Tutto il mondo è Paese, rallegriamoci con i ritardi record di Amsterdam, Berlino e Barcellona
Cantieri per la nuova metropolitana in ritardo di un decennio. Stazioni il cui costo aumenta in maniera esponenziale. Tunnel bloccati da errori progettuali e inefficienze. Imprese che fuggono, ingegneri e dirigenti pubblici finiti in mezzo agli scandali per tangenti e ruberie. No, per una volta non stiamo parlando della linea C di Roma, ma di una serie di infrastrutture in corso di realizzazione nel mondo, il cui iter realizzativo si è rivelato molto simile a quello della terza linea della Capitale. Quali? La nuova linea metro Noord-Zuid di Amsterdam, passata da 1,3 a 3 miliardi di euro con un ritardo di 10 anni sui tempi di consegna, e 16 anni complessivi di lavori. La linea 9 del metrò di Barcellona passata da 6 a 16 miliardi. La super stazione di Stuttgard 21, in Germania, che dopo anni di ritardi vedrà la luce nel 2024 a costi raddoppiati. Ed ancora, rimanendo in Germania ma cambiando settore, il nuovo aereoporto Willy Brandt di Berlino, vera barzelletta nazionale, che doveva essere pronto 3 anni fa e che sarà inaugurato, forse, a fine 2016 con un costo passato da 2,4 miliardi a 5,4 miliardi di euro.
Sia ben chiaro: non scriviamo questo post per assolvere qualcuno, come il consorzio Metro C spa o RomaMetropolitane. Riteniamo, nel caso della linea C, che chi si è reso responsabile dei ritardi incredibili, dell’aumento ingiustificato dei costi o anche di episodi di corruzione, deve essere punito severamente. Lo diciamo con estrema chiarezza: non vogliamo assolvere nessuno con la formula “tutto il mondo è Paese”. Questo post è solo per consolarci un po’, “che stare male in compagnia è come ricevere una piccola consolazione“. Per una volta, in estrema sintesi, facciamoci due (amare) risate.
Scopriamo, dunque, che il primato delle metropolitane in eterno ritardo non lo detiene la metro C di Roma ma la linea Noord/Zuidlijn di Amsterdam, i cui lavori si sono aperti nel 2002 e dovevano concludersi nel 2008 mentre ad oggi si parla di un’inaugurazione nel 2018. Obiezione automatica: ad Amsterdam ci sono i canali e quindi realizzare una metro in quella città è una sfida ingegneristica molto complessa. Questa non può essere una scusante. Per prima cosa perché Amsterdam ha già tre linee metro, e poi perché la complessità realizzativa di un’opera, qualunque essa sia, non può diventare automaticamente un motivo per sforare sulle tabelle di marcia. “Paese che vai, problemi che trovi nel sotto suolo”: da noi i cocci, da loro le infiltrazioni. Così il costo della linea Noord/Zuidlijn, che taglia da nord a sud la città con un tunnel di 7 chilometri a 26 metri di profondità, è schizzato da 1,3 miliardi di euro previsti agli attuali 3 miliardi. Anche da loro non si contano più le cause tra le varie ditte in appalto e sub appalto. Inoltre ad Amsterdam alcuni edifici lungo i cantieri della linea si sono inclinati con relative evacuazioni forzate.
Un altro esempio è quello della linea L9 della metropolitana di Barcellona, una città capace di realizzare tra la fine degli anni ’90 e i primi anni del 2000 quattro linee (ma ne aveva già 7 in funzione già dagli anni ’50 del secolo scorso). Eppure anche nella super efficiente Catalogna qualcosa è andato storto: la linea 9 ha subito un aumento di costi che fa impallidire quelli della linea C, con un conto schizzato dai 6 miliardi previsti ai 16 (!) finali. La linea metterà in comunicazione l’aeroporto del Prat alla città. Ma ad oggi solo una piccola parte è in funzione, con la miseria di 9 stazioni su un totale di 40. Doveva essere tutto pronto nel 2009, quando sono state inaugurate le prime 5 stazioni. Invece nel 2016 aprirà solo un secondo segmento, che collegherà l’aeroporto alla zona universitaria mentre per la parte centrale non ci sono date, visto che il 21 aprile 2011 la Generalitat de Catalunya ha ordinato la sospensione a tempo indeterminato dei lavori.
Un’altra nazione famosa per la sua efficenza è la Germania. Affossiamo immediatamente questo mito con una serie di esempi. Il primo è quello relativo alla linea metropolitana U5 di Berlino che sconta 9 anni di cantiere per il suo prolungamento nella parte centrale della città dopo essere rimasta ferma per un decennio nella sua parte centrale, tra Alexanderplatz alla Porta di Brandeburgo. Si parla di tre stazioni che hanno aumentato i costi di circa 100 milioni. Per ora. Forse aprirà nel 2019.
Il secondo esempio riguarda la super stazione centrale e sotterranea di Stoccarda Hauptbahnhof, contenuta nel progetto Stuttgard 21, dove si incroceranno nel prossimo futuro i treni ad alta velocità e la metropolitana della città. I lavori per la stazione si aprirono nel 2010 e dovevano chiudersi entro circa 6-7 anni. La fine del cantiere è oggi previsto nel 2024. Il costo è aumentato dai 4,5 miliardi stimati nel 2009 agli attuali 6,5. E non è ancora finita qui.
Ancora più devastante, per l’immagine tedesca, è ciò che è avvenuto con il nuovo aeroporto Willy Brandt di Berlino, destinato a prendere il posto di Tegel e Tepelhof, i due mini scali cittadini. Perdonarteci una parentesi che non riguarda le metropolitane. Ma raccontare quello che è successo in questo caso vale la pena. Il grande hub tedesco doveva essere inaugurato nel 2012 ma oggi, tre anni dopo, il gigantesco terminal è ancora vuoto. Il costo è aumentato da 2,4 miliardi di euro a 5,4 miliardi di euro. E ancora non ci sono date ufficiali per l’inaugurazione (si parla di fine 2016-inizio 2017, ma serviranno altri finanziamenti e già c’è qualcuno che parla di abbandonare il progetto ed usare Lipsia, distante 140 chilometri, come aeroporto intercontinentale della Capitale). Intanto il vicino hotel da 300 camere è fallito. Nel giugno 2012 si era sul punto di inaugurare l’aeroporto: sarebbe stato un disastro, potenzialmente mortale. Poco prima del taglio del nastro i tecnici tedeschi hanno scoperto circa 100.000 errori nella fase progettuale e realizzativa, dal sistema di rilevazione di fumo difettoso (altro che Fiumicino, in caso di incendio avrebbe bruciato l’intero scalo) alla posa di migliaia di cavi nelle stesse guaine, quando avrebbero dovuto essere, invece, isolati gli uni dagli altri. Ed ancora: era difettoso il sistema di areazione, sottostimata l’area dei check in, bloccate le porte elettroniche e impallato inesorabilmente il sistema integrato dei computer. Il caso dell’aeroporto Willy Brandt è considerato il più grande scandalo nazionale degli ultimi anni.
Tornando alle metropolitane. Non se la passano meglio ad Istambul. Da pochi mesi, a fine 2013, è stato inaugurato il tunnel Marmaray, sfruttato oggi dai treni turchi e dalla metropolitana. Si tratta di un collegamento sottomarino di 13,6 chilometri, a 60 metri di profondità (di cui 55 sotto il mare e 5 sotto terra), che serve a collegare la parte europea alla parte asiatica della città. I lavori sono iniziati nel 2004 e dovevano concludersi nel aprile 2009. Come a Roma una serie di ritrovamenti archeologici hanno determinato un ritardo di quattro anni e mezzo e l’apertura solo parziale del tunnel il 29 ottobre 2013. Costi lievitati anche in questo caso.
E la Francia? I problemi sono molto meno gravi che da noi in Italia e Parigi può vantare quella che secondo molti è la rete metropolitana migliore del mondo. Eppure la Corte dei conti francesi ha rilevato che i 25 progetti in cantiere nel periodo 2000-2006, nel settore dei trasporti urbani, sono costati in media 92% in più del previsto e sono anche durati più a lungo. Un esempio più recente? La Francia dovrà spendere 50 milioni di euro per cambiare 1.300 banchine delle stazioni urbane per far entrare in servizio i nuovi treni regionali, troppo larghi rispetto ai precedenti a causa di un errore di progettazione. Il caso è stato considerato una vergogna nazionale. Lo stesso errore è stato commesso con le scale mobili, troppo larghe, delle recenti stazioni della metropolitana parigina.
Infine facciamo un salto in America. Fare paragoni con la rete della metropolitana di New York è davvero masochismo. Eppure anche nella Capitale del mondo, ogni tanto, qualcuno commette clamorosi errori e non sempre la pubblica amministrazione funziona come dovrebbe. Un esempio su tutti è quello della linea T Second Avenue. I lavori per la realizzazione di questa linea sono imminenti. Peccato che erano stati interrotti oltre 30 anni fa e che la progettazione dell’opera risale agli anni 30 del secolo scorso, quasi 85 anni fa. Speriamo di non attedere l’anno 2100 qui a Roma. Crediamo, con un po’ di ottimismo, che la linea C si concluda dall’altra parte del Tevere prima del 22° secolo!
Vado (forse) fuori tema: secondo voi a cosa si riferisce Improta quando chiede “deroghe normative” !?
forse al decreto 151/2011 !?
http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/05/28/news/improta_il_giubileo_me_lo_sarei_evitato_-115518714/
Consiglio tutti di unirsi a questa pagina FB per la questione Chiesa Nuova.
https://www.facebook.com/pages/Contro-lincompetenza-per-la-realizzazione-di-Chiesa-Nuova-Metro-C/1607992046111066?sk=timeline
Grazia, ho messo il mipiace e ho anche commentato un paio di cose.
*Grazie.
Io sarò pessimista, ma mi sono convinto che con questa Giunta e questo CDA di Romametropolitane, l’unica speranza è far leva sui dubbi di Improta sull’infrastruttura “metroC” per convincerlo a fermarsi a Venezia, primo che inizino a far danni, e poi sperare in meglio per la prossima Giunta.
avete letto !?
ANSA) – ROMA, 20 MAG – La metro C non solo fino a San Pietro. Le Olimpiadi 2024 potrebbero far ‘allungare’ la terza linea metropolitana fino a Farnesina. E nel progetto di prolungamento rispunta l’ipotesi di realizzare la stazione Chiesa Nuova nell’ansa Barocca della Capitale. Roma Metropolitane intanto annuncia: “La stazione Fori imperiali aprirà agli inizi del 2021”. Più vicina l’inaugurazione delle nuove sei stazioni della metro C fino a Lodi: si pensa al 29 giugno, festa di San Pietro e Paolo, patroni di Roma.
http://www.ansa.it/lazio/notizie/2015/05/20/metro-cfermata-roma-barocca-2021-fori_0c8b0b5b-3bf4-495a-bac7-93d6abfe0f37.html
mah… “rispunta l’ipotesi” per me non vuol dire niente. Che notizia è? Quest’ANSA non dice assolutamente nulla. Non si cita neanche una fonte. Io ho capito che Chiesa Nuova è un capitolo chiuso anche in Roma Metropolitane, quindi da dove rispunterebbe questa ipotesi?
Ottima questa notizia bravo hai fatto bene a rendere pubblica a tutti questa ANSA che, a differenza dei quotidiani politicamente schierati, è l’unica che dice le cose come stanno senza deviazioni di pensiero. L’idea della fermata “Roma Barocca” mi intriga tantissimo anzi mi piacerebbe la rinominassero così. Come ha detto Improta dopo “Fori Imperiali” sarà tutto un altro contratto da definire e siccome si tratta di Improta credo che anche lui spingerà per la realizzazione di quella fermata (e Marino e Delrio a ruota) anche perché nessuno vuole bucare il nostro centro con i relativi disagi, per poi non ottenere l’agognata stazione. Ottimo San Giovanni a metà 2016 bella l’idea dell’apertura del tratto fino a Lodi proprio nel giorno dei nostri amati Santi Patroni!
Un cordiale saluto a tutti . Sono Michele e vi scrivo per comunicarvi le ultime novita’ da poco lette su Metro C. Su ” Ansa.it , nell’ articolo si dice, cosi’ hanno scritto ” (ANSA) – ROMA, 20 MAG – La metro C non solo fino a San Pietro. Le Olimpiadi 2024 potrebbero far ‘allungare’ la terza linea metropolitana fino a Farnesina. E nel progetto di prolungamento rispunta l’ipotesi di realizzare la stazione Chiesa Nuova nell’ansa Barocca della Capitale. Roma Metropolitane intanto annuncia: “La stazione Fori imperiali aprirà agli inizi del 2021”. Più vicina l’inaugurazione delle nuove sei stazioni della metro C fino a Lodi: si pensa al 29 giugno, festa di San Pietro e Paolo, patroni di Roma.
Lo so sono fuori tema ma avete letto questo articolo ?
http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/05/14/news/_al_campidoglio_la_proprieta_delle_ferrovie_urbane_-114299387/
è la visione che ha ATAC sulle 3 ferrovie regionali.
ROMA-GIARDINETTI
Per la Roma Giardinetti il boss di Atac suggerisce “la riclassificazione in tranvia con la realizzazione del progetto (già trasmesso agli uffici regionali) che prevede l’attestamento del servizio all’altezza della stazione Parco di Centocelle della metro C”.
Cosi da Palmiro togliatti in poi liberano la strada usnadola forse per corsie preferenziali (ed evitando la rotatoria con l’ingresso del raccordo anulare)
ROMA-VITERBO
Considerando lo stato di degrado dell’infrastruttura “si rappresenta la necessità di procedere alla sostituzione con bus del servizio ferroviario nella tratta extraurbana”, spiega Broggi, “mentre per il servizio urbano è indispensabile” procedere a una profonda ristrutturazione dei binari e del materiale rotabile “in modo da costruire le condizioni per essere pronti alle integrazioni con le reti di Roma Capitale”.
ROMA-LIDO
Sfumata la trattativa con i francesi della Rapt, per la Roma-Lido Atac sollecita “il passaggio della titolarità a Roma Capitale, come peraltro ancora recentemente richiesto dalla stessa assemblea capitolina”. Una ferrovia che “è integrata e integrante nel disegno e nello sviluppo della mobilità di Roma Capitale”, per cui “per dare organicità e continuità agli interventi, deve essere risolta la dicotomia tra proprietà e gestore di diversa proprietà e superato lo status di affidamento per la gestione”. Da qui la proposta concreta: “Atac, con risorse certe per investimenti aggiuntivi nella misura di 180 milioni è in grado di trasformare la linea in metropolitana, con standard di qualità e regolarità del servizio e con frequenze, nell’ora di punta, inferiori a 6 minuti”.
Sono mesi che stanno rifacendo la catenaria nel tratto civita-viterbo della Roma Nord che Atac vorrebbe chiudere. Detto questo, ogni volta che Atac ha una visione sudo freddo.
Secondo me il “bus” è riferito ai lavori di raddoppio binari da Montebello in poi.
Da quello che so vorrebbero chiudere Civita-Viterbo e sostituirla definitivamente con gli autobus. E’ il tratto meno utilizzato, solo con gli studenti c’è un po’ di movimento. Ma questo è dovuto anche ai tempi biblici che ci mette il treno per fare una cinquantina di chilometri.
1) e 2): togliere binari per mettere dei bus. Roba da anni 60, che dico, 50. Complimenti!
parlo per la Roma-Giardinetti: secondo me l’idea di tagliarla a Centocelle è azzeccata in quanto; 1) permette di migliorare il servizio riducendo i km; 2) elimina il doppione di percorso con Metro C; 3) permette il raddoppio della Casilina dalla Togliatti al raccordo; 4) ostacola i diffusi fenomeni di evasione tariffaria sulla direttrice Casilina.
Ma allora tanto varrebbe allargare la Casilina, lasciare la sede della ferrovia per farne una corsia preferenziale per i bus sarebbe un’idiozia, tanto varrebbe lasciare il trenini no?
Sono d’accordo, la Casilina è una consolare, dev’essere raddoppiata almeno fino a Grotte Celoni, così com’è è anche pericolosa.
visto proprio che prudono le mani sulla roma-giardinetti e toglieranno i binari sino a centocelle… un po’ di spazio per le bici, che possano percorrere un po’ più al sicuro il percorso, rispetto all’essere a repentaglio causa automobilisti e bus, non vi pare un’idea moderna? non dico le ciclabili che costringono il ciclista a servirsene, anche se malmesse, e l’automobilista a non capire che se l’erba è alta, ci sono i vetri è sconnessa, ci sono salti tra un marciapiede e l’altro…, il ciclista, soprattutto chi usa la bici ad integrazione dei mezzi, dunque come mezzo di trasporto da e per il lavoro, non ha proprio fantasia di avere problemi….e dunque percorre la strada… ecco dunque se si allarga cantando il de profundis ai binari, perché non pensare anche alle bici?
Buongiorno comitato come state?
Qui vi vogliamo tutti bene e vi apprezziamo molto, pero , sinceramente, questa volta non riesco a capire perche non pensate sia giusto rispondere a persone che vi stanno chiedendo di partecipare a una riunione….
Non dico dobbiate partecipare, semplicemente mi sorprende che non rispondiate neanche per comunicare un no…….oltretutto a persone che tutti i giorni vi leggono e vi stimano!
detto questo, vi auguro buona giornata e buon lavoro……
Dunque…a questo punto penso che una prossima data per un eventuale incontro possa essere sabato o domenica prossima a condizione però che il comitato dica qualcosa altrimenti è solo tempo perso. lo stesso comitato aveva detto che stava organizzando un flashmob e non se ne ha più notizia, speriamo che la cosa si possa riprendere
Scusi Comitato, ma almeno una risposta positiva o negativa che sia, può darla? grazie
Tutto tace…forse è il caso di organizzarsi attraverso altri canali…questo non mi risulta così attendibile a questo punto…
Io rinnovo la mia disponibilità anche a dar vita a qualcosa di parallelo.
Quanto al comitato, pur apprezzandone finora il lavoro, trovo davvero anomalo non dare una risposta, positiva o negativa che sia, ai propri utenti, alcuni dei quali, peraltro, essendo tra i più attivi, hanno avuto una seppur minima parte nella crescita di questo Forum.
Davvero non comprendo. Evidentemente mi sfugge qualcosa.
Comunque, ne prendo atto, ma per quanto mi riguarda non vi seguirò più. saluti
Forse si sono presi una pausa, non escono nuovi articoli ormai da una settimana. E’ passato sotto il loro silenzio anche il fatto che venerdì scorso durante lo sciopero la linea C era l’unica delle 3 in funzione, per il fatto di essere automatica.
Volevamo informare il blog che ieri io e Luigi ci siamo veramente incontrati in Piazza della Chiesa Nuova come avevamo promesso. Purtroppo eravamo solo noi due e abbiamo concluso che se non ne vengono altri e soprattutto se non viene nessuno del comitato tutto quello che si è detto su un flashmob da organizzare e magari anche uno striscione con un banchetto per raccogliere qualche firma rimarrà lettera morta.
Aspettiamo quindi fiduciosi un responso da parte dell’utenza del blog e dello stesso comitato
Io mi scuso, ma sono arrivato in ritardo causa blocco dei mezzi da termini al centro (non sapevo ci fosse una manifestazione). L’ho fatta tutta a piedi ma sono arrivato alle 19.15 ca.
Come ho scritto nel post sottostante, non riuscivo ad arrivare a Chiesa Nuova prima delle 19.30. Se vogliamo replicare un altro giorno, a me farebbe piacere, al limite anche domenica 17 maggio intorno alle 18.30 o altrimenti ripianifichiamo un giorno per la prossima settimana
Quindi direi che gli incontri organizzativi sarebbero da farsi nei giorni di festa, come d’altronde avevo anche suggerito all’inizio 😉
Al di la del disappunto di non aver conosciuto le persone che si erano proposte a raggiungerci e poi per n motivi non sono venuti tranne Claudio con il quale ci siamo scambiati le nostre idee circa le diverse possibilità di far pressione in extremis sul Consiglio Comunale o sul Ministero per recuperare C.N. , mi è dispiaciuto constatare che le persone che più ci hanno illuminato in questi ultimi anni dandoci notizie in tempi rapidi sul tema che più ci affligge e più ci coinvolge quotidianamente, non abbiano reputato degno di risposta il nostro appello/invito ………….. Peccato.
Io rinnovo le mie scuse per essere arrivato troppo tardi.
Io ho firmato la petizione di Alex in quanto è di buon senso. Ti prego, Cittadino, firma anche tu!
https://www.change.org/p/sindaco-di-roma-on-ignazio-marino-e-assessore-alla-mobilit%C3%A0-di-roma-capitale-on-guido-improta-rivedere-il-progetto-della-linea-c-della-metropolitana-di-roma-oltre-piazza-venezia
Grazie. Purtroppo un amaro senso di realismo mi induce a pensare che l’unica cosa che si possa sperare di ottenere da questa Giunta è che limitino i danni fermando per il momento tutto a Venezia, e lasciando a chi verrà dopo di loro il compito di continuare l’opera, si spera con maggiore buonsenso
C’è solo un piccolo dettaglio:
Barcellona avrà la nona (dicasi nona) linea e Berlino la quinta (dicasi quinta) linea.
Noi siamo alla terza e pure monca, per cui per me non è una consolazione, ma bensì la conferma che noi siamo la retroguardia del mondo.
Si ma Barcellona ha alcune linee che è ridicolo chiamarle tali, con 5-6 fermate e altre che sono una il proseguimento dell’altra. Allora con lo stesso criterio noi dovremmo conteggiare almeno 6 linee: A, B, B1, C, Lido, Nord. Credo poi che Barcellona conti come metro anche le ferrovie urbane. Per quanto siano ben serviti, non sono come Londra e Parigi.
In realtà Berlino ha dieci linee di metropolitana…
Si va be ma con la linea C si devono dare una mossa che è ora e anche per le altre linee.. Si bella consolazione paragonando le altre città,
Vorrei chiarire che non è vero che la metro di Parigi e la più moderna dii Europa.. o la più efficiente… Allora dove la Mettiamo la metropolitana di Madrid con 12 linee e più e nuovi progetti..
E vero quello che è successo a Barcellona.. Si come dice l articolo tutto il mondo è un paese ma la differenza e che a Barcellona ci sono più linee che a Roma.. E adesso co la crisi e che anche li i costi lievitano.. le cose vanno più lente.. ma intanto la metro di Barcellona è moderna e pulita … non come quella di Roma.. diciamocelo chiaro
Per New York, un chiarimento. Il sistema di metropolitana funziona sulle linee e servizi. È la linea avenue 2a, ma il servizio T che utilizzerà tale linea.
E’ possibile sapere come a Istanbul hanno risolto il problema cocci perché poi il tunnel l’hanno realizzato mi sembra
da quel che ricordi da un servizio di un bel po’ di tempo fa alla stazione prima di entrare nel tunnel hanno ritrovato l’antico porto di bisanzio e un bel po’ di navi in perfetto stato di conservazione. La soluzione? Hanno smontato le navi asse per asse e le hanno trasportate fino a un museo in città.
Quindi qualora fallisca l’inserimento del ritrovamento nella stazione lo si potrebbe addirittura smontare e portarlo via!!!!!
Più passa il tempo e più penso che questa città sia vittima di una specie di morbo collettivo, la fantozzite la chiamerei
Claudio, ho un altra cosa, ho appena finito di rivedere quel servizio, e ad una stazione hanno ritrovato il muro di un forte romano, dato che era all’ ingresso della stazione l’hanno smontato per metterlo all’ interno della stazione stessa. Ma essendo troppo in ritardo hanno attivato la linea e i treni non si fermeranno, poi quando la stazione sarà apposto la uniranno alla linea. Mi chiedo perche non si possa fare così anche per Chiesa Nuova…
Il passante ferroviario intercontinentale a servizio dell’area metropolitana della città di Istanbul, noto come Marmaray, è da tempo regolarmente in funzione, sia pure limitatamente alla tratta propriamente sotterranea di circa 13 km, in quanto sulla preesistente rete ferroviaria suburbana, gestita da TCDD, sono tuttora in corso rilevanti interventi di riqualificazione e adeguamento degli impianti agli standard infrastrutturali e di esercizio propri del nuovo passante ferroviario.
Interventi che si concretizzeranno, in particolare, nella realizzazione di una terza via di corsa banalizzata lungo le tratte più trafficate e nell’impianto di un sofisticato sistema di gestione del traffico, denominato “Trainguard Sirius” di progettazione Siemens, tale da consentire frequenze fra i convogli nell’ordine dei 120 secondi.
Al termine dei lavori, previsto nel corso del corrente anno, le aree centrali e periurbane di Istanbul disporranno di una moderna rete ferroviaria regionale a elevata capacità di trasporto della lunghezza di circa 76,3 km integrata con la metropolitana, le tranvie veloci e la rete di BRT, collegante i capolinea di estremità di Gebze e Halkali posti lungo le preesistenti linee Sirkeci – Halkali, sul lato europeo della lunghezza di 27,5 km, e Hayderpasa – Gebze, sul lato asiatico della lunghezza di 44 km.
Gli impianti saranno altresì utilizzati dai treni a lunga percorrenza e da quelli ad alta velocità diretti a AnKara e Konia lungo le due linee HST attualmente in esercizio; nelle more dell’inaugurazione del terzo ponte sospeso sul Bosforo ferroviario – autostradale, attualmente in corso di realizzazione a cura di imprese italiane, posto a nord dell’area metropolitana, a servizio anche del nuovo aeroporto intercontinentale; itinerario lungo il quale, in un prossimo futuro, verrà deviato tutto il traffico a lunga distanza.
Secondo quanto riportato anche dalla bibbia delle riviste di trasporto pubblico mondiali (sto parlando di Stadtverkehr), i ritrovamenti archeologici non sono stati di particolare intralcio alla realizzazione dell’opera; consentendo invece, alla luce delle esperienze acquisite nella realizzazione del collegamento ferroviario sottomarino, quelle utili sinergie che si stanno attualmente sfruttando nella costruzione del parallelo tunnel autostradale intercontinentale.
Per un quadro più chiaro rimando alla specifica pagina del sito urbanrail net:
http://www.urbanrail.net/as/tr/istanbul/istanbul.htm
Non so assolutamente niente delle altre metropolitane e opere di cui si parla nell’articolo, ma so per certo che le informazioni qui riportate sulla Noord/Zuidlijn di Amsterdam sono parecchio sbagliate: i lavori non sono iniziati nel 1996 ma nel 2003! Non dovevano essere completati nel 2005 ma nel 2008, e l’inaugurazione non è prevista per il 2018 ma per il 2017. Certo sono sempre 9 anni di ritardo, ma sono dovuti a problemi seri, molto seri, e oggettivi (non tangenti e ruberie, ma infiltrazioni di acqua e cedimenti…), e soprattutto inaspettati per un popolo che normalmente costruisce il loro mondo dove terra non c’era, fisicamente. Quella zona in particolare poi è una sfida non tanto per la presenza di canali, ma perchè deve attraversare un tratto d’acqua, l’IJ, che sembrerebbe un fiume ma in realtà è un pezzo di oceano limitato da una enorme diga più a nord. E scusate se è poco
Ok, forse stavolta hanno voluto fare il passo più lungo della gamba, ma è un’eccezione quasi unica, e sicuramente non da prendere come scusante o consolazione per lavori fatti male nel nostro paese
Abbiamo usato fonti che riportano la data del 1996 per l’inizio lavori. Ora stiamo ricontrollando ed effettivamente in molti altri articoli in lingua inglese si parla di 2002. In caso correggiamo le date di inizio e fine lavori previsto. Ma la sostanza cambia poco: sempre un decennio di ritardo è stato accumulato
1996 è la data in cui il sindaco/burgemeester e il “consiglio municipale” hanno approvato il progetto, poi seguito da un referendum. I lavori veri e propri sono iniziati il 22 aprile 2003.
http://www.amsterdam.nl/noordzuidlijn/informatie/besluitvorming/
buon articolo…..a volte, queste cose, fanno si che noi cittadini arrabbiati, vediamo le cose con piu umanita e con meno veleno verso la nostra citta……..e questo aiuta!
rimane il fatto, purtoppo, che al netto di errori madornali e ingiustificabili, le altre citta vantano infrastrutture importanti e noi no….e qui e’ secondo me dove piu fa male la cosa…..gli errori li possono fare tutti, siamo esseri umani , ci sono e sempre ci saranno, cosi come inconvenienti etc……pero, tra errori e cose giuste, la bilancia dovrebbe pendere da un lato e la quantita di cose fatte, dovrebbe far vedere gli errori con meno arrabbiatura …….
A proposito di Alex e della fermata Nomentana. Guardate che chicca ho trovato risalente al 2003…
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/10/04/no-alla-stazione-nomentana-sul-nuovo-metro.html
Quindi? Cosa vorresti dimostrare con questo? Che ci sono sempre NIMBY ovunque, e allora? La stazione Nomentana è stata soppressa in ragione di questo fantomatico Comitato di Quartiere? Non mi risulta proprio! E lo stesso articolo dimostra il contrario. E tanto per la cronaca, avessero almeno fatto il tapis roulant di cui si parla! Invece niente. Ripeto: non capisco cosa tu voglia dimostrare citando questo articolo…
P.S.
(cit.):
“Io ripeto da sempre che al posto di una metro C con le stazioni che saltano come birilli e una distanza media di 2km in centro preferisco mille volte uno stop a Venezia.
[…]
Arrivare da Venezia a Farnesina con metà delle fermate previste per me è solo uno spreco di soldi che NON VOGLIO venga realizzato, altro che trionfalismi. Olimpiadi o meno.”
/cit.
Che fai, firmi? 😉
https://www.change.org/p/sindaco-di-roma-on-ignazio-marino-e-assessore-alla-mobilit%C3%A0-di-roma-capitale-on-guido-improta-rivedere-il-progetto-della-linea-c-della-metropolitana-di-roma-oltre-piazza-venezia
E’ stato molti anni prima che poteri influenti hanno impedito che il prolungamento della B oltre Termini venisse realizzato sotto la Nomentana. Allora si optò per la direttrice Tiburtina- Rebibbia.
Adesso, se dovesse passare l’ipotesi di deviare la C per Flaminio, a cui resto contrario, una Metro sotto la Nomentana potrebbe tornare utile per arrivare a Fiume, Spagna, Ricci con scambio con la C, Augusto Imperatore con scambio con la E (che a quel punto vedrebbe la tratta centrale Piramide-Flaminio passare sotto via Marmorata e il lungotevere minimizzando ogni impatto), per poi proseguire verso San Pietro, San Pietro FS e la direttrice Gregorio VII e piazza pio XI.
Ad Amsterdam 3 miliardi per la miseria di una linea di neanche 8 km e 8 stazioni? Da noi la stessa cifra è servita per fare tutta la tratta attuale della C da Pantano a Colosseo!
Alex, 8 stazioni-8km=1 stazione a km. Dove stanno in Europa le stazioni una ogni 300m dove dici tu?
a Milano. Duomo – Cordusio – Cairoli – Cadorna: 600 mt, quindi una media di 200mt/fermata
…a proposito di Milano e distanze tra stazioni: guarda qui in questo forum quali ben altri standard si considerano… http://forum.milanotrasporti.org/viewtopic.php?f=16&t=7518&start=15
Hai ragione infatti da duomo a cordusio e da questa a cairoli la distanza è davvero effimera anche troppo visto che ho fatto prima a fare duomo cairoli a piedi che con la metro.. evidentemente a Milano al nulla in superficie si somma quello nel sottosuolo. Ps: a quanto pare non siamo poi così tanto Bogotà…guarda che succede altrove.
Duomo-Cordusio è veramente un’esagerazione (sì e no saranno cento metri), ma in periferia le stazioni distano non più di 500m l’una dall’altra
La linea C completa sarà lunga 40 km. Volete 80 stazioni??
Da Famagosta ad Assago Milanofiori Nord non c’è neanche una fermata per quasi 5 km, ma è perché non c’nemmeno niente in mezzo. Dove la metro attraversa il centro abitato, le fermate distano al massimo 500 metri
Il riferimento a Bogotà riprendeva un documento redatto dall’Ing Alei, ed era un esempio di come una città aveva implementato il suo TPL con soluzioni sostenibili. Non era un paragone a sfondo dispregiativo, come viene interpretato mostrando uno scarso rispetto per i suoi ahitanti
“Tutto il mondo è paese, rallegriamoci…” se fosse veramente vero non solo nel male ma anche bene ad oggi avremmo a Roma almeno 10 linee di metro, ben integrate a tram e U-Bahn (o RER). Ma così non è. Purtuttavia hanno costruito palazzi di ogni sorta dapertutto nel raggio di 15 km alla faccia dell’archeologia, invece quando realizziamo infrastrutture di mobilità le nostre autorità si attaccano al decoro, all’impatto ambientale e ad eventuali ritrovamenti archeologici. Insomma a Roma dal dopo-guerra la fa da padrona il Glamour. Se poi la città sempre più assume una forma informe come di una megalopoli, a dispetto di metropoli (metro come ordine tra polis), prepariamoci al peggio di un futuro di alienazione.