La linea C arriva a Lodi e MXR incontra Delrio e Marino

La metro C guadagna terreno, 5,4 chilometri per l’esattezza. Da oggi, con l’inaugurazione della tratta Centocelle-Lodi, la linea è in funzione da Pantano a piazza Lodi, circa 700 metri di distanza da San Giovanni. L’apertura di questo pomeriggio segna un altra tappa storica del processo di realizzazione della terza linea della Capitale e, di conseguenza, del percorso che porterà Roma a diventare sempre più una metropoli internazionale con servizi di livello europeo. Prossimo obiettivo, a metà 2016 (noi francamente la vediamo ardua!), l’apertura della stazione San Giovanni che consentirà, finalmente, di creare il primo nodo di scambio tra la linea A e la linea C.

Per il momento godiamoci l’apertura delle sei nuove stazioni, Mirti, Gardenie, Teano, Malatesta, Pigneto e Lodi (vedi la galleria con le foto esclusive del comitato), anche se arrivate con un ritardo di almeno 4 anni sul cronoprogramma del 2006 che prevedeva l’inaugurazione della linea fino a San Giovanni nel 2011. E rallegriamoci anche per altre due importanti novità di giornata: l’allungamento dell’orario di apertura dell’intera linea dalle 5.30 alle 23.30 e il miglioramento della frequenza di passaggio dei treni, che tra Centocelle e Lodi scenderà ad un convoglio ogni 6 minuti mentre resterà ad uno ogni 12 solo per la parte periferica Pantano-Centocelle. La metro C attualmente è composta da 21 stazioni sulle 24/25 coperte dal finanziamento, ovvero fino al Colosseo (visto che Venezia è solo parzialmente finanziata), dove si arriverà nei primi mesi del 2021 (al netto di ritardi che molto plausibilmente ci saranno).

Oggi, dunque, è stato una giorno molto importante per chi crede che Roma possa cambiare. Ma per noi di MXR è stata una giornata doppiamente importante visto che siamo riusciti a incontrare, a margine della inaugurazione, sia il Ministro delle infrastrutture Graziano Delrio che il sindaco Ignazio Marino (seguono alcune foto). Ad entrambi abbiamo consegnato una maglietta del comitato e un messaggio in cui chiediamo di re-inserire la stazione Chiesa Nuova nel progetto della T2 Venezia-Clodio. Entrambi ci hanno ascoltati con attenzione: Marino ha interloquito lungamente e ci ha ribadito che, a prescindere dal suo impegno, è il Governo a decidere avendo in capo il 70% del finanziamento dell’opera. Delrio, manifestando un certo piacere (o sorpresa?) nell’avere di fronte persone a favore di qualcosa anziché contro, ha ribadito che stanno valutando il da farsi.

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Noi speriamo di aver in qualche modo contribuito a far capire a chi decide che Chiesa Nuova non è solo un far quadrare i conti. Che è un’opera importante, talmente importante che alcuni cittadini decidono di sacrificare diverse ore di un assolato ponte festivo per chiedere di soddisfare non un immediato tornaconto personale ma un interesse pubblico superiore (quello della mobilità) seriamente compromesso dalle scelte che in queste settimane si stanno compiendo.

Tornando all’inaugurazione bisogna registrare i commenti dello stesso Marino e di Delrio sull’opera, ed anche sulla tratta Venezia-Clodio. Il sindaco si è detto “molto orgoglioso” del risultato. “Se avessi detto, all’inizio della consiliatura, quando ho visitato i cantieri, trovato la talpa smontata, le betoniere ai Fori e le proteste, che avrei inaugurato 18 km di stazioni entro due anni- ha spiegato il primo cittadino- nessuno mi avrebbe creduto”. Poi il sidnaco ha annunciato che in ognuna delle nuove stazioni “metteremo delle opere d’arte per ricordare l’importanza che ha la metro C per una città che è Capitale d’Italia. Qui nella stazione Teano il calco a grandezza naturale utilizzato per realizzare la copia del Marco Aurelio che è in piazza del Campidoglio”.

Delrio è stato interrogato, in particolare, proprio su Chiesa Nuova (questa volta dai giornalisti) e, in generale, sulla tratta T2, rimanendo comunque molto vago. “Abbiamo aperto un tavolo per valutare il progetto della tratta” da Venezia a Prati, ha detto. “Sarà un progetto condiviso che servirà davvero alla citta di Roma e realizzabile in tempi certi, con un itinerario in grado di servire il maggior numero dei cittadini. I finanziamenti per progetti veri quali le metropolitane dobbiamo sempre trovarli perché le metropolitane sono la priorità, le opere più importanti”. Il quasi dimissionario assessore alla Mobilità, Guido Improta, gli ha fatto eco: Fino ad oggi “è finanziata una parte della tratta dai Fori a Venezia. A dicembre abbiamo presentato un’ipotesi di tracciato per la tratta Venezia-Clodio. C’è stato un cambio ai vertici al ministero ed è ora è in programma un incontro con il ministro Delrio per approfondire gli aspetti tecnici e la copertura finanziaria. La gara- ha aggiunto Improta- prevedeva la linea fino a Mazzini. Vedremo con il Governo, anche in base alle valutazioni sulle Olimpiadi, se proseguire ulteriormente”.

Per quanto riguarda San Giovanni, infine, nessuna buona notizia. La stazione dovrebbe aprire nel 2016, più probabilmente nella seconda metà dell’anno. Ma una data più o meno precisa non c’è. Anzi, la questione resta avvolta nel mistero perché per inaugurare la fermata sarà necessario concludere lo scavo per il tronchino di manovra a valle della stazione, all’altezza del pozzo di via Sannio, a meno che non si voglia penalizzare la frequenza dei treni che proprio oggi è scesa ad un convoglio ogni 6 minuti e che con San Giovanni aperta dovrebbe scendere ad uno ogni 3/4 minuti. Nessuno, ad oggi, sa quando i lavori sul tronchino saranno terminati. Risolti invece, almeno questo, i problemi relativi all’adeguamento della stazione della linea A alle nuove norme antincendio. In questo modo sarà agibile il tunnel sotterraneo che collegherà la futura stazione della linea C a quella della A, senza la paradossale conseguenza di dover costringere gli utenti a un’uscita in superficie e una seconda discesa per scambiare stazione, magari con un biglietto nuovo.