[Puntata 1/3] Ma davvero sembriamo così stronzi?!?! Perché Chiesa Nuova è tecnicamente fattibile
Questa volta siamo veramente inca**ati. Ci conoscete per il linguaggio sobrio che accompagna i nostri post dove argomentiamo sempre nel merito le questioni che solleviamo. Lo faremo anche questa volta, con un ciclo di 3 post, che però avranno tutti un titolo provocatorio, indirizzato alle persone che vedete nella foto di copertina: da sinistra verso destra, Guido Improta, assessore capitolino alla mobilità; Ignazio Marino, sindaco di Roma, e Paolo Omodeo Salè, presidente di Roma Metropolitane. A loro diciamo che siamo stufi di una storiella, i vantaggi che deriverebbero dallo stralcio della stazione Chiesa Nuova dal tracciato della linea C, che reputiamo una autentica presa per i fondelli, una pesante ipoteca sulla funzionalità, economicità e razionalità dell’infrastruttura. Nonché uno scippo ai cittadini (e non) della Roma di domani che vivranno il centro storico penosamente come purtroppo siamo oggi abituati. Senza Chiesa Nuova dovremo dire addio a un centro storico raggiungibile anche dalle periferie, veramente libero dalla morsa del traffico e dallo smog.
Una linea metropolitana ha un impatto sociale enorme. Le sue caratteristiche vengono definite a valle di approfonditi studi che mettono in luce chiaramente quanto siano superiori i benefici rispetto ai costi. Stabilito questo, la società tutta e in particolare chi presiede ai meccanismi decisionali si deve caricare il peso della complessità e onerosità delle problematiche inerenti la sua realizzazione senza se e senza ma. Oggi, invece, sulla base di considerazioni del tutto superficiali, sotto il solo faro politico del risparmio economico-temporale, si stravolge completamente la tratta centrale con l’eliminazione vergognosa di una stazione, o meglio di una ulteriore stazione; L’unica rimasta a garantire una copertura adeguata dell’intera Ansa Barocca. Si fa una scandalosa scelta politica e la si traveste maldestramente da necessità tecnico-costruttiva. Nello specifico il travestimento ha le sembianze di una cospicua nota tecnica di Roma Metropolitane (qui allegata) che fa acqua sotto tutti i profili: costruttivo, trasportistico, economico. A partire da oggi con tre post dedicati, e dal titolo un po’ provocatorio, li criticheremo tutti!
Oggi analizziamo gli aspetti costruttivi della stazione, sotto il profilo archeologico e di interferenza con gli edifici, che vengono definiti unici e insormontabili.
PROBLEMATICHE ARCHEOLOGICHE
Criticità archeologiche a Roma? La scoperta dell’acqua calda!!. La problematica dell’esaustività dell’indagine archeologica preliminarmente alla realizzazione delle opere è una caratteristica intrinseca di tutti gli scavi urbani in contesti fortemente stratificati. I saggi archeologici del 2006/2007 si sono fermati invariabilmente, lungo tutto il percorso centrale della Linea C, per l’affiorare della falda acquifera prima di aver raggiunto le quote “sterili”. Le indagini devono quindi necessariamente proseguire durante la fase esecutiva, una volta completate le opere funzionali al sostegno delle terre e all’impermeabilizzazione degli scavi (Diaframmi e pali perimetrali). Tutti gli inconvenienti relativi a questo modus operandi li hanno patiti e affrontati a Napoli, come Atene, Istanbul, Salonicco, solo per citare i contesti più significativi. Che perditempo tutti gli altri… Il Comune ha scoperto che non facendo le stazioni si evita il problema dell’archeologia! Chissà che il certificato di eccellenza 2014 non sia stato conferito a Roma Metropolitane proprio per questa sensazionale scoperta.
Che confusione! La “…presenza già accertata di importanti reperti archeologici.” non corrisponde all’area in cui dovrebbe sorgere il pozzo di stazione. Infatti non va dimenticato che le indagini archeologiche sono state effettuate 10 anni fa sulla base di un progetto che è totalmente diverso da quello attuale. i saggi che hanno intercettato manufatti di rilevante interesse sono quelli sulle aree inizialmente ipotizzate per le uscite della stazione.
L’attuale assetto della stazione, con l’abbandono del modello Roma e la concentrazione di tutti gli spazi in un unico scatolare al centro della piazza, non interesserebbe più quelle aree.
Appare poi ridicola la doglianza relativa al collettore fognario che viene addirittura considerato un incentivo alla realizzazione del pozzo di stazione in quella posizione.
I risultati delle indagini hanno rivelato una situazione archeologica complessa ed articolata sia in Via Sora (…) sia in Piazza Sforza Cesarini (…). L’analisi delle stratigrafie del saggio sul sagrato ha rilevato invece la presenza di resti meno significativi.
Si è concordato sulla soluzione di realizzare la stazione nell’area antistante il sagrato della chiesa, interessando per buona parte il tracciato della strada, plausibilmente già manomesso per la costruzione della fognatura, e per limitare in tal modo la superficie dello scavo archeologico.R. Egidi, F.Filippi, S. Martone; Archeologia e infrastrutture. Il tracciato della Linea C della metropolitana di Roma: prime indagini archeologiche. Bollettino d’arte, volume speciale. Olschki, 2010.
L’imprevisto archeologico non può essere escluso a priori…
Questo è un dato di fatto, inscindibile dal contesto in cui si lavora: lo si deve accettare e affrontare.
…ma può essere fortemente ridimensionato.
Questo obiettivo è stato già raggiunto tra il 2009 e il 2011 attraverso l’elaborazione del cosiddetto Prontuario Archeologico; uno strumento che permette di calcolare in modo estremamente affidabile i costi, i tempi e la logistica necessari a uno scavo archeologico integrale, così da permettere la redazione di un progetto esecutivo di scavo, cosa fino a pochi anni fa impensabile. Appare illogico quindi tirarsi indietro di fronte a una situazione del tutto analoga rispetto a quelle già affrontate (Lodi e San Giovanni), in corso (da Via Sannio ai Fori Imperiali) e previste nella stessa tratta in oggetto (Venezia e San Pietro).
Il rischio di aumento di tempi e costi è intrinseco alla realizzazione di indagini archeologiche in fase esecutiva. Ogni qualvolta si applicherà questo metodo, quindi dovunque nella tratta centrale della Linea C e dovunque in contesti simili nel modo, ci sarà un certo grado di rischio. Non si capisce quindi come si possa credere di conseguire “…la certezza dei tempi di realizzazione” con l’eliminazione di Chiesa Nuova. A maggior ragione questa paventata certezza viene smentita dal fatto che molte delle opere da realizzare ricadono in aree mai indagate dal punto di vista archeologico e parimenti considerate ad alto rischio. La stessa Roma Metropolitane, nel momento in cui venne sospesa la progettazione nell’agosto del 2010 metteva l’accento su questo aspetto a dimostrazione del fatto che non si può presumere di fare considerazioni affidabili sulle tempistiche e i costi in una fase così preliminare. Ancora oggi, le aree di Piazza San Pantaleo e Largo Tassoni, dove dovrebbero sorgere un pozzo e un cunicolo di servizio, sono praticamente sconosciute sotto il profilo archeologico; la stazione San Pietro, ulteriormente spostata rispetto alle ultime ipotesi progettuali, insiste su un area notoriamente interessata da una complessa sequenza di strutture murarie e stratigrafiche.
Oggi un approfondimento progettuale con l’estensione dei saggi archeologici alla luce delle variazioni progettuali e una estensiva campagna di carotaggi permetterebbe certamente una definizione più puntuale dei tempi necessari allo scavo archeologico. Ed è questo che va fatto al di là di ogni ragionevole dubbio. Questo vale per Chiesa Nuova come per le altre aree interessate dalla realizzazione di scavi a cielo aperto, che come abbiamo visto sono comunque lungi dall’essere ben definite sotto il profilo archeologico.
PROBLEMATICHE SUI CEDIMENTI INDOTTI
Quello presentato al Ministero è uno “Studio preliminare”, ovvero a metà strada tra uno studio di fattibilità e un progetto preliminare, che non può aspirare ad essere una valutazione esauriente e completa; La conclusione sull’incapacità a “…garantire la completa salvaguardia” è assolutamente fuorviante. Sia perché assolutamente non adeguata al livello progettuale raggiunto, sia perché disonesta dal punto di vista tecnico e scientifico.
La salvaguardia assoluta non esiste. E’ giusto e sacrosanto minimizzare i risentimenti sugli edifici storico-monumentali sottoposti a tutela, ma credere che questo possa significare azzerare l’interazione con gli scavi in sotterraneo è pura fantascienza. Se l’obiettivo, ridicolo, è questo allora è facile scadere in conclusioni demenziali: non realizzare le opere diventa un beneficio, le stazioni sono percepite quasi come un effetto negativo della costruzione di metropolitane, quindi, meglio farne il meno possibile.
Per contro è dimostrabile la validità delle soluzioni citate.
– Il Compensation Grouting è utilizzato in modo soddisfacente in numerose situazioni simili nel resto del mondo ed è ben nota la sua capacità di compensazione. Un esempio su tutti è l’utilizzo per la salvaguardia del Big Ben di Londra durante la realizzazione della Jubilee Line Extension. Per rimanere in terra romana basta guardare l’estensivo utilizzo che se ne è fatto durante i lavori della Linea B1; In entrambe i casi parliamo di correzione di cedimenti previsti dell’ordine di alcuni centimetri. Nel caso della tratta T2 parliamo invece di “… valori massimi di 8 mm al piano di fondazione”: un valore pressoché insignificante che verrebbe quasi del tutto annullato da questa tecnica.
-I Crosswalls, in un apposito studio preliminare, hanno mostrato una netta efficacia: gli effetti vengono mitigati del 90% con flessioni nel terreno dell’ordine massimo di 5 mm.
Stiamo parlando non di effetti sulla funzionalità né tantomeno stabilità delle strutture, ma di effetti totalmente trascurabili, sostanzialmente estetici.
Un presupposto di tutela, a questo punto “cosmetica”, non può non tener conto dei movimenti intrinseci dei fabbricati su scala stagionale per le oscillazioni di falda e addirittura su scala giornaliera per l’escursione termica; Movimenti che raggiungono anche il millimetro, rendendo ancora più superflui i valori precedenti.
Per quanto riguarda lo scavo tradizionale ‘a mano’ delle gallerie di banchina esistono oggi delle soluzioni che permettono di contenere entro limiti molto contenuti i cedimenti indotti: oltre al già citato Compensation Grouting, un esempio per tutti può essere il minitunneling impiegato ormai efficacemente, in alternativa alle tradizionali iniezioni cementizie, per il consolidamento del fronte di scavo. Senza andare lontano basta guardare al nuovo capolinea Flaminio della Roma-Nord e lì le gallerie saranno scavate a qualche decina di centimetri dalle fondazioni della biblioteca CNEL. A Chiesa Nuova l’estradosso delle gallerie si troverebbe a quasi 20 metri dal piano di fondazione del sovrastante Palazzo Avogadro Martel.
Ia vera problematica se vogliamo irrisolta, non certo irrisolvibile, riguarda la scelta specifica dei Crosswalls in relazione alla possibilità di effettuare uno scavo archeologico integrale…. un apparente conflitto tra le due tutele, che a ben vedere è puro onanismo mentale.
– la realizzazione dei previsti setti trasversali (…) potrebbe comportare il sacrificio di una porzione dei manufatti antichi di cui si ha ragione di ipotizzare la presenza al di sotto della falda acquifera.
– La stessa comprometterebbe (…) la possibilità di effettuare un’indagine archeologica preventiva tale da assicurare il normale recupero dei dati scientifici.
Il Comitato pertanto (…) ritiene indispensabile che la Società Roma Metropolitane e il Contraente Generale Metro C verifichino la possibilità di adottare un diverso sistema costruttivo, privo dei diaframmi sacrificali trasversali. (…)
Nel caso in cui ciò non sia possibile (…) si ritiene opportuna l’acquisizione di una relazione progettuale completa di studi statici (…) che gli Uffici sottoporranno a verifica tecnica.Parere del Comitato tecnico-scientifico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali reso il 28 Gennaio 2009.
Ovviamente con la progettazione bloccata nel 2010 questo approfondimento non è mai pervenuto ed è proprio questo quello che noi pretendiamo sia fatto. E’ impensabile che non esistano soluzioni alternative e se pure non esistono è impensabile che si decreti l’eliminazione di una stazione per una incompatibilità che lungi dall’essere concreta è appunto meramente mentale. La ‘confraternita del no’ se ne faccia una ragione. Visto che ingenti danni concreti all’uno come all’altro campo non ce ne sono, venga fuori dal mondo onirico della tutela assoluta e coercitiva e metta i piedi per terra: o si privilegia quello che c’è sopra o quello che c’è sotto. Se la tutela spinta in un verso porta all’impossibilità di indagare qualche fetta in più di terreno (i crosswalls)… pazienza. Se spinta nell’altro verso porta alla necessità di interventi di consolidamento più invasivi sugli edifici (per esempio la sottofondazione)… idem. Pena decretare la non fattibilità a priori di qualsiasi intervento umano col paradosso che poi i resti rimarranno sepolti sotto terra e gli edifici si tengono i loro problemi statici che esistono a prescindere dalla costruzione o meno della Linea C. Anzi da quest’ultimo punto di vista una valutazione lungimirante dovrebbe vedere di buon occhio l’opportunità di eventuali interventi di consolidamento statico sugli edifici…. si tratterebbe di interventi a lungo termine che metterebbero definitivamente in sicurezza talune condizioni critiche e delicate a beneficio perenne e non solo limitatamente ai lavori della metropolitana (l’esempio della Basilica di Massenzio nella tratta precedente dovrebbe insegnare).
Detto questo, l’estrema attenzione che Roma Metropolitane pone alla descrizione di tutte queste mirabili complicazioni sembra poi non trovare riscontro nei fatti. Per quale motivo dovremmo ritenere attendibili le valutazioni di costoro quando:
– Ci volevano propinare, sempre loro non qualcun altro, “… la realizzazione, in luogo della stazione, di un grande pozzo multifunzionale avente funzioni di ventilazione e evacuazione di emergenza”. Il pozzo avrebbe avuto praticamente le stesse dimensioni della stazione e lo stesso impatto. A voi giudicare se ci stanno prendendo in giro o se questa decisione… chissà, sarà stata presa a loro insaputa. Ci raccontano di aver eliminato anche quello in luogo di alcuni cunicoli di collegamento tra le gallerie. Per ora non è dato sapere se i Vigili del Fuoco sono d’accordo con la millantata “…migliore efficacia” di questa soluzione con il rischio ancora concreto di trovarci con la beffa di opere del tutto simili a una stazione senza la stazione.
– le società di progettazione del Contraente Generale, in barba alle indicazioni del documento di sintesi del 2010, hanno “…successivamente affrontato, direttamente con le Soprintendenze, alcuni approfondimenti informali volti a ricercare la possibilità di reintrodurre la stazione” (che stupidi! vogliono proprio il male di Roma). Questo dettaglio non viene approfondito più di tanto ed è chiaro il perché: quegli approfondimenti sono sfociati nella proposta di Project Financing del 2011, che si basava su un progetto preliminare che prevedeva anche Chiesa Nuova, a definitiva dimostrazione che la stazione si può fare.
Senza ombra di dubbio non c’è una peculiare problematica archeologica come non esiste una insormontabile problematica sui cedimenti indotti. Esiste solamente una problematica progettuale. A voi giudicare se in poco meno di due mesi, tanto è il tempo impiegato a redigere questo studio, si possa essere condotta un’analisi capillare e puntuale di tutte le ipotesi di lavoro emerse nei precedenti 4 anni di serrati confronti tra gli attori in gioco. E’ chiaro come, sotto la scure del definanziamento e della consegna al 31 Dicembre, si sia potuto soltanto pescare da ciò che in qualche modo era già in fase avanzata di definizione e cestinare quello che invece avrebbe richiesto ulteriori approfondimenti per i quali, evidentemente, non c’era tempo. Con il risultato di dover nascondere alcune scelte, in modo peraltro maldestro, con presunti impedimenti tecnici.
La valutazione di soluzioni alternative, quello che tutti gli studi preliminari degni di essere chiamati tali dovrebbero proporre, manca assolutamente. Non si capisce perché non siano state studiate soluzioni alternative sia alla tipologia costruttiva che alla localizzazione della stazione. Assumendo per esempio un assetto a gallerie sovrapposte si potrebbero ipotizzare soluzioni lungo Corso Vittorio Emanuele. Oltre a svincolarsi dal complesso contesto della piazza, si eliminerebbe la necessità di realizzare scavi ‘a mano’ e si ridurrebbe anche l’influenza indotta dallo scavo delle gallerie di linea.
Realizzare la stazione in un secondo momento non potrà mai essere una soluzione alternativa. Senza considerare che non verrebbero eliminate le presunte problematiche realizzative, sarebbe necessario interrompere la linea nella tratta Venezia – Ottaviano per un tempo molto considerevole e l’investimento sarebbe ben maggiore così che verrebbero anche a mancare i presupposti di risparmio di tempo e denaro. E’ evidentemente quanto di più distante dalla banale logica; Diffidate da chiunque sostenga il contrario (qualsiasi riferimento a sindaci realmente esistenti è puramente casuale).
> Ma davvero sembriamo così stronzi!?!?! [Puntata 2/3]: Perché Chiesa Nuova è trasportisticamente rilevante.
> Ma davvero sembriamo così stronzi!?!?! [Puntata 3/3]: Perché Chiesa Nuova ha tempi e costi sostenibili.
Trovo davvero molto triste leggere alcuni commenti di questo post. Seguo questo blog da moltissimo e ne ho sempre apprezzato toni, competenze e tempestività nel fornire notizie (credo che ad oggi nessun altro sito web sia più aggiornato e attendibile di questo in materia di trasporto pubblico a Roma).
Ultimamente, però, secondo la mia personalissima opinione, ritengo che tutto questo possa essere rovinato da alcuni soggetti (più o meno esagitati) che rischiano di far perdere credibilità a quello che ormai è diventato un baluardo nella lotta per il miglioramento dei trasporti pubblici romani.
Mi spiego meglio: poniamo il caso che Marino, Improta (o chiunque abbia potere decisionale in merito alla questione “CHIESA NUOVA”) decidessero finalmente di partecipare ad una discussione costruttiva con noi in questo blog… Ma che credibilità potremmo avere?!? Lo sappiamo tutti, bastano pochi soggetti devianti per far etichettare negativamente un gruppo (in questo caso tutti noi che scriviamo in questo blog) con la conseguenza che quindi non saremo ascoltati perché giudicati troppo estremisti.
Si tratta di un vecchio trucco: infiltrare nel nemico i propri adepti per distruggerli dall’interno. Sarà vecchia ma come tattica funziona ancora oggi. Magari questi soggetti non agiscono veramente per conto terzi ma è come se lo facessero. Prego quindi tutti di isolare queste persone. La libertà di parola è un diritto acquisito (nonostante qualcuno in passato lo avesse soppresso) ma non è detto che a delle provocazioni debbano necessariamente seguire delle risposte.
Detto questo spero davvero che Chiesa Nuova si faccia: l’intera opera Metro C avrebbe così un impatto sociale notevolmente più elevato e finalmente potremmo parlare non più di un’opera incompiuta ma di un’infrastruttura degna di un paese moderno che avrà letteralmente cambiato la vita di migliaia di persone e il nostro modo (tutto italiano e in particolare romano) di intendere negativamente le periferie.
Condivido pienamente quello scritto da Daniele.
In allegato copio un mio commento del 30 marzo 2015, che rimane sempre attuale.
Ciao a Tutti
io mi collego poco al sito, purtroppo ogni volta noto che per ogni articolo vi trovi dentro ai commenti degli inutili screzi tra utenti. In alcuni casi si arriva ad una degenerazione esagerata, che porta pure su altro che non centra nulla sull’argomento trattato.
Non voglio fare il moderatore del sito, ma gradirei che tra noi ci sia una discussione creativa che non sconfina con altro rispetto all’articolo trattato.
Ciao Sandro
Una proposta riguardo la fermata Auditorium, probabilmente soppressa per non attraversare il Tevere 2 volte: potrebbe essere sostituita da una fermata a Ponte della Musica, ovviamente sulla stessa sponda di Clodio e Farnesina. Queste due stazioni sono molto distanti tra loro, e tramite il ponte, molto ampio, gli abitanti del quartiere Flaminio potrebbero avere facile accesso alla Linea C. Infatti sulla loro sponda inizia via Guido Reni. Inoltre su quel ponte è previsto il passaggio di una nuova linea tramviaria che scambierebbe con la linea C. Siete d’accordo?
Da quello che si è detto, e soprattutto vedendo che nello studio preliminare il tronchino dopo Ottaviano curva dolcemente verso piazzale Clodio, è molto plausibile che il tevere non si attraverserà e che quindi Auditorium non si farà. Anche qui ci sarebbe molto da discutere sul tirarsi indietro di fronte a una soluzione che era stata concepita, anche quella, su motivi specifici e funzionali all’intera linea…. ma non ci soffermiamo in questo momento su tale discorso.
La questione l’avevamo accennata anche noi nell’articolo relativo alla conferenza stampa del 22 Aprile. Salè aveva esplicitamente parlato di stazione intermedia a piazza Maresciallo Giardino. E’ evidente che non si tratta di nulla di concreto; Probabilmente la mera espressione della volontà di fare una fermata intermedia. Ma nulla toglie che siano capaci di concepire una tratta passante di 2 km da Clodio fino a Farnesina… staremo vedere e ovviamente ne discuteremo nel merito appena si concretizzeranno elementi ufficiali.
bravi insistete, se la si farà una metropolitana in centro, e non un lungo e poco utile passante ferroviario sotterraneo, la cittadinanza e i turisti di tutto il mondo vi dovranno essere grati!
Anch’io dico che o si trova il modo di fare almeno una fermata intermedia tra Venezia e San Pietro oppure è meglio che si fermi la linea C a Piazza Venezia finchè cambieranno le norme o le teste di qualcuno…
almeno risparmeremmo un miliardo di soldi nostri!
Grazie per il vostro impegno per la Stazione di Chiesa Nuova.
Non sono un follower abituale di siti di architettura e urbanistica, e soprattutto non sono mai intervenuto per una materia che non conosco in profondità, ma la cancellazione della stazione dell’ansa barocca mi pare una tale assurdità, e un errore talmente evidente, che ho creduto mio dovere fare almeno questo piccolo atto di testimonianza.
Grazie ancora per la vostra lotta che speriamo produrrà effetti utili per tutta la cittadinanza.
S.
Un tranquillo lunedì da paura:
Dal quotidiano “Il messaggero” di lunedì 8 giugno 2015:
“TRENO ROMA-LIDO SI FERMA A META’ STRADA – UNA DONNA COLTA DA MALORE E PASSEGGERI A PIEDI”
Passeggeri nel panico all’interno di un treno della Roma-Lido diretto verso Ostia che si è bloccato a metà strada tra le stazioni di Tor di Valle e Vitinia.
I viaggiatori, dopo un’attesa di mezz’ora, sono scesi sui binari, rischiando di essere travolti dai convogli in transito. Una donna si è sentita male e centinaia di passeggeri sono scesi sulla strada ferrata dopo aver sopportato per mezz’ora lo stop di un treno della Roma-Lido tra le stazioni di Tor di Valle e quella di Vitinia.
E’ successo alle 16,15 su un convoglio che aveva già tardato di mezz’ora la partenza da Porta San Paolo verso Ostia. Dopo diverse soste nelle fermate di San Paolo Basilica e di Magliana, il treno si è completamente bloccato all’altezza di via del Fosso del Torrino.
“Con l’aria condizionata che andava e veniva, chiusi nei vagoni, fermi per mezz’ora senza alcun annuncio, è esplosa la rabbia” racconta uno dei passeggeri.
Una donna è stata colta da malore ed il personale dell’ambulanza chiamato per i soccorsi, è stato aiutato dai vigili del fuoco per trasportare la paziente dal vagone fino giù alla strada, oltre la massicciata.
Alla fine la maggior parte dei passeggeri sono scesi sui binari ed hanno raggiunto il parcheggio di un grosso supermercato da dove si sono mossi con mezzi propri. Il treno è ripartito alle 17,35.
A Magliana, pochi minuti prima, un macchinista è stato aggredito da un gruppo di passeggeri.
La polizia sta ricercando il responsabile dell’aggressione per denunciarlo. Ivan D’Angelo, autore delle foto che vi proponiamo, era su quel treno. “Mancava l’aria, la gente non respirava e qualcuno ha forzato le porte per respirare. Alla fine si è scesi sui binari per mettersi al sicuro”.
Il costante e irrefrenabile degrado delle infrastrutture di trasporto pubblico della capitale non è minimamente riscontrabile in nessuna delle megalopoli mondiali.
Ma il solito sciagurato terzetto raffigurato nella foto a corredo dell’articolo, in quali sordide faccende era affaccendato ??
CHIEDIAMO A TUTTI I COMMENTATORI DI ABBASSARE I TONI, PENA LA SOSPENSIONE DEL DIBATTITO. VOGLIAMO BENE A TUTTI VOI CHE CI SEGUITE, MA GLI INSULTI NON POSSONO ESSERE TOLLERATI.
Gentile Comitato,
I toni, in questo e in tutti i precedenti dibattiti, sono sempre stati dettati da parte di quasi tutti noi da un atteggiamento educato, rispettoso e cordiale eccetto che da una persona che continua in modo oltremodo sgradevole ad usare parole aspre a chi non la pensa come lui, ad aggredire, insultare, offendere, promuovere suoi Blog in cui propone soluzioni alternative e opposte alla “Mission” che il Comitato e tutti noi perseguiamo e, cosa ancor più grave, inneggiare al fascismo che è un reato penalmente perseguibile.
Consiglio vivamente al comitato di espellere dal blog tale figuro, senza il quale il dibattito si è sempre mantenuto civile e soprattutto costruttivo.
AVANTI CON CHIESA NUOVA!!
Ben conscio di quanto le proposte formulate in sede di Comitato siano scarsamente attenzionate dai vertici della politica, specie poi nell’attuale congiuntura giudiziaria, voglio ugualmente lanciare un’ipotesi progettuale per la metro C alternativa al transito per Chiesa Nuova, San Pietro, Ottaviano; anche per riportare i toni della discussione nell’alveo di argomenti più specificatamente tecnici.
Ritengo doveroso premettere che qualsiasi ipotesi di percorso non deve assolutamente prescindere dalla redazione di un più generale e lungimirante piano del traffico, strumento di programmazione legislativo finanziario imprenscindibile; la mia formulazione prendendo pertanto spunto dai flussi di traffico attuali e attesi che interessano le aree centrali e paracentrali della capitale.
Sulla scorta dei documenti tecnici pubblicati a vario titolo nel corso degli ultimi decenni non si può non rilevare, da un lato, la frammentata e disomogenea domanda di tpl proveniente dalla collettrice Farnesina – Cassia, a servizio della quale si vorrebbe prolungare la linea C della metropolitana; flussi di traffico, a mio avviso, tali da non giustificare interventi infrastrutturali di tale costo e portata.
Di contro rilevo l’assenza di qualsiasi ipotesi infrastrutturale a servizio del nodo San Silvestro – Tritone, e dei quartieri Ludovisi, Salario, Prati Fiscali; una collettrice caratterizzata da ingenti e consolidati volumi di traffico per la quale è scarsamente praticabile un’ipotesi tranviaria stante la conformazione e la densità urbanistica delle aree attraversate; a servizio della quale era stata peraltro originariamente prevista una tratta della metro D poi abortita.
La mia ipotesi progettuale verte pertanto sulla fusione delle tratte centrali delle linee metropolitane C e D, quelle comunque caratterizzate da ingenti e consolidati volumi di traffico in qualsiasi fascia oraria; le uniche tali da giustificare gli ingenti investimenti necessari alla realizzazione dell’opera; in particolare la tratta da San Giovanni al Colosseo della C con quella da Venezia per San Silvestro, Spagna, Fiume della D.
Dal punto di vista delle criticità di natura archeologica legate alla realizzazione dei pozzi di discenderia la fermata Venezia non dovrebbe far emergere, allo stato attuale, ulteriori sorprese stante l’approfondita conoscenza del sottosuolo; per quanto riguarda piazza San Silvestro ricordo che l’area è frutto di pesanti interventi urbanistici realizzati negli anni ’40 del ‘900 mentre per la fermata Spagna si sfrutterebbero, in larga misura, le attuali discenderie di accesso all’omonima fermata della linea A.
Se poi si volesse insistere con una linea metropolitana a specifico servizio dell’area Olimpico – Farnesina, ritorno a proporre la realizzazione della diramazione della metro A da Ottaviano per Doria, Clodio, Maresciallo Giardino prevista sin dal PRG del ‘62; per la quale da anni alla radice nord della fermata Ottaviano giace scarsamente utilizzato l’intero manufatto sotterraneo di svincolo.
Io preferirei che venisse mantenuta la D. Non mi sembra troppo scarso per una metropolitana il volume di traffico della Cassia, Corso Francia e il GRA. Se poi il capolinea nord della C venisse realizzato in corrispondenza di Giustiniana o La Storta della FR3 si accoglierebbe anche il flusso pendolare proveniente da Bracciano e Viterbo, collegandolo direttamente con tutte le zone servite dalla C e dalle altre linee, in modo molto più veloce di quanto avviene ora scambiando a Valle Aurelia.
Ritengo molto esaustivo, completo e dettagliato il post del Comitato.
Ritengo però che si debba costituire un vero e proprio gruppo di pressione con varie finalità e orizzonti.
Seppure basilare e strategica Chiesa Nuova non può rappresentare l’unica battaglia. Dovrebbe esserci anche un gruppo che raccolga le tante avversità che nel quotidiano i cittadini onesti sono costretti ad affrontare.
Dovrebbe esserci anche un gruppo sulle attività a breve medio termine. Esempio la ventilata parziale soppressione del Trenino Giallo è una follia. Peraltro i signori forse non sanno che la fermata “centocelle” del trenino e distante KM dalla fermata “Centocelle” della Metro C che è invece prossima alla fermata Togliatti. Questi non solo non hanno mai preso tali mezzi, ma non li conoscono nemmeno su carta.
In assenza è impensabile fare massa solo con Chiesa Nuova, anche perché, purtroppo molti romani continuano ad essere insensibili a tali tematiche, che invece dovrebbero essere vitali.
Per il comitato: A proposito di breve termine: Non c’è ancora una data ufficiale per l’apertura fino a Lodi,. Com’è possibile??
Gentile Comitato, sono veramente sconfortato nel leggere alcuni commenti di questo Blog….espressioni aspre, aggressive, volgari e fasciste che scurano qualsivoglia intenzione di sano e costruttivo dibattito. Difronte a questo inqualificabile e continuo livello di cui individuo un unico responsabile incapace a rispettare le più elementari regole di discussione civile ed educata prendo la decisione, scusandomi anticipatamente con tutti gli amici del Blog, di abbandonare il Blog.
Un cordiale saluto a Voi tutti, Andrea.
Siamo sicuri che la colpa sia di quei tre !?
io ho l’impressione che senza loro La C starebbe ancora chiusa ma forse ricordo male :
1) Lavori fermi a San Giovanni e proteste a Piazza Venezia
2) MatroC Spa che chiedeva 2 miliardi di danni
3) Roma Metropolitane che spalleggiava MetroC e suoi ex dirigenti (cacciati da Marino) indagati per Mafia Capitale.
Certo non sono immuni da colpe: per me la loro “annuncite” è fastidiosa, basta annunci sopratutto
sui futuri tram: il 3 non è arrivato a Trastevere , l’1 non è mai nato, i binari sui via Cavour non sono mai stati messi e le 7 e più linee sono solo un miraggio.
La realtà è che i soldi non ci stanno e a meta giugno devono incontrare Del Rio per elemosinare
i soldi per la C.
E’ evidente che loro vogliono velocemente arrivare a Ottaviano per sperare di prendere i soldi
della candidatura alle olimpiadi perché , per assurdo, è più facile avere quei soldi che quelli per fare la fermata Chiesa Nuova (che potenzialmente vale molto di più).
Bisogna fare dei tagli !? è vero e qualche cosa è stato fatto (da 5,1 miliardi del 2012 ai 3,8 “annunciati” da Marino a dicembre). Certo poi ti trovi scioperi bianchi, malati a gogo etc, vigili che vanno a donare il sangue il 31 dicembre…
Se poi vuoi vendere i beni inutilizzati del comune il M5S e Marchini si oppongono perché il mercato immobiliare è in calo: certo meglio non prendere gli affitti e lasciare i privilegi ai pochi.
Liberarsi delle azioni di società inutili non va bene ( i sindacati annunciano la favola dei mezzi ATAC non assicurati) ne tagliare i residence (800 euro di assegno massimo a famiglia rispetto ai 3200 dati ai proprietari dei residence: andate a vedere chi sono) perché Marino vuol dare la casa agli zingari (ma quando !? si parla di assegno solo a chi sta gia nei residence)
Secondo me al posto di quei 3 avrei messo Renzi, Del Rio e quale altro ministro ma forse mi sbaglio …
Visto che il buon Renzi si vanta di “fare” sbloccasse quel decreto del 2011 che sta bloccando tutto (vedi post del sito sulla metro B) …
Io sono contrario alle dimissioni di Marino: tra gestione provvisoria, campagna elettorale, elezioni, formazione della giunta, funzionamento a regime della nuova amministrazione, si perderebbe almeno un anno. In un momento cruciale per tante decisioni strategiche che riguardano oltre ai trasporti anche il ciclo dei rifiuti. Marino ci ha risparmiato una nuova discarica e dal prossimo anno Roma venderà materie prime e ricaverà energia dal trattamento dell’umido.
Bisogna continuare invece la mobilitazione per Chiesa Nuova o per un percorso diverso da Venezia a San Pietro tale che permetta almeno una fermata intermedia.
Ma infatti noi non siamo contro quei tre. Anzi riconosciamo all’assessore Improta e a Marino un’opera importantissima di trasparenza, e di contrasto all’operato discutibile del consorzio Metro C. Ed è vero: dobbiamo ringraziare Improta se la linea C non si è fermata a San Giovanni. Hanno avuto grande coraggio nel contrastare l’opacità dei costruttori, di aver messo sul piatto il rischio di fermare tutto per rinegoziare termini contrattuali assurdi per i contribuenti e di aver rilanciato un’opera che era finita nelel sabbie mobili dell’era Alemanno. A Salè poi riconosciamo di aver, finalmente, rilanciato una visione strategica della rete metro a Roma e un’accelerazione sulla tratta T2 e della parte della linea C fino alla Cassia.
Non abbiamo una posizione politica contro Marino, Improta e Salè. Nel modo più assoluto. Gli chiediamo solo di non buttare alle ortiche, e per sempre, la possibilità di realizzare Chiesa nuova
Ripetiamo anche qui. Noi non siamo contro quei tre. Anzi riconosciamo all’assessore Improta e a Marino un’opera importantissima di trasparenza, e di contrasto all’operato discutibile del consorzio Metro C. Ed è vero: dobbiamo ringraziare Improta se la linea C non si è fermata a San Giovanni. Hanno avuto grande coraggio nel contrastare l’opacità dei costruttori, di aver messo sul piatto il rischio di fermare tutto per rinegoziare termini contrattuali assurdi per i contribuenti e di aver rilanciato un’opera che era finita nelel sabbie mobili dell’era Alemanno. A Salè poi riconosciamo di aver, finalmente, rilanciato una visione strategica della rete metro a Roma e un’accelerazione sulla tratta T2 e della parte della linea C fino alla Cassia.
Non abbiamo una posizione politica contro Marino, Improta e Salè. Nel modo più assoluto. Gli chiediamo solo di non buttare alle ortiche, e per sempre, la possibilità di realizzare Chiesa nuova
E chiaro che , non essendo in grado mentalmente , perchè questi politici non hanno mai valutato il problema realmente , penalizzano sempre i cittadini che non possono difendersi ,infatti i dipendenti pubblici , come marino e improta , non vanno a tagliare dove gli fanno un c…… così , perchè non vedono il menefreghismo e dunque la bassa produttività degli addetti al comune , li hanno paura di tagliare , saremo sempre in paese del terzo mondo ,
Lotta dura per la stazione di chiesa nuova , bsta far pagare, la paura dello stato di tagliare dove deve , ai cittadini
Bellissimo articolo!! Solo spiegando le ragioni tecniche si riesce a smontare le motivazioni sconcertanti presentate fino ad ora che vogliono cancellare Chiesa Nuova.
Va benissimo il flash mob ma qui c’è’ bisogno di andare in tv a raccontare ciò che sta avvenendo e far capire che non è solo una questione romana ma si tratta dell’infrastruttura più importante che si sta costruendo ora in Italia. Si è parlato tanto (e giustamente) del TAV in Val Susa e qui dove la popolazione vuole che si costruisca e bene un’intera infrastruttura di fatto nessuno ne sa niente a livello nazionale.
Livello nazionale? Si vede che non hai mai vissuto al “nord”. Pensi che a un Lumbard o a un Veneto possa interessare qualcosa di Chiesa Nuova? L’unico interesse che potrebbero avere sarebbe quello di destinare al “nord” i miliardi da destinare a “Roma”, e che quindi questa opera divoratrice di soldi pubblici si fermi quanto prima
Ma perché al ‘sud’ interessa l’Expo o il Mose, se non per constatare che sono state grandi operazioni di malaffare con pesanti ripercussioni a livello ‘nazionale’??? Ancora con la favola leghista del dissociarsi da ogni forma di corruzione, considerando poi che la Lega era al governo ‘nazionale’ proprio quando Mafia Capitale (con Don Alemanno, alleato della Lega) ha raggiunto l’apice dei suoi tentacoli nell’amministrazione comunale e non solo ??? Che non si dicano boiate per favore…
Vuoi convincere un nordista che fare una stazione in più della metropolitana di Romaladrona che già da sola ha dovorato miliardi di soldi pubblici pagati con le asse dei lauratùr padani, in una piazza che lui manco sa dove sta, sia una esigenza nazionale. Cosa cavolo vuoi che ti dica? Auguri! 🙂
E tu riesci a convincere un ‘sudista’ riguardo all’Expo o al Mose???!!! Ora basta perché mi sto abbassando al tuo basso livello culturale…Saluti
uff che palle!!! Se c’è una cosa che mi manda in bestia è il cosiddetto “benaltrismo”, tipica reazione di stampo infantile della serie “io ce l’ho più lungo”, non a caso sport preferito dai politici di professione che tanto imperversano nei talk show. Mrtino ha scritto:
qui dove la popolazione vuole che si costruisca e bene un’intera infrastruttura di fatto nessuno ne sa niente a livello nazionale
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Gli ho risposto su questo. E tu te esci col Mose… e se c’è una cosa che devi abbassare è la cresta, e porta rispetto brutto cafone ignorante, te e tutti i saccenti della tua parte politica, la cui interpretazione di democrazia è libertà di pensarla come voi! Tanto sarete spazzati via alle prossime elezioni amministrative, che prima o poi si dovranno pur fare anche se Marino sembra voler rimanere incollato a quella poltrona, che Salvini è alle porte!
E scusa e quale sarebbe la mia parte politica?????????? Roba da pazzi…Cafone sarai tu
“mi sto abbassando al tuo basso livello culturale” lo dici a tua sorella, CAFONE! Scendete dal vostro piedistallo, uscite dai salotti borghesi e tornate a sporcarvi le mani nelle periferie, dove la gente non vi vota più da anni e chissà poi perché, sinistrorsi dei miei stivali con la presunzione di superiorità morale ed intellettuale distintiva della gente ignorante!
come tutti i penta stellati il filo lombardo alex69 è sgradevole in ogni sua uscita..speriamo che facciano Chiesa Nuova solo per farlo tacere una volta tanto
Alex fatti curare, ne hai bisogno…quale sorella…i sinistrorsi, i salotti…!!!???!!!???…esci dalla fantascienza e torna sulla Terra…ed esci quanto prima da questo blog
mi vergogno sempre piu della mia città . siamo proprio italiani
capitale da quarto mondo in mano a gente incapace e presuntuosa…
Sono questi signori ad essere degni del quarto mondo cacciamoli da Roma e attraverso nuove elezioni scongiuriamo la caduta in abissi ancor più profondi. Indegno è chi ci sta “governando” solo per fare i loro porci interessi insieme agli amici degli amici fregandosene delle sorti della nostra città che paga ingiustamente per colpe che non ha.
Cafaone sarai tu “mi sto abbassando al tuo basso livello culturale”: MA CHI CAZZO TI CREDI DI ESSERE?????? AVETE ROTTO ER CAZZO TUTTI SACCENTONI! PORTATE RISPETTO BESTIE
ovviamente ho sbagliato indirizzo, mi scuso con il destinatario di questa missiva che non era certo alessandrocas
Gentile Comitato,
Spero prima o poi si possa avere la possibilità di organizzare un flash mob per fare in modo che la metro C abbia la sua stazione Chiesa Nuova…per far questo però mi piacerebbe che il Comitato continuasse nella sua politica di comunicare in modo civile ed educato come ha sempre fatto…purtroppo continuo a constatare la presenza di persone che, come un disco rotto, partecipano al blog con controproposte inopportune e fantomatici percorsi alternativi il che ci sta…ma sempre con toni oltremodo duri, volgari e addirittura inneggianti un dittatore questo proprio lo vedo poco utile alla “mission” del sito. Grazie per l’attenzione e, scusandomi di cuore dello sfogo (bisognerebbe viverla una dittatura…bisognerebbe studiarla quanto meno approfonditamente prima di inneggiarla in siti web dove magari si collegano ragazze e ragazzi minorenni!) porgo un cordiale saluto a Voi tutti.
Bravo Andrea, concordo pienamente. Ho risposto per le rime a quella persona, che così facendo costringerà prima o poi il Comitato a mettere un moderatore ad approvare manualmente ogni singolo commento.
Quel tale aveva detto che avrebbe lasciato questo spazio, peccato che poi non lo abbia più fatto.
Stefano, io mi scuso veramente per lo sfogo, ma veramente nel 2015 sentire persone che inneggiano al fascismo in un sito dove partecipano non solo lavoratori ma anche tanti poveri ragazzi minorenni che per andare a scuola subiscono i disagi del mal funzionamento dei trasporti pubblici mi lascia quanto meno perplesso…vedo che non solo il solo a quanto pare.L’augurio di una buona domenica, Andrea.
Questa persona continua a scrivere cose false sul Nord, a idolatrare il fascismo come se il duce fosse stato l’unico uomo valido che questa penisola abbia mai conosciuto, ad imporre continuamente su questo blog una sua petizione (come se il blog fosse di sua proprietà…), a rimpiangere lo Stato pontificio (morto e sepolto da oltre 140 anni…) e il bello è che si contraddice anche, visto che non tanto tempo fa aveva scritto che avrebbe abbandonato questo blog (con nostro grande sollievo) alla ricerca di altri siti dove poter sciorinare le sue castronerie…
Ma bravi! Daje ar fascista! Tutti addosso, in tre contro uno come con Paolo Di Nella! Perchè non vi fate una sega collettiva? Una bella orgia di sinistra che fa tanto radical-chic? Magari con la benedizione del Sindaco Marino! Aveva ragione mio padre buonanjima, che IL FASCIMO LO HA VISSUTO E RIMPIANTO: i Comunisti non si smentiscono mai! Sempre a riempirsi la bocca di parole come “democrazia”, “libertà di pensiero e parola”, salvo poi infastidirsi e denigrare, insultare e voler tappare la bocca ogni qualvolta qualcuno osi esprimere idee diverse dalle loro! Siete riconoscibilissimi! Libertà … di pensarla come voi! Beh, mi dispiace tanto, ma siete stati sconfitti dalla Storia e sarete presto sconfitti dalla politica, perché in questa città siete minoranza! Fatevene una ragione, e andatevene a Cuba
In Francia gente come te è stata processata subito dopo la guerra e ha giustamente pagato per quello che ha fatto. In Spagna chi si permette di esprimere nostalgie per l’ex dittatore Franco viene adeguatamente sanzionato. Milioni di persone si rivoltano nelle tombe quando quelli come te parlano. Sparisci Alex!
Il flash mob è previsto tra qualche giorno. Forse domani diamo l’annuncio sulla nostra pagina Fb
Grazie Mille per l’ informazione. Spero tanto che questo vostro , nostro grande Interesse collettivo , Lotta?( non saprei esattamente come definire il tutto, non riesco al momento a trovare il termine piu’ adatto ) affinché’ , come da vecchio Progetto originario, la Fermata Chiesa Nuova della Metro C venga realizzata , possa portare un grosso vantaggio a Roma, ai Romani & ai Turisti prossimi venturi.
Articolo molto esaustivo, come sempre d’altronde, però penso non sarà sfuggito che a queste condizioni allora anche Argentina si poteva fare visto che in quel caso le problematiche strutturali potevano essere del tutto assenti, rimanevano solo quelle archeologiche che come ho sempre detto possono essere risolte cambiando il paradigma, l’articolo infatti dice chiaramente che se la stazione non si facesse i cocci rimarrebbero per sempre sottoterra a stagionare come le forme di parmigiano
io ho deciso da molto tempo di abbandonare questa lotta contro i mulini a vento e francamente non capisco tanta ostinazione a volerla portare ancora avanti, io rinnovo l’invito a firmare la mia petizione l’unica che abbia una minima speranza di successo, perché con questi incapaci si può solo sperare che si fermi tutto a Venezia e non facciano altri danni e spendono altri miliardi. chi arriverà dopo sicuramente non potrà far peggio, su tutti i fronti parlando
https://www.change.org/p/sindaco-di-roma-on-ignazio-marino-e-assessore-alla-mobilità-di-roma-capitale-on-guido-improta-rivedere-il-progetto-della-linea-c-della-metropolitana-di-roma-oltre-piazza-venezia
Tutti ci dobbiamo unire contro la cassazione della stazione Chiesa Nuova!!!
E’ assurdo nascondersi dietro a rischi archeologici o per le strutture… Ma perchè nelle altre stazioni al centro di Roma tale rischio non c’era???
Passi l’abolizione di Argentina (che in realtà era molto vicina ad altre due stazioni) per via della Sovraintendenza che anche li è una cavolata pazzesca (mi ripeto: ma perchè al colosseo o a piazza venezia resti romani non c’erano???), ma quest’ultimo sfregio alla Metro C ed alla città davvero non dobbiamo farcelo fare!!!
SONO DAVVERO ARRABBIATO… LE MOTIVAZIONI SONO A DIR POCO RIDICOLE!!!
Sarà un modo per farsi dare più soldi/non pagare le penali che hanno pendenti???
Colosseo? Le gallerie le fece scavare il DVCE (che Dio l’abbia in Gloria), un non romano che amava veramente Roma
beh… anche nel 2015 stanno scavando in zona colosseo per la metro C… non serve ritornare a 90 anni fa! 😉
Per questo l’abolizione di chiesa nuova è solo una follia per “risparmiare soldi di una stazione” (rendendo quasi inutili tutti quelli buttati per il resto della metro c) e per non rompere le uova nel paniere ai NIMBY del centro storico (e amici di quelli che decidono) 🙁
Alex, con questo fascismo hai stufato! L’apologia tienitela per te! Magari l’avessero fatto prima quello che hanno fatto a piazzale Loreto.
Vergognoso inneggiare al fascismo… Vergognoso! Chiederei gentilmente l’intervento del Comitato.
CHIEDIAMO A TUTTI I COMMENTATORI DI ABBASSARE I TONI, PENA LA SOSPENSIONE DEL DIBATTITO. VOGLIAMO BENE A TUTTI VOI CHE CI SEGUITE, MA GLI INSULTI NON POSSONO ESSERE TOLLERATI.
IN QUANTO ALL’APOLOGIA DI FASCISMO. RICORDIAMO CHE SI TRATTA DI UN REATO. NON VORREMMO ANCHE IN QUESTO CASO DOVER STOPPARE IL DIBATTITO. LASCIAMO STARE MUSSOLINI E STALIN, PER CHIESA NUOVA NON POSSONO FARE NULLA
Ricordiamoci che l’ apologia del Fascismo è un reato perseguibile penalmente .
Un tranquillo venerdì da paura:
Metro A: attiva fino alle ore 21:30; poi bus sostitutivi nella speranza che non prendano fuoco
Metro B: limitata causa tamponamento fra due convogli con feriti
Metro C: attiva; si fa per dire considerate le frequenze
Roma-Lido: ritardi; ci sarebbe da preoccuparsi se fosse in orario
Giardinetti: limitata per astensioni dal lavoro non programmate mascherate da finti referti medici
Roma Nord: regolare; fin tanto che non la sopprimono completamente
FL1 + Leo ex: treno guasto in linea; circolazione ferma per un’ora e mezza; viaggiatori nel panico.
Ma i tre soggetti raffigurati nella foto a corredo dell’articolo, in quali altre sordide faccende erano affaccendati ??
Esperienza vissuta purtroppo personalmente sulla FL1…da Fiera di Roma ho atteso un’ora e mezza il primo treno disponibile verso il centro città…insieme a me c’erano dei liguri che avevano appena sostenuto una prova di un concorso e che quindi (la maggior parte di loro)dovevano prendere un ulteriore treno da Termini per tornare a casa…treno perso immagino…
Ovviamente non hanno minimamente pensato a istituire nel frattempo delle navette sostitutive…per carità…
In un intervista al quotidiano “Il Messaggero” riguardante l’ennesima bufera giudiziaria che vede nuovamente coinvolti esponenti di primo piano dell’attuale amministrazione comunale, il nostro sedicente chirurgo afferma di considerare, come termine del suo mandato, niente meno che il 2023; arrogandosi addirittura una seconda rielezione alla carica di primo cittadino in virtù di non ben precisati meriti acquisiti sul campo.
Se il soggetto in questione ritiene di potersi permettere siffatte sciagurate affermazioni è perché, evidentemente, o ha la certezza di essere blindato dal proprio partito di appartenenza, quest’ultimo timoroso dei possibili scheletri negli armadi che inevitabilmente verrebbero alla luce in caso di commissariamento del comune di Roma; oppure è in grado, attraverso una moral suasion della cui trasparenza e liceità è doveroso dubitare, di condizionare pesantemente a suo favore i vertici del partito medesimo.
E’ doveroso rammentare ai cittadini romani che il nostro uomo politico non sarebbe nuovo a coinvolgimenti in vicende quanto meno poco ortodosse, sulle quali è da tempo calata una complice cortina di silenzio; in particolare riguardo le motivazioni sottostanti l’interruzione del rapporto di lavoro per giusta causa con quella prestigiosa istituzione medico chirurgica nord americana che è l’ISMETT di Palermo.
La difesa ad oltranza ed incondizionata di un “sindaco” che ha ridotto Roma ad un urinatoio a cielo aperto (per carità non che i precedenti fossero migliori), è la prova provata che sotto a Mafia Capitale c’è altro molto altro, qualcosa peggio degli scheletri. Non è Roma a dover essere commissariata per mafia è l’intero paese a doverlo esserlo. La mafia dei colletti bianchi silenti e sorridenti, quella venutasi progressivamente a creare nel post tangentopoli. Si tangentopoli è stato un dramma per l’italia. Pensateci. Prima si processava il CAF, oggi chi processerebbero: Razzi? Scilipoti? Qualche velina?. Tangentopoli ha spostato il vero potere dal front office al back office sempre più silente e criminale, Tangentopoli, la discesa in campo di Mister B. l’alleanza tra la sinistra e Mister B di metà anni 90. Il ventennio che ha distrutto l’italia. Oggi siamo alla fase finale con immigrazione selvaggia e ulteriore impoverimento del ceto medio. scusate l’off topic (parziale)
complimenti per l’ottimo articolo .. purtroppo i “tecnici” che abbiamo … che pianto !
La verità è che la stazione Chiesa Nuova è il minimo che si deve fare. Tra questa e la stazione di Piazza Venezia ci sarà una distanza di 1 km, un po’troppo per una metropolitana. La verità è che di stazione ce ne servirebbe anche un’altra a metà strada… magari a S. Andrea della Valle??
Ancora con la scusa dei ritrovamenti archeologici???
Ma fateci il favore…
Questo è vero…. per come la vediamo noi anche Argentina sarebbe stata del tutto fattibile, ovviamente con le dovute modifiche ed accorgimenti. Il fatto è che i progettisti si adagiano su quello che vuole l’amministrazione: Se nessuno ha mai aperto bocca su Argentina accontentandosi di quello che passava il convento ecco che oggi se ne parla come di una stazione che era inutile in partenza… una cosa vergognosa.
Però da un certo punto di vista Argentina passi, ma non si può ripetere la stessa storiella per tutte le stazioni a piacimento… Chiesa Nuova è indispensabile a mantenere un minimo di equilibrio nel servizio del Centro Storico. Magari con una soluzione lungo Corso Vittorio, leggermente traslata verso piazza Venezia, sarebbe totalmente baricentrica tra questa e San Pietro e sarebbe sicuramente meglio.
Ottimo articolo: tutto si può dire sulla T2, meno che una fermata lungo Corso Vittorio sia cosa da poco.
A seconda delle analisi ha un peso che oscilla tra 80.000 e 110.000 passeggeri al giorno di nuovi utenti attratti sulla metro C (cioé non sottratti alla A).
Il “passante” diretto non offrirebbe alcun valore aggiunto rispetto a Ottaviano della linea A: stessa distanza da San Pietro, ma la linea A che dalla sua ha il passaggio per Termini e Spagna.
http://www.cityrailways.net/studi-e-tecnica/2014/10/29/metro-c-e-il-momento-di-una-analisi-delle-alternative.html
Resta poi un dubbio: se tante difficoltà si prevedono per Chiesa Nuova, mi chiedo come si possa pensare di realizzare una stazione nei giardini di Castel Sant’Angelo, ovvero ai piedi del Mausoleo di Adriano, parzialmente in sezione subalveo al fiume Tevere. Per chi non è addetto ai lavori si pensi solo alla complessità dei sistemi di idrovore per mantenere la stazione all’asciutto oppure al livello di imposta delle uscite che deve essere superiore all’altezza di massima piena del fiume.
Ed i giardini di Castel Sant’Angelo sono in zona depressa…
Quando con la linea A si pose un problema analogo si corse ai ripari spanciando il tracciato verso nord per realizzare il Ponte Nenni. Al riguardo Amsterdam e Colonia insegnano che se con l’archeologia non si scherza, con l’acqua la partita diventa veramente difficile (500 milioni al km per Amsterdam nei pressi della Stazione Centrale; quasi 900 milioni al km a Colonia per il tunnel subalveo al Reno della Nord-Sued Stadtbahn).
Quanto dici dà ragioni in più per preferire di gran lunga la soluzione Flaminio, anche considerando che la linea D non si farà più
Ciao Andrea, ci fa piacere che tu abbia apprezzato il pezzo.
Nel secondo post pensavamo proprio di fare riferimento a quel tuo articolo, di fatto l’unico strumento più completo ed esaustivo che esiste oggi su Chiesa Nuova da un punto di vista trasportistico.
I tuoi dubbi su San Pietro li condividiamo pienamente; Aggiungiamo pure, per rimanere sullo stesso ordine di elementi con cui presumono la non fattibilità di Chiesa Nuova, che ci devono spiegare perché invece realizzare paratie di diaframmi e scavi in sotterraneo (peraltro di sezione ben maggiore di quelli di Chiesa Nuova) a una manciata di metri dalla cinta muraria di Castel Sant’Angelo non genererebbe allo stesso modo rischi.
Riporto per comodità quanto già scritto in un precedente commento:
“L’ultimo studio del Censis certifica ancora una volta la gravità della situazione del trasporto pubblico.
Un piano decennale minimale in vista del Giubileo 2025 (certo) e delle Olimpiadi 2024 (possibili) dovrebbe comprendere:
– linea C, comprensiva della stazione Chiesa Nuova, fino a Farnesina;
– linea D, tratta fondamentale;
– linea E, trasformando la Roma-Lido in metro;
– linea F, trasformando la Roma-Nord in metro con stazione Flaminio passante per prevedere futuri sviluppi;
– completamento anello circolare FFSS.
Si tratta di interventi tutti noti, qualcuno già andato in gara, poi sospesa, come quello della linea D. Non richiedono quindi anni ed anni di studi, dibattiti,etc.
La spesa suddivisa in 10 anni non sarebbe stratosferica e sarebbe molto più redditizia di alcune tratte di alta velocità in progettazione che trasporteranno poche decina di migliaia di persone al giorno, mentre il piano sopra riportato riguarderebbe centinaia di migliaia di utenti al giorno.
I possibili finanziamenti europei ed i ritorni in termini di IVA, di IRPEF e dei contributi dei lavoratori coinvolti (sicuramente diverse decine di migliaia – tutti nuovi e per un lungo periodo, particolare non trascurabile nella situazione attuale) ridurrebbero significativamente la cifra netta da investire.
Nei Paesi più importanti del mondo la Capitale è lo specchio del Paese, se non si è in grado di affrontare e risolvere il problema più serio della Capitale non si può avere credibilità internazionale o pensare che gli investitori internazionali possano scegliere il nostro Paese.
Chi infatti crederebbe che non si possano trovare le risorse economiche necessarie (sicuramente non superiori ad es. alla TAV Napoli Bari od all’acquisto degli F35), che non si possano affrontare le problematiche tecnologiche, che non si possa raggiungere un accordo con la Sovraintendenza per effettuare lavori che consentirebbero vaste pedonalizzazioni a difesa di quel grande Museo all’aperto che è Roma. Il tutto, naturalmente, in piena trasparenza e legalità. Se del caso sotto il diretto controllo dello Stato.”
Il piano da me ipotizzato riguarda 20 km circa di nuovi binari e la trasformazione in metro di 40 km di binari già esistenti: il tutto in dieci anni. In qualsiasi altra parte del mondo sarebbe la normalità.
Se gli amministratori attuali non sono in grado di battersi per ottenere i finanziamenti necessari e per superare tutti gli ostacoli (finti e veri) è bene che si dimettano e lascino il loro posto ad amministratori più capaci.
Il nostro compito è quello di non concedere più scuse di nessun tipo a chi ci rappresenta ed a viglilare che i nostri soldi vengano spesi fino all’ultimo centesimo per il bene della città.
Pertanto suggerisco una pressione costante sui politici attuali (incontri, email, contraddittori pubblici, articoli che sconfessano le false verità come il vostro di oggi, etc.) e la sottoscrizione di impegni precisi e vincolanti in caso di elezioni future.
“con il rischio ancora concreto di trovarci con la beffa di opere del tutto simili a una stazione senza la stazione”
Una presa per il culo esattamente come è successo con la B1 e la fermata Nomentana. Soppressa perché non si poteva fare ma praticamente costruita come pozzo di servizio che occupa le stesse dimensioni…
Quali vantaggi ci sono dall’aver abbandonato il modello Roma per Chiesa Nuova?
Ma più che vantaggi si è trattato di una necessità. Sia chiaro, il cosiddetto modello Roma fu banalmente un pezza messa in fase preliminare sulla fattibilità archeologica del tracciato, che non era stata minimamente indagata. Nessuno sapeva veramente se si sarebbe potuto portare avanti e nessuno si era preso la briga di verificare realmente l’impatto, su un tessuto così delicato, degli scavi con 2 TBM di grande diametro e l’uso estensivo dello scavo in sotterraneo per costruire cunicoli di collegamento nelle stazioni. Diciamo, a tutti gli effetti, una belluria progettuale che dava l’illusione di poter gestire in modo flessibile le eventuali diverse localizzazioni di uscite e pozzi di stazione in seguito alle risultanze delle indagini archeologiche.
In seguito a queste indagini la Soprintendenza formulò delle indicazioni specifiche che dettarono la necessità di capovolgere completamente le tecniche costruttive e adottare le classiche soluzioni con TBM di piccolo diametro e grandi scavi a cielo aperto per contenere tutti gli spazi di stazione (uscite, discenderie, locali tecnici, atrio, banchine).
A valle di questo processo si sono poi potuti accertare i vantaggi derivanti dall’adozione della diversa soluzione: minor impatto sul tessuto urbanistico in termini di cedimenti indotti per la riduzione di calibro delle TBM e la minimizzazione di qualsiasi scavo in sotterraneo che avrebbe richiesto tecniche molto onerose e interventi di consolidamento degli edifici storici esponenzialmente maggiori di quelli necessari oggi. Tutto questo ovviamente anche a vantaggio dei tempi e dei costi realizzativi nel complesso.
Per intenderci se fosse stata portata avanti in partenza una indagine archeologica approfondita, e una valutazione delle interazioni adeguata, quella che si chiama fattibilità di un opera e che dovrebbe precedere il progetto preliminare non seguirlo, il modello Roma non sarebbe proprio stato proposto.
Se non fanno chiesa nuova, sarei più drastico (pur dandomi la zappa sui piedi…), considerati i costi di realizzazione di una metro pesante, manifesterei perché fermassero l’opera a Fori Imperiali e/o Piazza Venezia. Riporto qui un articolo di Paolo Gelsomini (che mi pare non sia proprio tra i sostenitori della linea C), ma alcune considerazioni sono interessanti (quelle relative al numero dei passeggeri invece le trovo molto strumentali, perché omette di considerare il limite del capolinea a Centocelle, e quando scriveva anche degli orari. Già l’arrivo a Lodi muterà, e anche la quasi “normalizzazione” degli orari di servizio hanno già innalzato sensibilmente i fruitori della metro, tanto che già adesso, in ore di punta, dalle fermate intermedie, capita di viaggiare in piedi (certo non c’è la folla della metro A)….
http://www.civicolab.it/metro-c-la-dura-realta-di-unopera-pubblica-di-paolo-gelsomini/
https://www.change.org/p/sindaco-di-roma-on-ignazio-marino-e-assessore-alla-mobilità-di-roma-capitale-on-guido-improta-rivedere-il-progetto-della-linea-c-della-metropolitana-di-roma-oltre-piazza-venezia
firma
Ma si può bloccare una progettazione per 5 anni, santa pazienza!!!!!!!
Oggi dopo che il tutto era stato concepito nel 1990 stiamo ancora a caro amico.
Che vergogna.
Continuo a non capire come si possa pensare che una metropolitana che attraversa il centro possa fare un “salto” senza stazioni fra Venezia e oltretevere … e poi, mi tocca pure sentire che il reale motivo sarebbe sotto sotto che ai Nimby altolocati non va a genio??? Posso capire ai tempi di Forlani, ma ancora oggi tocca sentire questi discorsi?
Sull’ onda emotiva dell’incidente a Eur Palasport, i nostri politici e amministratori si devono battere il “mea culpa” per non aver fatto ultimare la costruzione del quarto binario a Laurentina che avrebbe alleviato l’intasamento ed il disastro ferroviario. Poi c’è da capire perchè il macchinista, come il suo predecessore del disastro di Piazza Vittorio Metro A, abbia premuto il bottone rosso “AUTO OVER_RIDE” e manovrato il treno oltre il segnale rosso.
Tornando a palla ai nostri problemi di Chiesa Nuova, chiusura Roma-Giardinetti e Roma-Viterbo, e trasformazione Roma-Lido in MetroE, sarebbe opportuno che Marino desse le dimissioni e si tornasse a votare, prima che inizi l’ Anno Santo il 1° novembre.
Sarebbe auspicabile annullare il Giubileo per motivi di ordine pubblico e per obsolescenza ed inadeguatezza delle infrastrutture.
Ma possibile che la chiesa cattolica possa fare e disfare a piacimento?
Questa è l’ennesima waterloo di una città ormai allo sbando.
Che aspetta il governo a dichiarare default del comune ed a commissariarlo?
Non è l’Anno Santo da annullare (non ricorre alcun giulileo) ma la giunta Marino oltreché la casta dei partiti del magna-magna. Non votateli più e votate invece i movimenti.
Per capirci: magari gli stessi movimenti che non volevano far passare la linea C in certi punti perché addirittura (!!!) si sarebbero abbattuti degli alberi?
Dimissioni?? Ma quando mai. Magari. Certo, che le NOSTRE priorità (e quelle di chi ha a cuore veramente l’emergenza-mobilità) sono Chiesa Nuova, Roma Lido in Linea E etc. (e stiamo parlando di minimo sindacale, servirebbe ben altro).
Il problema è che chi ci amministra, chiunque sia, l’unico interesse reale che ha per le metropolitane è quello per la depredazione dei finanziamenti, la moltiplicazione delle varianti, la creazione di specchietti per le allodole in vista di eventi (giubileo, olimpiadi etc.), occasioni di speculazioni edilizie più o meno lecite (Tor di Valle, Casal Monastero … ).
Non hanno nessun interesse allo sviluppo di una rete decente della metropolitana: lo abbiamo ormai capito negli ultimi 20-25 anni di giunte succedutesi.
A questo punto, la differenza dovremmo farla noi. In paesi veramente civili, chi si gioca la campagna elettorale fa a gara a individuare, avviare e completare opere pubbliche indispensabili per migliorare la qualità della vita … Impariamo da loro
Spero che ci pensi la Magistratura, imponendo lo scioglimento del Consiglio Comunale per mafia. E spero che questa seconda ondata di arresti faccia rinsavire qualcuno più in alto a Palazzo Chigi, decidendo di ritirarecla sciagurata candidatura alle Olimpiadi
I priblemi sono ben altri altro che chuesa nuova: http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15_giugno_05/incidente-metro-tamponamento-due-treni-dieci-feriti-d02bad28-0b5f-11e5-91e7-d0273dfd0555.shtml
Marino, abbi pietà di noi: LEVETE DAR CAZZOOOOOOO!!!!!!!!!!!!
Sempre di oggi lo sciopero bianco sulla laziali giardinetti. Servizio interrotto (è un reato) perché protestano contro le poche ferie loro concesse. “Sono stanchi”, “hanno bisogno di riposo” ha affermato il sindacallista. Bene LICENZIATELI così potranno riposarsi e far lavorare chi merita. Anche questa è MAFIA CAPITALE
Sono d’accordo: è evidente che anche i macchinisti remano contro.
Se davvero non vanno subito via Marino e Improta, a luglio la tratta Centocelle-Giardinetti sarà asfaltata !