraversano il Centro e raggiungno due periferie molto popolose, oltre a servire poli scolastici e altre zone di attrazione per chi vuole usare il mezzo pubblico, una proporzione, a Roma, purtroppo non altissima. o meglio, diciamoci che qui chi va coi mezzi é considerato “sfigato”, concetto che non esiste in alltre realtà europee. La Roma Ostia ha tanti problemi, ma serve tutta la popolosa zona della foce del Tevere ed arriva anche lei in Centro, oltre a interscambiare con la Linea B per un lungo tratto.
Anche la non modernissima Roma Nord arriva piu’ o meno in Centro.
La Linea C ha il problema che non raggiunge il Centro, né permette coincidenze con altre linee della metrpolitana dato che la “sua” staione di San Giovanni resta sempre chiusa, e paradossalmente da Lodi a San Giovanni non vi é un bus diretto, né a Gardenie v é un collegamento vicino con il tram che arriva dal Centro e si ferma a quallche isolato di distanza (lo si sarebbe potuto prolungare)
Termini Centocelle 30000?
Ma di quando sono questi dati.
Io io treni li vedo sempre vuoti.
30k li portava quando arrivava a giardinetti senza MC
HAI RAGIONE PASSA UN TRENO OGNI 4/5 minuti a dir poco vuoto,probabilmente chi pubblica questi dati non vede la realtà dei fatti ma da i numeri nel vero senso della parola.
Roma Laziali Centocelle 30.000 viaggiatori??? MA SE I TRENI PASSANO SEMPRE VUOTI !
Sovradimensionato e quindi economicamente passivo.
I dati della C a che data si riferiscono?
Solo contando i convogli “pieni” della mattina, siamo già a 7-8.000 utenti, che ovviamente ritornano, e non a piedi!
Quindi i restanti 36.000 per 18 ore significa 2.000 pass./h, 1.000 x direzione, 200 x convoglio, dato a zero Alessandrino-Lodi (10 treni/h.)-
Mi sembra mooolto poco.
Concordo su torre maura , che non serve il policlinico casilino ( anche se mi sorge il dubbio , se ci fosse effettivamente lo spazio per una stazione ) , mentre per la stazione torre spaccata , secondo me solo l’uscita verso il centro commerciale è nel nulla.
Per il PTV era prevista la diramazione T6B , ma che attualmente è stata rimpiazzata dalla metro leggera anagina-torre angela , che secondo me andrebbe rivista come percorso , nel caso venga cassata la centralità romanina , per servire meglio l’università.
Per la zona di viale dei romanisti si pensava ad un “possibile” prolungamento della roma-centocelle verso tor vergata in vista olimpiadi ; in una visione più ampia ( mia personale ) potrebbe essere utilizzata come base per la metro-leggera anagnina-torre angela , in un sistema di metro-leggera ( verso tor vergata ) e metrotramvia ( viale dei romanisti -> termini )
Leonardo (scrive) ha scritto:
17 GENNAIO 2016 ALLE 00:50
Concordo su torre maura , che non serve il policlinico casilino ( anche se mi sorge il dubbio , se ci fosse effettivamente lo spazio per una stazione )
Dal punto di vista dei flussi, la Stazione sarebbe dovuta essere all’incrocio Via Casilina / Via dei Colombi, arteria principe di Torre Maura, che serve sia la zona intensamente abitata, che il mercato a 10 m..
Vero è che Tobagi ha consentito di realizzare un misero parcheggio (a fronte di un plateale ingresso con TANTO DI ARENA !!!) ed UNO (DICASI UNO) stallo per i bus.
La zona poi è occupata da un deposito di auto rimosse dai Vigili, quindi con enormi spazi liberi o liberabili, senza alcun problema. Intorno poi c’è il desero abitativo.
La Metro leggera è un’altra buffonata dei ns.Archistar alla Crozza, mentre le deviazioni del “tranvetto” sono scuse / pillole / supposte per far assimilare la sua chiusura a 100 anni esatti (12.01.1916) dalla sua apertura (non inaugurazione, causa Guerra).
Rispondendo anche ai precedenti commenti sulla metro C e sui carichi della Roma-Giardinetti, credo che:
1) uno dei peccati originali della metro C sia stato esser partiti da Pantano, investendo tempo e risorse su una tratta come Centocelle-Pantano che era già coperta dalla Ferrovia concessa, la quale faceva di suo 30mila passeggeri giornalieri;
2).se si fosse partiti da Centocelle in direzione San Giovanni, oggi si sarebbe potuti già arrivare a Fori Imperiali, e Roma a parità di spesa si troverebbe con una vera metro C (es. Centocelle-Colosseo-Venezia) e con una Roma-Giardinetti-Pantano a questa complementare, senza oneri per la dismissione;
3) condivido i dubbi che ho letto sulla metro leggera Anagnina-Torre Angela;
4) memori di quanto sopra, sarebbe ora di adottare un nuovo approccio per lo sviluppo e la mobilità dell’area Casilina–Anagnina-Torri-Ciampino, che ha un enorme potenziale di crescita… Mi spiego meglio:
4.1) adottare un master plan che metta a sistema le idee e i progetti di sviluppo della centralità di Tor Vergata (università, polo sportivo, ricreativo e commerciale, uffici, urbanizzazioni) e di Ciampino;
4.1.2) sviluppare la mobilità collettiva dell’area attorno a tre progetti: prolungamento metro A a Ciampino Aeroporto; trasformazione della Roma-Giardinetti in una moderna tramvia con tracciato Termini-Centocelle-Romanisti-Torre Maura-Tor Vergata; costruzione di una tramvia trasversale di connessione tra le metro A e C e i poli di Tor Vergata e Ciampino, con un tracciato Ciampino Aeroporto-Tor Vergata-Torre Angela-Tor Bella Monaca.
Un progetto di sviluppo di questo tipo sarebbe appetibile per investitori esteri e valorizzazioni urbanistiche, oltre a rappresentare una cornice di ampio respiro in cui convogliare e indirizzare altre possibili fonti di finanziamento (fondi strutturali europei, finanziamenti Cassa Depositi e Banca europea investimenti, project bond, possibili finanziamenti per Giubileo 2025 e Olimpiadi, finanziamenti nazionali previsti per mobilità regionale e urbana).
Ma tu se l’admin del sito per dire agli altri di fare post più contenuti? Arnaldo scrive in genere cose interessanti e ragionate, quindi ben vengano post lunghi se ricchi di contenuti…
No, solo chiunque conosce un po’ di logica dell’attenzione, sa che oltre la metà di una pagina A4, questa decade, per annullarsi poi.
Infatti, non ricordo se qui ho altrove, ho suggerito più post, ma brevi e con titolo, così in non fancazzisti e non dipendenti pubblici o dipendenti in generale, possono gestire meglio il poco tempo, non pagato, e leggere con più attenzione quanto interessa,.
Mica gli ho….sparato!
Sempre a proposito di efficienti realizzazioni metro ferroviarie estere: probabilmente il signore vestito di nero visibile nel primo filmato sarebbe l’amministratore ideale per portare a compimento in tempi rapidi la metro C e dotare finalmente la capitale di una efficientissima vasta rete sotterranea; alla faccia delle sovrintendenze, antagonisti, ninby e mafiosetti vari prestati alla politica.
Per inciso della metro di Pyongyang tutto si può dire tranne che sia anonima e priva di una sua particolare specificità. Buona visione.
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=8lYWc3Iq-nI
https://www.youtube.com/watch?v=DGCrgsLBslE
Il video che allego illustra meglio di tante inconcludenti elucubrazioni mentali dei nostri politici e sovrintendenti da strapazzo quello che all’estero viene comunemente inteso come valorizzazione dei reperti archeologici rinvenuti durante gli scavi delle gallerie della metropolitana.
Il progetto si riferisce, in particolare, alla fermata Venizelou della linea in corso di realizzazione nella città greca di Thessaloniki, una città decisamente poco attrattiva quanto a presenze archeologiche e edifici storici di pregio; inutile dire che qualsiasi paragone con le scadenti progettazioni inerenti le fermate di Colosseo – Fori Imperiali e San Giovanni è del tutto superfluo.
Va inoltre precisato che, per effetto degli aiuti comunitari concessi alla Grecia da parte della troika, tutte le spese per nuove opere pubbliche vengono costantemente monitorate e attenzionate da parte degli organismi ispettivi comunitari all’uopo preposti.
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=B7AnjPVOCiY
A Schwaebisch Gmund, sopra Stoccarda, in corrispondenza del “Limes” (limite, confine dell’Impero romano), hanno ritrovato 4, letteralmente 4 sassi romani: ci hanno ricostruito il “Castrum” (accampamento).
Ma perché, con tanto di timbro notarile, non vendiamo i milioni di reperti, mai catalogati, che troviamo sottoterra, salvo poi al meglio risotterarli o al peggio fregarli e venderli privatamente?
Bestemmia, si stracceranno le vesti i soliti benpensanti! Ma le Sopraintendenze e le Sovrintendenze (sono due!, oltre quella speciale per Roma) COSTANO ed i soldi non ci sono per i poveri, ALLORA?
Ha visto cosa hanno fatto in Francia creando il Louvre 2 in una zona non turistica che invece ora attira centinaia di migliaia di visitatori annui.Un museo che ospita e valorizza i reperti dei magazzini ha creato ricchezza, posti di lavoro e riqualifiche di aree urbane. I magazzini dei nostri musei farebbero la fortuna di qualsiasi altro museo al mondo (tranne appunto Louvre e British M)
Tra i fatti da denunciare in aggiunta a quelli di natura prettamente economica, connessi ai rilievi della corte dei conti, varianti, ultima ma non ultima la variante san giovanni, vi è appunto anche il tema della doppia frequenza. Doppia frequenza che, ripeto, non ha alcun fondamento logico e tecnico. Un altro scandalo e un altro spreco assurdo.
Proprio ieri sera mi è capitato di prendere il treno verso Alessandrino (in orario di punta). Il treno era “pieno” a metà o al massimo per i due terzi nei posti a sedere. Peraltro qualche decina di persone è scesa ad Alessandrino per poi attendere l’altro treno direzione pantano preferendo l’attesa ad Alessandrino piuttosto che a Lodi. Ciò significa che questa tratta continua ad essere mantenuta per un flusso di pochissime migliaia di passeggeri giorno, che peraltro si dimezza durante il week end.
Ripeto, gli attuali flussi dimostrano che il fabbisogno c’è, la domanda c’è. Ora bisogna anche incentivarla.
Repubblica peraltro continua a fare disinformazione: “la metro C non la prende nessuno”. Ritengo invece che gli attuali flussi considerata appunto la frequenza assurda e considerato che siamo di fronte all’unica metropolitana al mondo che scambia con il nulla, siano invece di tutto rispetto.
Sarò poi logorroico, ma se gli scienziati potenziassero il capolinea di “MonteCompatri” creando delle navette verso i castelli, la linea almeno nei week end potrebbe diventare davvero una linea “verde” con percorsi turistici. I turisti impazziscono per queste cose e porca miseria basterebbe davvero un po’ di buona volontà.
Rispondo in MAIUSCOLO
Luigi (scrive) ha scritto:
14 GENNAIO 2016 ALLE 10:53
Proprio ieri sera mi è capitato di prendere il treno verso Alessandrino (in orario di punta). Il treno era “pieno” a metà o al massimo per i due terzi nei posti a sedere. Peraltro qualche decina di persone è scesa ad Alessandrino per poi attendere l’altro treno direzione pantano preferendo l’attesa ad Alessandrino piuttosto che a Lodi.
CONFERMO
Ciò significa che questa tratta continua ad essere mantenuta per un flusso di pochissime migliaia di passeggeri giorno, che peraltro si dimezza durante il week end.
DICIAMO CHE SI AZZERA!
Ripeto, gli attuali flussi dimostrano che il fabbisogno c’è, la domanda c’è. Ora bisogna anche incentivarla.
Repubblica
FASCIO-COMUNISTI RADICL-CHIC
peraltro continua a fare disinformazione: “la metro C non la prende nessuno”. Ritengo invece che gli attuali flussi considerata appunto la frequenza assurda e considerato che siamo di fronte all’unica metropolitana al mondo che scambia con il nulla, siano invece di tutto rispetto.
VERO ED OTTIMO.
IERI MATTINA (H.7,00 CIRCA )A TORRENOVA L’INCARROZZAMENTO ERA DIFFICOLTOSO!!!
Sarò poi logorroico, ma se gli scienziati potenziassero il capolinea di “MonteCompatri” creando delle navette verso i castelli, la linea almeno nei week end potrebbe diventare davvero una linea “verde” con percorsi turistici. I turisti impazziscono
AVETE NOTATO GLI STRANIERI NEI BELVEDERE? A BOCCA APERTA!
per queste cose e porca miseria basterebbe davvero un po’ di buona volontà.
Riguardo gli effettivi flussi di traffico supportati da metro C qualcuno dispone di dati certi e incontrovertibili prodotti da società di certificazioni esterne estranee agli attuali attori coinvolti nella realizzazione e gestione dell’infrastruttura, debitamente ripartiti nell’arco temporale di apertura al pubblico ??
Alla fine dello scorso periodo estivo, con la tratta Parco di Centocelle / Lodi già in esercizio, fonti ufficiose ATAC parlavano di numeri ben al di sotto delle iniziali aspettative; logicamente era da considerare la scarsa affluenza legata al periodo feriale con scuole e uffici chiusi o operanti a regime ridotto, la mancata attivazione del nodo di scambio San Giovanni con la metro A e la scarsa integrazione con la rete bus di superficie, oltre alla naturale ignoranza dell’utenza riguardo la nuova infrastruttura trasportistica.
Ma evidentemente a distanza di tempo ho l’impressione che le cose continuino a non andare nel verso di quanto ipotizzato dai progettisti, anche solo a leggere quanto pubblicato in vari blog da persone certamente bene informate della materia, vuoi perché utenti del servizio, vuoi perché appassionati.
Ho recentemente usufruito della metro C per una discreta tratta in entrambe le direzioni nel rush hour di un normale giorno lavorativo, peraltro senza stringenti esigenze di rispetto degli orari, e non ho avuto modo di rilevare particolari picchi di carico specie negli ordini di grandezza cui siamo abituati sulle linee A e B della metro; certamente un livello di servizio per l’utenza superiore a quello quotidianamente offerto dalle altre due linee romane, ma d’altra parte con quello che è costata e i tempi biblici necessari alla sua realizzazione ci mancava pure il contrario.
Nella mia analisi ho tenuto giustamente in considerazione le frequenze dei convogli non proprio esaltanti aggravate dalle assurde corse limitate alla fermata Alessandrino, la carente integrazione e/o sovrapposizione con la rete bus di superficie urbana e extraurbana e la mancata attivazione del nodo San Giovanni con la metro A; ma malgrado tutti i possibili giustificativi i numeri, è proprio il caso di dire, non tornano.
C’è ovviamente utenza a bordo dei convogli ma, per quello che ho personalmente avuto modo di constatare, mai in quantità tale da giustificare la realizzazione di una linea metropolitana specie poi se così onerosa; vuoi certamente anche per la diradata tipologia edilizia che caratterizza molte delle aree urbane servite dalla nuova infrastruttura di trasporto; vuoi per la mancata realizzazione di idonei nodi di scambio con bus e tram afferenti ad altri quartieri non direttamente interessati dalla linea.
Come il comprensorio universitario e terziario di Tor Vergata / Romanina, i quadranti urbani gravitanti lungo le collettrici Prenestina / Collatina o presso il terminal di Pantano a servizio delle provenienze dai castelli romani e dalla collettrice Casilina.
Non voglio con questa mia affermazione innescare inutili, sterili e qualunquistiche polemiche trasportistiche in quanto sono il primo ad affermare che la capitale, senza la realizzazione di efficienti linee metro ferroviarie, è destinata a collassare quanto a livelli di qualità della vita, congestione, polluzione, attrazione di investitori esteri e negativa incidenza del traffico sul pil.
Ho però più di un motivo per ritenere che se i finanziamenti a suo tempo destinati alla metro C fossero invece stati assegnati alla tratta della progettata linea D a servizio del quadrante nord della capitale e dei popolosi comuni contermini come Monterotondo e Mentana, realizzandola almeno sino al nodo di scambio Venezia, i flussi di traffico asserviti sarebbero stati certamente ben maggiori e l’effetto rete decisamente più avvertibile per l’utenza.
Certamente più interessanti in termini di ritorni economici per l’investitore, valorizzazione fondiaria delle aree urbane attraversate tutte a elevata densità abitativa e terziaria sovente di pregio, riduzione dell’inquinamento e degli ingenti flussi di traffico privato di attraversamento, possibile pedonalizzazione di quella vasta porzione del centro storico costituita dai rioni Trevi, Colonna e Pigna, certamente più attrattiva per l’utenza rispetto all’ansa barocca, più incisiva integrazione con la rete metro e con quella bus tram di superficie.
Si è invece scelto di privilegiare, per esigenze più politico speculative che tecniche, una collettrice caratterizzata si da flussi di traffico cospicui, ma certamente inferiori rispetto a quelli generati dal possibile bacino di utenza della metro D.
Per Arnaldo….
ma che stai dicendo????? prima parli di dati certi da società esterne e poi dici che la D avrebbe avuto più utenza della C sullbase del nulla cosmico.
Ma se la C, quando arriverà a Sangiovanni, connetterà una parte di Roma che era completamente dimenticata. La C è l’ultimo grande progetto di sinistra si è partiti dalle periferie e non dalletratte centrali…
Per caso abiti a Talenti?
Secondo me, si potranno valutare in modo coerente i flussi della MC solo quando tale linea raggiungerà S.Giovanni, Fori Imperiali, Venezia, Clodio. Come già detto precedentemente, quante persone prenderebbero la MA se il percorso di quest’ultima fosse da Anagnina a Furio Camillo??? Io comunque, pur non essendo un abituale utilizzatore della MC, ho avuto occasione di prenderla qualche volta e i vagoni non mi sembravano vuoti, tenendo anche conto di quanto sia ancora incompleta.. Per giunta l’area Casilina e dintorni è più che popolata, e quindi è più che giustificata una metropolitana o simili. Vanno poi considerati gli ingenti flussi turistici da Colosseo a San Pietro, che con la MC ridurrebbero gli eccessivi stracolmi vagoni della MA da Termini a Ottaviano. Io non darei una priorità, per me sono ugualmente importanti, per motivazioni diverse, tanto la MC quanto la spero futura MD. Riguardo alla MD vorrei inoltre sottolineare l’importanza delle aree di piazza Fiume, piazza Buenos Aires piazza Verbano e dintorni, che possiedono un’alta concentrazione di uffici e attività commerciali, e dove attualmente il traffico automobilistico è insostenibile…Per finire, e lo ribadisco, sposterei il tracciato meridionale della MD più a sud-ovest (Monteverde, Colli Portuensi, Portuense), aree abbastanza popolate e troppo isolate dalla rete TPL
Per Arnaldo:
vieni a prendere già da oggi la Metro C la mattina alle 7 a Grotte Celoni, e ti ricrederai. Tanto per farti capire, all’altezza di Parco di Centocelle (corrispondente a Subaugusta sulla linea A) i vagoni sono molto più pieni di quelli della linea A. Quando poi verrà aperta S. Giovanni l’utenza aumenterà ancora e di molto, come è evidente a tutti.
Il resto sono chiacchiere al vento…….
Per Arnaldo,
ho spesso apprezzato i suoi interventi competenti e lucidi, ma mi creda qui si sbaglia, lo dico da utente quotidiano della MC (spesso anche nei we). I flussi sono in costante aumento tranne nel week end.
Ripeto tenuto conto che trattasi dell’unica metropolitana al mondo che non scambia con altre metro e che ha una frequenza ridicola di 12 minuti gli attuali flussi per quanto mi riguarda vanno oltre le mie (personali) aspettative.
Flussi che già oggi potrebbero peraltro aumentare se:
1) certi “scienziati” riducessero la frequenza (i treni per e da alessandrino quelli si che viaggiano vuoti).
Ridurre la frequenza significa attrarre anche nuovi utenti soprattutto per le tratte brevi.
2) se potenziassero il Capolinea “Montecompatri” con Bus cotral e navette verso i castelli (utili per attrarre flussi nel we)
3) se introducessero un collegamento veloce verso termini (basterebbe incrementare percorso del 649)
4) se modificassero il percorso del 51 (anche riducendone il numero di fermate in eccesso) e tanto altro ancora.
Non dispongo di altri dati ufficiali e ufficiosi né sono un difensore del progetto MC che, è evidente, ha lacune enormi (ci siamo già espressi), però bisogna essere obiettivi e soprattutto non farsi fuorviare da certo “giornalisti
Ribadisco se ci fosse più unione e/o anche maggior proattività del Comitato si potrebbe organizzare una richiesta congiunta verso le “istituzioni”. Cavolo non bisogna sempre arrendersi
Io la mattina trovo sempre il treno pieno, forse sono sfortunato e prendo sempre quello di Pantano.
Considera che prendo la metro dalle 7 alle 8:30 (oggi l’ho presa alle 6:55).
Oggi dopo il mio treno il successivo era a 5 minuti e quello dopo a 17 minuti (a 12 minuti in un orario critico ? e non è la prima volta).
Al ritorno la situazione è migliore ( secondo me perché gli orari di lavoro non sono uguali e il flusso di ritorno ha un intervallo più largo) .
Come già detto va allungata la tratta Alessandrino fino a Grotta Celoni (almeno nei momenti di picco) usando i treni di riserva/manutenzione e/o riducendo la frequenza.
Ovvia, la dippia freqenza serve perché, per motivi meramente aritmetici, con il numero di treni attualmente disponibili non é possibile coprire l’intera linea, che é piuttosto lunga, con la freqenza minima, ed é stato obbligatorio ridurre la frequenza nella tratta esterna. In effetti é vero che la Linea C serve soprattutto a chi viene da piu’ lontano e, secondo buon senso dovrebbero essere le stazioni esterne ad avere molte corse,pero’ mancano proprio i mezzi materiali,
Stiamo diventando prigionieri di quello che dovrebbe essere la risorsa principale di questa città e di questo paese.
Certi sovrintendenti all’estero sarebbero assunti al massimo per fare le pulizie nei magazzini.
I soli musei di palazzo massimo, terme di diocleziano dovrebbero avere accessi di milioni di persone annue. Per non parlare della splendida area archeologica di santa croce sconosciuta ai più, per non parlare dell’area abbandonata delle tombe latine (arco di travertino). il sig prosperetti pensasse a valorizzare quello che già esiste e magari a far lavorare i propri dipendenti
Magnifico e di semplice realizzazione; pavimento sospeso con vetro al posto del truciolato!
Ad Arezzo in un piccolo ristorante (in scala ridotta, ovviamente) c’è un pavimento del genere che mostra un antico binario a scartamento largo!
Tecnici dell’AV hanno avuto problemi a La Rustica per i soliti 4 sassi; dopo 2 anni finalmente lo sblocco dei lavori (poi le opere durano decenni!) perché gli “archeologi”, molto archeo e poco logici, decisero di numerare i sassi per poter ricostruire in seguito quanto scoperto.
Dopo soli 4 anni, ma loro ragionano in termini di ere, si ricordarono dei sassi; peccato che l’incuria, l’incapacità ed il tempo aveva scolorito i numeri……
Luigi scrive:
13 GENNAIO 2016 ALLE 13:54
Lista direi troppo corta…a parte le “battute” attendo curioso l’esito di questa sua iniziativa….sempre che i giornalisti da lei contattati non vengano licenziati in tronco visto il silenzio imposto sulla materia da questi classe di politici e amministratori che definirli mafiosi è poco.
Nello scandalo Metro C bisognerebbe far però presente che i flussi sono in continua crescita a dimostrazione di un enorme fabbisogno e di una domanda che solo i deficienti, stolti e incompetenti potevano invece mettere in discussione.
E stiamo parlando di una metropolitana che ancora ad oggi non può essere chiamata tale considerate le frequenze ridicole (cosa caxxo aspettano ad invertire le attuali frequenze o a portarle a frequenza unica) e che, credo unico caso al mondo, non scambia con alcun altra metro.
grazie
Non c’è più il rispondi, quindi eseguo un copia-rispondi, che forse è anche più comodo.
Certo che la lista è corta, sono 22 le “reprimende” della CdC.
Vi sono aumenti sconci, quali 5.319.176 € per consolidare la scuola Carducci (credo la si potesse ricostruire ex novo) ed in sovrannumero altri 859.146 € per “completare” il consolidamento.
Inoltre è interessante notare che queste notizie sono pubblicate su un giornale di un grosso costruttore romano, non provengono dal Manifesto o il Fatto quotidiano….
Il giornalista, comunque, mi ha già risposto, quindied almeno finora niente….sabbia, vedremo!
C’è poi lo scandalo di S.Giovanni, ove l’onnipotente Prosperetti, dopo 10 anni ha ben pensato di fare un Museo, rimandando sine die l’apertura.
Effettivamente l’attuale capolinea Alessandrino è di scarsa utilità, considerando che a volte per vari motivi segue di 1-2 minuti il convoglio da Pantano, viaggiando pressoché vuoto; per ben 2 volte ho visto i segnali rossi di coda del convoglio che precede, dato che per motivi di “panico” i convogli non vengono fermati in galleria, ma procedono lentamente fino alla prima stazione ove poi sostano il tempo di ristabilire le distanze di sicurezza.
Tra l’altro detto capolinea per circa 40 treni al giorno comporta l’impegno di 2-3 vigilantes che danno l’ok di convoglio vuoto, IN UNA METRO AUTOMATICA, ridicolo!!!
Per le frequenza il problema è la mancanza di convogli, però portando ad 8-9 minuti la frequenza, i convogli potrebbero arrivare a Grotte Celoni, ove non c’è bisogno di scambio, essendoci ben 3 binari liberi ancora totalmente arrugginiti, e quindi meno vigilantes e meno costi.
Verissimo la storia dei vigilantes è ridicola. Un’altra assurdità.
Uno di loro da un senso di sicurezza….
Ripeto la storia del capolinea ad alessandrino è un’altra assurdità. Chi ha prodotto lo studio dei flussi sottostante questa altra stupidaggine? Magari avran pagato anche qualche consulenza.
In ogni caso è palese (com’era logico che fosse) che la stragrande maggioranza degli utenti vada (arrivi) oltre alessandrino. Cosa aspettano a portarla a frequenza unica. Peraltro abbassare la frequenza significa incentivarne l’uso anche per tratte brevi di poche fermate.
Concordo sulla soluzione Grotta Celoni: anche se io abito nella zona a frequenza di 6 minuti non credo che la soluzione attuale sia la migliore.
Ho preso la metro per andare oltre Alessandrino e le fermate successive (Torre * e Giardinetti) sono molte frequentate.
Una soluzione di questo tipo l’aveva riportata anche il sito
http://tramromagiardinetti.blogspot.it/
che suggeriva di usare alcuni dei treni che giornalmente sono in manutenzione (2) e di riserva (2) per arrivare a Grotta Celoni mantenendo la stessa frequenza di 6 minuti (almeno nell’orario di punta).
Poi personalmente ho dei dubbi che funzioni questa rotazioni dei 4 treni in manutenzione e riserva perché quasi ogni giorno mi capita di beccare il treno che ha meta dei monitor spenti come se fosse sempre in esercizio.
Quindi ho i treni non ruotano o ci sono più treni che hanno già lo stesso problema (probabile) .
I treni sono 13, di cui 12 in servizio ed uno di riserva, secondo dati ufficiali, poi le chiacchiere dicono pure che i treni vengono lavati a rotazione, mai io li vedo ogni giorno sempre più ….neri! C’è il tunnel di lavaggio a Graniti?
Sì, vedi
https://www.google.it/maps/place/Graniti,+Italia/@41.8693576,12.6980271,20z/data=!3m1!1e3!4m2!3m1!1s0x132f7dc26aca1379:0xda72c8638e2eba32
allora non lo utilizzano!!!
Verissimo esternamente sono sempre più sporchi
Non è più possibile rispondere, uso il copia-rispondo.
Luigi scrive:
14 GENNAIO 2016 ALLE 10:51
Verissimo esternamente sono sempre più sporchi
soprattuto i vetri!, già fumé, ora sono NERO-FUMO!
Il tasto rispondi c’è ancora 🙂
Il fatto del capolinea ad alessandrino è perchè atac non si è discostata dalla configurazione di marcia fatta dal contraente generale ( hanno cambiato giusto gli orari di partenza , che oltretutto sono differenti da quelli pianificati da roma servizi per la mobilità , e qualche altra cosetta , come i tempi di sosta ).
Come già scritto ci sono due treni di riserva ( oltre ad altri 2 treni fissi in manutenzione ), che teoricamente vengono utilizzati in caso di ritardi , per riallineare il sistema. Questi due treni possono comunque essere utilizzati dall’esercente per portare i 6′ fino a grotte celoni ( basterebbe anche solo in ora di punta )
La questione vigilantes è che è d’obbligo il controllo del treno , perchè il treno ad alessandrino va fuori servizio , e in un treno fuori servizio non ci devono essere passeggeri ( la stessa cosa che normalmente accadeva ad anagnina , con il macchinista che si faceva il giro del treno prima di partire per il tronchino). Oltre ai vigilantes c’è sempre un dipendente atac che comunica con il DCO e da il via libera.
Con le limitate a grotte celoni questo problema non si porrebbe , perchè facendo entrare in deviata il treno in banchina , si eviterebbe il fuori servizio , facendo attendere il treno sempre in banchina, come accade adesso a lodi.
L’ultimo appunto è che l’accodamento dei treni , deriva dalla configurazione di marcia applicata da atac : a differenza dei treni per pantano , quelli per alessandrino non hanno problemi come “tempo di giro” (sembra che stia parlando di un autobus 😮 ) , quindi tendono a mantenere una velocità più bassa rispetto a quelli per pantano, non avendo particolari ristrettezze di tempo. Aggiungici che normalmente i treni per alessandrino partono a lodi dal bin 2 , quindi devono cambiare binario a malatesta perdendo tempo, ed è facile che si arrivi ad alessandrino che la distanza tra i due treni è di solo 2 ,3 o 4 minuti , invece che 6.
Penso che per atac la linea diventi “a regime” una volta pronto lo scambio nel pozzo di via sannio.
Osservazioni illuminanti.
È probabile che ATAC non si discosti da quanto progettato da Metro C oppure vogliono semplicemente ridurre i costi di esercizio.
Concordo che almeno in orario di punta vada modificato il capolinea.
Questo sistema automatico ti deve permettere di implementare delle modifiche in tempo reale.
Se arrivi a Grotta Celoni con tutti treni non dai solo un servizio migliore a chi già prende la C ma attrai anche chi non la usa per il fatto che c’è un treno ogni 12 minuti.
Il tasto rispondi dopo 4-5 risposte non appare più, comunque le info date sono da persona interna ad Atac, o che?
A Jonio, Anagnina e Laurentina mai visto conducente o chi che fa il giro! al massimo spengono le luci.
O sono il solito jellato che vede sempre negatività?
Le info sono frutto di domande fatte alla visita al DCO di graniti un mese prima l’apertura , di domande fatte agli operatori DCV ad alessandrino e pantano , e di un’analisi approssimativa della marcia dei treni nelle varie configurazioni utilizzate da atac o dal contraente generale.
Fino a qualche anno fa controllavano il treno ad anagnina , ora non più , forse anche complice il fatto degli accodamenti in ingresso stazione
Non si puo’ fare una manifestazion contro la Sopraintendenza?
Bella notizia, forse è la volta buona che aumentano le frequenze da Roma Tiburtina per Ciampino.
Speriamo che rispettino le scadenze…
Per Andrea:
contestualmente all’attivazione della fermata Pigneto FL1 e FL3, rinvenimenti archeologici, movimenti antagonisti e comitati di quartiere permettendo, non è prevista alcuna implementazione dei servizi viaggiatori da Roma Tiburtina in direzione Ciampino / Castelli / Cassino per il semplicissimo motivo che l’attuale bivio di collegamento con Roma Casilina, posto alla radice sud del nuovo impianto, è destinato a essere smantellato.
Allo stato attuale fra Roma Casilina e Roma Tiburtina è previsto infatti il mantenimento del solo raccordo merci a servizio dei convogli a lunga percorrenza, in ossequio a inderogabili quanto discutibili esigenze di razionalizzazione e semplificazione degli impianti; lungo tale itinerario non è ipotizzata alcuna deviazione dei convogli regionali nè quanto meno la realizzazione delle banchine di fermata a Pigneto.
Solo nel lungo termine il modello di servizio ipotizzato per le direttrici Cassino / Castelli / Formia contempla la creazione delle banchine di fermata a servizio delle FL4 e FL6 dirette da Termini a Roma Casilina nelle immediate adiacenze della parrocchia di S. Elena; in particolare con l’apertura dei cantieri della cosiddetta fase 2 dell’ipotizzato nodo di scambio; quest’ultimo stadio temporale peraltro ancora da finanziare.
Una realizzazione che certamente comporterà, per intuibili necessità legate al reperimento degli spazi destinati a ospitare le nuove banchine di fermata con annessi impianti di discenderia per biciclette, anziani e diversamente abili, barriere acustiche e anti intrusione oltre logicamente al rispetto dei franchi di sicurezza, il sacrificio del parallelo sedime ferroviario attualmente percorso dalla ferrotranvia Roma Laziali Centocelle; quest’ultima genericamente destinata a essere attestata a Pigneto; molto più prosaicamente, temo, a essere soppressa.
Tornando alla stretta attualità chi è che ha imposto il silenzio assoluto sulla vicenda metro c. Tronca è troppo occupato nella sua corsa a capo della polizia. La stampa tace, il comitato è scomparso. renzi pensa alle olimpiadi e al suo aereo Intanto è trascorso un mese dal blocco lavori.
Per Luigi:
l’ultima notizia riguardante la metro C della quale sono a conoscenza, riportata peraltro da un sito web nel quale mi sono casualmente imbattuto e comunque a sua volta estrapolata da un’agenzia giornalistica non meglio precisata (e quindi da prendere col dovuto beneficio di inventario), è quella del ventilato affidamento della gestione della linea al consorzio delle imprese costruttrici limitatamente alle tratte sin qui realizzate e per un numero di esercizi tale da garantire ampiamente il rischio assumendo da parte degli investitori attuali e futuri.
Di fatto una cessione a saldo e stralcio onnicomprensiva sia delle rilevanti creditorie vantate dalle imprese coinvolte nella realizzazione dell’opera verso le amministrazioni pubbliche per le infrastrutture sin qui realizzate, sia delle penali che le stesse imprese a buon diritto vanterebbero nei confronti dei medesimi committenti in ottemperanza alle vigenti normative contrattuali riguardo la mancata realizzazione delle tratte centrali originariamente loro affidate.
Di fatto un regolamento stragiudiziale (che personalmente giudico piuttosto onorevole e redditizio per tutti gli attori coinvolti) di un contenzioso destinato altrimenti a pesare negativamente e in maniera significativa sulle future opere pubbliche da realizzarsi nella capitale; facilitato non poco dal fatto che tecnicamente, dal punto di vista delle opere civili, dei centri di manutenzione e delle risorse umane ivi coinvolte, la metro C rappresenta un unicum completamente avulso dall’attuale sistema metro ferroviario cittadino.
Che consentirebbe inoltre la realizzazione di una specifica linea di metropolitana a servizio degli impianti olimpici ipotizzati per l’evento del 2024 (condizione imprescindibile secondo il CIO per l’affidamento dell’evento olimpico) totalmente stralciata e indipendente dall’attuale linea C; da realizzarsi secondo nuove formule contrattuali, di progettazione e finanziamento che cassino sul nascere, tanto per incominciare, la costosissima e scandalosa pratica delle varianti in corso d’opera.
Ma, lo ripeto, si tratterebbe di voci ufficiose limitate a pochissimi capoversi e comunque sottaciute dai media e dal web (che poi guarda caso sono sempre le anticipazioni più interessanti spesso destinate effettivamente a concretizzarsi), certamente subordinate alla ridefinizione dei nuovi equilibri di potere in corso nella capitale con l’ingresso di nuovi attori totalmente avulsi dalle vecchie logiche politico imprenditoriali che sinora hanno gestito il governo della città.
Sto contattando giornalisti per attivare la televisione per informare il grosso pubblico su tutto la scandalo Metro C.
Ho chiesto anche qui di dibattere le 22 “reprimende” della Corte di Conti:
– semafori d’oro a Giardinetti
– pagamento a parte per lo smaltimento dello smarino (pensavano che i tunnel già ci fossero)
– e quindi sovrapprezzo per ripristino asfalto ammalorato dal passaggio dei camion.
Lista direi troppo corta…a parte le “battute” attendo curioso l’esito di questa sua iniziativa….sempre che i giornalisti da lei contattati non vengano licenziati in tronco visto il silenzio imposto sulla materia da questi classe di politici e amministratori che definirli mafiosi è poco.
Nello scandalo Metro C bisognerebbe far però presente che i flussi sono in continua crescita a dimostrazione di un enorme fabbisogno e di una domanda che solo i deficienti, stolti e incompetenti potevano invece mettere in discussione.
E stiamo parlando di una metropolitana che ancora ad oggi non può essere chiamata tale considerate le frequenze ridicole (cosa caxxo aspettano ad invertire le attuali frequenze o a portarle a frequenza unica) e che, credo unico caso al mondo, non scambia con alcun altra metro.
grazie
Per Luigi, ripropongo correttamente un mio post delle h. 21:55 di ieri che, non so per quale motivo, riporta un mittente errato e risulta pertanto in attesa di moderazione:
l’ultima notizia riguardante la metro C della quale sono a conoscenza, riportata peraltro da un sito web di natura giuridico economica nel quale mi sono casualmente imbattuto e comunque a sua volta estrapolata da un’agenzia giornalistica non meglio precisata (e quindi da prendere col dovuto beneficio di inventario), è quella del ventilato affidamento della gestione della linea al consorzio delle imprese costruttrici limitatamente alle tratte sin qui realizzate e per un numero di esercizi tale da garantire ampiamente il rischio assumendo agli investitori attuali e futuri.
Di fatto una cessione a saldo e stralcio onnicomprensiva sia delle rilevanti creditorie vantate dalle imprese coinvolte nella realizzazione dell’opera verso le amministrazioni pubbliche per le infrastrutture sin qui realizzate, sia delle penali che le stesse imprese a buon diritto vanterebbero nei confronti dei medesimi committenti in ottemperanza alle vigenti normative contrattuali riguardo la mancata realizzazione delle tratte centrali originariamente loro affidate.
Ci troveremmo di fronte ad un regolamento stragiudiziale (che personalmente reputo piuttosto onorevole e redditizio per gli attori coinvolti) di un contenzioso destinato altrimenti a pesare negativamente e in maniera significativa sulle future opere pubbliche da realizzarsi nella capitale; facilitato non poco dal fatto che tecnicamente, dal punto di vista delle opere civili, dei centri di manutenzione e delle risorse umane ivi coinvolte, la metro C rappresenta un unicum completamente avulso dal restante sistema metro ferroviario cittadino.
Che consentirebbe inoltre, ma questa è una mia personale considerazione, la realizzazione di una specifica linea di metropolitana a servizio degli impianti olimpici ipotizzati per l’evento del 2024 (condizione imprescindibile secondo il CIO per l’affidamento dell’evento olimpico) totalmente stralciata e indipendente dalle attuali vicende giudiziarie che vedono come protagonista la linea C; da realizzarsi secondo nuove formule contrattuali, di progettazione e finanziamento che mettano fine, una volta per tutte, alla costosissima e scandalosa pratica delle varianti in corso d’opera.
Ma, lo ripeto, si tratterebbe di voci ufficiose limitate a pochissimi capoversi e comunque sottaciute dai media e dal web (rumors di stampa che poi, guarda caso, sono sempre quelli più interessanti e spesso destinati effettivamente a concretizzarsi), certamente subordinate alla ridefinizione dei nuovi equilibri di potere in corso nella capitale con l’ingresso di nuovi attori totalmente avulsi dalle vecchie logiche politico imprenditoriali che sinora hanno gestito il governo della città.
Grazie per il contributo. Se ben comprendo nessuna previsione circa eventuale ripresa dei lavori e tantomeno nessuna previsione circa San Giovanni…..rimangono solo i Santi cui appellarsi.
Di fatto una cessione a saldo e stralcio onnicomprensiva sia delle rilevanti creditorie vantate dalle imprese coinvolte nella realizzazione dell’opera verso le amministrazioni pubbliche per le infrastrutture sin qui realizzate, sia delle penali che le stesse imprese a buon diritto vanterebbero nei confronti dei medesimi committenti in ottemperanza alle vigenti normative contrattuali riguardo la mancata realizzazione delle tratte centrali originariamente loro affidate.
Di penali per ritardate consegne????????????????
Notizie ufficiali capitoline danno per definitivo il contratto solo fino al Colosseo, dopodiché va tutto rivisto a cominciare dal progetto: mai vista una Metro con distanze di oltre 2.000 m. fra le stazioni, eccetto la RER, che però sopra ha una fitte rete.
Mi risulta il contrario, la mattina ci sono due treni da Ciampino per Roma Tiburtina ed il pomeriggio uno ogni ora da Roma Tiburtina per Velletri.
Tutto questo grazie alla mia iniziativa supportata dal comune di Ciampino che ha ufficializzato la mia richiesta come tanti altri pendolari che hanno bisogno di prendere la FR1 in direzione Fiumicino APT.
Non è stato facile ma alla fine ci hanno ascoltato…
Hanno attivato una nuova linea da Tiburtina a Ciampino?
Si!!!
Tutto questo grazie alla mia iniziativa supportata dal comune di Ciampino che ha ufficializzato la mia richiesta come tanti altri pendolari che hanno bisogno di prendere la FR1 in direzione Fiumicino e non andare forzatamente a Roma Termini!!!
Per Andrea:
ti ringrazio per avermi reso edotto circa l’esistenza di questo utilissimo collegamento diretto fra Ciampino e Roma Tiburtina da me completamente ignorato, non figurando su alcuna delle mappe delle linee FL interessanti l’area romana ne men che mai adeguatamente pubblicizzato.
Tra l’altro mi potrebbe essere molto utile dovendomi frequentemente recare dall’aeroporto di Ciampino a Manziana, coincidenze shuttle bus ATRAL / FL3 permettendo, così da evitare le perdite di tempo causate dai disservizi della metro B sino a Piramide.
Una domanda tecnica: il collegamento in questione, peraltro limitato a poche corse nelle sole ore di punta, non sembrerebbe numerato fra le linee FL, o sbaglio ? I convogli provenienti da Roma Tiburtina fanno capolinea Ciampino oppure proseguono in direzione Cassino / Castelli così da offrire un’utile alternativa al sovraccarico nodo di Termini ? Inoltre immagino che fra Roma Casilina e Roma Tiburtina i treni vengano instradati lungo l’attuale raccordo merci, quello per intenderci lungo il quale non è prevista la realizzazione delle banchine di fermata a servizio del nuovo nodo di scambio Pigneto perché, per quanto mi è dato sapere, il bivio che insiste sulla coppia di binari percorsa da FL1 e FL3 pare già non essere più esercitato. Grazie.
Ciao,
gli unici due convogli della mattina per Roma Tiburtina provengono tutti dalla linea di Cassino, il primo da ZAGAROLO ed il secondo da COLLEFERRO-SEGNI-PALIANO.
Quelli del pomeriggio (uno ogni ora) sono diretti a VELLETRI con transito Roma Capannelle e Ciampino ovviamente.
Si confermo transitano tutti per Roma Casilina per poi proseguire in direzione Roma Capannelle (linea Cassino via Ciampino).
Iniziativa (e risultato) lodevoli. Anche se non sono direttamente interessato, CHAPEUAX! Incredibile però che non sia stato pubblicizzato”
Lo avevo fatto presente al personale di Trenitalia durante il viaggio inaugurale tre anni fa, senza purtroppo nessun seguito.
Comunque grazie, si sono stato una goccia cinese!!!
Per Andrea.
“goccia cinese”: è quello che manca spesso a noi cittadini (e relativi comitati e movimenti), spesso ormai rassegnati e cloroformizzati
Luigi (scrive) ha scritto:
12 GENNAIO 2016 ALLE 10:51
Iniziativa (e risultato) lodevoli. Anche se non sono direttamente interessato, CHAPEUAX! Incredibile però che non sia stato pubblicizzato”
Renato risponde:
Infatti confermo la mia ignoranza!
Certo, ma per Fiumicino,; il Pigneto allora che c’entra?
Giuseppe P. (scrive) ha scritto:
9 gennaio 2016 alle 22:19
Sarei curioso di leggere un programma del M5S (vecchi , nuovo va bene qualsiasi cosa) ma non trovo il link.
Rispondo:
Questo specie di Forum è un po’ curioso, oltre che lento, mi sembra non consenta più di 3-4risposte a catena.
Cmq. non essendo corretto approfittare dell’ospitalità altrui, ho già scritto il mio indirizzo, che ripeto:
Renato@eurotreno.it
Con la risposta avrà tutti i links richiesti.
Nessun messaggio, quindi molta educazione, avendo pregato di non inviare insulti!
x alex69alex
Ingrandendo bene google maps si evidenzia il sedime, sia da via Camposampiero che declina verso il Tevere, che sulla riva dx.dell’Aniene; dopo il venditore auto andrebbe tutto in viadotto passando sopra, a Nord dei residence di Prato della Signora, per raccordarsi alla linea esistente (tralicci gialli a portale).
alex69alex scrive:
9 gennaio 2016 alle 11:42
Scusa ma un ponte sul Tevere a SUD dell’affluenza dove lo poseresti???
Risposta
Rapidamente trovato con un po’ fortuna il progetto, questo si raccorda all’esistente tracciato su viadotto, che si distacca dalla linea lenta Tiburtina-Smistamento, proseguendo parallelamente e vicino all’Olimpica, supera la Salaria sul vecchio ponte x Smistamento (mi sembra ci siano solo le spalle), costeggiando la riva sx. dell’Aniene, che poi si immette nel Tevere.
Il ponte sarà quindi a valle della confluenza. Questo come ideale; se poi, morfologia del terreno, lunghezza del ponte per un alveo più largo, propenderanno per 2 ponti, questo sarà da definire in fase di progettazione esecutiva (PAGATA).
Tanto dovevo.
Rivisti i progetti FS e considerando che la connessione verso Tiburtina è già su viadotto, detti progetti prevedono il proseguimento a tutto viadotto, dovendo soprapassare Via Prato della signora, Via Salaria (con diramazioni e svincoli). In tale ottica non esisterebbe più “un ponte ” sull’Aniene, superato il quale la linea percorrerebbe il sedime ferroviario già predisposto fino al ponte sul Tevere, questa volta a monte dell’Aniene, poi proseguirebbe lungo via Camposampiero (abusivi evasori di tasse permettendo) riallacciandosi ai binari usati per Italia ’90.
alex69alex scrive:
31 dicembre 2015 alle 10:36
Quanto costerebbe rifare tutto l’armamento dallo scartamento ridotto all’ordinario, tutta la trazione che ora è 1500Vcc,-……….
Renato scrive:
6 gennaio 2016 alle 01:08
La tensione, se non l’hanno ridotta per risparmiare, è di 1650 Volt.
alex69alex scrive:
9 gennaio 2016 alle 11:42
….. Visto che sono stato ripreso con scherno per aver sbagliato a scrivere sulla tensione di alimentazione della ex Roma-Fiuggi…..
RISPONDO:
Dov’è lo scherno? Ho solo fatto una precisazione, su questioni tecniche indiscutibili.
Se la si prende così, Giuseppe P. al primo viaggio in Russia, me lo porto dietro e lo lascio in….Siberia!
.. grazie ho già visto sia Mosca (che rete di metro impressionante con le stazioni museo del costruttivismo russo) che San Pietroburgo…
Ma io la dovrei portare in ….Siberia
Temo non abbia compreso lo scherzo! Se alex69alex si è sentito schernito per aver corretto il valore della tensione, come viene naturale ad una mente ingegneristica e senza ulteriori commenti esecratori, visto che Lei mi ha dato del quacquaracquà, insipiente, di scarsa levatura, etc.etc, insomma un 5stelle, con gli stessi parametri e come minimo, dovrei portarla in Siberia, ovviamente lasciandola un po’ a sbollire….per le cocenti offese.
Avviso per chi è resistente / refrattario alle celie, è tutto uno scherzo!
Buona domenica, la metro C funziona e comincia ad essere affollata, almeno nelle fasce di punta.
anche la mia era una battuta …
Belle stazioni: col dirigismo si fanno però belle cose.
Qui con gli archistar di Crozza, facciamo cattedrali nel deserto: Conca d’Oro, Jonio (forse come probabile succursale dell’ONU), Malatesta, che ad onor del vero è stata utilizzata come sala concerti, peccato una sola volta; tra l’altro ha una gradinata per gli spettacoli appunto, però la gradinata è all’esterno, poi c’è la facciata continua e poi si presume il palco!!!
Crozza coi suoi disegni racconta una triste ed amara verità.
‘Sti superpagati archistar almeno andassero a vedere le schifezze che progettano, ma probabilmente sono troppo presi a contare i soldini, magari alla Moliere o all’alberto Sordi!
nessuno degli architetti che ha progettato la B1 e la C è un “archistar” … o sei male informato o non sai cosa vuol dire “archistar”….
un “archistar” è un’architetto che ha vinto almeno una volta nella sua vita il premio Pritzker per es. Renzo Piano, Jean Nouvel, Zaha Hadid ….
metro B1 … ABDR Paolo Desideri mi pare che insegni a Pescara
stazione Jonio … Franco Purini, è stato mio prof qui a Roma
metro C sinceramente non conosco chi l’abbia progettata
sono bravi architetti ma nessuno di questi è così importante a livello internazionale
Mi riferisco alle Archistar alla Crozza: chi si è presentato come progettista della Metro C era pari pari, non sarà un Archistar, nel senso su citato, ma solo un pallone gonfiato, così va bene?
Chiedo scusa, ma poi un commento è apparso, ma con tanto ritardo, tutto il tempo per scrivere un altro post.
Quindi metà dell’interevento sotto è ridondante, di nuovo scusa, ma credevo che non si potesse andare oltre la terza risposta.
Comprendo benissimo quello che dice e mi creda comprendo davvero il suo stato d’animo…ma ricevere in ritardo le newsletter credo sia davvero l’ultimo dei problemi.
SCRIVO IN MAIUSCOLO PER FAR COMPRENDERE CHE COMMENTO, NON PER URLARE.
CERTO, SARA’ L’ULTIMO DEI PROBLEMI, MA IL TEMPO NON ME LO RIPAGA NESSUNO E FAR COMMENTI CHE POI RISULTANO GIA’ FATTI AL 1^ O 2^ INTERVENTO CIOE’ VENTI PAGINE SOTTO, SIGNIFICA SPRECARE IL TEMPO, APPUNTO.
Quanto al tema trasporti, credo sia molto, ma molto più grave il silenzio imposto sulla vicenda Metro C e su tanti tanti altri aspetti. Silenzio evidentemente imposto anche a questo comitato.
HO SCRITTO ANCHE QUI DI PUBBLICARE I 22 RILIEVI DELLA CORTE DEI CONTI, MA SILENZIO TOTALE.
CITO SOLO I 3,5 MILIONI PER SOSTITUIRE I SEMAFORI A GIARDINETTI!
Quanto al tema dei ritardi di aggiornamenti provi (sicuramente l’ha già fatto) a inserire commenti assolutamente educati e privi di insulti su siti giornalistici di rilevanza nazionale e ne constaterà il livello di censura da regime dittatoriale
NON CI PERDO TEMPO.
D’altronde basti vedere la famosa classifica della libertà di stampa. Nel 2015 l’italia ha di colpo perso 24 posizioni “classificandosi” al 73mo posto…giusto dietro la Moldavia…e giusto davanti il Nicaragua…
SU QUESTO HO DEI DUBBI, NON RIUSCENDO A VALUTARE SU QUALI PARAMETRI SI BASANO TALI CLASSIFICHE.
DISCORSO SIMILE SULL’EVASIONE, IL LAVORO NERO O I PRODOTTI CONTRAFFATTI (IN iTALIA): NON GIUSTO, (ANCHE SE CI SAREBBE DA DISCUTERE SULLE FIRME CHE PAGANO 1 E RIVENDONO A 10) MA SEMPRE PRODUZIONE E LAVORO E’, QUINDI QUANDO SENTO CHE SE NON CI FOSSE IL PIL SALIREBBE, MI VIEN DA RIDERE….
Vedremo quest’anno….sempre che non riescano a truccare anche questa di classifica…
Insomma….una sorta de “Le vite degli altri” made in Italy.
MAGNIFICO FILM, PECCATO CHE LO MANDINO IN PIENA NOTTE.
Quanto sopra è una risposta (che non è stata accettata) a
Luigi scrive:
8 gennaio 2016 alle 09:56
Per chi invece chiede lumi sul programma M5S, per programmi mi riferivo a quelli già pubblicati, ossia per le politiche, le comunali e le regionali, programmi che ho contribuito a scrivere.
Per le prossime comunali IL PROGRAMMA E’ IN ELABORAZIONE; bozze e proposte sono leggibili da chiunque sul Forum M5S di Roma.
Dati, flussi, piani NON si scrivono nei programmi, che sono sintesi del LIBERO pensiero di decine di persone; studi approfonditi poi costano e nessuno paga i 5stelle, quindi tutto è fatto a titolo gratuito, forse da quacquaracqua come con molta finezza, profondità di pensiero ed elevata educazione qualcuno ci ha descritto.
In sintesi, nonostante alcune persone di estrema sinistra vicinie- per me infiltrate- a noi, vogliano DA PAZZI bloccare la metro C addirittura a Lodi, il pensiero è quello di APRIRE SUBITO SAN GIOVANNI, alla faccia di Prosperetti, ed arrivare quanto prima al Colosseo, per chiudere DECENTEMENTE LE MAGLIE.
Per il resto rivalutare il tutto, APPALTI COMPRESI ovviamente, magari destinando parte delle risorse per chiudere la maglia sud-est: Teano-Ponte Mammolo.
Per maggiori delucidazioni (offese escluse) scrivere a Renato@eurotreno.it
Riferendomi solo alla parte finale del commento, ringrazio per la risposta e aggiungo che corrisponde esattamente al mio pensiero su quanto sia opportuno fare per la metro C. La mia domanda era più che legittima, non avendo trovato alcuna dichiarazione in merito, salvo quelle, datate, di fermare la linea a S. Giovanni
Chiacchiere, come le tante che qui leggo, non fanno testo; se ha qualche documento ufficiale M5S, me lo indichi, per favore, visto che faccio parte del gruppo che ha redatto vecchi programmi, con proposte poi copiate dai vari partiti.
La metro C deve arrivare al Colosseo, ad essere precisi Fori imperiali, con costi enormi di gestione per i trasferimenti.
Se vi è qualche voce , a me risulta una, che sostiene il contrario nella massima libertà di espressione, fa poco testo, perché si votano le proposte e vanno avanti quelle che risultano in maggioranza.
Non conosco come fanno altri partiti, ma dalle chiacchiere evanescenti dello pseudo convengo del PD, con gli Archistar (mi sembrava Crozza) a vantarsi dello schifo in essere, non mi sembra che possa andare meglio di come vada nel Movimento, che, checché qualcuno qui si ostini con offese (a quando le minacce?), a ritenere un covo di handicappati, tende a migliorare nel tempo, non avendo nessuno che ci finanzia (tutto è fatto gratuitamente, compreso l’obolo per pagarci le sale, quando ci si riunisce) e quindi ASSOLUTAMNTE LIBERI DA OGNI VINCOLO. Fine della propaganda!
” forse da quacquaracqua come con molta finezza, profondità di pensiero ed elevata educazione qualcuno ci ha descritto”
Ho espresso solo un opinione, Lei nel dare (forse giustamente) dei ladri a chi ha idee vicino al PD o PDL o degli idioti a chi commenta il fantastico programma (?) del M5S senza averlo letto si è dimostrato probabilmente molto più “fino” , certamente molto più profondo (visto che il pensiero dei M5S è accertato sia l’unico pensiero giusto e tutti gli altri sono sbagliati) e sicuramente è stato molto molto più educato.
Però non so perché questo scambio di opinioni non mi ha fatto cambiare idea.
Io non posso cambiare idea (sul programma) visto che ne sono uno degli estensori (mi riferisco a programmi vecchi, il nuovo è in corso di dibattito).
Ella è apoditticamente contrario al M5S, senza saperne e conoscerne nulla.
Fine, non perdo più tempo con chi non vuole o fa finta di non capire.
Le offese sono partite da Lei e continua a sostenerle, mentre io al massimo ho risposto per le rime e se involontariamente ho urtato la suscettibilità di qualcuno, chiedo scusa a priori.
Di nuovo fine, qui si discute di mobilità!
“In sintesi, nonostante alcune persone di estrema sinistra vicinie- per me infiltrate- a noi, ..”
Oddio mi mancava l’ultimo stereotipo dei regimi dittatoriali : se qualcuno del partito dice una cavolata accusarlo subito di essere un infiltrato vicino a ….
bellissimo …
Il problema è che l’unica persona che sostiene di bloccare SUBITO la Metro è (o dice) di essere del M5S, salvo poi avere la standing-ovation ad una riunione di super estremi -sinistra e sinistri, ove non solo (ascoltato con le mie orecchie) vorrebbero addirittura chiudere la C, visto la bassa frequentazione, ma mettere 24 tram in Prati, lasciare incompleto l’Anello ferroviario ed altre amenità.
Ho poi scoperto che ‘sti comunisti del cavolo abitano chi ai Parioli, che al Coppedé, chi appunto in Prati ed hanno dichiarato e messo a verbale (credo e spero) che delle problematiche del quadrante est (Casilino e VI Municipio) gliene frega nulla, essendo abitato poco intensamente e da 4 poveri sfigati.
Ora chi fa tanto baccano (ha scritto all’ONU ed all’Unesco per far bloccare la Metro C!!!)e ci fa passare per quacquaracquà come lo definireste?
Li definisco figli di papà che si divertono a fare i comunisti.
Erano quelli che mi davano del fascista (quando io esprimevo la mia opinione non allineata) e quando mi incontravano all’università non mi salutavano perché troppo borghese.
Loro figli di deputati di DP a me figlio di un ferroviere …
Degni figli dei loro padri. Mario Capanna primo fra tutti, colui che guai a ticcargli il suo vitaluzio, che dà degli sfigati ai giovani do oggi precari e cge forse non vedranno mai neanche una dignitosa pensione, perché cercano di guadagnarsi quei precari mille euro al mese invece di andare in giro a tirare pietre ai poliziotti (naturalmente foraggiati dai loro paparini borghesi). Pasolini docet…
Allora M5S, poveracci, sconclusionati, ma che non devo dire grazie a nessuno.
Certo che l’assalto al carro (tema ferroviario!) del futuro è da sempre in corso, ma saranno respinti, come anni fa furono respinti i portatori di pacchetti di voti; la massa spariva subito, qualcuno resisteva 1-2 riunioni, ma quando alla fine capiva che non c’era trippa per gatti non si faceva più vedere.
Chi ha idee, capacità e non pensa di arricchirsi o far carriera “partitica” è il benvenuto.
Rivedere tutto è perfettamente condivisibile, vista la pessima questione di Metro C. Secondo me però, se il M5s vuole distinguersi in tema di trasposti e visione della città, deve pensare non più a tratte e pezzetti, ma a completamento della rete. Ottima l’idea Teano-Ponte Mammolo, ma bisogna puntare a chiudere sulla Cassia, Terminando definitivamente l’opera in maniera limpida e creando la più importante ed efficiente infrastruttura per la Capitale e non solo. Io sono sempre stato un po’ frenato sui 5 stelle proprio per via di alcune voci che sento sui trasporti, spero quindi di potermi ricredere.
Secondo me Teano-Ponte Mammolo , anche se la stazione è già predisposta e fa parte del progetto generale, non è una priorità.
Preferisco l’idea della metrotranvia sulla Togliatti che unisca inizialmente Ponte Mammolo con Subaugusta per poi estendersi a Nord fino a B1-Jonio o Roma Nord-Tor di Quinto, e a Sud fino a B-Laurentina.
Cosi avremmo la prima parte di un anello di rete tram che circonda Roma e che va intersecare Metro, FL e Roma Nord.
Un po come la T2, T3a e T3b di Parigi.
La linea potrebbe avere successo solo se in sopraelevata o comunque in sede riservatissima, assolutamente senza incroci, quindi metro leggera.
E pensare che questo progetto una ventina d’anni fa era già stato avviato (vedi viadotto dei Presidenti e area dopo la stazione To gliatti). Secondo me, dopo le metropolitane (incompiute o ancora da realizzare) è il progetto più interessante, non passante per il centro, ricco di interscambi (con diverse modalità di traporto, come metropolitane, tranvie, treni metropolitani), con un reale effetto rete, e per giunta coinvolge alcune delle aree più popolate della città, aree che non possono essere soddisfatte dalla presenza di autobus come il 451 o il 341 (quest’ultimo spesso fantasma nei giorni festivi…). È la celeberrima metrotranvia Saxa Rubra-Laurentina. Sono d’accordo che debba avere una corsia ‘riservatissima’, con asservimento semaforico e anche con un numero limitato e mirato di fermate, cosi come da progetto
A Parigi T2, T3 e T3b non sono sopraelevate o assolutamente senza incroci ma svolgono bene il loro compito.
Una metro leggera è sempre meglio (con un costo più alto) ma se ben realizzato anche il progetto Saxa Rubra-Laurentina sarebbe valido.
Come proposto anche sulla Prenestina , vanno ridotte il numero di fermate , ridotto al minimo gli incroci di svolta ed usato l’asservimento semaforico.
Poi se si riesce ad evitare gli incroci principali (Casilina, Tuscolan etc…) con soluzioni sopraelevate avremmo una vera metrotranvia.
In alcuni punti (tra via Arturo Graf e viale Fucini, incrocio via Prenestina, tra Capannelle e Vigna Murata, ad esempio) non sarebbe opportuno anche interrare la metrotranvia, sul modello del Prémétro?
Ora, io sono un frequentatore di questa pagina, e non sono solito commentare (visto che sono occupato a demolire le vostre teorie pseudoscientifiche in altri ambiti), ma alla luce di queste dichiarazioni mi chiedo cosa ci faccia un esponente pentastellato in questo contesto.
Sia chiaro, io non ho alcuna intenzione di darvi credito, come credo chiunque qui abbia un minimo di amor proprio, visto che siete proprio voi i primi a demolire QUALUNQUE idea su di un possibile prolungamento di metropolitana appellandovi al becero populismo da piazza. Ricordo le sviolinate in piazza di Grillo contro gli sprechi per la metro C e le sue ridicole affermazioni sul fermarla “alla prima stazione possibile”.
Inoltre la invito da studente a “frequentare” i tram da voi molto elogiati (19 e 3 in particolare) nelle ore in cui avvengono i maggiori spostamenti di ragazzi. Forse in questo modo potrebbe capire quali esigenze di trasporto possono essere risolte con una linea di superficie e quali invece verrebbero risolte con le metropolitane che tanto detestate.
Aggiungo questo articolo di qualche mese fa sulla “ricetta” dei 5 stelle.
(…) il M5S presenta una mozione (poi respinta dal Consiglio Comunale) in cui chiede di “interrompere i lavori della tratta San Giovanni-Colosseo e Colosseo-Piazza Venezia” e “valutare alternative sostenibili, efficienti, ed economicamente accettabili quali ad esempio il prolungamento della linea 8” del tram. (..)
Senza dimenticare queste parole.
(…) La cosiddetta cura del ferro è uno dei cavalli di battaglia dei pentastellati, convinti che il futuro della mobilità romana passi attraverso tram e ferrovie (più che per nuove linee di metro). (..).
http://formiche.net/2015/11/18/roma-ecco-la-ricetta-dei-5-stelle-per-la-mobilita/
Visto com’è messo il trasporto pubblico di Roma e le linee della metropolitana della Capitale non resta che sperare…
Oltre all’architettura (ed i cambiamenti danno sempre fastidio, specie se sono stravolgimenti, vedi il sito poste.it), mi risulta una discriminazione tra utenti.
Solo ieri mi è arrivato l’avviso (ma il post è del 30.12..15) e andato subito a leggere già trovo ben 74 commenti: alla faccia della mia (creduta) attività, se in pochissimo tempo lunghissimi post, tra l’altro di non rapida apertura.
Ora sembra evidente che qualcosa non va; già mi era poco piaciuto il piatto intervento del titolare del sito al convegno del PD, cioè dei responsabili del disastro attuale (alla faccia delle roboanti dichiarazioni di principio).
Se così, ho già scritto e chiesto di essere cancellato dalla fasulla mailing list, sperando di ricevere risposta a breve, non dopo 2 mesi, come per l’ultimo messaggio.
Pensando male, questo ed altri siti sembrano solo interessati a crearsi le premesse per un ritorno economico colla pubblicità…e più siamo e meglio si incassa….
Gorbacev non ha abbattuto il regime sovietico e decretato la fine della guerra fredda facendo le barricate, altrimenti sarebbe stato spedito in Siberia a morire di freddo.
Che c’entra Gorbaciov?, tra l’altro il meglio dei tre che hanno scassato il Mondo.
Uno, nonostante i casini combinati, l’hanno fatto santo, Regan giocava sul velluto, il Nostro ha perso tutto; fortuna che ha allevato un Putin che sta proseguendo sulla strada di Pietro il grande.
Pensate che situazione avremmo (con mafia, oligarchi, ceceni ed affini), se non ci fosse Putin.
Ognuno ovviamente può pensarla come vuole, ma la realtà non si cambia coi desiderata.
..era una battuta….cristo, non si può dire niente!
Lo scherzo è bello, ma se corto e sopratttutto se si comprende; in genere anch’io celio, ma per sicurezza poi lo specifico.
Risposta incompleta …scappata (manca la possibilità di correggere!!)
Non tutti, a cominciare da me, sono così svegli!!!
Renato, tutto è perfettibile, a me per esempio quello che piacerebbe molto sarebbe una funzione wiki che permettesse di inserire notizie spicce e altra roba tipo storia aneddoti e tecnologia riguardanti il TPL romano. Per esempio ultimamente è uscito fuori che nell’anno appena chiuso la B non ha funzionato un giorno su sei, vado a memoria perchè non mi va di andare su google adesso. Ebbene trovo singolare che sul sito non ci sia una sezione apposita con discussioni su questo e altri fatti analoghi
Claudio, sfonda una porta aperta, anzi un portone….
A questo proposito mi fa rammentarer che avevo scritto sul tema a chi dovrebbe dirigere il sito, ma quando dopo mesi ricevetti la risposta, senza la mia richiesta, NON ….mi ricordavo più la questione per cui avevo scritto!
So bene, visto che non riesco a seguire il mio misero sito, il tempo necessario ed i costi che un sito comporta, però il mio non lo propagando né cerco pubblicità.
In altri termini o si lavora seriamente o lasciamo perdere.
Renato,
Lei è troppo malpensante….
Ricordi Andreotti…
Cmq.mi spieghi per favore perché, non solo qui, ricevo in ritardo, quando le ricevo, notizie, mailing-list e news-letter.
Forse perché da anarchico-liberale, anti radical-chic, non ho peli sulla lingua, non le mando a dire e da sempre mi batto contro il PUD?
Comprendo benissimo quello che dice e mi creda comprendo davvero il suo stato d’animo…ma ricevere in ritardo le newsletter credo sia davvero l’ultimo dei problemi.
Quanto al tema trasporti, credo sia molto, ma molto più grave il silenzio imposto sulla vicenda Metro C e su tanti tanti altri aspetti. Silenzio evidentemente imposto anche a questo comitato.
Quanto al tema dei ritardi di aggiornamenti provi (sicuramente l’ha già fatto) a inserire commenti assolutamente educati e privi di insulti su siti giornalistici di rilevanza nazionale e ne constaterà il livello di censura da regime dittatoriale D’altronde basti vedere la famosa classifica della libertà di stampa. Nel 2015 l’italia ha di colpo perso 24 posizioni “classificandosi” al 73mo posto…giusto dietro la Moldavia…e giusto davanti il Nicaragua…
Vedremo quest’anno….sempre che non riescano a truccare anche questa di classifica…
Insomma….una sorta de “Le vite degli altri” made in Italy.
Comprendo benissimo quello che dice e mi creda comprendo davvero il suo stato d’animo…ma ricevere in ritardo le newsletter credo sia davvero l’ultimo dei problemi.
SCRIVO IN MAIUSCOLO PER FAR COMPRENDERE CHE COMMENTO, NON PER URLARE.
CERTO, SARA’ L’ULTIMO DEI PROBLEMI, MA IL TEMPO NON ME LO RIPAGA NESSUNO E FAR COMMENTI CHE POI RISULTANO GIA’ FATTI AL 1^ O 2^ INTERVENTO CIOE’ VENTI PAGINE SOTTO, SIGNIFICA SPRECARE IL TEMPO, APPUNTO.
Quanto al tema trasporti, credo sia molto, ma molto più grave il silenzio imposto sulla vicenda Metro C e su tanti tanti altri aspetti. Silenzio evidentemente imposto anche a questo comitato.
HO SCRITTO ANCHE QUI DI PUBBLICARE I 22 RILIEVI DELLA CORTE DEI CONTI, MA SILENZIO TOTALE.
CITO SOLO I 3,5 MILIONI PER SOSTITUIRE I SEMAFORI A GIARDINETTI!
Quanto al tema dei ritardi di aggiornamenti provi (sicuramente l’ha già fatto) a inserire commenti assolutamente educati e privi di insulti su siti giornalistici di rilevanza nazionale e ne constaterà il livello di censura da regime dittatoriale
NON CI PERDO TEMPO.
D’altronde basti vedere la famosa classifica della libertà di stampa. Nel 2015 l’italia ha di colpo perso 24 posizioni “classificandosi” al 73mo posto…giusto dietro la Moldavia…e giusto davanti il Nicaragua…
SU QUESTO HO DEI DUBBI, NON RIUSCENDO A VALUTARE SU QUALI PARAMETRI SI BASANO TALI CLASSIFICHE.
DISCORSO SIMILE SULL’EVASIONE, IL LAVORO NERO O I PRODOTTI CONTRAFFATTI (IN iTALIA): NON GIUSTO, (ANCHE SE CI SAREBBE DA DISCUTERE SULLE FIRME CHE PAGANO 1 E RIVENDONO A 10) MA SEMPRE PRODUZIONE E LAVORO E’, QUINDI QUANDO SENTO CHE SE NON CI FOSSE IL PIL SALIREBBE, MI VIEN DA RIDERE….
Vedremo quest’anno….sempre che non riescano a truccare anche questa di classifica…
Insomma….una sorta de “Le vite degli altri” made in Italy.
MAGNIFICO FILM, PECCATO CHE LO MANDINO IN PIENA NOTTE.
Renato, solo il PD è responsabile del disastro attuale nell’ambito del TPL??? E allora la vecchia cara democrazia cristiana che stupidamente e ignobilmente, negli anni ’60, ha deciso di smantellare una buona ed estesa rete tranviaria che, se ammodernata, avrebbe potuto rappresentare una valida alternativa alle metropolitane, alle quali, a quanto pare, la classe politica (ma non solo) non sembra particolarmente affezionata???
No di certo, DC, PSI, Psiup, PSDI, PRI, PLI ve ne erano altri?
Però quelli sopra, stanno zitti; le verginelle del PD (Boschi in testa, ora), ancora pontificano e parlano di superiorità morale.
Capisco che lo faccia il MSI, AN o il destrorso ladro ed accaparratore, ma che lo fa chi dovrebbe difendere i ceti meno abbienti, non lo accetto! Cuore a sinistra e portafolgio a destra!
Il padre della Boschi, senza il quale la “bella” starebbe la a fare l’avvocaticchio di provincia (con tutto il disprezzo che ora provo, prima la stimavo), ha realizzato una bella plus-valenza, vendendo le azioni prima del crollo di Banca Etruria, i cui vertici altro che conflitto (NON DICHIARATO) di interessi……
Questo non è il nuovo che avanza, ma il peggio che ci porterà al crollo; ricordate il monte dei Paschi e tenete d’occhio le grosse banche che hanno investito in Est Europa, con enormi perdite dei valori azionario (documentabile)
TORNIAMO A BOMBA.
Vero lo smantellamento, inizialmente inteso come allargamento della sede viaria, preclusione alla definitiva chiusura, però che il tram risolva la mobilità di massa è tutto da dimostrare. In biblioteca ho centinaia di pubblicazioni e nessuna fa riferimento al tram; solo e solo se avesse TUTTA la sede protetta e zero incroci allora….non si parlerebbe più di tram, ma di Metro di superficie, cosiddetta leggera.
Comunque tante Capitali europee hanno fatto lo stesso: a Parigi bus, metro e RER, a Berlino i tram sono rimasti solo nella parte est (ex DDR), come sono rimasti in tutte le capitali dell’Est, dove regimi dirigisti, se ne fregavano dei vari Comitati, come qui d’altronde!!!
Da anni cmq c’è un’inversione di tendenza, ma senza Metro come spina dorsale non si va da nessuna parte.
Appunto, è colpevole un’intera classe politica, a prescindere dai colori. Preciso che io non ho scritto che il tram risolva tutto…ma se non vogliono realizzare metropolitane, tolgono i tram e non rendono sensato il sistema dei treni metropolitani, come pensiamo di risolvere le carenze del trasporto pubblico? Non certamente con nuovi autobus…
Quanto sopra è quanto fanno gli amici (?) di Giuseppe P. o quantomeno quelli che Lui ritiene seri, non quacquaracquà insomma.
Noi poveracci sotto effetto di allucinogeni vediamo rotaie dappertutto.
Abbiamo decine di pagine dedicate alla famigerata cura del ferro, o ferrochina che dir si voglia.
Per ora non le pubblichiamo perché troppi libri dei sogni abbiamo letto, ma ci limitiamo a proporre “soluzioni” a problemi semplici e soprattutto a costo zero, se non negativo, quindi con risparmio, come ridurre l’evasione dal biglietto, ridurre i tempi di sosta ai capolinea (la B1 sosta anche 40 minuti!!! poi mancano i convogli), ma seguendo l’ordine del (NON) partito, stalinista e coattatore, eterodiretto, non ho l’autorizzazione a divulgare oltre, tanto basta andare sul Forum5s Roma sez.Progamma Mobilità e leggere tutto, anzi PROPORRE, visto che chiunque può scrivere….alla faccia del PUD !
“Quanto sopra è quanto fanno gli amici (?) di Giuseppe P … ”
Lo ripeto non disarmi le mie idee con queste ridicole accuse.
Io non ho amici politici, non ho una tessera di partito (ma non disprezzo chi si impegna in prima persona, non sono tutti ladri) ma ho solo le mie idee.
Le urla, le offese , gli slogan non funzionano con me …
Sarei curioso di leggere un programma del M5S (vecchi , nuovo va bene qualsiasi cosa) ma non trovo il link.
Come mai questo cambio nella architettura del sito? Gli archivi dei mesi precedenti credo nessuno li vada a vedere, di sicuro ve ne potete sincerare con qualche strumento di analisi del traffico. Per favore rimettete tutti gli altri link che erano tanto utili a zampettare da una parte all’altra, come è d’altronde la filosofia della rete
buona notizia, la soluzione ai problemi di Roma e di tutto il pianeta è più mezzi pubblici meno macchine
Cinesi, africani, altri asiatici e sud-americani temo non siano molto d’accordo.
Ricorsi, TAR e fallimenti permettendo, è strano che si stia rinnovando la catenaria con pali LS che vanno oltre 1 m. l’extradosso, ossia il piano stradale.
Forse le FS già sanno che ‘sta cosa, se andrà, avverrà tra decenni…..(calendario cinese)!
Da subito:
secondo il calendario russo (anni) o cinese (decenni)……..
Troll M5S?
????????????????????
Credevo fosse un sito libero, noto sempre più un’emanazione PD PDL,
che per i non addetti ai lavori significa “partito dei l…..”
Banca Etruria docet!
Ottima notizia, speriamo che a seguire vi sia anche l’approvazione della realizzazione della fermata a piazza Zama.
Zama FS e’ un’altro sogno nel cassetto!
Buongiorno e ben ritrovati. Buona notizia, anche se fa ridere il fatto che per soli 25 milioni di euro non si sia progettato per tempo tale intervento in modo renderlo contestuale all’apertura della metro C. A proposito per il comitato, nessuna notizia lato Metro C? Tutto bloccato…e tutto silente…?
Nel progetto per il Programma M5S del 2012, non solo Zama, ma ben altre 5 stazioni!
Cmq.il servizio dovrebbe mutare regime, non + ferroviario, ma metropolitano: agente unico, elevate frequenze, bitensione.
Scusa Renato, non mi è chiaro se il tu “dovrebbe” vada letto come “sarà” o piuttosto come “sarebbe opportuno che fosse”.
“dovrebbe”, anzi dovrà, se dipendesse da me, secondo ovvia logica trasportistica.
Purtroppo temo che non sarà così e quand’anche l’Anello ferroviario dopo 100 anni giungesse a chiudersi, avremo frequenze di 30 primi, 15 ad essere fortunati.
Nel programma a lungo termine dell’agenzia della mobilità ci sono 15 nuove fermate sulle FL ( e si sono dimenticati Zama).
Perfino nel piano redatto sotto Alemanno c’erano più fermate.
In nessuno dei due programmi però si pensa di risolvere il problema del trasporto di roma rinunciando al programma sulle metro, allungando qualche tram (tipo l’8 al posto della C) e puntando solo sulle FL..
Ma a parte il (discutibile) programma il problema sono sempre le persone che provano a realizzarlo.
Io inizialmente avevo una buona speranza su questo movimento ma dopo uscite smentite il giorno e frasi tipo ” Bersani voti Rodotà e poi vedremo” (sentito con le mie orecchie e non letto su un giornale del “regime”) mi sono fatta l’idea che ci troviamo difronte a dei quaquaraquà.
Poi quanto fatto negli ultimi due anni ha rafforzato la mia opinione su di loro.
Magari un giorno cambierò idea ma sicuramente non darò un voto a persone di cui ho una opinione cosi bassa.
Qui chiudo però l’argomento perché non credo che questo sia un sito su cui fare propaganda elettorale e mi limito a riportare di nuovo un link segnalato, se non sbaglio da Arnaldo, su una visione/programma che trovo “ideale” e che condivido su molti punti.
http://waltertocci.blogspot.it/2015/04/ancora-la-cura-del-ferro.html
Offese a parte, dovute a evidente sfortuna di aver incontrato soggetti di minima levatura, mi permetto di ricordare che non si deve fare di tutta un’erba un fascio e posso dimostrarlo, visto che un premio nazionale sui trasporti e conseguente (selezione successiva) premio mondiale con una tesi sui trasporti in italiano, lingua ostica alla giuria straniera!, non l’ho comprati.
Quindi un po’ di rispetto.
Per il link -cosa seria postata- in rapidissma letta ho notato le solite divagazioni dei tipi che ci governano dal dopoguerra.
Tocci ha fatto serie indagini sui flussi di traffico e conseguenti simulazioni?
TUTTE LE GRANDI CAPITALI HANNO NON UNO, MA PIU’ ANELLI FERROVIARI (Mosca ha addirittura tre ns.GRA) e qui ancora di disquisisce sui 4 gatti che usufruirebbero del settore nord. I 2 ponti poi se li poteva risparmiare, ne basta uno sul Tevere a sud dell’affluenza!!!
Insomma finiamo dopo 100 e passa anni l’ennesima opera incompiuta, costruiamo il ponte sul GRA e quadruplichiamo la Ciampino – Roma Casilina (pronta all’70% dagli anni ’80), cosichhé i pendolari possano avere 3 binari a disposizione.
Poi ….andremo sulla Luna, flussi conveniendo.
Anche io il diritto di avere (ed esprimere) un’opinione non l’ho comprato e spero di mantenerla a lungo (Grillo permettendo).
Nell’articolo di Tocci si deduce che le sue osservazioni si basano sullo studio dei flussi fatto dall’agenzia della mobilità.
Non so sinceramente se fa riferimento a dati “datati” (di quando era vice-sindaco) o no.
il M5S ha fatto uno studio sui flussi !? no perché io nella “pravda” di Grillo non ho trovato niente.
Se mi manda il link mi sforzerò di capirlo anche se non ho una laurea in Ingegneria dei Trasporti (ma in Elettronica) e non ho vinto nessun premio mondiale.
E se vuole “disarmare” la mia opinione accusandomi di essere un fan del “PDL” o “PDL senza L” ricordo che questo è sempre stato il modo di fare di qualsiasi dittatura: quelle nazi-fasciste chiamavano gli oppositori comunisti e quelle comuniste li chiamavano fascisti con tanto di “slogan” e offese annesse (in perfetto stile M5S).
Altra cosa che avevano in comune le dittature era quello di espellere le persone scomode o chiunque avesse un opinione diversa o critica nei confronti del “partito” (perché questo è il M5S).
Non ho mai avuto un buona opinione di chi non manifesta mai un opinione diversa che si discosti anche di poco dal pensiero di “partito”.
Nella mia vita mi è già capitato spesso di essere accusato di essere un comunista o un fascista per il solo motivo di avere un mia opinione non allineata al pensiero comune.
Mi mancavano i grillini per essere accusato di essere un fascio-comunista.
Renato, approfitto di te che da quanto mi par di capire sei addentro al movimento, per chiederti quale progetto abbia il M5S sulla linea C. Vorrei capirlo perché finora la posizione del movimento mi è affatto chiara e ti garantisco che il programma l’ho letto. La mia ostilità al perseverare su questo progetto, così snaturato, e soprattutto con gli attuali attori in gioco, è arcinota. Non posso però avallare proposte come quella di fermarsi a san Giovanni (se e quando ci si arriverà) perché anch’io che non ho una laurea in Ingegneria dei trasporti, capisco che sarebbe uno scempio trasportistico, uno spreco di tutti gli investimenti fatti e apporterebbe più danni che benefici, andando a far collassare la già satura linea A, senza aggiungere nulla all’effetto rete e anzi finendo per gravare maggiormente sull’unico nodo di Termini. Penso che una posizione chiara e precisa sul futuro di quest’opera, che volenti o nolenti ci ritroviamo sul groppone, vada presa, in vista della prossima campagna elettorale. E’ nota anche la mia posizione sul prolungamento oltre Venezia (ipotesi Flaminio) e mi piacerebbe sapere qual è la posizione del movimento, se ne ha una. Grazie
Scusa ma un ponte sul Tevere a SUD dell’affluenza dove lo poseresti??? Basta guardare su Google map per rendersi conto che oltre il Tevere, a est di VillavAda e via Salaria, si andrebbe a sbattere sull’abitato della porzione nord del quartiere Trieste (piazza di Priscilla e dintorni)! Visto che sono stato ripreso con scherno per aver sbagliato a scrivere sulla tensione di alimentazione della ex Roma-Fiuggi… Il ponte sul Tevere casomai sarebbe necessariamente a NORD dell’affluenza, dove l’Aniene, prima di gettarvisi, forma un’ampia ansa con la concavità rivolta verso nord; poi, sfiorando a sud l’area dell’Aeroporto dell’Urbe, dovrebbe percorrere, necessariamente in viadotto, scavalcando la via Salaria, un percorso da nord-ovest verso sud-est per raccordarsi alla LL, già predisposta per lo scambio in direzione Roma Nomentana, scavalcando qui l’Aniene
Sotto non è ammessa la risposta e la posto qui; il progetto è di oltre 4 anni, vado a mente quando scrivo, pertanto chiedo il tempo di ritrovare in archivio materiale su quanto obbietti.
http://www.urbanistica.comune.roma.it/mobilita-chiusura-anello.html
Un’ottima notizia per iniziare l’anno con un barlume di ottimismo sul fronte trasportistico romano ci voleva proprio, a proposito auguri a tutti.
Walter Tocci, con Rutelli e la sua Giunta… averne oggi di sindaci e di assessori così. Purtroppo invece all’orizzonte non intravvedo nulla di buono, non solo dal fronte PD ma, purtroppo, in generale. Pochi ricordano che se siamo oggi qui a parlare di FL e di nuove stazioni sulla cintura, lo dobbiamo alla rivoluzionaria idea della prima Giunta Rutelli di sfruttare le centinaia di chilometri di binari entro Roma creando un sistema integrato anche dal punto d vista tariffario, quell'”effetto rete” di cui tutti parlano e molti straparlano. E’ stato proprio sotto la prima Giunta Rutelli che abbiamo sentito per la prima volta parlare di “cura del ferro”, immagine usata e abusata poi con troppa disinvoltura negli anni a venire. Purtroppo la mancanza di continuità ha fatto perdere le tracce di quel buon progetto, colpa l’ambizione politica di una carriera politica per l’emerito Sindaco e per il suo successore, finite entrambe rovinosamente
Scusate, ma non capisco una cosa: dove dovrebbero passare le laziali una volta trasformate in tram? In superficie mi sembra di capire che non ci sia spazio. Si faccio passare anche queste sotto il posso stradale? Con quali dislivelli visto che prima e dopo passano in superficie? Si tombano i mezzi pubblici e non le auto? Si fa perdere tempo e denaro per far passare il trenino sui binari del 5 e 14, ma di agevola il traffico privato in superficie allargando la Casilina? Ma chi é il genio esperto in mobilità?
Le tue perplessità sono anche le mie. Se come dici tu la deviazione del trenino fosse funzionale all’allargamento della sede stradale della Casilina, sarebbe l’ennesima sconfitta. Si vuole penalizzare un mezzonpubblico su rotaia di media capacità come il trenino per favorire ‘a maghina
In allegato il documento di RFI che riporta il programma delle soggezioni al traffico che andranno progressivamente a interessare la tratta della linea di cintura posta fra i km 2,410 e 2,660 propedeutiche alla realizzazione del nodo di scambio Pigneto e al parziale tombamento del lato ovest del vallone ferroviario.
https://app.box.com/s/ea3atuaz1jq0m7nuko4bclvls4nchf0a
Finalmente una buona notizia. Già il primo lotto, che prevede lo scambio con la linea C, sarebbe una grande conquista. L’opera sarà sicuramente rivoluzionaria anche con la stazione delle linee Suburbane FL4 e FL6. Tuttavia ho una domanda: ma le FL7 e FL8 non fanno lo stesso percorso della 4 e 6?
Grazie.
Unica nota stonata e’ la trasformazione della metrotranvia Laziali Centocelle in circolare tranviaria sud. Costi di trasformazione dell’infrastruttura per avere minore capacità di trasporto e perdita di un collegamento importante fino a Termini. Per me rimane un mistero.
Di giostre ce ne sono sempre meno, quindi se ne crea una reale.
Non ho il progetto, ma solo a leggere qui ed altrove, mi vien da ridere.
Cui prodest?
E dove passerebbe ed a quale tensione?
Che misera fine per le gloriose Ferrovie Vicinali, mai ufficialmente inaugurate ed ora uccise in maniera sadica.
La realizzazione del nodo di scambio Pigneto sarebbe di estrema importanza ai fini dell’integrazione della linea C nella rete metropolitana e tranviaria della capitale e a servizio dello specifico quadrante urbano, al pari del previsto corridoio meccanizzato destinato a collegare, in un ipotetico quanto remoto futuro, la stazione Tuscolana con la fermata Ponte Lungo della metro A.
Ma nel mio intervento uso volutamente il condizionale perché in questa vicenda del nodo di scambio Pigneto, come peraltro in tutte quelle legate al tpl romano, nodo di scambio Tuscolana / Ponte Lungo compreso, c’è al solito un elemento stonato che non depone certamente a favore di una sollecita realizzazione dell’opera.
Mi riferisco ai lavori di sostituzione della rete aerea di alimentazione a 3 kv attualmente in corso proprio nella tratta del vallone ferroviario interessata dalla nuova fermata; percorrendola noterete infatti che sulla coppia di binari destinati ad essere traslati in vista della realizzazione del nuovo impianto (per intenderci quella percorsa dai convogli delle FL1 e 3) è in corso da tempo il rinnovo della rete aerea di alimentazione, realizzando alla base dei nuovi pali a traliccio addirittura degli specifici muretti in laterizi a protezione.
Allora mi domando, se RFI volesse effettivamente realizzare la nuova fermata perché rinnovare proprio ora gli impianti T.E. e, magari, proprio in corrispondenza del sito interessato dalla nuova infrastruttura quando gli stessi saranno logicamente destinati alla demolizione all’avvio dei lavori, arrivando addirittura a perimetrare la nuova palificazione con muretti peraltro di scarso senso estetico, che, al di là dei maggiori oneri finanziari necessari alla loro realizzazione, appaiono di dubbia se non nulla utilità ?
E’ vero che riguardo alla realizzazione di nuove infrastrutture di trasporto nella capitale, come al solito, la mano destra ignora cosa stia facendo quella sinistra; ma a me personalmente questa faccenda della nuova fermata mi convince poco, non riscontrando nei fatti da parte di RFI, al di la delle solite chiacchiere da bar sport, quell’interesse alla realizzazione dell’opera mostrato invece in altre occasioni per infrastrutture magari meno utili anche se più onerose e complesse.
Arnaldo come negare quello che hai detto…. anche noi ci siamo accorti di questo paradosso e onestamente ci siamo dimenticati di lanciare questa frecciatina nell’articolo 🙂
Comunque la situazione è banalmente quella che hai descritto tu… la mano destra non sa quello che fa la sinistra. Essendo due appalti divisi che seguono le loro strade individuali è “capitata” questa sovrapposizione e nessuno, come da degna tradizione italiana, si è degnato di porsi il problema.
La cosa ancora più curiosa è che nell’intervento appena appaltato di Pigneto erano previsti proprio i costi per sostituire i pali della linea aerea durante le varie fasi di cantiere. Quindi non si capisce, a prescindere, perché abbiamo previsto di sostituire i pali in un appalto diverso. Oltretutto si tratterebbe di una vera e propria duplicazione di costi… speriamo che quelle voci vengano stralciate dal quadro economico.
Ma perché, due appalti diversi per fare un solo lavoro… È una novità? Una cosa mai vista? Due appalti= due greppie is meglio che one!
Alla luce di quanto correntemente praticato in altri cantieri è possibile, oltreché ovviamente auspicabile in termini di conto economico stante il costo dei materiali, che tutta la componentistica dei nuovi impianti di alimentazione sia comunque destinata ad essere smontata e successivamente riciclata; come ad esempio qui a Palermo durante le complesse opere necessarie alla costruzione del passante ferroviario urbano Castelbuono / Aeroporto Punta Raisi.
In particolare in occasione della realizzazione delle gallerie scatolari a doppio binario al di sotto del sedime dell’attuale linea a binario unico per Trapani nella tratta compresa fra le fermate Belgio / De Gasperi, San Lorenzo Colli e Sferracavallo o fra Ciachea e Kennedy, compiute in costanza dell’esercizio ferroviario; tutti i componenti in buono stato di conservazione, dalla via di corsa alle traverse, palificazioni, mensole e segnalamento, sono stati rigorosamente smontati e riutilizzati sia lungo i raccordi e le deviazioni provvisorie imposte all’esercizio dalla presenza dei cantieri, sia lungo le tratte ultimate da riarmare.
Speriamo che anche nel caso della fermata Pigneto RFI adotti gli stessi virtuosi comportamenti palermitani.
Con l’occasione buon 2016 a tutti.
Arnaldo innanzitutto se sei palermitano non vedo cosa c’entra il tuo commento in quel di MetroxRoma cosa te ne torna se a Roma si fa o non si fa qualcosa sul tpl. Punto primo. Secondo, parlare di comportamenti virtuosi a Palermo quando tutta Italia sa delle tragicomiche vicende del vostro tram per non parlare della fanta ztl del centro (tra l’altro non servito dal tram suddetto) fa sorridere. Infine ammesso sia vero quello che dici sui lavori al vallo di Rfi e addirittura confermato dal comitato (sic!), allora perché pubblicare trionfalmente un articolo su una futura (anzi certa) partenza dei cantieri di Pigneto illudendo tutti noi quando poi le cose stanno diversamente e non ci credete neanche voi? L’anno comincia proprio bene non è vero comitato?
Per Elvetics:
pur non vivendo abitualmente ne a Roma ne a Palermo seguo su prestigiose testate straniere come Stadtverkehr, Le Rail, Tramway & Urban Transit e Carris le vicende spesso ben poco lusinghiere inerenti il tpl della capitale; mi mantengo inoltre costantemente in contatto con molti amici romani, noti studiosi della materia, che mi ragguagliano sulle news locali; se non bastasse ho spesso la necessità di servirmi da utente dei disastrati servizi di trasporto pubblico offerti da ATAC & Co., con quale gioia te lo raccomando.
Nella veste di utente ho quindi l possibilità di osservare, forse anche per una certa deformazione professionale, alcuni particolari e criticità non di poco conto che apparentemente e incomprensibilmente sfuggono a molti forumer; come, nel caso specifico, quel rinnovo della rete aerea di alimentazione a 3 kv in corso proprio nella tratta del vallone del Pigneto che sarà interessata … speriamo … dai lavori di realizzazione del nuovo nodo di scambio.
Nodo di scambio che, è bene ricordarlo, riguarderà in prima battuta la realizzazione della sola fermata a servizio delle FL1 e 3 e del collegamento sotterraneo con l’omonima fermata della metro C; non riguarderà invece, almeno nell’immediato, le linee provenienti da Formia / Ciampino e dirette a Termini, come peraltro ben evidenziato nel corposo capitolato d’appalto pubblicato sul web in diverse discussioni.
Riguardo al tram di Palermo e alle opere connesse alla realizzazione dei due passanti ferroviari urbani permettimi una piccola puntualizzazione; da mercoledì 30 dicembre tutte e quattro le linee tranviarie sono regolarmente in esercizio, essendo state inaugurate alle h. 12:00 alla presenza del Ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio; la risposta della cittadinanza è stata al di sopra delle migliori aspettative con oltre 50.000 biglietti venduti solo nelle prime ore di esercizio.
Quanto ai due passanti nel corso del corrente mese di gennaio verranno inaugurate le nuove fermate sotterranee di Guadagna e Lolli oltre a quella superficiale di Maredolce; proseguono inoltre col massimo impegno di uomini e mezzi i lavori di costruzione delle opere civili lungo le restati tratte; mediante TBM fra Belgio / De Gasperi e Notarbartolo, sistemi scatolari superficiali nelle tratte Giachery – Politeama e Francia – San Lorenzo Colli – Sferracavallo, metodi di scavo tradizionali lungo la tratta Imera – Castelbuono comprendente la nuova fermata sotterranea di Cefalù; sembra inoltre in via di risoluzione il rilevante problema geologico riscontrato nella tratta Giustizia – Lolli.
Quanto alla ZTL sei forse uno di quelli che si oppone al pagamento della tassa di 100 euro imposta dall’amministrazione comunale a tutti i richiedenti, residenti compresi ?
Però stai sempre a criticare la metro C , secondo te poco usata, anche se io ed altri utilizzatore dicono il contrario, ed esalti il trenino sulla casilina senza averlo ma preso quotidianamente (e ti assicuro che non era e non è un piacere sopratutto d’estate).
Esalti Trenitalia come esempio positivo e non hai mai avuto la fortuna , come me, di prendere ogni giorno i treni sporchi e sempre in ritardo della FL1, che saltano e vengono soppressi senza nessuno avviso alla stazione (anche se da una qualsiasi APP che sfrutta i dati di trenitalia puoi trovare tutte le informazioni) sui binari fatiscenti e privi di qualsiasi informazione.
Io prendo ogni giorno i treni della metro C e in “nuovi” treni vivalto della FL1 ed è come confrontare l’oro con il piombo.
Capisco la tua passione per il TPL in generale (anche io lo trovo interessante e mi diverto a studiare anche quelli di altre città) ma è difficile comprendere il tuo accanimento e le tue critiche per strutture che non vivi quotidianamente.
Adesso mi spiego certe affermazioni (è più veloce il 412 della metro C?) che mi sembravano fatte da una persona che non vive nel quartiere (non a Roma) e che erano al di fuori di qualsiasi realtà.
Hai massacrato Marino ma ti invito a venire oggi sotto casa mia per vedere la spazzatura che da 2 settimane si accumula fuori da cassoni sotto la guida esperta ed illuminata di Tronca senza che un giornale o una TV faccia uno straccio di servizio.
Inoltre per il tram di Palermo hanno impiegato “solo” 7 anni (inizio lavoro nel settembre 2007 anche se i cantieri sono stati inaugurati ad ottobre del 2006) invece per mettere in esercizio la C hanno impiegato “ben” 6 anni per aprire la prima parte e quasi 7 per arrivare a Lodi ( inizio lavori nel 2007).
Sicuramente i lavori e la situazione archeologica di palermo è più complicata di quella di Roma.
Sui dati dei 50.000 bisogna stare attenti a cosa si riferiscono: venduti dalle macchinette vicino ai tram che non danno il resto o venduti in generale in tutta Palermo !?
Ironia a parte spero, e credo, che il tram avrà successo e mi auguro che prima possibile inizi la progettazione di nuove linee e/o prolungamenti.
Bisogna però avvertire il sito ufficiale che le linee sono 4 e non 3 e che sono attualmente funzionanti.
Prendo tutti i giorni l’FL1 da Nomentana a Trastevere. Lo prendo alle 13:54 all’andata e alle 19:24 al ritorno tutti i santi giorni e devo dire:
1) quello dell’andata è puntualissimo, spacca il minuto.
2) quello del ritorno massimo che può tardare sono 7 minuti non di più, di media 5 però è spesso in ritardo.
3) i treni saranno pure vecchi e sporchi ma almeno ci sono e funzionano guarda anche gli altri utenti come li trattano… piedi sui sedili, gente che mangia e butta la carte…
4) Ho la metro Libia B1 accanto ma preferisco prendere il treno funziona sicuramente meglio (anche se sono solo 4 corse in un’ora)
Per andare a lavoro ho 2 scelte o prendere metro B1 + autobus 31 (da Eur magliana) o prendere FL1 a trastevere + tram8 … ecco con la prima opzione sai quando esci ma non sai quando arrivi con la seconda opzione posso metterci 10 minuti in più. L’8 è risaputo che funzioni bene e mi sento di dire che per l’utilizzoche ne faccio anche l FL1 lo giudico buono.
Io prendo la FL1 ogni giorno: la mattina dalle 8 alle 9 e la serà dalle 18 alle 20.
Puntuale quasi mai: quando porto io i figli a Scuola (che entro alle ore 8:20) riesco a prendere il treno delle 8:52 solo perché è sempre in ritardo. Quando è puntuale lo perdo e mi è capitato poche volte.
Quando poi piove saltano i treni come a che: l’ultima volta 3 su 6.
Meno male che non piove da molto tempo.
I Vivalti, appena consegnati, sono già tutti sporchi e scritti.
Sulla comunicazione non ne parliamo.
Un esempio: un giorno sull’APP viene segnalato che il treno (in ritardo di 8 minuti) che sta arrivando a Tuscolana verrà fermato ad Ostiense.
Penso pazienza, prendo quello dopo (in ritardo di solo 3 minuti) però all’arrivo del treno la voce computerizzata della stazione segnala che il treno in arrivo fermerà in tutti le stazioni fino a Fiumicino.
Quando sto per salire gli altri utenti mi avvertono che il treno verrà soppresso ad Ostiense.
Non ho parole…
Come è possibile che una società come Trenitalia non sappia usare i suoi stessi dati !? Meno male che ci sono le APP che aiutano il povero utente.
Grazie a queste APP se un treno salta o è in forte ritardo esco dopo da lavoro e non rimango al freddo ad aspettare un treno come mi succedeva 10 anni fa.
Approposito rispetto a 10 anni fa il servizio non è migliorato anzi …
Sicuramente meglio la FL1 che altri servizi ma si può e si deve fare molto meglio e sopratutto senza perdite di tempo il tragitto dovrebbe durare molto di meno: per me i 23 minuti tra Muratella e Tuscolana possono scendere facilmente sotto i 15 se non andasse come una lumaca e non si fermasse tutto quel tempo ad Ostiense.
Vogliamo parlare poi dello scambio B-Fl1 a Tiburtina !? uscito dalla metro i binari sono li vicini ma ti obbligano a fare 3 scale mobili in salita e una in discesa perché tocca passare dal centro commerciale cosi perdi 5-6 minuti giusto in tempo per perdere spesso il treno.
Fammi usare i sottopassaggi anche per entrare e non solo per uscire magari con accesso tramite metro bus.
Poi la scelta, per il Giubileo, di raddoppiare i Leonardo Express (che girano spesso vuoti) e non la FL1 (preso sia da turisti che da chi lavora a Fiumicino) è ridicola: sono 10 anni che ci racconto la favola che non si può aumentare la frequenza perché la gronda è troppa affollata e poi ci hanno messo 2 Freccia al giorno, raddoppiato il LEX e portato un altro treno FL3 a Tiburtina ogni ora.
Bene l’FL3 ma non dovevano portare a 10 minuti la FL1 e a 20 minuti il LEX ottenendo un servizio migliore per tutti.
Comunque il mio commento era rivolto a chi critica continuamente la linea C (senza prenderla) ed esalta Trenitalia come soluzione di tutti i mali.
Aggiungo che ad agosto spesso non prendo il treno perché rischio di impiegarci 2 ore invece di 1 visto che passa un treno ogni 30 minuti e se salta (spesso) si passa ad un treno ogni ora.
In assoluta onestà, ho ripreso a prendere la fl1 da qualche mese, dopo averla presa dal 2004 al 2011, e il servizio è notevolmente migliorato rispetto a 5 – 6 anni fa. La mattina in ora di punta i treni sono più puntuali che in passato, e con le nuove corse che fl3 che arrivano a tiburtina si ha una frequenza ogni 6-7 minuti lungo Tiburtina-trastevere. Invece continuano ad essere frequenti i ritardi la sera verso le 6. Spesso i ritardi provengono dalle tratte periferiche o dall’intasamento tra tuscolana e ostiense. Credo sarebbe ora di assestare i treni dei pendolari da Orte e Fara Sabina presso Tiburtina, e quelli della fl2 da Civitavecchia e Ladispoli presso ostiense,in modo da liberare la l’anello sud per una fl1 Fiumicino- nuovo salario con frequenze ogni 5 minuti e orari fino alle 23 con servizio prolungato il fine settimana.Si avrebbe una potente ferrovia metropolitana
Giuseppe, la spazzatura si accumulava con Marino e continua ad accujularsi con Tronca, e non solo sotto casa tua. Nessuno però può pretendere che il Commissario abbia la bacchetta magica per risolvere tutti i disastrosi problemi che ha ereditato, monnezza compresa; problemi che non ha causato Marino, ma che con la sua gestione, o per meglio dire non-gestione, ha pesantemente aggravato. Chiudere la discarica di Malagrotta senza un piano B è stato uno dei tanti provvedimenti frutto del pressapochismo e dell’impreparazione di questo improvvisato Sindaco, come il progetto Fori Imperiali che ha solo fatto morire il vitale Rione Monti e stravolto la circolazione lungo le strade limitrofe. Per questo, mentre la critica contro Marino per la monnezza sulle strade ci sta tutta, dare addosso a Tronca perché non ha risolto il problema sarebbe pretestuoso, e questo lo capisce anche un bambino. Quanto al “trenino della Casilina”, non posso pensare che condizionare le vetture sia un investimento impossibile, e più oneroso che traformare ciò che resta della linea in tranvia. Non si può giudicare il comfort della linea, sulla quale si è deciso di non investire, per concludere che tanto vale farla morire. Vorrei ricordarti che cosa era l’attuale FL3 prima dell’investimento fatto a cavall9 tra gli 90 e 2000: una ferrovia a binario unico, non elettrificata, con stazioni come Balduina ridotti a pisciatoi pubblici. Con lo stesso criterio con cui affermi che sul trenino non vale la pena investire, sarebbe valsa la pena dismetterla. Ora io non sopporto che in questa città si abbandoni quel che c’è invece che valorizzarlo spendendo poco. Tutto il progetto della linea C grida vendettabper come è stato finira implementato. Abbiamo un moncone che non arriva nemmeno in centro, realizzato per la gran parte sul rilevato di una ferrovia, che era da poco stata riammodernata, e che per lo meno arrivava fin quasi a Termini, e che con un minimo investimento, ancora oggi potrebbe essere prolungata lungo via Giolitti fino a Termini. Trasformarla in tranvia non apporterebbe alcun vantaggio in termini di capacità e di velocità commerciale, a fronte di ingenti investimenti. Si sta man mano mortificando questa linea, tagliandone tratte e lasciando doppioni lungo il suo percorso, per dimostrare che non è attrattiva e farla morire. Domando: quanti vantaggi economici apporterebbe prolungare il capolinea a Termini e sopprimerebil 105?
Ovvio che in un 2 mesi non risolveva il problema della spazzatura ma che peggiorasse sinceramente no.
Perfino mi figlio (un bambino) se ne accorto visto
che sotto casa mia la situazione è notevolmente peggiorata.
Ma la cosa più grave che non se ne parla più.
Poi io sono convinto che con Improta e Marino avremmo avuto qualche possibilità di vedere aperta San Giovanni nel 2016 ma questa è una mia idea.
Per Alex69alex:
Sul trenino mi dispiace io ho una visione diversa e non credo che nessuno dei due convincerà l’altro.
Comunque per il tombamento completo chi sa quanto dovremo aspettare (se mai si farà visto l’interesse di Trenitalia per il centro commerciale Termini) quindi così non si può lasciare visto che i treni girano vuoti.
Almeno andava sistemata la fermata davanti alla stazione della metro C.
Per Piero:
Io sono convinto delle potenzialità delle FL visto la difficoltà di creare binari a Roma ma io prendevo la FL1 nel 1999 e i TAF erano nuovi e puliti.
Si parlava di ridurre le frequenze a 10 e poi 5 minuti e di costruire le nuove fermate Zama, Portuense e Pigneto per trasformarla in un servizio metropolitano.
Era prevista la chiusura dell’anello per scaricare la gronda sud e creare una nuova linea.
Cosa è stato fatto? Molto poco.
Tutte le FL sono state inaugurate nel 1994 a parte la FL8 (2004) e poche stazioni sono state aggiunte.
Sono state aperte solo le fermate di parco Leonardo e fiera per gli interessi in gioco.
Dopo Rutelli-Tocci queste linee sono cresciute mentre si doveva puntare di più.
Molte linee sono ancora a binario unico nel 2016 con i problemi di Roma.
Alex, ma tu la utilizzi la FL3??? Io l’ho frequentata, da Giustiniana a Valle Aurelia, per quasi un anno intero, nel 2012, e ti assicuro che quasi ogni settimana (in certi casi più volte a settimana…) c’era un guasto, un ritardo o saltava una corsa…quando poi è nevicato, per due settimane (ma anche di più), i treni da Viterbo proprio non partivano…Tutt’ora ogni tanto ne faccio uso e comunque non è che dopo la fine del binario unico (dai primi 2000) la situazione sia tanto migliorata, anzi…Molte stazioni continuano ad essere inguardabili, quasi tutte prive di qualsiasi servizio essenziale (bar, biglietteria, servizi igienici, almeno nelle stazioni più frequentate, con interscambi con gli autobus), scale mobili che spesso non funzionano, segnaletica spesso assente o datata, indicatori degli orari in certi casi sbagliati o assenti, assenza di personale o di presidio, frequenze ancora a 15 minuti (30 nei giorni festivi) e soprattutto manutenzione che non viene effettuata da decenni (e questo vale anche sui treni)…L’unica stazione che si salva è Quattro Venti, intendo però nella parte superiore e lungo le scale mobili, ma non certo sulla banchina. Quanto al trenino sulla Casilina, secondo me non ha alcun senso mantenere un trenino accanto ad una linea metropolitana (MC). Quindi a mio avviso si potrebbe conservare il tratto da Giolitti (meglio da Termini) fino a Parco Centocelle (tratto che comunque non è direttamente interessato dalla MC) e da lì farlo deviare sulla Togliatti, poi viale dei Romanisti, poi Tor Vergata, fino ad Anagnina. Vorrei ricordare che a Tor Vergata sono presenti un’università, un ospedale, alcuni centri commerciali e alcune attività produttive. Quindi continuare a lasciare quella zona isolata dal mondo mi sembra davvero un atteggiamento irresponsabile. Inoltre non vedo perché sia così negativa l’idea di trasformare il trenino in una moderna rete tranviaria, se tanto la Casilina è ormai raggiungibile quasi interamente dalla MC, magari, lo ribadisco, portando la tranvia a Termini da una parte e ad Anagnina dall’altra, e creando così un effetto rete, effetto a cui sono tanto allergici i nostri governanti locali e nazionali…
Per Giuseppe: forse sotto casa tua la situazione rifiuti sarà peggiorata, sotto casa mia è rimasta pressoché la stessa, anzi talvolta sembra persino migliorata, ma non per questo né attribuisco i merito a Tronca che nulla avrebbe potuto fare, quindi ribadisco che il fatto che non se ne parli è semplicemente indice di buonsenso.
Per Alessandro: la FL3 l’ho presa praticamente tutti i giorni da novembre 2013 a marzo 2014, e ti do ragiine su tutto, ma ti invito a ricordare come era prima degli interventi fatti a cavallo tra gli anni 90 e il 2000. Si potrebbe sicuramente fare di meglio. Il mio esempio era nel confronto con il “trenino”. Una infrastruttura allora assolutamente scadente e con stazioni fatisecnti, sulla quale si decise di investire, ha ATTRATTO utenza. Peccato poi che come al solito in questo Paese quando si realizzano le infrastrutture, poi non si spenda un euro per la manutenzione delle stesse; ma questo è altro discorso. Quznto a un più proficuo uso del “trenino”, l’ipotesi progettuale di deviarlo dalka Togliatti verso viale dei Romanisti e Tor Vergata da un lato e verso Termini dall’altro la trovo molto interessante. Quel che non trovo utile è la sua trasformazione in tranvia. Sarebbe un costo non ripagato dai benefici. Minore capacità e velocità commerciale rispetto alla ferrovia urbana, e poi immagina il tempi che impiegherebbe un tram deviato dal Pigneto verso Circonvallazione Casilina, Piazzale Prenestino, Porta Maggiore, via di Porta Maggiore, piazza Vittorio, via Napoleone III, Termini rispetto al percorso che fa attualmente la ferrovia. Basti confrontare i tempi di percorrenza del “trenino” dalla fermata S. Elena al capolinea dei Laziali con quello del 5 o del 14 da piazzale Prenestino ala prjma fermata di via Napoleone III subito dopo piazza Vittorio
Lo so, ma in 15/20 anni mi sarei aspettato interventi più concreti sulle stazioni, sulla velocità e sulla qualità dei treni FL3. Non è pensabile che il primo tratto di scale mobili a Valle Aurelia, una stazione importante, di scambio con la MA ma anche con alcune linee Bus tangenziali (31, 33, etc…), sia quasi sempre guasto, per esempio…
Riguardo alla capacità e alla velocità commerciale del trenino sulla Casilina, secondo me il tuo discorso era assolutamente condivisibile quando il trenino era extraurbano, ossia quando era diretto a Pantano e addirittura a Fiuggi. Ma ora che di fatto è diventato un’infrastruttura urbana, limitata a Parco Centocelle e spero poi a Tor Vergata/Anagnina, basterebbe una moderna tranvia, simile ai tram 2 e 8 (non certo ai vecchi 14, 19 o 5…), con corsia riservata e asservimento semaforico. Questa naturalmente è la mia opinione
Alessandro, la mia come la tua valutazione sulla convenienza di una trasformazione in tranvia di quel che resta della ex Roma-Fiuggi, così come di qualunque investimento infrastrutturale, non può prescindere da una analisi costi-benefici. Esistono numerosi studi a sostegno di una non-trasformazione, di cui ho già postato i link. Attendo altrettanti studi che mi dimostrino il contrario, al di là di semplici valutazioni sulla vestustà del trenino, peraltro del tutto opinabile visto che in Germania le Stadtbahn sono ancora ampiamente utilizzate. Non mi hai risposto poi su quanto più lento sarebbe il percorso sulla sede tranviaria da piazzale Prenestino a Termini, anche percorso da vetture come quelle del 2 o dell’8
Alex, io non capisco perché mai dobbiamo continuare ad avere dei treni vecchi di 60/70/80 anni, anche rischiosi per l’utenza, quando invece possiamo trasformare quei treni in una moderna tranvia o anche metrotranvia (con adeguamento dello scartamento dei binari), che avrebbe tempistiche di percorrenza quasi uguali a quelle del trenino ma che soprattutto ci darebbe delle garanzie in termini di sicurezza e comfort. Qui non è che si sta discutendo se metterci un tram o una metropolitana oppure un tram o un treno, quindi non capisco perché continui a ragionare sul tempo d’impiego del percorso in oggetto, percorso che comunque è alquanto più limitato di quello originario (a maggior ragione se decidessero di fermarlo a Parco Centocelle). Se vogliono lasciare il trenino, lo lascino, ma che almeno venga ammodernato, ma chi è che osa prendere un mezzo pubblico così malridotto. Le Stadtbahn? Io le ho prese a Monaco e a Berlino, ma anche a Vienna, i treni sono aggiornati…
Guarda, Alessandro, che diciamo la stessa cosa. Investire sull’infrastruttura, considerandola risorsa da valorizzare, vuol dire anche quello che auspichi tu; a parte che secondo me le vetture potrebbero avere ancora lunga vita e con piccoli, mirati interventi volti al miglioramento del comfort potrebbero benissimo svolgere io loro servizio egregiamente per altri vent’anni almeno, capirei ad ogni modo un progressivo turnover del materiale rotabile. Invece si vuole fare esattamente l’opposto: smantellare l’intera infrastruttura. L’adeguamento non solo dello scartamento, ma anche di tutto il sistema di alimentazione, non dimentichiamolo, andrebbe visto, semmai, come obiettivo a lungo termine, in un’ottica di integrazione della rete, e non come priorità. Si tratterebbe infatti di un investimento ingente, 64 milioni di euro, a fronte di nessun vantaggio immediato, anzi una minore capacità e tempi considerevolmente più lunghi da Pigneto a Termini. Si adduce sempre la scusa che il trenino è poco utilizzato per giustificarne lo stillicidio continuo; ma se si continua a non investire su questa infrastruttura, e contemporaneamente a mantenere i doppioni 105 e 106, col 105 che ha il vantaggio di partire da Termini, come si può pretendere che la gente lo usi? Ripeto la domanda-provocazione: in quanto tempo si rietrerebbe dall’investimento di un prolungamento verso Termini, se contemporaneamente si sopprimesse il 105? E magari si aggiungessero dei tornelli antiportoghesi all’ingresso di tutte le banchine, come è stato fatto per la Roma Nord
Alex concordo pienamente con le tue considerazioni riguardo la tranvia Laziali Centocelle; una linea suscettibile di rilevanti sviluppi trasportistici a servizio di un vastissimo quadrante urbano destinato altrimenti a non essere mai servito efficacemente da alcuna linea metro ferroviaria.
Una linea che si vuole invece irresponsabilmente sopprimere da un lato per implementare l’utenza sulla metro C, linea che peraltro ha apparentemente un differente bacino di traffico; dall’altro per giustificare l’acquisto di nuovi autobus pseudo ecologici per limitare l’inquinamento atmosferico.
Se solo si volessero seguire le indicazioni progettuali degli ingg. Spinosa, Formigari e Messina potremmo disporre, in tempi e a costi ragionevoli, di una efficiente infrastruttura su rotaia a servizio di quella vasta area urbana compresa fra La Romanina, Tor Vergata e Frascati oggi servita esclusivamente e malamente dal vettore su gomma.
Magari prolungandola, aggiungerei, al capolinea a valle della nuova funicolare di Rocca di Papa; ma questo evidentemente sta scritto nel libro dei sogni.
L’attuale classe dirigente della capitale, intesa come classe politica, religiosa, imprenditoriale e dirigenziale, si rivela invece sempre più incapace a gestire l’ordinaria amministrazione (non parliamo poi delle criticità) di un’area urbana popolata da più di quattro milioni di abitanti, accampando continuamente scuse di natura finanziaria alla propria inerzia.
Una città che, in costanza di tali comportamenti, appare inesorabilmente condannata al declino; purtroppo al riguardo basta leggere gli sconfortanti programmi elettorali dei candidati alla carica di sindaco per nutrire ben poche speranze di riscatto.
Strano, a Roma, dopo i milioni spesi per rinnovare la tratta Torrenova-Pantano, dopo soli due anni hanno buttato tutto (forse qualche traversina a doppio scartamento è stat recuperata e messa in opera), raschiando alla Stazione di Grotte Celoni anche la guaina!!!!!!!!!!!!!!!!
Forse era una manutenzione necessaria per il quale non si poteva aspettare le tempistiche dell’appalto della stazione.
Si parla comunque di una linea fondamentale e molto trafficata per il quale non si può rischiare un blocco per aspettare la sostituzione della linea che avverrà, se va bene, tra due anni.
Arnaldo, avevo già commentato, prima di arrivare in fondo.
Visti i decenni (calendario cinese), GIUSTAMENTE le FS non vogliono correre il rischio che crolli qualche palo.
Sarebbe opportuno conoscere l’età della catenaria della coppia di binari non interessata alla “costruenda” (?) stazione.
Non è piacevole fare le Cassandre e che piacere sarebbe essere smentiti dai fatti….
Va bene. Ma se la linea C non arriva in centro ed a Farnesina servirà a poco.
Quindi siamo alle solite: quando si appalterà la prosecuzione della C come da piano regolatore?
Si perché secondo te la gente che abita da nel versante periferico come Borghesiana, Ponte di Nona o magari Giardinetti e Torre Angela/Tor Bella Monaca non è da prendere in considerazione e deve vivere per forza nel degrado del traffico condizionato dalle automobili oppure prendere miriadi di mezzi per spostarsi in un preciso punto, ve? Per favore, ragioniamo in modo collettivo anziché solo individuale?
Leggi sopra cosa ne pensano de ‘sti sfigati abitanti del quadrante sud-est i cattocomunisti radical-chic.
Premesso che sono a favore del mantenimento della ex Roma Fiuggi sulla sua sede fino a Laziali, semmai con un prolungamento a Termini, domando ai più esperti se la deviazione sulla Circonvallazione Casilina sia indispensabile all’implementazione del progetto e se non si possa invece evitare. Peraltro mi sembra evidente che il trenino sulla Circonvallaziine Casilina non potrebbe morire lì (che senso avrebbe?), quindi un’eventuale integrazione nella rete tranviaria (ammesso che sia vantaggioso dal punto di vista trasportistico) richiederebbe ingenti investimenti su tutto il suo percorso, che non sarebbero certo compresi in questo capitolato, quindi chi se ne dovrebbe fare carico? Mi sembra tutto molto campato per aria. Ho il sospetto che ci sia una manovra per far morire questa infrastruttura, e ogni occasione per farlo è buona. Non dimentico i recenti propositi della – per nostra fortuna ex – Giunta Marino, di smantellare tutta la sede tra Centocelle e Giardinetti, per trasformarla in corsia preferenziale per inquinanti, poco capienti e più costosi dal punto di vista dei costi di gestione per passeggero trasportato, bus!!!
Non fare confusione : La roma giardinetti é di proprietà della regione , ed è gestita da atac , con un contratto di servizio in proroga , che paga un corrispettivo forfettario per tutte e 3 le ferrovie concesse ( roma lido , roma giardinetti , roma civitacastellana viterbo) .
Alla regione non gli importa niente della fine che fa la roma giardinetti , per questo lascia che atac , limitandola a centocelle ,riduca i costi di esercizio.
Considera che in teoria è possibile mandare i treni fino a togliatti su binario unico , ma atac non lo fa perchè dovrebbe presentare un nuovo piano d’esercizio alla regione , ovvero la stessa cosa che ha fatto per limitarla a centocelle.
La situazione attuale quindi è : fai quello che vuoi tanto io ti pago sempre lo stesso . Che si traduce in : limitiamola cosí risparmiamo , e non mandiamola a togliatti altrimenti poi bisogna occupare tempo e personale per manovrare gli scambi
In questo marasma è difficile capire chi vuole fare qualche cosa per questa linea.
http://centocelle.romatoday.it/termini-giardinetti-centocelle-progetto-riqualificazione.html
Il tombamento e l’eventuale trasformazione in tranvia per adesso sono solo delle idee molto molto lontane.
Intanto i macchinisti sono stati spostati sulla Roma-Lido e riprendere il vecchio percorso è impossibile senza personale.
Sinceramente io pensavo che fosse logico limitare il trenino alla fermata di Parco di Centocelle aumentando la frequenza e limitando invece le linee BUS invece è stato fatto qualcosa che scontenta tutti: le frequenze non sono aumentate , il treno non scambia con la metro e la distanza dalla stazione (e sopratutto dal capolinea dal “free” 106 ) ne scoraggia l’uso (io vedo la parte finale e sono sempre vuoti) mentre davanti alla stazione Parco di Centocelle tante persone scambiano tra i bus 105, 106 e 451 dove è più facile non pagare: poche persone escono dalla metro e poi prendono il 105; chi prende il 105 per lo più arriva con il 106 o il 451.
Riformulo la domanda: la deviazione sulla Circonvallazione Casilina della ex Roma-Fiuggi è indispensabile all’implementazione del progetto del nodo Pigneto? Se sì, come verrebbe riutilizzata la sua sede? E che percorso avrebbe dopo piazzale Prenestino? E quanto questa deviazione rientrerebbe nel capitolato d’appalto relativo alla Fase 1 lotto II ? Se no, perché è inserita nel lotto II?
Sic stantibus rebus, ed i ragionamenti, evitiamo anche di emettere metano, anzi non respiriamo più, così abbasseremo la CO2.
Torniamo al serio: gli scambi sono già manovrati per la Staz.di Centocelle ed inviare un convoglio (anziché farlo stazionare per decine di minuti) fino a Togliatti sarebbe un gioco da ragazzi. Quattrocento metri percorsi alternativamente su binario illegale….forse occorrerebbe l’autorizzazione dell’Altissimo!
Finalmente un altro importante interscambio (ferrovie FL-MC-tram 14, 19, 5) che spero venga realizzato nei tempi previsti e che riduca i pesanti attuali flussi su Termini
Dici bene. La paura è che se vincessero i M5S e prevalessero i fregnacciari nella redazione del loro programma, bloccherebbero sine die i lavori al grido di “Salviamo il ponticello! No aaaa speculazzzzione! Tutti in bicicletta, e er nonno… In cariola!”.
Io vivo nel terrore…
La battaglia sul salvataggio del “ponticello” è l’ultima, assurda manifestazione NIMBY i uno sparuto gruppo sedicente Comitato di Quartiere e non mi risulta sia stata cavalcata da alcun esponente Cinquestelle, né tantomeno che faccia parte del loro programma elettorale. Quanto al timore che si blocchino i lavori, tranquillizzati: stiamo parlando di un progetto commissionato e finanziato dalle FFSS, che insisterebbe su terreni di proprietà demaniale. Nessun sindaco, neanche pentastellato, potrebbe fare nulla per bloccarlo, per fortuna
io ho paura invece che vincano i soliti che hanno amministrato in questi ultimi 20 anni e che sono stati capaci di rendere la capitale d italia in queste condizioni…..detto questo sarebbe l’ora di farla finita con queste disgressioni politiche e pensare invece a fare quello che non si è fatto in tanti anni…….
Prima di scrivere idiozie ed offese, leggeteli i programmi!
Fregnacciaro sarai che non rileggi e correggi quanto scrivi….
x giorgio WBB
Fregnacciaro sarai che non rileggi e correggi quanto scrivi….
Inoltre la massa dei comitati del NO sono emanazione dirette o indirette del PCI, PDS, DS, PD….ma quanti cambiamenti per mutare nulla….
Scusate ma… in teoria con la fase II anche gli FL7 e FL8 dovrebbero/potrebbero fermarsi a Pigneto avendo in comune gli stessi binari di FL4 e FL6; o sbaglio? in questo modo tutte le linee FL tranne la 2 e la 5 (almeno per il mometo) passerebbero per Pigneto facendolo diventare il più grande HUB dei treni suburbani della capitale… esattamente come Chatelet a Parigi … Le potenzialità per questo nodo sono enormi e potrebbe veramente rivoluzionare il sistema trasportistico capitolino… speriamo bene…
La 2 e la 5 dovrebbero, in prospettiva, diventare un’unica FL con ka chiusura dell’anello, andando a realizzare il passante mari e monti secondo il progetto di Tocci. Tale progetto sarebbe basato su tre passanti, quello appunto denominato mari e monti, che da Aurelia verrebbe instradato via Pineto-Vigna Clara-Tor di Quinto-Nomentana-Tiburtina verso Lunghezza e oltre; quello dei laghi, che sarebbe il prolungamento della FL3 verso Ciampino e di lì, proseguendo per Frascati-Albano-Velletri, quindi senza passare per Pigneto; infine, il passante FL1 già in esercizio
Un’ottima notizia che riapre un piccolo spiraglio di luce nel buio pesto in cui brancola tutta la progettualità romana, trascinata nel pozzo dal fallimento della Metro C che ha chiuso l’anno in bellezza con lo stop sine die di tutti i cantieri aperti e una severa ipoteca su ogni possibile futuro sviluppo dell’opera. Una cosa non mi è chiara: quando si parla della ex Roma-Fiuggi che dovrebbe passare sopra il vallo tombato. Dove continuerebbe poi?
Conversione in tramvia per un’ipotetica circolare sud , per poi rimmettersi sul percorso del 5,14,19 sotto la tangenziale.
Inutile dire che l’attuale tratto tramviario porta maggiore- termini è quasi saturo ( anche per via dell’impossibilità di utilizzo dei cityway , quindi bisogna ricorrere alle stanga e socimi in numero elevato ) , mentre l’attuale percorso del trenino su via giolitti è più lineare e veloce rispetto a quello su via di porta maggiore del tram.
Se solo arrivasse a piazzale dei cinquecento invece che a laziali…..
Se diventa una circolare il tram ritorna sulla prenestina fino a Palmiro Togliatti quindi per arrivare a Termini tocca fare uno scambio.
Se si usano tram più capienti e un minimo di accortezze si può aumentare la portata di questa linea.
Sotto un link di un progetto che per 250.000€ promette di ridurre i tempi da 40 a 28 minuti.
http://centocelle.romatoday.it/tram-prenestina-progetto-tempi-.html.
Quanto costerebbe rifare tutto l’armamento dallo scartamento ridotto all’ordinario, tutta la trazione che ora è 1500Vcc, il rinnovo del materiale rotabile e la rottamazione delle attuali vetture, il depositondi Centocelle…. per ottenere quali vantaggi? Quando solo spendendo pochi mioioni per prolungare di 500m i binari verso Termini farebbe aumentare del 20% l’attrattiva della linea? Ovviamente sopprimendo tutti i doppioni su gomma
http://www.cityrailways.net/studi-e-tecnica/2015/11/11/giu-le-mani-dal-trenino.html
http://www.cityrailways.net/studi-e-tecnica/2015/5/19/tutto-cambia-perche-nulla-cambi.html
http://www.tramroma.com/att_roma/att_2015_2.htm#0208
Aggiungo che il trenino dal punto di vista normativo burocratico è molto più complicato di una tranvia.
La tensione, se non l’hanno ridotta per risparmiare, è di 1650 Volt.
un pò fuori tema ,ma è curiosità… come mai la metro C non effettua il fine settimana gli orari prolungati come la A e la b , e mi sembra che domani 31 non effettua orario fino alle 2.30??
Sempre rete metro è oppure sbaglio?
Nei display dei treni per domani riportava l’ultima partenza alle 02:30 (come le altre metro) mentre venerdì l’orario sarà il solito.
Ah se solo questa linea arrivasse fin su la Cassia che super infrastruttura sarebbe!
Finalmente una buona notizia dal fronte! Ora per andare al Romics non abbiamo più bisogno di farci scarrozzare fino a Tiburtina o a Ponte Lungo!
Rispetto al Ponticello pedonale riportato in mille film neorealisti, noi abitanti cerchiamo di conservarlo più come memoria che per il suo stile. Ma se si portasse realmente in porto la copertura (ci battiamo dal 1992) fornendo uno spazio fruibile e concertato…gli daremo pure una mano a mettere i mattoni…ma, e questo deve essere chiaro, il Comune ha detto che non ci mette soldi, la Regione non lo ha precisato e non vorremmo un cantiere incompiuto. La nostra richiesta prevedeva anche lo spostamento del trenino della Casilina sul percorso tranviario del 5-14-19, aprendo la Casilina all’uscita su Piazza del Pigneto evitando, per chi va al centro, di girarsi il Pigneto (circonvallazione Casilina-Via Aquila- piazza del Pigneto) Meno smog e traffico nel quadrante… sempre se il narcotraffico abbandoni la piazza di spaccio.
Buon Giorno vorrei sapere in che modo la Termini-Centocelle verra integrata in questo progetto e se verra integrata grazie
Nel lotto II della fase 1 dopo il Tombamento completo
FASE 1 – II° lotto [29 mln€]: completamento finiture e impianti fermata FL1-FL3; Tombamento completo del vallo con sistemazioni superficiali definitive; Deviazione Laziali – Centocelle su Circonvallazione Casilina.
Nel rapporto ferrotranviario che sotto riporto (pagina 76) si parlava di un nuovo servizio tranviario “Circolare Sud”: il trenino che passa sulla casilina veniva trasformato in un tram e fatto passare sul tombamento di circonvalazione casilina per connettersi alla rete dei tram sulla prenestina.
https://www.comune.roma.it/PCR/resources/cms/documents/Ferrotranviario_slide.pdf
Questa è un’ipotesi progettuale che mi trova in netto disaccordo, pienamente d’accordo con tutte le analisi fatte da Andrea Spinosa circa la convenienza di mantenere l’infrastruttura ferrvia a scartamento ridotto così come è, potenziandola, piuttosto che degradarla in tranvia, con costi che non sarebbero ripagati dai benefici, anzi porterebbero il maleficio di una drastica riduzione della capacità. Aggiungo gli aumentati tempi di percorrenza solo della tratta Pigneto-Porta Maggiore a cui si andrebbe incontro, andando ad infilare il trenino nel casino di via Prenestina, quando adesso gode del vantaggio di percorrere quel tratto senza interferenze su sede propria
A questo punto mi chiedo come mai non si pensi ad approfittare dell’occasione e tombare completamente il vallo dalla Casilina alla Prenestina, in modo tale da porre rimedio definitivamente alla divisione in due del quartiere . Che senso ha fare una piazza ben allestita se poi da un lato sono sempre necessari dei ponti pedonali?
Ma questo è previsto nella fase 1 lotto 2
Era ora
Scusate, chi mi può spiegare la fase 2? “realizzazione fermata FL4-FL6; Sottopasso collegamento tra le due stazioni e Mandrione; Riqualificazione zona Mandrione.”
Dove sarà realizzata la fermata FL4-FL6? Che cosa c’entra il Mandrione? Inizialmente pensavo alla stazione Casilina ma penso sia troppo lontana per collegarla con un sottopasso alla stazione Pigneto…
Il secondo e terzo lotto contemplano l’area della Casilina Vecchia e del Mandrione, dove le fl passano. Si tratterebbe di un tombamento successivo a quello della circonvallazione Casilina. La fermata delle fl provenienti da sud sarebbe proprio nell’area limitrofa la casilina vecchia. Una simile riqualificazione della zona creerebbe un suggestivo contesto urbano in una area oggi angusta e poco fruibile nonostante i meravigliosi acquedotti romani che la attraversano.
Come già commentato altre volte questa stazione è fondamentale per il trasporto urbano e lo sarà ancora di più se completata in tutte le sue fasi perché diventerà un punto di scambio tra le FL e trasformerà una rete attualmente Termine- centrica in una rete “anche” tangenziale.
Nel rapporto ferrotranviario si parlava anche di “PREDISPOSIZIONE FERMATE FR7 E FR8 (FASE 2)” quindi potenzialmente a Pigneto si possono incrociare tutte le FL escluso la FL2, che va a Tiburtina e scambia con FL1 e FL3, e la FL5 che può scambiare a Trastevere, Ostiense e Tuscolana con FL1 e FL3..
Questa stazione quindi permette di sfruttare meglio la rete FL senza costringere le persone a passare dal centro o a usare le metro.
Non credo che il flusso sarà solo dalle FL alla C ma più il contrario: con la C io posso scambiare a Pigneto e prendere le FL anche per prendere la B a Ostiense (se volessi arrivare in zona EUR) o aTiburtina (per Rebibbia, Università, Umberto I e centro) realizzando lo scambio con questa linea ancora prima di arrivare a Fori Imperiali.
Se verrà realizzato lo stadio della Roma a Tor di Valle la stazione Pigneto porterà i tifosi sparsi sulla linea C e sulla prenestina a Magliana con la FL1.
Per questo motivo, come ancora riporta il sito della regione Lazio, questa stazione andava completata prima dell’apertura della stazione Pigneto della linea C.
Che dire, meglio tardi che mai.
Direi che è un’opera fondamentale, soprattutto per me che venendo da Ciampino attualmente perderei molto tempo per cercare uno scambio con la linea C, senza contare la frustrazione di vedersi passare davanti col treno tutto il Pigneto e la zona Appio Latino senza che si sia mai pensato a fare una fermata.
In questa maniera anche chi deve andare a Ostiense e Tiburtina (due stazioni ferroviarie importanti) gli basterà scendere al pigneto per acchiappare l’utile Orte-Fiumicino che taglia la città!
Nella speranza che prima o poi si creino nuovi percorsi che da Roma Sud vanno verso Est e Ovest sfruttando l’anello ferroviario (attualmente l’unica linea è la Velletri-Roma Tiburtina – che prima era Velletri-Roma Tuscolana) questo mi sembra un buon sistema per evitare il cambio metro o autobus a Termini…incrociando le dita che la metro C ovviamente continui il suo percorso.
Una buona notizia in campo trasportistico! Certo speriamo che nei termini di realizzazione dell’opera la metro C si attesti a S. Giovanni… perché altrimenti riverserà solo gente in più sulla stazione, senza ricevere in cambio molto in orari di punta (almeno per chi si dirige verso il centro…che negli orari mattutini è la stragrande maggioranza).
Riguardo il ponticello del Pigneto mi sapreste dire perché c’è chi si oppone alla demolizione e alla copertura di parte del vallo?
Architettonicamente per come è ridotto il ponticello fa piuttosto schifo, non so se abbia qualche valore storico ma a occhio non sembra. Certo negli anni cinquanta e sessanta quando la zona era meno edificata e più tranquilla poteva essere caratteristico e magari tanti se lo ricordano da allora ma oggi?
Per il progetto poi: innanzitutto toglierei per legge i ribassi e spero che stavolta non ci siano poi rialzi in corso d’opera.
In secondo luogo, per evitare la sensazione spesso veritiera di progetti calati dall’alto mi augurerei che prima di iniziare i lavori si faccia vedere agli abitanti del quartiere come sarà l’aspetto finale e magari si ascoltino eventuali critiche. Perché come dimostrano anni di esperienza, quando si parla di nuovi giardinetti e arredo urbano a Roma i risultati sono troppo spesso sciatti e scadenti.
Sulla parte finale del tuo discorso in linea di principio sono d’accordo. Ma ritengo che alla fine si debba procedere con la soluzione migliore. Meglio se concordata. Altrimenti pazienza.
Alcune delle sistemazioni più brutte delle piazze lungo la MC sono state scelte dagli abitanti che infatti e con grande coerenza oggi sono i primi a lamentarsene. Se non ricordo male sono Gardenie e Mirti.
A Pigneto è andata un po meglio con la concertazione con i residenti.
Quindi FL 1 e 3 condivideranno la stessa banchina. Peccato, non agevola molto la chiarezza.
Ad ogni modo, ottima notizia.
Beh in realtà io trovo che sia molto più funzionale, soprattutto per gli spostamenti interni a Roma (tipo Pigneto-Trastevere, per dirne una). Io mi piazzo lì e il primo treno che passa lo prendo, sapendo che entrambe le linee passano per Trastevere. Facendole passare su due binari diversi dovrei correre da una banchina all’altra per prendere quello che magari è arrivato prima (come capita sempre a me a Tiburtina per arrivare proprio a Trastevere).
esatto… se ci fosse un’altra linea passante ipotizziamo la FL2, le frequenze scenderebbero a 5 minuti nel tratto tiburtina – trastevere … praticamente meglio della b1 e della C…
Per ovviare a tale “problema” basta mettere un tabellone elettronico prima della discenderia. Guardandolo, chi deve prendere uno specifico servizio si reca direttamente al binario di quel servizio. Chi invece deve solo prendere il primo treno che passa, guarda al tabellone e vede a che binario passa il treno.
Invece mettiti nei panni del turista (o del non habitue) che decide di scendere sulla banchina. Si legge sui tabelloni solo la scritta “regionale num.xyz”. Non è che sia proprio un’informazione user friendly, no? 🙂
A quel proposito il problema secondo me non è far passare o meno i treni sugli stessi binari, ma cambiare la dicitura di arrivo; su questo la penso come te!
Quest’estate girando per Milano ho preso le S proprio sotto il passante; lì passano tutti su un binario e quando ne arriva uno compare la scritta S-x. (non voglio aprire lotte Roma-Milano che per me non esistono eh, lo uso soltanto come esempio!)
Questo è un problema generale dovuto al fatto che Trenitalia stessa non sa neanche come si chiamano le sue linee: FL1 a Tiburtina, FM1 a Tuscolana e FR1 a Muratella sono tre nomi diversi per lo stesso treno.
A Tuscolana FL1 e FL3 passano sullo stesso binario: il 5 verso Ostiense e il 4 verso Tiburtina .
Come a Torino, e pensò anche a Milano, nei tabellone va riportata la dicitura FLX e poi regionale xxxx.
Fuori dalle stazioni va riportato un pannello simile a quello della metro che indica una stazione FL e mappe sui binari per gli scambi con metro e tram.
credo che sia più comodo e meno dispendioso avere un solo binario con una chiara informazione aggiornata in tempo reale invece che muoversi tra un binario e l’altro rischiando di perdere il treno, come già avviene a ostiense e trastevere … si fanno 2 binari dedicati alle FL cioè un passante … e non mi sto inventando nulla, si fa così
Ma qualche solone sta pensando di utilizzare 4 o 6 binari per l’Anello?
Questo va tenuto separato dal resto della classica rete ferroviaria, altrimenti, oltre ai disagi nei sopra interventi descritti, ci sarà sempre la soggezione alla lunga percorrenza, all’AV, al merci rapido.
Binario pari, binario dispari; treno per…… e tutto è semplificato.
Vero che le ex FS sono cadute così in basso, che qualunque serio trasportista è meglio che le ignori, però c’è un limite a tutto.
Bene, è un nodo fondamentale. Speriamo rispettino i tempi.
Scusate, ma come collegheranno in futuro le linee 4 e 6? Quelle passano belle lontane dal Pigneto.
Ci sarà un percorso sotterraneo che sfrutta il diverso lovello delle due stazioni. Dall’area del mandrione sottopassa le banchine della fermata FL4 e 6, prosegue lungo l’attuale trincea ferroviaria circonvallazione Casilino ovest per arrivare direttamente a livello della banchina della fermata FL1 e 3.
Questo permetterà di creare un percorso integrato completo tra la Linea C, le due fermate e in generale una ricucitura fondamentale tra ai quartieri Pigneto e Mandrione.
Si sta infatti pensando anche ad attrezzare il sottopasso con strutture commerciali e istallazioni di altro tipo in grado di permettere il più possibile lo svincolamento del sottopasso dagli orari di apertura delle stazioni vista appunto l’importanza urbanistica oltre che trasportistica dell’opera.
No scusate, credo non abbiate capito il mio dubbo: la 4 e la 6 hanno come fermate prima Termini e poi direttamente Capannelle.
Quindi cambieranno anche direzione le linee laziali? Cioè, invece di andare a Termini cambieranno percorso ed andranno a finire al Pigneto? Questo non capisco.
Ci sarà una nuova fermata Pigneto tra Capannelle e Termini.
Puoi pensare Pigneto come una stazione in due parti collegate da un percorso sotterraneo.
Le immagini sopra riguardano solo il troncone della stazione sulla linea FL1 e FL2.
Puoi trovare qualche immagine a pagina 76 del rapporto ferrotranviario (del 2010 se non sbaglio) sotto riportato
https://www.comune.roma.it/PCR/resources/cms/documents/Ferrotranviario_slide.pdf
Ah ok, mi mancava questo passaggio! Grazie mille!
Ma siamo ad oltre 500 m. di distanza; se le rotture di carico danno fastidio anche se hai il mezzo a lato…..